24 Giugno 2014 - Movimento 5 Stelle Fano

-MSGR - 14 PESARO - 1 - 24/06/14-N:
136- N˚ 169
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Martedì 24 Giugno 2014 • Natività s. Giovanni Battista
L’intervista
Scianna:
«Le mie foto
sono ritratti
della memoria»
La rivelazione
Dopo 105 anni
la verità
sull’omicidio
di Joe Petrosino
Lo scontro
Diritti tv,
guerra di diffide
tra Sky
e Mediaset
Jattarelli a pag. 25
Galluzzo a pag. 19
Di Branco a pag. 8
La proposta Prodi
Ripartire
dall’industria
il tabù rotto
dal governo
Giulio Sapelli
È
già un grande passo avanti
sentire un premier italiano
che tesse l’elogio dell’industria manifatturiera e della
politica industriale. Dopo anni
di pensiero unico, a leggere le
proposte di Matteo Renzi raccolte dal Messaggero in risposta
all’editoriale di Romano Prodi
sembra di essere in un altro
mondo. Un pensiero unico che
umiliava le politiche industriali
in sé, grazie al sillogismo che
qualsivoglia intervento legislativo diretto o indiretto, rivolto alle imprese in prima persona oppure al contesto in cui esse operano, sia negativo. Se poi aggiungiamo l’indimostrabile sillogismo altrettanto devastante
per cui a più presenza dello Stato corrisponde più corruzione
(contro tutte le evidenze empiriche come dimostrano le ancora
oscure vicende del Mose e dell’Expo) il circolo perverso si
chiude fino a dire che qualsivoglia politica industriale è negativa. Oggi si assiste a un lento ma
significativo cambiamento di
prospettiva. Si glorificano gli interventi indiretti: in primis quelli della semplificazione amministrativa e della leva fiscale, nel
primo caso deburocratizzando
e delegiferando. E certo molto
si può fare. La mia recente esperienza quale Commissario Unico alla semplificazione industriale della Regione Lombardia (dove pure già la Regione
paga i suoi fornitori in 17, diciassette, giorni), dimostra che molto si può fare contando sulla
semplificazione, l’omologazione compatibile dei sistemi informatici e i burocratic angels,
esperti che guidano gli imprenditori tra i sentieri delle autorizzazioni ex post e non ex ante.
Continua a pag. 19
Yara, microspia
seguì Bossetti
per quattro giorni
dal nostro inviato
Claudia Guasco
BERGAMO
na cimice piazzata a casa di
Massimo Giuseppe Bossetti
tre giorni prima che il muratore di Mapello venisse fermato. Obiettivo: incastrare il presunto assassino di Yara, che da lì
a poche ore sarebbe stato sottoposto all’alcoltest (con conseguente esame del dna). Perché se
l’inchiesta sulla morte della giovane ginnasta è aperta da tre anni e mezzo, le indagini decisive
sono partite soltanto da una settimana.
A pag. 14
U
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IL GIORNALE DEL MATTINO
Più flessibilità, la svolta Ue
Patto di stabilità, la Merkel apre alle richieste italiane sulla proroga del pareggio di bilancio
Il premier: così si evita la manovra e si liberano 6 miliardi. Mogherini verso la Commissione
`
`
BRUXELLES Svolta dell’Unione europea. Con il consenso sempre
più esplicito di Angela Merkel, il
presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha rafforzato
nella direzione auspicata dall’Italia il documento di principi che
dovrebbe accompagnare la nomina di Juncker alla presidenza
della Commissione. In arrivo più
flessibilità per interpretare le regole di bilancio e un programma
per gli investimenti finanziato a
livello europeo. Renzi: così si liberano 6 miliardi. La Mogherini
verso gli “Esteri” della Ue.
Carretta, Franzese e Gentili
alle pag. 2 e 3
Oggi il via libera
Il caso
Sciolto anche il nodo dei militari,
riforma della Pa alla firma del Colle
Immunità, piovono accuse al Senato
Guerini: «Pronti anche a cancellarla»
Andrea Bassi
Mario Ajello
M
C
anca solo l’ultimo passaggio, la firma del Capo dello Stato. Fino alla tarda
serata di ieri, il testo della riforma della Pa non era stata ancora trasmessa al Colle.
A pag. 5
Mondiali. Oggi Italia in campo, serve un pari per non tornare a casa
hi è «satan», cioè Satana?
È Matteo. E chi canta la
canzone
dell’Armata
Brancaleone? Sono i nemici della grande riforma.
A pag. 7
Stanganelli a pag. 6
Caos Pompei,
custodi precettati
contro le serrate
`Franceschini:
mai più chiusure ai turisti
per proteste sindacali nei musei e nei siti
«Contro l’Uruguay sarà come una finale»
Contro l’Uruguay Prandelli si affida a Immobile e Balotelli. Angeloni, Caputi, De Bari e Trani nello Sport
NAPOLI Mai più chiusure ai turisti per assemblee sindacali: il
governo si prepara a tutelare
l’immagine degli Scavi di Pompei e di altri siti ricorrendo, se
occorre, anche alla precettazione. Per il ministro Franceschini il tema delle chiusure
dei luoghi della cultura «deve
essere risolto alla radice. Mi
pare infatti indiscutibile che i
musei e i siti archeologici siano servizi pubblici essenziali».
Larcan a pag. 9
L’inchiesta
Galan, nuove accuse
«Ma io non ho colpe»
Nell’inchiesta Mose spuntano anche soldi depositati in
Croazia. Galan si difende:
«Non ho le colpe che mi vengono attribuite».
A pag. 12
BILANCIA, PRONTI
ALLA RISCOSSA
Buongiorno, Bilancia! Marte nel
segno accende i fuochi di San
Giovanni, Venere e Luna in
Gemelli compiono la magia di
un amore che nasce, ritorna,
rinasce, in tutta la sua bellezza.
Dopo un anno di Giove in
postazione critica, siete
diventati più forti e più
determinati anche nel vostro
lavoro, dove girano ancora vari
critici e avversari, con intenti
tutt’altro che amichevoli. Ma il
loro gioco è vicino alla fine, il
vostro ancora tutto da giocare.
Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 39
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 24/06/14-N:RCITTA’
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Primo Piano
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Merkel, sì all’Italia:
patto di stabilità
più flessibile
in cambio di riforme
La svolta di Berlino. Van Rompuy aggiorna il programma
della nuova Commissione: piano di grandi opere comunitarie
`
IL CASO
BRUXELLES Più flessibilità per interpretare le regole di bilancio e
un programma ambizioso per gli
investimenti finanziato a livello
europeo: con il consenso sempre
più esplicito di Angela Merkel, il
presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, ieri
ha rafforzato nella direzione auspicata dall'Italia il documento di
principi che dovrebbe accompagnare la nomina di Jean-Claude
Juncker alla presidenza della
Commissione e servire da programma per i prossimi 5 anni. Il
Patto di Stabilità non sarà toccato, perché «la credibilità deriva
dal rispetto delle regole che ci si è
dati», ha spiegato il portavoce della cancelliera tedesca. Ma Merkel
è disponibile a «un'applicazione
flessibile del Patto in alcuni casi
particolari», ha detto Steffen Seibert: per la cancelliera, un «prolungamento delle scadenze» per
il rientro del deficit «è possibile
ed è già stato usato» in passato in
caso di peggioramento della congiuntura, mentre «una clausola
per gli investimenti» permette
agli Stati membri di discostare dagli obiettivi di bilancio.
L'ultima bozza del documento
Van Rompuy ricalca l'apertura di
Merkel. «Tutte le nostre economie devono continuare a perseguire riforme strutturali. Molto
Toto-nomi per la Ue
I 5 PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI UE
I DUE NOMI SU CUI C'È ACCORDO
I CANDIDATI PER GLI ALTRI POSTI
Presidente Commissione
Jean-Claude Juncker
(Lussemburgo PPE)
Presidente del Consiglio Europeo
Helle Thorning-Schmidt (Dan PSE);
Enda Kenny (Irl PPE)
Presidente Parlamento
Martin Schulz
(Germania PSE)
Alto Rappresentante Politica Estera
Federica Mogherini (Ita PSE);
Radoslaw Sikorski (Pol PPE)
Presidente dell'Eurogruppo
Luis de Guindos (Spa PPE);
Jeroen Dijsselbloem (Ola PSE)
I FAVORITI PER I PORTAFOGLI PESANTI NELLA NUOVA COMMISSIONE
Affari economici
Pierre Moscovici (Francia PSE)
Commercio
Karel De Gucht (Belgio Liberali)
Mercato Interno
Andrew Lansley (Uk - Conservatori)
Concorrenza
Neelie Kroes (Olanda Liberali)
Energia
Günther Oettinger (Germania PPE)
Agricoltura
Miguel Arias Canete (Spagna PPE)
Agricoltura
Miguel Arias Canete (Spagna PPE)
chiaramente, la nostra forza comune dipende dal successo di ciascun paese», recita il testo che dovrebbe essere approvato giovedì
dai leader nella prima giornata
del Vertice Europeo a Ypres.
L’ULTIMA BOZZA
«Appoggiandosi sui recenti sforzi
di consolidamento e le regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita e un pieno uso della loro
flessibilità intrinseca, l'Unione
deve fare passi coraggiosi per rafforzare gli investimenti, creare
posti di lavoro e incoraggiare riforme per la competitività», dice
il documento Van Rompuy. Se
formalmente non cambia nulla
su deficit e debito, l'invito che i capi di Stato e di governo indirizzano implicitamente alla prossima
Commissione è di tenere conto
delle circostanze specifiche di ciascun paese e di adottare un approccio meno fiscale nell'interpretazione delle regole di bilancio. «Essendo decisiva per la nomina di Juncker, l'Italia sarà in
posizione di forza per negoziare
dei margini», spiega una fonte europea.
La parte più innovativa del documento Van Rompuy riguarda
gli investimenti. L'idea di un programma pan-europeo, finanziato
con l'emissione di titoli comuni,
si fa strada. Oltre a mobilitare gli
«strumenti esistenti», i leader si
impegneranno a sviluppare «nuove capacità finanziarie» dell'Ue
per finanziare infrastrutture nei
trasporti, nell'energia e nelle telecomunicazioni. Il campo di azio-
PROLUNGAMENTO
DELLE SCANDENZE
PER IL RIENTRO
DAL DEFICIT
CAMERON ANTI JUNCKER
MINACCIA IL REFERENDUM
Matteo Renzi con il primo ministro norvegese Erna Solberg
ne degli investimenti europei dovrebbe essere ampliato all'efficienza energetica, all'innovazione e alla ricerca. Il pacchetto economico include anche il «pieno
sfruttamento del mercato interno», un migliore accesso al credito per le Piccole e Medie Imprese,
una riduzione del costo del lavoro, un taglio della burocrazia. Per
«proteggere i cittadini» europei,
che hanno espresso il loro scontento nelle urne, i leader promettono di «rafforzare la lotta contro
la disoccupazione giovanile», di
agire in modo «più duro sull'immigrazione irregolare» e di rafforzare «la gestione delle frontiere esterne dell'Unione».
La probabile nomina di Juncker rischia però di provocare un
rottura con David Cameron, che
minaccia di accelerare il referendum sull'uscita del Regno Unito
dall'Ue. Il documento Van Rompuy tenta di rispondere alla richiesta del premier britannico di
rinegoziare le relazioni con Bruxelles: «l'Unione deve autolimitarsi nell'esercitare le sue competenze». Ma in un incontro con il
premier britannico ieri a Londra,
Van Rompuy non è riuscito a ricucire.
David Carretta
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La scheda
Flessibilità ed eccezioni: ecco le regole
Nelle aperture di Berlino e
dello stesso van Rompuy, non
si tratta di cambiare le regole
ma si colgono le opportunità,
già previste dal Patto e dai suoi
rafforzamenti, di applicarle in
modo più morbido. Ad
esempio, la «Flessibilità in
tempo di crisi» è già un
capitolo del Patto: «Se la
crescita si deteriora
inaspettatamente, gli Stati con
deficit sopra il 3% possono
avere più tempo per
correggerlo, a patto che
facciano gli sforzi strutturali
necessari». Ed è una
concessione già fatta negli
ultimi anni a Spagna, Francia,
Portogallo e Grecia.
Anche il Fiscal Compact
prevede l'ipotesi della
flessibilità: «si può deviare
temporaneamente
dall'obiettivo di medio
termine (pareggio di bilancio,
ndr) o dal percorso di
avvicinamento a tale obiettivo
solo in circostanze
eccezionali», ovvero «eventi
L’intervista Pier Paolo Baretta
«È un segnale politico ma non basta
ora gli investimenti fuori dal deficit»
ROMA «Una presa di coscienza politica molto importante. Ma comunque ancora un primo passo
non sufficiente. Dobbiamo insistere e rilanciare». C’è aria di soddisfazione nel governo per la
”nuova“ posizione che arriva da
Berlino sui margini di flessibilità
all’interno del patto di stabilità.
«È il riconoscimento della nostra
linea» dice Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia. Il quale però è anche dell’opinione che
non ci si può accontentare e che
l’obiettivo deve restare quello di
convincere la cancelliera Merkel
a non considerare gli investimenti produttivi e i costi per le riforme all’interno dei vincoli del patto di stabilità.
Sottosegretario come legge le
dichiarazioni che arrivano da
Berlino? Sono davvero un cambio di passo?
«Il solo fatto che la Merkel prenda coscienza che la politica attuale dell’Europa è inadeguata a stimolare la crescita, mi sembra un
elemento rilevante. Si apre finalmente un varco a una discussione che può portare a una svolta.
Diciamo che ora ci sono le condizioni. Il segnale è sicuramente positivo e da apprezzare».
Da Berlino comunque sottolineano che già le attuali regole prevedono margini di flessibilità.
Tecnicamente quali sono i maggiori spazi che potrebbe utilizzare l’Italia?
«Siamo tra i pochi Paesi a stare
sotto al famoso 3% nel rapporto
deficit/Pil. Siamo al 2,6% come stima nel 2014 e quindi abbiamo a
disposizione uno 0,4% di risorse,
circa 6 miliardi di euro, da utilizzare per la crescita».
Non moltissimo.
«Infatti. Noi riteniamo che l’Europa, non solo l’Italia, con il tasso di
disoccupazione che c’è, con la
possibilità di cogliere la ripresa,
abbia bisogno di due tre anni di
investimenti molto più coraggiosi».
Sforando il 3%? E di quanto?
«Non è un problema di nuove percentuali, ma di rapporto tra l’investimento e risultati attesi.
L’obiettivo esplicito, e verificabi-
le, deve essere quello della crescita e di maggiore lavoro. Questa tipologia di investimenti deve essere fuori dal patto di stabilità. E
credo che ora sia il momento giusto per insistere nel negoziato e
trasformare questa apertura politica della Germania in una vera
svolta verso regole nuove».
È il momento giusto perché ci
sono in ballo le nomine ai vertici Ue?
«Come dice Renzi, i contenuti
vengono prima delle nomine. È
l’Europa che sta riconoscendo
che ha bisogno di un quadro
espansivo. E anche una parte consistente dei tedeschi ne è convinto, basta guardare il dibattito interno alla Germania. Non dimen-
Pier Paolo Baretta
«SERVE PIÙ CORAGGIO
PER TORNARE A
CRESCERE A LIVELLI
TALI DA RIDURRE
L’ALTO TASSO
DI DISOCCUPAZIONE»
inconsueti che abbiano
rilevanti ripercussioni sulla
situazione finanziaria della
pubblica amministrazione
oppure periodi di grave
recessione economica, purchè
la deviazione temporanea non
comprometta la sostenibilità
del bilancio a medio termine».
Ovvero: gli sforzi di
consolidamento si possono
aggiustare se un Paese è in
difficoltà, anche perchè gli
obiettivi di bilancio (3% di
deficit e 60% di debito) furono
scritti presuppondendo un
ritmo di crescita al 3% e
un'inflazione al 2%. E oggi
viaggiamo su livelli di crescita
attorno all'1% e con il rischio di
deflazione. C'è poi la famosa
clausola degli investimenti,
che a novembre scorso fu
negata all'Italia: anche questa
consente «deviazioni
temporanee» dal
raggiungimento del pareggio
di bilancio, ma solo se si
rispetta la regola di riduzione
del debito.
tichiamo che il governo della Merkel è di coalizione. La Merkel dice che ”la credibilità deriva proprio dal rispetto delle regole“? Bene. Noi le abbiamo rispettate, siamo tra i più virtuosi d’Europa.
Per cui possiamo farci capofila di
una linea che porti a un negoziato
vero sulle regole della crescita».
E come la mettiamo con il debito pubblico? Aumentando le
spese, non rischiamo di farlo
lievitare?
«No, il contrario. Le spese in conto capitale, le spese per gli investimenti produttivi e infrastrutturali sono linfa per la crescita. E se il
nostro Pil inizia a crescere tra l’1,5
e il 2% riduciamo anche la pressione sul debito pubblico. Già
adesso con uno spread contenuto
abbiamo un abbassamento della
spesa per interessi e quindi del
debito. Nessuno pensa di aumentare le spese correnti. Anzi, le vogliamo ridurre e continuare nella
politica di spending review. Ma
solo con una crescita sostenuta
possiamo veramente ridurre il debito pubblico e affrontare senza
ansia il fiscal compact».
Giusy Franzese
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-MSGR - 20 CITTA - 3 - 24/06/14-N:RCITTA’
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Primo Piano
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Renzi: assist che vale 6 miliardi
La Mogherini verso gli Esteri Ue
Con i vincoli meno stretti niente manovra `Il ministro favorito come nuova Lady Pesc
correttiva: torna possibile la «spesa buona» L’Aja: un buon nome. Lei conferma: un’ipotesi
`
IL RETROSCENA
ROMA Né Matteo Renzi, né tantomeno Pier Carlo Padoan, azzardano cifre. «Il percorso è lungo, il
traguardo ancora lontano», dice
per scaramanzia il premier che
parla «di costruzione paziente di
un’Europa meno arcigna e finalmente orientata alla crescita e alla lotta alla disoccupazione». Ma
nel giorno in cui perfino Angela
Merkel pronuncia le parole «flessibilità», «prolungamento delle
scadenze», «investimenti per le riforme strutturali» fuori dal computo del deficit, a palazzo Chigi e
all’Economia cominciano a fare
due conti. E tirano un grosso sospiro di sollievo.
FLESSIBILITÀ & CONTI
3%
E’ il limite massimo fissato dai
trattati europei per il rapporto
tra deficit e Prodotto interno
lordo
43
I miliardi che potrebbero
liberarsi da qui al 2020 se non
si conteggerà la quota
nazionale sui fondi ue
Per prima cosa si dilegua il fantasma della manovra correttiva,
che sarebbe stata necessaria (vista la bassa crescita del Pil) per tenere i conti all’interno dei rigidi
parametri del Fiscal Compact. E
torna in auge la possibilità di fare
spesa “buona” per gli investimenti utilizzando il margine tra l’attuale 2,6% del rapporto deficit-Pil
e il tetto del 3 per cento. Insomma,
tornano in gioco 6 miliardi di euro. Un bel gruzzolo, visto che finora Renzi per evitare di finire sul
banco degli imputati a Bruxelles,
ha rispettato rigorosamente i parametri procedendo a una feroce
spending review per finanziare i
nuovi capitoli di spesa.
Poi c’è tutto il capitolo della
«maggiore flessibilità in cambio
delle riforme strutturali che sono
il motore della crescita», come recita il documento italiano consegnato a Herman Van Rompuy. Ebbene, Renzi conta di poter finanziare le riforme appena varate, come quella della Pubblica amministrazione, e quelle che verranno,
come il nuovo mercato del lavoro
e l’accelerazione della giustizia civile, senza andare a pesare sul deficit. Roba da decine di miliardi di
euro, che potrebbero essere “contrattualizzati” in sede europea attraverso la formula dei “Contratti
di partnership per le riforme”. Dove gli Stati che le realizzano non
ricevono fondi diretti, appunto,
ma maggiore flessibilità. Sia per il
completamento del piano di rientro del debito (attualmente è al
133% del Pil), sia per il raggiungimento del pareggio di bilancio.
Potrebbe essere liberato altro
denaro contante se, come sembra
ormai probabile, al Consiglio eu-
PALAZZO CHIGI CONTA
DI POTER FINANZIARE
LA NUOVA P.A. E GLI
ALTRI DECRETI
CON I «CONTRATTI
DI PARTNERSHIP»
Europarlamento
Le Pen-Lega, mancano i numeri per il gruppo
Marine Le Pen non ce l’ha fatta.
E, con lei, non ce l’ha fatta
neppure la Lega Nord di
Matteo Salvini. Fallisce il
tentativo di creare il
secondo gruppo
euroscettico al
Parlamento europeo.
I 23 eurodeputati del
Front National che ha
trionfato in Francia, i
5 della Lega - compreso
il segretario Salvini - ma
anche i 4 olandesi del Pvv, i 5
austriaci del Fpo di Strache
(primo classificato in Austria)
ed i belgi del Vlaams Belang
saranno costretti a cominciare
la legislatura tra i «non
iscritti», condizione che al
Parlamento europeo equivale
a quella di parlamentari di
serie B. Esclusi, per
esempio, dai
contributi che vanno
ai gruppi. Per
formare un gruppo si
devono associare
partiti in
rappresentanza di
almeno sette diversi Paesi.
Ed il settimo Paese - per il
gruppo degli euroscettici - non
è spuntato fuori.
Il premier e il tagliando alla squadra in autunno
LE NOMINE
ROMA La probabile nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante della politica estera europea libera una casella importante nel governo. Ma Matteo
Renzi non ha alcuna intenzione
di procedere a un rimpasto immediato. «Se ne riparlerà a ottobre o a novembre, quando la Mogherini si insedierà a Bruxelles»,
dicono a palazzo Chigi. Dove ammettono «che in autunno partirà
un bel giro di giostra». Scatterà,
insomma, il “tagliando” del governo. Una messa a punto della
squadra che è tra le cose che
Renzi aveva già in mente di fare.
Un ulteriore spinta al «bel giro
di giostra» d’autunno si avrà se
oggi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi decidesse di
andare a fare l’europarlamentare, prendendo allo stesso tempo
la gestione del suo partito, il Nuovo centrodestra. Ma ai suoi ancora ieri sera, alla vigilia della scadenza dell’opzione, Lupi confidava di voler «restare a fare il ministro: ho tanti dossier aperti e da
portare avanti, sarebbe un peccato interrompere il buon lavoro
fatto finora».
A palazzo Chigi ci tengono a
dire che la scelta della Mogherini serve a Renzi per «imporre un
cambiamento in Europa». E, in
quanto donna, «per ottenere un
equilibrio di genere» nel futuro
governo continentale. In più aggiungono che il posto cui è candidata la nostra ministra degli
Esteri «è di prima fascia», di «primo vicepresidente dell’Unione,
un ruolo da top-player». «Ma la
nomina», aggiunge un’altra fon-
te più prudente, «non si può dare
per fatta. La partita è delicata, ci
sono compensazioni da valutare, trattative da concludere...».
Insomma: «Ce la giochiamo, con
buone probabilità di portare a
casa il risultato».
«INTESA COMPLESSIVA»
Il premier, che assapora «il ritrovato protagonismo italiano» e i
«primi segnali di un’Europa che
cambia verso», vuole uscire dal
Consiglio europeo di giovedì e venerdì con in tasca la nomina della Mogherini. Per questo i suoi
fanno sapere che il premier «non
si accontenterà della sola indicazione di Juncker» a presidente
della Commissione. Renzi chiederà agli altri capi di governo di
definire «l’intera squadra, alla luce del nuovo corso improntato
alla crescita e alla lotta alla disoc-
cupazione». Insomma, l’Italia
punta a chiudere l’intero pacchetto di nomine raggiungendo
un’intesa su tutti i ruoli chiave,
incluso quello di Alto rappresentante della politica estera. Obiettivo politico: «Dare un’immagine di un'Europa che cambia passo e metodo, presentandosi unita e compatta». Obiettivo pratico: incassare il “sì” alla Mogherini ed evitare che il rinvio sulla
composizione del puzzle della
poltrone possa riaprire il vaso di
Pandora degli appetiti nazionali.
A.Gen.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NON SOLO LA TITOLARE
DELLA FARNESINA
DA SOSTITUIRE, ANCHE
LUPI SE OPTERÀ PER
STRASBURGO: «UN BEL
GIRO DI GIOSTRA»
ropeo di giovedì e venerdì verrà
accolta la richiesta italiana (sostenuta dal presidente francese Francois Hollande e dai leader socialisti tedeschi) di non conteggiare
nel deficit gli investimenti «d’interesse europeo» sul fronte dell’energia, agenda digitale, trasporti. E altre risorse, pari a ben 43 miliardi, si libereranno da qui al
2020 senza finire nel pozzo del deficit, se Renzi riuscirà a non conteggiare tra le “spese cattive” la
quota parte di co-finanziamento
nazionale dei fondi strutturali europei (30 nuovi e 13 del bilancio
scorso).
IL NODO DELLE NOMINE
Nell’attesa di «completare i conti», ieri Renzi insieme al consigliere diplomatico Armando Varricchio ha lavorato al discorso sull’agenda del semestre italiano di
presidenza dell’Unione che pronuncerà oggi in Parlamento (e
presenterà anche «il programma
dei prossimi 1000 giorni», ha annunciato ieri sera il ministro Boschi). «Ma è già evidente», dice il
sottosegretario all’Europa Sandro
Gozi, «che le nostre priorità e il
nostro metodo sono ormai ampiamente condivisi». Perché, come
chiedeva Renzi, «prima si procede all’intesa sulle cose da fare, sul
nuovo corso in nome di crescita e
occupazione, poi si procederà alle
nomine della nuova Commissione». E perché, «finalmente», la parola flessibilità è diventata di casa
anche a Berlino. Sulle nomine, però, non tutto è andato come il premier voleva. Renzi puntava a
un’importante poltrona economica «per orientare l’agenda da vicino e in modo concreto». Tant’è,
che era arrivato a dire che la presenza di Mario Draghi alla guida
della Banca centrale europea non
rappresentava un ostacolo. E in
subordine avrebbe gradito la presidenza del Consiglio europeo ora
occupata da Van Rompuy. Ma alla
fine l’ipotesi più probabile è quella di ottenere il ruolo di ministro
degli Esteri dell’Unione, dove ha
«un solo candidato senza subordinate»: Federica Mogherini, attuale capo della diplomazia italiana.
Lei, forse per scaramanzia, dice
che la sua nomina, «è soltanto
un’ipotesi». Ma per Renzi, come
rivelano i suoi collaboratori,
«quello di Federica è un nome secco». E ricordano che la Mogherini
«ha gestito in prima persona il
dossier che ha portato all’ingresso del Pd nel Partito socialista europeo. Dunque, è ben vista bel
mondo progressista».
Alberto Gentili
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Primo Piano
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Bufera immunità,
la voleva anche M5S
Il governo apre
sulle preferenze
Ogni gruppo politico ha presentato i suoi emendamenti
per reintrodurre lo scudo. I democratici: grillini sbugiardati
`
IL CASO
ROMA L’immunità ai membri del
nuovo Senato resta il pomo della
discordia nel dibattito sulle riforme. Più o meno velati scambi di accuse e di distinguo dal testo del ddl
presentato dai relatori si registrano tra e all’interno dei partiti. Anche del Pd, dove la presidente della
commissione Affari costituzionali
del Senato, Anna Finocchiaro, si è
detta «disgustata dallo scaricabarile» fatto sulla sua pelle anche da
chi nel governo e nel Pd aveva «vistato» gli emendamenti suoi e del
correlatore Calderoli che reintroducevano l’immunità per i futuri
senatori. In effetti, emendamenti
per lasciare l’attuale normativa a
tutela dei parlamentari di entrambe le Camere erano stati presentati
da quasi tutti i gruppi parlamentari. Alcuni (FI e M5S) prevedendola
in caso di elezione diretta del Senato, altri (Pd ed Sc) per non creare
disparità tra le due Camere a prescindere dal metodo di elezione di
entrambe. A volerla comunque
erano il Ncd. A questo punto emergeva chiaramente la preoccupazione del governo che proprio l’immunità - sottolineava Enrico Morando - potesse «far crollare tutto
il castello dell’accordo sulla riforma istituzionale. Non perché - precisava il viceministro dell’Economia - il tema dell’immunità non sia
rilevante, ma perché non è così rilevante da farci rinunciare a un
obiettivo storico, quale il superamento del bicameralismo perfetto». E anche la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, intervenendo alla festa dell’Unità a Roma,
confermava che, «dopo aver posto
le basi della riforma del bicameralismo, non ci fermeremo per l’im-
munità: il governo non ha pregiudiziali, troveremo una soluzione
ragionevole in Parlamento». Fiduciosa la Boschi anche su una soluzione per la legge elettorale: «Il Pd
non ha paura delle preferenze. Il
meccanismo dei listini dell’Italicum non è intoccabile», aggiungeva la ministra precisando che per
eventuali cambiamenti «ci deve essere l’accordo di tutti» e che «alcuni punti dirimenti della legge non
possono essere messi in discussione dal M5S, che poteva svegliarsi
prima».
