piano di inclusione alunni bes 13_14 - Sperone

Istituto Comprensivo Statale “Sperone- Pertini”
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Anno scolastico 2013/2014
PREMESSA
In ambito scolastico il disagio si presenta come un’esperienza vissuta dall’alunno
nell’affrontare le diverse attività e le regole che sono proprie. Vi sono alunni che, per
determinati periodi o con continuità, manifestano bisogni educativi speciali (BES) che
possono avere origine fisica, biologica, fisiologica, psicologica, sociale.
L’alunno che presenta lacune nell’apprendimento e disagi nella comunicazione e
nella relazione con gli adulti, spesso mette in atto atteggiamenti provocatori, si mostra
disattento e disturba il normale svolgimento delle lezioni. Tale situazione caratterizza una
situazione limite tra un alunno in difficoltà nell’adattarsi alla scuola
e una scuola in
difficoltà circa gli interventi e le strategie più opportune da adottare.
L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado trova i
suoi fondamenti nel dettato costituzionale. In applicazione del principio di uguaglianza (art.
3) si impone alle istituzioni della Repubblica il dovere di “rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
La scuola, infatti, in quanto comunità educante è necessaria non solo per sapere
ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità,
autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare
sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione (tratto da
“linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilita - 2009”).
Integrazione per la nostra scuola vuol dire:
1.
Organizzazione
flessibile
dell’attività educativa
e
didattica
anche
nell’articolazione delle classi, in relazione alla programmazione didattica
individualizzata.
2. Conoscenza dell’alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la
scuola di provenienza e con il servizio medico - riabilitativo. Particolare
attenzione è rivolta alla collaborazione tra la scuola e i servizi specialistici e
sociali del territorio, condizione necessaria per l’esito positivo del processo
d’integrazione.
3. Attivazione all’interno del team docenti di momenti di progettazione
condivisa. Il dialogo costante e la condivisione degli obiettivi da parte della
famiglia sono ritenuti elementi fondamentali per l’attuazione del progetto
educativo.
4. Attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso
formativo e attivazione di forme sistematiche di orientamento, con inizio dalla
prima classe della scuola secondaria di primo grado, in una concezione
educativa che miri alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare
scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo.
5. Consapevolezza della diversità come risorsa. La molteplicità delle
esperienze, delle difficoltà, ma anche delle abilità diverse, costituisce per
l’insegnante una risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno,
nella convinzione che ogni persona, pur con le proprie disabilità, è in grado di
sviluppare un percorso personale che valorizzi al massimo le proprie
potenzialità.
6. Riconoscimento del valore educativo di tutte le attività che stimolano la
crescita corporea e psico–affettiva della persona e che sono da intendere
come momenti autentici di apprendimento.
7. Riconoscimento dell’importanza della relazione, dello stare bene nel
gruppo e nel rapporto con l’insegnante. Ne consegue la cura degli spazi, dei
modi e delle opportunità che facilitano scambio e conoscenza.
A differenza degli alunni disabili con certificazione ai sensi della L.104/92 che
godono, in ambito scolastico, della presenza in classe del docente specializzato in attività
di sostegno, nel corso degli ultimi anni è aumentato il numero di alunni che presentano
varie tipologie di difficoltà difficilmente certificabili ma che necessitano comunque di
seguire un percorso scolastico ad hoc. Tutto ciò vincola gli insegnati curricolari
nell’elaborazione di strategie d’intervento che possano ridurre o eliminare la negatività
della situazione, individuando le cause del disagio e affrontandole in modo adeguato.
La cura dei percorsi individuali di apprendimento è un obbligo professionale per gli
insegnanti in base all’art. 26 del vigente CCNL 2007, che impone a ciascun docente di
dare attuazione al POF “adottandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli
alunni”.
Le Indicazioni Nazionali, per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del I ciclo
d’Istruzione del 2012 confermano un’impostazione fondata sui principi costituzionali del
diritto allo studio garantito a ciascun alunno.
Le Istituzioni scolastiche, pertanto, devono intervenire per poter offrire ad ogni
minore la risposta personalizzata per ogni disagio. La cultura che deve vigere all’interno di
ogni scuola è quella dell’inclusione, che prevede maggiori competenze degli insegnanti
curricolari e una maggiore coscienza da parte dell’intera comunità.
Le varie direttive ministeriali raccomandano di assicurare il benessere allo
studente, con particolare attenzione alla promozione di stili di vita positivi, sia dal punto di
vista comportamentale che della cultura, della legalità e della prevenzione del bullismo e
della violenza. Inoltre, è importante prevenire i disturbi dell’alimentazione, favorire le
attività motorie e promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie.
Un ruolo di consulenza viene svolto dagli operatori dell’ASP e dei servizi socio
sanitari che, per la loro competenza specifica, forniscono:
• Consulenza preventiva.
• Diagnosi Funzionale (DF).
• Collaborano alla definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) di
ogni alunno/a.
• Certificazione di DSA.
Fondamentale è consentire la giusta attenzione alle dinamiche relazionali e alla
dimensione comunicativa tra docenti, famiglie e alunni.
DESTINATARI
Alunni con BES presenti nell’istituzione scolastica:
Disabili con certificazione ai sensi della L.104/92.
Alunni con DSA certificato ai sensi L.170/2010.
Alunni con svantaggio socio-economico e disagio comportamentale/
relazionale.
FINALITÀ
Intraprendere percorsi educativi e didattici sperimentali ed integranti, attraverso
modalità coordinate d’insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione della
persona.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Promuovere lo sviluppo dell’autonomia personale degli alunni
Contribuire allo sviluppo equilibrato dell’emotività e dell’affettività degli alunni.
