-MSGR - 14 PESARO - 1 - 24/06/14-N: 136- N˚ 169 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Martedì 24 Giugno 2014 • Natività s. Giovanni Battista L’intervista Scianna: «Le mie foto sono ritratti della memoria» La rivelazione Dopo 105 anni la verità sull’omicidio di Joe Petrosino Lo scontro Diritti tv, guerra di diffide tra Sky e Mediaset Jattarelli a pag. 25 Galluzzo a pag. 19 Di Branco a pag. 8 La proposta Prodi Ripartire dall’industria il tabù rotto dal governo Giulio Sapelli È già un grande passo avanti sentire un premier italiano che tesse l’elogio dell’industria manifatturiera e della politica industriale. Dopo anni di pensiero unico, a leggere le proposte di Matteo Renzi raccolte dal Messaggero in risposta all’editoriale di Romano Prodi sembra di essere in un altro mondo. Un pensiero unico che umiliava le politiche industriali in sé, grazie al sillogismo che qualsivoglia intervento legislativo diretto o indiretto, rivolto alle imprese in prima persona oppure al contesto in cui esse operano, sia negativo. Se poi aggiungiamo l’indimostrabile sillogismo altrettanto devastante per cui a più presenza dello Stato corrisponde più corruzione (contro tutte le evidenze empiriche come dimostrano le ancora oscure vicende del Mose e dell’Expo) il circolo perverso si chiude fino a dire che qualsivoglia politica industriale è negativa. Oggi si assiste a un lento ma significativo cambiamento di prospettiva. Si glorificano gli interventi indiretti: in primis quelli della semplificazione amministrativa e della leva fiscale, nel primo caso deburocratizzando e delegiferando. E certo molto si può fare. La mia recente esperienza quale Commissario Unico alla semplificazione industriale della Regione Lombardia (dove pure già la Regione paga i suoi fornitori in 17, diciassette, giorni), dimostra che molto si può fare contando sulla semplificazione, l’omologazione compatibile dei sistemi informatici e i burocratic angels, esperti che guidano gli imprenditori tra i sentieri delle autorizzazioni ex post e non ex ante. Continua a pag. 19 Yara, microspia seguì Bossetti per quattro giorni dal nostro inviato Claudia Guasco BERGAMO na cimice piazzata a casa di Massimo Giuseppe Bossetti tre giorni prima che il muratore di Mapello venisse fermato. Obiettivo: incastrare il presunto assassino di Yara, che da lì a poche ore sarebbe stato sottoposto all’alcoltest (con conseguente esame del dna). Perché se l’inchiesta sulla morte della giovane ginnasta è aperta da tre anni e mezzo, le indagini decisive sono partite soltanto da una settimana. A pag. 14 U Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Più flessibilità, la svolta Ue Patto di stabilità, la Merkel apre alle richieste italiane sulla proroga del pareggio di bilancio Il premier: così si evita la manovra e si liberano 6 miliardi. Mogherini verso la Commissione ` ` BRUXELLES Svolta dell’Unione europea. Con il consenso sempre più esplicito di Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha rafforzato nella direzione auspicata dall’Italia il documento di principi che dovrebbe accompagnare la nomina di Juncker alla presidenza della Commissione. In arrivo più flessibilità per interpretare le regole di bilancio e un programma per gli investimenti finanziato a livello europeo. Renzi: così si liberano 6 miliardi. La Mogherini verso gli “Esteri” della Ue. Carretta, Franzese e Gentili alle pag. 2 e 3 Oggi il via libera Il caso Sciolto anche il nodo dei militari, riforma della Pa alla firma del Colle Immunità, piovono accuse al Senato Guerini: «Pronti anche a cancellarla» Andrea Bassi Mario Ajello M C anca solo l’ultimo passaggio, la firma del Capo dello Stato. Fino alla tarda serata di ieri, il testo della riforma della Pa non era stata ancora trasmessa al Colle. A pag. 5 Mondiali. Oggi Italia in campo, serve un pari per non tornare a casa hi è «satan», cioè Satana? È Matteo. E chi canta la canzone dell’Armata Brancaleone? Sono i nemici della grande riforma. A pag. 7 Stanganelli a pag. 6 Caos Pompei, custodi precettati contro le serrate `Franceschini: mai più chiusure ai turisti per proteste sindacali nei musei e nei siti «Contro l’Uruguay sarà come una finale» Contro l’Uruguay Prandelli si affida a Immobile e Balotelli. Angeloni, Caputi, De Bari e Trani nello Sport NAPOLI Mai più chiusure ai turisti per assemblee sindacali: il governo si prepara a tutelare l’immagine degli Scavi di Pompei e di altri siti ricorrendo, se occorre, anche alla precettazione. Per il ministro Franceschini il tema delle chiusure dei luoghi della cultura «deve essere risolto alla radice. Mi pare infatti indiscutibile che i musei e i siti archeologici siano servizi pubblici essenziali». Larcan a pag. 9 L’inchiesta Galan, nuove accuse «Ma io non ho colpe» Nell’inchiesta Mose spuntano anche soldi depositati in Croazia. Galan si difende: «Non ho le colpe che mi vengono attribuite». A pag. 12 BILANCIA, PRONTI ALLA RISCOSSA Buongiorno, Bilancia! Marte nel segno accende i fuochi di San Giovanni, Venere e Luna in Gemelli compiono la magia di un amore che nasce, ritorna, rinasce, in tutta la sua bellezza. Dopo un anno di Giove in postazione critica, siete diventati più forti e più determinati anche nel vostro lavoro, dove girano ancora vari critici e avversari, con intenti tutt’altro che amichevoli. Ma il loro gioco è vicino alla fine, il vostro ancora tutto da giocare. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 39 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 24/06/14-N:RCITTA’ 2 Primo Piano Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Merkel, sì all’Italia: patto di stabilità più flessibile in cambio di riforme La svolta di Berlino. Van Rompuy aggiorna il programma della nuova Commissione: piano di grandi opere comunitarie ` IL CASO BRUXELLES Più flessibilità per interpretare le regole di bilancio e un programma ambizioso per gli investimenti finanziato a livello europeo: con il consenso sempre più esplicito di Angela Merkel, il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, ieri ha rafforzato nella direzione auspicata dall'Italia il documento di principi che dovrebbe accompagnare la nomina di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione e servire da programma per i prossimi 5 anni. Il Patto di Stabilità non sarà toccato, perché «la credibilità deriva dal rispetto delle regole che ci si è dati», ha spiegato il portavoce della cancelliera tedesca. Ma Merkel è disponibile a «un'applicazione flessibile del Patto in alcuni casi particolari», ha detto Steffen Seibert: per la cancelliera, un «prolungamento delle scadenze» per il rientro del deficit «è possibile ed è già stato usato» in passato in caso di peggioramento della congiuntura, mentre «una clausola per gli investimenti» permette agli Stati membri di discostare dagli obiettivi di bilancio. L'ultima bozza del documento Van Rompuy ricalca l'apertura di Merkel. «Tutte le nostre economie devono continuare a perseguire riforme strutturali. Molto Toto-nomi per la Ue I 5 PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI UE I DUE NOMI SU CUI C'È ACCORDO I CANDIDATI PER GLI ALTRI POSTI Presidente Commissione Jean-Claude Juncker (Lussemburgo PPE) Presidente del Consiglio Europeo Helle Thorning-Schmidt (Dan PSE); Enda Kenny (Irl PPE) Presidente Parlamento Martin Schulz (Germania PSE) Alto Rappresentante Politica Estera Federica Mogherini (Ita PSE); Radoslaw Sikorski (Pol PPE) Presidente dell'Eurogruppo Luis de Guindos (Spa PPE); Jeroen Dijsselbloem (Ola PSE) I FAVORITI PER I PORTAFOGLI PESANTI NELLA NUOVA COMMISSIONE Affari economici Pierre Moscovici (Francia PSE) Commercio Karel De Gucht (Belgio Liberali) Mercato Interno Andrew Lansley (Uk - Conservatori) Concorrenza Neelie Kroes (Olanda Liberali) Energia Günther Oettinger (Germania PPE) Agricoltura Miguel Arias Canete (Spagna PPE) Agricoltura Miguel Arias Canete (Spagna PPE) chiaramente, la nostra forza comune dipende dal successo di ciascun paese», recita il testo che dovrebbe essere approvato giovedì dai leader nella prima giornata del Vertice Europeo a Ypres. L’ULTIMA BOZZA «Appoggiandosi sui recenti sforzi di consolidamento e le regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita e un pieno uso della loro flessibilità intrinseca, l'Unione deve fare passi coraggiosi per rafforzare gli investimenti, creare posti di lavoro e incoraggiare riforme per la competitività», dice il documento Van Rompuy. Se formalmente non cambia nulla su deficit e debito, l'invito che i capi di Stato e di governo indirizzano implicitamente alla prossima Commissione è di tenere conto delle circostanze specifiche di ciascun paese e di adottare un approccio meno fiscale nell'interpretazione delle regole di bilancio. «Essendo decisiva per la nomina di Juncker, l'Italia sarà in posizione di forza per negoziare dei margini», spiega una fonte europea. La parte più innovativa del documento Van Rompuy riguarda gli investimenti. L'idea di un programma pan-europeo, finanziato con l'emissione di titoli comuni, si fa strada. Oltre a mobilitare gli «strumenti esistenti», i leader si impegneranno a sviluppare «nuove capacità finanziarie» dell'Ue per finanziare infrastrutture nei trasporti, nell'energia e nelle telecomunicazioni. Il campo di azio- PROLUNGAMENTO DELLE SCANDENZE PER IL RIENTRO DAL DEFICIT CAMERON ANTI JUNCKER MINACCIA IL REFERENDUM Matteo Renzi con il primo ministro norvegese Erna Solberg ne degli investimenti europei dovrebbe essere ampliato all'efficienza energetica, all'innovazione e alla ricerca. Il pacchetto economico include anche il «pieno sfruttamento del mercato interno», un migliore accesso al credito per le Piccole e Medie Imprese, una riduzione del costo del lavoro, un taglio della burocrazia. Per «proteggere i cittadini» europei, che hanno espresso il loro scontento nelle urne, i leader promettono di «rafforzare la lotta contro la disoccupazione giovanile», di agire in modo «più duro sull'immigrazione irregolare» e di rafforzare «la gestione delle frontiere esterne dell'Unione». La probabile nomina di Juncker rischia però di provocare un rottura con David Cameron, che minaccia di accelerare il referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Ue. Il documento Van Rompuy tenta di rispondere alla richiesta del premier britannico di rinegoziare le relazioni con Bruxelles: «l'Unione deve autolimitarsi nell'esercitare le sue competenze». Ma in un incontro con il premier britannico ieri a Londra, Van Rompuy non è riuscito a ricucire. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA La scheda Flessibilità ed eccezioni: ecco le regole Nelle aperture di Berlino e dello stesso van Rompuy, non si tratta di cambiare le regole ma si colgono le opportunità, già previste dal Patto e dai suoi rafforzamenti, di applicarle in modo più morbido. Ad esempio, la «Flessibilità in tempo di crisi» è già un capitolo del Patto: «Se la crescita si deteriora inaspettatamente, gli Stati con deficit sopra il 3% possono avere più tempo per correggerlo, a patto che facciano gli sforzi strutturali necessari». Ed è una concessione già fatta negli ultimi anni a Spagna, Francia, Portogallo e Grecia. Anche il Fiscal Compact prevede l'ipotesi della flessibilità: «si può deviare temporaneamente dall'obiettivo di medio termine (pareggio di bilancio, ndr) o dal percorso di avvicinamento a tale obiettivo solo in circostanze eccezionali», ovvero «eventi L’intervista Pier Paolo Baretta «È un segnale politico ma non basta ora gli investimenti fuori dal deficit» ROMA «Una presa di coscienza politica molto importante. Ma comunque ancora un primo passo non sufficiente. Dobbiamo insistere e rilanciare». C’è aria di soddisfazione nel governo per la ”nuova“ posizione che arriva da Berlino sui margini di flessibilità all’interno del patto di stabilità. «È il riconoscimento della nostra linea» dice Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia. Il quale però è anche dell’opinione che non ci si può accontentare e che l’obiettivo deve restare quello di convincere la cancelliera Merkel a non considerare gli investimenti produttivi e i costi per le riforme all’interno dei vincoli del patto di stabilità. Sottosegretario come legge le dichiarazioni che arrivano da Berlino? Sono davvero un cambio di passo? «Il solo fatto che la Merkel prenda coscienza che la politica attuale dell’Europa è inadeguata a stimolare la crescita, mi sembra un elemento rilevante. Si apre finalmente un varco a una discussione che può portare a una svolta. Diciamo che ora ci sono le condizioni. Il segnale è sicuramente positivo e da apprezzare». Da Berlino comunque sottolineano che già le attuali regole prevedono margini di flessibilità. Tecnicamente quali sono i maggiori spazi che potrebbe utilizzare l’Italia? «Siamo tra i pochi Paesi a stare sotto al famoso 3% nel rapporto deficit/Pil. Siamo al 2,6% come stima nel 2014 e quindi abbiamo a disposizione uno 0,4% di risorse, circa 6 miliardi di euro, da utilizzare per la crescita». Non moltissimo. «Infatti. Noi riteniamo che l’Europa, non solo l’Italia, con il tasso di disoccupazione che c’è, con la possibilità di cogliere la ripresa, abbia bisogno di due tre anni di investimenti molto più coraggiosi». Sforando il 3%? E di quanto? «Non è un problema di nuove percentuali, ma di rapporto tra l’investimento e risultati attesi. L’obiettivo esplicito, e verificabi- le, deve essere quello della crescita e di maggiore lavoro. Questa tipologia di investimenti deve essere fuori dal patto di stabilità. E credo che ora sia il momento giusto per insistere nel negoziato e trasformare questa apertura politica della Germania in una vera svolta verso regole nuove». È il momento giusto perché ci sono in ballo le nomine ai vertici Ue? «Come dice Renzi, i contenuti vengono prima delle nomine. È l’Europa che sta riconoscendo che ha bisogno di un quadro espansivo. E anche una parte consistente dei tedeschi ne è convinto, basta guardare il dibattito interno alla Germania. Non dimen- Pier Paolo Baretta «SERVE PIÙ CORAGGIO PER TORNARE A CRESCERE A LIVELLI TALI DA RIDURRE L’ALTO TASSO DI DISOCCUPAZIONE» inconsueti che abbiano rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria della pubblica amministrazione oppure periodi di grave recessione economica, purchè la deviazione temporanea non comprometta la sostenibilità del bilancio a medio termine». Ovvero: gli sforzi di consolidamento si possono aggiustare se un Paese è in difficoltà, anche perchè gli obiettivi di bilancio (3% di deficit e 60% di debito) furono scritti presuppondendo un ritmo di crescita al 3% e un'inflazione al 2%. E oggi viaggiamo su livelli di crescita attorno all'1% e con il rischio di deflazione. C'è poi la famosa clausola degli investimenti, che a novembre scorso fu negata all'Italia: anche questa consente «deviazioni temporanee» dal raggiungimento del pareggio di bilancio, ma solo se si rispetta la regola di riduzione del debito. tichiamo che il governo della Merkel è di coalizione. La Merkel dice che ”la credibilità deriva proprio dal rispetto delle regole“? Bene. Noi le abbiamo rispettate, siamo tra i più virtuosi d’Europa. Per cui possiamo farci capofila di una linea che porti a un negoziato vero sulle regole della crescita». E come la mettiamo con il debito pubblico? Aumentando le spese, non rischiamo di farlo lievitare? «No, il contrario. Le spese in conto capitale, le spese per gli investimenti produttivi e infrastrutturali sono linfa per la crescita. E se il nostro Pil inizia a crescere tra l’1,5 e il 2% riduciamo anche la pressione sul debito pubblico. Già adesso con uno spread contenuto abbiamo un abbassamento della spesa per interessi e quindi del debito. Nessuno pensa di aumentare le spese correnti. Anzi, le vogliamo ridurre e continuare nella politica di spending review. Ma solo con una crescita sostenuta possiamo veramente ridurre il debito pubblico e affrontare senza ansia il fiscal compact». Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 24/06/14-N:RCITTA’ 3 Primo Piano Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Renzi: assist che vale 6 miliardi La Mogherini verso gli Esteri Ue Con i vincoli meno stretti niente manovra `Il ministro favorito come nuova Lady Pesc correttiva: torna possibile la «spesa buona» L’Aja: un buon nome. Lei conferma: un’ipotesi ` IL RETROSCENA ROMA Né Matteo Renzi, né tantomeno Pier Carlo Padoan, azzardano cifre. «Il percorso è lungo, il traguardo ancora lontano», dice per scaramanzia il premier che parla «di costruzione paziente di un’Europa meno arcigna e finalmente orientata alla crescita e alla lotta alla disoccupazione». Ma nel giorno in cui perfino Angela Merkel pronuncia le parole «flessibilità», «prolungamento delle scadenze», «investimenti per le riforme strutturali» fuori dal computo del deficit, a palazzo Chigi e all’Economia cominciano a fare due conti. E tirano un grosso sospiro di sollievo. FLESSIBILITÀ & CONTI 3% E’ il limite massimo fissato dai trattati europei per il rapporto tra deficit e Prodotto interno lordo 43 I miliardi che potrebbero liberarsi da qui al 2020 se non si conteggerà la quota nazionale sui fondi ue Per prima cosa si dilegua il fantasma della manovra correttiva, che sarebbe stata necessaria (vista la bassa crescita del Pil) per tenere i conti all’interno dei rigidi parametri del Fiscal Compact. E torna in auge la possibilità di fare spesa “buona” per gli investimenti utilizzando il margine tra l’attuale 2,6% del rapporto deficit-Pil e il tetto del 3 per cento. Insomma, tornano in gioco 6 miliardi di euro. Un bel gruzzolo, visto che finora Renzi per evitare di finire sul banco degli imputati a Bruxelles, ha rispettato rigorosamente i parametri procedendo a una feroce spending review per finanziare i nuovi capitoli di spesa. Poi c’è tutto il capitolo della «maggiore flessibilità in cambio delle riforme strutturali che sono il motore della crescita», come recita il documento italiano consegnato a Herman Van Rompuy. Ebbene, Renzi conta di poter finanziare le riforme appena varate, come quella della Pubblica amministrazione, e quelle che verranno, come il nuovo mercato del lavoro e l’accelerazione della giustizia civile, senza andare a pesare sul deficit. Roba da decine di miliardi di euro, che potrebbero essere “contrattualizzati” in sede europea attraverso la formula dei “Contratti di partnership per le riforme”. Dove gli Stati che le realizzano non ricevono fondi diretti, appunto, ma maggiore flessibilità. Sia per il completamento del piano di rientro del debito (attualmente è al 133% del Pil), sia per il raggiungimento del pareggio di bilancio. Potrebbe essere liberato altro denaro contante se, come sembra ormai probabile, al Consiglio eu- PALAZZO CHIGI CONTA DI POTER FINANZIARE LA NUOVA P.A. E GLI ALTRI DECRETI CON I «CONTRATTI DI PARTNERSHIP» Europarlamento Le Pen-Lega, mancano i numeri per il gruppo Marine Le Pen non ce l’ha fatta. E, con lei, non ce l’ha fatta neppure la Lega Nord di Matteo Salvini. Fallisce il tentativo di creare il secondo gruppo euroscettico al Parlamento europeo. I 23 eurodeputati del Front National che ha trionfato in Francia, i 5 della Lega - compreso il segretario Salvini - ma anche i 4 olandesi del Pvv, i 5 austriaci del Fpo di Strache (primo classificato in Austria) ed i belgi del Vlaams Belang saranno costretti a cominciare la legislatura tra i «non iscritti», condizione che al Parlamento europeo equivale a quella di parlamentari di serie B. Esclusi, per esempio, dai contributi che vanno ai gruppi. Per formare un gruppo si devono associare partiti in rappresentanza di almeno sette diversi Paesi. Ed il settimo Paese - per il gruppo degli euroscettici - non è spuntato fuori. Il premier e il tagliando alla squadra in autunno LE NOMINE ROMA La probabile nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante della politica estera europea libera una casella importante nel governo. Ma Matteo Renzi non ha alcuna intenzione di procedere a un rimpasto immediato. «Se ne riparlerà a ottobre o a novembre, quando la Mogherini si insedierà a Bruxelles», dicono a palazzo Chigi. Dove ammettono «che in autunno partirà un bel giro di giostra». Scatterà, insomma, il “tagliando” del governo. Una messa a punto della squadra che è tra le cose che Renzi aveva già in mente di fare. Un ulteriore spinta al «bel giro di giostra» d’autunno si avrà se oggi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi decidesse di andare a fare l’europarlamentare, prendendo allo stesso tempo la gestione del suo partito, il Nuovo centrodestra. Ma ai suoi ancora ieri sera, alla vigilia della scadenza dell’opzione, Lupi confidava di voler «restare a fare il ministro: ho tanti dossier aperti e da portare avanti, sarebbe un peccato interrompere il buon lavoro fatto finora». A palazzo Chigi ci tengono a dire che la scelta della Mogherini serve a Renzi per «imporre un cambiamento in Europa». E, in quanto donna, «per ottenere un equilibrio di genere» nel futuro governo continentale. In più aggiungono che il posto cui è candidata la nostra ministra degli Esteri «è di prima fascia», di «primo vicepresidente dell’Unione, un ruolo da top-player». «Ma la nomina», aggiunge un’altra fon- te più prudente, «non si può dare per fatta. La partita è delicata, ci sono compensazioni da valutare, trattative da concludere...». Insomma: «Ce la giochiamo, con buone probabilità di portare a casa il risultato». «INTESA COMPLESSIVA» Il premier, che assapora «il ritrovato protagonismo italiano» e i «primi segnali di un’Europa che cambia verso», vuole uscire dal Consiglio europeo di giovedì e venerdì con in tasca la nomina della Mogherini. Per questo i suoi fanno sapere che il premier «non si accontenterà della sola indicazione di Juncker» a presidente della Commissione. Renzi chiederà agli altri capi di governo di definire «l’intera squadra, alla luce del nuovo corso improntato alla crescita e alla lotta alla disoc- cupazione». Insomma, l’Italia punta a chiudere l’intero pacchetto di nomine raggiungendo un’intesa su tutti i ruoli chiave, incluso quello di Alto rappresentante della politica estera. Obiettivo politico: «Dare un’immagine di un'Europa che cambia passo e metodo, presentandosi unita e compatta». Obiettivo pratico: incassare il “sì” alla Mogherini ed evitare che il rinvio sulla composizione del puzzle della poltrone possa riaprire il vaso di Pandora degli appetiti nazionali. A.Gen. © RIPRODUZIONE RISERVATA NON SOLO LA TITOLARE DELLA FARNESINA DA SOSTITUIRE, ANCHE LUPI SE OPTERÀ PER STRASBURGO: «UN BEL GIRO DI GIOSTRA» ropeo di giovedì e venerdì verrà accolta la richiesta italiana (sostenuta dal presidente francese Francois Hollande e dai leader socialisti tedeschi) di non conteggiare nel deficit gli investimenti «d’interesse europeo» sul fronte dell’energia, agenda digitale, trasporti. E altre risorse, pari a ben 43 miliardi, si libereranno da qui al 2020 senza finire nel pozzo del deficit, se Renzi riuscirà a non conteggiare tra le “spese cattive” la quota parte di co-finanziamento nazionale dei fondi strutturali europei (30 nuovi e 13 del bilancio scorso). IL NODO DELLE NOMINE Nell’attesa di «completare i conti», ieri Renzi insieme al consigliere diplomatico Armando Varricchio ha lavorato al discorso sull’agenda del semestre italiano di presidenza dell’Unione che pronuncerà oggi in Parlamento (e presenterà anche «il programma dei prossimi 1000 giorni», ha annunciato ieri sera il ministro Boschi). «Ma è già evidente», dice il sottosegretario all’Europa Sandro Gozi, «che le nostre priorità e il nostro metodo sono ormai ampiamente condivisi». Perché, come chiedeva Renzi, «prima si procede all’intesa sulle cose da fare, sul nuovo corso in nome di crescita e occupazione, poi si procederà alle nomine della nuova Commissione». E perché, «finalmente», la parola flessibilità è diventata di casa anche a Berlino. Sulle nomine, però, non tutto è andato come il premier voleva. Renzi puntava a un’importante poltrona economica «per orientare l’agenda da vicino e in modo concreto». Tant’è, che era arrivato a dire che la presenza di Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea non rappresentava un ostacolo. E in subordine avrebbe gradito la presidenza del Consiglio europeo ora occupata da Van Rompuy. Ma alla fine l’ipotesi più probabile è quella di ottenere il ruolo di ministro degli Esteri dell’Unione, dove ha «un solo candidato senza subordinate»: Federica Mogherini, attuale capo della diplomazia italiana. Lei, forse per scaramanzia, dice che la sua nomina, «è soltanto un’ipotesi». Ma per Renzi, come rivelano i suoi collaboratori, «quello di Federica è un nome secco». E ricordano che la Mogherini «ha gestito in prima persona il dossier che ha portato all’ingresso del Pd nel Partito socialista europeo. Dunque, è ben vista bel mondo progressista». Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 24/06/14-N:RCITTA’ 6 Primo Piano Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Bufera immunità, la voleva anche M5S Il governo apre sulle preferenze Ogni gruppo politico ha presentato i suoi emendamenti per reintrodurre lo scudo. I democratici: grillini sbugiardati ` IL CASO ROMA L’immunità ai membri del nuovo Senato resta il pomo della discordia nel dibattito sulle riforme. Più o meno velati scambi di accuse e di distinguo dal testo del ddl presentato dai relatori si registrano tra e all’interno dei partiti. Anche del Pd, dove la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, si è detta «disgustata dallo scaricabarile» fatto sulla sua pelle anche da chi nel governo e nel Pd aveva «vistato» gli emendamenti suoi e del correlatore Calderoli che reintroducevano l’immunità per i futuri senatori. In effetti, emendamenti per lasciare l’attuale normativa a tutela dei parlamentari di entrambe le Camere erano stati presentati da quasi tutti i gruppi parlamentari. Alcuni (FI e M5S) prevedendola in caso di elezione diretta del Senato, altri (Pd ed Sc) per non creare disparità tra le due Camere a prescindere dal metodo di elezione di entrambe. A volerla comunque erano il Ncd. A questo punto emergeva chiaramente la preoccupazione del governo che proprio l’immunità - sottolineava Enrico Morando - potesse «far crollare tutto il castello dell’accordo sulla riforma istituzionale. Non perché - precisava il viceministro dell’Economia - il tema dell’immunità non sia rilevante, ma perché non è così rilevante da farci rinunciare a un obiettivo storico, quale il superamento del bicameralismo perfetto». E anche la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, intervenendo alla festa dell’Unità a Roma, confermava che, «dopo aver posto le basi della riforma del bicameralismo, non ci fermeremo per l’im- munità: il governo non ha pregiudiziali, troveremo una soluzione ragionevole in Parlamento». Fiduciosa la Boschi anche su una soluzione per la legge elettorale: «Il Pd non ha paura delle preferenze. Il meccanismo dei listini dell’Italicum non è intoccabile», aggiungeva la ministra precisando che per eventuali cambiamenti «ci deve essere l’accordo di tutti» e che «alcuni punti dirimenti della legge non possono essere messi in discussione dal M5S, che poteva svegliarsi prima». POLEMICHE NON CHIUSE Le polemiche sono comunque proseguite per tutta la giornata, soprattutto quando il senatore dem, Francesco Russo, ha inteso «sbugiardare» i principali sostenitori dell’abolizione dell’immunità e cioè il M5S e poi anche Forza Italia in quanto entrambi firmatari di emendamenti a favore del mantenimento della stessa. Replicava il presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani: «Russo vuole fraintendere, perché l’immunità era stata sostenuta da FI per un Senato eletto direttamente dai cittadini, ma se sarà espressione delle istituzioni locali il suo mantenimento è fuor di luogo». Assai piccata anche la risposta del M5S che accusava l’esponente pd di «fare il gioco delle tre carte» attribuendo ai penta- OGGI VERTICE TRA VERDINI, ROMANI E BOSCHI. IL MINISTRO: SULLE GUARENTIGIE TROVEREMO UNA SOLUZIONE EQUILIBRATA stellati «posizioni inesistenti: noi siamo per l’abolizione dell’immunità in entrambi i rami del Parlamento, il nostro emendamento faceva parte di una serie di proposte tese a conservare il ruolo elettivo di palazzo Madama». Polemiche queste che non sembrano servire al buon esito dell’ incontro di domani tra una delegazione del M5S e una del Pd. Lo stesso Grillo, ieri a Roma, ha tenuto un incontro preparatorio con i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Brescia e Buccarella, che col vicepresidente della Camera Di Maio, incontreranno i Democratici. Le speranze su questo vertice non sembrano alte da entrambe le parti. I Dem hanno premesso che sulle riforme non si faranno passi indietro e le intese finora raggiunte con FI saranno salvaguardate. D’altra parte sul fronte grillino si dà per certo di trovarsi, sul tema riforme, davanti «a giochi fatti», tant’è che dicono - «l’incontro è stato convocato l’ultimo giorno utile a presentare emendamenti al testo del ddl». Qualche spiraglio i seguaci di Grillo sembrano scorgerlo solo sulla legge elettorale, dice infatti la senatrice Paola Taverna: «Dialogheremo con i dem per smascherare il gioco della loro intesa con Berlusconi, oppure per fare una legge elettorale migliore, democratica che, con le preferenze, tagli fuori gli impresentabili». Tutto questo mentre sul fronte del patto Pd-FI, per evitare brutte sorprese dell’ultimo momento, si è pensato bene di convocare per oggi un vertice con sul tavolo le riforme tra il ministro Boschi e i plenipotenziari berlusconiani Denis Verdini e Paolo Romani. Mario Stanganelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Maria Elena Boschi a palazzo Chigi Le frasi Verso il nuovo Senato Farà da raccordo tra Stato, Regioni e Comuni. Non darà la fiducia al governo 95 “territoriali” I SENATORI 5 “nazionali” eletti dai consigli regionali (decadono quando decade l’organo in cui sono eletti, Comune o Regione) La questione non ci appartiene: noi non la utilizziamo anche se ne abbiamo diritto Deve scomparire Sindaci 21 Francesco Sisto Consiglieri regionali 74 100 ITER LEGGI ORDINARIE Esame dei ddl approvati dalla Camera Richiesta di 1/3 dei senatori entro 10 giorni RIFORME COSTITUZIONALI Doppio voto, come la Camera Il Senato mantiene le attuali competenze Proposta di modifiche entro 30 giorni Ultima parola alla Camera entro 20 giorni (a maggioranza assoluta se la legge impatta Regioni o Comuni) ANSA «Se è un ostacolo, via il salvacondotto E si può riformare pure alla Camera» ri. Emendamenti di FI e anche dei cinquestelle». Anche il M5S per l’immunità? «Spiego: l’articolo 6 del testo del governo circoscriveva l’immunità ai soli deputati, loro, a firma di Buccarella, hanno proposto di sopprimere questo elemento, quindi...». Ma per il governo il salvacondotto è elemento decisivo o no? «Per nulla, tanto che nel testo originario del governo non c’era e non era certo un punto decisivo. Faccio notare che Renzi è premier, ma in quanto non parlamentare non gode di alcuna immunità, né c’è stato qualche lavorìo per introdurre una norma che la preveda. Il tema immunità è serio, coglie aspetti di fondo importanti, l’autonomia del parlamentare rispetto ad altri poteri, le garanzie; così come, però, è un tema che si incontra e scontra con un sentimento di opinione «IL TEMA È SERIO MA C’È UN SENTIMENTO DIFFUSO CONTRARIO AL MALAFFARE DI CUI SI DEVE TENER CONTO» «CON I 5STELLE VOGLIAMO VERIFICARE SE FANNO SUL SERIO O SE LE LORO SONO SOLO ESIGENZE TATTICHE» pubblica diffuso, contraria al malaffare, del quale bisogna tenere conto». Tirando le somme, come se ne esce? «Intanto, stabilendo un principio chiaro: se la questione immunità diventa un elemento che blocca le riforme, la si tolga dal dibattito. Secondo: possiamo cogliere l’occasione per aprire una seria riflessione sull’istituto stesso, per riformarlo anche alla Camera. La proposta avanzata da Anna Finocchiaro, di affidare alla Consulta la verifica se c’è o meno fumus, cosa che oggi spetta al Parlamento, può essere oggetto di una approfondita discussione che vale la pena svolgere». La Finocchiaro si è detta «disgustata». «Un’amarezza comprensibile. Credo che ci inviti a fare una riflessione coraggiosa, senza ipocrisie, in modo da mettere tutte le forze politiche davanti alle ELEZIONE CAPO DELLO STATO Partecipazione alle votazioni I 100 senatori votano insieme ai 630 deputati e 3 delegati di ciascuna Regione (1 Val d’Aosta) Viene riscritto il titolo V della Costituzione con l’eliminazione di tutta la legislazione concorrente tra Regioni e Stato L’intervista Lorenzo Guerini ROMA «Se l’immunità diventa un ostacolo per le riforme, allora facciamone a meno». Parola di Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd, che in questa veste sta cercando di sbrogliare i casi aperti del dopo elezioni: l’altro giorno ha incontrato il comitato romano, ieri era a Perugia, prossimamente in Calabria. E in queste ore, vigilia dei primi voti in commissione al Senato, sta dipanando la matassa, tutt’altro che agevole, delle riforme istituzionali, tra mal di pancia in casa democrat e mediazione con gli alleati. Onorevole Guerini, come sono andate realmente le cose sull’immunità? «All’interno delle proposte di riforma del Senato, alcuni emendamenti dei relatori e di singoli proponevano, rispetto al testo del governo, di mantenere l’immunità anche per i nuovi senato- Nominati 5 senza stipendio ma con immunità Luigi Di Maio Non eliminiamo il Senato, bensì il bicameralismo perfetto E se il Senato rimane, resta pure l’immunità nominati dal Presidente della Repubblica (in carica per 7 anni) Lorenzo Guerini proprie responsabilità. Ma il tema, lo ripeto, non è quello sul quale ruota la riforma». Onorevole Guerini, domani è previsto l’incontro con il M5S: discuterete anche dell’immunità? «E’ un incontro fissato per discutere di legge elettorale, se poi vorranno sollevare altri temi, com- presa l’immunità, vedremo». Chi andrà del Pd a questo incontro? «Dobbiamo deciderlo». A che dovrebbe servire, questo appuntamento con i cinquestelle? «A verificare se c’è reale volontà di fare le riforme, o se sono solo esigenze tattiche. La nostra volontà è chiara, vogliamo una nuova legge elettorale per la quale, ricordo a tutti e ai cinquestelle, non si parte da zero, c’è un percorso già avviato, una prima votazione già effettuata, da questa si riparte, mi pare il procedimento più corretto politicamente e istituzionalmente. Loro finora si sono sottratti, se ora hanno deciso una inversione di marcia, ben venga, siamo pronti. Se però vogliono solo ostacolare, ne prenderemo atto e proseguiremo per la nostra strada». Le premesse non sono rose e fiori: è compatibile la loro legge elettorale con quella già votata in prima lettura? «La loro proposta è molto distante non solo dall’Italicum, ma dalle esigenze del Paese. Oggi serve una legge elettorale che stabilisca in modo chiaro chi vince e chi perde, la loro è rigidamente proporzionale, non è quel che serve al Paese. Comunque, siamo pronti a vedere, verificare». Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 24/06/14-N:RCITTA’ 7 Primo Piano Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Quei 25 irriducibili di palazzo Madama tra falchi, peones e strateghi da buvette `Quattro senatori Sel su sette verso la maggioranza La babele dei frenatori trasversali tra Pd e FI Ma il voto palese dell’aula rende l’assalto più duro L’ex ministro Mauro a colloquio a palazzo Grazioli ` LO SCENARIO La curiosità ROMA Chi è «satan», cioè Satana? E’ Matteo. E chi canta in queste ore in Senato, ma anche in qualche angolo combat di Montecitorio, la canzone dell’Armata Brancaleone? Sono i nemici della grande riforma, i malpancisti, gli apoti (come li chiamava Giuseppe Prezzolini) perchè l’«io non la bevo» è la morale che sta dietro ad ogni parola di guerra anti-renziana, sulle riforme istituzionali, di Vannino Chiti dem-antidem, di Massimo Mucchetti che gli somiglia, per non del comandante Corradino («Vade retro satan») e di quei pochi come lui, e con loro il manipolo di minzoliniani azzurri al seguito di Minzo, qualche cane sciolto alla Mario Mauro (che è sulla via di ritorno da Berlusconi e l’altro giorno è stato visto uscire tutto contento da Palazzo Grazioli), peones e peonesse, i grillini ma forse neanche tutti. L’INNO Armani: «Matteo, basta con quelle camiciole» «Renzi è adorabile, ma con quella camiciola bianca... non va bene fare del giovanilismo in mezzo ai signori in scuro, cosa fa, vuol provocare? Sì, anche Obama resta in camicia ma la porta con la cravatta e ha un tocco un po’ sexy». Giorgio Armani promuove il premier politico («è uno in gamba») ma boccia il suo look: «Lui ha già una mimica da toscano verace, ma non deve accentuare questi aspetti. Metta la cravatta e indossi meno moda possibile, anche perchè lui ora è rotondetto». E insomma, ecco l’inno dell’Armata Brancaleone: «Senza armatura / senza paura / senza calzari / senza denari / senza la brocca / senza la pagnocca / senza la mappa / senza la pappa / vade retro satan / vade retro satan / vade retro satan». Ma Matteo Satana avanza e l’Armata Brancaleone dei frenatori delle riforme - nella quale i grillini svolgono la funzione dei tattici: «Ora incontriamo Renzi, così lo smascheriamo», annuncia la senatrice Taverna - si assottiglia via via. Nonostante il gran clamore sull’immunità e le grida di battaglia di «Chi? Ti!» (così i renziani ironizzano su Chiti sulla falsariga del celeberrimo «Fassina chi?») il quale ieri ha rilanciato il «vade retro satan» annunciando: «Io, così com’è, la riforma del Senato non la voto». Poi magari la voterà e comunque dei 14 dissidenti dem per lo più pentiti se in cinque si opporranno alla riforma è anche troppo, assicurano gli specialisti del pallottoliere di Palazzo Madama. Gli stessi che di- Affido in prova a rischio Attacchi alle toghe, il tribunale di Milano chiede a Napoli gli atti su Berlusconi ROMA Adesso il richiamo al rispetto delle prescrizioni, pena la revoca dei benefici da parte del Tribunale di Sorveglianza per Silvio Berlusconi, sembra scontato. Perché il giudice Beatrice Crosti, che ha concesso l’affidamento in prova all’ex premier, ha già chiesto gli atti ai colleghi di Napoli. Quella frase («la magistratura è incontrollata, incontrollabile e irresponsabile»), pronunciata da Berlusconi mentre siedeva sul banco dei testimoni, ha evidentemente violato uno dei dodici punti che l’ex premier aveva sottoscritto per scontare con una misura alternativa ai domiciliari la pena di un anno per frode fiscale (tre nella sentenza, ridotti grazie all’indulto). Non solo. I magistrati di Napoli, il procuratore Giovanni Colangelo e i pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcok, stanno esaminando le trascrizioni e nei prossimi giorni decideranno se inviare gli atti a Roma (competente per i fascicoli che coinvolgano magistrati partenopei) ipotizzando per l’ex premier l’oltraggio alla Corte, proprio a causa delle parole pronunciate venerdì scorso all’indirizzo del presidente della VI sezione Giovanna Ceppaluni. L’iscrizione sul registro degli indagati da parte della porcura di Milano avrebbe inevitabilmente un maggior peso sulla decisione dei giudici milanesi. Val. Err. © RIPRODUZIONE RISERVATA cono: dei trenta, su 59, senatori berlusconiani che aderirono al documento di Minzolini contro la riforma del Senato non più di venti (i campani per esempio, amici di Cosentino, o il socialista Barani, «craxiano eterno», quello che non si toglie mai il garofano dal petto) andranno fino in fondo. Anche perchè in Senato, al contrario che alla Camera, non c’è il voto segreto. E se Berlusconi ordina il sì, sarà sì. Forse neanche a venti arrivano i dissenzienti azzurri, ma prenden- MINEO DÀ LEZIONI DI GUERRA AL BAR CHITI GLI CONTENDE IL COMANDO SUL CAMPO: COSÌ COM’È NON VOTIAMO NIENTE do per buona questa cifra la somma di questi più quelli - cioè dei frenatori azzurri e dei frenatori dem - al netto dei grillini fa 25: non proprio un’Invincibile Armada. Mentre si rafforza quella dei filo-Renzi perchè dei sette senatori di Sel, quattro - a cominciare da Peppe De Cristofaro - starebbero per passare, al seguito di Migliore, nell’area della maggioranza. La truppa dei frenatori agisce anzitutto per sottrarsi al proprio destino. Quello della «Visibilità zero, come da titolo di un geniale romanzo di Fruttero & Lucentini), dedicato alla condizione classica del peone che vuole però ribaltare la propria sorte. E convertirsi al seguente motto: «Chi contesta nel contesto / fa carriera assai più lesto». te Corradino, che si aggira nei corridoi di Palazzo Madama somministrando lezioni di strategia militare. Giorni fa, appoggiato al bancone della buvette, il compagno Walter Tocci lo stava a sentire e pareva perfino interessato. Il Micheloni o la Ricchiuti, pasionario e pasionaria dem-antidem, cantano il «vade retro satan». Mentre gli azzurri del trasversale Pdf (Partito dei frenatori), da Palazzo Madama telefonano a Berlusconi, che non risponde, e vorrebbero dirgli: «Rompi con Renzi». Poi fanno il numero di telefono di Brunetta: «Dì al Cavaliere di rompere con Renzi». Ma Silvio, si sa, è «concavo e convesso». Dice che la grande riforma non gli piace, ma se la tiene stretta. E l’Armata Brancaleone «senza cavallo / nè caciocavallo» non ha neppure, per ora, il Cavaliere o l’ex Cavaliere. Mario Ajello L’INCARNAZIONE Versetti la cui incarnazione risponde al nome di Mineo, il Comandan- Calderoli e Finocchiaro in aula © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 41 - 24/06/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Martedì 24 Giugno 2014 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Giorno & Notte Nuovo cinema la Wertmuller al festival diverte con Rossini Urbino Gambini affida le deleghe anche ai consiglieri Commercio Salvi a pag. 47 Perini a pag.45 Di Palma a pag.43 Arriva il «tutor» del decoro per salvaguardare il centro L’annuncio dell’assessore Belloni: fra i vigili sarà individuata una figura che controllerà l’arredo urbano e lo stato dei palazzi Rodari, no a inchiesta comunale Pd, Nobili è in pole per la segreteria comunale `Il Consiglio boccia la richiesta dei 5 Stelle di nominare una commissione. Tanti genitori in aula `Il sindaco Ricci: «Non abbiamo nascosto nulla, se è successo qualcosa indagherà la Procura» POLITICA Niente da fare per la commissione d'inchiesta sul caso delle esalazioni alla Rodari. Davanti a decine di genitori degli studenti, ieri pomeriggio in consiglio comunale la maggioranza ha bocciato la richiesta arrivata dall'opposizione, proponendo in alternativa un ordine del giorno (la minoranza si è astenuta) con il quale si richiede di «accertare le responsabilità e sollecitare gli organi sanitari competenti ad adottare un eventuale protocollo di controlli analitici gratuiti sugli alunni e tutto il personale scolastico». Ci hanno provato in tutti i modi i Cinque Stelle a far passare la commissione di inchiesta «sulla base di una serie di certezze - ha evidenziato Edda Bassi - gli otto agenti inquinanti rilevati a scuola, il fatto che siano stati respirati dai bambini. Inoltre, abbiamo appena ricevuto le analisi delle urine di un lavoratoreche frequentava il plesso per tre ore al giorno, dalla quale emerge un valore di stirene oltre 40, quando il limite è 7». E il sindaco Matteo Ricci, che ieri si è dimesso da presidente della Provincia, è perentorio: «Se è successo qualcosa, un'inchiesta la deve aprire il procuratore e noi ci costituiremo parte civile. Se la ditta non eseguirà i lavori, faremo causa alla ditta». Delbianco a pag. 44 Polizia, pochi rinforzi e il Siulp attacca i politici Classifica. Ancona è sesta in Italia Università, a Urbino bene la didattica L'università Politecnica delle Marche sesta in Italia per qualità, tra i 61 atenei statali del Paese. Ad affermarlo l'ultima classifica stilata dal Sole24Ore sulla base di 12 indicatori diversi e due diverse graduatorie, quella relativa alla didattica e quella relativa alla ricerca. Nella graduatoria finale per trovare un'altra marchigiana occorre scendere alla sedicesima posizione dove c'è Macerata che stacca nettamente Urbino (44) e Camerino (45). Nella classifica sulla didattica però Macerata slitta al 36 posto, superata da Camerino (21) e Urbino (24). A pag. 42 Genitori ieri in Consiglio Novilara. Due opere d’arte danneggiate e una rubata «Nonostante impegni e promesse non fanno sentire la loro voce a Roma» LA POLEMICA Non si spegne la polemica sui tre agenti mandati dal Ministero come unico rinforzo della Questura per luglio e agosto. Un «contentino» soprattutto se lo si paragona alla vicina Rimini. Ed ecco scendere in campo i sindacati di categoria. E dopo il Silp-Cgil, un altro duro attacco arriva dal Siulp che parla di «presa in giro» e di politici locali disinteressati. «E’ evidente che ci sentiamo presi in giro – dice Marco Lanzi, segretario provinciale del Siulp - soprattutto tenendo conto dei rinforzi destinati IL SINDACATO: «CI SENTIAMO PRESI IN GIRO» E SOLLEVA ANCHE IL CASO DELL’UFFICIO IMMIGRAZIONE FINITO SOTTO SFRATTO Polemiche per l’invio di appena tre agenti in più ad altre province. Solo per fare un esempio a Rimini saranno assegnati 60 agenti in più rispetto alla scorsa stagione. Pur tenendo conto delle diverse realtà, è inaccettabile una tale differenza di trattamento. Anche le nostre principali città sono sul mare e in estate la popolazione raddoppia con il conseguente aumento dei problemi legati alla sicurezza. Inoltre, da anni chiediamo che Fano venga elevato di livello anche a fronte delle conclamate infiltrazioni criminali come lo stesso procuratore Manfredi Palumbo ha più volte sottolineato. Le ragioni di tali decisioni ministeriali – continua Lanzi - possono essere solo due: o Pesaro non figura sulle cartine geografiche o i nostri politici non fanno sentire la loro voce. Lo stesso viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, a novembre a Pesaro, ci aveva promesso di risolvere le nostre problematiche. Ma quali passi sono stati fatti a livello locale per ricordargli le sue promesse?». Poi il Siulp rincara la dose con l’annuncio dello sfratto degli uffici Immigrazione e Amministrativi della Questura dopo che la Provincia, proprietaria dell’immobile di via Giusti, lo ha venduto alla Valoreimmobiliare. Occorre al più presto trovare uno stabile idoneo, per questo si sollecita il questore a valutare, insieme ai sindacati, la possibilità di un trasferimento nei locali dell’ex Inpdap (confluito nell’Inps) di viale Manzoni, 34, ora vuoti, a norma e in buono stato e, in quanto di proprietà statale, a canone d’affitto accettabile. Emy Indini Partito Democratico e Forza Italia pronti a ripartire politicamente dopo le amministrative. Con il vento in poppa i democrat, rinfrancati dal successo del sindaco Matteo Ricci che ha vinto le comunali con il 60%, con il morale a terra Forza Italia crollata sotto il 7.4%. Il Pd prepara il dopo Vimini. Il segretario comunale, in carica dal 2008, aveva già manifestato la volontà di lasciare la guida del partito l’anno scorso. Ma ha poi ceduto alle richieste del gruppo dirigente che gli ha chiesto di traghettare il Pd fino alle elezioni amministrative. Compito eseguito. Entro la prima settimana di luglio convocherà il Congresso comunale che dovrà eleggere il nuovo segretario. In pole c’è Andrea Nobili (foto). Il consigliere comunale, spinto fortemente da Villa Fastiggi, avrebbe dovuto essere il presidente del consiglio comunale con Luca Bartolucci assessore. Ma la normativa sulle quote rosa ha complicato le cose per il primo cittadino che ha dovuto mettere Bartolucci a presiedere l’assise consiliare, lasciando a bocca asciutta Nobili. Per lui pe- IN FORZA ITALIA CRESCE IL FRONTE DI CHI CHIEDE IL CONGRESSO Vandali e ladri alla mostra di sculture Razzia di ladri e vandali all’esposizione di sculture appena inaugurata a Novilara. Nella foto, l’opera di Giovanni Termini prima che venisse danneggiata. Benelli a pag. 43 Il meteorologo Domani un peggioramento Massimiliano Fazzini E’ iniziata ieri la fase meteorologica molto dinamica che caratterizzerà l’Italia per l’intera settimana. Se vogliamo essere più precisi, essa “dividerà” la nostra Penisola in aree ben distinte dal punto di vista del tempo atmosferico. Il flusso delle correnti atlantiche si sta sempre piu abbassando di latitudine ed influenzerà le vicende meteorologiche non solamente sulle Alpi ma anche sulla Padania e l’Appennino settentrionale. A sud di una linea Roma–Foggia, la campana anticiclonica di matrice africana si rafforzerà ulterior- mente, dominando la scena a determinando, oltre ad una decisa stabilita atmosferica anche un impennata ulteriore delle temperature. Le regioni centrali invece saranno ritmicamente interessate dalla piccole ondulazioni del flusso atlantico. Ne deriverà un tempo incerto e poco predicabile relativamente alla distribuzione spazio-temporale di nuvolosità e precipitazione. Di certo c’è che successivamente all’arrivo di aria fresca prevista per le ore centrali di mercoledì, le temperature tenderanno ad abbassarsi di alcuni gradi. In effetti, la giornata di ieri è stata quasi da solleone, con valori massimi superiori ai 30˚C nei fondi valle e poco inferiori su colli e litorale; il pur debole scirocco vi ha apportato lievi condizioni di afa pomeridiane. Nottetempo sulle principali città costiere, si è verificata una notte tropicale. Oggi il tempo sarà ancora stabile, con cielo da poco nuvoloso a velato; i venti saranno deboli meridionali con mare poco mosso. L’afa sarà moderata nelle ore più calde del giorno. Domani il tempo peggiora, con l’arrivo della prima citata massa d’aria nord-atlantica a lambire la nostra regione. Dominerà una diffusa variabilità ma scarsi saranno i fenomeni meteorici associati. © RIPRODUZIONE RISERVATA rò è pronto il ruolo di segretario del partito. Se Nobili deciderà di accettare probabilmente otterrà un consenso “bulgaro”. «Nobili ha tutte le qualità per ricoprire il ruolo di segretario Pd» è stato l’endorsement del vicesindaco Vimini. In alternativa si fa il nome del vicecapogruppo Pd in consiglio comunale Marco Perugini. Considerato però ancora “acerbo” per un ruolo così delicato. Anche perché il segretario comunale dovrà gestire la complessa partita delle regionali in cui Pesaro Urbino vuole recitare un ruolo da protagonista grazie alla candidatura a Governatore di Luca Ceriscioli. In Forza Italia invece ancora non si parla di Congresso. Lionello Gabucci dopo aver chiesto le dimissioni di Bettini e Malandrino il giorno dopo la sconfitta elettorale è stato escluso dal partito. O meglio «con le sue dichiarazioni – ha detto il segretario provinciale di Fi Alessandro Bettini - si è autoescluso dal suo partito». Ma non è detto che Bettini possa dormire sonni tranquilli. Nel partito si sta aprendo un fronte, sostenuto anche dai fuoriusciti fanesi (tra cui Tarsi, Cicerchia etc), alcuni amministratori locali (si parla anche di Enrico Rossi) per chiedere un nuovo Congresso. Luca Fabbri -MSGR - 14 PESARO - 42 - 24/06/14-N: 42 Marche Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Università la Politecnica nella top ten delle eccellenze `L’indagine del Sole Ancona è sesta assoluta Urbino, prima per Attratività PERFORMANCE ANCONA L'università Politecnica delle Marche sesta in Italia per qualità, tra i 61 atenei statali del Paese. Ad affermarlo l'ultima classifica stilata dal Sole24Ore sulla base di 12 indicatori diversi e due diverse graduatorie, quella relativa alla didattica e quella relativa alla ricerca. La Politecnica va meglio sulla seconda, dove ottiene il sesto posto, mentre scivola al 16esimo per la didattica. Nella classifica generale comunque conquista il sesto posto subito dopo Padova e Bologna. Sul podio, il Politecnico di Milano, terzo classificato, Trento, medaglia d'argento, mentre l'oro va a Verona. Soddisfatto il rettore della Politecnica, Sauro Longhi. «Abbiamo ricevuto un'ottima valutazione - commenta -. È un risultato storico, non siamo mai riusciti ad ottenere un posizionamento così importante su una graduatoria che comprende tutti gli atenei senza distinzione di dimensione. Questo significa - continua - che abbiamo lavorato bene. Sono state valorizzate le nostre competenze ed i nostri valori e fondamentale è stato il lavoro di squadra». Nella graduatoria finale per trovare un'altra marchigiana occorre scendere alla sedicesima posizione dove c'è Macerata che stacca nettamente Urbino (44) e Camerino (45). Nella classifica sulla didattica però Macerata slitta al 36 posto, superata da Camerino (21) e Urbino (24). L'ateneo maceratese recupera posizioni sulla ricerca dove è tra i primi dieci (9) mentre Camerino ed Urbino si ritrovano al 57esimo e 55esimo posto. Motivi dell’exploit della Politecnica? C’erano 12 indicatori. La Politecnica ottiene i migliori piazzamenti sull'Assegnazione delle borse di studio, su 100 idonei tutti e 100 hanno ottenuto la sovvenzione. Poi, sesto posto per la Qualità della produzione scientifica, con un valore alto di giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca nella valutazione Anvur (l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario). Settimo posto, sempre sulla base delle valutazioni dell'Anvur, per la Qualità dei dottorandi. Bene anche nel settore Dispersione universitaria, calcolata sulla percentuale di studenti che si iscrivono anche al secondo anno, sono l'87,9% che piazzano l'ateneo anconetano all'11esima posizione. Buon risultato anche per quanto riguarda l'Efficacia, ovvero la media degli esami sostenuti, che vedono la Politecnica al 14esimo posto con il 35,7. Peggiore piazzamento, quello relativo agli stage. L'ateneo marchigiano è solo 59esimo con lo 0,39 (percentuale di credi- AGRITURISMI CORPO FORESTALE AFFIANCHERÀ REIGIONE NEI CONTROLLI Il Corpo Forestale dello Stato affiancherà la Regione Marche anche nelle attività di verifica delle aziende agrituristiche. La Giunta regionale lo ha previsto approvando una specifica integrazione della convenzione già in essere con il Cfs, che ora nell'ambito della sicurezza agro-alimentare include questa attività per garantire accertamenti su «almeno 100 aziende agrituristiche». COMMISSIONE UE VIA ALL’ANALISI DEL PROGRAMMA FESR La facoltà di Ingeneria della Politecnica delle Marche La commissione Sanità, stazione unica appaltante ancora ferma Prosegue il programma di approfondimento sulla sanità. Dopo il tema delle liste d'attesa e della mobilità sanitaria interregionale, oggetto di una risoluzione che sarà discussa in aula oggi, la Commssione ha aperto il dossier «Gestione del patrimonio e governo delle acquisizioni di beni e servizi». I lavori di oggi sono stati dedicati all'esame di tutti gli aspetti relativi all'avviamento della Stazione unica appaltante della Regione (Suam), ancora ferma. ti ottenuti in stage sul totale). Per gli altri indicatori. Sostenibilità, Attrattività, Mobilità internazionale, Voto degli studenti, Occupazione, Competitività della ricerca scientifica, la Politecnica non compare né tra le migliori né tra le peggiori, il ché la colloca in posizione intermedia. Tra i 12 settori presi in esame dallo studio, si notano alcuni exploit degli altri atenei marchigiani. Tra tutti, il primo posto di Urbino per l'Attrattività e quello di Macerata per la Competitività della ricerca. Macerata è poi settima per Mobilità internazionale. L'università maceratese viene però bocciata dagli studenti che la relegano al 50esimo posto. Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA La Commissione regionale Politiche Europee ha cominciato l'analisi del Programma Operativo regionale extra agricolo dei Fondi Europei che prevede uno stanziamento di 337 milioni di euro. «Si tratta delle principali risorse sulle quali la Regione Marche baserà il futuro sviluppo e il rilancio dell'imprenditoria regionale valorizzandone le sue peculiarità - spiega il presidente della Commissione Adriano Cardogna (Verdi) -.Privilegiati i settori internazionalizzazione, turismo, cultura, messa in sicurezza e attrattività del territorio con una particolare attenzione alle zone interne e montane». Il Fesr, Fondo Regionale di Sviluppo Europeo è uno dei fondi strutturali programmati e gestiti dalla Ue per realizzare il progetto comunitario. Si tratta di una serie di interventi e linee guida per consolidare la coesione economica e sociale del territorio, correggendo gli squilibri fra le regioni europee. Rapporto Tasse/servizi Marche al vertice NUMERI ANCONA Contribuente contento quello delle Marche. A dirlo una nuova elaborazione, la Taxpayer Italia che analizza il rapporto tasse/qualità dei servizi delle regioni. È così che le Marche risultano la terra ideale. Perché? Perché con una pressione fiscale più bassa della media nazionale assicurano una qualità dei servizi più alta della media del resto del Paese. Ponendo a 100 l'indicatore tasse per l'Italia, le Marche registrano un 93%, mentre ponendo sempre a 100 l'indicatore qualità dei servizi dell'Italia, la regione ha un valore di 108,4%. I due risultati sono formati dalla composizione delle valutazioni su sei macro aree, articolate in 12 indicatori. Le aree? Infrastrutture, Istruzione, Sanità, Sicurezza, Ambiente ed Economia. Il risultato, per il presidente Spacca «è soprattutto un indicatore di produttività che testimonia l'efficacia dell' impiego delle risorse che le istituzioni regionali richiedono ai cittadini delle Marche attraverso tributi e fiscalità». -MSGR - 14 PESARO - 43 - 24/06/14-N: 43 Pesaro Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Ricci lascia la Provincia: «Devo fare il sindaco» `Il vice Massimo Galuzzi sarà nominato commissario «Il bilancio è a posto» LE DIMISSIONI Ricci si dimette dalla presidenza della Provincia. L’ente verrà affidato al vicepresidente Massimo Galuzzi che entro una ventina di giorni verrà nominato commissario dal prefetto ed avrà il compito di gestire la delicata fase di transizione: approvazione del bilancio consuntivo 2013, di quello di previsione 2014, gestione delle nuove elezioni e infine passaggio di consegne previsto per il primo gennaio 2015. Oggi intanto decade l’intero consiglio provinciale. «Il 61% dei pesaresi mi ha votato per fare il sindaco: mi devo concentrare al 100% su questa nuova sfida – commenta il sindaco di Pesaro Matteo Ricci - Voglio continuare a fare della velocità e del dinamismo un elemento caratterizzante della nuova giunta». Nei giorni scorsi da Torino inoltre è giunta una nuova chiamata per un prestigioso incarico assegnato al neo primo cittadino. «Nei giorni scorsi il presidente dell'Anci Piero Fassino mi ha nominato nella Conferenza Stato-Città: sarò quindi tra i sinda- ci che dovranno gestire la trattativa con il Governo su tutti i temi più importanti che riguardano gli enti locali – continua Ricci - Lo stesso sindaco di Torino mi ha annunciato poi un ulteriore mio coinvolgimento dentro l'Anci nazionale. L’impegno gravoso in Comune e l’ incarico nell’associazione dei Comuni italiani, unito al ruolo politico di vicepresidente del Pd, non mi consentono di continuare a fare anche il commissario della Provincia. Chi fa troppe cose, rischia di farle male». Serpeggiava una certa preoccupazione tra i dipendenti della Provincia. C’è da gestire sia il passaggio della Provincia da ente di pri- mo a ente di secondo grado, sia il trasferimento di molti lavoratori che seguiranno le funzioni a cui sono assegnati. Nei Comuni ma anche in Regione. Insomma si voleva evitare l’ipotesi di un commissario «esterno». «Lascio la Provincia in buone mani: dal 25 giugno mi subentrerà Massimo Galuzzi che poi sarà nominato commissario dal prefetto continua – Galuzzi garantisce continuità politica e amministrativa. Conosce bene tutte le questioni». All’attuale assessore alla Protezione Civile il compito di approvare il bilancio consuntivo entro la fine del mese. Un rendiconto che si chiude con una avanzo di circa 3 milioni di euro. Contro il degrado in centro arriva il «tutor» del decoro «Ginnastica in festa» oggi il ricordo di Yara `Giovedì tornano i negozi in strada sotto le stelle LA MANIFESTAZIONE È il giorno in cui tutta «Ginnastica in Festa» si stringe attorno al ricordo di Yara. Nei padiglioni di Campanara sarà la mamma Maura Gambirasio, accompagnata dal fratellino di Yara Natan, oggi 13enne, a consegnare il Trofeo dedicato alla memoria della ragazza bergamasca che da quattro anni viene tributato alle atlete che primeggiano nella disciplina del Collettivo combinato senza attrezzi 2’ Fascia del Sincrogym. Premio che si consegnerà dopo la fine delle gare (alle 14.30 nel padiglione centrale) in una cornice dalla forte carica emotiva che in questa edizione sta impegnando l’organizzazione e la Federazione ginnastica d’Italia in uno sforzo supplementare nel «garantire la più rispettosa discrezione e l’assoluta assenza di invadenze verso quello che è un abbraccio che Ginnastica in Festa rivolge alla signora Maura che, puntualmente, risponde con disponibile amicizia». Arrivata ieri sera in un albergo pesarese, la famiglia Gambirasio ripartirà già questo pomeriggio schivando ogni riflettore mediatico al di là della consegna del premio. È una «Ginnastica in Festa» che sta coniugando emozioni, aggregazione, spettacolo ed eccellenza sportiva. Come quelle offerte dai Campionati assoluti di trampolino elastico. Che per la 12esima volta consecutiva sono stati vinti dal campionissimo Flavio Cannone. Ancora sul gradino più alto del podio di fronte agli occhi, fra gli altri, di olimpionici come Igor Cassina, Alberto Busnari e la stella della ginnastica artistica Elisabetta Preziosa. Ma a fare il pieno di ori e onori è stata pure l’Alma Juventus Fano: con Costanza Michelini che ha primeggiato nella gara individuale femminile e il duo Alessandro Lucarelli e Stefano Luciani che ha vinto quella gara Syncro, dove, al femminile hanno invece trionfato Martina Murgo e Claudia Manicone della Milano 2000. Daniele Sacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Yara Gambirasio Matteo Ricci lascia la presidenza della Provincia Risorse necessarie per chiudere in pareggio il bilancio di previsione del 2014. «Entro il 30 giugno, come annunciato dal direttore Domenicucci, Galuzzi approverà il bilancio consuntivo – continua Ricci Che non solo è a posto, ma grazie al lavoro fatto negli ultimi mesi presenterà un avanzo di amministrazione pari a circa 3 milioni. Cifra sicuramente utile per impostare il bilancio di previsione 2014». Il sindaco infine promette che da piazza del Popolo «continuerò a seguire le vicende della Provincia e l'applicazione della riforma sia attraverso il nuovo ruolo nell'Anci sia come sindaco». Lu.Fa. COMMERCIO L’opera di Vagnini prima che fosse danneggiata dai vandali Raid di ladri e vandali alla mostra di sculture `Due opere danneggiate e una rubata all’expo allestita a cielo aperto NOVILARA Il borgo dell’arte e dei vandali. Neanche il tempo di inaugurare la mostra. E’ bastato esporre all’aperto le sculture per richiamare ladri e vandali a Novilara che si sono scagliati nei giorni scorsi contro le istallazioni degli artisti del centro Tam. Sabato scorso l’inaugurazione, ieri la denuncia arrivata direttamente dal presidente di quartiere Maris Galdenzi. «Purtroppo sono stati commessi alcuni atti vandalici che hanno danneggiato alcune sculture, in particolare quelle di Giovanni Termini e Luca Vagnini. Dobbiamo segnalare anche la scomparsa di una piccola scultura di Christian Riminucci, posizionata nel muro dell’anfiteatro. Sono atti, questi, che feriscono la coscienza civica di un borgo che con grande sacrificio si sta adoperando per offrire a visitatori e turisti, in particolare, nel periodo estivo, importanti momenti legati all’arte, alla cultura ed alla storia, oltreché di promozione del territorio». Ora il fatto c’è stato, ma la mostra durerà fino a fine agosto e bisogna scongiurare nuove occasioni. «In qualità di ente organizzatore ci facciamo portavoce per un maggior con- trollo da parte delle forze dell’ordine, in particolare nella tarda serata, onde evitare il ripetersi di episodi così incresciosi». Tutto è iniziato qualche giorno fa con i primi dispetti. L’opera di Giovanni Termini, «Root-era», del 1998, è collocata attorno alla cinta muraria ed è composta da un’asse. Alle due estremità una palla e una ventola. La palla è stata staccata e non si trova più. Nel mirino anche l’installazione di Luca Vagnini, intitolata «Problema numero 1» del 1999. La struttura in ferro ricorda una sorta di gabbia. All’interno una palla di fil di ferro arrotolato. I vandali hanno divelto tutto e scaraventato al di là delle mura la palla. È stata recuperata e riposizionata appena in tempo per l’inaugurazione. Infine il furto di uno dei sei elementi della composizione «Dal sottosuolo» di Christian Riminucci, opera del 2000. «Ci stanno prendendo di mira, non sappiamo se ragazzini o adulti - ha spiegato Federica Facchini, curatrice della mostra, assieme a Davide Leoni - abbiamo trovato anche le didascalie delle IL PRESIDENTE DI QUARTIERE, GALDENZI: «ATTI CHE FERISCONO LA COSCIENZA CIVICA DI TUTTO IL BORGO CHIEDIAMO CONTROLLI» opere piegate e danneggiate. Ci auguriamo che questi episodi restino isolati». Il progetto «Borgo dell'Arte» desidera focalizzare l'attenzione su significative realtà artistico-culturali del nostro territorio. Quest’anno si è voluto puntare l’attenzione su un polo di eccellenza nell'ambito della didattica artistica, come il Tam, Trattamento artistico dei metalli, di Pietrarubbia. Un corso di formazione di alto livello, fondato nel 1990 da Arnaldo Pomodoro, che personalmente lo ha seguito. La mostra degli allievi del corso si snoda tanto all'esterno, lungo la cinta muraria del borgo, quanto all' interno negli spazi della Casa Picena della Cultura e delle Arti. «Una scelta, con cui si desidera portare all'attenzione pubblica un’altra realtà locale, importante tanto per la formazione dei giovani artisti, quanto per definire e sottolineare i contorni e le risorse culturali di un territorio come il nostro» hanno sottolineato gli organizzatori. Le opere saranno visibili fino a fine agosto, mentre dal 26 luglio alla casa delle Arti si avvicenderà un’altra sezione della mostra. Sassi, direttore Tam ha voluto anche «richiamare l’attenzione delle istituzioni. Arrivano sempre meno fondi e i corsi 2014 sono garantiti a malapena. Ci sentiamo isolati a Pietrarubbia, chiediamo investimenti». Luigi Benelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Arriva il vigile urbano che sarà impiegato a sorvegliare il decoro urbano contro il degrado. Sarà una figura, istituita dal Comune, che servirà per tenere sotto controllo quegli edifici della zona del centro storico che rappresentano il biglietto da visita per chi visita Pesaro. La figura del vigile del decoro servirà inoltre a consolidare un rapporto diretto con i commerciati, capirne le esigenze e le problematiche. E’ una delle novità annunciate dall’assessore alla Vivacità Enzo Belloni alla presentazione dell’iniziativa «Sotto le stelle - Negozi in Strada», il progetto ideato e fortemente voluto da oltre cento negozianti del cuore della nostra città per cercare di rivitalizzare le vie secondarie, solitamente meno frequentate dai cittadini pesaresi. «Ripartiamo con ancora più entusiasmo- affermano gli organizzatori- confermando il format che tanto è piaciuto la scorsa estate a turisti e cittadini pesaresi. Abbiamo avuto la dimostrazione che il centro storico, se offre qualcosa di interessante, può diventare una meta ambita anche da coloro che provengono da fuori città». Sette gli appuntamenti organizzati nei tre mesi estivi dove verranno coinvolte alcune realtà della nostra città come il Conservatorio Rossini, l'istituto d'arte Mengaroni, le associazioni di musica, il Centro Arti Visive-Ittico, le compagnie teatrali dialettali, l'associazione Concerti e, naturalmente, la Mostra del Cinema. Prima iniziativa giovedì 26 giugno, dalle 19.30 alle 23, con Cinema Sotto le Stelle: «In occasione della Mostra Internaziona- le del Nuovo Cinema- sottolineano gli organizzatori- le vie del centro si trasformeranno in scenari di pellicole famose con immagini, musiche e poesie. Tutto avrà come fil rouge il cinema e ogni via interpreterà a suo modo un titolo». Ecco, quindi, che piazzale Lazzarini, via Contramine, via Branca e via Morselli presenteranno Pinocchio di Enzo D'Alò con il coloratissimo Sweet Street Market che proporrà gustose degustazioni mentre in via Almerici torna il fascino del bianco e nero con il capolavoro Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. E ancora: via Tebaldi si avventurerà in un racconto dedicato al grande Fellini, via Pedrotti coinvolgerà i partecipanti nella celebre saga di Peppone e Don Camillo mentre Corso XI Settembre, via Barignani e via Mazza hanno deciso di raccontare due capolavori del cinema americano Colazione da Tiffany e Vacanze Romane proponendo menù e degustazioni. Non mancheranno, infine, sorprese in via Passeri, via Cattaneo e via Sabbatini con gli abiti del Liceo Artistico Mengaroni che faranno da splendida cornice all' iniziativa. «Un progetto che sta crescendo- afferma Enzo Belloni, assessore alla Vivacità- con queste iniziative viene coinvolto tutto il centro storico». Daniele Di Palma In primo piano Enzo Belloni Ampliamento del Capo Est Italia nostra contro il progetto SAN BARTOLO «Il 25 giugno prossimo andrà in conferenza di servizi l'esame del progetto di ampliamento dell'hotel Capo Est posizionato a ridosso del mare in uno degli angoli più suggestivi e delicati di ciò che resta della Vallugola». Lo ricorda, in una nota, il presidente della Sezione di Pesaro e Fano di Italia nostra, Federica Tesini, che eprime una dura presa di posizione contro l’intervento. «Dopo il devastante parcheggio-campeggio-ristorante in parte bloccato dal Consiglio di Stato per difformità con il Piano del Parco del San Bartolo - continua il presidente Tesini adesso si vuole procedere con un ampliamento tutto in altezza di ben 3.600 metri cubi del suddetto hotel che già nelle sue attuali dimensioni rappresenta una grave compromissione di un paesaggio marino più unico che raro». «Italia nostra dice no a tale tipo di ampliamento - conclude la nota dell’associazione ambientalista - fra l'altro approvato urbanisticamente senza dare la possibilità ai cittadini di esprimersi nel merito e si rivolge alle autorità preposte alla tutela dei beni di valore paesistico-ambientale perché sia evitato un altro scempio ai danni del Parco del San Bartolo e della sua falesia». -MSGR - 14 PESARO - 45 - 24/06/14-N: 45 Pesaro Urbino Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Gambini affida le deleghe anche ai consiglieri comunali urbinati `E tra Sgarbi e Ciampi schermaglia sul colore della giunta PRIMA SEDUTA Tutti presenti. Alla seduta d’esordio del consiglio comunale non è mancato nessuno da Vittorio Sgarbi ai cittadini, accorsi numerosi nella sala Serpieri del Collegio Raffaello. E’ stata la seduta delle “prime volte”: dai due assessori Cioppi e Cangiotti, alla prima apparizione politica, alla presenza del consigliere comunale aggiunto, ovvero il consigliere degli studenti, Piergiuseppe Gaballo, unico caso in Italia, fino alla prima volta all’interno delle sedi istituzionali ducali del Movimento 5 Stelle con Emilia Forti. Sostanzialmente sono poche le novità emerse da questa prima seduta di consiglio, una su tutte gli incarichi che porteranno avanti alcuni consiglieri comunali, anche se durante la presentazione delle deleghe degli assessori alcune schermaglie sono già state abbozzate e non tutte tra maggioranza ed opposizione. Un esempio è la puntualizzazione di Lucia Ciampi alle parole di Vittorio Sgarbi che ricordava nel suo intervento di presentazione come «questo governo non sia un governo di centrodestra, ma un’evoluzione del centrosinistra che ha cambiato idee e persone». Parole non gradite all’assessore Ciampi che ha voluto ribadire come in «questo governo ci siano delle persone che di sinistra non sono». Puntualizzazioni che sono arrivate anche dall’opposizione con Piero Sestili che ha sollevato la questione del «come queste deleghe ai consiglieri siano informali e ufficiose visto che nello statuto comunale questi ruoli non sono previsti». Tutto nella norma, è solo un primo assaggio di quell’opposizione che Maria Clara Muci spiega in tre aggettivi «forte, decisa, ma costruttiva». Come detto la novità emersa da questo primo consiglio comunale sono gli incarichi che il sindaco Maurizio Gambini ha conferito ad alcuni consiglieri: «Ho tenuto per me varie deleghe perché con la riduzione del numero di assessori è necessario l’aiuto di tutti. Quindi Elisabetta Foschi si occuperà della sanità, le pari opportunità saranno seguite da Raffaella Vittoria, Laura Scalbi seguirà le politiche giovanili, Marianna Vetri lo sport e infine Massimiliano Sirotti i rapporti con il territorio comunale». Confermate nella seduta le nomine dei sedici consiglieri che compongono l’organo ducale. Per la maggioranza: Sandro Paganelli, Nicola Rossi, Massimo Guidi, Raffaella Vittoria, Elisabetta Foschi, Giuseppe Balduini, Laura Scalbi, Marianna Vetri, Massimiliano Sirotti, Magda Ivana Ubaldi. Per l’opposizione invece: Piero Sestili, che ieri ha aperto la seduta del consiglio ricordando tra le altre cose «l’importanza del consigliere degli studenti» Federico Scaramucci, Gianfranco Fedrigucci, Maria Clara Muci, Brunella Calcagnini e Emilia Forti. Sulla sanità Antonio Baldelli accusa l’opposizione PERGOLA La giunta urbinate durante il consiglio Pesaro Trasporti, presidio sindacale in piazza Oggi dalle 9 alle 12,30 davanti al Municipio presidio organizzato da lavoratori e sindacati dei trasporti aderenti a Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Trasporti e Usb per sensibilizzare il sindaco Matteo Ricci e la giunta sul tema delle gare del trasporto pubblico locale e l’inserimento delle attività di scuolabus nelle gare stesse, scelta «importante per garantire alle famiglie servizi efficienti, ridurre i costi, garantire un risparmio per gli enti locali». Nessuna sorpresa nemmeno nell’elezione del presidente del consiglio, Massimo Guidi, il quale ha subito palesato «l’intenzione di riportare al centro della vita politica questo organo così importante per la città». L’opposizione ha scelto «per rispetto e coerenza» di non proporre nessun candidato. Guidi è stato così eletto con 11 voti a favore, 5 astenuti e una scheda nulla. Dopo il giuramento del sindaco Maurizio Gambini sono state ufficializzate anche le deleghe agli assessori. Puntuale Vittorio Sgarbi che ha sottolineato come «Urbino debba essere governata non più come una frazione di Pesaro, ma come una grande città, ed è questa la vera rivoluzione». Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA Parco Sfratti in aumento del dieci per cento E nei prossimi mesi cresceranno ancora eolico `Longobardi dell’Unione Inquilini: «Nel 2013 in provincia 424 richieste» L’EMERGENZA La fotografia è quella di tanti cartelli con scritto “Affittasi” a Borgo Santa Maria. «Uno ogni due-tre appartamenti» sottolinea l’Unione Inquilini. Un fenomeno preoccupante che denuncia l’aumento degli sfratti. L’associazione prevede un ulteriore peggioramento nei prossimi mesi. E propone misure alternative per arginare il fenomeno. Pino Longobardi, presidente dell’Unione Inquilini, snocciola i dati. «Il ministero dell’Interno, per il 2013, parla di 424 richieste di esecuzioni, il 10% in più rispetto all’anno precedente. Quelli eseguiti con la forza in provincia sono 157. Ma a questi dati vanno aggiunti i pignoramenti da parte delle banche che sono circa 600 nella provincia. Numeri da mettere in relazione al livello di disoccupazione che nella sola città di Pesaro è salita sopra le 10.000 unità». Il contatto con gli ufficiali giudiziari è costante. «Ci confermano che l’esplosione vera e propria ci sarà tra qualche mese perché qualcuno ha trovato un appoggio, ma non riuscirà a pagare le rate dell’affitto. E poi c’è il nero che sta uscendo allo scoperto. Qualche giorno fa un proprietario si è presentato con l’avvocato e un finto ufficiale giudiziario per riavere le chiavi dell’appartamento. Chiediamo al Comune di Pesaro e agli altri del territorio di fare più controlli riguardo l’eva- «SEMPRE DI PIÙ LE FAMIGLIE E GLI ANZIANI CHE VIVONO IN AUTO O IN GARAGE» SOLLECITATO INCONTRO IN PREFETTURA Pino Longobardi presidente dell’Unione Inquilini sione fiscale negli affitti». Il Comune di Pesaro ha provato a lanciare un bando innovativo in cui l’Erap avrebbe comperato 24 appartamenti invenduti da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà. E’ andato deserto. Ci riproveranno, ma i tempi non sono ancora certi. «Ce lo aspettavamo, molte imprese sono con l’acqua alla gola e tanti appartamenti ormai sono di proprietà delle banche che non vogliono svenderli a 1500 euro al metro quadro. Per questo proponiamo al comune di Pesaro la possibilità di avere la prelazione d’acquisto sugli immobili invenduti». Ma le richieste non finiscono. «Ci sono dei beni da alienare che ogni anno vanno a bilancio, ma non vengono poi venduti. Perché non realizzare appartamenti di appoggio assieme all’Erap? La situazione sta peggiorando, non possiamo attendere. Per questo chiediamo di formare un tavolo assieme alla Prefettura per cercare soluzioni». L’Unione Inquilini fa filtro a tante situazioni. «Ci sono quartieri periferici come Borgo Santa Maria in cui gli sfratti hanno lasciato il vuoto, tutti per morosità incolpevole, in cui il capofamiglia ha perso il lavoro e non riesce più a pagare. Tra Pesaro e Fano sono sempre di più le famiglie o gli anziani che vivono nei garage, all'aperto, ammassati in piccoli appartamenti o nelle proprie automobili». Non manca la denuncia di «finanziarie che acquistano come sciacalli le abitazioni pignorate dagli istituti di credito con liquidità immediata sottraendo un patrimonio che potrebbe benissimo essere concesso a chi ha perso casa». Luigi Benelli © RIPRODUZIONE RISERVATA anche il Tar dice no URBANIA Parco eolico di Urbania, dal Tar di Ancona un nuovo “no”. Dopo il referendum consultivo del 2009, con cui la maggioranza dei cittadini si era opposta alla proposta di realizzare un impianto eolico sul Monte Picchio e quello dei Torrini, il Tribunale amministrativo delle Marche ha rigettato nei giorni scorsi i ricorsi della società Mtre. «Sono sempre stato contrario all’iniziativa della Tre, per cui oggi non posso che esprimere soddisfazione per l’esito della causa - spiega il sindaco di Urbania, Marco Ciccolini - Sottolineo che Urbania è stato l’unico Comune a costituirsi in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Raffaella Mazzi al fine di tutelare le ragioni dei cittadini che, nel 2009, erano stati coinvolti in un referendum comunale consultivo indetto dall’amministrazione comunale in ordine proprio al progetto presentato dalla società Mtre. L’esito negativo del referendum aveva rafforzato ancora di più la responsabilità del Comune di tutelare le posizioni contrarie della maggioranza dei propri concittadini. Certo i ricorrenti hanno ancora la chance del Consiglio di Stato ma la decisione del Tar è molto ben argomentata e siamo fiduciosi che la parola fine sia stata scritta con