24 MALPENSA GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 Sindaci della Lega contro il prefetto PROFUGHI Il segretario provinciale: non accettiamo imposizioni governative. Pronta una lettera SAMARATE - Lo spostamento ad insaputa delle autorità comunali di trentanove profughi centroafricani dagli alloggi di via V Giornate al complesso residenziale Al Parco di via Monte Santo rischia di creare forti strascichi polemici e di diventare un caso politico. E la segreteria provinciale della Lega annuncia con Matteo Bianchi l'intenzione di scrivere una lettera al Prefetto di Varese Giorgio Zanzi sull'emergenza profughi nei vari territori. Insomma si vogliono conoscere risposte certe sulla vicenda ma al momento non c'è la volontà di aprire un conflitto con la Prefettura di Varese che contattata telefonicamente da La Prealpina sulla discussa gestione dei rifugiati in città - ha preferito non rispondere. PROPOSTE DI MOBILITAZIONE - Dal canto suo Bianchi ha le idee chiare. E mette subito in evidenza la posizione politica provinciale del Carroccio. Questa: «Non accettiamo imposizioni governative per negligenze che non sono dei comuni che si trovano loro malgrado ad affrontare problemi di sicurezza e di salute pubblica per le comunità interessate dalla presenza dei rifugiati politici». Che il partito dell'Alberto da Giussano non vuole. Non è un caso che A Samarate è scoppiato il caso profughi dopo il trasferimento in via Monte Santo (foto Blitz) allo studio della segreteria provinciale ci sia anche l'opzione di una forte mobilitazione sui territori ancora da definire e che con tutta probabilità verrà decisa nelle prossime settimane. Ma il passo più rapido - e forse più scontato - è il prossimo invio di una lettera dei sindaci della Lega Nord al Prefetto in cui - anticipa Bianchi «chiederemo rassicurazio- ni sanitarie e ribadiremo la nostra contrarietà alla metodologia di accoglienza e distribuzione di questi profughi rifugiati». Il Carroccio con questa politica di pressione cerca di ottenere quelle risposte che fino adesso stentano ad arrivare. VERIFICHE E CONTROLLI - Intanto in città il sindaco Leonardo Tarantino - alla luce an- che delle lamentele dei cittadini - non vuole entrare in conflitto con la Prefettura ma pretende di essere informato e di sapere come stanno le cose. In modo particolare se la prende con la cooperativa Oasi del Rifugiato che a suo dire sta «compiendo una forzatura» e se «soprattutto questo trasferimento così improvviso era conosciuto dalla Prefettura». Ma il sindaco sta pensando di giocare anche un'altra carta imperniata sulle verifiche e sui controlli a tappeto. Insomma vedere dal vivo se esiste il rischio di un sovraffollamento di questi rifugiati negli appartamenti di via Monte Santo. «Se ci fossero queste condizioni non escludiamo nemmeno la richiesta di uno sgombero parziale, bisogna rispettare le regole». ARGOMENTO DEL GIORNO - Dall'opposizione la prima voce è quella di Eliseo Sanfelice. E il consigliere di minoranza sottolinea: «Noi abbiamo il dovere dell'accoglienza e la cooperativa Oasi del Rifugiato sta gestendo bene la vicenda dei profughi ma il comune che in questa vertenza è stato inopinatamente scavalcato non deve solo protestare ma fare passi ufficiali». Fermo restando che Sanfelice attacca sulla questione profughi «l'ennesima pessima gestione nazionale del Pd». Mentre il giorno dopo in città non si parla d'altro. Nei bar e nei negozi del capoluogo e delle frazioni - soprattutto ora che i rifugiati sono a Verghera - il tema profughi è il classico argomento del giorno. Tra la gente si sente la classica frase: «Abbiamo paura che li mettano vicino alle nostre case». Matteo Bertolli Sangue sull’asfalto, pronte le soluzioni Se ne è discusso in consiglio SOLBIATE ARNO - «Poca attenzione nella soluzione di situazioni critiche della viabilità e del traffico di attraversamento su strade provinciali», è stata la nota della capogruppo di minoranza Elena Mazzetti (Indipendenti Solbiatesi - Lega Nord) durante l’ultimo consiglio comunale, dedicato per lo più alle linee programmatiche del nuovo esecutivo di Oreste Battiston. A ruota la risposta dell’assessore Paolo Cattini (Urbanistica e Lavori pubblici): «Dalla provincia abbiamo ricevuto 30.000 euro a fondo perso per la sicurezza stradale». A margine del consiglio l’assessore ha spiegato a cosa è destinato il contributo provinciale: «Si tratta di tre piccoli interventi su altrettante sulle provinciali che attraversano il territorio solbiatese». Uno è stato già attuato. È l’attraversamento pedonale in corrispondenza della rotatoria sulla Sp 36 (nella foto) che regola il traffico d’ingresso e d’uscita al supermercato Tigros e al grande magazzino Leroy Merlin. «A giorni - fa sapere Cattini - i tecnici della Provincia verranno a Solbiate per un sopralluogo per gli altri due interventi, a cui parteciperò insieme al responsabile dell’ufficio tecnico». Uno riguarda via Grandi, all’incrocio con via Molinello, dove si svolta per salire in paese. Qui è successo qualche incidente, uno mortale. Altro punto critico sulla Sp 20, in via per Carnago, all’altezza delle scuole medie. Dove si vuole realizzare un attraversamento pedonale protetto con un’isola centrale per la sicurezza degli agenti della polizia locale che dirigono il traffico nell’orario d’uscita degli studenti. Oltre alle direttrici provinciali, ci sono altri punti della viabilità comunale che vanno considerati. Come il passaggio pedonale