Roma, 25 novembre 2014 Prot. 1505/C/25.11.2014 Al Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Avv. Giacomo Aiello Al Capo del Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ing. Alberto Chiovelli Ai Capi Dipartimento - Dott. Paolo Emilio Signorini - Ing. Amedeo Fumero Al Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP Ing. Massimo Sessa OGGETTO: Osservazioni Unadis su Decreto di Graduazione e valorizzazione fasce degli uffici di II livello In data 19 novembre questa OS ha ricevuto schema del DM di graduazione e valorizzazione fasce degli uffici di II livello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e convocazione ad apposita riunione per oggi 25 novembre 2014. Sullo schema di DM si osserva quanto segue: In via generale, la graduazione degli uffici proposta non appare rispondente alla ratio e ai criteri prevista dal Contratto Collettivo (artt. 42 e 43 del CCNL del 1997) secondo cui la retribuzione di posizione è definita presso ogni Amministrazione al fine di assegnare ai dirigenti un trattamento economico correlato alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità. Non appaiono, infatti, declinati correttamente in tutti i casi i criteri per la graduazione delle funzioni dirigenziali, cui è correlato il trattamento economico di posizione, secondo quanto convenuto in precedenti riunioni sindacali. Infatti, l’applicazione dei criteri declinati, connessi alle dimensioni della struttura, alla collocazione della posizione nell’organizzazione dell’amministrazione, alla complessità organizzativa, alle responsabilità implicate dalla posizione, avrebbe senz’altro dovuto portare ad una maggiore valorizzazione della periferia (uffici decentrati) e delle strutture centrali cd core del Ministero (ad esempio, la Divisione II della Direzione generale per la regolazione e i contratti pubblici, il cui dirigente Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it – e-mail: [email protected], [email protected] istruisce e rilascia gli attestati di qualificazione dei contraenti generali, necessari per gli affidamenti di lavori legati alla Legge Obiettivo), mentre appaiono troppo ed genericamente valorizzate le funzioni strumentali e generali. Tra queste, infatti, si sarebbe dovuto distinguere anche in base al numero di unità di personale assegnate e ai capitoli di bilancio gestiti (in tal modo, ad esempio, avremmo avuto in A la Divisione “Affari generali, disciplina, strategie e programmazione dello sviluppo della portualità” della nuova DG “Autorità portuali, infrastrutture, trasporto marittimo e via d’acqua interne” – nata dalla fusione di 2 Direzioni Generali di peso). Unadis non apprezza la deroga al criterio, consigliato nel CCNL, di individuare almeno tre fasce di uffici: si ritiene che una maggiore differenziazione dei livelli di peso e responsabilità tra le strutture – oltre ad essere più attinente alla realtà – sia uno strumento motivazionale utile al maggior impegno dei dirigenti. Sembra contrastare con la linea dell’attuale Governo - che mira alla differenziazione, in senso meritocratico, della classe dirigente - la scelta di limitare le Fasce di “peso” degli uffici dirigenziali tutti nel MIT a due e di collocare in quella “inferiore” solo il 25% degli uffici. In particolare, appare penalizzato fortemente il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. E’ il massimo organo tecnico dello Stato, come recita l’art. 127 del decreto legislativo 163/2006. Ha subito una riduzione delle Sezioni da cinque a tre (superiore al 20% previsto dalla normativa) ed una riduzione (taglio) dell’organico dirigenziale che – unica struttura in tutto il Ministero – non ha tenuto conto dei dirigenti fisicamente presenti (sono 16, ma i posti previsti saranno 13). Inoltre, non appaiono rispettati i criteri di graduazione, secondo cui le strutture che maggiormente hanno avuto contrazioni sono quelle che maggiormente vanno valorizzate nella valutazione del peso degli uffici. Il "taglio" dei dirigenti di seconda fascia del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in attuazione delle varie riduzioni ha penalizzato il Consup molto più del restante Ministero: in base al DPR 204/2006 avrebbero dovuto essere almeno in 26 (1 segretario Generale; 5 divisioni Servizio Tecnico Centrale e in numero non inferiore a 20 i consiglieri - art. 3,comma 3 lett a ). Si sottolinea, inoltre, che anche l'ultimo taglio disposto non solo non ha tenuto conto dei dirigenti fisicamente presenti, ma non ha soprattutto voluto considerare che con i dirigenti fisicamente presenti comunque si rispettava anche l'ultimo taglio disposto, e ciò in quanto non sono mai stati coperti i posti lasciati liberi da tre (anzi quattro), collocamenti in quiescenza. Ciò si evince dal sito INTRANET "Aggiornamento trimestrale posizioni dirigenziali non generali vacanti al 30 Settembre" , in cui è riportata per il Consup una disponibilità di 3 punti di funzione. Senza alcuna apparente motivazione, per i consiglieri, non è stato utilizzato lo stesso criterio di ripartizione tra fasce A e Fasce B utilizzato per le strutture centrali per le quali la percentuale delle fasce A è del 90%; il numero attuale delle Fasce A pari a 5 unità è stato ridotto a 3 unità Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it – e-mail: [email protected], [email protected] Non appare rispettato neanche il parametro 75% di A (147) - 25% (48)di B utilizzato nel complesso del Ministero per la suddivisione complessiva tra A e B: nel Consiglio Superiore dei LLPP considerato anche il Servizio Tecnico Centrale – amministrazione attiva funzionalmente dipendente dal Presidente del Consiglio Superiore – ed il Segretario Generale La prefigurata graduazione degli Uffici dirigenziali del Consiglio Superiore dei LLPP non rispondente alle importanti e delicate funzioni svolte: appare chiaro l’intento di un ridimensionamento istituzionale del Consiglio Superiore e sorprende che non si abbia il coraggio di esplicitare detto progetto. Il Consiglio Superiore dei LLPP contribuisce efficacemente e fortemente a drenare risorse per l’Amministrazione: si ricordino le tariffe del Servizio tecnico centrale; lo 0,5 per mille dell'importo dei progetti e la Commissione gallerie stradali, che porta 1 milione di euro l'anno come entrata certa e continuativa. Il depauperamento di risorse umane, strumentali ed organizzative di tale struttura è contra legem e porterà gravi problemi nella gestione dell’attribuzione degli incarichi dirigenziali, dato che poche saranno le unità dirigenziali di elevata qualificazione nell’ambito del Consiglio Superiore che chiederanno di restare in una struttura “in via di estinzione”. Inoltre: 1) appare iniquo che i nuovi uffici dirigenziali "coordinatori" nelle DGT, con necessità di spostarsi settimanalmente sul territorio di almeno tre diverse province e connesse rilevanti responsabilità (un UMC triplo) debba valere meno di una qualunque scrivania (stanziale) romana; 2) appare iniquo che l’ Ufficio tecnico II – Napoli, che copre un territorio di quasi 3 milioni di abitanti, sia nella Fascia più bassa: si consideri che copre quattro province AV BN CE e SA in un delicato contesto; 3) non si comprende perché i 2 uffici di supporto al Dipartimento non abbiano la stessa Fascia (che si suggerisce NON apicale, stante la funzione di supporto); 4) appare non corretto che l’Ufficio della Motorizzazione Civile di Varese, sia stato declassato per diventare una sezione della Motorizzazione di Milano e che la sede più vicina, Bergamo, sia classificata ingiustamente a mio parere in fascia B, nonostante da essa dipenderanno le sedi di Como, Lecco e Sondrio. Tanto si rappresenta per le valutazioni di competenza. Si ringrazia dell’attenzione e si porgono distinti saluti. Il Segretario Generale Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it – e-mail: [email protected], [email protected]
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