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efiori
N°5 SETTEMBRE 2014
LUCA CENCI zero virgola ­CARLO CANTINI articolo sul campo
­GIULIA STORIALES articolo moralizzatore ­REDAZIONE acqua
alta ­MICHELE ORIOLI 30 anni di futuro ­LUCA CENCI tanti
saluti da emc2 ­G.B. alla fine editoriale ­PETRA TOMPOS
foto.
Zero virgola
SPECIALISTI DI MISURE
luca cenci
E’ un modo possibile di leggere la
cooperativa, è quello che siamo o che
talvolta ci sentiamo di essere.
Tutto, in ultima analisi, è scomponibile in
piccole parti, minute percentuali che
tendono all’unità. Siamo portati a
misurare tutto ciò che ci circonda e che
riempie le nostre giornate, abbiamo
individuato un’unità di misura per ogni
cosa e ogni cosa assume un valore a
seconda di quanto misura.
Anche in cooperativa siamo diventati degli
analisti, degli specialisti di misure: si
conta il numero dei dipendenti per
conoscere le risorse a disposizione, quello
dei soci per capirne la mutualità e quello
degli inserimenti lavorativi, perché il
“sociale” in fondo si misura anche così; si
valuta il fatturato per determinarne la
grandezza, l’utile per capirne la capacità,
il
patrimonio
per
determinarne
la
consistenza; si misurano i chilometri che
percorrono i camion, le ore che lavorano le
macchine operatrici, i litri di gasolio che
bruciamo ogni giorno. Poi si misurano
anche i metri quadrati del prato che
dobbiamo sfalciare, i quintali di rifiuti che
dobbiamo raccogliere, il numero di
confezioni che dobbiamo assemblare.
Contiamo il numero degli incidenti, quello
degli infortuni, i giorni di ferie e quelli di
malattia… e potremo continuare così
individuando tanti altri numeri che giorno
dopo giorno ci raccontano un po’ chi
siamo ed anche come siamo. Li
misuriamo, li ordiniamo, li confrontiamo,
li mettiamo in relazione con altro per
creare nuovamente altri numeri ed ancora
altre misure.
Alla fine di tutte questi numeri, se penso a
me all’interno di questa grande scatola
che è EMC2 mi sento talvolta un po’ così,
uno zero virgola… questa è la mia misura,
la piccola percentuale che mi definisce e
che rappresenta il mio apporto, il mio
contributo al nostro tendere all’unità. E
non è un modo svilente di leggersi;
dobbiamo solo capire, ed anche accettare,
che quello zero virgola… che ognuno di
noi porta con sé nel partecipare ogni
giorno alla vita della cooperativa non è
una mancanza, un difetto ma è ciò che
serve, imprescindibilmente, per costruire
il tutto, per dare un corpo alla nostra idea
emc2 onlus
di cooperativa.
Un giorno riusciremo
a misurare anche
altri
aspetti
del
nostro stare insieme
e
del
nostro
quotidiano, il sentirsi
parte,
il
sentirsi
accolto e l’accogliere,
l’onestà, la fatica e la
curiosità e tutte quelle altre cose che
proprio in quanto poco misurabili
sembrano essere meno rilevanti, ma che
alla fine determinano il profumo dell’aria
che respiriamo stando in EMC2. O forse
non riusciremo mai a misurale e non ce
ne sarà neppure bisogno: i nostri zero
virgola…
avranno
capito
il
senso
dell’unità.
“ Speciale è solo vivere, guardarsi di sera il
palmo della mano e sapere che domani
torna fresco di nuovo, che il sarto della
notte
cuce
pelle,
rammenda
calli,
rabbercia gli strappi e sgonfia la fatica”
Erri de Luca.
1
Articolo sul campo
IL VOLONTARIATO
Il Campo di Libera a
Salsomaggiore Terme
su un bene confiscato.
Il
Gruppo
Gesin­
Proges tra i sostenitori
dell’iniziativa.
