Prostata e Carcinoma Prostatico V. Magistroni La prostata La ghiandola prostatica può essere suddivisa in 3 zone 1) ZONA DI TRANSIZIONE Intorno all’uretra prostatica 2) ZONA CENTRALE Circonda i dotti eiaculatori 3) ZONA PERIFERICA Regione posterolaterale Le ghiandole La prostata CLASSIFICAZIONE: Ghiandole ESOCRINE Ghiandole ENDOCRINE Ghiandole UNICELLULARI Ghiandole PLURICELLULARI Le ghiandole PLURICELLULARI sono costuite da una porzione secernente (parenchima) e da una rete di sostegno (stroma). Il parenchima è di natura epiteliale ed è formato da unità secernenti-adenomeri e da dotti escretori. AR_low, CK5+, CK14+, p63+,CD44+, GSTP1+ AR_High, CK8+, CK18+, CD57+, NKX3.1+ AR negative Epitelio ghiandolare: struttura microscopica Cellule staminali pluripotenti capaci Cellule epiteliali basali: di autorinnovarsi e differenziarsi; Secernono componenti della lamina basale Cellule colonnari secretorie: Cellule neuroendocrine: Stroma Il cross-talk tra stroma e epitelio è importante per la regolazione della crescita e dell’omeostasi della prostata Secernono componenti del liquido prostatico, esprimono il gene PSA (antigene prostatico specifico) Funzione non ancora completamente compresa; sembra siano coinvolte nella regolazione della crescita dell’epitelio prostatico Gli androgeni regolano l’omeostasi, la crescita e lo sviluppo della prostata Meccanismo di azione degli androgeni Gelmann E P JCO 2002;20:3001-3015 Meccanismo di azione degli androgeni Recettore degli Androgeni Struttura simile a quella di altri recettori steroidei (Dominio legante il DNA e dominio legante gli androgeni in regione N-terminale) Legame diretto dei recettori androgenici a sequenze contenute nella regione regolatoria dei geni targets dette ANDROGEN RESPONSE ELEMENT (ARE) REGIONE REGOLATORIA (promotore) GENE TARGET ARE trascrizione AR ARE AR PSA Il gene PSA (Antigene Prostatico Specifico) , sotto controllo androgenico, è selettivamente espresso nelle cellule prostatiche e non in altri tessuti PIN neoplasia prostatica intraepiteliale PROSTATITE (infiammazione) CARCINOMA PROSTATICO IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA (BPH) (ingrossamento benigno della ghiandola prostatica) BPH Iperplasia Prostatica Benigna Crescita anormale benigna non associata a trasformazione tumorale Il trattamento chirurgico/farmacologico può alleviare i sintomi Inibitori della 5-α reduttasi (finasteride, dutasteride) Alpha-bloccanti (alfuzosin, doxazosin…) -1A adrenoreceptors PIN neoplasia prostatica intraepiteliale PROSTATITE (infiammazione) CARCINOMA PROSTATICO IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA (BPH) (ingrossamento benigno della ghiandola prostatica) Anche lo sviluppo di PIN (neolpasia prostatica intraepiteliale) e’ associato all’invecchiamento: lesione non invasiva, caratterizzata da proliferazione cellulare dello strato secretorio e alterazioni citologiche quali ingrandimento di nucleo e nucleolo, ipercromasia nucleare Prostata normale PIN Carcinoma prostatico INFIAMMAZIONE E CANCRO DELLA PROSTATA Negli ultimi anni si sono accumulate evidenze a supporto del ruolo critico svolto dalla infiammazione prostatica nella patogenesi del cancro della prostata Nella prostata di uomini sottoposti a prostatectomia radicale per carcinoma prostatico sono quasi sempre presenti modificazioni infiammatorie EPIDEMIOLOGIA Incidenza Stati Uniti 70/100000 casi anno Europa 40/100000 casi anno Asia 3-4/100000 casi anno (raro) Neri americani 137/100000 casi anno Incidenze così diverse sono imputabili a fattori genetici, stile di vita, dieta, fattori ambientali Cancro alla prostata Si stimano circa 9000 nuovi casi in Italia ogni anno Fattori di rischio: Età 40 anni: 1/10000 60-80 anni: 1/8 Origine etnica Più comune in nord america e in Europa occidentale rispetto a Asia e Sud America; Neri americani hanno un’aumentata incidenza rispetto ai connazionali bianchi Storia familiare Dieta Una dieta caratterizzata da