DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDIRIZZO: TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO CLASSE: V INDICE 1) PROFILO DELL’INDIRIZZO PG. 2 2) STORIA DELLA CLASSE PG. 3 3) PROFILO DELLA CLASSE PG. 4 4) OBIETTIVI COGNITIVI COMUNI PG. 5 5) CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO PG. 5 6) ULTERIORI CRITERI DI VALUTAZIONE PG. 7 7) ATTIVITÀ DIDATTICHE PARTICOLARI: (PROGETTI, ATTIVITÀ O INIZIATIVE CULTURALI, TIROCINI O STAGES) PG. 9 8) ATTIVITÀ DIDATTICA DELLE DISCIPLINE: 1. ITALIANO 2. STORIA 3. BIOTECNOLOGIE 4. MICROBIOLOGIA 5. MATEMATICA 6. INGLESE 7. PROCESSI E TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI 8. IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE 9. CHIMICA FISICA ED ANALISI 10. EDUCAZIONE MOTORIA 11. RELIGIONE pg. 11 pg. 15 pg. 18 pg. 22 pg. 28 pg. 31 pg. 35 pg. 37 pg. 39 pg. 42 pg. 44 9) ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO PERSONALE DEGLI STUDENTI PG.46 10) ALLEGATI: SIMULAZIONI PROVE ESAME PG.47 11) ELENCO INSEGNANTI CLASSE PG.81 1) PROFILO DELL’INDIRIZZO TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO La figura professionale che si definisce attraverso il corso di post qualifica è caratterizzata da un ampio ventaglio di competenze di base, tanto nell’area chimica quanto in quella biologica, ed è culturalmente preparata al continuo aggiornamento richiesto dalla molteplicità degli aspetti del mondo operativo del settore e della rapidità con la quale tali aspetti si evolvono. La conoscenza dei principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base versatile, favorisce lo sviluppo di capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e prepara ad affrontare gli approfondimenti necessari per il conseguimento di competenze più specialistiche conseguibili attraverso contestuali e/o ulteriori percorsi formativi differenziali. Questa figura professionale è pertanto in grado di: partecipare responsabilmente al lavoro organizzato; documentare e comunicare nelle forme più idonee gli aspetti tecnici del proprio lavoro; operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico, dal campionamento al referto; leggere e interpretare disegni di impianti chimici e biotecnologici; collaborare alla conduzione dei suddetti impianti anche con compiti di controllo, utilizzando le tecnologie opportune; adeguare la propria preparazione al continuo evolversi delle conoscenze tecnicoscientifiche; correlare i contenuti disciplinari alle relative applicazioni tecnologiche. In particolare per questi ultimi due aspetti il Tecnico chimico e biologico è in grado di comprendere nella loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della salute e di operare con responsabilità collaborando alla loro risoluzione. Al proprio livello operativo può essere inserito: nei laboratori di analisi con compiti di controllo nei settori chimico, merceologico, biochimico, microbiologico, farmaceutico, cosmetico, chimico–clinico, bromatologico, ecologico e dell’igiene ambientale; negli impianti di produzione delle industrie chimiche e biotecnologiche con compiti di cooperazione alla produzione e controllo. Può, infine, accedere all’industria e ai laboratori di ricerca e di analisi di Enti pubblici e di strutture private. Pagina 2 2) STORIA DELLA CLASSE 2.1. INSEGNANTI INSEGNANTI 4A MATERIE RELIGIONE EDUCAZIONE MOTORIA ITALIANO STORIA INGLESE MATEMATICA ANALISI CHIMICA E LABORATORIO TECNOLOGIA CHIMICA E LABORATORIO CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO MICROBIOLOGIA,BIOCHI MICA E LABORATORIO CHIMICA FISICA ED ANALISI PROCESSI E TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE BIOTECNOLOGIE MICROBIOLOGIA 2.2. INSEGNANTI 5A Rossello Annamaria Minoletti Paolo Farina Fernanda Farina Fernanda Bonanno Liliana Bonanno Luca Rossello Annamaria Notarnicola Alessandro Farina Fernanda Farina Fernanda La Montagna Iolanda Pagani Andrea - - - - - - - - Cesprini Michela Franco Giuseppina Cesprini Michela Cannuni Angelo Avvantaggiato Anna Rita Franco Giuseppina Danieletto Martina - Danieletto Martina Avvantaggiato Anna Rita Luciani Marco Bonazzi Enrico Avvantaggiato Anna Rita Bonazzi Enrico STUDENTI inizio anno fine anno N° da classe STUDENTI precedent Ripetenti TOTALE e 4a 5a 11 11 3 11 14 Promossi senza con debito debito 9 2 Non promossi - Ritirati - Pagina 3 3) PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da quattordici alunni,undici femmine,di cui tre ripetenti e tre maschi. La classe è articolata, per quanto riguarda le materie di area comune (italiano, storia, matematica,tranne Inglese), con la classe quinta del corso Tecnico delle Industrie Meccaniche. Gli alunni non hanno potuto avvalersi, nel corso degli ultimi due anni ,di una continuità didattica nella maggior parte delle materie,fattore che sicuramente ha influito sul metodo di studio e sui risultati nelle singole discipline. La situazione di partenza ha mostrato un piccolo gruppo di studentesse motivate,con una discreta preparazione di base,dotate di impegno e serietà sia durante lo svolgimento delle lezioni che nel lavoro domestico. C’è poi un gruppo di alunni con discrete potenzialità ma che manca di un impegno continuo, sia nell’attività in classe, sia nello studio individuale. Sono infine presenti altri studenti che denotano una certa difficoltà a soddisfare anche le richieste minime,sia per scarso impegno che per lacune pregresse. Ad inizio anno la classe sembrava motivata e dotata di un atteggiamento positivo e propositivo nei confronti dei docenti e delle discipline; purtroppo la situazione è cambiata nel corso dell’anno, allorchè si sono verificate numerose assenze da parte di un gruppo di alunni , “assenze strategiche” generalizzate in occasione delle verifiche, qualche atteggiamento di rifiuto preconcetto verso argomenti ritenuti troppo difficili o lontani dai propri interessi. Le valutazioni periodali hanno confermato la situazione generale della classe, che risulta divisa in tre blocchi: un primo,piccolo gruppo di studenti con risultati pienamente sufficienti e più che sufficienti; un secondo con alunni aventi uno/due materie con profitto appena sotto la soglia della sufficienza; un ultimo gruppo di scolari con diffuse ed anche gravi lacune. Per il secondo gruppo i risultati non sufficienti sono spiegabili con una discontinuità nell’attenzione e concentrazione nello studio. Per alcuni alunni del terzo gruppo invece, oltre alle già citate lacune di base, la irregolare frequenza alle lezioni ha aggravato notevolmente la situazione. Gli studenti che, sin dall’inizio dell’anno, hanno partecipato al dialogo educativo, hanno ampliato e consolidato la loro preparazione disponendosi così ad affrontare con sostanziale serenità l’Esame di Stato. Permangono invece diverse situazioni preoccupanti relativamente all’ammissione all’esame, nonostante i ripetuti avvertimenti agli studenti ed alle famiglie. L’attività didattica nel corso dell’anno è proceduta, generalmente, senza particolari problemi disciplinari, a parte qualche incomprensione verificatasi nei rapporti tra le due classi e all’interno della stessa classe. Pagina 4 4) OBIETTIVI COGNITIVI COMUNI CONOSCENZE COMPETENZE ABILITÀ Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Capacità di portare a termine compiti e di risolvere problemi applicando in modo efficace le conoscenze apprese. 5) CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO VOTO CONOSCENZE COMPETENZE 10–9 ABILITA’ CONOSCENZE 8 COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE COMPETENZE 7 - ABILITA’ - CONOSCENZE - COMPETENZE 6 ABILITA’ CONOSCENZE COMPETENZE 5 ABILITA’ CONOSCENZE COMPETENZE 4 ABILITA’ 3 -2-1 - CONOSCENZE CRITERI Conosce gli argomenti affrontati in maniera completa, articolata ed approfondita. Applica le conoscenze in modo efficace, creativo e personale Esegue del tutto autonomamente anche compiti molto complessi Utilizza con particolare accuratezza le terminologie specifiche delle varie discipline Collega con facilità conoscenze attinte da ambiti disciplinari diversi Impiega un metodo di lavoro propositivo con apporti personali e di analisi critica Si pone positivamente di fronte ai problemi cercando soluzioni adeguate per quelli nuovi Conosce con sicurezza quasi tutti gli argomenti affrontati rielaborandoli autonomamente Applica principi, regole e procedure autonomamente Affronta in modo valido compiti anche complessi Utilizza correttamente conoscenze e linguaggi per comunicare e risolvere quesiti Manifesta una comprensione organica degli argomenti Analizza i problemi in modo corretto Sa affrontare situazioni nuove in maniera abbastanza autonoma Conosce la maggior parte degli argomenti affrontati rielaborandoli autonomamente Esegue correttamente compiti semplici Affronta compiti più articolati commettendo qualche errore Utilizza in modo adeguato, anche se semplice, il linguaggio specifico delle varie discipline Coglie gli aspetti fondamentali, ma incontra alcune difficoltà, nei collegamenti interdisciplinari Impiega consapevolmente i mezzi e le tecniche realizzative E’ un esecutore diligente ed affidabile di semplice problematiche che affronta in modo autonomo Conosce nelle linee essenziali gli aspetti fondamentali degli argomenti Se guidato utilizza le conoscenze acquisite senza commettere gravi errori Esegue compiti semplici senza sostanziali errori Impiega la terminologia specifica minima di ogni disciplina Se guidato evidenzia sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi Utilizza ed applica le tecniche operative, in modo adeguato, se pur poco personalizzato Affronta con autonomia semplici problematiche di difficoltà non elevata Conosce in maniera incerta e incompleta gli argomenti affrontati. Ha difficoltà ad esprimere autonomamente i concetti appresi Usa in maniera imprecisa i linguaggi specifici Evidenzia una modesta componente operativa Anche se guidato, utilizza con difficoltà concetti ed informazioni in situazioni pratiche Ha un metodo di lavoro poco personale e, pertanto, poco efficace Manifesta scarsa autonomia nell’individuazione dei problemi Conosce in maniera frammentaria e gravemente lacunosa gli argomenti affrontati Anche se guidato applica le conoscenze minime commettendo gravi errori Comunica in modo stentato ed improprio Evidenzia difficoltà nell’assimilazione e nell’esecuzione dei metodi operativi impartiti Manifesta difficoltà nell’applicare le informazioni e nel classificarle ed ordinarle. Analizza in maniera parziale ed occasionale problemi e situazioni Impiega in maniera inadeguata metodi, strumenti e tecniche Non ha acquisito conoscenze nella pressoché totalità degli argomenti trattati Pagina 5 COMPETENZE ABILITA’ Non riesce ad applicare le conoscenze elementari eventualmente possedute Commette gravi errori, anche se guidato, nell’esecuzione dei compiti più semplici Comunica senza proprietà commettendo gravi errori Ha prodotto lavori e/o verifiche parziali e assolutamente non sufficienti Non riesce a cogliere le relazioni essenziali che legano tra loro fatti poco più che elementari - Non è in grado di impiegare metodi, strumenti e tecniche - Se necessario, le singole discipline preciseranno i criteri in coerenza con la presente formulazione Pagina 6 6) ULTERIORI CRITERI DI VALUTAZIONE livello Ottimo 5 • • • • • • • • Buono 4 • • • Suff. 3 • • • Ins. 2 • • • • Grav. Ins. • 1 • • voto 1 IMPEGNO/PARTECIPAZIONE 1 Studia e svolge le esercitazioni domestiche con regolarità e precisione Rispetta sempre le scadenze Ordina e aggiorna sistematicamente il proprio materiale di lavoro (appunti etc.) Interviene criticamente o si mostra comunque in grado di intervenire in modo puntuale se richiesto Studia svolge le esercitazioni domestiche con regolarità Solo eccezionalmente risulta impreparato Tiene ordinato il proprio materiale di lavoro con efficienza Partecipa con richieste di chiarimenti e spiegazioni e interviene in modo pertinente se richiesto Studia svolge le esercitazioni domestiche pur con qualche limite di regolarità e/o completezza Per lo più rispetta le scadenze Tiene ordinato il proprio materiale di lavoro, pur con qualche discontinuità e/o imprecisione Solo eccezionalmente non porta a scuola il materiale di lavoro Segue di norma con attenzione le attività didattiche pur intervenendo raramente in modo attivo Studia e svolge le esercitazioni domestiche in modo incompleto e/o discontinuo o non adeguato alle competenze / capacità In più casi non rispetta le scadenze Non mantiene ordinato il materiale di lavoro e/o in più casi non lo porta a scuola Mostra la tendenza a distrarsi o interviene in modo non pertinente Studia e svolge le esercitazioni domestiche in modo lacunoso ed approssimativo Non rispetta le scadenze Sovente non porta a scuola il materiale di lavoro Si distrae frequentemente e/o assume atteggiamenti non cooperativi 10 a) b) c) d) e) f) 0 CONDOTTA scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico; comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; frequenza alle lezioni assidua; vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; ruolo propositivo all’interno della classe. Non sono presenti richiami scritti, note o sanzioni. 9 a) b) c) d) e) f) 1 scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico; comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione; frequenza alle lezioni assidua; costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; ruolo propositivo all’interno della classe. Non sono presenti richiami scritti, note o sanzioni. Non tutti i descrittori debbono operare contemporaneamente alla definizione del giudizio (livello) Pagina 7 8 7 6 5 a) b) c) d) e) 2 rispetto del Regolamento scolastico; comportamento buono per responsabilità e collaborazione; frequenza alle lezioni normale; buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni; proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche. Non sono presenti richiami scritti, note o sanzioni. a) b) c) d) e) 3 rispetto del Regolamento scolastico; comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; frequenza alle lezioni normale; discreto interesse e partecipazione alle lezioni; sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche; Sono presenti annotazioni sul registro di classe per assenze ingiustificate, utilizzo scorretto di attrezzature, macchinari, sussidi didattici, ma che comportano danni risarcibili e/o riparabili e/o per lievi e circoscritte infrazioni al Regolamento scolastico. 4 E’ stato preso un provvedimento disciplinare, anche di sospensione, al quale è seguito un ravvedimento da parte dello studente. a) b) c) d) e) 5 comportamento incostante per responsabilità e collaborazione disturbo del regolare svolgimento delle lezioni; frequenza alle lezioni irregolare; mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni; discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche. Sono presenti, e annotati sul registro di classe, reiterate infrazioni disciplinari e gravi comportamenti per mancato rispetto della programmazione didattico – educativa della classe e delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento scolastico e/o per danni al patrimonio della scuola. 6 E’ stato preso un provvedimento disciplinare di sospensione, al quale ha fatto seguito un ravvedimento parziale da parte dello studente. La condizione di incontenibile comportamento accentuatamente grave di uno studente è testimoniata dal concorrere, nella stessa persona, di situazioni negative qui individuate: a) grave inosservanza del Regolamento scolastico; b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni; c) frequenza alle lezioni altamente irregolare; d) limitata attenzione e partecipazione alle attività scolastiche; e) svolgimento spesso disatteso dei compiti assegnati; f) comportamento scorretto nel rapporto con personale scolastico e/o compagni; g) comportamento irresponsabile durante viaggi e visite di istruzione. 7 Sono presenti, e annotati sul registro di classe, reiterate infrazioni disciplinari e gravi comportamenti che violino la dignità e il rispetto della persona umana o che determinino una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e /o per atti di vandalismo. 8 E’ stato preso un provvedimento disciplinare (sospensione), al quale non ha fatto seguito alcun ravvedimento da parte dello studente. 9 È stato deliberato l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 gg., in conseguenza di comportamenti particolarmente gravi, anche con valenza di reato, essendo o lesivi della dignità personale (violenza, minacce etc,) o della sicurezza delle persone (incendio, allagamento etc.), senza che lo studente abbia successivamente dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti di comportamento 10 È stato oggetto di allontanamento/i dalla comunità scolastica anche per periodi inferiori ai 15 gg. per reiterati infrazioni del Regolamento di Istituto relative al corretto utilizzo di strutture e attrezzature, alla correttezza di comportamento nei confronti del Personale e/o dei compagni, all’osservanza delle disposizioni di sicurezza, senza che lo studente abbia successivamente dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti di comportamento Pagina 8 7) ATTIVITÀ DIDATTICHE PARTICOLARI (Progetti, attività o iniziative culturali, tirocini o stages) Progetto Educazione alla Salute Referente:Prof. Paola Comaita - Incontro in collaborazione con il Comitato Articolo 38 ed i Servizi Sociali del territorio(25 ottobre 2013,Aula Magna dell’Istituto) - Incontro promosso dall'ASL VCO secondo il progetto della Regione Piemonte”Porgi una mano,qualcuno ha bisogno di te” relativo alla donazione di sangue e midollo.