-MSGR - 14 PESARO - 1 - 22/01/14-N: 136- N˚ 21 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Mercoledì 22 Gennaio 2014 • S. Gaudenzio Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO L’omaggio Pollini a Santa Cecilia in memoria di Abbado Ginevra Isolata al Cern l’antimateria scienziati italiani nel progetto La caccia Il mondo contro il Giappone: «No alla strage di delfini» Sala a pag. 23 Arcovio a pag. 15 Guaita a pag. 11 Londra, balzo del Pil Cura inglese la crescita possibile in Europa Oscar Giannino S orpresa, il leone della crescita nell’Unione Europea non è affatto la Germania di Angela Merkel, che ha chiuso il 2013 con un deludente e modestissimo più 0,4% del suo Pil, ma il Regno Unito di David Cameron. Che ha vissuto un 2013 di continua crescita delle stime: a inizio anno tutti predicevano un modesto più 0,6 o 0,7%, ma di trimestre in trimestre le cose sono andate sempre meglio, e se ancora a dicembre tutti immaginavano una chiusura d’anno a più 1,4%, la crescita fortissima dello 0,8% nel solo ultimo trimestre potrebbe aver fatto chiudere l'anno a più 1,9%. Un punto e mezzo più della Germania. La tendenza è confermata ieri dalle prime stime di crescita 2014 del Fondo Monetario. La Gran Bretagna è stimata a un più 2,4%, un punto più di quanto il Fondo valutasse il 2014 a metà dell’anno scorso. La Germania non andrebbe oltre il più 1,6%. L'Italia, per capirci, vede invece il Fmi abbassare ulteriormente le sue previsioni, dallo 0,7% allo 0,6%: la metà di quanto il governo Letta abbia stimato nella sua legge di stabilità (l’1,1%). Lasciamo stare che le previsioni vanno prese con le molle. Per esempio a metà 2012 il Fmi stimava per il 2013 al 5,6% la crescita del commercio mondiale - il motore dello sviluppo planetario - e poi è stata a malapena del 2,7%, il che getta qualche ombra sulla correzione al rialzo al 3,7% per la crescita mondiale 2014, visto che nel frattempo la stima di aumento del commercio scende dal più 4,9 al più 4,5%. Continua a pag. 10 Strappo nel Pd, altolà di Renzi Cuperlo si dimette da presidente: basta attacchi personali. Tensione sulla legge elettorale Il segretario: l’intesa non si tocca o si vota e sparite. Letta accelera: rimpasto in settimana ` ` Coppa Italia. Giallorossi in semifinale Il retroscena Scissioni Dossier giustizia, stretta del sindaco sull’azione penale L’eterna purezza quella sindrome da Livorno a oggi Claudio Marincola Massimo Adinolfi D S a quando Renzi ha incontrato Berlusconi, parlare di giustizia in casa Pd è diventato più difficile. Continua a pag. 7 iccome tutto è cominciato con una divisione, nel ’21, e ieri ne era l’anniversario, ecco di nuovo il fantasma della scissione. Continua a pag. 10 In pensione prima con il prestito Niente tagli alle detrazioni Irpef Gli sgravi dovevano scendere al 18% già da quest’anno ` La rivincita della Roma Gervinho fa fuori la Juve ROMA La Roma conquista la semifinale della Coppa Italia battendo 1-0 la Juventus. Decisivo il gol di Gervinho segnato a undici mi- Sparò ai carabinieri a Palazzo Chigi sedici anni a Preiti ROMA È stato condannato a 16 anni Luigi Preiti, che il 28 aprile dello scorso anno davanti a Palazzo Chigi, mentre era in corso l’insediamento del governo di Enrico Letta, sparò contro alcuni carabinieri ferendone quattro, uno in modo particolarmente grave, il brigadiere Giangrande. Martina Giangrande, la figlia del carabiniere ferito, ha assistito in silenzio alla lettura della sentenza in aula. Poi ha dichiarato: «Siamo davvero soddisfatti. Mio padre, che non può parlare, dal letto d’ospedale a gesti ha fatto capire: bene così». Cirillo e Mangani a pag. 13 ROMA Alta tensione sulla riforma elettorale. Cuperlo si dimette da presidente, dicendo: basta attacchi personali. Ed è scontro nel Pd. Ma Renzi ribatte: «L’intesa non si tocca. Certo, si poteva fare di meglio, ma fino ad ora non si era fatto neanche questo». E a chi minaccia di trasformare l’iter parlamentare in una corsa a ostacoli dice: se tirate troppo la corda salta tutto, allora si va al voto e sparite. Letta intanto prepara il blitz, con un rimpasto già nel week-end. Conti, Fusi e Stanganelli alle pag. 2, 3 e 5 nuti dalla fine. I giallorossi dovranno affrontare la vincente di Napoli-Lazio. Servizi nello Sport ROMA Al ministero del Lavoro si stanno apportando gli ultimi ritocchi a nuove norme sulle pensioni. Il progetto prevede la possibilità di lasciare il lavoro con due o tre anni di anticipo rispetto ai requisiti previsti dalla riforma Fornero. Lasciato il lavoro si incasserà una sorta di vitalizio a termine della durata di due o tre anni, un prestito che una volta andati in pensione verrà restituito con una decurtazione dell’assegno del 15 per cento. Sul fronte delle detrazioni Irpef, invece, non ci saranno tagli: resteranno al 19 per cento. Bassi, Cifoni e Franzese alle pag. 8 e 9 Immigrazione Cancellato il reato di clandestinità carcere soltanto in caso di recidiva AA T S I C CAS S ETRO FA TO D I R O ’ L L NE DAI CAMPI “DUX” ALLA GUERRA. DALLA PITTURA MODERNA AI NOVE CHILI DI PEPE. lano e mesco edia si m m o c edia e g ge ... trag vono ... che si le o larante co m m u atti esi tr a a ri sto ... una ... a euro 1,86 e di cors delicato a ... in GOOGLE Books evole, ... scorr in ogni pagin ole e su AMAZON.it piacev www.cassiomorosetti.it [email protected] Dopo due giorni di battaglia in Senato, con la mediazione del governo, è stato cancellato il reato di clandestinità (182 sì, 16 no e 7 astenuti). Si chiude così l’era del pacchetto sicurezza varato nel 2009 dal governo Berlusconi. Il carcere ora viene previsto solo in caso di recidiva. Guasco a pag. 6 GEMELLI, ARRIVANO NUOVE OCCASIONI Buongiorno, Gemelli! Gli invidiosi dicono che siete “doppi”, intendono bugiardi e simulatori, ma non è esattamente così. Governati da due stelle, siete segno doppio perché nella vita avrete sempre una seconda possibilità, se la prima non riesce. Oggi e domani, Luna al massimo della forza benefica, vi offre occasioni di successo e di amore. Rafforzate i rapporti che vi interessano, premiate il coniuge per la pazienza e il suo costante sostegno, con la passione e un gesto di generosità (regalo). Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 22/01/14-N:RCITTA 2 Primo Piano Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Cuperlo si dimette scontro nel Pd Renzi: dalle correnti già troppi danni Alta tensione sulla legge elettorale. E sulle polemiche nella coalizione: «I partitini si arrabbiano? Si arrangino» ` IL CASO ROMA Alcune ore di incertezza separano l’attacco di Renzi a Cuperlo al termine della Direzione, dalla decisione del presidente del Pd di dimettersi. Lascio - scrive Gianni Cuperlo nella sua lettera al segretario - non per «rancore o invidia», ma perché «colpito e allarmato da una concezione del partito e del confronto al suo interno che non può piegare verso l’omologazione di linguaggio e di pensiero». Il leader della minoranza dem si dice convinto che «non possa funzionare una comunità politica dove lo spazio e l’espressione delle differenze finiscono in una irritazione della maggioranza e, con qualche frequenza, in una conseguente delegittimazione dell’interlocutore». «Caro Gianni, rispetto la tua scelta», è l’asciutta risposta a Cuperlo di Renzi che tuttavia afferma di «pensare che un tuo impegno in prima persona avrebbe fatto bene alla comunità di donne e uomini cui tu ti riferisci. Sono certo che pur con funzioni diverse - ripartiremo insieme». Ricordato di essere stato anche lui bersaglio di attacchi livorosi, quando in un articolo dell’Unità gli venne dato del «fascistoide», il segretario democrat difende punto per punto l’accordo sulla legge elettorale. «Certo, si poteva fare di meglio - ammette - ma fino ad ora non si era fatto neanche questo». E quanto a rimettere in discussione i punti dell’intesa «senza il consenso degli altri, si rischia di far precipitare tutto». Su uno dei temi più contestati, l’assenza delle preferenze, Renzi «confessa»: «Sono un sostenitore delle preferenze. Purtroppo sul punto si è registrata la netta ostilità di Forza Italia e io non ce l’ho fatta a ottenerle. Nella trattativa ciascuno ha dovuto mollare qualcosa». Da oggi, dice il leader dem, «solo le Camere potranno fare cambiamenti. Nel Pd si fa quello che ha deciso la Direzione. Non è che adesso - è il suo secco avvertimento - si blocca tutto per le dinamiche di corrente. Le correnti hanno già fatto troppi danni al Pd». «RIFORME O ELEZIONI È SCONCERTANTE CHE TRA SENATO GRATIS BALLOTTAGGIO E LISTE SI PROTESTI... ALLORA CHIAMATE GOLDRAKE» Goldrake Anche la scelta, «obbligata» di incontrare il Cavaliere viene difesa a spada tratta da Renzi, ospite ieri sera a ”Porta a Porta“: «Sono 20 anni che diciamo che FI è un partito padronale. C’è qualcuno che può negare che Berlusconi è FI e che FI è Berlusconi? Chi dovevo incontrare, Dudù?». Al di là delle battute, la tensione nella maggioranza sulla riforma elettorale resta alta. Ogni partito si attesta sulle proprie richieste e di fronte a quella dei partiti minori di abbassare le soglie di sbarramento, il leader pd è liquidatorio: «Il giochino è interessante. Con tutto il rispetto, si mette la soglia proprio per evitare il ricatto dei partitini e i partitini si arrabbiano? Si arrangino». Poi, rivolto soprattutto al Pd, Renzi ha uno sfogo: «Trovo sconcertante che a fronte di un quadro che mette il Senato gratis, le Regioni a dieta, il taglio da 1 miliardo ai costi della politica, il ballottaggio, il premio di maggioranza, si protesti. Chiamate Goldrake, più di così non potevo fare». Il rabbuffo del segretario ottiene un risultato sorprendente: è proprio uno dei suoi più accesi avversari, Stefano Fassina, a riconoscere che «Renzi ha fatto un ottimo lavoro. Ora c’è un accordo, lavoriamo per migliorarlo. Noi vogliamo che le riforme vadano in porto. Tutto il resto dimentichiamolo». Musica per le orecchie di Matteo che, incontrando ieri sera i deputati dem, sottolinea l’importanza del passaggio a cui si è giunti: «Se falliamo noi falliscono tutti. Senza riforme la legislatura rischia. Mentre chi non mi ha mai creduto deve prendere atto che nessuno trama contro Letta». Mario Stanganelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianni Cuperlo e Matteo Renzi Bersani dimesso dall’ospedale «L’aria di casa mi aiuterà a guarire» IL PERSONAGGIO dal nostro inviato PIACENZA Tapparelle abassate e telefoni staccati. Pierluigi Bersani dopo sedici giorni di passione torna a casa, ma l’ordine dei medici è perentorio: riposo assoluto, niente visite, niente politica. A dispetto di chi aspetta da lui parole chiare sulle tensioni che atraversano il partito. In ogni caso le uniche dimissioni gradite al Pd sono finalmente arrivate: l’ex segretario ha lasciato la stanza al quarto piano dell’ospedale Maggiore di Parma ed è tornato fra le mura domestiche a Piacenza, guardato a vista da moglie e figlie ben contente di tenerlo lontano dalle tentazioni. Gianni, l’anti Fonzie modello Rilke e gli irriducibili della vecchia ditta I PERSONAGGI ROMA «Davvero c’è Cuperlo lì dentro? Allora scappo!». E infatti il renziano Luca Lotti, uno dei nuovi padroni del partito, prende al volo l’ascensore e se ne va. Lontano dalla sala Enrico Berlinguer, dove Cuperlo si sta dimettendo e che è il posto giusto in cui la sinistra-sinistra, giovane e vecchia, vecchia ma giovane, che si sente il nuovo Quarto Stato guidato da Cuperlo e Fassina, parte all’assalto di Renzie. Considerato non un Fonzie ma un nuovo Craxi. Un «giocatore di poker». La battuta che circola di più, tra i cuperliani che sono affini ma diversi dai bersaniani che sono simili ma non uguali ai Giovani Turchi e che sono gli ultimi giapponesi o i dieci piccoli indiani della residua sinistra non disponibile a morire renziana (e morire e basta?), è quella attribuita alla forzista Mariastella Gelmini: «Ma com’è che il Pd ha trovato il successore di Berlusconi, e noi no?». Cuperlo con D’Alema L’ETERNO ENFANT PRODIGE DIVERSAMENTE DALEMIANO COSTRETTO A PASSARE DALLA POESIA MITTELEUROPEA ALLA MIMETICA Ridono ma anche no i cuperlisti, quelli che almeno per gioco vorrebbero la kappa come lo strepitoso fake di Cuperlo su Twitter (Kuperlo). E comunque credono in lui, in Gianni, nel cinquantenne enfant prodige diversamente dalemiano ma non troppo (avete presente Velardi o Rondolino? Era dei loro, ma non come loro e semmai più simile a Rainer Maria Rilke di cui Cuperlo ama sommamente questa immagine: «Il futuro entra in noi molto prima che accada») il quale è così gentile nel tratto e nel linguaggio, così crepuscolare e austro-ungarico di cultura e di provenienza (Trieste, Magris) che un segretario alla Pieraccioni non è proprio il suo ideale. Uno che dice «Fassina chi?», «D’Attorre chi?», «Zoggia chi?», «Damiano chi?» «Stumpo chi?», «Leva chi?», «Cuperlo chi?» (le ultime Matteo non le ha dette ma le pensa). «Ma qui non è una questione di linguaggio - è la Cuperlo version - e non mi sono certo offeso perchè Renzi ha detto che sono stato eletto nel listino e non con voti miei. E’ la sua concezione del partito, in cui non si può discutere e bisogna pensarla in tutto come lui, che va fermata subito». IL QUADRO E allora il Quarto Stato, ma Rilke nel dipinto originario non c’era, s’è messo in movimento. Matteo mostra di infischiarsi di loro «Non mi sembra che nella sua risposta alla mia lettera di dimissioni avesse un grande afflato nel chiedermi di ripensarci», ammette Cuperlo - ma loro non demordono. E i tanti nicodemisti dem - quelli che fingono di essere renziani o non troppo anti-renziani da fuori ma nell’intimo della loro coscienza aspettano che Matteo scivoli per calpestarlo - potrebbero prima o poi dargli una mano. A meno che Fassina non gli rubi lo scettro, a meno che Orfini e i Giovani Turchi non renzeggino troppo come fanno da qualche tempo, l’allievo «bello e intelligente» di D’Alema è deciso a rovinare la nuova serie di Happy Days interpretata Pier Luigi Bersani Nei programmi del primario di neurochirugia Bersani sarebbe dovuto essere dimesso oggi. L’anticipo di ventiquattro ore dice che le sue condizioni sono migliori del presvisto. Il 5 gennaio un’emorragia cerebrale causata da un’aneurisma aveva reso neccessario il ricovero e un intervento chirurgico. Poco più di due set- HANNO DETTO Ho detto bravo Renzi? Naturalmente ero ironico La battuta non s’è capita? STEFANO FASSINA Le liste bloccate una vigliaccata così il gruppo si spacca. Matteo rischia la fregatura da FI ALFREDO D’ATTORRE timane dopo i medici certificano che «l’illustre paziente» si è ripreso, senza danni cerebrali e senza conseguenze. Però, ammoniscono, non è stata una cosa da poco. «Grazie ai medici e grazie ha chi mi ha mostrato solidarietà» fa scrivere Bersani su twitter «L’aria di casa mi aiuterà a guarire». L’aria di casa è quella di una villettina nella prima periferia di Piacenza, la stessa dove la mattina della vigilia dell’Epifania si era sentito male. Ci fa rientro poco prima dell’ora di cena. Il telefono è silenzioso. Da Roma molti vorrebbero sapere se l’ex segretario ha qualcosa da dire su Renzi, Cuperlo, e la legge elettorale: bisognerà aspettare ancora. Re. Pez. © RIPRODUZIONE RISERVATA da Renzie. E una delle donne combat (combat chic, con filo di perle e la Milano elegante dei banchieri progressisti nel sangue) a lui più vicine, la prima a presentarsi ieri con lui all’appuntamento di lotta a Montecitorio, è Barbara Pollastrini. Con cui Gianni è unito da amicizia vera. Ma al posto di D’Alema che gira il mondo da aspirante statista globale, assicurando però che darà sempre battaglia «per la salvezza della sinistra» e dunque non priverà i dieci piccoli indiani del suo magistero, i D’Attorre sono in campo. E a proposito del Comandante Max, proprio lui aveva detto a Cuperlo di non fare il presidente del Pd di Renzi, Gianni aveva disobbedito per una volta ma ora deve riconoscere che il maestro aveva ragione. E si mette in guerra, anche se i cuperliani sono divisi e chi vuole le preferenze e chi no, chi vuole la pace con il segretario - «Sarebbe bastata una reciproca telefonata dolce, altro che lettere» - e chi la sfida cruenta, chi teme l’isolamento e l’irrilevanza e chi un pensierino alla scissione sotto lo sta facendo. Si salveranno gli ultimi giapponesi o magari sarà Matteo a soccombere nella giungla parlamentare, che è lontana dalla Mitteleuropa? Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 22/01/14-N:RCITTA 3 Primo Piano Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Matteo: se si va alle urne sparite Sinistra pronta al Vietnam d’aula `Tesa riunione serale con i deputati `Il fronte della minoranza si assottiglia «Se tirate troppo la corda salta tutto» Speranza: l’intesa non torna in discussione IL RETROSCENA ROMA «Vogliono far saltare tutto? Ma così si va dritto alle elezioni», il discorso che Matteo Renzi ha fatto non solo ai suoi, ma alla sua maggioranza, quella che ha vinto le primarie e lo ha portato alla guida del Pd. Il segretario è consapevole che la partita adesso si gioca tutta in Parlamento: stretto il patto del Nazareno con Berlusconi, varata la legge elettorale, ora tocca alle Camere, ma c’è già chi affila le armi per trasformare l’iter parlamentare in un sentiero vietcong fatto di emendamenti, mozioni, distinguo, correzioni, ordini del giorno, tutti tesi a snaturare il testo di riforma. Renzi lo sa, lo ha visto, e ha dettato la linea, le contromisure: «Tireranno la corda, ma non fino al punto da far saltare tutto e seppellire il governo sotto le macerie, con la conseguenza che a quel punto si andrà a votare». Un ragionamento che tradotto in politica assume le sembianze della famosa pistola sul tavolo delle trattative: se i vietcong avessero la meglio, se tutto crolla, allora si va dritto alle elezioni con il Porcellum post Consulta, «e a quel punto le liste le fa il segretario e vediamo quanti della minoranza verranno candidati». I numeri del Pd FECONDAZIONE ASSISTITA Deputati Senatori 293 108 GLI ISCRITTI Politiche 2008 26,1% 25,4% Europee 2009 Politiche 2013 50 0.1 63 60 0.0 00 33,2% 62 0.0 00 60 9.6 67 83 1.0 42 ALLE URNE '09 '10 '11 '12 '13 ANSA Spiega a sua volta Walter Verini, veltroniano della prima ora e tornato con Renzi in maggioranza: «Qui non stiamo discutendo della fecondazione assistita, non è una legge dove è prevista l’obiezione di coscienza, questa è la legge elettorale, la madre di tutte le riforme, una proposta avanzata dal partito, frutto di un patto con l’avversario, mica possiamo metterci a giocare con gli emendamenti in funzione di scardinamento. Faccio fatica a considerare ancora del Pd uno che vota contro la riforma elettorale». Il segretario è consapevole dei rischi e delle trappole che gli irriducibili stanno cercando di frapporre, ma pensa che alla fine non ci sarà la guerra nucleare, appunto «non tireranno troppo la cor- da», Renzi pensa che «alla fine probabilmente scatterà il riflesso post comunista della disciplina di partito». All’assemblea dei deputati, facce tese, nervosismo che si toccava, visto che si è svolta con le dimissioni di Cuperlo ancora calde, il capogruppo Roberto Speranza, bersanian dalemiano, ha agitato il ramoscello d’ulivo e ha fatto affermazioni impegnative: «L’accordo che hai raggiunto, Matteo, è patrimonio di tutti noi e nessuno vuole metterlo in discussione». Al momento, però, le cose si sono messe di- versamente. Il testo approda oggi in commissione affari costituzionali, lo stanno scrivendo i funzionari della Camera con la super visione della renziana Maria Elena Boschi e del franceschiniano Gianclaudio Bressa, ma i numeri al momento non sono per Renzi, visto che gli attuali gruppi sono stati eletti in epoca bersanian dalemiana. In commissione ad esempio, sulla carta, 13 stanno con Cuperlo e 8 con il segretario; in aula, sempre sulla carta, su 293 deputati dem, gli schieramenti sono sul fifty fifty. Alla riu- SONO ALLARMATO DALLA TUA CONCEZIONE DI PARTITO, HAI RISPOSTO A OBIEZIONI POLITICHE CON ATTACCHI PERSONALI RISPETTO LA TUA SCELTA. SI POTEVA FAR MEGLIO? CERTO MA FINO AD ORA NON SI ERA FATTO NIENTE Gianni Cuperlo Matteo Renzi La polemica M5S: Italicum peggio della legge Acerbo «L'Italicum è peggio della legge Acerbo, la legge elettorale del Duce». Lo affermano i deputati M5S membri della commissione Affari costituzionali della Camera. «Faremo una battaglia durissima contro questa nuova porcata», afferma il deputato Danilo Toninelli. «Sono trascorsi 91 anni da quel lontano 1923, quando Mussolini, a capo di una maggioranza in cui erano presenti gli antesignani di Renzi, i popolari, propose una riforma elettorale proporzionale per liste, con premio di maggioranza, dove alla lista più votata, che raggiungeva almeno il 25% dei voti, sarebbe andato un premio di maggioranza. Oggi Renzi, in profonda sintonia con Berlusconi, fa peggio dello stesso Mussolini che aveva sì previsto una soglia bassissima per il premio, ovvero il 25%, ma che si era guardato bene dall'inserire il doppio turno, voluto invece da Renzi e che rende la sua proposta addirittura peggiore». L’intervista Rosy Bindi «Il neosegretario sia più sobrio così rischia di farsi votare contro» ROMA Rosy Bindi commenta con un pizzico di amarezza e di preoccupazione l’addio di Gianni Cuperlo alla presidenza del Pd: «Le dimissioni sono sempre una decisione personale che io rispetto». Sì, ma qui c’è una ferita nel cuore stesso del Pd. E le motivazioni di Cuperlo sono tutte politiche. Le condivide? «Condivido soprattutto la principale: cioè che all’interno di un partito plurale e democratico va riconosciuto il valore di stimolo della minoranza interna, la sua legittimità e per molti versi anche necessità. Questo vale per tutti, a maggior ragione per chi svolge la funzione di guida di quel medesimo partito ed ha il compito di ascoltare, comprendere e perfino tutelare chi la pensa diversamente». E invece Renzi usa il consenso come una clava... «Siamo all’inizio di un percorso, diciamo che dobbiamo prenderci le misure l’uno dell’altro. Renzi ha detto che non rinuncerà mai a fare le battute: io invece penso che il ruolo di leader esige anche qualche maggiore sobrietà e una forma di autodisciplina personale. La risposta sul piano personale ad una argomentazione politica svolta da Cuperlo a mio avviso non dovrebbe far parte dello stile del segretario di un grande partito. Renzi è giovane, gli riconosco delle grandi qualità, credo che crescerà nello svolgimento del suo ruolo. Tuttavia non penso che chi sostiene di essere giovane solo per questo possa rivendicare di aver raggiunto pienamente la maturità». Ma è solo una questione di stile, oppure è in discussione nel Pd l’agibilità politica della minoranza? «Ripeto, siamo ai primi passi e dobbiamo un po’ tutti prenderci reciprocamente le misure. Ritengo che tutti siano animati dalla volontà di tenere unito il partito». Anche facendo un accordo così impegnativo con Silvio Berlusconi? Per di più Renzi precisa che è «CHI GUIDA UN PARTITO DEVE ASCOLTARE E PERFINO TUTELARE CHI LA PENSA DIVERSAMENTE NON FARE BATTUTE» «L’ACCORDO CON BERLUSCONI? LE BLINDATURE NON AIUTANO SOPRATTUTTO SE FATTE CON IL CAVALIERE» del genere prendere o lasciare. «La forza degli accordi sta nella possibilità di migliorarli. Se invece si ispirano al principio tutto o niente allora non sono accordi forti. Quello stipulato con Berlusconi è un accordo importante perché tiene insieme riforma elettorale e modifiche costituzionali restando nel solco della Carta. Nessuno più di me è soddisfatto della condivisione a rivedere l’articolo V e dell’abolizione del bicameralismo perfetto senza che venga introdotto il tema del presidenzialismo. Guai a non accompagnare questa fatica, guai ad avere atteggiamenti che mirano a sabotare». E il però quando arriva? «Ecco, è semplice. Partendo dalla legge elettorale, che mi pare la cosa più matura, ci sono cambiamenti che è necessario apportare. Le blindature, sotto questo profilo, non aiutano. Anzi». La blindatura, come la definisce lei, è parte integrante dell’accordo. Renzi ha fatto male a parlare Rosy Bindi con Berlusconi? «No, ha fatto bene. Non ha fatto bene a chiudere un accordo di questa portata solo con Berlusconi. L’accordo si deve fare con tutti, non si propone a tutti l’accordo fatto solo con qualcuno. Men che meno se quel qualcuno è Berlusconi». Lei cosa cambierebbe? «I punti delicati sono tre, evidenziati da autorevoli costituzionalisti e da tutti i partiti, 5Stelle compresi, tranne FI e parte del Pd. Il doppio turno deve essere vero: la nione della minoranza, Alfredo D’Attorre, tra i più combattivi degli irriducibili, ha lanciato il grido di battaglia: «Noi eravamo e siamo perché il Pd sia un soggetto politico, ma visto che qui si vuole ridurlo a mero spazio politico, allora non c’è disciplina di partito che tenga». DIMISSIONI DECISE PRIMA Ma nella minoranza questa linea al momento appare minoritaria. E si è capito meglio l’origine delle dimissioni di Cuperlo, dettate pare dal fatto di essere finito in minoranza nella corrente dove, su spinta dei giovani turchi, è passata la linea dialogante e non della rottura con la segreteria. «Ascolterai il mio ultimo intervento da presidente», ha detto Cuperlo a Sandra Zampa, la vice presidente, prima di andare alla tribuna della direzione, il che lascia pensare che le dimissioni erano, come dire, preventivate, non causate dal «Cuperlo chi?» renziano. Non solo. Alla cena al Grano, luogo degli incontri tra Bersani e Renzi, i capi della minoranza hanno tutti invitato Cuperlo a ripensarci, a non dimettersi, «fatemici pensare questa notte», la richiesta di Gianni il triestino, ma la notte non portò consiglio. E il giorno dopo, alla buvette della Camera, Matteo Orfini tra i fautori della linea del dialogo raccontava e scherzava: «Tutti gli abbiamo detto di non farlo, di ripensarci, ma qui pare che se non ti dimetti non conti nulla». Si pone adesso il problema di chi eleggere alla presidenza del Pd. Renzi ha confermato che quella carica per lui deve rimanere alla minoranza, ma è chiaro che vorrebbe uno aperto al dialogo e non con l’elmetto: non potrà essere, quindi, una tipo Barbara Pollastrini, troppo cuperliana, si pensa piuttosto o a Guglielmo Epifani (ma può uno che è appena stato segretario fare il presidente della direzione?) o, più gettonato, Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente e vero leader dei giovani turchi, che più volte ha polemizzato con Stefano Fassina. Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA soglia del 35 per cento è troppo bassa, meglio il 38. Il bipartitismo è estraneo alla cultura e alla storia politica italiana: dunque non si possono mortificare con soglie di sbarramento così alte le forze minori. E poi c’è la questione decisiva delle liste bloccate. Io non ho mai mitizzato le preferenze però oggi è impensabile ripresentarsi agli elettori togliendo loro la possibilità di scrivere sulla scheda il nome ed il cognome del candidati che preferiscono». E allora, come finisce? «So bene che le leggi si fanno in Parlamento e non si può arrivare davanti ai propri deputati e senatori dicendo prendere o lasciare, per un accordo peraltro sottoscritto da due leader extraparlamentari. Non voglio creare un incidente di percorso in una materia così delicata. Ma proprio per evitarlo è bene rivedere le parti più a rischio - senza sottovalutare i rilievi della Consulta - se necessario anche tornando a discutere con chi l’ha sottoscritto, ossia Berlusconi stesso. Solo così il processo di riforma ha possibilità vere di giungere in porto». E se invece Renzi insiste: o così o niente? «Allora ci si espone al rischio che qualcuno presenti emendamenti in Parlamento e qualcun altro li voti». Carlo Fusi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 22/01/14-N: 5 Primo Piano ROMA «Io ci provo. Se poi in Aula qualcuno pensa di fare il furbo, si vota e vinco anche con il sistema che abbiamo». Con Stefania Giannini non ha usato giri di parole. Il colloquio di Matteo Renzi con il segretario di Scelta Civica risale a sabato scorso, ma l’epilogo immaginato dal segretario del Pd resta quanto mai attuale visto i contorsionismi del Pd e le resistenze del Nuovo Centrodestra all’ipotesi di riforma elettorale e istituzionale. STATISTI Stavolta però non si tratta della spavalderia di «un segretario giovane», come sostiene la vecchia guardia del Pd a trazione bersaniana. Quanto di una sponda che il sindaco di Firenze ha con il Quirinale che in questi giorni guarda con ottimismo, misto a preoccupazione, il dibattito in corso tra le forze politiche. L’ottimismo sta nella vena riformatrice di Silvio Berlusconi che Giorgio Napolitano ha ritrovato grazie anche al rapporto con Gianni Letta. Il plenipotenziario del Cavaliere è tornato prepotentemente sulla scena e ieri alla Camera ha rassicurato anche Luciano Violante sulle intenzioni dell’ex premier, tornato statista, malgrado l’avvicinarsi dei servizi sociali. Le preoccupazioni del Colle sono invece dovute alle guerre più o meno sotterranee nella maggioranza, tra palazzo Chigi e il Nazareno e nel principale partito della coalizione. Messi in fila i timori non superano, per ora, la soddisfazione per l’intesa che, sulla carta, salva il governo ma si allarga all’unica forza di opposizione che ha accettato la trattativa. Resta però il problema del governo e del rapporto molto freddo tra presidente del Consiglio e segretario del Pd che ieri hanno avuto un nuovo colloquio proprio per preparare la firma sotto il patto di coalizione e il ”mini-rimpasto” che potrebbe avvenire nel fine settimana. Prima del voto sulla mozione di sfiducia contro il ministro De Girolamo prevista per martedì, e prima del- Governo, Letta prepara il blitz verso il rimpasto nel week end Il premier deciso a forzare la mano: martedì `Dubbi del Colle sul bis. Renzi: decida Enrico si vota la mozione di sfiducia sulla De Girolamo Ma tra palazzo Chigi e Nazareno resta il gelo ` Enrico Letta al lavoro nel suo studio con Angelino Alfano, Dario Franceschini e Filippo Patroni Griffi l’appuntamento che il premier ha il 29 a Bruxelles. Letta da giorni scrive e riscrive il patto di programma e sta molto attento a non ”scoprire” i suoi ministri. Al punto da aver persino fatto cancellare ogni ipotesi di cancellazione delle detrazioni Irpef. «Troveremo i soldi con la spending review», fanno sapere dal ministero dell’Economia. Sono giorni che Letta osserva le mosse del segretario del suo parti- La visita Obama, viaggio a Roma il 27 marzo Il presidente Usa Barack Obama sarà ricevuto in Vaticano il 27 marzo per il primo storico incontro con Papa Francesco. Lo stesso giorno vedrà Giorgio Napolitano ed Enrico Letta. Legge elettorale in aula dal 29 gennaio Battaglia su preferenze e sbarramento IL CASO ROMA L’Italicum è oramai al nastro di partenza del percorso parlamentare. Ieri è stato avviato il dibattito generale in commissione Affari costituzionali a Montecitorio, ma l’ora X scatterà oggi alle 14, quando il presidente Francesco Sisto, forzista nonché relatore della proposta di legge, sottoporrà il testo base ai deputati chiamati da assumerlo. ALLARME COSTITUZIONALITÀ A lavorarci, più o meno freneticamente, oltre a Sisto, anche Denis Verdini (che ha materialmente gestito la trattativa con il Pd), la re- pastone” di governo ed è d’accordo con Alfano nel sostenere che senza «un bis» «non si va da nessuna parte». Renzi non si sottrae al nodo anche se rimanda la palla a Letta: «Decida lui che fare e di chi ha bisogno». Un atteggiamento, quello del segretario del Pd, che irrita il presidente del Consiglio e spinge la minoranza interna del Pd a scommettere su un eventuale governo Renzi-Berlusconi qualora l’attuale dovesse cadere. Fantascienza per il sindaco di Firenze, che però - fiutata la trappola anche sul bis - mette le mani avanti: «Se si mette mano al tutto, il Pd deve avere lo spazio che merita». Come dire che difficilmente il Nuovo Centrodestra potrà avere più di uno ministro di prima fascia anche perché, oltre al Pd, è per Renzi «giusto» dare anche spazio a Scelta Civica che da settimane bussa alla porta di palazzo Chigi. TUTTI A BARI sponsabile Riforme della segreteria di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, e il democratico Giandomenico Bressa: dovrebbe recepire alla lettera la proposta Renzi-Berlusconi, riassunta ieri da Lele Fiano in commissione, insieme con la vicepresidente vicaria dei deputati di Forza Italia, Maria Stella Gelmini. Sisto ha già annunciato che «saranno date 48 ore per presentare emendamenti», dunque entro venerdì, mentre i capigruppo si sono riservati di decidere dello slittamento dell’approdo in aula della legge elettorale: inizialmente previsto per 27 gennaio, potrebbe essere rinviato al 29, a causa della sovrapposizione con il congresso di Sel. E perché un pa- io di giorni in più potrebbero servire a definire gli eventuali aggiustamenti. Se ieri Sisto ha parlato di un «testo aperto», ha confermato che in commissione «sono emerse criticità e positività meritevoli di un attento lavoro parlamentare», nell’auspicio «che non ci sia da parte di nessuno melina o ostruzionismo». A storcere il naso, sono stati Fratelli d’Italia e i grillini. Il vicepresidente della commissione Danilo Toninelli ha lamentato l’avvio della discussione in assenza di un testo, «se non una carta straccia di quattro principi cardine, tutti incostituzionali». Ma del rischio d’incostituzionalità ha parlato anche il ministro delle Rifor- to al quale giovedì scorso qualcuno aveva consigliato di rispondere rimettendo il mandato. Letta è invece un ”freddo” e attende che Renzi compia il suo lavoro per poi presentargli il conto di un governo che, per permettere al Parlamento di lavorare sul pacchetto di riforme, ha bisogno «di un sostegno convinto del principale partito di maggioranza». Il presidente del Consiglio non ci sta a farsi ”rosolare” da Renzi. Vorrebbe il ”rim- La proposta di Renzi Il sistema elettorale per la Camera secondo il segretario del Pd 1 PREMIO DI MAGGIORANZA LISTE BLOCCATE Al massimo il 18% dei seggi alla coalizione 2 che ottiene il 35% dei voti Mini liste bloccate di 6 candidati 3 per circoscrizione 4 18% 5 35% 6 7 Giorni IL RETROSCENA Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it 8 9 10 DOPPIO TURNO DI COALIZIONE Se nessuna coalizione ottiene il 35% le prime due vanno al ballottaggio dopo 15 giorni per il premio di maggioranza 11 SBARRAMENTO 5% partiti in coalizione 12 8% 13 partiti non coalizzati 14 12% coalizioni 15 Meglio quindi procedere con cautela, aggiustare qualche pedina e attendere che il testo di legge elettorale esca dalla prima Commissione della Camera presieduta dal berlusconiano Francesco Paolo Sisto. Il passaggio non sarà facile, anche se Berlusconi ha detto chiaramente ai suoi che «non si tocca nulla dell’accordo» fatto con Renzi. Forza Italia continua a dividersi tra i fautori del «voto subito» e coloro che arrivano persino ad ipotizzare un rientro nel governo. Il ritorno del Cavaliere in una beauty farm, e la manifestazione che Raffaele Fitto ha organizzato per domenica a Bari per i 20 anni di FI, sono il segnale dei dubbi che serpeggiano ad Arcore sulla tenuta del Pd e sulla possibilità di fare le riforme. Renzi però continua a crederci ed, evocando Goldrake («se non va bene chiamate lui»), assegna al suo tentativo di cambiare la legge elettorale, cancellare il Senato e riformare il Titolo V, il senso dell’ultima opportunità che ha l’attuale Parlamento e il suo partito di non consegnare il Paese ai grillini. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA me, l’alfaniano Gaetano Quagliariello, soprattutto riguardo alle soglie del premio di maggioranza, e alle liste bloccate, sollecitando a tenerne conto affinché «il testo possa essere più solido». In realtà, le trattative con il Nuovo centrodestra, sarebbero ancora in corso: ottenuto il doppio turno, più che alle preferenze il leader Angelino Alfano punterebbe ad introdurre nel testo la possibilità di apparentamenti tra il primo e il secondo turno, in caso di un più che possibile ballottaggio. Fonti parlamentari democratiche ieri, però, escludevano che si trovi un accordo con Silvio Berlusconi e Renzi in questo senso. Più probabile, invece, che il Parlamento possa intervenire sulle soglie, alzano dal 35 al 38-40% quella per accedere al premio di maggioranza, e abbassando invece al 4 o al 3% quella per le liste in coalizione. Sonia Oranges ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA SOTTOCOSTO Voli da Fiumicino a Lamezia 17 € ,99 Palermo 17 € ,99 Catania 26 € ,99 www.ryanair.com Prenota entro la mezzanotte del 23 Gennaio 13. Offerta di solo andata a partire da, valida per viaggiare dal Lunedì al Giovedì, a Febbraio e Marzo. Tasse incluse. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. 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E sempre di un reato penale si macchierebbe qualora infran- Il provvedimento, che rientra nel disegno di legge sulla messa alla prova, ha permesso di ricompattare le posizioni assai distanti tra gli esponenti del Pd e le fila del centro destra sulla questione degli immigrati clandestini. Con sfaldamenti anche all’interno di Forza Italia: se il presidente della commissione giustizia Nitto Palma (Fi) si schiera a favore, per il ACCORDO TRA PD E NCD LA LEGA PROTESTA: CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ KYENGE: FALSO È UN ATTO DI CIVILTÀ IL CASO ROMA Due giorni di battaglia serrata in Senato. Fino a quando ieri, con un emendamento-blitz del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, è stato raggiunto l’accordo. Con 182 sì, 16 no e 7 astenuti finisce l’era del pacchetto sicurezza varato nel 2009 dal governo Berlusconi: il carattere penale del reato di immigrazione clandestina viene abrogato e trasformato in un illecito penale. La Corte di Strasburgo Retroattività della Severino, primo sì al ricorso La Corte di Strasburgo ha dichiarato «ricevibile» un ricorso sulla retroattività della legge Severino sull'incandidabilità. Il caso concreto si riferisce a un candidato alle regionali del Molise, ma questo primo sì della Corte ha un rilievo anche rispetto al caso analogo di Silvio Berlusconi. Ora la Corte dovrà valutare la fondatezza del ricorso. «Nel ricorso si chiede di condannare lo Stato italiano per aver violato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo per l'applicazione retroattiva di una norma afflittiva», spiega l'avvocato Francesco Saverio Marini, il legale che ha assistito Miniscalco, la cui candidatura alle regionali in Molise ma fu esclusa in base alla legge sulla incandidabilità. Una decisione impugnata di fronte al Tar e al Consiglio di Stato, sollevando questione di legittimità di fronte alla Corte Costituzionale, ma i giudici amministrativi considerarono infondata l'istanza. Da qui la decisione di ricorrere a Strasburgo. gesse altri provvedimenti imposti dall’autorità amministrativa, come l’obbligo a presentarsi in questura. Al via libera si arriva dopo una giornata di duro confronto. Verso mezzogiorno la Lega pensa di poter ribaltare la situazione: ha fatto breccia in una parte del centrodestra e gioca il tutto per tutto con un subemendamento. In aula l’atmosfera si surriscalda, il Carroccio sbandiera striscioni che inneggiano «Clandestinità è reato», «No allo svuota-carceri». Ben 260 degli oltre 500 emendamenti al ddl sulla messa in prova portano la firma padana. Ma alla fine l’operazione di ricucitura di Ferri ha successo, con grande indignazione del leader leghista Matteo Salvini: «Il M5S ha fatto un regalo ai delinquenti (votando lo svuota-carceri) e ai clandestini (cancellando il reato). Per i grillini è pronto un Vadaviaiciapp Day!». Dal fronte degli scontenti si fanno sentire anche i senatori veneti di FI: «Così si danneggiano non solo i cittadini italiani, ma anche i tanti immigrati regolari che vivono nel nostro territorio». DROGA, PD ALL’ATTACCO Anche oggi il confronto si preannuncia caldo, per effetto dell’emendamento del relatore David Ermini (Pd) che punta a modificare la Fini-Giovanardi sulle droghe: un massimo di tre anni di reclusione contro i cinque attuali e multe meno onerose per il piccolo spaccio da strada della cannabis (da 2.000 a 12.000 euro contro una forbice di 3.000 -26.000). In questo modo, afferma Ermini, «torna di fatto una distinzione tra droghe leggere e pesanti», che rimetterà in discussione l’impianto della legge in vigore. L’incognita ora, temono i Democratici, è rappresentata dagli alleati del Nuovo centrodestra ieri assenti in commissione Giustizia. Le votazioni si concluderanno la prossima settimana, poi toccherà a Montecitorio. Claudia Guasco © RIPRODUZIONE RISERVATA La protesta della Lega a palazzo Madama L’intervista Alessia Morani «Cancellieri non trova i fondi poi però alza gli stipendi ai Tar» ROMA Non sembra troppo convinta, Alessia Morani, la responsabile Giustizia del partito democratico. Non lo dice ma l’impressione è che se dovesse dare un voto al ministro Cancellieri non si arriverebbe alla sufficienza. Il ministro ha chiesto alla politica di creare le condizioni perché si realizzino le riforme. Voi che cosa farete? «Al ministro ho risposto in Aula: bisogna accelerare, andare avanti. E per andare avanti servono le gambe, le riforme a costo zero non esistono. Se è vero che siamo in emergenza carceraria, che rischiamo le sanzioni europee e vorremmo invece tornare a camminare a testa alta allora bisogna essere coerenti». La Cancellieri non lo è stata? «Doveva battere i pugni quando è stata varata la legge di stabilità e non le furono concesse risorse. Eliminare gli emendamenti che avevamo presentato è stato un errore. Non c’è stata alcuna sensibilità su questo tema. Senza risorse si può fare ben poco. Le dico solo che non si fanno più affidamenti alle comunità terapeutiche: non ci sono i soldi. Negli uffici di esecuzione penale esterni siamo sotto di 500 unità. Non servirebbero grande cifra. Basterebbero 7/8 milioni di euro per il 2014. Eppoi ci sarebbe da dire che...ma lasciamo perdere». No, prosegua, prego «Non troviamo risorse per le urgenze e poi abbiamo trovato 14 milioni per gli stipendi di Tar e Consiglio di Stato». Su amnistia e indulto il vostro rimane un “no”. PARLA LA RESPONSABILE GIUSTIZIA DEL PD «SE È VERO CHE SIAMO IN EMERGENZA E RISCHIAMO SANZIONI UE, SERVE COERENZA» «Continuo a pensare che il sovraffolamento carcerario vada risolto attraverso misure strutturali e non con provvedimenti straordinari». Napolitano non la pensa così. «Non è esatto. Il capo dello Stato ci ha indicato le soluzioni per uscire dall’emergenza: riforme, capienza degli istituti di pena e provvedimenti di clemenza. Noi abbiamo scelto la strada delle riforme». Capitolo intercettazioni: prevede una stretta? «Premesso che le intercettazioni rimangono uno strumento fondamentale per le indagini e che perciò non si mettono in discussioni, vorrei approfondire un altro aspetto: come mai i costi rispetto agli altri paesi sono così elevati. Poi ci sono quelle che non andrebbero divulgate per rispetto della privacy». Si riferisce al caso De Girolamo? «No, non riguarda intercettazioni disposte da magistrati. Tutt’al più c’è da chiedersi come mai quelle conversazioni siano state carpite in quel modo e a quali fini». Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA Allarme del ministro: i ritardi giudiziari ci costano 387 milioni LA RELAZIONE ROMA Il malato è sempre grave, con i suoi quasi nove milioni di procedimenti civili e penali pendenti e, soprattutto, con un debito da 387 milioni di euro per risarcimenti da ingiusto processo. Il sistema giustizia «continua ad essere in sofferenza», ammette il Guardasigilli Annamaria Cancellieri nel suo intervento alle Camere che anticipa di qualche giorno la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, venerdì prossimo, in Cassazione. Certo, nella palude in cui da decenni è invischiata la giustizia italiana qualcosa si è smosso. Specialmente nel settore civile che al 30 giugno 2013, pur segnando il non invidiabile primato di 5.257.693 processi pendenti, ha registrato un -4% rispetto al 2012. Mentre, nel penale, i 3.462.907 processi che attendono di essere smaltiti sono su per giù gli stessi di due anni fa. LA CURA I mali sono noti, le azioni da intraprendere pure. Cancellieri le riassume così: rafforzamento dei riti alternativi, interventi sul meccanismo delle impugnazioni nel penale, mediazione nel civile, attuazione della riforma della geografia giudiziaria. Interventi, questi ultimi, che hanno incontrato non poche resistenze da parte dell’avvocatura. Alcune misure sono state attuate, come ad esempio il reclutamento di 400 giudici ausiliari nel civile, il recupero di efficienza e di personale con la cancellazione dei ”tribunalini”, il ripristino della me- diazione obbligatoria per diverse tipologie di cause, i pagamenti telematici in 21 dei 26 distretti di Corte di Appello. Ma la giustizia arranca. E non certo per colpa dei magistrati italiani che - tiene a sottolineare Cancellieri citando l’ultimo rapporto della Commissione Ue - sono ai primi posti in termini di produttività. Semmai «aumentano i carichi di lavoro e lo spazio di azione dei magistrati: da qui le insoddisfazioni QUASI 9 MILIONI I PROCESSI PENDENTI: 5.257.693 NEL CIVILE 3.462.907 NEL PENALE CON UN LIEVE TREND IN CALO per le lentezze dei giudizi e i timori che la sovraesposizione della Magistratura possa alterare il delicato equilibrio tra i poteri». La fotografia della Giustizia I numeri forniti dal ministro Cancellieri nella Relazione al Parlamento Processi pendenti LE CARCERI (dati al 30 giugno 2013) 8.757.693 5.257.693 3.500.000 totale civili penali Detenuti 62.326 9 gen 2014 59.644 uomini 2.682 donne 64.065 4 dic 2013 ANSA Finita nel mirino di Strasburgo, l’Italia ha poco tempo per dimostrare di aver invertito la rotta dell’intollerabile sovraffollamento delle carceri. L’ultimo decreto legge, ora in conversione alla Camera, ha offerto «primi risultati incoraggianti»: i detenuti erano 64.056 il 4 dicembre scorso e sono scesi a 62.326 il 9 gennaio. Indulto e amnistia sono infine una strada che consente di «rispondere in tempi certi e celeri alle sollecitazioni del Consiglio d’Europa», ma la responsabilità di tale scelta spetta al Parlamento. Sil.Bar. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 22/01/14-N: 7 Primo Piano Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Piano Renzi sulla giustizia: filtro sull’obbligo dell’azione penale `Al lavoro su un documento che verrà `Stretta sui costi delle intercettazioni presentato a marzo. Molti i punti-caldi e responsabilità civile delle toghe IL RETROSCENA segue dalla prima pagina La vacanza Silvio con Pascale e Toti in beauty farm Silvio Berlusconi è in partenza per qualche giorno di relax in un centro benessere al Nord, forse sul lago di Garda. Il Cav, raccontano a palazzo Grazioli, dopo settimane impegnative, culminate con l’accordo sulla riforma elettorale siglato con Matteo Renzi, ha deciso di staccare la spina per un po’. Ad accompagnarlo la fidanzata Francesca Pascale con il cagnolino Dudù, la fedelissima Maria Rosaria Rossi e Giovanni Toti. Il leader di Fi ne approfitterà per rimettersi in forma. Già prima di Natale aveva confidato ai suoi di voler dimagrire 7-8 chili per tornare in tv. Per tutta la durata della vacanza sarà congelata la pratica dei nuovi organigrammi di Fi, compresa la nomina di Toti alla guida dell’ufficio politico. Non che prima non lo fosse, sia chiaro. Ma ora, cioè dopo l’abboccamento del Nazareno, tutto viene visto sotto un’altra lente, con l’occhio di Paul Klee. Uno sguardo è dritto, rivolto all’esterno, l’altro obliquo, scruta dentro. Così che le riunioni che si tengono nella sede visitata dal Cavaliere hanno tutto un altro peso. Il sindaco ha affidato la materia all’avvocato civilista, Alessia Morani, eletta nel collegio Pesaro-Urbino. E lei, ex bersaniana, da quando il 9 dicembre si è insediata nella segreteria, la maneggia con cura. Ha messo su uno staff coordinato dal toscano - tanto per cambiare David Ermini, avvocato penalista a Firenze, membro della commissione Giustizia con fama di skanovista (94,98% di presenze, 2917 votazioni elettroniche, membro della commissione Bicamerale del comitato per il controllo dell’accordo di Schengen). Il gruppo scelto ha lavorato sodo, messo mano ai temi, per così dire, più scottanti. L’idea guida è un concetto semplice finora però poco praticato: non è tutto bianco o nero. C’è anche il grigio. IL DOCUMENTO A marzo partorirà un documento con un pacchetto di riforme, alcune già definite, altre ancora da chiarire perché trattano temi «troppo scivolosi». Le intercettazioni servono ma sono troppe e soprattutto costano troppo, ad esempio. Nel panorama europeo siamo quelli che spendono di più o quasi. Le indicazioni contenute nel documento si ispireranno alla legislazione degli altri paesi. Per smaltire la montagna di carte e processi sotto cui giace la giustizia italiana si interverrà anche in tema di obbligatorietà dell’azione penale: «La particolare tenuità del fatto costituirà causa di improcedibilità». Sarà il pm a chiedere l’archiviazione per quei fatti che hanno un contenuto di offensività così modesto da non giustificare l’impiego della costosa macchina del processo. vo. Ad esempio l’esclusione della liberazione anticipata speciali per chi reati di mafia. Tutto per alleggerire le strutture carcerarie gravate oggi da 62.800 detenuti. I provvedimenti messi in campo puntano a ottenere «un effetto balsamico permanente e non solo temporaneo, «che si aggiungerebbe a un messaggio di impunità». La Morani ha incontrato già sindacati, associazioni e lavoratori. L’agenda è piena, in questi giorni tutti bussano alla porta di Renzi. Intorno c’è la rete consolidata che ruota intorno al partito democratico. I settori sono stati divisi: civile, penale, famiglia e lavoro. Il giudizio civile è quello che pesa di LIBERAZIONI ANTICIPATE «Messa alla prova», depenalizzazioni, liberazioni anticipate speciali - al vaglio dei magistrati - e stabilizzazione delle misure già decise dalla Severino, come la possibilità di scontare gli ultimi 18 mesi di pena ai domiciliari, tutte le misure già contenute nel decreto carceri trovano spazio nel disegno renziano ma con qualche corretti- VERINI: SENZA PIÙ L’ASSILLO DELLE LEGGI AD PERSONAM SI PUÒ FINALMENTE VOLTARE PAGINA più sull’economia del paese. Per applicare una forte deflazione del contenzioso si pensa all’istituzione di camere arbitrali dell’avvocatura presso gli ordini forensi, pro, muovendo la negoziazione assistita e il processo civile telematico. Dicevamo dei temi scomodi. Uno di questi da sempre è la responsabilità civile dei magistrati. Un tempo non se ne sarebbe mai parlato. ora ci si sta ragionando partendo dal disegno di legge presentato da Danilo Leva il 25 ottobre scorso. Corretto e modificato, meno blando. «Si ragiona» su misure «che non abbiano intenti punitivi» ma che rendano la condizione dei nostri magistrati più simile a quella dei loro colleghi europei. Nessuna responsabilità diretta dunque ma sì al risconoscimento della «colpa grave» per il giudice che causa un danno e sul quale lo Stato potrebbe rivalersi promuovendo un’azione disciplinare. L’ANNO DELLE RIFORME Nel magnifico mondo dei renziani il 2014 sarà l’anno delle riforme. Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, è sicuro che «senza l’assillo delle leggi ad personam» si volterà pagina. Le riforme affronteranno anche i vecchi tabù come divorzio-breve e le adozioni nazionali e internazionali. La linea di confine tra un Paese moderno e uno arretrato passa anche da qui. Claudio Marincola Matteo Renzi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 22/01/14-N: 8 Primo Piano Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Pensione anticipata con il prestito ma c’è da sciogliere il nodo delle risorse Il governo accelera: gli ostacoli sono il contributo delle aziende e il ruolo Inps. Assegno di 800 euro al mese che poi sarà restituito ` LA RIFORMA ROMA I tempi iniziano a stringere. Al ministero del lavoro si stanno apportando gli ultimi ritocchi a quella che non viene definita una riforma delle pensioni e nemmeno una manutenzione della legge Fornero, ma più semplicemente come una ulteriore modalità di lasciare il lavoro. Il meccanismo è quello del «prestito pensionistico» con la partecipazione di lavoratori, Stato e imprese già anticipato da Il Messaggero il 6 gennaio scorso. Ora però, inizia a trapelare qualche dettaglio ulteriore. Il progetto al quale lavora il ministro Enrico Giovannini, prevede la possibilità di lasciare il lavoro con due o tre anni di anticipo rispetto al raggiungimento dei requisiti previsti dalla riforma Fornero, ossia 66 anni e 3 mesi per l’anzianità o i 42 anni di contributi per quella anticipata. In questo secondo caso, tuttavia, ci sarebbe comunque un limite anagrafico di 62 anni. Lasciato il lavoro, però, non si andrà in pensione, ma si incasserà una sorta di vitalizio a termine della durata, appunto, di due o tre anni al massimo. Di quanto? E qui sta il primo nodo da sciogliere. Si parla di 700-800 euro al mese, ma l’entità definitiva dipenderà anche dal contributo delle imprese. Questa è la novità principale. Già oggi molte grandi aziende pagano uno scivolo ai lavoratori che lasciano l’impiego per coprire stipendio e contributi e accompagnare i dipendenti fino A FINE PERCORSO IL TRATTAMENTO PENSIONISTICO VERRÀ TAGLIATO DEL 15% IL MECCANISMO SARÀ VOLONTARIO alla pensione. Questi contributi, nei piani del ministero, dovrebbero servire o ad aumentare l’entità dell’assegno mensile, oppure a ridurre il taglio della futura pensione. Infatti l’assegno mensile percepito essendo un prestito, nel momento in cui si matureranno i requisiti per la pensione, dovrà essere restituito. Per rientrare delle somme ottenute in anticipo, secondo le prime simulazioni, la decurtazione della pensione dovrebbe essere del 10-15%. Un altro nodo da sciogliere è il ruolo dell’Inps. IL NODO INPS Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini L’Istituo avrà una perdita di contributi per il tempo in cui i lavoratori incasseranno il prestito. Lo Stato potrebbe essere chiamato a coprirli. C’è poi il tema del ruolo di finanziatore che l’Inps dovrà ricoprire e che non è esattamente il suo core business, ma potrebbe far leva sulle esperienze di cessione del quinto dello stipendio maturate dall’Inpdap, l’istituto di previdenza dei dipendenti pubblici assorbito dallo stesso Inps. Dal ministero del lavoro, comunque, fanno sapere che si sta lavorando per rendere «finanziariamente e giuridicamente sostenibile» tutto il meccanismo. Che sarà comunque «volontario». Non ci sarà obbligo per i lavoratori di accettare eventuali proposte da parte delle aziende, e nemmeno per le aziende ci sarà obbligo a concedere questa via d’uscita ai lavoratori. Servirà un accordo tra le parti. Questo tipo di flessibilità in uscita, secondo le intenzioni, non dovrebbe solo servire a risolvere strutturalmente il problema degli esodati, ma anche a fornire uno strumento in più ad aziende e lavoratori per gestire le problematiche legate all’aumento dell’età di pensionamento soprattutto per i lavori usuranti o pericolosi. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Allarme Ue: in Italia stipendi bassi il 12% dei lavoratori a rischio povertà LA CRISI ROMA La povertà è un incubo per sempre più persone in Italia. Non solo per chi non trova lavoro. Anche il 12% di chi uno stipendio a fine mese lo percepisce, rischia di scivolare pericolosamente verso l’indigenza. Lo rivela l’ultimo rapporto della Commissione Ue sull’occupazione e le dinamiche sociali. Dal 2008 a oggi la situazione nella Penisola è andata deteriorandosi più che in altri Paesi. Perdere il posto di lavoro è davvero una tragedia. Le possibilità di trovarne un altro nell’arco di un anno - fa sapere Bruxelles - sono infatti tra il 14-15%, ovvero le più basse dell’Ue. Un dato che fa il paio con quello appena diffuso dall’Ocse: nel terzo trimestre 2013 il tasso di occupazione è migliorato, anche se di poco, praticamente ovunque tranne che in Italia, dove è sceso di 1,3 punti percentuali in un anno, passando dal 56,7% dello stesso periodo del 2012 al 55,4% (era 55,6% nel secondo trimestre 2013). Precari, part-time, lavori scarsa- mente qualificati, collaborazioni: per la stragrande maggioranza di queste tipologie la busta paga è bassa. Così tanto che non è sufficiente ad arrivare decentemente a fine mese. Capita al 12% dei lavoratori italiani. Solo Romania e Grecia fanno peggio (oltre il 14%) ma la loro situazione era grave già prima della grande crisi. La media europea è 9,3%. LA BUSTA PAGA NON BASTA Approntare piani per creare più occupazione è sicuramente una priorità, ma a questo punto evidentemente non basta. Ne è convinto il commissario Ue Laszlo Andor: «Per una ripresa duratura, che non si limiti soltanto a ridurre la IN EUROPA SOLO ROMANIA E GRECIA STANNO PEGGIO OCSE: OCCUPAZIONE IN RIMONTA OVUNQUE TRANNE CHE DA NOI disoccupazione, ma faccia anche diminuire la povertà, dobbiamo preoccuparci non solo della creazione di posti di lavoro, ma anche della loro qualità». Intanto ormai praticamente un terzo della popolazione italiana è a rischio povertà: il 29,9%. E forse anche di più, dato che il rapporto Ue si ferma al 2012 e noi sappiamo che nel 2013 la disoccupazione ha inanellato record su record negativi. Nel 2008 a rischio povertà era ”solo“ il 25,3% della popolazione. Ma poi la grande crisi ha iniziato a mordere, e le cose sono cambiate per tutti. «Dal 2010 gli stipendi delle famiglie in Europa sono diminuiti, e i cali sono stati particolarmente profondi (oltre cinque punti percentuali in due anni) in Grecia, Spagna, Italia, Irlanda, Cipro e Portogallo», si legge nel rapporto. Complessivamente in Europa la crisi ha fatto scivolare verso la povertà ben sette milioni e mezzo di persone in più. Oggi un quarto della popolazione Ue, 125 milioni di persone, è a rischio indigenza. Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA Poste, una privatizzazione sul modello di Eni ed Enel IL CASO ROMA Per la privatizzazione di Poste si profila il modello seguito per Eni, Enel, Alitalia: una cessione in più tempi. Ma a differenza di queste tre società dove è stata ceduta la maggioranza, delle Poste lo Stato intende vendere sul mercato il 40% conservando il restante 60%. E il tesoro sarà libero di scegliere le modalità di realizzazione. Si parte entro 6-8 mesi. Questo il succo del decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) allo studio da parte dei tecnici del Ministero dell’Economia e che potrebbe essere presentato al consiglio dei ministri di venerdì prossimo. Il testo sarebbe molto scarno, un paio di pagine con numerosi richiami normativi e alla fine, un dispositivo stringato. Ieri pomeriggio in via XX Set- tembre ci sarebbe stato un vertice coordinato dal direttore generale del tesoro Vincenzo La Via che sta seguendo l’apertura ai privati del colosso specializzato nella distribuzione della corrispondenza. «Per continuare a creare valore il Governo ritiene che il processo di privatizzazione del gruppo Poste Italiane debba avvenire mantenendo l’unitarietà del gruppo» ha spiegato il vice ministro allo Sviluppo Antonio Catricalà, in un’audizione davanti alla IX Commissione svoltasi in parallelo. al massimo tre tempi. Per Enel, privatizzata a partire dal 1992 e Eni (dal 1995), lo Stato ha messo in vendita tranche in quattro volte. E’ possibile quindi che un primo step potrebbe riguardare una quota del 25-30% da collocare presso varie tipologie di investitori. Siccome il decreto del governo dovrebbe attribuire carta bianca al venditore, l’ipo potrebbe essere collegato anche a un private placement, cioè un collocamento pri- PRIMO STEP DEL 25-30% VENDITA IN 2-3 TEMPI PRONTO IL DECRETO DEL GOVERNO: MANI LIBERE AL TESORO CATRICALÀ: MEGLIO IL GRUPPO UNITO La best practice adottata per le tre grandi società privatizzate a metà degli anni ’90 si vuole utilizzarla anche per il gruppo guidato da Massimo Sarmi. Con una variante: siccome la maggioranza resterà pubblica, il tesoro potrebbe procedere alla vendita in due, Antonio Catricalà vato. Di sicuro una quota del 5-7% andrà ai dipendenti. Del resto «l’infrastruttura di Poste è di particolare rilevanza, è il più grande datore di lavoro del Paese con 145 mila persone» ha spiegato Catricalà, «possiede i requisiti necessari per avviare un processo di privatizzazione: il piano industriale si basa su una strategia che ha già dato frutti. Si è già verificata l’esistenza di un atteggiamento positivo da parte del management, dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali; il patrimonio con i mercati finanziari (recente emissione di prestito obbligazionario) e i rapporti con le agenzie di rating sono consolidati». Col decreto partirà anche l’iter per la scelta delle banche da coinvolgere: almeno una decina comunque stanno già lavorando. Rosario Dimito © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 22/01/14-N: 9 Primo Piano Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Le detrazioni al 19% Contribuenti Importo medio 15.684.283 3.854.769 218.089 25.946 42.674 6.285.923 2.031.551 434.008 113.957 1.577.102 94.589 19.407.854 Spese sanitarie Interessi mutui ab. principale Interessi mutui costruzione ab. princ. Interessi mutui altri immobili Interessi per prestiti o mutui agrari Assicurazioni vita e infortuni Corsi istruzione Spese funebri Addetti assistenza Attività sportive ragazzi Spese intermediazione immobiliare Totale oneri detraibili al 19% 175 321 247 228 490 108 158 276 353 40 154 283 Quota sull’ammontare totale contribuenti interessati Interessi sui mutui Spese sanitarie 24,1% 4.139.371 Assicurazioni vita/infortuni 12,5% 6.285.923 Corsi istruzione 29 miliardi di euro 5,8% 2.031.551 Spese funebri 2,2% 434.008 Erogazioni alle Onlus 0,6% 862.154 Altri oneri detraibili 4,7% sport ragazzi locazione studenti assistenza mediazione immobili 1.577.102 182.302 113.957 94.589 Fonte: Mef (dati sul 2011) Salve le detrazioni Irpef non si farà il taglio lineare `La misura degli sgravi doveva scendere `Ma l’esecutivo ha deciso di soprassedere: dal 19 al 18 % con effetto già da quest’anno ora più risparmi dalla revisione della spesa LA MARCIA INDIETRO ROMA Resteranno al 19 per cento le detrazioni d’imposta sulle spese sanitarie, gli interessi sui mutui, le assicurazioni sulla vita i corsi di istruzione e molte altre voci ancora, per le quali lo Stato riconosce uno sconto in dichiarazione dei redditi. A dieci giorni dallo scatto della tagliola automatica, che avrebbe portato già quest’anno (con riferimento ai redditi 2013) gli sgravi Irpef al 18 per cento, il governo ha deciso di fare marcia indietro cancellando la norma inserita appena tre mesi fa nella legge di stabilità: i circa 500 milioni attesi nelle casse dello Stato a partire dal 2014 dovranno essere recuperati con un incremento degli obiettivi della revisione della spesa di cui si sta occupando il commissario straordinario Carlo Cottarelli. In realtà la legge prevedeva la decurtazione automatica delle detrazioni, destinata a proseguire il prossimo anno con la discesa al 17 per cento, come soluzione di riserva nel caso in cui entro il 31 gennaio non fosse stato deciso un riassetto selettivo di questi benefici, ossia la cancellazione o il ridimensionamento di alcune di essi. Una strada difficile, perché percorrerla equivale a scontentare questa o quella categoria particolare di contribuenti. Così a pochi giorni dalla scadenza la prospettiva del taglio lineare pareva tecnicamente inevitabile, visto che tra l’altro le eventuali alternative, come una riduzione legata al reddito, apparivano di difficile realizzazione. A regime ci sarebbe stata una penalizzazione media di circa 30 euro a contribuente. DECISIONE POLITICA Ma evidentemente l’operazione, che di fatto equivarrebbe ad un mini-aumento della pressione fiscale spalmato su 19 milioni di cittadini, è stata giudicata da Palazzo Chigi politicamente inaccettabile, soprattutto in una fase in cui l’esecutivo deve cercare un difficile rilancio. Ecco quindi che il comma 575 dell’articolo 1 della legge di stabilità sarà semplicemente cancellato in un prossimo provvedimento mentre il tema della revisione delle detrazioni fi- Delega fiscale Slitta ancora il sì in Commissione Slitta ancora il via libera alla delega fiscale. La commissione Finanze del Senato che dovrebbe approvare il disegno di legge si è aggiornata a oggi alle 15. Sono stati comunque formalizzati gli emendamenti all'articolo 14, in materia di gioco e di ippica, per venire incontro ai rilievi della commissione Bilancio. Viene fatto salvo il fondo anti-ludopatia con la clausola di salvaguardia sulla copertura di «modifiche mirate alla disciplina fiscale». In sostanza, viene spiegato dal presidente della Commissione, Mauro Maria Marino (Pd), e dal viceministro dell'Economia, Lugi Casero, che eventualmente si interverrà sulla percentuale del prelievo erariale. GLI EMENDAMENTI IN AULA La sentenza del Tar Intanto l’aula della Camera deve esaminare il decreto cosiddetto Imu-Bankitalia, che contiene tra l’altro la cancellazione (non totale) dell’imposta sull’abitazione principale e deve essere convertito entro martedì 28. Il governo vuole che sia approvato senza modifiche ma si profilano già almeno 800 emendamenti: probabile il ricorso al voto di fiducia. Luca Cifoni Sigaretta elettronica, scontro Monopoli-Confindustria Nuova battaglia sulle sigarette elettroniche. Il Tar del Lazio ha sospeso il nuovo regime autorizzativo delle e-Cig ed immediatamente i rappresentanti delle imprese di Anafe-Confindustria hanno esultato, sostenendo che la decisione bloccherebbe anche la nuova imposta del 58,5% prevista dal governo a partire dal primo gennaio. Ma in serata una nota dei Monopoli di Stato ha dato una interpretazione completamente differente. Secondo l’amministrazione «il giudice amministrativo ha solo sospeso il nuovo regime scali verrà affrontato nell’ambito del disegno di legge delega sulla riforma del fisco, che del resto contiene già indicazioni in materia. Proprio in questi giorni il Fondo monetario internazionale ha scritto in un suo rapporto che i sistema delle detrazioni fiscali nel nostro Paese è troppo generoso e crea distorsioni. Quanto alla copertura necessaria per finanziare il mantenimento degli sgravi, 482,5 milioni quest’anno, 760,3 il prossimo e 552,6 a partire dal 2016, dovrà essere reperita secondo il ministero dell’Economia «incrementando gli obiettivi di risparmio previsti dalla revisione della spesa aggiungendovi, pertanto, le cifre stabilite nel comma 575 della stessa legge». In realtà oltre ad un incremento sarà necessario un anticipo di questi risparmi, perché formalmente - per una scelta di prudenza che lo stesso ministro aveva più volte rivendicato - i primi benefici per il bilancio pubblico dalla revisione della spesa, stimati in 3,6 miliardi, dovrebbero arrivare nel 2015. Già nelle settimane scorse però era emersa - per lo meno a livello informale - la volontà di ottenere risparmi già da quest’anno, per avviare la riduzione della pressione fiscale. autorizzativo previsto per i depositi, ma non l'applicazione del prelievo fiscale, in vigore dal primo gennaio 2014, che resta dovuto nella misura prevista dalla legge nella misura del 58,5%». L'Agenzia precisa, inoltre, «di aver dato corso con tempestività alle richieste di autorizzazione finora pervenute, sottolineando che la maggior parte di esse è giunta negli ultimi giorni di dicembre, quindi ben oltre la data di pubblicazione del decreto, i cui contenuti erano peraltro stati anticipati con la circolare del 20 novembre 2013, pubblicata sul sito dell'Agenzia». Secondo le aziende del settore, invece, «con la concessione della sospensiva provvisoria del D.M. 16.11.2013 che regola il regime autorizzativo alla commercializzazione della sigaretta elettronica richiesta dal ricorso presentato dalle aziende aderenti ad Anafe-Confindustria, il Tar del Lazio ha di fatto spinto in un limbo normativo il sistema che prevede un'imposta di consumo del 58,5% sulle sigarette elettroniche e su tutti i prodotti ed accessori ad esse correlati». © RIPRODUZIONE RISERVATA Non saranno ridotte le detrazioni sulle spese sanitarie LA DECURTAZIONE SAREBBE SCATTATA IL 31 GENNAIO INTANTO SI VA VERSO LA FIDUCIA SUL DECRETO IMU-BANKITALIA L’Fmi riduce le stime del Pil per l’Italia, balzo del Regno Unito IL RAPPORTO Washington Trainata dagli Usa la ripresa si rafforza nel mondo. Ma l'Italia e i paesi dell'Europa meridionale mancano all'appello, con una divaricazione sempre più evidente tra una debole domanda interna ed esportazioni che hanno ricominciato a «tirare». La fragilità dell'Eurozona è accresciuta dal rischio che l'inflazione si trasformi in deflazione, vale a dire in un calo generalizzato dei prezzi che rimetterebbe in discussione i progressi fatti. È il quadro tracciato dal Fondo Monetario Internazionale nell'aggiornamento del World Economic Outlook. Con segnali allarmanti per l'Italia, la cui crescita prevista per quest'anno è stata tagliata allo 0,6%, in calo di un decimo di punto rispetto alle previsioni di ottobre. Si tratta di una stima inferiore al +0,7% recentemente stimato dal Bollettino di Bankitalia e praticamente dimezzata rispetto all'1,1% indicato dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni in occasione della definizione della Legge di Stabilità. Non consola il fatto che la previsione per il 2015 sia stata leggermente migliorata (+0,1) al +1,1%. Anche perché l'economia mondiale accelererà dal 3% registrato nel 2013 al 3,7% di quest'anno, con un incremento di un decimo di punto rispetto alle stime precedenti. LOCOMOTIVA AMERICANA Merito soprattutto degli Stati Uniti, il cui Pil nello stesso periodo passerà da una crescita dell'1,9% al 2,8% (+0,2) per toccare il +3% nel 2015. Eurolandia, accreditata di un Pil in aumento dell'1% quest'anno e dell'1,4% il prossimo (+0,1 in entrambi i casi), resta così al centro delle preoccupazioni del Fmi. In conferenza stampa Olivier Blanchard, capo economista dell'istituzione di Washington, non le nasconde. Premette che «le condizioni sono sempre più favorevoli nel Regno Unito e nel nucleo dell'eurozona, con debiti pubblici su di un sentiero sostenibile e risanamento di bilancio che, giustamente, sta rallentando mentre le condizioni creditizie sono favorevoli. Questo ci porta a prevedere per quest'anno una crescita del 2,4% per il Regno Unito, dell'1,6% per la Germania anche se solo dello 0,3 0,9% per la Francia dove l'incertezza politica pesa sulla crescita». Poi aggiunge: «L'Europa meridionale continua a essere la zona più preoccupante per l'economia mondiale. Prevediamo una crescita positiva, ma fragile, per il 2014. Da un lato le esportazioni sono forti. Dall'altro la domanda interna è debole e soffre del circolo vizioso tra debolezza dell' economia, delle banche e delle imprese e necessità di risanare i bilanci. Per ottenere una crescita sostenuta occorrerà spezzare questo circolo e sfruttare sia la domanda interna che quella estera». 0,2 SORPRESA SPAGNOLA Le previsioni sulle maggiori economie Variazioni % annue del Pil e differenze rispetto alle stime di ottobre 2014 MONDO Usa Area euro Germania Francia ITALIA Spagna Regno Unito Giappone Canada Russia Cina India 3,8 Brasile 2,3 Paesi emergenti Fonte: World Economic Outlook Fmi 2015 3,7 2,8 1,0 1,6 0,9 0,6 0,6 2,4 1,7 2,2 2,0 7,5 5,4 5,1 0,1 0,2 0,1 0,2 0,0 -0,1 0,4 0,6 0,4 0,1 -1,0 3,9 3,0 1,4 1,4 1,5 1,1 0,8 2,2 1,0 2,4 2,5 0,1 0,1 0,0 0,1 -0,2 -0,1 0,2 5,1 -0,2 2,8 In Europa i miglioramenti più sensibili sono quelli della Spagna con stime riviste rispettivamente di 4 decimi a +0,6% e di 3 -1,0 7,3 0,2 7,3 0,3 0,0 0,0 -0,4 6,4 0,1 -0,4 5,4 ANSA 0,1 IL PIL DEL 2014 NON SALIRÀ PIÙ DELLO 0,6% AL PARLAMENTO UE SCONTRO SULLA TROIKA CON LA GERMANIA decimi al +0,8% e, fuori dalla zona euro, dal Regno Unito che mette a segno un +2,4% del Pil per quest'anno (+0,6) e un +2,2% per il 2015 (+0,2). Ma da Blanchard arriva anche un segnale di allarme per la Bce di Mario Draghi : «Anche se le nostre previsioni di base indicano inflazione bassa ma positiva per la zona euro, il rischio è che l'inflazione si trasformi in deflazione. Più basso è il tasso d'inflazione, e a maggior ragione più alto il tasso di deflazione, e più pericolo c'è per la ripresa europea. Intanto è scontro tra la Germania e il resto dell’Europa al Parlamento Ue sulle ricette di austerità della troika e sulla sua legittimità. Nella seconda giornata della cosiddetta «settimana parlamentare europea» i relatori del rapporto sul lavoro della troika, il socialista francese Liem Hoang Ngoc e il cristiano demovratico austriaco Othmar Karas, hanno criticato il lavoro di Ue-Bce-Fmi sul piano della legittimazione democartica. Una posizione contro la quale è intervenuto il presidente del Bundestang, Norbert Lammert. Luca Borsari © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 14 - 22/01/14-N:RCITTA 14 Cronache Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Comunione ai divorziati primi contrasti in Vaticano `Maradiaga a Müller: «Sulle coppie risposate devi essere più flessibile» IL CASO riforma della curia, e dall'altra il tedesco Müller, prefetto della Congregazione della Fede e prossimo cardinale il 22 febbraio. «Fratello mio, dovresti essere un po' più flessibile quando ascolti altre voci...». LO SCONTRO CITTÀ DEL VATICANO Forse non voleranno stracci, né parole grosse, dato che nelle Sacre Stanze le interazioni tra cardinali sono abitualmente regolate dal bon ton, tuttavia nella riunione cardinalizia che Papa Francesco ha fissato prima del concistoro del 22 febbraio, le prime crepe all'interno della compagine governativa sul tema della famiglia non potranno che affiorare. Ben visibili. Argomento decisamente scottante anche perché le sensibilità pastorali nell'affrontare la vexata quaestio della comunione ai divorziati risposati sono grosso modo suddivise tra rigoristi e aperturisti. Chi vuole mantenere integro l'impianto finora rispettato, senza fare concessioni azzardate e chi, invece, vorrebbe aprire una discussione che potrebbe andare chissà dove. Il primo indizio dello scontro in atto è emerso in questi giorni tra due cardinali di peso, da una parte l'honduregno Maradiaga, coordinatore degli otto porporati che affiancano Bergoglio nella Maradiaga ha scelto il quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger per replicare alle tesi di Müller che poco tempo fa, parlando della prossima discussione sulla famiglia, metteva le mani in avanti sbarrando la strada a qualsiasi revisione. Niente comunione a meno che non il precedente matrimonio non sia stato regolarmente annullato dalla Rota («Se i divorziati risposati sono soggettivamente nella convinzione di coscienza che il precedente matrimonio non era valido, ciò deve essere oggettivamente dimostrato dalla competente autorità giudiziaria in materia matrimoniale»). Una posizione rigori- SPACCATURA TRA CHI VUOLE DARE L’EUCARESTIA SOLO IN CASO DI NOZZE ANNULLATE E CHI CHIEDE APERTURA PAPA FRANCESCO Prime crepe tra i cardinali di Bergoglio Chi sono SCHIERAMENTI Óscar Rodríguez Gerhard MARADIAGA MÜLLER Nato nel 1942 in Honduras Nato nel 1947 in Germania Laureato in filosofia, teologia e psicologia Laureato in Filosofia e Teologia Diventato sacerdote nel 1970 Diventato sacerdote nel 1978 Nel 1993 è stato nominato arcivescovo di Tegucigalpa Nel 2002 è stato nominato vescovo di Ratisbona da Papa Giovanni Paolo II Creato cardinale da papa Giovanni Paolo II nel 2001 Verrà creato cardinale da papa Francesco nel febbraio di quest'anno IL REPORTAGE dal nostro inviato AUSCHWITZ «Bastardi», sussurra un ragazzo sedicenne di fronte alle trecce bionde buttate su un tavolaccio sotto vetro nel museo di Auschwitz. Dopo due giorni di orrori questa è la cosa che forse più ha traumatizzato i cento ragazzi italiani che il ministro Carrozza, il presidente del Senato Grasso e la Fondazione per la Shoa di Marcello Pezzetti hanno portato a Cracovia e Auschwitz. I SOPRAVVISSUTI In mattinata erano stati al freddo sotto la pioggia del campo di sterminio di Birkenau ad ascoltare Sami Modiani deportato qui a 13 anni: «Ragazzi, voi oggi siete ben coperti, avete dei vestiti adeguati, dei bei giacconi, scarponi, cappelli caldi, ma noi avevamo solo un pigiama di tela a righe e gli zoccoli di legno» ha gridato Sami, 83 anni, sopravvissuto, lui stesso coperto da un grande cappello in pelliccia, mentre la pioggia sembra fatta di aghi acuminati. Poco dopo l'interno squallido di una baracca del campo sembrava già una tiepida dimora al confronto con l'esterno, tranne ritrovarsi tutti a battere i denti per l'umidità e per i racconti devastanti dei sopravvissuti. Tatiana e Andra Bucci furono portate a Birkenau quando avevano 4 e 6 anni. Per fortuna una sorvegliante le volle proteggere e le istruì a non dire mai che volevano la mamma. Loro però non riuscirono a convincere anche il cuginetto, Sergio. «Chi vuole andare dalla mamma?», avevano chiesto un giorno le guardie ai bambini. Gliene servivano 20 per le sperimentazioni del dottor Mengele. Le sorelline rimasero immobili Accanto a Maradiaga si è già schierato Marx di Monaco, anch’egli perplesso per tanta rigidità. La lettera di Müller? «Un'eruzione di dottrina», anzi, un «recinto» attorno «all'ospedale da campo della misericordia», l’immagine usata dal Papa per definire la Chiesa di oggi, attraversata da inquietudini e persone ferite. Francesco però non vuole nessuna fuga in avanti e lavora per trovare nuove soluzioni (condivise). «La Chiesa deve saper accogliere, concepirsi più aperta, più vicina a queste persone, perché la loro sofferenza è tanta».Il summit pre-concistoro è alle porte, si scaldano gli animi, e chissà come andrà a finire. Franca Giansoldati © RIPRODUZIONE RISERVATA Auschwitz, l’orrore mostrato ai giovani ma il piccolo Sergio, 8 anni, non ce la fece: «Io, io» disse. Alla fine della guerra lo ritrovarono morto, impiccato dai suoi aguzzini. I ragazzi di oggi sono attoniti. Impietriti. Qualcuno lacrima, ma forse è il freddo. «Tutti dovrebbero venire qui per capire» dice Virginia dell'Istituto di cinematografia Rossellini di Roma. Alessandro, suo compagno di scuola, dice: «Solo così tanti forse la smetterebbero di avere atteggiamenti razzisti verso chi è sta che aveva fatto storcere il naso a diversi cardinali decisi a far passare una linea più morbida, una pastorale più accogliente. Maradiaga va giù duro: «Müller penso di capirlo. È un tedesco, si deve dirlo, è un professore di teologia tedesco, nella sua mentalità c'è solo il vero e il falso. Però io dico: fratello mio, il mondo non è così, tu dovresti essere un po' flessibile, quando ascolti altre voci. E quindi non solo ascoltare e dire no». La speranza è che «possa arrivare a comprendere anche altre posizioni» e non solo «il suo gruppo di consiglieri» curiali. Eppure Müller da quell’orecchio non ci sente. Il matrimonio non si può toccare in alcun modo perché «riguarda il rapporto tra due persone e Dio»; un sacramento sulla cui validità solo la Chiesa «è tenuta a decidere». In una recente lettera inviata ai vescovi tedeschi (i più battaglieri e possibilisti) Müller ribadiva che i coniugi in seconde nozze possono sì essere invitati a partecipare alla vita della Chiesa, ma non possono ricevere l’ostia consacrata. Ciò produrrebbe una confusione, una ambiguità relativamente al magistero della Chiesa sulla indissolubilità delle nozze. considerato diverso, dagli immigrati ai rom». IL GHETTO Il giorno prima la delegazione italiana aveva ripercorso le orme degli ebrei di Cracovia, visitando il ghetto creato dai nazisti tra il ’39 e il ’41 e poi il vecchio quartiere ebraico dove invece avevano vissuto per centinaia di anni, da quando erano stati cacciati dalla Renania. Nella sinagoga di Tempel poi il ministro Maria Chiara Carrozza e il presidente delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna hanno firmato la circolare del Miur che invita tutte le scuole a prendere delle iniziative per ricordare la Shoa in occasione della giornata della Memoria, 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo Auschwitz-Birkenau. «Voi dovete rappresentare tutti gli studenti italiani affinché quello che vedete qui serva non solo alla com- prensione del passato ma anche a quella del presente e alla costruzione del futuro. Avete una grande responsabilità perché queste cose non accadano mai più», ha detto Carrozza, che ha voluto anche ricordare ai ragazzi, molti dei quali vicini ai 18 anni, l'importanza di andare a votare alle elezioni europee di primavera. «La mancanza di memoria che fa nascere certi fenomeni di neo-nazismo» ha detto subito dopo Grasso. Alla fine della visita Grasso ha anche saputo che ad Auschwitz il padiglione italiano è chiuso da quattro anni. I fondi ci sono ma i rimpalli burocratici ne hanno frenato la ristrutturazione. Grasso spera che stavolta un suo intervento possa sbloccare la situazione. Perché anche sciogliendo i nodi della burocrazia si onora la memoria. Angela Padrone © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel dispiacere per la scomparsa della cara Zia MARCELA BANDINI i cugini GENTILONI SILVERJ si stringono a FRANCESCO, SOLE e STEFANIA ed a tutti i familiari con l'affetto di sempre. E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari MILANO Ripagherà il danno da lui provocato l'assessore della Provincia di Milano che ha danneggiato un quadro del '700 durante un brindisi di Natale a Palazzo Isimbardi, sede dell'Ente milanese. Il quadro, una tela a olio delle dimensioni di 235x405, faceva bella mostra di sé nella sede della Provincia, in via Vivaio, a Milano. Come si legge in una nota della Provincia, Roberto Cassago, 71 anni, assessore responsabile di numerose deleghe in quota Pdl, «involontariamente ha causato il danno a una tela di Palazzo Isimbardi e si è reso disponibile a rifondere la cifra necessaria al ripristino». Durante un brindisi natalizio con il personale dell'Ente, l'assessore ha colpito in pieno con il tappo di uno spumante il quadro settecentesco dipinto da un ignoto per Capellino Isimbardi, nobile appartenente alla famiglia che acquistò il palazzo ora sede della Provincia. «L'Ente - si legge - ha provveduto nei giorni immediatamente successivi all'evento ad avviare tutte le pratiche necessarie per il ripristino del quadro che, compatibilmente con i tempi tecnici, sarà presto restituito alla cittadinanza. La tela settecentesca - conclude la nota della Provincia - di autore ignoto e del valore di poche migliaia di euro, ha subito un danno lieve, un taglio di pochi centimetri che è stato prontamente messo in sicurezza, in attesa del ripristino completo e definitivo». Il Presidente dell'Associazione Dilettantistica Velica e Motonautica Santa Severa ed i soci tutti partecipano sentitamente al dolore della consocia ALBA RONCUZZI e dei figli LIVIA e MARCO per la scomparsa del marito e padre Ing. la DOMENICO PARDI Roma, 21 gennaio 2014 ANTONIO CONSALVO Ne danno il triste annuncio STEFANIA e i parenti tutti. moglie I funerali avranno luogo oggi, 22 Gennaio, alle ore 15.00 presso l'Istituto della Consolata - via Foscari n. 52 Roma. Roma, 22 gennaio 2014 Organizzazione Cattolica - tel. 06/30.57.707 E' mancato il Maestro UBALDO CONTINIELLO Assistito dai conforti religiosi e dall'affetto dei suoi cari il 20 Gennaio 2014 è venuto a mancare il Dott. MARCELLO SQUILLACI (notaio in pensione) Ne danno il triste annuncio la moglie MARIA IDA, i figli ALESSANDRO e MANUELA con il nipotino MARCELLO. La sua gioia di vivere e il suo amore rimarranno impressi in coloro che lo amavano. I funerali avranno luogo a Roma nella Parrocchia di San Fulgenzio alla Balduina oggi 22 Gennaio alle ore 12. Con immenso amore la figlia MARIA SOLE Roma, 22 gennaio 2014 Roma, 20 gennaio 2014 CLAUDIO, MECHA, DIEGO e FEDERICO si stringono affettuosamente intorno a MARIA SOLE nel momento del dolore per la perdita del padre Maestro UBALDO CONTINIELLO Funus - 800.13.43.19 FRANCESCO, SAVERIO e GIULIA BIBBOLINO con il nonno MARIO e lo zio CLAUDIO DE ROMANIS ed i parenti tutti partecipano la scomparsa della loro mamma ELIANA DE ROMANIS CENTO RAGAZZI IN VISITA AI CAMPI DI STERMINIO CON IL MINISTRO CARROZZA E IL PRESIDENTE DEL SENATO «SENZA MEMORIA NASCE IL NEONAZISMO» LA STORIA Roma, 21 gennaio 2014 Roma, 22 gennaio 2014 NEL LAGER Il ministro Carrozza e il presidente Grasso in visita Assessore buca tela del ’700 stappando lo spumante RINGRAZIAMENTI LUCIANO PERITI Ad esequie avvenute LYA, RAFFAELLA, i congiunti e familiari tutti, sentitamente ringraziano quanti hanno partecipato. Roma, 22 gennaio 2014 TRIGESIMI e ANNIVERSARI I funerali il 22 Gennaio alle ore 12 presso la Parrocchia di S.Caterina da Siena via Populonia 44. Ringraziano la premura della Fondazione Roma, il Dott. ROMANO e l'Equipe di Assistenza Domiciliare. Non fiori ma offerte all'Associazione Irene. 