Non tutti gli studenti
allo scoccare dell’
ultima campanella di
scuola
sognano
un’estate di completo “svacco” al mare o ai
monti. Sono tante le occasioni nelle quali è
possibile rendersi utili per gli altri attraverso le
associazioni di volontariato. Tra queste Libera
che impegna, tutte le estati, circa 6000 ragazzi
che affrontano il sole non sulle spiagge ma nei
campi delle cooperative del consorzio Libera
Terra Mediterraneo strappati alle mafie. La
maggior parte dei terreni confiscati sono,
ovviamente, nel meridione, Sicilia Campania
Calabria e Puglia. Ma da alcuni anni non c’è
solo il sud . Il nord Italia è diventato luogo di
investimenti anche per le mafie che qui
riciclano i soldi sporchi dei loro affari illeciti
direttamente o attraverso loro prestanome. A
Salsomaggiore un podere di 9 ettari e con due
edifici confiscati a due usurai, nel quale da 4
anni Libera in collaborazione con il Parco dello
Stirone e del Piacenziano, organizza un campo
di volontariato. È l’unico campo di Libera in
Emilia Romagna durante il quale diamo vita ad
eventi quotidiani di formazione con esperti sui
temi dell’antimafia e per la promozione della
responsabilità.
Oltre al lavoro al mattino nel Parco particolare
attenzione hanno le attività di Formazione. Sono
stati ospiti, testimoni di giustizia, familiari di
vittime di mafia, giornalisti particolarmente
impegnati nel fronte dell’antimafia tra cui Don
Giacomo Panizza , parroco di Lamezia Terme in
prima linea da 36 anni contro la ‘ndrangheta,
Francesca Bommarito, sorella di Giuseppe
Bommarito morto a difesa del Capitano D’Aleo,
Il Generale Sergio Costa, impegnato nella lotta
alle eco­mafie in Campania e Maurizio Torrealta,
noto giornalista capo servizio di Rai 3.
La parola ai volontari
Serena 26 anni, Forlì
All’interno di ogni testimonianza, mi ha colpito
l’aspetto umano, l’umiltà di un impegno nato
nella vita quotidiana. La cosa bellissima è l’etica
e il rigore morale così forte, utili per aiutare i
cittadini a capire. Per contrastare la criminalità
organizzata il coraggio serve, ma è più
2
carlo cantini
CHE COMBATTE LE MAFIE
importante trovare una rete che ti supporti.
Inoltre la ricchezza di ognuno ha annullato le
differenze.
Grazia, 19 anni, Bologna
Da un anno e mezzo cerco di conoscere quanto
più possibile delle mafia. Devo questo interesse
a mio padre: è poliziotto, e mi ha insegnato ad
agire sempre nel rispetto della legge, a non
voltarsi dall’altra parte. La cosa che mi fa più
schifo è che la mafia si infiltra dappertutto. Molti
si disinteressano a difendere i loro diritti. Invece
tocca a tutti noi. Bisogna informarsi e, invece di
stare zitti, denunciare, agire come gruppo.
Nicolò
16 anni, Parma
Questa è stata un’esperienza complessa e
completa. Tutti ne porteremo dentro una parte.
L’impegno contro la mafia ci riguarda tutti da
vicino. Lo Stato è come Lacoonte, imprigionato
da mille serpenti, stretto dall’illegalità, si
contorce per reagire. Per liberarlo serve il nostro
coraggio.
libera associazioni nomi e numeri contro le mafie
Articolo moralizzatore
giulia storiales
DIVAGO ESTIVO, ESTATE VIA VAI, ESTATE AMARA
Pausa estiva per l’intervista al socio ma
prometto, premetto e predico che questo è l’
ultimo articolo divagante poi si torna a noi,
anzi a te che sei già destinato alla prossima!
Divago pensando al ritorno dalle ferie e ai
racconti delle vacanze, per chi le ha fatte..
io ritenemmi fortunatissima in assoluto
perché le ferie non sono per tutti scontate,
averle garantite e pagate è un diritto prezioso
quasi raro ma oltretutto io mi sono anche
organizzata la vacanza quindi brava e
fortunaterrima
(superlativo
assoluto
di
fortunata) me!
