DA lancia la sua sfi ar contro rega .. . T L' le : « Siamo Pino D i tasio FIRENZE «CI SON O tante similitudini tra la nostra vicenda e la sfida tra Italo e le Ferrovie. Ma nel caso dei treni ad alta velocità, l'autorità dei trasporti è stata molto coraggiosa, facendo sì che i conti economici di Italo siano più sostenibili in futuro». Chi parla è Luca Palermo, ad di Nexive, la società che sta sfidando il colosso Poste Italiane, tanto da presentare ricorsi al Tar contro la quantificazione dell'onere del servizio postale universale, che secondo l'Agcom, dovrebbe essere di 380 milioni di euro nel 2011. La sua offensiva è partita dalla Toscana, dalla convenzione siglata con l'Anci. «Siamo aggiudicatari provvisori - precisa Palermo, speriamo che la gara vada nella direzione auspicata. E' un servizio da 31 milioni di euro, i Comuni possono scegliere se usare noi o se restare con Equitalia. Nexive non farà attività di riscossione dei tributi, solo la parte della notifica di multe e cartelle esattoriali». LA TO SCANA però è solo il primo passo. Il terreno di scontro resta la consegna di pacchi e lettere, il servizio postale per eccellenza. «Siamo arrivati al momento in cui - è la profezia di Luca Palermo - gli operatori postali possono comportarsi come dinosauri e scomparire per colpa del meteorite della rivoluzione digitale, oppure adattarsi all'ambiente e cambiare abitudini. Noi stiamo lanciando un multicanalità, con piattaforme che possono comunicare tra- e L */ .. dall 'And per g mite carta o digitale. Si possono fare fatture elettroniche, atti della pubblica amministrazione con posta certificata, stampare e archiviare tutti i dati. Nexive, che è nata rilevando il servizio Tnt Poste, oggi ha 5.500 persone che distribuiscono la corrispondenza e 640 sportelli, con hub interregionali come quello di Firenze. Copriamo il 14% del mercato, i 223 milioni di euro di fatturato del 2013 cresceranno di molto quest'anno. Abbiamo 30mila clienti e gestiamo 12 milioni di raccomandate». La vera battaglia è sui servizi of- L'HUB . .. . â– «I Comuni toscani possono scegliere tra noi e Equitalia Abbiamo iL 14% del mercato» NUOVO O PERATO F7.: Luca Palermo, ad Nexive ferii . Nexive contesta, tanto da ricorrere al Tar, i 380 milioni del 2011 e i 327 del 2012 che lo Stato dovrebbe riconoscere a Poste Italiane per tenere aperti i 14mila uffici. «Poste usa quei soldi per la competizione sul mercato - ribatte Palermo - e i suoi sportelli oggi fanno molta attività finanziaria, tra banca e assicurazioni . Noi vogliamo puntare sull'e-commerce e sui servizi di prossimità per una popolazione sempre più anziana. Usare i nostri postini per prendere le medicine, la pensione, fare la spesa. Nel 2015 avremo mille sportelli, puntiamo a 1.500 nel 2016. Ma per una concorrenza sana, che farebbe benissimo agli utenti toscani e italiani, non si possono pagare centinaia di milioni per un servizio pubblico, permettendo alla società di usare quei soldi per contrastare i concorrenti, capaci di guadagnare il 20% del mercato. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar. In Europa - conclude l'ad di Nexive - il contributo governativo al fornitore del servizio universale è nullo in tanti Paesi, tanto che si discute sulla sua eliminazione. Ct»
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