Lavorare due settimane al mese? Per qualcuno è già un successo. Per i 2.500 operai della Fiat Mirafiori, per esempio, impegnati nella produzione dell'Alfa Mito (su un totale di 5.400 addetti alle Carrozzerie). Da oltre tre anni, infatti, lavoravano solo tre giorni al mese su quella che è l'unica linea rimasta attiva nello stabilimento torinese. Ma ora, nonostante il marchio Alfa Romeo sia il più penalizzato dal mercato italiano ed europeo tra quelli del gruppo Fca-Fiat, gli operai sono tornati in fabbrica. “ Una prima buona notizia - commenta Roberto Di Maulo in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore - non solo perché i lavoratori sono rientrati per due settimane, ma soprattutto perché significa che il programma di investimenti su Mirafiori è reale ed è già partito ”. Non si è infatti di fronte ad un improbabile boom della domande della vettura realizzata a Mirafiori, ma semplicemente alla necessità di produrre più auto da stoccare. Perché tra poco lo linee dovranno fermarsi per prepararsi ad accogliere i nuovi modelli dopo un’attesa troppo lunga. D’altronde lo stesso Sergio Marchionne, aveva dichiarato a Ginevra che a Mirafiori si stava organizzando lo stabilimento per predisporre la produzione della Maserati Levante, il suv previsto per il 2015, probabilmente verso la fine dell’anno. I dettagli del piano industriale saranno illustrati il 6 maggio a Detroit, ma il futuro di Mirafiori è già sostanzialmente individuato come la “fabbrica della Maserati”. In realtà non solo una fabbrica, bensì un polo con due stabilimenti: Mirafiori, e l’ex fabbrica Bertone dove vengono prodotte le Maserati Quattroporte e Ghibli. ''E' una notizia importante - commenta Vincenzo Aragona della Fismic - spero che il mercato continui a premiare i marchi del gruppo Fca che potrebbe preludere a un rilancio storico dello stabilimento di Mirafiori anche con ricadute occupazionali non indifferenti. Per questo - ha aggiunto - attendiamo con ansia cosa dira' l'ad Sergio Marchionne con il prossimo piano industriale''. Ovviamente per predisporre l’immenso stabilimento torinese per le nuove linee, occorrerà sospendere la produzione attuale. Da qui l’esigenza di predisporre delle scorte della Mito nonostante l’andamento del mercato. Ma se per gli operai delle Carrozzerie il rientro è legato a fattori contingenti, qualche spiraglio di ottimismo in più si può notare anche agli Enti Centrali. I giorni di cassa integrazione per aprile si sono ridotti da quattro a due ed i lavoratori coinvolti sono diminuiti da 3.200 a 2.000. In questo numero Editoriale Fiscale Sicurezza Pagina donne Appuntamenti sindacali Cronaca dal Mondo Libri, film e ricetta DIRETTORE RESPONSABILE VINCENZO BACARANI PROGETTO GRAFICO E REDAZIONE MARTINA ROMANO FEDERICA CICCARELLI GIULIA BATANI CONTATTI [email protected] Raggiunto l’accordo sul nuovo contratto integrativo di Capgemini Italia, Capgemini BS e Capgemini BST dopo più di tre mesi di difficile trattativa condotta a partire dalla disdetta di tutti gli accordi aziendali data dall’azienda. Le RSU nella stragrande maggioranza, con FIM, UILM e FISMIC, sono stati sempre consapevoli che senza accordo i lavoratori Capgemini avrebbero PERSO TUTTI gli ISTITUTI della contrattazione integrativa oltre che il patrimonio di anni di contrattazione aziendale: in questo scenario per i lavoratori sarebbero rimasti in vigore esclusivamente gli istituti regolati dal CCNL oltre che l’unilateralità delle decisioni che l’azienda da oggi in poi avrebbe potuto intraprendere in merito ai trattamenti di miglior favore. Con serietà, coerenza e con responsabilità FIM UILM FISMIC e il COORDINAMENTO delle RSU e la direzione aziendale Capgemini hanno trovato l’intesa che ha portato alla firma dell’accordo lo scorso venerdì 14 marzo presso la sede di Unindustria a Roma. FATTO! Ci eravamo impegnati sul ripristino degli istituti: Ci eravamo impegnati a tutelare i salari: FATTO! Ci eravamo impegnati sul telelavoro: FATTO! Abbiamo l’accordo per il telelavoro come modalità di lavoro in azienda. Ci eravamo impegnati sulla realizzazione della formazione continua congiunta: FATTO! Cari amici, è convocata per il giorno 20 marzo 2014 la riunione della Segreteria Nazionale alle ore 10:00 presso i nostri uffici in via delle Case Rosse 23. ORDINE DEL GIORNO: 1) Situazione politica e sindacale 2) Contratto Fiat 3) Contrattualistica CNAI 4) Elezioni FASIF e Cometa 5) Bilancio Consuntivo 2013 e Preventivo 2014 6) Convocazione Consiglio Generale Nazionale 7) Eventuali e varie OGGETTO: CONVOCAZIONE MICRON 20 MARZO 2014 ORE 15:00 PRESSO MISE La Segreteria Generale Nazionale delega il Sig. Francesco Rimi a rappresentare la Segreteria alla Riunione