SANTA TERESA

SANTA TERESA
DI GESU’ BAMBINO
Pellegrinaggio delle sue Reliquie
Notte tra il 4 e il 5 Novembre 2014
Santuario di Maria
Stella dell’ Evangelizzazione
Nel cuore della Chiesa mia madre, io sarò l’amore!
23,00
si ripete ogni ora fino alla celebrazione della Messa, alle ore 4.30
Cel.: Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo
Ass.: Amen
Cel.:
Sorelle e fratelli, siamo riuniti questa notte per adorare il
Signore Gesù per il dono che ha fatto alla sua chiesa della
grande santa di Lisieux: la giovane e umile Teresa di Gesù
bambino e del Volto santo.
Assieme a lei ascolteremo la Parola del Signore che
ci guida dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce.
Il nostro essere qui questa notte è segno, del nostro
impegno a non restare “figli delle tenebre”, ma di aprire
le porte della nostra esistenza all’azione potente della
grazia di Dio che ci trasforma ogni giorno di più in figli di
Dio.
Di questa azione vivificante è segno limpido e forte santa
Teresa di Lisieux e, proprio per questo, ricorriamo al suo
esempio e chiediamo anche questa notte la sua
intercessione, la “pioggia di rose” che lei stessa ha
promesso.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Storia di un’anima
Prima di prendere la penna, mi sono inginocchiata davanti alla
statua di Maria (quella che ci ha offerto tante prove delle
materne premure da parte della Regina del Cielo verso la nostra
famiglia), l'ho supplicata che mi guidi la mano: nemmeno un
rigo voglio scrivere che non piaccia a lei! Poi ho aperto il
Vangelo, e lo sguardo è caduto su alcune parole:
«Gesù salì sopra una montagna, e chiamò a sé quelli che volle: e
andarono a lui» (s. Marco, cap. III, v. 13).
Questo, proprio questo il mistero della mia vocazione, della
mia vita tutta, e in particolare il mistero dei privilegi di Gesù
sull'anima mia. Gesù non chiama quelli che sono degni, bensì
chi vuole lui, o, come dice san Paolo: «Dio ha pietà di chi vuole
lui, ed usa misericordia a chi vuole lui. Non è dunque opera di
chi voglia né di chi corra, bensì di Dio che usa misericordia»
(Ep. ai Rom., cap. IX, vv. 15-16).
Per tanto tempo mi sono chiesta perché Dio abbia delle
preferenze, perché tutte le anime non ricevano grazie in grado
uguale, mi meravigliavo perché prodiga favori straordinari a
Santi che l'hanno offeso, come san Paolo, sant'Agostino, e
perché, direi quasi, li costringe a ricevere il suo dono; poi,
quando leggevo la vita dei Santi che Nostro Signore ha carezzati
dalla culla alla tomba, senza lasciare sul loro cammino un solo
ostacolo che impedisse di elevarsi a lui, e prevenendo le loro
anime con tali favori da rendere quasi impossibile che esse
macchiassero lo splendore immacolato della loro veste
battesimale, mi domandavo: perché i poveri selvaggi, per
esempio, muoiono tanti e tanti ancor prima di avere inteso
pronunciare il nome di Dio?
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Ho capito anche un'altra cosa: l'amore di Nostro Signore si
rivela altrettanto bene nell'anima più semplice la quale non
resista affatto alla grazia, quanto nell'anima più sublime; in
realtà, è proprio dell'amore umiliarsi, e se tutte le anime
somigliassero ai santi Dottori, i quali hanno rischiarato la Chiesa
con i lumi della loro dottrina, parrebbe che Dio misericordioso
non discendesse abbastanza per raggiungerli; ma egli ha creato il
bimbo il quale non sa nulla e si esprime soltanto con strilletti
deboli deboli; ha creato il selvaggio il quale, nella sua totale
miseria, possiede soltanto la legge naturale per regolarsi; e Dio si
abbassa fino a loro! Anzi, sono questi i fiori selvatici che lo
rapiscono perché sono tanto semplici.
Abbassandosi fino a questo punto, Dio si mostra infinitamente
grande. Allo stesso modo in cui il sole illumina i grandi cedri ed
i fiorucci da niente come se ciascuno fosse unico al mondo, così
Nostro Signore si occupa di ciascuna anima con tanto amore,
quasi fosse la sola ad esistere; e come nella natura le stagioni
tutte sono regolate in modo da far sbocciare nel giorno stabilito
la pratolina più umile, così tutto risponde al bene di
ciascun'anima.
Cel.: Ed ora lodiamo la santissima Trinità ed esaltiamola
per i suoi doni.
Canto TE LODIAMO TRINITA’
Te lodiamo, Trinità,
nostro Dio, ti adoriamo;
Padre dell'umanità,
la tua gloria proclamiamo.