POLEMICHE NON CHIUSE
Le polemiche sono comunque proseguite per tutta la giornata, soprattutto quando il senatore dem,
Francesco Russo, ha inteso «sbugiardare» i principali sostenitori
dell’abolizione dell’immunità e
cioè il M5S e poi anche Forza Italia
in quanto entrambi firmatari di
emendamenti a favore del mantenimento della stessa. Replicava il
presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani: «Russo vuole fraintendere, perché l’immunità era stata
sostenuta da FI per un Senato eletto direttamente dai cittadini, ma se
sarà espressione delle istituzioni
locali il suo mantenimento è fuor
di luogo». Assai piccata anche la risposta del M5S che accusava
l’esponente pd di «fare il gioco delle tre carte» attribuendo ai penta-
OGGI VERTICE
TRA VERDINI, ROMANI
E BOSCHI. IL MINISTRO:
SULLE GUARENTIGIE
TROVEREMO UNA
SOLUZIONE EQUILIBRATA
stellati «posizioni inesistenti: noi
siamo per l’abolizione dell’immunità in entrambi i rami del Parlamento, il nostro emendamento faceva parte di una serie di proposte
tese a conservare il ruolo elettivo
di palazzo Madama».
Polemiche queste che non sembrano servire al buon esito dell’ incontro di domani tra una delegazione
del M5S e una del Pd. Lo stesso
Grillo, ieri a Roma, ha tenuto un
incontro preparatorio con i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Brescia e Buccarella, che col vicepresidente della Camera Di Maio, incontreranno i Democratici.
Le speranze su questo vertice non
sembrano alte da entrambe le parti. I Dem hanno premesso che sulle
riforme non si faranno passi indietro e le intese finora raggiunte con
FI saranno salvaguardate. D’altra
parte sul fronte grillino si dà per
certo di trovarsi, sul tema riforme,
davanti «a giochi fatti», tant’è che dicono - «l’incontro è stato convocato l’ultimo giorno utile a presentare emendamenti al testo del
ddl». Qualche spiraglio i seguaci di
Grillo sembrano scorgerlo solo sulla legge elettorale, dice infatti la senatrice Paola Taverna: «Dialogheremo con i dem per smascherare il
gioco della loro intesa con Berlusconi, oppure per fare una legge
elettorale migliore, democratica
che, con le preferenze, tagli fuori
gli impresentabili».
Tutto questo mentre sul fronte del
patto Pd-FI, per evitare brutte sorprese dell’ultimo momento, si è
pensato bene di convocare per oggi un vertice con sul tavolo le riforme tra il ministro Boschi e i plenipotenziari berlusconiani Denis
Verdini e Paolo Romani.
Mario Stanganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Elena Boschi a palazzo Chigi
Le
frasi
Verso il nuovo Senato
Farà da raccordo tra Stato, Regioni e Comuni. Non darà la fiducia al governo
95 “territoriali”
I SENATORI
5 “nazionali”
eletti dai consigli regionali
(decadono quando decade l’organo
in cui sono eletti, Comune o Regione)
La questione non
ci appartiene:
noi non
la utilizziamo
anche se ne
abbiamo diritto
Deve scomparire
Sindaci
21
Francesco Sisto
Consiglieri regionali
74
100
ITER
LEGGI ORDINARIE
Esame dei ddl
approvati dalla Camera
Richiesta
di 1/3 dei senatori
entro 10 giorni
RIFORME
COSTITUZIONALI
Doppio voto,
come la Camera
Il Senato mantiene
le attuali competenze
Proposta di modifiche
entro 30 giorni
Ultima parola alla Camera
entro 20 giorni
(a maggioranza assoluta
se la legge impatta
Regioni o Comuni)
ANSA
«Se è un ostacolo, via il salvacondotto
E si può riformare pure alla Camera»
ri. Emendamenti di FI e anche
dei cinquestelle».
Anche il M5S per l’immunità?
«Spiego: l’articolo 6 del testo del
governo circoscriveva l’immunità ai soli deputati, loro, a firma di
Buccarella, hanno proposto di
sopprimere questo elemento,
quindi...».
Ma per il governo il salvacondotto è elemento decisivo o no?
«Per nulla, tanto che nel testo
originario del governo non c’era
e non era certo un punto decisivo. Faccio notare che Renzi è premier, ma in quanto non parlamentare non gode di alcuna immunità, né c’è stato qualche lavorìo per introdurre una norma
che la preveda. Il tema immunità
è serio, coglie aspetti di fondo importanti, l’autonomia del parlamentare rispetto ad altri poteri,
le garanzie; così come, però, è un
tema che si incontra e scontra
con un sentimento di opinione
«IL TEMA È SERIO
MA C’È UN
SENTIMENTO DIFFUSO
CONTRARIO
AL MALAFFARE DI CUI
SI DEVE TENER CONTO»
«CON I 5STELLE
VOGLIAMO VERIFICARE
SE FANNO SUL SERIO
O SE LE LORO SONO
SOLO ESIGENZE
TATTICHE»
pubblica diffuso, contraria al
malaffare, del quale bisogna tenere conto».
Tirando le somme, come se ne
esce?
«Intanto, stabilendo un principio chiaro: se la questione immunità diventa un elemento che
blocca le riforme, la si tolga dal
dibattito. Secondo: possiamo cogliere l’occasione per aprire una
seria riflessione sull’istituto stesso, per riformarlo anche alla Camera. La proposta avanzata da
Anna Finocchiaro, di affidare alla Consulta la verifica se c’è o meno fumus, cosa che oggi spetta al
Parlamento, può essere oggetto
di una approfondita discussione
che vale la pena svolgere».
La Finocchiaro si è detta «disgustata».
«Un’amarezza comprensibile.
Credo che ci inviti a fare una riflessione coraggiosa, senza ipocrisie, in modo da mettere tutte
le forze politiche davanti alle
ELEZIONE
CAPO DELLO STATO
Partecipazione
alle votazioni
I 100 senatori
votano insieme
ai 630 deputati
e 3 delegati
di ciascuna Regione
(1 Val d’Aosta)
Viene riscritto il titolo V della Costituzione
con l’eliminazione di tutta la legislazione
concorrente tra Regioni e Stato
L’intervista Lorenzo Guerini
ROMA «Se l’immunità diventa un
ostacolo per le riforme, allora
facciamone a meno».
Parola di Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd, che in questa veste sta cercando di sbrogliare i casi aperti del dopo elezioni: l’altro giorno ha incontrato il comitato romano, ieri era a
Perugia, prossimamente in Calabria.
E in queste ore, vigilia dei primi voti in commissione al Senato, sta dipanando la matassa, tutt’altro che agevole, delle riforme
istituzionali, tra mal di pancia in
casa democrat e mediazione con
gli alleati.
Onorevole Guerini, come sono
andate realmente le cose sull’immunità?
«All’interno delle proposte di riforma del Senato, alcuni emendamenti dei relatori e di singoli
proponevano, rispetto al testo
del governo, di mantenere l’immunità anche per i nuovi senato-
Nominati
5
senza stipendio
ma con immunità
Luigi Di Maio
Non eliminiamo
il Senato, bensì
il bicameralismo
perfetto
E se il Senato
rimane, resta
pure l’immunità
nominati dal Presidente
della Repubblica
(in carica per 7 anni)
Lorenzo Guerini
proprie responsabilità. Ma il tema, lo ripeto, non è quello sul
quale ruota la riforma».
Onorevole Guerini, domani è
previsto l’incontro con il M5S:
discuterete anche dell’immunità?
«E’ un incontro fissato per discutere di legge elettorale, se poi vorranno sollevare altri temi, com-
presa l’immunità, vedremo».
Chi andrà del Pd a questo incontro?
«Dobbiamo deciderlo».
A che dovrebbe servire, questo
appuntamento con i cinquestelle?
«A verificare se c’è reale volontà
di fare le riforme, o se sono solo
esigenze tattiche. La nostra volontà è chiara, vogliamo una
nuova legge elettorale per la quale, ricordo a tutti e ai cinquestelle, non si parte da zero, c’è un
percorso già avviato, una prima
votazione già effettuata, da questa si riparte, mi pare il procedimento più corretto politicamente e istituzionalmente. Loro finora si sono sottratti, se ora hanno
deciso una inversione di marcia,
ben venga, siamo pronti. Se però
vogliono solo ostacolare, ne
prenderemo atto e proseguiremo per la nostra strada».
Le premesse non sono rose e
fiori: è compatibile la loro legge elettorale con quella già votata in prima lettura?
«La loro proposta è molto distante non solo dall’Italicum, ma dalle esigenze del Paese. Oggi serve
una legge elettorale che stabilisca in modo chiaro chi vince e
chi perde, la loro è rigidamente
proporzionale, non è quel che
serve al Paese. Comunque, siamo pronti a vedere, verificare».
Nino Bertoloni Meli
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 24/06/14-N:RCITTA’
7
Primo Piano
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Quei 25 irriducibili di palazzo Madama
tra falchi, peones e strateghi da buvette
`Quattro senatori Sel su sette verso la maggioranza
La babele dei frenatori trasversali tra Pd e FI
Ma il voto palese dell’aula rende l’assalto più duro L’ex ministro Mauro a colloquio a palazzo Grazioli
`
LO SCENARIO
La curiosità
ROMA Chi è «satan», cioè Satana? E’
Matteo. E chi canta in queste ore in
Senato, ma anche in qualche angolo combat di Montecitorio, la canzone dell’Armata Brancaleone? Sono i nemici della grande riforma, i
malpancisti, gli apoti (come li chiamava Giuseppe Prezzolini) perchè
l’«io non la bevo» è la morale che
sta dietro ad ogni parola di guerra
anti-renziana, sulle riforme istituzionali, di Vannino Chiti dem-antidem, di Massimo Mucchetti che gli
somiglia, per non del comandante
Corradino («Vade retro satan») e
di quei pochi come lui, e con loro il
manipolo di minzoliniani azzurri
al seguito di Minzo, qualche cane
sciolto alla Mario Mauro (che è sulla via di ritorno da Berlusconi e l’altro giorno è stato visto uscire tutto
contento da Palazzo Grazioli), peones e peonesse, i grillini ma forse
neanche tutti.
L’INNO
Armani: «Matteo, basta
con quelle camiciole»
«Renzi è adorabile, ma con
quella camiciola bianca... non
va bene fare del giovanilismo
in mezzo ai signori in scuro,
cosa fa, vuol provocare? Sì,
anche Obama resta in camicia
ma la porta con la cravatta e ha
un tocco un po’ sexy». Giorgio
Armani promuove il premier
politico («è uno in gamba») ma
boccia il suo look: «Lui ha già
una mimica da toscano verace,
ma non deve accentuare questi
aspetti. Metta la cravatta e
indossi meno moda possibile,
anche perchè lui ora è
rotondetto».
E insomma, ecco l’inno dell’Armata Brancaleone: «Senza armatura /
senza paura / senza calzari / senza
denari / senza la brocca / senza la
pagnocca / senza la mappa / senza
la pappa / vade retro satan / vade
retro satan / vade retro satan». Ma
Matteo Satana avanza e l’Armata
Brancaleone dei frenatori delle riforme - nella quale i grillini svolgono la funzione dei tattici: «Ora incontriamo Renzi, così lo smascheriamo», annuncia la senatrice Taverna - si assottiglia via via. Nonostante il gran clamore sull’immunità e le grida di battaglia di «Chi?
Ti!» (così i renziani ironizzano su
Chiti sulla falsariga del celeberrimo «Fassina chi?») il quale ieri ha
rilanciato il «vade retro satan» annunciando: «Io, così com’è, la riforma del Senato non la voto». Poi
magari la voterà e comunque dei
14 dissidenti dem per lo più pentiti
se in cinque si opporranno alla riforma è anche troppo, assicurano
gli specialisti del pallottoliere di
Palazzo Madama. Gli stessi che di-
Affido in prova a rischio
Attacchi alle toghe, il tribunale di Milano
chiede a Napoli gli atti su Berlusconi
ROMA Adesso il richiamo al rispetto delle prescrizioni, pena
la revoca dei benefici da parte
del Tribunale di Sorveglianza
per Silvio Berlusconi, sembra
scontato. Perché il giudice
Beatrice Crosti, che ha
concesso l’affidamento in
prova all’ex premier, ha già
chiesto gli atti ai colleghi di
Napoli. Quella frase («la
magistratura è incontrollata,
incontrollabile e
irresponsabile»), pronunciata
da Berlusconi mentre siedeva
sul banco dei testimoni, ha
evidentemente violato uno dei
dodici punti che l’ex premier
aveva sottoscritto per scontare
con una misura alternativa ai
domiciliari la pena di un anno
per frode fiscale (tre nella
sentenza, ridotti grazie
all’indulto). Non solo. I
magistrati di Napoli, il
procuratore Giovanni
Colangelo e i pm Vincenzo
Piscitelli ed Henry John
Woodcok, stanno esaminando
le trascrizioni e nei prossimi
giorni decideranno se inviare
gli atti a Roma (competente per
i fascicoli che coinvolgano
magistrati partenopei)
ipotizzando per l’ex premier
l’oltraggio alla Corte, proprio a
causa delle parole pronunciate
venerdì scorso all’indirizzo del
presidente della VI sezione
Giovanna Ceppaluni.
L’iscrizione sul registro degli
indagati da parte della porcura
di Milano avrebbe
inevitabilmente un maggior
peso sulla decisione dei giudici
milanesi.
Val. Err.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cono: dei trenta, su 59, senatori
berlusconiani che aderirono al documento di Minzolini contro la riforma del Senato non più di venti (i
campani per esempio, amici di Cosentino, o il socialista Barani, «craxiano eterno», quello che non si toglie mai il garofano dal petto) andranno fino in fondo. Anche perchè in Senato, al contrario che alla
Camera, non c’è il voto segreto. E
se Berlusconi ordina il sì, sarà sì.
Forse neanche a venti arrivano i
dissenzienti azzurri, ma prenden-
MINEO DÀ LEZIONI
DI GUERRA AL BAR
CHITI GLI CONTENDE
IL COMANDO
SUL CAMPO: COSÌ COM’È
NON VOTIAMO NIENTE
do per buona questa cifra la somma di questi più quelli - cioè dei
frenatori azzurri e dei frenatori
dem - al netto dei grillini fa 25: non
proprio un’Invincibile Armada.
Mentre si rafforza quella dei filo-Renzi perchè dei sette senatori
di Sel, quattro - a cominciare da
Peppe De Cristofaro - starebbero
per passare, al seguito di Migliore,
nell’area della maggioranza. La
truppa dei frenatori agisce anzitutto per sottrarsi al proprio destino.
Quello della «Visibilità zero, come
da titolo di un geniale romanzo di
Fruttero & Lucentini), dedicato alla condizione classica del peone
che vuole però ribaltare la propria
sorte. E convertirsi al seguente
motto: «Chi contesta nel contesto /
fa carriera assai più lesto».
te Corradino, che si aggira nei corridoi di Palazzo Madama somministrando lezioni di strategia militare. Giorni fa, appoggiato al bancone della buvette, il compagno Walter Tocci lo stava a sentire e pareva
perfino interessato. Il Micheloni o
la Ricchiuti, pasionario e pasionaria dem-antidem, cantano il «vade
retro satan». Mentre gli azzurri del
trasversale Pdf (Partito dei frenatori), da Palazzo Madama telefonano
a Berlusconi, che non risponde, e
vorrebbero dirgli: «Rompi con
Renzi». Poi fanno il numero di telefono di Brunetta: «Dì al Cavaliere
di rompere con Renzi». Ma Silvio,
si sa, è «concavo e convesso». Dice
che la grande riforma non gli piace, ma se la tiene stretta. E l’Armata Brancaleone «senza cavallo / nè
caciocavallo» non ha neppure, per
ora, il Cavaliere o l’ex Cavaliere.
Mario Ajello
L’INCARNAZIONE
Versetti la cui incarnazione risponde al nome di Mineo, il Comandan-
Calderoli e Finocchiaro in
aula
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-MSGR - 14 PESARO - 41 - 24/06/14-N:
Pesaro
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www.ilmessaggero.it
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Martedì 24
Giugno 2014
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
METEO
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Giorno & Notte
Nuovo cinema
la Wertmuller
al festival
diverte con Rossini
Urbino
Gambini affida
le deleghe
anche
ai consiglieri
Commercio
Salvi a pag. 47
Perini a pag.45
Di Palma a pag.43
Arriva il «tutor» del decoro
per salvaguardare il centro
L’annuncio dell’assessore Belloni: fra i vigili sarà individuata
una figura che controllerà l’arredo urbano e lo stato dei palazzi
Rodari, no a inchiesta comunale
Pd, Nobili
è in pole
per la segreteria
comunale
`Il Consiglio boccia la richiesta dei 5 Stelle di nominare una commissione. Tanti genitori in aula
`Il sindaco Ricci: «Non abbiamo nascosto nulla, se è successo qualcosa indagherà la Procura»
POLITICA
Niente da fare per la commissione
d'inchiesta sul caso delle esalazioni alla Rodari. Davanti a decine di
genitori degli studenti, ieri pomeriggio in consiglio comunale la
maggioranza ha bocciato la richiesta arrivata dall'opposizione, proponendo in alternativa un ordine
del giorno (la minoranza si è astenuta) con il quale si richiede di «accertare le responsabilità e sollecitare gli organi sanitari competenti
ad adottare un eventuale protocollo di controlli analitici gratuiti sugli alunni e tutto il personale scolastico». Ci hanno provato in tutti i
modi i Cinque Stelle a far passare
la commissione di inchiesta «sulla
base di una serie di certezze - ha
evidenziato Edda Bassi - gli otto
agenti inquinanti rilevati a scuola,
il fatto che siano stati respirati dai
bambini. Inoltre, abbiamo appena
ricevuto le analisi delle urine di un
lavoratoreche frequentava il plesso per tre ore al giorno, dalla quale
emerge un valore di stirene oltre
40, quando il limite è 7». E il sindaco Matteo Ricci, che ieri si è dimesso da presidente della Provincia, è
perentorio: «Se è successo qualcosa, un'inchiesta la deve aprire il
procuratore e noi ci costituiremo
parte civile. Se la ditta non eseguirà i lavori, faremo causa alla ditta».
Delbianco a pag. 44
Polizia, pochi
rinforzi e il Siulp
attacca i politici
Classifica. Ancona è sesta in Italia
Università, a Urbino bene la didattica
L'università Politecnica delle
Marche sesta in Italia per
qualità, tra i 61 atenei statali
del Paese. Ad affermarlo
l'ultima classifica stilata dal
Sole24Ore sulla base di 12
indicatori diversi e due
diverse graduatorie, quella
relativa alla didattica e
quella relativa alla ricerca.
Nella graduatoria finale per
trovare un'altra
marchigiana occorre
scendere alla sedicesima
posizione dove c'è Macerata
che stacca nettamente
Urbino (44) e Camerino (45).
Nella classifica sulla
didattica però Macerata
slitta al 36 posto, superata da
Camerino (21) e Urbino (24).
A pag. 42
Genitori ieri in Consiglio
Novilara. Due opere d’arte danneggiate e una rubata
«Nonostante impegni e promesse
non fanno sentire la loro voce a Roma»
LA POLEMICA
Non si spegne la polemica sui tre
agenti mandati dal Ministero come unico rinforzo della Questura
per luglio e agosto. Un «contentino» soprattutto se lo si paragona
alla vicina Rimini. Ed ecco scendere in campo i sindacati di categoria. E dopo il Silp-Cgil, un altro
duro attacco arriva dal Siulp che
parla di «presa in giro» e di politici locali disinteressati. «E’ evidente che ci sentiamo presi in giro –
dice Marco Lanzi, segretario provinciale del Siulp - soprattutto tenendo conto dei rinforzi destinati
IL SINDACATO: «CI
SENTIAMO PRESI IN GIRO»
E SOLLEVA ANCHE
IL CASO DELL’UFFICIO
IMMIGRAZIONE FINITO
SOTTO SFRATTO
Polemiche per l’invio di
appena tre agenti in più
ad altre province. Solo per fare
un esempio a Rimini saranno assegnati 60 agenti in più rispetto
alla scorsa stagione. Pur tenendo
conto delle diverse realtà, è inaccettabile una tale differenza di
trattamento. Anche le nostre
principali città sono sul mare e in
estate la popolazione raddoppia
con il conseguente aumento dei
problemi legati alla sicurezza.
Inoltre, da anni chiediamo che
Fano venga elevato di livello anche a fronte delle conclamate infiltrazioni criminali come lo stesso procuratore Manfredi Palumbo ha più volte sottolineato. Le ragioni di tali decisioni ministeriali
– continua Lanzi - possono essere
solo due: o Pesaro non figura sulle cartine geografiche o i nostri
politici non fanno sentire la loro
voce. Lo stesso viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, a novembre a Pesaro, ci aveva promesso di risolvere le nostre problematiche. Ma quali passi sono
stati fatti a livello locale per ricordargli le sue promesse?». Poi il
Siulp rincara la dose con l’annuncio dello sfratto degli uffici Immigrazione e Amministrativi della
Questura dopo che la Provincia,
proprietaria dell’immobile di via
Giusti, lo ha venduto alla Valoreimmobiliare. Occorre al più presto trovare uno stabile idoneo,
per questo si sollecita il questore
a valutare, insieme ai sindacati,
la possibilità di un trasferimento
nei locali dell’ex Inpdap (confluito nell’Inps) di viale Manzoni, 34,
ora vuoti, a norma e in buono stato e, in quanto di proprietà statale, a canone d’affitto accettabile.
Emy Indini
Partito Democratico e Forza Italia pronti a ripartire politicamente dopo le amministrative.
Con il vento in poppa i democrat, rinfrancati dal successo
del sindaco Matteo Ricci che ha
vinto le comunali con il 60%,
con il morale a terra Forza Italia
crollata sotto il 7.4%.
Il Pd prepara il dopo Vimini. Il
segretario comunale, in carica
dal 2008, aveva già manifestato
la volontà di lasciare la guida
del partito l’anno scorso. Ma ha
poi ceduto alle richieste del
gruppo dirigente che gli ha chiesto di traghettare il Pd fino alle
elezioni amministrative. Compito eseguito. Entro la prima settimana di luglio convocherà il
Congresso comunale che dovrà
eleggere il nuovo segretario. In
pole c’è Andrea Nobili (foto). Il
consigliere comunale, spinto
fortemente da Villa Fastiggi,
avrebbe dovuto essere il presidente del consiglio comunale
con Luca Bartolucci assessore.
Ma la normativa sulle quote rosa ha complicato le cose per il
primo cittadino che ha dovuto
mettere Bartolucci a presiedere
l’assise consiliare, lasciando a
bocca asciutta Nobili. Per lui pe-
IN FORZA
ITALIA
CRESCE
IL FRONTE
DI CHI
CHIEDE
IL CONGRESSO
Vandali e ladri alla mostra di sculture
Razzia di ladri e vandali all’esposizione di sculture appena inaugurata a Novilara. Nella foto, l’opera di
Giovanni Termini prima che venisse danneggiata.
Benelli a pag. 43
Il meteorologo
Domani un peggioramento
Massimiliano Fazzini
E’ iniziata ieri la fase meteorologica molto dinamica che caratterizzerà l’Italia per l’intera settimana. Se vogliamo essere più precisi, essa “dividerà” la nostra Penisola in aree ben distinte dal punto
di vista del tempo atmosferico. Il
flusso delle correnti atlantiche si
sta sempre piu abbassando di latitudine ed influenzerà le vicende
meteorologiche non solamente
sulle Alpi ma anche sulla Padania
e l’Appennino settentrionale. A
sud di una linea Roma–Foggia, la
campana anticiclonica di matrice
africana si rafforzerà ulterior-
mente, dominando la scena a determinando, oltre ad una decisa
stabilita atmosferica anche un
impennata ulteriore delle temperature. Le regioni centrali invece
saranno ritmicamente interessate dalla piccole ondulazioni del
flusso atlantico. Ne deriverà un
tempo incerto e poco predicabile
relativamente alla distribuzione
spazio-temporale di nuvolosità e
precipitazione. Di certo c’è che
successivamente all’arrivo di aria
fresca prevista per le ore centrali
di mercoledì, le temperature tenderanno ad abbassarsi di alcuni
gradi. In effetti, la giornata di ieri
è stata quasi da solleone, con valori massimi superiori ai 30˚C
nei fondi valle e poco inferiori su
colli e litorale; il pur debole scirocco vi ha apportato lievi condizioni di afa pomeridiane. Nottetempo sulle principali città costiere, si è verificata una notte tropicale. Oggi il tempo sarà ancora
stabile, con cielo da poco nuvoloso a velato; i venti saranno deboli
meridionali con mare poco mosso. L’afa sarà moderata nelle ore
più calde del giorno. Domani il
tempo peggiora, con l’arrivo della
prima citata massa d’aria nord-atlantica a lambire la nostra regione. Dominerà una diffusa variabilità ma scarsi saranno i fenomeni
meteorici associati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
rò è pronto il ruolo di segretario
del partito. Se Nobili deciderà di
accettare probabilmente otterrà un consenso “bulgaro”. «Nobili ha tutte le qualità per ricoprire il ruolo di segretario Pd» è
stato l’endorsement del vicesindaco Vimini. In alternativa si fa
il nome del vicecapogruppo Pd
in consiglio comunale Marco
Perugini. Considerato però ancora “acerbo” per un ruolo così
delicato. Anche perché il segretario comunale dovrà gestire la
complessa partita delle regionali in cui Pesaro Urbino vuole recitare un ruolo da protagonista
grazie alla candidatura a Governatore di Luca Ceriscioli.
In Forza Italia invece ancora
non si parla di Congresso. Lionello Gabucci dopo aver chiesto
le dimissioni di Bettini e Malandrino il giorno dopo la sconfitta
elettorale è stato escluso dal
partito. O meglio «con le sue dichiarazioni – ha detto il segretario provinciale di Fi Alessandro
Bettini - si è autoescluso dal suo
partito». Ma non è detto che Bettini possa dormire sonni tranquilli. Nel partito si sta aprendo
un fronte, sostenuto anche dai
fuoriusciti fanesi (tra cui Tarsi,
Cicerchia etc), alcuni amministratori locali (si parla anche di
Enrico Rossi) per chiedere un
nuovo Congresso.
Luca Fabbri
-MSGR - 14 PESARO - 42 - 24/06/14-N:
42
Marche
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Università
la Politecnica
nella top ten
delle eccellenze
`L’indagine del Sole
Ancona è sesta assoluta
Urbino, prima per Attratività
PERFORMANCE
ANCONA L'università Politecnica
delle Marche sesta in Italia per
qualità, tra i 61 atenei statali del
Paese. Ad affermarlo l'ultima
classifica stilata dal Sole24Ore
sulla base di 12 indicatori diversi
e due diverse graduatorie, quella
relativa alla didattica e quella relativa alla ricerca. La Politecnica
va meglio sulla seconda, dove ottiene il sesto posto, mentre scivola al 16esimo per la didattica. Nella classifica generale comunque
conquista il sesto posto subito dopo Padova e Bologna. Sul podio, il
Politecnico di Milano, terzo classificato, Trento, medaglia d'argento, mentre l'oro va a Verona.
Soddisfatto il rettore della Politecnica, Sauro Longhi. «Abbiamo ricevuto un'ottima valutazione - commenta -. È un risultato
storico, non siamo mai riusciti
ad ottenere un posizionamento
così importante su una graduatoria che comprende tutti gli atenei
senza distinzione di dimensione.
Questo significa - continua - che
abbiamo lavorato bene. Sono state valorizzate le nostre competenze ed i nostri valori e fondamentale è stato il lavoro di squadra».
Nella graduatoria finale per
trovare un'altra marchigiana occorre scendere alla sedicesima
posizione dove c'è Macerata che
stacca nettamente Urbino (44) e
Camerino (45). Nella classifica
sulla didattica però Macerata slitta al 36 posto, superata da Camerino (21) e Urbino (24). L'ateneo
maceratese recupera posizioni
sulla ricerca dove è tra i primi
dieci (9) mentre Camerino ed Urbino si ritrovano al 57esimo e
55esimo posto.
