Modulo 11 - Dr. Milena Villarini

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 Una volta identificato qualitativamente il rischio, dovranno essere
definiti gli aspetti quantitativi del problema, mediante lo studio
della relazione tra la dose efficace del composto in esame e la
probabilità che si verifichino effetti tossici nell’uomo
 I risultati verranno confrontati con quelli relativi all’esposizione
umana (stima dell’esposizione), per ottenere una stima
quantitativa del rischio
 Teofrasto Bombastro Von Hohenheim
(1493-1541) detto PARACELSO
 Sono possibili diversi modelli dose-risposta
 Omnia Venenum sunt Nec
sine veneno
quicquam existit.
Dosa sola facit ut venenum non fit
 Qualsiasi sostanza è velenosa e nessuna
è priva di capacità venefica.
Solo la dose fa la sostanza velenosa
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 Importanza della forma della curva e della pendenza della retta
 curva/retta ripida: piccole
variazioni di concentrazione determinano
grandi differenze nella risposta
Ormesi: la rivoluzione dose/risposta
 Descrive l’effetto bifasico che una sostanza provocato a seconda
della dose
 Dose soglia = concentrazione al di sotto della quale non si
manifesta tossicità (dipende dall’endpoint in esame)
 Ormesi indica la capacità
di una sostanza di
agire in modo diverso
a seconda della dose
(tipica degli estratti
vegetali)
 La dose soglia sull’effetto critico è la base per estrapolare i limiti di
sicurezza da applicare all’uomo
 La curva di risposta
ormetica è una curva a U
 Per valutare la relazione
dose/risposta generalmente non
sono disponibili dati sull’uomo
Sostanze non cancerogene
 Vengono ottenute informazioni da
sperimentazioni condotte in vitro o
in vivo su animali da esperimento
 studi condotti saggiando
concentrazioni molto elevate

