Delibera Giunta Regionale - Chiusura punto nascita

DELIBERAZIONE N° X / 2451
Presidente
ROBERTO MARONI
Assessori regionali
MARIO MANTOVANI Vice Presidente
VALENTINA APREA
VIVIANA BECCALOSSI
SIMONA BORDONALI
PAOLA BULBARELLI
MARIA CRISTINA CANTU'
CRISTINA CAPPELLINI
Seduta del 07/10/2014
ALBERTO CAVALLI
GIOVANNI FAVA
MASSIMO GARAVAGLIA
MARIO MELAZZINI
MAURO PAROLINI
ANTONIO ROSSI
CLAUDIA TERZI
Con l'assistenza del Segretario Fabrizio De Vecchi
Su proposta dell'Assessore Mario Mantovani
Oggetto
RIORDINO DELLA RETE PUNTI NASCITA DELLA REGIONE LOMBARDIA FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO
DEL LIVELLO DI SICUREZZA – ASL DI BERGAMO: “OSPEDALE SAN GIOVANNI BIANCO” DELL’AZIENDA
OSPEDALIERA DI TREVIGLIO
Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014:
Il Dirigente
Mauro Agnello
Il Direttore Generale
Walter Bergamaschi
L'atto si compone di 6 pagine
di cui / pagine di allegati
parte integrante
RICHIAMATE:
• la DGR IX/ 3976 del 6.8.2012 concernete “Ulteriori determinazioni in ordine
alla gestione del Servizio sanitario Regionale per l’anno 2012 anche alla
luce dei provvedimenti nazionali”;
• la DGR IX/4605 del 28.12.2012 avente ad oggetto “Prima attuazione della
legge 135/2012, disposizioni urgenti per la revisione della spesa ai cittadini
art. 15 comma 13 lettera c) ed ulteriori indicazioni per l’esercizio 2013
correlate all’elenco dei 108 DRG a rischio di inappropriatezza di cui al
vigente Patto per la Salute”;
RICHIAMATI i seguenti documenti di programmazione regionale :
• DCR n. IX/0088 del 17 novembre 2010 “Piano socio sanitario regionale 20102014”;
• DCR n. X/78 del 9 luglio 2013 “Programma regionale di sviluppo della X
legislatura”;
VISTO l’Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.
281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, le
Province, i Comuni e le Comunità montane sul documento concernente “Linee
di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e
dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la
riduzione del taglio cesareo”, sancito in data 16 dicembre 2010 (Rep. Atti 137/CV
del 16/12/2010);
PRESO ATTO che con il succitato Accordo si è convenuto di:
• razionalizzare e aumentare i livelli di sicurezza tramite riduzione progressiva
dei punti nascita con numero di parti inferiore a 500/anno inizialmente e
con l’obiettivo di arrivare alla riorganizzazione dei punti nascita con parti
inferiore a 1000/anno vista la correlazione tra sicurezza e numerosità dei
parti/esperienza degli Operatori;
• strutturare su due soli livelli operativi la rete dei Punti Nascita per l’assistenza
a mamma e neonato al posto dei tre livelli precedenti, inducendo in questo
modo il miglioramento della qualità e della sicurezza assistenziale, poiché il
processo riorganizzativo presuppone la eliminazione del livello con un
numero di parti inferiore a 500/anno;
• definire alcuni standard operativi - tempi di attivazione della sala operatoria
per l’effettuazione di un TC, garanzia della possibilità di effettuare in tempi
adeguati esami di laboratorio, radiografie o trasfusioni, la presenza in
struttura H24 di professionisti ostetriche, ginecologi, anestesisti, pediatri - in
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grado di fornire assistenza a madre e neonato;
• ridurre il tasso di parti con taglio cesareo e favorire i percorsi formativi
finalizzati alla sicurezza;
• favorire e implementare percorsi di assistenza unitari tra territorio e
Ospedale;
RILEVATO che:
• Regione Lombardia ha intrapreso un percorso riorganizzativo su diverse reti
di erogazione tra cui la rete dei punti nascita al fine di migliorarne la
sicurezza;
• alcuni Punti Nascita, in coerenza con i documenti programmatori di
