LE COORDINATE (pp. 342-343) • una COORDINATA è, all’interno del periodo, una proposizione collegata alla proposizione principale o ad una proposizione subordinata tramite una congiunzione coordinante (e, ma, però, dunque...). Si trovano dunque su uno stesso piano sintattico e hanno ciascuna una propria autonomia. • CONGIUNZIONI: – copulative: e, anche, inoltre, pure, né, neanche, nemmeno, neppure – avversative: ma, anzi, però, tuttavia, invece, bensì, eppure – disgiuntive: o, oppure, ovvero, altrimenti – esplicative/dichiarative: infatti, cioè, ossia, vale a dire – correlative: non solo ... ma anche, così ... come, sia ... sia, o ... o, né ... né – conclusive: dunque, pertanto, perciò, quindi, allora ESEMPI Giacomo è bravo in matematica; inoltre è dotato per il latino Puoi mangiare tutto, ma non devi abbuffarti Piove, quindi non giocheremo a tennis Né voglio più vederti né intendo più sentirti! Domenica andrò al mare, oppure farò una gita al lago Ti perdono: infatti non è stata colpa tua Resti o parti? È arrivata ultima, quindi è giusto che non si vanti La coordinazione può avvenire tra proposizioni principali (Luca dorme e Marco scrive) o tra proposizioni subordinate (Non usciamo perché piove e fa freddo). Inoltre può avvenire per: Polisindeto (ripetizione della congiunzione): Io parlo e lui ascolta e tu stai zitto Asindeto (proposizioni separate da virgole, senza congiunzioni): Io parlo, lui ascolta, tu stai zitto Correlazione: mediante avverbi e pronomi LE SUBORDINATE (pp. 344-347) • una SUBORDINATA è una proposizione che dipende dalla principale e ha senso solo se collegata a questa • possono essere introdotte da: pronomi relativi (che, il quale, la quale ecc.), congiunzioni (vedi elenco qui sotto) o preposizioni (per, di ecc.). • congiunzioni subordinanti: - Causali: “perché”, “poiché”, “giacché”; - Finali: “affinché”, “perché”; - Consecutive: “cosicché”; - Temporali: “quando”, “finché”, “dopo”; - Concessive: “nonostante”, “sebbene”; - Dichiarative: “che”, “come”; - Condizionali: “se” “qualora”; - Modali: “come”; - Avversative: “mentre”; - Eccettuative: “fuorché”; - Interrogative dirette: “come”, “quando”, “dove”, “perché”; - Comparative: “come”; - Relative: “che” “cui” • possono avere 2 forme: a) esplicita, con verbi di modo finito (indic., cong., condiz.) es.: Conosco il ragazzo che hai salutato b) implicita, con verbi di modo indefinito (partic., gerund., infin.) es.: Andando a scuola, incontri Marco • possono essere di diverso grado: a) 1° grado: dipende direttamente dalla principale b) 2° grado (e successivi): dipende da un’altra subordinata esempi: – Mi sono fermata scuola || per finire i compiti (1°) – Mentre pioveva (1°) || decisi di fermarmi || per evitare il traffico (1°) – Io ti dico || che sei troppo sensibile (1°) || per fare questo lavoro (2°) – Andrò a Roma || per parlare con Paolo (1°) || e per convincerlo della cosa (coordinata alla sub. di 1°)
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