necessità di effettuare estrapolazioni
per dosi più basse
 Consente di valutare i seguenti parametri
 EC50 - concentrazione di una sostanza tossica
in grado di produrre,
per un determinato tempo di trattamento (ad esempio 4, 12, 24, 48,
96 ore), un’incidenza pari al 50% dell’effetto scelto sugli organismi
utilizzati in prova (ratti, conigli, ecc.)
 LD50 - quantità di sostanza tossica
che effettivamente entra
nell’organismo (si distingue per tipologia, cioè per via orale, per
iniezione, ecc.) in grado di provocare la morte del 50% degli organismi
utilizzati in prova
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 Esistono numerosissimi test di tossicità acuta e cronica per la
valutazione di EC50 e LD50
 Test di tossicità
acuta con i batteri bioluminescenti della specie Vibrio
fischeri
 Test di tossicità
con Daphnia magna
 Si possono eseguire test di citotossicità usando linee cellulari
umane
 Test LDH (dosaggio nel terreno
di coltura dell’enzima che si libera
per lisi della parete cellulare)
 Colorazione con Tripan Blu
 Colorazione con sostanze fluorescenti
NB- necessità di
preparare controlli
negativi e positivi
 Studi su topi, ratti e conigli
consentono di valutare i valori di
LD50, NOAEL e LOAEL
 NOAEL (No Observed Adverse Effects Level)
dose massima di sostanza che non produce effetti tossici
 LOAEL (Low Observed Adverse Effect Level)
dose/concentrazione più bassa testata alla quale si manifesta un
effetto dannoso
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 LOAEL e NOAEL variano con l’effetto tossico osservato
 Dai valori di NOAEL e LOAEL si estrapolano con opportune
procedure i parametri applicabili all’uomo, introducendo
coefficienti di sicurezza, che consentono di tenere conto
dell’incertezza dei dati di partenza e della procedura stessa
 Si esprimono generalmente come mg/kg peso corporeo/giorno
 I livelli di esposizione umana di riferimento (reference exposure
levels, REL) sono concentrazioni o dosi a livello delle quali o al
disotto delle quali non si osserva effetto negativo per la salute
umana
La EPA (Environmental Protection Agency) ha identificato 5 fattori di
incertezza (H, A, S, L, D):
 H: (10) tiene conto delle variazioni umane dovute alla suscettibilità
 Tutti i REL vengono calcolati dividendo NOAEL o LOAEL per i fattori
di incertezza
ADI (admissible daily intake) = NOAEL/FI
 A: (10) estrapola i dati dall’animale all’uomo: si basa sul fatto che l’uomo può
essere più suscettibile dell’animale da esperimento a particolari sostanze
 S: (10) estrapola i dati da una esposizione subcronica ad una esposizione
cronica
 L: (tra 1 e 10) usato per studi in cui il NOAEL non è stato identificato ed è basato
sulla presunzione che una dose che sia 1/10 del LOAEL dovrebbe rientrare nel
NOAEL
 D: può essere applicato quando il database è incompleto, si basa sulla
presunzione che quando il database per una sostanza xenobiotica è limitato, si
potrebbe definire un NOAEL più basso se fossero effettuati degli studi più
completi
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 Esempi di ADI (o DGA) per dolcificanti
 Mannitolo (effetto
Sostanze cancerogene
lassativo) - DGA, 50 mg/kg peso corporeo/die
 Aspartame - DGA , 40 mg/kg
 Saccarina - DGA, 2,5
peso corporeo/die
mg/kg peso corporeo/die
 Acesulfame potassico - DGA è di 9 mg/kg
peso corporeo/die
 Fruttosio (levulosio) - DGA non stabilita
 Non è possibile stabilire un valore sotto il quale non vi sia effetto
 L’unica condizione sicura è l’assenza dell’esposizione
 Per stimare il rischio viene utilizzato il grado di potenza
cancerogena (cancer slope factor – CSF) che rappresenta la
pendenza di una retta dose/probabilità cancerogena
 più è
elevata la pendenza
della retta e più è alta la
probabilità di sviluppare
un tumore assumendo per
tutta la vita una determinata
sostanza alla dose (unitaria)
di 1 mg/kg peso corporeo/giorno
 In pratica:
Tutti i tipi di modelli dose/risposta
 Benchmark dose - BMD (dose di riferimento)
 definita come
l’esposizione alla quale corrisponde uno specifico
incremento della probabilità di un effetto avverso quando messa a
confronto con un background 0
 si ‘fittano’
i dati sperimentali della curva dose-risposta
 si estrapola la dose associata ad un effetto
in una determinata
percentuale di animali (1,5 o 10%) (o ad un effetto pari al 1, 5 o 10%
dell’effetto massimo) → BMD
 si calcola l’intervallo
 Lower one-sided confidence limit of benchmark dose - BMDL
(dose di riferimento)
 Il più basso livello di confidenza del 95%
legato alla BMD
di confidenza di
questa dose
 il limite inferiore
dell’intervallo di
confidenza è il BMDL
Lachenmeier D W et al. Int. J. Epidemiol.
2011;40:210-218
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 Secondo la EFSA
 il metodo
della BMD è applicabile a tutte le sostanze chimiche
contenute negli alimenti (pesticidi, additivi, contaminanti, ecc.)
indipendentemente dalla categoria o dall’origine
 Il metodo è particolarmente
 La valutazione dell’esposizione è il processo di misura o stima della
grandezza, frequenza e durata dell’esposizione umana a un agente
utile:

nei casi in cui la determinazione del NOAEL sia incerta

per fornire un punto di riferimento per il margine di esposizione in caso di
sostanze che sono sia genotossiche sia cancerogene

