Gazzetta d’Asti | 21 marzo 2014 ____________________________________ SCUOLA ______________________________________________________ 13 Si è concluso il progetto che ha visto collaborare il Castigliano con la Cna di Asti Nuova iniziativa dell’Istituto Penna Se gli studenti insegnano agli anziani Zafferano, l’oro rosso coltivato all’Agrario Ventidue ragazzi hanno sostenuto il ruolo di tutor per uno scambio intergenerazionale Si è concluso con successo, sabato scorso, il progetto “Tra generazioni: l’unione crea il lavoro”, organizzato dal Castigliano” di Asti in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, Google e Cna Pensionati. L’ultima lezione ha visto i 22 studenti appartenenti della IV S del corso sociosanitario dell’istituto astigiano portare a termine il loro incarico di tutor a 18 corsisti over 60 selezionati da Cna Asti per l’apprendimento e l’utilizzo delle nuove tecnologie. ”Sono stati 15 gli incontri di due ore ciascuno cominciati a marzo, – chiarisce Stella Perrone, docente responsabile del progetto - ed è stato un vero e proprio scambio di competenze intergenerazionali. Gli studenti hanno svelato i segreti del web e del mondo di internet raccogliendo in cambio dai loro “allievi anziani” racconti di passate esperienze professionali da cui ricavare consigli e suggerimenti utili a focalizzare l’attenzione su possibili obiettivi futuri, in particolare su nuove attività imprenditoriali o iniziative già esistenti e che si potrebbero rilanciare”. Alla lezione ha preso par- te la dottoressa Cecilia Stajano della Fondazione Mondo Digitale (in collegamento Skype da Roma) che ha anche inviato una lettera all’assessore all’Istruzione del Comune di Asti Marta Parodi contenente, oltre agli elogi all’istituto astigiano e ai suoi partners pubblici e privati per la buona riuscita dell’iniziativa, anche la proposta di allargare a tutta la provincia tale modello formativo intergenerazionale, potendo contare come capofila sul Castigliano appunto. Dopo la consegna degli attestati ai corsisti senior e ai ragazzi tutor. è giunto il momento del riconoscimento all’insegnante Perrone in qualità di docente referen- te di progetto: “Direi che - ha dichiarato il professore - in tutto questo le tecnologie che noi abbiamo insegnato ai nostri stupendi corsisti sono un aspetto marginale dell’esperienza, ma è stato un progetto di vita, uno scambio reciproco . “La Fondazione Mondo Digitale www.mondodigitale. org - si legge nella nota - vuole far emergere realtà didattiche italiane che, come l’Iis Castigliano, sono capaci di testimoniare della buona salute di cui gode ancora, nonostante tutto, la nostra scuola. Il dirigente di questa scuola, il suo corpo docente, in particolar modo la docente Stella Perrone, che segue questo nostro corso sono le “bellezze” che vorremmo incontrare ovunque. Oggi che si riparla finalmente di “grande bellezza”!” Il presidente dell’Ufficio scolastico provinciale Alessandro Militerno, presente sabato mattina, che è rimasto favorevolmente stupito della grande armonia lavorativa che ha animato il progetto stesso. La professoressa Stella Perrone ha prepararato un “regalo” per i partecipanti al progetto: un video che ricordasse i momenti trascorsi insieme, che facesse rivivere emozioni ed esperienze, impegno di tutti affinchè il progetto potesse “continuare a vivere” anche dopo il 15 marzo 2014. > Manuela Caracciolo Lo chiamano «oro rosso» perché così raro, prezioso e costoso. Nel giro di qualche mese potremmo trovarlo anche coltivato nelle serra dell’istituto agrario Penna di Viatosto. È lo zafferano, pianta aromatica dalle mille proprietà curative e ottimo come insaporitore di ricette dolci e salate. Per ora si tratta di una sperimentazione, ovvero si dovrà verificare la fattibilità della coltivazione. Certo è che l’idea di coltivare «zafferano astigiano» è alquanto originale e pare aver entusiasmato gli “attori” finora coinvolti. Il progetto è volto ad approfondire gli aspetti storico e culturali e quelli tecnicoagronomici di questa coltivazione così importante. Gli alunni potranno partecipare attivamente ai processi