SENTOSCRIVO Società Cooperativa AVV. BELLANI – Il valore dell’emogasanalisi se lo ricorda? C.T. DIF. ORSETTI – Diciamo che i valori sono tutti abbastanza permissivi, è un’emogasanalisi con un pH 7,51 quindi è abbastanza buono, quindi non ha grossissimi problemi dal punto di vista clinico. elettrocardiogramma sovraccarico che Ha una è ventricolare lieve buono, a dispnea, ha sinistra ha soltanto e un un probabili, possibili esiti di un infarto; ha una Rx del torace che tutto sommato non dimostra granché di patologico, ha un innalzamento dei globuli bianchi e dei neutrofili legati probabilmente alla patologia di base che la paziente ha. Qui l’anestesista purtroppo non quantifica il rischio anestesiologico, vede la paziente e non lo quantifica, però non impedisce neanche che si faccia l’intervento chirurgico, cioè dice al chirurgo: l’intervento lo puoi fare, perché siccome al tavolo operatorio ce lo porto io e l’addormento io, io non addormento il paziente se sono d’accordo, su questo non c’è nessun dubbio, quindi non possiamo prendercela con il chirurgo. L’anestesista non quantifica il rischio anestesiologico, lo quantifica mi pare Ronchi in una sua disquisizione come un ASA 4. AVV. BELLANI – 3 – 4... C.T. DIF. ORSETTI – Potremmo dire che sta intorno al 3 – 4, non è fortemente inabilitante questa malattia e comunque se è 4 il 4 è legato a quella patologia. Quindi siccome vado a migliorare comunque quella patologia, sicuramente N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 126 SENTOSCRIVO Società Cooperativa riduco la problematiche che la paziente ha. AVV. BELLANI – Scusi professore, ha detto: è legato, se è un ASA 4 a quella patologia, può esplicitare alla Corte? C.T. DIF. ORSETTI – Ha un versamento pleurico bilaterale. AVV. BELLANI – Senta, il Professor Sartori in esame ha detto “qui è stato fatto addirittura il talcaggio” perché dice “non ha senso neoplastiche farlo perché pleuriche che si usa danno nelle forme recidiva nel versamento”. Allora volevo chiedere un vostro commento. C.T. DIF. ORSETTI - Questa non è... parla lui, ma non è sicuramente una forma benigna, eh. C.T. DIF. MARTELLI – Scusi un attimo, certe volte mi viene da sorrider... che cosa aspetto, che si formi il versamento? Allora, io faccio una toracoscopia, una volta che ho fatto la toracoscopia non succede niente se io faccio il talcaggio. Volevo ricordare a tutti, alla Corte in modo particolare, che il talcaggio l’ho fatto in circa 2.000 pneumotoraci, non è che si forma il versamento, per prevenire il pneumotorace, e allora? Allora è uno che ha un versamento e che c’ha tutta quella patologia, ancorché non l’abbia dimostrato e che non si veda in quel momento ma non (inc.) esame istologico definitivo, faccio un talcaggio, che cosa è successo? Ho prevenuto il fatto che comunque sia quel versamento che lì abitualmente, normalmente non ci deve essere non ritorni. Ritorna? Non lo so, non ho la palla di vetro, non lo so, ma penso N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 127 SENTOSCRIVO Società Cooperativa proprio che ritorni. Allora se uno mi spiega qual è il problema del talcaggio, che voi chiamate intalcamento, ma il talcaggio vorrei sapere quale problema c’è, che probabilmente mi si dirà che la signora fra trent’anni svilupperà un mesotelioma? Tra trent’anni? Non lo so, mi sembra che sono delle cose... allora il talcaggio ogni volta che c’è un versamento a meno che non sia, Giudice, con una causa certa, ovvero un versamento cardiogeno dovuto a un difetto di pompa, attenzione, e questo è il problema, a cardiologo, un difetto di anestesista o pompa, tu internista devi con migliorarlo una terapia idonea a che non si formi più quel versamento. Ma quando c’è una patologia qualunque anche in una polmonite con un versamento toracoscopia metapneumonico e svuotare talora tutto; ma si può quando fare sai una che è determinato da qualche cosa non devi fare il talcaggio, c’ha la polmonite e che gli vado a fare il talcaggio? AVV. BELLANI – Oltre a quello che avete detto il Dottor Squicciarini ha detto “qui c’era un linfoma” eccetera e quindi l’origine neoplastica del versamento è accreditata dai Consulenti tecnici del Pubblico Ministero. C.T. DIF. MARTELLI – No no, non ci siamo. Io non giudico e non critico gli altri, le spiego le motivazioni perché vanno fatte, che sono diverse. Se quel liquido pleurico è