22 Gennaio 1992 Roma, 21 gennaio 2014 Roma, 22 gennaio 2014 22 Gennaio 2014 Ci manchi e ci mancherai sempre PIERO ANGELETTI con amore ROSANNA. NECROLOGIE PARTECIPAZIONI SERVIZIO TELEFONICO 800.932.000 FAX 06-66.19.22.33 E-mail: [email protected] Abilitati allʼaccettazione delle carte di credito Tel. 06-66.19.22.34 ORARIO: TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 9.00 ALLE 19.30 -MSGR - 14 PESARO - 33 - 22/01/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Mercoledì 22 Gennaio 2014 METEO Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 L’inserto “La grande bellezza” Domani torna Marche Cult Giorno & Notte La Casciotta d’Urbino minacciata anche dai lupi L’arresto Domani sul Messaggero A pag. 39 Indini a pag.37 Il fidato massaggiatore derubava il suo cliente Quando la vittima si è insospettita per gli ammanchi continui ha organizzato una trappola con l’aiuto dei carabinieri Ospedale, la fiducia di Ricci Il direttore generale di Marche Nord: «La Regione ci ha assicurato fondi speciali per riequilibrare i 6 milioni di tagli. Entro primavera via alla nuova struttura» ` Ospedale unico, budget e liste d’attesa. Il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci, fresco di riconferma, parla a ruota libera del sistema sanitario pubblico provinciale. E ostenta su fiducia sul “recupero” dei 6 milioni tagliati e sulla partenza del nuovo ospedale. «Sia io che il sindaco abbiamo avuto rassicurazioni dall’assessore Mezzolani sul fatto che verranno destinati all’Azienda Marche Nord fondi ad hoc per portare avanti tre progetti specifici: potenziamento dei reparti, tra gli altri Radioterapia, Neurochirurgia, Chirurgia vascolare, adegua- mento del personale ed infine le coperture economiche necessarie a assumere primari nei reparti sguarniti come ad esempio Farmacia, Laboratorio e Pronto Soccorso. Fondi che coincidono all’incirca con i 6 milioni tagliati». Fiducia anche sul nuovo ospedale: «È indispensabile. Non possiamo parlare di riorganizzazione dei servizi sanitari senza un nuovo ospedale. Spacca mi ha assicurato che entro la primavera 2014 verrà avviato formalmente il procedimento per la realizzazione della struttura». Fabbri a pag. 36 Ceriscioli: «Comi? Voglio incontrarlo» Comune. Isee anche per coppie di fatto Tariffe asili, scovati 60 sconti anomali Coppie non sposate, separate o divorziate, ora per ottenere gli sconti sulle tariffe degli asili nido, non c'è più differenza con chi è unito in matrimonio. Entrambi i genitori dovranno dichiarare il proprio reddito all'Isee. Il Comune ha già «scovato» 60 casi anomali e recuperato quasi 50 mila euro. «Adesso vanno abbassate le rette dei servizi educativi». Il consigliere comunale del Nuovo Centro Destra Dario Andreolli è stato il primo a sollevare, tempo fa, quello che considerava «un vuoto normativo». Delbianco a pag. 35 Aldo Ricci Pergola. Da domani a Trento il processo all’ex fidanzato Primarie Pd, prove di disgelo. «Non ci sono assi» Il Nazareno: sull’incandidabilità decidano le Marche Luca Ceriscioli tende la mano a Francesco Comi: «Ho visto il suo programma, ci sentiremo». Ma intanto il suo nome resta in campo per la corsa alla segreteria regionale del Pd contro quello del consigliere regionale di Tolentino, dopo il passo indietro del sindaco di Offida Valerio Lucciarini di fronte alla candidatura del suo collega di Pesaro. La situazione che si sta delineando sembra questa, tuttavia fino a sabato alle 20 (termine ultimo per la presentazione delle candidature e delle firme a sostegno, ndr) il sindaco di Pesaro spera che si pos- Il meteorologo In arrivo freddo e neve Il tempo oggi rimarrà variabile, con alternanza di schiarite e annuvolamenti cumuliformi con associati brevi rovesci pomeridiani. Ma una nuova, incisiva, saccatura va avvicinandosi alla nostra regione; essa determinerà dal pomeriggio di domani l’inizio di un marcato peggioramento. L’arrivo di aria polare continentale apporterà la prima fase meteorologica di stampo invernale, dopo quella di fine novembre. Le precipitazioni saranno diffuse e la neve cadrà sino a quote alto collinari con forti venti settentrionali. Temperature odierne comprese tra 5 e 12˚C, minime tra 0 e 7˚C. sa «raggiungere la mediazione». «Il dialogo tra le federazioni è ancora aperto - spiega - Fino all'ultimo si cercherà di fare sintesi. Ho ricevuto la bozza di programma di Comi, la approfondirò, magari ci sentiremo». Quanto alla possibile incandidabilità di Ceriscioli per via dell'articolo 21 dello statuto nazionale del Pd (quello che vieta ai sindaci della città capoluogo di provincia di ricoprire la carica di segretario regionale), dal Nazareno fanno sapere che la questione va decisa a livello regionale. Carnevali a pag.34 Il pilota Tonucci sarà il testimonial della Provincia MOTOCICLISMO La provincia bella è diventata anche la provincia più veloce del mondo. Da quest’anno, infatti, l’immagine della Provincia di Pesaro e Urbino girerà il mondo sulla carenatura della moto del pilota fanese Alessandro Tonucci. Una collaborazione nuova tra «Tonu» e l’amministrazione provinciale per promuovere, nelle 18 gare del mondiale MotoGp che si disputano nei quattro continenti, il nostro territorio. Alessandro Tonucci (nella foto con Matteo Ricci e Massimo Seri) anche in questa stagione sarà il lizza nella Moto 3 del Mondiale moto, categoria nella quale è stato l’ultimo italiano a salire sul podio di una gara iridata, in sella alla Mahindra. «Dopo due anni con la Honda - dice Alessandro - cambio moto e il mio obiettivo è quello di vincere. Ringrazio il presidente Matteo Ricci e l’assessore Massimo Seri per l’incoraggiamento e l’attenzione al mio percorso sportivo e sarò onorato di portare con me, in giro per il mondo, l’immagine del no- FARÀ CONOSCERE L’IMMAGINE DI PESARO NELLE GARE DEL MOTO MONDIALE Omicidio di Lucia, l’ora del giudizio Si apre domani a Trento il processo per l’omicidio di Lucia Bellucci (nella foto, nel luogo dove fu trovato il corpo), la 31enne pergolese uccisa dal suo ex fidanzato, Vittorio Ciccolini. Rossi a pag. 37 stro territorio invogliando sempre più persone a conoscerlo da vicino». «Sono certo che l’avventura di Tonucci in sella alla nuova moto - ha detto il presidente della Provincia, Matteo Ricci - porterà ottimi risultati e ci permetterà di promuovere il nostro territorio», mentre l’assessore Seri, dopo aver ricordato la vocazione «corsaiola» della nostra provincia, ha affermato: «Alessandro con questa collaborazione ha voluto offrire gratuitamente una promozione alla nostra provincia che dimostra la sua sensibilità e il senso di appartenenza alla sua terra». Presentato anche il neonato fan club del pilota, «Ale Tonu 19», al quale è già possibile iscriversi e volendo, diventare sostenitori del pilota grazie ad una donazione che, oltre a godere delle detrazioni fiscali, darà diritto a varie convenzioni con sconti in vari esercizi commerciali. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.alessandrotonucci.it. «A Valencia i prossimi test saranno dall’11 al 13 febbraio - conclude Tonucci - ma l’appuntamento vero è il 23 marzo in Qatar con la prima gara iridata». -MSGR - 14 PESARO - 34 - 22/01/14-N: 34 Marche Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Primarie Pd Ceriscioli: «Francesco, vediamoci» `Il sindaco di Pesaro «Mi auguro un’intesa entro sabato» IL CONGRESSO/1 ANCONA Luca Ceriscioli tende la mano a Francesco Comi «ho visto il suo programma, ci sentiremo senz’altro». Ma intanto il suo nome resta in campo per la corsa alla segreteria regionale del Pd contro quello del consigliere regionale di Tolentino, dopo il passo indietro del sindaco di Offida Valerio Lucciarini di fronte alla candidatura del suo collega di Pesaro, considerata personalità di grande levatura. Ceriscioli, il segretario provinciale di Pesaro ha fatto il suo nome come candidato unitario, ma Comi va avanti. Quindi? «Quindi pare che la competizione delle Primarie ci sarà». Pronto dunque alla sfida contro Comi? «La situazione che si sta delineando sembra questa, ma fino a sabato alle 20 (termine ultimo per la presentazione delle candidature e delle firme a sostegno, ndr) io spero che si possa raggiungere la mediazione». Come? «Il dialogo tra le federazioni è ancora aperto. Fino all'ultimo si cercherà di fare sintesi». Significa trovare la convergenza «NON C’È ALCUN ASSE ASCOLI-PESARO, SONO VECCHIE LOGICHE SONO CANDIDABILE COME LO È RENZI: SEGRETARIO E SINDACO» su di lei? Impossibile trovare l'unitarietà su Comi? «Ho ricevuto la bozza di programma di Comi, la approfondirò, ci sentiremo». Alcuni all'interno del partito l'accusano di non avere un programma e che la sua candidatura è frutto dell'ormai famoso asse territoriale Pesaro-Ascoli. «Non c'è alcun asse territoriale, chi avanza letture di questo genere dimostra di soffrire ancora di un limite storico. Si tratta di logiche superate. Quello che vogliamo è un confronto aperto e partecipato, che ci porti al congresso e all' appuntamento importantissimo delle amministrative. Il programma c'è, deve essere solo definito in alcuni punti». Cos'è che non la convince allora di quello di Comi? «Nessuno discute sulle questioni del taglio ai costi della politica, del limite dei due mandati, sono punti ormai assodati per tutti. Ma lo trovo ancora troppo schiavo della paura di non scontentare nessuno, che alla fine significa rimanere intrappolati e non riuscire a far nulla nel tentativo di accontentare tutti. Il cambiamento che viene richiesto alla politica è anche questo, la capacità di fare scelte nette, rischiando di scontentare qualcuno». Sa che una parte del partito la ritiene incandidabile per via dell' articolo che vieta ai sindaci dei capoluoghi di ricoprire la carica di segretario? «La cosa mi sembra francamente ridicola. Il mio mandato scade in primavera e non c'è possibilità di mia ricandidatura. Il caso non sussiste, ma anche venisse sollevato, non verrebbe mai accolto. Del resto lo stesso Renzi è segretario nazionale e sindaco di un capoluogo, intenzionato a ripresentarsi». Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA Busilacchi: «Luca punta a far fuori alcuni territori» IL CONGRESSO/3 Il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli A sinistra Francesco Comi, sotto il segretario regionale Palmiro Ucchielli In basso la sede regionale del Pd Il Nazareno: decidano le Marche se il sindaco di Pesaro è compatibile IL CONGRESSO/2 ANCONA dal Nazareno fanno sapere: sulla candidabilità o meno di Luca Ceriscioli alla segreteria regionale del Pd si dovrà esprimere, nel caso, la commissione di garanzia regionale. Possibile poi, semmai, il ricorso al nazionale. La commissione di garanzia, che dovrebbe essere formata da 11 componenti, sarà nominata dalla direzione regionale oggi pomeriggio. Una volta insediatasi sarà questa a ricevere entro sabato prossimo i nomi dei candidati per le Primarie del 16 febbraio e le relative firme a sostegno. Spetterà dunque al livello regionale - sulla falsa riga di quanto avviene per le normali elezioni e la presentazione delle candidature alla Corte di Appello - valutare la Trasporti sanitari, mozione bipartisan «La Regione risolva il problema» `Da mesi le pubbliche assistenze reclamano gli arretrati promessi SERVIZI SANITARI ANCONA Via libera all'unanimità da parte dell'Assemblea legislativa delle Marche ad una risoluzione unitaria sulla difficile situazione delle le associazioni delle pubbliche assistenze che garantiscono il servizio di trasporto sanitario. Da settimane le Anpas presidiano la Regione, reclamando il pagamento di servizi effettuati e non ancora retribuiti. Nel documento, frutto della sintesi di tre mozioni abbinate a firma di Angelo Sciapichetti (Pd), Erminio Marinelli (Per le Marche), Letizia Bellabarba (Pd), Luca Acacia Scarpetti (Idv), si impegna la giunta regionale a rendere prioritario, nell' agenda dei problemi della Sanità, quello del trasporto sanitario e a riaprire con procedura di urgenza il confronto tra Regione, Anpas, Croce Rossa, Misericordie e pubbliche assistenze per giungere in tempi rapidi e certi al riconoscimento e alla liquidazione dei costi effettivamente sostenuti in questi anni dalle associazioni. I volontari sono impegnati da settimane in un presidio con le ambulanze davanti alla sede della Regione, che non è stato interrotto neppure durante le feste. La mozione presentata da Sciapichetti, Bellabarba e Acacia Scarpetti - dal significativo titolo «Stato comatoso del trasporto sanitario nelle Marche» è stata emendata con una proposta di modifica di Giovanni Zinni (Pdl), che prevede l'introdu- IL TESTO DELL’ATTO INTITOLATO «STATO COMATOSO DEL TRASPORTO SANITARIO» ZINNI HA CHIESTO UN REGOLAMENTO VERSO UN INCONTRO zione di «un regolamento» che tuteli e garantisca le esperienze già in corso. La modifica è poi passata nel testo finale. Il titolo della mozione è stato al centro di varie battute nell'aula consiliare. Sul tema la Giunta regionale si è impegnata quanto prima a un confronto con le organizzazioni dell’assistenza. regolarità delle candidature (validità delle firme, eventuali incompatibilità o motivi di incandidabilità) e dare l'ok o respingere i nomi. Come si esprimerà dunque su Ceriscioli? Il caso è scoppiato appena si è affacciato sulla scena congressuale il sindaco di Pesaro che vuol contrapporsi al consigliere regionale Comi. L'articolo 21 dello statuto nazionale afferma che non sono candidabili i sindaci delle città capoluogo di provincia, ma Ceriscioli ed i suoi SESTINI «SIAMO UN PARTITO FEDERALE» LA COMMISSIONE SARÀ VARATA OGGI POMERIGGIO ASSETTI IN AULA DONATI FONDA GRUPPO “PER L'ITALIA” Nuovo mini cambiamento nell'organigramma dei gruppi consiliari in Regione. Sandro Donati, che uscito dall'Idv aveva fondato il gruppo Scelta Civica, ha modificato il nome del suo gruppo in Per l'Italia, a sancire la sua vicinanza ai popolari usciti da Scelta civica, «a Mario Mauro, Casini e Merloni» ha spiegato lo stesso Donati a margine dei lavori. SENATO COMMISSIONE INDUSTRIA DOMANI IN REGIONE Un’ambulanza operativa Domani e venerdì la Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato sarà in missione, per la prima volta, nelle Marche. Organizzata dalla sen. del Pd Camilla Fabbri, la missione era stata pianificata per dicembre ed è stata poi posticipata per le votazioni sulla legge di Stabilità. La Commissione è guidata dal presidente Massimo Muchetti. La visita toccherà le fabbriche e i cantieri di Ancona e Pesaro e coinvolgerà anche i commissari di Banca Marche. «Dopo le missioni a Gioia Tauro e all'Ilva di Taranto - spiega Fabbri - la Commissione visita le Marche». sostenitori sono certi che la questione non si ponga visto che il secondo mandato del primo cittadino è agli sgoccioli. Ma nel Pd i dubbi restano. La parola spetta alla commissione che procede d'ufficio. Ogni lista in sfida avrà un suo rappresentate al suo interno. Ma che farà se si dovesse trovare la candidatura di Ceriscioli sul tavolo il 25? In caso passasse la linea dell'incandidabilità, Ceriscioli potrebbe comunque fare ricorso contro la decisione al livello nazionale, al quale la stessa commissione potrà comunque chiedere un'interpretazione del caso. Da Roma, dove anche lì si attende la nomina del presidente di commissione, sono stati chiari: «Siamo un partito federale, sulle questioni regionali decide il livello regionale», così il segretario uscente dell'organo di garanzia Giampietro Sestini. ANCONA Gianluca Busilacchi, consigliere regionale e coordinatore dell’area Cuperlo, lancia su facebook un documento programmatico in vista del congresso regionale. «Idee a disposizione del partito», afferma. Sembra infatti esclusa la partecipazione di un candidato cuperliano. Dopo la bufera in direzione nazionale, con il presidente Cuperlo che abbandona la sala, nessuna ripercussione a livello regionale? «Il brutto episodio di lunedì deve farci riflettere anche a livello locale su come all’interno del partito sono necessari confronto e chiarezza ma nel rispetto delle posizioni di tutti, perché il Pd è fatto da tutti noi». L’area Cuperlo presenta un documento. E il candidato? «Con la piattaforma, aperta a tutti, vogliamo introdurre una proposta politica in un dibattito congressuale che si sta caratterizzando solo come schermaglia tra nomi. Perché quello che abbiamo a cuore è il Pd delle Marche e il governo della Regione». I punti chiave? «Per il partito, il superamento della competizione basata su equilibri territoriali e di corrente, il Pd marchigiano deve essere un’identità e un progetto su scala regionale, una linea più autonoma rispetto a quella della Giunta regionale. Sul governo della Regione, la ridefinizione del rapporto tra Regione ed enti locali, ripensamento del modello di sviluppo, investimento sulle politiche per il lavoro e su quelle socio-sanitarie, maggior coinvolgimento dei cittadini al processo decisionale». Punti di incontro con Comi? «Lunedì ero al suo incontro pubblico di Ancona, ci sono punti di contiguità. Auspico che il nostro contributo possa essere patrimonio del partito». Ceriscioli nome unitario? «Se la sua candidatura è la volontà di alcuni territori di farne fuori altri, stessa logica sottesa a Lucciarini, Ceriscioli non può essere il nome terzo». A. Car. © RIPRODUZIONE RISERVATA Green Economy Marche sul podio PRIMATI ANCONA Marche sempre più «verdi». La regione conquista il terzo posto in Italia per l'indice di Green Economy 2013, in base ad uno studio realizzato dalla Fondazione Impresa-Studi sulla piccola impresa. Con un balzo di tre gradini rispetto allo scorso anno, le Marche guadagnano il podio in questa autorevole indagine che incrocia 21 indicatori di performance connessi ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo, edilizia, mobilità e rifiuti. «Il piazzamento - commenta il presidente Gian Mario Spacca - è frutto di un mix di azioni virtuose del pubblico e del privato, che risulta particolarmente efficace e che fa delle Marche una regione da prendere ad esempio». I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, ecc.) e le informazioni statistiche disponibili a novembre 2013, per poi essere rielaborati da Fondazione Impresa. «La Green economy, la tutela dell'ambiente e del paesag- gio - sottolinea Spacca - sono tra le principali priorità del governo regionale e i risultati raggiunti, certificati da questa come da altre prestigiose classifiche, ci confortano sulla strada percorsa. Essere la terza regione italiana in base a 21 indicatori così rigorosi, ed avere così tanto incrementato in un solo anno le nostre performance, rende orgogliosi». Le Marche, in particolare, ottengono nella classifica 2013 un punteggio Green economy di 0,209, contro una media nazionale del 0,105, piazzandosi terze dopo Alto Adige e Umbria. «Tra i parametri in cui la nostra regione ottiene i migliori risultati - aggiunge Spacca - da segnalare quello relativo alla Carbon Intensity che misura il grado di emissioni responsabili del cambiamento climatico: le Marche sono quarte, così come per la voce Risparmio energetico e Qualità ambientale dei prodotti. Siamo poi la terza regione italiana per Fotovoltaico installato sui tetti di edifici e capannoni, anche se scendiamo in classifica per Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili». Marche prime, infine, per Punti vendita bio, seconde per alloggi agroturistici. -MSGR - 14 PESARO - 36 - 22/01/14-N: 36 Pesaro Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Ricci: «La Regione ci ha garantito più fondi ed il via al nuovo ospedale» `Il direttore Marche Nord «Riavremo i 6 milioni tagliati e progetto entro primavera» L’INTERVISTA Ospedale unico, budget e liste d’attesa. Il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci, fresco di riconferma, parla a ruota libera del sistema sanitario pubblico provinciale. Il sindaco ha chiesto il ripristino del budget 2012: 220 milioni di euro ovvero 6 milioni di euro in più rispetto al 2013… «Il budget provvisorio 2014 è pari a quello del 2013 meno l’1% (2 milioni di euro ndr) in base a quanto stabilito dall’amministrazione regionale. Ma sia io che il sindaco abbiamo avuto rassicurazioni dall’assessore Mezzolani sul fatto che verranno destinati all’Azienda Marche Nord fondi ad hoc per portare avanti tre progetti specifici: potenziamento dei reparti, tra gli altri Radioterapia, Neurochirurgia, Chirurgia vascolare, adeguamento del personale ed infine le coperture economiche necessarie a assumere primari nei reparti sguarniti come ad esempio Farmacia, Laboratorio e Pronto Soccorso. Fondi che coincidono all’incirca con i 6 milioni tagliati». Fino adesso dalla Regione sono giunti solo tagli. Si fida? «Non si tratta di fidarsi o meno. È che il percorso di Marche Nord non può che essere questo. Dopo i tagli servono investimenti per ottimizzare il servizio reso al cittadino oppure la riforma sanitaria verrà vissuta semplicemente come un indebolimento del sistema». Però si parla solo di accorpamento di reparti e riduzione di posti letto… «Anche su questo voglio essere chiaro con i cittadini: dobbiamo ridurre 39 posti letto tra Pesaro e Fano e arrivare a una quota complessiva di 592. Lo faremo ma tenendo conto delle esigenze dei pazienti. Se servono letti a Ortopedia andremo a toglierli da altri reparti in cui invece un taglio non peserebbe». Quanto serve un nuovo ospedale? «È indispensabile. Non possiamo parlare di riorganizzazione dei servizi sanitari senza un nuovo ospedale. Spacca mi ha assicurato che entro la primavera 2014 verrà avviato formalmente il procedimento per la realizzazione della struttura». Come ridurre le liste d’attesa? «È un problema enorme e le soluzioni sono varie. In Veneto la Regione ha messo a disposizione 30 milioni di euro per pagare gli straordinari del personale sanitario così che possa prestare servizio, penso a Tac o Radiografie, anche oltre l’orario di lavoro. La Regione Marche potrebbe Imposta sulla pubblicità Sconti al centro storico `Varato il regolamento Delle Noci: «Nel 2014 non ci saranno aumenti» TASSE Il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci Nella sala Bei Conferenza del Cif sul femminicidio Si parlerà di femminicidio e di violenza contro le donne nella conferenza organizzata dal Cif comunale, Centro italiano femminile, oggi alle 17.30 nella sala Adele Bei della Provincia dove terrà una relazione Daniela Pajardi, presidente del centro di ricerca di psicologia giuridica dell'Università di Urbino, nonchè consulente del tribunale di Milano, che tratterà sul tema «Ti amo da morire». mettere a disposizione una somma intorno ai 4/5 milioni di euro come sperimentazione di questo modello: otterrebbe risparmi notevoli in termini di mobilità passiva. Inoltre favorirei un confronto con i medici di medicina generale per filtrare meglio le richieste di prestazioni». Secondo la Cgil la sanità privata potrebbe occupare gli spazi lasciati vuoti da quella pubblica… «Non vedo un rischio simile nella nostra provincia. Ma occorre portare avanti il processo Marche Nord lasciando magari aperta la collaborazione con privati per servizi come la diagnostica». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA Imposta sulla Pubblicità, un nuovo regolamento e sconti del 33% per le pubbliche affissioni in centro storico. A bilancio la tassa vale oltre un milione di euro, ma «nel 2014 non ci saranno aumenti», anticipa Delle Noci. La giunta comunale ieri mattina ha approvato due delibere che riguardano quelle attività che vogliono sfruttare spazi, pubblici o privati, per fare pubblicità. È stato infatti approvato il piano generale degli impianti pubblicitari. E con un diverso atto, c'è stato il via libera dell' esecutivo anche al nuovo regolamento per l'applicazione dell' imposta sulla pubblicità, del diritto sulle pubbliche affissioni e procedure per l'installazione di impianti pubblicitari. «È da un anno che portiamo avanti questo lavoro in collaborazione con la polizia municipale e l'Ufficio Tributi – spiega l'assessore alle Finanze Antonello Delle Noci, che ieri ha illustrato la delibera ai colleghi di giunta – in pratica il vecchio regolamento, che non veniva più aggiornato da oltre 20 anni, è stato modificato per adeguare l'installazione di impianti pubblicitari alle nuove normative. Sono previsti nuovi spazi e tipologie di impianti in città in grado di incentivare questa attività. Sappiamo come in questo particolare periodo di crisi è sempre più dura per le attività fare pubblicità, ma noi con questo regolamento puntiamo a migliorare il servizio». Legato al nuovo regolamento c'è anche l'aspetto del controllo sugli impianti, con sanzioni nel caso che «le installazioni non rispettino le normative aggiornate. Ma il nostro obiettivo non è quello di fare cassa con questo provvedimento», puntualizza Delle Noci. Nel nuovo regolamento è stato contemplato anche uno sconto del 33% per chi vorrà fare pubblicità in centro storico, adeguando la zona centrale della città ad altri quartieri che già erano in una seconda fascia. Se la partita del bilancio di previsione 2014 è ancora tutta da giocare sul fronte della fiscalità a carico dei cittadini, in attesa di chiarimenti da parte dello Stato sulla Tasi e Tari, l'assessore può già anticipare che «nel 2014 la tassa sulla pubblicità non subirà aumenti». Negli ultimi previsionali comunali l'imposta sulla pubblicità ha garantito alle casse di piazza del Popolo un gettito che superava il milione di euro. Cifra che dovrebbe essere confermata anche nell'ultimo anno di mandato. T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARMACIE DI TURNO Pesaro Villa Andrea Costa, via Giolitti 167. Fano Rossi del Porto, viale I Maggio 2. Urbino Vanni, viale Gramsci 11/a. Nasce l’iniziativa fedeltà delle Farmacie Comunali di Pesaro. Iscriviti subito e scopri i vantaggi! SCONTI, PROMOZIONI E SERVIZI PER IL BENESSERE. -MSGR - 14 PESARO - 38 - 22/01/14-N: 38 Fano NERVI TESI NEL PD «NON POSSIAMO TOLLERARE UN SECONDO DI PIÙ CHE SI DELEGITTIMI IL PARTITO» Mercoledì 22 Gennaio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Marchegiani attacca Mascarin: «Sei scorretto» Quasi mezzo milione per gli assegni di cura PRIMARIE Si scalda il clima delle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra, tanto che Stefano Marchegiani del Pd ha invitato Samuele Mascarin di Sinistra Unita a non tirare troppo la corda. Nero su bianco: «Le sue punzecchiature nei confronti del partito sono ingenerose e al limite della correttezza su cui abbiamo fondato i nostri rapporti. Continuiamo dunque a chiedere il consenso ragionando sulle cose da fare per Fano e solleviamo il dibattito a un livello più alto dei meri interessi di bottega». Marchegiani e Mascarin, insieme con Massimo Seri della lista civica Noi Fano, concorrono alle primarie del centrosinistra e le tensioni da competizione iniziano con la raccolta delle firme a sostegno delle rispettive candidature. Marchegiani ne ha depositate 267, Seri 228 e Mascarin 607. Lo stesso candidato di Sinistra Unita ha aggiunto di avere ottenuto numerosi consensi fra gli attivisti del Pd e la sottolineatura non è piaciuta a Marchegiani. Ieri mattina, nella sede del partito, ha parlato senza mezzi termini di «modo scorretto: non possiamo tollerare un secondo di più che si delegittimi il partito. Noi ci impegniamo per aumentare il consenso, non a discapito dei nostri alleati. Il salto di livello non ci piace, se per Mascarin la lotta è con il Pd invece che con il centrodestra. Non si dica che bisogna cambiare pagina, il Pd l'ha già fatto con il congresso del luglio scorso, quando sono stato eletto segretario. Noi teniamo soprattutto all'alleanza, senza il Pd non c'è. Finora il rapporto fra candidati e partiti della coalizione è stato buono, sereno, auspico che si continui con lo stesso stile». Conclude la nota scritta di Marchegiani: «La mozione congressuale è stata approvata a larghissima maggioranza, si sottoli- neava l'esigenza di dare vita a un' alleanza progressista da offrire alla città in alternativa all'attuale Amministrazione. Ci abbiamo creduto e abbiamo rinnovato il partito includendo molti giovani in ruoli di responsabilità. Chi non ci ha creduto, se n'è andato. Abbiamo superato alcune perplessità interne, proprio nei confronti di Sinistra Unita, da parte di quanti non avevano dimenticato la fine del governo Prodi, credendo che il tempo avesse consentito una reciproca elaborazione di quanto è ormai storia». O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cimitero: ai privati la gestione dei servizi LA PROPOSTA La gestione dei servizi cimiteriali potrebbe passare ai privati. Un'associazione temporanea d'imprese (Ati) fra due coop umbre si è proposta al Comune di Fano, proponendo in cambio interventi di manutenzione straordinaria per un totale di 4 milioni su tutti e sette i cimiteri fanesi. Il progetto presentato dall'Ati sarebbe il riferimento per il futuro bando, che affiderebbe l'esecuzione dei lavori e la gestione dei servizi utilizzando la finanza di progetto, il project financing. «Una proposta molto interessante - commentava ieri l'assessore Michele Silvestri - come i risultati che promette di ottenere. Migliore livello qualitativo dei servizi, minori spese per le famiglie dei defunti, interventi per ampliare i cimiteri rimasti senza disponibilità di loculi. È il caso Roncosambaccio, Ferretto, Caminate o Carignano, che ne ha uno solo. Ce ne sono 180 all'Ulivo, che però non possono essere venduti a causa delle infiltrazioni». Uno dei servizi comunali in attivo, che incassa molto più di quanto spenda, è nella singolare condizione di subire critiche a raffica per lo stato indecoroso dei camposanti. Di «stato pietoso» per il campo d'inumazione all'Ulivo ha scritto la fanese Susanna Neumann, proprio di recente al sindaco Stefano Aguzzi. Latitano i lavori per assestare e riquadrare le fosse e sistemare le lapidi, nonostante «già da molti mesi» siano stati anticipati «la complessiva spesa e gli oneri». Lo stato delle croci in legno «è ormai indecente» e lo stesso vale per le fotografie dei defunti, «esposte alle intemperie per così lungo tempo: lo spettacolo offende la dignità e il rispetto per i defunti, per tutti coloro che restano e non vogliono dimenticarli». La lettera concludeva con un invito alle dimissioni: dei funzionari, dell'assessore o del sindaco stesso. Ora Silvestri propone alla giunta di esternalizzare i servizi cimiteriali, ingessati dal patto di stabilità e alle perse con le carenze di organico. Una soluzione che punta a creare un settore autosufficiente, con proprie risorse che finanzino servizi e lavori di manutenzione. O.S. `Sono 170 le famiglie interessate a livello territoriale WELFARE Quasi mezzo milione nel 2014 per gli 170 assegni mensili di cura. Una somma importante per un contributo, afferma il presidente dell'ambito sociale fanese Davide Delvecchio, «che suscita l’interesse crescente tra le famiglie delle nostre zone». Anche in questo caso parlano i numeri: «Erano 164 gli assegni erogati nel 2013, 