per una valutazione dose-risposta dei dati epidemiologici osservazionali
 suggerito per rimpiazzare il NOAEL
ISMEA - Istituto di Servizi per il Mercato
Agricolo Alimentare
Studi di dieta totale (DTS)
 Insieme delle indagini che si propongono di misurare nel modo più
reale possibile l’assunzione di nutrienti e/o di xenobiotici in un
dato periodo di tempo in una popolazione stratificata per variabili
demografiche e/o variabili socio-economiche
 Un rapporto FAO/WHO indica 2 procedure:
 Market-Basket
 Duplicato della dieta
 Market-Basket
 Sulla base dei dati sui consumi
alimentari rilevati a livello
nazionale, vengono ricavati quali
sono gli alimenti che
costituiscono la dieta dei
principali gruppi di popolazione
(bambini, adolescenti, adulti,
anziani ecc.)
 Attraverso “regole di
associazione” si ricostruisce la
spesa giornaliera
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 Market-Basket
 gli alimenti
che compongono la spesa giornaliera vengono acquistati
nei negozi della piccola, media e grande distribuzione e cucinati
secondo le ricette maggiormente in uso
 i prodotti cucinati vengono inviati al laboratorio di analisi per le
determinazioni che si vogliono effettuare
 Market-Basket
 Vantaggi

 Svantaggi

non forniscono dati sulle ingestioni individuali (no informazioni sulla
frequenza di consumo e sulle grandezze delle porzioni)

richiedono una notevole organizzazione ed una forte disponibilità
finanziaria
 noti i consumi, dai valori di concentrazione misurati, si risale al dato di
esposizione alimentare che viene confrontato con lo standard di
riferimento
 Duplicato della dieta
 I soggetti aderenti allo studio devono raccogliere
un esatto duplicato
(sia in termini di tipologia che di peso) di tutti gli alimenti consumati
nell’arco della giornata (colazione, pranzo, cena, inclusi snack e
bevande), per un periodo dell’ordine di qualche giorno
 Ai partecipanti sono fomite
bilance casalinghe, vaschette in alluminio
e contenitori di plastica per pesare il cibo e bottiglie di plastica per lo
stoccaggio in freezer o in frigorifero
 Gli stessi
sono tenuti a compilare un diario su cui annotare tutta una
serie di informazioni utili:

