Chirurgia carotidea nel grande anziano: come quando e perchè Paolo Sangiuolo Chirurgia Vascolare – Ospedale Monaldi Napoli Endoarteriectomia carotidea open (CEA) PTA stenting (CAS) Terapia medica conservativa Endoarteriectomia carotidea Gli studi randomizzati degli anni ’90 hanno dimostrato la superiorità della endoarteriectomia carotidea e della terapia antiaggregante nella prevenzione dell’ictus rispetto alla sola terapia antiaggregante nella stenosi carotidea sintomatica ed asintomatica Endoarteriectomia carotidea Sulla base di questi Trials, le linee guida dell’ American Heart Association raccomandano la EAC nei pazienti sintomatici con una stenosi carotidea compresa tra 50 e 99% se il rischio perioperatorio di stroke o morte sia < 6% Endoarteriectomia carotidea Nei pazienti asintomatici, la EAC viene raccomandata per una stenosi del 60 – 90% se il rischio perioperatorio di ictus o morte sia < 3% Endoarteriectomia carotidea L’endoarteriectomia carotidea si è dimostrata in tutti questi studi efficace nella prevenzione anche a distanza dell’ictus cerebrale rispetto alla terapia medica. I pazienti over 80 anni sono sempre stati compresi nei casi ad “alto rischio” ed esclusi da queste valutazioni 350 Prevenzione ictus a 5 anni per 1000 carotidi operate 300 250 N°ictus evitati/1000 CEA 200 150 100 50 < 50 % 50 - 69% 70 - 99% 0 < 65 65 - 75 età > 75 Terapia medica perioperatoria Il trattamento medico perioperatorio dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione carotidea si basa oltre che sulla terapia antitrombotica su controllo pressorio (140/80 mmHg), β-bloccanti (FC 60-80 b/min), statine (LDL 100 mg/dl) (GRADO1, evidenza B) PTA stenting carotideo Le tecniche endovascolari nel trattamento della stenosi carotidea sono recentemente venute alla ribalta come alternative alla EAC, specie nei pazienti ad alto rischio. Le metodiche endovascolari (CAS) hanno portato alla nascita di numerosi registri che hanno documentato un alto livello di successo tecnico PTA stenting carotideo (CAS) Lo stenting carotideo presenta l’indubbio vantaggio di essere una procedura meno invasiva dell’ intervento tradizionale, di minimizzare il rischio di complicanze chirurgiche o di lesioni dei nervi cranici con la conseguente riduzione della ospedalizzazione PTA stenting carotideo (CAS) Dando per scontati i vantaggi teorici della CAS, resta da determinare se: 1) la metodica sia almeno equivalente nei risultati al “gold standard” rappresentato dalla EAC specialmente nei pazienti ad alto rischio, e 2) quali sono i pazienti che devono essere considerati ad alto rischio PTA stenting carotideo (CAS) PTA stenting carotideo Le variabili che condizionano i risultati della CAS possono essere divise in due categorie: • caratteristiche anatomiche (compresa la lesione) • caratteristiche fisiologiche Caratteristiche anatomiche e della lesione Posizione della lesione. L’intervento chirurgico tradizionale permette un eccellente accesso alla carotide nel tratto cervicale, tuttavia le lesioni che si estendono al di sopra del livello di C2 o al di sotto della clavicola risultano più difficili da esporre chirurgicamente con conseguente aumento delle complicanze Caratteristiche anatomiche e della lesione Caratteristiche della lesione. L’occorrenza di una placca “soft” ricca di lipidi identificata con l’ecodoppler aumenta il rischio di complicanze neurologiche dopo una CAS. Lo stesso avviene per le stenosi lunghe (15 mm o più), le lesioni preocclusive, e le calcificazioni circonferenziali. Caratteristiche anatomiche e della lesione Altre considerazioni anatomiche. Varie situazioni anatomiche possono aumentare le difficoltà di un intervento “open”. Tra queste i reinterventi per restenosi, la presenza di una laringostomia, la storia di radioterapia con alterazioni fibrotiche della cute e dei tessuti molli, precedenti interventi sul collo: laringectomia e linfoadenectomie radicali CAS per restenosi > 80% CAS per stenosi attinica Caratteristiche anatomiche e della lesione Altri fattori anatomici da considerare prima di una CAS sono in relazione ai problemi di accesso. L’esecuzione corretta e sicura dello