LEZ_IUSM DOPING_2014

COMUNICAZIONE
IMPORTANTE

Lunedì 7 Aprile sono annullate le
lezioni di Psicologia Generale e dello
Sport sia del canale 1 che del canale
2:

Lezione del Prof. F. Di Russo: Aula MA1,
ore 10:00

Lezione della Prof.ssa S. Pitzalis: Aula
MA1, ore 15:30
ASPETTI PSICO-SOCIALI DEL
DOPING NEGLI ADOLESCENTI
CHE PRATICANO SPORT
Prof. Luca Mallia, Ph.D.
[email protected]
Il doping: un fenomeno in
evoluzione lungo la storia (1)

Il doping nasce al di fuori
contesto sportivo

La nascita delle olimpiadi e il
doping nei giochi

Lo sport Moderno: la ripresa del
doping.
Il doping: un fenomeno in
evoluzione lungo la storia (2)

Le grandi guerre e lo sviluppo
delle conoscenze sulle sostanze

Il ruolo dello sport nella guerra
fredda.
Il doping…secondo il CIO
nel 1976

“l’ingestione o l’uso di sostanze non
biologiche, in forma o per via anormale, da
parte di individui sani, con il solo scopo di
migliorare artificialmente e slealmente la
propria prestazione in vista di una gara”

Questa pratica è vietata in ambito sportivo, e il
CIO ha stilato una lista di classi di sostanze e
metodi proibiti e di sostanze soggette a
restrizione, ovvero che possono essere assunte
solo con una notifica scritta del medico alla
federazione di competenza e solo con determinati
metodi. Tale lista viene aggiornata annualmente
Nasce la WADA

Nel 1999, a Losanna durante la prima
Conferenza Mondiale Antidoping indetta
dal CIO ,nasce la WADA (World AntiDoping
Agency), un ente autonomo che:



Nel 2003 stila il Codice Mondiale Antidoping
Aggiorna annualmente la lista di sostanze
antidoping
Accredita i laboratori sparsi per il mondo che
effettuano i controlli Antidoping
Le principali classi di sostanze
dopanti (fonte WADA)
SOSTANZE E METODI SEMPRE PROIBITI
Sostanze:






Agenti Anabolizzanti (p.e. steroidi endogene ed
esogeni, testosterone etc)
Ormoni peptidici, fattori di crescita e sostanze
correlate (p.e. EPO, GH, LH etc)
Beta-2 Antagonisti
Modulatori ormonali e metabolici
Diuretici e altri agenti mascheranti
Metodi:



Manipolazione del sangue e dei suoi componenti
Manipolazione chimica e fisica
Doping genetico
Le principali classi di sostanze
dopanti (fonte WADA)
SOSTANZE E METODI PROIBITI IN
COMPETIZIONE
Sostanze:





Stimolanti (p.e. cocaina, adrenalina etc)
Narcotici (p.e. eroina, morfina)
Cannabinoidi
Glucocorticosteroidi
Le principali classi di sostanze
dopanti (fonte WADA)
SOSTANZE E METODI PROIBITI IN
PARTICOLARI SPORT
Sostanze:


Alcool


p.e. Automobilismo, Motociclismo, Karate, Tiro con l’arco
Beta-Bloccanti

P.e. Tiro con l’arco, biliardo, golf, tiro
Mentre è legale usare:




Integratori salinici
Ferro
Complessi multivitaminici
Integratori proteici



Creatina
Carnitina
Aminoacidi ramificati
Per queste ultime sostanze viene spesso usata la
definizione di “legal PES “(Performance-Enhancing –
Substances)
Motivi per contrastare l’assunzione
di sostanze dopanti



L’uso di sostanze dopanti è vietato per ragioni sia sanitarie che
etiche.
Dal punto di vista sanitario il doping deve essere considerato
come un serio rischio per la salute di chi lo pratica, visto che
sono chiari e dimostrati gli effetti collaterali. Questi dipendono
da diversi fattori, tra cui la tossicità della sostanza assunta, il
suo dosaggio, il metodo di somministrazione, il tempo
per cui l’atleta ne fa uso, le condizioni fisiche dell’atleta
(p.e. Laure,1997).
Dal punto di vista etico il doping è una chiara violazione delle
regole che danneggia la credibilità dei risultati ottenuti.
L’etica sportiva è il principio su cui si fonda la garanzia che a
tutti i partecipanti siano offerte le stesse opportunità di
vittoria. E’ sul rispetto di questo principio che poggia la
regolarità della competizione.
Diversi tipi di sport, motivazioni
differenti verso il doping?

