26 Mercoledì 6 Agosto 2014 Corriere della Sera Economia Indici delle Borse FTSE MIB Dati di New York aggiornati alle ore 20.00 La settimana Tod’s Cambi 20.052,20 -1,62% Londra 6.682,48 0,07% 1 euro FTSE It.All Share 21.262,88 -1,56% Francoforte 9.189,74 0,39% 1 euro 137,4600 yen FTSE It.Star 17.302,58 -0,86% Parigi (Cac40) 4.232,88 0,37% Dow Jones 16.410,24 -0,96% Hong Kong 24.648,26 0,20% Nasdaq 4.346,45 -0,85% Tokio (Nikkei) 15.320,31 -1,00% S&P 500 1.920,58 -0,95% FTSE MIB La lente COSTRUZIONI, PIZZAROTTI EMETTE UN BOND DA 100 MILIONI C ento milioni di euro per rifinanziare parte dell’indebitamento, per progettare nuovi investimenti, per sostenere oneri non ricorrenti dovuti alla realizzazione della Brebemi, il collegamento autostradale BresciaBergamo-Milano appena inaugurato. Risorse sotto forma di prestito obbligazionario unsecured collocato con private placement presso investitori istituzionali europei con un tasso d’interesse pari al 4,75% rimborsato a cinque anni. La via della crescita per l’impresa parmigiana di costruzioni Pizzarotti passa per la Borsa d’Irlanda (Irish Stock Exchange), dove i titoli saranno ammessi alla negoziazione. La notizia testimonia il rinnovato interesse da parte degli investitori istituzionali per le aziende italiane anche nel settore del project financing in Madrid 10.353,80 -1,36% 20052,2 (-1,62%) M G V L M 1,3382 dollari -0,29% 83,5 -0,18% 1 euro 0,7939 sterline -0,41% 1 euro 1,2175 fr. sv. 1 euro 9,2066 cor.sve. -0,53% 1 euro La settimana 0,06% 1,4655 dol.can. -0,03% M G V L M Titoli di Stato Titolo Ced. Quot. Rend. eff. 05-08 netto % Titolo Ced. Quot. Rend. eff. 05-08 netto % Btp 04-01/02/15 4,250% 101,94 - Btp 96-01/11/26 7,250% 143,07 2,30 Btp 10-15/04/15 3,000% 101,90 - Btp 11-15/09/26 3,100% 114,28 1,74 Btp 11-15/04/16 3,750% 105,58 - Btp 03-01/08/34 5,000% 120,68 3,01 Btp 06-15/09/17 2,100% 105,27 - Btp 13-15/09/18 1,700% 104,86 Btp 09-01/03/20 4,250% 114,87 0,57 0,97 Btp 05-01/02/37 4,000% 106,65 Btp 07-01/08/39 5,000% 120,51 Cct 07-01/12/14 0,420% 100,20 3,11 3,20 0,06 Btp 11-01/09/21 4,750% 118,15 Btp 11-01/03/22 5,000% 119,85 Btp 13-01/03/24 4,500% 115,91 1,45 1,57 2,10 Cct 08-01/09/15 0,380% 100,29 Cct 09-01/07/16 0,300% 100,28 Cct 11-15/04/18 0,726% 101,59 0,19 0,29 0,70 Telecomunicazioni Alierta lancia un’offerta per rilevare l’operatore brasiliano Gvt, che interessava a Tim Brasil Telecom, la staffetta Telefonica-Vivendi Il socio spagnolo pronto a cedere l’8% al gruppo francese. Il ruolo di Bolloré MILANO — Sul piatto 6,7 miliardi di euro per l’operatore brasiliano di rete fissa Gvt, oltre due volte il valore con il quale Vivendi l’acquisì nel 2009 soffiandola proprio a Telefonica a colpi di Opa, ricorsi e sanzioni dell’authority di vigilanza brasiliana. Cesar Alierta, numero uno del gruppo spagnolo, ora ci riprova ed è disposto anche a sacrificare la quota che Telefonica ha in Telecom Italia attraverso la scatola Telco, offrendola in opzione ai francesi qualora fossero interessati a una partecipazione stabile (8,3%) nell’ex monopolista. Giornata convulsa quella di ieri per gli operatori di telecomunicazione perché la mossa degli spagnoli comunicata ieri a Vivendi, il cui primo azionista (e presidente del consiglio di Sorveglianza) è il finanziere bretone Vincent Bolloré (secondo socio di Mediobanca e appena uscito rafforzato dalla revisione del patto di controllo di Piazzetta Cuccia) ha totalmente «sparigliato» le carte. Perché significa il definitivo addio al progetto d’integrazione «paneuropeo» che