rialzato di via Matteotti, anche questo teatro di un recente incidente (una signora sulle strisce investita da un’auto), dovuto, a quanto pare, al sole che ha abbagliato il guidatore. Qui sono stati rifatti il tappetino d’asfalto e la segnaletica stradale. E poi l’annoso problema della pericolosa strettoia in via Colombera, in località Monte. Nel Pgt è prevista una bretella stradale alternativa. Previsione riconfermata nel programma della nuova amministrazione. Intanto a breve si andrà ad approvare il bilancio di previsione 2014. «Nel programma delle opere pubbliche - assicura Cattini - sono previsti nuovi marciapiedi, eliminazione di barriere architettoniche, asfaltature e nuova segnaletica». Giuseppe Morreale UN MURO DA DIPINGERE Artisti a rapporto: bisogna dare un’anima alla scaletta CASSANO MAGNAGO - E se la scaletta di via Volta (nella foto) diventasse un angolo carattestico della città? Non più soltanto una scorciatoia comoda, ma un luogo dove sia bello passare e dal quale ammirare il panorama cassanese? A lanciare la proposta è il Comune, che per raggiungere l'obiettivo ha indetto un vero e proprio concorso di idee in modo da chiamare a raccolta l'ingegno di tutti quanti si sendtono di cimentarsi sul tema. Una grande tela sulla quale dipingere l'anima di Cassano. Questo, nelle intenzioni dell'amministrazione del sindaco Nicola Poliseno, dovrebbe diventare il muro grigio che corre a lato dei gradini. Il termine per presentare le proprie proposte – con l'accordo che il vincitore del concorso dovrà poi realizzare l'opera – è fissato per lunedì prossimo. L'iniziativa di Palazzo Mazzucchelli ha comunque già suscitato interesse tra i creativi, tanto che si sono fatti avanti pure alcuni allievi dell'Accademia di Brera. Una volta ricevuti tutti gli elaborati, in ogni caso, sarà una commissione a stabilire quale sia il progetto migliore per valorizzare la scaletta. Del gruppo che visionerà le proposte faranno parte gli assessori Osvaldo Coghi (Urbanistica) e Alessandro Passuello (Cultura) e il pittore cassanese Angelo De Natale. «Il concorso è aperto a tutti coloro che sono interessati a proporre idee per la valorizzazione di un angolo importante di Cassano Magnago e a realizzare quanto da loro proposto», si legge nel bando di gara. «Oggi la scalinata è priva di elementi significativi in grado di caratterizzare il contesto in cui è inserita. Il progetto proposto dovrà prevedere la sua riqualificazione in modo da garantire una forte riconoscibilità». E chissà che questo non sia che l'inizio di un percorso per ridare dignità a tanti angoli del territorio cittadino. Qualche anno fa l'ex consigliere comunale Francesco De Palo aveva proposto di mettere a disposizione degli autori di murales pure una parte del muro del cimitero in modo da sottrarla all' opera di quanti la imbrattano di scritte con le bombolette spray. Di recente il gruppo di lettura Collodi ha riportato invece al centro dell'attenzione i gradini che uniscono piazza Italia al parco della Magana. Elisa Ranzetta ABUSO EDILIZIO La pretendono i Democratici Uniti con un’interrogazione al sindaco Rivolta Ora massima chiarezza sul caso Urbanistica LONATE POZZOLO - Chiarezza e trasparenza sono da sempre le due parole d'ordine sbandierate e poi rivendicate con orgoglio dall' opposizione consiliare dei Democratici Uniti. I quali alla luce dell' accusa di abuso edilizio gravante sull'ex capo dell'ufficio Tecnico Antonella Cioffi e all'assoluta serenità palesata dal sindaco Danilo Rivolta - sentito in Procura a Busto Arsizio come persona informata sui fatti - hanno protocollato un' interrogazione ad hoc che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale. Insomma, i consiglieri comunali Luca Perencin, Nadia Rosa e Alessandro Iannello vogliono ve- derci chiaro. Chiedono di conosce- co - o tra i diversi uffici - che a ogre quegli approfondimenti che gi non sono stati resi noti? Inoltre, «non possono essere liquidate co- i Du chiedono: «Come può il sindame diatribe interne» attraverso do- co affermare di non conoscere l'enmande precise. tità e la questione della vicenda, Queste. È vero che ma di essere allo Cioffi non è stata stesso tempo già confermata responinformato dal meDomande precise su se di febbraio sabile dell'ufficio Gestione territoquando era assesquanto accaduto rio? La mancata sore al territorio all’ufficio Tecnico conferma è consenell'esecutivo Geguenza dell'indagilosa?». ne in corso o si tratA oggi secondo il ta di due vicende completamente centrosinistra si conosce ancora separate? Sono coinvolti altri di- troppo poco. L'interrogazione vuopendenti comunali? Esistono ulte- le anche di sapere direttamente dal riori problemi di questo genere o primo cittadino - all'epoca dei fatti simili all'interno dell'ufficio Tecni- assessore all'Urbanistica - «come ha agito in seguito alle informazioni ricevute a febbraio dal segretario comunale Maurizio Vietri e in via successiva come si è poi mossa l'amministrazione per tutelarsi?». Sgomberare il campo da eventuali problemi, sbrogliare una matassa scomoda e complicata, evitare danni al Comune e che fatti di questa natura e portata non si ripetano sono gli intenti che hanno "spinto" la lista civica di centrosinistra a muoversid interrogare il sindaco. Sottolinea Rosa: «È doveroso da parte di chi governa chiarire ogni aspetto di una singola vicenda che getta purtroppo una pessima luce sulla nostra Lonate». M.Be.
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