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IL VINO BIOLOGICO
Il vino biologico nella Unione Europea: una storia lunga
più di venti anni
Il vino è l'ultimo prodotto agroalimentare “biologico” regolamentato a livello comunitario, per quanto
riguarda la trasformazione, pur rappresentando uno dei settori più importanti della produzione e
dell'export agroalimentare europeo.
Il vino biologico, infatti, ha dovuto attendere oltre vent’anni, dopo la prima legge
europea
sull’agricoltura biologica (reg. CEE n.2092/91), perché si giungesse a un regolamento europeo che
normasse anche la trasformazione dell’uva biologica in vino biologico. In questo lungo periodo
il vino è stato l'unico prodotto escluso dalle norme biologiche sulla trasformazione degli alimenti.
L’8 marzo con la pubblicazione del reg. EU n.230/2012 è nato ufficialmente il vino biologico o da
agricoltura biologica, che dalla vendemmia 2012 ha fatto il suo ingresso nei mercati e sugli scaffali di
enoteche e negozi, con l'etichetta completa del bio, compreso l'uso del logo europeo.
In sintesi:
 8 febbraio 2012: approvazione della bozza di regolamento da parte dello SCOF, Standing
Committee on Organic Farming
 8 marzo 2012: pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del Regolamento in
Esecuzione EU n.230/2012 che modifica il Regolamento CE 889/2008 e introduce le norme per la
produzione del vino biologico
 1 agosto 2012: da questa data i vini biologici possono finalmente riportare il termine “biologico”
in etichetta con il logo biologico EU. I vini prodotti prima di tale data possono essere etichettati
biologici, a condizione che il produttore possa fornire la prova che il vino è stato prodotto secondo le
nuove norme.
La viticoltura biologica
La viticoltura biologica è definita come l'applicazione
di pratiche di agricoltura biologica per la
produzione di uva e di vino della migliore qualità
possibile.
La viticoltura biologica si concentra sull'uso di processi
naturali ove possibile per la produzione di nutrienti così
come il ciclo dei parassiti, la malattia e la gestione delle
infestanti. Il vigneto biologico è visto come un sistema
integrato con il prodotto finale che deve riflettere il
terroir locale: le condizioni ambientali come l’idrologia, il
terreno e il microclima così come le pratiche di
lavorazione tradizionali.
Tutti gli aspetti della viticoltura biologica come la fertilità del terreno e il controllo dei
parassiti e delle malattie sono gestiti per massimizzare la qualità e la salute delle uve.
La viticoltura biologica presta particolare attenzione alla tutela dell'equilibrio naturale del
vigneto e dell’ambiente circostante. Ciò significa che il mantenimento della fertilità del
suolo è un prerequisito essenziale. Sono promossi i processi naturali biologici e i sistemi
prevalentemente chiusi. In altre parole, l'obiettivo è quello di sviluppare la monocultura del
vigneto all’interno di una policoltura attraverso la promozione della biodiversità.
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
-“Il manuale dell’agricoltura biologica” - 2012 - AA.VV. - Il Sole 24 Ore Edagricole
La vinificazione biologica
principio che guida il processo di vinificazione biologico è
quello di ridurre al minimo gli interventi e puntare alla
massima qualità del vino; obiettivo che può essere
raggiunto solo se la qualità dell'uva è buona. La produzione
di uva biologica dipende principalmente dal terreno: la
nutrizione equilibrata influenza la composizione della frutta,
che a sua volta influenza il processo di vinificazione. Le
condizioni ambientali e climatiche durante la stagione di
fioritura influiscono molto sulla qualità dell'uva; la tecniche
biologiche di difesa, utilizzate ove necessario, possono
contribuire a salvaguardare la qualità delle uve e del vino.
l
Produrre vino biologico vuol dire scegliere zone vocate, cultivar adatte, non forzare troppo
le piante in vigneto, uva sanissima, perfettamente matura, cernita dei grappoli prima della
spremitura, vinificazioni naturali con l’utilizzo di una tecnologia moderna rispettosa della
tipicità varietale.
Il vino biologico nella normativa UE
Il "vino biologico" deve essere realizzato con ingredienti biologici. Le uve biologiche devono
essere prodotte seguendo le norme di produzione agricola come stabilito nei regolamenti
biologici (CE) N. 834/2007 e 889/2008. Il nuovo regolamento (Reg. EU n.230/2012) del
vino biologico prevede norme aggiuntive per le pratiche enologiche, i processi, i trattamenti
e le sostanze impiegate, come gli additivi e coadiuvanti tecnologici.
