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MALPENSA
GIOVEDÌ
10
LUGLIO
2014
Sindaci della Lega contro il prefetto
PROFUGHI Il segretario provinciale: non accettiamo imposizioni governative. Pronta una lettera
SAMARATE - Lo spostamento ad insaputa delle
autorità comunali di trentanove profughi centroafricani dagli alloggi di via
V Giornate al complesso
residenziale Al Parco di
via Monte Santo rischia
di creare forti strascichi
polemici e di diventare
un caso politico. E la segreteria provinciale della
Lega annuncia con Matteo Bianchi l'intenzione
di scrivere una lettera al
Prefetto di Varese Giorgio Zanzi sull'emergenza
profughi nei vari territori.
Insomma si vogliono conoscere risposte certe sulla vicenda ma al momento non c'è la volontà di
aprire un conflitto con la
Prefettura di Varese che contattata telefonicamente da La Prealpina sulla
discussa gestione dei rifugiati in città - ha preferito
non rispondere.
PROPOSTE DI MOBILITAZIONE - Dal canto suo Bianchi ha le idee
chiare. E mette subito in
evidenza la posizione politica provinciale del Carroccio. Questa: «Non accettiamo imposizioni governative per negligenze
che non sono dei comuni
che si trovano loro malgrado ad affrontare problemi di sicurezza e di salute pubblica per le comunità interessate dalla presenza dei rifugiati politici». Che il partito dell'Alberto da Giussano non
vuole. Non è un caso che
A Samarate è scoppiato il caso profughi dopo il trasferimento in via Monte Santo (foto Blitz)
allo studio della segreteria provinciale ci sia anche l'opzione di una forte
mobilitazione sui territori
ancora da definire e che
con tutta probabilità verrà
decisa nelle prossime settimane. Ma il passo più rapido - e forse più scontato
- è il prossimo invio di
una lettera dei sindaci della Lega Nord al Prefetto
in cui - anticipa Bianchi «chiederemo rassicurazio-
ni sanitarie e ribadiremo
la nostra contrarietà alla
metodologia di accoglienza e distribuzione di questi profughi rifugiati». Il
Carroccio con questa politica di pressione cerca di
ottenere quelle risposte
che fino adesso stentano
ad arrivare.
VERIFICHE E CONTROLLI - Intanto in città il sindaco Leonardo
Tarantino - alla luce an-
che delle lamentele dei cittadini - non vuole entrare
in conflitto con la Prefettura ma pretende di essere
informato e di sapere come stanno le cose. In modo particolare se la prende con la cooperativa Oasi del Rifugiato che a suo
dire sta «compiendo una
forzatura» e se «soprattutto questo trasferimento così improvviso era conosciuto dalla Prefettura».
Ma il sindaco sta pensando di giocare anche un'altra carta imperniata sulle
verifiche e sui controlli a
tappeto. Insomma vedere
dal vivo se esiste il rischio di un sovraffollamento di questi rifugiati
negli appartamenti di via
Monte Santo. «Se ci fossero queste condizioni non
escludiamo nemmeno la
richiesta di uno sgombero
parziale, bisogna rispettare le regole».
ARGOMENTO DEL
GIORNO - Dall'opposizione la prima voce è quella di Eliseo Sanfelice. E il
consigliere di minoranza
sottolinea: «Noi abbiamo
il dovere dell'accoglienza
e la cooperativa Oasi del
Rifugiato sta gestendo bene la vicenda dei profughi ma il comune che in
questa vertenza è stato
inopinatamente scavalcato non deve solo protestare ma fare passi ufficiali». Fermo restando che
Sanfelice attacca sulla
questione profughi «l'ennesima pessima gestione
nazionale del Pd». Mentre il giorno dopo in città
non si parla d'altro. Nei
bar e nei negozi del capoluogo e delle frazioni - soprattutto ora che i rifugiati sono a Verghera - il tema profughi è il classico
argomento del giorno.
