Lezione 1 - DiSTABiF

Preparazione del paziente e raccolta dei materiali biologici
Diagnostica biochimico-clinica
Lezione 1
La biochimica clinica
La biochimica clinica è una scienza
applicata che studia l'effetto di una
malattia sui processi biochimici degli
organi, dei tessuti e dei fluidi biologici.
Prende in esame qualunque materiale
biologico facilmente disponibile per la
misura di sostanze o proprietà che
possono presentare qualche interesse al
fine di prevenire, diagnosticare o curare
uno stato di malattia nell'individuo.
La biochimica clinica
Contributo relativo a malattie che risultano spiegabili su una base puramente
biochimica (es. talassemia).
Contributo attinente la classificazione nosografica, permettendo di classificare
condizioni morbose apparentemente simili sul piano clinico ma diverse sul piano
fisiopatologico (es. diabete mellito insulino-indipendente e insulino-dipendente).
Contributo alla clinica, fornendo reperti statisticamente significativi sotto l'aspetto
medico, basandosi su cognizioni di fisiopatologia e di clinica, utilizzando il concetto di
probabilità statistica di malattia.
Ruolo nel controllo e nell'aggiustamento della posologia di farmaci molto attivi e ad
indice terapeutico ristretto (es. antibiotici, antiblastici ecc.).
Controllo di fattori di rischio nell'ambiente di lavoro (assorbimento di piombo e altri
metalli, solventi organici, pesticidi, anticrittogamici, CO, ecc.) così da poter evitare
mediante idonei provvedimenti l'insorgenza di alterazioni patologiche irreversibili.
La biochimica clinica
La biochimica clinica è una scienza applicata multidisciplinare. Infatti per comprendere
i principi fondamentali delle tecniche operative di cui si avvale nella pratica c'è bisogno
di conoscenze di fisica, di chimica, di chimica analitica, di chimica-fisica, di statistica e
di bioingegneria.
D'altro canto per comprendere i meccanismi fisiopatologici nei quali la biochimica
clinica è in grado di far luce, risultano indispensabili conoscenze di genetica, di
biologia, di biochimica, di fisiopatologia, di patologia, di farmacologia.
La biochimica clinica
Unità di base nel Sistema Internazionale
Lunghezza
Metro
m
Massa
Chilogrammo
Kg (g)
Tempo
Secondo
s
Quantità di sostanza
Mole
mol
Multiplo
Prefisso
Simbolo
1012
109
106
103
Tera
Giga
Mega
Kilo
T
G
M
K
10-3
10-6
10-9
10-12
10-15
10-18
10-21
milli
micro
nano
Pico
femto
atto
zepto
m
µ
n
p
f
a
z
Esempi di applicazione dei prefissi
Lunghezza (m)
Massa (g)
Tempo (s)
Quantità di
sostanza
Concentrazione (M)
mm
mg
ms
mmol
mM
μm
μg
μs
μmol
μM
nm
ng
ns
nmol
nM
0,1nm= 1 Å Angstrom
pg
ps
pmol
pM
Concentrazione:
M = mol/L soluzione
% = g/100 ml soluzione
mg/ml
Biochimica clinica
PERCHÉ SI RICHIEDE UN ESAME DI LABORATORIO?