ALTO LIVELLO

SPORT AMATORIALE
Lo sport di alto livello
Perché un atleta di alto livello dovrebbe
decidere di assumere sostanze dopanti?
SPORT AMATORIALE:
Perchè praticarlo?
Divertimento
Effetti sulla salute
Confronto con i propri limiti
Confronto leale
Scoperta delle proprie potenzialità
SPORT AMATORIALE:
Perchè praticarlo?
Divertimento
Effetti sulla salute
Confronto con i propri limiti
Confronto leale
Scoperta delle proprie potenzialità
SPORT AMATORIALE:
Perchè praticarlo?
Divertimento
Effetti sulla salute
Confronto con i propri limiti
Confronto leale
Scoperta delle proprie potenzialità
SPORT AMATORIALE:
Perchè praticarlo?
Divertimento
Effetti sulla salute
Confronto con i propri limiti
Confronto leale
Scoperta delle proprie potenzialità
SPORT AMATORIALE:
Perchè praticarlo?
Divertimento
Effetti sulla salute
Confronto con i propri limiti
Confronto leale
Scoperta delle proprie potenzialità
Perché lo fai?

Date queste motivazioni di base che
spingono a svolgere lo sport amatoriale
“appare” difficile capire perché gli sportivi
si dopano!!!!!
DIFFUSIONE DEL
FENOMENO
La diffusione del doping tra gli adolescenti in
contesti sportivi amatoriali
Evidenti differenze di genere nell’uso di
doping
E in Italia quanto è diffuso il doping
nei contesti giovanili amatoriali?
3492 studenti di scuole
superiori di età compresa
fra i 14 e i 20 anni (età
media =16,5±1,6).
Nel complesso…
Le sostanze più diffuse…
Maschi e femmine usano le sostanze
allo stesso modo?
Fare sport influenza l’uso di
sostanze?
E il livello dello sport?
Aspetti psico-sociali del
fenomeno
Perché assumere sostanze
dopanti nello sport amatoriale??
Per competere?

Dalle tabelle non si notano particolari
differenze tra coloro che svolgono gare e
coloro che, pur praticando sport, non sono
impegnati in alcuna competizione.

Questi dati sembrano suggerire che la
frequenza di uso di sostanze dopanti
nei giovani non vada messo in relazione
al fatto di essere impegnati o meno
nelle gare o con il livello di attività.

L’ossessione della vittoria sportiva non
sembra essere la migliore chiave di lettura
per interpretare il fenomeno Doping nella
popolazione giovanile.
Per l’aspetto fisico,
la forza??


Diversi studi, intervistando ragazzi che
ammettevano l’uso di sostanze dopanti, hanno
richiesto di elencare i motivi del loro
comportamento.
Le spiegazioni fornite possono essere
raggruppate in due ampie categorie:

Aumentare le proprie capacità fisiche (aumento
della forza, della resistenza, della prestazione);

Modificare il proprio aspetto fisico nella direzione
di un aumento della massa muscolare (p.e. Nilsson,
95;Tanner, 95; Violani 99).
Questo ci permette di spiegare perché più
maschi fanno uso di sostanze dopanti?
Ideale di bellezza maschile condiviso:
corpo muscoloso.
Ideale di bellezza femminile condiviso:
corpo snello, esile, aggraziato.


