E. Rossetti - Accademia di San Luca

PrimadiLudovico:
notesull inserimentodiBramante
nella società milanese
nellasocietàmilanese
EdoardoRossetti
Edoardo
Rossetti
UniversitàdegliStudidiPadova
Roma,AccademiadiSanLuca,11aprile2014
QuantoBramantealmondohuomosingulare
Quanto
Bramante al mondo huomo singulare
Chiascunoaquestaetatelivedeeintende
Piùprestosepotrebbonnumerare
Queispechichelanocteilsolneaccende
Ettuttiicopridelaarenainmare
N l iù
Nelpiùprofondooveochiononcomprehende
f d
hi
h d
Etnumerarnelciellaminesante
Che dir le cognition che in sè Bramante
ChedirlecognitioncheinsèBramante
(Gaspare Ambrogio Visconti, De Paulo e Daria amanti, Milano
1495, libro primo, seconda ottava).
Seco[pressoilsepolcrodiPaoloeDaria]erin
Seco
[presso il sepolcro di Paolo e Daria] erin libriin
libri in
plombea coperta
Pertroppaantiquità tuttiintarlati
Cum letre longobardepercolonne
DanontrarleilCambiago oilVenegonne
• CRISTOFORO CAMBIAGHI allontanato dalla cancelleria con la
caduta di Cicco Simonetta
• IRIS DA VENEGONO segretario di Bona di Savoia
(Gaspare Ambrogio Visconti, De Paulo e Daria amanti, Milano
1495, libro primo, nona ottava).
GASPARE AMBROGIO
VISCONTI
• nel1483testandolasciaalla
fabbricadiSanSatiro400lire
annueper20anni
20
i
• dal
dal1487al1492Bramanteabita
1487 al 1492 Bramante abita
incasasua(Sironi1978;
Schofield (1992)
• Nel1478sposaCeciliaSimonetta
figlia di Cicco
figliadiCicco
CICCO SIMONETTA
Uomini d’arme cosa mettere per la cassina Bianca?
ANTONIETTO CAMPOFREGOSO
abitapC SanGiovannialleQuattrofacce
• testandonel1481nominaerede
universaleGGTrivulzio
i
l GG T i l i
• nel1482Bramanteabitaqui
• sonettodelCamelli
sonetto del Camelli loaccumunaa
lo accumuna a
Bramante
sottolatuteladiCiccoper
testamentodelpadre
S i tt
Spinetta
CICCO SIMONETTA
GIANGIACOMO
TRIVULZIO
•1472 ca. inizia il cantiere del palazzo in Rugabella
•1477
1477 dicembre 8,
8 Giovanni Bataggio da Lodi (poi San Satiro) presente nel palazzo di
GG Trivulzio, cantiere? (Schofiled, Sironi 2000, pp. 23, 29, doc. 4)
•1485 luglio, Bramante nel libro paga di casa Trivulzio (Robertson 2002, pp. 71‐73)
•1485
1485 luglio
luglio‐agosto,
agosto, pagamenti per la «roda»
roda della «camera
camera de ll’oro»
oro (Robertson 2002,
pp. 71‐73)
•1487 agosto 3, i lavori di Matteo de Fedeli (Prevedari) alla Camera dell’Oro sono stimati
dal frate Vittore da Sant’Angelo
g
((1485‐1488 dipinge
p g i chiostri di Sant’Angelo;
g
nel 1492 è
a Sant’Ambrogio: Rossetti 2011) mentre il Trivulzio parte per Napoli (Robertson 2002,
pp. 71‐73)
• 1662 ottobre 7, «Il cielo in soffitto di larice, a quale vi sono diverse insegne di casa
Trivultia con intagli, ribeschi di pastutti adorati, con una rota grande di rilievo nel
mezzo di detto soffitto adorata» (Stolfi 2002)
«ebegranfavordamessercico»
g
CiccoSimonetta
n 21 il luogo con la ruota adorata alla soffitta longo brazza 12 3/4 largo braza 11 9
n.21illuogoconlaruotaadorataallasoffittalongobrazza123/4,largobraza11.9
Pittorelombardo(copiadaBramantino),Cristoportacroce
conisimbolidellaPassione,Vimercate,Santuario,1514
DamianoZambelli(sucartoneediBramantino?),Sposalizio
dellaVergine(particolare),Bergamo,SanBartolomeo
GIANGIACOMO
TRIVULZIO