A dirla proprio tutta non ho visto nemmeno
una nuvola per giorni e giorni quindi una
parentesi nuvola e pioggia vorrei farla ma un
po’ da paracula; tralasciando i grandi casini
che il maltempo ha provocato, scelgo di dire
cosa ha comportato questa pioggia per noi
EMC2 avendo casualmente INTERVISTATO
qualcuno del verde ed essendomi stupita nella
mia beata ignoranza (nel senso che ignoravo)
ho scoperto che non è che i verdi erano in
difficoltà perché dovevano stare fermi e hanno
perso dei lavori ma piuttosto perché “la
pioggia e le temperature di quest’anno hanno
fatto si che non sia mai finita la primavera e
quindi è stata stagione continua” quindi se
non ho capito male con le ferie già piazzate è
stato un bel casino
Sbagliarono quelli che “non ci sono più le
mezze stagioni” perché è la mezza stagione
che si sta inglobando tutto a mo’ di packman
ma noi, poi, sapremo correre più forte??
Stavolta sì, 5 alto ai verdi!
Estate di partenze estate di arrivi…Il socio
educativo saluta per un po’ il Tapinello ma
non perde colpi né si abbatte perché è tornata
Tiziana!
bentornata a lei e dito indice a
Tapinelli (per indicare)
Estate amara in chiusura…purtroppo devo
usare questo spazio per comunicare che ai
laboratori del socio educativo sono sparite
alcune cose; dal laboratorio di Pilastro i
saponi che Karin usa per la lavorazione del
feltro e da Vigheffio è sparito anche 1 lt
dell’olio di lavanda che abbiamo prodotto in
luglio grazie al bel gruppo di raccolta. Ecco
valutate voi il valore del danno, i saponi non
costano che pochi euro ma, per darvi un’idea,
i laboratori hanno un budget per l'acquisto dei
materiali
e una volta esaurito il budget
CICCIA cioè ci si arrangia e se capita non si
possono portare a termine le attività o la
emc2 onlus
squadra non sa come
lavorare.
L’olio
di
lavanda doveva essere
venduto
(ad
un
compratore che se lo
aspettava)
per
un
valore di 120 euro
circa; forse non ci
avremmo
neanche
guadagnato
un
granché ma almeno andavamo a zero con le
spese di distillazione e facendo un calcolo a
sboccio, le 20 persone volontarie che hanno
dato una mano alla raccolta è come se
avessero ciascuna buttato un’ora del loro
tempo al vento…
Ecco a parte questo danno e la difficoltà che si
crea, a me fa anche tanta amarezza questa
cosa, mi dispiace proprio come quando
sparisce la carta igienica, stessa fòla, è
proprio un gesto sciocco tipo tirarsi la zappa
sui piedi. Da moralizzatore tiro in ballo il
rimprovero“e se facessimo tutti così..” perché
se lo facessimo ci troveremmo un giorno con
il BISOGNO GROSSO da fare e sarebbe
scomodo senza carta e dovremmo ricomprarla
tutti i giorni e quella carta lì chi la paga? La
paghiamo noi quando potremmo pagarci altro.
La cooperativa è come il corpo umano (cit)
[non state a pensare dove siete voi,
immaginate dove sta Giordano(che non è
esattamente un bicipite)] curiamoci di noi che
ci serviamo e ricordiamoci anche che siamo
come le lucine di natale..se se ne brucia una il
circuito si interrompe e siamo da buttare
tutte…per chi sostiene la connessione in
parallelo che smentisce la mia metafora:
Le lampade ad incandescenza non si possono fare per correnti (ampere)
inferiori ai 50 mA con rischio di rottura del filo di tungsteno che
diventerebbe troppo sottile e invecchiamento troppo rapido perchè il
tungsteno alle temeprature di emissione della luce (oltre i 2000°C)
evapora pur lentamente. Per avere una certa affidabilità si va sui 150­
200 mA per avere una durata accettabile. Per i 50 mA a 220V
corrisponde una potenza di 11 W e per i 200 mA corrisponde ad una
potenza, a 220V di circa 44 W. illuminare un albero di Natale, es. con 50
lampadine significherebbe dai 550 ai 2200W, consumo e potenza
improponibile, cavi ed isolanti improponibili.. Viceversa le lampadine in
serie (es: pisellini da 6V) con filamenti da 200 mA assorbono 1,2W
ciascuno e se ne possono mettere in serie 220/6=36 dando una corrente
corretta ad ogni singolo filamento decorosamente robusto (da 200 mA,
abbastanza grosso quindi) e assorbendo una potenza ragionevole (44W
circa) con un effetto ottico molto gradevole. Nella serie quando una
lampadina brucia non c'è più passaggio di corrente e negli ultimi anni
avevano messo un piccolo "contatto" il cui isolante parallelo con le altre
ne permetteva il funzionamento.