Motivi dell’exploit della Politecnica? C’erano 12 indicatori. La
Politecnica ottiene i migliori
piazzamenti sull'Assegnazione
delle borse di studio, su 100 idonei tutti e 100 hanno ottenuto la
sovvenzione. Poi, sesto posto per
la Qualità della produzione scientifica, con un valore alto di giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca
nella valutazione Anvur (l'Agenzia nazionale di valutazione del
sistema universitario). Settimo
posto, sempre sulla base delle valutazioni dell'Anvur, per la Qualità dei dottorandi. Bene anche nel
settore Dispersione universitaria, calcolata sulla percentuale di
studenti che si iscrivono anche al
secondo anno, sono l'87,9% che
piazzano l'ateneo anconetano
all'11esima posizione. Buon risultato anche per quanto riguarda
l'Efficacia, ovvero la media degli
esami sostenuti, che vedono la
Politecnica al 14esimo posto con
il 35,7. Peggiore piazzamento,
quello relativo agli stage. L'ateneo marchigiano è solo 59esimo
con lo 0,39 (percentuale di credi-
AGRITURISMI
CORPO FORESTALE
AFFIANCHERÀ
REIGIONE NEI CONTROLLI
Il Corpo Forestale dello Stato
affiancherà la Regione
Marche anche nelle attività di
verifica delle aziende
agrituristiche. La Giunta
regionale lo ha previsto
approvando una specifica
integrazione della
convenzione già in essere con
il Cfs, che ora nell'ambito della
sicurezza agro-alimentare
include questa attività per
garantire accertamenti su
«almeno 100 aziende
agrituristiche».
COMMISSIONE UE
VIA ALL’ANALISI DEL
PROGRAMMA FESR
La facoltà di Ingeneria della Politecnica delle Marche
La commissione
Sanità, stazione unica
appaltante ancora ferma
Prosegue il programma di
approfondimento sulla sanità.
Dopo il tema delle liste d'attesa
e della mobilità sanitaria
interregionale, oggetto di una
risoluzione che sarà discussa in
aula oggi, la Commssione ha
aperto il dossier «Gestione del
patrimonio e governo delle
acquisizioni di beni e servizi». I
lavori di oggi sono stati dedicati
all'esame di tutti gli aspetti
relativi all'avviamento della
Stazione unica appaltante della
Regione (Suam), ancora ferma.
ti ottenuti in stage sul totale). Per
gli altri indicatori. Sostenibilità,
Attrattività, Mobilità internazionale, Voto degli studenti, Occupazione, Competitività della ricerca
scientifica, la Politecnica non
compare né tra le migliori né tra
le peggiori, il ché la colloca in posizione intermedia. Tra i 12 settori presi in esame dallo studio, si
notano alcuni exploit degli altri
atenei marchigiani. Tra tutti, il
primo posto di Urbino per
l'Attrattività e quello di Macerata
per la Competitività della ricerca. Macerata è poi settima per
Mobilità internazionale. L'università maceratese viene però
bocciata dagli studenti che la relegano al 50esimo posto.
Agnese Carnevali
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La Commissione regionale
Politiche Europee ha
cominciato l'analisi del
Programma Operativo
regionale extra agricolo dei
Fondi Europei che prevede
uno stanziamento di 337
milioni di euro. «Si tratta delle
principali risorse sulle quali la
Regione Marche baserà il
futuro sviluppo e il rilancio
dell'imprenditoria regionale
valorizzandone le sue
peculiarità - spiega il
presidente della
Commissione Adriano
Cardogna (Verdi) -.Privilegiati
i settori
internazionalizzazione,
turismo, cultura, messa in
sicurezza e attrattività del
territorio con una particolare
attenzione alle zone interne e
montane». Il Fesr, Fondo
Regionale di Sviluppo
Europeo è uno dei fondi
strutturali programmati e
gestiti dalla Ue per realizzare
il progetto comunitario. Si
tratta di una serie di interventi
e linee guida per consolidare
la coesione economica e
sociale del territorio,
correggendo gli squilibri fra le
regioni europee.
Rapporto
Tasse/servizi
Marche
al vertice
NUMERI
ANCONA Contribuente contento
quello delle Marche. A dirlo una
nuova elaborazione, la Taxpayer Italia che analizza il rapporto tasse/qualità dei servizi
delle regioni. È così che le Marche risultano la terra ideale. Perché? Perché con una pressione
fiscale più bassa della media nazionale assicurano una qualità
dei servizi più alta della media
del resto del Paese. Ponendo a
100 l'indicatore tasse per l'Italia,
le Marche registrano un 93%,
mentre ponendo sempre a 100
l'indicatore qualità dei servizi
dell'Italia, la regione ha un valore di 108,4%. I due risultati sono
formati dalla composizione delle valutazioni su sei macro aree,
articolate in 12 indicatori. Le
aree? Infrastrutture, Istruzione,
Sanità, Sicurezza, Ambiente ed
Economia. Il risultato, per il presidente Spacca «è soprattutto
un indicatore di produttività
che testimonia l'efficacia dell'
impiego delle risorse che le istituzioni regionali richiedono ai
cittadini delle Marche attraverso tributi e fiscalità».
-MSGR - 14 PESARO - 43 - 24/06/14-N:
43
Pesaro
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Ricci lascia la Provincia: «Devo fare il sindaco»
`Il vice Massimo Galuzzi
sarà nominato commissario
«Il bilancio è a posto»
LE DIMISSIONI
Ricci si dimette dalla presidenza
della Provincia. L’ente verrà affidato al vicepresidente Massimo
Galuzzi che entro una ventina di
giorni verrà nominato commissario dal prefetto ed avrà il compito
di gestire la delicata fase di transizione: approvazione del bilancio
consuntivo 2013, di quello di previsione 2014, gestione delle nuove
elezioni e infine passaggio di consegne previsto per il primo gennaio 2015. Oggi intanto decade l’intero consiglio provinciale. «Il 61%
dei pesaresi mi ha votato per fare
il sindaco: mi devo concentrare al
100% su questa nuova sfida – commenta il sindaco di Pesaro Matteo
Ricci - Voglio continuare a fare
della velocità e del dinamismo un
elemento caratterizzante della
nuova giunta». Nei giorni scorsi
da Torino inoltre è giunta una
nuova chiamata per un prestigioso incarico assegnato al neo primo cittadino. «Nei giorni scorsi il
presidente dell'Anci Piero Fassino
mi ha nominato nella Conferenza
Stato-Città: sarò quindi tra i sinda-
ci che dovranno gestire la trattativa con il Governo su tutti i temi
più importanti che riguardano gli
enti locali – continua Ricci - Lo
stesso sindaco di Torino mi ha annunciato poi un ulteriore mio
coinvolgimento dentro l'Anci nazionale. L’impegno gravoso in Comune e l’ incarico nell’associazione dei Comuni italiani, unito al
ruolo politico di vicepresidente
del Pd, non mi consentono di continuare a fare anche il commissario della Provincia. Chi fa troppe
cose, rischia di farle male».
Serpeggiava una certa preoccupazione tra i dipendenti della Provincia. C’è da gestire sia il passaggio della Provincia da ente di pri-
mo a ente di secondo grado, sia il
trasferimento di molti lavoratori
che seguiranno le funzioni a cui
sono assegnati. Nei Comuni ma
anche in Regione. Insomma si voleva evitare l’ipotesi di un commissario «esterno». «Lascio la Provincia in buone mani: dal 25 giugno
mi subentrerà Massimo Galuzzi
che poi sarà nominato commissario dal prefetto continua – Galuzzi
garantisce continuità politica e
amministrativa. Conosce bene tutte le questioni». All’attuale assessore alla Protezione Civile il compito di approvare il bilancio consuntivo entro la fine del mese. Un
rendiconto che si chiude con una
avanzo di circa 3 milioni di euro.
Contro il degrado in centro
arriva il «tutor» del decoro
«Ginnastica
in festa»
oggi il ricordo
di Yara
`Giovedì tornano
i negozi in strada
sotto le stelle
LA MANIFESTAZIONE
È il giorno in cui tutta «Ginnastica in Festa» si stringe attorno al ricordo di Yara. Nei padiglioni di Campanara sarà la
mamma Maura Gambirasio,
accompagnata dal fratellino di
Yara Natan, oggi 13enne, a consegnare il Trofeo dedicato alla
memoria della ragazza bergamasca che da quattro anni viene tributato alle atlete che primeggiano nella disciplina del
Collettivo combinato senza attrezzi 2’ Fascia del Sincrogym.
Premio che si consegnerà dopo
la fine delle gare (alle 14.30 nel
padiglione centrale) in una cornice dalla forte carica emotiva
che in questa edizione sta impegnando l’organizzazione e la
Federazione ginnastica d’Italia
in uno sforzo supplementare
nel «garantire la più rispettosa
discrezione e l’assoluta assenza di invadenze verso quello
che è un abbraccio che Ginnastica in Festa rivolge alla signora Maura che, puntualmente,
risponde con disponibile amicizia». Arrivata ieri sera in un
albergo pesarese, la famiglia
Gambirasio ripartirà già questo pomeriggio schivando ogni
riflettore mediatico al di là della consegna del premio.
È una «Ginnastica in Festa»
che sta coniugando emozioni,
aggregazione, spettacolo ed eccellenza sportiva. Come quelle
offerte dai Campionati assoluti
di trampolino elastico. Che per
la 12esima volta consecutiva sono stati vinti dal campionissimo Flavio Cannone. Ancora
sul gradino più alto del podio
di fronte agli occhi, fra gli altri,
di olimpionici come Igor Cassina, Alberto Busnari e la stella
della ginnastica artistica Elisabetta Preziosa. Ma a fare il pieno di ori e onori è stata pure
l’Alma Juventus Fano: con Costanza Michelini che ha primeggiato nella gara individuale femminile e il duo Alessandro Lucarelli e Stefano Luciani
che ha vinto quella gara Syncro, dove, al femminile hanno
invece trionfato Martina Murgo e Claudia Manicone della
Milano 2000.
Daniele Sacchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Yara Gambirasio
Matteo Ricci lascia
la presidenza della Provincia
Risorse necessarie per chiudere in
pareggio il bilancio di previsione
del 2014. «Entro il 30 giugno, come
annunciato dal direttore Domenicucci, Galuzzi approverà il bilancio consuntivo – continua Ricci Che non solo è a posto, ma grazie
al lavoro fatto negli ultimi mesi
presenterà un avanzo di amministrazione pari a circa 3 milioni. Cifra sicuramente utile per impostare il bilancio di previsione 2014». Il
sindaco infine promette che da
piazza del Popolo «continuerò a
seguire le vicende della Provincia
e l'applicazione della riforma sia
attraverso il nuovo ruolo nell'Anci
sia come sindaco».
Lu.Fa.
COMMERCIO
L’opera di Vagnini prima che fosse danneggiata dai vandali
Raid di ladri e vandali
alla mostra di sculture
`Due opere danneggiate
e una rubata all’expo
allestita a cielo aperto
NOVILARA
Il borgo dell’arte e dei vandali.
Neanche il tempo di inaugurare
la mostra. E’ bastato esporre all’aperto le sculture per richiamare ladri e vandali a Novilara che
si sono scagliati nei giorni scorsi
contro le istallazioni degli artisti
del centro Tam. Sabato scorso
l’inaugurazione, ieri la denuncia
arrivata direttamente dal presidente di quartiere Maris Galdenzi. «Purtroppo sono stati commessi alcuni atti vandalici che
hanno danneggiato alcune sculture, in particolare quelle di Giovanni Termini e Luca Vagnini.
Dobbiamo segnalare anche la
scomparsa di una piccola scultura di Christian Riminucci, posizionata nel muro dell’anfiteatro.
Sono atti, questi, che feriscono la
coscienza civica di un borgo che
con grande sacrificio si sta adoperando per offrire a visitatori e
turisti, in particolare, nel periodo
estivo, importanti momenti legati all’arte, alla cultura ed alla storia, oltreché di promozione del
territorio». Ora il fatto c’è stato,
ma la mostra durerà fino a fine
agosto e bisogna scongiurare
nuove occasioni. «In qualità di
ente organizzatore ci facciamo
portavoce per un maggior con-
trollo da parte delle forze dell’ordine, in particolare nella tarda serata, onde evitare il ripetersi di
episodi così incresciosi».
Tutto è iniziato qualche giorno fa con i primi dispetti. L’opera
di Giovanni Termini, «Root-era»,
del 1998, è collocata attorno alla
cinta muraria ed è composta da
un’asse. Alle due estremità una
palla e una ventola. La palla è stata staccata e non si trova più. Nel
mirino anche l’installazione di
Luca Vagnini, intitolata «Problema numero 1» del 1999. La struttura in ferro ricorda una sorta di
gabbia. All’interno una palla di
fil di ferro arrotolato. I vandali
hanno divelto tutto e scaraventato al di là delle mura la palla. È
stata recuperata e riposizionata
appena in tempo per l’inaugurazione. Infine il furto di uno dei sei
elementi della composizione
«Dal sottosuolo» di Christian Riminucci, opera del 2000.
«Ci stanno prendendo di mira,
non sappiamo se ragazzini o
adulti - ha spiegato Federica Facchini, curatrice della mostra, assieme a Davide Leoni - abbiamo
trovato anche le didascalie delle
IL PRESIDENTE
DI QUARTIERE, GALDENZI:
«ATTI CHE FERISCONO
LA COSCIENZA CIVICA
DI TUTTO IL BORGO
CHIEDIAMO CONTROLLI»
opere piegate e danneggiate. Ci
auguriamo che questi episodi restino isolati».
Il progetto «Borgo dell'Arte»
desidera focalizzare l'attenzione
su significative realtà artistico-culturali del nostro territorio.
Quest’anno si è voluto puntare
l’attenzione su un polo di eccellenza nell'ambito della didattica
artistica, come il Tam, Trattamento artistico dei metalli, di Pietrarubbia. Un corso di formazione di alto livello, fondato nel 1990
da Arnaldo Pomodoro, che personalmente lo ha seguito. La mostra degli allievi del corso si snoda tanto all'esterno, lungo la cinta muraria del borgo, quanto all'
interno negli spazi della Casa Picena della Cultura e delle Arti.
«Una scelta, con cui si desidera
portare all'attenzione pubblica
un’altra realtà locale, importante
tanto per la formazione dei giovani artisti, quanto per definire e
sottolineare i contorni e le risorse culturali di un territorio come
il nostro» hanno sottolineato gli
organizzatori.
Le opere saranno visibili fino
a fine agosto, mentre dal 26 luglio alla casa delle Arti si
avvicenderà un’altra sezione della mostra. Sassi, direttore Tam
ha voluto anche «richiamare l’attenzione delle istituzioni. Arrivano sempre meno fondi e i corsi
2014 sono garantiti a malapena.
Ci sentiamo isolati a Pietrarubbia, chiediamo investimenti».
Luigi Benelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Arriva il vigile urbano che sarà
impiegato a sorvegliare il decoro
urbano contro il degrado. Sarà
una figura, istituita dal Comune,
che servirà per tenere sotto controllo quegli edifici della zona del
centro storico che rappresentano il biglietto da visita per chi visita Pesaro. La figura del vigile
del decoro servirà inoltre a consolidare un rapporto diretto con
i commerciati, capirne le esigenze e le problematiche. E’ una delle novità annunciate dall’assessore alla Vivacità Enzo Belloni alla
presentazione
dell’iniziativa
«Sotto le stelle - Negozi in Strada», il progetto ideato e fortemente voluto da oltre cento negozianti del cuore della nostra città
per cercare di rivitalizzare le vie
secondarie, solitamente meno
frequentate dai cittadini pesaresi. «Ripartiamo con ancora più
entusiasmo- affermano gli organizzatori- confermando il format che tanto è piaciuto la scorsa
estate a turisti e cittadini pesaresi. Abbiamo avuto la dimostrazione che il centro storico, se offre qualcosa di interessante, può
diventare una meta ambita anche da coloro che provengono da
fuori città». Sette gli appuntamenti organizzati nei tre mesi
estivi dove verranno coinvolte alcune realtà della nostra città come il Conservatorio Rossini, l'istituto d'arte Mengaroni, le associazioni di musica, il Centro Arti Visive-Ittico, le compagnie teatrali
dialettali, l'associazione Concerti
e, naturalmente, la Mostra del Cinema. Prima iniziativa giovedì
26 giugno, dalle 19.30 alle 23, con
Cinema Sotto le Stelle: «In occasione della Mostra Internaziona-
le del Nuovo Cinema- sottolineano gli organizzatori- le vie del
centro si trasformeranno in scenari di pellicole famose con immagini, musiche e poesie. Tutto
avrà come fil rouge il cinema e
ogni via interpreterà a suo modo
un titolo». Ecco, quindi, che piazzale Lazzarini, via Contramine,
via Branca e via Morselli presenteranno Pinocchio di Enzo D'Alò
con il coloratissimo Sweet Street
Market che proporrà gustose degustazioni mentre in via Almerici torna il fascino del bianco e nero con il capolavoro Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. E ancora: via Tebaldi si avventurerà in
un racconto dedicato al grande
Fellini, via Pedrotti coinvolgerà i
partecipanti nella celebre saga di
Peppone e Don Camillo mentre
Corso XI Settembre, via Barignani e via Mazza hanno deciso di
raccontare due capolavori del cinema americano Colazione da
Tiffany e Vacanze Romane proponendo menù e degustazioni.
Non mancheranno, infine, sorprese in via Passeri, via Cattaneo
e via Sabbatini con gli abiti del Liceo Artistico Mengaroni che faranno da splendida cornice all'
iniziativa. «Un progetto che sta
crescendo- afferma Enzo Belloni, assessore alla Vivacità- con
queste iniziative viene coinvolto
tutto il centro storico».
Daniele Di Palma
In primo piano Enzo Belloni
Ampliamento del Capo Est
Italia nostra contro il progetto
SAN BARTOLO
«Il 25 giugno prossimo andrà in
conferenza di servizi l'esame
del progetto di ampliamento
dell'hotel Capo Est posizionato
a ridosso del mare in uno degli
angoli più suggestivi e delicati
di ciò che resta della Vallugola».
Lo ricorda, in una nota, il
presidente della Sezione di Pesaro e Fano di Italia nostra, Federica Tesini, che eprime una
dura presa di posizione contro
l’intervento.
«Dopo il devastante parcheggio-campeggio-ristorante
in
parte bloccato dal Consiglio di
Stato per difformità con il Piano del Parco del San Bartolo -
continua il presidente Tesini adesso si vuole procedere con
un ampliamento tutto in altezza di ben 3.600 metri cubi del
suddetto hotel che già nelle sue
attuali dimensioni rappresenta
una grave compromissione di
un paesaggio marino più unico
che raro».
«Italia nostra dice no a tale
tipo di ampliamento - conclude
la nota dell’associazione ambientalista - fra l'altro approvato urbanisticamente senza dare
la possibilità ai cittadini di
esprimersi nel merito e si rivolge alle autorità preposte alla tutela dei beni di valore paesistico-ambientale perché sia evitato un altro scempio ai danni del
Parco del San Bartolo e della
sua falesia».
-MSGR - 14 PESARO - 45 - 24/06/14-N:
45
Pesaro Urbino
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Gambini affida
le deleghe anche
ai consiglieri
comunali urbinati
`E tra Sgarbi
e Ciampi schermaglia
sul colore della giunta
PRIMA SEDUTA
Tutti presenti. Alla seduta d’esordio del consiglio comunale non è
mancato nessuno da Vittorio Sgarbi ai cittadini, accorsi numerosi
nella sala Serpieri del Collegio Raffaello. E’ stata la seduta delle “prime volte”: dai due assessori Cioppi
e Cangiotti, alla prima apparizione
politica, alla presenza del consigliere comunale aggiunto, ovvero
il consigliere degli studenti, Piergiuseppe Gaballo, unico caso in
Italia, fino alla prima volta all’interno delle sedi istituzionali ducali
del Movimento 5 Stelle con Emilia
Forti. Sostanzialmente sono poche
le novità emerse da questa prima
seduta di consiglio, una su tutte gli
incarichi che porteranno avanti alcuni consiglieri comunali, anche
se durante la presentazione delle
deleghe degli assessori alcune
schermaglie sono già state abbozzate e non tutte tra maggioranza
ed opposizione. Un esempio è la
puntualizzazione di Lucia Ciampi
alle parole di Vittorio Sgarbi che ricordava nel suo intervento di presentazione come «questo governo
non sia un governo di centrodestra, ma un’evoluzione del centrosinistra che ha cambiato idee e persone». Parole non gradite all’assessore Ciampi che ha voluto ribadire
come in «questo governo ci siano
delle persone che di sinistra non
sono». Puntualizzazioni che sono
arrivate anche dall’opposizione
con Piero Sestili che ha sollevato la
questione del «come queste deleghe ai consiglieri siano informali e
ufficiose visto che nello statuto comunale questi ruoli non sono previsti».
Tutto nella norma, è solo un primo
assaggio di quell’opposizione che
Maria Clara Muci spiega in tre aggettivi «forte, decisa, ma costruttiva». Come detto la novità emersa
da questo primo consiglio comunale sono gli incarichi che il sindaco Maurizio Gambini ha conferito
ad alcuni consiglieri: «Ho tenuto
per me varie deleghe perché con la
riduzione del numero di assessori
è necessario l’aiuto di tutti. Quindi
Elisabetta Foschi si occuperà della
sanità, le pari opportunità saranno
seguite da Raffaella Vittoria, Laura
Scalbi seguirà le politiche giovanili, Marianna Vetri lo sport e infine
Massimiliano Sirotti i rapporti con
il territorio comunale». Confermate nella seduta le nomine dei sedici
consiglieri che compongono l’organo ducale. Per la maggioranza:
Sandro Paganelli, Nicola Rossi,
Massimo Guidi, Raffaella Vittoria,
Elisabetta Foschi, Giuseppe Balduini, Laura Scalbi, Marianna Vetri, Massimiliano Sirotti, Magda
Ivana Ubaldi. Per l’opposizione invece: Piero Sestili, che ieri ha aperto la seduta del consiglio ricordando tra le altre cose «l’importanza
del consigliere degli studenti» Federico Scaramucci, Gianfranco Fedrigucci, Maria Clara Muci, Brunella Calcagnini e Emilia Forti.
Sulla sanità
Antonio Baldelli
accusa
l’opposizione
PERGOLA
La giunta urbinate durante il consiglio
Pesaro
Trasporti, presidio
sindacale in piazza
Oggi dalle 9 alle 12,30 davanti al
Municipio presidio organizzato
da lavoratori e sindacati dei
trasporti aderenti a Filt Cgil, Fit
Cisl, Ugl Trasporti e Usb per
sensibilizzare il sindaco Matteo
Ricci e la giunta sul tema delle
gare del trasporto pubblico
locale e l’inserimento delle
attività di scuolabus nelle gare
stesse, scelta «importante per
garantire alle famiglie servizi
efficienti, ridurre i
costi, garantire un risparmio
per gli enti locali».
Nessuna sorpresa nemmeno nell’elezione del presidente del consiglio, Massimo Guidi, il quale ha subito palesato «l’intenzione di riportare al centro della vita politica
questo organo così importante per
la città». L’opposizione ha scelto
«per rispetto e coerenza» di non
proporre nessun candidato. Guidi
è stato così eletto con 11 voti a favore, 5 astenuti e una scheda nulla.
Dopo il giuramento del sindaco
Maurizio Gambini sono state ufficializzate anche le deleghe agli assessori. Puntuale Vittorio Sgarbi
che ha sottolineato come «Urbino
debba essere governata non più come una frazione di Pesaro, ma come una grande città, ed è questa la
vera rivoluzione».
Andrea Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Parco
Sfratti in aumento del dieci per cento
E nei prossimi mesi cresceranno ancora eolico
`Longobardi dell’Unione
Inquilini: «Nel 2013
in provincia 424 richieste»
L’EMERGENZA
La fotografia è quella di tanti cartelli con scritto “Affittasi” a Borgo Santa Maria. «Uno ogni
due-tre appartamenti» sottolinea l’Unione Inquilini. Un fenomeno preoccupante che denuncia l’aumento degli sfratti. L’associazione prevede un ulteriore
peggioramento nei prossimi mesi. E propone misure alternative
per arginare il fenomeno.
Pino Longobardi, presidente dell’Unione Inquilini, snocciola i dati. «Il ministero dell’Interno, per
il 2013, parla di 424 richieste di
esecuzioni, il 10% in più rispetto
all’anno precedente. Quelli eseguiti con la forza in provincia sono 157. Ma a questi dati vanno aggiunti i pignoramenti da parte
delle banche che sono circa 600
nella provincia. Numeri da mettere in relazione al livello di disoccupazione che nella sola città
di Pesaro è salita sopra le 10.000
unità». Il contatto con gli ufficiali giudiziari è costante. «Ci confermano che l’esplosione vera e
propria ci sarà tra qualche mese
perché qualcuno ha trovato un
appoggio, ma non riuscirà a pagare le rate dell’affitto. E poi c’è il
nero che sta uscendo allo scoperto. Qualche giorno fa un proprietario si è presentato con l’avvocato e un finto ufficiale giudiziario
per riavere le chiavi dell’appartamento. Chiediamo al Comune di
Pesaro e agli altri del territorio di
fare più controlli riguardo l’eva-
«SEMPRE DI PIÙ
LE FAMIGLIE E GLI ANZIANI
CHE VIVONO IN AUTO
O IN GARAGE»
SOLLECITATO INCONTRO
IN PREFETTURA
Pino Longobardi presidente dell’Unione Inquilini
sione fiscale negli affitti».
Il Comune di Pesaro ha provato a
lanciare un bando innovativo in
cui l’Erap avrebbe comperato 24
appartamenti invenduti da mettere a disposizione delle famiglie
in difficoltà. E’ andato deserto. Ci
riproveranno, ma i tempi non sono ancora certi. «Ce lo aspettavamo, molte imprese sono con l’acqua alla gola e tanti appartamenti ormai sono di proprietà delle
banche che non vogliono svenderli a 1500 euro al metro quadro. Per questo proponiamo al
comune di Pesaro la possibilità
di avere la prelazione d’acquisto
sugli immobili invenduti». Ma le
richieste non finiscono. «Ci sono
dei beni da alienare che ogni anno vanno a bilancio, ma non vengono poi venduti. Perché non realizzare appartamenti di appoggio assieme all’Erap? La situazione sta peggiorando, non possiamo attendere. Per questo chiediamo di formare un tavolo assieme alla Prefettura per cercare
soluzioni».
L’Unione Inquilini fa filtro a tante situazioni. «Ci sono quartieri
periferici come Borgo Santa Maria in cui gli sfratti hanno lasciato il vuoto, tutti per morosità incolpevole, in cui il capofamiglia
ha perso il lavoro e non riesce
più a pagare. Tra Pesaro e Fano
sono sempre di più le famiglie o
gli anziani che vivono nei garage, all'aperto, ammassati in piccoli appartamenti o nelle proprie automobili». Non manca la
denuncia di «finanziarie che acquistano come sciacalli le abitazioni pignorate dagli istituti di
credito con liquidità immediata
sottraendo un patrimonio che
potrebbe benissimo essere concesso a chi ha perso casa».
Luigi Benelli
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anche il Tar
dice no
URBANIA
Parco eolico di Urbania, dal
Tar di Ancona un nuovo
“no”. Dopo il referendum
consultivo del 2009, con cui
la maggioranza dei cittadini
si era opposta alla proposta
di realizzare un impianto eolico sul Monte Picchio e quello dei Torrini, il Tribunale
amministrativo delle Marche ha rigettato nei giorni
scorsi i ricorsi della società
Mtre. «Sono sempre stato
contrario all’iniziativa della
Tre, per cui oggi non posso
che esprimere soddisfazione
per l’esito della causa - spiega
il sindaco di Urbania, Marco
Ciccolini - Sottolineo che Urbania è stato l’unico Comune
a costituirsi in giudizio con il
patrocinio dell’avvocato Raffaella Mazzi al fine di tutelare
le ragioni dei cittadini che,
nel 2009, erano stati coinvolti in un referendum comunale consultivo indetto dall’amministrazione comunale in
ordine proprio al progetto
presentato dalla società
Mtre. L’esito negativo del referendum aveva rafforzato
ancora di più la responsabilità del Comune di tutelare le
posizioni contrarie della
maggioranza dei propri concittadini. Certo i ricorrenti
hanno ancora la chance del
Consiglio di Stato ma la decisione del Tar è molto ben argomentata e siamo fiduciosi
che la parola fine sia stata
scritta con questa sentenza».
Lu.Fa.