•1472 ca. inizia il cantiere del palazzo in Rugabella
•1477
1477 dicembre 8,
8 Giovanni Bataggio da Lodi (poi San Satiro) presente nel palazzo di
GG Trivulzio, cantiere? (Schofiled, Sironi 2000, pp. 23, 29, doc. 4)
•1485 luglio, Bramante nel libro paga di casa Trivulzio (Robertson 2002, pp. 71‐73)
•1485
1485 luglio
luglio‐agosto,
agosto, pagamenti per la «roda»
roda della «camera
camera de ll’oro»
oro (Robertson 2002,
pp. 71‐73)
•1487 agosto 3, i lavori di Matteo de Fedeli (Prevedari) alla Camera dell’Oro sono stimati
dal frate Vittore da Sant’Angelo
g
((1485‐1488 dipinge
p g i chiostri di Sant’Angelo;
g
nel 1492 è
a Sant’Ambrogio: Rossetti 2011) mentre il Trivulzio parte per Napoli (Robertson 2002,
pp. 71‐73)
• 1662 ottobre 7, «Il cielo in soffitto di larice, a quale vi sono diverse insegne di casa
Trivultia con intagli, ribeschi di pastutti adorati, con una rota grande di rilievo nel
mezzo di detto soffitto adorata» (Stolfi 2002)
«ebegranfavordamessercico»
g
CiccoSimonetta
•Rapporti
Rapporti tra Cicco Simonetta e Matteo de
de’ Benedetti (oratore
dei Montefeltro a Milano)
•1477, Lettera di Matteo de’ Benedetti a Federico da
Montefeltro: appello alla difesa di Cicco
•1480, Federico da Montefeltro chiede gli atti del processo di
Ci
Cicco
per tutelare
t t l
gli
li interessi
i t
i di Gian
Gi
Gi
Giacomo
Si
Simonetta
tt
fuggito ad Urbino (nel 1457 era stato padrino di GG Simonetta)
•1481,
1481, atti rogati da Matteo de
de’ Benedetti per GG Simonetta
Suggestione:
1474dicembre19,fraCarnevaleèacasadiAntonioe
M tt d ’ BenedettiaUrbino
Matteode’
B
d tti U bi
«<p. 145> Dopo la chiesa di S. Tommaso la prima casa a sinistra
all n. 35,
35 diroccata
di
d ll vicende
dalle
i d di guerra, conservava, sotto la
l
specie della facciata tardo‐neoclassica, notevoli tracce della sua
origine tra la fine del Trecento e il principio del Quattrocento.
origine,
Quattrocento
Dal sinistro emersero sull ultimo pilastro verso S. Tommaso gli
avanzi di una finestra ogivale bifora in laterizio, con oculo sopra
la colonnina centrale scomparsa. In una sala apparvero grosse
travi a sostegno del soffitto, con mensole <p. 146> di rovere
sagomate
t neii modi
di del
d l Quattrocento.
Q tt
t Altre
Alt finestre
fi t ogivali
i li erano
apparse nella parete di fondo del cortile, in seguito crollata. Nel
corpo di fabbrica prospiciente l ingresso il crollo di una falsa
volta ha rivelato una fascia decorativa a fini grotteschi
policromati, opera del XVI secolo. Ma i resti della casa furono
spianati, e un edificio moderno è sorto in luogo».
(Paolo
(P
l Mezzanotte,
M
tt Giacomo
Gi
C l Bascapè,
Carlo
B
è Milano,
Mil
nell
ll arte
t e
nella storia, Milano 1968, pp. 145‐146).
Attualeprofondità
isolato:
86metri
Profonditàdelsedime
passantedallastimadel
1481:
86,14metri
PIANO TERRENO
PIANOTERRENO
1.
2.
3.
4
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
cortile(ca.13,5x11,8m)
corposcalaallabasedellatorreconlatrine
cameraconcaminoalafrancexa (ca.9,4x5,9m)
locali terreni separati e trasformati in botteghe
localiterreniseparatietrasformatiinbotteghe
stufa(ca7x3.5m)
cucina
salaterrenaconaffreschirappresentantiil
matrimoniodiGaleazzoSforza(ca.14x5,9m)
camereterreneaffacciateversol orto(cadaunaca.