3
Acqua alta
Così lontano così vicino
SOSTENERE IL TERRITORIO
redazione
Lunedì 13 ottobre il
fiume
Baganza
è
esondato
a
Parma,
causando diversi danni
e molti problemi agli
abitanti dei quartieri
coinvolti. In molti sono
accorsi volontariamente
per portare il proprio
aiuto.
Tra
questi,
coordinati dalla Protezione Civile, c'erano anche
alcuni "ragazzi" di Emc2. Al di là della nostra
presenza la cosa che saltava subito all'occhio, una
volta superata la fse di soppraffazione causata dalle
condizioni in cui erano le zone interessate, era la
complicità solidale di persone sconosciute che si
riunivano in un evento straordinario pronti ognuno a
fare la propria piccola parte. Senza aggiungere altre
parole, mettiamo le foto della nostra presenza.
4
emc2onlus
30 anni di futuro
IL COMPLEANNO DEL CSS
“Mi interessa molto il futuro: e’ li’ che
passero’ il resto della mia vita” Groucho
Marx
Quest’anno
il
nostro
Consorzio
di
Solidarietà Sociale festeggia i suo i suo
trent’anni di vita e di storia e per
festeggiare questo importante anniversario
ha deciso di organizzare un ricco e fitto
programma
di
iniziative
che
coinvolgeranno l’intera città e tutte le
Cooperative Sociali aderenti.
L’insieme di tutti gli eventi, dibattiti,
iniziative, laboratori teatrali, video, stand
illustrativi etc si chiamerà “30 anni di
futuro”… per sottolineare che è il “futuro”
il punto di inizio e non di arrivo.
Sono 35 le cooperative sociali di Parma e
Provincia che aderiscono al Consorzio,
tutte impegnate in prima linea per
contrastare
l’emarginazione
e
le
discriminazioni e per lavorare affinché
l’integrazione
e
l’inclusione
sociale
diventino
un
fattore
produttivo
di
ricchezza sociale, che “le persone” siano al
centro di ogni risposta economica e
sociale.
Il primo momento dei tanti appuntamenti
del trentennale si è svolto giovedì 11
settembre presso la Fattoria di Vigheffio,
luogo storico della cooperazione sociale di
Parma con un dibattito a tema, un buffet e
un concenrto.
Anche la nostra cooperativa parteciperà al
calendario delle iniziative, vi allego la
prima bozza di programma per non
perdere le importanti occasioni rivolte ai
soci delle cooperative, ai familiari, ai
cittadini e a tutte quelle persone
interessate alle nostre attività: FESTA
30ANNI
DI
FUTURO,
compleanno
consorzio solidarieta’ sociale
La festa Sarà in Piazzale della Pace, il 26 e
27 settembre; uno spazio espositivo, di
animazione e un po’ di colonizzazione della
città. Emc2 partecipa con banchetto
vendita e laboratorio orti iniziative
culturali (da ottobre a dicembre). Saranno
presenti:
Filippo Timi con un estratto del monologo
“Skianto”, Concita De Gregorio a dialogare
su vita e morte a partire dal libro “Così è
la
vita”.