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
-“Il manuale dell’agricoltura biologica” - 2012 - AA.VV. - Il Sole 24 Ore Edagricole
Il vino biologico nel mondo e in Europa
Il Biologico italiano in movimento
Agricoltura Bio nel mondo
La 15°edizione del report “The World of Organic Agriculture 2014”, redatto da IFOAM e FiBL, rileva che il metodo di produzione
biologico è praticato in 164 Paesi con una superficie pari a 37.5 milioni di ettari nel 2012 (includenti i terreni in conversione).
L'agricoltura biologica nel 2012 rappresenta circa lo 0,9% del totale dei terreni agricoli in tutto il mondo.
I produttori biologici sono 1.927.018 nel 2012, con un incremento del 7,6% rispetto al 2011 (corrispondente a oltre 132.700
unità). La maggior parte dei produttori si trova in India (600.000), seguita dall’Uganda (189.610) e dal Messico (169.707).
Il mercato mondiale di prodotti biologici ha superato nel 2012 il valore di 63,8 miliardi di dollari con un aumento di 0,8 miliardi di
dollari (circa il 1,3%) sul 2011.
Incremento della superficie coltivata a biologico nel mondo dal
1999 al 2012
Variazione del numero della superficie per continente - 2011/2012
Continente
Superficie bio Superficie bio
Variazione
2011 (ha)
2012 (ha)
numerica (ha)
Variazione
percentuale
(%)
Africa
1.073.404
1.145.827
+72.423
+6,75%
Asia
3.692.121
3.217.867
-474.254
-12,85%
Europa
10.535.550
11.171.413
+635.863
+6,04%
America
Latina
6.855.457
6.836.498
-18.959
-0,28%
Nord
America
3.019.687
3.012.354
-7.333
-0,24%
Oceania
12.185.841
12.164.316
-21.525
-0,18%
Totale
37.359.076
37.544.909
+ 185.833
+0,50%
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Agricoltura Bio nel mondo: la superficie
L’Italia con 1.167.362 ettari si colloca anche nel 2012 (con un aumento del 6,4% rispetto al 2011) tra i primi 10 Paesi
al mondo per superficie biologica e, fra questi, è quello con la percentuale più alta rispetto al totale della SAU* e
con il maggior numero di produttori bio.
I primi dieci Paesi al mondo in ordine di superficie certificata hanno un totale di oltre 26,3 milioni di ettari, che
costituiscono più dei tre quarti del biologico globale.
I primi dieci Paesi al mondo per superficie coltivata a biologico - 2012
Paese
Superficie bio 2012
Superficie
(ha)
bio/SAU* tot. (%)
Produttori
Australia (2009)
12.001.724
2,93%
2.129
Argentina
3.637.466
2,59%
1.446
USA (2011)
2.178.471
0,64%
12.880
Cina (2011)
1.900.000
0,36%
No data
Spagna
1.593.197
6,40%
30.462
ITALIA
1.167.362
9,12%
43.852
Germania
1.034.355
6.19%
23.032
Francia
1.032.941
6,08%
24.425
Uruguay (2006)
930.965
6,29%
630
Canada
833.883
1,23%
3.590
Totale
26.310.364
0,9%
------
*SAU = Superficie Agricola Utilizzata
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Agricoltura Bio nel mondo: uso dei terreni 2011-2012
Le colture biologiche più diffuse a livello globale sono i cereali, il caffè e i semi oleosi. L’uva si
classifica al sesto posto con una superficie pari a 264.601 ha nel 2012 .
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Sviluppo mondiale della viticoltura biologica 2000-2012
IFOAM/FiBL evidenzia che la superficie dedicata a vigneti biologici è pari 284.265 ettari nel 2012 (includenti i
terreni in conversione) per l’88% coltivati in Europa. Questa cifra rappresenta il 4% della superficie vitata
mondiale (7 milioni di ettari nel 2011, secondo Faostat). Si calcola un incremento di oltre 19.663 ettari rispetto
al 2011 (+7,4%).
Dal 2000, anno in cui i dati sulle colture bio furono rilevati per la prima volta su scala globale, la produzione di
uva biologica è più che quadruplicata.