(
7x5,9m)
salanuovaapertasulgiardino(ca.25,4x6,9m)
orto(ca.30,7x20m;ca.614mq)
cortedellestalle(ca.10,6x11,8m)
stalle(ca.15,3x6,3m)
PIANOTERRENO
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
salaverde(ca.9,4x5,9m)
corposcalaetorresporgentesopraisolaipercirca7
metri
camerasopralacaminata(ca.9,4x5,9m)
salapictasoprailporticoconcamerapictaadiacente
(entrambeca.17,7x4,1)
cameresoprailportico(entrambeca.12,9x4,1)
p
pontilicoperti
p
camerasopralastufa(ca7x3.5m)
salasuperiorepicta (ca.14x5,9m)
cameresuperioriaffacciateversol orto(cadaunaca.
7x5,9m)
salanuovasuperiorenonfinita(ca.25,4x6,9m)
CiccoSimonettaeGianGiacomoTrivulziononsono
certopartedellacortediLudovicoilMoro
p
BramanteaMilanoneglianni‘80delXVsembra
muoversisuirestidell’entorurage
d ll’
d
diCiccoSimonettae
accantoainemicidelMoro
DaGaspareAmbrogioa
FilippoEustachi
Tudicitroppobende
pp
fattimei,,
Bramante,chemeldiceilCASTELLANO[FILIPPO
EUSTACHI];
guardache ltuoiudiziononsiavano,
chégliochiboniamorfaspessorei.
Puraffermarlipòich
p
iononpotrei
p
conceptofareincontraaluimalsano,
chéessendomecosemprestatoumano,
ingratoversoqueltropposerei.
Ancorlipòigiurarch iononfaria
p
perluimencheperpatreobonmagiore,
p p
g
,
vadiilmondoperbonaotristavia;
edelafedemiaversoilsignore,
qualsemprefusseodipresentesia,
di tuchemelavediinmezzoilcore
Trivulzianacod.1093,mancanelCanzoniereperBianca
MariaSforzaeBeatriced Este
• rapportidiaffari:affittodelleterrediZerbolò
rapporti di affari: affitto delle terre di Zerbolò
inLomellina(CaselleLomellina)
•1488,FilippoEustachitieneabattesimouna
delle figlie di Gaspare Ambrogio Visconti
dellefigliediGaspareAmbrogioVisconti
Ambrogio da Fossano detto Bergognone,
Putti alati cavalcanti draghetti in tondi
sfondati, Caselle Lomellina, villa di
Francesco Eustachi, ca. 1485
Intermezzopavese
1486 ottobre , Francesco Eustachi nominato arciprete della cattedrale di Pavia (la
più alta carica nel capitolo) su interessamento diretto di Ascanio Sforza e Bona di
Savoia . Si progetta di nominarlo vicario vescovile di Ascanio (muore nel 1487
lasciando erede il fratello Filippo che deve istituire le cappellanie in Duomo)
1488 marzo, i deputati della Fabbrica della cattedrale pavese presentano al
cardinale Ascanio Sforza «certa designa»
1488 giugno 29, posa della prima pietra
1488 agosto 22, Bramante, Amadeo e Rocchi presentano un “nuovo” progetto
1488 dicembre 23, pagamenti a Bramante
Da ricordare che Filippo Eustachi era uno dei principali cittadini pavesi, senz’altro
il più ricco.
• 1485marzo12,FilippoEustachiacquistaun
sedimeinportaVercellina,parrocchiadiSan
Pi t
PietrosulDosso(F.E.figuragiàtrai
lD
(F E fi
ià t i
confinanti)
•1485
1485giugno13,F.E.acquistadaGuido
giugno 13 F E acquista da Guido
AntonioArcimboldivarisedimisitiinporta
Vercellina,parrocchiadiSanMartinoalCorpo
intus confinanticonilmonasterodi
Sant AgneseeilcorsodiportaVercellina
(corsoMagenta)
• 1485agosto1,F.E.acquistaunacasain
1485
t 1 FE
i t
i
portaVercellina,parrocchiadiSanMartinoal
Corpointus .
•1485agosto6,F.E.acquistaunacasainporta
Vercellina,parrocchiadiSanPietrosulDosso.
•1489settembre20,ilducaGaleazzoMaria
SforzadonalacasadiF.E.(confiscato)inpV,
parrocchiadiSanMartinoalCorpointuscon
tuttiimaterialidacostruzioneallemonachedi
l d
ll
h d
Sant Agnese.
