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CHIVASSO-IL PROGETTO
Rifiuti alla Chind,
svelato il nuovo
maxi impianto
afirmadi Smc
CHIVASSO II rifiuto potrebbe diventare
una risorsa e soprattutto proiettare Chivasso in una nuova era avveniristica, dove
lo scarto si trasforma in risorsa e non più
in qualcosa da interrare o bruciare creando comunque inquinamento. Questa la
filosofia di base dietro al nuovo progetto
che Smc vuole realizzare alla Chind.
a pagina 9
INSIEME
AL LAVORO
Il sindaco
Libero
Ciuffreda
e Giuseppe
Maria
Chirico,
di Waste
Italia
IL RIFIUTO ZERO ARRIVA A CHIVASSO
CON L'OFFICINA DEL FUTURO DI SMC
CHIVASSO (spe) Una ferita profonda, una
megadiscarica, ha segnato la città di
Chivasso e il territorio circostante. Una
piaga che avrà vita per almeno ancora 30
anni: tanto occorre prima che si esaurisca biologicamente.
Ma oggi potremmo essere ad una
svolta. Ovvero il rifiuto potrebbe diventare una risorsa e soprattutto proiettare Chivasso in una nuova era. Quasi
avveniristica dove lo scarto si trasforma
in risorsa e non più in qualcosa da
interrare o bruciare creando comunque
inquinamento.
Questa la filosofia di base dietro il
progetto che Smc, del gruppo Waste
Italia, ha presentato al sindaco Libero
Ciuffreda, alla Giunta e alla maggioranza. Ricordiamo che Smc gestisce la
discarica di regione Pozzo e che è diventata socio privato di Seta, che svolge
il servizio di raccolta rifiuti nel Bacino
16.
Le prime anticipazioni ufficiali, racchiuse nel comunicato congiunto di amministrazione comunale e Smc, parlano
di un innovativo progetto di sviluppo
industriale, inserito nell'area Chind,
adiacente alla discarica. In pratica Smc
comprerebbe i terreni per creare un
parco del riciclo in cui i rifiuti potranno
diventare «materie prime seconde», cioè
materie riutilizzabili. Il rifiuto torna
quindi in vita e non è solo più scarto.
Il progetto
Spiegano i tecnici: «Questo progetto,
unico in Italia, ispirato ai più moderni
centri del riciclo come ad esempio il
parco Hiriya in Israele, permetterà di
"chiudere" il ciclo dei rifiuti e di dare vita
a possibili attività di filiera, con start up
di nuove aziende del settore». Fanno
notare gli amministratori comunali: «Tale proposta fornisce una concreta risposta al percorso che la nostra amministrazione ha avviato, sottoscrivendo
il patto dei sindaci e impegnandosi con
l'approvazione della delibera "zero waste". Noi intendiamo far parte dei primi
300 Comuni in Italia, il primo in provincia di Torino, che aderiscono a un
percorso verso il "Rifiuto zero"».
11 nome del progetto, «WastLnd, l'officina del futuro» fa riferimento alla teoria del zero waste (zero scarto) dove si
afferma la necessità di imparare a pensare ai rifiuti come a una risorsa secondo
un ciclo chiuso e non più aperto. Alla
base c'è la raccolta differenziata che
ovviamente va ancora più implementata: in tal modo gli scarti, valorizzati,
diventano materie utili per nuove lavorazioni.
Vengono fatti degli esempi: la possibilità di ottenere oggetti in plastica o
filati dagli imballaggi; compost dai rifiuti
organici; ricavare materiale per piste
ciclabili e pannelli anti shockperi parchi
giochi dal riutilizzo di pneumatici usati.
WastHnd viene presentato come un
progetto pionieristico, un centro unico
nel suo genere, dove entreranno scarti
ed usciranno materiali e dove il rifiuto
verrà messo a dimora solo se non più
recuperabile.
Le ricadute
1 vertici di Smc fanno notare che ci
saranno ricadute positive sul territorio
in quanto verranno creati da 20 a 50
posti di lavoro entro 5 anni e si darà
impulso allo sviluppo di nuove attività
imprenditoriali. «Inoltre verranno forniti benefit tangibili al Comune e ai suoi
cittadini, come il metano per alimentare
i mezzi pubblici, orti per i cittadini,
laboratori didattici, materiali per asfaltare, piste ciclabili o produrre arredi
urbani in coerenza con la legge sugli
acquisti verdi per la Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement)».
