settantesimo L’intervento-racconto del regista Giuliano Montaldo Tutta Genova ci diede i soldi per girare Achtung Banditi “Dormivamo nella sede dell’ANPI perché non avevamo una lira” ● Mi scelse Carlo Lizzani per la igura del Commissario ● Renata Viganò e L’ Agnese va a morire R ingrazio il presidente per que- – l’uso delle armi, quelle armi che si Erano dei giovani che si chiamavano sto invito che mi ha – e non usavano inte, quelle del cinema, e Michele Placido, Stefano Satta Flores, temo retorica – veramente col- allora degli artigiani genovesi hanno Flavio Bucci, Ninetto Davoli e tanti, pito e commosso. fatto delle armi inte, di legno: mitra, tanti altri che son venuti per stare inIo ero lì in quei giorni, a Genova, in rivoltelle, mitragliatori. Certo era un sieme a noi e insieme alla gente meraquei giorni magici, ma avevo appena po’ bufo per noi sparare con la boc- vigliosa di Romagna che ci ha aiutato compiuto 15 anni … però sono riu- ca “pam-pam-pam” e Lizzani diceva e che ci ha fatto fare quel ilm. scito a strappare un fucile ad un tede- “Stai tranquillo, buono, va bene, poi E non dimenticherò mai la protagosco che stava con le braccia alzate ed lo mettiamo dopo il sonoro…”. Però nista del nostro ilm, la Ingrid hulin, avevo il fazzoletto rosso, un po’ fana- è stata una esperienza bellissima che che era stata un mese con le stafette tico, ma contento. ricorderò sempre, per tutta la vita, na- partigiane in quel posto incredibile Poi è accaduto che nel 1950 Carlo turalmente forte nel mio cuore. tra la pianura liquida e i canneti. C’eLizzani, mio maestro e amico, grande Come forte era il desiderio di fare un ra Bulow, Boldrini, che veniva sempre amico, mi ha scritturato come attore ilm su una donna, una stafetta par- da noi per aiutarci, per farci capire: per recitare un ruolo grande sosteniin un ilm Achtung tore di quel ilm. Banditi dove facevo … Me lo ricordo il commissario parcon grande amore tigiano. quell’uomo, meraHo vissuto quei viglioso! giorni con dei parE voi potete imtigiani che conomaginare quando scevano bene quel un regista con la lavoro – con grande macchina da prepassione – e dormisa, in quell’enorvamo, perché non me spazio, inizia avevamo soldi, nel le riprese, corre cortile dell’ANPI in sempre il rischio una “casa prefabbriche sbuca qualcucata”, una specie di no che saluta con gabbiotto con i letti la mano. Il regista Giuliano Montaldo racconta come vennero girati “Achtung Banditi” e a castello … perché E allora l’Agnese “l’Agnese va a morire” dovete sapere che la pedalava, pedalavita … la Resistenza non è mai inita. tigiana, dal libro della Renata Viganò: va, e lei, la hulin – che era voluta Nel 1950 per fare il ilm Achtung Ban- L’Agnese va a morire. stare un mese insieme alle stafette diti ci fu il veto e ci fu una sottoscri- Quando andai dalla Viganò insieme partigiane per comprendere, capire, zione popolare di operai, gente del alla mia meravigliosa Dea, la mia col- stare veramente dentro al personaggio porto, artigiani, commercianti, eser- laboratrice – collaboratore, pardon! – – pedalava e le dicevo “stop, scusami centi, tutti si sono mobilitati intorno mi disse: “Senti mo’ bene, sei il terzo torna indietro, ma c’era dietro uno alla igura dell’organizzatore generale regista che viene qua ma intanto non che salutava” e lei riprendeva faticosache era un partigiano un comandante ve lo fanno fare … Senti ti faccio un mente. Poi ancora, all’improvviso un partigiano per fare il ilm perché noi bel piatto di tortellini e non ne parlia- camion e allora di nuovo “stop”, e la volevamo fare quel ilm e quel ilm mo più”. hulin riprendeva e non ce la faceva con l’aiuto della gente fu fatto. Però Però io mi sono ostinato, mi sono bat- più ma le stafette partigiane le diceci negarono, ci vietarono – sempre tuto per quel ilm. vano “Forza Agnese, non mollare”. da Roma, dove la parola d’ordine era Ma non da solo; insieme a tanti ra- Così le dicevano! “basta con i panni sporchi” come se gazzi che volevano essere presenti in E anche noi nel cinema cerchiamo di la Resistenza fosse un panno sporco! quella avventura. non mollare mai. Grazie PATRIA INDIPENDENTE/GIUGNO 2014 11
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