coinvolgeva Telefonica e Telecom Italia, manifestato apertamente soltanto il 24 settembre dell’anno scorso, giorno in cui gli spagnoli annunciarono di voler salire al 100% della holding Telco con la progressiva diluizione degli altri soci Intesa Sanpaolo, Generali e proprio Mediobanca. Soprattutto testimonia la volontà di Alierta di scommettere forte sul mercato brasiliano dando vita a un’alleanza tra la sua controllata locale (che finanzierà l’eventuale operazione con un aumento di capitale sottoscritto pro quota da Telefonica) e il secondo operatore di rete fissa in Brasile che s’integrerebbe con il marchio mobile Vivo. Proprio Gvt sarebbe nelle mire anche di Tim Brasil, pertanto l’ipotesi è che Alierta abbia vo- Media Time Warner, Murdoch ritira l’offerta La 21st Century Fox del magnate australiano aveva offerto 80 milioni di dollari per comprare Time Warner (nella foto la sede di New York) ma l’avance era stata rifiutata. luto anticipare Telecom Italia che intravedeva in Gtv un partner industriale di livello. Ecco perché ieri i mercati hanno scommesso contro la società guidata da Marco Patuano, che ha archiviato la seduta in ribasso del 4,62% (a 0,82 euro per azione) e il cui titolo è stato congelato per circa 15 minuti per eccesso di volatilità. Vendite che hanno indotto Franco Bassanini, presidente di Cassa depositi e prestiti (in passato candidata a potenziale partner di Telecom Italia per condividere proprietà e investimenti sulla rete fissa) alla formulazione di un tweet polemico nei confronti dell’offerta spagnola definita «un atto ostile». Vivendi, dal canto suo, in una nota ha fatto sapere che «nessuna delle controllate è in vendita», ma che comunque valuterà l’offerta in scadenza il prossimo 3 settembre (eventualmente prorogabile) pur non confermando la convocazione di un consiglio di amministrazione prima del board già fissato per il 28 agosto. Consiglio-fiume ieri inve- Cesar Alierta, ceo di Telefonica ce per Telecom Italia chiamato ad approvare i conti dei primi sei mesi dell’anno (che verranno diffusi oggi) e in cui è stato inevitabile un confronto tra i consiglieri Telco e quelli espressione dei fondi su questa mossa di Alierta. Condizionata certo dall’altolà di Cade, l’antitrust brasiliana, che a dicembre scorso aveva intimato a Telecom Italia di vendere Tim Brasil o chiedendo, in alternativa, l’uscita di Telefonica da Telco. Sarebbe perciò questa la scelta di Madrid che potrebbe portare persino all’azzeramento della partecipazione a seguito del bond convertibile in azioni da 750 milioni di euro appena lanciato dagli spagnoli. Perché se fosse interamente convertito la quota di Telefonica scenderebbe dal 14,8% (post-scissione Telco) all’8,3%, proprio la partecipazione offerta a Vivendi che con il suo socio forte Bolloré potrebbe recitare un ruolo di primo piano in Telecom Italia. Oltre che in Mediobanca. Fabio Savelli Vincent Bolloré, Cds di Vivendi © RIPRODUZIONE RISERVATA La semestrale Ghizzoni: confermato l’obiettivo dei 2 miliardi per il 2014 Effetto Italia, balzo dell’utile Unicredit Profitti a quota 1,1 miliardi di euro questi anni penalizzato da infinite lungaggini burocratiche, come quelle che coinvolgerebbero la realizzazione della Cispadana, aggiudicata da Pizzarotti nel 2010 e ancora in attesa dell’approvazione del progetto definitivo per una procedura di valutazione di impatto ambientale ancora in itinere dopo due anni. A ben vedere ciò che non si è verificato per la Brebemi che ha visto l’azienda di costruzioni capofila nel