Percorso assistenziale sv dal coma al domicilio • Sandro Feller • Dipartimento di Riabilitazione • Azienda Ospedaliera Di Desio e Vimercate Epidemiologia • • • • • Problema non risolto Manca codifica omogenea Mancano strumenti di rilevazione Registro nazionale ? La lombardia doveva fare lavoro preliminare ……… Caratteristiche per DOCs • Problema di particolare rilevanza sanitaria e sociale anche se bassa incidenza e prevalenza • Disabilità Grave e complessa con sequele disabilitanti con impatto rilevante sul sistema famigliare • Necessità di impiego rilevante di risorse sia sanitarie che in ambito sociale Dove devono essere assistiti DOCs • Le linee guida nazionali per il trattamento delle GCA /Docs concordano che i pazienti trattati in reparti dedicati hanno una minor incidenza di mortalità e una miglior prognosi rispetto ai pazienti trattati in reparti non dedicati Prognosi stato vegetativo Stato vegetativo dopo 1 anno In assenza di CENTRI ESPERTI • Aumentano le “morti evitabili” • outcome della disabilità è piu grave • Sia Esperienza dei clinici che numerosi studi confermano questi dati in assenza di strutture dedicate ed expertise specifico • Per inadeguata gestione con disconoscimento dei problemi clinici Compito delle Regioni • organizzare un “integrato a rete di percorsi “dal coma al domicilio”, con radicamento territoriale, connotato • da universalità • appropriatezza tempestività e progressività delle cure. • Un percorso “certo” per tutti i pazienti senza bias di selezione a monte e senza affidare alle famiglie la ricerca di soluzioni estemporanee (con il grave rischio di flussi, interregionali o all’estero, legati a ricerche illusorie e miracolistiche ). Dimensionamento - Epidemiologia GCA LOMBARDIA 2006-2009 • ricerca retrospettiva utilizzando le SDO Sono stati selezionati tutti i pazienti che presentavano una o piu codifiche tra quelle indicate nella tabella indicata codici previsti dal Protocollo di minima sulle GCA della SIMFER DIAGNOSI CODICI ANOSSIE 348.1, 780.01, 780.02, 780.03, 780.09, 997.01 A. EMORRAGIE CEREBRALI 430, 431, 432 A. ISCHEMIE 433, 434, 436, 437 TRAUMI CRANIOENCEFALICI, con fratture del cranio 800, 801, 802, 803, 804 TRAUMI CRANIOENCEFALICI, esclusi quelli con fratture del cranio 850, 851, 852, 853, 854 Primi Ricoveri di almeno 5 giorni in NCH T.I UCC Neu/ stroke Epidemiologia GCA LOMBARDIA 2006-2009 dati riproducibili negli anni e nei vari raggruppamenti per codifica complessivamente 66.300 casi incidenti, di cui 43.000 ischemie escluse le sole ischemie, ma mantenendo le ischemie associate ad altra codifica p.e.coma , rimangono 25.100 casi incidenti di GCA, 6.300 casi medi anno Forte disomogeneità nei percorsi di assistenza GCA/DOCs sia a livello nazionale che regionale • Disomogeneità di criteri diagnostici con conseguente disomogeneità di codifica • Disomogeneità di procedure diagnosticoterapeutiche • Disomogeneità di requisiti minimi strutturali x ogni fase • Disomogeneità del sistema di remunerazione • Disomogeneità nei criteri di accesso alle strutture Dati Giscar • Prima della presa in carico riabilitativa in reparti per acuti sono trascorsi in media 22 giorni, mentre ne sono trascorsi in media 57 prima del ricovero in un reparto di riabilitazione. . Alla dimissione dalle Unità di Terapia Intensiva, tutti i pazienti devono essere considerati passibili di recupero e quindi è bene che i soggetti in stato vegetativo o a minima responsività siano trasferiti presso una Unità di Riabilitazione Intensiva. CONSENSUS CONFERENCE MODENA 2000 Elementi a favore accesso S.V in reparto di riabilitazione intensiva • Non vi sono esami clinici e strumentali predittivi di S.V .