Pizzarotti emette un bond da 100 milioni

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Mercoledì 6 Agosto 2014 Corriere della Sera
Economia
Indici delle Borse
FTSE MIB
Dati di New York aggiornati alle ore 20.00
La settimana
Tod’s
Cambi
20.052,20
-1,62%
Londra
6.682,48
0,07%
1 euro
FTSE It.All Share 21.262,88
-1,56%
Francoforte
9.189,74
0,39%
1 euro 137,4600 yen
FTSE It.Star
17.302,58
-0,86%
Parigi (Cac40)
4.232,88
0,37%
Dow Jones
16.410,24
-0,96%
Hong Kong
24.648,26
0,20%
Nasdaq
4.346,45
-0,85%
Tokio (Nikkei)
15.320,31 -1,00%
S&P 500
1.920,58
-0,95%
FTSE MIB
La lente
COSTRUZIONI,
PIZZAROTTI
EMETTE UN BOND
DA 100 MILIONI
C
ento milioni di euro
per rifinanziare parte
dell’indebitamento, per
progettare nuovi
investimenti, per
sostenere oneri non
ricorrenti dovuti alla
realizzazione della
Brebemi, il collegamento
autostradale BresciaBergamo-Milano appena
inaugurato. Risorse sotto
forma di prestito
obbligazionario
unsecured collocato con
private placement presso
investitori istituzionali
europei con un tasso
d’interesse pari al 4,75%
rimborsato a cinque
anni. La via della crescita
per l’impresa parmigiana
di costruzioni Pizzarotti
passa per la Borsa
d’Irlanda (Irish Stock
Exchange), dove i titoli
saranno ammessi alla
negoziazione. La notizia
testimonia il rinnovato
interesse da parte degli
investitori istituzionali
per le aziende italiane
anche nel settore del
project financing in
Madrid
10.353,80 -1,36%
20052,2
(-1,62%)
M
G
V
L
M
1,3382 dollari
-0,29%
83,5
-0,18%
1 euro
0,7939 sterline -0,41%
1 euro
1,2175 fr. sv.
1 euro
9,2066 cor.sve. -0,53%
1 euro
La settimana
0,06%
1,4655 dol.can. -0,03%
M
G
V
L
M
Titoli di Stato
Titolo
Ced.
Quot. Rend. eff.
05-08
netto %
Titolo
Ced.
Quot. Rend. eff.
05-08
netto %
Btp 04-01/02/15 4,250% 101,94
-
Btp 96-01/11/26 7,250% 143,07
2,30
Btp 10-15/04/15 3,000% 101,90
-
Btp 11-15/09/26 3,100% 114,28
1,74
Btp 11-15/04/16 3,750% 105,58
-
Btp 03-01/08/34 5,000% 120,68
3,01
Btp 06-15/09/17 2,100% 105,27
-
Btp 13-15/09/18 1,700% 104,86
Btp 09-01/03/20 4,250% 114,87
0,57
0,97
Btp 05-01/02/37 4,000% 106,65
Btp 07-01/08/39 5,000% 120,51
Cct 07-01/12/14 0,420% 100,20
3,11
3,20
0,06
Btp 11-01/09/21 4,750% 118,15
Btp 11-01/03/22 5,000% 119,85
Btp 13-01/03/24 4,500% 115,91
1,45
1,57
2,10
Cct 08-01/09/15 0,380% 100,29
Cct 09-01/07/16 0,300% 100,28
Cct 11-15/04/18 0,726% 101,59
0,19
0,29
0,70
Telecomunicazioni Alierta lancia un’offerta per rilevare l’operatore brasiliano Gvt, che interessava a Tim Brasil
Telecom, la staffetta Telefonica-Vivendi
Il socio spagnolo pronto a cedere l’8% al gruppo francese. Il ruolo di Bolloré
MILANO — Sul piatto 6,7
miliardi di euro per l’operatore
brasiliano di rete fissa Gvt, oltre due volte il valore con il
quale Vivendi l’acquisì nel
2009 soffiandola proprio a Telefonica a colpi di Opa, ricorsi
e sanzioni dell’authority di vigilanza brasiliana. Cesar Alierta, numero uno del gruppo
spagnolo, ora ci riprova ed è
disposto anche a sacrificare la
quota che Telefonica ha in Telecom Italia attraverso la scatola Telco, offrendola in opzione ai francesi qualora fossero
interessati a una partecipazione stabile (8,3%) nell’ex monopolista.
