Il Fondo di Garanzia per le PMI Le Sezioni Speciali per l’internazionalizzazione del Fondo: modalità di intervento e illustrazione casi pratici Pierpaolo Brunozzi – Responsabile Area Fondi di Garanzia e Interventi per il Capitale di Rischio Guglielmo Belardi – Responsabile Area Promozione e Assistenza Commerciale Roma, 30 gennaio 2014 Il sistema del Fondo di garanzia per le PMI Il Fondo di garanzia per le PMI viene costituito presso MCC con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) “allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese” Raggruppamento Temporaneo Impresa Convenzione per la gestione del Fondo Garanzia di ultima istanza dello Stato Mandataria BdM-MCC Mandanti Artigiancassa MPS Capital Services Mediocredito Italiano Istituto Centrale Banche Popolari 2 Fondo di garanzia per le PMI Attenuazione del rischio di credito, con riduzione dell’assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota garantita/ controgarantita Le caratteristiche (1/3) Ammissibilità alla garanzia per qualunque operazione finanziaria Qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa, può accedere all’intervento del Fondo, con benefici in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese. Intersettorialità Con l’estensione alle imprese artigiane il Fondo interviene a favore delle imprese appartenenti a tutti i settori economici, ivi compreso l’autotrasporto merci su strada. L’intervento si è rivelato particolarmente efficace nel sostenere le imprese in fase di start up. Ponderazione zero L’intervento del Fondo è assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, che comporta l’“attenuazione del rischio di credito” sulle garanzie dirette e sulle controgaranzie a prima richiesta, azzerando l’assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota di finanziamento garantita. Escutibilità a prima richiesta La garanzia, secondo i dettami dell’accordo “Basilea II”, è concessa “a prima richiesta” a favore delle banche e a favore dei Confidi e degli Altri fondi di garanzia che prestano una garanzia esplicita, incondizionata, irrevocabile. Nel limite dell’intensità agevolativa massima fissata dall’Unione Europea. Cumulabilità con altre agevolazioni pubbliche Procedure snelle 3 Per accedere al Fondo è possibile presentare le domande on line con tempi medi di istruttoria estremamente contenuti. Le caratteristiche (2/3) La garanzia dello Stato sulla copertura prestata dal Fondo permette ai soggetti finanziatori di ridurre il fabbisogno di capitale ai fini del patrimonio di vigilanza consentendo, a parità di ogni altra condizione, di praticare condizioni di miglior favore alle imprese finanziate. La garanzia di ultima istanza dello stato Essa agisce: §nel caso di garanzia diretta; §nel caso di controgaranzia, su garanzia prestata a prima richiesta sul patrimonio del garante. Essa non ha effetto in caso di controgaranzia su garanzia prestata in forma sussidiaria. 4 Le caratteristiche (3/3) Garanzia diretta E’ concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari (art.107 DL 385/93), SFIS, SGR e Società di gestione armonizzate (queste ultime due solo per le operazioni sul capitale di rischio) Essa è “a prima richiesta”, esplicita, incondizionata e irrevocabile e copre, nei limiti dell’importo massimo garantito, l’ammontare dell’esposizione dei soggetti finanziatori nei confronti delle PMI. Possono accedere alla garanzia diretta tutte le PMI situate sul territorio nazionale, ad eccezione di quelle con sede legale e/o operativa in Toscana. Controgaranzia E’ concessa su garanzie prestate da Confidi ovvero Altri Fondi di garanzia (gestiti da banche e intermediari artt. 106 -107 DL 385/93). Essa può essere “a prima richiesta”, se il garante di primo livello risponde in solido con il proprio patrimonio, ovvero “sussidiaria”, nel qual caso il Fondo risponde soltanto al garante di primo livello e nei limiti delle somme da questi versate a titolo definitivo. Cogaranzia È una garanzia concessa al soggetto finanziatore congiuntamente dal Fondo e dal Confidi o Altro fondo di garanzia. Essa è richiesta al Fondo per il tramite dei Confidi o Altri fondi di garanzia. Sono escluse dalla cogaranzia le imprese situate in Toscana. 