161 e 148 nei due anni precedenti», ha specificato lo stesso Delvecchio, che ieri ha illustrato i contenuti del sostegno per gli anziani non autosufficienti, inaugurato nel 2010. Con lui il vice presidente dell'ambito, il mondolfese Flavio Martini, e la dirigente Sonia Battistini. «L'assegno di cura - ha aggiunto Delvecchio - permette di mantenere gli anziani tra i loro affetti e per l'ente pubblico è un notevole risparmio rispetto alle rette praticate dalle case di riposo». La Regione ha assegnato all' ambito fanese un contributo di circa 557.000 euro: gran parte della somma, oltre 495.000 euro, è stata ora destinata agli assegni di cura, mentre il resto finanzierà il servizio di assistenza domicilia- re. Hanno diritto all'assegno tutti gli anziani non autosufficienti, invalidi al 100 per cento, che abbiano compiuto 65 anni e risiedano nel territorio dell'ambito fanese. Devono essere assistiti a casa oppure da assistenti familiari privati con regolare contratto di lavoro. Bisogna avere, inoltre, l'indennità di accompagnamento, reddito equivalente Isee non superiore a 11.000 euro, se l'anziano è solo, oppure a 25.000 euro nel caso di un nucleo familiare. La domanda può essere richiesta allo sportello delle politiche sociali in tutti i Comuni dell'ambito, allo stesso ambito sociale (che ha sede in piazza Costa, sopra il mercato del pesce, telefono 0721/887482), ai sindacati e ai patronati. I moduli possono essere scaricati dal sito www.ambitosociale6fano.it. L’assessore Davide Delvecchio Polveri sottili, la centralina smantellata entro l’estate VIA MONTEGRAPPA La scuola è al centro del dibattito che contrappone genitori e amministrazione Scuola, contro il piano anche le Pie Venerini `«Una decisione per ragioni non accettabili» IL CASO Il malcontento verso il piano territoriale scolastico di Fano si è esteso all'istituto privato Maestre Pie Venerini. «La nostra dirigente - sostiene Lucia Magrini, rappresentante delle quinte - è stata informata a cose fatte e il piano complica la gestione di una scuola che offre il servizio pomeridiano. Trattandosi di un anno di passaggio, sarebbe opportuno che non fossero ridotte da nove a otto le sezioni della scuola media Gandiglio, dove i nostri ragazzi che studiano musica hanno trovato finora una logica continuità. Questo avremmo chiesto, se fossimo stati convocati. Dalla recente riunione nella scuola Montessori a Sant' Orso sembra poi che il Comune non sia disposto a venire incontro alle esigenze delle famiglie. Secondo me è stata presa una decisione per ragioni non condivisibili, peggiorata da ulteriori tagli». Il piano territoriale scolastico stabilisce che dal 2014-2015 avranno 8 sezioni le medie Nuti e Gandiglio (una in meno) e 7 la Padalino (3 in più). Per la prima iscrizione sono previste medie di riferimento anche per i circoli didattici di Sant'Orso e San Lazzaro-Corridoni, insieme con le Pie Venerini, che finora avevano invece completa libertà di scelta. Questo il motivo delle proteste, assieme al taglio alla Gandiglio. Anche il Pd contesta il metodo, non l'intento di razionalizzare le iscrizioni alla prima media. «Il disagio che sta rilevando l'assessore Franco Mancinelli - sostiene il segretario e candidato sindaco Stefano Marchegiani nasce dalla mancanza di confronto con le famiglie. I processi devono essere guidati concertandoli con i cittadini, se si vuole che le scelte risultino razionali e condivise. Agli insegnanti la nostra solidarietà per le condizioni DAL PD AI MOVIMENTI NUMEROSE PRESE DI POSIZIONE SERI: «È MANCATA UNA PROGRAMMAZIONE CONDIVISA» difficilissime in cui lavorano, denunciamo la carenza di strutture scolastiche». La critica alle «decisioni imposte senza la minima volontà di confronto» è presente anche nell'intervento di Massimo Seri, candidato sindaco della lista civica Noi Città: «Come padre di un bambino di quinta elementare capisco il problema. Razionalizzare le iscrizioni è necessario in una città ancora carente, nonostante gli annunci, di strutture scolastiche nei quartieri periferici, ma è altrettanto evidente che il Comune non ha programmato il piano in maniera chiara e condivisa». Conclude Mrs Fano: «La giunta raccoglie ciò che ha seminato. Lo squilibrio delle iscrizioni alla prima media è il frutto dell'ingiusto accanimento esercitato a suo tempo contro la Padalino. Ora si vuol rimediare con un piano calato come un fulmine a ciel sereno, guarda caso da una giunta che si è definita del confronto e dell'ascolto. In realtà i nuovi criteri sono stati comunicati alla città senza confronto e senza ascolto, a pochi giorni dalle iscrizioni alla prima media, quando numerose famiglie avevano già orientato le rispettive scelte». Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Sarà chiusa la centralina di via Montegrappa, che l'agenzia ambientale Arpam utilizza per misurare la qualità dell'aria a Fano e nella fascia costiera della provincia. «Gli strumenti saranno disattivati a decorrere dalla prossima estate», ha detto il consigliere regionale Giancarlo D'Anna, riportando le informazioni ricevute dall'assessore Maura Malaspina. Lo stesso D'Anna aveva chiesto informazioni sui dati della centralina, proprio ieri ha ricevuto la risposta nell'aula dell'assemblea marchigiana: «Secondo l'assessore, la centralina non è necessaria a soddisfare le esigen- ze di monitorare la qualità dell' aria. È una resa all'inquinamento e alle malattie collegate, sempre più invasive. Non solo non si sono attuate misure per ridurre il problema dello smog, ma oggi si elimina anche uno strumento che sarebbe dovuto servire a interventi correttivi. Si rinuncia a rilevare, verificare e correggere situazioni pericolose». Malaspina ha aggiunto, riferisce D'Anna, che in un'ottica di area vasta i dati rilevati a Fano «sono analoghi a quanto si riscontra in altri due siti che rimangono attivi, cioè Jesi e San Benedetto». L'affermazione non ha convinto il consigliere regionale, il quale ritiene che tenda invece «a nascondere l'incapacità di intervenire». Circolo Bianchini Prosegue il ciclo di incontri che il Circolo Bianchini ha organizzato quest’anno attorno al tema della cultura e della vita italiana tra le due guerre del Novecento. Nella conferenza «La musica e le musiche tra le due guerre», oggi alle 16.30, presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Commerciale Battisti il critico musicale Maria Chiara Mazzi prenderà infatti in esame la musica d’arte italiana, quella che più comunemente definiamo classica, in quel periodo. La conferenza sarà come sempre completata da letture di testi dell’epoca e dall’ascolto di musiche registrate degli autori presi in considerazione (Pizzetti, Busoni, Pratella, Mulè, Respighi, Casella, Malipiero, Dallapiccola). Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze AnconaTel. 071 2149811 Lecce Tel. 083 22781 Milano Tel. 02 757091 Napoli Tel. 081 2473111 Roma Tel. 06 377081 Fax 071 45020 Fax 083 2278222 Fax 02 75709244 Fax 081 2473220 Fax 06 37708415 •• 4 PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 LA SANITA’ IN CRISI IL COORDINATORE GINO BUSCAGLIA «E’ LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE, I DIRIGENTI CI HANNO ASSICURATO CHE IL PROBLEMA SARA’ RISOLTO A BREVE, NEL GIRO DI POCHI GIORNI» Stipendi Tkv in ritardo, dipendenti preoccupati Difficoltà per la cooperativa sociale che fornisce il personale a ospedale e Asur NEGLI ultimi sei mesi hanno percepito lo stipendio a singhiozzo. E da due non lo ricevono per niente. È carico di emotività e preoccupazione la richiesta di aiuto lanciato da una trentina di lavoratrici e socie della cooperativa sociale Tkv che vengono impiegate nei servizi di pulizia e di logistica all’Azienda Ospedaliera Marche Nord e nelle strutture dell’Area Vasta 1. «Il 20 dicembre abbiamo ricevuto con molti sforzi la paga di novembre — si lamentano — Ma non abbiamo notizie dello stipendio di dicembre, tredicesima inclusa. Ad oggi non sappiamo che fine fanno i soldi che entrano ogni mese nelle casse della cooperativa, visto che i contributi pubblici ci risultano incassati puntualmente». FRA incontri cancellati e richieste ancora senza una risposta, a distanza di un mese le socie sono tornate a chiedere un chiarimento alla cooperativa attraverso la Fp-Uil, rappresentata dalla segretaria provinciale Laura Biagiotti. «Dal mese di agosto non riusciamo ad avere alcuna notizia che ci faccia capire cosa sta succedendo — afferma Biagiotti —. Alle nostre ripetute sollecitazioni, la Tkv ha prima risposto verbalmente accampando non meglio precisati ‘motivi tecnici’; poi, con una lettera alle lavoratrici, ha parlato di ‘incertezza nei flussi di cassa’. Il fatto è che queste comunicazioni vaghe, firmate con uno scarabocchio, finiscono per alimentare l’ansia, ci auguriamo immotivata, di persone già socialmente disagiate che contano sullo stipendio di 600-700 euro per vivere. Ci sono ragazze-madri, donne separa- I NUMERI 47 MILIONI DI EURO E’ il fatturato (2012) del colosso delle coop, nato da una fusione tra coop sociali ed immobiliari 2.960 “ SOCI Le scarse comunicazioni da parte della Tkv alimentano preoccupazione tra i lavoratori E’ questo il numero dei soci, in gran parte lavoratori, dopo la fusione tra sei cooperative LAURA BIAGIOTTI, segretaria Fp-Uil TRASPORTI L’assessore ascolta sciopero sospeso L’ASSESSORE alla Sanità Mezzolani si è reso disponibile all’incontro richiesto dalle sigle sindacali dei trasporti sanitari di Cgil, Cisl e Uil in protesta da giorni e per questo sospendono lo sciopero in programma per domani di fronte alla Prefettura. L’assessore incontrerà oggi i sindacati, che poi decideranno se revocare lo sciopero definitivamente. te, c’è chi è rimasta vedova con figli piccoli da mantenere, senza contare quelle che non possono pagare le bollette. Alcune vengono a lavorare a piedi perchè non hanno i soldi per il biglietto dell’autobus. Un vero dramma». SULLA carta, la vincitrice dell’appalto milionario al servizio della sanità provinciale fino al 2017 non desta alcun dubbio in quanto ad organizzazione e solidità finanziaria. Nata dalla fusione di sei realtà cooperative marchigiane, la Tkv con sede in via Ponchielli vanta numeri decisamente importanti: un fatturato stimabile di 47 milioni di euro nel 2012, con 2960 soci, 1873 dipendenti ed una patrimonializzazione di 13,4 milioni di euro. I dirigenti della Tkv, interpellati, per il momento non rispondono e tocca al coordinatore della cooperativa all’interno dell’Azienda Marche Nord, Gino Buscaglia, fornire qualche rassicurazione: «E’ la prima volta che capita una cosa del genere, e anch’io sono senza stipendio — spiega —. Ma i dirigenti hanno detto che si risolverà tutto molto presto, nel giro di pochi giorni». Parole che non servono a placare le preoccupazioni: «Non è giusto che ci tengano all’oscuro di tutto, e, francamente, invece di investire sui nuovi carrelli per la pulizia, potevano pagare noi». si.spa . COMITATO LEGALE «Se non ti fanno l’esame a breve puoi chiedere il rimborso» «SE L’ASUR, o le aziende ospedaliere, non sono in grado di fornirti la prestazione sanitaria entro i tempi massimi di attesa a cui hai diritto, puoi chiedere il rimborso della visita o dell’esame fatto a pagamento». A sostenere questa tesi sono gli esponenti del Comitato per la difesa dei diritti e dei Comitatinrete i quali, durante l’assemblea-incontro di sabato scorso a Fossombrone, hanno illustrato una nuova iniziativa a tutela del diritto alla salute il cui testo è scaricabile sul sito http://www.comitatinrete.it. Obiettivo dell’azione è il rimborso delle visite fatte a pagamento attraverso la citazione davanti al giudice di pace di Asur Marche: non vi sarà alcun costo per avviare la pratica, solo a rimborso ottenuto è previsto un contributo del 10% dell’importo recuperato per le spese legali. Per attivare l’azione legale sono necessari la prescrizione medica, completa di ‘classe di priorità, il codice di prenotazione effettuato al Cup e la fattura. Info: comitatoadifesadeidiritti@ gmail.com. L’ODISSEA LA SIGNORA MARCONI RILANCIA: «COSTRETTA A SUBIRE DISAGI EVITABILI: POSSIBILE CHE NON CI SIA NESSUN MEDICO?» O Ancona o Fano, per gli interventi di odontostomatologia Pesaro è out IN DIFFICOLTA’ La signora Marconi con figlio e marito O VA A FARSI operare al reparto di odontostomatologia al Torrette di Ancona o si mette in coda e aspetta la possibilità di fare l’intervento ai denti al presidio del Santa Croce di Fano. Tempo di attesa stimato per accedere alla struttura dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord: una dozzina di giorni. Se ormai il lasso di tempo si sta esaurendo e la data dell’intervento non è ancora stata comunicata, ma sarà prossima, la questione resta perché l’ esigenza da parte dell’ utente, un signore di 59 anni diversamente abile dalla nascita, è stata posta per la prima volta, lo scorso ottobre. In generale, quindi la domanda che sorge spontanea è: veramente non è possibile fare meglio di così? «Ad ottobre vado al San Salvatore per prenotare la visita dentistica per mio figlio Roberto, 59 anni, diversamente abile dalla nascita — racconta Anna Marconi, 83 anni, portati meravigliosamente —. La pri- RASSEGNAZIONE «Ancona è troppo lontano, andremo al Santa Croce: tutta la famiglia coinvolta» ma data possibile risulta essere il 20 marzo. Ribatto che mio figlio non potrà aspettare così a lungo: l’accettazione mi risponde che l’urgenza va certificata. Con l’impegnativa del medico i primi di dicembre mio figlio viene visitato e il dottore ritiene effettivamente necessario operare prima possibile. Premetto che il quadro clinico di mio figlio è tale che non posso rivolgermi ad uno studio privato ma è necessario che l’intervento avvenga in una struttura protetta come quella ospedaliera: il medico mi ha confermato quello che già sapevo e mi ha detto che il primo giorno utile sarebbe stato dopo il 7 gennaio. Infatti, prima dell’Epifania non sarebbe stato possibile poiché la sala operatoria avrebbe chiuso per le feste. Aspetto, ma nessuno si fa sentire: riesco a contattare il reparto fanese che mi spiega l’impedimento improvviso avuto dal dentista. Intanto che l’amministrazione si organizza l’offerta che mi viene fatta è quella di far ricoverare Roberto in Ancona per un day hospital: lo avrebbero scortato in ambulanza. Ma io ho rifiutato, preferendo Fano». PERCHÉ? «Roberto farebbe l’anestesia totale e verrebbe dimesso in giornata: siccome me li immagino, perché non è la prima operazione che ha Roberto, i sessanta chilometri di rientro a casa con tutto il disagio postoperatorio, ho detto di no. Inoltre se per accompagnarci l’altro mio figlio Stefano cercherà di prendere un giorno di ferie dal lavoro, a casa resta sempre mio marito Nicola, che a 90 anni convive con l’Alzheimer e va accudito. Ma sarà mai possibile che in tutta la rete ospedaliera provinciale esista un solo specialista? E che l’alternativa sia andare fino ad Ancona?». 11 MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 AIUTI ASSEGNI DI CURA PER NON AUTOSUFFICIENTI SCADE il 28 febbraio il termine per presentare la domanda per gli “Assegni di cura” per il 2014. I destinatari dei 170 assegni (l’anno scorso erano stati 164, 161 nel 2012 e 148 gli anni precedenti) sono gli anziani non autosufficienti residenti nel territorio dell’Ambito territoriale sociale VI che sono assistiti a casa direttamente dalle famiglie o da assistenti familiari privati. Il fondo erogato dalla Regione Marche all’Ambito VI è di 557.408,13 euro totali. Infotel 0721.887482 oppure www.ambitosociale6fano.it E’ CADUTO FACCIA IN AVANTI INCIAMPANDO SUL LEMBO DEL MANTELLO. PRESO IL SOSTITUTO Incidente a teatro durante le prove della Carmen: fuori uso il baritono Lippi INCIDENTE a teatro durante le prove della Carmen, sostituito il baritono Marcello Lippi. Alcuni punti di sutura su un labbro e sette giorni di prognosi per il cantante genovese che è anche direttore artistico della Fondazione Teatro verdi di Pisa. E così venerdì sera alle 21, per la prima della Carmen del regista Francesco Esposito al Teatro della Fortuna, in scena ci sarà il 35enne Omar Camata a vestire i panni del torero Escamillo. Uno si Il baritono Lippi durante la sua performance all’Auchan FULMINE a ciel sereno. La società «Madonna Ponte» che racchiude un consorzio di costruttori cittadini, ha presentato il 30 dicembre domanda di ammissione al concordato preventivo al tribunale di Pesaro. Per essere più chiari questa società è quella che gestisce, ormai da tantissimi anni, anche se con diversi cambi di proprietà, tutta l’area dell’ex zucherificio. Il tribunale ha anche nominato, il giorno dopo la Befana, il commissario, Massimo Baglioni di Pesaro. Prima di presentare domanda al tribunale c’è stato un cambio al vertice della società. Fino al 19 dicembre, giorno in cui entrava in consiglio per la successiva approvazione della variante, alla guida della società c’era Paolo Longarini. Dopodiché è stato nominato amministratore unico Gabriele Duranti, conosciuto in città per essere sempre stato un tecnico vicino alle famiglie Taus e Minardi. All’interno della società «Madonna Ponte» ci sono, con quote anche sostanziose, altri notissimi personaggi cittadini come Paolo Andreani, Taus e Minardi appunto, ed anche la società «Uffreduccia» che fa riferimento al presidente della Fondazione Carifano Tombari. A METTERE tutto in fibrillazione è stata la società Sicap, che fa pre- immagina un torero ferito dall’incornata di un toro... poi capita che una sera (lunedì, ndr) durante le ultime prove di uno spettacolo già provato, nel tentativo di salire su una panca, il torero inciampi su un lembo del lungo mantello e si ritrovi a cadere a bocca in avanti. Labbro spaccato e sangue a fiotti. Immediato l’intervento dell’ambulanza del 118 che ha portato il baritono in pronto soccorso dove è stato suturato. Il mattino dopo (ie- ri) Escamillo/Lippi si è presentato come se niente fosse alle prove, desideroso di cantare. Ma gli è stato impedito dai ver- TIMORI Molto sangue e tanta paura: è dovuta intervenire un’ambulanza del 118 tici della Fondazione che avevano già chiamato il sostituto, giunto in città in serata. A Fano ci si ricorderà comunque di Lippi parlando in futuro del capolavoro di Bizet (coprodotto con i teatri di Livorno, Pisa e Lucca), per la performance al supermercato Auchan dove domenica ha divertito il pubblico presentandosi tra scaffali e carrelli vestito di tutto punto con gli abiti di scena e intonando l’aria “Votre toast, je peux vous le rendre”, introdotto dall’acclamazione del coro di soldati e sigaraie “Vivat! vivat le torero! / Vivat! vivat Escamillo! / Vivat! vivat! vivat!”. Tiziana Petrelli Madonna Ponte: è stato presentato il concordato Coinvolti i maggiori costruttori fabbricati per l’edilizia, che ha fatto un decreto ingiuntivo nei confronti della società. L’importo del debito ammonterebbe ad un paio di milioni di euro. La mossa della Sicap avrebbe messo in fibrillazione le banche che sono esposte in questa operazione, prima fra tutte Banca Marche attraverso la società Mediolising. Con quote comunque minori altri istituti tra cui anche Carifano. Con la sola Banca Marche si parla di una esposizione intorno ai trenta milioni di euro. Punto strategico di questa operazione immobiliare sarebbe, non tanto l’area dell’ex zuccherificio, quanto il terreno di via Piceno, la cassaforte. Perché su questa zona la società avrebbe un paio di impegni con al- TRIBUNALE La domanda il 30 dicembre ed il 7 gennaio è stato nominato il curatore cuni grossi gruppi: la Coop per la costruzione di un ipermercato ed anche un’altra grossa catena di distribuzione «Acqua e sapone» e «Globo». Adesso occorrerà vedere come si muoveranno le banche di fronte a questa richiesta di concordato perché secondo alcuni si potrebbe andare anche verso una ristrutturazione del debito in base all’articolo 182. Quest’ultima soluzione potrebbe in pratica evitare un mezzo disastro. m.g. ISTRUZIONE INTANTO SI E’ CHIUSO CON UN MURO CONTRO MURO L’INCONTRO AL CIRCOLO DIDATTICO DI S. ORSO Dimenticata la scuola delle suore. Nessuno ha comunicato il nuovo piano PIANO scolastico territoriale: muro contro muro tra l’assessore ai Servizi educativi, Franco Mancinelli e i genitori degli alunni del circolo didattico di S.Orso. E’ finito così l’incontro organizzato lunedì sera alla scuola elementare Montesi. I genitori hanno manifestato tutte le loro perplessità nei confronti di un Piano che, per evitare l’eccesso di iscrizioni in alcune scuole e lo spopolamento di altre, abbina ad ogni elementare una media di riferi- mento. Il Piano è stato firmato da tutti i dirigenti scolastici ad eccezione di quello della Gandiglio, sostenuto nella sua decisione dal consiglio d’istituto. Nella decisione non è stato neppure coinvolto l’istituto Maestre Pie Venerini, a cui è stato solo comunicato il Piano già redatto. Eppure i bambini in uscita dalla V elementare di quella scuola, secondo il Piano, sono stati abbinati alla scuola Padalino. «Comprendo bene il disagio vissuto da genitori e insegnanti — commenta il candidato sindaco della lista civica “Noi Città”, Seri — per l’ennesima volta i cittadini si vedono imposte decisioni riguardanti un momento così importante per la vita dei propri figli senza una minima volontà di confronto. Sia come candidato che come padre di un bambino che sta frequentando l’ultimo anno delle scuole elementari, capisco il problema e credo che la razionalizzazione delle iscrizioni vada programmata in condivisione e in ascolto delle varie parti interessate». «La giunta comunale di Fano — aggiungono i radicalsocialisti — raccoglie ciò che ha seminato. Lo squilibrio delle iscrizioni alla prima media è il frutto dell’accanimento esercitato contro la Padalino, che a suo tempo è stata screditata in modo ingiusto e irrispettoso dei suoi meriti oggettivi. Ora si vuol rimediare senza confronto e senza ascolto, a pochi giorni dalle iscrizioni alla prima media, quando numerose famiglie avevano già orientato le rispettive scelte». An. Mar. •• •• 12 FANO MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 Marchegiani rottama il... rottamatore Dura replica del candidato Pd a Samuele Mascarin: «Noi abbiamo rinnovato» NON CI STA, Stefano Marchegiani (Pd), a farsi «rottamare» dal suo avversario alle Primarie, Samuele Mascarin dopo le dichiarazioni rilasciate al Carlino. Quasi arrabbiato, il candidato sindaco del Pd rivendica a sé il merito di «aver aperto» una nuova stagione politica del centro sinistra «cominciata il 13 luglio con il congresso e con la mia elezione a segretario. Abbiamo rinnovato gli organismi del partito includendo molti giovani in ruoli di responsabilità. Coloro che non hanno creduto alla nuova impostazione se ne sono andati». Una risposta COLPO BASSO Il segretario dei democrat ricorda che se la Ricciatti è a Roma «è solo grazie a noi» chiara quella di Marchegiani a Mascarin che attribuisce il suo successo nella raccolta firme, per le Primarie, anche ai molti iscritti del Pd che avrebbero firmato per lui, senza essere stati sollecitati. «Le punzecchiature di Mascarin — insiste Marchegiani — sono ingenerose e ai limiti della correttezza su cui abbiamo fondato i nostri rapporti». E aggiunge: «Caà nisciuno è fesso». Il salto di livello del confronto politico tra i candidati alle Primarie (finora piuttosto sottotono, quasi spento ndr) UNITI PER FANO Il Sanchioni day il 28 gennaio E’ STATA fissata per martedì 28 gennaio, alla cooperativa Tre Ponti, la presentazione del candidato sindaco di «Uniti per Fano», Daniele Sanchioni. Un rinvio, perché la data che circolava era quella del 25 gennaio. Poi si è scoperto che la sala era occupata per un’altra manifestazione per cui la data è stata rilanciata al 28 gennaio. IL VERTICE Da sinistra: Enrico Nicolelli, Stefano Marchegiani e Cristian Fanesi, SANTA CROCE HADAR OMICCIOLI DEI GRILLINI «Sulla sanità Aguzzi non la racconta giusta» L’OSPEDALE unico, cavallo di Troia per preparare un futuro dove la sanità privata colmi le lacune che si stanno creando. Il candidato sindaco di Fano 5 Stelle, Hadar Omiccioli, interviene nel dibattito sanità e Santa Croce. Omiccioli teme che Fano perdendo «la funzione chirurgica — la parte più nobile e remunerativa — è destinato a diventare poco più che un poli-ambulatorio e da lì in poi sarà solo discesa. Un itinerario già percorso da tanti piccoli ospedali della provincia. Nell’attuale condizione, i più forti si appropriano di quel che rimane e gli altri si arrangiano». «In questi giorni Aguzzi — fa notare Omiccioli — ha continuato a ripetere che è stato lungimirante e ha salvato il S. Croce dalla chiusura, accettando la fusione con Pesaro. Chissà perché omette di dire che lo stesso destino avrebbe atteso Pesaro senza l’assimilazione di Fano». non è piaciuto al candidato Pd che ricorda al giovane alleato-avversario di Sinistra Unita che il «nemico» è il centro destra, non il Partito democratico. Non solo: Marchegiani rammenta a Mascarin che «in virtù dell’alleanza con il Pd, alle ultime politiche Sel ha un rappresentante il Parlamento (Lara Ricciatti ndr) ed è in virtù della nuova alleanza che ha nel Pd l’indubbio protagonista, che Sinistra Unita potrà tornare a giocare un ruolo attivo nell’Amministrazione e non preoccuparsi di coltivare esclusivamente il proprio orticello». Non manca l’invito a Mascarin «a sollevare il dibattito ad un livello più alto dei meri interessi di bottega». E ancora: «Per quello che ci riguarda — conclude Marchegiani — riteniamo di essere il soggetto capace di garantire equilibrio ed efficienza alla futura azione di governo della città e ne abbiamo già dato prova per la costanza e la serietà dimostrata nell’intenso lavoro di elaborazione programmatica al tavolo della coalizione dove il sottoscritto non è mai mancato e nel credere fermamente al metodo delle Primarie». Certo quelle 607 firme raccolte da Mascarin hanno «sorpreso» sia Marchegiani sia Seri. Un vero e proprio campanello d’allarme se si considera che nelle Primarie, spesso, gli elettori del centro sinistra si spostano da un candidato all’altro indipendentemente dal Partito di riferimento. Anna Marchetti FANO 13 MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 MONSIGNOR TRASARTI E’ ENTRATO NELLA DISCUSSIONE CHE HA DIVISO IN DUE LA CITTA’ LO HA FATTO NEL CORSO DI UNA OMELIA FANO BY NIGHT SCONTRO GENERAZIONALE L’ARGOMENTO E’ STATO TOCCATO A BELLOCCHI Sulla movida scende in campo il Vescovo «La città non può diventare un dormitorio» «LA CITTÀ non può diventare un museo o un dormitorio e tanto meno un ricovero, ma un popolo che vive, lavora, si diverte, ammira e abita». Dopo giorni di polemiche sfociate talvolta in uno sterile “scontro” generazionale, persino il vescovo Armando Trasarti è intervenuto nel dibattito che si è aperto in città sulla movida. Lo ha fatto domenica nel modo equilibrato ma schietto che lo contraddistingue nell’affrontare i temi del vivere comune, non avendo timore ad indicare una via a chi amministra questa città. Nell’omelia pronunciata nella chiesa di Bellocchi in occasione della festività di San Sebastiano, il vescovo è sceso Don Matteo Pucci esce con gli amici per un aperitivo, ma a mezzanotte rientra IL RITO Anche due giovani parroci della città escono con gli amici per bere qualcosa in campo per difendere il sano divertimento dei giovani. «NON È POSSIBILE lasciare le cose al caso o peggio all’indignazione di alcuni — ha detto —. Arte, vita, incontro, lavoro, tolleranza, o meglio, accoglienza reciproca». «Abitare la città non è solo un problema di ordine tecnico, di viabilità, di inquinamento, di ordine pubblico, ma è la scelta di chi mette su casa, si congiunge alla famiglia, intesse rapporti di buon vicinato con le altre case, cerca spazi di incontro stabili e pacifici in cui i piccoli possano giocare in tranquillità e gli anziani ritrovarsi in serenità. Le città hanno una loro vita e un loro volto caratteristico e, per così dire, una loro anima e un loro destino: esse non sono occasionali mucchi di pietre, ma sono le misteriose abitazioni di uomini, e, vorrei dire di più, le misteriose abitazioni di Dio». FANO «necessita allora un percorso di conoscenza, di formazione e aggiustamento reciproco basato sull’incontro e non sulle denunce; una città in cui i giovani trova- •• no opportunità di dignitoso svago, di relazioni e di cultura e dove gli anziani siano parte integrante ma non esclusiva. Abitare è sentirsi a casa propria. Per arrivare a ciò è necessario coniugare la qualità del vivere e la partecipazione condivisa e non gridata». Restano fuori dal suo vocabolario le parole “movida” e “ronde”, utilizzate da molti per sintetizzare due concetti molto più complessi. Ma non si sottrae: cosa vuol dire vigilare? «Vigilare significa essere attenti, stare desti, rimanere all’erta. Se così, vigilare è atteggiamento che non riguarda solo alcune categorie di persone, ma a tutti quelli che hanno a cuore la vita della città da cittadini». L’IDEALE è che il cittadino «senta cioè i problemi della città come sente quelli di casa sua, che riconosca la città non solo come apparato di servizi, ma come la casa comune da abitare, il patrimonio comune da custodire, l’eredità preziosa da riconsegnare alle future generazioni. Vigilare così sul cuore della città è compito di tutti i cittadini». Anche Don Steven 35enne parroco di San Paolo «il giovedì sera, dopo l’incontro, con i giovani della parrocchia andiamo a bere una birra al pub. Il problema non è la frequentazione dei locali ma ciò che c’è in maniera più silenziosa e facciamo finta che non ci sia: un degrado relazionale. Il rischio è che scarichiamo sui giovani il problema della responsabilità non presa da chi se la deve prendere». Carenza di educazione civica e morale. «La parola d’ordine è dialogare — dice don Matteo, 29enne vice parroco di S. Orso —. Io dialogo con i ragazzi in tutte le dimensioni e in tutti gli spazi, perché i ragazzi devono avere una coscienza critica. Io sono stato fortunato, se no stavo ancora a fare la movida... anche se io quando sto con i miei amici, andiamo fuori a farci un aperitivo e non c’è nessun problema. A mezzanotte sono stufo e vado a dormire, non c’è bisogno di stare fino alle tre a fare chiasso». Tiziana Petrelli Marchegiani chiede un tavolo per gestire i giovani «SI STA dividendo la città tra chi vuole divertirsi e chi vuole riposare, tra vecchi e giovani... io credo che il compito di un’amministrazione sia di mettere insieme questi modi di vivere affrontando le questioni e dando regole». Lo dice Stefano Marchegiani, segretario Pd, sottolineando che è «quando gli operatori vengono lasciati soli e tutto è consentito... una legittima aspirazione al divertimento può passare dalla parte del torto». Città in mano ai vandali? «Ho visto atti di vandalismo che vanno imputati a poche frange di scalmanati dalle parti della rocca Malatestiana, tra la Darsena Borghese e il centro, biciclette attaccate ai pali tutte smontate, bidoni dell’immondizia svuotati, birre lasciate in giro ma volutamente... io l’ho letta come una rappresaglia ad una minaccia di contenere le manifestazioni, i bar, la movida. E’ una strada sbagliata» . Per Marchegiani «non si può fare uno stato di polizia, ma la situazione va gestita. Invitiamo perciò l’amministrazione a mettere tutti intorno ad un tavolo». E ribadisce «noi non pensiamo assolutamente ad una città oscurantista e controriformata. Aguzzi non si deve mai dimenticare che era un assessore di prestigio di quelle giunte che lui ora dice oscurantiste». 