Rit Te lodiamo, Trinità,
per l'immensa tua bontà.
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Te lodiamo, Trinità,
per l'immensa tua bontà.
Tutto il mondo annuncia te:
tu lo hai fatto come un segno.
Ogni uomo porta in sé
il sigillo del tuo regno.
Santa Teresina del Bambino Gesù
23,15
LA VOCAZIONE CRISTIANA ALL’AMORE
Cel.: Ascoltiamo quanto l’Apostolo Paolo scrive ai
cristiani di Corinto.
Dalla prima lettera di s. Paolo apostolo ai Corinzi (12, 12. 27-31. 13, 1)
Fratelli, come il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e
tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così
anche Cristo. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra,
ciascuno per la sua parte. Alcuni perciò Dio li ha posti nella
Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come
profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi
i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle
lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri?
Tutti operatori di miracoli? Tutti possiedono doni di far
guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Aspirate
ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non
avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo
che tintinna.
Parola di Dio
 Ed ora, per non essere bronzo che risuona e cembalo che
tintinna, ci rivolgiamo a Maria Stella
dell’Evangelizzazione e la preghiamo con il Primo mistero
della luce:
IL BATTESIMO DI GESU’
Padre Nostro Ave Maria Gloria
Dai manoscritti autobiografici di s. Teresa di Gesù bambino,
dottore della Chiesa.
Essere tua Sposa, Gesù, essere carmelitana, essere, per l’unione
con te madre delle anime, tutto questo dovrebbe bastarmi.
Sento la vocazione del sacerdote. Con quale amore, Gesù, ti
porterei nelle mie mani quando, alla mia voce, discenderesti dal
Cielo! Con quale amore ti darei alle anime!
Ma, pur desiderando di essere sacerdote, ammiro e invidio
l’umiltà di san Francesco d’Assisi, e sento la vocazione
d’imitarlo, rifiutando la dignità sublime del sacerdozio.
Nonostante la mia piccolezza, vorrei illuminare le anime come i
profeti, i dottori, ho la vocazione di essere apostolo. Vorrei
percorrere la terra, predicare il tuo nome, e piantare sul suolo
infedele la tua Croce gloriosa, ma, oh Amato, una sola missione
non mi basterebbe.
Vorrei essere missionaria non soltanto per qualche anno, ma
vorrei esserlo stata fin dalla creazione del mondo, ed esserlo fino
alla consumazione dei secoli.
Ma vorrei soprattutto, amato mio Salvatore, vorrei versare il
mio sangue per te, fino all’ultima goccia Gesù mio, che cosa
risponderai a tutte le mie follie?
Esiste un’anima più piccola, più incapace della mia? Eppure,
proprio per la mia debolezza, ti sei compiaciuto, Signore,
di colmare i miei piccoli desideri infantili, e vuoi oggi colmare
altri desideri più grandi che l’universo.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Durante l’orazione, i miei desideri mi facevano soffrire un vero
martirio: aprii le lettere di san Paolo per cercare una risposta. I
capitoli XII e XIII della prima lettera ai Corinzi mi caddero sotto
gli occhi.
Come Maddalena chinandosi sempre sulla tomba vuota finì per
trovare ciò che cercava, così, abbassandomi fino alle profondità
del mio nulla, m’innalzai tanto in alto, che riuscii a raggiungere
il mio scopo. Senza scoraggiarmi, continuai la lettura, e trovai
sollievo in questa frase: “Cercate con ardore i doni più perfetti,
ma vi mostrerò una via ancor più perfetta”.
E l’Apostolo spiega come i doni più perfetti sono nulla senza
l’Amore. La Carità è la via per eccellenza che conduce
sicuramente a Dio. Finalmente avevo trovato il riposo.
Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero
riconosciuta in alcuno dei membri descritti da san Paolo, o
piuttosto volevo riconoscermi in tutti.
La Carità mi dette la chiave della mia vocazione. Capii che, se la
Chiesa ha un corpo composto da diverse membra, l’organo più
necessario, più nobile di tutti non le manca, capii che la Chiesa
ha un cuore, e che questo cuore arde d’amore. Capii che l’amore
solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l’amore si
spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i
martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue.
Capii che l’amore racchiude tutte le vocazioni, che l’amore è
tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che
è eterno.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù,
Amore mio, la mia vocazione l’ho trovata finalmente, la mia
vocazione è l’amore! Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e
questo posto, Dio mio, me l’avete dato voi!
Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l’amore. Così, sarò
tutto... e il mio sogno sarà attuato!
 Suono dell’ organo
Canto TU SEI LA MIA VITA
SYMBOLUM 77
Tu sei la mia vita altro io non ho
Tu sei la mia strada, la mia verità.
Nella tua parola io camminerò,
finché avrò respiro, fino a quando tu vorrai.
