Il Fondo di Garanzia per le PMI Le Sezioni Speciali per l

Il Fondo di Garanzia per le PMI
Le Sezioni Speciali per l’internazionalizzazione del Fondo:
modalità di intervento e illustrazione casi pratici
Pierpaolo Brunozzi – Responsabile Area Fondi di Garanzia e Interventi per il Capitale di Rischio
Guglielmo Belardi – Responsabile Area Promozione e Assistenza Commerciale
Roma, 30 gennaio 2014
Il sistema del Fondo di garanzia per le PMI
Il Fondo di garanzia per le PMI viene costituito presso MCC con Legge n. 662/96 (art. 2, comma
100, lettera a) “allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti
di credito a favore delle piccole e medie imprese”
Raggruppamento
Temporaneo
Impresa
Convenzione per la
gestione del Fondo
Garanzia di ultima
istanza dello Stato
Mandataria
BdM-MCC
Mandanti
Artigiancassa
MPS Capital Services
Mediocredito Italiano
Istituto Centrale
Banche Popolari
2
Fondo di garanzia per le PMI
Attenuazione del
rischio di credito, con
riduzione
dell’assorbimento di
capitale per i soggetti
finanziatori sulla quota
garantita/
controgarantita
Le caratteristiche
(1/3)
Ammissibilità alla
garanzia per qualunque
operazione finanziaria
Qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa,
può accedere all’intervento del Fondo, con benefici in termini di diversificazione delle
fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese.
Intersettorialità
Con l’estensione alle imprese artigiane il Fondo interviene a favore delle imprese
appartenenti a tutti i settori economici, ivi compreso l’autotrasporto merci su strada.
L’intervento si è rivelato particolarmente efficace nel sostenere le imprese in fase di
start up.
Ponderazione zero
L’intervento del Fondo è assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, che
comporta l’“attenuazione del rischio di credito” sulle garanzie dirette e sulle
controgaranzie a prima richiesta, azzerando l’assorbimento di capitale per i soggetti
finanziatori sulla quota di finanziamento garantita.
Escutibilità a prima
richiesta
La garanzia, secondo i dettami dell’accordo “Basilea II”, è concessa “a prima
richiesta” a favore delle banche e a favore dei Confidi e degli Altri fondi di garanzia
che prestano una garanzia esplicita, incondizionata, irrevocabile.
Nel limite dell’intensità agevolativa massima fissata dall’Unione Europea.
Cumulabilità con altre
agevolazioni pubbliche
Procedure snelle
3
Per accedere al Fondo è possibile presentare le domande on line con tempi medi di
istruttoria estremamente contenuti.
Le caratteristiche
(2/3)
La garanzia dello Stato sulla copertura prestata dal Fondo permette ai
soggetti finanziatori di ridurre il fabbisogno di capitale ai fini del
patrimonio di vigilanza consentendo, a parità di ogni altra condizione,
di praticare condizioni di miglior favore alle imprese finanziate.
La garanzia di
ultima istanza dello
stato
Essa agisce:
§nel
caso di garanzia diretta;
§nel
caso di controgaranzia, su garanzia prestata a prima richiesta
sul patrimonio del garante.
Essa non ha effetto in caso di controgaranzia su garanzia prestata in
forma sussidiaria.
4
Le caratteristiche
(3/3)
Garanzia diretta
E’ concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari
(art.107 DL 385/93), SFIS, SGR e Società di gestione armonizzate
(queste ultime due solo per le operazioni sul capitale di rischio)
Essa è “a prima richiesta”, esplicita, incondizionata e irrevocabile e
copre, nei limiti dell’importo massimo garantito, l’ammontare
dell’esposizione dei soggetti finanziatori nei confronti delle PMI.
Possono accedere alla garanzia diretta tutte le PMI situate sul territorio
nazionale, ad eccezione di quelle con sede legale e/o operativa in
Toscana.
Controgaranzia
E’ concessa su garanzie prestate da Confidi ovvero Altri Fondi di
garanzia (gestiti da banche e intermediari artt. 106 -107 DL 385/93).
Essa può essere “a prima richiesta”, se il garante di primo livello
risponde in solido con il proprio patrimonio, ovvero “sussidiaria”, nel qual
caso il Fondo risponde soltanto al garante di primo livello e nei limiti
delle somme da questi versate a titolo definitivo.