1486 novembre 21,
21 Milano,
Milano porta Vercellina,
Vercellina parrocchia
di San Pietro in Camminadella, seu Santa Maria al Circo,
casa di Gaspare
p
Ambrogio
g Visconti
ASMi, Notarile, b. 2157, notaio Materno Figini
Confessio
Gaspare Ambrogio Visconti confessa di avere ricevuto
700 lire imperiali dallo spectabile domino Agostino
Somenzi abitante a Milano nel castello di Porta Giovia,
Somenzi,
Giovia
agente a nome di Filippo Eustachi, a soluzione del fitto
per i beni di Zerbolò in
annuo dovuto al Visconti p
Lomellina. Tra i testimoni compare dominus
«Bramantes de Monteasdrubaldo, filius domini Angeli,
porte Vercelline, parochie Sancti Martini ad Corpus intus
Mediolani».
Mediolani»
Catasto Lombardo‐Veneto
Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, c.
831v, ca. 1507
Milano, 1485 luglio 2, Giacomo Trotti al duca Ercole d Este
Giorgio di Russia, astrologo del marchese del Monferrato, era a Milano e
«haveva preso pratica cum l oratore veneto [ nel 1485 Zaccaria ed
Ermolao Barbaro congiuntamente] uno maestro Leone Zudeo medico
solennissimo, grande astrologo et universalmente doctissimo, ma sopra
tutto archimista,
archimista il quale tutto l dì stava cum il castellano [FILIPPO
EUSTACHI] in Rocheta che anche se delecta de archimia». (Beltrami 1894,
p. 440; Gabotto 1891, p. 29)
Leone Zudeo = Leone Ebreo (Yĕhūdāh Abrabanel o Abravanel )?
Nel 1485 «Bramanti depoctori
p
pro designo
p
g dicti hospitalis
p
dato ambasatori
venetorum, lire 12.6» (saldati nel 1487 quando Ermolao Barbaro torna da
solo come ambasciatore a Milano).
I rapporti tra Annio da Viterbo (a Genova tra il 1471 e il 1489) e gli Sforza
«tenendose per li predicatori che Nostra Dona fuerit concepta in pecato
originale et li minori sine ipsa macula. [...] maestro Zoanne da Viterbo
ordinis predicatorum,
predicatorum bono zelo ducto [...]
[ ] sia opposto alla opinione de
tutto el resto della religione sua, accostandose alla opinione d i frati
minori [...] per il che tutta la religiose sua se gli è messa a l opposito come
rebelle loro,
loro et l hanno citato in corte.
corte A nuy è facto fare istantantia che
vogliamo haverlo per ricomandato et farlo defensare, che non receva
igiuria dalla religione [...], comunicata la cosa con lo reverendissimo et
illustrissimo monsignore nostro barba [Ascanio Maria Sfoza], [...] vi
adoperati, dove con honestà porrete, per defendere questo religioso,
che non receva iniuria PER NOSTRO RISPECTO [...]»
Vigevano, 16 febbraio 1489, Gian Galeazzo Maria Sforza a Giacomo Botta
vescovo di Tortona (ASMi, Missive 170, f. 235r‐v; Fumagalli 1988, p. 137).
1. Realizzazionedell affresco
2. Inserimento delle scritte inerenti
la custodia del tesoro (ca. 1491),
in prospettiva errata!, del caduceo
e dei pavoni: reinterpretazione del
soggetto?
3. Inserimento del peduccio e
distruzione dell affresco (entro
1499 per la presenza di emblemi
estensi)
Mercurio = Ermes Trismegisto (Mercurio tre volte grande)
«qui
q Argum
g
dicitur interemisse ob eamque
q
causam in
Aegyptum profugisse atque Aegyptiis leges et litteras
tradidisse»
(Cicerone, De natura deorum, III, 56; Lattanzio, Divinae
institutiones I,
institutiones,
I 6; introduzione alla traduzione del
Pimander di Marsilio Ficino).
LapresenzadelmitodiMercurioeArgonellestanzeBorgia
(iconografia di Annio da Viterbo)
(iconografiadiAnniodaViterbo)
MercurioaddormentaArgo
M
MercuriouccideArgo
i
id A
ConversazionetraMercurio(ERMETE
C
i
M
i (ERMETE
TRISMEGISTO),MoséeIside=rivelazionedella
sapienzaagliegiziediconseguenzaall umanità