5 Im po ssi I risultati del Fondo di garanzia per le PMI Dinamica delle operazioni accolte (n.) 100.000 77.234 80.000 61.407 60.000 50.076 55.209 40.000 24.600 20.000 8.592 12.886 13.938 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 10,8 9,1 8,4 • La dinamica positiva è proseguita nel 2011 (+10,3%), fino a raggiungere nel 2012 le oltre 61 mila, con un incremento del +11,2% delle domande accolte. • Nel 2013, rispetto al 2012 si registra un’ulteriore crescita: Dinamica dei finanziamenti accolti (mld €) 12,0 • Nel 2009, l’operatività del Fondo ha sperimentato una crescita significativa (+76,5% in termini di operazioni accolte), che si è rafforzata nel 2010 (+103,6%) • +25,8% di domande accolte (oltre 77 mila nel 2013 contro le oltre 61 mila del 2012); • +32,6% i finanziamenti accolti (oltre € 10 mld nel 2013 contro gli oltre € 8 mld nel 2012) 8,2 8,0 4,9 4,0 2,3 2,3 2007 2008 1,6 0,0 2006 6 2009 2010 2011 2012 2013 L’operatività del Fondo nel 2013 Rispetto al complesso delle richieste accolte, gli interventi di controgaranzia rappresentano la quota prevalente (59,9% del totale, con 46.301 operazioni), seguite dalle domande di garanzia diretta (39,8% del totale, con 30.763 operazioni) e di cogaranzia (170 operazioni). In termini di finanziamenti si rileva una distribuzione più omogenea, con la quota relativa a interventi di garanzia diretta pari al 54,0% del totale (€ 5,8 mld) e di controgaranzia pari al 46,0% (€ 5,0 mld). Distribuzione delle operazioni e dei finanziamenti accolti per tipologia di intervento, 1 gennaio-31 dicembre 2013 N. operazioni 7 Finanziamenti accolti (€/mld) Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 26 giugno 2012 Il Decreto del 26 giugno 2012 Decreto attuativo dell’articolo 39 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (DL Salva Italia), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e dell’articolo 8, comma 5, lettera b) del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2012, n. 193 ) Principali interventi: § individuazione della misura della copertura degli interventi di garanzia diretta (dal 30% all’80%) e di controgaranzia (da 60% del 60% a 80% dell’80%), della misura della copertura massima delle perdite, dell'importo massimo garantito per singola impresa (da € 1,5 mln a € 2,5 mln) e della misura delle commissioni per l'accesso alla garanzia; § innalzamento delle percentuali di copertura fino alla misura dell'80% nel caso in cui l'operazione finanziaria sia garantita dal Fondo utilizzando i contributi apportati da banche, Regioni o altri enti e organismi pubblici, ovvero con l'intervento della SACE S.p.A., sulla base di quanto previsto dall'articolo 11, comma 5, del decreto-legge del 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dall'art. 1 della legge del 28 gennaio 2009, n. 2 e secondo le modalità definite con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico di cui al medesimo articolo 11, comma 5. 8 Prossime novità normative attuative del Decreto-legge “del Fare” Decreto ministeriale del 27 dicembre 2013 Misure di rafforzamento del Fondo di garanzia per le PMI in attuazione dell’articolo 1 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia Principali interventi: §Aggiornamento dei criteri di valutazione delle imprese in relazione ai mutamenti del ciclo economico e all'andamento del mercato finanziario e creditizio; § Innalzamento delle percentuali di copertura del Fondo fino all’80% per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi su tutto il territorio nazionale, di anticipazioni crediti verso la PA, a favore di