Anno III – Numero 338 Notizie in Rilievo Prevenzione e Salute 1. Cuore e antidolorifici, troppi Fans aumentano il rischio di infarto 2. Ac. folico: l'importanza di estendere la finestra terapeutica a tutte le donne in età fertile Scienza e Salute 3. Vuoi smettere di fumare? Fai sollevamento pesi 4. Con la shopping-terapia addio a tristezza e malumore 5. Dimmi a che ora fai sport e ti dirò cosa mangiare Alimenti e Salute 6. Colesterolo e cuore: mangiare sano dopo l'infarto salva la vita Domande e Risposta 7. In quanto tempo digeriamo? 8. Perché guardando la strada si soffre meno il mal d’auto? 9. Perché il marito tradito è chiamato cornuto? Giovedì 30 Gennaio 2014, S. Giovanni B., Ignazio, Marcella, Lodovico Proverbio di oggi…….. oggi…….. ‘A casa d”o jucatore nun c’è àutro che dolore. IN QUANTO TEMPO DIGERIAMO? Per percorrere i 10-12 metri del nostro sistema digerente, una pietanza sostanziosa può impiegare anche 80 ore. (Frittelle di carnevale? Ci possono mettere anche 80 ore) Tutto inizia nella bocca, dove il cibo viene masticato in circa un minuto. Il bolo alimentare prosegue poi il suo percorso nell’esofago, attraversandolo in pochi secondi, e si ferma nello stomaco per un tempo variabile: ciò che è ormai liquido resta qui solo per pochi min. i carboidrati si fermano per 1-2 ore, i grassi per 5 ore o più e le proteine dalle 3 alle 4 ore. Intestino variabile: dopo la tappa nello stomaco il cibo passa nell’intestino tenue. Per percorrerlo tutto impiega dalle 3 alle 10 ore, mentre i movimenti peristaltici, che procedono come onde e sono prodotti dalla muscolatura delle pareti, lo fanno avanzare verso l’intestino crasso, l’ultima porzione del canale digerente. Ormai trasformato in una poltiglia che deve solo essere assimilata, il cibo resta nel crasso dalle 48 alle 72 ore. I tempi di transito comunque cambiano da persona a persona, così come i relativi tempi di evacuazione delle feci. (Focus) PERCHÉ GUARDANDO LA STRADA SI SOFFRE MENO IL MAL D’AUTO? Il mal d’auto fa parte di un insieme di disturbi chiamati chinetosi, provocati dall’eccessivo movimento di un mezzo di trasporto. Malesseri analoghi si possono avvertire in treno, su un’imbarcazione, in aereo. La causa principale della chinetosi è una stimolazione eccessiva dell’organo responsabile dell’equilibrio (apparato vestibolare) localizzato all’interno dell’orecchio. Quando l’organismo affronta una serie di movimenti troppo rapidi, si origina dall’apparato vestibolare una scarica di messaggi nervosi che il cervello non è in grado di smaltire ed interpretare ed al quale reagisce con nausea e vomito. Guardare la strada può aiutare il cervello a interpretare questi stimoli, e permettere un meccanismo inconscio per cui si è portati, per es. in prossimità di una curva, a preparare i muscoli del collo e dell’addome alla sollecitazione esterna in modo da diminuire il movimento della testa e quindi dell’apparato vestibolare. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 338 SCIENZA E SALUTE VUOI SMETTERE DI FUMARE? FAI SOLLEVAMENTO PESI Dire addio alle bionde non è per niente facile, lo sappiamo, ma lo sport di resistenza aiuta. La conferma viene da uno studio americano citato da «Il ritratto della salute» il quotidiano on line della prevenzione dal tuo medico di famiglia: andare in palestra a sollevare pesi e bilancieri oltre che renderci più forti, definire e tonificare i nostri muscoli, farci dimagrire e prevenire una miriade di malattie croniche, può aiutare i fumatori a liberarsi dal vizio. Al termine della sperimentazione, il 16% dei fumatori culturisti aveva oltre che smesso di fumare, anche diminuito il proprio peso e grasso corporeo, mentre nel gruppo di controllo la cifra degli ex fumatori si era dimostrata essere esattamente la metà, l'8%, con un aumento di peso tra i 2 e i 3 chili. Ma quali sono i meccanismi che lo sport attira in chi vuole combattere la propria dipendenza? Come la nicotina stimola il sistema nervoso centrale affinchè rilasci alcuni neurotrasmettitori, la stessa identica azione viene compiuta dall'attività sportiva che, scatenando alcune modificazioni biochimiche e ormonali, si dimostra molto utile per superare le crisi d'astinenza. (Salute, Il Mattino) DOMANDE E RISPOSTA TIROIDE eutirox - integratori e succo di limoni Domanda: gentile prof. Pontecorvi, sono una donna di 38 anni che assume regolarmente dal 2002 eutirox 50 "solo" per tentare di tenere sotto controllo due noduli inferiori ad 1 cm (mi ha detto il dottore che è sono noduli "tranquilli"per cui non ho neanche fatto l'esame dell'agoaspirato). Atteso che ho letto che bisogna stare attenti quando si assumono altre sostanze in concomitanza, volevo chiederle se assumendo degli integratori (nel mio caso Lenicand-Lattoferrina, Saccaromices boulardi, Tabebuia avallanedae (lapacho) Acidophilus DDS1) e il succo di limoni, vi siano controindicazioni oppure basta lasciar passare i classici 30 min. prima di assumere integratori e succo!! grazie Risposta: Cara Simona, farei trascorrere un tempo maggiore tra l'assunzione di tiroxina e quella dell'integratore poichè questo contiene ferro che può inibire l'assorbimento della tiroxina. Spostiamo quindi l'assunzione dell'integratore di almeno 2 ore, oppure lo assuma addirittura la sera. Inoltre riconsidererei anche la terapia con tiroxina fatta, mi pare, a dosi insufficienti. Prof. Alfredo Pontecorvi Con la shopping-terapia addio a tristezza e malumore Si chiama “retail therapy” e promette di essere un valido antidoto contro infelicità e malinconia. Secondo uno studio svolto dall'Università Americana del Michigan, la shoppingterapia, sebbene sottovalutata, indurrebbe chi ne fa uso ad ottenere un maggior controllo della propria vita, attenuando persino lo stress. L’esperimento, quando ha sottoposto ad acquisti sfrenati un gruppo di donne, ha evidenziato come coloro che vi si dedicavano attivamente risultavano di gran lunga più felici rispetto chi, le vetrine, le guardava solamente… (Sani e Belli) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 338 DIMMI A CHE ORA FAI SPORT E TI DIRÒ COSA MANGIARE Primo mattino, pausa pranzo o sera? In base all'orario in cui ti alleni c'è un menu adatto. ALLENARSI DI PRIMA MATTINA: Allenarsi appena svegli ...senza aver fatto colazione. Secondo i medici sportivi, una corsa a digiuno è il modo migliore per perdere grasso: dato che l'organismo è carente di zuccheri, durante l'allenamento l'organismo brucia prevalentemente i grassi. Tuttavia, gli stessi medici raccomandano di seguire questa abitudine con molta attenzione, in modo graduale, adattando cioè l'organismo a poco a poco. Non è praticabile da chiunque e nemmeno sempre: a lungo andare si rischierebbe una perdita di acidi grassi essenziali e proteine con la conseguenza di avvertire una fatica cronica durante il giorno. Inoltre si può andare facilmente incontro ad attacchi di ipoglicemia. CENA CON CARBOIDRATI SE TI ALLENI L’INDOMANI A DIGIUNO Allenamento appena sveglia? Cosa mangiare la sera prima Se ci si allena a digiuno appena svegli, è molto importante cenare a base di carboidrati, come ad esempio un piatto di pasta oppure una pizza. Non saltare subito dal letto alla palestra, ma aspetta circa mezz'ora prima di metterti in moto. E sempre dopo aver bevuto molta acqua o una bevanda energetica. Una buona abitudine è quella di portare in tasca una barretta di cereali, a scopo precauzionale: servirà a prevenire le cadute glicemiche. Al ritorno? Non dimenticare di fare una colazione abbondante con proteine e carboidrati. ATTIVITA’ FISICA IN PAUSA PRANZO: Allenarsi in pausa pranzo……….La vita lavorativa e gli impegni sociali possono "costringere" ad andare in palestra all'ora di pranzo. In questo caso una particolare attenzione va prestata alla colazione. Che deve essere abbondante. Scegli così: una base costituita da pane, fette biscottate, biscotti secchi, cereali integrali, latte e caffè, ai quali aggiungerai delle proteine, derivante da yogurt oppure prosciutto o formaggio. Ma se serve, anche un integratore proteico. Spuntino di metà mattina: Sostanzioso, ma digeribile, con carboidrati e proteine. Es. un piccolo panino o toast al prosciutto abbinato a un succo di frutta. E se ti trovi al lavoro vanno bene le barrette energetiche. Pranzo: Una piccola porzione di pasta abbinata ad un paio di fette di prosciutto magro o di bresaola e un frutto. Importanti gli orari: Se decidi di allenarti nel primo pomeriggio, pranza almeno 2 ore prima. Se invece tra il pranzo e