18 Ottobre 2014 Convegno ARTISTICA-MENTE: L'Educazione alla Teatralità e l’associazionismo. Un progetto per la comunità ABSTRACT intervento Dott.ssa Ida Galli “NODI / DONI" CREARE LEGAMI, COSTRUIRE RELAZIONI, RIPENSANDO IL TERRITORIO” L’intervento parte da due fulcri definiti su termini “speculari: nodi/doni”. Cercherò di spiegare le motivazioni di questa scelta. Il “nodo” si concretizza come creazione di legami, come costruzione di relazioni secondo la trama di un processo di potenziamento (empowerment sociale) centrato sulla comunità locale. Il territorio, in una prospettiva di cambiamento, diventa ambito in cui mobilitare risorse, energie esistenti, nella costruzione di condizioni e percorsi centrati sul fare di diversi attori. Il dar “luogo” a nuove forme di appartenenza, di presenza , il dar continuità, visibilità, incisività nel contesto, diventa oltre che “luogo” di valorizzazione personale (empowerment psicologico), attraverso opere, documenti , elaborazioni e provocazioni originali, si fa anche opportunità, veicolo di cultura. Si moltiplicano i canali comunicativi in cui anche il linguaggio del corpo nel teatro e nello sport (karatè) , si eliminano le etichette, si riscoprono le persone in una dimensione di reciprocità. In questa dinamica inclusiva si attivano modelli di azione e di relazione diversi da quelli istituzionali, si sperimentano modalità organizzative e relazionali coniugate sulla costruzione partecipata dei processi. Il “dono” si attiva e declina anche grazie all’intervento del volontariato . Il termine “dono”, affonda le sue radici antropologiche nelle dinamiche di condivisione : risulta essere costante generazione dell’essere umano, fa riferimento alle categorie della gratuità e dello scambio. Il modello di volontariato deve prevedere continuità e affidabilità, gli interventi devono essere negoziati , soprattutto nell’ambito in cui si opera con condizioni di vita segnate da fragilità, da tensioni, da marcate vulnerabilità. L’intervento deve garantire una presenza giusta, capace di “cura” (nel senso di attenzione, investimento) significativa e responsabile; nella concretezza del fare, si recupera il senso dei gesti, delle cose che si fanno, delle competenze che si riattivano. Quello del volontariato è anche un percorso di autoriflessione. Dall’incertezza creata dalla conclusione del ciclo produttivo del lavoro, si sceglie di rimettersi in gioco in un rapporto in cui far emergere i propri talenti , le proprie competenze, le proprie doti umane e professionali. Si costruiscono in tal modo legami, orizzonti di significato, risorse sociali in una donazione incrociata di esistenza e di senso su modelli di azione e relazione diversi da quelli istituzionali. La trasformazione del sistema di relazioni sociali garantisce inoltre una rete di sostegno alle famiglie nella realizzazione di progetti di vita che lasciano spazio al desiderio delle persone più fragili. Le immagini che documentano la storia del gruppo permettono di evidenziare , declinare le linee di intervento seguite; linee che hanno attivato interventi che fanno riferimento a varie professionalità , a vari spazi di intervento, a scelte politiche condivise nella strategia del lavoro di rete. È una sequenza di azioni, esperienze emozioni che hanno permesso la realizzazione di “prodotti spendibili” sul “mercato” della cultura. Il gruppo ha prodotto nei percorsi di laboratorio: un cortometraggio “La casa del Grall” , una mostra (nata da un servizio fotografico sui laboratori) itinerante sul territorio del castanese , processo documentato da un catalogo (nuotare nei cieli…volare nei mari) commentato da uno scrittore, un concorso di idee aperto alla Scuola superiore, un approccio sistematico alla game therapy, che ha dato luogo ad un percorso di formazione per operatori di II livello oltre che ad incontri con genitori e scuole (apparso anche in un programma TV nazionale), ha sperimentato l’arte plastica del modellaggio in creta, ha realizzato spettacoli agiti in vari contesti, ha partecipato ad eventi sportivi, ha fruito spettacoli teatrali e musicali., ha seguito un corso di I livello di giornalismo (Paper place). Ogni laboratorio è stato seguito da figure di alta qualità professionale ed artistica. Il video documenta anche i vissuti, i percorsi soggettivi, la condivisione di momenti di convivialità, le escursioni, le gite, le vacanze comuni, in un percorso di benessere condiviso.
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