14 FANO E VAL CESANO •• MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 Fano, la centralina di via Monte Grappa verrà dismessa dall’inizio della prossima estate LA CENTRALINA che rileva la qualità dell’aria in via Monte Grappa (unico riferimento per tutte le vie trafficate della provincia) sarà dismessa dalla prossima estate. Ad annunciarlo indispettito è il consigliere Giancarlo D’Anna, che lo ha saputo direttamente dall’assessore Malaspina, che ritiene la stazione «non è necessaria». «E’ una resa all’inquinamento e alle crescenti malattie ad esso collegate — ha dichiarato D’Anna —. Non solo non si sono attuate misure per ridurre il problema, ma oggi si elimina anche uno strumento di rilevamento che dovrebbe sollecitare interventi correttivi. Si rinuncia a misurare, verificare e correggere situazioni peri- colose». La risposta della Malaspina non ha convinto D’Anna quando ha affermato che «la situazione di Fano è analoga a quella di Jesi e San Benedetto del Tronto, con la stessa qualità dell’aria». «Una risposta folle — ha affermato D’Anna — o meglio una non risposta, che tende a nascondere da una parte il problema e le gravi conseguenze sulla salute, e dall’altra l’incapacità di Regione e Comuni a intervenire in modo concreto. Una soluzione parziale — conclude D’Anna — è quella di sviluppare il trasporto pubblico, ma anche questo tema sembra essere di scarso interesse per la Regione». MONDAVIO MONDOLFO Aiuti per pagare gli affitti: si possono presentare le domande Il presidente della Proloco convoca tutti i soci per l’assemblea L’ASSESSORE alla sanità e ai servizi sociali del Comune di Mondolfo, Flavio Martini, evidenzia che «c’è tempo fino al 14 febbraio prossimo per presentare le domande al fine di ottenere i contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione 2013». «Contributi — aggiunge Martini — che la vigente normativa prevede per gli inquilini in stato di bisogno che rientrano in specifici parametri e che, naturalmente, hanno stipulato un regolare contratto d’affitto. Contestualmente alla domanda, gli interessati, dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva Isee, le ricevute d’affitto regolarmente pagate nel corso del 2013 e le dichiarazioni attestanti la modifica del proprio stato occupazionale nel corso del biennio 2012-2013». Fabio Cicoli, attuale sindaco di Saltara. Non si sa se si ricandiderà SALTARA SI E’ ABBASSATO LO STIPENDIO,TOLTO IL TELEFONINO E ANCHE L’AUTO BLU Cicoli, il sindaco dei tagli alla politica: «Stiamo valutando candidati alternativi» FRA I COMUNI della media Valmetuaro che il prossimo 25 maggio dovranno rinnovare la propria classe amministrativa, desta particolare interesse Saltara, non solo perché si tratta del più popoloso (coi suoi quasi 7mila abitanti), alle spalle soltanto di Cartoceto, ma anche perché aleggia un alone di incertezza sulle strategie dell’attuale maggioranza. Incertezza che cerchiamo di dissipare rivolgendoci direttamente al primo cittadino Fabio Cicoli. Sindaco, come sono stati questi 5 anni di suo governo? «Un lustro nel quale ho dato tutto me stesso e di cui vado fiero, anche perché abbiamo introdotto novità significative». Cioè? «Sono stato il primo sindaco che si è autoridotto lo stipendio; lo stesso giorno del mio insediamento ho riconsegnato la macchina che mi era stata destinata, regalandola ai vigili; credo di essere l’unico sindaco senza telefono cellulare pagato dal comune e in più sono riuscito a portare a “zero” le voci per i rimborsi agli amministratori. Tutti i viaggi che il sottoscritto e i colleghi di giunta fanno verso la Provincia, la Regione e anche all’estero per i gemellaggi sono a carico proprio. Sarà pure una piccola cosa, ma mi sembra un ottimo esempio; soprattutto in questo periodo di ristrettezze». Di tutte le cose fatte, quali reputa le più importanti? «Il nostro primo sforzo è stato quello di riorganizzare la macchina amministrativa, in modo che possa essere in grado di affrontare le sfide del futuro. Penso, innanzitutto, all’associazione di diversi servizi, da quelli demografici alla LA SODDISFAZIONE «Abbiamo rimesso in ordine tutti conti dell’amministrazione» polizia locale, passando per l’ufficio tributi, che ci ha consentito di dare risposte di qualità ai cittadini pur contenendo le spese. In questi anni siamo anche riusciti a dare una solidità economica al nostro ente. Saltara è il primo comu- ne della provincia in termini di autonomia finanziaria. Abbiamo ereditato una situazione difficile, ma ora i conti sono perfettamente in regola, nonostante i pesanti tagli operati dal governo centrale. Non avremo fatto piazze e palazzi, ma abbiamo garantito servizi, siamo stati vicino alle associazioni e in più, come detto, il comune adesso è solido e possiede precise certezze finanziarie». Detto questo, la ricandidatura è scontata? «Il gruppo andrà sicuramente avanti; per quanto mi riguarda, invece, non mi sbilancio. Anzi, dico che all’interno della squadra si stanno valutando alternative alla mia ricandidatura». Sandro Franceschetti MAURIZIO Galassi, presidente della Pro-loco di Mondavio, una delle associazioni turistiche più vecchie e vivaci delle Marche, ha indetto l’assemblea dei soci per venerdì alle 21 presso la sala Don Alberto Carboni. All’ordine del giorno della seduta, alla quale sono invitati ad assistere anche i cittadini senza tessera, figura innanzitutto la relazione sulle attività svolte nel 2013. A seguire sarà affrontata la situazione economica dell’associazione e poi il programma delle iniziative per il 2014. «AL TERMINE dell’assemblea — evidenzia Galassi — sarà possibile tesserarsi per l’anno in corso; un invito che in qualità di presidente estendo a tutti i cittadini che intendono sostenere la nostra attività di volontariato». La Pro-loco di Mondavio, che negli anni scorsi sotto la guida del compianto Claudio De Santi ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e anche internazionale, gestisce il celeberrimo gruppo «Arcieri Storici e Corte Roveresca», ambasciatore della cultura rinascimentale nel mondo, ed è l’organizzatrice della «Caccia al Cinghiale», inserita nel novero delle rievocazioni storiche più importanti d’Italia. s.fr. SERRUNGARINA INIZIATIVA DEL COMUNE IN COLLABORAZIONE CON ASET E «IL SORBO» Apparecchi elettronici da buttare. Nasce «Circuitiamo» ANDRÀ avanti fino a domenica, a Serrungarina, l’iniziativa «Circuitiamo» per il recupero di apparecchi elettronici, indetta dal Comune in collaborazione con Aset, Eticare e Cooperativa Il Sorbo. «Si stima — evidenzia una nota dei promotori — che ogni italiano produca 14 chili di rifiuti elettronici all’anno, che spesso sono smaltiti in maniera scorretta, rappresentando un costo per la collettività, un danno ambientale e uno spreco di risorse, soprattutto perché molti di questi apparecchi vengono sostituiti e accantonati quando sono ancora perfettamente funzionanti e quindi utilizzabili da altre persone. Il progetto “Circuitiamo” intende recuperare proprio questi apparecchi, sistemarli e rimetterli in circolo a favore di chi può averne bisogno, evitando così che restino abbandonati nelle case o che finiscano tra i rifiuti. La campagna prevede tre punti di raccolta ai quali ogni cittadino potrà consegnare gli apparecchi che intende donare. Il Bar-Ristorante “Da Luisa”, la Bocciofila Comunale (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12) e il centro civico, presso la zona industriale di Tavernelle, aperto a tale scopo il martedì e il giovedì dalle 16 alle 22. In aggiunta, i materiali saranno raccolti anche domenica 26 alle ore 11,30 presso la parrocchia di Tavernelle all’ingresso della Messa. Si potranno consegnare computer e accessori (esclusi gli schermi a bulbo non funzionanti), telefonini di vario tipo e piccoli elettrodomestici. Non saranno invece ritirati i grandi elettrodomestici, luci al neon, lampadine, pile e batterie. s.fr. PESARO SPORT MARTEDÌ 21 GENNAIO 2014 il Resto del Carlino VICTORIA LIBERTAS 7 ••• IL RECORD DI O.D. CON 22 STABILITO PRIMATO STAGIONALE DEI RIMBALZI. A LIVELLO DI CLUB SUPERATO GARRETT, SFIORATO RECORD DI THOMPSON DOPO L’AGOGNATA VITTORIA Costa: «Adesso tiriamo su la testa» Il presidente racconta le gratificazioni ricevute da Anosike e rivela lo scossone dato a Turner · Pesaro EMBLEMA Il tuffo con cui Musso ha rubato palla a Cavaliero, lanciando poi Anosike in contropiede: azione che ha messo la parola fine sul match. Sotto la curva, con la Vecchia Guardia sempre calorosa Fantastica atmosfera Se la squadra e i tifosi sono un corpo unico · Pesaro «UNITI fino alla morte per cambiare la nostra sorte». Questo lo striscione appeso sul terzo anello che ha accolto la squadra domenica. Ben diverso, nei toni, da quello che campeggiava il giorno della sfida con Brindisi: «La nostra pazienza ha un limite, dov’è il vostro orgoglio?», scritto in inglese perché anche gli americani capissero. Con Avellino il pubblico è stato tutt’uno con i giocatori e l’abbraccio finale ne è stata una genuina testimonianza. «Un conto sono le chiacchiere al bar, un altro come si sostiene la squadra la domenica — sottolinea Maurizio Crapanzano della Vecchia Guardia —. Discutere dopo le sconfitte è un segno di vitalità, ma credo che tutti i tifosi abbiano perfettamente capito la situazione economica nella quale siamo. Le aspettative erano di salvarsi, quindi arrivare penultimi: e forse ce la possiamo ancora fare». Marco Piccoli dopo aver apostrofato la gente col megafono, nell’ultimo quarto è sceso di sotto: «Per coinvolgere maggiormente tutti quanti. Volete vincere? gridavo. Allora dovete urlare anche voi. Ho sempre rotto le scatole ai fighetti delle tribune fin dai tempi del vecchio palas e continuo a farlo» sorride. Intanto, è amore vero fra i tifosi e Anosike: «Sì perché è un ragazzino, quindi ancora spontaneo, ruspante, non è scafato come altri americani. Complimenti a chi ha preso lui e Turner — aggiungono —: due crack così, in età da rookie, non li avevamo mai avuti. Li amiamo». e.f. IL GIORNO DOPO si respira a pieni polmoni, dal presidente all’ultimo dei tifosi, anche se una vittoria da sola non basta a cambiare le cose, ma riapre l’orizzonte, fa sperare che l’inerzia negativa possa essere invertita e consente al nuovo giocatore che arriva (Petty dovrebbe sbarcare domani a mezzogiorno a Bologna) di trovare un ambiente sereno e galvanizzato. «Lo meritavano per primi i nostri sostenitori, che ci sono sempre, che hanno sofferto tanto, che si sono arrabbiati e disperati ogni domenica al palas fino a questo benedetto 19 gennaio, ma si vede e si sente che vogliono bene a questa squadra — dice Ario Costa —. Lo meritavano i nostri giocatori per il lavoro che ogni giorno fanno in palestra, per il loro desiderio. Soprattutto, questi due punti servivano come ossigeno alla nostra classifica. Adesso tiriamo su la testa» è il suo invito. Per uno che ha giocato pivot, vedere crescere davanti ai proprio occhi un gioiellino come Anosike è una gratificazione speciale. Lo è anche di più sentirlo dichiarare che, se fosse possibile, vorrebbe giocare a Pesaro per anni. «Anche questo è un particolare che ti ripaga perché capisci che qui nonostante le difficoltà c’è ancora del buono: che sia la serietà della società, o il calore del pubblico, o non so cosa, significa che l’ambiente è gradito dai giocatori — sottolinea Ario —. Certo, di fronte al mercato che si aprirà di fronte a lui, sarà durissima trattenerlo. A metà stagione, tutti concordano che Anosike è un giocatore straordinario, già tanto migliorato rispetto ad agosto. Guardate come tira i liberi oggi. Ma almeno a rinnovargli il contratto ci proviamo, poi vedremo». INTANTO O.D. ha stabilito un record entrando negli annali sia della Lega Basket che della Vuelle: coi suoi 22 rimbalzi segna il record stagionale in serie A mentre nella storia biancorossa supera dopo vent’anni i 18 rimbalzi difensivi di Dean Garrett (collezionati per due volte nella stagione 93/94) prendendone uno in più (19) e manca per un solo rimbalzo il record assoluto (23) che appartiene a Kevin Thompson (12 gennaio ’97 in Scavolini-Cagiva Varese). A forza di parlare del piccolo gigante nigeriano, si rischia di dimenticare ciò che ha combinato Elston Turner, che si è preso la responsabilità e segnato tutti i tiri degli ultimi due minuti. «Ha qualità enormi ed è un ragazzo super, solo più introverso di Anosike. Dopo la debacle di Venezia — racconta Ario — l’ho strapazzato un po’, gli ho detto che non voglio più vederlo a testa bassa, che dev’essere un leader anche se è giovane, che deve osare e non importa se sbaglia. Lì per lì l’ho visto scosso, ma ha risposto alla grande». CAPITOLO MERCATO, il caso-Young si chiuderà definitivamente in giornata: Alvin ha scelto Casalpusterlengo. La sua partenza darà poi alla società le risorse per completare l’organico con un lungo italiano che affianchi Bartolucci per cambiare i due rookie. Elisabetta Ferri L’evento Da Bini a Bargnesi, dal Fano Rugby a Farabini a Marconi. E poi Hubner, Magi e il ricordo di Zanvettor Galà dello Sport, i fanesi giocano in casa e fanno incetta di premi · Fano PIENONE al teatro Politeama per il Galà dello Sport 2014, organizzato per la prima volta nella città della Fortuna dall’associazione Pindaro. La cittadinanza ha potuto così tributare il meritato applauso a diversi personaggi dello sport fanese: la ginnasta Camilla Bini dell’Aurora Fano, che ha ricevuto il riconoscimento come «miglior atleta donna» per il 2013, mentre il baby cestista Andrea Bargnesi ha vinto il premio come «miglior giovane» dando lustro a un vivaio, quello del Fano Basket, forse non ancora giustamente apprezzato; quindi la sorpresa del Fano Rugby, che ha vinto nella categoria «realtà emergente», infine Farabini, che si è aggiudicato in coppia col pesarese Mercantini, il premio come miglior dirigente per l’anno appena andato agli archivi. Insieme, i due hanno dato vita alla realtà del calcio a 5 Pesaro-Fano, abbattendo le barriere del campanilismo. Grande ovazione, poi, per il premio alla carriera che ha riportato in città un calciatore mai dimenticato dai tifosi granata, Dario Hubner. Non è potuto venire a ritirare il premio come «miglior atleta uomo», vinto per il terzo anno consecutivo, Daniel Hackett, ieri impegnato a Milano sul set fotografico per un servizio con l’Armani: il campione di basket pesarese ha voluto essere comunque presente in sala con un video da lui confezionato per l’occa- sione. Vincono invece per la seconda volta di fila il Pesaro Rugby, come «miglior squadra», i Bees Pesaro come «miglior settore giovanile» e Peppe Magi della Vis Pesaro come «miglior allenatore». Un premio che, ritirato a Fano, ha avuto un sapore particolare. Infine, grande festa per l’ambiente del football, gratificato dal riconoscimento come miglior evento dell’anno, gli Europei di Flag Football, organizzati a Pesaro dai Ranocchi Angels in collaborazione con Esatour. LA GIURIA di qualità ha poi scelto lo Sport’s School Confartfidi Pesaro che l’anno scorso ha raggiunto la finale per salire in A2 femminile nel basket. Sul podio anche Sara Braida, nonostante il setto nasale rotto il giorno prima: la cestista era anche nel poker per aggiudicarsi il premio individuale. Il Panathlon ha invece scelto per il suo premio il giovane Alessandro Marconi del Fano calcio, che recentemente aveva ricevuto il premio fair-play dalla Figc. Infine Pindaro ha scelto di premiare come evento la tappa del giro d’Italia e la società del Volley Pesaro per il coraggio di ripartire dalla B1 dopo la decisione di non iscriversi alla serie A. Momento toccante, poi, quando Michele Spagnuolo ha ricordato Zanvettor, che aveva militato sia nel Fano che nella Vis, a 15 anni dalla sua scomparsa. OLTRE IL CAMPANILE Andrea Farabini e Carlo Mercantini (PesaroFano calcio 5) Scacchi A Faini il «Memorial Nenne» · Cagli È DI SENIGALLIA e si chiama Marco Faini il vincitore del torneo di scacchi «Memorial Nenne» che l’associazione scacchistica Cagliese del presidente Giovanni Diani organizza con successo ogni anno in ricordo del suo mai dimenticato problemista Antonio Benni. Marco, collezionando 4 punti e mezzo sulle 5 partite disputate (4 vittorie e un pari), ha superato di solo mezza lunghezza il campione locale Edoardo Sanguinetti. Ultimo del podio, a 3 punti e mezzo, ha concluso il fanese Massimo Subissati in compagnia di Ettore Fronzi di Montemaggiore, che era uno dei favoriti. Da rimarcare la prova di Ivano Faini, papà del vincitore. Un po’ deludente, invece la prova, di Ugo Pompili di Pianello, non certo al massimo della forma. Il tempo di riflessione a gara era di 20 minuti per giocatore. Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Dal 1860 il quotidiano delle Marche VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!"!=!$!? CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) POLITICA μ Nel Pd è un tutti contro tutti Pesaro apre la stagione dei veleni VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Anno 154 N˚ 21 Mercoledì 22 Gennaio 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Nuova questura, viaggio a Roma Opzione caserma Cialdini, Eusebi incontrerà il ministro Mauro sebi, incontrerà nella giornata di sabato il ministro della Difesa Mario Mauro. Forte dei contatti diretti con il ministro della Difesa anche per la provenienza politica e l'impegno nel nuovo gruppo dei Popolari per l'Italia in via di costituzione, Valter Eusebi porta la questione direttamente all'atten- Pesaro Una visita a Roma al Ministero della Difesa per giocare il tutto per tutto sull'ubicazione della nuova Questura di Pesaro. Il capogruppo di Scelta Civica in consiglio comunale e coordinatore provinciale del gruppo, Valter Eu- zione del ministro, certo che potrà fare qualcosa. La decisione di un incontro in forma privata è maturata dopo il secco no arrivato in diretta tv nel programma "L' Arena" di Massimo Giletti dal generale dell'esercito Paolo Ruggiero, Capo di Stato maggiore del Comando logistico. "La mia visita a Roma quale esponente provinciale di Scelta Civica - spiega Eusebi - è solo il primo passo. Quello che occorre ora è soprattutto la ricerca di una volontà politica a più alti livelli. Certo è che sfrutterò anche il legame di natura personale e politica con Mauro”. Francesconi In cronaca di Pesaro μ Dove va la sanità. Il direttore Asur traccia le linee μ Filtrano notizie di un interessamento di Bosch Genga è già al lavoro “Riforma complicata” Passa dalla Germania il futuro di Indesit IL PIANO Ancona Il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli Ancona L’ultima è arrivata ieri pomeriggio. Ed è una chicca. Il vice segretario provinciale di Pesaro Massimo Ciabocchi prende carta e penna e la canta chiara a Giovanni Gostoli. “La candidatura di Ceriscioli? Un’idea personale del segretario mai discussa con la segreteria”. Falconi A pagina 3 μ Duro il presidente del Consiglio Solazzi: “Fuori i sofisti dal Pd” A pagina 3 μ Il parlamentare tifa per Comi Giovanelli: “Sto con chi ha idee” A pagina 3 Gianni Genga, nuovo direttore Asur, è già al lavoro. Chiusa la partita dei cinque responsabili di Area vasta, è il momento di rimboccarsi le maniche e dare il via alla nuova stagione. Il tempo è tiranno e lui, Genga, ne è consapevole. Per questo motivo ha già preso in mano la situazione della sanità regionale. “La riforma va fatta - dice - e la concluderemo entro l’anno. Il confronto coi medici? Va avanti senza problemi”. Buroni A pagina 2 Scomparse quaranta piante a Isola del Piano. Il sindaco Paolini: “Un atto intimidatorio” Isola del Piano Un atto intimidatorio dopo avvisaglie poco incoraggianti che aleggiano come ombre pesanti su Isola del Piano. Non c'è pace per la Fattoria della Legalità sorta su iniziativa del Comune sul terreno confiscato alla malavita organizzata. "Hanno rubato quaranta piante di olivo denuncia il sindaco e Paolini che erano state impiantate il 17 e 24 novembre dagli scout Cngei di Pesaro, Fse di Fano e da un gruppo di detenuti del carcere di Pesaro”. Giungi In cronaca di Fano/Valcesano Urbino recupera il progetto cultura 2019 Urbino L’idea fondante è quella di non disperdere il lavoro che nelle città italiane candidate a capitale della cultura 2019 e poi eliminate dalla competizione. Per questo è stato presentato dalle vice presidenti di Camera e Senato, Marina Sereni e Linda Lanzillotta e dal Segretario generale di Ci- Curti Apagina4 Fattoria della legalità, rubati 40 olivi μ Corbucci venerdì a colloquio con Trigilia LA SFIDA Su Indesit c’è l’interessamento delle tedesca Bosch Ìl direttore sanitario Gianni Genga dac (Associazione delle Città d'Arte e Cultura) Ledo Prato, il progetto che coinvolge le 20 città che hanno partecipato alla selezione per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. Il Governo è interessato e il 24 gennaio promuoverà un incontro tra gli amministratori delle città e i ministri competenti per valorizzare il patrimonio progettuale già messo in campo. Gulini In cronaca di Pesaro μ Oggi il nuovo playmaker sbarcherà a Pesaro IL PROGETTO Pensione anticipata Via Young, arriva Petty La Vuelle riparte così FRANCO LIMIDO I l governo lavora a un piano per l'uscita anticipata verso la pensione «su base volontaria» e con il contributo di Stato, aziende e lavoratori. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini ha annunciato l'intenzione di rendere più flessibile il passaggio dal lavoro alla pensione ma ha assicurato che il progetto «non modificherebbe» le regole... Continua a pagina 9 SPORT Pesaro La Vuelle ha rescisso consensualmente il contratto con la guardia Alvin Young e ha ingaggiato al suo posto il play Perry Petty, che dovrebbe arrivare oggi a Pesaro per firmare il contratto. Ieri il nuovo playmaker era a Chicago e ha ritirato il visto per poter giocare in Italia. Si tratta di una scelta tecnica voluta dal coach Sandro Dell'Agnello nel tentativo di far risalire la squadra dall’ultimo posto in classifica in cui attualmente si trova. Young è approdato al Casalpusterlengo, in Dna Silver. Facenda NelloSport Il coach Sandro Dell’Agnello μ Coppa Italia, tutto esaurito all’Olimpico La Roma elimina la Juve con una magia di Gervinho Martello Nello Sport 2 Mercoledì 22 Gennaio 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it “Una riforma complessa ma si va avanti” Il nuovo direttore Asur, Gianni Genga, è già al lavoro per chiudere entro l’anno la partita sulla sanità OSPEDALI COME SI CAMBIA FEDERICA BURONI Ancona Gianni Genga, nuovo direttore Asur, è già al lavoro. Chiusa la partita dei cinque responsabili di Area vasta, è il momento di rimboccarsi le maniche e dare il via alla nuova stagione. I tempo è tiranno e lui, Genga, ne è consapevole. Per questo motivo ha già preso in mano la situazione della sanità regionale. Direttore, il suo incarico cade in una fase strategica della sanità marchigiana. Non solo: su dei lei, pesa una grande e ingombrante eredità, quella di Piero Ciccarelli. "E' un incarico impegnativo e importante nella regione: è il terzo incarico che mi viene affidato dalla giunta. Ho iniziato a Pesaro come direttore sanitario al San Salvatore nel 2006, poi nel 2007 ho diretto la Zona 1 di Pesaro e dal 2010 ad oggi sono stato a Fermo come responsabile di Area vasta. Oggi per me è un'altra avventura con la consapevolezza della portata di un impegno in un momento delicato. Così ho raccolto un'eredità non facile, quella di Ciccarelli appunto, che si caricato il peso di un riordino che è fondamentale per la tenuta di questo sistema". Il suo predecessore è stato anche il bersaglio di molte critiche. Teme che la stessa sorte possa a capitare a lei? "Siamo in una fase cruciale: nel 2013 la Regione è riuscita ancora a mantenere il suo equi- “Con i sindacati dei medici c’è un confronto aperto Credo che l’accordo non sia da escludere” Sopra il governatore Gian Mario Spacca, qui sotto il direttore Asur Gianni Genga e l’ex direttore Piero Ciccarelli a cui adesso è stato affidato l’incarico di seguire il Servizio Salute all’interno dell’Azienda sanitaria regionale librio economico grazie agli sforzi di tutti, addirittura lo Stato ha riconosciuto questo impegno con risorse. Non sarà facile: il riordino va completato. Le critiche? Non so, anche a Fermo non è sempre andato tutto liscio. Quando si porta avanti un riordino come questo, è naturale che ci siano difficoltà ma il processo va completato e tocca a noi farlo capire. Attualmente, la strada è questa, altrimenti il rischio è di non stare più dentro la compatibilità e quindi il commissariamento che tutti vogliamo evitare. Bisogna lavorare insieme, in perfetta sinergia". La sua nomina, a tutti gli effetti, è stata una sorpresa. Di lei si sapeva che era un professionista stimato nell'am- biente. "Già, una sorpresa per molti. Ho sempre lavorato per il territorio, ho girato la regione, ho conosciuto molti professionisti". La riforma è partita ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere: le reti cliniche, per esempio. Quando si chiuderà l'intera partita? “Tutto il riordino delle reti cliniche è da riprendere e sviluppare. No, non si tratta di cambiare, questo è un obiettivo per dare razionalità al siste- “Ho sempre cercato di trovare la mediazione per il bene di tutti Sono fatto così” ma, per fare le cose che servono. Le Marche ora vivono un momento fondamentale e tra l'altro molte cose sono già cambiate. Ci aspetta, nel complesso, un'impresa ardua: l'applicazione della riforma si chiuderà entro quest'anno". A proposito di reti cliniche, a breve tornerete a trattare con i sindacati dei medici che chiedono alcuni cambiamenti come l'aumento del numero dei dipartimenti e anche delle strutture semplici nonché la volontà di affrontare la questione del presidio ospedaliero unico. "C'è una piattaforma aperta, su questa c'è un confronto. Accordo possibile? Penso di sì ma intanto andiamo avanti con condivisioni. Quanto a modifi- care le reti cliniche, Ci sono certi passaggi che vanno migliorati". Come procede invece il confronto con Cgil, Cisl e Uil? "Sono confronti aperti, l'obiettivo è l'accordo ma non si può perdere tempo per il sistema che deve procedere. Ci sono partite economiche importanti". Da subito lei è stato indicato come l'uomo del dialogo. "Sento per questo ancora una maggiore responsabilità, ho sempre cercato di andare avanti con il dialogo e con la mediazione, con i sindaci, con i territori. Per un processo di riorganizzazione, la condivisione è importante". Giusto il tempo di tenere a