Regione Lombardia, sono già stati oggetto di riordino a seguito delle azioni
intraprese da parte di ASL/strutture erogatrici di Como, Milano1, Brescia e
Pavia;
PRESO ATTO che la DGR n. X/1185 del 20.12.2013 “Determinazioni in ordine alla
gestione del sevizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2014”, ed in particolare
l’Allegato 3 - paragrafo 3.3.3. “Interventi di riordino della rete di offerta“, capitolo
“Rete dei punti nascita” prevede:
• di promuovere ulteriormente, secondo criteri di appropriatezza, numerosità
e tipologia di procedure, la qualità e la sicurezza della nostra rete
ospedaliera riducendo i punti di offerta non sufficientemente sicuri senza
ridurre complessivamente i servizi oggi resi ai cittadini, attraverso la
riorganizzazione dei Punti Nascita limitrofi a quelli in via di chiusura e la
riorganizzazione della attività ambulatoriale e potenziare le connessioni
Ospedale/Territorio;
• l’analisi condotta dalla Direzione Generale Salute con il contributo del
Gruppo di approfondimento tecnico sul percorso nascita ha consentito di
individuare i criteri essenziali – in coerenza con il già citato Accordo
Stato/Regioni del 2010 - per ridurre in modo significativo il rischio connesso
all’evento travaglio /parto /nascita. Le caratteristiche essenziali minimali per
quanto concerne numerosità dei parti, livello organizzativo e strutturale per
il mantenimento in sicurezza del punto nascita sono per le strutture di
ricovero e cura:
 Numero parti >500/anno;
 Guardia ostetrica in struttura H 24 ( medico + ostetrica);
 Guardia anestesiologica in struttura H 24;
 Guardia pediatrica in struttura H 24;
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



Possibilità di effettuare esame radiologico in H 24;
Possibilità di effettuare emotrasfusione in H 24;
Possibilità di effettuare esame di laboratorio in H 24;
Disponibilità di sala operatoria per effettuare un TC H24 con possibilità in
inizio TC in 30’;
• di acquisire dalle ASL interessate, un progetto di riorganizzazione dei Punti
Nascita predisposto sulla base dei sopra citati criteri, che comprenda
l’analisi dell’impatto sui Punti Nascita residui/limitrofi – al fine di non ridurre i
servizi erogati e aumentare la sicurezza - che tenga conto di particolari
condizioni oro-geografiche disagiate che caratterizzano alcuni territori in cui
insistono Punti Nascita che si attestano sotto la soglia minima dei 500
parti/anno;
• di proseguire l'azione di revisione dei Punti Nascita con apposito
provvedimento attuativo , previa verifica della numerosità inferiore a 500
parti/anno, calcolata quale valore medio anni 2011, 2012 e 2013;
VISTO il progetto pervenuto alla Direzione Generale Salute dall’Azienda Sanitaria
Locale (ASL) di Bergamo (agli atti della Direzione Salute), concernente la
riorganizzazione del Punto Nascita dell’Ospedale Civile “S. Giovanni Bianco”
dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio (AO) che nel corso del triennio ha evidenziato
una media di parti inferiore a 500/anno con un trend negativo, come di seguito
indicato:
Anno
2011
2012
2013
Media
Parti
216
180
162
186
VERIFICATO che il progetto proposto dall'ASL di Bergamo è aderente ai criteri della
sopra citata DGR tra i quali, la valutazione di impatto sui Punti Nascita limitrofi, il
piano di comunicazione alla popolazione, gli aspetti organizzativi inerenti alla
continuità Territorio/Ospedale;
DATO ATTO:
• che con Decreto Direttore Generale della Salute n. 12274 del 16.12.2013 è
stato istituito il “Comitato Percorso Nascita Regionale”, in attuazione
dell’Accordo Stato/Regioni del 2010, composto da dirigenti regionali e
clinici esperti del settore con il compito di fornire al Ministero della Salute un
rapporto annuale sullo stato di attuazione di tale accordo nonchè di