questa sentenza». Lu.Fa. A Pergola riprende l’attività consiliare. E maggioranza ed opposizione tornano a darsele di santa ragione. In particolare sul tema dell’ospedale. Il consigliere di maggioranza Antonio Baldelli attacca duramente il centrosinistra per non aver votato l’ordine del giorno con cui si censurava l’operato della Regione sul fronte sanitario. «Forse Ilari e Cuccaroni (i due consiglieri di minoranza presenti in aula, ndr), anziché censurare, vogliono ringraziare l’assessore regionale alla sanità Mezzolani e la Regione per aver ridotto il nostro ospedale ai minimi termini, per avere diminuito servizi e personale e per aver tagliato i suoi posti letto? – chiede polemicamente Baldelli - Ancora una volta l’opposizione pergolese, sicuramente peggiore della precedente, ha seguito gli ordini di partito e se n’è infischiata delle vere esigenze della nostra città. Ricordo tra l’altro che, a seguito del Patto per la Salute voluto dall’allora ministro Balduzzi e oggi applicato dal Governo Renzi, gli ospedali con meno di 60 posti letto e quelli con una attività ospedaliera al di sotto di determinati standard sono destinati alla chiusura. E dopo i tagli operati al nostro ospedale dalla Regione Marche l’attività del nosocomio cittadino è stata ridotta al di sotto di quegli standard previsti dall’ormai famigerato Patto per la Salute. Ma i pergolesi stiano tranquilli: l’amministrazione continuerà a dare battaglia». Lu.Fa. L’ospedale di Fossombrone Ospedale l’incontro non soddisfa il Comitato FOSSOMBRONE Non soddisfa il Comitato Pro Ospedale l’esito dell’incontro fra la giunta di Fossombrone e l’assessore regionale Mezzolani. «Da quanto emerge - si evidenzia - è evidente che non ci sono tempi certi su nessun tipo di intervento. Come Comitato avevamo fatto una proposta articolata: i 20 posti letto di lungodegenza, gestiti da Marche Nord, se come si afferma sono già stati finanziati chiediamo siano resi funzionanti quanto prima. Per i 30 posti letto di cure intermedie chiediamo che vengano così riconvertiti: 20 per la medicina di post acuti; per implementare i posti letto di riabilitazione estensiva con introduzione di quella intensiva e per dei posti letto da assegnare all’one day surgery». Il Comitato critica inoltre il fatto che nulla si sa sul Punto di Primo Intervento funzionante h 24, così come è stata ignorata la richiesta di istituire una equipe itinerante per la medicina domiciliare territoriale. Il timore di un turismo sempre più mordi e fuggi MAROTTA Di certo l’andamento climatico delle scorse settimane non ha favorito l’arrivo dei turisti e nemmeno dei pendolari. Ma come si prospetta la stagione estiva per gli operatori turistici ed in particolare per gli stabilimenti balneari? All’interrogativo risponde il presidente dell’Associazione Bagnini Cesare Rossi: «E’ difficile fare previsioni, anche perché, è inutile nasconderlo, la crisi si fa sentire e le famiglie debbono fare i conti con il portafoglio. Comunque la sensazione é che il nostro turismo si stia sempre più orientando verso il “last minute” ed il” mordi e fuggi”, come peraltro accade un po’ ovunque con il perdurare della crisi economica. Il discorso vale sia per gli impianti balneari che per gli alberghi dove la permanenza dei villeggianti si limita almeno per giugno ad uno o due giorni. Marotta può contare su una buona base di turisti provenienti per lo più dalla Valcesano e dall’Umbria, vacanzieri affezionati a quel che sappiamo offrire sia come accoglienza che gastronomia nonché come prezzi. Infatti nonostante l’aumento dell’Iva abbiamo deciso di mantenere i prezzi del 2012. Ovviamente dobbiamo imparare a valorizzare le qualità del territorio e accrescere la promozione tramite iniziative per attrarre i turisti». Quali le iniziative in cantiere? Rossi ne annuncia un paio: «Come Associazione Bagnini stiamo collaborando col Circolo Surf a sostegno della tappa nazionale di Stand-up paddle , lo sport che dall’estate 2013 spo- pola su molte spiagge straniere e che si pratica remando in piedi su una tavola da surf, in aggiunta insieme alla Bocciofila organizzeremo una gara che coinvolgerà tutti gli stabilimenti balneari. Naturalmente chiediamo all’amministrazione comunale di creare eventi che sappiano caratterizzare Marotta e che facciano da traino alle iniziative dei privati. Purtroppo spesso ci viene risposto che il patto di stabilità impedisce di dedicare molte risorse alla promozione turistica, la sensazione invece è che sia un alibi per nascondere la mancanza di idee. Mi si lasci concludere con l’affermare che l’unità amministrativa e territoriale di Marotta sarebbe di grande aiuto, e per questo spero che al più presto le due Marotta finiscano finalmente sotto il comune di Mondolfo». Giuseppe Binotti IL PRESIDENTE DEI BAGNINI ROSSI «GLI EFFETTI DELLA CRISI SI SENTONO E PERTANTO ABBIAMO TENUTO FERMI I PREZZI» -MSGR - 14 PESARO - 46 - 24/06/14-N: 46 Fano RENATO CLAUDIO MINARDI ELETTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE CON UNA MAGGIORANZA QUALIFICATA: TRE VOTI ANCHE DALLA MINORANZA Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Rocca Malatestiana chiusa per protesta `Polemiche per il bar coinvolti. Secondo gli accordi pre- interno, oggi incontro con i giovani gestori Veduta dall’alto della sala del consiglio comunale gremita Massimo Seri e, sopra, Renato Claudio Minardi (Foto TONI) Seri si appella ai valori condivisi: «La città deve essere riconciliata» `E il sindaco al debutto si commuove ringraziando la famiglia in platea COMUNE La nuova Amministrazione fanese ha oltrepassato e archiviato il primo esame con una prova di compattezza. Il presidente consiliare Renato Claudio Minardi è stato eletto con una maggioranza qualificata, ottenendo tre voti anche dall'opposizione. Eppure le sirene delle minoranze si erano fatte molto suadenti. Sia Hadar Omiccioli dei grillini sia Maria Antonia Cucuzza di Insieme per Fano erano stati candidati in alternativa a Minardi con la promessa di rinunciare al robusto indennizzo previsto per il ruolo: per loro, solo gettone di presenza. Nessun franco tiratore, però, si è nascosto nel segreto dell'urna, nonostante i recenti malumori causati da alcune esclusioni eccellenti dalla nuova giunta, insediatasi ieri pomeriggio insieme con il consiglio comunale. Ora può cominciare a lavorare sui tanti problemi aperti a Fano. Un breve attimo di commozione durante il discorso di saluto, quando il sindaco Massimo Seri ha visto in platea la propria famiglia e l'ha voluta ringraziare "per il sostegno e l'affetto" in questi mesi in cui la po- litica ha preso, per ovvie ragioni, il sopravvento. "Grazie a mio padre e mia madre - ha aggiunto Seri - I loro sacrifici mi hanno permesso di diventare ciò che sono oggi". Poco prima Omiccioli aveva sollevato il dubbio sull'eleggibilità dello stesso sindaco e del nuovo presidente consiliare, entrambi freschi assessori di un ente, la Provincia, che l'opposizione pronostica in default. "Posso garantire che il bilancio è a posto e che la Provincia non rischia il dissesto", ha subito replicato Minardi. Se fosse stato vero il contrario, sarebbe invece scattata l'ineleggibilità. Il resto della seduta consiliare, in un'aula stipata di pubblico fino a rendere la temperatura interna quasi insopportabile, è scivolata via tra un adempimento formale e l'altro. Da ieri siede ai lati del sindaco la squadra di assessori composta da Stefano Marchegiani (vice sindaco), Marina Bargnesi alle Politiche sociali, Carla Cecchetelli alla triade Bilancio - Tributi - Patrimonio, Caterina Del Bianco allo Sport, L’EX AGUZZI: «CONTRO DI ME VENTICINQUE ESPOSTI MA LA MIA NON SARÀ UN’OPPOSIZIONE DA PROCURA» Samuele Mascarin ai Servizi educativi e Marco Paolini a Urbanistica e Lavori pubblici. Quattro dei sei assessori sono stati sostituiti da Tarcisio Ciaroni ed Enrico Nicolelli per il Pd, Riccardo Severi per la lista civica Noi Città e Carla Luzi per Sinistra Unita. Il sindaco ha assegnato altre due deleghe ad altrettanti consiglieri comunali: a Cristian Fanesi, del Pd, la Protezione civile, mentre a Mattia De Benedittis, della lista civica Noi Giovani, le Politiche giovanili. Seri ha iniziato il proprio discorso di saluto rivendicando "l' orgoglio e la consapevolezza dell'attuale difficoltà". Nella cit- tà che ha i più alti indici di disoccupazione in regione, si avverte l'esigenza di rigenerare un'intera comunità, appellandosi "a regole e a valori condivisi: Fano deve essere riconciliata". Il male delle divisioni è ritornato anche nell'intervento dell'ex sindaco Stefano Aguzzi (Insieme per Fano): sono costate la sconfitta della maggioranza uscente e un clima di conflitto permanente: "La mia non sarà opposizione da Procura com'è stata fatta dall'opposizione precedente, che contro di me ha presentato 25 esposti". Osvaldo Scatassi I 90 anni della Combattente fresco di stampa e ripercorre i due decenni successivi. Il suo autore, il consigliere e responsabile tecnico Marino Serafini, l'ha presentato durante la cerimonia del novantesimo anniversario, cui ha partecipato il sindaco Massimo Seri. Dopo il suo saluto, un convegno su bocce, attività sportiva e giovani La bocciofila è tra le associazioni sportive più longeve di Fano e vanta circa duecento iscritti. Sui campi da gioco l'esibizione di sei ragazzi seguiti dal Centro di San Lazzaro: a ognuno di loro è stata consegnata una medaglia. I Lungarini si difendono: «Nessun reato» LA REPLICA Ribadiscono la loro estraneità ai reati che la Procura contesta. Truffa alle assicurazioni, falso e turbativa d’asta per i quali il pm Cecchi ha appena chiesto il rinvio a giudizio. «Il problema è di natura civile» e sottolineano come tutto ciò li stia mettendo in difficoltà con le banche. I fratelli Francesco e Paolo Lungarini, titolari del gruppo di imprese di costruzioni, dicono la loro verità sulla vicenda nella quale sono imputati insieme con Paolo Sirri, ex agente della Fondiaria Sai, Giuseppe Rizzo e Alberto Orazi, presidente del Consorzio stabile del centro Italia, per via di quelle presunte polizze false grazie alle quali si sarebbero aggiudicati appalti. «I fratelli Lungarini sono to- talmente estranei agli addebiti – si legge in una nota della holding – così come riconosciuto dall’agente Sirri, che ha dichiarato di avere agito da solo. Confermano la regolarità di tutte le cauzioni rilasciate da chi aveva non solo la qualità ma anche tutti i poteri per impegnare la compagnia come sempre accertato dai notai. Sono stati proprio i Lungarini, nel 2010, in buona fede, a comunicare alla Sai l’elenco delle polizze stipulate dal Sirri, scoprendo che non erano state registrate. I Lungarini seppur in ritardo nei pagamenti dei premi, confidavano sulla validità delle stesse in quanto la normativa prevede che le fideiussioni emesse a favore delle pubbliche amministrazioni sono valide a prescindere dal pagamento del premio. La Pa quindi era ed è tuttora perfettamente tutelata. Il Un’aula di tribunale La Rocca Malatestiana © RIPRODUZIONE RISERVATA Bocciofila in festa Novant'anni sono un traguardo importante anche per un'associazione e la bocciofila La Combattente, che ha la propria sede e i campi di gara in via Tito Speri al Vallato, li ha festeggiati proprio in questi giorni. Ora l'intera storia di questo sodalizio sportivo fanese, che proprio l'anno scorso ha vinto il campionato italiano di terza categoria, può essere letto su due diversi volumi, complementari l'uno all'altro. Il primo, scritto qualche tempo fa, riguarda i primi settant'anni di attività, mentre il secondo è Porte sbarrate alla Rocca Malatestiana «sine die», almeno finchè non si placherà la polemica che ha investito i ragazzi dell’associazione culturale Work in Progress (che gestiscono le attività interne dal 2012), per un annunciato esposto dove si chiedono chiarimenti sulle autorizzazioni rilasciate in merito all’attivita di bar nello spazio pubblico. Alle accuse di concorrenza sleale, i giovani di Work In Progress hanno risposto con la linea dura, sospendendo ogni attività. «Questa è una sana protesta – si legge nel cartello affisso - vista la continua mancanza di rispetto nei confronti delle centinaia di persone che in questi anni hanno collaborato e lavorato, volontariamente e gratuitamente, alla realizzazione, allestimento e organizzazione dello spazio e degli eventi nella Rocca Malatestiana, Work in Progress decide di sospendere per protesta tutte le attività e gli eventi fino a data da stabilirsi. Il monumento rimarrà visitabile negli orari stabiliti, dalle 20 alle 22». Immediata la reazione del Comune e del neo assessore alla Cultura Stefano Marchegiani. «Ho fissato un appuntamento per domattina alle 12 (oggi per chi legge ndr) sia per conoscere i ragazzi di Work in Progress, che stanno facendo un lavoro egregio, sia per fare un punto con tutti gli uffici si con l’amministrazione precedente mi risulta che Work in Progress abbia una autorizzazione di due mesi per la somministrazione di bevande, in ogni caso verificheremo il tutto, ci interessa instaurare un rapporto costruttivo con i giovani, evitando le polemiche, tanto che se il Comune dovesse avere le risorse disponibili, proporrò di finanziare direttamente l’associazione». «Le regole vanno rispettate da tutti – spiega Filippo Bacchiocchi, titolare del Bar Aurora di piazza XX Settembre nonché presidente comitato Apriamo il centro – se i ragazzi della Rocca hanno tutte le autorizzazioni, noi non solo li sosterremo ma cercheremo delle forme di collaborazione, si tratta di un progetto utile a portare giovani e famiglie nel centro, che resta vivo solo se è attrattivo». Stefano Mascioni problema dunque è esclusivamente di natura civilistica e riguarda il tardivo pagamento dei premi, motivato da un rapporto di lunga durata e dal fatto che gli stessi Lungarini erano a loro volta creditori di importanti somme. Che le polizze siano valide è dimostrato anche dal fatto che la fondiaria Sai, appreso il fatto, non l’ha comunicato alle amministrazioni in possesso di fideiussioni rilasciate dall’agente e ha avviato azioni giudiziarie esclusivamente nei suoi confronti. I Lungarini evidenziano altresì che le notizie di presunti gravi reati creano preoccupazione tra le Banche e ciò penalizza pesantemente l’attività del Gruppo. Le notizie d’indagine non possono precedere la sentenza di un giudizio che non è ancora iniziato e che, auspicabilmente, non inizierà». «Multe ai bagnanti e sporcizia, così non va» TURISMO Sul punto di rientrare anche il divieto di fare il bagno nella zona dell'Arzilla, ma la preoccupazione continua a essere alta fra gli operatori balneari di Fano. «La stagione turistica 2014 è iniziata molto male», sostiene Oasi Confartigianato, associazione di categoria che punta il dito dell'accusa contro il Comune di Fano: «Invece di agevolare il compito delle imprese, sta facendo di tutto per complicarlo e renderlo impossibile». Nella zona turistica a sud del fiume Metauro ha creato malumore il fatto che «il servizio Lavori pubblici non sia stato in grado di pulire il sottopasso Rio Crinaccio, tra la statale Adriatica e via Ammiraglio Cappellini: l'intervento è stato realizzato e pagato dagli operatori interessati». La nota sottolinea che il deposito di fango nel sottopasso era stato segnalato al sindaco Massimo Seri, poi sul posto per un sopralluogo, e che gli uffici avevano annunciato l'opera di pulizia entro la giornata di sabato scorso. L'altro ieri, sempre in via Ammiraglio Cappellini, «sono stati elevati numerosi verbali alle auto dei bagnanti». Commenta Oasi Confartigianato: «Si è avuta la conferma che l'ente locale sta facendo di tutto per impedire il rilancio delle attività turistiche. La categoria degli operatori balneari, stanca e amareggiata per quanto sta accadendo, chiede con forza alla nuova giunta di creare un'apposita delega per le manutenzioni e il decoro della città. Di proseguire il risa- namento del torrente Arzilla avviata dalla precedente Amministrazione. Di realizzare le doppie condutture in prossimità dei fossi, per evitare i divieti di balneazione. Di coprire e sistemare le foci dei fossi più rilevanti, quali il rio Crinaccio e rio Marsigliano. Di evitare contravvenzioni per divieto di sosta nelle zone mare e di realizzare i sottopassi dove non ci sono, provvedendo a tenere in buono stato e pulito i passaggi già esistenti, compresi i sottopassi idraulici. In molti casi sono gli unici utilizzabili per raggiungere le zone mare». Tornando all'Arzilla, nella tarda mattinata di ieri l'agenzia ambientale Arpam ha informato il Comune che il livello dei batteri coliformi è tornato inferiore al limite di legge, quindi il divieto poteva essere revocato. O.S. CRITICA CONFARTIGIANATO IN PARTICOLARE PER LE SPIAGGE DI TORRETTE E PONTE SASSO -MSGR - 14 PESARO - 56 - 24/06/14-N: 56 Sport Martedì 24 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it «Marinelli unica risorsa del calcio dorico» Vis, addio IL DIESSE MARCACCIO ANCONA I sogni di mercato («Attendo le risposte dei calciatori top per la categoria. Le aspetterò fino all' ultimo, diciamo una ventina di giorni, solo dopo andrò su seconde e terze scelte. Finché i sogni non svaniscono, è giusto sperarci»). E la cruda realtà. «Se sono rimasto qui è per Andrea Marinelli. È l'unica risorsa che ha il calcio anconetano. Il presidente va tutelato in tutti i modi, specie dal punto di vista finanziario. Alternative a lui non ce ne sono, e l'anno scorso l'ho capito dopo tre giorni. Se lascia uno sponsor, l'Ancona va comunque avanti; mollasse Marinelli, la squadra tornerebbe nei dilettanti». Sempre più uomo di Marinelli, Sandro Marcaccio. Il ds aveva già spiegato molto, e ribadisce «Anco- na come nome, insieme ad altre piazze, è il massimo in Lega Pro. Ma l'obiettivo sarà la salvezza e basta. Siamo una matricola, il budget, alto, medio o basso, non c'entra». E spiega. «Conto di confermare 12 o 13 giocatori. Se li tengo è perché credo che possono dare di più rispetto all'ultima stagione, chi per età, chi per il poco spazio avu- to, chi perché veniva da un periodo di inattività. Poi dovremo aspettare». E passa in rassegna il lavoro da fare. «A Lori affiancherò un portiere esperto. In difesa prenderò due terzini over e un paio di centrali. A centrocampo (dopo Moretti, ndr) altri due rinforzi. E siccome passeremo dal 4-3-3 al 4-2-3-1, stavolta niente play. Ma so già che in mezzo servirà la riflessione più lunga». E poi. «Sugli esterni ho in mente due arrivi, forse tre. E da ultimo un'altra prima punta». Riassunto: «Una dozzina di entrate. Da qui a settembre. Per il ritiro del 24 luglio qualcosa mancherà. Il varo dei gironi? Un altro elemento che ci fa aspettare». Marcaccio chiude così: «In bocca al lupo agli Allievi che domani a Chianciano Terme cominciano la fase finale». M. Nat. Il diesse Marcaccio © RIPRODUZIONE RISERVATA Nicola Moretti, 27 anni, è il primo acquisto dell’Ancona neopromossa in Lega Pro ANCONA PRIMO COLPO ARRIVA MORETTI Preso il centrocampista del Matelica, che esordirà tra i prof «E’ un sogno che si avvera, per me è una occasione incredibile» CALCIO LEGA PRO ANCONA Sandro Marcaccio ripete la solfa del mercato di attesa, ma poi piazza il primo colpo. È Nicola Moretti. Accordo annuale con l'Ancona. Nell'ultima stagione il centrocampista di Recanati ha conteso ai dorici il salto in Lega Pro con la maglia del Matelica (26 presenze, cinque gol); adesso passa di qua. «È un'occasione enorme. E una soddisfazione incredibile» dice Moretti. Per lui una vita nei dilettanti: dal 2004 al 2012 alla Recanatese (due campionati in Promozione, uno in Eccellenza, i restanti cinque in serie D), quindi la parentesi di Civitanova, con Giovanni Cornacchini allenatore, infine il Matelica. Un esordiente nei professionisti: spaventato? «Di sicuro il ritmo sarà più alto e bisognerà farsi trovare pronti. Nel mio caso, la C me la sono sudata parecchio. Forse ci arrivo con un po' di ritardo. Ma il calcio è questo, darò più del massimo». Ancora. «È successo tutto così in fretta. Tutto in una settimana. Devo ringraziare il mio ex presidente, Canil, per la comprensione. Mi ha lasciato andare, ha capito che non potevo farmi sfuggire un'opportunità simile». Poi si inquadra. «A centrocampo gioco dappertutto. In mezzo, da ester- no e anche da interno, che poi è il ruolo in cui mi vedo di più. Ma ho fatto pure il rifinitore dietro la punta. Ad Ancona sarà 4-2-3-1? D'accordo, va bene. Mi metterò sotto per provare a guadagnarmi il posto. E se ci dovessi riuscire, decida il mister: dopo l'esperienza condivisa a Civitanova, Cornacchini è certamente uno stimolo in più per il sottoscritto». Una sicurezza in D, Moretti. Ma tutto da scoprire in Lega Pro: due le categorie di differenza. «Se mi riconosco una qualità è quella di non essere presuntuoso. Mi metterò a disposizione con la massima umiltà. So bene che dall'altra parte avrò giocatori fortissimi. Sono convinto di essermela guadagnata dopo tanti sacrifici». Magari anche con qualche bella prestazione contro l'Ancona. All'andata, a ottobre, ci è scappato il gol del pari. Andrea Marinelli ha sempre straveduto per lei. «Ho parlato col presidente solo al telefono. Ci conosceremo presto». NICOLA: «RITROVO CORNACCHINI DOPO L’ESPERIENZA COMUNE DI CIVITANOVA DOPO TANTI SACRIFICI MI MERITO IL PALCOSCENICO» Ecco, ma ce la spiega la storia del Moretti tifoso dell'Ancona? «Tifoso è troppo. Al primo posto c'è la Juve. Dell'Ancona sono sempre stato simpatizzante. Al Del Conero negli anni mi sono visto diverse partite». Ma c'è dell'altro. La laurea in legge. E adesso il praticantato nello studio di papà Piergiorgio. La Lega Pro e anche l'esame da avvocato, a novembre. «Mi aspetta un doppio scoglio, so che sarà durissima, ma quante motivazioni. E che orgoglio essere il primo colpo di mercato dell'Ancona». E ieri il ds Marcaccio ha chiuso definitivamente il capitolo coi calciatori dell'anno passato, salutando anche Andrea Sivilla. All' attaccante molisano non sono bastati il grande inizio e il bottino da sette reti (l'ultima a metà novembre). Ora piace al Fano. Le conferme restano dodici barra tredici, anche se per qualcuno non c'è ancora l'intesa economica: Lori, Barilaro, Mallus, Cacioli, Bambozzi, Gelonese, Tavares, Bondi, Di Ceglie, Paoli, Pizzi, Morbidelli e forse Di Dio. Intanto, rinnovo ufficiale per il preparatore dei portieri Giancarlo Tagliati. E nello staff medico, insieme ad Andrea Stronati, dovrebbe trovare posto anche il dottor Marco Conio. Michele Natalini © RIPRODUZIONE RISERVATA Foiera e Di Carlo Restano Bugaro e Giorgio Torelli CALCIO SERIE D PESARO Dopo 5 campionati e 163 presenze, Alex Foiera lascia la Vis Pesaro. Inizia col botto la settimana dedicata ai colloqui con una vecchia rosa divisa fra saldo delle pendenze arretrate, conferme e saluti. Comincia proprio con l’addio del 13esimo giocatore più presente nei 116 anni di storia biancorossa. Ma era un «botto» già messo in preventivo dall’annunciata rivoluzione. Un po’ voluta dalla Vis e un po’ voluta dallo zoccolo duro. Foiera appartiene all’ultimo caso. Ieri il portiere cesenate che non era atteso ai colloqui in sede - ha anticipato Leonardi comunicandogli telefonicamente la sua richiesta (legittima) di svincolo. Non c’è ancora una destinazione precisa, ma, dopo 5 anni una voglia di Foiera di cambiare palcoscenico con auspicabili prospettive di salto di categoria. «Ne prendiamo atto, ci separiamo in assoluta serenità e gli auguriamo le migliori fortune» si è limitato a commentare Leonardi che ieri ha invece incontrato Bugaro, Giorgio Torelli e Di Carlo. E qui arrivano due conferme e un addio. Quello di Jonathan Di Carlo. Che già aveva salutato un’estate fa (quando il suo cartellino era ancora del Cesena) salvo poi autoproporsi alla vigilia del raduno ad un bis in biancorosso ben accetto dalla Vis. Quest’anno il 21enne di Montemaggiore al Metauro non rientra nei piani. Saluta dopo 2 campionati e 7 gol segnati. Nella Vis 2014-2015 ci saranno invece Gianluca Bugaro e Giorgio Torelli. Pronti rispettivamente al terzo e quinto anno in biancorosso. E anche qui nessuna sorpresa: «C’è reciproca soddisfazione di continuare – ricorda Leonardi – Bugaro diventa over, ma il suo rendimento e i 9 gol segnati quest’anno parlano per lui. Giorgio Torelli è un ragazzo che non ha mai avuto una parola fuori posto e che tatticamente possiamo anche pensare di riproporre in versione jolly». Domani altri colloqui: sono attesi Martini (altri saluti in vista), Pangrazi e Giorgio Vagnini. Gli ultimi due sono vincolati alla Vis e, salvo sorprese, saranno parte dell’annata 2014-2015, con Giorgio Vagnini che spera di trovare da over quelle fortune che non ha trovato da under (quando ha trovato solo infortuni). Settimana intensa dove ci sono anche operazioni in entrata in dirittura d’arrivo. «Viviamo positivamente questo momento – sottolinea Leonardi – Ritengo che la Vis in questo momento abbia davvero bisogno di un fresco vento di rinnovamento». Daniele Sacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Cavaliere piace al Fano Attacco Fano spunta anche l’ipotesi di Cavaliere La scorsa stagione 11 gol con la Maceratese e prezzi abbordabili CALCIO SERIE D FANO L’incontro con Sivilla non ci sarà. Semplicemente perché c’è già stato. Il che non esclude ce ne possa essere presto un altro. Qualora fosse, sarebbe perché le parti vogliono stringere. Tanto per cambiare, allo stato dell’arte c’è una forbice tra domanda e offerta. E non sembra esserci alcuna possibilità che il Fano arrivi anche solo nei paraggi della proposta che convinse il giocatore ad accettare l’Ancona. Dopodiché un supplemento di riflessione sull’adattabilità dell’ex Agnonese al 4-3-1-2 che Alessandrini pare avere in testa non guasterebbe, premesso che Cornacchini ne ha parlato bene e che al nuovo allenatore granata piace. E’ appunto che Sivilla si è affermato come punta esterna nel 4-3-3 e qui dovrebbe agire come seconda punta. Piacerebbe anche Borrelli, che di Sivilla condivide il procuratore (Cardinale) e che è stato sottoposto all’attenzione. Soprattutto il ds Canestrari ne è un estimatore e uno del genere oltretutto potrebbe anche fare il trequartista o sdoganare il 4-3-3 di cui sopra. L’ambito di spesa del club granata è però a medio raggio e non permetterebbe poi di prendere uno che sia più centravanti. D’accordo infatti che Alessandrini non © RIPRODUZIONE RISERVATA RESTANO CALDE LE PISTE CHE PORTANO A SIVILLA, BORRELLI E PESARESI LUNARDINI SEMPRE IN STAND BY Boccanera resta alla Fermana e il Matelica conferma Spitoni CALCIO SERIE D Alex Foiera ama chi pianta le tende in area, ma nei sedici metri bisogna comunque entrarci. E nemmeno si deve chiedere troppo a Pesaresi, un altro che si muove parecchio. Su questo fronte imminente un nuovo incontro con la Vigor per siglare il trasferimento, di cui sono state già messe a punto le basi, e a quel punto la questione sarebbe tutta in mano al giocatore, che ha comunque facoltà di dire no. In regime di vincolo, ne nascerebbe però un inevitabile braccio di ferro. Tornando al centravanti che non c’è, ha preso quota nelle ultime ore la candidatura di Cavaliere. 