Utilità della matrice cheratinica nella diagnosi differenziale tra uso/non uso di farmaci o sostanze illecite: Contributo casistico P. Cassandro , A. Carfora, R. Petrella, R. Borriello Tossicologia Forense- Dipartimento di Medicina Sperimentale Facoltà di Medicina e Chirurgia Seconda Università di Napoli (SUN) L’Analisi del Capello rappresenta il “Gold standard approach” dell’indagine tossicologica finalizzata alla diagnosi differenziale di uso/non uso pregresso di sostanze illecite Tale approccio si avvale della stabile persistenza nella matrice cheratinica di droghe e/o farmaci in forma immodificata, in concentrazioni prevalenti rispetto ai metaboliti rinvenibili della possibile esecuzione dell’analisi segmentale, utile a definire l’eventuale cronologia dell’ assunzione della possibilità di porre diagnosi differenziale tra uso abituale e/o inquinamento aspecifico ambientale. Tali peculiarità possono conferire particolare rilevanza alla “prova dell’eventuale assunzione ” ovvero definire lo “stile di vita” di un soggetto specie quando una sanzione ( penale o amministrativa ) viene applicata a distanza di tempo rispetto al sospetto uso di sostanze o quando le altre matrici tradizionali non sono più disponibili o utilizzabili (assenti o delay nel prelievo). Nella nostra casistica l’analisi del capello non rappresenta una “ analisi di routine” ma viene richiesta per casi specifici in relazione a: Ricorsi al TAR per il reinserimento in graduatorie di concorso (polizia, magistratura, agenti penitenziari, carabinieri , corpo dei vigili del fuoco etc); Idoneità a mansioni lavorative (indagini di II livello); Idoneità alla mansione militare; Affidamento di minori o limitazioni della patria podestà; Controversie in casi di divorzio; Procedimenti penali (violenza carnale , decessi o altre fattispecie) Esposizione prenatale a sostanze d’abuso; (proc. Penali e final. clinica ). Procedimenti dinanzi al GM per violazione degli art. 187 CdS; Richieste di privati. Protocollo metodologico (1- droghe ) in GC/MS Decontaminazione : Diclorometano Standard interno : Δ8 THC, Scopolamina, Nalorfina, D-L Amfetamina d6, BEG d3, Cocaina d3, Morfina d3, Buprenorfina d4. Idrolisi a caldo: acida per le droghe basiche e basica per il THC Estrazione: L/L con Cloroformio /Isopropanolo (9:1) per droghe basiche oppure con esano/etileacetato (9:1) per THC SOSTANZE Complessante: MSTFA Analisi strumentale: In GC/MS (Agilent) su colonna MS5 Acquisizione in SIM Cut.-off Linee Guida GTFI 6-MONOACETILMORFINA-TMS MORFINA-TMS CODEINA-TMS COCAINA BENZOILECGONINA-TMS ECGONINA METILESTERE NALORFINA TMS (IS) SCOPOLAMINA (IS) MDA-TMS MDMA-TMS MDEA-TMS AMFETAMINA-TMS METAMFETAMINA-TMS METADONE BUPRENORFINA NORBUPRENORFINA THC 468, 500, 524 315 , 371, 386 Δ8 THC 303, 330, 386 Δ9 Δ9 IONI 287, 340, 399 401, 414, 429 313, 343, 371 82, 182, 303 82, 240, 361 82, 96, 240 414, 440, 455 94, 138, 154 116, 135, 236 91, 130, 250 135, 144, 264 91, 116, 192 91, 130, 206 72, 91, 293450, 482, 506 THC-COOH 371, 473, 488 Protocollo metodologico (2 - Farmaci) LC/MS/MS Spettrometro: API 3200 AB Sciex con sorgente Turbo Ion Spray operante in ioni positivi (4500V; 400°C, cur. 15); Multiple Reaction Monitoring (MRMs) Cromatografo liquido (Agilent 1200) nelle seguenti condizioni: Colonna LC: Agilent Zorbax XDB-C18 (4.6 x 50 mm x 1.8 µ particle size) Eluente A : H2O + Ac. Formico 0,5% + Ammonio Formiato (2 mM) Eluente B : Aceto nitrile + Ac. Formico 0,5% + Ammonio Formiato (2 mM) Flusso: 900 µL/ min Volume iniettato: 10 µL STEP Minuti %A %B Gradiente: 0 0 95 5 1 5 0 100 2 7 0 100 3 7.1 95 5 4 10 95 5 Protocollo metodologico (2 - Farmaci) LC/MS/MS Metodo multiresiduale previa sonicazione in metanolo : Benzodiazepine : Alprazolam, Bromazepam, Clonazepam, Delorazepam, Diazepam, Estazolam, Flunitrazepam, Flurazepam, Lorazepam, Lormetazepam, Medazepam, Nitrazepam, Nordazepam, Norflunitrazepam, Oxazepam, Pinazepam, Prazepam, Temazepam, Trazodone, Triazolam ; Antidepressivi: Amitriptilina, Citalopram, Clomipramina, Fluoxetina, Norfluoxetina, Nortriptilina, Sertralina; Antiepilettici: Carbamazepina, Lamotrigina, Orfenadrina, Zolpidem Neurolettici /Antipsicotici: Clozapina, Clotiapina, Flufenazina, Meprobamato, Olanzapina, Promazina, Quetiapina, Risperidone, Tioridazina Amfetamine e Cannabinoidi Idoneità a mansione militare L.A. Anni 32 (Militare in servizio) rinvenuto dai CC alle