Una
mini
rassegna
cinematografica con film proposti e
presentati
dalle
coop.ve
(uno
in
emc2 onlus
michele orioli
collaborazione con il
Centro
Interculturale)
al
Cinema d’Azeglio. La
mostra Trame di
pace, i movimenti
pacifisti dal dopo
guerra ad oggi (la
mostra è dell’istituto
storico
della
resistenza di BO) alla Chiesa San Ludovico
– dal 22/01 al 10/02 2015. Laboratorio
teatrale (da fine settembre con esito a
dicembre: i giovedì dalle ore 18 alle ore
20)gli
storici,
quelli
di
mezzo,
i
giovanissimi si confrontano attorno alla
domanda cosa significa cooperare oggi? Ci
guida Franca Tragni; l’ambiziosa attesa è
quella di un nuovo manifesto della
cooperazione sociale, mix di radici,
attualità e futuro. Il laboratorio inizierà il
18 settembre, l’esito è previsto a dicembre.
Vedrà come destinatari tutti i soci delle
cooperative CSS.
5
Tanti saluti da Emc2
Luca Cenci
GITA FUORI PORTA: ANNO SECONDO
E’ il 21 di Settembre è appoggiata Sirmione. Qui lo sguardo
del
2014,
tutto estasiato, quasi da bambina, di Anna fa da
sommato un giorno contraltare agli occhi sbarrati, un po’
come tanti altri, tutto preoccupati, di Giordano; soprattutto quando
sommato
una il pilota da gas sull’acceleratore per
domenica come tante raggiungere il punto da cui salgono dal fondo
altre. Ma non per noi del lago delle piccole bolle che raggiungono la
di EMC2 che abbiamo superficie, segno di una falda sotterranea
in
programma
la termale. E noi tutti, da bravi turisti
seconda
gita domenicali, a sporgerci per vedere per primi
cooperativa della nostra breve storia, dopo la tanto sospirata bolla. Poi un giro per i
quella dell’anno scorso in quel di Verona e vicoli del borgo, un’altra visita al bar, perché
dintorni. L’organizzazione è la stessa: il nostro quest’anno la tappa alla cantina non è
tour operator di fiducia è Petra, coadiuvata saggiamente prevista nel programma, e poi
dall’ufficio Bovi­Storiales, per le varie ed tutti di nuovo sul pullman per raggiungere
eventuali, sostenuta da Michele e patrocinata “La Cariola Sbusa”, meta tanto attesa per il
da tutta la coop. Non sono capace, o forse non nostro lauto pranzo. Ovviamente c’è chi,
ne ho solamente tanta voglia, di soffermarmi a come ad esempio Sergio o Cesare, iniziano
pensare al valore ed al senso cooperativo di già ad accumulare i primi minuti di ritardo
un’iniziativa come questa, che già nella sua dovuti ad un pit­stop più lungo del previsto.
semplicità risulta intima e coinvolgente. Petra Antipasto, risotto, pollo, caffe, ammazzacaffe
sa farlo sicuramente meglio di me per cui vi e poi, prima che sia troppo tardi, riusciamo
lascio il compito di provare a chiederglielo; io ad alzarci da tavola e raggiungere la nostra
mi limito a fare la telecronaca di una bella ultima destinazione: la cooperativa agricola
giornata trascorsa insieme, in modo San Felice del Benaco, in cui vengono
simpatico, lontano dalle faccende quotidiane lavorate le olive dei vari soci per la
della nostra cooperativa ma forse per questo produzione di olio extravergine. Ci spiegano
più vicini tra noi.
le varie fasi delle lavorazioni e ci offrono una
Ore 8:00 ritrovo al parcheggio scambiatore e piccola degustazione del loro olio, sia quello
già qui si vede la differenza: chi arriva da tradizionale che quello dop. Intanto sono
solo, chi arriva in coppia, chi con la famiglia ormai giunte le 17:00, è ora di risalire in
e chi, come Isidoro, si porta appresso parenti corriera ed intraprendere il viaggio di ritorno:
ed amici facendo da solo il 20% del gruppo. ancora qualche coro da stadio, ancora
Poi si sale sulla corriera e come in tutte le qualche battuta ma anche un po’ di pisoli
gite che si rispettino i partecipanti si dividono con la testa appoggiata al vetro o al sedile,
tra il collettivo più caldo, accalcato visto che la spalla del collega che ti sta di
rigorosamente sul fondo, e bambini, anziani, fianco non è certo quella dei tuoi sogni.