(tranne i PESS nel coma anossico quando assenti) • L’ imaging non si correla con evoluzione. • Occorre osservazione protratta da parte di equipe esperta (medici, I.P., T.d.R.) • Vi è il rischio che escludendo apriori i casi più gravi si preclude agli stessi la possibilità di migliorare non trattandoli. PERCORSO DI CURA DOPO GRAVE DANNO CEREBRALE FASE ACUTA FASE FASE RIABILITATIVA RIABILITATIV TARDIVA A PRECOCE UUOO RIANIMAZ. NEUROCHI R. RIABILITAZ. UUOO FASE DEGLI ESITI E DEL REINSERIMENTO SOCIALE, SCOLASTICO, LAVORATIVO RIABILITAZ .E DOMICILIO, STRUTT.SOCIA LI LAVORO, SCUOLA, SETT../ GIORNI/ SETT. MESI MESI/ANNI STRUTT.PROTETTE MESI(ANNI Fase acuta del Percorso 1. I pazienti con GCA con esito di coma o con alterazioni dello stato di coscienza ancora in atto, almeno nelle fasi iniziali, necessitano di una riabilitazione precoce ed un monitoraggio assiduo dello stato di coscienza 2. E’ documentato che la permanenza delle GCA nei reparti di cure intensive (rianimazioni, neurorianimazioni…), in particolare nelle condizioni in SV o SMC oltre ad avere costi elevatissimi, non ne favorisce il recupero. Esperto in GCA Stesura progetto con individuazioni aree intervento e figure riabilitative coerenti • MONITORAGGIO DELLO STATO DI COSCIENZA • VALUTAZIONE PROGNOSTICA FUNZIONALE • STIMA DEL FABBISOGNO E DEL POTENZIALE RIABILITATIVO E INTERVENTO RIABILITATIVO CON PRIMI OBIETTIVI • DEFINIZIONE PERCORSO DI CURA POST-ACUTO: PIANIFICAZIONE E TRASFERIMENTO DAL REPARTO ACUTI VERSO RIABILITAZIONE CON APPLICAZIONI CRITERI DI TRASFERIBILTA • INFORMAZIONE AI FAMIGLIARI Strumenti di valutazione GCA e Monitoraggio Stato di Coscienza • • • • • Glasgow Coma Scale, GCS (Teasdale G, 1974) Disability Rating Scale DRS (Rappaport M, 1982) Level of. Cognitive Functioning LCF (Hagen C, 1979) Coma Near Coma Scale CNC (Rappaport M, 1992) Coma Recovery Scale Revised, CRS R( indispensabile per differenziare lo stato vegetativo , lo stato di minima coscienza e la grave disabilità) (Lombardi F, 2007) consensus 2010 VALUTAZIONE PROGNOSTICA FUNZIONALE STIMA DEL FABBISOGNO RIABILITATIVO E DEL POTENZIALE RIABILITATIVO • il “gold standard” sono le scale di valutazione comportamentale • Si confermano indicatori rilevanti elementi clinico anamnestici • • • • • l’eziopatogenesi, la distanza dall’evento acuto, l’età, la presenza dei riflessi del tronco , basso punteggio componente motoria alla GCS. • studi di Risonanza Magnetica funzionale e di elettrofisiologia ( Potenziali Evento Correlati ERP) evidenziano attività cerebrale strutturata in alcuni soggetti classificati in stato vegetativo con la valutazione clinico comportamentale (Monti e Fisher 2010). Riflessi posturali Riflesso di Moro ALGORITMO di FLUSSO del percorso di cura Stesura progetto con individuazioni aree intervento e figure coerenti * Obiettivi del ricovero in riabilitazione • Prevenzione dei danni secondari come prevenire le complicanze da immobilizzazione quali : • piaghe da decubito, rigidità articolare, retrazioni muscolo tendinee,stasi venosa • curare spasticità, • Recupero delle autonomie possibili (respiratoria nutrizionale - disallettamento) • Supporto educazione e training di familiari e care givers. • Pianificazione insieme alla famiglia di un corretto piano di dimissione. TRATTAMENTO RIABILITATIVO • Efficacia :un team riabilitativo multidisciplinare composto da personale specializzato migliora l'outcome • Intensità : vi è una 'forte evidenza' che programmi riabilitativi intensivi anche in maniera crescente , se tollerati ,sono associati ad un recupero funzionale più precoce. • Timing del trattamento : una riabilitazione precoce è associata ad outcome migliore in termini di riduzione durata del coma, durata del ricovero, miglior livello cognitivo alla dimissione, migliore punteggio FIM e maggiori possibilità di rientro al domicilio Unita' per le Gravi Cerebrolesioni acquisite e i Gravi Traumi Cranio-Encefalici Deve essere attivata all'interno di un presidio ospedaliero dove siano presenti e disponibili o facilmente disponibili le seguenti aree specialistiche: rianimazione e terapia intensiva neurochirurgia, recupero e riabilitazione funzionale, neurologia, otorinolaringoiatria, Oculistica chirurgia generale, medicina generale, endocrinologia chirurgia maxillofacciale, psicologia clinica, ortopedia e traumatologia. RIANIMATORE ENDOCRINOLOGO Assistente Sociale OCULISTA PNEUMOLOGO Psicomotriciste ORTOPEDICO IMMUNOLOGO RIEDUCAZ. NEUROPSICOLOGICA INTERNISTA INGRESSI PROGRAMMATI CON: ♦ambulatori ♦consulanze ♦relazioni di pts provenienti da altri Ospedali (NCH, Rianimaz.) DERMATOLOGO Infermieri Professionali GASTROENTEROLOGO RIEDUCAZ. MOTORIA DIMISSIONI PROGRAMMATE PER: RIEDUCAZ. PSICOMOTORIA DEGENZA ORDINARIA ♦ridomiciliazione, ♦RSA ♦lungodegenze ♦ADI DEGENZA DAY-HOSPITAL RIEDUCAZ. DISFAGIA