INDICE RASSEGNA STAMPA Si gira in Toscana Corriere Arezzo 22/04/2014 p. 15 Repubblica Firenze 22/04/2014 p. XVII Zonevideo Da Camaldoli e La Verna un corto per raccontare l'Europa Fulvio Paloscia 3 Giornale 22/04/2014 p. 122 Cinzia Romani 4 Decamerone e vecchie fiabe Il cinema ritorna al passato 1 Festival Cinematografici Tirreno Grosseto 22/04/2014 Indice Rassegna Stampa p. VIII "La casa di Ester": basta un clic per far volare il corto al David 6 Pagina I Presentato in Prefettura il documentario del giovane regista Antonio Castaldo promosso dal Circolo Verso l'Europa. immagini, musiche, luoghi tra storia e futuro Da Camddoli e La Verna un coito per 1"a00011 AREZZO Il salone dei ricevimenti della Prefettura di Arezzo letteralmente al completo per la presentazione del documentario "Premio Europa. Camaldoli, La Verna: terre aretine di spiritualità europea" del giovane regista Antonio Castaldo, promosso dal Circolo Verso l'Europa. Tra i numerosi invitati, presente Filippo Patroni Griffi, già ministro e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il cui figlio Giuseppe ha contribuito attivamente alla realizzazione del documentario in veste di aiuto-regista; gli onorevoli Donella Mattesini e Marco Donati, l'assessore al Comune di Arezzo Stefania Magi, il cavaliere del lavoro Giovanni Basagni, monsignor Piero Coda, magnifico Rettore dell'Istituto universitario di Sophia, il direttore di Confindustria Massimiliano Musmeci, il consigliere regionale Lucia De Robertis e il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Bruno Albiani. Sono intervenuti alla presentazione anche i rappresentanti delle due realtà religiose tra le più importanti della nostra Diocesi: il superiore del santuario de La Verna, Fra Massimo Grassi, e Padre Germano, monaco camaldolese. Hanno rivolto parole di saluto e benvenuto il nostro Prefetto, Saverio Ordine, e Donato Palarchi, presidente del Circolo Verso l'Europa. L'introduzione alla visione del documentario è stata affidata a Tiziano Torresi, segretario nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic) e già presidente nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fusi) il quale, con precisione e attenzione. ha ripercorso lo sviluppo del documentario dal suo progetto iniziale alla sua realizzazione. "C'è una scena che nel documentario non vedrete, ed è il momento in cui è nata l'idea di realizzare questo documentario. Il luogo è la foresteria di Camaldoli, in una fredda serata d'autunno del 2012. Mentre tra i tavoli in noce del bar si spande il profumo di tisane e liquori antichi, tra i discorsi amichevoli di tre amici s'insinua un'intuizione: "Un documentario su Camaldoli e La Verna?" afferma il più giovane dei tre. "E perché non un cortometraggio che da Camaldoli e La Verna arrivi a raccontare l'Europa?" soggiunge l'altro Si gira in Toscana Pagina 1 che ben conosce gli strumenti del mestiere. In un attimo la sfida tra i due - Antonio Castaldo e Tiziano Torresi - e Donato Palarchi è lanciata. Così è nata l'idea, intessuta e portata avanti sin dagli inizi con quello stile semplice, amichevole che è stato il segreto del Circolo e del suo maestro: l'ascolto reciproco, le relazioni umane, l'amicizia credente che si allarga e che coinvolge l'Istituto Sophia, il territorio, e che arriva a bussare alle porte delle istituzioni europee". Nata l'idea di realizzare il documentario, occorreva fare un passo in avanti e capire come poter raccontare lo spirito europeo: "Come raccontare l'Europa? Come spiegare in modo originale e affidandosi alle sole immagini, le motivazioni profonde che sono alla base del "Premio Europa"? Dubbi, perplessità, ipotesi di lavoro su sentieri geografici, artistici o