del 20 marzo 2014 presso Mise. DISTINTI SALUTI Segreteria Generale Abbiamo ottenuto la realizzazione strutturata della formazione continua attraverso l’attiva partecipazione del sindacato. La riqualificazione professionale come strumento di crescita continua delle persone in Capgemini potrà liberare nuove risorse che l’azienda reinvestirà per lo sviluppo e il miglioramento dei lavoratori. Ci eravamo impegnati sulla tutela occupazionale:FATTO! L’azienda si impegna a non utilizzare strumenti strutturali collettivi sui livelli occupazionali e si impegna ad un costante monitoraggio congiuntamente ai sindacati dell’andamento del piano. NESSUN LICENZIAMENTO PER EFFICIENTARE L’AZIENDA, MA CONFRONTO CON RSU E ORGANIZZAZIONI SINDACALI … QUELLE CHE NON SCAPPANO DALLE RESPONSABILITA’! L’accordo vale per i lavoratori di capgemini italia, capgem i n i b s e c a p g e m i n i b s t . Per i lavoratori aive assunti in capgemini italia dal 2013 l’azienda eroghera’ il premio di risultato (2013) per chi non ha avuto l’elemento perequativo e trasformera’ in superminimo non assorbibile (per la quota pari a 25,82€ + il valore per livello del superminimo collettivo del vecchio integrativo) il superminimo individuale di chi lo percepisce. GRANDISSIMO RISULTATO ALLA BCUBE S.p.A. (ex Argol) di Grottaglie, 100% delle RSU alla FISMIC. Nella giornata del 10/03/2014 si sono svolte le elezioni per il rinnovo della RSU /RLS nell’azienda BCUBE SpA, presso il sito di Alenia Grottaglie. La partecipazione dei lavoratori che hanno votato i candidati della FISMIC è stata altissima circa il 93% degli aventi diritto. Il rinnovo è avvenuto con l’applicazione del nuovo Testo Unico sulla Rappresentanza del 10/01/2014. Il risultato assegna alla FISMIC (100%) tre RSU su tre, oltre che uno RLS. Il dato ci fornisce un importante segnale di fiducia e voglia di cambiamento da parte delle maestranze, inoltre è di estrema soddisfazione poiché la FISMIC partecipava per la prima volta alla competizione elettorale, in precedenza la RSU era composta da 3 rappresentanti di Fim-FiomUilm, ovviamente per questa tornata non avranno nessuna RSU. Questo risultato ci sprona a lavorare con maggiore fiducia, ma ci assegna anche una grande responsabilità, è ancor più significativo perché rafforza la presenza della Fismic all’interno del sito Alenia Aermacchi di Grottaglie, dove a breve ci aspettano altre sfide. Ringraziamo tutti i lavoratori, che hanno posto la loro fiducia sia alla FISMIC sia a propri candidati, un plauso va dato anche all’intero gruppo dirigente per il gioco di squadra messo in campo. Auguriamo un buon lavoro a tutta la RSU, riconfermando il pieno sostegno della struttura provinciale Fismic. «Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2006/54/ CE ˗˗ Parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego – Corso di formazione per il conseguimento della nomina come dipendente pubblico di ruolo – Esclusione per assenza prolungata – Assenza dovuta a un congedo di maternità». Nella causa C-595/12, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Italia), con ordinanza del 4 ottobre 2012, pervenuta in cancelleria il 19 dicembre 2012, nel procedimento Loredana Napoli contro Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, LA CORTE (Prima Sezione), ha pronunciato la seguente sentenza: 1 La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione degli articoli 2, paragrafo 2, lettera c), 14, paragrafo 2, e 15 della direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. 2 Tale domanda è stata presentata nell’ambito di una controversia tra la sig.ra Napoli e il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (in prosieguo: l’«Amministrazione penitenziaria») avente ad oggetto l’esclusione della sig.ra Napoli da un corso di formazione per l’assunzione della qualifica di vice commissario di polizia penitenziaria a seguito della sua assenza da detto corso per più di 30 giorni, assenza motivata da un congedo obbligatorio di maternità. Diritto dell’Unione 3 I considerando 2, 23, 25 e 28 della direttiva 2006/54 sono così formulati: «(2) La parità fra uomini e donne è un principio fondamentale del diritto comunitario, ai sensi dell’articolo 2 e dell’articolo 3, paragrafo 2, del trattato [CE], nonché ai sensi della giurisprudenza della Corte di giustizia. Le suddette disposizioni del trattato sanciscono la parità fra uomini e donne quale “compito” e “obiettivo” della Comunità e impongono alla stessa l’obbligo concreto della sua promozione in tutte le sue attività. (...) (23) Dalla giurisprudenza della Corte di giustizia risulta chiaramente che qualsiasi trattamento sfavorevole nei confronti della donna in relazione alla gravidanza o