Giornata convulsa quella di
ieri per gli operatori di telecomunicazione perché la mossa
degli spagnoli comunicata ieri
a Vivendi, il cui primo azionista (e presidente del consiglio
di Sorveglianza) è il finanziere
bretone Vincent Bolloré (secondo socio di Mediobanca e
appena uscito rafforzato dalla
revisione del patto di controllo
di Piazzetta Cuccia) ha totalmente «sparigliato» le carte.
Perché significa il definitivo
addio al progetto d’integrazione «paneuropeo» che coinvolgeva Telefonica e Telecom Italia, manifestato apertamente
soltanto il 24 settembre dell’anno scorso, giorno in cui gli
spagnoli annunciarono di voler salire al 100% della holding
Telco con la progressiva diluizione degli altri soci Intesa
Sanpaolo, Generali e proprio
Mediobanca. Soprattutto testimonia la volontà di Alierta
di scommettere forte sul mercato brasiliano dando vita a
un’alleanza tra la sua controllata locale (che finanzierà
l’eventuale operazione con un
aumento di capitale sottoscritto pro quota da Telefonica) e il
secondo operatore di rete fissa
in Brasile che s’integrerebbe
con il marchio mobile Vivo.
Proprio Gvt sarebbe nelle mire
anche di Tim Brasil, pertanto
l’ipotesi è che Alierta abbia vo-
Media
Time Warner,
Murdoch
ritira l’offerta
La 21st Century
Fox del magnate
australiano aveva
offerto 80 milioni
di dollari per
comprare Time
Warner (nella foto
la sede di New
York) ma l’avance
era stata rifiutata.
luto anticipare Telecom Italia
che intravedeva in Gtv un
partner industriale di livello.
Ecco perché ieri i mercati hanno scommesso contro la società guidata da Marco Patuano, che ha archiviato la seduta
in ribasso del 4,62% (a 0,82 euro per azione) e il cui titolo è
stato congelato per circa 15
minuti per eccesso di volatilità. Vendite che hanno indotto
Franco Bassanini, presidente
di Cassa depositi e prestiti (in
passato candidata a potenziale
partner di Telecom Italia per
condividere proprietà e investimenti sulla rete fissa) alla
formulazione di un tweet polemico nei confronti dell’offerta spagnola definita «un atto ostile». Vivendi, dal canto
suo, in una nota ha fatto sapere che «nessuna delle controllate è in vendita», ma che comunque valuterà l’offerta in
scadenza il prossimo 3 settembre (eventualmente prorogabile) pur non confermando la
convocazione di un consiglio
di amministrazione prima del
board già fissato per il 28 agosto. Consiglio-fiume ieri inve-
Cesar Alierta, ceo di Telefonica
ce per Telecom Italia chiamato
ad approvare i conti dei primi
sei mesi dell’anno (che verranno diffusi oggi) e in cui è
stato inevitabile un confronto
tra i consiglieri Telco e quelli
espressione dei fondi su questa mossa di Alierta. Condizionata certo dall’altolà di Cade,
l’antitrust brasiliana, che a dicembre scorso aveva intimato
a Telecom Italia di vendere
Tim Brasil o chiedendo, in alternativa, l’uscita di Telefonica
da Telco. Sarebbe perciò questa la scelta di Madrid che potrebbe portare persino all’azzeramento della partecipazione a seguito del bond convertibile in azioni da 750 milioni
di euro appena lanciato dagli
spagnoli. Perché se fosse interamente convertito la quota di
Telefonica scenderebbe dal
14,8% (post-scissione Telco)
all’8,3%, proprio la partecipazione offerta a Vivendi che con
il suo socio forte Bolloré potrebbe recitare un ruolo di primo piano in Telecom Italia. Oltre che in Mediobanca.
