y(7HB7C1*NTOKKQ( +[!#!#!=!% Giovedì 13 novembre 2014 DA L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E Anno 137 - N. 126 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato www.corrieredinovara.com Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,40 Lunedì, giovedì e sabato in abbinamento obbligatorio con Il Giorno Euro 1,50 Cordoglio ad Arona e Agrate Ogni lunedì, giovedì e sabato l’abbinamento del quotidiano Il Giorno con il nostro giornale a solo 1,50 euro Strade insidiose per la pioggia, due vittime a pagina 29 IN AZIONE IN UNA VILLETTA DI AGOGNATE UN GRUPPO DI MALVIVENTI FUGGITI POI CON UN MAGRO BOTTINO Rapinano una 90enne sola in casa L’anziana, minacciata e terrorizzata, ha poi dato l’allarme alla Polizia nUna rapina che si è risolta con un magro bottino ma soprattutto - per fortuna, visto alcuni tragici precedenti - senza violenze fisiche nei confronti della vittima, ancora una volta una anziana sola, che vive in una villetta nella zona di Agognate e che però è tuttora sotto shock, fortemente provata e spaventata per quanto le è accaduto martedì mattina (inizialmente si era addirittura diffusa la voce di un grave fatto di sangue). I contorni della vicenda non sono ancora ben chiari: nell’abitazione dell’anziana, che ha quasi 90 anni, si è presentato un gruppo di banditi, dai 3 ai 5, che puntavano probabilmente a oggetti preziosi o quantomeno a denaro contante. Quasi sicuramente sapevano che in quella villetta, abbastanza isolata ma vicina al casello dell’autostrada A4 TorinoMilano, abitava una donna sola, senza alcuna possibilità di opporre resistenza, al punto da agire quasi certamente disarmati e non travisati. Non è chiaro se abbiano suonato o se l’anziana se li sia trovati improvvisamente in casa. Sta di fatto che hanno messo sottosopra l’abitazione, trovando alla fin fine solo vecchie cose di famiglia, con un valore forse più affettivo che commerciale. Paolo Viviani continua a pagina 5 LO HA RICHIESTO CONFARTIGIANATO. ANCHE IL MONDO DELL’AGRICOLTURA CHIEDE AIUTO Danni per il maltempo: verso lo stato di calamità Alle pagine 2-3-31-32 Nella foto di Bucci piazza del Popolo ad Arona attrezzata ieri pomeriggio con le misure di sicurezza per contenere la piena del lago Maggiore ed evitare danni ancora più ingenti n “In queste ore stiamo ricevendo diverse segnalazioni di imprese delle nostre province in stato di gravissima difficoltà a seguito del perdurare delle precipitazioni piovose. Stiamo monitorando la situazione, ma, da quanto ci viene comunicato dagli imprenditori e dalle nostre sedi di zona, vi sono imprese allagate o che hanno subito danni per frane, o che semplicemente sono in difficoltà perché le strade di collegamento sono chiuse o praticabili con difficoltà”. Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, fa il punto della situazione dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta sule nostre zone. “In questo momento – continua - rinnoviamo l’appello alle imprese a voler segnalare alle nostre sedi i danni subiti, ci stiamo attivando verso le Amministrazioni locali coinvolte per verificare la possibilità del riconoscimento dello stato di calamità, di modo da avere quantomeno una moratorio nel pagamento dei tributi dovuti, proprio per i danni che si sono riportati e - viste le previsioni che parlano di perdurante maltempo - si possono riportare nell’immediato futuro”. Sandro Devecchi continua a pagina 10 Perché il Governo vuole uccidere i patronati? VOLLEY: IN COPPA CEV CEDE IN CASA ALLA DINAMO KRASNODAR (1-3) n ”Faccio l'operatore di Patronato da 39 anni e sono sempre stato fiero del mio lavoro che ritenevo e ritengo uno dei pochi esempi di denaro pubblico investito bene. Infatti dal dopoguerra i Patronati hanno aiutato milioni di persone e lo fanno tuttora a districarsi nella burocrazia pubblica e ottenere in modo celere e con la massima efficienza quello che il sistema prevede. Tutto questo viene fatto in modo completamente gratuito grazie al finanziamento pubblico di questa attività che si basa su una piccola percentuale (0,226%) del gettito contributivo complessivo di tutti gli Enti previdenziali (oggi quasi tutto Inps). Complessivamente si tratta attualmente di 390 milioni di euro a fronte di circa 4 milioni di domande presentate all'Inps oltre a quelle fatte all'Inail, alle Casse Private, al rinnovo permessi di soggiorno con le Prefettura e alle migliaia di consulenze fomite giornalmente che portano l'utenza stimabile vicino ai 5 milioni di persone. In altre parole si spende meno di 100 euro all'anno per persona per garantire ai cittadini, anche quelli che vivono nei luoghi più lontani, una assistenza che va dalla semplice verifica della posizione assicurativa o dall'inoltro della domanda di disoccupazione, alle più complesse domande di pensione o al contenzioso medico legale sempre completamente gratuito. Fiorenzo Rabozzi continua a pagina 4 n L'Igor, davanti ad oltre 2000 spettatori, torna in Europa ma non è fortunata perchè va sbattere contro la corazzata russa della Dinamo Krasnodar, che prima soffre la verve novarese per poi prenderne le misure e conquistare un successo per 3-1 che nel ritorno sarà difficile per Guiggi e compagne ribaltare. Novara subito penalizzata per via dell'improvviso forfait di Noemi Signorile, bloccata alla schiena, e sostituita da Mi Na Kim. La squadra comunque è carica e con una battuta efficace costringe le russe a soffrire. Klineman e Barun sono una spina nel fianco della difesa ospite che porta ad un +6 (16-10), un vantaggio conquistato anche con ben 4 muri punto che consente alle novaresi Igor, inizia male l’avventura europea La delusione delle ragazze della Igor Novara di chiudere il primo parziale sul 25-20. Nel secondo set c'è più equilibrio tra le due squadre. L'I- gor, con una ispiratissima Barun, prende tre lunghezze (12-9), poi un attacco potente di Klineman scatena l’ex Sporting. La Dinamo, sotto di 4 (18-14), non demorde e soprattutto con le sue stelle Kosheleva e Garay trova un lungo filotto favorevole di 11-2 che la porta dritta dritta al pareggio (20-25). La squadra di Pedullà sembra accusare il colpo, ma nella terza frazione riesce a tenere ugualmente bene il campo giocando alla pari delle russe fino a due terzi del set (16-16) per poi disunirsi e lasciare strada per l'1-2 (19-25). Nel quarto le difficoltà si acuiscono nella squadra novarese, che cala anche fisicamente; la Dinamo prende il largo già dopo il primo time out tecnico (3-8) andando ad aggiudicarsi il match (15-25). Attilio Mercalli
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