La festa del perdono 24 ore per il Signore

porporato alla Pontificia
Università Urbaniana
Il rettore Trevisiol:
Avvenire
03/28/2014
laboratorio che
valorizza le culture
Il cardinale Fernando Filoni
ha richiamato il pensiero di papa Francesco sul ruolo e
studenti della Pontificia Università Urbaniana. Il porposulla funzione dell’Università nella Chiesa espresso nell’Erato ha presieduto la Messa nella festa dell’Annunciaziosortazione apostolica Evangelii gaudium, ed ha sottoline di Maria. Commentando la liturgia del giorno, ha sotcome «anche Cristo nel dialogo trinitario, aveva chietolineato la volontà di due persone pienamente libere, MaCopy Reduced to 53%neato
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sto al Padre un’uscita missionaria verso il mondo. Così coria e Cristo, che cooperano al piano della salvezza dell’Alme Maria, che uscita dalla propria perplessità in relaziotissimo. «Due dialoghi, quello di Maria con l’angelo Gane alla sua divina maternità, subito si mise in viaggio verbriele e quello trinitario, due volontà che si incrociano, un
so la montagna e raggiunge in fretta Elisabetta» ed ha conmistero che si compie. Mi piace vedere in questi nessi la
cluso: «euntes docete, uscite, andate, insegnate, non è formissione, o se si vuole, la finalità della nostra Università, e
La festa del perdono
24 ore per il Signore
entiquattr’ore per il Signore» e per ritrovare
se stessi attraverso il Sacramento della Riconciliazione. È l’iniziativa organizzata dal
Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione che si apre oggi pomeriggio e che avrà il suo focus a Roma, ma si terrà contemporaneamente in tutte le diocesi italiane. All’insegna della riscoperta della Confessione e, come recita il sottotitolo dell’evento preso da un tweet del Papa, della gioia
che viene dal sapere che «Il perdono di Dio è più forte
del peccato».
Il programma a Roma prevede alle 17 una liturgia penitenziale presieduta dal Pontefice, che confesserà anche alcuni fedeli. A partire dalle 20 tre chiese nel centro storico rimarranno aperte fino a notte inoltrata:
Sant’Agnese in piazza Navona, la chiesa delle Stimmate in largo Argentina e la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Tre luoghi che si trovano in zone frequentate
dai giovani della Capitale, Trastevere in particolare. In
questi tre punti della città ci saranno volontari appartenenti a diverse realtà ecclesiali – Giovani e Riconciliazione, Nuovi Orizzonti, Gioventù Ardente Mariana,
la comunità Gesù Ama – che inviteranno i passanti a entrare in chiesa, dove potranno trovare dei sacerdoti disponibili ad ascoltarli e a confessarli. E in chiesa troveranno anche l’Eucaristia esposta per l’adorazione. Il
«V
Palermo.
tutto andrà avanti oltre la mezzanotte. Il giorno dopo
le confessioni continueranno presso la rettoria di
Sant’Agnese in Agone, fino alle ore 16. Le «24 ore per il
Signore» termineranno quindi alle 17 nella chiesa di
Santo Spirito in Sassia, santuario cittadino della Divina Misericordia, con la celebrazione dei primi vespri
della quarta domenica di Quaresima presieduti dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio
Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Fisichella che ricordava ad Avvenire nelle settimane scorse che questo voler riproporre la bellezza e
la centralità della Confessione nasce «da un lato dal
prezioso contributo del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, durante il quale molti padri sinodali hanno ricordato l’importanza della Riconciliazione, sacramento “fratello” del Battesimo. Dall’altro c’è il costante messaggio di misericordia che papa Francesco quasi quotidianamente rivolge alla Chiesa». Proprio il Papa, nell’incontro con il clero romano lo scorso 16 settembre
in San Giovanni in Laterano, aveva raccontato di un’esperienza vissuta quando era arcivescovo di Buenos Aires. Quando si era messo a ragionare con un sacerdote
che cercava di capire come rendere la sua chiesa più accogliente: «Ah, se passa tanta gente, forse sarebbe bello che la chiesa fosse aperta tutta la giornata … Bella idea! Anche sarebbe bello che ci fosse sempre un confessore a disposizione, lì … Bella idea! E così è andato».