Cogaranzia
È una garanzia concessa al soggetto finanziatore congiuntamente dal
Fondo e dal Confidi o Altro fondo di garanzia. Essa è richiesta al Fondo
per il tramite dei Confidi o Altri fondi di garanzia.
Sono escluse dalla cogaranzia le imprese situate in Toscana.
5
Im
po
ssi
I risultati del Fondo di garanzia per le PMI
Dinamica delle operazioni accolte (n.)
100.000
77.234
80.000
61.407
60.000
50.076
55.209
40.000
24.600
20.000
8.592
12.886 13.938
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
10,8
9,1
8,4
• La dinamica positiva è proseguita nel
2011 (+10,3%), fino a raggiungere nel
2012 le oltre 61 mila, con un
incremento
del
+11,2%
delle
domande accolte.
• Nel 2013, rispetto al 2012 si registra
un’ulteriore crescita:
Dinamica dei finanziamenti accolti (mld €)
12,0
• Nel 2009, l’operatività del Fondo ha
sperimentato
una
crescita
significativa (+76,5% in termini di
operazioni accolte), che si è rafforzata
nel 2010 (+103,6%)
•
+25,8% di domande accolte (oltre
77 mila nel 2013 contro le oltre 61
mila del 2012);
•
+32,6% i finanziamenti accolti
(oltre € 10 mld nel 2013 contro gli
oltre € 8 mld nel 2012)
8,2
8,0
4,9
4,0
2,3
2,3
2007
2008
1,6
0,0
2006
6
2009
2010
2011
2012
2013
L’operatività del Fondo nel 2013
Rispetto al complesso delle richieste accolte, gli interventi di controgaranzia rappresentano la
quota prevalente (59,9% del totale, con 46.301 operazioni), seguite dalle domande di garanzia
diretta (39,8% del totale, con 30.763 operazioni) e di cogaranzia (170 operazioni). In termini di
finanziamenti si rileva una distribuzione più omogenea, con la quota relativa a interventi di
garanzia diretta pari al 54,0% del totale (€ 5,8 mld) e di controgaranzia pari al 46,0% (€ 5,0 mld).
Distribuzione delle operazioni e dei finanziamenti accolti per tipologia di intervento, 1 gennaio-31 dicembre 2013
N. operazioni
7
Finanziamenti accolti (€/mld)
Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze del 26 giugno 2012
Il Decreto del 26 giugno 2012
Decreto attuativo dell’articolo 39 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (DL Salva Italia),
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e dell’articolo 8, comma 5,
lettera b) del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni, dalla legge 12
luglio 2011, n. 106 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2012, n. 193 )
Principali interventi:
§ individuazione della misura della copertura degli interventi di garanzia diretta (dal 30%
all’80%) e di controgaranzia (da 60% del 60% a 80% dell’80%), della misura della
copertura massima delle perdite, dell'importo massimo garantito per singola impresa (da
€ 1,5 mln a € 2,5 mln) e della misura delle commissioni per l'accesso alla garanzia;
§ innalzamento delle percentuali di copertura fino alla misura dell'80% nel caso in cui
l'operazione finanziaria sia garantita dal Fondo utilizzando i contributi apportati da
banche, Regioni o altri enti e organismi pubblici, ovvero con l'intervento della SACE
S.p.A., sulla base di quanto previsto dall'articolo 11, comma 5, del decreto-legge del 29
novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dall'art. 1 della legge del 28 gennaio
2009, n. 2 e secondo le modalità definite con il decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico di cui al medesimo articolo 11,
comma 5.
8
Prossime novità normative attuative del Decreto-legge “del Fare”
Decreto ministeriale del 27 dicembre 2013
Misure di rafforzamento del Fondo di garanzia per le PMI in attuazione dell’articolo 1 del
decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia
Principali interventi:
§Aggiornamento dei criteri di valutazione delle imprese in relazione ai mutamenti del ciclo
economico e all'andamento del mercato finanziario e creditizio;
§ Innalzamento delle percentuali di copertura del Fondo fino all’80% per le operazioni di
durata non inferiore a 36 mesi su tutto il territorio nazionale, di anticipazioni crediti verso
la PA, a favore di imprese ubicate in aree di crisi e di imprese che svolgono attività di
trasporto merci per conto terzi;
§Ammissibilità al Fondo esclusivamente in relazione a operazioni finanziarie di nuova
concessione ed erogazione. Sono ammissibili al Fondo operazioni già deliberate dai
soggetti finanziatori alla data di presentazione della garanzia se condizionate, nella loro
esecutività, all'acquisizione della garanzia del Fondo.