Promuovere e/o potenziare le capacità sociali e comunicative di ogni alunno,
l’autostima e la percezione di sé.
Facilitare l’apprendimento degli strumenti operativi basilari.
Garantire:
o
Il pieno diritto-dovere all’educazione e all’istruzione.
o
L’uguaglianza di opportunità.
o
Il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità.
o
Il pieno sviluppo della propria identità.
o
Il rispetto dei propri ritmi e stili di apprendimento.
o
L’accoglienza, l’inserimento e l’appartenenza al gruppo.
OBIETTIVI OPERATIVI
Ridurre le difficoltà degli alunni con BES tramite appositi laboratori curricolari e
extracurricolari, mirati allo sviluppo delle competenze deficitarie.
Predisporre l’attuazione di appositi setting logopedici all’interno della scuola,
da parte di personale qualificato, per gli alunni “a rischio DSA” che risulteranno
avere maggiori difficoltà.
Rafforzare la comunicazione e l’unitarietà di intenti tra scuola e famiglia.
Fornire supporto alle famiglie degli alunni con BES.
STRUMENTI
Le attività di indagine conoscitiva, recupero individualizzato, le modalità didattiche
personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative saranno
esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e
alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese. Si predisporrà una scheda che
contenga informazioni rispetto a:
♦ dati anagrafici dell’alunno;
♦ tipologia di disturbo;
♦ attività didattiche individualizzate;
♦ attività didattiche personalizzate;
♦ strumenti compensativi utilizzati;
♦ misure dispensative adottate;
♦ forme di verifica e valutazione personalizzate.
Per gli alunni disabili ai sensi della L.104/92, sono stati definiti ed utilizzati
procedure, strumenti e risorse per aiutare gli alunni disabili a compiere il loro percorso
formativo, raccolto nel fascicolo personale dell’alunno, strumento che documenta una
serie di informazioni importanti per la realizzazione del percorso formativo e per la
continuità educativa, attraverso un iter finalizzato:
SEGNALAZIONE
dell’alunno come persona in difficoltà, effettuata ai genitori
dalla scuola, attraverso comunicazioni al Coordinatore
delle attività di sostegno per gli alunni disabili,
alla
funzione strumentale per la prevenzione della dispersione
scolastica e/o Servizio Psicopedagogico di Area
PROFILO
DINAMICO indicativo delle caratteristiche fisiche, psichiche e socio –
FUNZIONALE
affettive dell’alunno, viene compilato dal team docente, in
collaborazione
con
gli
Specialisti
del
Servizio
di
Neuropsichiatria e con la famiglia.
PIANO
EDUCATIVO documento nel quale vengono descritti gli interventi
PERSONALIZZATO
integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in
(PEP)
situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo,
ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e
all'istruzione.
Il P.E.P. è redatto, congiuntamente dagli operatori sanitari
individuati dalla ASL e dal personale insegnante curriculare
e di sostegno della scuola e, ove presente, con la
partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico,
in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà
parentale dell'alunno.
Il P.E.P. tiene presenti i progetti didattico-educativi,
riabilitativi e di socializzazione
individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività
scolastiche ed extrascolastiche.
Nella definizione del P.E.P., i soggetti propongono,
ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica,
medico-scientifica, di contatto, e sulla base dei dati
derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico
funzionale, gli interventi finalizzati alla piena realizzazione
del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione
scolastica dell'alunno in situazione di handicap. Detti
interventi propositivi vengono, successivamente, integrati
tra di loro, in modo da giungere alla redazione conclusiva di
un piano educativo che sia correlato alle disabilità
dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle
potenzialità dell'alunno comunque disponibili.
MODELLO
Organizzazione di laboratori a piccoli gruppi all’interno
ORGANIZZATIVO
delle classi per :
DIDATTICO FLESSIBILE
• dare stimoli più adeguati,
• favorire l’uso di più linguaggi,
• potenziare le abilità cognitive,
• prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici.
• sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri,
• favorire l’autonomia personale,
• promuovere la creatività,
Utilizzo graduale e progressivo di metodologie e
tecniche integrate, anche multimediali, per :
• facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze
individuali,
• accrescere l’efficacia del processo insegnamentoapprendimento.
Continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:
• favorire l’inserimento nel nuovo ambiente,
• favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi
compagni,
• sviluppare la propria autostima.
VALUTAZIONE
degli interventi realizzati, relativa agli interventi educativi e
didattici effettivamente svolti sulla base del PEI e riferita ai
progressi evidenziati in rapporto alle potenzialità e ai livelli
di apprendimento iniziali.
PASSAGGIO
TRA
GLI attraverso specifiche modalità di raccordo per il passaggio
ORDINI DI SCUOLA
degli alunni disabili al grado di scuola successivo.
RILEVAZIONE ANNUALE
della situazione di partenza degli alunni disabili, tramite
attività di osservazione, consultazione di materiali e
documenti, colloqui, prove oggettive in ingresso, ecc..
VALUTAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
Valutazione dei processi e non solo valutazione della performance.
VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI
Analisi iniziale dell’ambiente.
Monitoraggio e verifica di ciò che si sperimenta per evidenziare la centralità e
la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi.
RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON B.E.S.
INFANZIA
Disabili certificati ai
sensi della L.104/92
Alunni con DSA
certificato
PRIMARIA
SECONDARIA I GRADO
10 art.3 comma1
3 art.3 comma 1
10 art.3 comma 3
2 art.3 comma 3
0
0
0
1
32
43
1 art.3 comma 3
Alunni con
svantaggio socioeconomico e disagio
comportamentale/
relazionale