A Pergola riprende l’attività consiliare. E maggioranza ed opposizione tornano a darsele di santa ragione. In particolare sul tema dell’ospedale. Il consigliere
di maggioranza Antonio Baldelli attacca duramente il centrosinistra per non aver votato l’ordine del giorno con cui si censurava l’operato della Regione sul
fronte sanitario. «Forse Ilari e
Cuccaroni (i due consiglieri di
minoranza presenti in aula,
ndr), anziché censurare, vogliono ringraziare l’assessore regionale alla sanità Mezzolani e la
Regione per aver ridotto il nostro ospedale ai minimi termini,
per avere diminuito servizi e
personale e per aver tagliato i
suoi posti letto? – chiede polemicamente Baldelli - Ancora una
volta l’opposizione pergolese, sicuramente peggiore della precedente, ha seguito gli ordini di
partito e se n’è infischiata delle
vere esigenze della nostra città.
Ricordo tra l’altro che, a seguito
del Patto per la Salute voluto
dall’allora ministro Balduzzi e
oggi applicato dal Governo Renzi, gli ospedali con meno di 60
posti letto e quelli con una attività ospedaliera al di sotto di determinati standard sono destinati alla chiusura. E dopo i tagli
operati al nostro ospedale dalla
Regione Marche l’attività del nosocomio cittadino è stata ridotta al di sotto di quegli standard
previsti dall’ormai famigerato
Patto per la Salute. Ma i pergolesi stiano tranquilli: l’amministrazione continuerà a dare battaglia».
Lu.Fa.
L’ospedale di Fossombrone
Ospedale
l’incontro
non soddisfa
il Comitato
FOSSOMBRONE
Non soddisfa il Comitato Pro
Ospedale l’esito dell’incontro
fra la giunta di Fossombrone e
l’assessore regionale Mezzolani. «Da quanto emerge - si evidenzia - è evidente che non ci sono tempi certi su nessun tipo di
intervento. Come Comitato avevamo fatto una proposta articolata: i 20 posti letto di lungodegenza, gestiti da Marche Nord,
se come si afferma sono già stati
finanziati chiediamo siano resi
funzionanti quanto prima. Per i
30 posti letto di cure intermedie
chiediamo che vengano così riconvertiti: 20 per la medicina di
post acuti; per implementare i
posti letto di riabilitazione
estensiva con introduzione di
quella intensiva e per dei posti
letto da assegnare all’one day
surgery». Il Comitato critica
inoltre il fatto che nulla si sa sul
Punto di Primo Intervento funzionante h 24, così come è stata
ignorata la richiesta di istituire
una equipe itinerante per la medicina domiciliare territoriale.
Il timore di un turismo
sempre più mordi e fuggi
MAROTTA
Di certo l’andamento climatico
delle scorse settimane non ha
favorito l’arrivo dei turisti e
nemmeno dei pendolari. Ma come si prospetta la stagione estiva per gli operatori turistici ed
in particolare per gli stabilimenti balneari? All’interrogativo risponde il presidente dell’Associazione Bagnini Cesare
Rossi: «E’ difficile fare previsioni, anche perché, è inutile nasconderlo, la crisi si fa sentire e
le famiglie debbono fare i conti
con il portafoglio. Comunque la
sensazione é che il nostro turismo si stia sempre più orientando verso il “last minute” ed il”
mordi e fuggi”, come peraltro
accade un po’ ovunque con il
perdurare della crisi economica. Il discorso vale sia per gli
impianti balneari che per gli alberghi dove la permanenza dei
villeggianti si limita almeno
per giugno ad uno o due giorni.
Marotta può contare su una
buona base di turisti provenienti per lo più dalla Valcesano e
dall’Umbria, vacanzieri affezionati a quel che sappiamo offrire sia come accoglienza che gastronomia nonché come prezzi. Infatti nonostante l’aumento dell’Iva abbiamo deciso di
mantenere i prezzi del 2012. Ovviamente dobbiamo imparare
a valorizzare le qualità del territorio e accrescere la promozione tramite iniziative per attrarre i turisti».
Quali le iniziative in cantiere?
Rossi ne annuncia un paio: «Come Associazione Bagnini stiamo collaborando col Circolo
Surf a sostegno della tappa nazionale di Stand-up paddle , lo
sport che dall’estate 2013 spo-
pola su molte spiagge straniere
e che si pratica remando in piedi su una tavola da surf, in aggiunta insieme alla Bocciofila
organizzeremo una gara che
coinvolgerà tutti gli stabilimenti balneari. Naturalmente chiediamo all’amministrazione comunale di creare eventi che
sappiano caratterizzare Marotta e che facciano da traino alle
iniziative dei privati. Purtroppo
spesso ci viene risposto che il
patto di stabilità impedisce di
dedicare molte risorse alla promozione turistica, la sensazione invece è che sia un alibi per
nascondere la mancanza di
idee. Mi si lasci concludere con
l’affermare che l’unità amministrativa e territoriale di Marotta sarebbe di grande aiuto, e per
questo spero che al più presto
le due Marotta finiscano finalmente sotto il comune di Mondolfo».
Giuseppe Binotti
IL PRESIDENTE
DEI BAGNINI ROSSI
«GLI EFFETTI DELLA
CRISI SI SENTONO
E PERTANTO ABBIAMO
TENUTO FERMI I PREZZI»
-MSGR - 14 PESARO - 46 - 24/06/14-N:
46
Fano
RENATO CLAUDIO MINARDI
ELETTO PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO COMUNALE
CON UNA MAGGIORANZA
QUALIFICATA: TRE VOTI
ANCHE DALLA MINORANZA
Martedì 24 Giugno 2014
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e-mail: [email protected]
Rocca Malatestiana
chiusa per protesta
`Polemiche per il bar coinvolti. Secondo gli accordi pre-
interno, oggi incontro
con i giovani gestori
Veduta dall’alto della sala del consiglio comunale gremita
Massimo Seri e, sopra, Renato Claudio Minardi (Foto TONI)
Seri si appella ai valori condivisi:
«La città deve essere riconciliata»
`E il sindaco al debutto
si commuove ringraziando
la famiglia in platea
COMUNE
La nuova Amministrazione fanese ha oltrepassato e archiviato il primo esame con una prova di compattezza. Il presidente
consiliare Renato Claudio Minardi è stato eletto con una
maggioranza qualificata, ottenendo tre voti anche dall'opposizione. Eppure le sirene delle
minoranze si erano fatte molto
suadenti. Sia Hadar Omiccioli
dei grillini sia Maria Antonia
Cucuzza di Insieme per Fano
erano stati candidati in alternativa a Minardi con la promessa
di rinunciare al robusto indennizzo previsto per il ruolo: per
loro, solo gettone di presenza.
Nessun franco tiratore, però, si
è nascosto nel segreto dell'urna, nonostante i recenti malumori causati da alcune esclusioni eccellenti dalla nuova giunta,
insediatasi ieri pomeriggio insieme con il consiglio comunale. Ora può cominciare a lavorare sui tanti problemi aperti a Fano. Un breve attimo di commozione durante il discorso di saluto, quando il sindaco Massimo Seri ha visto in platea la propria famiglia e l'ha voluta ringraziare "per il sostegno e l'affetto" in questi mesi in cui la po-
litica ha preso, per ovvie ragioni, il sopravvento. "Grazie a mio
padre e mia madre - ha aggiunto Seri - I loro sacrifici mi hanno
permesso di diventare ciò che
sono oggi". Poco prima Omiccioli aveva sollevato il dubbio
sull'eleggibilità dello stesso sindaco e del nuovo presidente
consiliare, entrambi freschi assessori di un ente, la Provincia,
che l'opposizione pronostica in
default. "Posso garantire che il
bilancio è a posto e che la Provincia non rischia il dissesto",
ha subito replicato Minardi. Se
fosse stato vero il contrario, sarebbe
invece
scattata
l'ineleggibilità. Il resto della seduta consiliare, in un'aula stipata di pubblico fino a rendere la
temperatura interna quasi insopportabile, è scivolata via tra
un adempimento formale e l'altro. Da ieri siede ai lati del sindaco la squadra di assessori
composta da Stefano Marchegiani (vice sindaco), Marina
Bargnesi alle Politiche sociali,
Carla Cecchetelli alla triade Bilancio - Tributi - Patrimonio,
Caterina Del Bianco allo Sport,
L’EX AGUZZI:
«CONTRO DI ME
VENTICINQUE ESPOSTI
MA LA MIA NON SARÀ
UN’OPPOSIZIONE
DA PROCURA»
Samuele Mascarin ai Servizi
educativi e Marco Paolini a Urbanistica e Lavori pubblici.
Quattro dei sei assessori sono
stati sostituiti da Tarcisio Ciaroni ed Enrico Nicolelli per il Pd,
Riccardo Severi per la lista civica Noi Città e Carla Luzi per Sinistra Unita. Il sindaco ha assegnato altre due deleghe ad altrettanti consiglieri comunali: a
Cristian Fanesi, del Pd, la Protezione civile, mentre a Mattia De
Benedittis, della lista civica Noi
Giovani, le Politiche giovanili.
Seri ha iniziato il proprio discorso di saluto rivendicando "l'
orgoglio e la consapevolezza
dell'attuale difficoltà". Nella cit-
tà che ha i più alti indici di disoccupazione in regione, si avverte l'esigenza di rigenerare
un'intera comunità, appellandosi "a regole e a valori condivisi: Fano deve essere riconciliata". Il male delle divisioni è ritornato anche nell'intervento
dell'ex sindaco Stefano Aguzzi
(Insieme per Fano): sono costate la sconfitta della maggioranza uscente e un clima di conflitto permanente: "La mia non sarà opposizione da Procura
com'è stata fatta dall'opposizione precedente, che contro di me
ha presentato 25 esposti".
Osvaldo Scatassi
I 90 anni della Combattente
fresco di stampa e ripercorre i
due decenni successivi. Il suo
autore, il consigliere e
responsabile tecnico Marino
Serafini, l'ha presentato durante
la cerimonia del novantesimo
anniversario, cui ha partecipato
il sindaco Massimo Seri. Dopo il
suo saluto, un convegno su
bocce, attività sportiva e giovani
La bocciofila è tra le associazioni
sportive più longeve di Fano e
vanta circa duecento iscritti. Sui
campi da gioco l'esibizione di sei
ragazzi seguiti dal Centro di San
Lazzaro: a ognuno di loro è stata
consegnata una medaglia.
I Lungarini si difendono: «Nessun reato»
LA REPLICA
Ribadiscono la loro estraneità ai
reati che la Procura contesta. Truffa alle assicurazioni, falso e turbativa d’asta per i quali il pm Cecchi
ha appena chiesto il rinvio a giudizio. «Il problema è di natura civile»
e sottolineano come tutto ciò li stia
mettendo in difficoltà con le banche. I fratelli Francesco e Paolo
Lungarini, titolari del gruppo di
imprese di costruzioni, dicono la
loro verità sulla vicenda nella quale sono imputati insieme con Paolo Sirri, ex agente della Fondiaria
Sai, Giuseppe Rizzo e Alberto Orazi, presidente del Consorzio stabile
del centro Italia, per via di quelle
presunte polizze false grazie alle
quali si sarebbero aggiudicati appalti. «I fratelli Lungarini sono to-
talmente estranei agli addebiti – si
legge in una nota della holding –
così come riconosciuto dall’agente
Sirri, che ha dichiarato di avere
agito da solo. Confermano la regolarità di tutte le cauzioni rilasciate
da chi aveva non solo la qualità ma
anche tutti i poteri per impegnare
la compagnia come sempre accertato dai notai. Sono stati proprio i
Lungarini, nel 2010, in buona fede,
a comunicare alla Sai l’elenco delle
polizze stipulate dal Sirri, scoprendo che non erano state registrate. I
Lungarini seppur in ritardo nei pagamenti dei premi, confidavano
sulla validità delle stesse in quanto
la normativa prevede che le fideiussioni emesse a favore delle
pubbliche amministrazioni sono
valide a prescindere dal pagamento del premio. La Pa quindi era ed è
tuttora perfettamente tutelata. Il
Un’aula di tribunale
La Rocca
Malatestiana
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bocciofila in festa
Novant'anni sono un traguardo
importante anche per
un'associazione e la bocciofila La
Combattente, che ha la propria
sede e i campi di gara in via Tito
Speri al Vallato, li ha festeggiati
proprio in questi giorni. Ora
l'intera storia di questo sodalizio
sportivo fanese, che proprio
l'anno scorso ha vinto il
campionato italiano di terza
categoria, può essere letto su
due diversi volumi,
complementari l'uno all'altro. Il
primo, scritto qualche tempo fa,
riguarda i primi settant'anni di
attività, mentre il secondo è
Porte sbarrate alla Rocca Malatestiana «sine die», almeno finchè
non si placherà la polemica che
ha investito i ragazzi dell’associazione culturale Work in Progress
(che gestiscono le attività interne
dal 2012), per un annunciato
esposto dove si chiedono chiarimenti sulle autorizzazioni rilasciate in merito all’attivita di bar
nello spazio pubblico. Alle accuse di concorrenza sleale, i giovani
di Work In Progress hanno risposto con la linea dura, sospendendo ogni attività. «Questa è una sana protesta – si legge nel cartello
affisso - vista la continua mancanza di rispetto nei confronti
delle centinaia di persone che in
questi anni hanno collaborato e
lavorato, volontariamente e gratuitamente, alla realizzazione, allestimento e organizzazione dello spazio e degli eventi nella Rocca Malatestiana, Work in Progress decide di sospendere per
protesta tutte le attività e gli eventi fino a data da stabilirsi. Il monumento rimarrà visitabile negli
orari stabiliti, dalle 20 alle 22».
Immediata la reazione del Comune e del neo assessore alla Cultura Stefano Marchegiani. «Ho fissato un appuntamento per domattina alle 12 (oggi per chi legge
ndr) sia per conoscere i ragazzi di
Work in Progress, che stanno facendo un lavoro egregio, sia per
fare un punto con tutti gli uffici
si con l’amministrazione precedente mi risulta che Work in Progress abbia una autorizzazione
di due mesi per la somministrazione di bevande, in ogni caso verificheremo il tutto, ci interessa
instaurare un rapporto costruttivo con i giovani, evitando le polemiche, tanto che se il Comune dovesse avere le risorse disponibili,
proporrò di finanziare direttamente l’associazione». «Le regole
vanno rispettate da tutti – spiega
Filippo Bacchiocchi, titolare del
Bar Aurora di piazza XX Settembre nonché presidente comitato
Apriamo il centro – se i ragazzi
della Rocca hanno tutte le autorizzazioni, noi non solo li sosterremo ma cercheremo delle forme di collaborazione, si tratta di
un progetto utile a portare giovani e famiglie nel centro, che resta
vivo solo se è attrattivo».
Stefano Mascioni
problema dunque è esclusivamente di natura civilistica e riguarda il
tardivo pagamento dei premi, motivato da un rapporto di lunga durata e dal fatto che gli stessi Lungarini erano a loro volta creditori di
importanti somme. Che le polizze
siano valide è dimostrato anche
dal fatto che la fondiaria Sai, appreso il fatto, non l’ha comunicato
alle amministrazioni in possesso
di fideiussioni rilasciate dall’agente e ha avviato azioni giudiziarie
esclusivamente nei suoi confronti.
I Lungarini evidenziano altresì che
le notizie di presunti gravi reati
creano preoccupazione tra le Banche e ciò penalizza pesantemente
l’attività del Gruppo. Le notizie
d’indagine non possono precedere
la sentenza di un giudizio che non
è ancora iniziato e che, auspicabilmente, non inizierà».
«Multe ai bagnanti
e sporcizia, così non va»
TURISMO
Sul punto di rientrare anche il divieto di fare il bagno nella zona
dell'Arzilla, ma la preoccupazione continua a essere alta fra gli
operatori balneari di Fano. «La
stagione turistica 2014 è iniziata
molto male», sostiene Oasi Confartigianato, associazione di categoria che punta il dito dell'accusa
contro il Comune di Fano: «Invece di agevolare il compito delle
imprese, sta facendo di tutto per
complicarlo e renderlo impossibile». Nella zona turistica a sud
del fiume Metauro ha creato malumore il fatto che «il servizio Lavori pubblici non sia stato in grado di pulire il sottopasso Rio Crinaccio, tra la statale Adriatica e
via Ammiraglio Cappellini: l'intervento è stato realizzato e pagato dagli operatori interessati». La
nota sottolinea che il deposito di
fango nel sottopasso era stato segnalato al sindaco Massimo Seri,
poi sul posto per un sopralluogo,
e che gli uffici avevano annunciato l'opera di pulizia entro la giornata di sabato scorso. L'altro ieri,
sempre in via Ammiraglio Cappellini, «sono stati elevati numerosi verbali alle auto dei bagnanti». Commenta Oasi Confartigianato: «Si è avuta la conferma che
l'ente locale sta facendo di tutto
per impedire il rilancio delle attività turistiche. La categoria degli
operatori balneari, stanca e amareggiata per quanto sta accadendo, chiede con forza alla nuova
giunta di creare un'apposita delega per le manutenzioni e il decoro della città. Di proseguire il risa-
namento del torrente Arzilla avviata dalla precedente Amministrazione. Di realizzare le doppie
condutture in prossimità dei fossi, per evitare i divieti di balneazione. Di coprire e sistemare le foci dei fossi più rilevanti, quali il
rio Crinaccio e rio Marsigliano.
Di evitare contravvenzioni per divieto di sosta nelle zone mare e di
realizzare i sottopassi dove non
ci sono, provvedendo a tenere in
buono stato e pulito i passaggi già
esistenti, compresi i sottopassi
idraulici. In molti casi sono gli
unici utilizzabili per raggiungere
le zone mare». Tornando all'Arzilla, nella tarda mattinata di ieri
l'agenzia ambientale Arpam ha
informato il Comune che il livello
dei batteri coliformi è tornato inferiore al limite di legge, quindi il
divieto poteva essere revocato.
O.S.
CRITICA
CONFARTIGIANATO
IN PARTICOLARE
PER LE SPIAGGE
DI TORRETTE
E PONTE SASSO
-MSGR - 14 PESARO - 56 - 24/06/14-N:
56
Sport
Martedì 24 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
«Marinelli unica risorsa del calcio dorico» Vis, addio
IL DIESSE MARCACCIO
ANCONA I sogni di mercato («Attendo le risposte dei calciatori top per
la categoria. Le aspetterò fino all'
ultimo, diciamo una ventina di
giorni, solo dopo andrò su seconde
e terze scelte. Finché i sogni non
svaniscono, è giusto sperarci»). E
la cruda realtà. «Se sono rimasto
qui è per Andrea Marinelli. È l'unica risorsa che ha il calcio anconetano. Il presidente va tutelato in
tutti i modi, specie dal punto di vista finanziario. Alternative a lui
non ce ne sono, e l'anno scorso l'ho
capito dopo tre giorni. Se lascia
uno sponsor, l'Ancona va comunque avanti; mollasse Marinelli, la
squadra tornerebbe nei dilettanti». Sempre più uomo di Marinelli,
Sandro Marcaccio. Il ds aveva già
spiegato molto, e ribadisce «Anco-
na come nome, insieme ad altre
piazze, è il massimo in Lega Pro.
Ma l'obiettivo sarà la salvezza e basta. Siamo una matricola, il budget, alto, medio o basso, non c'entra». E spiega. «Conto di confermare 12 o 13 giocatori. Se li tengo è
perché credo che possono dare di
più rispetto all'ultima stagione, chi
per età, chi per il poco spazio avu-
to, chi perché veniva da un periodo
di inattività. Poi dovremo aspettare». E passa in rassegna il lavoro
da fare. «A Lori affiancherò un portiere esperto. In difesa prenderò
due terzini over e un paio di centrali. A centrocampo (dopo Moretti, ndr) altri due rinforzi. E siccome
passeremo dal 4-3-3 al 4-2-3-1, stavolta niente play. Ma so già che in
mezzo servirà la riflessione più
lunga». E poi. «Sugli esterni ho in
mente due arrivi, forse tre. E da ultimo un'altra prima punta». Riassunto: «Una dozzina di entrate. Da
qui a settembre. Per il ritiro del 24
luglio qualcosa mancherà. Il varo
dei gironi? Un altro elemento che
ci fa aspettare». Marcaccio chiude
così: «In bocca al lupo agli Allievi
che domani a Chianciano Terme
cominciano la fase finale».
M. Nat.
Il diesse Marcaccio
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Nicola Moretti, 27 anni, è il primo acquisto dell’Ancona neopromossa in Lega Pro
ANCONA PRIMO COLPO
ARRIVA MORETTI
Preso il centrocampista del Matelica, che esordirà tra i prof
«E’ un sogno che si avvera, per me è una occasione incredibile»
CALCIO LEGA PRO
ANCONA Sandro Marcaccio ripete
la solfa del mercato di attesa, ma
poi piazza il primo colpo. È Nicola Moretti. Accordo annuale con
l'Ancona. Nell'ultima stagione il
centrocampista di Recanati ha
conteso ai dorici il salto in Lega
Pro con la maglia del Matelica
(26 presenze, cinque gol); adesso
passa di qua. «È un'occasione
enorme. E una soddisfazione incredibile» dice Moretti.
Per lui una vita nei dilettanti:
dal 2004 al 2012 alla Recanatese
(due campionati in Promozione,
uno in Eccellenza, i restanti cinque in serie D), quindi la parentesi di Civitanova, con Giovanni
Cornacchini allenatore, infine il
Matelica. Un esordiente nei professionisti: spaventato? «Di sicuro il ritmo sarà più alto e bisognerà farsi trovare pronti. Nel mio
caso, la C me la sono sudata parecchio. Forse ci arrivo con un
po' di ritardo. Ma il calcio è questo, darò più del massimo». Ancora. «È successo tutto così in
fretta. Tutto in una settimana.
Devo ringraziare il mio ex presidente, Canil, per la comprensione. Mi ha lasciato andare, ha capito che non potevo farmi sfuggire un'opportunità simile». Poi si
inquadra. «A centrocampo gioco
dappertutto. In mezzo, da ester-
no e anche da interno, che poi è il
ruolo in cui mi vedo di più. Ma ho
fatto pure il rifinitore dietro la
punta. Ad Ancona sarà 4-2-3-1?
D'accordo, va bene. Mi metterò
sotto per provare a guadagnarmi
il posto. E se ci dovessi riuscire,
decida il mister: dopo l'esperienza condivisa a Civitanova, Cornacchini è certamente uno stimolo in più per il sottoscritto». Una
sicurezza in D, Moretti. Ma tutto
da scoprire in Lega Pro: due le categorie di differenza. «Se mi riconosco una qualità è quella di non
essere presuntuoso. Mi metterò
a disposizione con la massima
umiltà. So bene che dall'altra parte avrò giocatori fortissimi. Sono
convinto di essermela guadagnata dopo tanti sacrifici». Magari
anche con qualche bella prestazione contro l'Ancona. All'andata, a ottobre, ci è scappato il gol
del pari. Andrea Marinelli ha
sempre straveduto per lei. «Ho
parlato col presidente solo al telefono. Ci conosceremo presto».
NICOLA: «RITROVO
CORNACCHINI DOPO
L’ESPERIENZA COMUNE
DI CIVITANOVA
DOPO TANTI SACRIFICI
MI MERITO IL PALCOSCENICO»
Ecco, ma ce la spiega la storia
del Moretti tifoso dell'Ancona?
«Tifoso è troppo. Al primo posto
c'è la Juve. Dell'Ancona sono
sempre stato simpatizzante. Al
Del Conero negli anni mi sono visto diverse partite». Ma c'è dell'altro. La laurea in legge. E adesso il
praticantato nello studio di papà
Piergiorgio. La Lega Pro e anche
l'esame da avvocato, a novembre. «Mi aspetta un doppio scoglio, so che sarà durissima, ma
quante motivazioni. E che orgoglio essere il primo colpo di mercato dell'Ancona».
E ieri il ds Marcaccio ha chiuso
definitivamente il capitolo coi
calciatori dell'anno passato, salutando anche Andrea Sivilla. All'
attaccante molisano non sono bastati il grande inizio e il bottino
da sette reti (l'ultima a metà novembre). Ora piace al Fano. Le
conferme restano dodici barra
tredici, anche se per qualcuno
non c'è ancora l'intesa economica: Lori, Barilaro, Mallus, Cacioli,
Bambozzi, Gelonese, Tavares,
Bondi, Di Ceglie, Paoli, Pizzi,
Morbidelli e forse Di Dio.
Intanto, rinnovo ufficiale per il
preparatore dei portieri Giancarlo Tagliati. E nello staff medico,
insieme ad Andrea Stronati, dovrebbe trovare posto anche il dottor Marco Conio.
Michele Natalini
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Foiera e Di Carlo
Restano Bugaro
e Giorgio Torelli
CALCIO SERIE D
PESARO Dopo 5 campionati e
163 presenze, Alex Foiera lascia la Vis Pesaro. Inizia col
botto la settimana dedicata ai
colloqui con una vecchia rosa
divisa fra saldo delle pendenze arretrate, conferme e saluti. Comincia proprio con l’addio del 13esimo giocatore più
presente nei 116 anni di storia
biancorossa. Ma era un «botto» già messo in preventivo
dall’annunciata rivoluzione.
Un po’ voluta dalla Vis e un
po’ voluta dallo zoccolo duro.
Foiera appartiene all’ultimo
caso. Ieri il portiere cesenate che non era atteso ai colloqui
in sede - ha anticipato Leonardi comunicandogli telefonicamente la sua richiesta (legittima) di svincolo. Non c’è ancora una destinazione precisa,
ma, dopo 5 anni una voglia di
Foiera di cambiare palcoscenico con auspicabili prospettive di salto di categoria. «Ne
prendiamo atto, ci separiamo
in assoluta serenità e gli auguriamo le migliori fortune» si è
limitato a commentare Leonardi che ieri ha invece incontrato Bugaro, Giorgio Torelli
e Di Carlo. E qui arrivano due
conferme e un addio. Quello
di Jonathan Di Carlo. Che già
aveva salutato un’estate fa
(quando il suo cartellino era
ancora del Cesena) salvo poi
autoproporsi alla vigilia del
raduno ad un bis in biancorosso ben accetto dalla Vis.
Quest’anno il 21enne di Montemaggiore al Metauro non
rientra nei piani. Saluta dopo
2 campionati e 7 gol segnati.
Nella Vis 2014-2015 ci saranno
invece Gianluca Bugaro e
Giorgio Torelli. Pronti rispettivamente al terzo e quinto anno in biancorosso. E anche
qui nessuna sorpresa: «C’è reciproca soddisfazione di continuare – ricorda Leonardi –
Bugaro diventa over, ma il
suo rendimento e i 9 gol segnati quest’anno parlano per
lui. Giorgio Torelli è un ragazzo che non ha mai avuto una
parola fuori posto e che tatticamente possiamo anche pensare di riproporre in versione
jolly». Domani altri colloqui:
sono attesi Martini (altri saluti in vista), Pangrazi e Giorgio
Vagnini. Gli ultimi due sono
vincolati alla Vis e, salvo sorprese, saranno parte dell’annata 2014-2015, con Giorgio
Vagnini che spera di trovare
da over quelle fortune che
non ha trovato da under
(quando ha trovato solo infortuni). Settimana intensa dove
ci sono anche operazioni in
entrata in dirittura d’arrivo.
«Viviamo positivamente questo momento – sottolinea Leonardi – Ritengo che la Vis in
questo momento abbia davvero bisogno di un fresco vento
di rinnovamento».
Daniele Sacchi
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Cavaliere piace al Fano
Attacco Fano
spunta anche
l’ipotesi
di Cavaliere
La scorsa stagione
11 gol con la Maceratese
e prezzi abbordabili
CALCIO SERIE D
FANO L’incontro con Sivilla non
ci sarà. Semplicemente perché
c’è già stato. Il che non esclude
ce ne possa essere presto un altro. Qualora fosse, sarebbe perché le parti vogliono stringere.
Tanto per cambiare, allo stato
dell’arte c’è una forbice tra domanda e offerta. E non sembra
esserci alcuna possibilità che il
Fano arrivi anche solo nei paraggi della proposta che convinse il giocatore ad accettare l’Ancona. Dopodiché un supplemento di riflessione sull’adattabilità dell’ex Agnonese al
4-3-1-2 che Alessandrini pare
avere in testa non guasterebbe,
premesso che Cornacchini ne
ha parlato bene e che al nuovo
allenatore granata piace. E’ appunto che Sivilla si è affermato
come punta esterna nel 4-3-3 e
qui dovrebbe agire come seconda punta. Piacerebbe anche Borrelli, che di Sivilla condivide il
procuratore (Cardinale) e che è
stato sottoposto all’attenzione.
