diamagnetica - TSEM - Tecnologia in stile

COME DOVE E PERCHE’ usare la DIAMAGNETOTERAPIA
Corso teorico-pratico per imparare l’uso della
CTU Mega 18 e della DSW 18 |
EFFETTO DIAMAGNETICO
La Diamagnetoterapia
basa la sua attività sui meccanismi di repulsione magnetica
Spieghiamo:
La materia esibisce 3 fondamentali
Proprietà magnetiche:
Proprietà ferromagnetica
I materiali con proprietà ferromagnetiche sono quelli che
in presenza di un campo magnetico reagiscono generando
una forza di attrazione rispetto ad esso. I materiali più noti
sono il ferro, il nichel, il cobalto.
Proprietà paramagnetica
I materiali con proprietà paramagnetiche
sono quelli che in presenza di un campo magnetico
restano neutri. Esempio più noto è la plastica.
Proprietà diamagnetica
I materiali con proprietà diamagnetica sono quelli che posti
in presenza di un campo magnetico reagiscono generando
una forza di repulsione. Le sostanze diamagnetiche più note
sono: l’acqua, l’argento, il rame.
EFFETTO DIAMAGNETICO
ATTRAZIONE FERROMAGNETICA MOLTO FORTE
REPULSIONE DIAMAGNETICA MOLTO DEBOLE
INNALZAMENTO DELL’INTENSITA’ DI CAMPO MAGNETICO PER SFRUTTARE I
MECCANISMI DI AZIONE DIAMAGNETICI
( 2 T)
EFFETTO DIAMAGNETICO
Alta intensita’
I [A]
UB [J]
BMax[T]
1000
32
~1.8
750
18
~
1.3
500
8
~
0.9
Diamagnetic Pump Values computed by the simulation
Magnetic field of the considered coil
Bibliography
Halliday, Resnick and Walker, Fundamentals of Physics, 4th Edition, Extended, Wiley ,1993.
Mazzoldi, Nigro, Voci, Elementi di Fisica – Elettromagnetismo
Ing. Antonio Fratini - Diamagnetic Pump Pulsed Magnetic Field Analysis - 2006
Inoltre il dispositivo CTU- Mega 18 è stato studiato per sfruttare i campi elettrici indotti dai
campi magnetici e generare impulsi ad alta intensità di corrente ( 1000 A) di brevissima durata
(tempo di salita 1 millisecondo) che interagiscono positivamente con il materiale biologico.
TECNOLOGIE DIAMAGNETICHE
Tecnologia diamagnetica
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
TERAPIA EVOLUTIVA
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE:
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE:
-Immediato post trauma e post intervento
-Pseudoartrosi
chirurgico
-Tendiniti e teninopatie
-Patologie traumatiche e degenerative
-Fascite plantare
-Patologie infiammatorie anche reumatiche
-Osteonecrosi
-Patologie flebologiche e dermatologiche
-Distrofie osee
-Terapia del dolore
-Calcificazioni e fibrosi
MECCANISMI DI AZIONE DELLA
TERAPIA DIAMAGNETICA
INTERAZIONE CON LA
COMPONENTE LIQUIDA
CTU - DSW
IMPIANTO MOLECOLARE
CTU
DIAMAGNETO
TERAPIA
STIMOLAZIONE ENDOGENA
CTU - DSW
PAIN CONTROL
CTU - DSW
DISGREGAZIONE
DSW
INTERAZIONE DIAMAGNETICA/
COMPONENTE LIQUIDA
matrice extra cellulare
drenaggio
Per effetto della repulsione diamagnetica, l’acqua
presente nei compartimenti extracellulari che è
libera di fluire negli interstizi intercellulari, viene
violentemente allontanata dal sito di applicazione
del campo.
La movimentazione dei liquidi extracellulari
agevola il riassorbimento degli edemi, dei gonfiori
e dei versamenti post traumatici , l’eliminazione
delle scorie e stimola la circolazione linfatica ed i
fenomeni ad essa collegati.
liquidi intracellulari
catalisi delle reazioni chimiche
Il campo magnetico agisce sui liquidi intracellulari,
confinati all’interno della membrana cellulare,
incrementando la loro mobilità. L’aumento
dell’agitazione molecolare incentiva l’attività
biochimica delle cellule ed i meccanismi
metabolici mitocondriali e lisosomiali.
Ne consegue una benefica accelerazione di tutte le
attività energetiche cellulari: scambi ionici,
eliminazione delle scorie, respirazione cellulare.