RIEDUCAZ. LOGOPEDICA CHIRURGO VASCOLARE RIECUPERO NEURO COMPORTAMENTALE CHIRURGO PLASTICO Logopediste CHIRURGO GENERALE AMBULATORI RIABILITATIVI Medici Psicologo OTA OTORINO TdR NEUROCHIRURGO Supporti Diagnostici e Neuroscienze Neurofisiologia Potenziali stimolo ed evento correlati ( mn negativity ) EEG, EMG, Collegamento con Neuroscienze Neuroimaging TAC, RMN, RNM f Fase territoriale o degli esiti : condizioni necessarie • il raggiungimento di un’adeguata stabilizzazione clinica; • il completamento delle fasi acuta e post-acuta del percorso riabilitativo, anche dal punto di vista diagnostico. • Attivazione delle tutele e degli ausili Il coinvolgimento della famiglia L’individuazione della struttura di destinazione o del domicilio è una scelta di rete fondata sul dialogo e la condivisione. Va quindi valutata e concordata con lo stesso nucleo famigliare Pazienti con potenziale riabilitativo a lenta e limitata evoluzione, SV e MCS. • Nuclei dedicati per MCS , SV presso lungo assistenza residenziale RSA/ RSD 5pl x 100.000 abitanti • Domicilio • STUDIO VESTA Domicilio • Necessaria individuazione di un referente responsabile (case manager) dei servizi domiciliari per assistenza domiciliare protetta. • Necessaria Preparazione Informazione Addestramento famigliari completata prima dimissione • Verifica adattamento dell’ ambiente domiciliare Anche nel corso del trattamento domiciliare rimane disponibile per il paziente, ogni qual volta indicato: • Controlli di esperto in GCA • la possibilità di nuovi accessi al percorso riabilitativo intensivo per problematiche non gestibili a casa o in presenza di modificazioni per es . una ripresa di coscienza, anche a distanza dall’evento acuto. • il ricovero di sollievo presso RSD con nucleo assistenziale od altre modalità a cura dell’Asl per alleviare il disagio sociale della famiglia Caratteristiche dei nuclei dedicati di RSA e RSD • dispongono di un numero di posti letto compresi fra 10 e 20 • sono chiaramente identificabili e separati dai nuclei ordinari di una RSA e RSD; • dispongono di équipe e di figure di riferimento chiaramente definite e identificabili; • 312/min ospite die • Possibilità di ricovero di sollievo PARAMETRI PERSONALE 2014 FIGURA PROFESSIONALE NUMERO TIPOLOGIA POSTO LETTO MEDICO Almeno 4 minuti die Nucleo ad alto fabbisogno sanitario per residente INFERMIERE 1 infermiere aggiuntivo/10 posti letto Nucleo ad alto fabbisogno sanitario + NAMIR FISIOTERAPISTA 1 fisioterapista aggiuntivo/12 posti letto NAMIR OPERATORE 1 operatore/1,5 SOCIO-SANITARIO posti letto Nucleo ad alto fabbisogno sanitario PSICOLOGO NAMIR 2,5 ore settim./4 posti letto Grazie per attenzione Supporti Diagnostici Neurofisiologia Potenziali stimolo ed evento correlati ( mn negativity ) EEG, EMG, Ecografia ecografia cardiaca e vascolare Neuroimaging TAC, RMN, RNM f Fase territoriale o degli esiti : condizioni necessarie • il raggiungimento di un’adeguata stabilizzazione clinica; • il completamento delle fasi acuta e post-acuta del percorso riabilitativo, anche dal punto di vista diagnostico. • Attivazione delle tutele e degli ausili Il coinvolgimento della famiglia L’individuazione della struttura di destinazione o del domicilio è una scelta di rete fondata sul dialogo e la condivisione. Va quindi valutata e concordata con lo stesso nucleo famigliare Pazienti con potenziale riabilitativo a lenta e limitata evoluzione, SV e MCS. • Nuclei dedicati per MCS , SV presso lungo assistenza residenziale RSA/ RSD 5pl x 100.000 abitanti • Domicilio • STUDIO VESTA…… Domicilio • Necessaria individuazione di un referente responsabile (case manager) dei servizi domiciliari per assistenza domiciliare protetta. • Necessaria Preparazione Informazione Addestramento famigliari completata prima dimissione • Verifica adattamento dell’ ambiente domiciliare Anche nel corso del trattamento domiciliare rimane disponibile per il paziente, ogni qual volta indicato: • Controlli di esperto in GCA • la possibilità di nuovi accessi al percorso riabilitativo intensivo per problematiche non gestibili a casa o in presenza di modificazioni per es . una ripresa di coscienza, anche a distanza dall’evento acuto. • il ricovero di sollievo presso RSD con nucleo