(16 dicembre 2013,Aula Magna dell’Istituto) Orientamento. E’ stato distribuito materiale informativo sulle offerte formative delle diverse Facoltà Universitarie e sulle relative “Giornate aperte”, a cui i ragazzi hanno potuto prendere parte individualmente. Iniziative culturali - Incontro sulla presentazione del Progetto Life SASIES riguardante il problema dello smaltimento di fanghi e rifiuti industriali(23 ottobre 2013,Aula Magna dell’Istituto) - Visione della rappresentazione teatrale "Una nuova opportunità” presso il Teatro Galletti di Domodossola (14 novembre 2013) -Visione della rappresentazione teatrale "L’imbecille" e "La giara" di L. Pirandello presso il Teatro della Cappuccina di Domodossola (martedì 17 dicembre 2013) -In occasione delle celebrazioni per la “ Giornata della memoria”,partecipazione alla conferenza promossa dall’Archivio storico della Resistenza “ di Novara sul tema”Dai campi di calcio ai campi di lavoro”(5 febbraio 2014,teatro Galletti) Attività - Partecipazione alle attività predisposte dalla scuola per l'orientamento in entrata nelle "Giornate Scuola aperta" (sabato 14 dicembre 2013 e sabato 18 gennaio 2014) -Partecipazione al Laboratorio CUSMIBIO a Milano (28 aprile 2014). Stages -Nel corso dell'a.s. 2012-2013 gli alunni hanno svolto un periodo di stage didattico ( almeno 132 ore in alternanza scuola-lavoro,secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R. n. 87/2010) presso aziende della provincia del V.C.O., effettuato durante l’anno scolastico e nel periodo delle vacanze estive. Pagina 9 A conclusione dell’esperienza,organizzata dal tutor scolastico prof.ssa. Michela Cesprini, famiglie e alunni si sono dimostrate soddisfatte. Confortante anche l’analisi delle schede di valutazione degli alunni da parte delle aziende che hanno espresso piena soddisfazione dell’attività svolta. ALUNNO ARISIO ELEONORA, BORLINI CRISTINA, CIOCCA JESSICA,CORBELLI NOEMI, DENTI GAIA , LUCIANO MARTINA MACCAGNO ANDREA PANGALLO FRANCESCA DITTA TREIBACHER SCHLEIFMITTEL (S.P.A.) CENTRO SERVIZI LAPIDEO FARMACIA FRANZOSI PRELLI LUCREZIA, ROLANDI SAMUELE TERME DI PREMIA UCCELLI CHRISTIAN, DI LUCA JESSICA INTERNATIONAL CHIPS S.R.L(PER DI LUCA STAGE EFFETTUATO NELL’A.S.2011-12) STELITANO MICHELA FARMACIA CAMISANI(STAGE EFFETTUATO NELL’A.S.2012-13) PREIONI NICOLE ERBORISTERIA SOLDANI (DOMO)( STAGE EFFETTUATO NELL’A.S.2011-12) Pagina 10 8) ATTIVITÀ DIDATTICA DELLE DISCIPLINE DISCIPLINA: INSEGNANTE/I: CLASSE: TESTO ADOTTATO: Nuova Italia ITALIANO FARINA FERNANDA 5 CHB M.SAMBUGAR,G.SALE’, Letteratura Modulare, Il Novecento(v.3),ed.La 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da quattordici alunni,di cui undici femmine,tre delle quali ripetenti e tre maschi. Durante le ore di italiano e storia la classe è accorpata alla 5 Tecnico delle Industrie Meccaniche. Gli allievi hanno generalmente mantenuto un comportamento corretto verso l'insegnante, un po' più difficoltoso e polemico il rapporto tra le due classi e tra gli alunni stessi della 5chb. Nei primi mesi dell’anno l’atteggiamento, l’attenzione ed il profitto hanno fatto registrare risultati complessivamente accettabili,mentre successivamente si è riscontrato un calo nel rendimento scolastico,dovuto non solo alle difficoltà riguardanti gli argomenti sempre più complessi ,ma ad un impegno discontinuo e alle numerose assenze da parte di un certo numero di allievi. Numerose sono state anche le assenze “strategiche”in occasione di verifiche ed interrogazioni. Per quanto concerne l’attività linguistica perdurano in molti alunni carenze sul piano della morfosintassi,dell'organizzazione sistematica dei contenuti e della loro rielaborazione, e la tendenza ad uno studio meccanico e finalizzato alle verifiche. Soprattutto si è notata una significativa difficoltà nell'approccio allo studio della letteratura e dei testi,sia in prosa che poetici e un possesso abbastanza limitato delle tecniche di analisi testuali. Anche relativamente alla formulazione di un testo scritto in generale perdurano ancora difficoltà nell'uso ordinato e razionale della lingua e delle tipologie testuali e una riflessione approfondita relativa alle opinioni esposte. Molto si è dunque insistito per far acquisire le competenze minime e le capacità di affrontare le diverse tipologie per la prova scritta dell'esame di Stato,dedicando molte ore ad esercitazioni in classe. Questa situazione ha inevitabilmente ritardato lo svolgersi del programma,anche perchè si è ritenuto opportuno soffermarsi sugli argomenti quando la classe mostrava difficoltà e per permettere al maggior numero di alunni di recuperare con ulteriori verifiche. In tal modo la situazione è generalmente migliorata, sia per quanto riguarda la preparazione che riguardo le capacità/competenze linguistiche. A conclusione degli studi una ristretta cerchia di alunni conosce in modo abbastanza soddisfacente gli aspetti peculiari della personalità e dell'opera degli autori studiati,sa effettuare autonomamente analisi di testi conosciuti,comunica con adeguata correttezza,chiarezza, organicità e sufficiente padronanza lessicale e sa stilare testi funzionali allo scopo. La maggior parte ha una conoscenza letteraria un po' affrettata e prevalentemente mnemonico-ripetitiva,ma guidata sa operare semplici analisi testuali; inoltre rivela diverse incertezze espositive,soprattutto nella produzione scritta. Un terzo gruppo, a causa di un impegno superficiale, di un numero elevato di assenze e/o di un lavoro domestico non adeguato, manifesta una preparazione molto lacunosa ed incerta e notevoli difficoltà nella produzione scritta. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Conoscenze · Conoscere i caratteri salienti delle principali correnti letterarie. · Conoscere il contesto storico e culturale dei vari autori. · Conoscere il pensiero e la poetica degli autori. · Conoscere la produzione letteraria principale degli autori. · Conoscere i caratteri portanti dei vari generi letterari.· Conoscere la caratteristiche delle tipologie testuali oggetto della prima prova d’esame. Pagina 11 Capacità – Competenze Correnti letterarie · Saper collocare nel tempo i movimenti culturali e gli autori. · Saper individuare le tematiche fondamentali. Autori · Saper contestualizzare il testo in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria e alla poetica dell’autore. · Saper operare semplici confronti tra testi diversi, individuando analogie e differenze. . Saper individuare il punto di vista dell’autore in rapporto ai temi affrontati. · Saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo. · Saper produrre per iscritto sintesi e rielaborazioni dei contenuti fondamentali del testo. Opera · Saper individuare i contenuti e i temi fondamentali di un testo narrativo. · Saper riconoscere ed analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguiste del testo. · Saper individuare il punto di vista dell’autore in rapporto ai temi affrontati. · Saper collocare l’opera nel suo contesto storico – culturale e letterario. · Saper produrre per iscritto sintesi e rielaborazione dei contenuti fondamentali del testo. Produzione scritta e orale · Sapere analizzare un titolo, saper comprendere una domanda. · Saper esporre in modo corretto, pertinente, organico e rispettare le diverse tipologie testuali. · Saper utilizzare il lessico specifico. · Saper arricchire l’esposizione con riflessioni personali. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Metodi:lezione frontale ed interattiva,analisi guidata di testi, schemi ,appunti, risposte a questionari,stesura di sintesi e commenti, produzione di elaborati. Strumenti: libro di testo,fotocopie,sussidi audiovisivi 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Per ogni U.A. si sono svolti esercizi in classe e a casa, verifiche orali in itinere e una verifica sommativa semistrutturata(quesiti a risposta multipla,semplice,a risposta aperta, vero/falso, risposte aperte) o ,in alternativa ,interrogazioni orali,analisi testuali. All'occorrenza si sono effettuate verifiche di recupero,scritte od orali. Per la produzione scritta sono stati somministrati un elaborato nel primo periodo e due simulazioni di Esame di Stato nel pentamestre, secondo le tipologie richieste(A,B,C,D) 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Sono stati adottati i criteri di misurazione del profitto (definiti in relazione agli obiettivi cognitivi) approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. Per la valutazione delle prove scritte si sono tenuti presenti i seguenti criteri: · Correttezza ortografica, morfologica e sintattica; uso punteggiatura; proprietà lessicale; coesione testuale (tra frasi e parti più ampie). · Fluidità espressiva e adeguatezza alla forma testuale e alla consegna (uso di registro e di linguaggi settoriali adeguati alla forma testuale, al destinatario e allo scopo). Pagina 12 · Pertinenza, organicità e originalità del discorso. · Per le tipologie B – C – D. Conoscenza e, ove occorre, comprensione dell’argomento, ampiezza della trattazione, interventi personali e capacità critica. · Per la tipologia A Comprensione, interpretazione e contestualizzazione del testo proposto anche in relazione alla sua natura e alle sue strutture stilistiche. Per la valutazione delle prove orali si sono tenuti presenti i seguenti criteri: -Padronanza linguistica e comunicativa(sintassi,lessico,chiarezza espositiva, adeguatezza di linguaggio) -Pertinenza e correttezza dei contenuti -Capacità di esprimere giudizi critici e personali -Capacità di cogliere nessi ed operare raccordi 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI CONTENUTI SVOLTI ENTRO IL 15 MAGGIO TITOLO UA 1.Esposizione scritta e tipologie testuali 2. recupero unità del precedente anno scolastico IL POSITIVISMO (educazione letteraria: contesto storico-culturale) 3. recupero unità del precedente anno scolastico GIOVANNI VERGA (educazione letteraria:incontro con l'autore) 4.Crisi del Positivismo e nuovi modelli culturali del primo Novecento (educazione letteraria: contesto storico-culturale) CONTENUTI -Produzione di temi storici,letterari,di attualità. -Analisi e produzione di testi espositivi, argomentativi,saggio breve -Schedatura e analisi di testi poetici e narrativi -La cultura del positivismo: scientismo, evoluzionismo,determinismo -Poetica del Naturalismo -E.Zola.Il romanzo sperimentale -IlVerismo:caratteri generali La vita e le opere. -Il pensiero e la poetica;determinismo e pessimismo conservatore,tecniche narrative(impersonalità e artificio della regressione) -Lettura ed analisi di novelle tratte da "Vita dei campi" e "Novelle rusticane" - Il Ciclo dei Vinti.I Malavoglia:trama e caratteristiche,lettura di brani . Irrazionalismo:Freud,Nietzsche,Bergson. -Il Decadentismo:caratteri generali. La letteratura in Europa:Estetismo e Simbolismo. -L'Estetismo:l'arte come valore assoluto,la vita come opera d'arte.Brani tratti da:O.Wilde,"Il ritratto di Dorian Gray";J.K.Huysmans, da "A ritroso",”Il Piacere” di G.D’Annunzio -Il Simbolismo:la poesia come superiore conoscenza simbolica. C.Baudelaire e "I fiori del male". TEMPO (in ore) 20 17 18 18 Pagina 13 5.Giovanni Pascoli (educazione letteraria: incontro con l'autore) 6.Gabriele D’Annunzio (educazione letteraria:incontro con l'autore) 7. “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo (educazione letteraria: incontro con un'opera) -Vita ed opere del poeta -Regressione e sperimentazione - Poetica del fanciullino - Analisi e commento di poesie tratte da " Myricae" e " Canti di Castelvecchio" -Vita ed opere dell’autore -Il pensiero e la poetica -Analisi e commento di poesie tratte da "Alcyone" : -Analisi e commento di alcuni passi tratti dal romanzo "Il piacere"e dal“Notturno” -Vita e opere dell'autore -Studio dell'opera: la composizione,il titolo, la vicenda, la struttura, le tecniche narrative -Il contesto storico- culturale Lettura ed analisi di brani tratti da "La coscienza di Zeno" 14 16 12 Contenuti da svolgere fra il 15 maggio ed il termine dell'anno scolastico 8.Luigi Pirandello ( educazione letteraria:incontro con l'autore ) -La vita e le opere; la crisi come condizione esistenziale; maschera e vita; l’umorismo; senso dell'assurdo e pietà ; il teatro nel teatro. - Il saggio “L’Umorismo” ed il sentimento del contrario Brani tratti da:"Il fu Mattia Pascal” Analisi di novelle tratte da "Novelle per un anno" 15 (per programmazione dettagliata vedere allegati) Pagina 14 DISCIPLINA: STORIA INSEGNANTE/I: FARINA FERNANDA CLASSE: TESTO ADOTTATO: M. PALAZZO,M. BERGESE,Sistema Storia,Dal Novecento ai giorni nostri,vol.5,editrice La Scuola 1. PROFILO DELLA CLASSE Si veda la relazione di italiano per la parte introduttiva. La classe ha in generale mostrato un discreto interesse per gli argomenti trattati,esprimendo talvolta opinioni e riflessioni opportune che hanno reso più stimolanti e partecipate le lezioni.Tuttavia e' spesso mancato il lavoro domestico e di approfondimento e sistemazione dei contenuti, per cui gli alunni si sono spesso limitati a studiare solo in prossimità delle verifiche, con risultati non sempre positivi. Pochi alunni concretamente interessati hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati , si orientano nel processo cronologico,conoscono le cause,le caratteristiche, le conseguenze più importanti degli avvenimenti analizzati, utilizzano il linguaggio specifico,sono in grado di dare valutazioni parziali. La maggior parte della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi,memorizzando e riferendo le informazioni limitandosi ai contenuti principali, mostrando incertezze nei collegamenti e qualche difficoltà nell'esposizione. Un ultimo gruppo, per il disinteresse , la mancanza di studio a casa,a volte per l’eccessivo numero di assenze, presenta conoscenze frammentarie e lacunose degli argomenti trattati. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA CONOSCENZE -Conoscere avvenimenti,personaggi,date principali,aspetti geopolitici ed economici. -Conoscere il lessico disciplinare. -CAPACITÀ-COMPETENZE -Saper inquadrare gli eventi storici nel quadro cronologico di riferimento. -Saper comprendere le relazioni di causa-effetto tra eventi storici. -Saper operare collegamenti tra eventi secondo nuclei tematici -Saper utilizzare con proprietà i termini disciplinari -Saper interpretare documenti storici di vario genere -Saper esporre in forma corretta,organica ed appropriata 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Metodi:Lezione frontale e interattiva, analisi guidata di testi e documenti storici, discussione guidata su argomenti e problematiche rapportandoli all'attualità. Strumenti: libro di testo,appunti,schemi, fotocopie,sussidi audiovisivi. Pagina 15 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Per ogni U.A. si sono svolti esercizi in classe e a casa, verifiche orali in itinere e una verifica sommativa semistrutturata(quesiti a risposta multipla,semplice,a risposta aperta, vero/falso,trattazione sintetica) e, ove possibile o in alternativa, interrogazioni orali. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Si adottano i criteri di misurazione del profitto (definiti in relazione agli obiettivi cognitivi) approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. Per la valutazione delle prove si sono tenuti presenti i criteri esposti nella relazione di italiano 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI Contenuti svolti entro il 15 maggio TITOLO UA 1.Capitalismo,colonialismo, imperialismo (completamento ultima unità dello scorso anno scolastico) 2.L'Età giolittiana 3.La Grande guerra 4.La rivoluzione russa :da Lenin a Stalin CONTENUTI -seconda Rivoluzione industriale. -spartizione del mondo ad opera delle grandi potenze europee. -il decollo industriale italiano -strategia riformista di Giolitti -crisi degli equilibri giolittiani -cause della guerra -gli avvenimenti del 1914 -la posizione italiana - gli eventi del 1915 e del 1916 sui vari fronti -l'anno della svolta:il 1917 -la conclusione della guerra -i trattati di pace -situazione sociale,economica,politica della Russia a fine Ottocento -la rivoluzione del1905 -la rivoluzione del febbraio 1917 -la rivoluzione di ottobre e Lenin -lo stalinismo: l'industrializzazione e la TEMPO (in ore) 15 10 10 8 Pagina 16 collettivizzazione forzata 5.Le tensioni del dopoguerra e l'avvento del fascismo -la crisi economica e sociale del dopoguerra in Europa e in Italia:il biennio rosso. -la crisi del ‘29 e il "New Deal" -dai Fasci di combattimento alla fase legalitaria 6. Il fascismo -affermazione della dittatura -aspetti peculiari dell'ideologia fascista -politica ed economia -guerra d'Etiopia e leggi razziali -l'antifascismo 7 Il nazismo -la repubblica di Weimar -la situazione economica e sociale tedesca del primo dopoguerra -l'ascesa di Hitler -i caratteri peculiari del regime nazista -la politica estera -l'antisemitismo Contenuti da svolgere fra il 15 maggio e il termine dell'anno scolastico -le cause del conflitto 8. La seconda guerra -gli eventi bellici sui vari fronti mondiale La posizione italiana -l'olocausto -la resistenza (per programmazione dettagliata vedere allegati) 5 5 5 5 Pagina 17 DISCIPLINA: BIOTECNOLOGIE INSEGNANTE/I: Bonazzi Enrico CLASSE: TESTO ADOTTATO BIOTECNOLOGIE E CHIMICA DELLE FERMENTAZIONI. A.T AGLIAFERRI, C.GRANDE ZANICHELLI EDITORE 1. PROFILO DELLA CLASSE Il docente ha insegnato in questa classe solo nel corrente anno scolastico. La V CHI, costituita da 14 elementi (11 ragazzi e 3 ragazze) si è mostrata all’inizio dell’anno interessata alla proposta didattica disciplinare del docente e tutti gli studenti hanno manifestato una buona partecipazione alle lezioni (anche se raramente e solo per alcuni elementi, arricchita da spunti personali) e un discreto impegno. Nel corso dell’anno invece tale buona predisposizione iniziale si è talvolta alternata a periodi caratterizzati da passività al punto che l’insegnante ha dovuto impostare più di una volta il proprio lavoro sull’aspetto psicologico-motivazionale. Il parziale cambiamento suindicato relativamente all’approccio didattico, è stato determinato e condizionato in diversi casi anche da un metodo di studio poco strutturato e da un organizzazione dei tempi di studio sia a livello quantitativo che qualitativo carente: le richieste