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Distribuzione dei vigneti biologici per continente - 2012
Paese
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Africa
82
82
82
282
478
1.651
1.719
499
1.017
Asia
2.751
2.193
2.480
3.522
2.414
2.424
2.897
8.232
8.544
Europa
74.099
87.398
95.011
101.037
127.613
167.146
192.671
231.556
241.732
America
Latina
2.165
1..892
6.482
6.927
7.063
6.525
7.948
7.800
14.281
Nord
America
8.182
9.296
9.264
9.924
11.560
11.577
11.577
11.577
15.908
Oceania
299
299
540
540
1.336
822
822
282
2.782
Totale
87.577
101.159
113.859
122.213
150.463
190.144
217.634
259.947
284.265
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Superficie dedicata a vigneti biologici: i primi dieci Paesi al mondo
nel 2012
Anche nel 2012 l’Italia con 57.347 ettari si posiziona al terzo posto al mondo per superficie
biologica vitata, dopo la Spagna e la Francia. Il maggiore produttore al di fuori dell’Europa è
rappresentato dagli Stati Uniti con 15.624 ha.
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Distribuzione percentuale dei vigneti biologici per Paese (2012)
In Spagna, Francia e Italia sono localizzati oltre il 70% dei vigneti biologici mondiali
(con una superficie complessiva pari a 203.413 ha).
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
La viticoltura biologica in Europa
La vite è una delle colture che maggiormente caratterizza il paesaggio europeo e occupa un posto di
primaria importanza nella tradizione, nel costume e nella storia del continente. È una coltivazione di grande
rilevanza economica e commerciale e, certamente, il vino è parte integrante della cultura enogastronomica e
dello stile di vita europeo.
Nel contesto internazionale l’Europa è il viticoltore biologico più importante su scala globale: oltre
240.000 ha di vigneto biologico rappresentano l’88% della superficie globale vitata bio e
costituiscono il 3,7% di tutti i vigneti al mondo. In Europa il 5,8% dell’area viticola è coltivata a
biologico; nell’Unione Europea la percentuale sale al 6,8%.
La maggior parte dell’uva biologica in Europa è coltivata per la produzione di vino (in Turchia gran parte
dell’uva bio è usata per produrre uvetta passita).
I primi dieci Paesi europei per superficie viticola biologica - 2012
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
- FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Trend di crescita della viticoltura biologica in Europa 1999-2012
Nonostante il vino biologico ha dovuto attendere fino al 2012 per essere regolamentato a livello Europeo, la
viticoltura biologica negli ultimi anni ha fatto registrare uno sviluppo esponenziale. In particolare, dal 2008 al
2011 abbiamo una crescita a doppia cifra, 2008: +26%; 2009: +30%; 2010: +15%; 2011: +20%.
Nel 2012 si evidenzia un aumento della superficie vitata bio solamente, si fa per dire, del + 4,4% rispetto al
2011 (corrispondente a 10.107 ha). E’ da notare che la conversione dei vigneti biologici ha fatto rilevare
percentuali di crescita più alte rispetto a quelle dei terreni totali coltivati a biologico.
5,6% 5,8%
 percentuale dell’area
viticola bio rispetto alla
superficie viticola totale
4,5%
3,7%
2,8%
2,1%
1,4%
1,7% 1,7%
1,6% 1,6%
1,9%
2,2%
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
- FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Sviluppo della viticoltura biologica in Europa: Paesi più
rappresentativi*
Sviluppo della viticoltura bio in Spagna 2000-2012
 SPAGNA
Sviluppo della viticoltura bio in Francia 1998-2012
FRANCIA
Sviluppo della viticoltura bio in Germania 2003-2012
I Paesi più importanti per superficie viticola condotta
secondo il metodo biologico sono la Spagna, la
Francia e l’Italia (vedi oltre). Un terzo dell’area
viticola bio è localizzato in Spagna. La Germania,
seppur molto distanziata dall’Italia, si classifica al
quarto posto (con circa 50.000 ha in meno rispetto
all’Italia nel 2012) .
Il rapido sviluppo della viticoltura biologica nell’UE e
in Europa, soprattutto negli ultimi anni, è dovuto ai
programmi di sostegno per l’agro-ambiente, ma
anche al buon andamento del mercato di prodotti
biologici.
* Per l’Italia che si classifica al terzo posto per superficie vitata bio,
vedi slide successive
Fonte: FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Mercato del vino bio in Europa
Il mercato biologico europeo degli ultimi anni (2004-2010)
Il mercato mondiale di prodotti biologici ha superato nel
2012 il valore di 63,8 miliardi di dollari con un aumento
di 0,8 miliardi di dollari (circa il 1,3%) sul 2011. Le
vendite sono più che quadruplicate rispetto al 1999. La
maggior parte dei consumi domestici di alimenti bio è
concentrata in Europa e in Nord America che, insieme,
fanno registrare il 96% della spesa biologica mondiale.
A livello europeo le vendite dei prodotti bio, nonostante
l’aggravarsi
della
crisi
economico-finanziaria,
confermano la crescita degli ultimi anni, con un
incremento rispetto al 2011 di oltre il 6% e un valore
complessivo del mercato che si aggira intorno ai 22,8
miliardi di euro (20,9 miliardi di Euro all’interno
dell’Unione Europea).
