Vedi Allegato - SLP Cisl Palermo

Federazione Lavoratori Poste
Segreteria Territoriale Palermo
Poste Italiane S.p.A
RR. UU. SUD 2 Dott. Marco Buccafusco
RAT SUD 2 Dott. Antonino Foti
RR. II. SUD 2 Dott. Claudio Alessandrini
Direttore Filiale 1 Palermo Dott. Fabio Lentini
Direttore Filiale 2 Palermo Dott. Donato La Viola
Segreteria Nazionale SLP-CISL
Segreteria Regionale SLP-CISL
Oggetto: Contestazioni : di chi le responsabilità?
Nonostante la nostra denuncia del 31 ottobre 2014, l’Azienda continua ad inviare contestazioni ai
lavoratori formulando delle accuse e responsabilità riprendendo a volte operatività svolte anche a distanza di
anni.
Tutto ciò in violazione dei principi di immediatezza e celerità posti a tutela del diritto di difesa del
lavoratore.
Continuare a leggere tante contestazioni con date retroattive a partire dal 2010 ad oggi ci appare come
un’ulteriore provocazione.
È recente un addebito nei confronti di un collaboratore Dup che dopo tanti anni di lavoro in cui si è
distinto per serietà, professionalità e abnegazione riconosciuti comunque dalla stessa Azienda è stato
mortificato diffamato, calunniato e allontanato dal proprio ufficio.
Tali affermazioni non possono essere consentite nè può esservi abilitato chi utilizza lo strumento del
procedimento disciplinare per attuare una giustizia sommaria su un teorema fantasioso.
È giusto contestare e sanzionare avendo però la certezza della colpevolezza e riteniamo corretto da
parte dell’Azienda avere la massima fiducia nei propri lavoratori, soprattutto dopo aver chiesto ai propri
dipendenti di prodigarsi sulla attività commerciale (raccolta netta, poste vita e fondi) con tutti i mezzi e
strumenti messi a disposizione della stessa Azienda.
Un’operazione importante e trattata scrupolosamente dallo stesso collaboratore Dup attraverso una
consultazione informatica di normale routine per rispondere agli eventuali cosiddetti inattesi gianos
antiriciclaggio richiesti dal servizio TSC e di conseguenza per avviare il cliente al servizio commerciale per
promuovere investimenti alternativi al deposito su C/C. per seguire le direttive aziendali.
È impossibile associare l’operatività del collega come complicità con chi ha ideato e organizzato la
frode.
Continuare a scaricare responsabilità o ancora peggio colpe ai lavoratori non giova all’Azienda che con
tale comportamento demotiva e crea insicurezze ai dipendenti.
In mancanza di riscontro alla presente, denunciamo che il forte malumore creato da queste misure ci
indurrà ad attivare ogni possibile azione atta a tutelare i lavoratori.
Distinti Saluti
Palermo, 07 novembre 2014
Il Segretario Territoriale
( Maurizio Affatigato)
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