Presentazione e panoramica del progetto

CLEANSED: Una metodologia innovative ed integrate per l’uso di sediment fluviali
decontaminate nella produzione vivaistica e per la costruzione di strade
L’attività vivaistica in Italia rappresenta un settore produttivo agrario di primaria importanza per
ricchezza prodotta e per numero di operatori ed aziende attive nel settore, rappresentando il 6.1%
dell’intera produzione agraria. La produzione in valore, secondo i dati ISTAT è stata, nel 2008, di 3
miliardi di euro suddivisa in 1.7 miliardi per fiori e piante in vaso e per quasi 1.4 miliardi per i
prodotti vivaistici quali alberi e arbusti. Nel nostro Paese si contano oltre ventimila aziende che
operano direttamente ed indirettamente nel comparto, localizzate soprattutto in Liguria e Toscana.
Quello Pistoiese è il distretto di produttivo vivaistico più grande d’Europa, ed è in continua
espansione grazie alle favorevoli condizioni
pedo-climatiche
unite
alle
spiccate
professionalità sviluppatesi in oltre un secolo
di fiorente attività.
Oltre la metà della produzione vivaistica
pistoiese è basata su coltivazioni di pieno
campo di piante arboree ed arbustive, che
richiede un pratica intensiva in termini di uso
di energia ed acqua ma anche di suolo. È
stato stimato che la produzione vivaistica, comporti in Europa il consumo di 5.2.106 m3 di suolo
ogni anno. È chiaro che la pratica vivaistica tradizionale non è sostenibile e necessita di innovazione
non rischiare bruschi rallentamenti per mancanza o accresciuti costi di materie prime, o per
l’esclusione da importanti mercati a causa dell’elevata impronta idrica e di C associata a questa
attività. Un grande impatto ambientale del vivaismo è legato all’utilizzo di substrati di a base di
torba, pomice, perlite, vermiculite e terricci di bosco, mescolati in rapporti variabili. La torba
prelevata da torbiere situate ad elevate latitudini (Paesi Baltici, Canada) e, il suo consumo annuale
in Italia negli ultimi anni 20 anni è più che decuplicato, passando da 35.000
a 508.000
tonnellate/anno. Un tale volume di importazioni comporta gravi problemi economici ed ambientali
CLEANSED LIFE12 ENV/IT/000652
legati al disturbo dei delicati ecosistemi d’origine e al trasporto e, preso atto del problema, l’Unione
Europea ha incluso le torbiere fra gli habitat di interesse comunitario (direttiva Habitat, 92/43/CEE).
Questo potrebbe provocare una progressiva mancanza della materia prima dei i substrati vivaistici
d’elezione impattando la produzione. Inoltre, sulla base del regolamento CE 1980/2000 l’attuale
produzione vivaistica non potrà ottenere il marchio comunitario di qualità ecologica ECOLABEL.
Inoltre, la produzione vivaistica di pieno campo realizzata a nel distretto pistoiese comporta
l’espianto delle essenze insieme alla zolla di terra che contiene le radici. Questa pratica implica la
perdita di suolo ricco di sostanza organica ed è stato stimato che la pratica vivaistica nell’Unione
Europea comporti da sola una 5.2 milioni di metri cubi di suolo.
trasporto
produzione
prelievo di torba
non sostenibile!
L’elevata impronta ambientale complessiva della produzione floro-vivaistica basata sull’impiego
torba come substrato di crescita determina la necessità di individuare materiali alternativi per
l’intera filiera produttiva o parti di essa.
Ogni anno in Europa sono dragati 200.000.000 di m3 di sedimenti fluviali, variamente
contaminati, con costi di gestione e trattamento dell’ordine di 7.000 € per tonnellata. Il
rifiuti
progetto CLEANSED applica le conoscenze acquisite in numerosi progetti nazionali ed
internazionali che hanno dimostrato come le fitotecnologie, intese come l’utilizzo di consorzi di
piante, microorganismi ed ammendanti siano in grado di bonificare e convertire i sedimenti dragati
in substrati adatti alla crescita di piante ornamentali o tecnosuoli adatti alla rivegetazione di aree
urbane e brownfields. Pertanto, quando opportunamente applicate, le fitotecnologie rappresentano
più di una messa in sicurezza operativa di suoli e sedimenti dragati contaminati, esse consentono
una valorizzazione di tali materiali, privi di valore commerciale, convertendoli in tecnosuoli adatti
all’allevamento di piante ornamentali di elevato valore estetico ed economico.
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L’attività dimostrativa si svolge nell’area compresa tra le province di Pisa, Pistoia e Firenze,
importante distretto vivaistico ma anche bacino del fiume Arno, alla cui foce (canale dei Navicelli) i
sedimenti sono regolarmente dragati. Nell’ambito del progetto CLEANSED, è valutata anche la
possibilità di utilizzo i sedimenti fitorimediati per la preparazione di materiali idonei all’utilizzo
come fondi stradali e ferroviari, contribuendo quindi alla soluzione di molteplici problemi di natura
economico-ambientale.
dragaggio
fitotrattamento
sostenibile!
test
ciclo dei sedimenti
produzione
Il riutilizzo dei sedimenti in filiera cortissima porta ad un bilancio positivo in termini economici e di
LCA. Questo, approccio integrato capace di coniugare protezione dell’ambiente e produzione
agricola di pregio può e diventare modello di gestione sostenibile dei sedimenti dragati in molte
aree d’Italia e d’Europa.
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