Per confermare un sospetto clinico
Per stabilire o escludere una diagnosi
Per monitorare la terapia
Per monitorare i livelli terapeutici di un farmaco
Per formulare una prognosi
Per lo screening di una malattia tra persone
apparentemente sane
Per definire l’estensione o la gravità di una malattia
Biochimica clinica
Biochimica clinica
Un esame di laboratorio comprende una serie ordinata di passaggi:
1. Richiesta dell'esame
2. Preparazione del paziente
3. Raccolta del campione
4. Fase pre-analitica
5. Fase analitica
6. Fase post-analitica interpretativa
7. Controllo di qualità
8. Referto
9. Compatibilità dei dati ottenuti
Biochimica clinica
Preparazione del paziente
Evitare l’interferenza da farmaci che può essere:
1. Biofarmacologica e metabolica
Farmaci epatotossici: alterano il livello della fosfatasi alcalina
Vitamina K: diminuisce il tempo di protrombina ed il tempo di emorragia
Diuretici: alterano la concentrazione degli elettroliti nei liquidi biologici
2. Fisica
Vitamina A, riboflavina, carote ed alimenti contenenti pigmenti gialli alterano la misura
della bilirubina
3. Chimica
Il farmaco può interagire con l’analita, i reagenti o le tecniche di misura
E’ necessario il digiuno per non alterare la glicemia, lipemia, potassemia, azotemia
L’assunzione di alimenti contenenti tiocianati (es. senape) abbassa gli ormoni tiroidei
Agrumi, caffè, carote e spinaci possono interferire con la determinazione urinaria
dell’aldosterone
Banane ed ananas che contengono serotonina aumentano il tasso di acido 5idrossiindolacetico escreto con le urine tanto da far sospettare la presenza di tumore
carcinoide
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente: postura
Preparazione del paziente: postura
Postura e riposo fisico: Possono influenzare la concentrazione di numerose sostanze
nel sangue
In posizione ortostatica diminuisce il volume plasmatico del 10% ed aumenta quello
del liquido interstiziale. In pazienti ambulatoriali, aumenta dunque la concentrazione
di emoglobina, di proteine totali e di tutte le sostanze che in circolo sono legate a
proteine (es. calcio, colesterolo, NEFA, bilirubina)
L’immobilizzazione determina demineralizzazione del tessuto scheletrico con
aumento del calcio, fosforo ed idrossiprolina nelle urine
L’attività fisica può influenzare le attività enzimatiche localizzate nella muscolatura
scheletrica (es. aspartato-ammino transferasi, aldolasi, lattato-deidrogenasi).
Ritmi cronobiologici
Ultradiani (< 24 h)
Infradiani (> 24 h)
Circadiani (24 h)
7 giorni (settani)
1 mese (mensili)
1 anno (annuali)
Le concentrazioni di alcuni analiti variano anche a seconda della stagionalità (es.
colesterolo aumenta in inverno)
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente
Prelievo di campioni biologici
Sangue
Urine
Liquor
Liquido sinoviale
Liquidi di versamento delle cavità sierose (Pleurica, Pericardica,
Peritoneale)
Liquido amniotico
Liquido seminale
Succo gastrico
Prelievo urine
Prelievo liquor
LIQUOR (LCR, Liquido Cefalorachidiano)
Riempie tutti gli spazi lasciati liberi dall’encefalo e dal midollo spinale
all’interno della dura madre ovvero la parte più esterna e più spessa delle
meningi (membrane che avvolgono l'encefalo e il midollo spinale).
Prelievo liquor (rachicentesi)
Prelievo (Adulto ∼ 160 mL, Neonato ∼ 40-60 mL): Spazio intervertebrale tra la quarta e
la quinta vertebra lombare; più raramente tra atlante ed osso occipitale.
Permette anche di iniettare farmaci direttamente all'interno dello spazio sub
aracnoideo e ridurre la pressione intracranica in caso di idrocefalo (accumulo di liquor
nei ventricoli cerebrali che si dilatano).
Prelievo liquor
Permette di accertare infezioni sospette a carico del cervello (es.
meningiti), verificare patologie demielinizzanti e rilevare la presenza di
eventuali cellule neoplastiche.
Sufficienti ∼ 3-4 mL per esami chimici e citologici
Pressione liquorale dipendente dalla postura (>seduti)
Colore limpido “acqua di roccia”
Parametri del liquor nelle meningiti
Prelievo liquido sinoviale
Ultrafiltrato plasmatico prodotto dalle cellule che rivestono internamente la
membrana sinoviale delle grosse articolazioni. Ha funzione lubrificante e
protettiva delle cartilagini che rivestono i capi articolari delle ossa
Prelievo liquido sinoviale (Artrocentesi)
Puntura percutanea delle cavità intra-articolari. Il materiale prelevato è posto in
un contenitore sterile ed esaminato immediatamente. Si eseguono valutazioni su
vari parametri.
Condizioni normali → cristalli = assenti; leucociti = 200/ml; mucine = normale; viscosità =
normale.
Condizioni patologiche → Tumefazione intra-articolare con aumento della quantità di
fluido.