alla maternità costituisce una discriminazione diretta fondata sul sesso. Pertanto, occorre includere esplicitamente tale trattamento nella presente direttiva. (...) (25) Per chiarezza, è altresì opportuno prevedere esplicitamente la tutela dei diritti delle lavoratrici in congedo di maternità, in particolare per quanto riguarda il loro diritto a riprendere lo stesso lavoro o un lavoro equivalente e a non subire un deterioramento delle condizioni di lavoro per aver usufruito del congedo di maternità nonché a beneficiare di qualsiasi miglioramento delle condizioni lavorative cui dovessero aver avuto diritto durante la loro assenza. (28) L’effettiva attuazione del principio della parità di trattamento richiede che gli Stati membri istituiscano procedure adeguate». Per questi motivi, la Corte (Prima Sezione) dichiara: 1) L’articolo 15 della direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, dev’essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale che, per motivi di interesse pubblico, esclude una donna in congedo di maternità da un corso di formazione professionale inerente al suo impiego ed obbligatorio per poter ottenere la nomina definitiva in ruolo e beneficiare di condizioni d’impiego migliori, pur garantendole il diritto di partecipare a un corso di formazione successivo, del quale tuttavia resta incerto il periodo di svolgimento. 2) L’articolo 14, paragrafo 2, della direttiva 2006/54 non si applica a una normativa nazionale, come quella controversa nel procedimento principale, che non riserva una determinata attività ai soli lavoratori di sesso maschile, ma ritarda l’accesso a tale attività da parte delle lavoratrici che non abbiano potuto giovarsi di una formazione professionale completa a causa di un congedo di maternità obbligatorio. 3) Le disposizioni degli articoli 14, paragrafo 1, lettera c), e 15 della direttiva 2006/54 sono sufficientemente chiare, precise e incondizionate da poter produrre un effetto diretto. Il rischio che la Tasi alla fine pesi di più sulle tasche delle famiglie italiane c'è. Lo dice Federconsumatori: non solo la nuova Tasi, il nuovo tributo sui servizi indivisibili, si prospetta «come una vera e propria simil-Imu», ma rischia di essere più cara rispetto a quanto pagato nel 2012 per i 5 milioni di famiglie che risultavano esenti e non solo. Infatti, secondo uno studio del centro ricerche Creef, se i Comuni scaricheranno metà del possibile aumento dell'aliquota dello 0,8 per mille sulle prime case, queste pagheranno una media di 284,78 euro contro i 281 euro dell'Imu 2012. L'incognita del ritocco delle aliquote da parte dei Comuni Se, al contrario, i Comuni lasceranno l'aliquota per le prime case al 2,5 per mille, come richiesto dall'associazione, l'importo medio sarà di 231,71 euro, con un risparmio di 50 euro rispetto al 2012 per una famiglia di tre persone in una casa A2 di 100 metri quadri. «La nuova Tasi nasconde non poche beffe per i cittadini. La prima riguarda le famiglie meno abbienti che, grazie alle detrazioni, non pagavano l'Imu e ora con molte probabilità si troveranno a far fronte a importi non indifferenti - ha spiegato il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti - la seconda riguarda gli inquilini. Le famiglie in affitto non pagavano l'Imu e si troveranno da un giorno all'altro a pagare la Tasi (dal 10 al 30%)». Con sentenza n. 9693 del 27 febbraio 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito il fatto che è sempre penalmente responsabile il datore di lavoro per il mancato adempimento obbligatorio alla formazione ed informazione sui luoghi di lavoro che non può essere delegato agli stessi lavoratori attraverso la lettura del Piano operativo di sicurezza. “… 5. Il ricorso è fondato. E' radicale ed insanabile la contraddizione logica nella quale è caduta la Corte territoriale affermando, ad un tempo, che l'operaio infortunatosi non era stato istruito in ordine alle correte modalità di montaggio del trabattello e che tale omessa istruzione non era in alcun modo giustificabile (pag. 3); che anche l'imputato rivestiva il ruolo di datore di lavoro, assieme al congiunto M.; che era innegabile che l'omissione di formazione e informazione era da ascriversi a responsabilità del datore di lavoro e, tuttavia, che l'imputato dovesse andare esente da penale responsabilità poiché la vigilanza concreta in quel cantiere competeva a I. M. Di conseguenza risulta incomprensibile l'affermazione, smentita dalla premessa sopra riportata, che i lavoratori erano stati informati delle corrette modalità di montaggio dei ponteggi….” Art.13- Indennità di Prestazione Collegata alla Presenza “… 5.1. Inoltre, senza necessità di approfondire