Soprattutto il ds Canestrari ne è
un estimatore e uno del genere
oltretutto potrebbe anche fare
il trequartista o sdoganare il
4-3-3 di cui sopra. L’ambito di
spesa del club granata è però a
medio raggio e non permetterebbe poi di prendere uno che
sia più centravanti. D’accordo
infatti che Alessandrini non
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RESTANO CALDE
LE PISTE CHE PORTANO
A SIVILLA, BORRELLI
E PESARESI
LUNARDINI SEMPRE
IN STAND BY
Boccanera resta alla Fermana
e il Matelica conferma Spitoni
CALCIO SERIE D
Alex Foiera
ama chi pianta le tende in area,
ma nei sedici metri bisogna comunque entrarci. E nemmeno
si deve chiedere troppo a Pesaresi, un altro che si muove parecchio.
Su questo fronte imminente
un nuovo incontro con la Vigor
per siglare il trasferimento, di
cui sono state già messe a punto
le basi, e a quel punto la questione sarebbe tutta in mano al giocatore, che ha comunque facoltà di dire no. In regime di vincolo, ne nascerebbe però un inevitabile braccio di ferro. Tornando al centravanti che non c’è, ha
preso quota nelle ultime ore la
candidatura di Cavaliere. 11 gol
con la Maceratese nell'ultima
stagione, va per i 34 ma presenta il vantaggio di non costare come gli attaccanti da 15-20 gol e
di sapersi destreggiare da prima punta come da seconda. Infine le conferme ancora da evadere. Con Lunardini in stand by
restano quelle degli under (ma
lì decide solo il Fano) e di Torta
e Fatica. Canestrari però non le
ha mai considerate in discussione e con il procuratore dei due,
che è Allegrini, dice di aver già
da tempo sagomato l’intesa.
Andrea Amaduzzi
Continuano i movimenti di mercato in un'ottica generale di parziale ridimensionamento. Partiamo dalla serie D dove il numero
uno della Fermana potrebbe essere anche nella staguone che va ad
iniziare Pierpaolo Boccanera: il
giovane numero uno, classe
1996, di proprietà dell'Atalanta
potrebbe vestire ancora il gialloblu nel caso in cui non si spalanchino le porte della Lega Pro.
Sempre in D non è escluso che
Emanuele Gasparrini, faro e capitano del Portorecanati, possa seguire Matteo Possanzini nella
sua avventura alla Vis Pesaro.
Confermato, invece, a Matelica, il
portiere Spitoni. La squadra di
patron Canil mantiene lo zoccolo
duro. In Eccellenza dovrebbe ripartire da Renzo Morreale il Trodica del presidente Cardinali, dopo l'ottima stagione appena conclusa da neopromossa. Sempre
in Eccellenza il Tolentino ha un
nuovo pilastro difensivo: i cremisi potranno contare sulle prestazione di Nicola Focante, classe
1983, nell'ultima stagione protagonista con la maglia della Vigor
Senigallia agli ordini di mister
Alessandrini. Il tecnico, che ha
compiuto una vera impresa con
la Vigor, potrebbe ritrovare ora
al Fano il bomber Denis Pearesi,
tra i pezzi pregiati sul quale in
molti hanno messo gli occhi (vedi
anche Maceratese e Fermana).
R.Cru.
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PRIMO PIANO
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
IL NODO SICUREZZA
DELLE DUE L’UNA
NESSUN RISULTATO
«O PESARO E’ SPARITA DALLE
CARTINE O I NOSTRI POLITICI
NON SI FANNO SENTIRE»
«DOVE SONO FINITE
LE PROMESSE DI BUBBICO,
IL VICEMINISTRO?»
«Con un rinforzo di soli 3 uomini in più
è come invitare i criminali a venire qui»
Il Siulp fa il confronto con Rimini: «Loro 60 in più sul 2013: presi in giro»
«UNA PROVINCIA ignorata,
negli ultimi tre anni, sul fronte
della sicurezza. Lo dimostra il rinforzo che il ministero concede anche quest’anno: dal 6 luglio al 31
agosto verranno aggregati solo tre
uomini». E’ questa la sintesi
dell’intervento di Marco Lanzi,
segretario Siulp, che commenta il
cosidetto ‘contentino’. Il punto,
evidenzia Lanzi, è che «ci sentiamo presi in giro soprattutto tenendo conto delle aliquote importanti di rinforzo destinate ad altre
province italiane. A Rimini
quest’anno sono stati assegnati
ben trecento uomini di rinforzo,
60 in più rispetto alla scorsa stagione: 86 per la Questura, 8 per la
Stradale (sino all’8 settembre), 10
per la polizia Ferroviaria, 155 Carabinieri, 36 Finanzieri e 5 del
Corpo Forestale. A Rimini si sono lamentati perché questi rinforzi non sono stati assegnati prima
per poterli impiegare in occasione della “Notte Rosa” del 5 luglio». «Pur tenendo conto delle diverse realtà — scrive Lanzi — è
incomprensibile ed inaccettabile
una tale differenza di trattamento
tra Pesaro e Rimini. Anche le nostre principali città sono sul mare
e in estate la popolazione raddoppia con il conseguente aumento
esponenziale dei problemi legati
alla sicurezza, dai furti nelle abitazioni, alle rapine all’abusivismo.
Inoltre, da più di dieci anni chiediamo che Fano venga elevato di
livello anche a fronte delle infiltrazioni di associazioni criminali
quali la camorra. Lo stesso Procuratore di Pesaro, Manfredi Palumbo ha più volte lanciato l’allarme
in merito. Le ragioni di tali decisioni ministeriali possono essere
3
••
IL PUNTO
La circolare
Da alcuni giorni il
ministero dell’Interno ha
reso noto
i rinforzi concessi alle
province italiane per
affrontare l’imminente
stagione estiva
La protesta
Il fatto che a Pesaro siano
stati inviati solo tre
uomini in più, dal 6 luglio
al 38 agosto, ha scatenato
le proteste e l’ironia di
due dei sindacati di
polizia, Silp e Siulp
DI
QUESTO
PASSO LA
PIAZZA
DIVENTA
SGUARNITA
Poliziotti di
quartiere in
piazza del
Popolo
mentre
parlano con
i colleghi
della
Volante:
l’organico
però
piange...
MARCO LANZI, SIULP
‘In Riviera si sono lamentati
perchè volevano impiegarli
direttamente nella Notte rosa’
soltanto due: o a livello centrale
Pesaro non figura sulle cartine geografiche o i nostri amministratori politici locali e rappresentanti
istituzionali non fanno sentire la
loro voce. Per quanto riguarda Rimini, i politici locali, di concerto
con il Questore ed il Prefetto, si
sono fatti sentire ed hanno inviato varie interrogazioni al Ministero dell’Interno per sollecitare l’invio di un contingente adeguato
per numero e permanenza alle esigenze locali lavorando in stretto
raccordo con il viceministro Filippo Bubbico. Lo stesso viceministro che lo scorso 25 novembre
era venuto a Pesaro per incontrare le autorità locali e i sindacati di
polizia e che ci aveva promesso
che si sarebbe impegnato per la
“Nuova Questura”, per mandare
nuovo personale a Pesaro, per fornire nuovi mezzi alla Polizia Stradale, per elevare di fascia il Commissariato di Fano, per trovare
una nuova sede al Commissariato
di Urbino sotto sfratto».
«DOPO TALE incontro— prosegue Lanzi — quali passi sono stati fatti a livello locale per ricorda-
QUESTURA DA VIA GIUSTI. SI STANNO VALUTANDO I LOCALI DELL’INPDAP
Uffici amministrativi in via Manzoni?
SI MUOVE qualcosa, forse, se non per la nuova
Quesura, almeno per quanto riguarda la nuova sede
degli uffici Amministrativi ed Immigrazione della
Questura, attualmente ubicati in via Giusti e sotto
sfratto dallo scorso dicembre. Tutti gli uffici potrebbero essere trasferiti poco lontano, in via Manzoni,
negli uffici dell’Inpdap, che attualmente sono vuoti,
essendo confluita l’Inpdap nell’Inps. Come noto, la
Provincia ha venduto lo stabile alla “Valoreimmobiliare S.r.l.” che ha già avviato la procedura di sfratto.
«Adesso — scrive il Siulp — il personale è costretto
a lavorare in locali che violano le più elementari norme di sicurezza: per la mancanza dei requisiti non ci
sono stati assegnati il certificato prevenzione incendi né quello di conformità dell’impianto elettrico.
Chiaramente, l’attuale proprietario dell’immobile
non ha nessuna intenzione di spendere 70.000 euro
per sanare tale situazione in quanto vuole entrare in
possesso dei locali. Qualsiasi lavoro di manutenzione, anche il più limitato, non può essere eseguito per
la totale mancanza di risorse. E’ indispensabile trovare il prima possibile una soluzione».
ED ECCO la proposta Inpdap. «Attualmente — scrive il Siulp — si stanno valutando i locali dell’ex
Inpdap, viale Manzoni, 34. Si tratta di un edificio dislocato su cinque piani e un piano seminterrato che
occupano circa 1700 metri quadri. Gli uffici sono a
norma, provvisti dei necessari certificati, in buono
stato e non dovrebbero essere necessari eccessivi investimenti per adeguarlo alle nostre esigenze. Mancano del tutto un garage ove disporre gli automezzi e
dei locali da adibire a magazzino per il vestiario e gli
armamenti. Sarà importante per la realizzazione di
questo progetto trovare delle soluzioni adeguate, in
accordo con altri attori istituzionali. Il fatto positivo
è che gli uffici dell’ex Inpdap sono liberi ed essendo
di proprietà statale possono essere offerti ad un canone d’affitto accettabile dal Ministero. Chiederemo al
Questore di valutare nel dettaglio, insieme alle altre
organizzazioni sindacali, la percorribilità di tale progetto».
re al viceministro le sue promesse? La situazione è ulteriormente
peggiorata: anche l’Ufficio immigrazione e gli uffici amministrativi della Questura sono sotto sfratto. Tutto questo nonostante siano
attualmente molteplici i canali di
contatto tra i nostri rappresentanti e l’attuale governo, anche a livello di incarichi nazionali assunti
dai nostri politici locali. Purtroppo, i risultati sono evidenti e, paradossalmente, rischiano di produrre effetti negativi ancora maggiori: è come se si invitassero i criminali a spostare il loro raggio d’azione da Rimini a Pesaro, ove le forze di Polizia non vengono rinforzate neanche durante l’estate e sono sempre più ridotte all’osso».
Punto dolente
Al di là dei rinforzi risibili,
il problema di fondo resta
il fatto che nessun passo
avanti si è fatto sulla
nuova questura. Lanzi:
«Per quella siamo ancora
all’anno zero. Rimarrà un
sogno irrealizzato, anche
alla luce del disinteresse
che a livello centrale
mostrano per la
sicurezza della nostra
provincia».
PESARO
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
9
IL CASO SINDACATI DAVANTI AL MUNICIPIO: «REGIONE E COMUNE CI DIANO UNA RISPOSTA»x
Servizio scuolabus a grave rischio: presidio in piazza
UN PRESIDIO di fronte al Municipio di Pesaro è stato organizzato per questa mattina, dalle 9 alle 12.30, da lavoratori e
sindacati dei trasporti aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Trasporti e Usb per avere garanzie sul servizio di scuolabus.
ro ed efficiente e dall’altro, per razionalizzare costi, aumentare
la produttività e garantire nel rispetto dell’occupazione e del
contratto, un risparmio per gli enti locali che altrimenti ricadrebbe sulle famiglie e sui cittadini».
«LO SCOPO della manifestazione, che si svolgerà in concomitanza con la riunione della giunta, è sensibilizzare ancora una
volta gli enti locali sul tema delle gare del trasporto pubblico
locale e l’inserimento delle attività di scuolabus nelle gare stesse — spiegano i sindacati —. Sono mesi che la nostra proposta
è stata inviata a Regione, Provincia e principali comuni del territorio. La scelta di inserire l’attività di scuolabus è molto importante da un lato per garantire alle famiglie un servizio sicu-
I SINDACATI avevano lanciato questo appello più volte, ma
fino ad ora non hanno ancora ricevuto risposte: «Nonostante le
nostre proposte siano state accolte e valutate positivamente da
vari enti locali – proseguono - a tutt’oggi non è seguita alcuna
azione rivolta in tal senso. Per questo motivo oggi porteremo in
piazza le nostre idee, con l’auspicio che il neo eletto sindaco di
Pesaro ci ascolti».
ali.mu.
PROVINCIA NOMINATO VICE, SARA’ ANCHE IL COMMISSARIO FINO A DICEMBRE
Ricci lascia e sceglie Galuzzi
Approverà il bilancio consuntivo con 2 milioni di avanzo
MATTEO RICCI non è più il presidente della Provincia. Scade oggi il suo mandato e il sindaco ha deciso di dedicarsi a
tempo pieno al suo nuovo ruolo amministrativo. In viale Gramsci, gli succede come commissario Massimo Galuzzi, nominato vice presidente pochi giorni addietro. Sarà Galuzzi ad approvare, in solitaria, il bilancio consuntivo 2013 entro la
fine del mese. Insieme a Ricci, decadono
la giunta e il consiglio provinciale. Fino
a pochi giorni fa, le voci davano Ricci nella doppia veste di sindaco e commissario
almeno fino alla fine del mese, per il via
libera al consuntivo. «Se fossi rimasto fino al 30 — spiega Ricci —, avrei dovuto
accettare l’incarico di commissario, per
poi dimettermi fra una settimana. Sarebbe stato un percorso più farraginoso. Lascio la Provincia in buone mani, Galuzzi
garantisce continuità politica e amministrativa, conosce bene tutte le questioni».
Al commissario spetterà il compito di traghettare la Provincia, declassata a ente di
secondo livello, fino alla nomina del nuovo presidente scelto tra i sindaci, che dovrebbe avvenire entro dicembre. Ma per
prima cosa, dovrà approvare in settima-
LA MOTIVAZIONE
«L’ente è in buone mani, io ho tanti
impegni e Fassino mi ha nominato
nella commissione città-Stato»
na il consuntivo 2013 (con 2 milioni di
euro d’avanzo), come commissario, anche se la conferma del nuovo incarico arriverà solo fra una ventina di giorni,
quando sarà ufficializzata dal prefetto.
IN REALTA’, Ricci non si dedicherà solo al suo ruolo di sindaco. Oltre ad essere
vice presidente dell’assemblea nazionale
del Pd, ha avuto anche un nuovo incarico: «Il presidente dell’Anci Piero Fassino mi ha nominato nella conferenza Stato-Città. Sarò quindi tra i sindaci che dovranno gestire la trattativa con il governo su tutti i temi più importanti che riguardano gli enti locali. Lo stesso sindaco di Torino mi ha annunciato poi un ulteriore mio coinvolgimento dentro l’Anci nazionale. Quindi — osserva Ricci —
la decisione di non diventare commissario della Provincia è maturata considerando l’impegno gravoso in Comune e
l’ulteriore incarico nei Comuni italiani,
unito al ruolo politico nazionale. Chi fa
troppe cose, rischia di farle male. Continuerò — conclude il sindaco — a seguire
le vicende della trasformazione dell’ente
e l’applicazione della riforma sia attraverso il nuovo ruolo che l’Anci mi ha conferito, sia soprattutto come sindaco della
città capoluogo».
pa.ba.
IL RISIKO DELLE NOMINE
Marche Multiservizi
resta Domenicucci
entra Pia Gennari
E’ IL RISIKO delle nomine. Il sindaco
Matteo Ricci prima di lasciare la guida
della Provincia ha messo le mani nel
dossier Marche Multiservizi.
Innanzitutto ha sostituito Marco
Domenicucci come rappresentante
della Provincia nella multiservizi. Al suo
posto andrà Maria Pia Gennari, che ha
appena lasciato libera la presidenza di
Aspes spa per Luca Pieri. Ma
Domenicucci rimarrà, almeno per
alcuni mesi, presidente di Marche
Multiservizi. Infatti sarà il comune di
Pesaro ad indicare il presidente e Ricci
vuole tenere Domenicucci in sella
almeno fino alla fine dell’anno se non
oltre. In attesa di capire gli scenari a
venire in tema di nomine ed elezioni:
presidente della nuova Provincia e
candidature Pd per le regionali. Ora si
farebbero i nomi di Tagliolini, Nobili e
Galuzzi, ma siamo troppo in anticipo.
Maria Pia Gennari ha dalla sua l’essere
donna (su 7 membri del Cda di Marche
Multiservizi devono essere almeno tre) e
anche il non avere nessuna
incompatibilità con attività
amministrative negli ultimi due anni.
Per quanto riguarda Aspes spa, l’unica
certezza è la presidenza di Luca Pieri,
che fino ai primi di agosto farà il
presidente senza delega. Ad affiancarlo
tre dirigenti comunali (Pesaro potrebbe
indicare due donne, mentre Arceci non
ci sarà più) e un altro rappresentante del
capoluogo, ma facente parte della
maggioranza. Il Cda di Pesaro Parcheggi
sarà rinnovato per un anno in attesa che
venga inglobata da Aspes. Ricci vuole
risparmiare sulle indennità, tagliandole
a Pesaro Parcheggi, ma soprattutto a
Marche Multiservizi.
••
13
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
UNITALSI INAUGURATA NUOVA SEDE
L’ASSOCIAZIONE Unitalsi, sottosezione
diocesana di Fano, Fossombrone, Cagli e
Pergola ha inaugurato domenica scorsa, in
via del Torrente 3 (zona Trave, dietro la
chiesa) la sua nuova sede operativa.
All’evento ha partecipato il Vescovo,
monsignor Armando Trasarti, per la solenne
benedizione dei locali e delle persone.
CONFCOMMERCIO
Per Varotti
il commerciale
va separato
dal sociale
PORTONE CHIUSO
Ecco come si presentava ieri
mattina l’entrata della Rocca: una
lunga lettera di protesta. Qui a
destra un’immagine dell’interno
Work in Progress sbarra la Rocca
Ora il Comune cerca di mediare
Incontro con gli amministratori per il problema della licenza
E’ STATA una reazione di “chiusura” quella dei soci della Work
in Progress, dopo che gli esercenti fanesi hanno iniziato a raccogliere le loro firme contro l’attività commerciale (bar) che l’associazione culturale ha avviato all’interno della Rocca Malatestiana,
che ha in gestione. «In risposta
all’articolo uscito su il Resto del
Carlino — si legge sul cartello
esposto domenica sera sul portone serrato della Rocca Malatestiana — e vista la continua mancanza di rispetto nei confronti delle
centinaia di persone che in questi
tre anni hanno collaborato e lavorato, volontariamente e gratuitamente alla realizzazione, allestimento e organizzazione dello spazio e degli eventi all’interno della
Rocca Malatestiana, l’associazione Work in Progress decide di so-
spendere per protesta tutte le attività e gli eventi fino a data da stabilirsi. Il monumento rimarrà visitabile negli orari stabiliti con
l’ufficio cultura dalle 20 alle 22.
Ci dispiace per tutti coloro che in
questi giorni non potranno usufruire degli allestimenti e dei servizi che fino ad ora l’associazione
Work in Progress ha messo a disposizione».
HANNO affidato a queste parole
scritte il diritto di replica dei soci
dell’associazione giovanile. Ma
emerge anche che l’altra sera alcuni esponenti dell’amministrazione comunale hanno voluto incontrare i giovani che hanno da tre
anni in gestione la Rocca. Il tutto
per trovare — pare — una forma
di accomodamento ed anche, forse, per vedere di accelerare le pra-
tiche per il rilascio della licenza
per la mescita di alcolici. Fra l’altro la struttura, avendo una sola
entrata e quindi anche un sola
uscita, pare che abbia un’agibilità
per poco meno di cento persone.
Insomma i problemi sarebbero di-
BORIONI
Il dirigente di Confartigianato
scrive una lettera a Seri
in difesa dell’opera dei giovani
versi. A questo punto sarà interessante capire anche la posizione
del neo assessore Mascarin che
proprio sul problema Rocca aveva presentato una interrogazione
in consiglio comunale. Comunque tra i tanti che che si sono subito mossi a difesa di dell’associazio-
ne Work in Progress, oltre a diversi esponenti del Pd, anche Filippo Borioni presidente regionale
di Oasi Confartigianato, il sindacato dei Bagnini. «Chiediamo —
si legge in una nota inviata a Massimo Seri — che venga sostenuto
ed incentivato il progetto dell’associazione culturale “Work in
Progress” in merito alla Rocca
Malatestiana. L’Associazione culturale “Work in Progress” rappresenta un grande esempio di come
spazi poco sfruttati vengano restituiti alla comunità e siano una vetrina per le espressioni artistiche
e sociali del territorio a beneficio
dei cittadini e dei visitatori. Rappresenta, inoltre, un potente luogo di aggregazione trasversale a
tutte le fasce d’età». Alle 22 di ieri
la petizione aveva raggiunto 750
firmatari.
Tiziana Petrelli
«NON BISOGNA
confondere le attività
sociali e culturali con
quelle commerciali». Così
Amerigo Varotti, direttore
della Confcommercio a
nome degli esercenti che
sono insorti contro il bar
nella Rocca. «Il Comune ha
dato all’associazione Work
in Progress l’area della
Rocca Malatestiana per
svolgere, come da statuto
dell’associazione, attività
ed eventi di carattere
sociale culturale artistico e
creativo. Da questo punto
di vista nulla da dire, anzi
meritoria l’attività di
questa associazione di
volontariato. Spesso però, e
anche in questo caso, si
allargano le maglie delle
possibilità realizzando
attività commerciali che
non hanno nulla che
vedere con gli scopi
dell’associazione né coi
motivi per cui è stata
affidata all’associazione la
Rocca Malatestiana. Si crea
così una concorrenza sleale
inaccettabile nei confronti
dei pubblici esercizi che
esercitano legalmente
l’attività, che sono
sottoposti a miriadi di
controlli sia di qualità dei
locali, sia per l’esistenza di
requisiti di sicurezza e
igienico-sanitari oltre che
di carattere fiscale.
Sorprende che
l’associazione abbia
sospeso le attività culturale
perché non centra nulla».
••
FANO 15
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
NELLA VOTAZIONE SEGRETA PER LA
VICEPRESIDENZA DEL CONSIGLIO ANTONIA
CUCUZZA NON HA RACCOLTO UN SOLO VOTO
PARTE L’ERA SERI
LA NUOVA GIUNTA SONO ANDATE DELUSE LE ASPETTATIVE DELL’OPPOSIZIONE
Primo consiglio comunale, tutto da copione
Presidente è stato nominato Renato Minardi
E’ RENATO Claudio Minardi il
nuovo presidente del consiglio comunale, eletto alla seconda votazione con 19 voti, 4 sono andati a
Omiccioli, 2 schede bianche, nessun voto per Maria Antonia Cucuzza la cui candidatura è stata
proposta dall’ex sindaco Stefano
Aguzzi. Tutto è andato secondo
copione e la votazione segreta non
ha riservato sorprese per la maggioranza. Con la nomina di Minardi ai vertici del Consiglio ha trovato compimento l’accordo politico
all’interno del centro sinistra. A
farne le spese la consigliera Pd,
Rosetta Fulvi, seconda in termini
di voto a Minardi, che non ha visto riconosciuto il suo successo
elettorale: non è entrata in giunta,
non è diventata presidente del
NESSUNA SORPRESA
Sui banchi dell’opposizione
anche l’ex sindaco Aguzzi:
non ha lasciato a Serfilippi
Consiglio e neppure capogruppo.
Ruolo, quest’ultimo, affidato a Cristian Fanesi a titolo di risarcimento minimo per l’esclusione
dall’esecutivo. A Fanesi il sindaco
ha anche affidato la delega alla
Protezione civile, così come a Mattia De Benedittis, il primo cittadino ha attribuito le Politiche giovanili. Seri, che ha escluso all’ultimo momento un rappresentante
della lista dei giovani dalla giunta
per inserire Caterina Del Bianco
di Noi Città che, a suo dire, avrebbe dovuto rappresentare le istanze
dei giovani, poi attribuisce le Politiche giovanili a De Benedittis.
NESSUN riconoscimento neppu-
Una panoramica
del nuovo
consiglio
comunale: tante
le donne
presenti
re per Laura Serra che, pur essendo la più votata della lista civica
Noi Città, si è vista passare avanti
da candidate che hanno ottenuto
meno preferenze: Del Bianco nominata assessore, Barbara Brunori eletta vice presidente del Consiglio per la maggioranza e Riccardo Severi nominato capogruppo
della sua lista. Per la minoranza il
ruolo di vice presidente è andato
alla grillina Marta Ruggeri che è
••
anche capogruppo. Dieci, in totale, le donne che sono riuscite a fare il loro ingress: Rosetta Fulvi,
Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli, Sara Cucchiarini del Pd, Laura
Serra e Barbara Brunori per Noi
Città, Carla Luzi (Sinistra Unita),
Marta Ruggeri e Roberta Ansuini
(F5S), Maria Antonia Cucuzza
(Forza Italia). Di fatto, però, le signore saranno 8 su 24 in quanto le
due esponenti del Pd, Bargnesi e
A Fulvi e Ruggeri la palma dell’eleganza
TRA LE consigliere la Palma d’Oro dell’eleganza a Rosetta Fulvi
(Pd) che si è presentata con un golfino di pizzo bianco su vestito nero
e orecchini in tinta. Il black and white non tradisce mai: è stato scelto anche da Marta Ruggeri, votata come la più chic. Ha scelto un abito, blu e bianco, perfettamente adeguato all’occasione Laura Serra
che ha anche sfoggiato un nuovo taglio di capelli con orecchini rosa.
Un delicato panna per l’assessore Marina Bargnesi e un rosso corallo per Sara Cucchiarini. Giacca bianca su camicia grigio perla e un
filo di perle bianche al collo per Maria Antonia Cucuzza (forza Italia),
mentre l’assessore Cecchetelli (Pd) ha puntato sulla semplicità, così come Barbara Brunori e Carla Luzi.
Cecchetelli, nominate assessori,
hanno lasciato i seggi a Enrico Nicolelli e Terenzio Ciaroni. In ogni
caso si tratta di un bel passo in
avanti rispetto alla precedente legislatura dove le donne erano solo
due, Rosetta Fulvi, e Oretta Ciancamerla e nessuna nei banchi della maggioranza. Tanti anche le
new entry tra i consiglieri uomini: Federico Perini, Alberto Bacchiocchi, Enrico Fumante, Enrico Nicolelli e Terenzio Ciaroni
per il Pd. Mattia De Benedittis
per la lista Noi Giovani e per l’opposizione Aramis Garbatini della
lista civica «La Scelta Giusta per
Fano». Nei banchi dell’opposizione siedono anche il sindaco uscente Stefano Aguzzi che non ha lasciato il posto, come molti si aspettavano, al giovane Luca Serfilippi, e i candidati sindaci Hadar
Omiccioli (F5S), Davide Delvecchio (Udc), Giancarlo D’Anna
(D’Anna Sindaco) e Mirco Carloni (La Scelta Giusta per Fano).
Anna Marchetti
Falcioni (FI):
«Basta pianti
per avere
una poltrona»
«BASTA piagnucolare per
la presidenza del Consiglio
comunale, presidenza che il
centro sinistra non riconoscerà mai all’opposizione».
Mauro Falcioni, esponente
di spicco di Forza Italia, ex
assessore della giunta Aguzzi, critica Fano5Stelle per
aver rivendicato la guida
del civico consesso. D’altra
parte Falcioni aveva già preso le distanze dal suo partito quando, qualche giorno
fa, aveva avanzato analoga
richiesta indicando, per il
ruolo di presidente, la consigliera Maria Antonia Cucuzza. «Abbiamo perso — ribadisce — si mettano il cuore
in pace. All’opposizione
spetta solo la presidenza della Commissione controllo e
garanzia (presieduta nella
scorsa legislazione da Luciano Benini, ndr) ed è giusto
che sia così».
PICCOLE sfumature che
segnano la diversa posizione, all’interno di FI, tra Falcioni e Cucuzza, anche sulla
questione dei «giovani ribelli». A Cucuzza che si interroga dove siano i 120 iscritti
disillusi dal progetto Carloni, a cui fa riferimento Falcioni, quest’ultimo replica:
«Basta qualche conto: la coalizione di Carloni aveva 5 liste per 24 candidati uguale
120 persone».