via via più elevate del docente unitamente a quelle dei docenti delle altre discipline, hanno determinato in molti discenti un senso di inadeguatezza e/o di impotenza che hanno avuto una parziale ricaduta negativa motivazionale. Il profitto finale è risultato diversificato in relazione non solo alle personali capacità e potenzialità degli studenti ma anche al diverso grado di disponibilità e di impegno degli stessi. La situazione si può così sintetizzare: 2 studenti, dotati di metodo di studio e di lavoro produttivi e di efficaci mezzi espressivi, hanno raggiunto buoni risultati (ottimi in un caso), essendo in gradi di rielaborare i contenuti disciplinari acquisiti e di utilizzare criticamente le competenze maturate. La maggior parte degli alunni, legata a procedimenti di apprendimento sostanzialmente ripetitivi e a modesti mezzi espressivi, ha conseguito risultati nel complesso sufficienti o poco più che sufficienti; infine una minoranza dotata di modeste capacità di base presenta una preparazione nel complesso appena sufficiente o in alcuni casi insufficiente e deve, talvolta, essere sostenuta dal docente nell’operare collegamenti anche minimi. In questo ultimo gruppo si raggiungono a fatica gli obiettivi minimi prefissati e non sempre in maniera omogenea e temporalmente efficace. Rimane in conclusione qualche perplessità su come alcuni discenti stiano per apprestarsi ad affrontare l’Esame di Stato, sia per quanto concerne l’aspetto motivazionale che per quello organizzativo. I livelli di profitto, in percentuale, raggiunti dalla classe sono stati (al 2/05/2014) Ottimo 7% Buono 0% Discreto 21% Sufficiente 44% Insufficiente 28% La classe ha partecipato a un laboratorio proposto dal CusMiBio dell’Università statale di Milano per un approfondimento sugli acidi nucleici, con l’esecuzione di un esperimento di estrazione e di analisi del DNA (“Dall’estrazione del DNA al fingerprinting”). Pagina 18 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA CONOSCENZE INSERITE AL PUNTO 6 CAPACITA’ A) SAPER ORGANIZZARE COLLEGAMENTI DIRETTI TRA PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE E RELATIVI IMPIANTI B) SAPER PIANIFICARE, IN SCHEMI A BLOCCHI, LE PRINCIPALI FILIERE BIOTECNOLOGICHE C) SAPER LAVORARE IN GRUPPO D) SAPER OPERARE CON DEFINITI GRADI DI AUTONOMIA E) SAPERSI INSERIRE PRONTAMENTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO F) SAPER IMPIEGARE GLI STRUMENTI CONOSCITIVI APPLICATIVI PER AGGIORNARSI A) IMPIEGARE EFFICACEMENTE NELLA PRODUZIONE ORALE E SCRITTA, IL LESSICO SPECIFICO DELLA COMPETENZE DISCIPLINA B) PADRONEGGIARE GLI APPROCCI MULTIDISCIPLINARI DELLE TEMATICHE AFFRONTATE E 3. METODI MEZZI E STRUMENTI METODI: lezione frontale e interattiva / partecipata con richiesta di appunti / discussione degli elaborati scritti e delle prove di verifica formativa e sommativi/ lezione interattiva su pc/ attività di laboratorio STRUMENTI: manuali (libro di testo) / integrazioni e schede predisposte dagli insegnanti / ppt e pdf prodotti dall’insegnante scaricabili dalla sezione didattica del registro on line/ internet/ attrezzature di laboratorio. Ogni nuovo argomento è stato preceduto, sia a livello teorico che pratico, dall’accertamento del possesso delle conoscenze propedeutiche all’acquisizione dei nuovi contenuti, attraverso domande mirate e ripasso. Le lezioni frontali sono state impiegate per l’esposizione dei concetti, mentre si sono utilizzate quelle interattive per stimolare negli studenti la ricerca dei collegamenti interdisciplinari. Al fine di un più congeniale raggiungimento degli obiettivi prefissati, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, le due unità orarie settimanali di laboratorio sono state raggruppate in moduli di quattro unità orarie a settimane alterne. 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE L’intera programmazione annuale è stata pensata per favorire l’integrazione tra il momento applicativo e di indagine con quello cognitivo – intellettuale. Le verifiche si sono svolte per mezzo di interrogazioni orali, prove scritte formative e sommative (scelta multipla, questionari aperti, tema scientifico da ascriversi alla tipologia d’esame saggio breve – quest’ultima solo a livello formativo nel primo quadrimestre); tendenzialmente una prova ogni unità di apprendimento o ogni 2, a seconda della corposità e difficoltà delle UdA. La disciplina è stata oggetto di simulazione nella terza prova Pagina 19 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Si sono adottati i criteri di misurazione del profitto approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. La valutazione, nell’ambito del Consiglio di Classe, è stata espressa tenendo conto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI TITOLO UA 1. La fermentazione: Metabolismo e microrganismi CONTENUTI ABILITA’ TEMPO (in ore) Catabolismo aerobico Individuare i principali 20 e anaerobico: via processi metabolici, in glicolitica e processi particolare descrivere fermentativi; ciclo di quelli fermentativi e la Krebs e fosforilazione relativa tecnologia; ossidativa; Determinare il ruolo respirazione dei diversi gruppi di anaerobica. microrganismi nei Fisiologia batterica: processi fermentativi tipi nutrizionali, esigenze fisiche e chimiche; microrganismi per le produzioni industriali: lieviti, muffe, cellule di mammifero MATERIALE: pdf – testo da pag 3 a pag 5; da pag 19 a pag 22; da pag 34 a pag 54 2. Gli enzimi: protagonisti della fermentazione Denominazione, composizione e classificazione enzimi; meccanismo d’azione; cinetica enzimatica; fattori che influenzano l’attività enzimatica; inibizione enzimatica Comprendere i 20 meccanismi biochimici che regolano le reazioni del metabolismo Applicare i principi e le leggi della cinetica per valutare i parametri che influenzano la velocità delle reazioni enzimatiche Conoscere e analizzare criticamente i fattori che influenzano l’attività enzimatica MATERIALE pdf – testo da pag 6 a pag 18 (inibizione enzimatica ed enzimi allosterici svolte con ausilio delle presentazioni pdf) 3. La molecola informazionale: Il DNA Struttura del DNA; l’informazione genetica: codice genetico Individuare e caratterizzare la molecola informazionale del DNA; comprendere la codificazione 22 Pagina 20 dell’informazione genetica MATERIALE: pdf – testo da pag 162 a pag 165; da pag 169 a pag 173 4. Il dogma fondamentale della biologia: le funzioni del DNA La duplicazione del DNA; la trascrizione e la traduzione; la regolazione della biosintesi proteica Individuare i meccanismi di duplicazione del DNA; individuare i meccanismi di sintesi dell’RNA delle proteine e impostare i meccanismi di controllo dell’espressione genica 24 MATERIALE: pdf – testo: da pag 166 a pag 168; da pag 174 a pag 185 5. Genetica microbica: La mutazione. La ricombinazione: Tipi di mutazioni geniche; trasformazione; coniugazione; traduzione. Definire la mutazione genica (puntiforme) a livello molecolare; analizzare criticamente i diversi meccanismi di ricombinazione batterica 12 MATERIALE: pdf – testo da pag 186 a pag 199 (no trasposizione) 6. Ingegneria genetica: Il DNA ricombinante PCR; Enzimi dell’ingegneria genetica; tecnica del DNA ricombinante; clonazione e produzione del DNA ricombinante; gli OGM; Analizzare la tecnologia del DNA ricombinante nella produzione di proteine e prodotti biologicamente attivi; comprendere la tecnica PCR e saperla applicare; individuare alcuni microrganismi geneticamente modificati di interesse industriale e capirne le potenzialità e i limiti 15 MATERIALE: pdf – testo da pag 200 a pag 227 (no procedura Southern blotting, no fusione protoplasti ed elettroporazione, no marker) – materiale fornito su OGM 7. Applicazioni delle biotecnologie: prodotti biotecnologici Etanolo; acido lattico; Individuare i principali acido citrico; processi metabolici antibiotici; produzione relativi alla biosintesi ormoni (insulina) dei prodotti considerati lievito di birra; vino; dopo il 15 Maggio MATERIALE: pdf – testo: da pag 315 a pag 320 (no analisi delle singole tappe glicolisi) da pag 326 a pag 327; da pag 329 a pag 331; da pag 350 a pag 355; da pag 377 a pag 379; da pag 387 a pag 392 Pagina 21 DISCIPLINA: INSEGNANTE/I: CLASSE: TESTO MICROBIOLOGIA Bonazzi Enrico – Anna Rita Avvantaggiato (ITP) FONDAMENTI DI MICROBIOLOGIA: MICROBIOLOGIA SPECIALE, AMBIENTALE, ALIMENTARE E INDUSTRIALE LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA.CORSO PRATICO DI TECNICA ED ANALISI MICROBIOLOGICA SAVERIO SIMEONE EDITRICE SAN MARCO 1. PROFILO DELLA CLASSE Il docente teorico ha insegnato in questa classe solo nel corrente anno scolastico, mentre l’ITP ha insegnato per l’intero percorso professionale. La V CHB, costituita da 14 elementi (11 ragazze e 3 ragazzi) si è mostrata all’inizio dell’anno interessata alla proposta didattica disciplinare del docente e tutti gli studenti hanno manifestato una buona partecipazione alle lezioni (anche se raramente e solo per alcuni elementi, arricchita da spunti personali) e un discreto impegno. Nel corso dell’anno invece tale buona predisposizione iniziale si è a volte alternata a periodi caratterizzati da passività al punto che l’insegnante ha dovuto impostare più di una volta il proprio lavoro sull’aspetto psicologico-motivazionale. Il parziale cambiamento suindicato relativamente all’approccio didattico, è stato determinato e condizionato in diversi casi anche da un metodo di studio poco strutturato e da un organizzazione dei tempi di studio sia a livello quantitativo che qualitativo carente: le richieste progressivamente più elevate del docente unitamente a quelle degli insegnanti delle altre discipline, hanno determinato in molti discenti un senso di inadeguatezza e/o di impotenza che hanno avuto una parziale ricaduta negativa a livello motivazionale. Il profitto finale è risultato diversificato in relazione non solo alle personali capacità e potenzialità degli studenti ma anche al diverso grado di disponibilità e di impegno degli stessi. La situazione si può così sintetizzare: 2 studenti, dotati di metodo di studio e di lavoro produttivi e di efficaci mezzi espressivi, hanno raggiunto buoni risultati (ottimi in un caso), essendo in grado di rielaborare i contenuti disciplinari acquisiti e di utilizzare criticamente le competenze maturate. La maggior parte degli alunni, legata a procedimenti di apprendimento sostanzialmente ripetitivi e a modesti mezzi espressivi, ha conseguito risultati nel complesso sufficienti o poco più che sufficienti; infine una minoranza dotata di modeste capacità di base presenta una preparazione nel complesso appena sufficiente o in alcuni casi insufficiente e deve, talvolta, essere sostenuta dal docente nell’operare collegamenti anche minimi. In questo ultimo gruppo si raggiungono a fatica gli obiettivi minimi prefissati e non sempre in maniera omogenea e temporalmente efficace. Rimane in conclusione qualche perplessità su come alcuni discenti stiano per apprestarsi ad affrontare l’Esame di Stato, sia per quanto concerne l’aspetto motivazionale che per quello organizzativo. I livelli di profitto, in percentuale, raggiunti dalla classe sono stati (al 2/05/2014) Ottimo 7% Buono 0% Discreto 28% Sufficiente 44% Insufficiente 21% Pagina 22 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA CONOSCENZE Inserite al punto 6 CAPACITA’ a) Saper utilizzare procedure tecniche di analisi e strumentali finalizzate ad attività monitoraggio e di controllo b) Saper lavorare in gruppo c) Saper operare con definiti gradi di autonomia d) Sapersi inserire prontamente negli ambienti di lavoro e) Saper impiegare gli strumenti conoscitivi e applicativi per aggiornarsi COMPETENZE a) Impiegare efficacemente nella produzione orale e scritta, il lessico specifico della disciplina b) Identificare nelle attività applicative le conoscenze teoriche 3. METODI MEZZI E STRUMENTI METODI: lezione frontale e interattiva / partecipata con richiesta di appunti / discussione degli elaborati scritti e delle prove di verifica formativa e sommativi/ lezione interattiva su pc/ attività di laboratorio STRUMENTI: schede predisposte dagli insegnanti / ppt e pdf prodotti dall’insegnante scaricabili dalla sezione didattica del registro on line/ manuali (libro di testo)/ internet/ attrezzature di laboratorio. Ogni nuovo argomento è stato preceduto, sia a livello teorico che pratico, dall’accertamento del possesso delle conoscenze propedeutiche all’acquisizione dei nuovi contenuti, attraverso domande mirate e ripasso. Le lezioni frontali sono state impiegate per l’esposizione dei concetti, mentre si sono utilizzate quelle interattive per stimolare negli studenti la ricerca dei collegamenti interdisciplinari. Al fine di un più congeniale raggiungimento degli obiettivi prefissati, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, le due unità orarie settimanali di laboratorio sono state raggruppate in moduli di quattro unità orarie a settimane alterne. LABORATORIO: al fine di ottenere risultati, il più possibili rappresentativi dei contenuti teorici, gli allievi sono stati sottoposti a determinati percorsi che hanno preso in considerazione: • il rispetto delle norme di sicurezza • il diagramma di flusso di laboratorio (mappa concettuale), • il protocollo operativo (scheda operativa); • la prova di laboratorio; • libro di testo; • materiale didattico fornito dai docenti; • la relazione (o verbale o rapporto di prova): o analisi quantitativa o metodo indiretto o metodo diretto o analisi qualitativa 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE L’intera programmazione annuale è stata pensata per favorire l’integrazione tra il momento applicativo e di indagine con quello cognitivo – intellettuale. Le verifiche si sono svolte per mezzo di interrogazioni orali, prove scritte formative e sommative (scelta multipla, questionari aperti, tema scientifico da ascriversi alla tipologia d’esame saggio breve – quest’ultima a livello formativo solo nel primo quadrimestre); tendenzialmente una prova ogni unità di apprendimento o ogni 2, a seconda della corposità e difficoltà delle UdA. In laboratorio gli allievi sono state valutati tenendo in debita considerazione: a) l’attenzione e il rispetto delle norme di sicurezza; b)l’organizzazione del lavoro e il rispetto delle regole; Pagina 23 c) la precisione; d)i risultati prodotti dalla prova; e) l’elaborazione dei risultati della prova; f) l’ordine g)l’autonomia (anche all’interno del gruppo di lavoro); h)la costanza, l’interesse e la partecipazione; Durante le prove si è curato l’acquisizione di specifiche abilità operative, nell’uso di strumenti di laboratorio, comprendendo i collegamenti con quanto trattato nelle lezioni teoriche. La classe ha partecipato all’attività svolta, sia in aula sia in laboratorio. La scelta degli obiettivi ha privilegiato, gli aspetti metodologici e si è orientata non solo all’acquisizione di conoscenze, ma anche alla riflessione sui modi di conseguirli. Le prove di verifica delle attività di laboratorio sono state impostate includendo le norme di sicurezza, la descrizione del materiale usato, la raccolta e l’elaborazione dei dati sperimentali, l’interpretazione del fenomeno studiato. Alla fine di ogni prova di laboratorio, gli allievi sono stati chiamati alla verifica scritta in riferimento ai risultati ottenuti. La disciplina è stata oggetto di simulazione nella terza prova 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Si sono adottati i criteri di misurazione del profitto approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. La valutazione, nell’ambito del Consiglio di Classe, è stata espressa tenendo conto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI TITOLO UA 1 Le biomolecole alimentari CONTENUTI ABILITA’ TEMPO (in ore) Concetto di alimentazione, nutrizione, alimento, principio alimentare, principio nutritivo; funzioni degli alimenti. Esame dei sei principi alimentari (glucidi, lipidi, protidi, acqua, sali e vitamine); divisione degli alimenti in sette gruppi. Classificare gli alimenti in base alla loro funzione prevalente Individuare i principali composti inorganici e organici di interesse alimentare; Descrivere differenze ed analogie tra i diversi principi nutritivi e indicarne la funzione nutrizionale; Indicare i criteri per una alimentazione equilibrata 14 MATERIALE 2 Tecniche di conservazione degli alimenti Appunti ed integrazioni forniti dal docente; pdf Cause dirette ed indirette di Identificare le principali cause alterazione degli alimenti di alterazione degli alimenti; le principali Alterazioni degli alimenti descrivere (putrefazione delle proteine; alterazioni a carico delle inacidimento, irrancidimento biomolecole; chetonico ed ossidativo dei conoscere ed esporre le lipidi; fermentazione dei caratteristiche delle metodiche glucidi). di conservazione degli La teoria degli ostacoli o alimenti hurdle concept (fattori Individuare metodi di intrinseci e fattori estrinseci); conservazione adeguati in I metodi fisici di relazione agli alimenti; conservazione degli alimenti (uso del freddo: refrigerazione, congelamento, surgelazione; uso del caldo: pastorizzazione, sterilizzazione classica e 20 Pagina 24 metodo UHT; sottrazione di acqua: disidratazione, concentrazione, essiccamento, liofilizzazione; modificazione d’atmosfera: atmosfera controllata, atmosfera modificata, criovac). I metodi chimici di conservazione (metodi chimici naturali: salagione, conservazione sott’ aceto, sott’olio, sotto spirito, sotto zucchero; metodi chimici artificiali: additivi). I metodi chimico – fisici di conservazione (affumicatura). I metodi biologici di conservazione (fermentazione). MATERIALE 3 L’igiene alimentare Appunti ed integrazioni forniti dal docente; pdf; testo da pag 418 a 430 Le frodi alimentari sanitarie Individuare i rischi di (adulterazione, contraffazione, contaminazione alimentare; sofisticazione e alterazione) e Adottare comportamenti commerciali. igienici corretti che Le contaminazioni alimentari riguardano: la persona, le (chimiche, microbiologiche e strutture, le attrezzature e la lavorazione degli alimenti fisiche). Le malattie alimentari -cenni- Praticare una corretta prassi (intossicazioni, infezioni e igienica sulla base del sistema tossinfezioni). HACCP. Saper valutare la qualità totale Il sistema HACCP di un prodotto alimentare. Conoscere le caratteristiche dei microrganismi utili e dannosi di interesse alimentare con particolare attenzione a quelli responsabili delle tossinfezioni alimentari e le misure di prevenzione delle stesse. 