assistenziale od altre modalità a cura dell’Asl per alleviare il disagio sociale della famiglia Caratteristiche dei nuclei dedicati di RSA e RSD • dispongono di un numero di posti letto compresi fra 10 e 20 • sono chiaramente identificabili e separati dai nuclei ordinari di una RSA e RSD; • dispongono di équipe e di figure di riferimento chiaramente definite e identificabili; • Possibilità di ricovero di sollievo Grazie per attenzione Pazienti con potenziale riabilitativo e favorevole evoluzione motoria e/o cognitiva. carenza di un percorso riabilitativo con il reinserimento sociale con figure come Psicologo Educatore Assenza di strutture x pazienti con grave disturbo cognitivo comportamentale • posti letto per ogni modulo: non meno di 10 e non più di 20 - di cui almeno il 10% riservato a ricoveri di “sollievo” programmati • - staff specificamente dedicato • - un infermiere coordinatore • - 312 min/die paziente da utilizzare nel piano assistenziale (vedi tabellina sotto) • - • reinserimento sociale, questa è la formula giusta per iniziare una nuova vita. serve qualcuno che ci aiuti, a casa, nelle faccende domestiche, che ci insegni a fare cose che prima dell'incidente facevamo ad occhi chiusi. servono tecnici con esperienza in grado di insegnarci a prendere un tram o un treno. e che pensi al nostro lavoro da nuovi disabili. dove sono questi servizi????? (Vincenzo) • ciao a tutti! mio fratello ha subito un incidente stradale ed è stato sottoposto ad un intervento di cranioplastica...qualcuno conosce il nome di un neurochirurgo che si occupa di cranioplastica con materiali artificiali completamente antiallergici??? Grazie (Sonia) • Ciao, in seguito ad un incidente stradale sono stata in coma 3 settimane. grazie a Dio i danni fisici riportati sono stati lievi ma la mia vita non è stata più la stessa ho perso il lavoro il fidanzato gli amici. ho 30 anni ma non riesco più a visualizzarmi una vita normale...mi sento molto sola e depressa non vedo via d'uscita... (Giovanna) • Sono Sara, ho 24 anni. Mio padre è stato ricoverato 7 giorni fa per un grave trauma cranico. E' stato messo in coma pilotato e domenica ha subito un'operazione per la decompressione del cervello. Da ieri hanno smesso la somministrazione di barbiturici. Dobbiamo solamente sperare che non rimanga in coma. Se qualcuno ha avuto un'esperienza simile alla mia non esiti a contattarmi. Mi sento spaventata e disinformata. Vorrei che fosse fatto il meglio e il possibile per lui ma non so proprio come mi devo comportare. Per favore aiutatemi. Grazie (Sara) • Mio fratello è stato investito ed ha riportato un grave trauma cranico. Dopo esser stato ricoverato per 3 mesi nel reparto di rianimazione e 5 in quello di riabilitazione tra circa un mese verrà dimesso dall'ospedale, ma con gravi problemi fisici. Mangia da solo, si sposta in sedia a rotelle, era riuscito a stare in piedi per un po' di tempo, ma poi improvvisamente ha dato segni di dolore ad una gamba pare un problema muscolare e non è riuscito più ad alzarsi. Ragiona, ma a volte presenta dislessia. Vorrei sapere il nome di una casa di cura riabilitativa possibilmente nel triveneto, che continui il lavoro intrapreso all'ospedale sia a livello fisico che neurologico che ci aiuti a riportarlo a casa con le sue gambe. Qualsiasi suggerimento sarà di aiuto in un momento così difficile (Susanna) • A domicilio voucher socio sanitario voucher sociale buono famiglia • Voucher Socio sanitario affidato alle cooperative con risultati insodidisfacenti • Manca diurno per reinserimento • Manca Intervento su grave deficit cogntivo comportamentale • controlli medici di monitoraggi cadenzati (non meno di un’ora in media al giorno) e reperibilità medica al bisogno • - disponibilità di spazio per ogni persona accolta che garantisca l’alzata, adeguandosi alle normative vigenti per le RSA. • - • dispositivi appositi per l’alzata (elevatori, carrozzine adatte, ecc.) • - adozione di indicatori di qualità semplificati (infezioni nosocomiali, decubiti) • - spazi di soggiorno interni ed esterni alla struttura - libero accesso dei familiari • - assistente sociale al bisogno • - programma di sostegno psicologico ai familiari.
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