Newsletter 19 Marzo 2014

Lavorare due settimane al mese? Per qualcuno è già un successo. Per i 2.500 operai della
Fiat Mirafiori, per esempio, impegnati nella produzione dell'Alfa
Mito (su un totale di 5.400 addetti alle Carrozzerie). Da oltre tre
anni, infatti, lavoravano solo tre
giorni al mese su quella che è
l'unica linea rimasta attiva nello
stabilimento torinese.
Ma ora, nonostante il marchio
Alfa Romeo sia il più penalizzato
dal mercato italiano ed europeo
tra quelli del gruppo Fca-Fiat, gli
operai sono tornati in fabbrica.
“ Una prima buona notizia - commenta Roberto Di Maulo in
un’intervista rilasciata al Sole 24
Ore - non solo perché i lavoratori
sono rientrati per due settimane,
ma soprattutto perché significa
che il programma di investimenti
su Mirafiori è reale ed è già partito ”.
Non si è infatti di fronte ad un
improbabile boom della domande della vettura realizzata a Mirafiori, ma semplicemente alla
necessità di produrre più auto da
stoccare. Perché tra poco lo linee dovranno fermarsi per prepararsi ad accogliere i nuovi modelli dopo un’attesa troppo lunga.
D’altronde lo stesso Sergio Marchionne, aveva dichiarato a Ginevra che a Mirafiori si stava organizzando lo stabilimento per
predisporre la produzione della
Maserati Levante, il suv previsto
per il 2015, probabilmente verso
la fine dell’anno.
I dettagli del piano industriale
saranno illustrati il 6 maggio a
Detroit, ma il futuro di Mirafiori è
già sostanzialmente individuato
come la “fabbrica della Maserati”.
In realtà non solo una fabbrica,
bensì un polo con due stabilimenti: Mirafiori, e l’ex fabbrica
Bertone dove vengono prodotte
le Maserati Quattroporte e Ghibli.
''E' una notizia importante - commenta Vincenzo Aragona della
Fismic - spero che il mercato
continui a premiare i marchi del
gruppo Fca che potrebbe preludere a un rilancio storico dello
stabilimento di Mirafiori anche
con ricadute occupazionali non
indifferenti.
Per questo - ha aggiunto - attendiamo con ansia cosa dira' l'ad
Sergio Marchionne con il prossimo piano industriale''.
Ovviamente per predisporre
l’immenso stabilimento torinese
per le nuove linee, occorrerà sospendere la produzione attuale.
Da qui l’esigenza di predisporre
delle scorte della Mito nonostante l’andamento del mercato.
Ma se per gli operai delle Carrozzerie il rientro è legato a fattori contingenti, qualche spiraglio
di ottimismo in più si può notare
anche agli Enti Centrali.
I giorni di cassa integrazione per
aprile si sono ridotti da quattro a
due ed i lavoratori coinvolti sono
diminuiti da 3.200 a 2.000.
In questo numero
Editoriale
Fiscale
Sicurezza
Pagina donne
Appuntamenti sindacali
Cronaca dal Mondo
Libri, film e ricetta
DIRETTORE RESPONSABILE
VINCENZO BACARANI
PROGETTO GRAFICO
E REDAZIONE
MARTINA ROMANO
FEDERICA CICCARELLI
GIULIA BATANI
CONTATTI
[email protected]
Raggiunto l’accordo sul nuovo contratto integrativo di Capgemini Italia, Capgemini BS e Capgemini BST dopo più di
tre mesi di difficile trattativa condotta a partire dalla disdetta di tutti gli accordi aziendali data dall’azienda.
Le RSU nella stragrande maggioranza, con FIM, UILM e
FISMIC, sono stati sempre consapevoli che senza accordo
i lavoratori Capgemini avrebbero PERSO TUTTI gli ISTITUTI della contrattazione integrativa oltre che il patrimonio di anni di contrattazione aziendale: in questo scenario
per i lavoratori sarebbero rimasti in vigore esclusivamente
gli istituti regolati dal CCNL oltre che l’unilateralità delle
decisioni che l’azienda da oggi in poi avrebbe potuto intraprendere in merito ai trattamenti di miglior favore.
Con serietà, coerenza e con responsabilità FIM UILM FISMIC e il COORDINAMENTO delle RSU e la direzione
aziendale Capgemini hanno trovato l’intesa che ha portato
alla firma dell’accordo lo scorso venerdì 14 marzo presso
la sede di Unindustria a Roma.
FATTO!
Ci eravamo impegnati sul ripristino degli istituti:
Ci eravamo impegnati a tutelare i salari:
FATTO!
Ci eravamo impegnati sul telelavoro:
FATTO!
Abbiamo l’accordo per il telelavoro come modalità di lavoro
in azienda.
Ci eravamo impegnati sulla realizzazione della formazione
continua congiunta: FATTO!
Cari amici, è convocata per il giorno
20 marzo 2014 la riunione della Segreteria Nazionale alle ore 10:00
presso i nostri uffici in via delle Case
Rosse 23.