l'allenamento intercorrono meno di 2 ore meglio orientarsi su uno spuntino ricco di carboidrati o una barretta con pochi grassi. GLI SPORTIVI DEL POMERIGGIO: Prima colazione e pranzo…… Apporto bilanciato di carboidrati (pasta, cereali integrali, frutta, verdura) e di proteina, sia per la prima colazione che per il pranzo. Spuntino pomeridiano: Un'ora prima di allenarsi si può fare uno spuntino energetico, tipo pane e marmellata, ma anche un dolce senza crema, come ad esempio una fetta di crostata alla frutta. Se hai problemi organizzativi e magari vai in palestra (o corri al parco) direttamente dall'ufficio, puoi fare un rifornimento energetico con una barretta con pochi grassi o un integratore con fruttosio e maltodestrine. (Salute, Donna Moderna) PER CHI PREFERISCE FARE LO SPORT LA SERA: Chiudere la giornata con lo sport In questo caso, gli spuntini sono i pasti più importanti, ma procediamo con ordine: Prima colazione: Arricchirla con alimenti proteici. Pranzo: La regola fondamentale è distribuire in modo equilibrato carboidrati, proteine e grassi, senza eccedere con le porzioni. Un'idea è quella di mangiare un piatto unico, in cui si può abbondare (questo sì) con le verdure. Condire sempre con olio extra-vergine di oliva. Non lesinare nemmeno la frutta. Spuntino pomeridiano: Un'ora prima di allenarsi non dimenticare di spezzare la fame con uno spuntino costituito in prevalenza da carboidrati. Cena. Dopo l'allenamento, non si deve esagerare con il pasto serale. Gli alimenti ideali sono una minestra di verdure, arricchita con dell'orzo o riso integrale, una porzione di proteine (carne bianca o pesce o seitan) e una mela. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 338 PREVENZIONE E SALUTE CUORE E ANTIDOLORIFICI, TROPPI FANS AUMENTANO IL RISCHIO DI INFARTO Diclofenac e ibuprofene sotto accusa, ma il naprossene è sicuro L'assunzione prolungata di dosi elevate di alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei (i Fans) aumenta il rischio di infarto. A confermare quanto già suggeriti ai risultati di ricerche precedenti è un'analisi pubblicata da un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford sulle pagine di Lancet. Rielaborando i dati relativi a più di 350 mila persone è stato scoperto che un consumo eccessivo di diclofenac e ibuprofene è pericoloso per la salute del cuore. “Aumentano il rischio di malattie cardiovascolari – spiega Baigent – causando circa 3 infarti in più all'anno ogni 1000 pazienti trattati, uno dei quali potrebbe essere fatale”. Il problema non deve essere generalizzato per diverse ragioni, prima fra tutte il fatto che questo effetto non è associato a tutti i Fans. Lo stesso studio ha infatti dimostrato che un altro antinfiammatorio non steroideo, il naprossene, non aumenta il rischio di avere un attacco cardiaco. Inoltre, “le persone che assumono sporadicamente antidolorifici non devono preoccuparsi troppo”. Tuttavia, in alcuni individui i rischi associati all'uso frequente e massiccio di Fans sono maggiori. Si tratta delle persone che già di per sé convivono con un elevato rischio di infarto e di coloro che hanno bisogno di assumerne regolarmente e in grandi quantità. Queste ultime, “dovrebbero parlare con il loro medico di quale farmaco sia la soluzione preferibile per loro”. Infine, una categoria particolarmente a rischio sono i pazienti che soffrono di artrite, che in molti casi assumono elevate dosi di Fans per lunghi periodi. (Salute, Sole 24ore) Ac. FOLICO: L'IMPORTANZA DI ESTENDERE LA FINESTRA TERAPEUTICA A TUTTE LE DONNE in ETÀ FERTILE Il messaggio chiave “Estendere la finestra terapeutica”, espresso dagli esperti, vuole essere un invito a tutte le donne sessualmente attive per agire consapevolmente e assumere preventivamente la giusta dose di acido folico (400 mcg) Così si riduce il rischio di difetti del tubo neurale e diminuire l’incidenza di cardiopatie, labbro leporino, prematurità, autismo e ritardo del linguaggio nei loro futuri figli. “Basterebbe assumere l’acido folico a 400mcg per un periodo più lungo, rispetto ai soli mesi iniziali della gravidanza, per contrastare i difetti del tubo neurale nei nascituri. Si potrebbe incentivare l’assunzione di tale vitamina nel periodo in cui la donna inizia ad