stenting carotideo richiede uno stabile accesso remoto all’ICA per evitare malposizioni dell’introduttore, dello stent e del sistema di protezione durante la procedura. Caratteristiche anatomiche e della lesione I fattori anatomici che possono complicare l’esecuzione di una CAS includono la presenza di tortuosità dell’aorta e delle iliache, un arco aortico angolato (tipo III), o la presenza di più di due angolazioni vicine ai 90° nelle vicinanze della stenosi carotidea Arco aortico di tipo III con origine di tronco anonimo e CC sn al di sotto della curvatura minore Tortuosità CC prossimale con angolazione prossima a 90° Caratteristiche anatomiche e della lesione La presenza di una significativa tortuosità della carotide interna distale può complicare il posizionamento e la stabilizzazione dei sistemi di protezione antiembolica. Un aumento del rischio neurologico deriva anche dalle lesioni aterosclerotiche e calcificazioni dell’arco aortico. Queste sono le principali ragioni dei risultati poco brillanti della CAS nei pazienti più anziani Anatomia sfavorevole CI con importanti tortuosità Terapia medica associata alla CAS Il trattamento antitrombotico perioperatorio nei pazienti sottoposti a CAS prevede la doppia antiaggregazione con aspirina (80-325 mg) e ticlopidina o clopidogrel. Questa terapia dovrebbe iniziare almeno 3 giorni prima dell’intervento e durare per 1 mese, l’aspirina dovrebbe continuare poi a vita (GRADO1, evidenza C) Caratteristiche fisiologiche Caratteristiche del paziente. Come appare intuitivo il rischio di complicanze periprocedurali dopo CEA o CAS aumenta nei pazienti con gravi comorbidità: IRC in dialisi, cardiopatie NYHA classe III o IV, bassa EF (<30%), grave CIC, grave valvulopatia aortica, BPCO, occlusione della carotide controlaterale o età avanzata Il ruolo della terapia medica Il quesito se una corretta terapia medica (statine comprese) sia equivalente o superiore alla CEA o alla CAS non è ancora stato affrontato da un corretto studio prospettico, multicentrico e randomizzato. Esiste ancora in corso un trial disegnato in questo senso per il trattamento delle stenosi carotiedee asintomatiche lo Stent-Protected Angioplasty in Asymptomatic Carotid Artery Stenosis (SPACE II) che include la “best medical therapy” come terzo braccio del trial insieme a CEA e CAS Quale trattamento in quale paziente? Dando per scontato che la CAS sia possibile e ragionevolmente sicura, con buoni risultati a breve e medio termine ed una incidenza di restenosi accettabile resta da stabilire la sua precisa collocazione. In quali pazienti lo stent è superiore all’ EAC? In quali casi l’ EAC è superiore allo stent? E, ancora più importante, qual’ è l’impatto dei nuovi farmaci (statine e clopidogrel) sul ruolo dell’intervento e sulle indicazioni per la terapia medica? Pazienti ad alto rischio, quando CEA, quando CAS Esistono pochi dati a favore di una delle due tecniche sull’altra in questi casi. Anche perché la definizione di paziente ad alto rischio è molto più soggettiva di quanto non lo sia la definizione di una lesione ad alto rischio CEA o CAS nel paziente anziano? L’intervento “open” è gravato da un rischio neurologico minore della CAS nei pazienti ottantenni. Se consideriamo il rischio morte/IMA questo risulta essere del 10% negli anziani trattati con CAS. Nello studio CREST la CAS era associata ad un maggiore rischio di ictus nei pazienti > 70. Questo dato non risulta confermato in altre casistiche Carotid artery stenting is associated with increased complications in octogenarians: 30-day stroke and death rates in the CREST lead-in phase Robert W. Hobson II, MD,a Virginia J. Howard, MSPH,b Gary S. Roubin, MD, PhD,c , Thomas G. Brott, MD,d Robert D. Ferguson, MD,e Jeffrey J. Popma, MD,f Darlene L. Graham,g and George Howard, DrPH,h for the CREST Investigators, Newark, NJ; Birmingham, Ala; New York, NY; Jacksonville, Fla; Winston-Salem, NC; and Boston, Mass Conclusions: Interim results from the lead-in phase of CREST show that the periprocedural risk of stroke and death after CAS increases with age in the course of a credentialing registry. This effect is not