spirituali. Fino alla decisione che tutto ha spazzato via: partire. Occorreva lasciare raccontare agli occhi dei giovani protagonisti, provenienti da vari angoli del pianeta, emozioni e sentimenti suscitate dalle ferite di un Continente che sta imparando faticosamente a vivere insieme, in pace. "Nessuna tesi, nessuna narrazione e nessuna retorica. Ma un itinerario sì, lo abbiamo dovuto e voluto scegliere. Il nostro viaggio ha desiderato percorrere l'Europa sfregiata dal Novecento, le sue città martiri, luoghi dove la storia non dimentica le proprie ferite, dove il sangue dei padri e dei figli, dei vincitori e dei vinti, ha insegnato ai popoli europei che divisi è la guerra, che la storia nulla insegna senza la memoria, che la storia non si costruisce senza il perdono. Sono gli sguardi si Cecile, Rami, Maria, Luciana e Davide, ad essere i veri protagonisti; senza un copione, sono stati i loro sguardi e i loro passi a scrivere la trama del documentario". Il documentario. attraverso una sapiente combinazione di immagini, musiche e luoghi visitati, è riuscito ampiamente nel suo intento di far riscoprire a tutti, specie alle nuove generazione, che cosa significhi Europa e quali siano stati gli ideali di coloro che l'hanno pensata, desiderata e voluta. Questo cortometraggio ha raggiunto l'obbiettivo che Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell'Unione Europea, affermò durante un suo discorso alla radio: "...vi parlerò dell'Europa, e non dell'Europa di ieri e di oggi, ma dell'Europa di domani, di quell'Europa che vogliamo ideare, preparare, costruire". ---- ------------- alta C 'rimonia presente r ex ministro Patroni GLf /,,j{ f ¿/4/ Si gira in Toscana Donato Palarchi con l'ex ministro Patroni Griffi; il prefetto Ordine con il regista /// Pagina 2 xicc ) di clip Ospiti lavori di Immanuel Kasto Claudio Cinelli e Benvenuti Si gira in Toscana FULVIO PALOSCIA LTRO che moda passeggera degli anni Ottanta. Il videoclip è ancora vivissimo e scalciante grazie alla democrazia tecnologica, che oggi permette ai gruppi rock che navigano nei fiumi oscuri dell'underground di trasformare una propria canzone inuncortometraggio: basta uno smart phone, un tablet, una videocamera a buon mercato, un'applicazione per montare filmati, e il clip è pronto per essere diffuso su Youtube. Da undici edizioni il festival-concorso empolese Zonevideo sonda il mondo delle giovani autoproduzioni indipendenti e quest'anno si sofferma proprio sul rapporto tra immagini emusica premi aedo due video musicali a insindacabile giudizio di addetti ai lavori come Michele Baldini dei Piet Mondrian e il regista teatrale Claudio Cinelli. Le opere partecipanti sono 17 (tra gli altri gli Atterraggio Alieno e i Maniscalco Maldestro), ospiti fuori concorso l'irriverente e «pornografico» Immanuel Casto con Killer star, i Tamales de Chipil con l'inedito I wanna be russian, Ance e fatti quotidiani con Latifondista e Alessandro Benvenuti con Dimmelo tu. La proiezione stasera al cinema Perla dalle 21 (ingresso libero), con un omaggio alle sperimentazioni in vhs di Claudio Cinelli con le musiche dei Cudù, gruppo che negli anni Ottanta raggiunse una buona notorietà locale e non grazie al sodalizio con l'etichetta Materiali Sonori. Domani sera, invece, «La perla nera», una rassegna di corti indipendenti per chi ama il brivido: horror, splatter, gore e altre efferatezze alla presenza degli autori, che ci metteranno la faccia. La se- rata è a cura di Luca Boni e Marco Ristori, due giovani registi che dal 2006 realizzanovideoclip, documentari ma soprattutto - sotto la sigla Extreme video - producono film cattivissimi come Eaters ( 20 10) venduto in più di 20 Paesi, e Zombiemassacre (2012) ispirato all'omonimo videogioco. A Empoli, domani, presenteranno in anteprima il trailer del nuovo MorningStar. Ma Zonevideo va oltre il cinema: oggi alle 18, sempre al Perla, verranno presentati due nuovi libri della collana #IstantBook pubblicati da Videa, l'associazione di promozione sociale che organizza il festival, lavori che invitano il lettore a aprire gli occhi sulla realtà sociale e politica che lo circonda, senza false mediazioni. Porkatroikadi Mirella Castigli, Domenico Nocera, Pietro Vite ovvero la crisi svelata e messa a nudo senza se e senza ma in una vera e propri a guida su come muoversi nei pro ssimi mesi, Zeroprivacy di Enrico Bisenzi ovvero perché e come la privacyviene violata quotidianamente. Un resoconto degli ultimi retroscena provenienti dall'attualità più scottante in tema ma anche riflessioni e suggerimenti tecnici per limitare l'erosione della propria privacy. Pagina 3 migliori copioni arrivano dai secoli scorsi Decamerone e vecchie fiabe Il cinema ritorna al passato I fratelli Tavianifilmano il capolavoro del Boccaccio (ina senza troppo sesso) E per il suo debutto in inglese, Garrone sceglie «Lo curato de li cunti» del '600 Cinzia Romani Guardare avanti? Nonèun caso se, contemporaneamente, Matteo Garrone e i fratelli Taviani sono all'opera, con lo sguardo rivolto all'indietro. Molto all'indietro e alla Grande Letteratura italiana, che sirifàaunaprospettiva di vita raffinata e intelligente. Quando la civiltà cavalleresca e cortese s'ispirava a norme di decoro e gentilezza, mentre inganni, beffe e burle della vitavenivano raccontati dai novellatori, tra motti arguti e amori a lieto fine. Così Paolo e Vittorio Taviani, dopo l'Orso d'Oro vinto a Berlino con Cesaredevemorire, abbandonano la spinta ideologica della prima produzione (da Allonsafan aKaos), portando sullo schermo il Decamerone, cioè il Libro IL SET IN TC " r. Nel cast di «Maraviglioso» anche Scamarcio, Cortellesi e Puccini Si gira in Toscana dellediecigiornate, raccoltali novelle di Giovanni Boccaccio attribuite agli anni 1349-1351. S'intitolaMa ravigliosoBoccaccio il film dei fratelli toscani, che hanno montato il set in una villa di Certaldo, terra originaria dello scrittore al quale s'ispirano. La trama, comunque, resta aderente all'impianto letterario originale, con sette fanciulle e tre giovani, che durante la peste del 1348 s'incontrano aFirenze evanno in unavilla fuori città. Qui trascorreranno ilternpo raccontando ogni giorno, sotto la direzione d'un «re»o d'una«regina» dellagiomata, una novella ciascuno. «Raccontiamo questa storia, anzi, queste storie ispirate c o n l ib ertà alD ecamerone di Boccaccio, perché accettiamo la sfida: ai colori cupi dellapeste - ieri, come oggi, lapeste, in varie forme, è dappertutto -, contrapporrei colori trasparenti dell'amore, dell'impegno, della fantasia. Poi c'è il caso, come sempre; ma questo renderà più appassionante il nostro racconto», dicono i Taviani. Prodotto da Donatella Palermo e Luigi Musini, con Rai Cinema e la francese Bis Film, con il supporto del Mibac e di Eurimages, questo film conta su un cast notevole: Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Lelio Arena, Kasia Smutniak, Paola Cortellesi,VittoriaPuccini, Carolina Crescentini e Jasmine Trinca incarnano la speranza d'una genera- zione, che brama di sottrarsi alla pestilenza diffusa attraverso il racconto dellepiùdisparateesperienze umane. Siamo lontani dal tono erotico diBoccaccio'70, film a episodi diretto daFellini, Monicelli, De Sica e Visconti, ma soprattutto dalla cupa carnalità del Decameron pasoliniano. Se PPP focalizzava l'attenzione sull'eros decadente, quale simbolo di traviamento morale, i Taviani pensano