Tra la gente si sente la
classica frase: «Abbiamo
paura che li mettano vicino alle nostre case».
Matteo Bertolli
Sangue sull’asfalto, pronte le soluzioni
Se ne è discusso in consiglio
SOLBIATE ARNO - «Poca attenzione nella soluzione di situazioni critiche della viabilità e del traffico di
attraversamento su strade provinciali», è stata la nota
della capogruppo di minoranza Elena Mazzetti (Indipendenti Solbiatesi - Lega Nord) durante l’ultimo consiglio comunale, dedicato per lo più alle linee programmatiche del nuovo esecutivo di Oreste Battiston. A
ruota la risposta dell’assessore Paolo Cattini (Urbanistica e Lavori pubblici): «Dalla provincia abbiamo ricevuto 30.000 euro a fondo perso per la sicurezza stradale». A margine del consiglio l’assessore ha spiegato a
cosa è destinato il contributo provinciale: «Si tratta di
tre piccoli interventi su altrettante sulle provinciali che
attraversano il territorio solbiatese». Uno è stato già attuato. È l’attraversamento pedonale in corrispondenza
della rotatoria sulla Sp 36 (nella foto) che regola il traffico d’ingresso e d’uscita al supermercato Tigros e al
grande magazzino Leroy Merlin. «A giorni - fa sapere
Cattini - i tecnici della Provincia verranno a Solbiate
per un sopralluogo per gli altri due interventi, a cui parteciperò insieme al responsabile dell’ufficio tecnico».
Uno riguarda via Grandi, all’incrocio con via Molinello, dove si svolta per salire in paese. Qui è successo
qualche incidente, uno mortale. Altro punto critico sulla Sp 20, in via per Carnago, all’altezza delle scuole
medie. Dove si vuole realizzare un attraversamento pedonale protetto con un’isola centrale per la sicurezza
degli agenti della polizia locale che dirigono il traffico
nell’orario d’uscita degli studenti. Oltre alle direttrici
provinciali, ci sono altri punti della viabilità comunale
che vanno considerati. Come il passaggio pedonale rialzato di via Matteotti, anche questo teatro di un recente
incidente (una signora sulle strisce investita da un’auto), dovuto, a quanto pare, al sole che ha abbagliato il
guidatore. Qui sono stati rifatti il tappetino d’asfalto e
la segnaletica stradale. E poi l’annoso problema della
pericolosa strettoia in via Colombera, in località Monte. Nel Pgt è prevista una bretella stradale alternativa.
Previsione riconfermata nel programma della nuova
amministrazione. Intanto a breve si andrà ad approvare
il bilancio di previsione 2014. «Nel programma delle
opere pubbliche - assicura Cattini - sono previsti nuovi
marciapiedi, eliminazione di barriere architettoniche,
asfaltature e nuova segnaletica».
Giuseppe Morreale
UN MURO DA DIPINGERE
Artisti a rapporto: bisogna
dare un’anima alla scaletta
CASSANO MAGNAGO - E se la scaletta di via
Volta (nella foto) diventasse un angolo carattestico
della città? Non più soltanto una scorciatoia comoda, ma un luogo dove sia bello passare e dal quale ammirare il panorama cassanese? A lanciare la
proposta è il Comune, che per raggiungere l'obiettivo ha indetto un vero e proprio concorso di idee in
modo da chiamare a raccolta l'ingegno di tutti
quanti si sendtono di cimentarsi sul tema.
Una grande tela sulla quale dipingere l'anima di
Cassano. Questo, nelle intenzioni dell'amministrazione del sindaco Nicola Poliseno, dovrebbe diventare il muro grigio che corre a lato dei gradini. Il
termine per presentare le proprie proposte – con
l'accordo che il vincitore del concorso dovrà poi
realizzare l'opera – è fissato per lunedì prossimo.