l'aspetto dell'indelegabilità della posizione di garanzia in relazione a contesti aziendali minimi (sul punto nulla è dato sapere dalle sentenze di merito), non può certamente sollevare da responsabilità il datore di lavoro la pretesa assunzione fattuale di esclusivo garante da parte di altro soggetto rivestente lo stesso ruolo datoriale. Invero, sarebbe occorso ben altro per procurare l'effetto dell'esonero di I.L.R., secondo la consolidata e pluridecennale interpretazione giurisprudenziale, che ha, poi, trovato scrittura normativa nell'art. 16 del d. Igs. n. 81 del 974/2008 (atto scritto con data certa, accettato espressamente e per iscritto, pienezza dei poteri, con corrispondente autonomia di spesa). Esonero che, in ogni caso, non potrebbe giammai sollevare il delegante dal dovere di vigilanza, pur esercitato, evidentemente per le aziende di grandi dimensioni, attraverso adozione d'idoneo sistema di controllo del modello gestionale ed organizzativo (art. 30, comma 4, richiamato dall'art. 16, stesso corpo normativo). L'analisi deve essere correttamente mirata tenendo presente la funzione e lo scopo della responsabilità penale derivante da posizione di garanzia. Senza necessità di ripercorrere un terreno ampiamente …” Nei casi in cui venga introdotto un diverso sistema di pause , che comporti la Monetizzazione di parte delle pause precedentemente godute dai lavoratori addetti alle linee a trazione meccanizzata con scocche/parti di prodotto in movimento continuo ,ai lavoratori interessati ,che saranno addetti alle lavorazioni suddette e in forza al momento dell'entrata in vigore del nuovo regime di pause sopra indicato , tale monetizzazione sarà riconosciuta tramite una voce retributiva denominata "Indennità di prestazione collegata alla presenza" L'importo forfettario , da corrispondere solo per le ore di effettiva prestazione lavorativa , con esclusione tra l'altro delle ore di inattività , della mezz'ora di mensa e delle assenza di cui la copertura retributiva è per legge e/ o contratto parificata alla prestazione lavorativa , è concordato , con tutti gli aventi diritto , in misura di 0,183 euro lordi ora. Tale importo è stato definito dalle parti in senso onnicomprensivo , dal momento che , in sede di quantificazione , si è tenuto conto di ogni incidenza sugli istituti legali e/o contrattuali e pertanto il suddetto importo forfettario orario è comprensivo di tutti istituti legali e/o contrattuali. Con il presente contratto collettivo le parti concordano espressamente ai sensi del secondo comma dell'art.2120c.c. come modificato dall'art.1 della legge 29-05 -1982 n.297 che la suddetta voce retributiva denominata "Indennità di prestazione collegata alla presenza" è da escludere dalla base di calcolo per il trattamento di fine rapporto. “Guardava, dall'autobus, un paesaggio senza sorprese nel caldo d'agosto. Era seduta e chiuse gli occhi reclinando leggermente la testa all'indietro. Il ragazzo la osservò e si accorse che era incinta. Lei aveva abbassato le palpebre per sentire più forte l'urlo che nella sua testa già sovrastava il rumore della ressa nell'ora di punta. La ragazza è morta. La ragazza è stata ammazzata. Alla notizia, il suo cuore aveva perso un battito. Lei era il suo avvocato d'ufficio, avrebbe dovuto difenderla contro l'accusa di calunnia. Ma ora la ragazza non ne aveva più bisogno. Mors omnia solvit, la morte scioglie tutto. Un senso di colpa le era piombato addosso come una fiammata improvvisa. [….........] Sei mesi prima. La ragazza è in aula, davanti al giudice, interrogata dal pubblico ministero. L'avvocato è lì per caso, non è un processo che sta seguendo, ma la faccenda la interessa. Inoltre la giovane donna ha una forza nel rispondere alle domande che stupisce tutti. E che la inchioda al pavimento. L'immagine che le resterà è di una ragazzina minuta, che pare arrogante tanta è l'energia (attinta dal dolore) che mette nelle sue dichiarazioni. E' appena maggiorenne, è islamica, ma veste all'occidentale e parla bene l'italiano. E' molto carina, ha una massa di capelli scuri, occhi altrettanto scuri e intelligenti. Sta ritrattando l'accusa ai genitori. Li aveva denunciati per maltrattamenti; il padre anche per violenza sessuale. Il giudice non le dà tregua, capisce che la ritrattazione è palesemente falsa e coartata. <<Ho inventato una grandissima stupidata>> dice convinta, guardando il padre e la madre negli occhi. <<Ha inventato?>> chiede il pm. <<Si>>. […......] <<Ci deve spiegare i motivi per cui ha presentato questa denuncia che lei dice essere falsa>>. <<Volevo uscire anch'io come tutte le mie amiche, andare fuori a divertirmi, scherzare, ridere>>. <<I suoi genitori non la facevano uscire?