LASCIATE AL VENETO LA LIBERTÀ DELLA SCOZIA

Lasciate i veneti
liberi di andarsene
come gli scozzesi
di Vittorio Feltri
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LASCIATE AL VENETO LA LIBERTÀ DELLA SCOZIA
di Vittorio Feltri
S
uppongo che all'80 per cento degli
italiani non importi nulla del referendum che si svolgerà giovedì 18
in Scozia per stabilire se quel Paese - una
nazionevera, contanto dirappresentativacalcisticapropria,tradizioniradicate,
vicende storiche di qualche rilievo - deb ba rimanere legata al Regno Unito oppure se abbia diritto all'indipendenza, come pare desideri almeno il 50 per cento
della popolazione. Probabilmente non
più di un italiano su 100 ha calpestato la
terra scozzese e ne conosce usi e costumi, per cui è abbastanza normale che
l'imminente consultazione non sia un
evento eccitante per noialtri.
Ciò che avviene lontano dai nostri confini ci appassionapoco. Eppure, nel caso
specifico, c'è qualcosa di molto interessante a riguardo della democrazia, che
in Gran Bretagna non è solamente formale, ma sostanziale, mentre da noi è
considerata una finzione, un rito privo
di significato autentico. Proviamo a riflettere.Fraidirittiumaniesistequelloall'autodeterminazionedeipopoli,ciascu-
nodei quali varispettatonellapropriavolontà di scegliersi il destino. Ecco, alla
Scozia è conce ssa la facoltà di votare allo
scopo di garantirsi un futuro indipendente o no dall'Inghilterra, mentre inltalia, se il Veneto chiede di fare altrettanto,
si mobilitano i carabinieriper arrestare i
promotori delplebiscito o, peggio, interviene il potere politico centrale per censurare (o svalutare) l'iniziativa indipendentista.
Per quale motivo gli scozzesi possono
pretendere di essere padroniin casaloro
mentre i veneti, se osano sperare di dire
«addio Roma»,finisconoingaleraperattentato all'Unità d'Italia o rischiano il ri-
coverocoattoneirepartipsichiatrici della struttura sanitaria? Siamo al corrente
deiragionamentisucuisibasalarepressionenostrana di ognimovimento separatista: si dice che la nazione sia una e indivisibile.Maquestoèun dogma, unpostulato inaccettabile, visto che i veneti sono stati per secoli sotto il dominio della
Serenissima, checonilcosiddettoBelpaese non aveva nulla da spartire. Quella
veneta è una stirpe antichissima e si è
sempre arrangiata per conto proprio, si
è arricchita con forze autoctone, non ha
mai saccheggiatonessunaregione, orgogliosa della sua capacità di lavorare e di
produrre. Esattamente come la Scozia,
alla quale la Repubblica Serenissima
non ha nulla da invidiare.
E allora domando e mi domando: perché laScozia è autorizzata ad aspirare all'indipendenza e il Veneto, viceversa, è
costretto a piegarsi ai diktat romani?
Trattasi di ingiustizia palese, di disprezzo dei principi democratici che alla lunga incrementerà non solo insoddisfazione, ma anche prò te ste violente. Quando
era Umberto Bossi a premere per la secessione, tutti i partiti lo sfottevano dicendo che la Padanianon esisteva ed era
soltanto il sogno pò stprandiale di un leader visionario indegno di essere preso
sul serio.InrealtàlaPadaniaesiste,eccomeseesisteànfattilapianuraelavallepadane ci sono, eccome se ci sono. Così come e' è il grana padano che forse non è un
ideale ma di sicuro un buon formaggio.
Sorvoliamo sul grana e ammettiamo
pure che quelli del Senatùr fossero deliri
da Coca-Cola, posto che costui era ed è
astemio. Ma sostenere che i veneti non
sono un popolo simile a quello scozzese
è una scemenza, un falso storico. Essi
hanno tutte le caratteristiche idonee per
ottenere il diritto a votare un referendum, il cui quesito sia: ce ne andiamo
perifattinostrioppurerestiamo legati alla penisola? Chec'èdi strano nel chiedere alla gente di quale morte voglia morire?Èorribilenegarlediessereprotagonista della propria vita. Fral'altro, ilVeneto avrebbe una grande estensione, comprendendo il Friuli, la Venezia Giulia, il
Trentino e perfino l'Alto Adige (exSud Tiralo), e costituirebbe una macro regione
mitteleuropea cui si potrebbero aggiungereleprovincediBresciaeBergamo, serenissime aloro volta, come si evince dal-
le strutture architettoniche, sulle quali il
Leone di San Marco è tuttora ben visibile.
La lezione scozzese, a prescindere dagli effetti che sortirà, andrebbe accolta in
pieno. Proprio per questo sarà snobbata. Che tristezza, questaltaliaantidemocratica e pesantemente insensibile alle
istanze dei propri cittadini. Non reclamiamo sussidi e assistenza, ma solo libertà.