§Semplificazione delle procedure e delle modalità di richiesta della garanzia mediante
implementazione di un portale dedicato in grado di assicurare la dematerializzazione dei
documenti per la presentazione e la gestione delle richieste di escussione.
§Estensione dell'intervento del Fondo in favore dei professionisti
professionali e di quelli aderenti alle associazioni professionali.
9
iscritti agli ordini
Il Decreto “Fund raising”
Decreto pubblicato il 24 aprile 2012 in attuazione del Decreto legge n. 185/2008 convertito con
Legge 28 gennaio 2009, n. 2 – art. 11, comma 5
Decreto volto a disciplinare le modalità di contribuzione al Fondo da parte delle Regioni,
Province Autonome e di altri enti e organismi pubblici, banche ovvero con l’intervento della
SACE S.p.A per incrementare la dotazione del Fondo.
I contributi dei soggetti apportanti incrementano la dotazione del Fondo attraverso la
costituzione di Sezioni speciali mediante la stipula di accordi sottoscritti con il Ministero dello
sviluppo economico e Ministero dell’economia e delle finanze, con l’obiettivo di individuare per
ciascuna Sezione:
§ le tipologie di operazioni che possono essere assistite da garanzia mediante le risorse della
sezione speciale;
§ le modalità di intervento, attraverso la definizione delle percentuali di copertura delle
operazioni di finanziamento;
§ l’ammontare delle risorse destinate ad integrare il Fondo, con la previsione di una
dotazione minima
10
Le Camere di Commercio che hanno sottoscritto la Convenzione
A oggi, le Sezioni Speciali Camere di Commercio attive sono 20. Sula base di quanto disposto
dal c.d. decreto “Fund raising” è possibile costituire ulteriori Sezioni Speciali per
l’internazionalizzazione mediante adesione al Protocollo d’intesa tra Ministero dello sviluppo
economico e Camere di Commercio del 19 dicembre 2012 e un contributo minimo, pari a € 500
mila, da versare in 6 tranche annue (la prima tranche, pari al 20% del contributo totale, e la
restante parte in 5 tranche di pari importo).
11
Camere di Commercio
Bari
Bergamo
Bologna
Brescia
Como
Cremona
Firenze
Genova
Lecco
Mantova
Milano
Modena
Monza e Brianza
Napoli
Palermo
Pavia
Salerno
Trieste
Udine
Varese
Contributo al Fondo in 6 tranche annue (€)
500.000
1.000.000
500.000
1.200.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
3.900.000
1.000.000
700.000
1.000.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
800.000
L’effetto moltiplicatore delle Sezioni Speciali delle Camere di
Commercio e i finanziamenti attivabili
La dotazione potenziale delle Sezioni Speciali è pari a € 32,2 mln, in quanto al contributo
delle Camere di Commercio, pari a € 16,1 mln, si aggiungono, in ragione dell’intervento in
compartecipazione, le risorse del Fondo per un ammontare di uguale importo (€ 16,1 mln).
Il moltiplicatore sul finanziato, che indica la capacità di attivare finanziamenti a fronte di una
determinata dotazione del Fondo, è espressione di due grandezze:
•
accantonamento medio (rapporto tra l’importo accantonato e il garantito in essere), pari
al 9,2%;
•
percentuale garantita (rapporto tra le garanzie prestate ed i finanziamenti concessi), pari
al 64,0%.
Moltiplicatore su
finanziamento
1
=
(% accantonamento) x (% garantita)
1
(9,2%) x (64,0%)
Sulla base di una dotazione complessiva, pari a € 32,2 mln, e un moltiplicatore, pari a 16,98,
mediante le Sezioni Speciali sono attivabili finanziamenti pari a circa € 547 mln(1).