ORDINE DEL GIORNO:
1) Situazione politica e sindacale
2) Contratto Fiat
3) Contrattualistica CNAI
4) Elezioni FASIF e Cometa
5) Bilancio Consuntivo 2013 e Preventivo 2014
6) Convocazione Consiglio Generale
Nazionale
7) Eventuali e varie
OGGETTO: CONVOCAZIONE MICRON 20 MARZO 2014 ORE 15:00
PRESSO MISE
La Segreteria Generale Nazionale
delega il Sig. Francesco Rimi a rappresentare la Segreteria alla Riunione del 20 marzo 2014 presso
Mise.
DISTINTI SALUTI
Segreteria Generale
Abbiamo ottenuto la realizzazione strutturata della formazione continua attraverso l’attiva partecipazione del
sindacato. La riqualificazione professionale come strumento di crescita continua delle persone in Capgemini
potrà liberare nuove risorse che l’azienda reinvestirà
per lo sviluppo e il miglioramento dei lavoratori.
Ci eravamo impegnati sulla tutela occupazionale:FATTO!
L’azienda si impegna a non utilizzare strumenti strutturali
collettivi sui livelli occupazionali e si impegna ad un costante monitoraggio congiuntamente ai sindacati
dell’andamento del piano.
NESSUN
LICENZIAMENTO
PER
EFFICIENTARE
L’AZIENDA, MA CONFRONTO CON RSU E ORGANIZZAZIONI SINDACALI … QUELLE CHE NON SCAPPANO DALLE
RESPONSABILITA’!
L’accordo vale per i lavoratori di capgemini italia, capgem i n i
b s
e
c a p g e m i n i
b s t .
Per i lavoratori aive assunti in capgemini italia dal 2013
l’azienda eroghera’ il premio di risultato (2013) per chi
non ha avuto l’elemento perequativo e trasformera’ in
superminimo non assorbibile (per la quota pari a 25,82€
+ il valore per livello del superminimo collettivo del vecchio integrativo) il superminimo individuale di chi lo percepisce.
GRANDISSIMO RISULTATO ALLA
BCUBE S.p.A. (ex Argol) di Grottaglie, 100% delle RSU alla FISMIC.
Nella giornata del 10/03/2014 si sono
svolte le elezioni per il rinnovo della
RSU /RLS nell’azienda BCUBE SpA,
presso il sito di Alenia Grottaglie.
La partecipazione dei lavoratori che
hanno votato i candidati della FISMIC
è stata altissima circa il 93% degli
aventi diritto.
Il rinnovo è avvenuto con
l’applicazione del nuovo Testo Unico
sulla Rappresentanza del 10/01/2014.
Il risultato assegna alla FISMIC
(100%) tre RSU su tre, oltre che
uno RLS.
Il dato ci fornisce un importante segnale di fiducia e voglia di cambiamento da parte delle maestranze,
inoltre è di estrema soddisfazione
poiché la FISMIC partecipava per la
prima volta alla competizione elettorale, in precedenza la RSU era composta da 3 rappresentanti di Fim-FiomUilm, ovviamente per questa tornata
non avranno nessuna RSU.
Questo risultato ci sprona a lavorare
con maggiore fiducia, ma ci assegna
anche una grande responsabilità, è
ancor più significativo perché rafforza
la presenza della Fismic all’interno
del sito Alenia Aermacchi di Grottaglie, dove a breve ci aspettano altre
sfide.
Ringraziamo tutti i lavoratori, che hanno posto la loro fiducia sia alla FISMIC sia a propri candidati, un plauso va dato anche all’intero gruppo
dirigente per il gioco di squadra messo in campo.
Auguriamo un buon lavoro a tutta la
RSU, riconfermando il pieno sostegno
della struttura provinciale Fismic.
«Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2006/54/
CE ˗˗ Parità di trattamento fra uomini e donne in materia di
occupazione e impiego – Corso di formazione per il conseguimento della nomina come dipendente pubblico di
ruolo – Esclusione per assenza prolungata – Assenza dovuta a un congedo di maternità».
Nella causa C-595/12, avente ad oggetto la domanda di
pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi
dell’articolo 267 TFUE, dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Italia), con ordinanza del 4 ottobre 2012,
pervenuta in cancelleria il 19 dicembre 2012, nel procedimento Loredana Napoli contro Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria,
LA CORTE (Prima Sezione), ha pronunciato la seguente
sentenza:
1 La domanda di pronuncia pregiudiziale verte
sull’interpretazione degli articoli 2, paragrafo 2, lettera c),
14, paragrafo 2, e 15 della direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e
della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di
occupazione e impiego.
2 Tale domanda è stata presentata nell’ambito di una controversia tra la sig.ra Napoli e il Ministero della Giustizia –
Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (in prosieguo: l’«Amministrazione penitenziaria») avente ad oggetto
l’esclusione della sig.ra Napoli da un corso di formazione
per l’assunzione della qualifica di vice commissario di polizia penitenziaria a seguito della sua assenza da detto corso per più di 30 giorni, assenza motivata da un congedo
obbligatorio di maternità.
Diritto dell’Unione
3 I considerando 2, 23, 25 e 28 della direttiva 2006/54
sono così formulati: «(2) La parità fra uomini e donne è un
principio fondamentale del diritto comunitario, ai sensi
dell’articolo 2 e dell’articolo 3, paragrafo 2, del trattato
[CE], nonché ai sensi della giurisprudenza della Corte di
giustizia. Le suddette disposizioni del trattato sanciscono
la parità fra uomini e donne quale “compito” e “obiettivo”
della Comunità e impongono alla stessa l’obbligo concreto
della sua promozione in tutte le sue attività.