Prelievo liquidi di versamento delle cavità sierose
PLEURICA-PERICARDICA-PERITONEALE
Svolgono funzione lubrificante favorendo lo scorrimento endocavitario dei visceri
a loro volta rivestiti da membrana sierosa come le cavità che li contengono. Si
formano per ultrafiltrazione del plasma e vengono riassorbiti attraverso i capillari
delle sierose. Aumentano in seguito ad infiammazioni o neoplasie.
Visceral pleura
Parietal pleura
Prelievo liquidi di versamento delle cavità sierose
Prelievo a scopo diagnostico → ∼ 50 mL
Prelievo liquidi di versamento delle cavità sierose
Prelievo a scopo terapeutico → Volume variabile
Prelievo liquido amniotico
Prelievo: Puntura transaddominale del sacco amniotico dopo la 12° settimana
o prima sotto controllo ecografico
Permette di:
Valutare la funzionalità di organi e apparati fetali
Rivelare malformazioni fetali
Accertare eventuali malattie genetiche o cromosomiche
Prelievo liquido seminale
Permette di ottenere lo spermiogramma,
spermiogramma ossia l’analisi del liquido seminale
finalizzata a valutare la qualità degli spermatozoi, attraverso la verifica della
forma, del numero e della motilità.
Tale esame rappresenta lo strumento principale per la valutazione della
fertilità maschile. Il paziente deve effettuare almeno 2-3 giorni di astinenza
prima del prelievo, preferibilmente in laboratorio.
Il campione va tenuto a 37°C ed analizzato entro un’ora dal prelievo.
Prelievo succo gastrico
Il succo gastrico è rappresentato dalle secrezioni acide dello stomaco a
digiuno. L'esame è indicato in tutte le situazioni nelle quali ci sia il sospetto di
alterazioni della qualità/quantità della secrezione acida dello stomaco.
Prelievo succo gastrico
Prelievo mediante sondaggio gastrico di pochi mL. Si introduce una sonda ed il
contenuto gastrico viene aspirato ed eliminato.
Con un'aspirazione manuale continua si raccolgono poi quattro campioni di succo
gastrico prodottosi in 15 min (secrezione acida basale, Basal Acid Output, BAO). In
seguito, viene somministrata la pentagastrina (6 mg/kg) SC e quindi si ripete il
prelievo di altri quattro campioni di succo gastrico in 15 min (secrezione acida
massima o di picco, Maximal Acid Output, MAO).
Sui 4 campioni si misura volume ed acidità mediante titolazione con idrossido di
sodio per calcolare la BAO e le variazioni secretorie della MAO dopo la stimolazione.
Occorre sospendere l’assunzione di farmaci almeno 24 ore prima del prelievo che
deve avvenire a digiuno da almeno 12 ore.
Prelievo sangue
TIPO DI PRELIEVO DI SANGUE
Venoso: da 1-2 mL a 10-20 mL, da vena
periferica, con vacutainer; per indagini
chimico-cliniche di routine.
Capillare: da qualche µL a 1 mL, da
polpastrello, lobo dell’orecchio, con capillari;
utile per l’equilibrio acido-base.
Arterioso: circa 5 mL, da arteria radiale, con
vacutainer; per lo studio dei parametri
dell’equilibrio acido-base e dei gas nel sangue.
Sangue
Il sangue è un tessuto che costituisce circa 1/12 del peso corporeo, circa quindi 5-6 litri che
svolge numerose ed importanti funzioni:
Respiratoria: per mezzo dell'emoglobina contenuta negli eritrociti, porta
l'ossigeno ai vari tessuti e ne preleva l'anidride carbonica (CO2)
Nutritizia ed escretrice: trasporta sostanze nutritive (amminoacidi,
zuccheri, sali minerali) e raccoglie quelle escrete dai vari apparati che
verranno eliminate attraverso il filtro renale od elaborate dal fegato
Regolazione: Il sangue trasporta inoltre ormoni, enzimi e vitamine
Difesa: Presiede anche alla difesa dell'organismo attraverso l'azione svolta
dai globuli bianchi
Termoregolatrice
Mantenimento del tasso idrico
Regolazione dell’emostasi
Mantenimento della pressione osmotica (minerali) e oncotica (proteine)
Sangue
Il trasporto dell’O2 avviene mediante l’emoglobina, una proteina specializzata che è
contenuta all’interno dei globuli rossi.