Quelle chiese
sul cammino
della Misericordia
GIULIA ROCCHI
ROMA
LA RIFLESSIONE
Fisichella: «Da Francesco
l’essenziale del Vangelo»
«Chi desidera ottenere misericordia in cielo deve concederla
su questa terra. Esiste una misericordia terrena e una
celeste, una misericordia umana e una divina. Qual è la
misericordia umana? Quella che si volge a guardare le
miserie dei poveri. Qual è invece misericordia divina? Senza
dubbio, quella che ti concede il perdono dei peccati». Sono
parole del santo vescovo di Arles, Cesario, citate
dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio
Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in
un articolo sull’Osservatore Romano per presentare
l’iniziativa «24 ore per il Signore». «Parole tanto antiche e pur
sempre attuali» scrive Fisichella, che «ogni giorno ci
vengono riproposte da papa Francesco che coglie ogni
occasione per ribadire il messaggio centrale del Vangelo con
le parole della misericordia e dell’attenzione ai poveri». E se
«“Lasciatevi riconciliare con Dio” è l’invito di Paolo che da
duemila anni permane immutato come missione della
Chiesa» continua il presule, «oggi abbiamo bisogno di
esserne più convinti. Ci viene chiesto di non permanere nella
condizione di peccato, ma di preferire la grazia del perdono».
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Già all’alba c’è coda ai confessionali
ALESSANDRA TURRISI
PALERMO
è una chiesa a Palermo che le "24
ore per il Signore" le fa per vocazione. Da quegli inginocchiatoi
passano sacerdoti e vescovi, madri disperate e ragazzi pieni di dubbi ma in ricerca.
Tutti salgono quella scalinata che domina
il cuore del potere politico in Sicilia in cerca di una parola, di un conforto, semplicemente di ascolto. Ha proprio la vocazione
all’ascolto il Santuario della Madonna dei
Rimedi, a Palermo. Posta nella curva più a
monte di piazza Indipendenza, domina Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni, sedi del governo regionale e del Parlamento
più antico d’Europa. Un angolo suggestivo
della città trasformato in luogo dell’ascolto
e della riconciliazione. A ogni ora del giorno ci sono padri carmelitani pronti a tendere le braccia a chi chiede di parlare, di
confessarsi. C’è chi va per una direzione
spirituale, chi per fare una messa a punto
C’
La Madonna dei rimedi
Un vademecum
per le parrocchie
Motta di Livenza.
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a luce delle candele, i canti, il Santissimo esposto. In sottofondo
il brusio di fedeli che parlano, sussurrano i propri peccati. E
le voci dei sacerdoti che domandano, pregano, assolvono. Si
presenteranno più o meno così, questa sera, le tre chiese romane di
Santa Maria in Trastevere, di Sant’Agnese in Agone e delle Santissime Stimmate di San Francesco. Resteranno aperte fino a notte inoltrata per l’iniziativa «24 per il Signore», voluta da papa Francesco e
organizzata dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova
evangelizzazione. In queste tre chiese del centro numerosi preti, di diverse nazionalità, saranno a disposizione per quanti vorranno accostarsi al sacramento della Riconciliazione, mentre all’esterno giovani
volontari inviteranno i passanti a entrare.
«Apriremo il portone alle 20 e saremo al lavoro almeno fino all’una»,
anticipa don Fabio Rosini, rettore
della chiesa delle Stimmate a largo
Santa Maria in Trastevere
Argentina. «L’aula liturgica sarà trasformata in un immenso confessionale – dice con il sorriso –; ci saranno almeno trentacinque sacerdoti
pronti a confessare, mentre per i fedeli in attesa ci sarà l’adorazione eucaristica, con qualche canto e la lettura di alcuni brani». L’iniziativa è
«opportunissima» per don Rosini,
perché «il sacramento della Riconciliazione è una strada potente e oggettiva per incontrare l’amore di Dio.
Possiamo vivere tante esperienze,
Sant’Agnese in Agone
ma nulla sarà mai tanto tangibile ed
efficace quanto un sacramento».
