Una «pharma-valley» fra tre province La Regione vuole potenziare il distretto, e domani incontra le multinazionali La Toscana punta sul distretto farmaceutico (e delle biotecnologie) e rilancia. Domani il governatore Enrico Rossi incontrerà una ventina di multinazionali del farmaco, alcune già presenti nella nostra regione, altre no, per presentare il progetto per potenziare il distretto, istituire un tavolo permanente di confronto con le multinazionali ed arrivare ad alcuni progetti concreti pubblico-privato da far partire ad inizio anno. «L'idea è nata anche nell'ambito delle discussioni sul patto per la salute, a Roma - spiega l'assessore alla sanità di Palazzo Strozzi Sacrati, Luigi Marroni - e l'obiettivo è far incontrare le esigenze delle regioni con quelle dei produttori, esigenze non sempre coincidenti come ad esempio sull'acquisto di farmaci. E noi vogliamo un'unica strategia tra tutti i soggetti per potenziare il nostro già importante distretto e ottenere nuovi investimenti: Farmindustria parla nei prossimi anni di 1,5 miliardi di euro in Italia». La posta in gioco è alta, come dicono anche i nomi delle aziende invitate (Menarini, Eli Lilly, Novartis, Baxter, Msd, Kedrion, Sanofi Pasteur, Roche, Takeda e Brystol, Chiesi, Philogen, Molteni, Pfizer, EI.En, Biomiereux, Sanofi Aventis) e il fatturato generato ogni anno in Toscana e Marroni aggiunge: «Dal confronto puntiamo a capire come aumentare la nostra attrattività che è già buona, come ottenere più investimenti, come incrementare innovazione e sviluppo, partendo dal quello che abbiamo già fatto e che non è poco. Abbiamo ridotto i tempi per la sperimentazione clinica dei farmaci da 15o a 28 giorni, abbiamo un solo comitato di bioetica e non più 12, bandi per circa 20 milioni per la ricerca nel settore per università ed aziende, le bio-banche. E contiamo su una buona base produttiva, sia per l'indotto che per la qualità, nei tre poli del settore, Firenze, Pisa e Siena». A Siena ha sede Toscana Life Sciences, fondazione nata nel 2oo5 e che sarà al tavolo. «Noi siamo nati come struttura snella, facilitatore ed interfaccia di aziende ed associazioni con la Regione - spiega il direttore generale Andrea Paolini - e con questo dialogo puntiamo ad una strategia anche peer incrementare le risorse europee. Le aziende ci chiedono semplificazioni, tem- pi brevi e certi e meno tasse: e se l'ultima questione è aziendale, sulla altre possiamo intervenire. Con pochi progetti da mettere presto in campo per aumentare la nostra competitività». Mauro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA Sinergie II vertice è stato organizzato grazie anche a Kpmg e alla struttura della presidenza della Regione «Invest in Tuscany» dedicata alla ricerca di investitori, partner e fondi, con attenzione particolare alle aziende multinazionali I Fatturato annuo 6 miliardi di euro Export 63% Nel 2013 l'export ha segnato + 9% /A - yp principali Paesi dell'export Addetti 12.000 I poli in Toscana di cui Ricercatori 800 ïé Pisa Fireme La Toscana è il terzo polo farmaceutico e biotecnologico in Italia, dopo Lombardia e Lazio áaila Computime Luigi Marroni, assessore alla sanità della Regione, è stato direttore generale della Asl 10 di Firenze dal 2004 al 2012 quando è entrato in giunta al posto di Daniela Scaramuccia
© Copyright 2024 ExpyDoc