Sangue
Il sangue è formato da elementi figurati (eritrociti, leucociti e piastrine) e da una
sostanza intercellulare liquida, denominata plasma.
Il plasma è la componente fluida del sangue, cioè il sangue deprivato degli elementi
figurati, ma che contiene i fattori della coagulazione
Il siero identifica quel liquido normalmente chiaro che si separa dal sangue quando
questo viene lasciato coagulare. Quindi il siero è la componente liquida del sangue
che rimane dopo la rimozione degli elementi figurati e del coagulo di fibrina.
Sangue
Per ottenere il plasma bisogna aggiungere al sangue contenuto in una provetta, una
sostanza anticoagulante e sottoporre il campione a centrifugazione; in questa maniera
la parte corpuscolata si deposita sul fondo della provetta e sopra questa abbiamo un
fluido che e' il plasma. Se invece al campione non viene aggiunto anticoagulante, alla
parte corpuscolata si lega il fibrinogeno; centrifugando, o semplicemente attendendo
un certo tempo, la parte solida si deposita e sopra resta un liquido che si chiama siero
Sangue
• Nel corpo umano sono
presenti circa 5 L di
sangue (8% del volume
corporeo).
• Di questi, solamente
2,25 L (45%) sono
cellule, mentre il resto è
plasma.
• Dei 2,25 L di elementi
corpuscolati, solamente
circa
l’1,6%
sono
leucociti, le piastrine
anche
meno
(circa
0,0065 L).
Prelievo sangue
1. Vena cubitale mediana - spesso utilizzata per
drenare il sangue (venipuntura)
2. Vena basilica - solitamente è la vena più
grande presente nelle braccia, spesso viene
utilizzata come punto d'accesso per l'emodialisi
3. Vena cefalica - corre lungo i bicipiti, è la vena
che contraddistingue tutti i bodybuilder.
Preparazione del materiale
Assicurarsi che sia disponibile tutto il materiale per il prelievo ovvero cotone, laccio, sistema
per provette sottovuoto (ago a doppia punta o ago Butterfly, camicia, provette), contenitori
per l'eliminazione del materiale usato per il prelievo, supporti per provette.
Prelievo sangue
È una tecnica che permette l’accesso alle vene attraverso un ago o un catetere
Disinfezione della cute
prima del prelievo
Introduzione dell’ago nella
vena e drenaggio del sangue
nella provetta sterile
sottovuoto
Prelievo sangue
VACUTAINER
Provette pre-etichettate, dotate di vuoto precalibrato e sterili. Sono dotate di chiusure
di sicurezza che riducono drasticamente l’esposizione al rischio biologico sia nel
momento del prelievo, sia durante il trattamento dei campioni ematici, consentendo
agli Operatori Sanitari di operare nella massima sicurezza. Possono contenere diversi
additivi, indicati da specifici colori regolamentati da accordi internazionali.
The VACUTAINER system
Prelievo sangue
Prelievo sangue
Prelievo sangue
Il sangue, una volta prelevato, viene poi dispensato nelle varie provette al
fine di ottenere i campioni da utilizzare per le diverse metodiche, che sono:
Siero
chimica clinica, immunometria
Plasma
chimica clinica, immunometria
Plasma citratato
test coagulativi
Sangue citratato
VES
Sangue con EDTA
emocromo
Additivi
Additivo → Tipo di analisi
Senza additivo
• azotemia, creatininemia, colesterolo, acido urico, ecc
Eparina
• anticoagulante naturale, antitrombinico
Na+Citrato
• velocità di eritrosedimentazione, VES
NaF
• glicemia
EDTA
• emocromo, alcuni ormoni
Additivi
Na+Citrato
Soluzione alla concentrazione di 3.4-3.8 g/dL miscelato con sangue nel
rapporto volumetrico 1:10.
Ha effetti reversibili, è anticoagulante.
Usato per misurare il tempo di protrombina (tempo di Quick PT), tempo di
tromboplastina parziale attivata (aPTT o PTT), fibrinogeno, aggregazione
piastrinica.
Additivi
EDTA
Concentrazione finale di 1-2 mg/mL (soluzione 0.1% essiccata in
provetta miscelato con sangue nel rapporto opportuno).
Chela gli ioni Ca++, è anticoagulante.