>> <<No, nell'ultimo periodo no. Da quando sono scappata l'ultima volta, no, non potevo più uscire perché avevo cominciato anche a fumare e questo è contro la mia religione>>. <<Io voglio capire cosa voleva ottenere denunciando falsamente i suoi genitori. Ci spieghi!>>. <<Volevo andar via da casa>>. <<Scusi, lei fa una denuncia falsa dicendo che suo padre la tocca, le fa atti sessuali, che viene picchiata e maltrattata. Non è cosa da poco!>>. <<Mi sono resa conto solo adesso della gravità>>. […........] <<Non pianga!>> dice il pubblico ministero. <<Se mi viene da piangere, io piango>>. <<No, non pianga e dica la verità!>> <<Invece io piango. Mi scusi, ma preferisco uscire un attimo>>. Il presidente la ferma. <<Aspetti. Stia tranquilla e non si spaventi>>. <<Se lei mi spaventa come faccio a non spaventarmi?>>. <<Se ha detto cose false doveva piangere prima. Se lei ha fatto questa cosa, ha commesso anche un reato che si chiama calunnia>>. Lei non si ferma nemmeno davanti a questo, continua a ritrattare. Non lascia spiragli. Sia il pm che il giudice nutrono ancora forti dubbi che la ragazza sia sincera, tanto che il pm gioca il tutto per tutto e le chiede: <<Cosa le hanno promesso i suoi genitori per venire a raccontare quello che lei dice essere la verità?>>. <<Non mi hanno promesso niente, ho deciso io con la mia testa.>> Dopo qualche mese. Come se dietro le quinte si fosse tratteggiato un disegno, cominciato il giorno in cui, per caso, aveva assistito al processo della ragazza e poi ripreso a sua insaputa, le viene notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso nei confronti della ragazza stessa. Lei sarà il suo difensore d'ufficio. Si, perché dopo la ritrattazione, i genitori sono stati assolti, ma la procura ha deciso di procedere nei confronti della figlia. Imputazione: calunnia. L'avvocato la cerca, ha solo l'indirizzo di casa dei genitori ed è lì che manda la notifica. Non riceve risposta. E non è pronta alla sorpresa. Pochi giorni dopo, nel suo ufficio, appare improvvisa e silenziosa la madre della ragazza. Accompagnata dal figlio minore. La donna indossa abiti islamici, ha lo sguardo perso, non parla italiano, almeno non davanti a lei, si serve del figlio per la traduzione. Vuole sapere cosa significa quella carta che è arrivata a casa, tramite i carabinieri. L'avvocato cerca nei suoi occhi una preoccupazione, nel tono della voce un segnale da donna a donna, da madre a quasi madre. Ma la voce è monocorde, lo sguardo fisso, il volto immutabile. Il ragazzo spiega che il padre è giù in macchina, ad aspettare. Ah, ecco perché! Nessuna iniziativa da parte della donna, è lui, il padre, l'unico ad avere potere decisionale, a pilotare le emozioni, ad arginarle. L'avvocato non ci sta, decide di agire nel modo deontologicamente più corretto, spiega che sua figlia è ormai maggiorenne, può conferire solo con lei, chiede se è reperibile. La madre si risveglia dal torpore, risponde stizzita che la ragazza non abita più con loro, vive con un italiano, ma non sa dove. Poi madre e figlio se ne vanno. Due mesi dopo. Le foto della ragazza sono pugnalate al cuore dell'avvocato donna. Un'esecuzione fuori dai tempi, tanta è la ferocia su quel corpicino […..............] L'assassino è il padre, si è già costituito. Dopo altri due mesi. In aula, un giudice giusto, colui che ha deciso insieme a lei di riabilitare il nome della ragazza, tiene una requisitoria appassionata. Parla di dignità, di un dovuto risarcimento alla sua onorabilità. La mano dietro le quinte ha ripreso il tratteggio. Solo molto più avanti, alla condanna definitiva dell'assassino, il disegno potrà dirsi concluso. Ma per ora......la ragazza non è più colpevole di calunnia. Nessuna morte del reo. Solo morte di un'innocente.” Dietro questo racconto di un Femminicidio si staglia netta un'altra realtà: la condizione dei figli di immigrati, chiamati immigrati di seconda generazione. Individui arrivati nel nostro paese piccolissimi al seguito delle proprie famiglie, o nati in Italia da coppie di immigrati. Cresciuti lontani dai paesi di origine con genitori e parenti che si impegnano nel difficile compito di non far disperdere cultura e tradizioni. Ma alla difficoltà del vivere un'età dove tutto è fonte di grande emozione e caos sentimentale, spesso si aggiunge una profonda difficoltà di integrazione culturale ed aspettative familiari che troppo spesso rappresentano il frutto di uno stato di emarginazione. Sono ragazze e ragazzi con un desiderio di integrazione che li spinge a ribellarsi ad una cultura impostagli ma che non sentono propria. Ragazze e ragazzi che frequentano le nostre scuole, dove è normale che si confrontino con i