Contributi Camere di Commercio
Compartecipazione del Fondo
Dotazione potenziale delle Sezioni Speciali CCIAA
Moltiplicatore del Fondo sulle Sezioni Speciali
Finanziamenti attivabili
(1) La
12
€ 16,1 mln
€ 16,1 mln
€ 32,2 mln
16,98 X
€ 546,8 mln
stima è stata condotta ipotizzando una quota garantita dai Confidi, pari alla percentuale massima dell’80%. A fronte di una quota
garantita dai Confidi inferiore alla misura massima consentita, l’effetto moltiplicatore delle Sezioni Speciali aumenta, determinando
un ulteriore incremento dei finanziamenti attivabili.
L’operatività delle Sezioni Speciali Camere di Commercio
A oggi, le operazioni accolte a valere sulle Sezioni Speciali delle Camere di Commercio sono 11
operazioni, per un ammontare di finanziamenti garantiti, pari a € 4,0 mln.
Nel solo mese di gennaio 2014 si registra una crescita dell’operatività delle Sezioni speciali
sia in termini di domande accolte (7 operazioni), sia in termini di finanziamenti (€ 2,5 mln).
Distribuzione delle operazioni accolte per Camera di Commercio al 31 gennaio 2014
N.operazioni
13
Fin.accolti
600.000
200.000
100.000
50.000
Durata
60
48
60
60
CCIAA Brescia
4
CCIAA Milano
2
500.000
300.000
60
36
CCIAA Firenze
2
900.000
55.000
60
36
CCIAA Cremona
1
50.000
60
CCIAA Genova
1
250.000
60
CCIAA Modena
1
1.000.000
60
I risultati del Fondo nel 2013 nelle province delle Camere di
commercio che hanno sottoscritto la Convenzione
Nel 2013, le operazioni ammesse al Fondo nelle 20 province delle Camere di commercio che
hanno sottoscritto la Convenzione sono complessivamente 26.545.
Le operazioni di controgaranzia e cogaranzia sono 14.232, pari al 53,6% del totale.
N. operazioni
% Operazioni
Controgaranzia e
Controgaranzia e
Cogaranzia Cogaranzia sul totale
Bari
Bergamo
Brescia
Como
Cremona
Firenze
Genova
Lecco
Monza-Brianza
Milano
Mantova
Modena
Napoli
Palermo
Pavia
Salerno
Trieste
Udine
Varese
Totale
14
382
1.063
1.043
270
134
2.233
361
248
564
3.327
327
717
843
999
312
305
22
236
847
14.232
28,6%
63,1%
45,4%
50,9%
46,7%
100,0%
63,1%
49,5%
54,7%
62,2%
47,0%
69,0%
22,8%
56,8%
62,7%
26,1%
25,3%
41,4%
70,0%
53,6%
N. operazioni totali
1.335
1.685
2.298
530
287
2.233
572
501
1.032
5.352
696
1.039
3.695
1.758
498
1.167
87
570
1.210
26.545
Le Sezioni speciali delle Camere di commercio - Operatività
15
Informativa
Circolare n. 640
18 marzo 2013
Illustrazione delle modalità operative delle Sezioni Speciali finalizzate a
favorire i processi di internazionalizzazione delle PMI alimentate dai
contributi versati dalle Camere di Commercio
Operatività
Circolare 641
19 aprile 2013
Interventi di Cogaranzia e Controgaranzia a prima richiesta del Fondo a
favore di PMI con sede operativa e/o legale nei territori delle Camere di
Commercio aderenti
Richieste di
ammissione
Circolare 642
23 maggio 2013
Le richieste di ammissione possono essere inoltrare dal soggetto
richiedente tramite piattaforma web
Le Sezioni Speciali delle Camere di commercio - Caratteristiche
16
Operazioni
ammissibili
Sono ammissibili alle Sezioni Speciali le operazioni finanziarie di durata non
inferiore a 18 mesi e non superiore a 60 mesi, finalizzate alla copertura di
spese correnti e di spese destinate a iniziative per l’internazionalizzazione
delle imprese
Tipologia di
intervento
Interventi di Cogaranzia e Controgaranzia a prima richiesta del Fondo a
favore di PMI con sede operativa e/o legale nei territori delle Camere di
Commercio che hanno sottoscritto la Convenzione
Modalità
semplificate
di accesso
Per le imprese non utilmente valutabili sulla base degli ultimi 2 bilanci
approvati:
•la valutazione è “caso per caso”;
•l’ammissibilità delle operazioni di finanziamento a copertura dei costi di una
specifica iniziativa di internazionalizzazione;
•la valutazione dell’operazione, oltre che sulla base degli ultimi due bilanci
approvati, anche sulla base di un business plan compilato secondo lo schema
di cui all’Allegato 7quater;
•durata del finanziamento in linea con la durata del ciclo economico
dell’iniziativa di internazionalizzazione;
•i mezzi propri, che devono risultare già versati alla data di erogazione del
finanziamento, non inferiori al 10% dell’importo complessivo dei costi
dell’iniziativa di internazionalizzazione (sono considerati mezzi propri anche i
finanziamenti dei soci in conto futuro aumento di capitale sociale).