••
16 FANO
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
Il cantiere nautico «Wider» ha varato il suo ultimo gioiello
Prova in
mare per
l’ultimo
gioiello
Wider
SE LA VELOCITÀ è il paradigma
dei nostri tempi, anche la nautica di casa nostra vi si adegua con ottimi risultati. Ne è un esempio quello che ha fatto con grande intelligenza e stile il cantiere Wider che ha presentato nei giorni scorsi in mare la sua ultima creatura: il Wider 32’, il nuovo «Express crui-
ser» di 32 piedi ideato da Tilli Antonelli.L’anteprima di questo innovativo
modello dell’azienda di Castelvecchio
di Monteporzio è stata anche un’importante occasione per presentare alla
potenziale clientela l’avanzamento dei
lavori del Wider 150’ e del Wider 165’,
i super yacht in alluminio che fanno
parte della produzione nella sede di
Ancona. L’elegante e spazioso Wider
32’, progettato da Fulvio De Simoni
per essere il tender perfetto del Wider
150’ o di qualsiasi altro super yacht, è
un modello estremamente personalizzabile e altresì un express cruiser, veloce, versatile e confortevole.
OSPEDALE
AFRICA CHIAMA
Domani appuntamento
alla Rocca Malatestiana
«Per una visita
dal cardiologo
appuntamento
a novembre 2015»
APERTURA eccezionale domani della XIII˚
manifestazione «Con l’Africa nel cuore», promossa
dall’associazione fanese L’Africa Chiama, attiva da
oltre dieci anni in Kenya, Tanzania e Zambia.
L’appuntamento alla Rocca Malatestiana sarà
dedicato al ricordo dei giornalisti Ilaria Alpi e Mira
Hrovatin, caduti in Somalia, durante un reportage sul
traffico di armi. Si comincia alle 17 quando bambini e
adulti potranno partecipare gratuitamente, previa
iscrizione (Tel. 0721865159), ad un laboratorio di
percussioni multietniche, guidati dal maestro Giorgio
Caselli a cura di Cremi del Comune. Poi alle alle
21,30 l’annunciato incontro «Non tacere. Vent’anni
dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin» con
Francesco Cavalli, direttore del Premio Ilaria Alpi e
autore del libro «La strada di Ilaria». Presenta Giorgia
Penzo, musiche di Elena Sanchi Trio.
Al centro i vincitori della grande sfida comica che si è tenuta allas Bcc Arena
LA SFIDA ALLA BCC ARENA DI TRE PONTI «IL FESTIVAL DELLA COMICITA’»
«Berto e la badant» ha fatto troppo ridere
Il duo Alessandrini-Montanaribatte tutti
UNA SERATA all’insegna del
buonumore e della solidarietà. Si
è inaugurato domenica il “Festival della Comicità” all’Arena Bcc
di Tre Ponti. Circa 600 persone
hanno assistito alla sfida tra talenti emergenti del cabaret organizzata dalla onlus fanese “Amore per
la Vita” in collaborazione con i ragazzi del “San Costanzo Show”.
Ben 14 concorrenti, di tutte le età
(e provenienti anche da fuori provincia), si sono sfidati a suon di
esilaranti sketch. Ma a far ridere
la platea è stata una verve comica
che non ti aspetti, quella del neo
sindaco Massimo Seri.
«HO ESITATO un po’ a salire
— ha detto — perché non mi sono ancora abituato ad essere chia-
mato “sindaco”. Guardavate nella
mia direzione ed io mi sono voltato indietro... aspettando che arrivasse Aguzzi». Da lì in avanti sono state quasi tre ore di gag. Il primo a salire è stato il trionfatore
della prima edizione: Manolo Magnabosco che ha rotto il ghiaccio
con “Che tuttanaio” una mitragliata di doppi sensi che però non
ha entusiasmato né il pubblico né
la giuria. Poi è toccato a “Gli Zomperi” (al secolo Alessio Tinti e
Francesca Biagi) con una scenetta
sulla “Agenzia delle Entrate” penalizzata da problemi di audio.
Ma erano «cose già viste e sentite»
per la giuria. Poi la schitarrata di
Davide Pagnini e Federico Corucci che hanno cantato “Mio figlio
sarà un avatar”: «Molto bravi ma
poco comici». Faccia già vista su
quel palco quella di Roberta Pozzi, seconda classificata lo scorso
anno, che ha fatto ridere mettendo in ridicolo “Il mio uomo ideale”. Poi sono arrivati loro e non ce
MASSIMO SERI
«Stentavo a salire e mi
guardavo dietro per vedere
se c’era Stefano Aguzzi»
n’è stato più per nessuno: Lorenzo Alessandrini e Stefano Montanari con “Berto e la badant” i vincitori anche per l’applausometro.
DOPO DI loro una comicità alla
Marchesini, quella di Anna Ma-
ria Del Magna e la sua “Educazione civica stradale” a cui ha fatto seguito una versione rivisitata della
Patente di Pirandello: “Lo sfigato” di Rosario Marra. Il premio
del pubblico è andato ai giovanissimi Martina Serfilippi e Alex Di
Gioia che hanno fatto ridere a crepapelle con la loro “Pasta e fagioli”. Il premio della critica è andato a Luca Boscolo e la sua “Sigaretta Elettronica” che ha chiuso
la carellata dopo “La Fame è fame” di Giovanni Cicerchia, “Il
dottor Buscemi” di Simone Sabbatucci, “Il marito in vacanza” di
Sabrina Rigante, “I colloqui generali” di Lorenzo Piccinini e “Pillole per indovinare” di Luca Vichi, Elisabetta Podrini e Giulio
Malfanti.
Tiziana Petrelli
SANITA’ sempre sanità in
questo periodo sempre più nel
male che nel bene fors’anche
perché le persone sono più
attente. Ci scrive una signora
(la lettera è firmata).
«Che la sanità locale e
regionale sia in difficoltà non ci
sono dubbi.
Gli ospedali di Fano e Urbino
stanno chiudendo i reparti; così
per avere un appuntamento dal
cardiologo la proposta che oggi
viene fatta all’utente è il 15
novembre del 2015. Provare per
vedere.
La fisioterapia, invece, viene
concessa solo a chi è stato
operato, gli altri pazienti che
accusano dolori, problemi di
deambulazione o artrosici
devono recarsi da
fiosioterapisti esterni a
pagamento.
L’ospedale in questi casi può
aiutare? Certo. Ai malati viene
consegnato un foglio con
riportati i nomi di 4 o 5
operatori fisioterapici, gli altri
40 o 50 a Fano che esercitano
sono, evidentemente,
sconosciuti al sistema sanitario
pubblico o poco simpatici.
Chi non ha denaro non può
curarsi e quindi in questa
situazione dobbiamo
ugualmente gioire. Speriamo
che chi ci ha condotti a questa
situazione quando avrà bisogno
di cure venga trattato in eguale
modo, ma sappiamo già che ciò
non avverrà perché con i denari
che i nostri politici e gli
amministratori avranno
accumulato nello loro carriera
potranno curarsi alla faccia
nostra in cliniche
specializzate».
30 ECONOMIA & FINANZA
••
IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE
Tasse pagate e qualità dei servizi:
alle Marche l’oscar di ‘regione ideale’
Lo studio del Centro Sintesi. Il presidente Spacca: «Miglioreremo ancora»
Alice Muri
· ANCONA
I MARCHIGIANI sono i contribuenti più soddisfatti d’Italia. O
almeno così sembra, secondo
quanto pubblicato in uno studio
elaborato dal Centro studi Sintesi
per conto di un quotidiano economico, dove viene preso in considerazione il rapporto tra la pressione fiscale e la qualità dei servizi.
Incrociando infatti i dati che riguardano da un lato le tasse pagate da ciascun cittadino e dall’altro
tutti i servizi che gli vengono of-
“
GIAN MARIO
SPACCA
E’ soprattutto un indicatore
di produttività che
testimonia l’efficacia
sull’impiego delle risorse
da parte della Regione
ferti, le Marche sono il territorio
che più si avvicina alla “Regione
Ideale”, piazzandosi prima in classifica tra tutte le regioni d’Italia.
La ricerca si basa su 25 indicatori
particolari, suddivisi in sei macro-aree, cioè infrastrutture, istruzione, sanità, sicurezza, ambiente
ed economia. Ad ognuno di questi viene assegnato un punteggio
e considerata 100 la media italiana, le Marche sono decime in classifica per quanto riguarda la qualità dei servizi, ottenendo un risultato sopra la media, cioè del
108,4%. Prima in classifica per
questo parametro è il Trentino Alto Adige, mentre ultima è la Sicilia.
PER DETERMINARE invece il li-
vello di pressione fiscale, la ricerca ha preso in esame i Conti pubblici territoriali, utilizzando la
media delle entrate tributarie delle pubbliche amministrazioni nel
triennio 2010-2012. Avendo a disposizione questo parametro quindi, la nostra regione si classifica
nona per minore tassazione, con
un punteggio pari a 93,0%. Ad aggiudicarsi il primato per questo
indicatore è la regione Calabria,
mentre invece il fanalino di coda
è la Valle D’Aosta, regione dove si
pagano più tasse. Ma per combinazione di questi due fattori, le Marche sono prime assolute. E’ la stesso studio a sottolineare come questo primato sia anche riscontrabile nell’ultima indagine della Banca d’Italia sull’economia delle
Marche, dove si conferma il trend
delle entrate tributarie è stato il
più basso del paese negli ultimi
tre anni, mentre sul versante sanità la spesa sanitaria procapite è stata pari a 1.863 euro. Del risultato
ottenuto è soddisfatto il presidente della Regione Gian Mario Spacca: «È soprattutto un indicatore
di produttività che testimonia l’efficacia dell’impiego delle risorse
che le istituzioni regionali richiedono ai cittadini delle Marche attraverso tributi e fiscalità — dice
—. Il fatto che siano state impiegate su servizi che realizzano la soddisfazione dei cittadini in misura
maggiore che in ogni altra regione, incoraggia a migliorare ancora le performance. Credo che anche l’amministrazione di una Regione debba essere ancorata alla
massima efficienza sull’utilizzo
delle risorse, superando la visione
di qualche anno fa che le richiedeva soprattutto il raggiungimento
della coesione sociale. Oggi il
compito di una istituzione è essere attore della crescita e della creazione di opportunità di lavoro».
PRIMI IN ITALIA
REGIONE MARCHE
Prima per miglior
rapporto tra tasse
pagate e qualità
dei servizi
+
REGIONE
VALLE D’AOSTA
Dove si pagano
più tasse
1ª
REGIONE
CALABRIA
Dove si pagano
meno tasse
-
REGIONE
SICILIA
Ultima
Forte ma senza eccellenze
NONOSTANTE sia considerata
la Regione ideale per rapporto
qualità servizi e pressione tributaria le Marche non si classificano al primo posto in nessuna delle voci. Per quanto riguarda le infrastrutture infatti
la prima regione d’Italia è la Liguria, mentre l’ultima è la Basilicata. Sull’istruzione il primo
posto spetta alla Toscana, mentre sulla salute all’Emilia Romagna.
MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
BANCA MARCHE
Sindacati sul piede
di guerra: sciopero
di tre giorni
· JESI (Ancona)
UNO SCIOPERO «contro
chi sta operando per lo spezzatino aziendale, contro chi
non dà certezze occupazionali, contro le politiche di
gestione del credito deteriorato uniche in Italia e penalizzanti per il gruppo Banca
Marche». Ma anche uno
sciopero, a favore «dell’occupazione stabile, del credito
al territorio, e dell’accertamento delle responsabilità
passate e presenti» alla base
dell’attuale crisi dell’istituto di credito.
QUESTE le motivazioni dello sciopero indetto dalle cinque sigle sindacali di Banca
Marche, Cassa di Risparmio di Loreto e MedioLeasing per il pomeriggio dei
giorni di oggi, 26 e 27 giugno, e ribadite in un comunicato stampa unitario.
«L’azienda — chiariscono i
sindacati — non ha voluto
fornire risposte e rassicurazioni scritte sul mantenimento dell’integrità aziendale in tutte le sue componenti (rete e direzione), fermando esternalizzazioni di
attività a qualsiasi titolo» e
inoltre non ha fornito nessuna «dichiarazione ufficiale
sul superamento delle tensioni occupazionali, grazie
anche alla consistente adesione al Fondo di solidarietà». I rappresentanti dei lavoratori chiedono un confronto «preventivo e propedeutico» all’annunciato incontro del 4 luglio del presidente della Regione Gian
Mario Spacca con il Governatore della Banca d’Italia
Ignazio Visco.
PESARO INCONTRO NELLA SEDE DI CONFINDUSTRIA CON I MANAGER DI UNICREDIT: ERANO PRESENTI CINQUANTA IMPRENDITORI
«La Turchia ha fame di crescita. E’ un’ ottima opportunità»
· PESARO
CONFRONTO Stefano Centelli di Unicredit e Gianfranco Tonti
presidente di Confindustria di Pesaro
CINQUANTA aziende manifatturfiere di Pesaro guardano alla Turchia per superare la crisi produttiva. Tanti sono infatti gli imprenditori che hanno partecipato al forum organizzato da Confindustria Pesaro e Urbino e Unicredit,
tenutosi a palazzo Ciacchi, per intercettare nuovi segmenti di mercato e dedicato proprio alla Turchia che con il suo Pil in costante
crescita (media annua 4%), sarà
nuovo territorio per investimenti
e rapporti di lavoro anche per le
aziende locali. Nel suo intervento
Gianfranco Tonti, Presidente
Confindustria, ha sottolineato
che «l’export è la via per recuperare la quota di produzione manifatturiera persa in questi anni di crisi. La Turchia è una grande op-
portunità per le nostre imprese: è
vicina, ben disposta verso i prodotti italiani, in via di grande modernizzazione e con una “fame”
di crescita e sviluppo che non ha
pari nei paesi dell’Europa continentale».
I NUMERI
Già nel 2012 le esportazioni
delle aziende marchigiane
toccavano i 215 milioni
NEL 2012 l’export marchigiano
verso la Turchia pesava circa 215
milioni di euro ed il paese era
all’undicesimo posto come luogo
di destinazione dell’export marchigiano. «Con questo partecipa-
to evento dedicato alla Turchia,
continua l’impegno di UniCredit
nel processo di internazionalizzazione delle imprese marchigiane
— ha spiegato Stefano Centelli,
area manager di UniCredit per le
Marche —. La Turchia, con i
suoi tassi di crescita risulta un
mercato interessante e molto attrattivo per le nostre imprese. Ora
avviamo concrete opportunità verso un Paese che ha potenzialità di
sbocco dei nostri prodotti più qualificati. In particolare in Turchia,
il gruppo Unicredit è rappresentato da Yapi Credi, quarta banca privata con una rete di 950 filiali che
proprio recentemente ha istituito
un Dipartimento finalizzato ad accompagnare dalla fase di studio a
quella di esecuzione le aziende interessate a investire in Turchia».
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(RegioneMarche)
POLITICA
μ Il neo leader dei Giovani Turchi
Un Pd unito
il progetto
di Verducci
Anno 154 N˚ 172
Martedì 24 Giugno 2014
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PESARO e FANO
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Niente commissione d’inchiesta
Scuola Rodari, i genitori in aula: bonifica subito o alternative pronte
Pesaro
Questione scuola Rodari di via Recchi e istituzione delle commissioni
nella seconda seduta del consiglio
comunale pesarese di nuova legislatura. Alla presenza di numerosi
genitori degli alunni della scuola
Rodari e di alcuni rappresentanti
del corpo docenti, l'assise ha dato
risposte sulla questione in particolare con gli interventi degli assessori Biancani e Ceccarelli. Il primo ha
sottolineato come si intende agire
"Chiederemo all'azienda che ha fatto i lavori se intende risolvere lei
stessa la questione senza costi aggiuntivi e in tempi brevi, in caso ne-
gativo sarà il Comune stesso a intervenire avviando nel frattempo
le procedure per la verifica delle responsabilità. Nostro obiettivo è garantire l'inizio dell'anno scolastico
agli alunni regolarmente in quei locali il 15 settembre. Se ciò non fosse possibile abbiamo comunque individuato locali alternativi". E' l'as-
sessore alla crescita Giuliana Ceccarelli a ricordare quali siano: "La
sede alternativa è stata individuata
nei locali della Parrocchia San Carlo per 12 classi mentre per le altre
due rimanenti la ricerca continua
ma comunque saranno sistemate
poco lontano".
Senesi In cronaca di Pesaro
μ Debutto a Urbino, arriva in ritardo e si siede accanto al vicesindaco Crespini. Massimo Guidi eletto presidente
Sgarbi promette la ribalta nazionale
IL NUOVO CORSO
SPORT
Urbino
Il senatore Francesco Verducci
Ancona
Il nuovo coordinatore dei Giovani Turchi è
un marchigiano, eletto nel corso dell’ultima assemblea di Rifare l’Italia. Il senatore
Francesco Verducci ha preso il posto di
Matteo Orfini, nominato presidente del Pd.
Il nuovo importante impegno con uno
sguardo interessato alle Marche.
Buroni A pagina 3
μ Sono la “Regione Ideale”
Tra tasse e servizi
le Marche al top
Rinaldi A pagina 2
μ In Commissione sanità
Gestione appalti
Aperto un dossier
A pagina 5
Primo consiglio comunale
"storico" per la città ducale.
Sotto il segno di Vittorio
Sgarbi. Arriva in aula ed entra in ritardo nella Sala Serpieri. Il cattedratico quarto
d'ora. Diversamente non sarebbe da Vittorio nazionale.
Il critico dividerà Urbino, nel
bene e nel male. Chi lo additerà e chi lo porterà in palma di
mano. Unica realtà oggettiva
certa che farà parlare in ogni
dove delle sue leggendarie gesta di eloquente prestigiatore
per il rilancio della capitale
del Rinascimento. Intanto in
Consiglio si è messo subito accanto a Maria Francesca Crespini.
Gulini In cronaca di Urbino
μ Prandelli: “Giochiamo anche per la Patria”
E’ arrivato il giorno
di Italia-Uruguay
Gambini, Crespini e Vittorio Sgarbi
Presidenza a Minardi
Primo Consiglio dell’era Seri, le commissioni
Giuramento, interventi e linee di impostazione del programma nel primo consiglio comunale da sindaco
per Massimo Seri in una seduta che ha visto - come era
nelle previsioni - anche la
nomina di Renato Claudio
Minardi alla presidenza del
consiglio comunale con Barbara Brunori per la maggioranza e Marta Ruggeri per
l’opposizione chiamati a
svolgere le funzioni di vice
presidenti.
Foghetti In cronaca di Fano
μ Assemblaggio dei pilastri, in azione le gru
OFFERTEdiLAVORO
OGGI 8 PAGINE
speciali
dedicate
all’impiego
μ Il campione lascerà l’azzurro dopo i Mondiali
Pirlo: “Per me è una finale”
Presutti Nello Sport
MUSICULTURA
μ Un operaio di Roseto
“Tuta blu”
Il trionfo
di Francani
Polemiche e ritardi
per il nuovo ponte
LA STRUTTURA
Fano
Delle strutture di ferro verniciate di bianco sono apparse ieri all'interno della pista di pattinaggio del Lido. Insieme a loro, due gru, che sono entrate in
azione, iniziando ad assemblare alcuni pezzi del nuovo ponte. Un'opera che non è passata
inosservata, data l'imponenza
dei delle varie componenti, che
Grant Nello Sport
Il Ct azzurro Cesare Prandelli
Fano
rappresentano solo una piccola parte del progetto complessivo. Ieri è iniziato il lavoro di assemblaggio dei pilastri che fungeranno da struttura portante,
successivamente si provvederà
a collocare il basamento. La sostituzione finale, prevista dal
contratto di appalto entro il 4
luglio, subirà un leggero ritardo, dovuto ad alcune problematiche tecniche, ed avverrà entro il 10 luglio.
Falcioni In cronaca di Fano
Dante Francani
Pierucci In Cultura e Spettacoli
LA RICERCA DELL’ISTAT
Insieme
per forza
L
IGOR GREGANTI
e coppie italiane divorziano meno, complice anche la crisi economica
che, in alcuni casi, obbliga
marito e moglie a rimanere
assieme per evitare non solo
di pagare gli avvocati, ma anche di affrontare i costi maggiori di una vita da single. Le
separazioni, però, arrivano
sempre di più nei primi anni
di matrimonio, tanto che i casi di coniugi che si sono detti
“addio” dopo il fatidico “settimo anno” sono raddoppiati
nel giro di 20 anni. E in aumento è anche il cosiddetto
“turismo divorzile”, ossia i
viaggi all'estero, specie in Spagna, per sfruttare iter di divorzio più rapidi...
Continua a pagina 17
2 Martedì 24 Giugno 2014
Online
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MARCHE
Al top nel rapporto tra tasse e servizi
Le Marche conseguono il primato di “Regione Ideale”. Spacca “È soprattutto un indicatore di produttività”
Le cifre
GLI INDICATORI
DI QUALITA’
ROBERTO RINALDI
Ancona
Le Marche conseguono il primato di “Regione Ideale” nel
rapporto fra tasse richieste ai
cittadini e servizi effettivamente erogati. Il lusinghiero risultato emerge da una ricerca del
Centro Studi Sintesi del Sole
24 Ore mutuato dal modello
proposto dall’americana Wallet Hub e denominato Taxpayer Roi.
Come funziona? Sono 25
gli indicatori presi in esame e
suddivisi in sei aree funzionali:
infrastrutture, istruzione, sanità, sicurezza, ambiente ed
economia. Le fonti cui ha attinto il giornale di Confindustria sono quelle ufficiali. Ogni
area, ed è qui il discrimine, ha
assunto un peso percentuale
specifico nel calcolo del numero indice di riferimento: le infrastrutture valgono ad esempio il 15,8%, l’istruzione il 20,3
e la sanità il 34,8%.
Ponendo la media italiana
a 100 le Marche ottengono
108,4, al decimo posto fra tutte le regioni. Dov’è quindi l’eccellenza della nostra regione?
La ricerca non mirava a stabilire i migliori servizi in assoluto ma la produttività più alta
tenendo i considerazione le
performance dei vari indicatori in rapporto alla tassazione.
Ed ecco, quind, che il metodo prescelto va a misurare anche la pressione tributaria
complessiva, al netto, però,
della parte contributiva: perché lo studio intende mettere
in relazione la tassazione con i
servizi generali. In questo caso si è fatto riferimento alla
media delle entrate tributarie
nel triennio 2010-12. Pure qui
è stato sintetizzato un numero
indice medio nazionale pari a
100 con le Marche a 93 e, ad
esempio, la super tartassata
Calabria a 63,2.
Nel mettere in relazione la
tassazione e il livello quali-quantitativo dei servizi pubblici in ciascuno territorio le
Marche, assieme all’Umbria,
risultano le più vicine al modello idealtipico (inesistente
in qualunque realtà possibile),
nel quale al minor dispendio
μ Guadagna
μ La comparazione
Erogazione dei servizi
La tassazione
40,5
L’indice
che certifica
le Marche
quale
“Regione Ideale”
nel rapporto
fra tasse e servizi
ai cittadini
1,5%
138,6
135,8
108,4
È il tasso d’incremento
dei tributi nel triennio 2010-12
nelle Marche
1,9%
100
93
il più basso d’Italia
è delle Regioni
a statuto ordinario
LE CIFRE
63,2
52,4
Sanità
Ancona
1.863
che non c’è solo il tentativo di
ottimizzare le risorse esistenti, ma anche una diversa interpretazione della pratica amministrativa, come testimoniano
le parole dello stesso Spacca:
“Credo che anche l’amministrazione di una Regione debba essere ancorata alla massima efficienza sull’utilizzo delle risorse, superando la visione di qualche anno fa che le richiedeva soprattutto il raggiungimento della coesione
sociale. Oggi il compito di una
istituzione è essere attore della crescita e della creazione di
opportunità di lavoro”.
In medio stat virtus. L’adagio latino calza egregiamente con la condizione delle
Marche descritta dal Centro Studi Sintesi del Sole 24
Ore, in merito al rapporto
fra l’esborso dei contribuenti in termini di tasse e il corrispettivo in servizi che viene loro erogato. Pur trovandosi, nel numero indice di
riferimento, con risultati
migliori della media nazionale, la nostra Regione rimane lontana dalle vette di
alcune Regioni del nord Italia per quanto riguarda i
servizi, ma è ugualmente
lontane anche dalle vette di
spesa che queste stesse regioni impongono ai loro cittadini.
Rispetto alla nostra regione, e per limitarsi ad amministrazioni a statuto ordinario, Friuli, Emilia, Veneto, Toscana e Lombardia si
trovano con numeri indice
al di là del 120 rispetto ai
108, 4 delle Marche e fatta
100 la media nazionale.
Le stesse regioni svettano, ma in negativo, per
quanto riguarda il peso fiscale sui cittadini. Tutte al
di là della media del numero indice su base nazionale
uguale a 100. Nel caso della
Lombardia si arriva addirittura a 130,9, le Marche dal
canto loro fermandosi a 93.
Può sembrare che il massimo col minimo sia la filosofia più logica, ed è anche
quella che sembra informare la ricerca. In realtà il miglioramento, ma in un contesto di welfare spinto, potrebbe essere quello, mantenendo questi elevati livelli
di efficienza, l’attuale carico tributario. Per dare ancora di più. Ma questo appartiene al novero delle scelte
squisitamente politiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Gli euro pro-capite spesi
dalle Marche nel periodo 2010-12
per il capitolo sanitario
Trentino AA MARCHE
media
nazionale
Sicilia
Calabria
MARCHE
Val d’Aosta
1.893
La media nazionale
1.880
migliore
peggiore
TARTASSATA
La media delle regioni
a statuto ordinario
Buona la performance del comparto sanitario
NEL DETTAGLIO
Ancona
L’indagine del Sole 24 Ore che
incorona le Marche quale regione
ideale nel rapporto che intercorre fra
servizi erogati e tasse richieste emerge
anche la buona performance del
comparto sanitario, il più delicato e
quello che ancor oggi impegna la
stragrande maggioranza del bilancio
regionale.
Se si guarda ad esempio al lato del
prelievo, nel triennio di riferimento
preso in esame dalla ricerca, 2010-12,
la spesa sanitaria pro-capite nella
nostra regione a 1.863 euro. Inferiore
sia alla media nazionale (1.893 euro),
che alla media delle regioni a statuto
Nell’indagine
che incorona
le Marche
emerge
anche
la buona
performance
del comparto
sanitario
tributario corrisponde il massimo dei servizi erogati.
Nel diagramma proposto
dal Sole 24 Ore la maggior
parte delle regioni centro-settentrionali si trova nel quadrante con più servizi e tasse
però elevate, quelle meridionali in un contesto di meno
tasse e meno servizi e il caso
unico particolarmente negativo del Lazio nel quale a più tasse corrispondo meno servizi.
“È soprattutto un indicatore di produttività che testimonia l’efficacia dell’impiego delle risorse che le istituzioni regionali richiedono ai cittadini
ordinario che raggiungono i 1.880
euro.
A questi dati, riportati peraltro dal
recente report semestrale di
Bankitalia sull’economia regionale, si
affiancano le rilevazioni sui servizi
sanitari e sui cosiddetti Lea (Livelli
Essenziali di Assistenza) compiuta dal
Comitato apposito e riportato dal Sole
24 Ore. Le Marche sono risultate
pienamente adempienti per gli anni
2010 e 2011 (ultimo disponibile)
ottenendo un punteggio di 72,8% sul
massimo conseguibile. Una
performance che pone il nostro
territorio 2 punti percentuali sopra la
media delle regioni a statuto ordinario.
Un risultato che, sempre secondo il
comitato, brilla particolarmente su ciò
che riguarda l'assistenza ospedaliera.
delle Marche attraverso tributi e fiscalità”. Così il presidente
della Regione Marche Gian
Mario Spacca commenta lo
studio del Centro studi Sintesi
e dal Sole 24 Ore.
Il presidente Spacca però
non si culla troppo sugli allori,
consapevole com’è del fatto
che tutto è migliorabile.
“L’evidenza - ricorda - che le
risorse siano state impiegate
su servizi che realizzano la
soddisfazione dei cittadini in
misura maggiore che in ogni
altra Regione, incoraggia a migliorare ancora le performance”.
Dietro i successi delle Mar-
il 6• posto nella classifica nazionale. Macerata al primo posto in Italia per la qualità della produzione scientifica
La Politecnica svetta tra gli atenei marchigiani
SILVIA BALDINI
Ancona
·
Le Università marchigiane si
dimostrano ancora una volta
virtuose: nella classifica degli
atenei italiani stilata dal Sole
24 Ore, la Politecnica delle
Marche si classifica prima tra
gli atenei marchigiani, guadagnando il 6˚ posto nella classifica generale. Con 75 punti, viene immediatamente dopo il Politecnico di Milano e dopo gli
atenei di Bologna e Padova; ottimo anche il piazzamento di
Macerata, al 16˚ posto con 65
punti, mentre Urbino è 44esima con 38 punti, seguita da Camerino che guadagna 37 punti.
