IL PURGATORIO

NOVITÀ APRILE 2014
MARCELLO STANZIONE
IL P URGATORIO
NELLA VISIONE DELLE MISTICHE
Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Francesca Romana,
Caterina da Genova, Teresa d’Avila, Maria Maddalena de’
Pazzi, Margherita Maria Alacoque, Veronica Giuliani, Caterina Emmerick, Edvige Carboni, Lucia Mangano, Faustina
Kowalska, Teresa Musco, Natuzza Evolo...
Don Marcello Stanzione presenta in questo libro sessanta misti- pp. 224 - € 16,80 - ISBN 978-88-7198-671-5
che cattoliche, antiche e moderne, che distingue tra sante, beate, venerabili o morte in concetto di santità. Sorrette dalla grazia divina, queste grandi creature di Dio non
hanno avuto timore di confrontarsi anche con realtà che spaventano i più, come la Morte, il Giudizio, l’Inferno e il Purgatorio. Con la loro autorevole testimonianza sui contatti, sulle esperienze e sulle numerose apparizioni avute di anime purganti confermano il credo cattolico nella purificazione dell’oltretomba.
Il termine « Purgatorio », da purgare, purificare (da ignis purgatorius, « fuoco purificatore »), indica la fase di
purificazione delle anime dei defunti, in quanto nulla di impuro può essere ammesso alla presenza di Dio.
Il compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che il Purgatorio è « lo stato di quanti
muoiono nell’amicizia di Dio, ma benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione, per entrare nella beatitudine celeste ».
« Il Purgatorio è al tempo stesso luogo dell’amore e della giustizia, perché il perdono e la misericordia
non possono essere slegati dalla verità del vissuto di ogni esistenza umana, liberamente determinata. Le scelte del singolo di aderire alla grazia o rifiutarla vengono rispettate da Dio: non solo l’Inferno
o il Paradiso, ma anche il Purgatorio è indice di ciò » (dalla Prefazione di don Mauro Gagliardi).
Padre Livio Fanzaga
IL PURGATORIO - Fiamme d’amore
pp. 160 - cartonato
€ 16,00 - ISBN 978-88-7198-665-4
Da sempre l’uomo si è interrogato sul senso della vita e sul mistero della morte. La cultura atea e materialista, oggi dominante, non riesce certo a tranquillizzare le persone affermando che, con la morte, non resta
di loro che un pugno di polvere. È illusorio convincere l’uomo di aver una
sorte uguale a quella degli animali. È contrario alla retta ragione, ma soprattutto ripugna al cuore. La conoscenza della dottrina sul purgatorio
ha due motivazioni fondamentali. La prima è personale, perché riguarda lo sbocco della propria vita. Se si conoscesse più a fondo l’insegnamento sul purgatorio e sulle pene che le anime soffrono, si farebbe di
tutto per evitarlo. La seconda è di carattere affettivo e riguarda in particolare la condizione nella quale si potrebbero trovare i nostri cari o le
persone che conosciamo. Al riguardo le curiosità o i tentativi di comunicare con l’aldilà non solo non sono di nessuna utilità, ma sono anche
pericolosi. È importante invece sapere che noi, con le nostre preghiere,
i sacrifici e le opere di carità possiamo essere di grande aiuto, abbreviando le loro pene.
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