basso apporto di grassi, molta frutta e verdura, consumo non eccessivo di carne rossa, sembra possa avere un effetto nella prevenzione del carcinoma prostatico PSA (Prostate Specific Antigen) PSA Gene della callicreina umana locallizzato nel cr. 19 Selettivamente espresso dal tessuto prostatico Espressione regolata dagli androgeni Codifica per una serino-proteasi della famiglia delle callicreine tissutali umane Sintetizzato dalle cellule colonnari secretorie e contenuto nell’eiaculato Dosabile nel siero dalla pubertà I suoi livelli aumentano con l’età e le dimensioni della prostata PSA Cut-off: Marcatore per la diagnosi di carcinoma prostatico, ma manca di specificità PSA=4,0 ng/ml Iperplasia prostatica Prostatiti Carcinoma prostatico Rischio di tumore prostatico in relazione al livello di PSA PSA<=4,0 ng/ml 5% PSA tra 4,1 ng/ml e 9,9 ng/ml 25% PSA >=10 ng/ml 55% Lo screening per il carcinoma prostatico con PSA è davvero utile? Studi recenti sembrano indicare che: - diminuzione di mortalità dubbia - falsi positivi - falsi negativi Necessità quindi di nuovi marcatori specifici e affidabili! N Engl J Med 2009;360:1310-9. N Engl J Med 2009;360:1320-8. Schroder et al conclusions To prevent one prostate cancer death, 1410 men would have to be screened, and an additional 48 men would have to be treated. Diagnosi del carcinoma prostatico Dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico, enzima prodotto dalle cellule della prostata; > 4ng/mL possibile associazione con la presenza del tumore) Esame rettale Biopsia Tac, RMN, scintigrafia ossea Cancro alla prostata ISTOPATOLOGIA Macroscopicamente: consistenza duro-elastica, superficie bernoccoluta Microscopicamente: 95% Adenocarcinoma (vari gradi di differenziazione) Rare altre forme istologiche ≥ 70% Origine dai gruppi ghiandolari della zona periferica Frequentemente multifocale MARKERS PROGNOSTICI NEL CARCINOMA PROSTATICO: - Gleason Score - T classification - Serum Total PSA GLEASON SCORE Grado di differenziazione cellulare, Correla con stadio e sopravvivenza Si basa sull’assegnazione di un numero, da 1 (ben differenziato) a 5 (scarsamente differenziato), in base ai patterns morfologici osservati microscopicamente. Dato che le neoplasie sono solitamente eterogenee, lo score si calcola come somma dei due tipi istologici più rappresentati con un valore finale compreso tra 2 e 10. Il Gleason score rappresenta il principale fattore che influenza la pianificazione terapeutica Carcinoma prostatico Gleason 1 Carcinoma prostatico Gleason 5 T CLASSIFICATION sistema TNM: dimensioni del tumore, numero di linfonodi coinvolti, metastasi Stadio 1 (T1): tumore che interessa solo la prostata; negativo all’esplorazione rettale, negativo nella diagnostica per immagini Stadio 2 (T2): tumore più avanzato ma che rimane comunque confinato alla prostata Stadio 3 (T3): il tumore ha invaso anche i tessuti circostanti Stadio 4 (T4): tumore metastatico (linfonodi, ossa) Cancro alla prostata STORIA NATURALE Inizialmente la neoplasia si origina all’interno della ghiandola prostatica. La diffusione del carcinoma ad altri tessuti è generalmente tardiva Inizialmente il tumore diffonde nei tessuti e organi circistanti (vescichette seminali, collo vescicale, ureteri e uretra); La diffusione linfatica avviene prima nei linfonodi regionali, successivamente nei linfonodi extra-regionali; La diffusione per via ematica è generalmente successiva al coinvolgimento linfonodale, e comporta principalmente la formazione di metatstasi ossee Le metastasi viscerali (polmoni, fegato, rene, surrene) sono tardive Le metastasi del carcinoma prostatico avvengono principalmente a livello dello scheletro Oral metastasis: report of 24 cases R.I.F. van der Waal, J. Buter, I. van der Waal British journal of oral and maxillofacial surgery, 2003, 41: 3-6 Prostatic adenocarcinoma with mandibular metastatic lesion: Case report Daniel Reyes Court, Susana Encina, Irene Levy Med