a una «meglio gioventù» che reggi sce alla crisi etica delproprio tempo, riscoprendo il senso della bellezza. della bellezza. Alle fiabe narrate con ironico distacco attinge anche il romano Matteo Garrone, due volte vincitore del gran premio della giuria al festival di Cannes (GomorraeReality), ambientando lui pure in Toscana, tra le maremmaneSovanaeSorano, il suo The, Tale of Tales, ovvero Lo cunto de li conti, tratto dall'opera omonima sio Abbattutis. Si tratta di cinquantafiabein dialetto napoletano, che si fingono narrate da dieci vecchiette in cinque giornate (da qui anche il titolo di «Pentamerone»): la sceneggiatura è di Garrone(ancheproduttoreinsieme a Le Pacte), con Massimo Gaudioso, Ugo Chiti e Edoardo Albinati. Il regista, al suo primo film in inglese e in costume, dal genio della favola barocca prende cinque fiabe, affidandosi a II vincitore di Cannes dirige Vincent Cassel e la bella Salma Hayek star globali come Salma Hayek e Vincent Cassel. Sul set, banditi piercing e tatuaggi e benvenuti i volti dal tratto antico. Tra l'altro, lefiabe diBasile, la cui operavennetradottainitaliano daBenedetto Croce, furono imitate da Perrault, Carlo Gozzi, Ludwig Tieck e altri ancora. Si direbbe un grande momento perla nostra più alta letteratura, citata e poco letta. Magariilgrande schermo potrebbe rilanciarla pure in libreria. dello scrittore e militare di venturaGiambattistaBasile, pubblicata postuma nel 1634-1636 sotto lo pseudonimo di GianAle- Pagina 4 I rCs?IST; Dado '2 V;ttono Tav;an; po rterar'rio o Scr? err llo S uIl !,CraV;411C5C BC'CCaCCIO. A destra, !1l,aiiC'0 Garrorle, ar!Che. 7 SeCIIC r J. itOrC e pro i tiknore dc'! SUO l'•'r. Tale ofTa le S r • ; .: i s4: • .: , Ps m r " ti Ninetto Davoli in una scena del cDecameron» (1971) di Pier Paolo Pasolini, tratto dal IL PRim ú capolavoro di Boccaccio. II film vinse l'Orso d'argento a Berlino e dal 2000 è vietato ai minori di 14 anni Si gira in Toscana Pagina 5 "La casa ° Ester basta un clic per far volare il corto al David 1 GROSSETO Stefano Chiodini, regista grossetano (anzi, per la precisione tnaglianese) di grandissimo talento, è di nuovo in lizza per un importante riconoscimento. Il suo magnifico cortometraggio "La casa di Ester", realizzato nel 2012, potrebbe infati mettere il nome di Chiodini nell'albo d'oro del David di Donatello, il più prestigioso dei premi cinematografici ita- liani. Interpretato da Cecilia Dazzi e Sergio Albelli, "La casa di Ester" ha già fatto incetta di premi: ha vinto il 52° Globo d'Oro conce miglior corto 2012 e un premio speciale dell'Unesco per i diritti umani al 10° Salento Finibus Terrae 2012. Ed è entrato nella cinquina finalista dei Nastri d'argento 2013. Ora c'è il David: sul web si possono visionare e votare i cortometraggi iscritti via internel; il corto che riceverà più voti si aggiudicherà una Menzione speciale durante la serata del David di Donatello 2014. Per votare è necessario inserire nome e cognome, indirizzo e-mail valido e numero di cellulare. Si riceverà così, entro un massimo di 2 ore, una e-mail all'indirizzo inserito, con un link su cui cliccare per convalidare il voto. Il link porterà a una nuova pagina, dove _inserito il proprio numero di cellulare si riceverà subito un sms contenente un codice numerico di otto cifre che permetterà di convalidare il tuo voto. Questo è il link per andare direttamente alla pagina per visionare e votare il corto "La Casa Di Ester": http://www. booksprintedizioni. it(votazione-david-di-donatello/corto. asp?id=3355. Le votazioni via web si posso effettuare fino al 4 giugno 2014. II regista Stefano Chiodini Festival Cinematografici Pagina 6
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