Attualmente non sono ancora disponibili statistiche ufficiali relative il mercato del vino biologico.
In Francia, secondo Agence Bio, nel 2011 il fatturato è stato stimato intorno ai 360 milioni di Euro, ovvero il 4% di tutto il vino
venduto nel paese. E’ una percentuale più alta rispetto a quella del settore alimentare poiché le vendite di cibi biologici si aggirano
intorno ad il 2,3 %.
In Svizzera, uno dei Paesi più sviluppati per quanto riguarda il mercato biologico alimentare in Europa, (6,3 % del mercato era
biologico nel 2012), la percentuale di vini biologici venduti sul mercato è più bassa: 2,1% nel 2012. Secondo Bio Suisse, il 3,6% di
tutti i vini venduti nei supermercati Coop Swiss sono biologici.
Inoltre le percentuali di mercato per il vino biologico non sono molto alte anche a causa del fatto che non tutte le uve coltivate
biologiche vengono poi trasformate e vendute come vino biologico. È il caso, ad esempio, dei vini ottenuti con uve provenienti da
vigneti in conversione. In alcuni paesi, i produttori sono più incentivati a convertire le loro pratiche agricole al metodo di agricoltura
biologica dalle sovvenzioni statali piuttosto che dal mercato.
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
- FiBl/IFOAM, “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2014” (dati relativi alla fine del 2012)
Il vino biologico in Italia
Il Biologico italiano in movimento
Sviluppo della viticoltura bio in Italia 1998-2012
Il metodo biologico è la tecnica agronomica certificata più diffusa in Italia con oltre 57 mila ettari di
cui il 46% è localizzato in Sicilia e Puglia (pari a 26.317 ha) .
Le aziende vitivinicole biologiche certificate in Italia sono oltre un migliaio.
Fonte: Bio in cifre, SINAB 2012 (su dati forniti dal MiPAAF e dagli OdC relativi alla fine del 2012)
Distribuzione regionale della superficie vitata biologica
- 2012
Fonte: Bio in cifre, SINAB 2012 (su dati forniti dal MiPAAF e dagli OdC relativi alla fine del 2012)
Distribuzione regionale della superficie vitata biologica:
variazione percentuale 2011 - 2012
REGIONE
2011
2012
Var % ‘12-’11.
Sicilia
Puglia
Toscana
Abruzzo
Umbria
Marche
Emilia Romagna
Veneto
Calabria
Lazio
Piemonte
Sardegna
Lombardia
Campania
PP. AA. BZ-TN
Basilicata
Friuli V.G.
Molise
Liguria
Valle d'Aosta
TOTALE
15.577
8.004
5.036
3.725
2.864
3.303
2.292
2.075
2.134
1.832
947
1.261
1.114
742
465
665
390
330
44
13
52.812
16.144
10.173
5.887
3.699
3.569
3.278
2.446
2.363
2.184
1.800
1.042
970
945
772
612
609
495
304
40
15
57.377
+4%
+27%
+17%
+1%
+25%
-1%
+7%
+14%
+2%
-2%
+10%
-23%
-15%
+4%
+32%
-8%
+27%
-8%
-9%
+15%
Fonte: Bio in cifre, SINAB 2012 (su dati forniti dal MiPAAF e dagli OdC relativi alla fine del 2012)
+8,6%
Distribuzione regionale della superficie vitata
biologica: variazione percentuale 2011 - 2012
Fonte: Bio in cifre, SINAB 2012 (su dati forniti dal MiPAAF e dagli OdC relativi alla fine del 2012)
Superficie vitata, produzione di uva e vino biologico distribuzione regionale - 2012
REGIONE - 2012
Ettari a vite
biologica (ha)
Sicilia
Puglia
Toscana
Abruzzo
Umbria
Marche
Emilia Romagna
Veneto
Calabria
Lazio
Piemonte
Sardegna
Lombardia
Campania
PP. AA. BZ-TN
Basilicata
Friuli V.G.