ore 04:40 del 26 Febbraio 2011, accanto alla sua auto posta di traverso sul ciglio di una Statale, con ferita alla fronte e sospetto trauma cranico. Interviene il 118 . Diagnosi in Pronto Soccorso : Stato confusionale di n.d.d.; Miosi; Sospetta intossicazione da stupefacenti ; trauma cranico; ferita lacerocontusa alla fronte. Terapia in P.S. : Pratica infusione di Narcan Quando viene diminuita la velocità di infusione si manifesta agitazione psicomotoria, trattata con Midazolam e.v. (5 mg) + infusione lenta (5 mg). Non eseguiti controlli tossicologici in quanto il soggetto, al risveglio, dichiara di aver subito una aggressione da persona sconosciuta cui aveva dato un passaggio . Dimissione alle ore 6:50 per espressa volontà del paziente. 17 Maggio: La Commissione Medica del Comando Militare Esercito Campania “in relazione alla segnalazione del 118 di sospetta sindrome pregressa da overdose di oppiacei, valutata solo clinicamente” richiede l’Analisi del capello per le principali droghe d’abuso, onde definire l’eventuale uso/non uso pregresso. CAPELLI Risultati 0 - 3,5 cm GC/MS 6MAM 0,9 ng/mg Morfina 0,4 ng/mg Cocaina 3,0 ng/mg BEG 0,6 ng/mg Metadone 2,8 ng/mg THC Negativo LC-MS/MS Negativo per Amfetamine Esito Militare sospeso dalle funzioni Applicati benefici previsti dall‟art. 109 DPR 309/90 e succ. mod. Caso di violenza sessuale Paziente ricoverata in ospedale (R.I. Anni 28) il 16/12/2010 (ore 16,40) per crisi ipertensiva e tachicardia. Alle sei del mattino successivo la paziente riferisce al medico di guardia che alle ore 22,30 della sera precedente, un infermiere, dopo il controllo della pressione, le aveva somministrato una camomilla nella quale, in sua presenza, aveva versato circa 20 gocce di un farmaco, da lui definito ansiolitico. Dopo circa 30 minuti tale infermiere si era ntrodotto nella sua stanza e le aveva usato violenza sessuale. All’alba era ritornato minacciandola di ritorsioni in caso di denuncia. La paziente veniva presa in carico dai CC che sequestrato il suo pigiama imbrattato di tracce biologiche, la conducevano presso il Centro antiviolenza di un altro ospedale ove veniva sottoposta a prelievo di sangue, visita ginecologica e consulenza psicologica e psichiatrica. L‟infermiere al PM che gli contestava la violenza carnale aggravata, non negava l’evento (identificato dal DNA eseguito sulle tracce biologiche), ma dichiarava che la paziente era consenziente e definiva la vittima “ persona inaffidabile perché affetta da patologia psichiatrica e abituale assuntore di BDZ e altre sostanze”. Dalla Cartella Clinica si desume : Terapia praticata in accettazione al P.S. : Somministrazione di Diltiazem (antiaritmico) Terapia in Reparto: non risulta prescritto alcun ansiolitico. Quesito posto dal PM : verificare sulle matrici biologiche disponibili, l‟eventuale somministrazione di farmaci sedativi e definire se la vittima fosse assuntrice abituale di BDZ, Farmaci antipsicotici o altre sostanze d‟abuso. Matrici disponibili: Sangue prelevato alle ore 9:00 del 17/12/2010 (circa 11 ore dalla violenza subita) Capelli prelevati il 1 Marzo 2011 (cm 17) sottoposti ad analisi segmentale (3 cm cad. ). Risultati Esito : Esito Reperto LC-MS/MS GC/MS Sangue Diazepam 13,6 ng/ml Nordiazepam 7,7 ng/ml STA negativa per altri farmaci e droghe Diltiazem in tracce Capelli Tutti i segmenti negativi per BDZ, Antipsicotici, Neurolettici Tutti i segmenti negativi per droghe d’abuso è stata confermata la somministrazione di Diazepam su sangue ; è stato escluso l„uso abituale pregresso di BDZ, droghe o psicofarmaci l’esito negativo su capello, a seguito di somministrazione singola di BDZ, è possibile ed ampiamente descritto in letteratura*. La tesi difensiva dell‟infermiere è stata smentita dall‟analisi del capello * Xiang et al.: Segmental hair analysis using liquid chromatografy-tandem mass spectrometry after a single dose of benzodiazepines, P. Doi: J.For. Sci. Intern. 