produttivi di raccolta e conservazione dello zafferano. La documentazione iniziale avverrà mediante incontri conoscitivi riguardanti gli aspetti botanici del Crocus Sativus, tenuti dagli insegnanti delle materie in questione; partecipazione degli alunni alle varie fasi della produzione e della conservazione; utilizzo della spezia in cucina ed erboristeria L’esperimento è nato in serra, con la semina a settembre, invece che all’aperto nel periodo estivo ma la fioritura è comunque avvenuta. I ragazzi Fabio Cravanzola che lavora al progetto insieme ai compagni di classe Edoardo Pellissetti, Mirko Dezani, Francesco Massocco e Roberto Parena raccontano la loro par- ticolare esperienza: “Coltivare questo tipo di pianta è un lavoro certosino, da fare con pazienza poichè la lavorazione è esclusivamente manuale. Altra fase impegnativa è stata la sistemazione dei bulbi, circa 200 per il primo anno”. Un lavoro seguito passo dopo passo: una volta ricavato lo zafferano dagli stigmi, operazione che gli studenti coltivatori hanno fatto rigorosamente all’alba, il momento migliore della giornata, si lavora in laboratorio per pesarlo e raccoglierlo in piccoli contenitori. I ragazzi, ovviamente, seguono gli insegnamenti dei coltivatori diretti, come Ivan Franco, biologo originario di San Damiano che coltiva la piantina gialla in frazione Moriondo a Castelnuovo Don Bosco e che ha avviato una collaborazione con «Eataly in campagna». L’ esperienza si arricchisce di lezioni teorico–pratiche tenute da specialisti del settore. L’obiettivo è quello di favorire l’emersione dello spirito imprenditoriale degli alunni attraverso la creazione di attività produttive in agricoltura che siano innovative e diano al territorio la possibilità di svilupparsi sempre meglio e sempre di più. Per favorire la nascita di attività imprenditoriali, gli alunni dovranno sperimentare il lavoro in team, con l’assunzione di specifiche responsabilità. > M. C. LA COGESTIONE DEL LICEO ARTISTICO CON L’ATELIER DI GIOIELLI, I DOLCI FATTI A SCUOLA E MURALES Creatività, estro e voglia di fare sono gli elementi che contraddistinguono la colorata cogestione del Liceo Artistico che si è svolta nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì scorso. Lo staff, composto da una ventina di ragazzi e guidato dalle rappresentanti di istitu- to Arianna Bo e Rebecca Valente, hanno organizzato sapientemente un calendario di attività per ogni gusto, ovviamente dando ampio respiro alle attività artistiche. Si è perfezionato quindi il disegno, anche a vignette, oppure si è imparato a creare murales per abbellire le pareti della palestra con la supervisione dell’illustratore Gabriele Sansa. E poi l’atelier di gioielli organizzato dalla professoressa Lanzetta, che insegna anche l’arte del riciclo, e inol- Lezione di zumba tre il laboratorio di tatuaggi e addirittura di scultura al buio, dove gli studenti, bendati, possono creare utilizzando solo il senso del tatto. C’è chi ha partecipato al corso di grafologia e chi ha voluto scoprire i segreti del teatro e della scenografia teatrale grazie al docente Pasquale Barbano che s’ispira Atelier di gioielli all’intramontabile capolavoro «Il Piccolo Principe», o del circo con l’associazione Chapitombolo, mentre Antonio Catalano ha portato in aula il suo “Teatro senza parole». Tra le tante attività sportive, come pianoforte, chitarra, capoeira, hip hop, zumba, yoga, scherma, giocoleria con dj set, si è approfondisto anche il mistero dei tarocchi e l’interpretazione dei sogni con il professore di Filosofia Ferrero del liceo Classico. Molto seguito il laboratorio di cucina dove si sfornano piadine e si è degustato il cioccolato. Le conferenze hanno toccato argomenti molto inte- Laboratorio di tatoo I Murales “animati” ressanti come la piaga delle mafie trattata dall’associazione Libera, e poi educazione sessuale, omofobia, storia del costume nel Medioevo e approfondimenti sulla catalogazione dei libri antichi, sulla cinematografia e la creazione di videogiochi dal punto di visto grafico. > M. C. Il corso di pittura
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