Molise
Liguria
Valle d'Aosta
16.144
10.173
5.887
3.699
3.569
3.278
2.446
2.363
2.184
1.800
1.042
970
945
772
612
609
495
304
40
15
TOTALE
57.377
Ettari biologici
totali (ha)
171.122
193.352
27.666
90.997
81.511
17.094
91.920
52.939
46.957
119.720
19.000
132.219
24.862
44.392
11.240
29.306
4.823
3.567
3.023
1.652
1.167.362
Peso % della vite sul
totale SAU biologica
5,94
8,35
13,37
6,47
3,00
13,82
1,96
6,19
7,60
1,82
4,97
0,73
3,11
1,37
5,44
3,56
6,30
13,88
1,32
0,91
4,91
Migliaia
tonnellate
uva biologica
223,81
177,58
59,18
47,10
29,35
28,36
27,90
25,14
23,98
15,29
12,38
10,67
9,26
7,00
6,12
6,04
5,47
3,20
0,42
0,09
718,35
Fonte: Bio in cifre, SINAB 2012 (su dati forniti dal MiPAAF e dagli OdC relativi alla fine del 2012)
Elaborazione dati FederBio - 2012
Milioni
di litri vino
biologico
156,66
124,31
41,43
32,97
20,55
19,85
19,53
17,60
16,79
10,70
8,67
7,47
6,48
4,90
4,28
4,23
3,83
2,24
0,29
0,06
502,84
Il vino biologico in Italia: produzione ed export
Struttura della produzione
Il 41% dei produttori vitivinicoli biologici italiani produce meno di 300 ettolitri (40.000
bottiglie); il 47% produce tra 300 ettolitri e 1.500 ettolitri (da 40.000 a 200.000
bottiglie); il 12% produce oltre 1.500 ettolitri (oltre 200.000 bottiglie).
L’export
L’export è un mercato significativo per i vini biologici italiani: esporta ben l’82% delle
aziende. Circa il 50% dei produttori dichiara che l’export rappresenta più del 30% delle
vendite; per il 15% supera il 60%.
Elaborazione dati FederBio - 2012
La normativa
Il Biologico italiano in movimento
Vino biologico- Reg. Ue 203/12
Dopo anni di dibattiti e rinvii in data 8
marzo
2012
è
stato
approvato
il
regolamento
UE
che
disciplina
la
produzione del vino biologico e la
possibilità di mettere il logo europeo in
etichetta, come avviene per gli altri
alimenti biologici.
I viticoltori dal primo agosto 2012
possono usare la dicitura “vino biologico”
e apporre il logo europeo in etichetta;
viene
così
finalmente
regolamentato
l’intero processo produttivo per ottenere il
vino biologico.
Vino biologico - Reg. Ue 203/12
Il regolamento stabilisce le pratiche enologiche ammesse inoltre identifica
l’uso di taluni prodotti e sostanze autorizzate per il vino biologico.
Per quanto riguarda le pratiche enologiche sono
vietate:
a) la concentrazione parziale a freddo;
b) l’eliminazione dell'anidride solforosa con procedimenti fisici;
c) il trattamento per elettrodialisi per garantire la stabilizzazione tartarica
del vino;
d) dealcolizzazione parziale del vino;
e) trattamento con scambiatori di cationi per garantire la stabilizzazione
tartarica del vino.
L'uso delle pratiche, dei processi e dei trattamenti enologici seguenti è
consentito alle seguenti condizioni:
a) per i trattamenti termici la temperatura non può superare i 70 °C;
b) per la centrifugazione e la filtrazione, con o senza coadiuvante di
filtrazione inerte, la dimensione dei pori non può essere inferiore a 0,2
micrometri.
Vino biologico - Reg. Ue 203/12
Una delle norme del citato regolamento fissa il tenore massimo di solfiti per il
 vino rosso a 100 mg/l (150 mg/l per il vino convenzionale)
 vino bianco/rosé a 150mg/l (200 mg/l per il vino convenzionale)
Vi è inoltre la possibilità di aumentare il contenuto dei solfiti, previa
approvazione dell'autorità competente, in annate particolarmente difficili se le
condizioni meteorologiche eccezionali di una determinata campagna
deteriorano la situazione sanitaria delle uve biologiche in una data zona
geografica a causa di gravi attacchi batterici o micotici.
Per quanto riguarda gli ingredienti e i coadiuvanti di processo, vengono
ammessi quasi tutti quelli di origine naturale (vegetale, animale e
microbiologica, inclusi lieviti e batteri), con la raccomandazione di preferire
l'origine biologica quando disponibile, e vengono limitati quelli di sintesi.
Per i lieviti enologici è obbligatorio l'uso di quelli bio solo se sono della
tipologia/ceppo adeguata alla vinificazione che si può condurre. Negli altri
casi si può ricorrere a lieviti selezionati convenzionali, purché non OGM,
oppure ovviamente alla fermentazione spontanea o con i propri lieviti (anche
purificati e liofilizzati).