INTERAZIONE DIAMAGNETICA/
COMPONENTE LIQUIDA
Effetti primari:
Questi effetti si traducono in capacità di:
Alcalinizzazione con ripristino del terreno fisiologico
-
Reidratazione dei tessuti ( anche ex corpi paravertebrali)
Ripristino corretto metabolismo intra/extra cell
-
Riassorbimento dell’edema
Stimolazione della produzione di ATP
-
Riduzione del dolore
Riduzione dei radicali liberi
-
Eliminazione delle infiammazioni
Drenaggio linfatico con disintossicazione ossigenazione
e rigenerazione dei tessuti
-
Decompressione nervosa
-
Aumento dell’elasticità dei tessuti ( anche ex dischi)
-
Eliminazione degli ematomi
Azione defibrosante
Trasporto di nutrienti e metaboliti per normalizzare e stimolare
l’azione di coordinazione delle funzioni dell’organismo
Protezione dell’omeostasi corporea
Stimolazione del sistema immunitario
incrementando la capacità del sistema di difesa.
BIOSTIMOLAZIONE ENDOGENA
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
Ogni campo magnetico variabile che attraversa un conduttore
induce una corrente elettrica.
Il corpo umano è un conduttore, per cui il campo magnetico
generato dal sistema DIAMAGNETICO ( CTU MEGA 18 / DSW 18)
genera nel corpo umano una caria elettrica.
La velocità di variazione del campo magnetico e l’alta
l’intensità che contraddistinguono il campo del sistema
CTU Mega 18 e DSW 18 generano una biostimolazione cellulare
del tutto particolare.
Ad esempio la velocità di variazione del campo magnetico nella
CTU Mega 18 è altissima (nell’ordine di 1 milli secondo) e
l’intensità del campo è di circa 2 Tesla.
Queste caratteristiche tecniche e tecnologiche permettono
di eccitare e ricostituire le fibre nervose e muscolari anche a
profondità molto elevate.
La stimolazione diamagnetica è di tipo
endogena ( sviluppata direttamente all’interno
del tessuto e non dall’esterno verso l’interno
come con la stimolazione elettrica normale).
La stimolazione diamagnetica è di tipo isotropa
( omogenea per tutto il tessuto investito dal
campo magnetico).
BIOSTIMOLAZIONE ENDOGENA
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
Target di stimolazione:
MUSCOLO LISCIO: fino a 50 Hz
MUSCOLO STRIATO: fino a 100 Hz
TESSUTO NERVOSO FIBRE LENTE: fino a 1000Hz
TESSUNO NERVOSO FIBRE VELOCI: fino a 5000Hz
AZIONE CELLULARE: fino a 7500Hz
AZIONE DI MEMBRANA: fino a 10.000Hz
PAIN CONTROL: 300 KHz
BIOSTIMOLAZIONE ENDOGENA
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
Effetti primari e benefici :
Aumento del flusso ematico periferico
Stimolazione e normalizzazione di produzione e deposizione del
collagene con maggior ordinamento ed orientamento strutturale
Stimolazione dell’irrorazione vascolare
La risoluzione dello spasmo muscolare
Accelerazione della trasmissione dello stimolo nervoso
Aumento della mineralizzazione e riattivazione delle cellule in
quiescenza
Aumento della resistenza ossea
Azione antiedemigena ed antiflogistica
Aumento dell’attività elettrica nel focolaio di frattura
Effetto antidolorifico ed antinfiammatorio
Risoluzione dell’edema
Normalizzazione della conducibilità elettrica
Azione batteriostatica
Effetto antalgico
Miglioramento dell’osteogenesi
Azione a livello della membrana degli osteoblasti
e sull’effetto piezoelettrico dell’osso
Accelerazione dei processi di guarigione dei tessuti molli e ossei
Stabilizzazione del tessuti traumatizzati
Rafforzamento dei tessuti muscolari
Riparazione dei tessuti nervosi
Eliminazione del dolore
Miglioramento dell’afflusso ematico
CTU MEGA 18 E DSW 18
CTU MEGA 18
int. Acqua intra/extra
biostim. Endogena
Si
Azione selettiva con possibilità
di modificare i parametri di
Pwr e Fq
Si
Azione selettiva con
possibilità
di selezionare i
differenti target
terapeutici
Applicazione localizzata e diffusa
Finalità
Meccanismi di azione
diretti alla cura della
patologia
Applicazione
localizzata e diffusa
DSW 18
Si
Azione solo localizzata più o meno
profonda in base alla lente
Si
Azione localizzata
sottostante alla lente
Meccanismi di
supporto alla fase
disgregante propria
delle OU
CTU MEGA 18 E DSW 18
ULTERIORI MECCANISMI DI AZIONE PER
EFFETTO DIAMAGNETICO
CTU MEGA 18
IMPIANTO MOLECOLARE
DSW18
EFFETTO DISGREGANTE
IMPIANTO MOLECOLARE
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
NELLA CTU MEGA 18
POMPA DIAMAGNETICA
Con il sistema CTU Mega 18 la
somministrazione e l’impianto delle molecole
attive dei medicinali avviene per spinta
meccanica, ossia per l’accelerazione che il
campo magnetico imprime alle molecole.