coetanei del posto. Figli di genitori che vedono questo bisogno di integrazione come un affronto....un'onta gravissima da lavare addirittura col sangue. A cura di: Carmen Fraraccio Il reddito annuale della famiglia media italiana è calato di 2.400 euro tra il 2007 e il 2012, quasi il doppio della media della zona euro (1.100 euro). Lo riferisce l'Ocse nel rapporto annuale sugli indicatori sociali spiegando che la perdita di reddito è legata al ''deterioramento del mercato del lavoro,soprattutto per i giovani''. Oltre alle difficoltà del lavoro per i giovani ad avere un impatto importante sulla vita delle persone e' anche la "debole protezione per chi ha problemi lavorativi": nel 2011, il 13,2% ha dichiarato di non potersi permettere di comprare cibo a sufficienza (contro il 9,5% nel 2007) e il 7,2% di aver rinunciato a far ricorso a delle cure mediche per motivi economici. Tra il 2007 e il 2010, il tasso di povertà tra i giovani (18-25 anni) in Italia è aumentato di tre punti percentuali, arrivando al 15,4%, e quello degli under 18 di 2 punti percentuali al 17,8%. Lo riporta l'Ocse nel suo rapporto annuale sugli indicatori Una stima di 85mila eccedenze tra il personale della pubblica amministrazione. E' questa l'indicazione che arriva dal lavoro di spending review del Commissario straordinario Carlo Cottarelli. Oltre a mettere mano alle spese per la Difesa, ai trasferimenti alle imprese, alla riorganizzazione delle forze di Polizia e al taglio degli stipendi dei dirigenti, Cottarelli avrebbe infatti individuato esuberi tra i dipendenti pubblici per 85mila unità al 2016. Una misura che potrebbe generare un risparmio per le casse statali di 3 miliardi, ma già si annuncia una fortissima battaglia sul tema. Anche perché Cottarelli non si sarebbe limitato a indicare questa forma di risparmio, ma avrebbe anche puntato il dito contro il turnover, cioè il meccanismo che in situazioni normali fa scattare un'assunzione per ogni dipendente che va in pensione. Non mancano però i caveat del Commissario, che spiega come ci sarebbero ripercussioni sull'in- sociali. Giovani e giovanissimi sono così diventati le fasce d'età con il tasso di povertà più elevato, davanti ai quarantenni (13,4%) e agli over 75 (11,7%). Un trend che, secondo gli esperti Ocse, si sta confermando anche per gli anni successivi. La percentuale di giovani italiani che sono disoccupati o inattivi, e non sono ne' in educazione ne' in formazione (i cosiddetti 'Neet') è aumentata di 5 punti tra il 2007 e il 2012, arrivando al 21,1%. Il dato italiano e' il terzo più elevato tra i Paesi aderenti all'organizzazione, dopo Turchia (26,7%) e Grecia (27,3%). L'Italia era arrivata alla crisi finanziaria "con un sistema di previden- vecchiamento della 'popolazione dipendente' dello Stato, con riflessi sulla qualità del servizio erogato. "Problema da studiare ulteriormente", spiega infatti Cottarelli secondo quanto riporta il quotidiano romano, "con proposte entro giugno 2014; da considerare: implementazione più graduale di certe riforme, prepensionamenti con eliminazione di posizioni (ma il risparmio sarebbe più limitato nell'immediato e rischio di effetti imitazione nel privato), esoneri dal servizio (istituto introdotto nel 2008 ma abrogato nel 2011), collocamento in disponibilità del personale in esubero con za sociale scarsamente preparato" al boom di povertà e disoccupazione, ma "le recenti proposte di riforma del mercato del lavoro e l'estensione del sistema di previdenza sociale rappresentano degli importanti passi nella giusta direzione". Con il sistema attuale, scrive l'organizzazione parigina, "meno di 4 disoccupati su 10 ricevono un sussidio", e l'Italia è la sola in Europa insieme alla Grecia non avere "un comprensivo sistema nazionale di sussidi a basso reddito". C'è quindi il rischio che "le difficoltà economiche e le disuguaglianze diventino radicate nella società". Uno degli effetti di questa "mancanza di un efficace sistema di previdenza sociale". Si riscontra nella distribuzione della perdita di reddito tra le diverse fasce della popolazione. Tra il 2007 e il 2010, il 10% più povero ha perso in media il 6% all'anno del proprio reddito disponibile, mentre il 10% più ricco ha perso solo l'1%. riduzione della retribuzione, incentivi all'uscita dal settore pubblico con finanziamenti una tantum, riduzione dei servizi esternalizzati, rafforzamento della mobilità obbligatoria per facilitare il riassorbimento all'interno della Pa". Altre voci rilevanti sono quelle degli stipendi dei dirigenti Statali, che contribuiranno con tagli dall'8 al 12% e risparmi per 1,7 miliardi, mentre al trasporto ferroviario e locale andranno destinati 5,5 miliardi in