(...)
(23) Dalla giurisprudenza della Corte di giustizia risulta
chiaramente che qualsiasi trattamento sfavorevole nei
confronti della donna in relazione alla gravidanza o alla
maternità costituisce una discriminazione diretta fondata
sul sesso. Pertanto, occorre includere esplicitamente tale
trattamento nella presente direttiva.
(...)
(25) Per chiarezza, è altresì opportuno prevedere esplicitamente la tutela dei diritti delle lavoratrici in congedo di
maternità, in particolare per quanto riguarda il loro diritto a
riprendere lo stesso lavoro o un lavoro equivalente e a
non subire un deterioramento delle condizioni di lavoro
per aver usufruito del congedo di maternità nonché a beneficiare di qualsiasi miglioramento delle condizioni lavorative cui dovessero aver avuto diritto durante la loro assenza.
(28) L’effettiva attuazione del principio della parità di trattamento richiede che gli Stati membri istituiscano procedure
adeguate».
Per questi motivi, la Corte (Prima Sezione) dichiara:
1) L’articolo 15 della direttiva 2006/54/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante
l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, dev’essere interpretato nel senso che
esso osta a una normativa nazionale che, per motivi di interesse pubblico, esclude una donna in congedo di maternità da un corso di formazione professionale inerente al
suo impiego ed obbligatorio per poter ottenere la nomina
definitiva in ruolo e beneficiare di condizioni d’impiego migliori, pur garantendole il diritto di partecipare a un corso di
formazione successivo, del quale tuttavia resta incerto il
periodo di svolgimento.
2) L’articolo 14, paragrafo 2, della direttiva 2006/54 non si
applica a una normativa nazionale, come quella controversa nel procedimento principale, che non riserva una determinata attività ai soli lavoratori di sesso maschile, ma ritarda l’accesso a tale attività da parte delle lavoratrici che non
abbiano potuto giovarsi di una formazione professionale
completa a causa di un congedo di maternità obbligatorio.
3) Le disposizioni degli articoli 14, paragrafo 1, lettera c), e
15 della direttiva 2006/54 sono sufficientemente chiare,
precise e incondizionate da poter produrre un effetto diretto.
Il rischio che la Tasi alla fine pesi di più sulle tasche delle
famiglie italiane c'è. Lo dice Federconsumatori: non solo la
nuova Tasi, il nuovo tributo sui servizi indivisibili, si prospetta «come una vera e propria simil-Imu», ma rischia di
essere più cara rispetto a quanto pagato nel 2012 per i 5
milioni di famiglie che risultavano esenti e non solo. Infatti,
secondo uno studio del centro ricerche Creef, se i Comuni
scaricheranno metà del possibile aumento dell'aliquota
dello 0,8 per mille sulle prime case, queste pagheranno
una media di 284,78 euro contro i 281 euro dell'Imu 2012.
L'incognita del ritocco delle aliquote da parte dei
Comuni
Se, al contrario, i Comuni lasceranno l'aliquota per le prime
case al 2,5 per mille, come richiesto dall'associazione, l'importo medio sarà di 231,71 euro, con un risparmio di 50
euro rispetto al 2012 per una famiglia di tre persone in una
casa A2 di 100 metri quadri. «La nuova Tasi nasconde non
poche beffe per i cittadini. La prima riguarda le famiglie
meno abbienti che, grazie alle detrazioni, non pagavano
l'Imu e ora con molte probabilità si troveranno a far fronte a
importi non indifferenti - ha spiegato il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti - la seconda riguarda gli
inquilini. Le famiglie in affitto non pagavano l'Imu e si troveranno da un giorno all'altro a pagare la Tasi (dal 10 al
30%)».
Con sentenza n. 9693 del 27 febbraio 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito il fatto che è sempre penalmente responsabile il
datore di lavoro per il mancato
adempimento obbligatorio alla formazione ed informazione sui luoghi di lavoro che non può essere
delegato agli stessi lavoratori attraverso la lettura del Piano operativo di sicurezza.
“…
5. Il ricorso è fondato.
E' radicale ed insanabile la contraddizione logica nella quale è
caduta la Corte territoriale affermando, ad un tempo, che l'operaio infortunatosi non era stato istruito in ordine alle correte modalità
di montaggio del trabattello e che
tale omessa istruzione non era in
alcun modo giustificabile (pag. 3);
che anche l'imputato rivestiva il
ruolo di datore di lavoro, assieme
al congiunto M.; che era innegabile che l'omissione di formazione e
informazione era da ascriversi a
responsabilità del datore di lavoro
e, tuttavia, che l'imputato dovesse
andare esente da penale responsabilità poiché la vigilanza concreta in quel cantiere competeva a I.
M.
Di conseguenza risulta incomprensibile l'affermazione, smentita
dalla premessa sopra riportata,
che i lavoratori erano stati informati delle corrette modalità di
montaggio dei ponteggi….”