Se le molecole non presentano proprietà
diamagnetiche, per la loro somministrazione è
necessario utilizzare uno speciale vettore
diamagnetico.
IMPIANTO MOLECOLARE
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
NELLA CTU MEGA 18
POMPA DIAMAGNETICA
Dispositivo standard
CTU Mega 18
C
P
C= concentrazione del principio
P= profondità di impianto
Dispositivo standard
C
P
CTU Mega 18
IMPIANTO MOLECOLARE
PER EFFETTO DIAMAGNETICO
Spieghiamo:
Tulle le molecole che per loro natura
presentano
proprietà
diamagnetiche,
sottoposte
all’intensità
del
campo
magnetico della CTU Mega 18, ricevono una
forte accelerazione nella direzione opposta
al CM (quindi vengono spinte verso il tessuto
cutaneo). La spinta è tale che esse
abbattendo la barriera cutanea vanno ad
impiantarsi ad una profondità che è
direttamente proporzionale alla forza
impressa alle molecole.
Nessuna corrente elettrica viene utilizzata,
nessuna assuefazione ai medicinali, massima
selettività di impianto.
Fans
Principio attivo
Indicazione
Diclofenac sodico
Patologia infiammatoria
Piroxicam
Patologia infiammatoria
Ketoprofene
Patologia infiammatoria
Ketoprofene sale di lisina
Patologia infiammatoria
Ketolorac
Trattamento post operatorio
Lisina
acetilsalicilato
Reumatismo articolare.
Sindromi dolorose post traumatiche
Cortisoidi
Principio attivo
Indicazione
Idrocortison(emisuccinato sodico)
Potere mineralcorticoide 1
Prednisolone acetato
Potere mineralcorticoide 0
Metilprednisolone
Potere mineralcorticoide 0
Betametasone
Potere mineralcorticoide 0
Desametasone
Potere mineralcorticoide 0
DISGREGAZIONE PER EFFETTO
DIAMAGNETICO CON DSW 18
DISGREGAZIONE PER EFFETTO
DIAMAGNETICO CON DSW 18
ONDE D’URTO A CONFRONTO
CTU MEGA 18 vantaggi
APPLICABILITA’ NELL’IMMEDIATO POST TRAUMA a poche
ore dal trauma
APPLICABILITA’ NELL’IMMEDIATO POST OPERATORIO a
poche ore dall’intervento
APPLICABILITA IN ACUTO CRONICO E SU CUTE LESA
APPLICABILITA
SU
BENDAGGI - TAPING
TUTORI
ULTIZZO SENZA CONTATTO
–
IMMOBILIZZAZZIONI
DSW 18 VANTAGGI
TERAPIA IN ASSENZA DI DOLORE
APPLICABILITA’ IN ACUTO
APPLICABILITA’ SU TESSUTI MOLLI
ADEGUAMENTO
EROGATO
SPAZIOTEMPORALE
NESSUNA
PARTE
CONSUMABILE
DELL’ENERGIA EROGATA
DELL’IMPULSO
E
CONTROLLO
VELOCITA’ DI ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO
POTENZIALITA’ DELLA
TERAPIA DIAMAGNETICA
DIAMAGNETOTERAPIA e patologie
MECCANICO -DEGENERATIVO
Liberare l’articolazione ripulendo
la zona dall’accumulo di tossine
Rafforzare la componente
resistente articolare stimolandone
i processi rigenerativi e
stabilizzanti
immagini
Eliminare lo stato infiammatorio
per consentire la riduzione del
dolore e l’aumento della mobilità
articolare.
TERAPIA DELL' ERNIA AL DISCO.