Oral Patol Oral Cir Bucal 2007 Oct 1; 12(6): E424-7 MANIFESTAZIONI CLINICHE Rari sintomi in fase iniziale Sintomatologia: malattia localmente avanzata o metastatica Stadi non metastatici: Disuria, urgenza minzionale, ematuria Ematospermia, disfunzione erettile Metastasi linfonodali, ossee: Dolore osseo, edema arti inferiori N.B. Oggi in oltre il 90% dei pazienti la diagnosi viene fatta tramite esplorazione rettale e/o dosaggio del PSA Terapia Osservazione (es. in pazienti anziani con tumore a crescita lenta) Prostatectomia radicale (es. in tumore localizzato) Rimozione chirurgica di prostata e vescicole seminali (anche mediante laparoscopia) Complicanze postchirurgiche Incontinenza urinaria Disfunzione erettile Terapia chirurgica Elevate percentuali di guarigione Sopravvivenza libera da progressione biochimica di malattia (risalita del PSA) dopo prostatectomia radicale per un tumore localizzato 5 ANNI 83-94%, 10 ANNI 53-91% 15 ANNI 40-57%. Terapia Osservazione (es. in pazienti anziani con tumore a crescita lenta) Prostatectomia radicale (es. in tumore localizzato) Radioterapia (es. in tumore localizzato o che comincia a espandersi ai tessuti circostanti) Irradiazione con raggi esterni Irradiazione interstiziale (brachiterapia) sorgente radioattiva temporaneamente portata all'interno della ghiandola attraverso sottili cateteri infissi con approccio transperineale (tra ano e scroto) sotto guida ecografica Osservazione (es. in pazienti anziani con tumore a crescita lenta) Prostatectomia radicale (es. in tumore localizzato) Radioterapia (es. in tumore localizzato o che comincia a espandersi ai tessuti circostanti) intervento chirurgico (orchiectomia: ablazione dei testicoli Terapia ormonale terapia farmacologica (anti-androgeni; LH/RH analoghi) (es. in casi di tumore avanzato o ricaduta dopo chirurgia/radioterapia) Chemioterapia (es. tumore avanzato, casi che non rispondono più a terapia ormonale) Carcinoma prostatico Si origina da cellule che accumulano successive mutazioni nel genoma (Knudson , 1971) gli eventi molecolari alla base dello sviluppo del tumore alla prostata non sono stati ancora definitivamente chiariti Cell of origin of Prostate Cancer Transit amplifying cells Neuroendocrine cells Luminal cells Basal cells PCa PCa PCa Nella fase iniziale dell’evento tumorigenico la crescita e la sopravvivenza delle cellule neoplastiche dipendono dagli androgeni Quando le cellule fuoriescono dalla ghiandola prostatica e proliferano nei linfonodi, nelle ossa e in altri organi, diventano progressivamente meno dipendenti dagli androgeni Normal prostate epithelium PCa ? CRPC ? ? eventi molecolari alla base della trasformazione tumorale ? Molecular biology of Prostate Cancer Aberrant activation of developmental genes Alteration of oncogenes and/or tumor suppressors Alterazioni genetiche associate al carcinoma prostatico Mutazioni germinali a carico di geni specifici: ELAC2, BRCA1, BRCA2, HPCX, KLF6, HPC20, RNAseL, MSR1 predisposizione ereditaria alla comparsa di carcinoma prostatico BRCA1, BRCA2 Geni coinvolti nei meccanismi di riparo al DNA KLF6 Gene oncosoppressore RNAseL Riduzione di attività (es. mutazioni) /perdita di espressione di RNAseL Suscettibilità alle infezioni virali Attività IFNα MSR1 Riduzione di attività (es. mutazioni) /perdita di espressione di MSR1 Vulnerabilità alle infezioni da Listeria Monocytogenes, Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli, HSV1 Molecular biology of PCa: COMMON GENETIC ALTERATIONS Normal Prostate * PI3K pathway activation PTEN inactivation more frequent in advanced PCa (~70%) Localized and Metastatic PCa * p53 inactivation more frequent in advanced PCa (~42%) * RB1 inactivation more frequent in advanced PCa (~50%) * c-MYC amplification more frequent in advanced PCa (~30%) * NKX3.1 mutations more frequent in advanced PCa (~80%) * TMPRSS2/ETS fusions 50-80% of primary PCa Mazaris et al, Nephro Urol Mon. 2013;5(3); Barbieri CE