descrizione dell’alimento

ora e luogo di consumo

uso di qualsiasi integratore dietetico o di medicinale etc.
permettono una sorveglianza continua su grandi popolazioni ed
evidenziano eventuali problematiche nutrizionali e/o tossicologiche
 Duplicato della dieta
 Al termine della raccolta, i campioni sono trasportati in contenitori
termici refrigerati al laboratorio dove sono nuovamente pesati,
omogeneizzati e congelati a -20°C fino al momento delle analisi
 I valori di esposizione dietetica
sono calcolati a partire dai valori di
concentrazione degli xenobiotici ritrovati nei duplicati della dieta
moltiplicati per i pesi dei campioni e successivamente comparati con i
valori di riferimento
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 Gli studi di dieta totale sono condotti con regolarità negli Stati
Uniti (FDA: Food and Drug Administration) e in Gran Bretagna
(MAFF: Ministry of Agriculture and Fischeries and Food)
 Schema di studio di dieta totale della FDA
 In Italia dati frammentari derivati da studi condotti con diverse
modalità e poco confrontabili tra loro
 Categorie alimentari della FDA
 Gruppi di soggetti
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 Riassumendo questi studi consentono di conoscere, per i
contaminati monitorati , la dose assunta sulla unità di tempo
(giorno):
 ADD (average daily dose) (mg Kg-1
 Analiti ricercati dalla FDA
 CDI (Chronic Daily Intake) dose di esposizione
giornaliera di un
genotossico mediato su 70 anni di vita (mg Kg-1 giorno -1)
 Studi ripetuti ogni 3/4 anni
 Si effettua combinando le informazioni della valutazione doserisposta e della valutazione dell’esposizione
 Alcune agenzie (EPA) hanno indicato i seguenti principi cardine:
 trasparenza: dovrebbero essere
giorno -1)
esplicitate tutte le metodiche
utilizzate nelle fasi predenti
 chiarezza: i risultati delle elaborazioni delle fasi predenti dovrebbero
essere facilmente comprensibili
 ragionevolezza: la valutazione finale dovrebbe basarsi su giudizi solidi
Sostanze non cancerogene
 Si valuta calcolando l’indice di pericolo individuale (HQ: hazard
quotient) costituito dal rapporto tra la quantità giornaliera di
contaminante assunto (ADD) e la dose quotidiana accettabile o
tollerabile (ADI)
HQ = ADD/ADI
 Se HQ>1 significa che la situazione espositiva è considerata
preoccupante ed è necessario intraprendere misure di
contenimento
 Se HQ<1 significa che la situazione espositiva NON è considerata
preoccupante
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 Dati Italiani:
Sostanze cancerogene
 Pb – ADI 0,05
mg/kg peso (= 3,5 mg/giorno per un soggetto di 70 Kg)
 Cd – ADI 0,0083
mg/kg peso (= 0,581 mg/giorno
“
“
“
)
 Il rischio cancerogeno inteso come incremento di probabilità di
contrarre un tumore nel corso della vita per l’esposizione a una
sostanza Y, attraverso una specifica via di esposizione, si calcola
applicando la seguente formula:
R = CDI x CSF
 Il numero di eventi così determinato rappresenta l’eccesso rispetto
al numero di casi di cancro che normalmente colpiscono
un’analoga popolazione non esposta (popolazione di controllo)
ADD
Sostanze cancerogene
 Con questo calcolo si valuta la probabilità di casi incrementati di
tumore in una popolazione causati dall’esposizione per tutta la
vita ad un determinato fattore
 Es. un livello
di rischio di 1/100.000, vuol dire che esiste la probabilità
che l’esposizione provochi un caso di cancro ogni 100.000 persone
esposte
 È necessario definire un criterio di tollerabilità del rischio:
 R < 1x
10-6
= rischio insignificante
 R tra 1 x 10-6
 R >1 x
10-4
e 1 x 10-4 esiste una situazione di rischio
= rischio inaccettabile
 In alternativa si può valutare il Margin of Exposure – MOE
 è il rapporto tra la BMDL10 e
il livello di esposizione umana
 ritenuto dall’EFSA un approccio praticabile e utilizzabile
in modo
trasparente per la definizione di priorità per la gestione del rischio
 l’EFSA ha concluso che un MOE di 10.000
o più grande possa essere
ragionevolmente associato ad un basso rischio e a bassa priorità per
interventi correttivi
 Il valore 10.000
è il risultato del prodotto tra:

variabilità inter- e intraspecifica nella suscettibilità individuale agli effetti
mutageni e cancerogeni (attribuito un fattore 100)

fattori aggiuntivi di incertezza relativi al processo di cancerogenesi
(attribuito un altro fattore 100)
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 Esempio:
 L’etilcarbammato è
naturalmente presente:

negli alimenti fermentati (pane, salsa di soia e yogurt)

nelle bevande fermentate (vini, birre, liquori e, in particolar modo, nei
distillati di frutta con nocciolo)
 nei vini l’etilcarbammato si forma spontaneamente per reazione tra l’urea e
l’etanolo
 L’etilcarbammato è
genotossico ed è un agente cancerogeno
multipotente negli animali e probabilmente cancerogeno nell’uomo
 Processo, distinto dalla valutazione del rischio
 Tiene conto dei risultati della valutazione del rischio, e in
particolare dei pareri dell’Autorità (l’Autorità europea per la
sicurezza alimentare) e del principio di precauzione
 Consiste nell’esaminare possibilità di intervento consultando le
parti interessate, tenendo conto della valutazione del rischio e di
altri fattori pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte
di prevenzione e di controllo
 Il “prodotto” è una decisione politica (norme e controlli)
 Stimando i consumi di alimenti contenenti etilcarbammato ed
utilizzando come reference point il BMDL10 ottenuto da studi in
vivo di cancerogenesi, sono risultati i seguenti valori di MOE:
 popolazione generale: MOE =