Abbiamo cercato con un secondo studio di
valutare quali variabili legate all’insoddisfazione
per il proprio aspetto fisico si associassero
all’intenzione di fare uso di sostanze dopanti in
un prossimo futuro.
897 studenti (50,1% maschi e il 49,9%
femmine) di diverse regioni italiane di età è
compresa tra i 14 e i 20 anni (età media= 16,6
anni).
L’insoddisfazione per il proprio
corpo
Insoddisfazione
per il proprio corpo
Attenzione eccessiva
all’alimentazione e
all’aspetto fisico



+
+
Intenzione di assumere
sostanze dopanti
Considerando separatamente maschi e femmine il
modello è sempre significativo.
Nelle femmine contribuiscono significativamente
entrambi i predittori,
Nei maschi, l’effetto dell’insoddisfazione per il corpo
non raggiunge la significatività
Uno studio più recente

864 Studenti di
scuole superiore di
età media 16 anni
Hanno compilato
un questionario 2
volte nell’arco di 3
mesi
 Valutare gli effetti di due differenti
DISPOSIZIONI PERSONALI VERSO IL CORPO, la
Tendenza alla Muscolosità e la Tendenza
alla Magrezza, sull’atteggiamento verso il
doping e l’intenzione di utilizzare sostanze
dopanti
Vs
Multigruppo: Maschi (Femmine)
Tendenza alla
Muscolosità
.14 (.08)
R2=.26(.20)
.35 (.21)
Atteggiamento
Positivo verso il
Doping
Tendenza alla
Magrezza
.40 (.38)
.13 (.16)
Il modello è invariante fra i gruppi
Intenzione
(T2: Tre mesi
dopo)
Basta «sapere» per non
doparsi?
Chi si dopa è poco informato
sugli effetti?


Molte campagne preventive contro l’uso si
sostanze dopanti si basano sull’idea che fornendo
all’atleta informazioni accurate sugli effetti nocivi
del doping per la salute si possano modificare gli
atteggiamenti e quindi ridurre il comportamento di
abuso.
Anshell e Russel (1997) hanno studiato le
conoscenze di un gruppo di circa 300 sportivi
di differenti fasce d’età, livello di
scolarizzazione e livello agonistico sugli effetti
collaterali delle sostanze dopanti. Le
conoscenze degli sportivi erano valutate attraverso
un questionario dove erano riportati affermazioni
sugli effetti di tali sostanze, in alcuni casi
dimostrati scientificamente in altri falsi anche se
plausibili.
Chi si dopa è poco informato
sugli effetti?
I risultati di questo studio di Anshell e Russel
mostrano che:
a) le conoscenze sugli effetti collaterali delle sostanze
è indipendente sia dal livello di scolarizzazione
degli atleti che dal livello agonistico raggiunto;
b) la correlazione tra conoscenze sugli effetti
delle sostanze e intenzione (autoriferita) di
usarle è sostanzialmente nulla (r = -0.04). °°°
 Nonostante le conoscenze sugli effetti collaterali a
lungo termine, tra le aree di preoccupazione più
citate da giovani che fanno uso di sostanze
dopanti ci sono lo sviluppo di acne, la percezione
di particolare nervosismo, aggressività,
difficoltà di sonno.
Cosa studiare, allora, per
capire il perché gli
adolescenti decidono di
usare sostanze dopanti?
Usiamo due cornici
teoriche che hanno
permesso in passato di
studiare e capire altri
comportamenti a rischio
La Teoria del Comportamento
Pianificato (Ajzen)
La teoria Social-Cognitiva
(Bandura)
La teoria del comportamento
pianificato (TPB)
Credenze
comportamentali
Credenze
Normative
Credenze sul
controllo
Atteggiamenti
Norme
Soggettive
Controllo
Comportamentale
percepito
Intenzione
La teoria del comportamento
pianificato (TPB)
Secondo questo modello il migliore predittore del
comportamento è l’intenzione di metterlo in atto.
Essa poggia su :
1) Gli atteggiamenti:
il grado in cui una persona valuta in modo
favorevole o sfavorevole il comportamento. Alla
base ci sono le credenze comportamentali, che
fanno riferimento ai vantaggi o agli svantaggi che
l’individuo ritiene associati con il comportamento.
La teoria del comportamento
pianificato (TPB)
2) Le norme soggettive:
la pressione sociale percepita dall’individuo per
mettere in atto quel comportamento. Alla base
ci sono le credenze normative, che si riferiscono
alla
probabilità
che
persone
“rilevanti”
approvino o disapprovvino il comportamento.
3) Il controllo comportamentale percepito:
la percezione di facilità o difficoltà percepita di
attuare il comportamento, che si ritiene che
rifletta l’esperienza passata. Alla base ci sono le
credenze sul controllo, ovvero la percezione
degli elementi di facilitazione o ostacolo alla
messa in atto del comportamento.
Applicazione della teoria del
comportamento pianificato al doping
Per me doparsi per migliorare
la propria prestazione
è Vantaggioso, Salutare, Saggio etc
Penso che le persone per
me importanti
approverebbero se io
usassi sostanze dopanti per
migliorare la mia
prestazione
Usare sostanze dopanti dipende
solo dalla mia volontà
Intenzione di usare
Sostanze dopanti
In un prossimo futuro
La Teoria Social
Cognitiva
Obiettivi personali:
dimagrire, aumentare le
proprie abilità fisiche
P
Tizio
Risultati:
dimagrire,
maggiori
abilità
fisiche
Aspettative del
risultato
C
Fare Sport
A
Compagni;
Allenatore;
Contesto
sociale.
Auto-efficacia
La Teoria Social
Cognitiva
Obiettivi personali:
dimagrire, aumentare le
proprie abilità fisiche
P
Tizio
Risultati:
dimagrire,
maggiori
abilità
fisiche
C
Assumere
sostanze
dopanti
Aspettative del
risultato
A
Compagni;
Allenatore;
Contesto
sociale.
Auto-efficacia
La teoria social cognitiva
L’autoefficacia auto-regolativa
La capacità percepita di riuscire a
resistere/evitare (auto-regolarsi) di assumere
sostanze dopanti a fronte di pressioni esterne a
farlo (p.e. vincere, migliorare l’aspetto fisico,
seguire i suggerimenti di altri significativi, etc..).
Ad esempio…. essere capaci di…
 ….“Evitare di fare uso di sostanze proibite,
nonostante i suggerimenti di altre persone “
 …”Evitare di prendere sostanze proibite in vista di
una competizione, anche se sai che la farai
franca”