Usato per analisi di ematologia, ha ampia applicazione (no per
calcio, ferro, ALP, CK).
Additivi
NaF
Concentrazione finale di 2 mg/mL (soluzione 0.1% essiccata in
provetta miscelato con sangue nel rapporto opportuno).
Inibisce gli enzimi della via glicolitica (senza agente anti-glicolitico
il livello di glucosio diminuisce di 10 mg/dL ovvero 0.56 mmol/L, per
ora a 25°C); è un debole anticoagulante, si usa in associazione con
l’EDTA.
Usato per analisi della glicemia.
Additivi
Ossalato
Concentrazione finale di 1-2 mg/mL.
E’ un anticoagulante, complessa gli ioni Ca++.
Ha ampia applicazione, ma non viene utilizzato per ematocrito,
calcio, ALP, ACP, LDH; può causare precipitazione dei Sali di ossalato.
Additivi
Prelievo sangue
Il campione di sangue prelevato può essere analizzato immediatamente
oppure conservato.
Richiede la preparazione/separazione del plasma o siero o altro.
Deve essere suddiviso in aliquote e si conserva a temperatura ambiente, a
4°C, a -20°C oppure a -80°C a seconda della stabilità degli analiti da
determinare.
Prima dell’analisi, se congelato, il campione va scongelato correttamente.
Prelievo sangue
Bisogna eseguire il prelievo di sangue venoso evitando una eccessiva
stasi venosa che può indurre fenomeni di emoconcentrazione
Inoltre, è importante far defluire il sangue
spontaneamente e delicatamente per evitare l’emolisi.
nella
provetta
E’ la causa più frequente di inadeguatezza qualitativa del prelievo di
sangue (60% dei campioni non processati)
Prelievo sangue
EMOLISI: Passaggio nel siero (o nel plasma) dell’emoglobina e di tutte le sostanze
contenute all’interno degli eritrociti. Ciò provoca interferenze fisiche (Abs a 405
nm, Banda di soret) e chimiche (inibizione di reazioni o di attività enzimatiche).
MECCANICA (eccessiva pressione o depressione dello stantuffo della siringa
nelle fasi di aspirazione o espulsione del sangue)
FISICA (es. errata conservazione del campione, riscaldamento-congelamento)
BIOLOGICA (es. deficit di enzimi eritrocitari)
OSMOTICA o CHIMICA (presenza di acqua, alcool o disinfettanti nell’ago, siringa
o contenitori)
Il plasma presenta il vantaggio di una emolisi
inferiore rispetto al siero
Emolisi osmotica
Prelievo sangue
Dati da allegare sempre al prelievo di sangue
Dati anagrafici del paziente (Nome, sesso e data di nascita)
Clinica/reparto di provenienza o indirizzo (se esterno)
Telefono/indirizzo del medico che ha disposto il test
Diagnosi clinica o motivazione del test
Tipo di materiale inviato
Data/ora del prelievo
Eventuale trattamento farmacologico in corso
Prelievo sangue
Refertazione
Refertazione
Refertazione
Sottosistemi
Espettorato
Eritrociti
Feci
Leucociti
Liquor
Plasma
Proteine
Sangue
Siero
Urine
Abbreviazioni
Ex
Er
F
Lc
LCR
P
Pr
Sg [arterioso (a), venoso (v), capillare (c)]
S
U
Refertazione
Profilo d’ingresso
Glucosio
Creatinina
Acido Urico
Sodio
Potassio
Cloro
Bicarbonato
Calcio
Fosforo
Bilirubina diretta
Bilirubina totale
LDH
AST (GOT)
ALT (GPT)
Fosfatasi alcalina
Albumina
Proteine totali
Colesterolo
Trigliceridi
Organo/Sistema interessato
Metabolismo, equilibrio idricosalino, valutazione di rischio cardiaco
rene, equilibrio idrosalino
rene
rene, equilibrio irosalino
rene, equilibrio idrosalino
rene, equilibrio idrosalino
rene, equilibrio idrosalino
osso, equilibrio idrosalino
rene, osso
fegato
fegato
fegato, muscolo
fegato, muscolo
fegato
fegato, ossa
nutrizione, fegato, rene
nutrizione, fegato
nutrizione, valutazione di rischio cardiaco
nutrizione, valutazione di rischio cardiaco