Concorda monsignor Giovanni Battista Todescato, rettore di Sant’Agnese in Agone a piazza Navona, che
parla della confessione come di «un
sacramento centrale e impegnativo» e plaude all’evento proposto dal
Pontificio Consiglio. «Ho l’onore e
l’onere di ospitare questa iniziativa
organizzata per la prima volta – riflette – e non c’è periodo più opStimmate di San Francesco portuno della Quaresima per la Riconciliazione».
A Santa Maria in Trastevere, in una delle piazze più frequentate della movida notturna, i preti disponibili per confessare saranno una dozzina, mentre l’animazione sarà curata dalla comunità Gesù Ama. «La
chiesa sarà uno spazio di silenzio, di adorazione e di riconciliazione
– commenta il parroco monsignor Marco Gnavi – in una serata che
ci vedrà tutti uniti in vista della Pasqua e del cammino quaresimale.
Il Sacramento è la risposta sovrabbondante di Dio al bisogno dell’uomo di non vivere separato da Lui e in conflitto con i suoi simili.
L’offerta sacramentale è l’abbraccio del Padre al figlio minore, così
come raccontato nel Vangelo di Luca, che ha fatto esperienza della
carestia, della sete di misericordia». E proprio la predicazione «della
misericordia, da parte di papa Francesco – osserva ancora monsignor Gnavi – ha risvegliato in tanti la fiducia nel perdono».
L
re". «Per noi è l’ordinario» ammette padre
con la persona».
della propria vita.
Guardì. Ogni mattina, a partire dalle 7, al
La testimonianLoro, i carmelitani,
Santuario c’è già qualcuno in fila per accoza di Bergoglio,
sono lì ad attendestarsi al sacramento della Riconciliazione.
il suo modo di
re, col saio e la paNel
cuore
della
città,
i
carmelitani
«Le persone che vengono chiedono di esparlare in mazienza dell’ascolto.
sempre pronti a tendere le braccia niera diretta al sere ascoltati, non hanno grandi pretese,
Quando sente papa
spesso vogliono sfogarsi – spiega padre Cacuore
dell’uoFrancesco ripetere
a chi ha bisogno di conforto
logero –. Quante mamme addolorate nel
mo, di spronare
l’invito alla confesvedere il figlio o la figlia in crisi. Noi offriaalla confessione
sione, il priore padre
mo disponibilità. Nella confessione qualsin dai primi
Calogero Guardì
cuno si ferma allo sfogo, altri invece desigiorni di pontificato hanno avuto un effetsorride e pensa: «È ritornare al cuore della
derano davvero essere aiutati a raddrizzato evidente sulla gente. «Spesso chi viene a
redenzione, che si esprime nella salvezza
re la propria vita. Qualcuno alla fine rinconfessarsi al Santuario ci riferisce ciò che
delle persone». Il continuo richiamo del Pagrazia, qualcun altro no. Al santuario arriil Papa ha detto – conferma il priore –. Copa alla misericordia di Dio e alla riconciliavano da ogni parte della città, vengono giosa che prima non capitava,
zione è musica per
vani, ma anche seminaristi, sacerdoti".
le persone citano le parole
le sue orecchie.
Il carisma dei padri carmelitani è resta semdel
Papa,
perché
si
sono
«La cosa più imIL SUSSIDIO
pre vivo e attivo. Dalle 7 alle 12 e dalle 16,30
sentite interpellate. Segno
portante è l’aspetalle 19, ogni giorno, i sette sacerdoti della coche qualcosa arriva nel
to sacramentale di
munità si alternano al confessionale. Un
profondo». Alla Madonna
quelle parole –
servizio di accompagnamento spirituale
dei Rimedi non sarà orgacontinua padre
che offre anche percorsi di catechesi per i
nizzato nulla di particolaGuardì –. È lì, nel
giovani e incontri e meditazioni per adulti.