svolgere la funzione di coordinamento permanente per il percorso nascita a
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livello di Regione;
• che il succitato Comitato nelle sedute del 14 aprile 2014 , 14 luglio 2014 e 10
settembre 2014 ha valutato positivamente l’ipotesi progettuale del Punto
Nascita dell’Ospedale Civile “San Giovanni Bianco” di San Giovanni Bianco
(BG) afferente all’ASL di Bergamo;
RITENUTO, pertanto:
• di approvare la proposta progettuale relativa alla riorganizzazione dell'Unità
Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile “S. Giovani
Bianco” di San Giovanni Bianco (BG);
• di stabilire che la cessazione delle attività del citato Punto Nascita decorra
dal 31 dicembre 2014;
RITENUTO di dare mandato all’AO di Treviglio di procedere agli adeguamenti
organizzativi e strutturali contenuti nel progetto presentato, quali, in particolare:
• il potenziamento del servizio di anestesia e rianimazione per consentire:
 l’istituzione di un livello subintensivo di terapia per poter far fronte, anche
in territorio di montagna, alle emergenze;
 un maggiore livello di complessità degli interventi di chirurgia;
 l’affiancamento H24 di un anestesista al medico di pronto soccorso al
fine di rendere più sicuro l’accesso al Pronto Soccorso;
• il potenziamento dell’offerta dei servizi ambulatoriali per la diagnostica in
gravidanza, l’ecografia ostetrica e ginecologica, il puerperio, la diagnosi
preventiva in ambito ginecologico;
• il potenziamento della diagnostica invasiva e della piccola chirurgia
ginecologica;
RITENUTO, altresì, di dare mandato all'ASL Bergamo di procedere:
• alla variazione degli assetti accreditati e delle risorse contrattuali della
struttura interessata dall’azione di riordino di cui sopra;
• al monitoraggio dell’attuazione degli aspetti peculiari contenuti nel
progetto di che trattasi;
VAGLIATE ed ASSUNTE come proprie le predette determinazioni;
A voti unanimi, espressi nelle forme di legge;
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DELIBERA
per le motivazioni indicate in premessa e qui integralmente richiamate:
1) di approvare la proposta dell’ASL di Bergamo relativa alla riorganizzazione
dell'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile “S.
Giovani Bianco” di San Giovanni Bianco (BG);
2) di stabilire che la cessazione delle attività del Punto Nascita di che trattasi
decorra dal 31 dicembre 2014;
3) di dare mandato all’AO di Treviglio di procedere agli adeguamenti
organizzativi e strutturali contenuti nel progetto presentato, quali, in particolare:
• il potenziamento del servizio di anestesia e rianimazione per consentire:
 l’istituzione di un livello subintensivo di terapia per poter far fronte,
anche in territorio di montagna, alle emergenze;
 un maggiore livello di complessità degli interventi di chirurgia;
 l’affiancamento H24 di un anestesista al medico di pronto soccorso al
fine di rendere più sicuro l’accesso al Pronto Soccorso;
• il potenziamento dell’offerta dei servizi ambulatoriali per la diagnostica in
gravidanza, l’ecografia ostetrica e ginecologica, il puerperio, la diagnosi
preventiva in ambito ginecologico;
• il potenziamento della diagnostica invasiva e della piccola chirurgia
ginecologica;
4) di dare mandato all'ASL Bergamo di procedere:
• alla variazione degli assetti accreditati e delle risorse contrattuali della
struttura interessata dall’azione di riordino di cui sopra;
• al monitoraggio dell’attuazione degli aspetti peculiari contenuti nel
progetto di che trattasi;
5) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul B.U.R.L. e sul sito
internet della DG salute.
IL SEGRETARIO
FABRIZIO DE VECCHI
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