Lunedì 7 aprile 2014 LA PERCEZIONE DI QUALITÀ DEL VINO BIOLOGICO La nuova normativa sul vino bio approvata nel 2012 ha contribuito a cogliere l’importante risultato di incrementare il potenziale di mercato di questo segmento: sicuramente non ha spostato i consumi di chi già lo apprezzava, ma ha avvicinato nuovi consumatori. La testimonianza di ciò deriva dal fatto che il vino biologico è molto apprezzato, non solo tra chi lo consuma. Il 43% dei consumatori ritiene che il vino biologico certificato abbia qualità superiori rispetto ai vini convenzionali. Questa percentuale sale al 59% tra gli acqui- renti di vino biologico e al 49% tra chi ha consumato vino bio in enoteche, bar e ristoranti. Ciò evidenzia un grande apprezzamento della qualità del vino bio tra i consumatori, ma anche una percezione estremamente positiva tra chi ancora non lo consuma. I vini bio sono inoltre percepiti come più salutari. Il 43% di chi consuma vini biologici ritiene che i vini con marchio di certificazione biologica siano più salutari perché non utilizzano pesticidi nei vigneti o perché hanno una quantità minore di solfiti (20%). Per saperne di più: www.winemonitor.it LE DEGUSTAZIONI DI OGGI Oggi dalle 11 alle 12.30 degustazioni guidate e momenti di approfondimento per la conoscenza dei vini biologici e biodi-namici esposti al Vini-talybio (degustazioni riservate ai buyer e alla stampa specializzata). La conduzione delle degustazioni sarà a cura di Pierpaolo Rastelli (giornalista del Gambero Rosso e autore della "Guida ai Vini d'Italia Bio" ) e Paolo Zaccaria (giornalista del Gambero Rosso) ● All’interno: Il mercato del vino biologico in Francia English news Pagina 2 Notiziario Bio Il mercato del vino biologico in Francia Il vino biologico non è più un mercato di nicchia in Francia, ma per tutti. Secondo uno studio Ipsos Sudvinbio pubblicato nell’ottobre 2013, in Francia le vendite di vino biologico rappresentano il 10% delle vendite complessive di alimenti e bevande biologici e sono arrivate a un valore al consumo di 413 milioni di EUR, con una crescita del 15% tra il 2011, dovuta all’aumento dei volumi e non a un aum,ento dei prezzi, che son rimasti costanti; la crescita complessiva dal 2007 è stata del 65%. Il 57% dei consumatori si dichiata disposto a spendere di più per una bottiglia bio (e, infatti, il prezzo d'acquisto è superiore del 25%: in media una bottiglia di vino biologico in Francia costa al pubblico 8,70 EUR contro i 6.90 di una bottiglia di vino convenzionale); quando si tratta di vino biologico da regalare, la spesa arriva a 15,2 EUR contro il 14 di quello convenzionale. Da mercato di nicchia, quello del vino biologico sta diventando un segmento di una rispettabile entità. Come sottolinea Thierry Duchenne, direttore di Sudvinbio, associazione interprofessionale dei vini biologici del Languedoc Roussillon, un francese su tre consuma regolarmente o occasionalmente vino biologico. Se si guarda alle classi d’età dei consumatori di vino biologico, non ci sono sorprese: tra quelli più giovani che si registra un grande successo. "Sono più sensibili alle questioni ecologiche e collocano la sostenibilità e la tutela ambientale tra i principali criteri di acquisto, allo stesso livello dell’origine e del territorio", continua Duchenne . Anche le donne si fanno sedurre gradualmente dai vini biologici: la popolazione femminile rappresenta ora il 44% dei consumatori di vino biologico (di queste, il 62% dichiara di acquistarlo, una percentuale nettamente superiore a quella di chi dichiara l’acquisto regolare di vino convenzionale). Il canale principale è quello della vendita, che rappresenta il 36% delle vendite in valore, seguito dal canale del dettaglio specializzato in prodotti biologici (27%) e dalla grande distribuzione (19%).Anche la dinamica della produzione agricola è vivace: negli ultimi cinque anni, le superfici