Un altro aspetto importante collegato
a «Wast End» è la creazione di un centro
di ricerca per la progettazione di nuovi
materiali e oggetti ricavati dal recupero
degli scarti, anche dal punto di vista del
design sostenibile.
Verrà realizzato a step e dovrebbe
essere completato entro due anni. 11
primo passo sarà la creazione, accanto
all'Lcocentro, di un «centro del riuso»:
«Qui i cittadini potranno conferire e
ricevere materiali ancora funzionanti o
che necessitano di piccole riparazioni
ma possono ancora essere usati. C'è la
rassicurazione da parte di Smc che questo progetto assolutamente non comporterà ulteriori ampliamenti della discarica, ma solo il riempimento di alcuni
spazi.
A breve verranno coinvolte le associazioni ambientaliste e di categoria in
un percorso di affrancamento e monitoraggio di tutte le azioni progettuali.
Piera Savio
LE REAZIONI II sindaco Ciuffreda accoglie con favore il progetto che trasforma lo scarto in risorsa
«Sono orgoglioso di ospitare un centro innovativo»
CHIVASSO (spe) C'è ottimismo a
Palazzo sul progetto presentato
da Smc che una volta realizzato
farebbe fare un grande balzo in
avanti a Chivasso per quanto riguarda il trattamento del rifiuto.
Trapela anche dalla dichiarazione rilasciata dal sindaco Libero Ciuffreda ha dichiarato:
«Ho proposto all'Amministrazione comunale di aderire alla delibera "Rifiuti zero" in accordo
con l'Assessore all'Ambiente
Massimo Cordone per aumentare la raccolta differenziata, la
cultura e l'educazione ambientale
sul territorio. Avere un centro innovativo di riciclo che guarda al
futuro mi inorgoglisce, perché finalmente il rifiuto viene trasformato in risorsa. Attraverso l'ingegnerizzazione dei materiali si
apriranno nuove opportunità di
lavoro e di ricerca tecnologica,
salvaguardando l'ambiente».
Arriva una battuta anche da
Giuseppe Maria Chirico, ammi-
nistratore delegato di Waste Italia,
ha aggiunto: «Questo progetto
rappresenta l'inizio di un cambiamento epocale nel modo di
concepire e gestire i rifiuti. Gli
scarti diventano risorsa, fattore di
nuovo sviluppo. Noi vogliamo investire su Chivasso e realizzare
qui la prima officina del futuro,
rafforzando il nostro radicamento
territoriale e coniugando la nostra
attuale presenza con l'ingresso in
Seta».
IN SVEZIA E IN ISRAELE
Due progetti simili
stanno già operando
CHIVASSO (bom) 11 progetto WastHnd, alla base
dell'impianto che Smc vuole realizzare nell'area Chind di Chivasso (accanto alla discarica
di regione Pozzo) si ispira a due realtà già
operative, una in Istraele, l'altra in Svezia.
La prima è «Hiriya» (con sede nella regione
di Dan, nei pressi di Tel Aviv) e sorge sul sito che
tra il 1952 e il 1998 era stato utilizzato come
discarica: una montagna alta 60 metri, estesa
su 450 mila metri quadrati, con un volume di 16
milioni di metri cubi di rifiuti. Un impianto in
grado di ricevere 3 mila tonnellate di rifiuti al
giorno, con i facilmente comprensibili problemi di stoccaggio dopo la chiusura. Nel 2000
il problema venne «risolto» creando una stazione di smistamento: 2800 tonnellate al giorno
inviate in altre discariche del paese. Un anno
dopo l'avvio del piano di riqualificazione dell'area, con la discarica trasformata in parco, e la
realizzazione di un impianto per il recupero del
biogas prodotto dalla decomposizione dei rifiuti. Dopo altri interventi mirati, nel 2009 si
arriva al lancio del parco del riciclaggio, in
grado di creare energia, acqua per irrigazione,
concime organico e attrezzatura da giardino
partendo dai rifiuti dell'area metropolitana.
A Goteborg, è invece attivo l'impianto Alelyckan che opera sul concetto di «3RS»: riduzione, riuso e riciclo. Il sistema è semplice. I
cittadini portano i rifiuti, e il personale si
informa sulla composizione degli stessi. Se il
materiale può essere riutilizzato, viene separato per essere nuovamente venduto in un
negozio vicino al centro, oppure inviato a
organizzazioni benefiche.
Marco Bogetto
1 RIPRODUZIONE RISERVATA
•Mtm
L'impianto di Hiriya e il centro di Goteborg