et al, Urologic Oncology 2014; 32:53e15-53e22 Castration Resistant PCa (CRPC) Traslocazione di ERG,ETV1,ETV4,ETV5 con un gene la cui espressione è regolata dagli androgeni (TMPRSS2, SLC45A3, NDRG1…) ERG, ETV1, ETV4 e ETV5 sono fattori di trascrizione appartenenti alla famiglia ETS Traslocazioni cromosomiche a loro carico sono state individuate in circa il 60% dei casi di carcinoma prostatico e sono state individuato anche in PIN Chr. 21 ARE ERG TMPRSS2 traslocazione Chr. 21 ERG ARE mRNA proteina TMPRSS2 viene over-espresso in presenza di androgeni (ARE: androgen response element nella regione regolatoria) Dopo la traslocazione il promotore di TMPRSS2 regola l’espressione di ERG/ETV1/ETV4/ETV5 La traslocazione TMPRSS2/ERG se espressa in prostata normale non è però in grado di indurre trasformazione tumorale Probabilmente determina una condizione favorevole all’acquisizione di ulteriori alterazioni genetiche che portano alla completa trasformazione tumorale Nuove prospettive diagnostiche e/o terapeutiche? Traslocazione di ERG/ETV1/ETV4/ETV5 La fusione tra TMPRSS2 e ERG (TMPRSS2/ERG) è il riarrangiamento più frequente nel cracinoma prostatico (in circa il 50% dei casi) PIM1 Therapeutic opportunity for ERG positive PCa: radio-sensitization through PARP inhibitors Han S et al, (2013) Neoplasia 15(10): 1193-1203. TMPRSS2/ERG: new diagnostic opportunity Hägglöf C, et al. (2014) TMPRSS2-ERG Expression Predicts Prostate Cancer Survival and Associates with Stromal Biomarkers. PLoS ONE 9(2): e86824 Gli stadi precoci del cancro alla prostata sono caratterizzati da una mantenuta sensibilità all’effetto degli androgeni Negli stadi più avanzati le cellule tumorali possono acquisire ulteriori mutazioni genetiche che le rendono indipendenti dall’azione degli androgeni (AIPC: androgen independent prostate cancer) Epitelio normale di prostata PIN Carcinoma prostatico Carcinoma prostatico metastatico CRPC Molecular mechanisms at the basis of progression to CRPC 1. AR amplification/over-expression 30% of CRPC carry AR gene amplification Visakorpi T et al, Nat Genet 1995; 9: 401-6 AR AR AR AR AR AR AR ARE transcription Waltering KK et al, Increased expression of androgen receptor sensitizes prostate cancer cells to low levels of androgens, Cancer Research, 2009; 69(81): 8141-9 Molecular mechanisms at the basis of progression to CRPC 2. AR mutations 8%-25% of metastatic lesions Knudsen KE et al, Trends Endocrinol Metabol, 2010; 21:315-24 Molecular mechanisms at the basis of progression to CRPC 3. AR splice variants Tepper CG, Cancer Research, 2002; 62: 6606-14 Guo Z et al, Cancer Research, 2009; 69:2305-13 Molecular mechanisms at the basis of progression to CRPC 4. AR post-translational modifications limited evidence of clinical implication S210 McCall P et al, Br J Cancer, 2008; 98: 1094-101 AR p-Ser210 was identified to correlate with decreased survival in hormone-therapy refractory patient samples and can activates AR under low androgen conditions Molecular mechanisms at the basis of progression to CRPC 5. Intra-tumoral androgen synthesis Montgomery RB et al, 2008, Cancer Research, 68: 4447-54 La deprivazione di androgeni costituisce il trattamento cardine del carcinoma prostatico avanzato Se emergono cloni androgeno-indipendenti la neoplasia diviene insensibile a questo tipo di terapia Per questo si è alla ricerca continua di nuovi targets terapeutici Diventa molto importante definire gli eventi molecolari alla base della trasformazione tumorale nel carcinoma prostatico Nuovi targets terapeutici e nuovi strumenti diagnostici/predittivi Molecular classification of PCa PCa TMPRSS2/ETS+ TMPRSS2/ ETS- Enriched for p53 mutations Enriched for PTEN deletion SPOP mut NO PI3K pathway lesions NO p53 lesions CHD1 deletion CE Barbieri et al, Nature Genetics, 2012, 44(6): 685-691 CE Barbieri et al, Urologic Oncology, 2014, 32:53e15-53e22 SPOP wt
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