negativo, si è formato perché c’è un blocco dei linfatici a prescindere, quindi ritengo secondo scienza e coscienza N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 128 SENTOSCRIVO Società Cooperativa che si riformi, per esperienza, perché se no ognuno dice quello che vuole. No, non è così. Quel versamento in un paziente che ha quel tipo di TAC, allora ci mettiamo a discutere della TAC, quel versamento è un versamento che certamente si riforma. Certo se non avesse avuto niente sarebbe stato diverso, allora avrei detto: tu sei matto a farlo. Eh no, se no qui, scusi tanto eh, ognuno parla e ognuno dice rammentarlo quello però, che io vuole. Senta personalmente ho io, fatto solo più per 7.000 interventi in videotoracoscopia, non me li hanno fatto gli altri, è chiaro? Allora le indicazioni bisogna saperle dare e fare il chirurgo è la cosa più sciocca che ci sia, è l’indicazione che è la cosa più difficile da dare, è questo. Ricordo solo un grande chirurgo inglese che diceva che per fare un chirurgo ci vogliono dieci anni, che sa quando operare venti, che sa quando non deve operare non basta una vita, allora bisogna nascerci. AVV. BELLANI – Sempre il Professor Sartori in questo caso ha detto e ha contestato quindi che la diagnosi si doveva fare con l’agobiopsia sovraclaveare e che c’erano più possibilità che questa avesse un esito rispetto a quella chirurgica. C.T. DIF. ORSETTI – Ripeto quello che ha detto Martelli, una cosa è l’agobiopsia e una cosa invece è una biopsia fatta con il tru L’agobiopsia, cut o cioè addirittura il prelievo una biopsia di alcune chirurgica. cellule non N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 129 SENTOSCRIVO Società Cooperativa avrebbe comportato sicuramente la diagnosi. Si tratta di un’area che presenta anche necrosi all’interno, quindi non vengono assolutamente cellule. Voglio aggiungere una cosa: ma se noi non facciamo diagnosi dopo i prelievi fatti sulla pleura, dopo i prelievi fatti sul polmone, dopo una biopsia escissionale fatta sui linfonodi non abbiamo raggiunto la diagnosi. Io non so di chi è la responsabilità, (inc.) gli istologi non l’hanno raggiunta, noi facciamo la diagnosi con un’agobiopsia? Cioè questo è veramente impossibile, ammettere che con un’agobiopsia biopsia si poteva escissionale, fare cioè una diagnosi togliere un quando pezzo, non una ha comportato la diagnosi è veramente una cosa che non sta né in cielo né in terra, non si può proprio affermare. È tutto il contrario di quello che ha detto, mi dispiace per Sartori, mi dispiace per chi l’abbia detto, ma un esame citologico... tra un esame citologico e un esame istologico c’è una differenza sostanziale. Non possibile scientificamente ammettere possibilità di diagnosi con un esame citologico in assenza di diagnosi su un esame istologico su biopsia, non agobiopsia con tru cut, ma su biopsia escissionale. C.T. DIF. MARTELLI – Volevo dire una cosa, ancora questo... forse bisogna sospetto che sentire ho io i grado fatto anatomopatologi. nella mia diagnosi Il di presunzione presumevo, presumo che questo sia un linfoma. N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 130 SENTOSCRIVO Società Cooperativa Ora, il linfoma se non si prende un tocco di... nessuno anatomopatologo ti può fare la diagnosi sull’agobiopsia. Allora l’indicazione, sì io concordo con quello che dice Francesco Sartori, certo una biopsia... non un’agobiopsia, bisogna fare un’incisione qui e prendere un frammento. Ma ripeto, io sto dicendo una cosa assai diversa: un conto qualcosa perché è la quel diagnosi, un versamento, conto che è era fare bilaterale, sicuramente avrebbe continuato a dare una sintomatologia alla paziente, avrebbe dato una dispnea alla paziente, tutto qui. Certo non è... allora, la metodica sola, mi sembrava di aver versamento, detto signor toracoscopia. Cioè che Giudice, la se non non toracoscopia ci fosse stato l’avrei fatta la l’avrei fatta, la farei in questo caso solo perché c’è il versamento, ma se non ci fosse il versamento sarei folle a andare a fare la diagnosi in quella maniera ecco, non so se... PRESIDENTE – Sì sì. Difesa Brega Massone – Avvocato Fornari AVV. BELLANI – Volevo fare una citazione dell’esame della Dottoressa Marenghi relativamente alle alternative alla cura del versamento. La leggo tutta: “La paziente ha già un problema respiratorio dovuto probabilmente anche