17 MATERIALE 4 Microbiologia alimentare Appunti ed integrazioni forniti dal docente; pdf; testo da pag 440 a443 La carne (definizione, tessuti, Saper analizzare e valutare dal colore, frollatura, punto di vista igienicosanitario, nutrizionale i conservazione, valore prodotti trattati nutritivo), microbiologia della carne (cause di contaminazione, fenomeni alterativi). I prodotti derivati dalla carne e loro microbiologia. Il latte (composizione chimica, risanamento, produzione, conservazione, tipi di latte in commercio, valore nutritivo, frodi, alterazioni), microbiologia del latte (cause di inquinamento, flora normale, flora patogena, potere antimicrobico del latte). Il formaggio (produzione, composizione chimica, classificazione, valore nutrivo, microbiologia). Lo yogurt (produzione, 14 Pagina 25 composizione chimica, valore nutrivo, microbiologia). MATERIALE Appunti ed integrazioni forniti dal docente; pdf; da pag 449 a 457; da pag 469 a pag 476; da pag 493 a pag 497 Microrganismi e ambiente: Conoscere le caratteristiche 5 Microbiologia ambientale 6 ecosistemi: cicli degli ecosistemi relativamente biogeochimici: ciclo del alla materia e all’energia; carbonio, ciclo dell’azoto; analizzare criticamente il inquinamento e bioindicatori ruolo dei microrganismi all’interno dei cicli biogeochimici; definire e classificare casi di inquinamento ambientale L’acqua come veicolo di Conoscere problematiche 9 6 Microbiologia dell’acqua malattie infettive; relative alla qualità dell’acqua potabilizzazione dell’acqua; relativamente ai suoi utilizzi; inquinamento delle acque e Conoscere i meccanismi depurazione dei reflui; BOD e microbiologici alla base COD; processi biologici di dell’organizzazione degli depurazione a fanghi attivi; impianti di depurazione delle digestori anaerobici e acque e quelli di produzione di produzione di biogas biogas MATERIALE pdf; testo: da pag 328 a pag 332 …. 369 a 375 7 Laboratorio UA1. Prove biochimiche, riconoscimento qualitativo di zuccheri riducenti (metodo di Benedict); riconoscimento qualitativo dei lipidi (metodo Sudan III); riconoscimento qualitativo delle proteine (metodo del Biureto) UA2. – UA3 – UA 4 Acquisire le competenze tecnico pratico-operative nell’impostazione, organizzazione e realizzazione corretta e adeguata di un’analisi quantitativa e qualitativa. Ricerca di Enterobatteri Analisi del latte: ricerca di E. coli e della Salmonella in campioni alimentari (analisi quantitativa e qualitativa in campioni alimentari.) UA 2 - UA 3 Acquisizione e consolidamento delle sequenze operative dell’analisi microbiologica, diagramma di flusso completo. Individuare i rischi di contaminazione alimentare e adottare comportamenti igienici corretti; Adottare comportamenti igienici corretti che riguardano: la persona, le strutture, le attrezzature e la lavorazione degli alimenti. Analisi dei salumi: ricerca di Stafilococchi in campioni alimentari: 1.Saper rispettare le norme di sicurezza. 2. Saper eseguire le prove di identificazione (analisi qualitativa). 3. Saper porre in sequenza logica, rispettando le norme di sicurezza le fasi pratiche di un esperienza di laboratorio. (analisi quantitativa e qualitativa) 4. Saper rispettare scadenze e consegne. 5. Saper sviluppare un consapevole rispetto dell’ambiente nel controllo alimentare. 6. Saper identificare le principali cause di contaminazione alimentare. Le prove di laboratorio sono sempre precedute dal diagramma di flusso (del protocollo operativo) nel rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre, dopo le prove di laboratorio seguirà l’elaborazione dei dati completa di aggiornamenti secondo le Normative vigenti. Consegna di alcune schede operative da parte del docente. Agli studenti è stato consigliato l’utilizzo del libro di testo: Laboratorio di Microbiologia (corso pratico di tecnica ed analisi microbiologica di Saverio Simeone) 10 14 14 14 14 UA 2 - UA 3 - UA4 – UA5 – Pagina 26 UA6 Microbiologia delle acque destinate al consumo umano. Parametri microbiologici E. coli – Enterococchi. UA 2 - UA 3 - UA4 – UA5 – UA NB: l’UA 5 e 6 da completare dopo il 15 Maggio Pagina 27 DISCIPLINA: INSEGNANTE: CLASSE: 5 CHB MATEMATICA PAGANI ANDREA 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe 5 CHB si compone di 14 alunni, le cui caratteristiche comportamentali, relazionali e le conoscenze pregresse necessitano di una precisa spiegazione per poter essere comprese. La classe segue le lezioni di matematica unitamente alla 5 MEC. La classe, conosciuta nel mese di ottobre 2013, si è mostrata da subito disorientata dall’intenzione del docente di svolgere il programma di matematica, indipendentemente dai contenuti dello stesso e dalle modalità di insegnamento; le lacune evidenziate dalla maggior parte degli alunni giustificano in parte tale sorpresa, dato che gli stessi non erano in grado di risolvere nemmeno equazioni di primo e secondo grado, né di svolgere banali e fondamentali operazioni con monomi e polinomi. Ciò ha comportato una notevole perdita di tempo per colmare tali lacune, che comunque non sono state interamente risolvibili per tutti gli alunni. Le capacità di apprendimento della classe sconsigliano inoltre la trattazione di argomenti che vadano oltre la casistica elementare. Meritano una seria riflessione l’atteggiamento manifestato di fronte all’impegno richiesto alla classe e le reazioni comportamentali: in ottima parte gli alunni non sono intenzionati a svolgere alcun esercizio, consegnando anche compiti in bianco in sede di verifica scritta. E’ stato inoltre necessario adottare provvedimenti disciplinari in quanto la classe aveva la sistematica tendenza ad assentarsi nelle date delle verifiche. La netta percezione è che questi alunni si attendano di essere ammessi alla maturità per gentile concessione, e non per merito o impegno profuso. Vi sono anche alcuni alunni che si distinguono nettamente dalla globalità per rendimento scolastico; questo è però dovuto ad un lieve impegno e non a reali capacità. Anche con questi alunni non è possibile cercare di farli ragionare autonomamente, né portarli al di fuori di schemi preordinati di ragionamento; qualunque difficoltà o situazione imprevista li blocca completamente. Si specifica questo per permettere di comprendere ad un esterno quale sia lo spessore di voti come 9 o 10 assegnati a questo alunni. Stante la situazione qui esposta, si comprende come non sia stato possibile svolgere il programma inizialmente previsto, come dettagliato nel successivo paragrafo, al solo fine di meglio consolidare le conoscenze su un numero inferiore di argomenti. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA -Conoscenza della teoria e delle applicazioni fondamentali dei contenuti esposti. -Risoluzione di problemi ed esercizi basati sulle conoscenze acquisite. -Saper esporre i concetti di base e le applicazioni della materia. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Lezione frontale – Lezione dialogata – Esercizi esemplificativi risolti dal docente – Esercizi alla lavagna – Esercizi individuali – Problem solving – Esercitazioni guidate Strumenti: libro di testo e appunti presi alle lezioni Pagina 28 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Verifiche scritte mediante prove basate sulla risoluzione di esercizi o semi strutturate, indicativamente una per ogni unità didattica (indicativamente una prova scritta al mese). Prove orali in entità e numero a seconda della risposta della classe ed al tasso di apprendimento dei singoli alunni. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Il profitto viene misurato con scala decimale valutando in ogni prova le seguenti componenti, mediate in peso fra di loro: capacità applicativa dei concetti appresi alla risoluzione di esercizi, conoscenze teoriche degli argomenti trattati, capacità espositiva dei concetti appresi. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI Elementi matematici di base Equazioni e disequazioni Disequazioni di primo e secondo grado Disequazioni fratte e di grado superiore Sistemi di disequazioni Disequazioni irrazionali ORE DEDICATE: 15 Studio di funzioni 1 Funzioni di una variabile Proprietà e classificazione delle funzioni Campo di E Intersezioni Studio del segno Funzioni continue: esistenza degli zeri ORE DEDICATE: 20 Limiti Limite di una funzione Teoremi sui limiti Punti di discontinuità 1 2 3 tipo Ricerca degli asintoti ORE DEDICATE: 15 Derivate Derivata e suo significato geometrico Teoremi sul segno delle derivate 1 e 2 Teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy e de l’Hospital Problemi di massimo e minimo Applicazioni della derivata Cenni alla derivata di funzioni composte ORE DEDICATE: 15 Pagina 29 Studio di funzioni 2 Studio completo di funzioni reali Discontinuità della derivata Tipologia grafica di equazioni esponenziali e logaritmiche ORE DEDICATE: 20 L’ultimo argomento verrà completato anche dopo il 15/05, nel caso fosse possibile verranno introdotti cenni al concetto di integrale. Pagina 30 DISCIPLINA: INSEGNANTE/I: CLASSE: INGLESE IOLANDA LA MONTAGNA 5CHB 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe ,formata da 14 alunni, si presenta abbastanza omogenea al suo interno. La maggior parte degli studenti si è attivata mostrando interesse per la materia, sensibilità per gli argomenti trattati, partecipazione attiva. Non ci sono state grosse difficoltà nell’apprendimento della lingua, nonostante gli argomenti siano stati ricchi di un linguaggio tecnico. Si sono manifestate alcune lacune di carattere grammaticale, ma non gravi, per quanto riguarda la produzione scritta, e all’inizio un atteggiamento di sfiducia nella produzione orale, ma queste difficoltà sono state superate con impegno e serenità. Il metodo di studio della maggior parte degli studenti risulta comunque mnemonico e solo pochi hanno sviluppato capacità di rielaborazione autonoma delle tematiche affrontate. Nonostante sia una classe vivace, il comportamento è stato quasi sempre corretto sia nei confronti degli altri alunni che dell'insegnante. Grazie all’impegno e all’interesse nei confronti degli argomenti trattati, la maggior parte degli studenti ha raggiunto risultati più che sufficienti e in alcuni casi più che buoni. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Conoscenze: - conoscere le strutture grammaticali e sintattiche elementari; - conoscere il lessico e la fraseologia relativi al linguaggio professionale limitatamente a testi noti o comunque semplificati. Competenze: - cogliere il senso globale di testi di carattere professionale già noti; - comprendere le idee principali di testi orali su argomenti generali e professionali già noti. Capacità: - esprimersi, anche in modo guidato, su argomenti di carattere generale e professionale; - produrre testi scritti di tipo tecnico. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Il raggiungimento degli obiettivi prefissi prevedevano da un lato il potenziamento delle quattro abilità di base integrate, dall’altro l’inserimento di nuovi brani tecnici al fine di far acquisire agli studenti capacità e competenze adeguate. Continuo il richiamo all’importanza dell’accuratezza formale, con esercizi continui del tipo grammaticale- traduttivo, come pure al possesso di abilità di lettura, analisi e sintesi rispetto ai brani studiati. Gli argomenti tecnici in lingua in una prima fase sono stati introdotti, presentati e spiegati, nella seconda fase sono seguiti esercizi dal testo di comprensione globale e quindi dettagliata. Si è privilegiato l’uso prevalente, ma non esclusivo, della seconda lingua in tutte le fasi dell’apprendimento. Gli approfondimenti grammaticali hanno privilegiato il metodo Funzionale – Comunicativo; gli esercizi, oltre all’attività di fissazione del lessico e delle strutture, sono stati utilizzati per il rinforzo e l’ampliamento della lingua. È stato usato principalmente il libro di testo, mentre per quanto riguarda gli argomenti di grammatica sono state fornite fotocopie. Pagina 31 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche, scritte e orali, sono state somministrate alla fine di ogni unità didattica. Tipologia delle verifiche: quesiti a risposta aperta e a risposta singola, scelta multipla, vero o falso, interrogazioni orali, sintesi orali e scritte. Le prove strutturate hanno testato conoscenze e abilità; quelle di produzione scritta e orale le capacità. In particolare, durante la seconda parte dell'anno scolastico, le verifiche si sono svolte sotto forma di quesiti a risposta singola e a scelta multipla, secondo la tipologia scelta per la prova d’esame. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Per la misurazione del profitto è stata impiegata la griglia utilizzata dal dipartimento linguistico, adeguata e corretta alle esigenze della lingua inglese rispetto alla griglia generale approvata dal Collegio dei Docenti. VOTO CRITERI 9-10 (A) CONOSCENZE •Conosce i contenuti in maniera completa. •Conosce correttamente la grammatica, ha buona padronanza del lessico, l’ortografia è corretta. COMPETENZE •Comprende e rielabora il testo / messaggio scritto e /o orale in maniera completa e coerente. •Sa esprimersi in modo scorrevole senza pause ed esitazioni, con buona pronuncia e intonazione. CAPACITA’ •Sa produrre un’opera personale o sviluppare un progetto mostrando elevate capacità elaborative e critiche. 7-8 (B) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ 6 (C) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ 5 (D) CONOSCENZE COMPETENZE •Conosce i contenuti non sempre in modo completo. •Conosce la grammatica, ha una conoscenza del lessico abbastanza appropriata e l’ortografia è abbastanza corretta. •Comprende il testo / messaggio scritto e / o orale globalmente ma non in tutti i dettagli. •Sa esprimersi in modo abbastanza scorrevole •Sa produrre un’opera personale o sviluppare un progetto mostrando buone capacità logiche e discrete capacità rielaborative. •Conosce i contenuti in modo sufficientemente completo. •Conosce la grammatica in modo sufficiente, ha una conoscenza del lessico non sempre appropriata e l’ortografia non è sempre corretta. •Comprende il testo / messaggio scritto e/o orale globalmente e in alcuni dettagli. •Si esprime con pause ed interruzioni, con qualche errore di pronuncia e di intonazione. •Sa impiegare parzialmente conoscenze e competenze con qualche incertezza logica e rielaborativa. •Conosce i contenuti in modo sufficiente. •Conosce la grammatica e il lessico in modo limitato, l’ortografia è spesso scorretta. •Comprende parzialmente il testo / messaggio scritto e /o orale. •Si esprime con frequenti pause, esitazioni ed errori di pronuncia e di intonazione. Pagina 32 4 (E) CAPACITA’ •Impiega le conoscenze e le competenze in modo limitato, evidenziando carenze nella rielaborazione logico-critica. CONOSCENZE •Conosce i contenuti in modo scarso e non coerente. •Conosce la grammatica e il lessico in modo scarso e limitato, l’ortografia è molto scorretta. •Non comprende la maggior parte del testo / messaggio scritto e/o orale. •Si esprime con molte pause e gravi errori di pronuncia e di intonazione. •Mostra carenze e lacune gravi logico – elaborative anche per le conoscenze e competenze gravemente inadeguate. COMPETENZE CAPACITA’ 1-2-3 (F) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ •Conosce solo poche parti dei contenuti. •Conosce la grammatica e il lessico in modo molto scarso e limitato. Gli errori di ortografia impediscono di cogliere il significato. •Non comprende il testo / messaggio scritto e /o orale. •Si esprime a monosillabi. •La mancanza di conoscenze e competenze non consente che emergano capacità logico – elaborative e critiche. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI UA1- TITOLO: Biochemistry and Nutrients 3 N° ORE: 8 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Aspects and Characteristics of Water; Milk and Dairy Products; Beer, Wine, Cider and Vinegar; Coffee and Fruit Juice; Fats, Oils and Margarine; The Healthy Benefits hidden in a Cuppa UA2- TITOLO: Comparatives and Superlatives N° ORE: 4 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Photocopies Regular and Irregular Adjectives and Adverbs; Less and least in Comparisons; Equal comparisons UA3- TITOLO: Food Technology 1 N° ORE: 8 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Pagina 33 Food treatment; Food preparation; Food preservation; Food packaging and labelling; The father of canned food UA4- TITOLO: The Passive Form N° ORE: 8 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Photocopies Verbal tenses: past- present- future UA5- TITOLO: Food Technology 2 N° ORE: 10 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Food poisoning; Some types of food poisoning; Food additives and allergies; BSE- Birth of a disaster UA6- TITOLO: Inorganic Chemistry N° ORE: 10 ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Metals (part 1); Metals (part 2); Metals (part 3); Non-metals (part 1); Non-metals (part2) UA7- TITOLO: Organic Chemistry 1 N° ORE: Ancora da svolgere ARGOMENTI CON RIMANDI AI TESTI Da: Roggi G., Picking J, Bio-Chem, Zanichelli Organic chemistry; Aliphatic compounds; Aromatic compounds; Alcoholism: a social disorder Pagina 34 DISCIPLINA: INSEGNANTE: CLASSE: Processi e tecnologie chimiche industriali Martina Danieletto 5 CHB 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe, nel corso dell’anno scolastico, ha dimostrato un interesse complessivamente sufficiente riguardo alla disciplina. Nella prima parte dell’anno alcuni allievi si sono assentati in occasione delle verifiche scritte. Per quanto concerne il profitto nella disciplina, una alunna ha riportato valutazione 9, due allievi si attestano su valutazione 8, dieci allievi riportano una valutazione compresa tra 6 e 7 ed infine un’allieva ha una valutazione non sufficiente. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Descrivere le produzioni studiate in programma, facendo riferimento alle soluzioni tecnologiche. Riuscire a valutare, nell’ambito del processo, le migliori condizioni operative. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Lezioni frontali in aula. E’ stato seguito il libro di testo in adozione: Calatozzolo – Natolo “Tecnologie industriali chimiche”- Ed. Edisco. 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Sono state effettuate verifiche scritte durante lo svolgimento delle unità didattiche. Sono state impiegate interrogazioni orali, anche per il recupero delle insufficienze. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Per i criteri di misurazione del profitto è stata adottata la griglia approvata dal Collegio dei Docenti. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI TITIOLO UA 1. Petrolio CONTENUTI Petrolio: fonti e caratteristiche chimiche. Lavorazione del petrolio greggio: pretrattamenti, topping, stabilizzazione, vacuum, processi di raffinazione. Pirolisi degli idrocarburi: cracking termico e catalitico e hydrocracking, diagrammi di Francis. Processi industriali su frazioni del greggio: reforming catalitico, alchilazione, isomerizzazione, produzione TEMPI (in ORE) 30 Pagina 35 2. Ammonia ca 3. Polimeri MTBE, visbreaking, coking, hydrocracking. Trattamento dei reflui liquidi. Processo industriale di sintesi; applicazioni, impianti: schemi e funzionamento. Polimeri: definizione, classificazione, struttura. Reazioni e tecniche di polimerizzazione. 10 1 Contenuti da svolgere dal 15 maggio: Classificazione, struttura, reazioni e tecniche di polimerizzazione dei polimeri. (8 ore) Pagina 36 DISCIPLINA: INSEGNANTE: CLASSE: Impianti di Biotecnologie Martina Danieletto 5CHB 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe, nel corso dell’anno scolastico, ha dimostrato un interesse complessivamente discreto riguardo alla disciplina. Nella prima parte dell’anno alcuni allievi si sono assentati in occasione delle verifiche scritte. Per quanto concerne il profitto nella disciplina, una alunna ha riportato valutazione 9, due allievi si attestano su valutazione 8, dieci allievi riportano una valutazione compresa tra 6 e 7 ed infine un’allieva ha una valutazione non sufficiente. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Saper descrivere gli aspetti fondamentali dei processi biotecnologici, evidenziandone vantaggi e svantaggi. Illustrare l’importanza del monitoraggio e del controllo di un processo, descrivendone le diverse fasi. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Lezioni frontali in aula. E’ stato seguito il libro di testo in adozione: Grande – Tagliaferri “Biotecnologie e chimica delle fermentazioni”- Ed. Zanichelli. 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Sono state effettuate verifiche scritte durante lo svolgimento delle unità didattiche. Sono state impiegate interrogazioni orali, anche per il recupero delle insufficienze. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Per i criteri di misurazione del profitto è stata adottata la griglia approvata dal Collegio dei Docenti 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI TITIOLO UA 1. Processi biotecnologici 2.Fermentatori 3. Processi aerobici e anaerobici CONTENUTI Introduzione alla biotecnologia e ai processi biotecnologici. Fasi dei processi biotecnologici: preparazione dell’inoculo, sterilizzazione del mezzo di coltura e del fermentatore, fermentazione, estrazione e purificazione dei prodotti. Materie prime dei processi biotecnologici: costi, fonti, composizione, trattamenti. Fermentatori: tipologie, caratteristiche. Trattamenti dei fermentatori: sterilizzazione, sistema antischiuma, raffreddamento della biomassa, sistemi di agitazione. Monitoraggio e controllo di un processo biotecnologico. Acqua: origine, fonti, caratteristiche. Depurazione dei reflui per trattamento biologico: aerobio, anaerobio, misti, finali. TEMPI (in ORE) 10 15 20 Pagina 37 4. Produzioni Biotecnologiche Biochimismo dei trattamenti aerobici e anaerobi. Produzione di alcool etilico, acido lattico, acido citrico, amminoacidi, enzimi, proteine, antibiotici: materie prime, microrganismi, biochimismo, impianto. Produzione di vitamine, vaccini: materie prime, microrganismi, biochimismo, impianto. 10 Contenuti da svolgere dopo il 15 maggio: produzione di anticorpi, ormoni e lieviti: materie prime, microrganismi, biochimismo e impianto. (8 ore) Pagina 38 DISCIPLINA: INSEGNANTE/I:– CLASSE: Chimica Fisica e Analisi Angelo Cannuni , Michela Cesprini 5 CHB 1. PROFILO DELLA CLASSE Agli studenti, negli ultimi tre anni, non è stata assicurata la continuità didattica per quanto concerne l’aspetto teorico, ma solamente per quello pratico – applicativo. La classe, composta da 14 studenti, ha dimostrato fin dall’inizio dell’anno scolastico una notevole eterogeneità. Il numero degli studenti realmente motivati ed interessati alla materia è apparso molto contenuto. Decisamente più consistente il gruppo degli allievi la cui preparazione e partecipazione al dialogo educativo sono state fortemente finalizzate all’esito delle verifiche. Entrambi i gruppi, anche se con motivazioni diverse, e con il trascorrere dei giorni soprattutto nella seconda parte dell’anno scolastico, si sono adoperati per superare il passaggio da un’ impostazione prevalentemente nozionistica a quella cognitiva , mettendo a frutto una sufficiente preparazione di base e adeguandosi ai nuovi ritmi di lavoro in prospettiva degli esami di Stato. Altri allievi non hanno sfruttato appieno le loro capacità, lesinando l’impegno e accontentandosi di prestazioni inferiori alle reali potenzialità. Ridotto il numero degli studenti con oggettive difficoltà nella rielaborazione critica dei contenuti e nell’organizzazione autonoma del lavoro scolastico, i quali non hanno raggiunto un livello di preparazione adeguato. Vi è stata la conferma dell’impegno e della partecipazione dei pochi studenti motivati che hanno raggiunto un ottimo livello di preparazione. Gli allievi che avevano lavorato al di sotto delle loro reali capacità hanno incrementato l’applicazione personale. Un gruppo limitato di studenti non è riuscito ad acquisire le conoscenze necessarie per poter affrontare l’esame di maturità con una preparazione adeguata. Nel complesso la classe affronta l’esame di stato con una sufficiente conoscenza degli argomenti trattati. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Conoscenze Rispetto agli obiettivi fissati dalla programmazione annuale (v. allegato) è stato perseguito un insieme di conoscenze di base condivise da tutti, o almeno dalla maggior parte, che possano evidenziare la struttura della materia e le finalità delle tecniche analitiche. Competenze La classe ha acquisito le competenze per effettuare analisi conduttimetriche, potenziometriche e spettrofotometriche. La classe è più carente nelle competenze di carattere chimico-fisico riguardo alla risoluzione di quesiti sulla struttura della materia. Capacità Dall’inizio dell’anno in generale è migliorata la capacità di esporre ed elaborare in maniera autonoma semplici trattazioni sugli argomenti del programma. Il laboratorio ha affinato il metodo di lavoro già stabile. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI La metodologia adottata è stata principalmente quella della lezione frontale interattiva a carattere espositivo anche se gli incontri venivano impostati sul carattere dell'interattività docente/discente. E’ bene precisare, comunque, che le lezioni miravano soprattutto alla piena acquisizione e padronanza dei concetti fondamentali della chimica organica. Pagina 39 Gli ambiti di lavoro sono quelli classici dell’istituzione scolastica: aula e laboratorio. Gli strumenti di lavoro usati sono: libri di testo, appunti forniti dai docenti, strumentazione di laboratorio. 4) FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Ai fini della verifica dei risultati ottenuti sono stati utilizzati quali strumenti di valutazione sia le prove scritte sia le prove orali. In particolare le prove scritte, aventi carattere prevalentemente di verifica sommativa, sono state sviluppate secondo le tipologie a risposta singola e/o trattazione di argomenti specifici. Mentre le verifiche formative sono state effettuate essenzialmente sulla base di discussioni e riflessioni comuni sui contenuti affrontati adottando un sistema che può essere definito di tipo interattivo alunno-insegnante. Le verifiche sommative sono state somministrate agli allievi al termine dell’unità didattica, da precisare che la verifica sommativa finale è stata somministrata dopo aver svolto un cospicuo numero di esercizi utilizzati come verifiche formative. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Si adottano i CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO (definiti in relazione agli OBIETTIVI COGNITIVI) approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF. 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI TITOLO UA 1. Natura della luce 2. Modelli atomici e periodicità. 3. Rapporti fra materia ed energia. CONTENUTI Natura della luce, spettro elettromagnetico. Quantizzazione dell’energia teoria di Planck. Teoria corpuscolare, effetto fotoelettrico. Dualismo onda particella. Spettri a righe e a bande. Spettri atomici. Livelli energetici Il modello atomico di Thomson. L’esperienza di Rutherford sulla diffusione delle particelle α.Il modello atomico di Rutherford. Protoni e neutroni nel nucleo: numero atomico e numero di massa. Isotopi naturali e artificiali, stabili e radioattivi. Il modello atomico di BohrSommerfeld. La struttura elettronica degli atomi secondo la meccanica ondulatoria. Livelli energetici dell’elettrone ed orbitali. Il principio di esclusione di Pauli. La regola di Hund. La struttura elettronica degli atomi degli elementi nel loro stato fondamentale. La classificazione periodica degli elementi. La legge periodica e le proprietà degli elementi. Caratteristiche della radiazione elettromagnetica.Transizioni fra stati di energia diversa in sistemi di atomi o di molecole. Tipi di spettroscopia. TEMPI 10 20 8 Pagina 40 4. Spettroscopia di assorbimento 5 Potenziali elettrodici e celle chimiche reversibili. 6. Legami chimici Spettri di assorbimento. Spettrofotometria di assorbimento nell’ultravioletto e nel visibile. Spettrofotometri a singolo o doppio raggio: sorgenti di radiazione, monocromatori, rivelatori. Legge di Lambert-Beer. Cromofori e auxocromi. Effetto batocromo ed effetto ipsocromo. Rilevamento di spettri di assorbimento . Costruzione di curve di taratura. Spettrofotometria di assorbimento atomico. Tipi di interferenze. Spettrofotometro di assorbimento atomico: lampade spettrali, monocromatore, bruciatori, rivelatore. Tipi di semielementi galvanici: semielementi di prima specie, semielementi di seconda specie, semielementi a gas, semielementi ad amalgama, semielementi di ossidoriduzione. Rappresentazione simbolica di un semielemento e di una cella. Forza elettromotrice di una cella chimica. Potenziale di un semielemento. Serie elettrochimica dei potenziali standard o normali. Elettrodi ausiliari di riferimento: elettrodo a idrogeno, elettrodo a calomelano, elettrodo a vetro. Titolazioni potenziometriche. In corso di svolgimento Il legame chimico, buca di potenziale, legame ionico, legame covalente polare apolare e dativo, teoria VB. Formule di Lewis, carica formale. Teoria MO. Rappresentazione delle molecole, formazione di orbitali ibridi. 22 12 18 Pagina 41 DISCIPLINA INSEGNANTE CLASSE Educazione motoria Notarnicola Alessandro 5chb 1. PROFILO DELLA CLASSE La Classe 5CHB, formata da 3 maschi e 11 femmine, si presentava con una situazione di ingresso sufficiente, con buone abilità nei giochi di squadra e buone capacità motorie di base. Buone le capacità coordinative e condizionali in possesso degli alunni. La classe ha quasi sempre partecipato in modo attivo e propositivo alle lezioni proposte. 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Conoscenza teorico-pratica degli sport di squadra ed individuali Conoscenza teorica delle regole degli sport di squadra e la loro attuazione pratica nelle fasi agonistiche Conoscenza teorico-pratica e acquisizione delle abilità tecnico-tattiche di base negli sport di squadra Conoscenza di alcune specialità dell’atletica leggera ( corse veloci, corse di resistenza , salti e lanci ) Rielaborazione schemi motori e acquisizione capacità condizionali e coordinative di base Sviluppo del senso civico attraverso il rispetto di regole, avversari, arbitraggi. L’obiettivo iniziale della programmazione disciplinare è sempre stato quello di favorire la pratica di uno sport individuale o di squadra da parte degli alunni nella vita di tutti i giorni per il miglioramento del benessere psicofisico, della qualità della vita della salute dei ragazzi nel proprio tempo libero. 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Lezioni collettive ed individualizzate , lezione frontale dialogata con utilizzo di grandi e piccoli gruppi per motivare maggiormente gli alunni, responsabilizzarli e sviluppare una migliore collaborazione tra loro. Per il conseguimento degli obiettivi disciplinari , si è deciso di utilizzare l’attività ludica, i giochi misti , di movimento,di squadra, per riuscire a coinvolgere maggiormente gli alunni ,per motivarli alla pratica motoria tenendo presenti i loro interessi. In ogni lezione vengono proposte delle attività incentivanti che influiscono in modo positivo sulla valutazione di ogni periodo, tale attività vengono proposte a squadre o a gruppi. Si è poi dato spazio anche alle attività individuali dell’atletica leggera e della ginnastica attrezzistica. 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche effettuate sono state due per ogni periodo. Verifiche oggettive , pratiche e teoriche. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Gli strumenti utilizzati sono stati : test oggettivi sulle capacità condizionali, coordinative e sulle abilità nei giochi di squadra. Per la valutazione finale si è tenuto conto della disponibilità dell’alunno , dell’interesse per le attività proposte, dell’impegno della volontà e della partecipazione attiva. Pagina 42 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI Il programma svolto comprende: Educazione posturale, Riconoscere e confrontare i ritmi dei gesti e delle azioni dello sport , principi fondamentali della teoria e metodologia dell’allenamento, struttura dei giochi individuali e collettivi affrontati, principi di prevenzione e sicurezza personale a scuola e all’aperto, principi generali dell’alimentazione e importanza attività fisica. La programmazione è stata effettuata rispettando il calendario previsto Pagina 43 DISCIPLINA: INSEGNANTE/I: CLASSE: Religione Annamaria Rossello Quinta Meccanici e Quinta Chimici Biologici 1. PROFILO DELLA CLASSE Le classi Quinta meccanici e Quinta chimici biologici si presentano unificate per tutte le materie comuni, tra le quali anche l’IRC. Hanno partecipato al corso di IRC inizialmente 5 allievi; 2 femmine e 3 maschi . Complessivamente durante l’anno scolastico 2013/2014 sono state svolte 31 ore La classe ha partecipato al corso con attenzione ed impegno adeguati, raggiungendo mediamente gli obiettivi prefissati. Gli allievi hanno dimostrato buon interesse verso la proposta educativa, apprezzando il metodo del dialogo e del confronto. Spesso si sono lasciati coinvolgere in riflessioni proposte dall’insegnante, apportando contributi personali con richiesta di approfondire argomenti non presenti nel programma e dimostrandosi capaci di partecipare al dialogo educativo nel rispetto delle opinioni altrui. Il comportamento è sempre stato corretto 2. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Obiettivi cognitivi : - consolidare capacità comunicative - esprimere valutazioni consapevoli Obiettivi comportamentali: - saper lavorare in gruppo - orientare il proprio pensiero e la propria azione verso soluzioni non violente della conflittualità, sia nei rapporti personali che in quelli sociali - sviluppare valori di etica professionale, in particolare sviluppare valori collaborativi in contrapposizione a valori esasperatamente individualistici della professione Oltre agli obiettivi generali comuni a tutte le discipline: · La formazione dell'uomo e del cittadino, favorendo lo sviluppo della personalità nella dimensione religiosa, mediante: il risveglio di interrogativi profondi l'offerta di riferimenti culturali e religiosi il dialogo costruttivo in vista di una maturazione della personalità in rapporto a Dio ed alla realtà culturale e sociale · Lo sviluppo di capacità di analisi e sintesi relativamente a problematiche umane e religiose complesse La conoscenza umana e il raggiungimento della verità passano attraverso molti canali "veri" anche se non matematici. Mi riprometto di aiutare gli alunni ad abituarsi a coniugare e non a contrapporre le varie strade di conoscenza, nessuna delle quali, da sola, può vantare il raggiungimento definitivo della conoscenza della realtà. Si tratta perciò di abituare gli alunni al senso delle complessità della realtà, al senso critico, all'ascolto delle ragioni dell'altro, ad una maggior disponibilità e capacità all'uso diretto, per quanto possibile, delle fonti delle notizie, all'uso dello strumento di conoscenza proprio della religione che non è quello scientificomatematico, ma tradizionale – fiduciario – intuitivo - esperienziale Altra finalità che privilegerò sarà quella dello "star bene a scuola e della solidarietà tra compagni di classe", volta a formare cittadini consapevoli e responsabili, che diventano tali con il contributo della ricerca religiosa e delle proposte di vita che la religione indica come importanti e produttrici di felicità. Pagina 44 In particolare per le quinte è importante: - Dare un quadro valoriale ed etico fondamentale che possa servire per la professione - Aiutare gli allievi a riflettere sugli aspetti fondamentali del sociale in cui si inseriranno - Aiutare ad affrontare in modo maturo i problemi della vita al di là della scuola 3. METODI MEZZI E STRUMENTI Oltre al metodo della revisione di vita, per le discussioni in classe, compatibilmente alla tematica da approfondire e al tempo a disposizione, sono stati utilizzati altri metodi quali: Lezione frontale. Analisi di testi. Discussione in classe Strumenti didattici: sono stati utilizzati: video, testi, Audiovisivi. 