consorzio di contraente per realizzazione dell’opera. «Pur con un contributo di 70 milioni di euro — dice Michele Pizzarotti (nella foto), vicepresidente dell’azienda omonima — inizialmente non previsto». Ora con questo bond a dare respiro ai conti del gruppo, operazione che ha visto la banca d’affari Goldman Sachs nel ruolo di bookrunner e Legance Associati come consulente legale. © RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO — Le tasse legate alla rivalutazione della quota in Bankitalia non intaccano i conti di Unicredit, che ieri ha approvato risultati del semestre sopra le attese e ha confermato l’obiettivo di un utile netto a 2 miliardi per l’intero anno. Tra aprile a giugno l’utile netto si è attestato a 403 milioni (+11,6% annuo), sopra il consensus di 332 milioni. Il dato dei primi sei mesi si attesta, dunque, a 1,1 miliardi (+37,8%). «I risultati del trimestre — ha dichiarato il ceo Federico Ghizzoni — ci avvicinano all’obiettivo di circa 2 miliardi di utile netto per il 2014, diventato più sfidante alla luce della modifica dell’imposta sulla valutazione della quota in Bankitalia». Federico Ghizzoni, ceo Unicredit Prima della modifica dell’imposta, l’utile del trimestre sarebbe stato di 618 milioni e quello semestrale di 1,3 miliardi. La core bank ha registrato un utile netto di 1 miliardo nel secondo trimestre con ricavi stabili a 5,6 miliardi grazie a un margine di interesse di 3,1 miliardi (+5,9%) e a commissioni in crescita dell’8,5% a 1,9 miliardi che hanno compensato il calo di oltre il 50% dei ricavi da negoziazione. Non spaventano Paesi come Russia e Ucraina né tantomeno il quadro macroeconomico in Italia. «Non vediamo motivi di rivedere il piano industriale alla luce del dato che uscirà», ha detto Ghizzoni a proposito del dato sul Pil del secondo trime- stre che sarà diffuso oggi dall’Istat. Lo spaccato per aree geografiche vede la banca commerciale in Italia in utile per 600 milioni (+28% annuo), mentre l’area Cee più Polonia è in utile per 400 milioni con una «solida performance» in Turchia, Russia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Sulla Russia Ghizzoni ha spiegato che l’impatto delle sanzioni è stimabile al massimo in 10-15 milioni di euro in termini di ricavi persi. Per il secondo trimestre consecutivo i crediti deteriorati lordi mostrano un calo (-0,1% su trimestre) a 82,4 miliardi con un tasso di copertura del 51,2 per cento. Le sofferenze sono in leggera crescita a 49,6 miliardi Risultato di 92 milioni nei primi sei mesi Agricole litiga con i soci di Lisbona (f.ch.) Il Crédit Agricole è pronto ad avviare un’azione legale contro la famiglia Espirito Santo per il tracollo del Banco Espirito Santo che è costato 708 milioni di euro alla banca francese, azionista dell’istituto portoghese con quasi il 15 per cento. «Va da sé che sosteniamo l’azione della Banca del Portogallo (che ha soccorso il Bes, ndr) e non possiamo che deplorare di essere stati ingannati da una famiglia con cui il Crédit Agricole aveva cercato di creare una vera partnership per costruire la prima banca privata del Portogallo», ha detto il ceo Jean-Paul Chifflet facendo riferimento alla famiglia Espirito Santo, principale azionista del Bes. Ieri la banca francese ha annunciato utili affondati a 17 milioni di euro nel secondo trimestre, rispetto ai 696 milioni di un anno fa. Cariparma ha chiuso i primi sei mesi con un risultato netto di 92 milioni (+8%). A pesare sul gruppo francese sono state le svalorizzazioni sui titoli del Bes, salvata con