al fatto che, anzi sicuramente al fatto che avesse dei versamenti pleurici. Ma questi versamenti pleurici sono N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 131 SENTOSCRIVO Società Cooperativa giustificati probabilmente dalla malattia neoplastica”, e dice la Dottoressa Marenghi, Consulente del Pubblico Ministero, “potevano essere risolti non con una VATS, ma con degli atteggiamenti terapeutici molto meno invasivi, per esempio in anestesia locale facendo una toracoscopia, applicando direttamente un catetere per toracentesi, che sono cose che si fanno regolarmente per fare stare meglio il paziente, farlo respirare meglio”. La questione delle alterative nella cura del versamento. C.T. DIF. MARTELLI – Scusi non ho capito, non ho capito che cosa ha detto lei, si possono fare... AVV. FORNARI – Commentare questa... C.T. DIF. MARTELLI – Credo di aver capito male, credo di aver capito male, perché lei dice, si possono fare come alternative. Sono perfettamente d’accordo, l’alternativa ad una VATS è la toracentesi o il posizionamento di un drenaggio, non ci sono altre alternative. AVV. FORNARI – (inc.). C.T. DIF. MARTELLI – No, lei ha parlato di toracoscopia. AVV. FORNARI – Toracoscopia sì sì, anche di toracoscopia. C.T. DIF. MARTELLI toracoscopia o – Sì, se lei mi spiega videotoracoscopia... la che vuol dire toracoscopia o videotoracoscopia sono la stessa identica cosa, cioè ci mette il video sopra... no, non era questo... allora io credo che lei volesse dire, Avvocato, le toracentesi. Ho spiegato perché la toracentesi non va, perché lo sappiamo N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 132 SENTOSCRIVO Società Cooperativa tutti, tutti. Chi ha esperienza in Chirurgia Toracica sa benissimo che il versamento che si riforma è un versamento che incarcera il polmone. La parola trapped lung, che basta sanno tutti che aprire cos’è. versamento che toracentesi ripetute venga si incarcerato Google, Il versamento ripete, che permette e lì polmone e incarcerato lo recidivante, il viene fa sì nessuna sottoposto che il a polmone toracoscopia o videotoracoscopia o toracotomia può riportare il polmone a parete. Ecco perché io invito, anche in ospedale da me invitavo i miei oncologi: ragazzi, il versamento pleurico va tenuto sotto stretta osservazione perché rapidissimamente diventa un versamento massivo, non dopo sei mesi, dopo 40 giorni e ti ha bloccato il polmone. Allora tu sei responsabile caro di non aver fatto fare una toracoscopia. Il Giudice giustamente dice: Martelli lei mi fa perdere tempo e ha ragione, ma io avevo un caso qui proprio di questi giorni al quale ho detto “le devo fare la toracoscopia subito”. Io non essendo più al Forlanini per non forzare la mano e doverlo fare in una clinica e (inc.) ho detto “faccia come le pare”, oggi non c’è più niente da fare. Allora, perché non ci diciamo: l’indicazione, ancora una volta lo ripeto, è soltanto a favore del paziente perché possa avere quella qualità di vita che sicuramente un polmone incarcerato non gli potrà mai più dare. Vi assicuro che morire per mancanza di N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 133 SENTOSCRIVO Società Cooperativa fiato è una cosa bruttissima, è una cosa veramente brutta e certe volte siamo noi i responsabili, noi di non aver fatto quel talcaggio e questo è ancora più grave e sostenere questo fatto è gravissimo, di non far fare un talcaggio, perché poi ne paghiamo le conseguenze e più che noi le paga il paziente. E messo un drenaggio non che gli hai risolto il problema, il polmone non si riespande, non ci sta Padre Eterno che tenga, purtroppo è così. Difesa Brega Massone – Avvocato Bellani AVV. BELLANI – Volevo chiedere in particolare al Professor Orsetti se, sempre per il calcolo della BMI, se questa paziente possa ritenersi cachettica come è stato indicato da un Consulente tecnico del Pubblico Ministero. C.T. DIF. ORSETTI – Questa paziente presenta un BMI di 17,8 quindi assolutamente al di fuori dei parametri di cachessia. Ricordo che il valore normale del BMI va da 18,5 a 24,9. PRESIDENTE – 17,8 la signora. C.T. DIF. ORSETTI – 17,8 è un po’ magra, si chiama magrezza, non si chiama cachessia. Come gli obesi, c’è l’obesità di primo, secondo, terzo grado in rapporto al BMI, se è sopra 40 è uno... AVV. BELLANI – Scusi, restando a questi parametri quando si dice cachessia se 17,9 no? C’è un