La violazione di norme etiche
nel doping

Il Doping non è solo un comportamento
dannoso per la propria salute, esso viola
anche le norme etiche su cui si fondano
le competizioni sportive.

CHI FA USO DI DOPING E’ PRIVO DI
MORALE?

Uso di meccanismi di giustificazione
(disimpegno morale)
Chi usa sostanze
proibite nello sport non
deve essere condannato,
dal momento che la
nostra società vuole
prestazioni sempre
migliori
Prendere sostanze che
rendono il corpo più
muscoloso non è grave
poiché chi lo fa non
danneggia nessuno
Chi non è disposto
a tutto per
primeggiare nello
sport, merita di
essere battuto
Giustificazione morale
Confronto vantaggioso
Etichettamento eufemistico
Minimizzazione, non
considerazione o
distorsione delle
conseguenze
Deumanizzazione
Attribuzione di biasimo
Condotta
riprovevole
Effetti
nocivi
Vittima
Spostamento delle responsabilità
Diffusione delle responsabilità
Non è colpa di chi
prende sostanze vietate
nello sport, ma è colpa di
chi li spinge a farlo
Una terza ricerca
1030 giovani di
età compresa tra i
14 e i 19 anni
(media=15,95
anni; DS = 1,54
anni) contattati in
10 scuole differenti
d’Italia.
Obiettivo
Integrare la Teoria del Comportamento
Pianifica e la Teoria Social-cognitiva per
prevedere a) l’intenzione di usare sostanze
b) l’uso di sostanze dopanti a distanza di 3
mesi
+
+
+
+
+
+
E possibile Intervenire?
+
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+