TRATTAMENTO CONSERVATIVO TRAMITE POMPA
DIAMAGNETICA
: a case report
Dimitris Skordis
Centro di Fisioterapia e Riabilitazione delle Lesioni Atletiche
Papaharalambous - Università di Medicina di Atene
S. Mahairas - Metropolitan Hospital di Atene
A. Barlas Metropolitan Hospital di Atene
A. Haritos Metropolitan Hospital di Atene
DIAMAGNETOTERAPIA E
DOLORE INFIAMMATORIO
Allevia i sintomi infiammatori
attenuando il dolore
Migliora la mobilità articolare
Influenza il sistema vascolare,
migliorando
l’assunzione
del
sangue
ossigenato
e
delle
sostanze nutritive ed aumentando
il deflusso dei metaboliti
Prima
Dopo 22 sedute
Prima
Dopo 16 sedute
Migliora le condizioni per la
guarigione e per il funzionamento
normale della zona trattata
Centro
Vasae-Tech ,gruppo di ricerca
“Mathematicsfor
Technology”,Dipartimento di Matematica , Università di Ferrara.
Dipartimento Scienze Chirurgiche – U.O. Chirurgia Vascolare,
Università di Ferrara.
Oedema Center - Nola ( NA ).
DIAMAGNETOTERAPIA E
Patologie NEUROPATICHE
Attenua il dolore acuto, ha
un’azione spasmolitica sugli
spasmi muscolari, permette di
raggiungere
una
migliore
mobilità,
accelera
una
riabilitazione
motoria
ed
accelerare la rigenerazione.
M. S. aa. 23
Linfedema CEAP-L C4 arto inferiore destro
Regione mediale coscia dx 3 medio
Centro
Vasae-Tech ,gruppo di ricerca
“Mathematics
for
Technology”,Dipartimento di Matematica , Università di Ferrara.
Dipartimento Scienze Chirurgiche – U.O. Chirurgia Vascolare, Università
di Ferrara.
Oedema Center - Nola ( NA ).
DIAMAGNETOTERAPIA E patologie
Osteo ARTICOLARI
Rimuove la presenza di metaboliti
tossici derivanti dal processo
infiammatorio in atto
Riduce il sintomo infiammatorio
dominante > il dolore
Stimola
in
molti
casi
riproduzione della cartilagine
la
Prima
Dopo 40gg
DIAMAGNETOTERAPIA E
Patologie CAPSULARI BORSITICI
e LEGAMENTOSE
-
Esercita un’azione
antiflogistica e antiedemigena
-
Riduce il sintomo determinante
> il dolore
-
Ha una spiccata azione
metabolica > aumento della
sintesi proteica determinante
per la neocollagenesi =
produzione di nuovo collagene
di cui sono composti in gran
parte i tendini e i legamenti
DIAMAGNETOTERAPIA E
PATOLOGIE MUSCOLARE
Riduce la presenza dell’edema
Attenua il sintomo “dolore”
con conseguente riduzione dei
tempi di riparazione tissutale a
seguito di lesione
-Stimola la Microcircolazione nel
tessuto e quindi >
aumenta
il
flusso
ematico
periferico attraverso un’onda di
compressione sul flusso della
colonna sanguigna
METODOLOGIA con CTU Mega 18
riassumendo…
Edema osseo
F 1 Mov. Liquidi
%
Intracell.
80%
Extracell.
100%
F. 2 Biostim.
min.
%
10
80%
%
min.
100%
10
pwr.
min.
min.
10
60%
100%
target
Ulcera
Linfedema arti inf.
target
pwr.
min.
target
pwr.
min.
M. Liscio
M. Striato
F.n.veloce
F.n.lenta
Cellulare
x
5
10
S.membrana
x
F. 3 Biostim.
pwr.
Pain Control
x
F. 4 – opz.Impianto m.
Molecola
5
P.A.
d.d.mol.
RF con fasi 1. 2. 3.
HF
min.
pwr.
Hz
mm
5
20
LF
5
5
x
5
5
pwr.
min.
x
P.A.
Hz.
mm
5
P.A.
d.d.mol
min.
HF
LF
x
x
10
5/7
Cap.
Res.
5
x
10 con F2
min.
10 con F1
HF
min.
5
Hz.
5
mm
2
LF
min.
METODOLOGIA con DSW18
riassumendo…
Tabella per dsw ME4TODOLOGIA
Grazie per l’attenzione!