battesimo la nuova squadra e ha convocato una colazione di lavoro con i neo manager. Definite già le nuove scadenze? "E' stata solo una riunione tra di noi, abbiamo trascorso un'ora e mezzo insieme. Penso che ci vedremo spesso". Quanto tempo si dovrà attendere per altre nomine Asur? Qualche indiscrezione è già filtrata. "Non dico nulla, mi ci devo ancora dedicare. Appena mi insedierò ufficialmente: la prossima settimana, provvederò alle altre nomine". Le altre nomine si riferiscono ai suoi prossimi direttori che lo affiancheranno nell’imponente opera di riordino della sanità marchigiana. Sono i direttori dei settori, sanitario, amministrativo e all’integrazione per i quali sarebbero degnati Alessandro Marini, Alessandro Maccioni e Giovanni Feliziani. Con questi ultimi incarichi la partita dei vertici Asur si concluderà: subito dopo partirà la scommessa più grande, quella di mettere mano al piano portato avanti dall’ex direttore Piero Ciccarelli, che il governatore delle Marche Gian Mario Spacca ha già promosso, inquadrandolo come il motore di una sanità a servizio dei cittadini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Risoluzione unitaria del consiglio regionale. A Pesaro sospeso lo sciopero dei lavoratori del settore in attesa dell’incontro di oggi con Mezzolani Trasporti sanitari, procedura d’urgenza per riaprire il dialogo LA VERTENZA Ancona Via libera all'unanimità da parte del consiglio regionale delle Marche a una risoluzione unitaria sulla difficile situazione delle le associazioni delle pubbliche assistenze che garantiscono il servizio di trasporto sanitario. Nel documento, frutto della sintesi di tre mozioni abbinate a firma di Angelo Sciapichetti (Pd), Erminio Marinelli (Per le Marche), Letizia Bellabarba (Pd), Luca Acacia Scarpetti (Idv), si impegna la giunta regionale a rendere prioritario, nell'agenda dei problemi della Sanità, quello del trasporto sanitario e a riaprire con procedura di urgenza il confronto tra Regione, Anpas, Croce Rossa, Misericordie e pubbliche assistenze per giungere in tempi rapidi e certi al riconoscimento e alla liquidazione dei costi effettivamente sostenuti in questi anni dalle associazioni. La mozione presentata da Sciapichetti, Bellabarba e Acacia Scarpetti dal significativo titolo “Stato comatoso del trasporto sanitario nelle Mar- Il presidio dell’Anpas davanti alla Regione Marche che” - è stata emendata con una proposta di modifica di Giovanni Zinni (Pdl), che prevede l'introduzione di “un regolamento” che tuteli e garantisca le esperienze già in corso. La modifica è poi passata nel testo finale. Il titolo della mozione è L’Assemblea chiede alla giunta di incontrare Anpas Croce Rossa, Misericordie e pubbliche assistenze stato al centro di varie battute nell'aula consiliare. I volontari del trasporto sanitario sono impegnati da settimane in un presidio con le ambulanze davanti alla sede della Regione, che non è stato interrotto neppure durante le feste. In particolare i lavoratori del comparto pesarese per domani avevano fissato una giornata di sciopero, che ieri pomeriggio però è stato sospeso. La protesta era stata proclamata dai sindacati di categoria, Cgil, Cisl e Uil che hanno ottenuto dall’assessore regionale Almerino Mezzolani un incontro che si svolgerà questa mattina a Pesaro. I sindacati hanno fatto sapere che si tratta di una sospensione e non di una revoca dello sciopero e che la decisione definitiva sarà adottata a conclusione dell’incontro con l’assessore alla Sanità. Nel contesto difficile per l’intero settore, la situazione pesarese è particolarmente emergenziale. dal momento che 100 di loro rischiano di perdere il lavoro entro la fine del mese. Cinquanta, ovvero l'intero trasporto dialisi sono già a casa da lunedì. Fanno parte della Croce Verde e Croce Azzurra Fano, One emergenza e Croce Verde Novafeltria. Già lo scorso 11 gennaio i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato uno sciopero di 4 ore che ha coinvolto tutti i turni e le attività di tutte le aziende del trasporto sanitario della provincia di Pesaro e Urbino ad eccezione dei lavoratori impegnati nelle attività di pronto soccorso dialisi e salvavita. I cento lavoratori della provincia contestano la decisione dell' L’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani Asur di garantire il trasporto dei pazienti e le corse di emergenza solo attraverso i volontari. Tanto di guadagnato per l'Azienda Sanitaria dal momento che non gli costa nulla. "In questo modo però - sottolineaMaurizio Amadori della Cgil - la- Solo nella provincia più a Nord delle Marche sono a rischio 100 posti di lavoro voratori ci rimettono e così le loro famiglie. Siamo qui a difendere il diritto di chi quel lavoro lo pratica regolarmente". A scanso di equivoci i sindacati non protestano contro il volontariato ma pretendono la tutela dei dipendenti. Il bando con il quale la Regione e l'Asur hanno appaltato il servizio di trasporto pubblico risale a giugno del 2007 e fino ad oggi è stato rinnovato solo attraverso diverse proroghe, l'ultima risalente a giugno 2013. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 22 Gennaio 2014 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Nel Pd resa dei conti in salsa pesarese Il prossimo congresso ha scatenato veti e veleni incrociati. Al top c’è lo scontro fra Morani e Matteo Ricci LA POLITICA IN FERMENTO LOLITA FALCONI Ancona L’ultima è arrivata ieri pomeriggio. Ed è una chicca. Il vice segretario provinciale di Pesaro Massimo Ciabocchi prende carta e penna e la canta chiara a Giovanni Gostoli. “La candidatura di Ceriscioli? Un’idea personale del segretario mai discussa con la segreteria”. I distinguo tra Gostoli e il suo vice sono solo l’ultima ciliegina sulla torta. Perché se c’è una costante, in questo dibattito precongressuale all’interno del Pd, è proprio la tensione che nel nord della regione si taglia a fette. Veti e veleni, scontro e rotture, sgambetti e ambizioni sfrenate in salsa pesarese stanno condizionando in negativo tutto il dibattito regionale. Per la prima volta Pesaro, anziché giocare un ruolo di sintesi politica e di proposta, rischia di essere protagonista di una partita rischiosissima. Quella che si vede e avverte è una tripla resa dei conti: territoriale (tra l’urbinate e il pesarese, tra monti e mare), generazionale e, soprattutto, una guerra di potere tra le nuove rampanti leve del partito. La più agguerrita, ormai chiara anche ad un bambino, è quella tra l’onorevole urbinate Alessia Morani e il presidente della Provincia, il pesarese Matteo Ricci. Entrambi hanno un ruolo di prestigio a livello nazionale: la prima ha all’ultimo momento soffiato il posto in segreteria al secondo, in pole per quell’incarico fino a un’ora prima, che si è poi rifatto conquistando la vice presidenza del Pd. Due personalità diverse, due caratteri opposti. I loro rapporti raccontano - sono tesi da settimane. Il gelo. E poi Gostoli contro Ciabocchi, Giovanelli contro Ceriscioli, Mezzolani contro Ma da Nord a Sud è tutto un regolamento di conti territoriale e generazionale per il segretario che verrà Marchetti. Tutti contro tutti con Ucchielli e Mirco Ricci, rispettivamente segretario e capogruppo regionali uscenti, nel mezzo a fare gli sherpa. “Ci credo, una sintesi si può trovare - spiega Ricci senior -. Che senso ha spaccare il partito adesso, alla vigilia di scadenze elettorali importanti? Il confronto congressuale va bene, la rottura no”. Non ci vuole stare nemmeno Ucchielli che ha assistito basito all’ultimo scontro tra le varie anime del “suo” Pd sabato scorso. Tanto che ad un certo punto, tra chi tirava in un verso e chi nell’altro, per evitare il patatrac, ha proposto, in fretta e furia, di chiudere la riunione per trovare una mediazione. Peccato che il giorno dopo Gostoli abbia candidato ufficialmente Ceriscioli e sono state nuove scintille. Ceriscioli, il sindaco di Pesaro, secondo le ultime rilevazioni tra i sindaci più amati d’Italia, spalleggiato in primis da Ricci junior, ha una voglia matta di giocarsela. “Vinciamo 60 a 40”, dicono quelli del suo entourage. “Sì, sono discorsi che ho sentito - conferma Ricci, lo sherpa - ma francamente trovo tutto assurdo. Non è il momento di spaccare il partito”. Se questa è Pesaro, ovvero la provincia che nell’immaginario è sempre stata la culla della sinistra marchigiana, il pensatoio politico regionale, figurarsi quel che accade negli altri territori. Il Pd ha cambiato pelle dappertutto. Segretari e segreterie si presentano come nuovi ma in realtà ospitano tanti riciclati che grazie al mar- μ Il μ L’affondo Ora Nobili bacchetta Lucciarini IL CASO Ancona scale della sede del nostro Partito ed è costretto a confrontarsi sulle regole davanti all'immagine del Che, la nomenclatura iscritta al genio guastatori si perde in fumosi sofismi ideologici dimostrando di non comprendere la richiesta disperata di decisioni che ci viene dai cittadini. Ecco perché Renzi deve andare avanti, senza alcun indugio, in un percorso di riforme per salvare il Paese da una crisi che è economica, ma ancora più è una crisi di sistema”. Il ritiro di Valerio Lucciarini dalla corsa per la segreteria regionale del Pd ha lasciato perplesso l’ex assessore di Ancona Andrea Nobili. “Nella nostra regione afferma Nobili - siamo chiamati a una scelta importante, quella del segretario del Partito democratico, che avverrà con lo strumento delle primarie aperte, coinvolgendo quindi anche la società civile. Un’occasione per lanciare un segnale forte in nome della partecipazione e di un protagonismo diffuso”. Nobili guarda a questa sceltya con una certa diffidenza e si domanda cosi si nasconda dietro alla scelta di Lucciarini di cedere il passo al candidato pesarese. “Aappare sconveniente - sottolinea l’ex assessore di Ancona - quanto si legge oggi sui giornali: il candidato Lucciarini passa il testimone al candidato Ceriscioli. Cioè il candidato dell’ascolano passa il testimone al candidato del pesarese... Vorrei capire perché accade questo. Perché Lucciarini, dopo circa un anno di campagna elettorale, cede il posto a Ceriscioli? A che servono le primarie se poi saranno "i capi bastone" a decidere chi farà cosa? Qual é l’ accordo sottostante? Si dice che Ceriscioli farà prima il segretario regionale e poi si farà candidare per diventare presidente della Regione Marche, e a quel punto Lucciarini prenderà il suo posto. Che delusione! Tutto è cambiato ma c’è chi non lo vuole capire”. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il presidente della Provincia di Pesaro Matteo Ricci e l’onorevole Alessia Morani chio-Renzi hanno potuto rifarsi una verginità. Nuove vergini, vecchi rancori. Per anni le divergenze territoriali sono state soffocate dall’unanimismo imposto e preteso da Ucchielli. Ora che invece i candidati sono, al momento due, il congresso regionale diventa una ghiotta occasione per pesarsi davvero. I programmi non contano: il mio avversario va di là? Allora io di qua. Ecco quindi, nell’ascolano, riproporsi la storica guerra tra ascolani e sambenedettesi con Agostini e Lucciarini da una parte (Ceriscioli) e Perazzoli e Colonnella (“Ma sono presidente del Corecom, organo di garanzia, quindi non posso dire niente”) dall’altra. A Macerata la resa dei conti è tra Giannini e Silenzi da una parte e Comi e Morgoni dall’altra. A Fermo tra Petrini e Verducci. Ad Ancona, come sempre, ognuno corre per sé. Anche se l’inasprimento dei toni e l’impressione che ancora una volta Pesaro voglia giocare la partita d’accordo con Ascoli, Fermo e Macerata per isolare il capoluogo ha in parte ricompattato (strano ma vero!) la moltitudine anconetana. Che se non altro, per una questione di orgoglio territoriale, è confluita in buona parte (con diverse eccezioni, Lodolini su tutte) su Comi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA presidente dell’Assemblea regionale marchigiana interviene dopo le polemiche con Renzi Solazzi: “Via i sofisti alla Cuperlo dal partito” L’APPELLO Ancona "Se la politica italiana vuole riacquistare credibilità agli occhi della gente, si deve agire proprio come sta facendo Matteo Renzi. Concretezza, velocità, risposte adeguate perché non ci possiamo più permettere di perdere tempo. Condivido pienamente il percorso scelto dal nostro Segretario per arrivare all'approvazione della nuova legge elettorale e delle altre riforme istituzionali". Il Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche, Vittoriano Solazzi, interviene con decisione nel dibattito interno al Pd, dopo la scelta di Renzi di incontrare Berlusconi nella sede di via del Nazareno e dopo le recenti dimissioni del presidente del partito Gianni Cuperlo. “Gran parte della nomenclatura del Partito democratico continua Solazzi - con il proprio atteggiamento, si sta dimostrando inadeguata ad affrontare le scelte necessarie per salvare il nostro Paese. Non si vuol capire, o si fa finta, che l'elezione di Matteo Renzi a segretario ha spostato il livello decisorio dalle stanze chiuse piene di vestali di fuochi spenti alla comunità, tra la gente che vive il quotidiano". Solazzi inoltre mette in luce come per la prima volta, dopo tanti anni, sia proprio il Partito democratico a dettare la road map della politica italiana. “Invece di rallegrarsi perché il maggior partito del centro destra sale affannosamente le Parla uno dei parlamentari di lungo corso. Non tifa per Ceriscioli, preferisce Comi, ma invita tutti a salvaguardare i valori della sinistra Giovanelli: “Matteo decida cosa vuol fare da grande” L’INTERVISTA Pesaro Ceriscioli si candida? Sì, pare proprio di sì... Sicuri? Beh sì, Lucciarini ha ritirato la sua candidatura per lasciargli il posto. Ecco vede, il problema è proprio questo: la candidatura di Ceriscioli è solo un cambio di nome fatto dallo stesso gruppo politico che aveva candidatol Lucciarini. E sul suo nome c’è intanto in grosso problema... Quale? Quello della incandidabilità. Sancita non solo dallo Statuto del Pd, si potrebbe in questo caso dire che si tratta di un’affermazione di carattere generale e superabile, ma questo concetto dell’incandidabilità dei sindaci dei capoluoghi di provincia è stato ribadito anche nel regolamento congressuale. Oriano Giovanelli, ex parlamentare, ex sindaco di Pesaro ora direttore generale del gruppo parlamentare alla Camera, è uno dei politici della vecchia guardia pesarese. Non tifa per Ceriscioli, piuttosto preferisce Comi. Giovanelli, qui si ha come l’impressione che il congresso regionale si stia trasformando in un regolamento di conti tra cordate.... In linea di massima, sotto l’aspetto politico, è un fatto positivo che ci siano più candidati che diano vita ad un confronto. Il confronto però deve essere sulle idee... Sulle idee... Beh, Comi qualche idea l’ha messa in campo e la sta presentando. L’impressione è invece che la candidatura di Ceriscioli sia solo figlia della paura di perdere. Questo mi sem- bra l’unico aspetto rilevante emerso finora... Che sta succedendo nella “sua” federazione, finora punto di riferimento e roccaforte della sinistra marchigiana? In realtà la federazione di Pesaro da tempo ha cambiato pelle e non è più quella che lei dice. Diciamo che l’immagine che si aveva di lei è sopravvissuta alla realtà.... Che sta succedendo? Sta succedendo che si sono scatenate più logiche personalistiche, di carriera, di affermazione di sé più che una lungimirante azione politica. D’altronde se Pesaro avesse voluto affermare la sua forza avrebbe potuto farlo visto che abbiamo avuto il segretario regionale, il capogruppo regionale e altre figure influenti. Abbiamo invece buttato via la chance... Voi della vecchia guardia Oriano Giovanelli avete favorito il ricambio generazionale. Ora fate autocritica? Guardi, l’autocritica è un esercizio che a noi vecchi comunisti hanno insegnato fin da bambini. Ma qui è come predicare nel deserto. Certo trovo assurda una cosa... Assurda... La pretesa del segretario provinciale Gostoli di far passare quella di Ceriscioli come candidatura unitaria... Ma come si fa? Secondo lei come si fa? Ma è chiaro pure ai bambini che Ceriscioli e Matteo Ricci si sono inventati la candidatura di Lucciarini. E sempre loro l’hanno ritirata per paura di perdere. Come fa Gostoli a dire quelle cose ai giornali? Matteo Ricci candidato sindaco a Pesaro le piace? Ma intanto sarebbe ora che Matteo Ricci decidesse cosa vuol fare da grande visto che ultimamente mi pare si sia candidato a troppe cose. Detto questo per il sindaco a Pesaro ci saranno le primarie e sarà una bella battaglia. I candidati non mancano: Ricci, Gambini, Pieri... Non è che, veleni di qua veleni di là, andate a perdere il comune... Sta nel novero delle cose possibili. L’ultima volta ci siamo fermati al 52%... Spero di no ma se si va al ballottaggio tutto può succedere! Il mio augurio è che al di là della competizione tra 3 e 4 candidati ci sia da parte di tutti la voglia di salvaguardare l’esperienza e i valori della sinistra pesarese per guardare al futuro con speranza. Solo in questo modo riusciremo a ricostruire quella unità di fondo che ci ha consentito di vincere tutte le sfide. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 22 Gennaio 2014 III PESARO •URBINO Online www.corriereadriatico.it “I nostri sforzi non andranno perduti” Corbucci a Roma per il progetto Programma Italia 2019. Venerdì l’incontro con il ministro Trigilia L’Afidop sul forte calo di produzione CAPITALI DEL SAPERE “Casciotta a rischio per gli assalti dei lupi” EUGENIO GULINI L’ALLARME Urbino L’idea fondante è quella di non disperdere il lavoro che nelle città italiane candidate a capitale della cultura 2019 e poi eliminate dalla competizione. Per questo è stato presentato dalle vice presidenti di Camera e Senato, Marina Sereni e Linda Lanzillotta e dal Segretario generale di Cidac (Associazione delle Città d'Arte e Cultura) Ledo Prato, il progetto che coinvolge le 20 città che hanno partecipato alla selezione per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. Il Governo è interessato e nei prossimi giorni promuoverà un incontro tra gli amministratori delle città e i ministri competenti per valorizzare il patrimonio progettuale messo in campo da queste, individuando strumenti e risorse per renderlo operativo. "Programma Italia 2019"; è un progetto che ha lo scopo di valorizzare quanto contenuto nei dossier di candidatura presentati dalle città. All'incontro-dibattito hanno partecipato sindaci e assessori alla Cultura delle città interessate alla competizione e parlamentari che LUCA SENESI Urbino Il giorno del lancio della candidatura di Urbino alla Bit di Milano hanno sostenuto l'iniziativa. "L'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Patroni Griffi - ha dichiarato il sindaco di Urbino, Franco Corbucci - è stato positivo. Il sottosegretario aveva già ricevuto del materiale informativo, e in sede di riunione ha sottolineato l'aspetto innovativo di questa sinergia fra le città italiane che lavorando al Dossier di candidatura per il 2019 hanno messo a punto una serie di progetti di forte caratura. “Il nostro Paese ha nella cultura un’enorme risorsa e lo spazio per creare tante occasioni di lavoro” Patroni Griffi ha detto che in questi giorni parlerà del progetto 'Programma Italia 2019' direttamente con il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Intanto - ha continuato Corbucci - sono già in calendario i prossimi incontri di lavoro. Il 24 gennaio i sindaci delle 18 città, assieme a Cidac, incontreranno il ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia, e la medesima delegazione il 30 gennaio vedrà il ministro per i Beni Culturali e il Turismo Massimo Bray". Una soltanto sarà la Capitale europea 2019, ma tutte (Aosta, Bergamo, Mantova, Venezia e il Nord Est, Ravenna, Urbino, Pisa, Siena, Grosseto, Perugia con i Luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Um- bria, L'Aquila, Lecce, Taranto, Caserta, Matera, Reggio Calabria, Palermo, Siracusa, Erice, Cagliari) hanno compiuto un grande sforzo nel progettare l'ammodernamento del patrimonio culturale, lo sviluppo turistico e il sistema infrastrutturale delle proprie città. Si tratta ora di non disperdere quanto è stato fatto e per questo si passa dalla "competizione alla cooperazione, dalla gara per vincere, al fare squadra", come ha spiegato la vice presidente Sereni. Perché "L'Italia ha nella cultura un grande capitale, un fattore di sviluppo, uno spazio per creare moltissime occasioni di lavoro. Lavoro qualificato, lavoro per i giovani". © RIPRODUZIONE RISERVATA La casciotta d'Urbino rischia di scomparire nonostante il sempre maggior apprezzamento da parte di clienti e turisti che acquistano questo prodotto Dop del territorio pesarese. La colpa è dei lupi che terrorizzano e uccidono le pecore. Gli allevamenti sono infatti sempre più spesso oggetto di attacchi da parte di lupi o cani selvaggi e la produzione del formaggio ne risente. A lanciare l'allarme il Consorzio di tutela e l'Associazione formaggi ttaliani Dop e Igp (Afidop), in collaborazione con la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e l'Azienda speciale Terre di Rossini e Raffaello che hanno promosso il convegno "La Casciotta piace al lupo! Riusciremo a salvarla?" per dibattere sulle criticità della filiera produttiva ed elaborare proposte concrete da sottoporre all'attenzione di comuni, Provincia e Regione. L'appuntamento è per domani mattina alle 10 presso l'Aula magna dell'Istituto alberghiero Santa Marta di Pesaro. Durante la tavola rotonda, alla quale parteciperanno addetti ai lavori e rappresentanti degli enti locali, verranno indicati tre obiettivi: anzitutto sostenere con finanziamenti pubblici la costruzione di recinzioni inattaccabili dai predatori e modificare le condizioni degli allevamenti. In secondo luogo prevedere un risarcimento pieno di tutto il mancato reddito derivante dagli attacchi alle greggi e, infine, introdurre un sistema di contingentamento e monitoraggio dei lupi collegato a una revisione della legge 157/92 sulla tutela del predatore. "Il distretto della Casciotta - spiega Gianluigi Draghi presidente del Consorzio - sviluppa un fatturato annuo di poco più di 4 milioni di euro e tra dipendenti diretti e indotto occupa almeno 550 persone. Si tratta di numeri importanti da poter conservare sul nostro territorio. Inoltre non è un caso che il convegno si svolga in una scuola, vogliamo infatti coinvolgere anche i giovani per sensibilizzarli da un tema e ad un prodotto che per loro può essere occasione di lavoro". © RIPRODUZIONE RISERVATA Alla scoperta di Nantes città esemplare per la promozione della cultura nella rigenerazione urbana Ma per passare basta accendere la sirena Viaggio studio per 10 imprenditori La Volante bloccata dalle barriere intelligenti LE SINERGIE Urbino Coniugare impresa e cultura, esperienze locali e realtà internazionali: è questo il senso di un nuovo progetto elaborato da "Distretto Culturale Evoluto Urbino e il Montefeltro". La struttura offre infatti la possibilità a dieci imprenditori del territorio di partecipare alla visita studio che si terrà dal 6 al 7 marzo 2014, a Nantes. “Una visita che si svolge in una delle città - ha sottolineato Alceo Serafini, presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro - che più ha saputo cogliere il ruolo della cultura nella rigenerazione urbana, nello sviluppo locale, nella coesione sociale, nella creazione di un'attrattiva per studenti, turisti, imprese". L'obiettivo del viaggio studio, oltre alla condivisione dell' esperienza positiva di un'altra realtà europea, è quello di creare una collaborazione duratura tra le esperienze di distretti culturali, e anche tra le imprese stesse che evidenziano forti affinità. La Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro e i partners sosterranno le spese di trasferta durante il soggiorno ed eventuali ingressi; si occuperanno inoltre dell'organizzazione logistica e contenutistica della visita. Saranno invece a carico dell'impresa i costi di viaggio, di vitto e di alloggio. Alceo Serafini, presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro Tutte le imprese dell'area dei 36 Comuni dell'area GAL Montefeltro sviluppo (ricadenti nelle Comunità Montane Alto e Medio Metauro, Catria e Nerone, Montefeltro e Alta Valmarecchia) interessate a cogliere tale opportunità, possono in- viare la propria candidatura contenente una lettera di motivazione e un profilo dell'organizzazione da cui si evincano chiaramente le proprie specifiche competenze ed esperienze nell'ambito dell'innovazione o dell'industria culturale e creati- va, entro il 31 gennaio al seguente indirizzo e-mail: distrettoculturale<CF2>m-urbania. ps.it. La Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro e i suoi partners valuteranno le candidature per la partecipazione all'evento e pubblicheranno l'esito della selezione sul sito urbinoeilmontefeltro.eu. I criteri di valutazione si baseranno sull'attinenza della lettera di motivazione e del profilo dell'organizzazione con le tematiche affrontate dal progetto e dell'ordine di arrivo delle candidature al protocollo della Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro. Il bando è online sul sito: urbinoeilmontefeltro.eu Per richiedere informazioni aggiuntive è possibile scrivere mail a: dce_montefeltro< CF2>amerawork.it © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DISGUIDO Fossombrone E' proprio vero che sono "intelligenti" di nome e di fatto le barriere che aprono o precludono l'accesso all'isola pedonale di corso Garibaldi a Fossombrone. La conferma si è avuta domenica sera. Erano circa le 22.15 quando è sopraggiunta una volante delle polizia per un normale controllo del territorio come regolarmente succede. L'accesso a corso Garibaldi però si è mostrato impossibile nonostante qualche manovra nel tentativo di cercare un passaggio da un'apertura laterale risultata però troppo stretta. La manovra si è rivelata impossibile. Qualcuno, evidentemente ben infornato, ha suggerito di accendere la sirena. Le barriere "intelligenti" predisposte per riconoscere qualsiasi tipo di allarme si sono aperte e l'auto della polizia ha potuto transitare. "Tutti mezzi di soccorso - assicurano dal Comune - sono stati dotati, per maggiore sicurezza, di un apposito telecomando. Comunque il suono di qualsiasi sirena apre le barriere così come succede addirittura anche con il vento". Insomma possono stare tranquilli tutti coloro che si erano mostrati oltremodo scettici sulla funzionalità dell'impianto. I collaudi effettuati hanno dato esito positivo e riscontri immediati. L'ultimo in ordine di tempo, come detto, domenica sera, in presa diretta. L'azione informativa è stata completata. Con piena soddisfazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Durante la festa si esibiranno oltre venti musicisti, ma non mancheranno storie e filmati dedicati al celebre strumento La Giara ospita la rassegna nazionale della fisarmonica LA MANIFESTAZIONE Pesaro Una serata di musica e allegria ma anche di cultura. Il ristorante La Giara di Candelara ospita domani sera l'ottava edizione della Festa nazionale della fisarmonica. Almeno venti musicisti esperti nel suonare questo strumento si esibiranLe domande no dalle 21 dopo i saluti istituper partecipare zionali del vicesindaco Enzo alla selezione vanno Belloni e l'assessore Gerardo Tra questi i Liscio inviate entro il 31 gennaio Corraducci. come l'olio, Mario Riccardi Or- chestra, Ping Pong, Ballomania, Ballaonda. Presentano la serata Giampiero Vincenzi e Valentina Merli. E' prevista anche la presenza di Claudio Di Muzio campione del mondo di organetto dal 2010 al 2012. "Oltre alla musica durante la serata - spiega il direttore artistico Athos Donini - racconteremo la storia della fisarmonica e proietteremo un documentario in merito dove si spiegherà il suo funzionamento tecnico e la sua evoluzione. Ricordo che pur non rinnegando la tradizionale nascita popolare del- lo strumento, esso è entrato a far parte anche della musica colta e può essere usato in tantissimi generi musicali". Non mancheranno riferimenti alla leggenda di come lo strumento sia legato al nome della cittadina di Castelfidardo e curiosità come quella che vede John Lennon suonare questo strumento per scrivere le sue canzoni. Organetti e fisarmoniche saranno esposti all'interno del locale durante la serata. l.