Anteprima di "DMT - La Molecola dello Spirito"

Anteprima di
"DMT - La Molecola dello Spirito"
Leggi alcune pagine estratte dal libro "DMT - La Molecola dello
Spirito" in cui Strassmann spiega il senso della sua ricerca
Per quanto estenuante dal punto di vista professionale e personale, la
ricerca psichedelica che ho condotto all'Università del New Mexico è
stato il momento più stimolante e straordinario della mia vita. La ripresa
di questo lavoro negli Stati Uniti era il sogno di una vita e sono felice di
essermi trovato nel posto giusto al momento giusto per realizzarlo.
In quanto medico ricercatore con una vasta formazione ed esperienza di
tipo psicoterapeutico e spirituale, mi credevo qualificato per iniziare
questo rinnovamento americano della ricerca psichedelica sull'uomo.
Per certi versi ero pronto, e per altri no, per i lidi verso cui mi
avrebbe portato la molecola dello spirito.
Siamo riusciti ad aprire una porta che era rimasta blindata per una
generazione intera. Tuttavia il vaso, come quello di Pandora, una volta aperto ha lasciato uscire una
forza con un programma e un linguaggio propri.
Si trattava di un potere che ha guarito, che ha provocato danni, che ha spaventato, la cui
indifferenza si esprimeva in modi selvaggi e imprevedibili.
Ogni volta sentivo che mi chiamava con una voce che era tenera, provocatoria, seducente e
terrificante.
Ma la domanda non cambiava mai.
Si tratta della stessa domanda che si era posto anche Saul, un volontario che non abbiamo ancora
incontrato, durante la su prima sessione con una dose elevata di dmt. Concludiamo quindi con la sua
storia.
Saul era uno psicologo di trentaquattro anni, sposato, atletico ed energico, con un pungente senso
dell'umorismo e uno sguardo intenso. Aveva fatto uso di psichedelici già una quarantina di volte e
da quasi vent'anni praticava la meditazione. (Avevo fatto del mio meglio per ingaggiare dei soggetti
della ricerca con un background di meditazione. Sembravano più capaci di gestire l'ansia iniziale
del rush della DMT e inoltre mi aiutavano a confrontare la meditazione con gli stati mentali indotti
dalla droga).
Saul si offrì come volontario per lo studio sulla reazione alla dose perché «ho sentito parlare della
dmt e ho sempre voluto provarla. In più, mi piace l'idea di poterlo fare all'interno di un ospedale,
sotto supervisione medica».
La dose minima di Saul fu leggera e il giorno dopo ritornò per la sua sessione da 0.4 mg/kg.
A Saul piaceva scrivere e sebbene le mie annotazioni siano abbastanza complete, una lettera che lui
stesso mi inviò descrive molto meglio la sua esperienza:
«Lo spazio vuoto nella stanza iniziò a scintillare. Apparvero dei grandi prismi cristallini, uno
sfoggio selvaggio di luci che sfrecciavano in tutte le direzioni. Poi dei motivi geometrici più belli e
intricati ricoprirono il mio campo visivo. Sentivo il mio corpo freddo e leggero. Stavo forse per
svenire? Chiusi gli occhi, sospirai e pensai: "Dio mio!"
Non sentivo assolutamente nulla, ma la mia mente era completamente piena di qualche tipo di
suono, come l'eco di un grande rintocco di campana. Non sapevo se stavo respirando. Confidavo
che le cose sarebbero andate bene e che avrei lasciato quel pensiero prima che arrivasse il panico.
L'estasi fu così intensa che il mio corpo non riusciva a contenerla.
Quasi per necessità, ho sentito la mia coscienza scappare via, lasciandosi alle spalle il suo involucro
fisico.
Dalle furenti cascate gigantesche di colori fiammanti che si espandevano sul mio campo visivo,
circondato da un ruggente silenzio e da un'inesprimibile gioia, uscirono, o piuttosto emersero, loro.
Dandomi il benvenuto, curiosi, cantarono addirittura: "Vedi adesso?" Sentii la loro domanda
riversarsi e riempire ogni angolo possibile della mia coscienza: "Vedi adesso? Vedi adesso?" Voci
squillanti, cantilenanti, che esercitavano una pressione enorme sulla mia mente.
Non c'era bisogno di rispondere. Era come se qualcuno mi avesse chiesto, durante un ardente
limpido pomeriggio d'estate nel deserto del New Mexico: "È luminoso? È luminoso?" La domanda
e la risposta sono le stesse. Oltre al mio "Sì!" ci fu un più profondo "Ma certo!" E alla fine un
intenso e toccante "Finalmente!"»
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"DMT - La Molecola dello Spirito"
Rick Strassman
DMT - La Molecola dello Spirito - Libro
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