imprese ubicate in aree di crisi e di imprese che svolgono attività di trasporto merci per conto terzi; §Ammissibilità al Fondo esclusivamente in relazione a operazioni finanziarie di nuova concessione ed erogazione. Sono ammissibili al Fondo operazioni già deliberate dai soggetti finanziatori alla data di presentazione della garanzia se condizionate, nella loro esecutività, all'acquisizione della garanzia del Fondo. §Semplificazione delle procedure e delle modalità di richiesta della garanzia mediante implementazione di un portale dedicato in grado di assicurare la dematerializzazione dei documenti per la presentazione e la gestione delle richieste di escussione. §Estensione dell'intervento del Fondo in favore dei professionisti professionali e di quelli aderenti alle associazioni professionali. 9 iscritti agli ordini Il Decreto “Fund raising” Decreto pubblicato il 24 aprile 2012 in attuazione del Decreto legge n. 185/2008 convertito con Legge 28 gennaio 2009, n. 2 – art. 11, comma 5 Decreto volto a disciplinare le modalità di contribuzione al Fondo da parte delle Regioni, Province Autonome e di altri enti e organismi pubblici, banche ovvero con l’intervento della SACE S.p.A per incrementare la dotazione del Fondo. I contributi dei soggetti apportanti incrementano la dotazione del Fondo attraverso la costituzione di Sezioni speciali mediante la stipula di accordi sottoscritti con il Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell’economia e delle finanze, con l’obiettivo di individuare per ciascuna Sezione: § le tipologie di operazioni che possono essere assistite da garanzia mediante le risorse della sezione speciale; § le modalità di intervento, attraverso la definizione delle percentuali di copertura delle operazioni di finanziamento; § l’ammontare delle risorse destinate ad integrare il Fondo, con la previsione di una dotazione minima 10 Le Camere di Commercio che hanno sottoscritto la Convenzione A oggi, le Sezioni Speciali Camere di Commercio attive sono 20. Sula base di quanto disposto dal c.d. decreto “Fund raising” è possibile costituire ulteriori Sezioni Speciali per l’internazionalizzazione mediante adesione al Protocollo d’intesa tra Ministero dello sviluppo economico e Camere di Commercio del 19 dicembre 2012 e un contributo minimo, pari a € 500 mila, da versare in 6 tranche annue (la prima tranche, pari al 20% del contributo totale, e la restante parte in 5 tranche di pari importo). 11 Camere di Commercio Bari Bergamo Bologna Brescia Como Cremona Firenze Genova Lecco Mantova Milano Modena Monza e Brianza Napoli Palermo Pavia Salerno Trieste Udine Varese Contributo al Fondo in 6 tranche annue (€) 500.000 1.000.000 500.000 1.200.000 500.000 500.000 500.000 500.000 500.000 500.000 3.900.000 1.000.000 700.000 1.000.000 500.000 500.000 500.000 500.000 500.000 800.000 L’effetto moltiplicatore delle Sezioni Speciali delle Camere di Commercio e i finanziamenti attivabili La dotazione potenziale delle Sezioni Speciali è pari a € 32,2 mln, in quanto al contributo delle Camere di Commercio, pari a € 16,1 mln, si aggiungono, in ragione dell’intervento in compartecipazione, le risorse del Fondo per un ammontare di uguale importo (€ 16,1 mln). Il moltiplicatore sul finanziato, che indica la capacità di attivare finanziamenti a fronte di una determinata dotazione del Fondo, è espressione di due grandezze: • accantonamento medio (rapporto tra l’importo accantonato e il garantito in essere), pari al 9,2%; • percentuale garantita (rapporto tra le garanzie prestate ed i finanziamenti concessi), pari al 64,0%. Moltiplicatore su finanziamento 1 = (% accantonamento) x (% garantita) 1 (9,2%) x (64,0%) Sulla base di una dotazione complessiva, pari a € 32,2 mln, e un moltiplicatore, pari a 16,98, mediante le Sezioni Speciali sono attivabili finanziamenti pari a circa € 547 mln(1). Contributi Camere di Commercio