meno. Se a ciò si somma ancora la salute (3,1 miliardi che per il ministro Beatrice Lorenzin - intervistata da Repubblica - possono essere "molti di più") e altre voci come la riduzione dell'illuminazione pubblica si raggiungono i 33,9 miliardi complessivi. L'aereo della Malaysia Airlines scomparso da ormai 10 giorni ha cambiato la sua rotta non a seguito di una virata manuale, ma di un cambiamento delle coordinate di volo sul computer di bordo. Lo hanno rivelato fonti americane al New York Times. Dunque, chiunque abbia preso il controllo del velivolo doveva essere esperto dei sistemi di volo e pratico nell'inserire nuovi dati nel Flight Management System. Questo nuovo elemento rafforza l'ipotesi che l'aereo sia stato dirottato e concentra maggiormente l'attenzione sul capitano e sul primo ufficiale di bordo. Il sistema dirige un aereo dal punto di partenza a quello di arrivo sulla base di un piano di volo inserito prima del decollo. L'1% degli studenti italiani è schiavo delle droghe pesanti, come l'eroina e la cocaina. E' quanto emerge dallo studio Espad-Italia, realizzato dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc -Cnr). Secondo i risultati della ricerca, anticipata dall'agenzia Adnkronos, sono circa 36.000 gli studenti italiani che hanno provato eroina e/o altri oppiacei almeno una volta nella vita (l'1,5%) e di poco inferiore è il numero di chi l'ha utilizzata nell'ultimo anno (28.000): cioè l'1,2% degli studenti. Di questi, poco meno di 16.000, quasi l'1%, l'hanno consumata per 10 o più volte nell'ultimo mese. Diventandone, praticamente, schiavi. Dall'indagine - che ha coinvolto 45 mila studenti delle scuole superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola - emerge chiaramente anche l'aumento del consumo frequente di cocaina. Nel dettaglio, sono circa 65.000 i ragazzi che hanno assunto cocaina almeno una volta nell'ultimo anno (il 2,8%) e 18.500 (cioè lo 0,8% degli studenti italiani) quelli che ne ha fatto un uso intensivo, per 10 o più volte nell'ultimo mese. In questo caso, precisano ancora le fonti, non è chiaro se il cambiamento delle coordinate sia avvenuto prima o dopo il decollo. Comunque il giallo appare sempre più chiuso dentro la cabina di pilotaggio. L'ipotesi prevalente, al momento, è che il Boeing sia stato dirottato dal pilota Zaharie Ahmad Shah o dal copilota Fariq Abdul Hamid oppure da entrambi. La prova più consistente consiste nell'accertamento che la frase registrata "Tutto bene, buonanotte", è stata pronunciata dal primo ufficiale. E che è stata detta 12 minuti dopo che il sistema di trasmissione dati era stato spento manualmente, accertandosi che non fosse scattato l'allarme. E subito dopo qualcuno ha staccato anche il trasponder. Le indagini dunque puntano sempre più sui due piloti: sulle loro vite, la loro militanza politica, sul simulatore di volo trovato nell'appartamento. E l'intelligence americana non esclude più la pista jihadista né l'ipotesi che l'aereo sia stato venduto a terroristi afghani nascosti in Pakistan. Due scosse sono state registrate a distanza di un minuto, la prima di magnitudo 5,1, la seconda molto più forte di magnitudo 7. Non ci sarebbe rischio tsunami. Due forti scosse di terremoto a distanza di un solo minuto, poi un'allerta tsunami minore. Il sisma ha colpito al largo delle coste del paese sudamericano: la prima, di magnitudo 5,1, a 64 km ad ovest della cittadina di Iquique e la seconda, di magnitudo 7, a 68. L'ipocentro è stato localizzato a una profondità di 35 km alle 16,16 ora locale (le 22,16 ora italiana) per la prima e a 33 km per la seconda Almeno sette immigranti clandestini, fra cui due bambini, sono morti annegati in seguito al naufragio dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano insieme ad un'altra dozzina di persone, otto delle quali sono state tratte in salvo. Lo riferiscono i media ellenici precisando che l'incidente è avvenuto durante la scorsa notte al largo dell'isola di Lesvos, nell'Egeo orientale. Il natante, hanno riferito i sopravvissuti ai soccorritori della guardia costiera greca, ha all'improvviso cominciato ad imbarcare acqua per cause sconosciute e in breve tempo si è inabissato. Dalle prime informazioni raccolte, i migranti - di cui ancora non si conosce la nazionalità - erano partiti dalle coste della vicina Turchia ed erano diretti in Europa. I clandestini soccorsi sono stati trasferiti nell'ospedale dell'isola alle 16,17. Le autorità cilene hanno diramato una "allerta per un possibile tsunami di dimensioni ridotte" e quale misura "di precauzione", circa 100 mila persone sono state evacuate nel nord del Cileo nell'area tra la regine di Arica e Parinacota e quella di