2010,04.046) Violazione art. 187 Codice della Strada Incidente con feriti: il 29/01/2012 - ore 02:00 con intervento del 118 Guidatore : L.U. Anni 57 - Cardiopatico (n. 3 by-pass), Diabetico, Iperteso, affetto da Broncopneumopatia. Diagnosi : Fratture multiple (anca sin. e sinfisi pubica, diafisi peroneale e tibia sin.; zigomo sin.), Ferita lacerocontusa orecchio sin. e regione temporo-mastoidea. Terapia in P.S.: Infiltrazione di Lidocaina per le suture al viso, Tramadolo, antitetanica. Su richesta dei CC : eseguite indagini tossicologiche e Alcolemia I Prelievo di urina ore 04:24 = Positivo per Metadone, Alcolemia Negativa. II Prelievo di urina ore 07:58 = positivo per Metamfetamina Metodo dichiarato sul Referto : Immunocromatografico su card 1 Febbraio: Notifica del provvedimento della Prefettura di sospensione della Patente per 1 anno (violazione art. 187 (c.1) C.d S), sequestro dell’auto e deferimento A.G. 20 Marzo: Su richiesta di parte viene eseguita l’analisi segmentale del capello (0-2; 2- 4 cm) per Metadone e Metamfetamina . Esito Negativo per entrambi le sostanze. 30 Marzo : Sulla base dell’esito negativo delle indagini su capello il PM, tenuto anche conto delle condizioni di salute del soggetto, consente il riesame degli stessi campioni di urina (in GC/MS), in regime di contraddittorio alla presenza del Responsabile del laboratorio ospedaliero dove erano state eseguite le prime indagini. 30 Maggio: Assenza di catena di custodia ma campioni di urina congelati. Risultati dell’analisi in GC/MS (total Ion e SIM) Prelievo Metadone Metamfetamina Sostanze rilevate STA Urina ore 04:24 Negativo Negativo Lidocaina, Diltiazem, Tramadolo, Urea, Creatinina, Mannosio Urina ore 07:58 Negativo Negativo Lidocaina, Diltiazem, Tramadolo, Urea, Creatinina, Mannosio Esito 13 Giugno: Archiviazione del procedimento penale per insussistenza della prova. Evitato il rifiuto del risarcimento da parte dell’ Assicurazione Risolto in 6 mesi l’iter valutativo in ambito penale Abuso di ufficio e violenza carnale aggravata Ottobre 2005: il Direttore di un carcere femminile viene accusato da 8 agenti penitenziari di intrattenere (da circa 4 mesi) rapporti sessuali con una detenuta cui aveva fatto ottenere uno sconto di pena e l’affidamento ai servizi sociali. Viene inoltre affermato che la ex detenuta lo rifornisse di cocaina, per il comune utilizzo, durante gli incontri. Al sopralluogo, effettuato dalla Polizia, nel residence dove temporaneamente alloggiava il Direttore, viene effettivamente rinvenuto un sacchetto contenente circa 1,5 grammi di polvere a base di Cocaina Alla detenuta vengono revocati i benefici ottenuti e per il Direttore, oltre la sospensione dall’incarico, scatta l‟azione penale per abuso di ufficio e violenza carnale aggravata . Sentiti dal PM entrambe gli accusati negano tutto con vigore Il Direttore sostiene che la cocaina è stata certamente introdotta da sconosciuti nel suo residence (privo di porta ed infissi di sicurezza) e che gli agenti hanno architettato tutto a suo danno per vendicarsi del Regolamento disciplinare da lui imposto, sin dalla sua recente nomina in quel carcere (10 mesi). Nell’Aprile 2006, su insistenza della difesa, il PM affida consulenza tossicologica sui capelli di entrambe gli accusati. Quesito: Diagnosi differenziale tra uso/non uso abituale di Cocaina o di altre droghe a datare dall’Aprile 2005. Matrici disponibili : Detenuta : Capelli lunghi cm 46, sottoposti ad analisi segmentale (4 cm cad.) Direttore : Capelli lunghi cm 13,5 sottoposti ad analisi segmentale (3,5 cm cad. ). Risultati delle indagini su matrice cheratinica (GC/MS): Per entrambi i soggetti: esito Negativo per Cocaina ed altre sostanze d’abuso. In considerazione della lunghezza dei capelli prelevati, viene escluso l’uso pregresso sia per la detenuta che per il Direttore. ESITO La negatività dell’ analisi del capello sostenne la tesi difensiva degli imputati (ritorsione del personale). Ulteriori indagini (ordini di servizio, note di biasimo, modifiche ai turni di guardia etc.) fornirono riscontri alla tesi del Direttore. Tre degli 8 agenti penitenziari ammisero di aver tentato di ottenere un provvedimento sanzionatorio e l’allontanamento del Direttore, per rancore personale. CONCLUSIONE Nei casi selezionati l‟esame del capello ha consentito l‟accertamento della veridicità dell‟accusa ovvero ha garantito le potenzialità difensive dei soggetti coinvolti, evitando o sostenendo l‟applicazione di una sanzione penale o di un provvedimento amministrativo. L‟indagine tossicologica su matrice cheratinica, ha assunto un ruolo sempre dirimente nella valutazione del caso sia come dato complementare, in presenza di altre matrici tradizionali utilizzabili, che come unico dato disponibile. Grazie per l’attenzione
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