Compartecipazione del Fondo Dotazione potenziale delle Sezioni Speciali CCIAA Moltiplicatore del Fondo sulle Sezioni Speciali Finanziamenti attivabili (1) La 12 € 16,1 mln € 16,1 mln € 32,2 mln 16,98 X € 546,8 mln stima è stata condotta ipotizzando una quota garantita dai Confidi, pari alla percentuale massima dell’80%. A fronte di una quota garantita dai Confidi inferiore alla misura massima consentita, l’effetto moltiplicatore delle Sezioni Speciali aumenta, determinando un ulteriore incremento dei finanziamenti attivabili. L’operatività delle Sezioni Speciali Camere di Commercio A oggi, le operazioni accolte a valere sulle Sezioni Speciali delle Camere di Commercio sono 11 operazioni, per un ammontare di finanziamenti garantiti, pari a € 4,0 mln. Nel solo mese di gennaio 2014 si registra una crescita dell’operatività delle Sezioni speciali sia in termini di domande accolte (7 operazioni), sia in termini di finanziamenti (€ 2,5 mln). Distribuzione delle operazioni accolte per Camera di Commercio al 31 gennaio 2014 N.operazioni 13 Fin.accolti 600.000 200.000 100.000 50.000 Durata 60 48 60 60 CCIAA Brescia 4 CCIAA Milano 2 500.000 300.000 60 36 CCIAA Firenze 2 900.000 55.000 60 36 CCIAA Cremona 1 50.000 60 CCIAA Genova 1 250.000 60 CCIAA Modena 1 1.000.000 60 I risultati del Fondo nel 2013 nelle province delle Camere di commercio che hanno sottoscritto la Convenzione Nel 2013, le operazioni ammesse al Fondo nelle 20 province delle Camere di commercio che hanno sottoscritto la Convenzione sono complessivamente 26.545. Le operazioni di controgaranzia e cogaranzia sono 14.232, pari al 53,6% del totale. N. operazioni % Operazioni Controgaranzia e Controgaranzia e Cogaranzia Cogaranzia sul totale Bari Bergamo Brescia Como Cremona Firenze Genova Lecco Monza-Brianza Milano Mantova Modena Napoli Palermo Pavia Salerno Trieste Udine Varese Totale 14 382 1.063 1.043 270 134 2.233 361 248 564 3.327 327 717 843 999 312 305 22 236 847 14.232 28,6% 63,1% 45,4% 50,9% 46,7% 100,0% 63,1% 49,5% 54,7% 62,2% 47,0% 69,0% 22,8% 56,8% 62,7% 26,1% 25,3% 41,4% 70,0% 53,6% N. operazioni totali 1.335 1.685 2.298 530 287 2.233 572 501 1.032 5.352 696 1.039 3.695 1.758 498 1.167 87 570 1.210 26.545 Le Sezioni speciali delle Camere di commercio - Operatività 15 Informativa Circolare n. 640 18 marzo 2013 Illustrazione delle modalità operative delle Sezioni Speciali finalizzate a favorire i processi di internazionalizzazione delle PMI alimentate dai contributi versati dalle Camere di Commercio Operatività Circolare 641 19 aprile 2013 Interventi di Cogaranzia e Controgaranzia a prima richiesta del Fondo a favore di PMI con sede operativa e/o legale nei territori delle Camere di Commercio aderenti Richieste di ammissione Circolare 642 23 maggio 2013 Le richieste di ammissione possono essere inoltrare dal soggetto richiedente tramite piattaforma web Le Sezioni Speciali delle Camere di commercio - Caratteristiche 16 Operazioni ammissibili Sono ammissibili alle Sezioni Speciali le operazioni finanziarie di durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 60 mesi, finalizzate alla copertura di spese correnti e di spese destinate a iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese Tipologia di intervento Interventi di Cogaranzia e Controgaranzia a prima richiesta del Fondo a favore di PMI con sede operativa e/o legale nei territori delle Camere di Commercio che hanno sottoscritto la Convenzione Modalità semplificate di accesso Per le imprese non utilmente valutabili sulla base degli ultimi 2 bilanci approvati: •la valutazione è “caso per caso”; •l’ammissibilità delle operazioni di finanziamento a copertura dei costi di una specifica iniziativa di internazionalizzazione; •la valutazione dell’operazione, oltre che sulla base degli ultimi due bilanci approvati, anche sulla base di un business plan compilato secondo lo schema di cui all’Allegato 