Tarapaca, anche se il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha fatto sapere che non sembra esserci la minaccia di uno tsunami che abbia impatto distruttivo sulla costa. Non ci sono notizie di danni o vittime. Io uccido Giorgio Falletti Il romanzo è ambientato nel Principato di Monaco subito dopo il Gran Premio di Formula 1. Jean-Loup Verdier, un Dj di Radio Monte Carlo, durante la trasmissione Voices, che egli conduce, riceve la telefonata di un uomo dalla voce artefatta che si fa chiamare "Uno e Nessuno" e che preannuncia la sua intenzione di uccidere per curare il proprio male, concludendo la telefonata con un brano musicale che solo in seguito si scoprirà essere un indizio per arrivare alla sua vittima. Inizialmente l'episodio viene archiviato come uno scherzo, ma il giorno dopo vengono ritrovati i cadaveri di Jochen Welder, campione di Formula 1 e della sua compagna Arijane Parker, campionessa di scacchi di fama mondiale. Entrambi hanno il volto orrendamente mutilato e nella scena del delitto la scritta "io uccido...". Nicolas Hulot è il commissario incaricato di indagare sul caso; può contare anche sull'aiuto di un suo amico, Frank Ottobre, agente dell'FBI in congedo temporaneo, un uomo dilaniato dal dolore per il suicidio della moglie. I due cominciano la loro caccia all'assassino. L'assassino, nel frattempo, ha ucciso altre vittime. Fino a quando Frank, spronato ancora di più dalla morte del suo amico riesce ad arrestare il colpevole. Torta di mele Ingredienti: 200g di farina 170g di zucchero 150g di burro 3 uova 1 limone una bustina di lievito in polvere latte q.b. Preparazione: Per cominciare sbucciate le mele e fatene 2 a cubetti e una a fettine sottili, cospargetele di limone per evitare che anneriscano. Poi montare gli albumi a neve fermissima e mettere il burro a sciogliere a bagnomaria. In un’altra terrina sbattete i tuorli con lo zucchero e con il burro fatto sciogliere precedentemente a bagnomaria; incorporate la farina un po’ alla volta, il lievito e infine gli albumi montati a neve. Se l’impasto risultasse troppo duro aggiungete un goccio di latte tiepido. L’impasto deve essere morbido, ma non fluido. Infine unite i cubetti di mela all’impasto e versate nello stampo. Le notti di Cabiria è un film drammatico del 1957 diretto da Federico Fellini, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero. Cabiria è una giovane donna arrivata a fare il mestiere più antico del mondo perché deve sopravvivere alla miseria che l'ha afflitta per tutta la vita. In realtà non ha niente della classica "battona" romana di cui Fellini ci dà una rassegna nella scena della "Passeggiata archeologica", uno dei consueti luoghi di raccolta delle prostitute romane. Cabiria si riconosce come prostituta perché così vuole essere ma è una gracile donnina, un visino tondo dagli occhi spalancati, con una borsetta che agita nel vuoto per darsi un contegno: è insomma una caricatura di quelle che Fellini disegnava nel progettare i suoi film; si potrebbe dire quasi che Cabiria è una maschera della Commedia dell'Arte. Una figurina che messa a confronto con la sua amica Wanda, questa sì il prototipo della classica, materna, monumentale"battona" romana, rivela tutta la sua incongruenza con il mestiere che Cabiria ha scelto di fare. L'ingenuità di Cabiria si rivela a pieno nella scena dell'ipnotizzatore nel cinema teatro di periferia dove si lascia convincere a salire sul palcoscenico tra i lazzi e le pesanti battute del pubblico romano. È una scena dove si mescolano comicità e compassione per la giovane donna, preda del cinico mago d'avanspettacolo che sfrutta Cabiria per metterne in ridicola luce tutti i suoi sogni infantili di una vita sognata. Il dramma centrale del film è nell'episodio dell'incontro all'uscita del cinema con un uomo che, presentandosi come un umile ma serio borghese, fingendo di non aver capito il vero mestiere di Cabiria, la raggira, approfittando del bisogno d'amore della povera prostituta, chiedendole alla fine di sposarlo. Cabiria vuole credergli ad ogni costo, e si abbandona al fidanzato che naturalmente non vuole altro che il suo denaro e che anzi sta per sbarazzarsene uccidendola, fermandosi solo perché un essere umano come Cabiria può suscitare pietà anche in un malvagio. Questa volta Cabiria sembra non farcela a risollevarsi dal colpo ricevuto e pensa d'uccidersi quando, incontra una comitiva di giovani che cantano e suonano in allegria e coinvolgono Cabiria nella loro gioia di vivere. Cabiria capisce di non essere sola e torna a credere ingenuamente nella vita, in quella sorta di circo, ci dice Fellini, che è l'esistenza umano.
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