Art.13- Indennità di Prestazione Collegata alla Presenza
“…
5.1. Inoltre, senza necessità di
approfondire l'aspetto dell'indelegabilità della posizione di garanzia
in relazione a contesti aziendali
minimi (sul punto nulla è dato sapere dalle sentenze di merito),
non può certamente sollevare da
responsabilità il datore di lavoro la
pretesa assunzione fattuale di esclusivo garante da parte di altro
soggetto rivestente lo stesso ruolo
datoriale. Invero, sarebbe occorso
ben altro per procurare l'effetto
dell'esonero di I.L.R., secondo la
consolidata e pluridecennale interpretazione giurisprudenziale, che
ha, poi, trovato scrittura normativa
nell'art. 16 del d. Igs. n. 81 del
974/2008 (atto scritto con data
certa, accettato espressamente e
per iscritto, pienezza dei poteri,
con corrispondente autonomia di
spesa). Esonero che, in ogni caso, non potrebbe giammai sollevare il delegante dal dovere di vigilanza, pur esercitato, evidentemente per le aziende di grandi
dimensioni, attraverso adozione
d'idoneo sistema di controllo del
modello gestionale ed organizzativo (art. 30, comma 4, richiamato
dall'art. 16, stesso corpo normativo).
L'analisi deve essere correttamente mirata tenendo presente la funzione e lo scopo della responsabilità penale derivante da posizione
di garanzia. Senza necessità di
ripercorrere un terreno ampiamente …”
Nei casi in cui venga introdotto
un diverso sistema di pause ,
che comporti la Monetizzazione
di parte delle pause precedentemente godute dai lavoratori addetti alle linee a trazione meccanizzata con scocche/parti di
prodotto in movimento continuo ,ai lavoratori interessati ,che
saranno addetti alle lavorazioni
suddette e in forza al momento
dell'entrata in vigore del nuovo
regime di pause sopra indicato ,
tale monetizzazione sarà riconosciuta tramite una voce retributiva
denominata "Indennità di prestazione collegata alla presenza"
L'importo forfettario , da corrispondere solo per le ore di effettiva prestazione lavorativa ,
con esclusione tra l'altro delle ore
di inattività , della mezz'ora di
mensa e delle assenza di cui la
copertura retributiva è per legge e/
o contratto parificata alla prestazione lavorativa , è concordato ,
con tutti gli aventi diritto , in misura di 0,183 euro lordi ora.
Tale importo è stato definito
dalle parti in senso onnicomprensivo , dal momento che , in
sede di quantificazione , si è tenuto conto di ogni incidenza sugli
istituti legali e/o contrattuali e pertanto il suddetto importo forfettario
orario è comprensivo di tutti istituti
legali e/o contrattuali.
Con il presente contratto collettivo le parti concordano espressamente ai sensi del secondo
comma dell'art.2120c.c. come modificato dall'art.1 della legge 29-05
-1982 n.297 che la suddetta voce
retributiva denominata "Indennità
di prestazione collegata alla presenza" è da escludere dalla base
di calcolo per il trattamento di fine
rapporto.
“Guardava, dall'autobus, un paesaggio
senza sorprese nel caldo d'agosto. Era
seduta e chiuse gli occhi reclinando
leggermente la testa all'indietro. Il ragazzo la osservò e si accorse che era
incinta. Lei aveva abbassato le palpebre per sentire più forte l'urlo che nella
sua testa già sovrastava il rumore della
ressa nell'ora di punta. La ragazza è
morta.
La ragazza è stata ammazzata.
Alla notizia, il suo cuore aveva perso un
battito. Lei era il suo avvocato d'ufficio,
avrebbe dovuto difenderla contro l'accusa di calunnia. Ma ora la ragazza
non ne aveva più bisogno. Mors omnia
solvit, la morte scioglie tutto. Un senso
di colpa le era piombato addosso come
una fiammata improvvisa. [….........]
Sei mesi prima. La ragazza è in aula,
davanti al giudice, interrogata dal pubblico ministero.
L'avvocato è lì per caso, non è un processo che sta seguendo, ma la faccenda la interessa. Inoltre la giovane donna ha una forza nel rispondere alle domande che stupisce tutti. E che la inchioda al pavimento. L'immagine che le
resterà è di una ragazzina minuta, che
pare arrogante tanta è l'energia (attinta
dal dolore) che mette nelle sue dichiarazioni. E' appena maggiorenne, è islamica, ma veste all'occidentale e parla
bene l'italiano. E' molto carina, ha una
massa di capelli scuri, occhi altrettanto
scuri e intelligenti. Sta ritrattando l'accusa ai genitori. Li aveva denunciati per
maltrattamenti; il padre anche per violenza sessuale. Il giudice non le dà
tregua, capisce che la ritrattazione è
palesemente falsa e coartata. <<Ho
inventato una grandissima stupidata>>
dice convinta, guardando il padre e la
madre negli occhi. <<Ha inventato?>>
chiede il pm. <<Si>>. […......]
<<Ci deve spiegare i motivi per cui ha
presentato questa denuncia che lei dice
essere falsa>>.
<<Volevo uscire anch'io come tutte le
mie amiche, andare fuori a divertirmi,
scherzare, ridere>>.