Macerata emerge poi al 1˚
posto tra tutte le università italiane per la qualità della produzione scientifica, un ottimo risultato per l’unico ateneo marchigiano a pura vocazione
umanistica. E' seguita dalla Politecnica al 18˚ posto, mentre
Camerino è 52esima e Urbino
56esima. Macerata rimane nella posizione alta della classifica, al 7˚ posto, per la mobilità
internazionale, e al 4˚ posto
per la qualità dei dottorati di ricerca, settore che vede la Politecnica delle Marche al 7˚ po-
Nelle quattro università della
regione vengono erogate le
borse di studio al cento per
cento degli aventi diritto
sto. Il giudizio dei laureati sui
corsi di studio è ottimo invece
per Camerino, che con 8,10
punti ottiene il 5˚ posto nella
classifica del voto degli studenti. La Politecnica è poi tra le migliori 15 per l’efficacia degli insegnamenti.
I quattro atenei marchigiani sono, inoltre, tra i soli 22 in
Italia dove vengono erogate le
borse di studio al cento per
cento degli aventi diritto: Camerino è seconda mentre Macerata è ottava, seguita subito
dopo dalla Politecnica delle
Marche, al 9˚ posto, e da Urbino, al 22esimo posto.
E' proprio Urbino, con
54,28 punti, la prima università italiana, invece, per capacità
di attrazione, ovvero per per-
Quando
la virtù
sta proprio
nel mezzo
centuale di immatricolazioni
da fuori regione. Si piazza bene anche Camerino, che guadagna l’11esimo posto, mentre
la Politecnica è al 23esimo. Macerata è al 30esimo, dunque a
metà classifica. Urbino è anche
al 29esimo posto anche per la
percentuale di crediti acquisiti
durante gli stage, strumento
molto usato dalle università
per facilitare un primo contatto tra i ragazzi e il mondo del
lavoro.
Per la mobilità internazionale, dopo l’ottimo piazzamento di Macerata al 7˚ posto, ci sono Camerino al 18esimo e la
Politecnica al 20esimo, mentre Urbino è la numero 34. Per
quanto riguarda la percentuale di dispersione degli studenti
dopo il secondo anno, fenomeno diffuso in tutte le università
italiane, meglio di tutti se la cava Camerino, che è al 44esimo
posto, questa volta positivamente in fondo alla classifica,
con una percentuale di abbandono dell’81,9%, mentre 32esima è Urbino, con l’84,2%.
Per quanto riguarda la soddisfazione degli studenti per
l’efficacia della didattica, la Politecnica ottiene un buon 23esimo posto, con un punteggio
medio dato dagli studenti di
7,8, rimanendo in realtà poco
lontano dalla vetta della classifica, dominata dall’Università
del Piemonte Orientale con
una media di 8,2 punti. A pari
merito con la Politecnica sta
Urbino, a 7,8, mentre Macera-
ta prende un buon sette e mezzo dagli studenti e tutte le marchigiane fanno comunque meglio di grandi atenei blasonati
come la Ca’ Foscari di Venezia,
la Sapienza e la Statale di Milano. Soddisfatto, per Macerata,
il rettore Luigi Lacchè: “Questi
risultati - ha commentato - confermano che la nostra Università rappresenta un’importante risorsa al servizio dello sviluppo del territorio e offre ai
ragazzi un ambiente di respiro
internazionale e stimolante”.
Lacchè ha anche ricordato che
“lavorare sul piano della ricerca, della didattica e dell’innovazione, rimane uno dei principali doveri dell’Università”. Reazioni positive anche dalla Politecnica, che in una nota ha ricordato “il terzo posto ottenuto a livello nazionale per il numero degli spin off creati, 33
imprese dove oggi lavorano
150 giovani nostri universitari”.
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Martedì 24 Giugno 2014
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3
MARCHE
“Temo un Pd che non si metta in gioco”
Il senatore fermano Francesco Verducci è il nuovo coordinatore nazionale dei Giovani Turchi. “Recuperiamo l’unità”
RIFLETTORI
SULLA POLITICA
FEDERICA BURONI
Ancona
Francesco Verducci, senatore
fermano, è il nuovo coordinatore dei Giovani Turchi. E' stato
eletto nel corso dell’ultima assemblea di Rifare l’Italia, che
ha i suoi riferimenti principali
in Andrea Orlando e Matteo Orfini, il 21 giugno scorso al Rome
Life Hotel. Dopo l’elezione di
Orfini a presidente del partito,
Verducci ha assunto il ruolo di
coordinatore. Un marchigiano
dunque in un importante incarico nazionale di partito, in una
fase delicata con le Marche in
particolare alle prese con le regionali alla cui guida Verducci
auspica una nuova generazione
bocciando di fatto l’ipotesi di un
terzo mandato per Spacca.
Cosa significa diventare responsabile di un’area del Pd
come Rifare l’Italia?
Significa dover coordinare
una squadra rappresentativa
di un punto di vista molto forte
dentro il Pd, che va avanti dal
2011 quando si è detto che la ricetta della Bce avrebbe aggravato la crisi e che, dinnanzi al
fallimento di Berlusconi, si do-
No al terzo mandato: “E’
maturo il tempo per una
nuova generazione alla
guida della Regione”
·
veva tornare a votare. Si è fatta
una scelta diversa, la lettera
della Bce è diventata programma del governo Monti e quell’eccessiva accondiscendenza
del Pd è stata la causa che ha
portato alla sconfitta del 2013.
Quanto peso ha, in termini
percentuali, questa corrente
tra i Democrat? Molti dicono
che siete minoranza e tale resterete.
Chiamiamola area e non corrente. Pesa molto numericamente, ci sono più di 50 parlamentari nonché amministratori locali e anche rappresentanti
di associazioni e di categoria.
Però vale soprattutto per le
idee: nel 2011 eravamo considerati eretici, oggi le nostre idee
sono patrimonio di tutto il Pd e
Renzi incarna la volontà di
cambiamento degli italiani perché ha posto al centro la lotta
alle diseguaglianze e la riforma
delle istituzioni e della politica,
da sempre nostri cavalli di battaglia.
Nelle Marche, qual è la vostra rappresentanza?
Nella regione c’è una grandissima attenzione. Per esempio, a Pesaro c’è la senatrice
Camilla Fabbri, ad Ancona c’è
Michele Brisighelli, nel Sud, il
consigliere regionale Letizia
Bellabarba e poi il segretario
regionale dei giovani del Pd,
Tesei. Il nostro compito non è
mettere insieme un ceto politico ma far emergere tante energie sinora mortificate e che vogliono far valere il loro impegno, in particolare la nuova generazione.
La vostra area incarna il
rinnovamento. Sotto questo
profilo, che idea si è fatto della nuova dirigenza del parti-
Il senatore fermano Francesco Verducci è stato recentemente
nominato coordinatore nazionale dei Giovani Turchi
to locale?
Sarà decisiva la prova delle
Regionali. Per ora, la nuova
squadra sta cercando di recuperare la lacerazione scaturita
dal congresso . L’unità va recuperata a tutti i costi, è un bene
che questa segreteria lo faccia.
C’è comunque da recuperare
una forte credibilità verso la società marchigiana, il Pd si gioca tutto e non deve pensare alle beghe interne, piuttosto deve avere l’ossessione di caricarsi del disagio dei marchigiani.
Alle Europee, il Pd ha preso
“Questo significa che
sceglieremo un candidato
presidente insieme ai
cittadini, con le primarie”
il 40%. Dunque, si parte con
molto vantaggio.
Non bisogna adagiarsi, il voto è un’apertura di credito verso Renzi, dobbiamo saper leggere quel voto ed esserne all’altezza, pensare ai giovani senza
lavoro, a un’intera generazione di imprenditori che non ce
la fa, dobbiamo stare dalla loro
parte, nelle Marche si vive una
trasformazione difficile e su
questo si gioca la partita delle
Regionali.
A proposito del 2015: favorevole a un terzo mandato
per il governatore Spacca? O
il Pd deve esprimere un suo
candidato alla presidenza?
Penso che per il 2015 ci siano
tutte le condizioni perché il Pd
vinca la sua battaglia: occorre
però essere umili, con i piedi
per terra e avere a cuore i problemi della gente. Questo significa che sceglieremo un candidato presidente insieme ai cittadini, con le primarie, e penso
che sia maturo il tempo per
una nuova generazione alla
guida della Regione.
In questa partita, teme più
i grillini o il centrodestra?
La sola cosa che temo è un atteggiamento pigro di un Pd
che non si mette in gioco.
Il rapporto con le altre aree
del partito?
Crediamo molto nel tentativo di Renzi, ci siamo spesi perché Renzi arrivasse al Governo
del Paese perché è urgente una
svolta tutta politica. Basta con i
governi tecnici e sosteniamo
Renzi incalzandolo, senza silenziarci o normalizzarci, ma
dicendo ciò che non va e, soprattutto, sostenendolo nelle
cose che fa in Italia e in Europa.
I vostri programmi?
Promuoveremo alcuni appuntamenti in ogni regione:
nelle Marche, a luglio, ne sono
previsti in ogni provincia per
preparare in autunno iniziative e proposte di leggi su un piano nazionale d'investimenti
per il lavoro e contro le nuove
povertà.
E per le Marche?
Abbiamo messo al centro il
tema del manifatturiero nel rilancio delle politiche industriali. C'è un’apertura di credito da
parte di artigiani, partite Iva e
lavoratori autonomi; questo è
il ceto più esposto alla crisi.
Con loro, faremo un’alleanza
di innovatori contro il blocco
delle rendite e della speculazione che ha impoverito il Paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Correva l’anno 2011
Il gruppo nasceva
come Rifare l’Italia
LA STORIA
Ancona
Il gruppo politico nasce come
Rifare l'Italia nel 2011: la
prima assemblea viene
convocata nel corso della
festa nazionale dell'Unità di
Pesaro. Nasce con ispirazione
neolaburista e rappresenta la
sinistra del partito, peraltro
suddiviso in varie correnti. Nel
Governo di Matteo Renzi, i
Giovani Turchi sono
rappresentati da Andrea
Orlando, come ministro della
Giustizia, e da Silvia Velo,
come sottosegretario di Stato
all'Ambiente e da Matteo
Orfini, neo presidente del
Partito democratico. I Giovani
Turchi nascono come gruppo
esprimendo dall'interno una
forte critica all'ex segretario
del partito, Pier Luigi Bersani.
Hanno un loro sito Internet,
www.rifarelitalia.it e anche
una rivista "Leftwing".
L’appellativo Giovani Turchi in
realtà è tutto giornalistico e fa
riferimento ad un movimento
sorto alcuni anni fa all’interno
della Democrazia cristiana
quando alcuni giovani
esponenti tra cui l'ex capo
dello Stato, Francesco Cossiga
e lo stesso Fanfani presero a
cuore le sorti del partito nel
tentativo di rinnovarlo. Di qui,
dunque, l'appellativo dato a
quest'area dentro il Partito
democratico.
8 Martedì 24 Giugno 2014
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CULTURA e SPETTACOLI
Dante, una “Tuta blu” per Musicultura
Francani, operaio quarantenne originario di Roseto degli Abruzzi, si aggiudica la finalissima
LA CANZONE
D’AUTORE
MARIA LAURA PIERUCCI
Macerata
E' la “Tuta blu” Dante Francani il vincitore della XXV edizione di Musicultura. Di mestiere
operaio, il quarantenne originario di Roseto degli Abruzzi si
è aggiudicato la finalissima di
domenica sera e i ventimila euro messi in palio da Ubi Banca
Popolare di Ancona. Un pronostico rispettato quello della sua
proclamazione perché, venerdì
scorso, il pubblico lo aveva premiato con un applauso scrosciante quando, alla notizia che
aveva superato il turno, travolto dall’emozione aveva esclamato “Guardatemi in faccia!
Sono senza parole”. Un tipo
semplice e schietto Dante, che
non voleva neanche partecipare al Festival della canzone
d’autore. E' stata la moglie Erenia a decidere per lui nel giorno
del suo compleanno e lui quasi
l’ha rimproverata per quegli ottanta euro spesi. Ma le mogli, si
sa, hanno sempre ragione e ora
Erenia è la sua manager: “La
prima cosa che faremo rientrando in albergo, sarà stringerci la mano: questa scommessa l’abbiamo vinta in due”.
Un traguardo importante innanzi tutto perché, grazie all’assegno che ha incassato,
Dante potrà tirare fuori dal cassetto il sogno di incidere un disco tutto suo. “Tuta blu è una
canzone nata dallo stomaco.
μ Si
A sinistra il vincitore dell’edizione 2014 di Musicultura, Dante Francani
In alto due dei grandi ospiti della serata finale
della kermesse maceratesed: Gino Paoli e Toni Esposito FOTO FALCIONI
Targa della critica a Cordepazze
Macerata
Una 25˚ edizione del Festival
della canzone d'autore nel segno
della fusione fra generi. Artisti
apparentemente distanti sul
palco dello Sferisterio hanno
intrapreso un viaggio insieme.
Con Gino Paoli e Danilo Rea
risuonano nell'aria le note di 'Te
vojo bene assaje'. "Musicultura è
una finestra sul futuro e, in
questo momento, è l'unica cosa
che conta", dice il cantautore
genovese. Poi un pensiero agli
amici che non ci sono più e
“Bocca di rosa” eseguita da Rea
in assolo al piano. Proseguono
Tony Esposito e Andrea Lucchi
con gli Ottoni dell'Orchestra
nazionale di Santa Cecilia con un
repertorio eseguito per la prima
volta dal vivo: Afro Canone,
Orfeo l'Africano, Allegro Afro e
Rondò nel Mediterraneo ispirati
al Canon di Johann Pachebel, a
Monteverdi, Bach e Mozart.
"L'idea - racconta Esposito - è
nata dal sogno di unire i due
emisferi, due culture 'separate
in casa'. La musica non ha
frontiere". E Dulce Pontes
affascina il pubblico muovendosi
con leggiadria dalla lirica della
"Bohemia" nella versione di
Aznavour alla canzone popolare
lusitana con "Senhora do
Almortao", "Aminha
Barquinha" e "Ondeia". La targa
della critica, assegnata dalla
giuria di giornalisti, è andata a
Cordepazze per “La
rivoluzione”. In conclusione,
basta un verso, "felicemente al
di sopra dei loro mezzi", e Vasco
Brondi e Le luci della Centrale
elettrica colgono uno dei nodi
cruciali della nostra società.
Sono dei versi molto potenti
che riducono le distanze e arrivano direttamente al cuore della gente”. E attribuisce il successo ottenuto al fatto di aver
colto il momento storico culturale che tutti viviamo, non solo
la classe lavoratrice: “Anche gli
imprenditori sono in difficoltà”. Ed è un riferimento diretto
al suo datore di lavoro, Ercole
Cordivari, che Dante definisce
“un monumento” perché, nonostante la crisi, sta facendo di
tutto per non mettere in cassa
integrazione nessuno dei suoi
500 dipendenti. In risposta al
messaggio lanciato, in quel
tempio della lirica che è lo Sferisterio domenica è comparso lo
striscione “siamo tutti tute
blu”.
Fra i progetti per il futuro,
dunque, un album: “Ho scritto
24 brani, che non sono tutti impegnati come quello che ho
portato a Musicultura. Tuta
blu... O ballata dell’operaio è
una delle poche autobiografiche, perché io sono innanzi tut-
to un cantastorie”. E rivolge un
invito ai maceratesi: “Siate gelosi di questo Festival!”.
Il patron della manifestazione, Piero Cesanelli, nella conferenza stampa di chiusura sottolinea che in questa edizione c'è
stata da parte degli artisti un’attenzione particolare alle proposte avanzate dagli organizzatori. E aggiunge, “Il pubblico è
sempre più partecipe, sempre
più protagonista. Mancava il ricambio generazionale nella
canzone d’autore: ci abbiamo
provato e, credo, ci siamo riusciti. Abbiamo creato quell’artigianato che insieme collabora
a far nascere quel tipo di canzone. Anche se, naturalmente, è
impossibile prescindere dal
passato”. Sulla vittoria di Frascani, afferma “Dante ha vinto
perché ha una bella canzone,
molto vissuta, che non vorrei
venisse letta come manifesto
politico o sociale. Racconta una
storia sua, personale, un disagio vissuto sulla pelle”.
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brinderà alla fine delle riprese del film “Tempo instabile e probabili schiarite” girato nelle zone del San Bartolo, Fano e Cagli
Pontecorvo e Zingaretti per la festa del Cinema di Pesaro
LA MOSTRA
LETIZIA FRANCESCONI
Pesaro
La Mostra del Cinema di Pesaro si prepara ad accogliere il regista e direttore di fotografia,
Marco Pontecorvo, figlio del
noto regista Gillo. L'appuntamento è per giovedì in piazza
del Popolo alle 21.30. Pontecorvo darà il suo saluto alla città
con alcuni degli attori del suo
film "Tempo instabile e probabili schiarite", prodotto da Panorama Films in collaborazione con Rai Cinema. "Sarà un
momento - anticipa Giovanni
Spagnoletti, direttore artistico
della Mostra - per brindare alla
μ Solidarietà
fine delle riprese del film girato
per gran parte a Pesaro , nelle
zone del San Bartolo, Fano e
Cagli. Insieme al regista sarà a
Pesaro anche Luca Zingaretti,
uno dei protagonisti del film.
Contiamo molto nella presenza del famoso commissario televisivo Montalbano. Zingaretti infatti è uno degli attori di teatro, cinema e fiction fra i più
amati dagli italiani. La serata
avrà il sapore di una festa in
piazza che speriamo essere ben
augurale per il film. Con Marco
ripercorreremo anche i passi di
suo padre e l'impronta che nel
passato Gillo Pontecorvo ha lasciato al cinema italiano”.
“Tempo instabile e probabili
schiarite" è una commedia
amara come lo stesso Pontecorvo l'ha ribattezzata, un film
che si incentra sul ritrovamento casuale di un giacimento petrolifero scoperto da due amici
sull'orlo della bancarotta, proprio nel cortile della loro cooperativa. Una vera "miscela esplosiva" che farà saltare amicizie,
matrimoni e metterà in subbuglio un paese intero. Una metafora stessa dei vizi, dei difetti e
delle virtù dell'Italia di oggi. In
attesa di conferma la presenza
a Pesaro dell'attrice Carolina
Crescentini, anche lei nel cast.
E resta in attesa di conferma
l'arrivo a Pesaro del maestro
Bernardo Bertolucci , un affezionato della Mostra.
L’attore Luca Zingaretti sarà a Pesaro per la Mostra del Cinema
in primo piano a Senigallia e stasera lo spettacolo condotto da Matteo Caccia
Al CaterRaduno si parla anche di emergenze
MARIO MARIA MOLINARI
Senigallia
·
In questo CaterRaduno 2014
un’intera città entra nella radio, passando dalla sua piazza.
Fino a venerdì 27 Caterpillar
andrà in onda dalle 16.30 fino
alle 18, chiamando i tanti e divertiti spettatori, che seguono
la trasmissione dal vivo, a raccontare le proprie storie personali. Ieri a Senigallia per la prima diretta da piazza Roma si è
parlato di come vivere ai tempi
dell'emergenza. Il CaterRaduno 50 giorni - dopo un’alluvio-
ne brutta e cattiva - per dirla
con Cirri , ha affrontato l’argomento del fango. Zoboli ha persino officiato un rito riparatore
di riconciliazione aspergendo
il pubblico con un annaffiatoio.
Dai racconti si è potuto ascoltare che le difficoltà non hanno
impedito alla città di darsi da
fare per rialzarsi.
Con l'aiuto del metereologo
Luca Lombroso e della protezione civile locale si è parlato di
prevenzione e gestione dell'
emergenza, ma si è anche dato
voce alle tante storie di solidarietà e capacità di reagire. E’ ri-
sultato evidente che anche nella tragedia si possano attivare
energie positive.
Alle 22, sempre in piazza
Roma, si è rimasti in tema di
solidarietà e salvataggi. Simone Moro ha presentato il suo libro: “In ginocchio sulle ali”.
L’arrampicatore degli 8 mila,
che ora è anche aviatore, ha
raccontato le opportunità, le
difficoltà e i pensieri inerenti il
ruolo dell’elicottero e dei piloti
in alta quota, per un alpinista
in attesa di soccorsi. Questa sera in un ironico spettacolo alle
22, Matteo Caccia condurrà lo
Piazza Roma sempre gremita
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Story Show, da lui ideato:
“Don’t tell my mom”. I conduttori di Caterpillar racconteranno in prima persona quello che
non hanno mai osato confessare alla propria mamma. I loro
racconti saranno intervallati
da quelli che, fra il pubblico,
troveranno il coraggio di aprire il loro cuore all’intima platea. Alle 16.30 in una nuova
puntata, preparatoria dello
spettacolo serale, Cirri, Zambotti e Zoboli sonderanno il delicato rapporto madre-figlio/a
con l'aiuto dello scrittore Cristiano Cavina e di tutte le mamme e i figli presenti tra il pubblico. Il titolo di questa puntata
non poteva che essere: Di
mamma ce n'è una sola... Per
fortuna.
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John Canemaker
oggi presenta
il suo corto da Oscar
IL PROGRAMMA
Pesaro
La giornata di oggi al
Pesarofilmfest si aprirà al
Teatro Sperimentale con
un'intera mattinata dedicata al
panorama statunitense sul
nuovo cinema emergente. Ci
sarà anche l'attore John
Canemaker che presenterà il
suo corto vincitore dell'Oscar.
Per il cinema in Piazza infatti
alle 21.45 il regista ripresenterà
"The moon and the soon", il
miglior cortometraggio
d'animazione che gli è valso
l'Oscar nel 2006. Sul grande
schermo le immagini del
problematico rapporto tra il
regista e suo padre durante
l'infanzia e l'adolescenza. Al
cinema Astra invece la
programmazione di oggi si
dividerà fra la rassegna "Il
mouse e la matita",
retrospettiva sul cinema
d'animazione italiano e le
proiezioni del 28esimo evento
speciale. Alle 18 sarà la volta di
alcuni fra i 15 film che hanno
partecipato alle prime 15
edizioni della mostra fra gli
anni'60-'70. In particolare
"Tropici" di Gianni d'Amico
mentre alle 21, il capolavoro di
Jerzy Skolimwski, "Segni
particolari nessuno".
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IV Martedì 24 Giugno 2014
T: 0721 31633
μ Per
FANO
E: [email protected]
F: 0721 67984
la carica di soprintendente prende corpo l’ipotesi di Davide Rossi ma non tutto il Partito democratico è concorde sulla scelta
Fondazione Teatro, per la guida in pole c’è Catia Amati
LE NOMINE
Fano
Formalizzate le nomine consigliari e quelle di giunta, un altro importante compito spetta
al sindaco Seri: quello di rivedere l'assetto della Fondazione Teatro della Fortuna, le cui
cariche, essendo di nomina politica, hanno una durata pari a
quella della tornata amministrativa in cui sono state deliberate. Quindi l'attuale cda, il
presidente e il Soprintendente
si intendono decaduti, anche
se resteranno in carica finché i
rispettivi ruoli e cariche non
verranno rinnovati. Dopo le dimissioni di Giuseppe De Leo
che ha preferito dedicarsi allo
sport, la carica di presidente è
rimasta vacante e fino ad oggi
ne ha assolto le funzioni il vice
presidente Giovanni Orciani;
gli altri componenti del consiglio sono Alberto Berardi indicato dalla Fondazione Carifano, Ruggero Sperandini Adanti indicato dalla Bcc, Alessandra Orsenigo e Massimo Bonifazi. Soprintendente è Manuela Isotti. Il nome nuovo che
emerge tra le file della maggioranza per il ruolo di presiden-
te, ora è quello di Catia Amati
del Pd, la cui esperienza nel
settore è maturata in anni di
lavoro alla Fondazione Rossini di Pesaro, mentre per quello di soprintendente si fa il nome di Davide Rossi, ex assessore alla Cultura della Provincia
di Pesaro. Ma mentre quella
della Amati sarebbe fortemente sostenuta dal Pd, nel partito
aleggia qualche remora per
Rossi, dovuta più che alle perplessità dovute alle sua capacità, ai suoi trascorsi politici. Se
la candidatura di Rossi dovesse tramontare si profila l'attri-
Ma il vero nodo che ormai
da tempo preoccupa
l’ente sono le limitate
risorse a disposizione
buzione della presidenza all'
assessore alla Cultura Marchegiani e della soprintendenza
alla Amati; un modo anche
per ricucire lo strappo che si è
verificato tra assessorato alla
Cultura e fondazione. Ma in ultima analisi i problemi dell'ente più che dalle nomine sono
costituiti dalle risorse a disposizione.
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Giuramento di Seri, presidenza a Minardi
Dialogo e toni pacati nella prima seduta del consiglio comunale ma da Forza Italia opposizione severa
IL NUOVO
CORSO
MASSIMO FOGHETTI
Fano
E' iniziato in un clima sereno il
primo dibattito tra le forze politiche che ieri si sono insediate in
consiglio comunale. La prima
seduta è stata caratterizzata in
modo particolare da dichiarazioni d'intenti quasi idilliaci, determinate dalla comune consapevolezza che si stanno attraversando momenti difficili e che
per il bene della città non servono né scontri né contrapposizioni di carattere strumentale. Solo
da Forza Italia si è annunciata
un’opposizione severa. Del resto, la capogruppo Maria Antonia Cucuzza è stata l'unica a fare
riferimento a valori ideali che
nel centro destra si contrappongono a quelli del centro sinistra.
A condurre il consiglio, dapprima come consigliere anziano,
poi come presidente democraticamente eletto è stato Renato
Fanesi seguirà le questioni
della Protezione civile
Le politiche giovanili
affidate a De Benedittis
μ Seri
Claudio Minardi che in sede di
votazione segreta ha potuto insediarsi alla seconda votazione,
quando ancora erano necessari i
voti dei due terzi dei consiglieri;
non è stata necessaria quindi la
terza votazione, quando sarebbe stata sufficiente la maggioranza semplice. Insieme alla
candidatura di Minardi, sostenuta dal Pd, Marta Ruggeri di Fano
5 stelle aveva proposto Hadar
Omiccioli, facendo leva sul successo ottenuto dal suo movimento, diventato la prima forza di
opposizione della città. Omiccioli se fosse stato eletto avrebbe rinunciato alla propria indennità
per versarla sul fondo anticrisi a
beneficio delle famiglie che si
trovano in difficoltà. Similmente avrebbe fatto Maria Antonia
Cucuzza, la cui candidatura è
stata sostenuta dall'ex sindaco
Stefano Aguzzi che ora siede in
consiglio comunale, rappresentando la sua lista civica La Tua
Fano.
Alla elezione del presidente
del consiglio comunale è seguito
il giuramento del sindaco Massimo Seri che, per l'occasione, ha
indossato la fascia tricolore. E'
seguita poi la formalizzazione
dei componenti di giunta e la
surroga di quei consiglieri comunali che hanno rinunciato alla propria carica per diventare
assessori. Così Carla Cecchetelli
(Pd) assessore al bilancio è stata
sostituita nei banchi da Enrico
Nicolelli , Marina Bargnesi (Pd)
Servizi sociali da Terenzio Ciaro-
Prima seduta del consiglio da sindaco per Massimo Seri
Renato Claudio Minardi eletto presidente del consiglio comunale
ni, Marco Paolini (Noi città) Urbanistica e lavori pubblici da Caterina Del Bianco, Caterina Del
Bianco (Sport e Smart City) da
Riccardo Severi, Samuele Mascarini (Sinistra Unita) Servizi
Educativi da Carla Luzi. Assessore esterno e vice sindaco è Stefano Marchegiani.
Il sindaco poi ha concesso
due deleghe ad altrettanti consiglieri comunali, non potendo aggiungerle a quelle già attribuite
ai suoi assessori: a Cristian Fanesi, capogruppo del Pd, ha affidato la Protezione Civile, mentre a
che l'ha spuntata per due voti su
Maria Antonia Cucuzza di Forza Italia. Di seguito la commissione elettorale è risultata essere composta da Rosetta Fulvi
del Pd, da Mattia, da Mattia De
Benedittis di Noi Giovani e da
Ermes Garbatini de La Cosa
Giusta.