Le spese ammissibili alle Sezioni Speciali Camere di Commercio
Per investimenti e spese correnti destinate a piani di internazionalizzazione ammissibili alle
Sezioni Speciali Camere di Commercio si intendono operazioni sia di liquidità, sia di
investimento. Si riporta di seguito un elenco, indicativo e non esaustivo, delle spese
ammissibili:
§ partecipazione a fiere estere e a fiere internazionali in Italia
§ spese di consulenza per ricerche e analisi di mercato
§ corsi di formazione professionale per operatori italiani ed esteri
§ realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, materiale
informatico, ecc. redatti in lingua estera
§ pubblicità effettuata all’estero su giornali, riviste specializzate, radio e televisione, web
§ workshop, conferenze ed incontri con operatori e giornalisti esteri
§ viaggio e soggiorno di operatori esteri in Italia
§ apertura sito internet in lingua estera
§ realizzazione di una struttura a fini commerciali (purché si tratti di una struttura configurabile
come singola, al fine di escludere il finanziamento di una rete distributiva); nel caso di acquisto
di immobile è ammissibile al 50% del valore.
17
Le percentuali di copertura e l’importo massimo garantito
delle Sezioni Speciali Camere di Commercio
IMPRESE
Imprese ubicate nel
Mezzogiorno e imprese
Femm inili
Riserve PON e Poin
Imprese colpite dagli
eventi sism ici
Altre im prese
Start up innovative e
incubatori di impresa
OPERAZIONI
Quota di copertura / Importo massimo garantito
Operazioni finanziarie di durata non inferiore
80% di 80%
a 36 mesi
€ 2,5 mln
80% di 80%
€ 2,5 mln
90% di 80%
€ 2,5 m ln
80% di 80%
€ 2,5 m ln
80% di 80%
€ 2,5 mln
Altra operazione finanziaria
€ 1,5 mln
80% di 80%
€ 2,5 mln
90% di 80%
€ 2,5 m ln
80% di 80%
€ 1,5 m ln
80% di 80%
€ 2,5 mln
80% di 80%
Per le operazioni ammissibili a valere sulle Sezioni speciali delle Camere di commercio, la
percentuale di copertura è sempre pari alla misura massima dell’80%.
Nella gran parte dei casi, l’importo massimo garantito è pari a € 2,5 mln:
§per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi, indipendentemente dal tipo di PMI garantita;
§per le altre operazioni finanziarie, riferite a imprese ammissibili alle Riserve comunitarie (Regioni
Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 e
a start-up innovative.
L’importo massimo garantito è pari a € 1,5 mln solamente per le altre operazioni finanziarie,
riferite a imprese ubicate nel mezzogiorno, femminili e altre tipologie di imprese.
18
Versamenti
La commissione non è dovuta per le operazioni finanziarie riferite alle seguenti imprese
agevolate:
1.soggetti beneficiari finali ubicati nelle regioni del Mezzogiorno;
2.imprese femminili;
3.piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria;
4.micro, piccole e medie imprese che hanno sottoscritto un Contratto di rete;
5.imprese sociali;
6.imprese colpite dagli eventi sismici del maggio 2012.
Per le altre operazioni, i Confidi devono versare al Fondo, a pena di inefficacia, una
commissione, calcolata in termini di percentuale dell'importo garantito, come di seguito.