Fabio Savelli
Vincent Bolloré, Cds di Vivendi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La semestrale Ghizzoni: confermato l’obiettivo dei 2 miliardi per il 2014
Effetto Italia, balzo dell’utile Unicredit
Profitti a quota 1,1 miliardi di euro
questi anni penalizzato
da infinite lungaggini
burocratiche, come quelle
che coinvolgerebbero la
realizzazione della
Cispadana, aggiudicata
da Pizzarotti nel 2010 e
ancora in attesa
dell’approvazione del
progetto definitivo per
una procedura di
valutazione di impatto
ambientale ancora in
itinere dopo due anni. A
ben vedere ciò che non si
è verificato per la
Brebemi che ha visto
l’azienda di costruzioni
capofila nel consorzio di
contraente per
realizzazione dell’opera.
«Pur con un contributo
di 70 milioni di euro —
dice Michele Pizzarotti
(nella foto),
vicepresidente
dell’azienda omonima —
inizialmente non
previsto». Ora con
questo bond a dare
respiro ai conti del
gruppo, operazione che
ha visto la banca d’affari
Goldman Sachs nel ruolo
di bookrunner e Legance
Associati come
consulente legale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO — Le tasse legate alla rivalutazione della quota in
Bankitalia non intaccano i conti
di Unicredit, che ieri ha approvato risultati del semestre sopra
le attese e ha confermato l’obiettivo di un utile netto a 2 miliardi
per l’intero anno. Tra aprile a
giugno l’utile netto si è attestato
a 403 milioni (+11,6% annuo),
sopra il consensus di 332 milioni. Il dato dei primi sei mesi si
attesta, dunque, a 1,1 miliardi
(+37,8%). «I risultati del trimestre — ha dichiarato il ceo Federico Ghizzoni — ci avvicinano
all’obiettivo di circa 2 miliardi di
utile netto per il 2014, diventato
più sfidante alla luce della modifica dell’imposta sulla valutazione della quota in Bankitalia».
Federico Ghizzoni, ceo Unicredit
Prima della modifica dell’imposta, l’utile del trimestre sarebbe
stato di 618 milioni e quello semestrale di 1,3 miliardi. La core
bank ha registrato un utile netto
di 1 miliardo nel secondo trimestre con ricavi stabili a 5,6 miliardi grazie a un margine di interesse di 3,1 miliardi (+5,9%) e
a commissioni in crescita dell’8,5% a 1,9 miliardi che hanno
compensato il calo di oltre il
50% dei ricavi da negoziazione.
Non spaventano Paesi come
Russia e Ucraina né tantomeno
il quadro macroeconomico in
Italia. «Non vediamo motivi di
rivedere il piano industriale alla
luce del dato che uscirà», ha
detto Ghizzoni a proposito del
dato sul Pil del secondo trime-
stre che sarà diffuso oggi dall’Istat. Lo spaccato per aree geografiche vede la banca commerciale in Italia in utile per 600 milioni (+28% annuo), mentre
l’area Cee più Polonia è in utile
per 400 milioni con una «solida
performance» in Turchia, Russia, Polonia, Repubblica Ceca e
Slovacchia. Sulla Russia Ghizzoni ha spiegato che l’impatto delle sanzioni è stimabile al massimo in 10-15 milioni di euro in
termini di ricavi persi.
Per il secondo trimestre consecutivo i crediti deteriorati lordi mostrano un calo (-0,1% su
trimestre) a 82,4 miliardi con un
tasso di copertura del 51,2 per
cento. Le sofferenze sono in leggera crescita a 49,6 miliardi
Risultato di 92 milioni nei primi sei mesi
Agricole litiga con i soci di Lisbona
(f.ch.) Il Crédit Agricole è pronto ad
avviare un’azione legale contro la
famiglia Espirito Santo per il tracollo del
Banco Espirito Santo che è costato 708
milioni di euro alla banca francese,
azionista dell’istituto portoghese con
quasi il 15 per cento. «Va da sé che
sosteniamo l’azione della Banca del
Portogallo (che ha soccorso il Bes, ndr) e
non possiamo che deplorare di essere
stati ingannati da una famiglia con cui il
Crédit Agricole aveva cercato di creare
una vera partnership per costruire la
prima banca privata del
Portogallo», ha detto il ceo Jean-Paul
Chifflet facendo riferimento alla famiglia
Espirito Santo, principale azionista del
Bes. Ieri la banca francese ha annunciato
utili affondati a 17 milioni di euro nel
secondo trimestre, rispetto ai 696
milioni di un anno fa. Cariparma ha
chiuso i primi sei mesi con un risultato
netto di 92 milioni (+8%). A pesare sul
gruppo francese sono state le
svalorizzazioni sui titoli del Bes, salvata
con un’iniezione di capitale da quasi 5
miliardi di euro da parte di Lisbona. Il
risultato è stato l’azzeramento del valore
della partecipazione di Crédit Agricole,
che dovrebbe pesare 700 milioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(+0,6%) con un tasso di copertura oltre il 61 per cento. Sul fronte
dei crediti non performanti,
Unicredit sta «saggiando» il
mercato con l’operazione su Uccmb, (Unicredit credit management bank), di cui potrebbe cedere la società di servizi e il portafoglio da 4,4 miliardi, tutti in
capo al gruppo. Le offerte vincolanti sono in corso di valutazione. «Il processo è un po’ complesso — ha spiegato Ghizzoni
— perché serve una valutazione
approfondita del portafoglio».