4. FREQUENZA, TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE La valutazione sia degli aspetti conoscitivi, sia degli atteggiamenti educativi - comportamentali è stata messa in atto in itinere attraverso: brevi colloqui, di conoscenza e di comprensione; osservazione della attenzione, della partecipazione e della capacità di comunicazione in classe. Il voto finale tiene molto conto della partecipazione, dell' interesse e del profitto. 5. CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO Quelli approvati dal Collegio dei Docenti e indicati nel POF, tenendo conto della specificità della disciplina, come indicato nella programmazione iniziale 6. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI CLASSE: DISCIPLINA: INSEGNANTE: TESTO ADOTTATO: Quinta chimici Biologici e Quinta Meccanici Religione Annamaria Rossello 175 schede di Sergio Bocchini Contenuti svolti entro il 15 Maggio Titolo UA Contenuti Tempi (in ore) Il mondo della persona La fiducia Il senso della vita,del dolore e della morte Il mondo dei giovani e la ricerca della felicità La relazione con se stessi, con gli altri e con Dio Settembre Ottobre Novembre Dicembre Ore: 14 Etica per un mondo globalizzato La globalizzazione della vita umana Straniero, razza, immigrazione Per un economia solidale La giustizia la legalità e la pace Gennaio Febbraio Marzo Aprile Ore: 13 La vita come impegno Il rapporto uomo – donna, amore e sessualità Matrimonio, coppie di fatto e omosessualità L’uomo tra lavoro e tempo libero Aprile Maggio Contenuti da svolgere fra il 15 Maggio e il termine dell’anno scolastico La fede personale: una risposta responsabile e consapevole Pagina 45 9) ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO PERSONALE DEGLI STUDENTI Allievo/a Argomento 1. ARISIO ELEONORA METODI FISIOTERAPICI: DALL’OLIO ESSENZIALE AL MASSAGGIO 2. BORLINI CRISTINA L’ALIMENTAZIONE NELLO SPORT 3. CIOCCA JESSICA LE FERMENTAZIONI 4. CORBELLI NOEMI 5. DENTI GAIA L’ARMA DEI CARABINIERI: I RIS E LE METODOLOGIE DI INDAGINE 6. DI LUCA JESSICA LA MUSICA 7. LUCIANO MARTINA L’ACQUA 8. MACCAGNO ANDREA LA PIZZA 9. PANGALLO FRANCESCA IL LATTE ED I SUOI DERIVATI 10. PREIONI NICOLE GLI OGM 11. PRELLI LUCREZIA IL TIMO E LE SUE PROPRIETA’ ANTISETTICHE 12. ROLANDI SAMUELE OGM E PRODUZIONE DI INSULINA 13. STELITANO MICHELA LA COCA-COLA 14. UCCELLI CHRISTIAN PROTEINE E ALIMENTAZIONE . Pagina 46 10) ALLEGATI – SIMULAZIONI PROVE ESAME PRIMA SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO - 3 FEBBRAIO 2014 TIPOLOGIA A-ANALISI DEL TESTO Giovanni Verga:Pentolaccia (da “Vita dei campi) Adesso viene la volta di «Pentolaccia» ch'è un bell'originale anche lui, e ci fa la sua figura fra tante bestie che sono alla fiera, e ognuno passando gli dice la sua. Lui quel nomaccio se lo meritava proprio, ché aveva la pentola piena tutti i giorni, prima Dio e sua moglie, e mangiava e beveva alla barba di compare don Liborio, meglio di un re di corona. Uno che non abbia mai avuto il viziaccio della gelosia, e ha chinato sempre il capo in santa pace, che Santo Isidoro ce ne scampi e liberi, se gli salta poi il ghiribizzo di fare il matto, la galera gli sta bene. Aveva voluto sposare la Venera per forza, sebbene non ci avesse né re né regno, e anche lui dovesse far capitale sulle sue braccia, per buscarsi il pane. Inutile sua madre, poveretta, gli dicesse: - Lascia star la Venera, che non fa per te; porta la mantellina a mezza testa, e fa vedere il piede quando va per la strada -. I vecchi ne sanno più di noi, e bisogna ascoltarli, pel nostro meglio. Ma lui ci aveva sempre pel capo quella scarpetta e quegli occhi ladri che cercano il marito fuori della mantellina: perciò se la prese senza volere udir altro, e la madre uscì di casa, dopo trent'anni che c'era stata, perché suocera e nuora insieme ci stanno proprio come cani e gatti. La nuora, con quel suo bocchino melato, tanto disse e tanto fece, che la povera vecchia brontolona dovette lasciarle il campo libero, e andarsene a morire in un tugurio; fra marito e moglie erano anche liti e questioni, ogni volta che doveva pagarsi la mesata di quel tugurio. Quando infine la povera vecchia finì di penare, e lui corse al sentire che le avevano portato il viatico, non potè riceverne la benedizione, né cavare l'ultima parola di bocca alla moribonda, la quale aveva già le labbra incollate dalla morte, e il viso disfatto, nell'angolo della casuccia dove cominciava a farsi scuro, e aveva vivi solamente gli occhi, coi quali pareva che volesse dirgli tante cose. - Eh?... Eh?... Chi non rispetta i genitori fa il suo malanno e la brutta fine. La povera vecchia morì col rammarico della mala riuscita che aveva fatto la moglie di suo figlio; e Dio le aveva accordato la grazia di andarsene da questo mondo, portandosi al mondo di là tutto quello che ci aveva nello stomaco contro la nuora, che sapeva come gli avrebbe fatto piangere il cuore, al figliuolo. Appena Venera era rimasta padrona della casa, colla briglia sul collo, ne aveva fatte tante e poi tante, che la gente ormai non chiamava altrimenti suo marito che con quel nomaccio, e quando arrivava a sentirlo anche lui, e si avventurava a lagnarsene colla moglie - Tu che ci credi? - gli diceva lei. E basta. Lui allora contento come una pasqua. Era fatto così, poveretto, e sin qui non faceva male a nessuno. Se gliel'avessero fatta vedere coi suoi occhi, avrebbe detto che non era vero, grazia di Santa Lucia benedetta. A che giovava guastarsi il sangue? C'era la pace, la provvidenza in casa, la salute per giunta, ché compare don Liborio era anche medico; che si voleva d'altro, santo Iddio? Con don Liborio facevano ogni cosa in comune: tenevano una chiusa a mezzeria, ci avevano una trentina di pecore, prendevano insieme dei pascoli in affitto, e don Liborio dava la sua parola in garanzia, quando si andava dinanzi al notaio. «Pentolaccia» gli portava le prime fave e i primi piselli, gli spaccava la legna per la cucina, gli pigiava l'uva nel palmento; a lui in cambio non gli mancava nulla, né il grano nel graticcio, né il vino nella botte, né l'olio nell'orciuolo; sua moglie bianca e rossa come una mela, sfoggiava scarpe nuove e fazzoletti di seta, don Liborio non si faceva pagar le sue visite, e gli aveva battezzato anche un bambino. Insomma facevano una casa sola, ed ei chiamava don Liborio «signor compare» e lavorava con coscienza. Su tal riguardo non gli si poteva dir nulla a «Pentolaccia». Badava a far prosperare la società col «signor compare» il quale perciò ci aveva il suo vantaggio anche lui, ed erano contenti tutti. Ora avvenne che questa pace degli angeli si mutò in una casa del diavolo tutt'a un tratto, in un giorno solo, in un momento, come gli altri contadini che lavoravano nel maggese, mentre chiacchieravano all'ombra, nell'ora del vespero, vennero per caso a leggergli la vita, a lui e a sua moglie, senza accorgersi che «Pentolaccia» s'era buttato a dormire dietro la siepe, e nessuno l'aveva visto. - Per questo si suol dire «quando mangi, chiudi l'uscio, e quando parli, guardati d'attorno». Stavolta parve proprio che il diavolo andasse a stuzzicare «Pentolaccia» il quale dormiva, e gli soffiasse nell'orecchio gl'improperii che dicevano di lui, e glieli ficcasse nell'anima come un chiodo. - E quel becco di «Pentolaccia»! dicevano, - che si rosica mezzo don Liborio! - e ci mangia e ci beve nel brago! - e c'ingrassa come un maiale! Che avvenne? Che gli passò pel capo a «Pentolaccia»? Si rizzò a un tratto senza dir nulla, e prese a correre verso il paese come se l'avesse morso la tarantola, senza vederci più degli occhi, che fin l'erba e si sassi gli sembravano rossi al pari del sangue. Sulla porta di casa sua incontrò don Liborio, il quale se ne andava tranquillamente, facendosi vento Pagina 47 col cappello di paglia. - Sentite, «signor compare», - gli disse - se vi vedo un'altra volta in casa mia, com'è vero Dio, vi faccio la festa! Don Liborio lo guardò negli occhi, quasi parlasse turco, e gli parve che gli avesse dato volta al cervello, con quel caldo, perché davvero non si poteva immaginare che a «Pentolaccia» saltasse in mente da un momento all'altro di esser geloso, dopo tanto tempo che aveva chiuso gli occhi, ed era la miglior pasta d'uomo e di marito che fosse al mondo. - Che avete oggi, compare? - gli disse. - Ho, che se vi vedo un'altra volta in casa mia, com'è vero Dio, vi faccio la festa! Don Liborio si strinse nelle spalle e se ne andò ridendo. Lui entrò in casa tutto stralunato, e ripetè alla moglie: - Se vedo qui un'altra volta il «signor compare» com'è vero Dio, gli faccio la festa! Venera si cacciò i pugni sui fianchi, e cominciò a sgridarlo e a dirgli degli improperi. Ei si ostinava a dire sempre di sì col capo, addossato alla parete, come un bue che ha la mosca, e non vuol sentir ragione. I bambini strillavano al veder quella novità. La moglie infine prese la stanga, e lo cacciò fuori dell'uscio per levarselo dinanzi, dicendogli che in casa sua era padrona di fare quello che le pareva e piaceva. «Pentolaccia» non poteva più lavorare nel maggese, pensava sempre a una cosa, ed aveva una faccia di basilisco che nessuno gli conosceva. Prima d'imbrunire, ed era sabato, piantò la zappa nel solco, e se ne andò senza farsi saldare il conto della settimana. Sua moglie, vedendoselo arrivare senza denari, e per giunta due ore prima del consueto, tornò di nuovo a strapazzarlo, e voleva mandarlo in piazza, a comprarle delle acciughe salate, che si sentiva una spina nella gola. Ma ei non volle muoversi di lì, tenendosi la bambina fra le gambe, che, poveretta, non osava muoversi, e piagnucolava, per la paura che il babbo le faceva con quella faccia. Venera quella sera aveva un diavolo per cappello, e la gallina nera, appollaiata sulla scala, non finiva di chiocciare, come quando deve accadere una disgrazia. Don Liborio soleva venire dopo le sue visite, prima d'andare al caffè, a far la sua partita di tresette; e quella sera Venera diceva che voleva farsi tastare il polso, perché tutto il giorno si era sentita la febbre, per quel male che ci aveva nella gola. «Pentolaccia» lui, stava zitto, e non si muoveva dal suo posto. Ma come si udì per la stradicciuola tranquilla il passo lento del dottore che se ne venìa adagio adagio, un po' stanco delle visite, soffiando pel caldo, e facendosi vento col cappello di paglia, «Pentolaccia» andò a prender la stanga colla quale sua moglie lo scacciava fuori di casa, quando egli era di troppo, e si appostò dietro l'uscio. Per disgrazia Venera non se ne accorse, giacché in quel momento era andata in cucina a mettere una bracciata di legna sotto la caldaia che bolliva. Appena don Liborio mise il piede nella stanza, suo compare levò la stanga, e gli lasciò cadere fra capo e collo tal colpo, che l'ammazzò come un bue, senza bisogno di medico, né di speziale. Così fu che «Pentolaccia» andò a finire in galera. (da Tutte le novelle,milano,Mondadori 1979) 1.Comprensione Riassumi il contenuto della novella in non più di 15 righe 2.Analisi del testo a) Dividi la novella in sequenze. b)Chi sono i personaggi della novella? Traccia, per ognuno di essi, un breve profilo psicologico. c)Che significato ha il soprannome del protagonista? d)La vecchia madre di Pentolaccia simboleggia la saggezza degli anziani, che rimane inascoltata:in quali altre opere di verga hai trovato espresso questo tema? e)Qual è la causa dell’improvviso cambiamento del protagonista? f)Come reagiscono don Liborio e Venera? g)Il testo è ricco di similitudini:individuale e spiegane la funzione. h)Puoi trovare in questa novella esempi di discorso indiretto libero?A quali principi di poetica puoi ricondurre questa tecnica narrativa? Pagina 48 i)La voce del narratore coincide con quella dell’autore? Perché? 3 Interpretazione complessiva ed approfondimenti Contestualizza la novella all’interno della produzione verghiana, evidenziando i nuclei tematici e le particolarità linguistiche comuni ad altre opere che hai letto TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. B 1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra" DOCUMENTI 1)"Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna." MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909 2)"Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Pagina 49 Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …" Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914 3)[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...].Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]. Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914 4)È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo,che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati:senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...].Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage:quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...]. Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915 5)[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa restivuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...]. Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915) 6)"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale.Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema,una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...].La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...].Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?". Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 19575 B2). AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il viaggio: esperienza dell’altro, formazione interiore, divertimento e divagazione, in una parola, metafora della vita. DOCUMENTI 1)«La felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di queste. Affidi i fiori a chi sappia badarvi, e incominci. O ricominci. Nessun viaggio è definitivo». Pagina 50 J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999 2)«Che cosa non è un viaggio? Per poco che si dia un’estensione figurata a questo termine – e non ci si è mai trattenuti dal farlo – il viaggio coincide con la vita, né più né meno: essa è forse altra cosa che un passaggio dalla nascita alla morte? Lo spostamento nello spazio è il primo segno… Il viaggio nello spazio simboleggia il passaggio del tempo, lo spostamento fisico, a sua volta, il cambiamento interiore; tutto è viaggio». T. TODOROV, Le morali della storia, Torino, 1995 3)«Oggi più che mai vivere significa viaggiare; la condizione spirituale dell' uomo come viaggiatore, di cui parla la teologia, è anche una situazione concreta per masse sempre più vaste di persone. Sempre più incerto, nelle vertiginose trasformazioni del vivere, appare il ritorno - materiale e sentimentale - a se stessi; l' Ulisse odierno non assomiglia a quello omerico o joyciano, che alla fine ritorna a casa, bensì piuttosto a quello dantesco che si perde nell' illimitato». C. MAGRIS, Tra i cinesi che sognano Ulisse, CORRIERE DELLA SERA, 12/12/2003 4)«Il bambino che amerà viaggiare comincia a sei anni a guardare i mappamondi e le carte geografiche. Inginocchiato nella sua stanza, indifferente a qualsiasi richiamo della madre e del padre, segna col dito la strada lunghissima che lo conduce per mare e per terra da Roma a Pechino, da Mosca a Città del Capo, lungo gli andirivieni dei continenti e l’azzurro scuro e chiaro degli oceani. Sfoglia le carte: si innamora del nome di Bogotà o di Valparaiso, immagina di violare foreste tropicali e deserti, di scalare l’Everest e il Kilimangiàro, come gli eroi dei suoi libri d’avventura. Così l’infinito del mondo diventa famigliare e a portata di mano… Il ragazzo impara che, quando viaggiamo, compiamo sempre due viaggi. Nel primo, il più fantastico, egli legge la guida dell’Austria o della Svezia o dell’Irlanda: città, fiumi, pianure, foreste, opere d’arte, notizie storiche ed economiche. E studia il viaggio futuro. Nulla è più divertente che progettarlo: perché il ragazzo muta gli itinerari della guida, stabilisce nuovi rapporti, insegue luoghi sconosciuti, giunge in Austria dalla Baviera o dalla Boemia, evita città o regioni che non ama, stabilisce la durata dei percorsi, distingue mattine, pomeriggi e sere. Le ore sono piene di cose: in una piazza di Vienna si fermerà, chissà perché, quattro ore. Il tempo viene governato da una gioiosa pedanteria. Quando inizia il viaggio, il ragazzo si accorge che la realtà non ha nulla o poco da fare coi suoi progetti fantastici. Il paese che immaginava giallo è verde: quello che pensava rosso è celeste. I due viaggi, quello fantastico e quello reale, quello delle guide e quello del mondo, ora si accordano, ora si combattono». P. CITATI, Le guide delle meraviglie, LA REPUBBLICA, 28/12/2004 Pag. 6/9 Sessione ordinaria 2005 5)«In definitiva, che modo di viaggiare è questo? Fare un giro per questa città di Miranda do Douro, questa Cattedrale, questo sacrestano, questo cappello a cilindro e questa pecora, dopodiché segnare una croce sulla mappa, rimettersi in marcia e dire, come il barbiere mentre scuote l’asciugamano: «Avanti un altro». Viaggiare dovrebbe essere tutt’altro, fermarsi più a lungo e girare di meno, forse si dovrebbe addirittura istituire la professione del viaggiatore, solo per chi ha tanta vocazione, è di gran lunga in errore chi crede che sarebbe un lavoro di poca responsabilità, ogni chilometro non vale meno di un anno di vita. Alle prese con questo filosofare, il viaggiatore finisce per addormentarsi, e quando al mattino si sveglia, ecco davanti agli occhi la pietra gialla, è il destino delle pietre, sempre nello stesso posto, a meno che non venga il pittore e se le porti via nel cuore». J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999 6)«Il viaggiatore aveva un pregiudizio favorevole nei confronti di popoli di contrade lontane e cercava di descriverli ai suoi compatrioti;… ora l’uomo moderno è incalzato. Il turista farà quindi, un’altra scelta: le cose, e non più gli esseri umani, saranno oggetto della sua predilezione: paesaggi, monumenti, rovine… Il turista è un visitatore frettoloso …non solo perché l’uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle sue vacanze e non della sua vita professionale; i suoi spostamenti all’estero sono limitati entro le sue ferie retribuite. La rapidità del viaggio costituisce già una ragione della sua preferenza per l’inanimato rispetto all’animato: la conoscenza dei costumi umani, diceva Chateaubriand, richiede tempo. Ma c’è un’altra ragione per questa scelta: l’assenza di incontri con soggetti differenti, è molto riposante, poiché non mette mai in discussione la nostra identità; è meno pericoloso osservare cammelli che uomini». T. TODOROV, Noi e gli altri, “L’Esotico”, Torino, 1991, passim 7)«Ero a Volgograd…Ero a Benares…Ero a Ketchum…Ero a Jàsnaja Poljana…Ero a Colonia…Ero sull’Ortigara… Tutti gli spostamenti fisici, se l’intelligenza vuole e il cuore lo concede, possono assomigliare a splendidi incroci magnetici. Attraversare lo spazio eccita il tempo. Sarà per questo che, quando parto, cerco sempre di trovare, innanzitutto, le ragioni del ritorno? Non erano così i viaggi del Novecento! Molti di quelli che li compivano avrebbero Pagina 51 voluto smarrirsi in un altrove fantastico capace di garantire, a poco prezzo e senza troppi disagi, chissà quali clamorose scoperte e fulgide ebbrezze… In classe abbiamo una bella carta geografica. Molti miei alunni, slavi, arabi, africani e asiatici, possono considerarsi esperti viaggiatori. Hanno mangiato la polvere dei deserti, il catrame delle autostrade. Conoscono la vernice scrostata delle sbarre doganali, i sonni persi con la testa appoggiata al finestrino dell’autobus, i documenti stropicciati fra le mani… Adesso sono loro a spiegarmi, con pazienza e lungimiranza, lasciando scorrere il dito sulla mappa, le scalcinate periferie di Addis Abeba, la foresta pluviale poco distante da Lagos, i mercati galleggianti di Dacca, gli empori di Herat, le feste di Rabat, gli scantinati di Bucarest. Ed io compio davvero insieme a loro, senza pagare il biglietto, il giro del mondo in aula». E. AFFINATI, Viaggiare con il cuore, CORRIERE DELLA SERA, 4/2/2005 8)«Si vorrebbe sempre essere: essere stati, mai. E ci ripugna di non poter vivere contemporaneamente in due luoghi, quando e l’uno e l’altro vivono nel nostro pensiero, anzi nel nostro sistema nervoso: nel nostro corpo… Possiamo infatti metterci in viaggio. Ma mentre la meta si avvicina e diventa reale, il luogo di partenza si allontana e sostituisce la meta nell’irrealtà dei ricordi; guadagnamo una, e perdiamo l’altro. La lontananza è in noi, vera condizione umana… Laggiùsi sognava la patria, come dalla patria si sogna l’estero. Ma il primo grande viaggio lascia nei giovani, di qualunque levatura e sensibilità, un dissidio che le abitudini non possono comporre; precisa l’idea degli oceani, dei porti, dei distacchi; crea quasi, nella mente, una nuova forma, una nuova categoria: la categoria della lontananza; la considerazione, ormai, di tutte le terre lontane. È forse un vizio. Chi è stato in Cina vorrebbe provare l’Argentina, il Transvaal, l’Alaska. Chi è stato al Messico si commuove anche quando sente parlare dell’India, dell’Australia, della Cina. Questi nomi, una volta al più colorate e melanconiche geografie, sono ora possibili, reali, affascinanti. Chi ha provato la lontananza difficilmente ne perde il gusto. Il primo viaggio, la prima sera che il novo-peregrin è in cammino, nasce la nostalgia, per sempre. Ed è il desiderio di tornare non soltanto in patria; ma dappertutto: dove si è stati e dove non si è stati. Due grandi direzioni si alternano: verso casa, verso fuori… Non capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l’ha abbandonato almeno una volta, e credendo fosse per sempre». M. SOLDATI, America primo amore, “Lontananza”, 1935 B3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici. DOCUMENTI 1)"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di una esigua minoranza, e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l'interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale, che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento, con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza, perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. [...] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale, e di vera attualità, nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d'assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose." G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899 (in Giolitti, "Discorsi extraparlamentari", Torino, 1952) 2)"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resapossibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese, e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell'economia mondiale e fosse aiutata dall'afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo, perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l'Italia." B. CROCE, Storia d'Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939. Pagina 52 3)"La tattica dell'onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia, quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo . [...] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell'amicizia. Li trovò e li lasciò nell'Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori, nell'Italia meridionale." G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull'Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962. 4)"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. [...] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali, in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. Mack SMITH, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1959. 5)"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. [...] Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l'araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo." P. TOGLIATTI, Momenti della storia d'Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963. 6)"Da buon politico, egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l'anticlericalismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi [...] Quando egli passò a realizzare la politica delle "due parallele" [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo". G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955. B4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI 1)«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende Pagina 53 private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 2)«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2013 3)«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 4)«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Pagina 54 Il 1861 segnò l’inizio dell’unificazione italiana.Tuttavia restavano profonde differenze tra il nord ed il sud dell’Italia, sia sul piano sociale, che economico e culturale,tanto che fu coniata l’espressione “questione meridionale”.illustrala individuandone le cause e le soluzioni proposte dagli studiosi del tempo. TIPOLOGIA D –TEMA DI ORDINE GENERALE Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni, rischia, a causa dell’impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati. Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni. SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO – 14 APRILE 2014 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giovanni Pascoli – NEBBIA Pubblicata sulla rivista “Flegrea” nel 1899, la poesia compare nella edizione del 1903 dei Canti di Castelvecchio. Schema metrico: cinque strofe di sei versi, tre novenari, un trisillabo, un novenario, un senario, con rime ABCbCa Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli(1), su l’alba, da’ lampi notturni e da’ crolli d’aeree frane(2)! Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch’è morto! Ch’io veda soltanto la siepe dell’orto, la mura(3) ch’ha piene le crepe di valeriane(4). Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch’io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che dànno i soavi lor mieli(5) pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane che vogliono ch’ami e che vada! Ch’io veda là solo quel bianco di strada(6), che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane...(7) Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore(8)! Ch’io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest’orto, cui presso sonnecchia il mio cane. Pagina 55 1 rampolli: scaturisci, sgorghi 2 crolli d’aeree frane: metafora, probabilmente riferita ai tuoni notturni 3 la mura: il muro di cinta, si tratta di una forma arcaica e romagnola del termine 4 valeriane: pianta erbacea con leggero potere sedativo, utilizzata per proteggere il muro di cinta 5 mieli: frutti 6 quel bianco di strada: la strada bianca che conduce al cimitero 7 stanco don don di campane: sono le campane che suonano a morto il giorno del funerale 8 involale al volo del cuore: rubale, nascondile ai miei sentimenti che vorrebbero volare via con esse. Figura etimologica, nella quale le due parole accostate per vicinanza etimologica formano una allitterazione 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di cinque righe. 2. Analisi del testo 2.1 Analizza le espressioni con cui il poeta descrive le cose vicine e quelle lontane. Quale valore simbolico assumono questi elementi nel testo? Ritrovi altri elementi del paesaggio che si prestano ad una interpretazione simbolica? 2.2 Commenta lo schema sintattico e metrico del testo 2.3 Quali particolari situazioni e stati d’animo evocano le immagini chiave del testo? 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila confrontando questa lirica con altre di Pascoli o con testi di autori diversi che presentano una significativa rappresentazione della dialettica tra determinato e indeterminato. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. B 1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: I sogni dell’uomo, tra illusioni, ansie e premonizioni Documenti 1. Nel suo animo il disegno migliore gli parve / mandare ad Agamennone figlio di Atreo il Sogno maligno. / Si rivolse a lui dunque con queste parole: / “Va’, Sogno maligno, alle navi dei Greci, / entra nella tenda di Agamennone figlio di Atreo, / e digli esattamente come io ti comando: / ordinagli di armare gli Achei dai lunghi capelli / in fretta, giacché adesso potrà conquistare la città di Troia / dalle ampie vie, perché non sono più divisi gli dei / che possiedono le case d’Olimpo; li ha tutti piegati con le sue suppliche / Era, e la sciagura incombe sopra i Troiani.” / Così disse, e il Sogno partì, udito l’ordine. Omero, Iliade, libro II vv. 5-16 2. Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, / e questi è l’arcivescovo Ruggieri: / or ti dirò perché i son tal vicino. / Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto, dir non è mestieri; / però quel che non puoi avere inteso, / cioè come la morte mia fu cruda, / udirai, e saprai s’e’ m’ha offeso. / Breve pertugio dentro da la Muda / la qual per me ha ’l titol de la fame, / e che conviene ancor ch’altrui si chiuda, / m’avea mostrato per lo suo forame più lune già, quand’io feci ’l mal sonno / che del futuro mi squarciò ’l velame. / Questi pareva a me maestro e donno, /cacciando il lupo e ’ lupicini al monte / per che i Pisan veder Lucca non ponno. / Con cagne magre, studiose e conte /Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi / s’avea messi dinanzi da la fronte. / In picciol corso mi parieno stanchi / lo padre e ’ figli, e con l’agute scane / mi parea lor veder fender li fianchi. / Quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli / ch’eran con meco, e dimandar del pane. Pagina 56 Dante Alighieri, Inferno, canto XXXIII 3. Dopo un lungo rivoltarsi, finalmente s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del mondo. E d'uno in un altro, gli parve di trovarsi in una gran chiesa, in su, in su in mezzo a una folla; di trovarcisi, chè non sapeva come ci fosse andato, come gliene fosse venuto il pensiero, in quel tempo specialmente ; e n'era arrabbiato. Guardava i circostanti; erano tutti visi gialli, distrutti, con cert'occhi incantati abbacinati, con le labbra spenzolate; tutta gente con certi vestiti che cascavano a pezzi; e da' rotti si vedevano macchie e bubboni. "Largo canaglia!" gli pareva di gridare, guardando alla porta ch'era lontana lontana, e accompagnando il grido con un viso minaccioso, senza però moversi, anzi ristringendosi, per non toccar que' sozzi corpi, che già lo toccavano anche troppo da ogni parte. Ma nessuno di quegl'insensati dava segno di volersi scostare, e nemmeno d'avere inteso; anzi gli stavan più addosso; e sopra tutto gli pareva che qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra, tra il cuore e l'ascella, dove sentiva una puntura dolorosa, e come pesante... Strepitava, era tutt'affannato e voleva gridar più forte; quando gli parve che tutti que' visi si rivolgessero a una parte. Guardò anche lui, vide un pulpito, e dal parapetto di quello spuntar su un non so che di convesso, liscio e luccicante; poi alzarsi e comparir distinta una testa pelata, poi due occhi, un viso, una barba lunga e bianca, un frate ritto, fuor del parapetto fino alla cintola, fra Cristoforo. Il quale, fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio, parve a don Rodrigo che lo fermasse in viso a lui, alzando insieme la mano, nell'attitudine appunto che aveva presa in quella sala a terreno del suo palazzotto. Allora alzò anche lui la mano in furia, fece uno sforzo, come per slanciarsi ad acchiappar quel braccio teso per aria; una voce che gli andava brontolando sordamente nella gola, scoppiò in un grand'urlo; e si destò... Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap.XXXIII 4. Mi riaddormentavo e talvolta non avevo più che brevi risvegli di un attimo, il tempo di sentire gli scricchiolii organici del legno, d'aprir gli occhi a fissare il caleidoscopio del buio, di godere, grazie ad. un momentaneo barlume di coscienza, del sonno in cui erano immersi i mobili, la camera, quel tutto di cui ero solo una piccola parte, e all'insensibilità del quale presto mi univo di nuovo. O anche, dormendo, avevo raggiunto senza sforzo un'età superata per sempre della mia vita primitiva, avevo ritrovato qualcuno dei miei terrori infantili, come quello che il mio prozio mi tirasse i riccioli, dissipato il giorno – data di un'era nuova per me - che me li avevano tagliati. Nel sonno avevo dimenticato questo avvenimento, ne ritrovavo la memoria non appena ero riuscito a svegliarmi per sfuggire alle mani del prozio, ma per precauzione mi circondavo completamente il capo col guanciale prima di tornare nel mondo dei sogni. Marcel Proust, La strada di Swann, parte I, Combray, cap. I 5. 2 ottobre. Notte insonne. Già la terza in fila. Mi addormento bene, ma dopo un'ora mi sveglio quasi avessi posato la testa in un buco sbagliato. Sono perfettamente desto, ho l'impressione di non aver dormito affatto o di aver dormito sotto una pelle sottile, ho davanti a me ancora la fatica di prender sonno e da esso mi sento respinto. E da questo momento si continua così tutta la notte fin verso le cinque, di modo che dormo sì, ma forti sogni nello stesso tempo mi tengono sveglio. Dormo, per così dire, accanto a me, mentre devo dibattermi coi sogni. Verso le cinque l'ultima traccia di sonno è consumata, io sogno soltanto e ciò è più faticoso della veglia. Insomma passo l'intera notte nello stato in cui, per qualche momento, l'uomo sano si trova un attimo prima di addormentarsi per davvero. Quando mi sveglio, tutti i sogni sono raccolti intorno a me, ma mi guardo bene dal ripensarli. Verso il mattino sospiro tra i cuscini poiché per questa notte ogni speranza è tramontata. Penso alle notti al cui termine sorgevo dal sonno profondo e mi destavo come fossi stato imprigionato dentro a una noce. Una visione spaventevole è stata, questa notte, una bambina cieca che pareva la figlia della mia zia di Leitmeritz, la quale del resto non ha figlie, ma soltanto figli maschi, uno dei quali si ruppe una volta un piede… Franz Kafka, Confessioni e Diari, 1911 B2) AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo? DOCUMENTI 1)«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.» Pagina 57 Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011 2)«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.» CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it 3)«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.» Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010 4)«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.» Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it B3). AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900. DOCUMENTI 1) Scheda: · Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici. · Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. · Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime. · Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione. 2) "Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è Pagina 58 ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri". S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000 3) "Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro". Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948 4)"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare". C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno) 5)"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria". T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001 B4). AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: L'acqua, risorsa e fonte di vita DOCUMENTI 1)H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili." Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000 2)USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale." M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984 3)ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta." Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del Consiglio dei Ministri 4) PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in Pagina 59 particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante." Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002 5) È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete”. G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 6) "La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi." M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 7) L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo." AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO ll fascismo , per lungo tempo, potè contare sul favore popolare grazie ad un indottrinamento pervasivo e costante e all'apparente immagine di ordine e sicurezza che dava di sè. Il candidato analizzi le cause del consenso,partendo dalla difficile situazione creatasi in Italia dopo la prima Guerra mondiale e ripercorrendo le tappe fondamentali che portarono alla dittatura fascista TIPOLOGIA D –TEMA DI ORDINE GENERALE “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti”. Il candidato,prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter,Facebook,You tube,Weblog, ecc.). Pagina 60 Pagina 61 Pagina 62 Pagina 63 Pagina 64 PRIMA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO TEMA DI: IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE (28 FEBBRAIO 2014) Nell’ambito dei processi biotecnologici grande rilevanza è rivestita dal bioreattore. Il candidato descriva tale impianto industriale, soffermandosi sulla sua funzionalità e struttura specifica, sulle tipologie di misure e controlli in esso realizzabili. SECONDA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE ( DATA DA DEFINIRE, ENTRO FINE MESE DI MAGGIO) Per realizzare la depurazione del refluo di un polo industriale avente BOD di poco inferiore a 4000 ppm si ricorre ad un processo aerobico.Il candidato descriva il significato del parametro BOD e lo confronti anche con il parametro COD; si soffermi poi ad illustrare le caratteristiche del processo e gli impianti che possono essere utilizzati in questa depurazione. Pagina 65 IIS “MARCONI GALLETTI” ESAME DI STATO 2013 - 2014 TERZA PROVA INDIRIZZI: “TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE” E “TECNICO CHIMICO BIOLOGICO” PROCEDURE PER LA COSTRUZIONE DELLA TERZA PROVA a) La “terza prova” coinvolge quattro discipline, che verranno definite secondo la procedura prevista dalla normativa vigente. b) La tipologie della prova scelta è: “quesiti a risposta singola B, quesiti a risposta multipla C”. c) Per ciascuna disciplina vengono assegnati quattro quesiti a risposta multipla e due a risposta singola. CRITERI VALUTATIVI L’attribuzione del punteggio avviene coerentemente con i criteri assunti dalla Commissione e con le finalità della Terza Prova nonché con le disposizioni normative degli Esami finali di Stato: LIVELLI PUNTI LIVELLO A 14 - 15 INDICATORI/DESCRITTORI Conoscenze Conoscenza completa ed approfondita di argomenti, leggi e teorie Mostra corretta, precisa, sicura, capacità di comprensione e applicazione Competenze di conoscenze, anche le più formalizzate Sa stabilire collegamenti disciplinari e multidisciplinari nonché Capacità rielaborare con senso critico. Conoscenze LIVELLO B 11 - 13 Competenze Capacità Conoscenze LIVELLO C 10 Competenze Capacità Conoscenze LIVELLO D 8–9 Competenze Capacità LIVELLO E LIVELLO F 6–7 1-5 Mostra conoscenze corrette di argomenti, leggi e teorie e sa relazionarle Mostra buona comprensione e applicazione delle conoscenze in tutti i contesti proposti Sa effettuare collegamenti, comunicare ed operare in modo logico e coerente Conosce gli aspetti principali degli argomenti, leggi e teorie Mostra comprensione degli aspetti essenziali, pur commettendo alcuni errori non gravi nell’impiego delle conoscenze Mostra una accettabile rielaborazione di conoscenze e competenze, pur con incertezze e limiti di correttezza formale Conoscenze incomplete e/o errate Mostra comprensione parziale, applica le conoscenze in modo incompleto e impreciso Commette errori nella esecuzione dei compiti richiesti e mostra carenze logico-elaborative Conoscenze Competenze Capacità Gravi lacune riguardo alle conoscenze Commette gravi errori di comprensione e individuazione di soluzioni Mostra gravi carenze riguardo alle capacità logico-elaborative Conoscenze Competenze Conoscenze e comprensione del tutto mancanti o frammentarie Capacità La mancanza di conoscenze e competenze non consente che emergano capacità logico-elaborative e critiche Per ogni disciplina si è considerato un punteggio globale espresso in quindicesimi; Ogni quesito a risposta multipla avrà un punteggio di 1/15 in caso di risposta errata e 15/15 in caso di risposta corretta; Ogni quesito a risposta singola sarà valutato in quindicesimi sulla base della tabella sopra riportata; Pagina 66 Al complesso delle risposte multiple si attribuisce un peso di 1/3, al gruppo delle risposte aperte un peso di 2/3, pari ad 1/3 per ciascuna risposta aperta; La valutazione complessiva dell’intera prova si ottiene effettuando la media aritmetica dei singoli punteggi ottenuti in ogni disciplina. Si effettua un arrotondamento al voto intero con approssimazione all’intero più vicino. GRIGLIA DI CORREZIONE. CANDIDATO__________________________________ INDIRIZZO_________________ Risp. Aperte (peso 2/3) Risp. multipla (peso 1/3) Totale Disciplina 1 2 3 4 Riepilogo (*) 5 6 Inglese /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 /15 Biotecnologie Matematica Chimica fisica e analitica TOTALE /15 (*) Tabella di attribuzione del punteggio risposte multiple Risposte date 0 1 2 3 4 Punti Assegnati 1/15 5/15 9/15 12/15 15/15 Pagina 67 PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA- 13/03/2014 DISCIPLINE:BIOTECNOLOGIE-INGLESE-CHIMICA FISICA E ANALITICA-MATEMATICA Biotecnologie Studente ……………….. 1 Analizza le possibili conseguenze della perdita del nucleotide evidenziato in grassetto e sottolineato sull’espressione del gene di una sequenza TCTAAAAATTTACG; precisa inoltre con appropriata terminologia di quale fenomeno si tratta. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2 Indica quali potrebbero essere i risultati dei seguenti incroci in Escherichia coli tra cellule: a) Hfr x Fb) F- x FPrecisa inoltre con appropriata terminologia di quale fenomeno si tratta. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Barra la risposta corretta 3 Gli enzimi a) aumentano i moti molecolari Pagina 68 b) riducono l’energia di attivazione c) favoriscono le reazioni endoergoniche d) modificano il ∆G (variazione di energia libera) della reazione 4 Nella fermentazione omolattica a) il piruvato viene ossidato a lattato b) viene rilasciata anidride carbonica c) viene ossidato NADH d) i lieviti agiscono in assenza di ossigeno 5 Il repressore dell’operone lac è una a) molecola enzimatica sintetizzata per induzione da parte del lattosio b) proteina che si lega all’RNA polimerasi bloccanso la trascrizione c) proteina che si lega al DNA sul sito operatore d) proteina che reprime la duplicazione dei geni per il lattosio 6 La degenerazione del codice genetico è associata alla a) presenza di triplette STOP b) possibilità del DNA di mutare c) mancanza di un sistema di correzione degli errori durante la traduzione d) esistenza di più codoni per un amminoacido INGLESE ALUNNO : ……………………………………………………………………….. Thick the correct answer 1. The 0157 strainis a kind of letal E-germs referred to: Botulism Salmonellosis E.coli Streptococus faecalis 2. The illness BSE occurs in: People Cows Pigs Pagina 69 Sheep 3. The art of wine-making originates from: Asia Africa America Europe 4. Baking is a cooking method to prepare: Meat Jam Bread Fish 5. Write about poisonous mushrooms _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 6. What is milk and why is it so important in the earliest part of human beings ? _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ Pagina 70 CHIMICA FISICA E ANALITICA 1. La d.d.p che si instaura fra la lamina di metallo e la soluzione prende il nome di: Potenziale dell’elettrodo Corrente dell’elettrodo Resistenza dell’elettrodo Nessuna delle risposte precedenti 2. Il monocromatore a prisma si basa sul principio di: Interferenza costruttiva Diffrazione Rifrazione Interferenza distruttiva 3. Due radiazioni elettromagnetiche differiscono: Per la velocità di propagazione Per la loro frequenza per la loro lunghezza d’onda nessuna delle risposte precedenti 4. Uno spettro UV di assorbimento presenta: L’assorbanza sull’asse delle ascisse e la concentrazione dell’analita sull’asse delle ordinate La trasmittanza sull’asse delle ordinate e la lunghezza d’onda sull’asse delle ascisse L’assorbanza sull’asse delle ordinate e la lunghezza d’onda sull’asse delle ascisse La concentrazione sull’asse delle ordinate e la lunghezza d’onda sull’asse delle ascisse Pagina 71 Spiega come e perché si costruisce la curva differenziale nelle titolazioni potenziometriche. _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 2.Spiegare qual è la differenza sostanziale fra il significato dei numeri quantici della teoria di Bohr_Sommerfield e quello della meccanica quantistica. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ MATEMATICA NOME E COGNOME …………………………………………… DATA ………………… Domande aperte. 1) Illustrare il concetto di derivata: significato analitico e geometrico. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Pagina 72 ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… 2)Definire il concetto di asintoto, illustrandone tipologie, definizioni e condizioni di esistenza. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Domande a risposta multipla 3)Le scritture: (a) d) e) f) g) lim f ( x) = + ∞ x→c − e (b) lim f ( x) = − ∞ : x → c+ Non sono entrambe vere (a) è vera e (b) è falsa Possono essere entrambe vere (a) è falsa e (b) è vera. 4)Se f (x) = (x2+1) / (x) allora: h) i) j) k) La funzione ha due asintoti verticali La funzione ha una intersezione con l’asse delle ascisse in O (0,0) La funzione ha un asintoto orizzontale di equazione y = 1 La funzione ha un asintoto obliquo di equazione y = x. Pagina 73 5)La funzione f (x) = x3+2x2-x : l) m) n) o) Non è una funzione continua Presenta due punti di massimo relativo Ha un solo punto di flesso Ha come derivata seconda f ”(x)= 2x+1 6)Indicare quale fra le seguenti funzioni ha per derivata seconda y” = 20 x3 : p) y = 5x5 y = 20x3 r) y = 20x5 s) y = x5+ 8 q) SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA- 15 /05/ 2014 DISCIPLINE: STORIA-INGLESE-MATEMATICA-MICROBIOLOGIA STORIA ALUNNO/A ............................................................................... 1)Quali fonti di energia caratterizzarono la seconda rivoluzione industriale? [ ] Petrolio ed energia elettrica. [ ] Carbone. [ ] Atomo e fonti energetiche alternative. [ ] Petrolio ed energia atomica 2) Quali pilastri dell'ordine europeo crollarono con la prima guerra mondiale? [ ] Impero britannico,impero austro-ungarico,impero turco, impero russo. [ ] Impero austro-ungarico,impero bulgaro,impero tedesco,impero britannico. [ ] Impero russo,impero turco,impero serbo,impero tedesco. [ ] Impero tedesco,impero russo,impero turco,impero austro-ungarico. 3)Relativamente alla Rivoluzione di Febbraio in Russia, quale tra le affermazioni seguenti ti sembra giusta nel descriverne i caratteri e gli esiti? [ ]Essa fu scatenata da un'insurrezione armata dei bolscevichi che diedero vita ad un governo comunista. [ ] Essa fu condizionata negativamente da un dualismo di poteri tra il governo e lo zar Nicola in dissidio tra loro. [ ]Essa ebbe le sue cause nel malcontento popolare e diede vita ad un governo provvisorio di tipo liberal-costituzionale. [ ] Essa,pur sostenuta dal favore popolare,non riuscì a scardinare il potere dello zar. Pagina 74 [ [ [ [ 4) La legge Acerbo del 1923 ] Riformò il sistema elettorale in senso fortemente maggioritario ] Introdusse per la prima volta il sistema proporzionale ] Introdusse la riforma della scuola ]Introdusse le leggi fascistissime 5) Quali importanti eventi si verificarono nel 1917, nel corso della prima guerra mondiale? ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 6)Schematizza le fasi salienti dell'ascesa politica di Mussolini dal 1919 al 1922 . ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ INGLESE Thick the correct answer 1. Kuru is a human prion disease transmitted by: Eating whale meat Eating veal Cannibalism Eating eggs 2. BEST BEFORE END… is printed on products with a shelf life of more than: 1 year 2 years Pagina 75 3 years 3 months 3. Flavourings are: Additives to give or add taste to food Additives used to protect against decay, discoloration or spoilage Substances that inhabit reactions promoted by oxygen or free radicals Substances that add and give colours to food 4. Butter is: Extracted from cream by churning Produced by adding lactic acid Made with the bacillus Acidophilus A good source of vitamin D 5. Write about olive oil and in particular about its origin and the making process _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 6. Clealiness is essential at all stages of food processing. What do workers have to do in order to handle food properly? Pagina 76 _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ MATEMATICA NOME E COGNOME …………………………………………… DATA ………………… 1) Enuncia ed illustra il Teorema di De l’Hospital. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Enuncia ed illustra il Teorema di Rolle. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Pagina 77 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 3)Il seguente limite: ( ( ( ( 1 1 − lim ln x x →1 x − 1 : )Non è calcolabile )Tende a +∞ )Tende a 1/2 )Tende a -1/2 4)Se f (x) = (x2-1) / (x) allora: ( ( ( ( )La funzione non ha intersezioni con l’asse delle ascisse )La funzione ha una intersezione con l’asse delle ordinate nel punto a (0;5) )La funzione ha un asintoto orizzontale di equazione y = 1 )La funzione interseca due volte l’asse delle ascisse. 5)La funzione f (x) = x ln x − 1 : ( )Non è derivabile ( )Ha come derivata prima f ‘(x)= ( )Ha come derivata prima f ‘(x)= ( )Ha come derivata prima f ‘(x)= 1− x x2 1+ x x5 −1 x( x − 1) Pagina 78 6)La funzione f (x) = ( ( ( ( x2 − 1 )E’ simmetrica rispetto all’asse delle ordinate )E’ simmetrica rispetto all’asse delle ascisse )E’ simmetrica rispetto all’origine degli assi )E’ simmetrica rispetto alla retta di equazione y = x MICROBIOLOGIA Barra la risposta corretta 1 Il genere Salmonella è caratterizzato da : a) bacilli Gram-(negativi) bitualmente mobili che si moltiplicano bene anche nei prodotti lattiero-caseari. b) Gram+(positivi), immobili che si moltiplicano bene anche nei prodotti lattiero-caseari. c) bacilli Gram-(negativi) abitualmente immobili che si moltiplicano bene anche nei prodotti lattiero-caseari. d) bacilli Gram+(positivi) abitualmente mobiliche si moltiplicano bene anche nei prodotti caseari. 2 Analisi quantitativa: il metodo indiretto utilizza: a) Il microscopio ottico, b) l'autoclave e la stufa per incubare i batteri, c) l'autoclave e il microscopio, d) la stufa per incubare i batteri. 3 I cosiddetti MO chemioautotrofi a) utilizzano come fonte di energia la radiazione luminosa e come fonte di C composti inorganici b) utilizzano come fonte energetica energia potenziale chimica e come fonte di C composti inorganici c) utilizzano come fonte di energia la radiazione luminosa e come fonte di C composti organici d) utilizzano come fonte energetica energia potenziale chimica e come fonte di C composti organici 4 I cosiddetti decompositori di un ecosistema a) trasformano le sostanze organiche in sostanze inorganiche b) decompongono le sostanze minerali permettendone l’assorbimento ai vegetali c) fissano l’azoto atmosferico d) permettono l’organicazione del carbonio (ovvero la sua incorporazione in sostanze organiche) d) rappresentano la componente autotrofa fotosintetica 5 Descrivi il processo di nitrificazione e contestualizzalo all’interno del ciclo dell’azoto ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ 6 Descrivi le caratteristiche del terreno di coltura MSA: a) agenti selettivi, b) agenti differenziali, c) indicatore, d) è necessario rispettare le norme di una corretta buona prassi di laboratorio? Pagina 79 Perché? ______________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ ________________________ Pagina 80 11) ELENCO INSEGNANTI DELLA CLASSE Firma insegnanti disciplina Farina Fernanda ITALIANO Farina Fernanda STORIA Bonazzi Enrico BIOTECNOLOGIE Bonazzi Enrico MICROBIOLOGIA Avvantaggiato Anna Rita MICROBIOLOGIA La Montagna Iolanda INGLESE Cesprini Michela CHIMICA FISICA E ANALISI Cannuni Angelo CHIMICA FISICA E ANALISI Danieletto Martina PROCESSI E TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI Danieletto Martina IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE Pagani Andrea MATEMATICA Notarnicola Alessandro EDUCAZIONE MOTORIA Rossello Annamaria RELIGIONE Pagina 81
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