Restanti territori
Micro
Piccola
Media
Operazioni finanziarie riferite a PMI non
agevolate di cui ai punti da 1) a 6)
19
0,25%
0,50%
1,00%
Regioni del Mezzogiorno
Micro
Piccola
Media
-
-
-
Casi pratici
20
Casi pratici (1/3)
Caso 1
Una società italiana di piccole dimensioni intende espandere la propria capacità produttiva
(attraverso, ad esempio, l’acquisto di nuovi macchinari e/o materie prime, l’ampliamento del
magazzino, l’assunzione di ulteriore personale, ecc.), con l’obiettivo di essere maggiormente
competitiva, anche sui mercati internazionali. A tale proposito, necessita di un finanziamento
finalizzato alla realizzazione di tali investimenti, a valere sul quale il Confidi richiede la
controgaranzia delle Sezioni Speciali per l’internazionalizzazione.
Caso 2
Una PMI che produce mobili richiede alla banca l’anticipo di fatture da clienti esteri
Caso 3
Al fine di verificare la possibilità di ampliare il mercato di riferimento dei propri prodotti, anche
all’estero, un’impresa richiede un finanziamento per il rinnovo dei propri strumenti di
comunicazione (definizione di un nuovo piano di marketing, predisposizione di opuscoli in
lingua estera, traduzione del proprio sito internet, ecc.).
Caso 4
Una PMI specializzata nella costruzione di impianti, ha ricevuto la commessa per la costruzione
di un impianto all’estero. A tale proposito, chiede alla Banca un anticipo sul contratto estero.
21
Casi pratici (2/3)
Caso 5
Un’impresa del settore calzaturiero intende avviare un nuovo piano di internazionalizzazione che
prevede una serie di attività, tra cui:
•partecipazione a fiere internazionali di settore;
•predisposizione di opuscoli in lingua estera;
•traduzione del sito internet in lingua estera.
Caso 6
Una società che produce macchinari industriali, necessita di un finanziamento ai fini della
partecipazione a fiere italiane di rilievo internazionale per l’acquisizione di nuovi clienti/commesse.
Caso 7 (Parzialmente ammissibile)
Un’impresa con ha una filiale estera. Richiede un finanziamento per un piano di
internazionalizzazione per:
• lo sviluppo di una rete distributiva nello Stato dove è presente la filiale;
• la realizzazione di materiale pubblicitario destinato a riviste, programmi televisivi,
cataloghi cartacei dello Stato dove è presente la filiale.
22
Ai fini del rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato la garanzia non può essere
rilasciata per lo sviluppo di una rete distributiva all’estero (primo bullet point). E’ possibile,
invece, fare domanda di controgaranzia per la realizzazione di materiale pubblicitario destinato
a riviste, programmi televisivi, cataloghi cartacei esteri (secondo bullet point).
Casi pratici (3/3)
Caso 8
Una PMI richiede un finanziamento per lo sviluppo delle seguenti attività:
• predisposizione di cataloghi in lingua estera;
• assunzione di personale dedicato per seguire il progetto di internazionalizzazione o
trasferimento di personale già presente in azienda a tale funzione;
• partecipazione a fiere estere.
Caso 9
Ai fini della promozione all’estero dei prodotti della propria azienda un imprenditore ha sostenuto
delle spese di viaggio e soggiorno all’estero, per le quali ha richiesto uno specifico
finanziamento.
Caso 10
Nell’ambito del proprio programma di internazionalizzazione, un’azienda che lavora nel settore
della meccanica, partecipa a 5 fiere estere, in occasione della quali predispone del materiale di
merchandising da distribuire a scopi pubblicitari. Sia le spese di partecipazione alle fiere
(affitto dello stand, spese di soggiorno e di viaggio, ecc.), sia le spese di merchandising sono
ammissibili alla garanzia delle Sezioni Speciali.
Caso 11
23
Un’impresa che si occupa di import richiede un finanziamento per un progetto di ampliamento
degli spazi / miglioramento del processo che regola l’arrivo e lo stoccaggio della merce.
Pierpaolo Brunozzi
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A.
Responsabile Area Fondi di Garanzia
Guglielmo Belardi
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A.
Responsabile Area Promozione e Assistenza Commerciale
Riferimenti normativi e modulistica del Fondo di garanzia per le PMI
www.fondidigaranzia.it