IL MERCATO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN RUSSIA Incoming operatori esteri al CIBUS 2014 Parma 5-8maggio 2014 Questa indagine è stata realizzata dall’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Hanno contribuito alla realizzazione l’Ufficio di Mosca, Vincenzo Lioi (impaginazione e layout grafico) e Valentina Petroli dell’Ufficio Agroalimentari e vini. L’indagine è stata scritta sulla base delle informazioni disponibili al 10 marzo 2014. © ICE - Agenzia 2014 Russia — Scheda mercato agroalimentare Importazioni totali di prodotti agro-alimentari, codici 1-24* (in milioni di Euro) Paese 2011 Mondo Brasile Ucraina Germania Paesi Bassi Turchia Stati Uniti Cina Polonia Francia Italia Spagna 2012 28.019 2.712 1.485 1.790 1.389 1.116 1.152 1.228 740 1.063 910 967 2013 29.622 2.176 1.600 1.661 1.353 1.157 1.597 1.214 1.013 1.166 977 1.139 29.483 2.178 1.492 1.481 1.463 1.292 1.255 1.248 1.201 1.172 1.072 965 Quota di mercato 2011 2012 100 100 9,68 7,35 5,30 5,40 6,39 5,61 4,96 4,57 3,99 3,91 4,11 5,39 4,39 4,10 2,64 3,42 3,80 3,94 3,25 3,30 3,45 3,85 2013 100 7,39 5,06 5,02 4,96 4,38 4,26 4,23 4,07 3,98 3,64 3,27 Var. % 2013/2012 - 0,47 0,08 - 6,73 - 10,85 8,11 11,69 - 21,38 2,374 18,54 0,52 9,75 -15,27 Principali prodotti importati dall’Italia nel 2013, in milioni di Euro Prodotti Vini Italia valori Mondo valori Paesi Leader/Posizione Italia 260 915 Paste alimentari 56 96 1° Italia (58,8%) – 2° Ucraina (11%) - 3° Corea del Sud (6,6%) Olio di oliva 25 84 1° Spagna (53,6%) – 2° Italia (25,1%) - 3° Grecia (11,4%) Caffè tostato 53 376 1° Vietnam (20,42%) – 2° Brasile (15,11%) - 3° Italia (14,08%) Prodotti da forno 39 369 1° Ucraina (24,7%) – 2° Germania (18,2%) – 3° Italia (10,5%) 7 62 Vermuth e superalcolici 93 1.126 1° Regno Unito (26%) – 2° Francia (18,7%) – 3° Armenia (10,1%) 4° Italia (8,3%) Latte e derivati 51 2.027 1° Ucraina (14%) – 2° Paesi Bassi (13,5%) - 3° Finlandia (12%) – 12° Italia (2,5%) 131 6.792 1° Turchia (16%) – 2° Ecuador (10,4%) 3° Polonia (8,2%) 18° Italia (1,9%) Salumi Ortofrutticoli freschi 1° Italia (28,5%) – 2° Francia (22,6%) - 3° Spagna (9%) 1° Lituania (22,27%) – 2° Polonia (12,25%) – 3° Italia (11,29%) Fonte: dati Servizio federale delle Dogane russo Aspetti normativi e legislativi sulle importazioni di prodotti agro-alimentari (sintesi) Certificazione e sdoganamento Ai fini doganali russi, è necessaria la seguente documentazione: 1. CMR; 2. Carnet TIR; 3. Contratto in copia originale (con la traduzione in russo); 4. fattura commerciale, tradotta in lingua russa, indicante la tariffa doganale ed eventualmente la resa CIP. In particolare la resa CIP, seppure non obbligatoria, è consigliata per evitare 3 4 Russia — Scheda mercato agroalimentare 5. 6. 7. 8. valutazioni aggiuntive e discrezionali della dogana russa; Lettera di garanzia bancaria (Passport Sdel’ki); Certificato di origine della merce (consigliata anche la traduzione in russo); Polizza assicurativa (facoltativa, ma talvolta richiesta a conferma del valore della merce); Altri eventuali certificati richiesti. Enti di certificazione in Russia: Gosstandart, 119991 Mosca, Leninskij Prospekt 9 tel. 495 / 236.0300 website www.gost.ru VNIIS, 123557 Mosca, Elektricevskij Per. 3/10, str.1 tel.495 / 253.7006 fax 253 33 60 website www.vniis.ru Dal 15 febbraio 2013, è vietato il rilascio dei certificati di conformità di tipo nazionale. I prodotti certificati nell’ambito dei Regolamenti Tecnici dell’Unione doganale vengono marcati con il marchio di conformità EAC. I nuovi Regolamenti Tecnici prevedono che la richiesta di rilascio del certificato di conformità non possa essere presentata da fabbricanti stranieri. Per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione è infatti necessario disporre di un “Rappresentante del fabbricante nelle questioni inerenti la conformità e la marcatura del prodotto, soggetto di diritto dell’Unione doganale”. Standard, Etichettatura e Imballaggio La fornitura di beni alimentari e durevoli importati in Russia senza etichettatura contenente le corrispondenti informazioni in lingua russa è stata proibita con il decreto governativo n.1037 del 15 agosto 1997. Gli importatori o enti importatori dovranno infatti fornire, secondo il tipo e la specifica natura del prodotto o articolo, in particolare per i generi alimentari: denominazione del bene importato ingredienti contenuto al netto della tara tabella nutrizionale minima (valori calorici) data di scadenza nome del produttore (il nome della società produttrice può essere fornito anche in lettere latine, ma è meglio comunque riportarlo egualmente in russo) paese di origine funzione, le caratteristiche tecniche principali e le qualità del prodotto altre eventuali informazioni richieste specificamente dalla legislazione