<<I suoi genitori non la facevano uscire?>>
<<No, nell'ultimo periodo no. Da quando sono scappata l'ultima volta, no, non
potevo più uscire perché avevo cominciato anche a fumare e questo è contro
la mia religione>>.
<<Io voglio capire cosa voleva ottenere
denunciando falsamente i suoi genitori.
Ci spieghi!>>.
<<Volevo andar via da casa>>.
<<Scusi, lei fa una denuncia falsa dicendo
che suo padre la tocca, le fa atti sessuali,
che viene picchiata e maltrattata. Non è
cosa da poco!>>.
<<Mi sono resa conto solo adesso della
gravità>>. […........]
<<Non pianga!>> dice il pubblico ministero. <<Se mi viene da piangere, io piango>>.
<<No, non pianga e dica la verità!>>
<<Invece io piango. Mi scusi, ma preferisco uscire un attimo>>.
Il presidente la ferma. <<Aspetti. Stia tranquilla e non si spaventi>>.
<<Se lei mi spaventa come faccio a non
spaventarmi?>>.
<<Se ha detto cose false doveva piangere
prima. Se lei ha fatto questa cosa, ha commesso anche un reato che si chiama calunnia>>.
Lei non si ferma nemmeno davanti a questo, continua a ritrattare. Non lascia spiragli. Sia il pm che il giudice nutrono ancora
forti dubbi che la ragazza sia sincera, tanto
che il pm gioca il tutto per tutto e le chiede:
<<Cosa le hanno promesso i suoi genitori
per venire a raccontare quello che lei dice
essere la verità?>>. <<Non mi hanno promesso niente, ho deciso io con la mia testa.>>
Dopo qualche mese.
Come se dietro le quinte si fosse tratteggiato un disegno, cominciato il giorno in
cui, per caso, aveva assistito al processo
della ragazza e poi ripreso a sua insaputa,
le viene notificato un avviso di conclusione
delle indagini preliminari emesso nei confronti della ragazza stessa. Lei sarà il suo
difensore d'ufficio. Si, perché dopo la ritrattazione, i genitori sono stati assolti, ma la
procura ha deciso di procedere nei confronti della figlia. Imputazione: calunnia.
L'avvocato la cerca, ha solo l'indirizzo di
casa dei genitori ed è lì che manda la notifica. Non riceve risposta. E non è pronta
alla sorpresa. Pochi giorni dopo, nel suo
ufficio, appare improvvisa e silenziosa la
madre della ragazza. Accompagnata dal
figlio minore. La donna indossa abiti islamici, ha lo sguardo perso, non parla italiano, almeno non davanti a lei, si serve del
figlio per la traduzione. Vuole sapere cosa
significa quella carta che è arrivata a casa,
tramite i carabinieri.
L'avvocato cerca nei suoi occhi una preoccupazione, nel tono della voce un segnale
da donna a donna, da madre a quasi madre. Ma la voce è monocorde, lo sguardo
fisso, il volto immutabile. Il ragazzo spiega
che il padre è giù in macchina, ad aspettare. Ah, ecco perché! Nessuna iniziativa da
parte della donna, è lui, il padre, l'unico ad
avere potere decisionale, a pilotare le emozioni, ad arginarle.
L'avvocato non ci sta, decide di agire nel
modo deontologicamente più corretto,
spiega che sua figlia è ormai maggiorenne, può conferire solo con lei, chiede se è
reperibile. La madre si risveglia dal torpore, risponde stizzita che la ragazza non
abita più con loro, vive con un italiano,
ma non sa dove. Poi madre e figlio se ne
vanno.
Due mesi dopo.
Le foto della ragazza sono pugnalate al
cuore dell'avvocato donna. Un'esecuzione fuori dai tempi, tanta è la ferocia su
quel corpicino […..............] L'assassino è
il padre, si è già costituito.
Dopo altri due mesi.
In aula, un giudice giusto, colui che ha
deciso insieme a lei di riabilitare il nome
della ragazza, tiene una requisitoria appassionata. Parla di dignità, di un dovuto
risarcimento alla sua onorabilità. La mano
dietro le quinte ha ripreso il tratteggio.
Solo molto più avanti, alla condanna definitiva dell'assassino, il disegno potrà dirsi
concluso. Ma per ora......la ragazza non è
più colpevole di calunnia. Nessuna morte
del reo. Solo morte di un'innocente.”
Dietro questo racconto di un Femminicidio si staglia netta un'altra realtà: la condizione dei figli di immigrati, chiamati immigrati di seconda generazione. Individui
arrivati nel nostro paese piccolissimi al
seguito delle proprie famiglie, o nati in
Italia da coppie di immigrati. Cresciuti
lontani dai paesi di origine con genitori e
parenti che si impegnano nel difficile
compito di non far disperdere cultura e
tradizioni.
Ma alla difficoltà del vivere un'età dove
tutto è fonte di grande emozione e caos
sentimentale, spesso si aggiunge una
profonda difficoltà di integrazione culturale ed aspettative familiari che troppo
spesso rappresentano il frutto di uno stato di emarginazione. Sono ragazze e ragazzi con un desiderio di integrazione
che li spinge a ribellarsi ad una cultura
impostagli ma che non sentono propria.