L'iniziativa di Palazzo Mazzucchelli ha comunque
già suscitato interesse tra i creativi, tanto che si sono fatti avanti pure alcuni allievi dell'Accademia di
Brera. Una volta ricevuti tutti gli elaborati, in ogni
caso, sarà una commissione a stabilire quale sia il
progetto migliore per valorizzare la scaletta. Del
gruppo che visionerà le proposte faranno parte gli
assessori Osvaldo Coghi (Urbanistica) e Alessandro Passuello (Cultura) e il pittore cassanese
Angelo De Natale.
«Il concorso è aperto a tutti coloro che sono interessati a proporre idee per la valorizzazione di un angolo importante di Cassano Magnago e a realizzare quanto da loro proposto», si legge nel bando di
gara. «Oggi la scalinata è priva di elementi significativi in grado di caratterizzare il contesto in cui è
inserita. Il progetto proposto dovrà prevedere la
sua riqualificazione in modo da garantire una forte
riconoscibilità».
E chissà che questo non sia che l'inizio di un percorso per ridare dignità a tanti angoli del territorio
cittadino. Qualche anno fa l'ex consigliere comunale Francesco De Palo aveva proposto di mettere
a disposizione degli autori di murales pure una parte del muro del cimitero in modo da sottrarla all'
opera di quanti la imbrattano di scritte con le bombolette spray. Di recente il gruppo di lettura Collodi
ha riportato invece al centro dell'attenzione i gradini che uniscono piazza Italia al parco della Magana.
Elisa Ranzetta
ABUSO EDILIZIO La pretendono i Democratici Uniti con un’interrogazione al sindaco Rivolta
Ora massima chiarezza sul caso Urbanistica
LONATE POZZOLO - Chiarezza e trasparenza sono da sempre le
due parole d'ordine sbandierate e
poi rivendicate con orgoglio dall'
opposizione consiliare dei Democratici Uniti. I quali alla luce dell'
accusa di abuso edilizio gravante
sull'ex capo dell'ufficio Tecnico
Antonella Cioffi e all'assoluta serenità palesata dal sindaco Danilo
Rivolta - sentito in Procura a Busto Arsizio come persona informata sui fatti - hanno protocollato un'
interrogazione ad hoc che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.
Insomma, i consiglieri comunali
Luca Perencin, Nadia Rosa e
Alessandro Iannello vogliono ve-
derci chiaro. Chiedono di conosce- co - o tra i diversi uffici - che a ogre quegli approfondimenti che gi non sono stati resi noti? Inoltre,
«non possono essere liquidate co- i Du chiedono: «Come può il sindame diatribe interne» attraverso do- co affermare di non conoscere l'enmande precise.
tità e la questione della vicenda,
Queste. È vero che
ma di essere allo
Cioffi non è stata
stesso tempo già
confermata responinformato dal meDomande precise su se di febbraio
sabile dell'ufficio
Gestione territoquando era assesquanto accaduto
rio? La mancata
sore al territorio
all’ufficio Tecnico
conferma è consenell'esecutivo Geguenza dell'indagilosa?».
ne in corso o si tratA oggi secondo il
ta di due vicende completamente centrosinistra si conosce ancora
separate? Sono coinvolti altri di- troppo poco. L'interrogazione vuopendenti comunali? Esistono ulte- le anche di sapere direttamente dal
riori problemi di questo genere o primo cittadino - all'epoca dei fatti
simili all'interno dell'ufficio Tecni- assessore all'Urbanistica - «come
ha agito in seguito alle informazioni ricevute a febbraio dal segretario comunale Maurizio Vietri e in
via successiva come si è poi mossa
l'amministrazione per tutelarsi?».
Sgomberare il campo da eventuali
problemi, sbrogliare una matassa
scomoda e complicata, evitare danni al Comune e che fatti di questa
natura e portata non si ripetano sono gli intenti che hanno "spinto" la
lista civica di centrosinistra a muoversid interrogare il sindaco. Sottolinea Rosa: «È doveroso da parte
di chi governa chiarire ogni aspetto di una singola vicenda che getta
purtroppo una pessima luce sulla
nostra Lonate».
M.Be.