indice al disotto del quale... N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 134 SENTOSCRIVO Società Cooperativa miocardiopatia sclero ipertensiva, cioè che si verifica in quei soggetto che hanno un aumento della pressione arteriosa, che può determinare una ipertrofia del ventricolo sinistro fino allo sfiancamento e quindi una situazione di edema polmonare, che configura l’edema congestizio. AVV. BELLANI – Ricorda i valori rispetto alla funzionalità dei reni e del fegato della signora? Cioè la creatinemia e i valori del fegato signora se li ricorda? C.T. DIF. ORSETTI – Più che ricordarli li vedo e sono tutti compresi nel range della variabilità fisiologica, non ha grosse alterazioni, non ha grosse alterazioni. GIUDICE – (inc. fuori microfono). C.T. DIF. ORSETTI – Eh ma il 21 marzo già... alla fine eh, cioè voglio dire questo alla fine, ma all'inizio i valori sono del tutto validi, non presenta grosse alterazioni eh. PRESIDENTE – Stava benino. C.T. DIF. ORSETTI – È una donna attiva, cioè lo scrive... PRESIDENTE – Stava bene. C.T. DIF. ORSETTI – Che stava bene è da verificare, perché ha una patologia che è una patologia seria, però è una donna attiva con eccetera che situazione grave, esami la di non grave. laboratorio, facevano Poi signora e è prevedere chiaro quindi elettrocardiogramma che andava ha comunque una una patologia identificata e N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 137 SENTOSCRIVO Società Cooperativa C.T. DIF. AVATO – Sì, una valutazione noi la possiamo fare proprio tenendo parametri. conto La della creatinina dell’intervento, il 16, è variazione in 1,46 realtà con un di alcuni già prima intervallo di normalità 0,50 – 0,90; esiste questa anamnesi positiva che dà conto dell’ingravescenza iperacuta. Esiste questa caratteristica di metastatizzazione di questa neoplasia per cui in un’autopsia carenza io credo di un che riscontro non si diagnostico abbiano elementi di di certezza e nemmeno di estrema probabilità per riferire il decesso all’intervento migliorativo rispetto chirurgico che all’evacuazione anzi del è stato versamento, quindi quello che è da immaginare è che sia intervenuto un fattore già indipendente dal esistente, tecnicismo autonomo chirurgico. e sicuramente L’insufficienza renale si è aggravata, però questo non ha nulla a che veder con l’intervento al torace, non... 1,46, passiamo a 2 immediatamente dopo l’intervento, in seconda giornata insomma. AVV. FORNARI – Quindi non c’è diciamo una correlazione tra l’insufficienza renale e il decesso. C.T. DIF. AVATO – L’insufficienza renale e anche la cardiomiopatia, perché il rene è produttore di fattori che incidono l’angiotensina, produzione di sulla funzionalità l’angiotensinogeno determinati ormoni miocardica, s’inserisce tipo il nella fattore N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 139 SENTOSCRIVO Società Cooperativa natiuretico atriale per esempio che sono correlati proprio a queste particolari insufficienze periferiche e che incidono sulla funzionalità contrattile del cuore, quindi insufficienza miocardica di tipo congestizio, come diceva il collega prima. AVV. FORNARI – Un’ulteriore domanda diciamo subordinata rispetto a questa: il fatto che oltre al talcaggio siano state fatte anche un’incidenza, parlo delle biopsie esclusivamente può di aver avuto incidenza, sul decesso della signora? C.T. DIF. MARTELLI – Non vedo il nesso, scusi che c’entra? No no, allora le biopsie pleuriche non incidono nella maniera più assoluta sul problema respiratorio. Certo, se gli ho tolto un polmone sì, ma se ha fatto una biopsia e già mi biopsia, sembra vediamo che la sia stato superficie risposto, una respiratoria piccola qual è e vediamo che cosa è successo. Allora, una biopsia di 1 centimetro, 2 centimetri di parenchima polmonare non può scatenare tutto questo. Sicuramente sono le condizioni, a mio avviso sono delle condizioni che sono serie dal punto di vista neoplastico, perché abbiamo visto queste TAC, abbiamo visto tutto quanto, che danno questi problemi. Ma dire che una biopsia, che una semplice biopsia fatta in toracoscopia, fatta su stappler, con sparata di una suturatrice possa provocare qualche cosa... insomma mi sembra che sia un po'... N. R.G. C.A. 13/12 - R.G.N.R. 25477/08 - 03/02/2014 c/BREGA MASSONE PIER PAOLO + ALTRI 140
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