11 gol con la Maceratese nell'ultima stagione, va per i 34 ma presenta il vantaggio di non costare come gli attaccanti da 15-20 gol e di sapersi destreggiare da prima punta come da seconda. Infine le conferme ancora da evadere. Con Lunardini in stand by restano quelle degli under (ma lì decide solo il Fano) e di Torta e Fatica. Canestrari però non le ha mai considerate in discussione e con il procuratore dei due, che è Allegrini, dice di aver già da tempo sagomato l’intesa. Andrea Amaduzzi Continuano i movimenti di mercato in un'ottica generale di parziale ridimensionamento. Partiamo dalla serie D dove il numero uno della Fermana potrebbe essere anche nella staguone che va ad iniziare Pierpaolo Boccanera: il giovane numero uno, classe 1996, di proprietà dell'Atalanta potrebbe vestire ancora il gialloblu nel caso in cui non si spalanchino le porte della Lega Pro. Sempre in D non è escluso che Emanuele Gasparrini, faro e capitano del Portorecanati, possa seguire Matteo Possanzini nella sua avventura alla Vis Pesaro. Confermato, invece, a Matelica, il portiere Spitoni. La squadra di patron Canil mantiene lo zoccolo duro. In Eccellenza dovrebbe ripartire da Renzo Morreale il Trodica del presidente Cardinali, dopo l'ottima stagione appena conclusa da neopromossa. Sempre in Eccellenza il Tolentino ha un nuovo pilastro difensivo: i cremisi potranno contare sulle prestazione di Nicola Focante, classe 1983, nell'ultima stagione protagonista con la maglia della Vigor Senigallia agli ordini di mister Alessandrini. Il tecnico, che ha compiuto una vera impresa con la Vigor, potrebbe ritrovare ora al Fano il bomber Denis Pearesi, tra i pezzi pregiati sul quale in molti hanno messo gli occhi (vedi anche Maceratese e Fermana). R.Cru. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMO PIANO MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 IL NODO SICUREZZA DELLE DUE L’UNA NESSUN RISULTATO «O PESARO E’ SPARITA DALLE CARTINE O I NOSTRI POLITICI NON SI FANNO SENTIRE» «DOVE SONO FINITE LE PROMESSE DI BUBBICO, IL VICEMINISTRO?» «Con un rinforzo di soli 3 uomini in più è come invitare i criminali a venire qui» Il Siulp fa il confronto con Rimini: «Loro 60 in più sul 2013: presi in giro» «UNA PROVINCIA ignorata, negli ultimi tre anni, sul fronte della sicurezza. Lo dimostra il rinforzo che il ministero concede anche quest’anno: dal 6 luglio al 31 agosto verranno aggregati solo tre uomini». E’ questa la sintesi dell’intervento di Marco Lanzi, segretario Siulp, che commenta il cosidetto ‘contentino’. Il punto, evidenzia Lanzi, è che «ci sentiamo presi in giro soprattutto tenendo conto delle aliquote importanti di rinforzo destinate ad altre province italiane. A Rimini quest’anno sono stati assegnati ben trecento uomini di rinforzo, 60 in più rispetto alla scorsa stagione: 86 per la Questura, 8 per la Stradale (sino all’8 settembre), 10 per la polizia Ferroviaria, 155 Carabinieri, 36 Finanzieri e 5 del Corpo Forestale. A Rimini si sono lamentati perché questi rinforzi non sono stati assegnati prima per poterli impiegare in occasione della “Notte Rosa” del 5 luglio». «Pur tenendo conto delle diverse realtà — scrive Lanzi — è incomprensibile ed inaccettabile una tale differenza di trattamento tra Pesaro e Rimini. Anche le nostre principali città sono sul mare e in estate la popolazione raddoppia con il conseguente aumento esponenziale dei problemi legati alla sicurezza, dai furti nelle abitazioni, alle rapine all’abusivismo. Inoltre, da più di dieci anni chiediamo che Fano venga elevato di livello anche a fronte delle infiltrazioni di associazioni criminali quali la camorra. Lo stesso Procuratore di Pesaro, Manfredi Palumbo ha più volte lanciato l’allarme in merito. Le ragioni di tali decisioni ministeriali possono essere 3 •• IL PUNTO La circolare Da alcuni giorni il ministero dell’Interno ha reso noto i rinforzi concessi alle province italiane per affrontare l’imminente stagione estiva La protesta Il fatto che a Pesaro siano stati inviati solo tre uomini in più, dal 6 luglio al 38 agosto, ha scatenato le proteste e l’ironia di due dei sindacati di polizia, Silp e Siulp DI QUESTO PASSO LA PIAZZA DIVENTA SGUARNITA Poliziotti di quartiere in piazza del Popolo mentre parlano con i colleghi della Volante: l’organico però piange... MARCO LANZI, SIULP ‘In Riviera si sono lamentati perchè volevano impiegarli direttamente nella Notte rosa’ soltanto due: o a livello centrale Pesaro non figura sulle cartine geografiche o i nostri amministratori politici locali e rappresentanti istituzionali non fanno sentire la loro voce. Per quanto riguarda Rimini, i politici locali, di concerto con il Questore ed il Prefetto, si sono fatti sentire ed hanno inviato varie interrogazioni al Ministero dell’Interno per sollecitare l’invio di un contingente adeguato per numero e permanenza alle esigenze locali lavorando in stretto raccordo con il viceministro Filippo Bubbico. Lo stesso viceministro che lo scorso 25 novembre era venuto a Pesaro per incontrare le autorità locali e i sindacati di polizia e che ci aveva promesso che si sarebbe impegnato per la “Nuova Questura”, per mandare nuovo personale a Pesaro, per fornire nuovi mezzi alla Polizia Stradale, per elevare di fascia il Commissariato di Fano, per trovare una nuova sede al Commissariato di Urbino sotto sfratto». «DOPO TALE incontro— prosegue Lanzi — quali passi sono stati fatti a livello locale per ricorda- QUESTURA DA VIA GIUSTI. SI STANNO VALUTANDO I LOCALI DELL’INPDAP Uffici amministrativi in via Manzoni? SI MUOVE qualcosa, forse, se non per la nuova Quesura, almeno per quanto riguarda la nuova sede degli uffici Amministrativi ed Immigrazione della Questura, attualmente ubicati in via Giusti e sotto sfratto dallo scorso dicembre. Tutti gli uffici potrebbero essere trasferiti poco lontano, in via Manzoni, negli uffici dell’Inpdap, che attualmente sono vuoti, essendo confluita l’Inpdap nell’Inps. Come noto, la Provincia ha venduto lo stabile alla “Valoreimmobiliare S.r.l.” che ha già avviato la procedura di sfratto. «Adesso — scrive il Siulp — il personale è costretto a lavorare in locali che violano le più elementari norme di sicurezza: per la mancanza dei requisiti non ci sono stati assegnati il certificato prevenzione incendi né quello di conformità dell’impianto elettrico. Chiaramente, l’attuale proprietario dell’immobile non ha nessuna intenzione di spendere 70.000 euro per sanare tale situazione in quanto vuole entrare in possesso dei locali. Qualsiasi lavoro di manutenzione, anche il più limitato, non può essere eseguito per la totale mancanza di risorse. E’ indispensabile trovare il prima possibile una soluzione». ED ECCO la proposta Inpdap. «Attualmente — scrive il Siulp — si stanno valutando i locali dell’ex Inpdap, viale Manzoni, 34. Si tratta di un edificio dislocato su cinque piani e un piano seminterrato che occupano circa 1700 metri quadri. Gli uffici sono a norma, provvisti dei necessari certificati, in buono stato e non dovrebbero essere necessari eccessivi investimenti per adeguarlo alle nostre esigenze. Mancano del tutto un garage ove disporre gli automezzi e dei locali da adibire a magazzino per il vestiario e gli armamenti. Sarà importante per la realizzazione di questo progetto trovare delle soluzioni adeguate, in accordo con altri attori istituzionali. Il fatto positivo è che gli uffici dell’ex Inpdap sono liberi ed essendo di proprietà statale possono essere offerti ad un canone d’affitto accettabile dal Ministero. Chiederemo al Questore di valutare nel dettaglio, insieme alle altre organizzazioni sindacali, la percorribilità di tale progetto». re al viceministro le sue promesse? La situazione è ulteriormente peggiorata: anche l’Ufficio immigrazione e gli uffici amministrativi della Questura sono sotto sfratto. Tutto questo nonostante siano attualmente molteplici i canali di contatto tra i nostri rappresentanti e l’attuale governo, anche a livello di incarichi nazionali assunti dai nostri politici locali. Purtroppo, i risultati sono evidenti e, paradossalmente, rischiano di produrre effetti negativi ancora maggiori: è come se si invitassero i criminali a spostare il loro raggio d’azione da Rimini a Pesaro, ove le forze di Polizia non vengono rinforzate neanche durante l’estate e sono sempre più ridotte all’osso». Punto dolente Al di là dei rinforzi risibili, il problema di fondo resta il fatto che nessun passo avanti si è fatto sulla nuova questura. Lanzi: «Per quella siamo ancora all’anno zero. Rimarrà un sogno irrealizzato, anche alla luce del disinteresse che a livello centrale mostrano per la sicurezza della nostra provincia». PESARO MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 9 IL CASO SINDACATI DAVANTI AL MUNICIPIO: «REGIONE E COMUNE CI DIANO UNA RISPOSTA»x Servizio scuolabus a grave rischio: presidio in piazza UN PRESIDIO di fronte al Municipio di Pesaro è stato organizzato per questa mattina, dalle 9 alle 12.30, da lavoratori e sindacati dei trasporti aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Trasporti e Usb per avere garanzie sul servizio di scuolabus. ro ed efficiente e dall’altro, per razionalizzare costi, aumentare la produttività e garantire nel rispetto dell’occupazione e del contratto, un risparmio per gli enti locali che altrimenti ricadrebbe sulle famiglie e sui cittadini». «LO SCOPO della manifestazione, che si svolgerà in concomitanza con la riunione della giunta, è sensibilizzare ancora una volta gli enti locali sul tema delle gare del trasporto pubblico locale e l’inserimento delle attività di scuolabus nelle gare stesse — spiegano i sindacati —. Sono mesi che la nostra proposta è stata inviata a Regione, Provincia e principali comuni del territorio. La scelta di inserire l’attività di scuolabus è molto importante da un lato per garantire alle famiglie un servizio sicu- I SINDACATI avevano lanciato questo appello più volte, ma fino ad ora non hanno ancora ricevuto risposte: «Nonostante le nostre proposte siano state accolte e valutate positivamente da vari enti locali – proseguono - a tutt’oggi non è seguita alcuna azione rivolta in tal senso. Per questo motivo oggi porteremo in piazza le nostre idee, con l’auspicio che il neo eletto sindaco di Pesaro ci ascolti». ali.mu. PROVINCIA NOMINATO VICE, SARA’ ANCHE IL COMMISSARIO FINO A DICEMBRE Ricci lascia e sceglie Galuzzi Approverà il bilancio consuntivo con 2 milioni di avanzo MATTEO RICCI non è più il presidente della Provincia. Scade oggi il suo mandato e il sindaco ha deciso di dedicarsi a tempo pieno al suo nuovo ruolo amministrativo. In viale Gramsci, gli succede come commissario Massimo Galuzzi, nominato vice presidente pochi giorni addietro. Sarà Galuzzi ad approvare, in solitaria, il bilancio consuntivo 2013 entro la fine del mese. Insieme a Ricci, decadono la giunta e il consiglio provinciale. Fino a pochi giorni fa, le voci davano Ricci nella doppia veste di sindaco e commissario almeno fino alla fine del mese, per il via libera al consuntivo. «Se fossi rimasto fino al 30 — spiega Ricci —, avrei dovuto accettare l’incarico di commissario, per poi dimettermi fra una settimana. Sarebbe stato un percorso più farraginoso. Lascio la Provincia in buone mani, Galuzzi garantisce continuità politica e amministrativa, conosce bene tutte le questioni». Al commissario spetterà il compito di traghettare la Provincia, declassata a ente di secondo livello, fino alla nomina del nuovo presidente scelto tra i sindaci, che dovrebbe avvenire entro dicembre. Ma per prima cosa, dovrà approvare in settima- LA MOTIVAZIONE «L’ente è in buone mani, io ho tanti impegni e Fassino mi ha nominato nella commissione città-Stato» na il consuntivo 2013 (con 2 milioni di euro d’avanzo), come commissario, anche se la conferma del nuovo incarico arriverà solo fra una ventina di giorni, quando sarà ufficializzata dal prefetto. IN REALTA’, Ricci non si dedicherà solo al suo ruolo di sindaco. Oltre ad essere vice presidente dell’assemblea nazionale del Pd, ha avuto anche un nuovo incarico: «Il presidente dell’Anci Piero Fassino mi ha nominato nella conferenza Stato-Città. Sarò quindi tra i sindaci che dovranno gestire la trattativa con il governo su tutti i temi più importanti che riguardano gli enti locali. Lo stesso sindaco di Torino mi ha annunciato poi un ulteriore mio coinvolgimento dentro l’Anci nazionale. Quindi — osserva Ricci — la decisione di non diventare commissario della Provincia è maturata considerando l’impegno gravoso in Comune e l’ulteriore incarico nei Comuni italiani, unito al ruolo politico nazionale. Chi fa troppe cose, rischia di farle male. Continuerò — conclude il sindaco — a seguire le vicende della trasformazione dell’ente e l’applicazione della riforma sia attraverso il nuovo ruolo che l’Anci mi ha conferito, sia soprattutto come sindaco della città capoluogo». pa.ba. IL RISIKO DELLE NOMINE Marche Multiservizi resta Domenicucci entra Pia Gennari E’ IL RISIKO delle nomine. Il sindaco Matteo Ricci prima di lasciare la guida della Provincia ha messo le mani nel dossier Marche Multiservizi. Innanzitutto ha sostituito Marco Domenicucci come rappresentante della Provincia nella multiservizi. Al suo posto andrà Maria Pia Gennari, che ha appena lasciato libera la presidenza di Aspes spa per Luca Pieri. Ma Domenicucci rimarrà, almeno per alcuni mesi, presidente di Marche Multiservizi. Infatti sarà il comune di Pesaro ad indicare il presidente e Ricci vuole tenere Domenicucci in sella almeno fino alla fine dell’anno se non oltre. In attesa di capire gli scenari a venire in tema di nomine ed elezioni: presidente della nuova Provincia e candidature Pd per le regionali. Ora si farebbero i nomi di Tagliolini, Nobili e Galuzzi, ma siamo troppo in anticipo. Maria Pia Gennari ha dalla sua l’essere donna (su 7 membri del Cda di Marche Multiservizi devono essere almeno tre) e anche il non avere nessuna incompatibilità con attività amministrative negli ultimi due anni. Per quanto riguarda Aspes spa, l’unica certezza è la presidenza di Luca Pieri, che fino ai primi di agosto farà il presidente senza delega. Ad affiancarlo tre dirigenti comunali (Pesaro potrebbe indicare due donne, mentre Arceci non ci sarà più) e un altro rappresentante del capoluogo, ma facente parte della maggioranza. Il Cda di Pesaro Parcheggi sarà rinnovato per un anno in attesa che venga inglobata da Aspes. Ricci vuole risparmiare sulle indennità, tagliandole a Pesaro Parcheggi, ma soprattutto a Marche Multiservizi. •• 13 MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 UNITALSI INAUGURATA NUOVA SEDE L’ASSOCIAZIONE Unitalsi, sottosezione diocesana di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola ha inaugurato domenica scorsa, in via del Torrente 3 (zona Trave, dietro la chiesa) la sua nuova sede operativa. All’evento ha partecipato il Vescovo, monsignor Armando Trasarti, per la solenne benedizione dei locali e delle persone. CONFCOMMERCIO Per Varotti il commerciale va separato dal sociale PORTONE CHIUSO Ecco come si presentava ieri mattina l’entrata della Rocca: una lunga lettera di protesta. Qui a destra un’immagine dell’interno Work in Progress sbarra la Rocca Ora il Comune cerca di mediare Incontro con gli amministratori per il problema della licenza E’ STATA una reazione di “chiusura” quella dei soci della Work in Progress, dopo che gli esercenti fanesi hanno iniziato a raccogliere le loro firme contro l’attività commerciale (bar) che l’associazione culturale ha avviato all’interno della Rocca Malatestiana, che ha in gestione. «In risposta all’articolo uscito su il Resto del Carlino — si legge sul cartello esposto domenica sera sul portone serrato della Rocca Malatestiana — e vista la continua mancanza di rispetto nei confronti delle centinaia di persone che in questi tre anni hanno collaborato e lavorato, volontariamente e gratuitamente alla realizzazione, allestimento e organizzazione dello spazio e degli eventi all’interno della Rocca Malatestiana, l’associazione Work in Progress decide di so- spendere per protesta tutte le attività e gli eventi fino a data da stabilirsi. Il monumento rimarrà visitabile negli orari stabiliti con l’ufficio cultura dalle 20 alle 22. Ci dispiace per tutti coloro che in questi giorni non potranno usufruire degli allestimenti e dei servizi che fino ad ora l’associazione Work in Progress ha messo a disposizione». HANNO affidato a queste parole scritte il diritto di replica dei soci dell’associazione giovanile. Ma emerge anche che l’altra sera alcuni esponenti dell’amministrazione comunale hanno voluto incontrare i giovani che hanno da tre anni in gestione la Rocca. Il tutto per trovare — pare — una forma di accomodamento ed anche, forse, per vedere di accelerare le pra- tiche per il rilascio della licenza per la mescita di alcolici. Fra l’altro la struttura, avendo una sola entrata e quindi anche un sola uscita, pare che abbia un’agibilità per poco meno di cento persone. Insomma i problemi sarebbero di- BORIONI Il dirigente di Confartigianato scrive una lettera a Seri in difesa dell’opera dei giovani versi. A questo punto sarà interessante capire anche la posizione del neo assessore Mascarin che proprio sul problema Rocca aveva presentato una interrogazione in consiglio comunale. Comunque tra i tanti che che si sono subito mossi a difesa di dell’associazio- ne Work in Progress, oltre a diversi esponenti del Pd, anche Filippo Borioni presidente regionale di Oasi Confartigianato, il sindacato dei Bagnini. «Chiediamo — si legge in una nota inviata a Massimo Seri — che venga sostenuto ed incentivato il progetto dell’associazione culturale “Work in Progress” in merito alla Rocca Malatestiana. L’Associazione culturale “Work in Progress” rappresenta un grande esempio di come spazi poco sfruttati vengano restituiti alla comunità e siano una vetrina per le espressioni artistiche e sociali del territorio a beneficio dei cittadini e dei visitatori. Rappresenta, inoltre, un potente luogo di aggregazione trasversale a tutte le fasce d’età». Alle 22 di ieri la petizione aveva raggiunto 750 firmatari. Tiziana Petrelli «NON BISOGNA confondere le attività sociali e culturali con quelle commerciali». Così Amerigo Varotti, direttore della Confcommercio a nome degli esercenti che sono insorti contro il bar nella Rocca. «Il Comune ha dato all’associazione Work in Progress l’area della Rocca Malatestiana per svolgere, come da statuto dell’associazione, attività ed eventi di carattere sociale culturale artistico e creativo. Da questo punto di vista nulla da dire, anzi meritoria l’attività di questa associazione di volontariato. Spesso però, e anche in questo caso, si allargano le maglie delle possibilità realizzando attività commerciali che non hanno nulla che vedere con gli scopi dell’associazione né coi motivi per cui è stata affidata all’associazione la Rocca Malatestiana. Si crea così una concorrenza sleale inaccettabile nei confronti dei pubblici esercizi che esercitano legalmente l’attività, che sono sottoposti a miriadi di controlli sia di qualità dei locali, sia per l’esistenza di requisiti di sicurezza e igienico-sanitari oltre che di carattere fiscale. Sorprende che l’associazione abbia sospeso le attività culturale perché non centra nulla». •• FANO 15 MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 NELLA VOTAZIONE SEGRETA PER LA VICEPRESIDENZA DEL CONSIGLIO ANTONIA CUCUZZA NON HA RACCOLTO UN SOLO VOTO PARTE L’ERA SERI LA NUOVA GIUNTA SONO ANDATE DELUSE LE ASPETTATIVE DELL’OPPOSIZIONE Primo consiglio comunale, tutto da copione Presidente è stato nominato Renato Minardi E’ RENATO Claudio Minardi il nuovo presidente del consiglio comunale, eletto alla seconda votazione con 19 voti, 4 sono andati a Omiccioli, 2 schede bianche, nessun voto per Maria Antonia Cucuzza la cui candidatura è stata proposta dall’ex sindaco Stefano Aguzzi. Tutto è andato secondo copione e la votazione segreta non ha riservato sorprese per la maggioranza. Con la nomina di Minardi ai vertici del Consiglio ha trovato compimento l’accordo politico all’interno del centro sinistra. A farne le spese la consigliera Pd, Rosetta Fulvi, seconda in termini di voto a Minardi, che non ha visto riconosciuto il suo successo elettorale: non è entrata in giunta, non è diventata presidente del NESSUNA SORPRESA Sui banchi dell’opposizione anche l’ex sindaco Aguzzi: non ha lasciato a Serfilippi Consiglio e neppure capogruppo. Ruolo, quest’ultimo, affidato a Cristian Fanesi a titolo di risarcimento minimo per l’esclusione dall’esecutivo. A Fanesi il sindaco ha anche affidato la delega alla Protezione civile, così come a Mattia De Benedittis, il primo cittadino ha attribuito le Politiche giovanili. Seri, che ha escluso all’ultimo momento un rappresentante della lista dei giovani dalla giunta per inserire Caterina Del Bianco di Noi Città che, a suo dire, avrebbe dovuto rappresentare le istanze dei giovani, poi attribuisce le Politiche giovanili a De Benedittis. NESSUN riconoscimento neppu- Una panoramica del nuovo consiglio comunale: tante le donne presenti re per Laura Serra che, pur essendo la più votata della lista civica Noi Città, si è vista passare avanti da candidate che hanno ottenuto meno preferenze: Del Bianco nominata assessore, Barbara Brunori eletta vice presidente del Consiglio per la maggioranza e Riccardo Severi nominato capogruppo della sua lista. Per la minoranza il ruolo di vice presidente è andato alla grillina Marta Ruggeri che è •• anche capogruppo. Dieci, in totale, le donne che sono riuscite a fare il loro ingress: Rosetta Fulvi, Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli, Sara Cucchiarini del Pd, Laura Serra e Barbara Brunori per Noi Città, Carla Luzi (Sinistra Unita), Marta Ruggeri e Roberta Ansuini (F5S), Maria Antonia Cucuzza (Forza Italia). Di fatto, però, le signore saranno 8 su 24 in quanto le due esponenti del Pd, Bargnesi e A Fulvi e Ruggeri la palma dell’eleganza TRA LE consigliere la Palma d’Oro dell’eleganza a Rosetta Fulvi (Pd) che si è presentata con un golfino di pizzo bianco su vestito nero e orecchini in tinta. Il black and white non tradisce mai: è stato scelto anche da Marta Ruggeri, votata come la più chic. Ha scelto un abito, blu e bianco, perfettamente adeguato all’occasione Laura Serra che ha anche sfoggiato un nuovo taglio di capelli con orecchini rosa. Un delicato panna per l’assessore Marina Bargnesi e un rosso corallo per Sara Cucchiarini. Giacca bianca su camicia grigio perla e un filo di perle bianche al collo per Maria Antonia Cucuzza (forza Italia), mentre l’assessore Cecchetelli (Pd) ha puntato sulla semplicità, così come Barbara Brunori e Carla Luzi. Cecchetelli, nominate assessori, hanno lasciato i seggi a Enrico Nicolelli e Terenzio Ciaroni. In ogni caso si tratta di un bel passo in avanti rispetto alla precedente legislatura dove le donne erano solo due, Rosetta Fulvi, e Oretta Ciancamerla e nessuna nei banchi della maggioranza. Tanti anche le new entry tra i consiglieri uomini: Federico Perini, Alberto Bacchiocchi, Enrico Fumante, Enrico Nicolelli e Terenzio Ciaroni per il Pd. Mattia De Benedittis per la lista Noi Giovani e per l’opposizione Aramis Garbatini della lista civica «La Scelta Giusta per Fano». Nei banchi dell’opposizione siedono anche il sindaco uscente Stefano Aguzzi che non ha lasciato il posto, come molti si aspettavano, al giovane Luca Serfilippi, e i candidati sindaci Hadar Omiccioli (F5S), Davide Delvecchio (Udc), Giancarlo D’Anna (D’Anna Sindaco) e Mirco Carloni (La Scelta Giusta per Fano). Anna Marchetti Falcioni (FI): «Basta pianti per avere una poltrona» «BASTA piagnucolare per la presidenza del Consiglio comunale, presidenza che il centro sinistra non riconoscerà mai all’opposizione». Mauro Falcioni, esponente di spicco di Forza Italia, ex assessore della giunta Aguzzi, critica Fano5Stelle per aver rivendicato la guida del civico consesso. D’altra parte Falcioni aveva già preso le distanze dal suo partito quando, qualche giorno fa, aveva avanzato analoga richiesta indicando, per il ruolo di presidente, la consigliera Maria Antonia Cucuzza. «Abbiamo perso — ribadisce — si mettano il cuore in pace. All’opposizione spetta solo la presidenza della Commissione controllo e garanzia (presieduta nella scorsa legislazione da Luciano Benini, ndr) ed è giusto che sia così». PICCOLE sfumature che segnano la diversa posizione, all’interno di FI, tra Falcioni e Cucuzza, anche sulla questione dei «giovani ribelli». A Cucuzza che si interroga dove siano i 120 iscritti disillusi dal progetto Carloni, a cui fa riferimento Falcioni, quest’ultimo replica: «Basta qualche conto: la coalizione di Carloni aveva 5 liste per 24 candidati uguale 120 persone». •• 16 FANO MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 Il cantiere nautico «Wider» ha varato il suo ultimo gioiello Prova in mare per l’ultimo gioiello Wider SE LA VELOCITÀ è il paradigma dei nostri tempi, anche la nautica di casa nostra vi si adegua con ottimi risultati. Ne è un esempio quello che ha fatto con grande intelligenza e stile il cantiere Wider che ha presentato nei giorni scorsi in mare la sua ultima creatura: il Wider 32’, il nuovo «Express crui- ser» di 32 piedi ideato da Tilli Antonelli.L’anteprima di questo innovativo modello dell’azienda di Castelvecchio di Monteporzio è stata anche un’importante occasione per presentare alla potenziale clientela l’avanzamento dei lavori del Wider 150’ e del Wider 165’, i super yacht in alluminio che fanno parte della produzione nella sede di Ancona. L’elegante e spazioso Wider 32’, progettato da Fulvio De Simoni per essere il tender perfetto del Wider 150’ o di qualsiasi altro super yacht, è un modello estremamente personalizzabile e altresì un express cruiser, veloce, versatile e