7quater; •durata del finanziamento in linea con la durata del ciclo economico dell’iniziativa di internazionalizzazione; •i mezzi propri, che devono risultare già versati alla data di erogazione del finanziamento, non inferiori al 10% dell’importo complessivo dei costi dell’iniziativa di internazionalizzazione (sono considerati mezzi propri anche i finanziamenti dei soci in conto futuro aumento di capitale sociale). Le spese ammissibili alle Sezioni Speciali Camere di Commercio Per investimenti e spese correnti destinate a piani di internazionalizzazione ammissibili alle Sezioni Speciali Camere di Commercio si intendono operazioni sia di liquidità, sia di investimento. Si riporta di seguito un elenco, indicativo e non esaustivo, delle spese ammissibili: § partecipazione a fiere estere e a fiere internazionali in Italia § spese di consulenza per ricerche e analisi di mercato § corsi di formazione professionale per operatori italiani ed esteri § realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, materiale informatico, ecc. redatti in lingua estera § pubblicità effettuata all’estero su giornali, riviste specializzate, radio e televisione, web § workshop, conferenze ed incontri con operatori e giornalisti esteri § viaggio e soggiorno di operatori esteri in Italia § apertura sito internet in lingua estera § realizzazione di una struttura a fini commerciali (purché si tratti di una struttura configurabile come singola, al fine di escludere il finanziamento di una rete distributiva); nel caso di acquisto di immobile è ammissibile al 50% del valore. 17 Le percentuali di copertura e l’importo massimo garantito delle Sezioni Speciali Camere di Commercio IMPRESE Imprese ubicate nel Mezzogiorno e imprese Femm inili Riserve PON e Poin Imprese colpite dagli eventi sism ici Altre im prese Start up innovative e incubatori di impresa OPERAZIONI Quota di copertura / Importo massimo garantito Operazioni finanziarie di durata non inferiore 80% di 80% a 36 mesi € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 m ln 80% di 80% € 2,5 m ln 80% di 80% € 2,5 mln Altra operazione finanziaria € 1,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 m ln 80% di 80% € 1,5 m ln 80% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% Per le operazioni ammissibili a valere sulle Sezioni speciali delle Camere di commercio, la percentuale di copertura è sempre pari alla misura massima dell’80%. Nella gran parte dei casi, l’importo massimo garantito è pari a € 2,5 mln: §per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi, indipendentemente dal tipo di PMI garantita; §per le altre operazioni finanziarie, riferite a imprese ammissibili alle Riserve comunitarie (Regioni Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 e a start-up innovative. L’importo massimo garantito è pari a € 1,5 mln solamente per le altre operazioni finanziarie, riferite a imprese ubicate nel mezzogiorno, femminili e altre tipologie di imprese. 18 Versamenti La commissione non è dovuta per le operazioni finanziarie riferite alle seguenti imprese agevolate: 1.soggetti beneficiari finali ubicati nelle regioni del Mezzogiorno; 2.imprese femminili; 3.piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria; 4.micro, piccole e medie imprese che hanno sottoscritto un Contratto di rete; 5.imprese sociali; 6.imprese colpite dagli eventi sismici del maggio 2012. Per le altre operazioni, i Confidi devono versare al Fondo, a pena di inefficacia, una commissione, calcolata in termini di percentuale dell'importo garantito, come di seguito. Restanti territori Micro Piccola Media Operazioni finanziarie riferite a PMI non agevolate di cui ai punti da 1) a 6) 19 0,25% 0,50% 1,00% Regioni del Mezzogiorno Micro Piccola Media - - - Casi pratici 20 Casi pratici (1/3) Caso 1 Una società italiana di piccole dimensioni intende espandere la propria capacità produttiva (attraverso, ad