Ragazze e ragazzi che frequentano le
nostre scuole, dove è normale che si confrontino con i coetanei del posto. Figli di
genitori che vedono questo bisogno di
integrazione come un affronto....un'onta
gravissima da lavare addirittura col sangue.
A cura di:
Carmen Fraraccio
Il reddito annuale della famiglia
media italiana è calato di 2.400 euro tra il 2007 e il 2012, quasi il doppio della media della zona euro
(1.100 euro). Lo riferisce l'Ocse nel
rapporto annuale sugli indicatori
sociali spiegando che la perdita di
reddito è legata al ''deterioramento
del mercato del lavoro,soprattutto
per i giovani''. Oltre alle difficoltà
del lavoro per i giovani ad avere un
impatto importante sulla vita delle
persone e' anche la "debole protezione per chi ha problemi lavorativi": nel 2011, il 13,2% ha dichiarato
di non potersi permettere di comprare cibo a sufficienza (contro il
9,5% nel 2007) e il 7,2% di aver
rinunciato a far ricorso a delle cure
mediche per motivi economici. Tra
il 2007 e il 2010, il tasso di povertà
tra i giovani (18-25 anni) in Italia è
aumentato di tre punti percentuali, arrivando al 15,4%, e quello degli under 18 di 2 punti percentuali
al 17,8%. Lo riporta l'Ocse nel suo
rapporto annuale sugli indicatori
Una stima di 85mila eccedenze tra il
personale della pubblica amministrazione. E' questa l'indicazione che arriva dal lavoro di spending review del
Commissario straordinario Carlo Cottarelli. Oltre a mettere mano alle spese per la Difesa, ai trasferimenti alle
imprese, alla riorganizzazione delle
forze di Polizia e al taglio degli stipendi dei dirigenti, Cottarelli avrebbe infatti individuato esuberi tra i dipendenti
pubblici per 85mila unità al 2016. Una
misura che potrebbe generare un risparmio per le casse statali di 3 miliardi, ma già si annuncia una fortissima
battaglia sul tema. Anche perché Cottarelli non si sarebbe limitato a indicare questa forma di risparmio, ma avrebbe anche puntato il dito contro
il turnover, cioè il meccanismo che in
situazioni normali fa scattare un'assunzione per ogni dipendente che va
in pensione. Non mancano però i caveat del Commissario, che spiega come ci sarebbero ripercussioni sull'in-
sociali. Giovani e giovanissimi sono così diventati le fasce d'età con
il tasso di povertà più elevato, davanti ai quarantenni (13,4%) e agli
over 75 (11,7%). Un trend che,
secondo gli esperti Ocse, si sta
confermando anche per gli anni
successivi. La percentuale di giovani italiani che sono disoccupati
o inattivi, e non sono ne' in educazione ne' in formazione (i cosiddetti 'Neet') è aumentata di 5 punti
tra il 2007 e il 2012, arrivando al
21,1%. Il dato italiano e' il terzo
più elevato tra i Paesi aderenti
all'organizzazione, dopo Turchia
(26,7%) e Grecia (27,3%).
L'Italia era arrivata alla crisi finanziaria "con un sistema di previden-
vecchiamento della 'popolazione dipendente' dello Stato, con riflessi sulla qualità del servizio erogato.
"Problema da studiare ulteriormente",
spiega infatti Cottarelli secondo quanto riporta il quotidiano romano, "con
proposte entro giugno 2014; da considerare: implementazione più graduale
di certe riforme, prepensionamenti
con eliminazione di posizioni (ma il
risparmio sarebbe più limitato nell'immediato e rischio di effetti imitazione
nel privato), esoneri dal servizio
(istituto introdotto nel 2008 ma abrogato nel 2011), collocamento in disponibilità del personale in esubero con
za sociale scarsamente preparato" al boom di povertà e disoccupazione, ma "le recenti proposte di
riforma del mercato del lavoro e
l'estensione del sistema di previdenza sociale rappresentano degli
importanti passi nella giusta direzione". Con il sistema attuale, scrive l'organizzazione parigina,
"meno di 4 disoccupati su 10 ricevono un sussidio", e l'Italia è la
sola in Europa insieme alla Grecia
non avere "un comprensivo sistema nazionale di sussidi a basso
reddito". C'è quindi il rischio che
"le difficoltà economiche e le disuguaglianze diventino radicate nella
società". Uno degli effetti di questa
"mancanza di un efficace sistema
di previdenza sociale". Si riscontra
nella distribuzione della perdita di
reddito tra le diverse fasce della
popolazione. Tra il 2007 e il 2010,
il 10% più povero ha perso in media il 6% all'anno del proprio reddito disponibile, mentre il 10% più
ricco ha perso solo l'1%.
riduzione della retribuzione, incentivi
all'uscita dal settore pubblico con finanziamenti una tantum, riduzione
dei servizi esternalizzati, rafforzamento della mobilità obbligatoria per facilitare il riassorbimento all'interno della
Pa". Altre voci rilevanti sono quelle
degli stipendi dei dirigenti Statali,
che contribuiranno con tagli dall'8 al
12% e risparmi per 1,7 miliardi, mentre al trasporto ferroviario e locale
andranno destinati 5,5 miliardi in meno. Se a ciò si somma ancora
la salute (3,1 miliardi che per il ministro Beatrice Lorenzin - intervistata da
Repubblica - possono essere "molti di
più") e altre voci come la riduzione
dell'illuminazione pubblica si raggiungono i 33,9 miliardi complessivi.
