BRE: TAGLIO NETTO! Una potatura che non darà frutti

BANCA REGIONALE EUROPEA SPA
BRE: TAGLIO NETTO!
Una potatura che non darà frutti
La procedura “Tensioni occupazionali – Assetto distributivo” presentata da UBI martedì 14 ottobre 2014, prevede a
livello di Gruppo i seguenti numeri:

chiusura di 55 filiali e 59 minisportelli complessivi;

riqualificazione di 54 filiali in minisportelli complessivi;

1277 esuberi (full time equivalent) complessivi, di cui 500 entro il 31.12.2014 e 700 successivamente, da
affrontare con il ricorso al distacco infragruppo, con l’adozione di misure di mobilità territoriale, il
“riposizionamento professionale” (demansionamento).
La BRE è palesemente la più colpita - vorremmo dire martoriata – da questo piano di riassetto distributivo, e questo a
soli due anni dall’importante fusione per incorporazione del Banco San Giorgio con la quale, a detta di tutti i
responsabili aziendali, di Gruppo ed i rappresentanti della proprietà, veniva ad essere creata “la Banca di riferimento
del Gruppo per il Nord-Ovest italiano” (citazione www.brebanca.it).
I fatti dimostrano ora, tutto l’opposto: un disimpegno considerevole nei territori storici della Banca, una palese
mancanza di strategia di medio periodo, una preoccupante miopia politica.
Una nuova manovra, ma vecchia filosofia: taglio dei costi del personale e mancanza di provvedimenti atti a ridurre
l’enorme carico di burocrazia a cui le filiali devono adempiere.
Una rete sportellare ridimensionata comporterà inevitabilmente perdita di clientela, minore efficacia nei servizi,
livelli occupazionali compromessi, professionalità sprecate.
Una rete sportellare ora sana, profittevole, ben presidiata da competenti Lavoratori
Inizierà entro breve la procedura di confronto (prima data ipotizzata il 30 ottobre p.v.) tra le OOSS ed UBI per discutere
le ricadute del piano sui Lavoratori.
La trattativa, come previsto dal CCNL, durerà 50 gg (salvo proroghe). L’Azienda non potrà procedere sino al termine
della procedura alla messa in atto del proprio piano che è, su molti punti, ancora da chiarire, specificare e definire.
In particolare la chiusura delle filiali/minisportelli e la trasformazione delle filiali in minisportelli necessitano di una
serie di passaggi burocratici e formali che richiedono necessariamente tempo per essere espletati.
Per quanto ovvio, le ricadute della procedura per tutto il personale coinvolto, le relative tutele ed i percorsi
professionali, saranno oggetto del confronto che deve ancora iniziare.
Vi aggiorneremo costantemente e tempestivamente sugli sviluppi della trattativa, non escludendo un passaggio
assembleare quando saranno meglio definiti i termini del confronto.
Torino, 16 ottobre 2014
Le SEGRETERIE di COORDINAMENTO
DIRCREDITO FABI FIBA/CISL UGL UILCA