a vigneto biologico sono quasi Pagina 3 Notiziario Bio triplicate, passando da 22.509 ettari del 2007 a 64.800 nel 2012, che pongono la Francia al secondfo posto nel mondo, proima dell’Italia e dopo la Spagna. Significativo anche il peso sulla SAU viticola nazionale, che dell’8.2% (mentre il peso di quelle biologiche sulle superfici agricole complessive è del 3.8%), anche se in Lorena, Provence-Alpes-Côte d'Azur, Franca Contea e Corsica è stata superata la soglia del 10%.Le tre aree vitinicole biologici principali sono il Languedoc Roussillon, con 20.830 ettari e 1.245 viticoltori, Provence-Alpes-Côte d'Azur, con 14.885 ettari e 880 agricoltori e l’Aquitania , con 9.753 ettari e 735 produttori. Nettamente inferiore a quello del mercato interno, ma comunque significativo, l’export vale 58 milioni di EUR e ha come destinazioni maggiori la Germania e gli Stati Uniti. La produzione è stata nel 2012 di oltre 850mila ettolitri, si stima che abbia raggiunto 1,4 milioni nel 2013 e che raddoppierà nel 2015. Ai produttori indipendenti si sono via via affiancate anche le cantine sociali, che hanno avviato la conversione complessiva o di gruppi di aziende aderenti: ora rappresentano circa il 20 % dei volumi. Nel 2012 erano 196, contro le 157 del 2011 e le 70 del 2009. L’80% delle uve è vinificato direttamente; il 41% delle aziende effettua vendita diretta del vino trasformato direttamente; il 21% vende direttamente i vini trasformati in cooperativa. La Guida ai Vini Bio 2014 (diciassettesima edizione) è il più completo e aggiornato vademecum per districarsi nel sempre più fitto mondo dei vini ottenuti da agricoltura biologica e biodinamica. La diciassettesima edizione tocca nuovi record recensendo 619 vini di 185 cantine, puntualmente descritti nelle loro caratteristiche organolettiche. Tra questi 113 vini hanno ottenuto una particolare menzione per il loro alto profilo. Tecniche Nuove, 144 pag. anno: 2014 Prezzo: EUR12.67 Pierpaolo Rastelli, da undici anni autore di questa guida, collabora alle principali guide edite dal Gambero Rosso tra le quali Vini d’Italia, Berebene Low Cost, Bollicine d’Italia. È responsabile del settore vino sul mensile Cucina Naturale e critico gastronomico della Guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso. ITALIAN ORGANIC VINEYARD Official data by the Ministry of Agriculture, Food and Forestry, as usual, won’t be public before the summer. To monitor the progress of the surface of Italian organic and in conversion vineyards it’s therefore necessary to rely on data sourced by the authorized control bodies. On the basis of the information provided by Bios, Ccpb , Ecogruppo, Icea, QCertificazioni, Sidel and Suolo e Salute (whom we thank for their co-operation) in 2013 the total organic vineyard area (in conversion area included) increased 15.8%; the increase in 2012, referring to the same panel was 10.3% and 13.9% in 2011. Given that the above mentioned control bodies in 2012 had in their control system 73% of the organic surfaces under vines, the growth rate of 15.8% will not deviate significantly from the definitive data and can be considered reliable . It will be checked, instead, the average yield per hectare: based on the first information provided by the panel, in 2013 was approximately 8.4 tonnes per hectare, while the average yield from 2009 to 2012 was always in a range from 10.6 and 12.7 tons/ha. A strong increase is reported about wineries too. According to the data by the seven control bodies member of Federbio, in 2013 their number increased by 16.5%, after the explosion of 2012 (+63%) and the growth of 2011 (+7%). Surface of organic vineyards, Italy 2009-2013 (data sourced by a panel of 7 control bodies ) 50000 40000 30000 bio 20000 conv 10000 0 2009 2010 2011 2012 2013 LUNEDÌ 7 APRILE Sala Puccini Centrocongressi Arena (Padd. 6/7) Convegno IL VINO BIOLOGICO