Annunciati alcuni cambiamenti manageriali: Jean Pierre
Mustier lascerà dal 2015 la divisione Cib e sarà sostituito da
Gianni Franco Papa, oggi responsabile della divisione Cee.
Il titolo ha toccato un rialzo
del 2% subito dopo la trimestrale, per poi ripiegare con il mercato e chiudere a -1% contro un
indice dei bancari italiani in calo
del 2,3 per cento.
Fausta Chiesa
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(Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Provincia di Milano)
Sede legale: Via del Bosco Rinnovato, 4/A - 20090 Assago MI
BANDO DI GARA LAVORI 2/2014 - Appalto Integrato
AVVISO PROROGA TERMINI
Con riferimento al bando di gara pubblicato per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - V Serie Speciale n. 69 del 20/6/2014, sulla GUUE del 28/06/2014 n. 2014/S 122 - 216443,
nonché sul sito aziendale www.serravalle.it, avente ad oggetto i lavori di “Progettazione esecutiva
ed esecuzione di tutte le opere e le forniture necessarie per la realizzazione dei lavori dell’intervento
di mitigazione acustica ed ambientale nel Comune di Cologno Monzeses” - CIG: 55103146F5 - CUP:
D21B11000040005”, si comunica che è prorogato il termine (perentorio) per la ricezione delle offerte alle ore 13,00 del 18/09/2014. Modalità di apertura delle offerte: 02/10/2014 ore 10,30. Si
avvisa che tutte le altre indicazioni contenute nel Bando di gara rimangono invariate. Responsabile
del Procedimento: Dott. Ing. Giuseppe Colombo. Il presente Avviso è stato trasmesso alla GUUE in
data 30/07/2014.
Ns rif./DLEG/GC
IL DIRETTORE GENERALE - Avv. Mario Martino
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA
FEDERICO II
AVVISO ESITI DI GARA
CIG 5686484B09
Questa Azienda con deliberazione n. 359 del
18.07.2014 ha affidato la concessione del
servizio bar, per anni cinque, alla società Giuseppe Sacco & C. s.a.s. di Teresa Sacco, con
sede legale in Napoli Via Francesco Crispi, n. 74,
per il canone complessivo quinquennale di €
511.200,00 comprensivo del costo degli oneri
della sicurezza derivante dai rischi di natura
interferenziali pari ad € 425,00. Società
partecipanti: n. 2 - Società ammesse: n. 2. RUP:
prof.ssa Maria Triassi. Il bando è stato
inviato all’U.P.U.C.E. in data 30.07.2014 al n.
2014-100763.
Il Direttore Generale - Giovanni PERSICO
ESTRATTO ESITO GARA
ENTE APPALTANTE: AGEC Onoranze Funebri
SpA, Via Tunisi n. 15 - 37134 Verona - Italia
Tel. 045/8029914 - Fax: 045/8231483.
PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE: aperta con
il criterio del prezzo più basso.
OGGETTO DELL’APPALTO: Fornitura di fiori recisi e verde per addobbi floreali per onoranze funebri. CIG 5733041F15.
ESITO: la gara non è stata aggiudicata.
Verona, 23 luglio 2014
Il Presidente del CdA - Francesca Toffali