russa e dagli standard governativi. Ufficio ICE - Agenzia di Mosca Russia — Scheda mercato agroalimentare Il sistema distributivo (sintesi) Gli schemi principalmente usati per la distribuzione dei vari tipi di prodotti alimentari sono quelli riportati sotto. Il maggior numero di forniture dei prodotti alimentari avviene attraverso gli operatori commerciali (sia stranieri che russi). Schema 1: Il produttore straniero si affida a un operatore straniero logistico/commerciale che affida la merce a un operatore commerciale specializzato in vendite all’ingrosso che la distribuisce al consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali). Schema 1 Produttore straniero Operatore straniero logistico/ commerciale Operatore commerciale russo/ all’ingrosso Consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali Schema 2: il produttore straniero si affida a un operatore commerciale russo (vendita all’ingrosso) che a sua volta distribuisce il prodotto al consumatore finale (negozio, ristorante, reti commerciali). Schema 2 Produttore straniero Operatore commerciale russo/ all’ingrosso Consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali In Russia quindi i principali importatori di prodotti alimentari sono gli operatori commerciali. Situazione e prospettive Il 2013 si qualifica come un anno sostanzialmente positivo per l’export agroalimentare italiano: l’Italia ha esportato in Russia per 1.072 milioni di Euro (+9.75%) collocandosi al 10° posto tra i paesi fornitori con una quota del 3.6% (in realtà sia la quota che la posizione salgono notevolmente si l’export russo viene depurato dal valore delle commodities agricole di cui l’Italia non è tradizionalmente esportatore). Questo risultato acquisisce maggior valore a fronte di una sostanziale stagnazione delle importazioni russe di prodotti agroalimentari (-0,47%) segnalando una miglior performance dei nostri prodotti rispetto agli anni precedenti. Il vino si conferma come il settore di punta, dove l’Italia occupa la 1° posizione (260 milioni di Euro, +26,8%). In notevole crescita anche pasta (+28.8%), caffè (+21.7), latte e derivati 5 6 Russia — Scheda mercato agroalimentare (+45%), acque minerali e bevande analcoliche (+45.2%) e olio d’oliva (+25,1%) dove l’Italia si attesta quale 2° fornitore della Russia. Possibili forti margini di miglioramento nel settore degli ortofrutticoli freschi, che pesano in valore sul totale del food italiano esportato in Russia (12% e 131 milioni di Euro in valore) ma nel quale la quota di mercato dell’Italia ammonta solo all’1,9%. Presenze particolarmente significative in termini di investimenti italiani sono rappresentate dal Gruppo Parmalat (latte e succhi di frutta) seguito da Perfetti e Ferrero, quest’ultimo presente da ben 15 anni e in maniera molto strutturata. Di rilievo anche l’impegno del Gruppo Cremonini con Inalca che, tramite la controllata “Marr Russia” ed un investimento di 100 milioni di Euro è divenuto fornitore della catena McDonalds nella Federazione. Presenti circa 100 importatori tra cui alcuni italiani ed oltre 200 ristoranti italiani nella sola regione di Mosca. Punti di forza e debolezza Le principali criticità riguardano: volumi di vendita ancora limitati; sistema di certificazione e registrazione complesso; regime di licenze per gli alcolici; forte potere contrattuale di importatori e distributori; debole presenza nella GDO. La carenza in termini di presenza nella GDO (che nelle grandi città controlla quasi il 50% del mercato interno) è in parte compensata dalla ristorazione italiana, che ricopre un ruolo essenziale nella diffusione dell’immagine e dei prodotti del Made in Italy alimentare. Da sottolineare la posizione di leadership nel comparto vinicolo, dove i consumatori russi preferiscono il prodotto italiano associandolo ad uno stile di vita piacevole e sofisticato. In generale gioca poi un ruolo importante il sostenuto flusso di turisti russi in Italia (oltre un milione nel 2013) che alimenta una fascia quali-quantitiva importante di consumatori di ritorno della cucina e dei prodotti alimentari italiani. Ufficio ICE - Agenzia di Mosca Per informazioni e approfondimenti rivolgersi a ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Sezione Sviluppo Scambi - Ambasciata d’Italia a Mosca Krasnopresnenskaja Naberezhnaja 12, Edificio 3, Ufficio N.1202 123610 Mosca ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio Agroalimentari e vini Via Liszt, 21 - 00144 Roma T 06 59926696 [email protected] T (007495) 9670275 / 9670277 / 9670278 F (007495) 9670274 [email protected] www.i c e .g o v.i t IL MERCATO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN RUSSIA Incoming operatori esteri al CIBUS 2014 Parma 5-8maggio 2014
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