ALLA SFIDA DEI MERCATI Programma 14.30: Registrazione dei partecipanti 15.00: Saluti istituzionali Emilio Gatto - Direttore Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica MiPAAF 15.10: Introduzione ai lavori Paolo Carnemolla - FederBio 15.20: La normativa europea sul vino biologico Loretta Panero - CRA-ENO Centro di Ricerca per l'Enologia SOLO VINI BIOLOGICI SENZA SO2 AL RISTORANTE BIO GOLOSO Un’altra novità a Vinitaly 2014: nel padiglione Sol&Agrifood funziona il ristorante biologico Bio Goloso. Con l’esperienza e la creatività dello chef Bacio Terracino ai fornelli, il ristorante gestito da Bioitalia ha dato vita a un menù biologico che esalta i sapori e le tradizioni della cucina mediterranea (e partenopea in particolare). Protagonisti lo scarpariello, la parmigiana di melanzane, gli spaghetti al pomodorino del piennolo, la mozzarella di bufala, la pastiera napoletana, solo per citare alcuni dei piatti presentati nei tre menù. La proposta, infatti, per andare incontro a tutte le esigenze, è articolata su tre diversi menu tra cui scegliere: buffet, self service e à la carte oltre a un menu con consegna allo stand per gli espositori che lo richiederanno. Naturalmente grande cura e attenzione anche nella selezione delle 11 etichette, tutte biologiche e senza solfiti, che costituiscono la proposta della carta dei vini. Bio Goloso intende anche proporre uno stimolo ai professionisti della ristorazione commerciale, che potranno verificare la qualità dei piatti ottenuti da ingredienti biologici e il gradimento del pubblico. 15.40: La produzione di vino biologico in Italia, stato dell’arte e potenzialità Roberto Pinton - AssoBio 16.00: Presentazione dello studio “La competitività della filiera del vino biologico sui mercati esteri” (progetto Biofrontiere) Roberta Callieris - CIHEAM IAMB, Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari Rocco Roma - Università degli Studi di Bari 16.40: Gli strumenti di promozione per l’internazionalizzazione del vino biologico Pierpaolo Fraddosio - AGEA, 17.00: Il consumo sui mercati esteri di vino biologico italiano: il caso Perlage Ivo Nardi - Perlage srl Modera: Lorenzo Tosi - Edagricole New Business Media FederBio è la federazione unitaria delle organizzazioni operanti in tutta la filiera dell'agricoltura biologica e biodinamica di rilevanza nazionale, nata per rappresentare e tutelare il biologico italiano, favorendone lo sviluppo e promuovendone la conoscenza e la più ampia diffusione. È riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell'ambito di tavoli nazionali e regionali e ha sottoscritto un accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico per l'internazionalizzazione del settore biologico italiano. È socia di ACCREDIA, l'ente italiano per l'accreditamento degli organismi di controllo certificazione. FederBio ha come scopo sociale: - stimolare la conoscenza reciproca degli organismi aderenti, coordinarne le iniziative allo scopo di rafforzare la capacità operativa per gli intenti comuni; - rappresentare e tutelare a livello nazionale e internazionale le basi comuni del biologico italiano; - proporre al legislatore norme per la tutela e lo sviluppo del settore; promuovere presso il consumatore la conoscenza e la diffusione della cultura e del prodotto da agricoltura biologica; - promuovere la ricer- ca, la sperimentazione e la definizione di standard comuni; - promuovere e attivare servizi per il settore; - promuovere una politica di valorizzazione e sostegno dell'agricoltura biologica in Italia e all'estero; -verificare l'applicazione corretta degli standard comuni e dei sistemi di certificazione in sintonia con l'evoluzione legislativa Italiana e comunitaria; a tal fine ha adottato un Codice di autodisciplina vincolante per gli associati. Visita il sito www.federbio.it
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