confortevole. OSPEDALE AFRICA CHIAMA Domani appuntamento alla Rocca Malatestiana «Per una visita dal cardiologo appuntamento a novembre 2015» APERTURA eccezionale domani della XIII˚ manifestazione «Con l’Africa nel cuore», promossa dall’associazione fanese L’Africa Chiama, attiva da oltre dieci anni in Kenya, Tanzania e Zambia. L’appuntamento alla Rocca Malatestiana sarà dedicato al ricordo dei giornalisti Ilaria Alpi e Mira Hrovatin, caduti in Somalia, durante un reportage sul traffico di armi. Si comincia alle 17 quando bambini e adulti potranno partecipare gratuitamente, previa iscrizione (Tel. 0721865159), ad un laboratorio di percussioni multietniche, guidati dal maestro Giorgio Caselli a cura di Cremi del Comune. Poi alle alle 21,30 l’annunciato incontro «Non tacere. Vent’anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin» con Francesco Cavalli, direttore del Premio Ilaria Alpi e autore del libro «La strada di Ilaria». Presenta Giorgia Penzo, musiche di Elena Sanchi Trio. Al centro i vincitori della grande sfida comica che si è tenuta allas Bcc Arena LA SFIDA ALLA BCC ARENA DI TRE PONTI «IL FESTIVAL DELLA COMICITA’» «Berto e la badant» ha fatto troppo ridere Il duo Alessandrini-Montanaribatte tutti UNA SERATA all’insegna del buonumore e della solidarietà. Si è inaugurato domenica il “Festival della Comicità” all’Arena Bcc di Tre Ponti. Circa 600 persone hanno assistito alla sfida tra talenti emergenti del cabaret organizzata dalla onlus fanese “Amore per la Vita” in collaborazione con i ragazzi del “San Costanzo Show”. Ben 14 concorrenti, di tutte le età (e provenienti anche da fuori provincia), si sono sfidati a suon di esilaranti sketch. Ma a far ridere la platea è stata una verve comica che non ti aspetti, quella del neo sindaco Massimo Seri. «HO ESITATO un po’ a salire — ha detto — perché non mi sono ancora abituato ad essere chia- mato “sindaco”. Guardavate nella mia direzione ed io mi sono voltato indietro... aspettando che arrivasse Aguzzi». Da lì in avanti sono state quasi tre ore di gag. Il primo a salire è stato il trionfatore della prima edizione: Manolo Magnabosco che ha rotto il ghiaccio con “Che tuttanaio” una mitragliata di doppi sensi che però non ha entusiasmato né il pubblico né la giuria. Poi è toccato a “Gli Zomperi” (al secolo Alessio Tinti e Francesca Biagi) con una scenetta sulla “Agenzia delle Entrate” penalizzata da problemi di audio. Ma erano «cose già viste e sentite» per la giuria. Poi la schitarrata di Davide Pagnini e Federico Corucci che hanno cantato “Mio figlio sarà un avatar”: «Molto bravi ma poco comici». Faccia già vista su quel palco quella di Roberta Pozzi, seconda classificata lo scorso anno, che ha fatto ridere mettendo in ridicolo “Il mio uomo ideale”. Poi sono arrivati loro e non ce MASSIMO SERI «Stentavo a salire e mi guardavo dietro per vedere se c’era Stefano Aguzzi» n’è stato più per nessuno: Lorenzo Alessandrini e Stefano Montanari con “Berto e la badant” i vincitori anche per l’applausometro. DOPO DI loro una comicità alla Marchesini, quella di Anna Ma- ria Del Magna e la sua “Educazione civica stradale” a cui ha fatto seguito una versione rivisitata della Patente di Pirandello: “Lo sfigato” di Rosario Marra. Il premio del pubblico è andato ai giovanissimi Martina Serfilippi e Alex Di Gioia che hanno fatto ridere a crepapelle con la loro “Pasta e fagioli”. Il premio della critica è andato a Luca Boscolo e la sua “Sigaretta Elettronica” che ha chiuso la carellata dopo “La Fame è fame” di Giovanni Cicerchia, “Il dottor Buscemi” di Simone Sabbatucci, “Il marito in vacanza” di Sabrina Rigante, “I colloqui generali” di Lorenzo Piccinini e “Pillole per indovinare” di Luca Vichi, Elisabetta Podrini e Giulio Malfanti. Tiziana Petrelli SANITA’ sempre sanità in questo periodo sempre più nel male che nel bene fors’anche perché le persone sono più attente. Ci scrive una signora (la lettera è firmata). «Che la sanità locale e regionale sia in difficoltà non ci sono dubbi. Gli ospedali di Fano e Urbino stanno chiudendo i reparti; così per avere un appuntamento dal cardiologo la proposta che oggi viene fatta all’utente è il 15 novembre del 2015. Provare per vedere. La fisioterapia, invece, viene concessa solo a chi è stato operato, gli altri pazienti che accusano dolori, problemi di deambulazione o artrosici devono recarsi da fiosioterapisti esterni a pagamento. L’ospedale in questi casi può aiutare? Certo. Ai malati viene consegnato un foglio con riportati i nomi di 4 o 5 operatori fisioterapici, gli altri 40 o 50 a Fano che esercitano sono, evidentemente, sconosciuti al sistema sanitario pubblico o poco simpatici. Chi non ha denaro non può curarsi e quindi in questa situazione dobbiamo ugualmente gioire. Speriamo che chi ci ha condotti a questa situazione quando avrà bisogno di cure venga trattato in eguale modo, ma sappiamo già che ciò non avverrà perché con i denari che i nostri politici e gli amministratori avranno accumulato nello loro carriera potranno curarsi alla faccia nostra in cliniche specializzate». 30 ECONOMIA & FINANZA •• IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE Tasse pagate e qualità dei servizi: alle Marche l’oscar di ‘regione ideale’ Lo studio del Centro Sintesi. Il presidente Spacca: «Miglioreremo ancora» Alice Muri · ANCONA I MARCHIGIANI sono i contribuenti più soddisfatti d’Italia. O almeno così sembra, secondo quanto pubblicato in uno studio elaborato dal Centro studi Sintesi per conto di un quotidiano economico, dove viene preso in considerazione il rapporto tra la pressione fiscale e la qualità dei servizi. Incrociando infatti i dati che riguardano da un lato le tasse pagate da ciascun cittadino e dall’altro tutti i servizi che gli vengono of- “ GIAN MARIO SPACCA E’ soprattutto un indicatore di produttività che testimonia l’efficacia sull’impiego delle risorse da parte della Regione ferti, le Marche sono il territorio che più si avvicina alla “Regione Ideale”, piazzandosi prima in classifica tra tutte le regioni d’Italia. La ricerca si basa su 25 indicatori particolari, suddivisi in sei macro-aree, cioè infrastrutture, istruzione, sanità, sicurezza, ambiente ed economia. Ad ognuno di questi viene assegnato un punteggio e considerata 100 la media italiana, le Marche sono decime in classifica per quanto riguarda la qualità dei servizi, ottenendo un risultato sopra la media, cioè del 108,4%. Prima in classifica per questo parametro è il Trentino Alto Adige, mentre ultima è la Sicilia. PER DETERMINARE invece il li- vello di pressione fiscale, la ricerca ha preso in esame i Conti pubblici territoriali, utilizzando la media delle entrate tributarie delle pubbliche amministrazioni nel triennio 2010-2012. Avendo a disposizione questo parametro quindi, la nostra regione si classifica nona per minore tassazione, con un punteggio pari a 93,0%. Ad aggiudicarsi il primato per questo indicatore è la regione Calabria, mentre invece il fanalino di coda è la Valle D’Aosta, regione dove si pagano più tasse. Ma per combinazione di questi due fattori, le Marche sono prime assolute. E’ la stesso studio a sottolineare come questo primato sia anche riscontrabile nell’ultima indagine della Banca d’Italia sull’economia delle Marche, dove si conferma il trend delle entrate tributarie è stato il più basso del paese negli ultimi tre anni, mentre sul versante sanità la spesa sanitaria procapite è stata pari a 1.863 euro. Del risultato ottenuto è soddisfatto il presidente della Regione Gian Mario Spacca: «È soprattutto un indicatore di produttività che testimonia l’efficacia dell’impiego delle risorse che le istituzioni regionali richiedono ai cittadini delle Marche attraverso tributi e fiscalità — dice —. Il fatto che siano state impiegate su servizi che realizzano la soddisfazione dei cittadini in misura maggiore che in ogni altra regione, incoraggia a migliorare ancora le performance. Credo che anche l’amministrazione di una Regione debba essere ancorata alla massima efficienza sull’utilizzo delle risorse, superando la visione di qualche anno fa che le richiedeva soprattutto il raggiungimento della coesione sociale. Oggi il compito di una istituzione è essere attore della crescita e della creazione di opportunità di lavoro». PRIMI IN ITALIA REGIONE MARCHE Prima per miglior rapporto tra tasse pagate e qualità dei servizi + REGIONE VALLE D’AOSTA Dove si pagano più tasse 1ª REGIONE CALABRIA Dove si pagano meno tasse - REGIONE SICILIA Ultima Forte ma senza eccellenze NONOSTANTE sia considerata la Regione ideale per rapporto qualità servizi e pressione tributaria le Marche non si classificano al primo posto in nessuna delle voci. Per quanto riguarda le infrastrutture infatti la prima regione d’Italia è la Liguria, mentre l’ultima è la Basilicata. Sull’istruzione il primo posto spetta alla Toscana, mentre sulla salute all’Emilia Romagna. MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 BANCA MARCHE Sindacati sul piede di guerra: sciopero di tre giorni · JESI (Ancona) UNO SCIOPERO «contro chi sta operando per lo spezzatino aziendale, contro chi non dà certezze occupazionali, contro le politiche di gestione del credito deteriorato uniche in Italia e penalizzanti per il gruppo Banca Marche». Ma anche uno sciopero, a favore «dell’occupazione stabile, del credito al territorio, e dell’accertamento delle responsabilità passate e presenti» alla base dell’attuale crisi dell’istituto di credito. QUESTE le motivazioni dello sciopero indetto dalle cinque sigle sindacali di Banca Marche, Cassa di Risparmio di Loreto e MedioLeasing per il pomeriggio dei giorni di oggi, 26 e 27 giugno, e ribadite in un comunicato stampa unitario. «L’azienda — chiariscono i sindacati — non ha voluto fornire risposte e rassicurazioni scritte sul mantenimento dell’integrità aziendale in tutte le sue componenti (rete e direzione), fermando esternalizzazioni di attività a qualsiasi titolo» e inoltre non ha fornito nessuna «dichiarazione ufficiale sul superamento delle tensioni occupazionali, grazie anche alla consistente adesione al Fondo di solidarietà». I rappresentanti dei lavoratori chiedono un confronto «preventivo e propedeutico» all’annunciato incontro del 4 luglio del presidente della Regione Gian Mario Spacca con il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. PESARO INCONTRO NELLA SEDE DI CONFINDUSTRIA CON I MANAGER DI UNICREDIT: ERANO PRESENTI CINQUANTA IMPRENDITORI «La Turchia ha fame di crescita. E’ un’ ottima opportunità» · PESARO CONFRONTO Stefano Centelli di Unicredit e Gianfranco Tonti presidente di Confindustria di Pesaro CINQUANTA aziende manifatturfiere di Pesaro guardano alla Turchia per superare la crisi produttiva. Tanti sono infatti gli imprenditori che hanno partecipato al forum organizzato da Confindustria Pesaro e Urbino e Unicredit, tenutosi a palazzo Ciacchi, per intercettare nuovi segmenti di mercato e dedicato proprio alla Turchia che con il suo Pil in costante crescita (media annua 4%), sarà nuovo territorio per investimenti e rapporti di lavoro anche per le aziende locali. Nel suo intervento Gianfranco Tonti, Presidente Confindustria, ha sottolineato che «l’export è la via per recuperare la quota di produzione manifatturiera persa in questi anni di crisi. La Turchia è una grande op- portunità per le nostre imprese: è vicina, ben disposta verso i prodotti italiani, in via di grande modernizzazione e con una “fame” di crescita e sviluppo che non ha pari nei paesi dell’Europa continentale». I NUMERI Già nel 2012 le esportazioni delle aziende marchigiane toccavano i 215 milioni NEL 2012 l’export marchigiano verso la Turchia pesava circa 215 milioni di euro ed il paese era all’undicesimo posto come luogo di destinazione dell’export marchigiano. «Con questo partecipa- to evento dedicato alla Turchia, continua l’impegno di UniCredit nel processo di internazionalizzazione delle imprese marchigiane — ha spiegato Stefano Centelli, area manager di UniCredit per le Marche —. La Turchia, con i suoi tassi di crescita risulta un mercato interessante e molto attrattivo per le nostre imprese. Ora avviamo concrete opportunità verso un Paese che ha potenzialità di sbocco dei nostri prodotti più qualificati. In particolare in Turchia, il gruppo Unicredit è rappresentato da Yapi Credi, quarta banca privata con una rete di 950 filiali che proprio recentemente ha istituito un Dipartimento finalizzato ad accompagnare dalla fase di studio a quella di esecuzione le aziende interessate a investire in Turchia». Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +[!z!.!$!& VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal 1860 il quotidiano delle Marche CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) POLITICA μ Il neo leader dei Giovani Turchi Un Pd unito il progetto di Verducci Anno 154 N˚ 172 Martedì 24 Giugno 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Niente commissione d’inchiesta Scuola Rodari, i genitori in aula: bonifica subito o alternative pronte Pesaro Questione scuola Rodari di via Recchi e istituzione delle commissioni nella seconda seduta del consiglio comunale pesarese di nuova legislatura. Alla presenza di numerosi genitori degli alunni della scuola Rodari e di alcuni rappresentanti del corpo docenti, l'assise ha dato risposte sulla questione in particolare con gli interventi degli assessori Biancani e Ceccarelli. Il primo ha sottolineato come si intende agire "Chiederemo all'azienda che ha fatto i lavori se intende risolvere lei stessa la questione senza costi aggiuntivi e in tempi brevi, in caso ne- gativo sarà il Comune stesso a intervenire avviando nel frattempo le procedure per la verifica delle responsabilità. Nostro obiettivo è garantire l'inizio dell'anno scolastico agli alunni regolarmente in quei locali il 15 settembre. Se ciò non fosse possibile abbiamo comunque individuato locali alternativi". E' l'as- sessore alla crescita Giuliana Ceccarelli a ricordare quali siano: "La sede alternativa è stata individuata nei locali della Parrocchia San Carlo per 12 classi mentre per le altre due rimanenti la ricerca continua ma comunque saranno sistemate poco lontano". Senesi In cronaca di Pesaro μ Debutto a Urbino, arriva in ritardo e si siede accanto al vicesindaco Crespini. Massimo Guidi eletto presidente Sgarbi promette la ribalta nazionale IL NUOVO CORSO SPORT Urbino Il senatore Francesco Verducci Ancona Il nuovo coordinatore dei Giovani Turchi è un marchigiano, eletto nel corso dell’ultima assemblea di Rifare l’Italia. Il senatore Francesco Verducci ha preso il posto di Matteo Orfini, nominato presidente del Pd. Il nuovo importante impegno con uno sguardo interessato alle Marche. Buroni A pagina 3 μ Sono la “Regione Ideale” Tra tasse e servizi le Marche al top Rinaldi A pagina 2 μ In Commissione sanità Gestione appalti Aperto un dossier A pagina 5 Primo consiglio comunale "storico" per la città ducale. Sotto il segno di Vittorio Sgarbi. Arriva in aula ed entra in ritardo nella Sala Serpieri. Il cattedratico quarto d'ora. Diversamente non sarebbe da Vittorio nazionale. Il critico dividerà Urbino, nel bene e nel male. Chi lo additerà e chi lo porterà in palma di mano. Unica realtà oggettiva certa che farà parlare in ogni dove delle sue leggendarie gesta di eloquente prestigiatore per il rilancio della capitale del Rinascimento. Intanto in Consiglio si è messo subito accanto a Maria Francesca Crespini. Gulini In cronaca di Urbino μ Prandelli: “Giochiamo anche per la Patria” E’ arrivato il giorno di Italia-Uruguay Gambini, Crespini e Vittorio Sgarbi Presidenza a Minardi Primo Consiglio dell’era Seri, le commissioni Giuramento, interventi e linee di impostazione del programma nel primo consiglio comunale da sindaco per Massimo Seri in una seduta che ha visto - come era nelle previsioni - anche la nomina di Renato Claudio Minardi alla presidenza del consiglio comunale con Barbara Brunori per la maggioranza e Marta Ruggeri per l’opposizione chiamati a svolgere le funzioni di vice presidenti. Foghetti In cronaca di Fano μ Assemblaggio dei pilastri, in azione le gru OFFERTEdiLAVORO OGGI 8 PAGINE speciali dedicate all’impiego μ Il campione lascerà l’azzurro dopo i Mondiali Pirlo: “Per me è una finale” Presutti Nello Sport MUSICULTURA μ Un operaio di Roseto “Tuta blu” Il trionfo di Francani Polemiche e ritardi per il nuovo ponte LA STRUTTURA Fano Delle strutture di ferro verniciate di bianco sono apparse ieri all'interno della pista di pattinaggio del Lido. Insieme a loro, due gru, che sono entrate in azione, iniziando ad assemblare alcuni pezzi del nuovo ponte. Un'opera che non è passata inosservata, data l'imponenza dei delle varie componenti, che Grant Nello Sport Il Ct azzurro Cesare Prandelli Fano rappresentano solo una piccola parte del progetto complessivo. Ieri è iniziato il lavoro di assemblaggio dei pilastri che fungeranno da struttura portante, successivamente si provvederà a collocare il basamento. La sostituzione finale, prevista dal contratto di appalto entro il 4 luglio, subirà un leggero ritardo, dovuto ad alcune problematiche tecniche, ed avverrà entro il 10 luglio. Falcioni In cronaca di Fano Dante Francani Pierucci In Cultura e Spettacoli LA RICERCA DELL’ISTAT Insieme per forza L IGOR GREGANTI e coppie italiane divorziano meno, complice anche la crisi economica che, in alcuni casi, obbliga marito e moglie a rimanere assieme per evitare non solo di pagare gli avvocati, ma anche di affrontare i costi maggiori di una vita da single. Le separazioni, però, arrivano sempre di più nei primi anni di matrimonio, tanto che i casi di coniugi che si sono detti “addio” dopo il fatidico “settimo anno” sono raddoppiati nel giro di 20 anni. E in aumento è anche il cosiddetto “turismo divorzile”, ossia i viaggi all'estero, specie in Spagna, per sfruttare iter di divorzio più rapidi... Continua a pagina 17 2 Martedì 24 Giugno 2014 Online www.corriereadriatico.it MARCHE Al top nel rapporto tra tasse e servizi Le Marche conseguono il primato di “Regione Ideale”. Spacca “È soprattutto un indicatore di produttività” Le cifre GLI INDICATORI DI QUALITA’ ROBERTO RINALDI Ancona Le Marche conseguono il primato di “Regione Ideale” nel rapporto fra tasse richieste ai cittadini e servizi effettivamente erogati. Il lusinghiero risultato emerge da una ricerca del Centro Studi Sintesi del Sole 24 Ore mutuato dal modello proposto dall’americana Wallet Hub e denominato Taxpayer Roi. Come funziona? Sono 25 gli indicatori presi in esame e suddivisi in sei aree funzionali: infrastrutture, istruzione, sanità, sicurezza, ambiente ed economia. Le fonti cui ha attinto il giornale di Confindustria sono quelle ufficiali. Ogni area, ed è qui il discrimine, ha assunto un peso percentuale specifico nel calcolo del numero indice di riferimento: le infrastrutture valgono ad esempio il 15,8%, l’istruzione il 20,3 e la sanità il 34,8%. Ponendo la media italiana a 100 le Marche ottengono 108,4, al decimo posto fra tutte le regioni. Dov’è quindi l’eccellenza della nostra regione? La ricerca non mirava a stabilire i migliori servizi in assoluto ma la produttività più alta tenendo i considerazione le performance dei vari indicatori in rapporto alla tassazione. Ed ecco, quind, che il metodo prescelto va a misurare anche la pressione tributaria complessiva, al netto, però, della parte contributiva: perché lo studio intende mettere in relazione la tassazione con i servizi generali. In questo caso si è fatto riferimento alla media delle entrate tributarie nel triennio 2010-12. Pure qui è stato sintetizzato un numero indice medio nazionale pari a 100 con le Marche a 93 e, ad esempio, la super tartassata Calabria a 63,2. Nel mettere in relazione la tassazione e il livello quali-quantitativo dei servizi pubblici in ciascuno territorio le Marche, assieme all’Umbria, risultano le più vicine al modello idealtipico (inesistente in qualunque realtà possibile), nel quale al minor dispendio μ Guadagna μ La comparazione Erogazione dei servizi La tassazione 40,5 L’indice che certifica le Marche quale “Regione Ideale” nel rapporto fra tasse e servizi ai cittadini 1,5% 138,6 135,8 108,4 È il tasso d’incremento dei tributi nel triennio 2010-12 nelle Marche 1,9% 100 93 il più basso d’Italia è delle Regioni a statuto ordinario LE CIFRE 63,2 52,4 Sanità Ancona 1.863 che non c’è solo il tentativo di ottimizzare le risorse esistenti, ma anche una diversa interpretazione della pratica amministrativa, come testimoniano le parole dello stesso Spacca: “Credo che anche l’amministrazione di una Regione debba essere ancorata alla massima efficienza sull’utilizzo delle risorse, superando la visione di qualche anno fa che le richiedeva soprattutto il raggiungimento della coesione sociale. Oggi il compito di una istituzione è essere attore della crescita e della creazione di opportunità di lavoro”. In medio stat virtus. L’adagio latino calza egregiamente con la condizione delle Marche descritta dal Centro Studi Sintesi del Sole 24 Ore, in merito al rapporto fra l’esborso dei contribuenti in termini di tasse e il corrispettivo in servizi che viene loro erogato. Pur trovandosi, nel numero indice di riferimento, con risultati migliori della media nazionale, la nostra Regione rimane lontana dalle vette di alcune Regioni del nord Italia per quanto riguarda i servizi, ma è ugualmente lontane anche dalle vette di spesa che queste stesse regioni impongono ai loro cittadini. Rispetto alla nostra regione, e per limitarsi ad amministrazioni a statuto ordinario, Friuli, Emilia, Veneto, Toscana e Lombardia si trovano con numeri indice al di là del 120 rispetto ai 108, 4 delle Marche e fatta 100 la media nazionale. Le stesse regioni svettano, ma in negativo, per quanto riguarda il peso fiscale sui cittadini. Tutte al di là della media del numero indice su base nazionale uguale a 100. Nel caso della Lombardia si arriva addirittura a 130,9, le Marche dal canto loro fermandosi a 93. Può sembrare che il massimo col minimo sia la filosofia più logica, ed è anche quella che sembra informare la ricerca. In realtà il miglioramento, ma in un contesto di welfare spinto, potrebbe essere quello, mantenendo questi elevati livelli di efficienza, l’attuale carico tributario. Per dare ancora di più. Ma questo appartiene al novero delle scelte squisitamente politiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli euro pro-capite spesi dalle Marche nel periodo 2010-12 per il capitolo sanitario Trentino AA MARCHE media nazionale Sicilia Calabria MARCHE Val d’Aosta 1.893 La media nazionale 1.880 migliore peggiore TARTASSATA La media delle regioni a statuto ordinario Buona la performance del comparto sanitario NEL DETTAGLIO Ancona L’indagine del Sole 24 Ore che incorona le Marche quale regione ideale nel rapporto che intercorre fra servizi erogati e tasse richieste emerge anche la buona performance del comparto sanitario, il più delicato e quello che ancor oggi impegna la stragrande maggioranza del bilancio regionale. Se si guarda ad esempio al lato del prelievo, nel triennio di riferimento preso in esame dalla ricerca, 2010-12, la spesa sanitaria pro-capite nella nostra regione a 1.863 euro. Inferiore sia alla media nazionale (1.893 euro), che alla media delle regioni a statuto Nell’indagine che incorona le Marche emerge anche la buona performance del comparto sanitario tributario corrisponde il massimo dei servizi erogati. Nel diagramma proposto dal Sole 24 Ore la maggior parte delle regioni centro-settentrionali si trova nel quadrante con più servizi e tasse però elevate, quelle meridionali in un contesto di meno tasse e meno servizi e il caso unico particolarmente negativo del Lazio nel quale a più tasse corrispondo meno servizi. “È soprattutto un indicatore di produttività che testimonia l’efficacia dell’impiego delle risorse che le istituzioni regionali richiedono ai cittadini ordinario che raggiungono i 1.880 euro. A questi dati, riportati peraltro dal recente report semestrale di Bankitalia sull’economia regionale, si affiancano le rilevazioni sui servizi sanitari e sui cosiddetti Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) compiuta dal Comitato apposito e riportato dal Sole 24 Ore. Le Marche sono risultate pienamente adempienti per gli anni 2010 e 2011 (ultimo disponibile) ottenendo un punteggio di 72,8% sul massimo conseguibile. Una performance che pone il nostro territorio 2 punti percentuali sopra la media delle regioni a statuto ordinario. Un risultato che, sempre secondo il comitato, brilla particolarmente su ciò che riguarda l'assistenza ospedaliera. delle Marche attraverso tributi e fiscalità”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta lo studio del Centro studi Sintesi e dal Sole 24 Ore. Il presidente Spacca però non si culla troppo sugli allori, consapevole com’è del fatto che tutto è migliorabile. “L’evidenza - ricorda - che le risorse siano state impiegate su servizi che realizzano la soddisfazione dei cittadini in misura maggiore che in ogni altra Regione, incoraggia a migliorare ancora le performance”. Dietro i successi delle Mar- il 6• posto nella classifica nazionale. Macerata al primo posto in Italia per la qualità della produzione scientifica La Politecnica svetta tra gli atenei marchigiani SILVIA BALDINI Ancona · Le Università marchigiane si dimostrano ancora una volta virtuose: nella classifica degli atenei italiani stilata dal Sole 24 Ore, la Politecnica delle Marche si classifica prima tra gli atenei marchigiani, guadagnando il 6˚ posto nella classifica generale. Con 75 punti, viene immediatamente dopo il Politecnico di Milano e dopo gli atenei di Bologna e Padova; ottimo anche il piazzamento di Macerata, al 16˚ posto con 65 punti, mentre Urbino è 44esima con 38 punti, seguita da Camerino che guadagna 37 punti. Macerata emerge poi al 1˚ posto tra tutte le università italiane per la qualità della produzione scientifica, un ottimo risultato per l’unico ateneo marchigiano a pura vocazione umanistica. E' seguita dalla Politecnica al 18˚ posto, mentre Camerino è 52esima e Urbino 56esima. Macerata rimane nella posizione alta della classifica, al 7˚ posto, per la mobilità internazionale, e al 4˚ posto per la qualità dei dottorati di ricerca, settore che vede la Politecnica delle Marche al 7˚ po- Nelle quattro università della regione vengono erogate le borse di studio al cento per cento degli aventi diritto sto. Il giudizio dei laureati sui corsi di studio è ottimo invece per