essere sessualmente attiva”, dichiara M.P. Pisoni, specialista in Ostetricia e Ginecologia. Anche l’AIFA, comprendendo la valenza della prevenzione delle malformazioni neurologiche, ha inserito l’ac. folico a 400mcg nell’elenco dei farmaci a rimborsabilità totale (classe A). “In Italia si verificano ogni anno poco meno di 600 casi di DTN (Difetti del Tubo Neurale) nei nascituri. È un dato molto elevato se si considera la “semplicità” della prevenzione, sufficiente a ridurre del 72% il rischio di DTN. Anche altre malformazioni come cardiopatie e labbro leporino potrebbero essere prevenute. Inoltre alcuni studi suggeriscono anche una riduzione del rischio di prematurità, di basso peso neonatale, di autismo e di ritardo del linguaggio”. (Sani e Belli) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 338 ALIMENTI E SALUTE COLESTEROLO E CUORE: MANGIARE SANO DOPO L'INFARTO SALVA LA VITA Tassi ridotti del 40% Abbandonare le vecchie abitudini e cominciar a mangiare sano dopo un attacco di cuore riduce il rischio di morire di infarto del 40%. STUDIO: A dirlo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine. La ricerca ha interessato 4000 uomini e donne, tutti colpiti da un infarto. Durante lo studio, durato molti anni, circa 1.000 partecipanti sono deceduti per varie cause, non sempre cardiovascolari. La maggior parte delle morti aveva un fattore un comune: si sono verificate tra coloro che avevano seguito una dieta scorretta. Il rischio di morire, invece, era ridotto del 30-40% tra coloro che avevano adottato un'alimentazione sana paragonabile alla nostra dieta mediterranea. Bastavano piccoli accorgimenti alimentari per dare benefici simili a quelli che si ottengono con una terapia di luna durata per abbassare il colesterolo. Numero studi hanno confermato gli effetti benefici sul cuore di un'alimentazione con pochi grassi. Chi segue una dieta vegetariana ha il 34% di probabilità in meno di morire di infarto e altre malattie cardiache o di essere ricoverato per le stesse ragioni, (studio pubb. sull'American Journal of Clinical Nutrition). Gli alimenti consigliati - Fagioli, riso, pasta, cereali, soia, spiegano gli studiosi, sono gli alimenti a più elevato contenuto di proteine vegetali e una proteina vegetale, l`acido glutammico, è in grado di abbassare la pressione arteriosa massima secondo i ricercatori americani, in uno studio pubb. su Circulation. Il pomodoro, alimento base della dieta mediterranea, è un alleato prezioso per prevenire i disturbi cardiovascolari. A proteggere il cuore è il licopene, una sostanza presente nell`ortaggio in generose quantità, che regala alla buccia il suo colore rosso intenso. Già noto per le sue proprietà terapeutiche contro il tumore alla prostata, il carotenoide è uno tra gli antiossidanti che impedisce la formazione delle placche che, nei vasi sanguigni, provocano le ostruzioni responsabili di ictus e infarti, contrastando l`azione nociva dei radicali liberi. (Salute, Sole 24ore) PERCHÉ IL MARITO TRADITO È CHIAMATO CORNUTO? Non è chiaro il motivo per cui le corna sono simbolo dell’infedeltà coniugale. Qualcuno suggerisce che l’aggettivo cornuto, nel senso di tradito, derivi dal maschio della capra (detto anche becco: da qui le espressioni “far becco”, “essere becco”) la cui compagna è nota per la disinvoltura con cui cambia partner. Però nell’antichità le corna erano simbolo di virilità, coraggio, audacia: gli dei venivano rappresentati con le corna sul capo e per imitazione i regnanti le inserivano nei loro diademi. Anche i guerrieri ornavano con le corna di capro i loro cimieri. Non è chiaro perché le sorti di questa parola siano così fortemente mutate coi secoli. Difficile etimologia. Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l’espressione “avere le corna” e l’aggettivo cornuto hanno cominciato ad avere il significato ingiurioso attuale. Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell’imperatore Andronico Comneno (1120 -1185). Si racconta che questi usasse rendere noti i suoi successi amorosi facendo appendere nei luoghi più frequentati della capitale le teste dei cervi da lui uccisi a caccia. Ma è un’ipotesi, e la questione è ancora aperta. (Focus)
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