Non avrò paura sai, se tu sei con me:
io ti prego resta con me.
Credo in te Signore, nato da Maria
Figlio eterno e santo, uomo come noi
Morto per amore, vivo in mezzo a noi.
Una cosa sola con il Padre e con i tuoi
fino a quando io lo so,
tu ritornerai per aprirci il regno di Dio.
Cel.: Preghiamo insieme con il Salmo 45 alternando due
voci:
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i nemici del re;
sotto di te cadono i popoli.
Il tuo trono, Dio, dura per sempre;
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
Ami la giustizia e l’empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia,
dai palazzi d’avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette;
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.
Canto COME E’ BELLO
Com'è bello, Signore,
stare insieme
ed amarci come ami tu:
qui c'è Dio, alleluia!
La carità è paziente,
la carità è benigna,
comprende, non si adira
e non dispera mai.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
23, 30
LA LEGGE DELL’AMORE
Dalla lettera di s. Paolo apostolo ai Filippesi (2, 1-11)
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è
conforto derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di
spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete
piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa
carità, con i medesimi sentimenti.
Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno
di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.
Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli
altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo
Gesù.
Parola di Dio
 L Apostolo ci invita ad avere gli stessi sentimenti che
furono in Cristo Gesù’. Meditiamo ora il primo mistero del
dolore
L’AGONIA DI GESU’ NEL GETSEMANI
Padre Nostro Ave Maria Gloria
Dai manoscritti autobiografici di s. Teresa di Gesù bambino,
dottore della Chiesa
Nell’ultima cena, quand’egli sa che il cuore dei suoi discepoli
brucia ancor più di amore per lui che si è dato ad essi
nell’ineffabile mistero della Eucaristia, questo dolce cuore vuole
dare un comandamento nuovo.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Dice loro con tenerezza inesprimibile: “Vi do un comandamento
nuovo di amarvi reciprocamente; come io ho amato voi, amatevi
uno l’altro. Il segno dal quale tutti conosceranno che siete miei
discepoli sarà che vi amate scambievolmente”.
In qual modo Gesù ha amato i suoi discepoli e perché li ha
amati? Ah non erano le loro qualità naturali che potevano
attirarlo, c’era tra loro e lui una distanza infinita. Egli era la
Scienza, la Saggezza eterna; essi erano dei poveri pescatori
ignoranti e pieni di pensieri terrestri.
Tuttavia Gesù li chiama suoi amici, suoi fratelli. Vuole vederli
regnare con lui nel regno di suo Padre, e per aprire loro questo
regno vuole morire sopra una croce, perché ha detto: “Non c’è
amore più grande che dare la vita per coloro che amiamo”.
Meditando su queste parole di Gesù ho capito quanto l’amore
mio per le mie sorelle era imperfetto, ho visto che non le amavo
come le ama Dio.
Capisco ora che la carità perfetta consiste nel sopportare i difetti
degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, edificarsi dei
minimi atti di virtù che essi praticano, ma soprattutto ho capito
che la carità non deve restare affatto chiusa nel fondo del cuore:
"Nessuno - ha detto Gesù -accende una fiaccola per metterla
sotto il moggio, ma la mette sul candeliere affinché rischiari tutti
coloro che sono in casa".
Mi pare che questa fiaccola rappresenti la carità la quale deve
illuminare, rallegrare, non soltanto coloro che mi sono più cari,
ma tutti coloro che sono nella casa, senza eccettuare nessuno.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Signore, so che voi non comandate alcunché d’impossibile,
conoscete meglio di me la mia debolezza, la mia imperfezione,
voi sapete bene che mai potrei amare le mie sorelle come le
amate voi, se voi stesso, oh mio Gesù, non le amaste ancora in
me.
E’ perché voi volevate concedermi questa grazia, che avete fatto
un comandamento nuovo. Oh come l’amo, il vostro
comandamento, poiché mi dà la sicurezza che la volontà vostra è
di amare in me tutti coloro che voi mi comandate di amare.
Sì, lo sento, quando sono caritatevole è Gesù solo che agisce in
me, più sono unita con lui, più amo anche tutte le mie sorelle.
Quando voglio aumentare in me quest’amore, soprattutto quando
il demonio cerca di mettermi davanti agli occhi dell’anima i
difetti di quella o quell’altra sorella che mi è meno simpatica, mi
affretto a cercare le sue virtù, i suoi buoni desideri; mi dico che,
se l’ho vista cadere una volta, ella può bene avere riportato un
gran numero di vittorie che nasconde per umiltà, e perfino ciò
che mi pareva un errore può benissimo essere, a causa
dell’intenzione, un atto di virtù.
 Suono dell’ organo
Canto DOV’E’ CARITA’ E AMORE
RIT. Dov'è Carità e Amore, qui c'è Dio.
Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, Amore:
godiamo esultanti nel Signore!
Temiamo ed amiamo il Dio vivente
e amiamoci tra noi con cuore sincero.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
23,40
DIFFONDERE L’AMORE,
ANNUNCIARE LA
MISERICORDIA
Dalla prima lettera di s. Paolo apostolo ai Corinzi (9, 16-23)
Fratelli, non è per me un vanto predicare il vangelo; è per me un
dovere: guai a me se non predicassi il vangelo!
Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma
se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato
affidato.
Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per
guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto Giudeo con i
Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la
legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non
essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono
sotto la legge.
Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno
che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi
essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono
senza legge.
Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli;
mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.
Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.
Parola di Dio
 Ed ora meditiamo il primo mistero della gloria.
GESU’ RISORGE DAI MORTI
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Padre Nostro Ave Maria Gloria
Dai manoscritti autobiografici di s. Teresa di Gesù bambino,
dottore della Chiesa
Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare, lavorare
per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che
sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio.
Desidero compiere perfettamente la vostra volontà e arrivare al
grado di gloria che m’avete preparato nel vostro regno.
In una parola, desidero essere santa, ma sento la mia impotenza
e vi domando, o mio Dio, di essere voi stesso la mia santità.
Poiché mi avete amata fino a darmi il vostro unico Figlio perché
fosse il mio salvatore e il mio sposo, i tesori infiniti dei suoi
meriti appartengono a me ed io ve li offro con gioia,
supplicandovi di non guardare a me se non attraverso il volto di
Gesù e nel suo cuore bruciante d’amore.
Vorrei consolarvi dell’ingratitudine dei cattivi e vi supplico di
togliermi la libertà di dispiacervi. Vi ringrazio, o mio Dio, di
tutte le grazie che m’avete accordate, in particolare di avermi
fatta passare attraverso il crogiolo della sofferenza. Sarò felice di
vedervi comparire, nel giorno finale, con lo scettro della croce.
Poiché vi siete degnato di darmi come eredità questa croce tanto
preziosa, spero di rassomigliare a voi nel cielo e di veder brillare
sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della vostra passione.
Dopo l’esilio della terra, spero di venire a godervi nella patria,
ma non voglio ammassare dei meriti per il cielo, voglio lavorare
solo per vostro amore, con l’unico scopo di farvi piacere, di
consolare il vostro Sacro Cuore e di salvare anime, che vi
ameranno eternamente.
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Santa Teresina del Bambino Gesù
Alla sera di questa vita, comparirò davanti a voi a mani vuote,
perché non vi chiedo, Signore, di contare le mie opere.
Per vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima
d’olocausto al vostro amore misericordioso, supplicandovi di
consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima i
frutti d’infinita tenerezza che sono racchiusi in voi, e così possa
diventare martire del vostro amore, o mio Dio!
Voglio, o mio Diletto, a ogni battito del cuore rinnovarvi questa
offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre,
possa ridirvi il mio amore in un faccia a faccia eterno!
 Suono dell’ organo
Canto DELL’AURORA TU SORGI PIU’ BELLA
Dell'aurora tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra,
e fra gli astri che il cielo rinserra
non v'e' stella più bella di te.
Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna,
e le stelle più belle,
non son belle al par di te. (2v.)
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Santa Teresina del Bambino Gesù
23,50 BREVISSIMO INTEREVENTO DEL CELEBRANTE
Cel.: Ed ora con Santa Teresa del Bambin Gesù, diciamo
insieme la preghiera che il Signore ci ha insegnato e che ci
rende tutti fratelli e figli di Dio .
Padre nostro
Cel.: Ed ora concludiamo la veglia con la benedizione
Eucaristica
Canto TANTUM ERGO
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui
et antiquum documentum
novo cedat ritui.
Praestet fides
supplementum
sensuum defectui.
Genitori genitoque
laus et jubilatio
salus, honor, virtus quoque
sit benedictio.
Procedenti ab utroque
compar sit laudatio.
Amen
Cel.: Preghiamo, Signore Gesù Cristo, che nel mirabile
sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della
tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo Mistero
del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i
benefici della Redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli.
Ass.: Amen
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Il sacerdote benedice l’assemblea con il SS. Sacramento
Dio sia benedetto
Benedetto il Suo Santo Nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo Cuore
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre
Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Canto EVANGELIZZATRICE
Evangelizzatrice, vergine bella
di nostra vita tu sei la stella;
tra le tempeste tu guidi il cuore
di chi ti invoca, Madre d'amore.
Siam peccatori, ma figli tuoi:
Evangelizzatrice, prega per noi.
La partenza dell’ urna con le reliquie di santa Teresa del
Bambino Gesù’, per il Monastero della Carmelitane di Verona
in Salita Monte Carmelo, e’ prevista per le 5,15.
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