Vino biologico Reg. Ue 203/12
Prodotti e sostanze autorizzate
Di seguito l’elenco dei prodotti e sostanze di cui è autorizzato l’utilizzo per la produzione di vini
biologici con le relative condizioni e restrizioni (Allegato VIII bis)
Tipo di trattamento a norma dell'allegato I A del
regolamento (CE) n. 606/2009
Nome del prodotto o della sostanza
Punto 1:Utilizzo per arieggiamento o ossigenazione
Aria Ossigeno gassoso
Punto 3:Centrifugazione e filtrazione
Perlite CellulosaTerra di diatomee
Punto 4:Utilizzo per creare un'atmosfera inerte e
manipolare il prodotto al riparo dall'aria
Punti 5, 15 e 21:Utilizzo
Punto 6:Utilizzo
Condizioni e restrizioni specifiche nei limiti e alle
condizioni di cui al regolamento (CE) n. 1234/2007
e al regolamento (CE) n. 606/2009
Uso esclusivamente come coadiuvante di filtrazione
inerte
Azoto Anidride carbonicaArgo
Lieviti [1]
Fosfato di ammonico Dicloridrato di tiamina
Punto 7:Utilizzo
Anidride solforosa Bisolfito di potassio o metabisolfito di
potassio
Punto 9:Utilizzo
Carbone per uso enologico
a)Il tenore massimo di anidride solforosa non deve
superare 100 mg/l per i vini rossi, come prescritto
dall'allegato I B, parte A, punto 1, lettera a), del
regolamento (CE) n. 606/2009, se il tenore di
zuccheri residui è inferiore a 2 g/l;b)il tenore massimo
di anidride solforosa non deve superare 150 mg/l per
i vini bianchi e rosati, come prescritto dall'allegato I B,
parte A, punto 1, lettera b), del regolamento (CE) n.
606/2009, se il tenore di zuccheri residui è inferiore a
2 g/l;c)per tutti gli altri vini, il tenore massimo di
anidride solforosa fissato a norma dell'allegato I B del
regolamento (CE) n. 606/2009 al 1o agosto 2010 è
ridotto di 30 mg/l.
Vino biologico Reg. Ue 203/12
Prodotti e sostanze autorizzate
Di seguito l’elenco dei prodotti e sostanze di cui è autorizzato l’utilizzo per la produzione di vini
biologici con le relative condizioni e restrizioni (Allegato VIII bis)
Punto 10:Chiarificazione
Punto 12:Utilizzo per l'acidificazione
Punto 13:Utilizzo per la disacidificazione
Punto 14:Aggiunta
Punto 17:Utilizzo
Punto 19:Aggiunta
Punto 22:Utilizzo per gorgogliamento
Punto 23:Aggiunta
Punto 24:Aggiunta per la stabilizzazione del vino
Punto 25:Aggiunta
Punto 27:Aggiunta
Punto 28:Utilizzo
Punto 30:Utilizzo
Punto 31:Utilizzo
Punto 31:Utilizzo
Punto 38:Utilizzo
Punto 39:Utilizzo
Tipo di trattamento a norma dell'allegato III, punto A. 2,
lettera b), del regolamento (CE) n. 606/2009
Gelatina alimentare [2]Proteine vegetali ottenute da frumento o
piselli [2]Colla di pesce [2] Ovoalbumina [2]Tannini [2] Caseina
Caseinato di potassio Diossido di silicio Bentonite Enzimi
pectolitici
Acido latticoAcido L (+) tartarico
Acido L (+) tartaricoCarbonato di calcioTartrato neutro di
potassioBicarbonato di potassio
Resina di pino di Aleppo
Batteri lattici
Acido L-ascorbico
Azoto
Anidride carbonica
Acido citrico
Tannini [2]
Acido metatartarico
Gomma d'acacia (gomma arabica) [2]
Bitartrato di potassio
Citrato rameico
Solfato di rame
Pezzi di legno di quercia
Alginato di potassio
Solfato di calcio
[1] Per i singoli ceppi di lieviti: ottenuti da materie prime biologiche, se disponibili.
[2] Ottenuto da materie prime biologiche, se disponibili."
Autorizzato fino al 31 luglio 2015
Solo per "vino generoso" o "vino generoso de licor"
Vino biologico Reg. Ue 203/12: etichettatura
Ad oggi il logo europeo può essere usato solo per vini biologici prodotti conformemente alla normativa
europea che regola la coltivazione delle uve e il processo di trasformazione in vino.
Per i vini prodotti prima del 1 Agosto 2012 secondo il metodo dell’agricoltura biologica, il produttore
può apporre in etichetta la dicitura “Vino da uve biologiche” ma non è autorizzato ad usare il logo.