esempio, l’acquisto di nuovi macchinari e/o materie prime, l’ampliamento del magazzino, l’assunzione di ulteriore personale, ecc.), con l’obiettivo di essere maggiormente competitiva, anche sui mercati internazionali. A tale proposito, necessita di un finanziamento finalizzato alla realizzazione di tali investimenti, a valere sul quale il Confidi richiede la controgaranzia delle Sezioni Speciali per l’internazionalizzazione. Caso 2 Una PMI che produce mobili richiede alla banca l’anticipo di fatture da clienti esteri Caso 3 Al fine di verificare la possibilità di ampliare il mercato di riferimento dei propri prodotti, anche all’estero, un’impresa richiede un finanziamento per il rinnovo dei propri strumenti di comunicazione (definizione di un nuovo piano di marketing, predisposizione di opuscoli in lingua estera, traduzione del proprio sito internet, ecc.). Caso 4 Una PMI specializzata nella costruzione di impianti, ha ricevuto la commessa per la costruzione di un impianto all’estero. A tale proposito, chiede alla Banca un anticipo sul contratto estero. 21 Casi pratici (2/3) Caso 5 Un’impresa del settore calzaturiero intende avviare un nuovo piano di internazionalizzazione che prevede una serie di attività, tra cui: •partecipazione a fiere internazionali di settore; •predisposizione di opuscoli in lingua estera; •traduzione del sito internet in lingua estera. Caso 6 Una società che produce macchinari industriali, necessita di un finanziamento ai fini della partecipazione a fiere italiane di rilievo internazionale per l’acquisizione di nuovi clienti/commesse. Caso 7 (Parzialmente ammissibile) Un’impresa con ha una filiale estera. Richiede un finanziamento per un piano di internazionalizzazione per: • lo sviluppo di una rete distributiva nello Stato dove è presente la filiale; • la realizzazione di materiale pubblicitario destinato a riviste, programmi televisivi, cataloghi cartacei dello Stato dove è presente la filiale. 22 Ai fini del rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato la garanzia non può essere rilasciata per lo sviluppo di una rete distributiva all’estero (primo bullet point). E’ possibile, invece, fare domanda di controgaranzia per la realizzazione di materiale pubblicitario destinato a riviste, programmi televisivi, cataloghi cartacei esteri (secondo bullet point). Casi pratici (3/3) Caso 8 Una PMI richiede un finanziamento per lo sviluppo delle seguenti attività: • predisposizione di cataloghi in lingua estera; • assunzione di personale dedicato per seguire il progetto di internazionalizzazione o trasferimento di personale già presente in azienda a tale funzione; • partecipazione a fiere estere. Caso 9 Ai fini della promozione all’estero dei prodotti della propria azienda un imprenditore ha sostenuto delle spese di viaggio e soggiorno all’estero, per le quali ha richiesto uno specifico finanziamento. Caso 10 Nell’ambito del proprio programma di internazionalizzazione, un’azienda che lavora nel settore della meccanica, partecipa a 5 fiere estere, in occasione della quali predispone del materiale di merchandising da distribuire a scopi pubblicitari. Sia le spese di partecipazione alle fiere (affitto dello stand, spese di soggiorno e di viaggio, ecc.), sia le spese di merchandising sono ammissibili alla garanzia delle Sezioni Speciali. Caso 11 23 Un’impresa che si occupa di import richiede un finanziamento per un progetto di ampliamento degli spazi / miglioramento del processo che regola l’arrivo e lo stoccaggio della merce. Pierpaolo Brunozzi Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. Responsabile Area Fondi di Garanzia Guglielmo Belardi Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. Responsabile Area Promozione e Assistenza Commerciale Riferimenti normativi e modulistica del Fondo di garanzia per le PMI www.fondidigaranzia.it
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