professori ed affini che occupano le prime In conclusione che dire? Beh, scendendo dal
file: io mi schiero tra quest’ultimi, pullman ci si avvicina la signora Pislaras, che
praticamente in prima fila. Qualche canto, ha accompagnato in gita Andrei, e ci
qualche barzelletta, un po’ di rotonde, le ringrazia per la bella giornata, dicendo che di
prime indicazioni date al gruppo per non occasioni come questa ce ne vorrebbero altre,
perdersi e dopo quasi due orette arriviamo che alla fine si rinuncia volentieri ad una
alla nostra prima meta: Sirmione sul lago di pizza o ad una qualche spesa, a fronte di
Garda. Si scende, c’è chi si organizza coi aver la possibilità di trascorrere una giornata
passeggini, chi cerca già il primo bagno, chi in compagnia a vedere un pezzo della nostra
si fa un giretto al bar: ad accoglierci la nostra bella Italia. Mi sembra una giusta
guida, che da quel momento declamerà per conclusione, mi è sembrata davvero una
un paio d’ore lodi al paesaggio e alla storia bella giornata per tutti noi. Ci vediamo l’anno
dei luoghi alternate ad invettive ed improperi prossimo.
contro
gli
attuali
amministratori
e
governanti. Prima del tour per il paese ci
attende però il giro in barca su due motoscafi
che ci porteranno attorno alla penisola su cui
emc2 onlus
6
Alla fine editoriale
OLOGRAMMA
La storia dell' EZLN, gli Zapatisti
messicani, è bella, lunga, interessante,
sofferta, cruda, romanzata, infinita e
presente. E' fatta di persone anonime che
difendono origini indigene e propongono
un modello di società più equo rispetto a
quello attuale, e a quelli passati il loro
compreso. Queste persone anonime per
parlare con il resto del mondo si sono
inventati un identità portavoce, Marcos,
così noi potevamo dare una forma ad una
cosa che non capivamo, una cultura
differente. Oggi la differenza, e il mistero
che porta con sè, è la paura più grande
che abbiamo. Il loro inizio è stato armi in
pugno, per poi passare al dialogo e alla
costituzione di comunità autonome in cui
sperimentare il loro modello, a un certo
punto hanno taciuto. In tanti si sono
arrovellati su questo loro silenzio,
cercandone i significati e studiandolo
come un fenomeno di comunicazione. Un
bell'ossimoro
il
silenzio
come
comunicazione, ricorda John Cage "I
suoni se ne stanno nella musica per
rendersi conto del silenzio che li separa".
Dopo tanta sperimentazione nella Selva
Lacandona, ma anche tanta resistenza,
hanno deciso che Marcos sarebbe morto
e così è stato, lo hanno decretato in una
conferenza stampa e così oggi non esiste
più. Ma loro continuano a essere. Così si
è dissolto un leader che serviva solo a
quelli che hanno bisogno di identificare i
-g.b.-
pensieri e crearsi un capo da seguire,
quel capo non è mai esistito, dietro c'era
una comunità intera, un popolo, che si
muoveva e che vive il proprio quotidiano
in modo diverso. Nella conferenza stampa
Marcos si è autodefinito un ologramma,
destabilizzando quanti hanno creduto in
lui, ma anche liberandoli, dimostrando
loro che hanno sempre agito senza un
capo. Nel piccolo anche in una
cooperativa che lavora silente nel
quotidiano, con persone che svolgono un
ruolo, può bastare un ologramma, se
serve, perchè è il lavoro collettivo che la
manda avanti. Ogni ruolo ha la sua
funzione fondamentale, anche quei ruoli
che non si sanno riconoscere per il
mistero che portano in sè.