Solo se il produttore può garantire, tramite adeguata documentazione, che il vino è stato prodotto in
accordo alle nuove regolamentazioni del 2012, può etichettarlo come “biologico” ed apporre il logo.
Fonte: - Dossier: “Norme UE per la produzione del vino biologici” - 2013 - IFOAM EU
L’impegno di FederBio per la
filiera vitivinicola biologica
Il Biologico italiano in movimento
Vinitalybio: il primo Salone Internazionale dei vini
biologici e biodinamici
Verona, 6-9 aprile 2014 - 48a edizione del Vinitaly
Dall’accordo firmato tra Veronafiere e FederBio nasce
Vinitalybio, il primo Salone dedicato esclusivamente ai
vini biologici e biodinamici certificati in base ai
regolamenti (CE) n.834/2007 e (UE) n.203/2012.
Vinitalybio nasce con l'ambizione di rappresentare la
produzione enologica bio italiana e di diventare un
punto di riferimento anche a livello internazionale.
L’area espositiva di 1000 mq, localizzata nel padiglione 11 della 48a edizione del Vinitaly, ha come unico
protagonista il vino biologico certificato, che rappresenta un’eccellenza del made in Italy.
La sua forza è proprio nella certificazione, che garantisce al consumatore la trasparenza del sistema produttivo,
così come stabilito dal regolamento UE n. 203/2012 sulla produzione e l’etichettatura del vino biologico.
VINITALYBIO 2014
La prima edizione sarà realizzata
nell'ambito del 48° Vinitaly la
piattaforma mondiale per il business
del vino. 1000 mq di superficie, oltre
100 espositori certificati
L’ENOTECA VINITALYBIO
Oltre agli stand, all’interno dello spazio
dedicato è allestita un’enoteca che mette
in degustazione una selezione dei vini
biologici presenti a Vinitaly
LE DEGUSTAZIONI DEL VINITALYBIO
In calendario una serie di eventi di
degustazione organizzati da FederBio e
rivolti ai buyer e giornalisti che vogliono
approfondire la conoscenza dei vini
biologici
FederBio: il vino biologico è l’unico codificato
secondo una normativa di riferimento
Il Presedente di FederBio scrive a La Repubblica
Il vino biologico è sottoposto a una normativa di riferimento e viene certificato da
organismi di controllo espressamente autorizzati dal ministero delle Politiche agricole
alimentari e forestali. Quali sono i criteri oggettivi e le caratteristiche produttive e di
qualità per definire un vino come “naturale”, “libero”?
“La differenza sostanziale tra “vino naturale” e “vino biologico” sta nel fatto che il
“vino biologico” è codificato secondo una normativa di riferimento, il vino naturale
no. Cosa significa vino naturale? Al momento “vino naturale” è un semplice claim,
che non identifica le caratteristiche produttive e la qualità del prodotto. Attenzione,
quindi, perché ciascuno può avere il proprio concetto di “naturale”, che differisce da
quello di altri. E' come doversi basare sulla dichiarazione di ciascuna cantina, è come
chiedere all’oste se ha il vino buono. Nel biologico, invece, tale dichiarazione è
confermata dalla certificazione di un organismo di controllo terzo, espressamente
autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che ispeziona
vigneto e cantina, anche prelevando campioni da sottoporre ad analisi”. Interviene
Paolo Carnemolla, presidente di FederBio per fare in modo che la polemica attuale
non crei confusione soprattutto nel consumatore.
E per tutelare il consumatore è bene ricordare che è certo un bene la scelta di non
utilizzare diserbanti e fertilizzanti chimici di sintesi, ma sarebbe necessario non
tacere che nel “vino libero” - si ricorre a insetticidi e anticrittogamici, la cui entità,
per frequenza di trattamenti, impatto ambientale e residui sul vino è di gran lunga
più significativa di diserbanti e fertilizzanti . L’agricoltura biologica non usa OGM, non
usa fertilizzanti e diserbanti chimici di sintesi e nemmeno gli insetticidi e gli
anticrittogamici. E’ dettagliatamente codificata da norme europee e nazionali,
sottoposta a un sistema di controllo europeo, con regolari ispezioni nelle aziende e
prelievo di campioni per escludere contaminazioni anche accidentali da sostanze non
ammesse.
FederBio e la sfida dei vini senza solfiti
I vini dei Castelli Romani: verso una vinificazione senza solforosa
FederBio ha promosso e realizzato il progetto “Sviluppo e trasferimento di
sistemi innovativi di produzione per la qualità e salubrità al consumo di vini dei
Castelli Romani - Applicazione combinata di prodotti enologici e tecnologie di
vinificazione per limitare il contenuto di SO2 totale nei vini al consumo” con il
contributo della Regione Lazio e l’apporto scientifico dell’Università della
Tuscia.