mediated by potential confounding factors. Pending results from randomized studies, care should be taken when CAS is performed in older patient populations. ( J Vasc Surg 2004;40:1106-11.) Studio anatomia per età < 80 e ≥ 80 aa (135 angiografie) < 80, n = 96(%) ≥ 80, n = 37 (%) p allungamento arco 56 82 .008 calcificazioni arco 30 59 .003 stenosi origine CC 22 47 .006 tortuosità CC 38 70 .0009 tortuosità CI 50 74 .019 ( J Vasc Surg 2007;45:875-80.) The impact of increasing age on anatomic factors affecting carotid angioplasty and stenting Russell C. Lam, MD, Stephanie C. Lin, MD, Brian DeRubertis, MD, Robert Hynecek, MD, K. Craig Kent, MD, and Peter L. Faries, MD, New York, NY Conclusions: Elderly patients, defined as those aged >80 years, have a higher incidence of anatomy that increases the technical difficulty of performing CAS. This increase in unfavorable anatomy may be associated with complications during CAS. Although the small number of perioperative events does not allow for determination of a direct relationship with specific anatomic characteristics, the presence of unfavorable anatomy does warrant serious consideration during evaluation for CAS in elderly patients. ( J Vasc Surg 2007;45:875-80.) CEA o CAS ? Una CEA è preferibile alla CAS nei pazienti > 70 anni, con lesioni lunghe (>15mm), stenosi preocclusive o placche ricche di lipidi che possono essere rimosse completamente e con maggiore sicurezza con una incisione cervicale in assenza di problematiche legate all’accesso (grado 1, livello di evidenza A) Updated Society for Vascular Surgery guidelines for management of extracranial carotid disease ( J Vasc Surg 2011;54:e1-e31.) CEA o CAS ? Una CAS appare superiore alla CEA nei pazienti sintomatici con stenosi emodinamica e tracheostomia, ovvero situazioni in cui i tessuti del collo sono sede di cicatrice per pregressi interventi o radioterapia, in caso di lesioni dei nervi cranici, in caso di biforcazioni carotidee al di sotto della clavicola o distali a C2 (GRADO 2, livello di evidenza B). Una CEA può essere preferibile nelle situazioni di relativa normalità anatomica CEA o CAS ? Una CAS è preferibile rispetto alla CEA nei pazienti sintomatici con stenosi emodinamica e grave CIC, scompenso cardiaco, grave BPCO (GRADO 2, livello di evidenza C). Questa valutazione risente della obiettiva difficoltà di definire questo gruppo di individui ad “alto rischio” mentre resta da definire il ruolo potenziale di una corretta terapia medica Best medical therapy vs CEA I pazienti neurologicamente asintomatici ritenuti ad “alto rischio” per un intervento di CEA dovrebbero essere indirizzati alla terapia medica. Un intervento chirurgico “open” può essere preso in esame solo se il rischio di complicanze/morte è ≤ del 3%. Una CAS può essere presa in considerazione solo come parte di uno studio prospettico (Grado 1, livello di evidenza B) Quando la semplice terapia medica Per i pazienti asintomatici con insufficienza cardiaca o renale, la “best medical therapy” può essere preferita ad una CAS o CEA. Entrambe andrebbero considerate nei pazienti sintomatici ad alto rischio con stenosi carotidea moderata/severa anche se la loro efficacia rispetto alla semplice terapia medica non è ben stabilita Terapia medica pazienti asintomatici Nei pazienti con stenosi carotidea asintomatica si raccomanda il controllo di ipertensione, ipercolesterolemia e la sospensione del fumo per ridurre il rischio cardiovascolare o di ictus a prescindere se sia programmato o meno un intervento chirurgico (GRADO 1, livello evidenza A) Terapia medica pazienti sintomatici La terapia con antiaggreganti piastrinici (aspirina, ticlopidina, clopidogrel) si è dimostrata efficace nella prevenzione secondaria dell’ictus. Il clopidogrel associato all’aspirina non appare in questo senso più valido della monoterapia (GRADO1, evidenza B) Terapia medica pazienti sintomatici La terapia anticoagulante non viene raccomandata nel trattamento di un TIA o di un ictus, a meno di chiara evidenza di origine cardioembolica (GRADO1, evidenza B) grazie per l’attenzione
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