18.000
consumatori di bevande alcoliche: MOE = 5.000
 Si conclude che…….
 Insieme di regole e di normative elaborate dalla Codex
Alimentarius Commission
 La Commissione (suddivisa in numerosi comitati) è stata istituita
nel 1963 dalla FAO e dall’OMS (attuali finanziatori)
 È intergovernativa, costituita dai governi di 181 Paesi più
la Comunità Europea e si riunisce una volta all'anno per
revisionare ed aggiornare il Codex Alimentarius Procedural Manual
 La commissione determina gli standard di sicurezza alimentare e le
regole per il 97% della popolazione mondiale
 Scopo proteggere la salute dei consumatori e assicurare la
correttezza degli scambi internazionali
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 Alle riunioni periodiche del comitato del Codex partecipano i
rappresentanti di ogni Paese membro
Autorità di controllo
del cibo
Esperti di diverse
discipline scientifiche
dell’alimentazione
Tecnici alimentari
COMMISSIONE
Rappresentanti di
associazioni
dei consumatori
alimentari
 Attualmente fissa 3.200 limiti
massimi sui residui di pesticidi e
farmaci veterinari ed è formato
da 200 codici in materia di
alimenti e 41 di prassi igieniche o
tecnologiche
Rappresentanti di
associazioni dei
produttori dell’industria
e del commercio
 Tutti contribuiscono alla stesura delle regole del Codex, che poi possono
servire da base per le normative nazionali
 Es: i canoni che stabiliscono quanto burro di cacao deve essere presente
nel cioccolato perché sia “vero” cioccolato, o quanta buccia può essere
tollerata in una scatola di “pomodori pelati interi”
 Ma anche, l’utilizzo e le quantità non dannose per la salute di sostanze
come:

conservanti

coloranti

pesticidi

OGM

integratori
 In ogni Stato però, queste norme sono in vigore in maniera
parziale

il Codex mette a punto gli standard per tutti gli alimenti possibili,
siano essi preparati, semipreparati o crudi, e per la distribuzione verso
il consumatore e tutto ciò che concerne l'igiene alimentare, gli additivi
alimentari, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l'etichettatura e la
presentazione, i metodi di analisi e di prelievo
 ogni Nazione recepisce i dettami “producendo” le proprie leggi per
quanto riguarda la varietà di additivi e la concentrazione massima
permessa negli alimenti sia destinati all'essere umano che agli animali
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 L'ultima riunione si è tenuta nei giorni 26-30 Marzo 2012 in
Olanda, a Maastricht, e ha avuto come oggetto la
valutazione/ridefinizione dei massimi livelli di contaminanti
industriali, ambientali e alimentari quali:
 Melamina in formulati liquidi per l´infanzia
 Piombo, Cadmio, Arsenico
 Micotossine (Aflatossine
nel riso
totali in fichi secchi, Aflatossina M1,
deossinivalenolo in cereali e prodotti derivati, Patulina, Ocratossina A)
 Scambio interattivo, di informazioni e pareri riguardanti gli
elementi di pericolo e i rischi, i fattori connessi al rischio e la
percezione del rischio, tra responsabili della valutazione del
rischio, responsabili della gestione del rischio, consumatori,
imprese alimentari e del settore dei mangimi, la comunità
accademica e altri interessati
 Comprende la spiegazione delle scoperte relative alla valutazione
del rischio e il fondamento delle decisioni in tema di gestione del
rischio
Occhio alla spesa, 1 febbraio 2011
TG1 28 marzo 2011
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 Miller et al.
 BMDL10 in topi compresa tra 9.200 and 32.700
µg/kg bw/day
 Raffo et al.
 hanno quantificato l’estragolo
contenuto in tisane a base di semi di
finocchio
 considerando 3 porzioni al giorno per gli adulti e 100
ml (1 baby
bottle) per i neonati, hanno calcolato una massima esposizione di
estragolo pari a:

10 µg/kg bw/day per gli adulti

23 µg/kg bw/day per i neonati
RISCHIO PER LA SALUTE
 MOE per i neonati compreso tra 400 e 1.421
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 Test di citotossicità
 Test di genotossicità
 Test della cometa
 Test del MN
 Valutazione
dell’apoptosi
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