La parte centrale della prima
seduta del consiglio comunale è
stata pressoché occupata dall'intervento del sindaco e dalla replica di tutti i capigruppo. Massimo Seri è "volato alto" dichiarando il suo impegno di garantire la
sul sindaco chiamato sul palco: “Pensavo si alzasse Aguzzi”
Vittoria di Alessandrini e Montanari
nel festival della comicità a Tre Ponti
LA MANIFESTAZIONE
Fano
Quattordici concorrenti si sono sfidati sul palcoscenico della Bcc Arena a Tre Ponti nell'
ambito del festival della comicità che, da qualche anno fa
parte delle manifestazioni
estive fanesi.
Una serata dedicata al buonumore che ha introdotto il programma della rassegna dialettale che ha preso il via ieri sera
con la compagnia del Gaf di
Bellocchi che ha portato in
scena la commedia "Lega el
sumar du vol el padron" scritta e diretta da Lucio e Fabrizio Signoretti. Risate a gogo,
quindi che si protrarranno
ogni lunedì, fino al 18 agosto.
L'altra sera intanto, fino a
mezzanotte inoltrata si sono
avvicendati sul palcoscenico
concorrenti provenienti da
Quattordici i concorrenti che si sono sfidati nel festival della comicità
ogni parte d'Italia. A rallegrare la serata ha contribuito anche il sindaco Massimo Seri
che, inviato a salire sul palco,
per un breve saluto, non ha
nascosto un attimo di esitazio-
ne. "Ancora - ha detto il primo
cittadino di Fano - quando
qualcuno chiama il sindaco,
mi aspetto di vedere Stefano
Aguzzi alzarsi e prendere la
parola".
Mattia De Benedittis di Noi Giovani ha concesso le politiche giovanili.
Gli ulteriori adempimenti
poi hanno visto l'elezione dei
due vice presidenti del consiglio
comunale. Sono risultati eletti
Barbara Brunori di Noi città e
Marta Ruggeri di Fano 5 stelle
Da Aguzzi annuncia
atteggiamento costruttivo
“Non come l’opposizione
invece fece con me”
La serata è stata condotta
da Edoardo Frustaci e dal San
Costanzo Show, i cui componenti, tutti beniamini del pubblico, hanno legato le performance dei vari concorrenti, i
quali, secondo il procedimento mutuato dalla corrida televisiva, si potevano esibire a
cronometro, consentendo al
pubblico si applaudire o di fischiare dopo alcuni minuti
sottolineati dai colori di un semaforo. Tre le giurie costituite per giudicare i concorrenti;
quella del pubblico, il cui giudizio era espresso a forza di
applausi, quella di qualità, costituita da autorità e giornalisti e quella rappresentata dalla signora Rosa della Cecca, il
popolare personaggio interpretato da Massimo Pagnoni.
Alla fine hanno prevalso Lorenzo Alessandrini e Stefano
Montanari di Fano, interpreti
dello sketch "Berto e la badante"; premi a Martina Serfilippi
e Alex Di Gioia per "Pasta e
Fagioli" e a Luca Boscolo per
"Sigaretta elettronica". Il ricavato della serata è stato devoluto in a favore della associazione "Amore per la Vita".
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massima trasparenza degli atti
amministrativi, di investire sulla
cultura, su una mobilità sostenibile e soprattutto su tutte quelle
leve che possano rilanciare la
nostra economia. Aguzzi ha replicato apprezzando le parole
del sindaco e preannunciando
un atteggiamento costruttivo.
"Non come si è verificato nella
passata legislatura quando nei
miei confronti sono stati inviati
dalla opposizione 25 esposti alla
Magistratura e intentati 4 processi, di cui due in corso".
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Il vescovo nell’incontro con le associazioni
“Debellare la piaga
dell’evasione fiscale”
L’INTERVENTO
Fano
Nel suo intervento all'incontro
con le associazioni sociali ed
economiche, il vescovo di Fano, mons. Trasarti, ha considerato prioritario per rilanciare
la responsabilità sociale, sostenere la legalità e quindi intraprendere con tutti i mezzi una
lotta all'illegalità diffusa. "Sostenere la legalità - ha detto non è solo contrastare la criminalità organizzata, ma anche le
lobby d'affari organizzate, quei
gruppi piccoli e coesi che perseguono in modo organizzato i loro interessi a scapito della maggioranza dei cittadini e del bene comune. Questi gruppi sono
oggi sempre più forti e aggressivi, perché possono sfruttare
la potenza delle nuove tecnologie, e per questo motivo anche
noi dobbiamo essere sempre
più scaltri e preparati". Il presule ha incluso nella illegalità diffusa anche l'evasione fiscale, il
lavoro nero, le contraffazioni
alimentari e tanto altro (ha fatto riferimento ad un recente
servizio televisivo sui cibi contraffatti in Italia con numeri da
capogiro: oltre un miliardo di
euro) e, ovviamente, la corruzione. "Anche su questi temi ha detto - è ora di dare un segnale forte e di mettere all'indice con più vigore coloro che sono protagonisti di tali situazioni. In questa delicata fase di
transizione verso nuovi modelli di società c'è una sfida su tutte che può aiutare, o viceversa
pregiudicare, il progresso umano: la sfida della distribuzione
della ricchezza". Il compito della comunità locale è quelle di ridurre le diseguaglianze e garantire a tutti l'accesso ai benefici delle tecnologie.
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Martedì 24 Giugno 2014
Online
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FANO
Non solo il divieto, l’estate parte col freno tirato
LA SITUAZIONE
Fano
Non solo il tempo che continua a non dare riferimenti e indicazioni precise ma anche
una serie di insidie e ostacoli
tanto che per Oasi Confartigianato la stagione turistico-balneare è iniziata molto male. Il
Comune di Fano, invece di
agevolare il compito delle im-
prese balneari, sta facendo di
tutto per complicarlo e renderlo impossibile. Solo nel pomeriggio di domenica, infatti, sono stati tolti i divieti di balneazione messi in via preventiva
in tutti i siti dove ci sono gli
scolmatori. Inoltre, nonostante il sopralluogo fatto dal sindaco, il servizio lavori pubblici
non è stato in grado di pulire il
sottopasso del Rio Crinaccio,
che collega la Statale Adriatica
a via Ammiraglio Cappellini,
tanto che l'intervento è stato
realizzato e pagato dagli operatori interessati. Sempre in
via Ammiraglio Cappellini, come se non bastasse, proprio
domenica, sono stati elevati
numerosi verbali alle auto dei
bagnanti.
Questo per l'Oasi e la conferma, al contrario di quanto
avviene in Romagna e nella vicina Senigallia, che la pubblica
amministrazione locale sta facendo di tutto per impedire la
ripresa dell'economia ed il rilancio delle attività turistiche.
La categoria degli operatori
balneari, stanca ed amareggia-
Oasi Confartigianato
contro l’amministrazione
“A Senigallia e in Romagna
c’è più collaborazione”
ta per quanto sta accadendo,
chiede con forza alla nuova
Giunta di: creare una delega
ad hoc per le manutenzioni ed
il decoro della città; di proseguire l'opera di risanamento
del torrente Arzilla avviata dalla precedente Amministrazione e di tombare e sistemare le
foci dei fossi più rilevanti quali
il Rio Crinaccio e il Rio Marsigliano.
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Nuovo ponte, polemiche e ritardi
Gru e strutture di ferro nella pista di pattinaggio per i lavori di assemblaggio dei pilastri
COME CAMBIA
LA STRUTTURA
Fano
Delle strutture di ferro verniciate di bianco sono apparse
ieri all'interno della pista di
pattinaggio del Lido. Insieme
a loro, si trovavano due gru,
che puntuali nella prima mattinata sono entrate in azione,
iniziando ad assemblare alcuni pezzi del nuovo ponte.
Un'opera che non è passata
inosservata, data l'imponenza
dei delle varie componenti,
che però rappresentano solo
una piccola parte del progetto
complessivo.
Infatti l'intento - data la rilevante dimensione della struttura - è quello di portare pian
piano varie componenti, per
poi comporle in loco ed assemblare il tutto, fino ad arrivare al ponte completo.
Il progetto è sicuramente ambizioso e rappresenta un cambiamento storico non solo per
il quartiere ma per l'intera città, dal momento che
ridisegnerà completamente
la zona innanzitutto dal punto
di vista estetico e portando il
beneficio non discutibile di far
transitare i mezzi di soccorso,
V
dal momento che il vecchio
ponte non era carrabile. Lido
e Sassonia saranno quindi uniti da una nuova via di collegamento, di dimensioni maggiori rispetto a quella già esistente, perché la nuova struttura
ha una lunghezza di 25 metri
ed una larghezza di 5 metri.
Ieri è iniziato il lavoro di assemblaggio dei pilastri che
fungeranno da struttura portante, successivamente si
provvederà a collocare il basamento.
La sostituzione finale, prevista dal contratto di appalto entro il prossimo 4 luglio, subirà
un leggero ritardo, dovuto ad
alcune problematiche tecniche, ed avverrà entro il 10 luglio.
Se da una parte sono lievitati
gli interventi per la sistemazione della struttura, voluta
dall'ex assessore ai lavori pubblici Mauro Falcioni, dall'altra sono aumentati anche i costi, tanto che la cifra preventivata di trecentomila euro potrebbe crescere in fase di bilancio finale. Oppure, per contenere la spesa in un periodo
di difficoltà, si potrebbe optare per tagliare qualche opera,
come ad esempio quella dell'illuminazione notturna, scelta
che consentirebbe di rispettare le cifre stabilite in precedenza.
La sostituzione del ponte però ha portato polemiche fin
dall'inizio, quando l'allora as-
sessore Riccardo Severi aveva
parlato di un bailey, poi scartato per la sua estetica da Falcioni, che ha preferito una
struttura più gradevole per la
quale però i cittadini attendono di vedere se il risultato sarà
armonico con il contesto.
La sostituzione sarà
completata entro
il 10 luglio ma intanto
i costi sono lievitati
C'è stato inoltre chi ha messo in discussione la necessità
dell'opera, parlando di lavori
più urgenti, ma è stato poi
smentito dal fatto che la vecchia struttura non avrebbe
passato i collaudi necessari.
Altro aspetto molto contestato è il periodo in cui sono
stati fatti i lavori: iniziati con
lo spostamento del vecchio
ponte ad inizio aprile, proseguiti a maggio con la posa di
calcestruzzo per creare il basamento e arrivati alle battute
finali con i lavori di assemblaggio nella giornata di ieri.
Gli scettici dicono che oltre
ad una manovra elettorale, si
sia danneggiata la stagione
estiva, dal momento che la sostituzione verrà fatta in uno
dei periodi più importanti per
il turismo, nel mese di luglio. I
più speranzosi invece si dicono impazienti di vedere il nuovo ponte, che indipendentemente dal risultato entrerà in
un pezzo di storia fanese.
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Fano
Si è alzato il sipario sulla stagione estiva 2014 dell'Asd Sportland, che propone anche
quest'anno un ricco cartellone
di appuntamenti destinato ad
animare nei prossimi mesi il litorale con trofei e manifestazioni. Sono stati i Bagni Arzilla,
teatro di gran parte delle attività dell'associazione del patron
Giancarlo Bellucci, ad ospitare
il primo atteso evento rappresentato dal torneo di singolo.
Quindici le ragazze che si sono
contese il primato in ambito
femminile, concorso valevole
quale tappa del Beach Tennis
Summer Tour che ha fatto registrare la vittoria della campionessa in carica Maruska Canestrari.
Canestrari ha battuto in finale
Barbara Bartolucci, mentre alle loro spalle si sono piazzate
Sonia Gasparini e Reka Gavalda. Mirko Biondi ha prevalso in
campo maschile, dove erano in
trentadue a contendersi il successo, regolando in finale Raf-
Gli inglesi della Bear Cavalry
si confermano bestia nera per
i Croccali di Fano, usciti sconfitti anche dalla rivincita con
la fortissima formazione londinese di Ultimate Frisbee.
Già battuta l'anno scorso a
Bordeaux nella sfida per la
conquista del titolo europeo,
la squadra fanese non è infatti
riuscita a vendicarsi nella finale della Windmill Windup di
Amsterdam. Il prestigioso torneo svoltosi nella capitale
olandese ha comunque confermato lo stato di grazia della
compagine allenata da Enrico
Pensalfine, che ha sfruttato
questo tour de force di tre
giorni di gare per prepararsi
nel migliore dei modi ai prossimi Campionati del Mondo
in calendario dal 2 al 9 agosto
a Lecco. I Croccali saranno
l'unica rappresentante italiana per la Divisione Mixed alla
rassegna iridata, alla quale si
presenteranno dopo questo
gratificante secondo posto ot-
Un esaltante cammino
fino all’ultimo esame
contro gli inglesi
della Bear Cavalry
L’INIZIATIVA
Fano
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La formazione di Enrico Pensalfine ancora protagonista
tenuto grazie alle affermazioni sui tedeschi del Würzburg
Disc-o-Fever (15-9), sugli israeliani dell'Element (15-8), sui
francesi della Bdm (13-10), su-
Versione
estiva
di “chef
in the city”
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ULTIMATE FRISBEE
Fano
Le sfide di cucina
gli svizzeri dei Panthers Bern
(15-6), sui tedeschi dell'Heidees (15-10) e sui francesi del
France National Team (15-11).
Gli unici dispiaceri sono venuti dagli inglesi della Bear Cavalry, vittoriosi sia nella fase
eliminatoria (15-6) che in una
vibrante finale (13-10) giocata
di fronte ad una suggestiva
platea di 1500 persone.
Croccali, un’altra finalissima amara
Prossimo test i campionati mondiali
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Si apre domani la tredicesima
edizione di "Con l'Africa nel
Cuore" promossa dalla Ong
fanese L'Africa Chiama, attiva da oltre dieci anni in Kenya, Tanzania e Zambia. L'appuntamento di apertura è in
programma alla Rocca Malatestiana dove alle 17 bambini
e adulti potranno partecipare
gratuitamente ad un laboratorio di percussioni multietniche guidati dal maestro Giorgio Caselli a cura di Cremi del
Comune di Fano.Si prosegue
alle 21,30 con l'incontro "Non
tacere. Vent'anni dalla morte
di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin" con Francesco Cavalli, direttore del Premio Ilaria Alpi
e autore del libro "La strada di
Ilaria". La presentazione sarà
accompagnata dalle letture
sceniche a cura di Giorgia
Penzo e dalle musiche di Elena Sanchi Trio, il cui concerto
proseguirà insieme ad un buffet multietnico. L'iniziativa
proseguirà i suoi appuntamenti nelle serate di sabato
28 e domenica 29 all'Anfiteatro Rastatt dove dalle 18 ci saranno mostre, mercatini, artigianato, stand delle associazioni, musiche, danze e testimonianze dal sud del mondo.
Addolcire i tempi grigi delle
attività con un format divertente e in grado di riempire
i locali di clienti. Non cambia l'obiettivo di “Chef in
the City - Estate”, la sfida di
cucina, e di pasticceria amatoriale della città organizzata dall'agenzia Anteprima
Web di Fano, che tra novembre 2013 e febbraio
2014 è riuscita a portare nei
ristoranti e pasticcerie della
città oltre 1000 persone/
clienti per un giro d'affari di
oltre 20mila euro.
Lunedì 21 luglio lo Chalet
del Mar, zona Arzilla, ospiterà “Chef in the City - Estate”. Una serata-evento in
cui si metteranno a confronto i vincitori delle passate
competizioni con nuovi appassionati di cucina e durante la quale saranno presentate le nuove edizioni dedicate agli aspiranti chef e
pasticceri.
La serata prevede una cena
sulla spiaggia con antipasti
e secondi preparati da Antonino Palella (vincitore
“Chef in the City” 2013) e
dal suo sfidante, insieme a
dolci creati da Lucia Vincenzi (vincitrice “Chef in
the City” - “Cake Edition”
2014) e da aspiranti pasticceri seguiti dai maestri del
Bon Bon, Caffè Centrale e
Guerrino.
Esordio subito vincente
per Canestrari e Biondi
faele Rosaverde e precedendo
in classifica Luca Spendolini e
Riccardo Biagioli. La graduatoria parziale del Beach Tennis
Summer Tour, circuito che si
snoda in varie spiagge della nostra provincia, vede in testa tra
gli uomini proprio Mirko Biondi davanti a Raffaele Rosaverde e tra le donne Sonia Gasparini seguita da Natascia Nobili.
IL PROGRAMMA
Fano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Tante emozioni nell’avvincente torneo di Amsterdam
Maruska Canestrari subito a segno
L’Africa
nel cuore
Domani
si comincia
In corso i lavori di assemblaggio dei pilastri nel ponte che collegherà Lido e Sassonia
Stagione estiva dell’Asd Sportland al via
BEACH TENNIS
Tante le iniziative
VI Martedì 24 Giugno 2014
Online
www.corriereadriatico.it
FANO •VALCESANO
“Nessun blocco degli interventi”
Otorinolaringoiatria, pazienti rimandati a casa. Ricci: è stato solo un disguido
I NODI
DELLA SANITA’
stato comunicato il blocco degli
interventi al reparto di otorino,
quindi i pazienti possono stare
tranquilli che il servizio verrà garantito. Ciò che cambia è solo
una procedura interna per cui
l'azienda deve redigere un protocollo nel quale attesta almeno
50 interventi l'anno. Attualmente tra Fano e Pesaro nei reparti
di chirurgia e otorino arriviamo
a 150 operazioni, quindi rientriamo perfettamente nel profilo richiesto. Si è trattato di un disguido di comunicazione all'utenza".
In discussione erano stati
messi gli interventi alla tiroide,
che prevedono la rimozione dell'
organo; un'operazione che implica un ricovero ordinario di
qualche giorno nel nosocomio,
effettuato con anestesia totale.
Il timore degli utenti riguardava
la possibilità che il loro iter, con
questo stop non previsto, avrebbe dovuto ripartire da zero, cioè
ripetendo tutti gli esami effettuati per poter sottoporsi ad un
nuovo intervento chirurgico in
un altro ospedale. L'ipotesi sarebbe stata una doccia fredda,
dal momento che i pazienti hanno dovuto sostenere spese per
degli esami come quello del sangue e delle Tac, ma anche per
sottoporsi a visite private. Da
qui le motivazioni del malcontento che sono circolate dapprima per i corridoi del reparto e
poi anche fuori dalle mura della
struttura ospedaliera, fino ad essere smentite dallo stesso direttore.
Il turismo va forte
Mondavio
Citazioni
d’autore
IL RICONOSCIMENTO
Mondavio
Al Santa Vittoria di Fratte Rosa i primi allarmi a dicembre dopo un’imponente azione di disboscamento
Mondavio conquista l'ennesimo prestigioso riconoscimento. Dopo il forte incremento
di presenze nei primi mesi
dell'anno, con cifre che sfiorano il 40%, è di pochi giorni fa
l'assegnazione da parte di Tripadvisor, in qualità di vincitore, del certificato di eccellenza per l'anno 2014 alla rocca
roveresca di Mondavio. Tripadvisor è il portale che riporta
le recensioni dei viaggiatori
provenienti da ogni parte del
mondo, che hanno soggiornato o semplicemente visitato
una località. Entusiasta il sindaco Talè. "E' un altro motivo
di soddisfazione aver ottenuto questa attestazione. Dimostra che coloro che vengono a
Mondavio, oltre ad apprezzare le bellezze del luogo, in particolare della rocca, si sentono accolti bene, ospiti graditi
tanto da lasciare un commento per raccontare la loro esperienza positiva. Un risultato
che voglio condividere con
tutto il personale che gestisce
la rocca, in particolare con
Sylvie Campolucci e Alessandra Vitali che con dedizione e
professionalità garantiscono
un servizio molto efficiente,
segnalato per competenza e
cortesia nei commenti lasciati. Un'altra importante vetrina per noi - conclude Talè che mi auguro contribuisca
ad attirare altri turisti".
Preoccupa la frana vicino al convento
Domani il via
SILVIA FALCIONI
Fano
Lo stupore e l'incredulità hanno
lasciato in pochi minuti posto alla rabbia: si è scatenato il nervosismo ieri mattina tra gli utenti
del reparto di otorinolaringoiatria del Santa Croce quando i pazienti sono stati rimandati a casa dato che il loro intervento,
programmato con anticipo, non
si sarebbe potuto svolgere nella
data prevista e nemmeno nella
sede fanese. Motivo: il ridimensionamento dei servizi ospedalieri. Alcuni utenti infatti sono
stati contattati direttamente dal
personale del reparto ed informati che a Fano alcuni interventi chirurgici più complessi non
verranno più eseguiti.
La notizia di un ennesimo ridimensionamento dei servizi sanitari è stata smentita dal direttore generale dell'azienda ospedaliera Marche Nord Aldo Ricci,
che ha dichiarato: "Non è mai
Il direttore dell’azienda
Marche Nord: “Solo un
cambiamento procedurale
Ora è tutto risolto”
GLI SMOTTAMENTI
Fratte Rosa
Smottamenti continui del terreno e frane hanno ridotto ad
un paesaggio lunare l'area a ridosso del convento di Santa
Vittoria a Fratte Rosa. Punto di
riferimento per iniziative culturali sempre in primo piano oltreché singolare per tradizione
e richiamo. Una strada vicinale
rischia di rimanere chiusa anche se i danni maggiori sono
quelli relativi all'immagine del
sito.
I primi allarmi si erano verificati addirittura nel mese di dicembre. Un'azione imponente
di disboscamento, non si sa da
chi gestita e autorizzata, né per
quale scopo, aveva incrementato notevoli preoccupazioni.
Nella stessa area era avvenuto
qualcosa di simile e ben più
consistete ai danni di querce
secolari diversi anni prima. A
maggio le pesanti conseguenze del maltempo hanno dato il
colpo di grazia. Siamo in via
del Peglio " area geologicamente dissestata - spiegano i primi
componenti di quello che si
prefigge di costituirsi come un
vero e proprio comitato pro natura - che si ritrova addosso tutti i malanni di una gestione territoriale carente per via delle
acque piovane non regimentate, senza una silvicoltura previdente e per giunta con un'area
instabile da sempre senza che
la questione sia mai stata presa
di petto".
Numerose sono state le frane
sul territorio, Nei paraggi una
famiglia era stata fatta evacuare, sempre a maggio, a causa
delle azioni devastanti delle
"bombe d'acqua". Era crollato
anche un grosso muro di contenimento di un edificio privato
nella frazione di Torre San
Per gli spettacoli dell’estate mondolfese
Ospedale Santa Croce, l’intervento del direttore generale Ricci ha fatto chiarezza sul rinvio di alcuni interventi
Il caso in un primo momento
era sembrato analogo a quello
denunciato dal consigliere regionale D'Anna solo qualche giorno fa che riguardava la suddivisione di interventi ordinari da
quelli traumatologia nel reparto
di ortopedia. Ad attivarsi ieri in
soccorso degli interventi alla tiroide è stato il neo sindaco Seri,
in linea con quanto promesso in
campagna elettorale sulla difesa
del S. Croce, che ha contattato
direttamente i vertici dell'azienda ospedaliera. Un sospiro di sollievo infine è stato tirato dai pazienti, che hanno ricevuto una
convocazione per la giornata di
oggi nel reparto di otorino per
proseguire con gli interventi.
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Neuropsichiatria infantile fiore all’occhiello
IL REPARTO
Fano
Se tanti sono i reparti in
sofferenza che vedono ridurre i
servizi offerti, solo resta attivo e
diventa un fiore all'occhiello per
l'intera struttura fanese: quello di
neuropsichiatria infantile diretto
dalla dottoressa Vera Stoppioni.
Dal primo dicembre si partirà con
uno screening ampliato sulle
patologie in età neonatale: già da
tempo infatti gli screening - che
consentono persino di salvare
vite umane - vengono eseguiti
con successo portando a rilevare
patologie anche importanti in
tempi celeri, ma con questa
evoluzione si passerà ad un
ventaglio più ampio di patologie,
dalle tre attuali a cinquanta. Non
solo aumenterà il numero di
malattie rilevabili, ma anche il
territorio di competenza, dal
momento che faranno
riferimento a Fano tutti i nuovi
nati marchigiani e persino
abruzzesi. Tra l'altro l'attività di
screening ha consentito di
scoprire negli ultimi tempi una
patologia rara, diagnosticata ad
un bambino fanese.
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La memoria storica
del polo culturale
IL SITO
Fratte Rosa
Frane e smottamenti a Fratte Rosa, un paesaggio lunare
Marco, i cui detriti aveva completamente invaso la Strada
Provinciale 115, chiusa al traffico.
A conferma di quanto il territorio sia fragile l’amministrazione comunale è stata sensibi-
lizzata alla vicenda. Si sa bene
che in casi del genere occorrono risorse ingenti. Ma una strategia va studiata ed anche con
urgenza.
r.g.
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Il convento Santa Vittoria,
autentico polo culturale,
appartiene alla memoria
storica e culturale di Fratte
Rosa, che domina dall'alto le
colline che fanno da
spartiacque fra le vallate del
Cesano e del Metauro.
L'origine di Fratte Rosa è
successiva alla caduta
dell'Impero Romano e
all'arrivo dei barbari nel centro
Italia, quando le popolazioni già
insediate nelle aree limitrofe si
spinsero verso gli altopiani del
territorio per cercare rifugio
nelle zone boschive e più
protette.
Mondolfo
Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità il nuovo regolamento per il rilascio
di autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee
e manifestazioni in luogo
pubblico. Il Comune ha deciso di rinnovare il regolamento per adeguarsi alle esigenze
di un territorio in continuo
sviluppo e che, grazie alla sua
vocazione turistica, sempre
più punta su eventi di qualità.
"La grande novità - spiega
l'assessore al turismo Mario
Silvestrini - sta nel fatto di
aver integrato il documento
con due tabelle esplicative in
cui viene puntualmente suddiviso l'intero territorio comunale in diverse aree più o
meno idonee alla realizzazione di spettacoli ed eventi con
l'impiego di macchinari rumorosi".
Dati e relativa modulistica saranno a disposizione nel sito
del Comune o presso l'ufficio
ambiente.
na che sta aumentano di importanza e richiamo di anno in anno e che è destinata a crescere
ulteriormente. Costantini non
si stanca di dire che il merito è di
tutti rimarcando che "è fondamentale l'intesa che si è creata
tra le associazioni presenti sul
territorio: Pro loco, Meraville e
GS Sterpeti". Anche il sindaco
di Montefelcino Ferdinando
Marchetti si è complimentato
per l'evento "che dà prestigio al
territorio grazie a persone capaci, ricche d'inventiva e animate
da idee brillanti".
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Oltre trentamila visitatori per una rassegna unica nel suo genere
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LA RASSEGNA
Montefelcino
"Abbiamo avuto espositori arrivati anche dalla Puglia - commenta soddisfatto Nicola Costantini coordinatore della grande kermesse Montefelcino
Sound Festival rassegna dell'artigianato abbinata a spettacoli
di ogni genere manifestazioni
folcloristiche comprese - nonostante un giorno in meno rispetto all'anno scorso abbiamo avuto lo stesso pubblico, vale a dire
oltre 30 mila persone molto in-
teressate a tutto quello che
l'area espositiva di 6 mila metri
quadrati presentava nei vari
stand o spazi espositivi. La fatica è stata tanta ma ricompensata da una grande soddisfazione". La rassegna si avvale del riconoscimento della Regione come la più importante del settore
artigianale all'aperto. Una vetri-
Il coordinatore Costantini
“Fondamentale
la collaborazione
tra le associazioni”
L’APPUNTAMENTO
Fratte Rosa
A Terracruda il vino si gusta
in vigna. Anche quest'estate, la cantina di Fratte Rosa
propone le cene in vigna:
un'esperienza sensoriale
esclusiva, per gli amanti del
vino e della buona cucina. Si
parte domani alle 20.30,
con La Palomba di Mondavio. Il ristorante propone
specialità marchigiane e
non solo. In abbinamento i
vini Doc Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi Sangiovese e Pergola dell'azienda
vitivinicola Terracruda. Il
secondo appuntamento è
per il 2 luglio con il ristorante Il Giardino di San Lorenzo in Campo, che allieterà i
palati con proposte gastronomiche di eccellenza. Il 10
luglio sarà la volta de La
Graticola di Fratte Rosa per
gustare la cucina nella terracotta. Mercoledì 16 sapore
di mare in vigna con La
Grotta di Barbarossa di Candelara. Il 23 luglio un'altra
eccellenza marchigiana sarà protagonista in vigna: il
tartufo, con un menù preparato dall'Antico Furlo di Acqualagna. Il programma si
chiude all'insegna della tradizionale cucina di terra, il
30, con l'Osteria del Borgo
di Pergola.
Eventi, individuate le aree Montefelcino Sound Festival fa centro
IL REGOLAMENTO
Il vino
si gusta
in vigna