L'obiettivo del progetto è stata la qualificazione dei vini dei Castelli Romani
attraverso la riduzione del contenuto di solfiti, nel rispetto degli aspetti
qualitativi.
Nell'ambito della sperimentazione, che ha riguardato varie aziende del
territorio, è stata fatta una prova avanzata di vinificazione in totale
assenza di solfiti aggiunti e nel rispetto di una soglia totale di solfiti nel
vino inferiore ai 10 mg/litro, cioè alla soglia identificata dalla Direttiva europea
sugli allergeni.
La vinificazione senza solfiti si è concretizzata nella produzione del
Biancodarco, il primo Frascati Superiore Doc senza solfiti, prodotto dalla
cooperativa agricola biologica Agricoltura Capodarco). Dopo le vendemmie
2010 e 2011, nel 2012 il Biancodarco è stato freagiato, come gli altri Frascati
Superiore, della Docg.
Il successo della sperimentazione è stato attestato dal fatto che, già nella
vendemmia 2010, la vinificazione ha avuto un successo tale da giustificare
l'imbottigliamento e la messa in commercio del Biancodarco, con un ottimo
successo di critica e commerciale. Il Biancodarco è infatti un prodotto che ha
incontrato il favore degli appassionati e dei degustatori e anche
l'interesse di quei consumatori che hanno problemi di salute nell'assunzione di
solfiti con gli alimenti.
IL BIANCODARCO, BIO E
SOLFITI FREE
Dalla sperimentazione è nato il
primo vino Frascati Superiore
DOC da agricoltura biologica
ottenuto completamente senza
l’aggiunta di solfiti
FederBio e la sostenibilità ambientale nella filiera del vino biologico
EKØ CANTINA
BIO WINE
®
® | BIOEKØ
®
Il modello EKØ CANTINA
EKØ|WINE
 Nella sfida verso la sostenibilità i
produttori
biologici
partano
evidentemente avvantaggiati. L’impegno
ambientale, infatti, è una priorità della
mission delle cantine biologiche e
l’adozione di pratiche sostenibili da parte
dei produttori di vini biologici, sia in
termini agronomici sia come gestione
della cantina, rappresenta un elemento
di distinzione ed un valore aggiunto.
 Il modello EKØ CANTINA ® | EKØ BIO WINE ® si propone come
un approccio di sostenibilità unico nel suo genere in Italia,
l’unicità risiede nel fatto che i partner che lo hanno concepito hanno le
massime
competenze
tecnico-finanziarie-ambientali
per
poter
supportare le imprese che desiderano risparmiare sui costi energetici,
ridurre le proprie emissioni e consumi di acqua, ridurre gli scarti, e
infine non ultimo sviluppare una azione di marketing che apra
nuovi mercati.
VANTAGGI per le aziende
VANTAGGI per le aziende
Riduzione dei costi energetici annuali (autoproduzione, efficienza energetica)
Riduzione
delle
CO2
e del (autoproduzione,
consumo di acquaefficienza
(certificazione
emissioni per bottiglia)
Riduzione
dei
costiemissioni
energetici
annuali
energetica)
Potenziare
la
propria
capacità
di
marketing
(mercato
domestico
e
mercati
internazionali)
Riduzione delle emissioni CO2 e del consumo di acqua (certificazione emissioni
per bottiglia)
Essere
i
primi
a
sviluppare
questo
modello
in
Italia
con
partner
autorevoli,
anticipando
Potenziare la propria capacità di marketing (mercato domestico e mercati internazionali) il mercato
Essere i primi a sviluppare questo modello in Italia con partner autorevoli, anticipando il mercato
FederBio: campagna advertising sul vino biologico
Noi produttori di vino biologico, siamo sicuri
di garantirti un prodotto unico e autentico. La
nostra (e la tua) sicurezza si fonda sulla
certificazione, che impone al vino biologico di
essere libero, naturale privo di fertilizzanti,
diserbanti, fungicidi e insetticidi chimici di
sintesi.
Solo quello certificato, infatti, è il vero vino
biologico.
BEVI RESPONSABILMENTE. BEVI BIOLOGICO
Contatti
FederBio
Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica
Sede Bologna
Sede Roma
Piazza dei Martiri,1
40121 Bologna
Tel. 051.4210272
Fax 051.4228880
[email protected]
[email protected]
Via Livenza,6
00198 Roma
Tel. 06.88980879
Fax 06.8845960