L'aereo della Malaysia Airlines scomparso da ormai 10 giorni ha cambiato la
sua rotta non a seguito di una virata
manuale, ma di un cambiamento delle
coordinate di volo sul computer di bordo. Lo hanno rivelato fonti americane al
New York Times. Dunque, chiunque
abbia preso il controllo del velivolo doveva essere esperto dei sistemi di volo
e pratico nell'inserire nuovi dati nel
Flight Management System. Questo
nuovo elemento rafforza l'ipotesi che
l'aereo sia stato dirottato e concentra
maggiormente l'attenzione sul capitano e sul primo ufficiale di bordo. Il sistema dirige un aereo dal punto di partenza a quello di arrivo sulla base di un
piano di volo inserito prima del decollo.
L'1% degli studenti italiani è schiavo delle
droghe pesanti, come l'eroina e la cocaina.
E' quanto emerge dallo studio Espad-Italia,
realizzato dal Reparto di epidemiologia e
ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di
fisiologia clinica del Consiglio nazionale
delle ricerche di Pisa (Ifc -Cnr). Secondo i
risultati della ricerca, anticipata dall'agenzia Adnkronos, sono circa 36.000 gli studenti italiani che hanno provato eroina e/o altri
oppiacei almeno una volta nella vita
(l'1,5%) e di poco inferiore è il numero di
chi l'ha utilizzata nell'ultimo anno (28.000):
cioè l'1,2% degli studenti. Di questi, poco
meno di 16.000, quasi l'1%, l'hanno consumata per 10 o più volte nell'ultimo mese.
Diventandone, praticamente, schiavi.
Dall'indagine - che ha coinvolto 45 mila
studenti delle scuole superiori e 516 istituti
scolastici di tutta la penisola - emerge
chiaramente anche l'aumento del consumo
frequente di cocaina. Nel dettaglio, sono
circa 65.000 i ragazzi che hanno assunto
cocaina almeno una volta nell'ultimo anno
(il 2,8%) e 18.500 (cioè lo 0,8% degli studenti italiani) quelli che ne ha fatto un uso
intensivo, per 10 o più volte nell'ultimo
mese.
In questo caso, precisano ancora le
fonti, non è chiaro se il cambiamento delle coordinate sia avvenuto
prima o dopo il decollo. Comunque
il giallo appare sempre più chiuso
dentro la cabina di pilotaggio. L'ipotesi prevalente, al momento, è che
il Boeing sia stato dirottato dal pilota Zaharie Ahmad Shah o dal copilota Fariq Abdul Hamid oppure da
entrambi. La prova più consistente
consiste nell'accertamento che la
frase registrata "Tutto bene, buonanotte", è stata pronunciata dal primo ufficiale. E che è stata detta 12
minuti dopo che il sistema di trasmissione dati era stato spento manualmente, accertandosi che non
fosse scattato l'allarme. E subito
dopo qualcuno ha staccato anche il
trasponder. Le indagini dunque
puntano sempre più sui due piloti:
sulle loro vite, la loro militanza politica, sul simulatore di volo trovato
nell'appartamento. E l'intelligence
americana non esclude più la pista
jihadista né l'ipotesi che l'aereo sia
stato venduto a terroristi afghani
nascosti in Pakistan.
Due scosse sono state registrate
a distanza di un minuto, la prima
di magnitudo 5,1, la seconda molto più forte di magnitudo 7. Non ci
sarebbe rischio tsunami.
Due forti scosse di terremoto a distanza di un solo minuto, poi un'allerta tsunami minore. Il sisma ha colpito
al largo delle coste del paese sudamericano: la prima, di magnitudo 5,1,
a 64 km ad ovest della cittadina di
Iquique e la seconda, di magnitudo 7,
a 68. L'ipocentro è stato localizzato a
una profondità di 35 km alle 16,16
ora locale (le 22,16 ora italiana) per
la prima e a 33 km per la seconda
Almeno sette immigranti clandestini,
fra cui due bambini, sono morti annegati in seguito al naufragio dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano insieme ad un'altra dozzina di persone,
otto delle quali sono state tratte in salvo. Lo riferiscono i media ellenici precisando che l'incidente è avvenuto
durante la scorsa notte al largo dell'isola di Lesvos, nell'Egeo orientale.
Il natante, hanno riferito i sopravvissuti
ai soccorritori della guardia costiera
greca, ha all'improvviso cominciato ad
imbarcare acqua per cause sconosciute e in breve tempo si è inabissato. Dalle prime informazioni raccolte, i
migranti - di cui ancora non si conosce
la nazionalità - erano partiti dalle coste
della vicina Turchia ed erano diretti in
Europa. I clandestini soccorsi sono
stati trasferiti nell'ospedale dell'isola
alle 16,17. Le autorità cilene hanno
diramato una "allerta per un possibile
tsunami di dimensioni ridotte" e quale
misura "di precauzione", circa 100
mila persone sono state evacuate nel
nord del Cileo nell'area tra la regine
di Arica e Parinacota e quella di Tarapaca, anche se il Centro di allerta
tsunami del Pacifico ha fatto sapere
che non sembra esserci la minaccia
di uno tsunami che abbia impatto
distruttivo sulla costa. Non ci sono
notizie di danni o vittime.