re per questa occasione
sacramento, che si
C’è anche un sussidio
delle "24 ore per il Signovede l’incontro
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per l’iniziativa di oggi e
domani, pensato come
aiuto e guida per le
diocesi di tutta Italia e le
parrocchie che hanno
aderito alle «24 ore per il
Signore». Elaborato dal
FRANCESCO DAL MAS
anni recitava ogni giorno il Rosario. Ed è qui (olPontificio Consiglio per
MOTTA DI LIVENZA (TREVISO)
tre che nella chiesa di Parè di Conegliano) che
la promozione della
la diocesi di Vittorio Veneto ha organizzato le 24
nuova evangelizzazione,
ore di adorazione del Santissimo e le confessioallontanamento da Dio, dopo 20,
si intitola «Celebrare la
ni. Centinaia di migliaia i pellegrini che arriva30 o 40 anni dall’ultima confesmisericordia del Signore»
no da tutto il Nordest, come pure dalla Slovenia
sione, pesa come un macigno ed
ed è pubblicato dalla San
e dalla Croazia. Dopo la preghiera alla Vergine,
ecco che sono sempre più numerosi i "lontani"
Paolo. Suddiviso in tre
il confessionale è la tappa d’obbligo: per quasi
che si accostano di nuovo al sacramento della
parti, presenta schede
tutti. «Non solo di domenica, quando abbiamo
Riconciliazione». Padre Alfonso Cracco non si
con riflessioni sul
un’affluenza di non meno di 5 mila fedeli in chiesorprende per un ritorno così massiccio. «È inipeccato e la Confessione
sa, ma anche nei giorni feriali – puntualizza il
ziato all’indomani dell’elezione di papa Francome incontro di amore,
padre guardiano – il sacramento della Riconcicesco, per la simpatia che ha suscitato con la sua
per la preparazione
liazione è molto praticato. Certo, hanno fatto la
prima apparizione dal balcone di San Pietro»
individuale o per gli
differenza, rispetto al passato, le raccomandaammette. Siamo alla Basilica della Madonna dei
incontri di catechesi; poi
zioni del Papa, ma soprattutto l’ha fatta la sua
Miracoli, a Motta di Livenza, nel trevigiano. E il
proposte di preghiera e
simpatia, la fiducia che ha ricreato in tante perpadre è il rettore del Santuario. Insieme agli 11
di lectio divina da
sone che si erano allontanate dalla Chiesa, dalconfratelli dei Frati Minori si alterna ogni giorutilizzare durante il
la pratica religiosa – conferma padre Alfonso –.
no ai confessionali, dalle 8 alle 12, dalle 15 alle
tempo di apertura delle
Persone che magari hanno sbagliato e che ven19; almeno 2 di loro sempre presenti, a turno, e
chiese; infine uno
gono a chiedere perdono, perché si sentono di
di domenica raddoppiano. È qui che la Madre
schema per l’esame di
nuovo amate. Chi anche dopo 40, 50 anni di londi Dio apparve per la prima volta il 9 marzo 1510,
coscienza.
tananza dai sacramenti». Il Santuario può conad un vecchietto, Giovanni Cigana, che da 20
«L’
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Roma
Il Papa apre la giornata della riconciliazione
ANDREA GALLI
boratorio in cui le culture sono conosciute e valorizzate nei
doni di cui ciascuna è portatrice. Durante le lezioni e nello scambio personale fra studenti e con i docenti, si ha
l’opportunità di sperimentare quello sforzo continuo che
caratterizza le comunità cristiane nel mondo di mettere
in dialogo i propri elementi culturali e tradizionali con il
Vangelo e trarne frutto per la proposta di una esperienza
cristiana autentica».
Fabrizio Mastrofini
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Ritornano anche dopo 40 anni
tare su una comunità di 15 frati, compresi 4 laici. Il rettore ricorda che «l’inversione di tendenza» si è notata qui fin dalle prime ore del pontificato di Bergoglio, con i pellegrini che ammettevano di essere stati colpiti da quel suo «buonasera» e dall’invito a pregare in silenzio e «qui
in Basilica si è tornati a pregare in silenzio». Pieni i confessionali, molto partecipate anche le liturgie, comprese le fiaccolate del mercoledì con
la recita del Rosario. I giovani? «Dimostrano interesse, ma si tengono ancora un po’ lontani dalla confessione, probabilmente hanno bisogno di
una nuova consapevolezza». Gli adulti avvertono con maggiore sensibilità l’accoglienza che
arriva da Dio e l’esigenza di presentarsi purificati. «Si fa anche del sociologismo intorno al recupero di questo Sacramento, ma posso testimoniare – conclude padre Cracco – che ad essere avvertito è soprattutto il bisogno dell’autenticità della fede, anche da parte di chi l’aveva smarrita».
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March 28, 2014 1:08 pm / Powered by TECNAVIA