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli organizzatori dell’evento con il vicesindaco Enzo Belloni IV Mercoledì 22 Gennaio 2014 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] F: 0721 67984 E’ già battaglia delle primarie Marchegiani attacca Mascarin: “Sì al confronto ma con rispetto e corretteza” POLITICA IN FERMENTO MASSIMO FOGHETTI Fano Confrontarsi va bene, ma senza esagerare. Il candidato sindaco del Pd Stefano Marchegiani lancia un perentorio altolà al suo concorrente per le primarie di Sinistra Unita Samuele Mascarin. "Le sue punzecchiature costituite da certe dichiarazioni con le quali si vuole assumere il primato nella svolta del centro sinistra, sono ingenerose e - ha dichiarato Marchegiani - ai limiti della correttezza sulla quale sono stati fondati i nostri rapporti". Era inevitabile che nel confronto tra esponenti della stessa coalizione nascessero attacchi reciproci, dato che dei tre alla fine in sella rimarrà uno solo e gli altri due saranno costretti a sostenerlo. E Marchegiani contrattacca: "Abbiamo superato alcune perplessità interne proprio nei confronti di Sinistra Unita da parte di quanti non avevano ancora dimenticato la fine del governo Prodi, credendo che il tempo avesse consentito una reciproca elaborazione di quanto ormai è storia e fosse giunto il momento per una nuova e matura collaborazione nell'interesse della collettività; solleviamo quindi il dibattito ad un livello più alto dei meri interessi di bottega". μ L’annuncio di D’Anna: Un appello che ha il sapore di un diktat: è altro, infatti, per Marchegiani il fronte su cui attaccare. E a questo proposito, il candidato del Partito Democratico ha addebitato alla giunta Aguzzi una serie di carenze. "Del tutto disattesa, ad esempio, è stata la partecipazione popolare. Dopo alcuni tentativi abortiti da parte dell' assessore Serfilippi, non è stato costruito nulla sulle macerie delle circoscrizioni, così che ai quartieri sono stati del tutto tagliati i rapporti con l'ente locale. In qualche modo l'eredità è stata raccolta dalle associazioni cittadine, ma queste sono state lasciate sole e spesso inascoltate, nel fare da tramite tra i residenti e l'amministrazione comunale. Marchegiani poi è intervenuto sui fenomeni di vandalismo che periodicamente tornano alla ribalta, imputando alla giunta Aguzzi l'incapacità di farvi fronte. Partendo dal tema dell' arredo della piazza, passando a quello del traffico in centro storico e giungendo all'anarchia degli orari degli esercizi pubblici, "Occorre - ha proseguito nella sua osservazione - responsabilizzare in modo consapevole gli operatori affinché si giunga in una sintesi in cui la città si mostri viva e divertente, ma anche educata". Marchegiani inoltre non ha mancato di intervenire sull' “Tagliati i rapporti con i quartieri, lasciate sole e spesso inascoltate anche le associazioni” IL PIANO SCOLASTICO situazioni pericolose". Le centraline più vicine, dopo la dismissione di quella di via Montegrappa, saranno quelle di Jesi e San Benedetto del Tronto. La soluzione, anche parziale, al problema dell'inquinamento atmosferico secondo Giancarlo D'Anna starebbe nell'incentivare gli spostamenti con i mezzi pubblici, per i quali però sembra esserci "scarso interesse da parte della Regione Marche". Tutto è partito dalla Padalino. Oggetto di propositi di vendita del Sant'Arcangelo, la scuola ha accusato, senza sua colpa alcuna, un calo di iscrizioni che ha ridotto in modo considerevole il numero delle prime classi. Nonostante che la giunta comunale abbia revocato quel proposito, ancora oggi si trascina la preoccupazione dei genitori che l'istituto sia in una posizione precaria, tanto che la situazione è precipitata in modo particolare l'anno scorso, creando problemi anche alla Nuti, su cui si è riversata gran parte delle iscrizioni, costringendo il preside a cedere il suo ufficio per ospitare una classe, altrimenti l'edificio di via Redipuglia non avrebbe avuto la capienza sufficiente per accogliere tutti gli alunni. Eppure l'offerta didattica della Padalino non ha nulla da invidiare a quella delle altre scuole; anzi, i riconoscimenti ottenuti a livello europeo sul piano dei valori, dai premi nazionali nel settore dell'ambiente, dai risultati sportivi, la pongono tra le scuole più qualificate della regione. Il preside D'Addarii da due anni lotta contro i pregiudizi che infangano la scuola e invita i genitori a rendersi conto con i loro occhi, in occasione dell'open day del 1˚ febbraio, dell'offerta didattica della scuola. Esiste quindi una reale esigenza di razionalizzare il numero delle iscrizioni, affinché non si ripeta l'errore dell'anno scorso, con gli eccessi alla Nuti e i vuoti della Padalino. Ma quest'anno i genitori imputano due nuovi errori all'Assessorato ai Servizi Educativi: il primo è dovuto alla mancata concertazione del piano, il secondo al ricorso ad una imposizione che contrasta con il diritto di libera scelta. Se il piano fosse stato introdotto a partire dalle prime elementari, infatti, i genitori avrebbe scelto la scuola sapendo quale sarebbe stata la scuola media di riferimento. Ora invece sono obbligati a seguire una scelta forzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Stefano Marchegiani fa un’analisi a tutto campo sulle vicende amministrative della città e del centrosinistra agitazione del mondo della scuola, mostrando innanzi tutto solidarietà agli insegnanti, per poi denunciare, la carenza di spazi e lo stato di degrado di alcuni edifici. Attualmente il Comune di Fano non possiede alcun progetto cantierabile per la costruzione di una nuova scuola. La stessa scuola elementare di Cuccurano - Carrara che figura tra le priorità della giunta è stata oggetto solo du due progetti preliminari. A causa di questa carenza non ha potuto ricevere sostanziosi contributi regionali. Sull'argomento è intervenuto anche il capogruppo consiliare Cristian Fanesi che ha annunciato la presentazione di una mozione al dibattito della prossima seduta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Antonioni: “La formula è da riconsiderare” IL CIRCOLO PD Fano Ad entrare nel merito della questione relativa alle problematiche della scuola è intervenuto anche l'ex direttore didattico Fausto Antonioni, in qualità di presidente di Circolo Pd di Bellocchi, Cuccurano e Carrara. "L'unica soluzione - ha detto - sta nel riconsiderare la formula dell'istituto comprensivo e soprattutto eliminare la singolarità delle sopravvissute direzioni scolastiche fanesi, prive di una scuola di istruzione secondaria di primo grado di riferimento. In parole povere occorre mettere mano a un dimensionamento che tenga conto delle realtà territoriali e di una progressione verticale degli studi che sia chiara e univoca fin dal principio. Secondo Antonioni il diritto acquisito ai genitori è quello all'istruzione, mentre la scelta della scuola sarebbe solo una facoltà. Sta quindi all'amministrazione comunale organizzare il piano della offerta in maniera equilibrata, tenendo conto di tutte le variabili, delle esigenze dei genitori e delle condizioni degli edifici scolastici. “Secondo l’assessore Malaspina l’impianto di monitoraggio di via Montegrappa non è necessario” Fano Sta per scomparire la centralina di monitoraggio di via Montegrappa. L'annuncio arriva dal consigliere regionale Giancarlo D'Anna che indica anche una data: l'inizio della prossima estate. La centralina installata in centro storico è infatti adibita al rilevamento della qualità dell'aria e serve per tenere sotto controllo le emissioni di pm 10 e quindi il livello di inquinamento. A dare notizia della dismissione è stata l'assessore regionale Maura Malaspina, in risposta ad un'interpellanza presentata dal consigliere del gruppo misto sul funzionamento e sui dati della centralina di monitoraggio fanese. "Secondo l'assessore - riferisce D'Anna - la centralina non è necessaria a soddisfare le esigenze comunitarie e nazionali di rilevamento della qualità dell'aria". Una motivazione che però non convince il consigliere fanese secondo il quale la salute dei cittadini va comunque tutelata. "E' una resa all'inquinamento e alle sempre crescenti malattie collegate all'inquinamento - prosegue D'Anna - non solo non si sono attuate misure per ridurre il problema ma oggi si elimina anche uno strumento di rilevamento che sarebbe dovuto servire a sollecitare interventi correttivi. Si rinuncia a rilevare, verificare e correggere μ Pochi loculi disponibili, costi elevati e il percorso suggerito da Silvestri Project financing per i cimiteri LA GESTIONE Fano Di fronte alle difficoltà di bilancio da una parte e alle pressanti richieste dei cittadini dall'altra, l'assessore ai servizi cimiteriali Michele Silvestri ha redatto un progetto, tutt'ora al vaglio della Commissione Comunale e poi della giunta, che può risolvere l'annoso problema della manutenzione e dell' ampliamento dei cimiteri. Attualmente la situazione è di estremo degrado e in alcuni ca- si si rischia la chiusura degli stessi: a Roncosambaccio, Ferretto e Centinarola, i loculi disponibili sono pari a zero; a Carignano ce n'è uno solo, a Sant' Andrea in Villis dieci; all'Ulivo ve ne sono 180, ma gran parte di essi per un vecchio difetto di costruzione entra l'acqua, sono indisponibili. L'unico che ancora garantisce un'ampia disponibilità - circa settecento posti - è il cimitero di via Giustizia, ma questo è fruibile con molte limitazioni e in più molti dei loculi sono negli ambienti sotterranei, poco Iscrizioni e il caso Padalino Fano Polveri sottili, estate senza la centralina LA QUALITA’ DELL’ARIA μ Altre polemiche graditi ai familiari dei defunti. Vista la paralisi che frena l'amministrazione comunale nel settore delle opere pubbliche, il progetto di Silvestri ha preso in esame la proposta giunta il 5 novembre scorso, da due cooperative umbre di tipo B, la "Sopra il Muro" e "Poliedro". Entrambe si sono rese disponibili a curare la manutenzione dei cimiteri, a costruire nuovi padiglioni, a ristrutturare quelli degradati, per un investimento di quattro milioni di euro, in cambio del diritto di vendita del nuovo costruito. La centralina di via Montegrappa Una sorta di project financing che però verrà attribuito a gara. Chi proporrà le tariffe più convenienti per l'utenza riceverà l'incarico. "In questo modo sono sicuro - ha dichiarato Silvestri - che il costo di ciascun loculo sarà più basso delle tariffe praticate ora dall'Amministrazione Comunale, il cui guadagno, tra l'altro, invece di finire nel calderone, sarà investito esclusivamente nella qualificazione dei cimiteri. Un simile progetto figura già adottato da molti Comuni d'Italia, tra cui Milano, Bergamo, Rimini, Senigallia e altri ancora. Così dicasi per le riquadrature oggi commissionabili direttamente alle marmifere private. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sinistra Unita vuole puntare sul biologico Codma, servono novità LA STRUTTURA Fano Al di là delle parole e dei giudizi sul recente passato, i candidati devono saper guardare avanti e proporre nuovi spazi e soluzioni fresche per fronteggiare una delle crisi più gravi dell'ultimo secolo. Con questa consapevolezza, il candidato sindaco di Sinistra Unita, Samuele Mascarin propone un nuovo utilizzo del Codma, la centrale ortofrutticola del Medio Adriatica realizza- ta a Fano dalla Regione, quando il territorio fanese era il maggior produttore di cavolfiore. Perso quel primato, la struttura è oggi sotto utilizzata, se non in occasione di fiere e manifestazioni di carattere sociale. Secondo Mascarin potrebbe essere utilizzata per presentare prodotti da coltivazioni eco-sostenibili e a chilometri zero, visto che il settore del biologico è in forte espansione e dà lavoro a molte persone nel nostro comprensorio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 22 Gennaio 2014 V FANO Online www.corriereadriatico.it Notte speciale per Bargnesi e Magi Hackett atleta dell’anno, premi anche per Marconi, Grotti, Olimpia Sport’s School e Camilla Bini Riconoscimenti alla crono del Giro e a Tatanka Hubner IL GALA’ DELLO SPORT LE NOMINATION Fano Fano Festa dello sport, della simpatia, dell'amicizia, ma anche dell' agonismo praticato ai livelli più alti, nato dalle prime esperienze effettuate nel territorio, è questa in sintesi la caratteristica del galà dello sport della provincia di Pesaro e Urbino che, per la prima volta si è svolto a Fano. L'iniziativa organizzata dalla associazione culturale Pindaro, in collaborazione con l'amministrazione comunale, ha radunato al Politeama una folla di giovani giunta ad applaudire i loro beniamini. La serata è stata condotta da Luca Moriconi ed allietata dalla bella presenza di Erica Battirossi, miss Fano 2013. Sono stati premiati i concorrenti di nove categorie, scelti in base alle migliaia di voti espressi dal pubblico sul sito dell'associazione e al giudizio di una giuria di qualità composta da giornalisti, presidenti di federazioni e assessori allo sport. Spesso si dice che nessuno è profeta in patria, nel mondo dello sport invece esiste la sensibilità di gratificare anche a livello locale l'impegno, la fatica, la bravura, con la quale si diventa campioni. E campione in erba è diventato Andrea Bargnesi, scelto come miglior giovane dell'anno, in una rosa di cui facevano parte Alessandro Tonucci, Maicol Azzolini e Alberto Torelli. L'atleta dopo aver seguito le orme del fratello è la punta di diamante della squadra fanese di basket, presieduta da Paolo Antonioni ed è stato Una delle presenze più attese sul palco del Politeama è stata quella di Dario Hubner capo cannoniere di serie A, rimasto particolarmente legato al nostro territorio. Il bomber - per tutti Tatanka - apprezzato sia con la maglia del Fano che con quella dell’Ancona ha ricevuto il premio alla carriera, riconoscimento che gli ha consegnato l'assessore Alberto Santorelli. Anche l'associazione Pindaro, tramite il suo presidente Michele Spagnolo, ha voluto consegnare due premi: uno al Volley Pesaro e uno agli organizzatori della entusiasmante cronometro che ha infiammato il Giro d’Italia, la, Gabicce-Saltara. Il miglior evento sportivo, premiato da Fabrizio Schiavoni direttore della Camera di Commercio, è stato inoltre riconosciuto nel Europe Flag Football americano, una disciplina poco conosciuta che somiglia al football ma è meno violento; uno sport particolarmente adatto per le scuole. Il premio per il miglior dirigente è stato attribuito invece alla coppia Carlo Mercantini e Andrea Farabini, mentre il miglior settore giovanile è stato considerato quello dei Bees basket Pesaro che festeggia i suoi primi dieci anni. A consegnare il premio il campione di parapendio Fabrizio De Donatis. Infine miglior squadra è stata considerata il Rugby Pesaro che partecipa al campionato di n serie B cheè stata premiata dal presidente provinciale del Coni Alberto Paccapelo. A sinistra, la passerella del Fano Rugby, premiata come miglior realtà emergente. Sopra, Paolo Tofoli consegna a Giuseppe Magi il trofeo di miglior allenatore e sotto la targa di campione in erba ad Andrea Bargnesi premiato sia per le sue eccezionali doti atletiche che per quelle umane. Subito dopo è toccato ad un grande salire sul palcoscenico, festeggiato da un grande applauso. Paolo Tofoli è stato chiamato a premiare il miglior allenatore, rivivendo con grande emozione per un istante la finale contro i cubani del 1990 che fece ottenere all'Italia il podio più alto nel campionato mondiale di volley. Tofoli ha premiato Giuseppe Magi, il trainer della Vis Pesaro in una nomination che comprendeva Matteo Solforati, Massimo Fiscaletti e Zare Markovski. Il miglior atleta dell'anno invece è stato dichiarato Daniel Hackett che ha salutato i presenti con un video portato da Milano, dove il giocatore ora in forza all'Olimpia si trova, dall’ex presidente della Victoria Libertas Franco Del Moro. Il premio è stato consegnato dal presidente del tiro a volo di Fano Marcello Palazzi. Il premio del Panathlon Club è stato invece assegnato dal presidente Giovanni Orciani ad Alessandro Marconi, classe 1996, giovane calciatore che ha compreso in pieno il valore del fair play. Il premio alla giuria di qualità è andato a Simone Grotti, campione di motociclismo, trofeo anche per l’Olimpia Sport's School, società di basket al femminile che si muove sulle orme della grande tradizione cestistica pesarese mentre il Rugby Fano è stato premiato come miglior realtà emergfente. Miglior atleta donna è stata votata Camilla Bini, giovane farfalla azzurra di ginnastica ritmica che, mossi i primi passi a Fano, è entrata nell'orbita internazionale ed ora è tra le migliori ginnaste al mondo. Si sta allenando per i mondiali di Kiev: il premio è stato consegnato alla mamma dal presidente del Csi di Fano Francesco Iacucci. © RIPRODUZIONERISERVATA “Apriamo il centro” con tante novità. Rinnovato il direttivo: Bacchiocchi vice presidente Comitato nelle mani di Marchiani LE CARICHE Conferma scontata per la sera dei saldi Fano Nuovo presidente, direttivo rinnovato e la giusta carica per iniziare l'anno al meglio. Si è tenuto nella sede di palazzo Martinozzi nel centro storico un importante incontro dei commercianti fanesi, che hanno eletto il nuovo direttivo del Comitato Apriamo il Centro. I componenti del direttivo, che sono rimasti in carica per due anni, hanno presentato le loro dimissioni per arrivare alla nomina del nuovo gruppo, composto da dieci rappresentanti degli esercenti del centro. Tra le novità nell'assegnazione delle cariche c'è stato il cambio al vertice del Comitato poiché Filippo Bacchiocchi, presidente per due anni, ha ceduto il posto a Marco Marchiani, della cartolibreria Domus di via Cavour. Bacchiocchi, titolare del Caffè Aurora in piazza XX Settembre, resta comunque nel direttivo e va a ricoprire la carica di vicepresidente dell'organizzazione. Gli altri componenti sono Cristiana Cocci di XXI Secolo, Chico Mazzi di Max & Co, Antonella Ago dell'Agenzia viaggi Euphemia, Luca Bilancioni di Latticini Giuliana, Giorgio Fano La notte dei saldi tra le iniziative più riuscite: conferma molto probabile Bucchini di Ottica Giorgio, Rodolfo Taussi dell'omonima profumeria e due rappresentanti di Street Wear e di Pizzeria dell'Amicizia. Escono invece dal direttivo del Comitato, perché iscritti alle liste per le prossime elezioni amministrative, Stefano Mirisola del Buburger e Barbara Marcolini de “Proseguiremo sulla scia di quanto già fatto ma abbiamo in mente anche altre iniziative” L'oro di Babet. "Mi fa molto piacere ricoprire questa carica - afferma il nuovo presidente Marco Marchiani - L'obiettivo è quello di proseguire sulla scia di quanto già portato avanti dalla precedente dirigenza, che resta comunque nel direttivo, continuando quindi un percorso già iniziato e che ha portato risultati. Non escludo comunque qualche nuovo cambiamento che vada nella direzione di una sempre maggiore visibilità del Comitato e del centro". Nell'incontro di lunedì è Tra gli eventi del Comitato Apriamo il Centro che troveranno una quasi certa conferma spicca la Notte dei Saldi in versione estiva, che nelle precedenti edizioni ha portato all'apertura serale dei negozi in occasione dell'inizio del periodo promozionale, ma anche tanti eventi ed intrattenimenti per tutto il centro storico. Probabile anche la conferma della versione invernale e l'allestimento delle luminarie del periodo natalizio. stato fatto poi un bilancio dell' attività svolta l'anno scorso, dei progetti intrapresi ed anche delle spese sostenute, sempre all'insegna della trasparenza su entrate ed uscite e dei contributi erogati, sia dai singoli esercenti che da altri enti. Ora il nuovo direttivo attende di essere ufficializzato ed è imminente una nuova riunione nel corso della quale saranno stabilite ulteriori cariche e si inizierà a parlare delle iniziative per il 2014. s.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Mercoledì 22 Gennaio 2014 SPORT Online www.corriereadriatico.it Pazzi sale in cattedra L’attaccante dell’Ancona è il migliore della settimana LE CLASSIFICHE Bomber, sorpasso di Bondi su Ambrosini Tra i difensori Tafani aggancia D'Addazio I MIGLIORI DELLA SETTIMANA STEFANO RISPOLI Ancona Il rigore della tranquillità, che poi ha lasciato calciare a Biso. E il gol che ha chiuso i conti con la Renato Curi Angolana. Scaltro e bravo. Cristian Pazzi si conferma bomber di categoria. Proprio ciò che serviva all'Ancona per sbloccare certe partite incagliate, soprattutto in casa. Due fiammate prima dell'intervallo che hanno trasformato il pomeriggio dorico - cominciato malissimo - in un trionfo. Per l'attaccante di Monterubbiano si tratta del primo gol in biancorosso, dopo i 6 segnati con la Civitanovese. Con furbizia si è guadagnato il penalty che ha permesso all'Ancona di mettere al sicuro i tre punti. Ma è soprattutto il gesto tecnico del 4-1, un bellissimo diagonale sinistro sull'assist di Bambozzi, che è valso a Pazzi il titolo di μ Il P D C A A lato l’attaccante dell’Ancona Cristian Pazzi colpisce di testa durante il match con la Renato Curi che lo ha visto protagonista E’ proprio lui il migliore della settimana della nostra classifica SPITONI Matelica 7,0 NODARI Fano 7,0 TORELLI G. Vis Pesaro 7,5 CACCIATORE Matelica 7,0 BEST PLAYER DELLA SETTIMANA PAZZI Ancona I MIGLIORI DEL CAMPIONATO PORTIERI Best Player della settimana nel Trofeo Corriere Adriatico. Per il bomber dorico, un bel 7,5 in pagella. E adesso tocca a Cornacchini decidere tra Pazzi e Tavares. Perché insieme li ha provati (contro il Celano: 0-0), ma il tecnico ha subito accantonato l'esperimento, tornando al vecchio e caro 4-3-3. Certo che la scelta è ardua: difficile escludere Pazzi proprio adesso che si è sbloccato. Ma certo Tavares non sarà contento di un'altra panchina. Dovrà essere bravo Cornacchini a fare gruppo e a far sentire tutti importanti, sempre e comunque. A parità di voto con Giorgio baby Sassaroli dopo l’acuto di Sulmona Torelli (7,5), abbiamo premiato Pazzi per la bellezza del suo gesto tecnico. Ma non è stata da meno la prova del centrocampista della Vis Pesaro, che ha aperto le marcature nella trasferta di Scoppito. Nella top five della settimana, tra i pali spicca il solito Spitoni del Matelica, ancora una volta decisivo nel derby di Jesi con una parata significativa su Pierandrei e una serie di interventi risolutori nel finale. In difesa, applausi per Nodari che a Sulmona ha segnato il primo gol del Fano. E in attacco, riecco tra i migliori Cristian Cacciatore, che ha raggiunto quota 11 centri in campionato. μ Giorgio Suo il bellissimo gol del raddoppio del Matelica a Jesi. Dopo 20 giornate di campionato, lo scettro del Trofeo Corriere Adriatico resta saldamente nelle mani di Nicola Moretti con la media-voto di 6,94. Matelica superstar, ma non è una novità: i migliori di reparto sono giocatori biancorossi. Spitoni tra i pali, Ercoli in difesa, Moretti a centrocampo, Cacciatore in attacco. Sul podio dei bomber, da segnalare il sorpasso di Bondi su Ambrosini. In difesa, Tafani aggancia al terzo posto D'Addazio. E tra i portieri, riecco sul podio il vissino Foiera. © RIPRODUZIONERISERVATA DIFENSORI 10 SPITONI Matelica 6.86 6.43 6.26 2 Fano 30 FOIERA Vis Pesaro 0 GINESTRA CENTROCAMPISTI 10 7,5 Media dopo 20 giornate 10 ERCOLI Matelica 2 0 3 0 6.62 COMOTTO 6.43 Civitanovese TAFANI Jesina D’ADDAZIO Matelica 6.38 ATTACCANTI MORETTI 6,94 Matelica BUGARO 20 Vis Pesaro 30 SCARTOZZI Matelica 6.58 6.55 10 CACCIATORE 6.85 BONDI 6.67 6.60 Matelica 20 Ancona 30 AMBROSINI Maceratese MORETTI Matelica 6.94 TOP PLAYER del campionato rientrava dopo due mesi di stop, Eugenio ha dimenticato le operazioni ai crociati “La mia prima rete Dal gol di Torelli alla magia di Dominici con il Fano: che gioia” Come vola questa Vis dei fratelli diversi I GRANATA LA BELLA ACCOPPIATA MASSIMILIANO BARBADORO EMANUELE LUCARINI Fano Pesaro Il vigoroso abbraccio dei compagni di squadra, i complimenti del proprio allenatore e su Facebook i tanti post e un'incetta di "mi piace" degli amici sotto il video del servizio TV della partita di Sulmona. Attestati di stima che Mattia Sassaroli si è ampiamente meritato, non solo per lo splendido gol che domenica scorsa ha permesso all’Alma di passare in vantaggio sul campo degli ovidiani. Il rendimento del diciannovenne centrocampista anconetano rappresenta infatti una piacevole sorpresa nel controverso campionato del Fano, che ha puntato forte su questo prodotto del proprio vivaio e sta vincendo la sua scommessa. Il ragazzo ha qualità e coraggio, doti emerse anche in una giocata come quella sfoderata al Pallozzi su una delle invitanti parabole tracciate dal numero dieci fanese Enrico Antonioni. “E' stata la mia prima rete in prima squadra - commenta Sassaroli e sono stato molto contento soprattutto per aver sbloccato il risultato di una partita delicata per noi. L'emozione è stata grande, però quello che più conta è che alla fine abbiamo portato a casa l'intera posta in palio risollevando così un po' la nostra classifica. Non abbiamo comunque fatto ancora nulla, nel senso che per allontanarci dalla zona calda dovremmo cercare di inanellare una striscia positiva. Domenica ci aspetta già un'altra sfida chiave, contro un avversario che es- Fratelli diversi. “Figliastri” in quanto ad attenzione degli osservatori e titoloni sui giornali. La domenica perfetta della Vis a Scoppito ha messo in vetrina anche Giorgio Torelli ed Eugenio Dominici, fratelli dei più celebrati Alberto e Giovanni. “Avevo una voglia matta di scendere in campo di nuovo”, spiega il primogenito di casa Torelli, uno che quattro stagioni fa, da under d’Eccellenza, aveva segnato sei reti giocando quasi tutte le partite. Benino anche il primo anno in D, mentre dal campionato scorso pareva entrato in un tunnel fatto di dribbling tentati e quasi mai riusciti che stonava con quanto fatto prima. Quest'anno l'infortunio col Fano. Un mese e passa in infermeria e poi, quando era pronto per tornare, uno scivolone nella doccia con annesso taglio sotto il piede. Quando si dice la sfortu- Mattia Sassaroli, 19 anni sendo affamato di punti quanto noi sarà sicuramente agguerritissimo”. Il baby mediano dell'Alma dal martedì al sabato ogni giorno raggiunge Fano per allenarsi prendendo il treno con diversi altri giovani dorici, che costituiscono lo zoccolo duro del pacchetto under granata. “Durante il viaggio parliamo spesso della partita della domenica - racconta ancora Sassaroli - in particolare per provare a capire gli errori commessi e cercare di migliorarci. Questa stagione rappresenta per noi una grossa occasione di crescita e ci stiamo impegnando al massimo per sfruttarla appieno, vogliosi di dare il nostro contributo per il bene della squadra”. Da ieri ci si prepara intanto in vista del confronto casalingo con l'Isernia, ma alla ripresa degli allenamenti sono rimasti ai margini del gruppo gli acciaccati Francesco Lunardini, Carlo Coppari e Stefano Stefanelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giorgio Torelli in azione durante la gara contro l’Amiternina dell’andata na. Domenica, a sorpresa, Magi lo ha rilanciato 70 giorni dopo e lui ha risposto con un gol in due minuti e tanta sostanza nei restanti 88. “Quando ho visto il pallone entrare non potevo crederci - ribadisce il '91 Giorgio Torelli, uno che abita a cinquan- Il Matelica sbanca il Carotti di Jesi e sorpassa i dorici: adesso è primo Ancona Sorpasso! Con la preziosa vittoria di Jesi il Matelica ha superato l'Ancona e si è portata in vetta alla classifica dei derby, a dimostrazione della straordinaria stagione condotta dalla squadra di Carucci. Dai 10 confronti con le marchigiane il Matelica è uscito con 19 punti, frutto di 5 vittorie e 4 pareggi. L'unica sconfitta l'ha registrata a Pesaro, alla seconda giornata. Nella classifica dei derby l'Ancona è imbattuta, ma ha perso provvisoriamente la vetta. Tuttavia, ha giocato due derby in meno rispetto al Matelica e può subito rifarsi perché domenica va a caccia dei tre punti nella delicata sfida di Civitanova. ta metri dal Benelli -. Un gol che dedico a mister Peppe Magi (premiato al Gran galà dello sport pesarese come miglior allenatore del 2013, ndr), ai compagni e a me stesso. Il rapporto con Alberto? Ottimo. Nessuna gelosia, solo contentezza dei tanti attestati che riscuote”. Storia ancora più romanzesca quella di Eugenio Dominici, nato il 22 maggio '94, due minuti dopo il gemello Giovanni. Giovanili della Vis vissute assieme, l'esordio in prima squadra con Pazzaglia in Eccellenza nell’anno della promozione. In D, però, il crociato anteriore destro cede a Miglianico. Operazione a gennaio 2012 e stagione finita. Tanti sacrifici per un rientro che non s’è materializzato nello stesso anno, se è vero che nell’agosto di quel maledetto 2012, in allenamento, il ginocchio fa ancora crac. Ancora sotto i ferri, altri mesi di duro lavoro, spinto “dalla voglia di tornare a giocare coi compagni e con Giovanni”. Fino al gol di domenica, “che dedico a mio padre Daniele”. Ma Eugenio non vuole fermarsi: “Sono e siamo sulla strada giusta. Avanti così”. Intanto la società Vis Pesaro si stringe a Gianluca Pagniello, portiere dei Giovanissimi, per la perdita del caro papà. ©RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICA DEI DERBY MATELICA ANCONA JESINA CIVITANOVESE VIS PESARO MACERATESE FERMANA RECANATESE FANO Punti G V P S Gol fatti Gol subiti 19 18 16 15 12 11 10 9 5 10 8 10 10 9 10 10 10 9 5 5 5 4 3 2 2 2 1 4 3 1 3 3 5 4 3 2 1 0 4 3 3 3 4 5 6 17 14 13 13 13 15 10 8 7 12 6 13 10 13 15 15 12 14
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