47 Protezione dei vitelli

21 maggio 2014
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Benessere degli animali
Norme minime
per la protezione dei vitelli
Pamela Possenti
Atto C16 direttiva 2008/119/Ce
articolo 3 e 4.
Ambiti di interesse
Tutte le aziende agricole con allevamenti zootecnici boQuesta misura interessa le aziende che:
vini con più di 6 vitelli devono rispettare gli obblighi riportati in tabella.
• allevano vitelli per la produzione di carne bianca;
• svezzano vitelli per il successivo ingrasso;
• allevano vitelli destinati alla riproduzione.
In ogni caso devono essere attuati tutti gli interventi necessari e rispettati i requisiti minimi delle strutture di
allevamento per la salvaguardia del benessere del vitello.
Impegni
Specifiche e controlli
Modalità e pratiche di allevamento
Allevare gli animali in gruppo garantendo sufficiente Verifica dell’organizzazione dell’allevamento.
spazio per l’esercizio fisico, i contatti con gli altri bovini e i normali movimenti.
Le pareti dei box devono essere traforate per garantire Verifica dei materiali costruttivi.
il contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli.
I materiali utilizzati per la costruzione dei locali di Materiali lavabili e disinfettabili; gli impianti elettrici
stabulazione non devono essere nocivi per i vitelli e de- devono essere a norma.
vono essere accuratamente puliti e disinfettati.
I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli, senza Verifica dei materiali costruttivi e delle modalità di coasperità e costruiti in moda da evitare lesioni o soffe- struzione.
renza ai vitelli in piedi o coricati.
La zona di riposo deve essere confortevole, pulita e
non dannosa per gli animali.
Le attrezzature per la somministrazione dei mangimi Verifica dei materiali costruttivi e delle modalità di coe dell’acqua devono essere concepite, costruite, installa- struzione.
te e mantenute in modo da ridurre al minimo la possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua destinati ai vitelli.
Non legare gli animali se non per brevi momenti Verifica della presenza di animali legati.
(massimo un’ora) durante la somministrazione
dell’alimento. Ogni attacco deve essere concepito in
modo da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire al vitello di muoversi.
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Non usare la museruola e non effettuare il taglio del- Verifica della presenza di animali con la museruola.
la coda (se non per fini terapeutici certificati).
Non effettuare la cauterizzazione della coda dopo le tre Visita degli animali.
settimane di vita.
Garantire un minimo di spazio individuale.
1,5 m2 per vitelli con peso vivo fino a 150 kg;
1,7 m2 per vitelli con peso vivo compreso fra i 150 kg e i
220 Kg;
1,8 m2 per vitelli con peso vivo superiore ai 220 kg.
Non rinchiudere nessun vitello di età superiore alle 8 Controlli veterinari.
settimane in un recinto individuale, a meno che un veterinario non abbia certificato che il suo stato di salute o il
suo comportamento esiga che sia isolato dal gruppo al
fine di essere sottoposto a un trattamento diagnostico e
terapeutico.
Controlli da parte del personale
Isolare gli animali malati in locali appropriati e dare lo- I vitelli devono essere controllati almeno due volte al
ro le opportune cure, con eventuale intervento del vete- giorno.
rinario aziendale.
Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile Verifiche in allevamento.
per la salute e il benessere dei vitelli deve essere ispezionato almeno una volta al giorno.
Il sistema di allarme deve essere ispezionato regolarmente.
Caratteristiche igienico-strutturali delle attrezzature e dei locali di detenzione
Possedere strutture con caratteristiche costruttive e Materiali lavabili e disinfettabili; assenza di spigoli taigieniche adeguate.
glienti; impianti elettrici a norma.
I locali di stabulazione devono essere costruiti in mo- Verifica dell’organizzazione dell’allevamento.
do da permettere ai vitelli di coricarsi, giacere. Alzarsi e
accudire se stessi senza difficoltà.
La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono Verifica dell’organizzazione dell’allevamento.
essere puliti e disinfettati regolarmente. Le deiezioni e gli alimenti inutilizzati devono essere rimossi con la
dovuta regolarità.
Devono essere garantite le condizioni microclima fa- Verifica dell’organizzazione dell’allevamento.
vorevoli al benessere dei vitelli.
Deve essere garantita un’adeguata illuminazione na- Illuminazione naturale o artificiale per un periodo di
turale o artificiale.
tempo minimo compreso tra le 9.00 e le 17.00; illuminazione fissa o mobile per i controlli notturni.
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Cura dell’alimentazione e della somministrazione di liquidi
Ai vitelli deve essere somministrata un’alimentazione Garantire un giusto tenore ematico di emoglobina e di
adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro alimento solido fibroso.
esigenze comportamentali e fisiologiche per favorire
buone condizioni di salute e di benessere. A questo scopo gli alimenti devono avere un tenore di ferro sufficiente per raggiungere un tasso di emoglobina di almeno 4,5 mmol/litro: una dose giornaliera di alimenti
fibrosi deve essere somministrata a ciascun vitello dopo
la seconda settimana di età e il quantitativo deve essere
portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli di età compresa fra le 8 e le 20 settimane.
Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al Disponibilità di alimento ad libitum o almeno due volte
giorno. Se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono al giorno.
alimentati “ad libitum” o mediante sistema automatico
di alimentazione, ciascun vitello deve avere accesso agli
alimenti contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo.
A partire dalla seconda settimana di età, ogni vitello de- Disponibilità di acqua fresca in ogni momento della
ve poter disporre di acqua fresca adeguata in quantità giornata.
sufficiente oppure soddisfare il proprio fabbisogno in
liquidi bevendo altre bevande.
Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima Somministrazione di colostro bovino entro le sei ore di
possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei vita.
ore di vita.
Impegni
Rispetto degli adempimenti e divieti contenuti nel Dpr
225/2003.
Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti o palesi
di febbre catarrale degli ovini.
Specifiche e controlli
Controlli veterinari.
Documentazione di avvenuta notifica (in caso di presenza o sospetto di malattia).
Commento
Per benessere si intende: “… uno stato di salute completo, sia fisica che mentale, in cui l’animale è armonia con il
suo ambiente” (Hughes, 1976). Il benessere è quindi una condizione intrinseca dell’animale, ossia se riesce ad adattarsi all’ambiente si trova in uno stato di benessere, al contrario se non riesce ad adattarsi (a causa di caratteristiche psicofisiche proprie o perché è impedito da fattori esterni) si trova in una condizione di non benessere.
La migliore valutazione di benessere può essere ottenuta solo tenendo conto di tutti gli indicatori disponibili come
lo stato di salute, la produttività, i parametri fisiologici, biochimici e comportamentali. La misurazione del benessere animale è un problema difficile, poiché gli indicatori da considerare sono molti e a volte contrastanti fra loro.
Riferimenti
Burl, 19 febbraio 2014. Serie ordinaria, n. 8.
http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Sate
llite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltu
ra%2FDetail&cid=1213654154573&packedargs=NoSl
otForSitePlan%3Dtrue&pagename=DG_AGRWrapper
Allegato 1, Cgo. Condizionalità 2014. Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di
azienda agricola (a norma dell’allegato II reg (CE)
73/09).
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Pamela Possenti, dottore agronomo, aiuto di redazione di Intersezioni.
www.intersezioni.eu
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