un’iniezione di capitale da quasi 5 miliardi di euro da parte di Lisbona. Il risultato è stato l’azzeramento del valore della partecipazione di Crédit Agricole, che dovrebbe pesare 700 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA (+0,6%) con un tasso di copertura oltre il 61 per cento. Sul fronte dei crediti non performanti, Unicredit sta «saggiando» il mercato con l’operazione su Uccmb, (Unicredit credit management bank), di cui potrebbe cedere la società di servizi e il portafoglio da 4,4 miliardi, tutti in capo al gruppo. Le offerte vincolanti sono in corso di valutazione. «Il processo è un po’ complesso — ha spiegato Ghizzoni — perché serve una valutazione approfondita del portafoglio». Annunciati alcuni cambiamenti manageriali: Jean Pierre Mustier lascerà dal 2015 la divisione Cib e sarà sostituito da Gianni Franco Papa, oggi responsabile della divisione Cee. Il titolo ha toccato un rialzo del 2% subito dopo la trimestrale, per poi ripiegare con il mercato e chiudere a -1% contro un indice dei bancari italiani in calo del 2,3 per cento. Fausta Chiesa © RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI S.p.A. (Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Provincia di Milano) Sede legale: Via del Bosco Rinnovato, 4/A - 20090 Assago MI BANDO DI GARA LAVORI 2/2014 - Appalto Integrato AVVISO PROROGA TERMINI Con riferimento al bando di gara pubblicato per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - V Serie Speciale n. 69 del 20/6/2014, sulla GUUE del 28/06/2014 n. 2014/S 122 - 216443, nonché sul sito aziendale www.serravalle.it, avente ad oggetto i lavori di “Progettazione esecutiva ed esecuzione di tutte le opere e le forniture necessarie per la realizzazione dei lavori dell’intervento di mitigazione acustica ed ambientale nel Comune di Cologno Monzeses” - CIG: 55103146F5 - CUP: D21B11000040005”, si comunica che è prorogato il termine (perentorio) per la ricezione delle offerte alle ore 13,00 del 18/09/2014. Modalità di apertura delle offerte: 02/10/2014 ore 10,30. Si avvisa che tutte le altre indicazioni contenute nel Bando di gara rimangono invariate. Responsabile del Procedimento: Dott. Ing. Giuseppe Colombo. Il presente Avviso è stato trasmesso alla GUUE in data 30/07/2014. Ns rif./DLEG/GC IL DIRETTORE GENERALE - Avv. Mario Martino AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II AVVISO ESITI DI GARA CIG 5686484B09 Questa Azienda con deliberazione n. 359 del 18.07.2014 ha affidato la concessione del servizio bar, per anni cinque, alla società Giuseppe Sacco & C. s.a.s. di Teresa Sacco, con sede legale in Napoli Via Francesco Crispi, n. 74, per il canone complessivo quinquennale di € 511.200,00 comprensivo del costo degli oneri della sicurezza derivante dai rischi di natura interferenziali pari ad € 425,00. Società partecipanti: n. 2 - Società ammesse: n. 2. RUP: prof.ssa Maria Triassi. Il bando è stato inviato all’U.P.U.C.E. in data 30.07.2014 al n. 2014-100763. Il Direttore Generale - Giovanni PERSICO ESTRATTO ESITO GARA ENTE APPALTANTE: AGEC Onoranze Funebri SpA, Via Tunisi n. 15 - 37134 Verona - Italia Tel. 045/8029914 - Fax: 045/8231483. PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE: aperta con il criterio del prezzo più basso. OGGETTO DELL’APPALTO: Fornitura di fiori recisi e verde per addobbi floreali per onoranze funebri. CIG 5733041F15. ESITO: la gara non è stata aggiudicata. Verona, 23 luglio 2014 Il Presidente del CdA - Francesca Toffali
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