Io uccido
Giorgio Falletti
Il romanzo è ambientato nel Principato di
Monaco subito dopo il Gran Premio di
Formula 1. Jean-Loup Verdier, un Dj di
Radio Monte Carlo, durante la trasmissione Voices, che egli conduce, riceve la
telefonata di un uomo dalla voce artefatta che si fa chiamare "Uno e Nessuno" e
che preannuncia la sua intenzione di
uccidere per curare il proprio male, concludendo la telefonata con un brano musicale che solo in seguito si scoprirà essere un indizio per arrivare alla sua vittima. Inizialmente l'episodio viene archiviato come uno scherzo, ma il giorno
dopo vengono ritrovati i cadaveri di Jochen Welder, campione di Formula 1 e
della sua compagna Arijane Parker,
campionessa di scacchi di fama mondiale. Entrambi hanno il volto orrendamente
mutilato e nella scena del delitto la scritta "io uccido...". Nicolas Hulot è il commissario incaricato di indagare sul
caso; può contare anche sull'aiuto di un suo amico, Frank Ottobre, agente
dell'FBI in congedo temporaneo, un uomo dilaniato dal dolore per il suicidio
della moglie. I due cominciano la loro caccia all'assassino. L'assassino, nel
frattempo, ha ucciso altre vittime. Fino a quando Frank, spronato ancora di
più dalla morte del suo amico riesce ad arrestare il colpevole.
Torta di mele
Ingredienti:
200g di farina
170g di zucchero
150g di burro
3 uova
1 limone
una bustina di lievito in polvere
latte q.b.
Preparazione:
Per cominciare sbucciate le mele e fatene 2 a cubetti e una a fettine sottili,
cospargetele di limone per evitare che anneriscano. Poi montare gli albumi a neve
fermissima e mettere il burro a sciogliere a bagnomaria. In un’altra terrina sbattete i
tuorli con lo zucchero e con il burro fatto sciogliere precedentemente a bagnomaria;
incorporate la farina un po’ alla volta, il lievito e infine gli albumi montati a neve. Se
l’impasto risultasse troppo duro aggiungete un goccio di latte tiepido. L’impasto deve
essere morbido, ma non fluido. Infine unite i cubetti di mela all’impasto e versate
nello stampo.
Le notti di Cabiria è un film drammatico
del 1957 diretto da Federico Fellini, vincitore
dell'Oscar al miglior film straniero. Cabiria è
una giovane donna arrivata a fare il mestiere
più antico del mondo perché deve sopravvivere alla miseria che l'ha afflitta per tutta la vita.
In realtà non ha niente della classica "battona" romana di cui Fellini ci dà una
rassegna nella scena della "Passeggiata archeologica", uno dei consueti luoghi di raccolta delle prostitute romane. Cabiria si riconosce
come prostituta perché così vuole essere ma
è una gracile donnina, un visino tondo dagli
occhi spalancati, con una borsetta che agita
nel vuoto per darsi un contegno: è insomma
una caricatura di quelle che Fellini disegnava
nel progettare i suoi film; si potrebbe dire quasi che Cabiria è una maschera della Commedia dell'Arte. Una figurina che messa a confronto con la sua amica Wanda, questa sì il prototipo della classica, materna, monumentale"battona" romana, rivela tutta la sua
incongruenza con il mestiere che Cabiria ha
scelto di fare. L'ingenuità di Cabiria si rivela a
pieno nella scena dell'ipnotizzatore nel cinema
teatro di periferia dove si lascia convincere a
salire sul palcoscenico tra i lazzi e le pesanti
battute del pubblico romano. È una scena
dove si mescolano comicità e compassione
per la giovane donna, preda del cinico mago
d'avanspettacolo che sfrutta Cabiria per metterne in ridicola luce tutti i suoi sogni infantili di
una vita sognata. Il dramma centrale del film è
nell'episodio dell'incontro all'uscita del cinema
con un uomo che, presentandosi come un
umile ma serio borghese, fingendo di non aver
capito il vero mestiere di Cabiria, la raggira,
approfittando del bisogno d'amore della povera prostituta, chiedendole alla fine di sposarlo.
Cabiria vuole credergli ad ogni costo, e si abbandona al fidanzato che naturalmente non
vuole altro che il suo denaro e che anzi sta
per sbarazzarsene uccidendola, fermandosi
solo perché un essere umano come Cabiria
può suscitare pietà anche in un malvagio.
Questa volta Cabiria sembra non farcela a
risollevarsi dal colpo ricevuto e pensa d'uccidersi quando, incontra una comitiva di giovani
che cantano e suonano in allegria e coinvolgono Cabiria nella loro gioia di vivere. Cabiria
capisce di non essere sola e torna a credere
ingenuamente nella vita, in quella sorta
di circo, ci dice Fellini, che è l'esistenza umano.