Camerino, che con 8,10 punti ottiene il 5˚ posto nella classifica del voto degli studenti. La Politecnica è poi tra le migliori 15 per l’efficacia degli insegnamenti. I quattro atenei marchigiani sono, inoltre, tra i soli 22 in Italia dove vengono erogate le borse di studio al cento per cento degli aventi diritto: Camerino è seconda mentre Macerata è ottava, seguita subito dopo dalla Politecnica delle Marche, al 9˚ posto, e da Urbino, al 22esimo posto. E' proprio Urbino, con 54,28 punti, la prima università italiana, invece, per capacità di attrazione, ovvero per per- Quando la virtù sta proprio nel mezzo centuale di immatricolazioni da fuori regione. Si piazza bene anche Camerino, che guadagna l’11esimo posto, mentre la Politecnica è al 23esimo. Macerata è al 30esimo, dunque a metà classifica. Urbino è anche al 29esimo posto anche per la percentuale di crediti acquisiti durante gli stage, strumento molto usato dalle università per facilitare un primo contatto tra i ragazzi e il mondo del lavoro. Per la mobilità internazionale, dopo l’ottimo piazzamento di Macerata al 7˚ posto, ci sono Camerino al 18esimo e la Politecnica al 20esimo, mentre Urbino è la numero 34. Per quanto riguarda la percentuale di dispersione degli studenti dopo il secondo anno, fenomeno diffuso in tutte le università italiane, meglio di tutti se la cava Camerino, che è al 44esimo posto, questa volta positivamente in fondo alla classifica, con una percentuale di abbandono dell’81,9%, mentre 32esima è Urbino, con l’84,2%. Per quanto riguarda la soddisfazione degli studenti per l’efficacia della didattica, la Politecnica ottiene un buon 23esimo posto, con un punteggio medio dato dagli studenti di 7,8, rimanendo in realtà poco lontano dalla vetta della classifica, dominata dall’Università del Piemonte Orientale con una media di 8,2 punti. A pari merito con la Politecnica sta Urbino, a 7,8, mentre Macera- ta prende un buon sette e mezzo dagli studenti e tutte le marchigiane fanno comunque meglio di grandi atenei blasonati come la Ca’ Foscari di Venezia, la Sapienza e la Statale di Milano. Soddisfatto, per Macerata, il rettore Luigi Lacchè: “Questi risultati - ha commentato - confermano che la nostra Università rappresenta un’importante risorsa al servizio dello sviluppo del territorio e offre ai ragazzi un ambiente di respiro internazionale e stimolante”. Lacchè ha anche ricordato che “lavorare sul piano della ricerca, della didattica e dell’innovazione, rimane uno dei principali doveri dell’Università”. Reazioni positive anche dalla Politecnica, che in una nota ha ricordato “il terzo posto ottenuto a livello nazionale per il numero degli spin off creati, 33 imprese dove oggi lavorano 150 giovani nostri universitari”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 24 Giugno 2014 Online www.corriereadriatico.it 3 MARCHE “Temo un Pd che non si metta in gioco” Il senatore fermano Francesco Verducci è il nuovo coordinatore nazionale dei Giovani Turchi. “Recuperiamo l’unità” RIFLETTORI SULLA POLITICA FEDERICA BURONI Ancona Francesco Verducci, senatore fermano, è il nuovo coordinatore dei Giovani Turchi. E' stato eletto nel corso dell’ultima assemblea di Rifare l’Italia, che ha i suoi riferimenti principali in Andrea Orlando e Matteo Orfini, il 21 giugno scorso al Rome Life Hotel. Dopo l’elezione di Orfini a presidente del partito, Verducci ha assunto il ruolo di coordinatore. Un marchigiano dunque in un importante incarico nazionale di partito, in una fase delicata con le Marche in particolare alle prese con le regionali alla cui guida Verducci auspica una nuova generazione bocciando di fatto l’ipotesi di un terzo mandato per Spacca. Cosa significa diventare responsabile di un’area del Pd come Rifare l’Italia? Significa dover coordinare una squadra rappresentativa di un punto di vista molto forte dentro il Pd, che va avanti dal 2011 quando si è detto che la ricetta della Bce avrebbe aggravato la crisi e che, dinnanzi al fallimento di Berlusconi, si do- No al terzo mandato: “E’ maturo il tempo per una nuova generazione alla guida della Regione” · veva tornare a votare. Si è fatta una scelta diversa, la lettera della Bce è diventata programma del governo Monti e quell’eccessiva accondiscendenza del Pd è stata la causa che ha portato alla sconfitta del 2013. Quanto peso ha, in termini percentuali, questa corrente tra i Democrat? Molti dicono che siete minoranza e tale resterete. Chiamiamola area e non corrente. Pesa molto numericamente, ci sono più di 50 parlamentari nonché amministratori locali e anche rappresentanti di associazioni e di categoria. Però vale soprattutto per le idee: nel 2011 eravamo considerati eretici, oggi le nostre idee sono patrimonio di tutto il Pd e Renzi incarna la volontà di cambiamento degli italiani perché ha posto al centro la lotta alle diseguaglianze e la riforma delle istituzioni e della politica, da sempre nostri cavalli di battaglia. Nelle Marche, qual è la vostra rappresentanza? Nella regione c’è una grandissima attenzione. Per esempio, a Pesaro c’è la senatrice Camilla Fabbri, ad Ancona c’è Michele Brisighelli, nel Sud, il consigliere regionale Letizia Bellabarba e poi il segretario regionale dei giovani del Pd, Tesei. Il nostro compito non è mettere insieme un ceto politico ma far emergere tante energie sinora mortificate e che vogliono far valere il loro impegno, in particolare la nuova generazione. La vostra area incarna il rinnovamento. Sotto questo profilo, che idea si è fatto della nuova dirigenza del parti- Il senatore fermano Francesco Verducci è stato recentemente nominato coordinatore nazionale dei Giovani Turchi to locale? Sarà decisiva la prova delle Regionali. Per ora, la nuova squadra sta cercando di recuperare la lacerazione scaturita dal congresso . L’unità va recuperata a tutti i costi, è un bene che questa segreteria lo faccia. C’è comunque da recuperare una forte credibilità verso la società marchigiana, il Pd si gioca tutto e non deve pensare alle beghe interne, piuttosto deve avere l’ossessione di caricarsi del disagio dei marchigiani. Alle Europee, il Pd ha preso “Questo significa che sceglieremo un candidato presidente insieme ai cittadini, con le primarie” il 40%. Dunque, si parte con molto vantaggio. Non bisogna adagiarsi, il voto è un’apertura di credito verso Renzi, dobbiamo saper leggere quel voto ed esserne all’altezza, pensare ai giovani senza lavoro, a un’intera generazione di imprenditori che non ce la fa, dobbiamo stare dalla loro parte, nelle Marche si vive una trasformazione difficile e su questo si gioca la partita delle Regionali. A proposito del 2015: favorevole a un terzo mandato per il governatore Spacca? O il Pd deve esprimere un suo candidato alla presidenza? Penso che per il 2015 ci siano tutte le condizioni perché il Pd vinca la sua battaglia: occorre però essere umili, con i piedi per terra e avere a cuore i problemi della gente. Questo significa che sceglieremo un candidato presidente insieme ai cittadini, con le primarie, e penso che sia maturo il tempo per una nuova generazione alla guida della Regione. In questa partita, teme più i grillini o il centrodestra? La sola cosa che temo è un atteggiamento pigro di un Pd che non si mette in gioco. Il rapporto con le altre aree del partito? Crediamo molto nel tentativo di Renzi, ci siamo spesi perché Renzi arrivasse al Governo del Paese perché è urgente una svolta tutta politica. Basta con i governi tecnici e sosteniamo Renzi incalzandolo, senza silenziarci o normalizzarci, ma dicendo ciò che non va e, soprattutto, sostenendolo nelle cose che fa in Italia e in Europa. I vostri programmi? Promuoveremo alcuni appuntamenti in ogni regione: nelle Marche, a luglio, ne sono previsti in ogni provincia per preparare in autunno iniziative e proposte di leggi su un piano nazionale d'investimenti per il lavoro e contro le nuove povertà. E per le Marche? Abbiamo messo al centro il tema del manifatturiero nel rilancio delle politiche industriali. C'è un’apertura di credito da parte di artigiani, partite Iva e lavoratori autonomi; questo è il ceto più esposto alla crisi. Con loro, faremo un’alleanza di innovatori contro il blocco delle rendite e della speculazione che ha impoverito il Paese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Correva l’anno 2011 Il gruppo nasceva come Rifare l’Italia LA STORIA Ancona Il gruppo politico nasce come Rifare l'Italia nel 2011: la prima assemblea viene convocata nel corso della festa nazionale dell'Unità di Pesaro. Nasce con ispirazione neolaburista e rappresenta la sinistra del partito, peraltro suddiviso in varie correnti. Nel Governo di Matteo Renzi, i Giovani Turchi sono rappresentati da Andrea Orlando, come ministro della Giustizia, e da Silvia Velo, come sottosegretario di Stato all'Ambiente e da Matteo Orfini, neo presidente del Partito democratico. I Giovani Turchi nascono come gruppo esprimendo dall'interno una forte critica all'ex segretario del partito, Pier Luigi Bersani. Hanno un loro sito Internet, www.rifarelitalia.it e anche una rivista "Leftwing". L’appellativo Giovani Turchi in realtà è tutto giornalistico e fa riferimento ad un movimento sorto alcuni anni fa all’interno della Democrazia cristiana quando alcuni giovani esponenti tra cui l'ex capo dello Stato, Francesco Cossiga e lo stesso Fanfani presero a cuore le sorti del partito nel tentativo di rinnovarlo. Di qui, dunque, l'appellativo dato a quest'area dentro il Partito democratico. 8 Martedì 24 Giugno 2014 Online www.corriereadriatico.it CULTURA e SPETTACOLI Dante, una “Tuta blu” per Musicultura Francani, operaio quarantenne originario di Roseto degli Abruzzi, si aggiudica la finalissima LA CANZONE D’AUTORE MARIA LAURA PIERUCCI Macerata E' la “Tuta blu” Dante Francani il vincitore della XXV edizione di Musicultura. Di mestiere operaio, il quarantenne originario di Roseto degli Abruzzi si è aggiudicato la finalissima di domenica sera e i ventimila euro messi in palio da Ubi Banca Popolare di Ancona. Un pronostico rispettato quello della sua proclamazione perché, venerdì scorso, il pubblico lo aveva premiato con un applauso scrosciante quando, alla notizia che aveva superato il turno, travolto dall’emozione aveva esclamato “Guardatemi in faccia! Sono senza parole”. Un tipo semplice e schietto Dante, che non voleva neanche partecipare al Festival della canzone d’autore. E' stata la moglie Erenia a decidere per lui nel giorno del suo compleanno e lui quasi l’ha rimproverata per quegli ottanta euro spesi. Ma le mogli, si sa, hanno sempre ragione e ora Erenia è la sua manager: “La prima cosa che faremo rientrando in albergo, sarà stringerci la mano: questa scommessa l’abbiamo vinta in due”. Un traguardo importante innanzi tutto perché, grazie all’assegno che ha incassato, Dante potrà tirare fuori dal cassetto il sogno di incidere un disco tutto suo. “Tuta blu è una canzone nata dallo stomaco. μ Si A sinistra il vincitore dell’edizione 2014 di Musicultura, Dante Francani In alto due dei grandi ospiti della serata finale della kermesse maceratesed: Gino Paoli e Toni Esposito FOTO FALCIONI Targa della critica a Cordepazze Macerata Una 25˚ edizione del Festival della canzone d'autore nel segno della fusione fra generi. Artisti apparentemente distanti sul palco dello Sferisterio hanno intrapreso un viaggio insieme. Con Gino Paoli e Danilo Rea risuonano nell'aria le note di 'Te vojo bene assaje'. "Musicultura è una finestra sul futuro e, in questo momento, è l'unica cosa che conta", dice il cantautore genovese. Poi un pensiero agli amici che non ci sono più e “Bocca di rosa” eseguita da Rea in assolo al piano. Proseguono Tony Esposito e Andrea Lucchi con gli Ottoni dell'Orchestra nazionale di Santa Cecilia con un repertorio eseguito per la prima volta dal vivo: Afro Canone, Orfeo l'Africano, Allegro Afro e Rondò nel Mediterraneo ispirati al Canon di Johann Pachebel, a Monteverdi, Bach e Mozart. "L'idea - racconta Esposito - è nata dal sogno di unire i due emisferi, due culture 'separate in casa'. La musica non ha frontiere". E Dulce Pontes affascina il pubblico muovendosi con leggiadria dalla lirica della "Bohemia" nella versione di Aznavour alla canzone popolare lusitana con "Senhora do Almortao", "Aminha Barquinha" e "Ondeia". La targa della critica, assegnata dalla giuria di giornalisti, è andata a Cordepazze per “La rivoluzione”. In conclusione, basta un verso, "felicemente al di sopra dei loro mezzi", e Vasco Brondi e Le luci della Centrale elettrica colgono uno dei nodi cruciali della nostra società. Sono dei versi molto potenti che riducono le distanze e arrivano direttamente al cuore della gente”. E attribuisce il successo ottenuto al fatto di aver colto il momento storico culturale che tutti viviamo, non solo la classe lavoratrice: “Anche gli imprenditori sono in difficoltà”. Ed è un riferimento diretto al suo datore di lavoro, Ercole Cordivari, che Dante definisce “un monumento” perché, nonostante la crisi, sta facendo di tutto per non mettere in cassa integrazione nessuno dei suoi 500 dipendenti. In risposta al messaggio lanciato, in quel tempio della lirica che è lo Sferisterio domenica è comparso lo striscione “siamo tutti tute blu”. Fra i progetti per il futuro, dunque, un album: “Ho scritto 24 brani, che non sono tutti impegnati come quello che ho portato a Musicultura. Tuta blu... O ballata dell’operaio è una delle poche autobiografiche, perché io sono innanzi tut- to un cantastorie”. E rivolge un invito ai maceratesi: “Siate gelosi di questo Festival!”. Il patron della manifestazione, Piero Cesanelli, nella conferenza stampa di chiusura sottolinea che in questa edizione c'è stata da parte degli artisti un’attenzione particolare alle proposte avanzate dagli organizzatori. E aggiunge, “Il pubblico è sempre più partecipe, sempre più protagonista. Mancava il ricambio generazionale nella canzone d’autore: ci abbiamo provato e, credo, ci siamo riusciti. Abbiamo creato quell’artigianato che insieme collabora a far nascere quel tipo di canzone. Anche se, naturalmente, è impossibile prescindere dal passato”. Sulla vittoria di Frascani, afferma “Dante ha vinto perché ha una bella canzone, molto vissuta, che non vorrei venisse letta come manifesto politico o sociale. Racconta una storia sua, personale, un disagio vissuto sulla pelle”. © RIPRODUZIONE RISERVATA brinderà alla fine delle riprese del film “Tempo instabile e probabili schiarite” girato nelle zone del San Bartolo, Fano e Cagli Pontecorvo e Zingaretti per la festa del Cinema di Pesaro LA MOSTRA LETIZIA FRANCESCONI Pesaro La Mostra del Cinema di Pesaro si prepara ad accogliere il regista e direttore di fotografia, Marco Pontecorvo, figlio del noto regista Gillo. L'appuntamento è per giovedì in piazza del Popolo alle 21.30. Pontecorvo darà il suo saluto alla città con alcuni degli attori del suo film "Tempo instabile e probabili schiarite", prodotto da Panorama Films in collaborazione con Rai Cinema. "Sarà un momento - anticipa Giovanni Spagnoletti, direttore artistico della Mostra - per brindare alla μ Solidarietà fine delle riprese del film girato per gran parte a Pesaro , nelle zone del San Bartolo, Fano e Cagli. Insieme al regista sarà a Pesaro anche Luca Zingaretti, uno dei protagonisti del film. Contiamo molto nella presenza del famoso commissario televisivo Montalbano. Zingaretti infatti è uno degli attori di teatro, cinema e fiction fra i più amati dagli italiani. La serata avrà il sapore di una festa in piazza che speriamo essere ben augurale per il film. Con Marco ripercorreremo anche i passi di suo padre e l'impronta che nel passato Gillo Pontecorvo ha lasciato al cinema italiano”. “Tempo instabile e probabili schiarite" è una commedia amara come lo stesso Pontecorvo l'ha ribattezzata, un film che si incentra sul ritrovamento casuale di un giacimento petrolifero scoperto da due amici sull'orlo della bancarotta, proprio nel cortile della loro cooperativa. Una vera "miscela esplosiva" che farà saltare amicizie, matrimoni e metterà in subbuglio un paese intero. Una metafora stessa dei vizi, dei difetti e delle virtù dell'Italia di oggi. In attesa di conferma la presenza a Pesaro dell'attrice Carolina Crescentini, anche lei nel cast. E resta in attesa di conferma l'arrivo a Pesaro del maestro Bernardo Bertolucci , un affezionato della Mostra. L’attore Luca Zingaretti sarà a Pesaro per la Mostra del Cinema in primo piano a Senigallia e stasera lo spettacolo condotto da Matteo Caccia Al CaterRaduno si parla anche di emergenze MARIO MARIA MOLINARI Senigallia · In questo CaterRaduno 2014 un’intera città entra nella radio, passando dalla sua piazza. Fino a venerdì 27 Caterpillar andrà in onda dalle 16.30 fino alle 18, chiamando i tanti e divertiti spettatori, che seguono la trasmissione dal vivo, a raccontare le proprie storie personali. Ieri a Senigallia per la prima diretta da piazza Roma si è parlato di come vivere ai tempi dell'emergenza. Il CaterRaduno 50 giorni - dopo un’alluvio- ne brutta e cattiva - per dirla con Cirri , ha affrontato l’argomento del fango. Zoboli ha persino officiato un rito riparatore di riconciliazione aspergendo il pubblico con un annaffiatoio. Dai racconti si è potuto ascoltare che le difficoltà non hanno impedito alla città di darsi da fare per rialzarsi. Con l'aiuto del metereologo Luca Lombroso e della protezione civile locale si è parlato di prevenzione e gestione dell' emergenza, ma si è anche dato voce alle tante storie di solidarietà e capacità di reagire. E’ ri- sultato evidente che anche nella tragedia si possano attivare energie positive. Alle 22, sempre in piazza Roma, si è rimasti in tema di solidarietà e salvataggi. Simone Moro ha presentato il suo libro: “In ginocchio sulle ali”. L’arrampicatore degli 8 mila, che ora è anche aviatore, ha raccontato le opportunità, le difficoltà e i pensieri inerenti il ruolo dell’elicottero e dei piloti in alta quota, per un alpinista in attesa di soccorsi. Questa sera in un ironico spettacolo alle 22, Matteo Caccia condurrà lo Piazza Roma sempre gremita © RIPRODUZIONE RISERVATA Story Show, da lui ideato: “Don’t tell my mom”. I conduttori di Caterpillar racconteranno in prima persona quello che non hanno mai osato confessare alla propria mamma. I loro racconti saranno intervallati da quelli che, fra il pubblico, troveranno il coraggio di aprire il loro cuore all’intima platea. Alle 16.30 in una nuova puntata, preparatoria dello spettacolo serale, Cirri, Zambotti e Zoboli sonderanno il delicato rapporto madre-figlio/a con l'aiuto dello scrittore Cristiano Cavina e di tutte le mamme e i figli presenti tra il pubblico. Il titolo di questa puntata non poteva che essere: Di mamma ce n'è una sola... Per fortuna. © RIPRODUZIONE RISERVATA John Canemaker oggi presenta il suo corto da Oscar IL PROGRAMMA Pesaro La giornata di oggi al Pesarofilmfest si aprirà al Teatro Sperimentale con un'intera mattinata dedicata al panorama statunitense sul nuovo cinema emergente. Ci sarà anche l'attore John Canemaker che presenterà il suo corto vincitore dell'Oscar. Per il cinema in Piazza infatti alle 21.45 il regista ripresenterà "The moon and the soon", il miglior cortometraggio d'animazione che gli è valso l'Oscar nel 2006. Sul grande schermo le immagini del problematico rapporto tra il regista e suo padre durante l'infanzia e l'adolescenza. Al cinema Astra invece la programmazione di oggi si dividerà fra la rassegna "Il mouse e la matita", retrospettiva sul cinema d'animazione italiano e le proiezioni del 28esimo evento speciale. Alle 18 sarà la volta di alcuni fra i 15 film che hanno partecipato alle prime 15 edizioni della mostra fra gli anni'60-'70. In particolare "Tropici" di Gianni d'Amico mentre alle 21, il capolavoro di Jerzy Skolimwski, "Segni particolari nessuno". © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Martedì 24 Giugno 2014 T: 0721 31633 μ Per FANO E: [email protected] F: 0721 67984 la carica di soprintendente prende corpo l’ipotesi di Davide Rossi ma non tutto il Partito democratico è concorde sulla scelta Fondazione Teatro, per la guida in pole c’è Catia Amati LE NOMINE Fano Formalizzate le nomine consigliari e quelle di giunta, un altro importante compito spetta al sindaco Seri: quello di rivedere l'assetto della Fondazione Teatro della Fortuna, le cui cariche, essendo di nomina politica, hanno una durata pari a quella della tornata amministrativa in cui sono state deliberate. Quindi l'attuale cda, il presidente e il Soprintendente si intendono decaduti, anche se resteranno in carica finché i rispettivi ruoli e cariche non verranno rinnovati. Dopo le dimissioni di Giuseppe De Leo che ha preferito dedicarsi allo sport, la carica di presidente è rimasta vacante e fino ad oggi ne ha assolto le funzioni il vice presidente Giovanni Orciani; gli altri componenti del consiglio sono Alberto Berardi indicato dalla Fondazione Carifano, Ruggero Sperandini Adanti indicato dalla Bcc, Alessandra Orsenigo e Massimo Bonifazi. Soprintendente è Manuela Isotti. Il nome nuovo che emerge tra le file della maggioranza per il ruolo di presiden- te, ora è quello di Catia Amati del Pd, la cui esperienza nel settore è maturata in anni di lavoro alla Fondazione Rossini di Pesaro, mentre per quello di soprintendente si fa il nome di Davide Rossi, ex assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro. Ma mentre quella della Amati sarebbe fortemente sostenuta dal Pd, nel partito aleggia qualche remora per Rossi, dovuta più che alle perplessità dovute alle sua capacità, ai suoi trascorsi politici. Se la candidatura di Rossi dovesse tramontare si profila l'attri- Ma il vero nodo che ormai da tempo preoccupa l’ente sono le limitate risorse a disposizione buzione della presidenza all' assessore alla Cultura Marchegiani e della soprintendenza alla Amati; un modo anche per ricucire lo strappo che si è verificato tra assessorato alla Cultura e fondazione. Ma in ultima analisi i problemi dell'ente più che dalle nomine sono costituiti dalle risorse a disposizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giuramento di Seri, presidenza a Minardi Dialogo e toni pacati nella prima seduta del consiglio comunale ma da Forza Italia opposizione severa IL NUOVO CORSO MASSIMO FOGHETTI Fano E' iniziato in un clima sereno il primo dibattito tra le forze politiche che ieri si sono insediate in consiglio comunale. La prima seduta è stata caratterizzata in modo particolare da dichiarazioni d'intenti quasi idilliaci, determinate dalla comune consapevolezza che si stanno attraversando momenti difficili e che per il bene della città non servono né scontri né contrapposizioni di carattere strumentale. Solo da Forza Italia si è annunciata un’opposizione severa. Del resto, la capogruppo Maria Antonia Cucuzza è stata l'unica a fare riferimento a valori ideali che nel centro destra si contrappongono a quelli del centro sinistra. A condurre il consiglio, dapprima come consigliere anziano, poi come presidente democraticamente eletto è stato Renato Fanesi seguirà le questioni della Protezione civile Le politiche giovanili affidate a De Benedittis μ Seri Claudio Minardi che in sede di votazione segreta ha potuto insediarsi alla seconda votazione, quando ancora erano necessari i voti dei due terzi dei consiglieri; non è stata necessaria quindi la terza votazione, quando sarebbe stata sufficiente la maggioranza semplice. Insieme alla candidatura di Minardi, sostenuta dal Pd, Marta Ruggeri di Fano 5 stelle aveva proposto Hadar Omiccioli, facendo leva sul successo ottenuto dal suo movimento, diventato la prima forza di opposizione della città. Omiccioli se fosse stato eletto avrebbe rinunciato alla propria indennità per versarla sul fondo anticrisi a beneficio delle famiglie che si trovano in difficoltà. Similmente avrebbe fatto Maria Antonia Cucuzza, la cui candidatura è stata sostenuta dall'ex sindaco Stefano Aguzzi che ora siede in consiglio comunale, rappresentando la sua lista civica La Tua Fano. Alla elezione del presidente del consiglio comunale è seguito il giuramento del sindaco Massimo Seri che, per l'occasione, ha indossato la fascia tricolore. E' seguita poi la formalizzazione dei componenti di giunta e la surroga di quei consiglieri comunali che hanno rinunciato alla propria carica per diventare assessori. Così Carla Cecchetelli (Pd) assessore al bilancio è stata sostituita nei banchi da Enrico Nicolelli , Marina Bargnesi (Pd) Servizi sociali da Terenzio Ciaro- Prima seduta del consiglio da sindaco per Massimo Seri Renato Claudio Minardi eletto presidente del consiglio comunale ni, Marco Paolini (Noi città) Urbanistica e lavori pubblici da Caterina Del Bianco, Caterina Del Bianco (Sport e Smart City) da Riccardo Severi, Samuele Mascarini (Sinistra Unita) Servizi Educativi da Carla Luzi. Assessore esterno e vice sindaco è Stefano Marchegiani. Il sindaco poi ha concesso due deleghe ad altrettanti consiglieri comunali, non potendo aggiungerle a quelle già attribuite ai suoi assessori: a Cristian Fanesi, capogruppo del Pd, ha affidato la Protezione Civile, mentre a che l'ha spuntata per due voti su Maria Antonia Cucuzza di Forza Italia. Di seguito la commissione elettorale è risultata essere composta da Rosetta Fulvi del Pd, da Mattia, da Mattia De Benedittis di Noi Giovani e da Ermes Garbatini de La Cosa Giusta. La parte centrale della prima seduta del consiglio comunale è stata pressoché occupata dall'intervento del sindaco e dalla replica di tutti i capigruppo. Massimo Seri è "volato alto" dichiarando il suo impegno di garantire la sul sindaco chiamato sul palco: “Pensavo si alzasse Aguzzi” Vittoria di Alessandrini e Montanari nel festival della comicità a Tre Ponti LA MANIFESTAZIONE Fano Quattordici concorrenti si sono sfidati sul palcoscenico della Bcc Arena a Tre Ponti nell' ambito del festival della comicità che, da qualche anno fa parte delle manifestazioni estive fanesi. Una serata dedicata al buonumore che ha introdotto il programma della rassegna dialettale che ha preso il via ieri sera con la compagnia del Gaf di Bellocchi che ha portato in scena la commedia "Lega el sumar du vol el padron" scritta e diretta da Lucio e Fabrizio Signoretti. Risate a gogo, quindi che si protrarranno ogni lunedì, fino al 18 agosto. L'altra sera intanto, fino a mezzanotte inoltrata si sono avvicendati sul palcoscenico concorrenti provenienti da Quattordici i concorrenti che si sono sfidati nel festival della comicità ogni parte d'Italia. A rallegrare la serata ha contribuito anche il sindaco Massimo Seri che, inviato a salire sul palco, per un breve saluto, non ha nascosto un attimo di esitazio- ne. "Ancora - ha detto il primo cittadino di Fano - quando qualcuno chiama il sindaco, mi aspetto di vedere Stefano Aguzzi alzarsi e prendere la parola". Mattia De Benedittis di Noi Giovani ha concesso le politiche giovanili. Gli ulteriori adempimenti poi hanno visto l'elezione dei due vice presidenti del consiglio comunale. Sono risultati eletti Barbara Brunori di Noi città e Marta Ruggeri di Fano 5 stelle Da Aguzzi annuncia atteggiamento costruttivo “Non come l’opposizione invece fece con me” La serata è stata condotta da Edoardo Frustaci e dal San Costanzo Show, i cui componenti, tutti beniamini del pubblico, hanno legato le performance dei vari concorrenti, i quali, secondo il procedimento mutuato dalla corrida televisiva, si potevano esibire a cronometro, consentendo al pubblico si applaudire o di fischiare dopo alcuni minuti sottolineati dai colori di un semaforo. Tre le giurie costituite per giudicare i concorrenti; quella del pubblico, il cui giudizio era espresso a forza di applausi, quella di qualità, costituita da autorità e giornalisti e quella rappresentata dalla signora Rosa della Cecca, il popolare personaggio interpretato da Massimo Pagnoni. Alla fine hanno prevalso Lorenzo Alessandrini e Stefano Montanari di Fano, interpreti dello sketch "Berto e la badante"; premi a Martina Serfilippi e Alex Di Gioia per "Pasta e Fagioli" e a Luca Boscolo per "Sigaretta elettronica". Il ricavato della serata è stato devoluto in a favore della associazione "Amore per la Vita". © RIPRODUZIONE RISERVATA massima trasparenza degli atti amministrativi, di investire sulla cultura, su una mobilità sostenibile e soprattutto su tutte quelle leve che possano rilanciare la nostra economia. Aguzzi ha replicato apprezzando le parole del sindaco e preannunciando un atteggiamento costruttivo. "Non come si è verificato nella passata legislatura quando nei miei confronti sono stati inviati dalla opposizione 25 esposti alla Magistratura e intentati 4 processi, di cui due in corso". © RIPRODUZIONE RISERVATA Il vescovo nell’incontro con le associazioni “Debellare la piaga dell’evasione fiscale” L’INTERVENTO Fano Nel suo intervento all'incontro con le associazioni sociali ed economiche, il vescovo di Fano, mons. Trasarti, ha considerato prioritario per rilanciare la responsabilità sociale, sostenere la legalità e quindi intraprendere con tutti i mezzi una lotta all'illegalità diffusa. "Sostenere la legalità - ha detto non è solo contrastare la criminalità organizzata, ma anche le lobby d'affari organizzate, quei gruppi piccoli e coesi che perseguono in modo organizzato i loro interessi a scapito della maggioranza dei cittadini e del bene comune. Questi gruppi sono oggi sempre più forti e aggressivi, perché possono sfruttare la potenza delle nuove tecnologie, e per questo motivo anche noi dobbiamo essere sempre più scaltri e preparati". Il presule ha incluso nella illegalità diffusa anche l'evasione fiscale, il lavoro nero, le contraffazioni alimentari e tanto altro (ha fatto riferimento ad un recente servizio televisivo sui cibi contraffatti in Italia con numeri da capogiro: oltre un miliardo di euro) e, ovviamente, la corruzione. "Anche su questi temi ha detto - è ora di dare un segnale forte e di mettere all'indice con più vigore coloro che sono protagonisti di tali situazioni. In questa delicata fase di transizione verso nuovi modelli di società c'è una sfida su tutte che può aiutare, o viceversa pregiudicare, il progresso umano: la sfida della distribuzione della ricchezza". Il compito della comunità locale è quelle di ridurre le diseguaglianze e garantire a tutti l'accesso ai benefici delle tecnologie. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 24 Giugno 2014 Online www.corriereadriatico.it FANO Non solo il divieto, l’estate parte col freno tirato LA SITUAZIONE Fano Non solo il tempo che continua a non dare riferimenti e indicazioni precise ma anche una serie di insidie e ostacoli tanto che per Oasi Confartigianato la stagione turistico-balneare è iniziata molto male. Il Comune di Fano, invece di agevolare il compito delle im- prese balneari, sta facendo di tutto per complicarlo e renderlo impossibile. Solo nel pomeriggio di domenica, infatti, sono stati tolti i divieti di balneazione messi in via preventiva in tutti i siti dove ci sono gli scolmatori. Inoltre, nonostante il sopralluogo fatto dal sindaco, il servizio lavori pubblici non è stato in grado di pulire il sottopasso del Rio Crinaccio, che collega la Statale Adriatica a via Ammiraglio Cappellini, tanto che l'intervento è stato realizzato e pagato dagli operatori interessati. Sempre in via Ammiraglio Cappellini, come se non bastasse, proprio domenica, sono stati elevati numerosi verbali alle auto dei bagnanti. Questo per l'Oasi e la conferma, al contrario di quanto avviene in Romagna e nella vicina Senigallia, che la pubblica amministrazione locale sta facendo di tutto per impedire la ripresa dell'economia ed il rilancio delle attività turistiche. La categoria degli operatori balneari, stanca ed amareggia- Oasi Confartigianato contro l’amministrazione “A Senigallia e in Romagna c’è più collaborazione” ta per quanto sta accadendo, chiede con forza alla nuova Giunta di: creare una delega ad hoc per le manutenzioni ed il decoro della città; di proseguire l'opera di risanamento del torrente Arzilla avviata dalla precedente Amministrazione e di tombare e sistemare le foci dei fossi più rilevanti quali il Rio Crinaccio e il Rio Marsigliano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nuovo ponte, polemiche e ritardi Gru e strutture di ferro nella pista di pattinaggio per i lavori di assemblaggio dei pilastri COME CAMBIA LA STRUTTURA Fano Delle strutture di ferro verniciate di bianco sono apparse ieri all'interno della pista di pattinaggio del Lido. Insieme a loro, si trovavano due gru, che puntuali nella prima mattinata sono entrate in azione, iniziando ad assemblare alcuni pezzi del nuovo ponte. Un'opera che non è passata inosservata, data l'imponenza dei delle varie componenti, che però rappresentano solo una piccola parte del progetto complessivo. Infatti l'intento - data la rilevante dimensione della struttura - è quello di portare pian piano varie componenti, per poi comporle in loco ed assemblare il tutto, fino ad arrivare al ponte completo. Il progetto è sicuramente ambizioso e rappresenta un cambiamento storico non solo per il quartiere ma per l'intera città, dal momento che ridisegnerà completamente la zona innanzitutto dal punto di vista estetico e portando il beneficio non discutibile di far transitare i mezzi di soccorso, V dal momento che il vecchio ponte non era carrabile. Lido e Sassonia saranno quindi uniti da una nuova via di collegamento, di dimensioni maggiori rispetto a quella già esistente, perché la nuova struttura ha una lunghezza di 25 metri ed una larghezza di 5 metri. Ieri è iniziato il lavoro di assemblaggio dei pilastri che fungeranno da struttura portante, successivamente si provvederà a collocare il basamento. La sostituzione finale, prevista dal contratto di appalto entro il prossimo 4 luglio, subirà un leggero ritardo, dovuto ad alcune problematiche tecniche, ed avverrà entro il 10 luglio. Se da una parte sono lievitati gli interventi per la sistemazione della struttura, voluta dall'ex assessore ai lavori pubblici Mauro Falcioni, dall'altra sono aumentati anche i costi, tanto che la cifra preventivata di trecentomila euro potrebbe crescere in fase di bilancio finale. Oppure, per contenere la spesa in un periodo di difficoltà, si potrebbe optare per tagliare qualche opera, come ad esempio quella dell'illuminazione notturna, scelta che consentirebbe di rispettare le cifre stabilite in precedenza. La sostituzione del ponte però ha portato polemiche fin dall'inizio, quando l'allora as- sessore Riccardo Severi aveva parlato di un bailey, poi scartato per la sua estetica da Falcioni, che ha preferito una struttura più gradevole per la quale però i cittadini attendono di vedere se il risultato sarà armonico con il contesto. La sostituzione sarà completata entro il 10 luglio ma intanto i costi sono lievitati C'è stato inoltre chi ha messo in discussione la necessità dell'opera, parlando di lavori più urgenti, ma è stato poi smentito dal fatto che la vecchia struttura non avrebbe passato i collaudi necessari. Altro aspetto molto contestato è il periodo in cui sono stati fatti i lavori: iniziati con lo spostamento del vecchio ponte ad inizio aprile, proseguiti a maggio con la posa di calcestruzzo per creare il basamento e arrivati alle battute finali con i lavori di assemblaggio nella giornata di ieri. Gli scettici dicono che oltre ad una manovra elettorale, si sia danneggiata la stagione estiva, dal momento che la sostituzione verrà fatta in uno dei periodi più importanti per il turismo, nel mese di luglio. I più speranzosi invece si dicono impazienti di vedere il nuovo ponte, che indipendentemente dal risultato entrerà in un pezzo di storia fanese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fano Si è alzato il sipario sulla stagione estiva 2014 dell'Asd Sportland, che propone anche quest'anno un ricco cartellone di appuntamenti destinato ad animare nei prossimi mesi il litorale con trofei e manifestazioni. Sono stati i Bagni Arzilla, teatro di gran parte delle attività dell'associazione del patron Giancarlo Bellucci, ad ospitare il primo atteso evento rappresentato dal torneo di singolo. Quindici le ragazze che si sono contese il primato in ambito femminile, concorso valevole quale tappa del Beach Tennis Summer Tour che ha fatto registrare la vittoria della campionessa in carica Maruska Canestrari. Canestrari ha battuto in finale Barbara Bartolucci, mentre alle loro spalle si sono piazzate Sonia Gasparini e Reka Gavalda. Mirko Biondi ha prevalso in campo maschile, dove erano in trentadue a contendersi il successo, regolando in finale Raf- Gli inglesi della Bear Cavalry si confermano bestia nera per i Croccali di Fano, usciti sconfitti anche dalla rivincita con la fortissima formazione londinese di Ultimate Frisbee. Già battuta l'anno scorso a Bordeaux nella sfida per la conquista del titolo europeo, la squadra fanese non è infatti riuscita a vendicarsi nella finale della Windmill Windup di Amsterdam. Il prestigioso torneo svoltosi nella capitale olandese ha comunque confermato lo stato di grazia della compagine allenata da Enrico Pensalfine, che ha sfruttato questo tour de force di tre giorni di gare per prepararsi nel migliore dei modi ai prossimi Campionati del Mondo in calendario dal 2 al 9 agosto a Lecco. I Croccali saranno l'unica rappresentante italiana per la Divisione Mixed alla rassegna iridata, alla quale si presenteranno dopo questo gratificante secondo posto ot- Un esaltante cammino fino all’ultimo esame contro gli inglesi della Bear Cavalry L’INIZIATIVA Fano © RIPRODUZIONE RISERVATA La formazione di Enrico Pensalfine ancora protagonista tenuto grazie alle affermazioni sui tedeschi del Würzburg Disc-o-Fever (15-9), sugli israeliani dell'Element (15-8), sui francesi della Bdm (13-10), su- Versione estiva di “chef in the city” © RIPRODUZIONE RISERVATA ULTIMATE FRISBEE Fano Le sfide di cucina gli svizzeri dei Panthers Bern (15-6), sui tedeschi dell'Heidees (15-10) e sui francesi del France National Team (15-11). Gli unici dispiaceri sono venuti dagli inglesi della Bear Cavalry, vittoriosi sia nella fase eliminatoria (15-6) che in una vibrante finale (13-10) giocata di fronte ad una suggestiva platea di 1500 persone. Croccali, un’altra finalissima amara Prossimo test i campionati mondiali © RIPRODUZIONE RISERVATA Si apre domani la tredicesima edizione di "Con l'Africa nel Cuore" promossa dalla Ong fanese L'Africa Chiama, attiva da oltre dieci anni in Kenya, Tanzania e Zambia. L'appuntamento di apertura è in programma alla Rocca Malatestiana dove alle 17 bambini e adulti potranno partecipare gratuitamente ad un laboratorio di percussioni multietniche guidati dal maestro Giorgio Caselli a cura di Cremi del Comune di Fano.Si prosegue alle 21,30 con l'incontro "Non tacere. Vent'anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin" con Francesco Cavalli, direttore del Premio Ilaria Alpi e autore del libro "La strada di Ilaria". La presentazione sarà accompagnata dalle letture sceniche a cura di Giorgia Penzo e dalle musiche di Elena Sanchi Trio, il cui concerto proseguirà insieme ad un buffet multietnico. L'iniziativa proseguirà i suoi appuntamenti nelle serate di sabato 28 e domenica 29 all'Anfiteatro Rastatt dove dalle 18 ci saranno mostre, mercatini, artigianato, stand delle associazioni, musiche, danze e testimonianze dal sud del mondo. Addolcire i tempi grigi delle attività con un format divertente e in grado di riempire i locali di clienti. Non cambia l'obiettivo di “Chef in the City - Estate”, la sfida di cucina, e di pasticceria amatoriale della città organizzata dall'agenzia Anteprima Web di Fano, che tra novembre 2013 e febbraio 2014 è riuscita a portare nei ristoranti e pasticcerie della città oltre 1000 persone/ clienti per un giro d'affari di oltre 20mila euro. Lunedì 21 luglio lo Chalet del Mar, zona Arzilla, ospiterà “Chef in the City - Estate”. Una serata-evento in cui si metteranno a confronto i vincitori delle passate competizioni con nuovi appassionati di cucina e durante la quale saranno presentate le nuove edizioni dedicate agli aspiranti chef e pasticceri. La serata prevede una cena sulla spiaggia con antipasti e secondi preparati da Antonino Palella (vincitore “Chef in the City” 2013) e dal suo sfidante, insieme a dolci creati da Lucia Vincenzi (vincitrice “Chef in the City” - “Cake Edition” 2014) e da aspiranti pasticceri seguiti dai maestri del Bon Bon, Caffè Centrale e Guerrino. Esordio subito vincente per Canestrari e Biondi faele Rosaverde e precedendo in classifica Luca Spendolini e Riccardo Biagioli. La graduatoria parziale del Beach Tennis Summer Tour, circuito che si snoda in varie spiagge della nostra provincia, vede in testa tra gli uomini proprio Mirko Biondi davanti a Raffaele Rosaverde e tra le donne Sonia Gasparini seguita da Natascia Nobili. IL PROGRAMMA Fano ©RIPRODUZIONE RISERVATA Tante emozioni nell’avvincente torneo di Amsterdam Maruska Canestrari subito a segno L’Africa nel cuore Domani si comincia In corso i lavori di assemblaggio dei pilastri nel ponte che collegherà Lido e Sassonia Stagione estiva dell’Asd Sportland al via BEACH TENNIS Tante le iniziative VI Martedì 24 Giugno 2014 Online www.corriereadriatico.it FANO •VALCESANO “Nessun blocco degli interventi” Otorinolaringoiatria, pazienti rimandati a casa. Ricci: è stato solo un disguido I NODI DELLA SANITA’ stato comunicato il blocco degli interventi al reparto di otorino, quindi i pazienti possono stare tranquilli che il servizio verrà garantito. Ciò che cambia è solo una procedura interna per cui l'azienda deve redigere un protocollo nel quale attesta almeno 50 interventi l'anno. Attualmente tra Fano e Pesaro nei reparti di chirurgia e otorino arriviamo a 150 operazioni, quindi rientriamo perfettamente nel profilo richiesto. Si è trattato di un disguido di comunicazione all'utenza". In discussione erano stati messi gli interventi alla tiroide, che prevedono la rimozione dell' organo; un'operazione che implica un ricovero ordinario di qualche giorno nel nosocomio, effettuato con anestesia totale. Il timore degli utenti riguardava la possibilità che il loro iter, con questo stop non previsto, avrebbe dovuto ripartire da zero, cioè ripetendo tutti gli esami effettuati per poter sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico in un altro ospedale. L'ipotesi sarebbe stata una doccia fredda, dal momento che i pazienti hanno dovuto sostenere spese per degli esami come quello del sangue e delle Tac, ma anche per sottoporsi a visite private. Da qui le motivazioni del malcontento che sono circolate dapprima per i corridoi del reparto e poi anche fuori dalle mura della struttura ospedaliera, fino ad essere smentite dallo stesso direttore. Il turismo va forte Mondavio Citazioni d’autore IL RICONOSCIMENTO Mondavio Al Santa Vittoria di Fratte Rosa i primi allarmi a dicembre dopo un’imponente azione di disboscamento Mondavio conquista l'ennesimo prestigioso riconoscimento. Dopo il forte incremento di presenze nei primi mesi dell'anno, con cifre che sfiorano il 40%, è di pochi giorni fa l'assegnazione da parte di Tripadvisor, in qualità di vincitore, del certificato di eccellenza per l'anno 2014 alla rocca roveresca di Mondavio. Tripadvisor è il portale che riporta le recensioni dei viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, che hanno soggiornato o semplicemente visitato una località. Entusiasta il sindaco Talè. "E' un altro motivo di soddisfazione aver ottenuto questa attestazione. Dimostra che coloro che vengono a Mondavio, oltre ad apprezzare le bellezze del luogo, in particolare della rocca, si sentono accolti bene, ospiti graditi tanto da lasciare un commento per raccontare la loro esperienza positiva. Un risultato che voglio condividere con tutto il personale che gestisce la rocca, in particolare con Sylvie Campolucci e Alessandra Vitali che con dedizione e professionalità garantiscono un servizio molto efficiente, segnalato per competenza e cortesia nei commenti lasciati. Un'altra importante vetrina per noi - conclude Talè che mi auguro contribuisca ad attirare altri turisti". Preoccupa la frana vicino al convento Domani il via SILVIA FALCIONI Fano Lo stupore e l'incredulità hanno lasciato in pochi minuti posto alla rabbia: si è scatenato il nervosismo ieri mattina tra gli utenti del reparto di otorinolaringoiatria del Santa Croce quando i pazienti sono stati rimandati a casa dato che il loro intervento, programmato con anticipo, non si sarebbe potuto svolgere nella data prevista e nemmeno nella sede fanese. Motivo: il ridimensionamento dei servizi ospedalieri. Alcuni utenti infatti sono stati contattati direttamente dal personale del reparto ed informati che a Fano alcuni interventi chirurgici più complessi non verranno più eseguiti. La notizia di un ennesimo ridimensionamento dei servizi sanitari è stata smentita dal direttore generale dell'azienda ospedaliera Marche Nord Aldo Ricci, che ha dichiarato: "Non è mai Il direttore dell’azienda Marche Nord: “Solo un cambiamento procedurale Ora è tutto risolto” GLI SMOTTAMENTI Fratte Rosa Smottamenti continui del terreno e frane hanno ridotto ad un paesaggio lunare l'area a ridosso del convento di Santa Vittoria a Fratte Rosa. Punto di riferimento per iniziative culturali sempre in primo piano oltreché singolare per tradizione e richiamo. Una strada vicinale rischia di rimanere chiusa anche se i danni maggiori sono quelli relativi all'immagine del sito. I primi allarmi si erano verificati addirittura nel mese di dicembre. Un'azione imponente di disboscamento, non si sa da chi gestita e autorizzata, né per quale scopo, aveva incrementato notevoli preoccupazioni. Nella stessa area era avvenuto qualcosa di simile e ben più consistete ai danni di querce secolari diversi anni prima. A maggio le pesanti conseguenze del maltempo hanno dato il colpo di grazia. Siamo in via del Peglio " area geologicamente dissestata - spiegano i primi componenti di quello che si prefigge di costituirsi come un vero e proprio comitato pro natura - che si ritrova addosso tutti i malanni di una gestione territoriale carente per via delle acque piovane non regimentate, senza una silvicoltura previdente e per giunta con un'area instabile da sempre senza che la questione sia mai stata presa di petto". Numerose sono state le frane sul territorio, Nei paraggi una famiglia era stata fatta evacuare, sempre a maggio, a causa delle azioni devastanti delle "bombe d'acqua". Era crollato anche un grosso muro di contenimento di un edificio privato nella frazione di Torre San Per gli spettacoli dell’estate mondolfese Ospedale Santa Croce, l’intervento del direttore generale Ricci ha fatto chiarezza sul rinvio di alcuni interventi Il caso in un primo momento era sembrato analogo a quello denunciato dal consigliere regionale D'Anna solo qualche giorno fa che riguardava la suddivisione di interventi ordinari da quelli traumatologia nel reparto di ortopedia. Ad attivarsi ieri in soccorso degli interventi alla tiroide è stato il neo sindaco Seri, in linea con quanto promesso in campagna elettorale sulla difesa del S. Croce, che ha contattato direttamente i vertici dell'azienda ospedaliera. Un sospiro di sollievo infine è stato tirato dai pazienti, che hanno ricevuto una convocazione per la giornata di oggi nel reparto di otorino per proseguire con gli interventi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Neuropsichiatria infantile fiore all’occhiello IL REPARTO Fano Se tanti sono i reparti in sofferenza che vedono ridurre i servizi offerti, solo resta attivo e diventa un fiore all'occhiello per l'intera struttura fanese: quello di neuropsichiatria infantile diretto dalla dottoressa Vera Stoppioni. Dal primo dicembre si partirà con uno screening ampliato sulle patologie in età neonatale: già da tempo infatti gli screening - che consentono persino di salvare vite umane - vengono eseguiti con successo portando a rilevare patologie anche importanti in tempi celeri, ma con questa evoluzione si passerà ad un ventaglio più ampio di patologie, dalle tre attuali a cinquanta. Non solo aumenterà il numero di malattie rilevabili, ma anche il territorio di competenza, dal momento che faranno riferimento a Fano tutti i nuovi nati marchigiani e persino abruzzesi. Tra l'altro l'attività di screening ha consentito di scoprire negli ultimi tempi una patologia rara, diagnosticata ad un bambino fanese. ©RIPRODUZIONE RISERVATA La memoria storica del polo culturale IL SITO Fratte Rosa Frane e smottamenti a Fratte Rosa, un paesaggio lunare Marco, i cui detriti aveva completamente invaso la Strada Provinciale 115, chiusa al traffico. A conferma di quanto il territorio sia fragile l’amministrazione comunale è stata sensibi- lizzata alla vicenda. Si sa bene che in casi del genere occorrono risorse ingenti. Ma una strategia va studiata ed anche con urgenza. r.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il convento Santa Vittoria, autentico polo culturale, appartiene alla memoria storica e culturale di Fratte Rosa, che domina dall'alto le colline che fanno da spartiacque fra le vallate del Cesano e del Metauro. L'origine di Fratte Rosa è successiva alla caduta dell'Impero Romano e all'arrivo dei barbari nel centro Italia, quando le popolazioni già insediate nelle aree limitrofe si spinsero verso gli altopiani del territorio per cercare rifugio nelle zone boschive e più protette. Mondolfo Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità il nuovo regolamento per il rilascio di autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee e manifestazioni in luogo pubblico. Il Comune ha deciso di rinnovare il regolamento per adeguarsi alle esigenze di un territorio in continuo sviluppo e che, grazie alla sua vocazione turistica, sempre più punta su eventi di qualità. "La grande novità - spiega l'assessore al turismo Mario Silvestrini - sta nel fatto di aver integrato il documento con due tabelle esplicative in cui viene puntualmente suddiviso l'intero territorio comunale in diverse aree più o meno idonee alla realizzazione di spettacoli ed eventi con l'impiego di macchinari rumorosi". Dati e relativa modulistica saranno a disposizione nel sito del Comune o presso l'ufficio ambiente. na che sta aumentano di importanza e richiamo di anno in anno e che è destinata a crescere ulteriormente. Costantini non si stanca di dire che il merito è di tutti rimarcando che "è fondamentale l'intesa che si è creata tra le associazioni presenti sul territorio: Pro loco, Meraville e GS Sterpeti". Anche il sindaco di Montefelcino Ferdinando Marchetti si è complimentato per l'evento "che dà prestigio al territorio grazie a persone capaci, ricche d'inventiva e animate da idee brillanti". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oltre trentamila visitatori per una rassegna unica nel suo genere © RIPRODUZIONE RISERVATA LA RASSEGNA Montefelcino "Abbiamo avuto espositori arrivati anche dalla Puglia - commenta soddisfatto Nicola Costantini coordinatore della grande kermesse Montefelcino Sound Festival rassegna dell'artigianato abbinata a spettacoli di ogni genere manifestazioni folcloristiche comprese - nonostante un giorno in meno rispetto all'anno scorso abbiamo avuto lo stesso pubblico, vale a dire oltre 30 mila persone molto in- teressate a tutto quello che l'area espositiva di 6 mila metri quadrati presentava nei vari stand o spazi espositivi. La fatica è stata tanta ma ricompensata da una grande soddisfazione". La rassegna si avvale del riconoscimento della Regione come la più importante del settore artigianale all'aperto. Una vetri- Il coordinatore Costantini “Fondamentale la collaborazione tra le associazioni” L’APPUNTAMENTO Fratte Rosa A Terracruda il vino si gusta in vigna. Anche quest'estate, la cantina di Fratte Rosa propone le cene in vigna: un'esperienza sensoriale esclusiva, per gli amanti del vino e della buona cucina. Si parte domani alle 20.30, con La Palomba di Mondavio. Il ristorante propone specialità marchigiane e non solo. In abbinamento i vini Doc Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi Sangiovese e Pergola dell'azienda vitivinicola Terracruda. Il secondo appuntamento è per il 2 luglio con il ristorante Il Giardino di San Lorenzo in Campo, che allieterà i palati con proposte gastronomiche di eccellenza. Il 10 luglio sarà la volta de La Graticola di Fratte Rosa per gustare la cucina nella terracotta. Mercoledì 16 sapore di mare in vigna con La Grotta di Barbarossa di Candelara. Il 23 luglio un'altra eccellenza marchigiana sarà protagonista in vigna: il tartufo, con un menù preparato dall'Antico Furlo di Acqualagna. Il programma si chiude all'insegna della tradizionale cucina di terra, il 30, con l'Osteria del Borgo di Pergola. Eventi, individuate le aree Montefelcino Sound Festival fa centro IL REGOLAMENTO Il vino si gusta in vigna
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