La trombosi e i farmaci antitrombotici

trombosi e
antitrombotici
La medicina
è una
scienza
sociale e la
politica non
è altro che
medicina su
larga scala
la lista della spesa
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
a
b
c
d
e
f
g
h
i
pazienti
j
k
l
m
n
o
prescrizioni
p
q
r
s
t
u
spesa/10
v
w
x
y
z
Ognuno di noi, più o meno
consapevolmente, prescrive
ogni giorno una media di
dieci confezioni di farmaci
che agiscono sulla
coagulazione
Patologie causa di prescrizioni di antitrombotici
Antiaggreganti
cardiop
isch cerebr
arteriop
Anticoagulanti
Eparine
valvulopatie
fibr atriale
embolia polm
tvp
embolia polm
tvp
allettamento
f.a.
interv chir
interv ort
Ipercoagulabilità
• La fibrillazione atriale, l’aritmia attualmente piu’ comune,
ha una fisiopatologia complessa cui non e’ estranea
l’attivazione del sistema neuroormonale e della flogosi
• Lo sviluppo della trombosi all’interno della cavita’ atriale e’
attribuibile alle componenti gia’ evidenziate da Virchow e
tutte rappresentate anche in corso di FA
• La composizione del trombo rende ragione della sua
relativa lassita’ e della possibilita’ che grossi frammenti
migrino nella circolazione sistemica e soprattutto in quella
cerebrale.
• Lo stroke cardioembolico e’ la complicanza piu’ temibile
della FA, gravata da elevata mortalita’ e disabilita’ residua,
e, pertanto, meritevole di un trattamento preventivo
«aggressivo»
• 1. I trombi che si formano all’interno di una camera
cardiaca di aumentate dimensioni e con stasi circolatoria
sono piu’ grandi di quelli che si manifestano in altri
distretti
• 2. Di conseguenza lo stroke cardioembolico e’ quello
caratterizzato dalla maggiore distruzione di tessuto
cerebrale con conseguente elevata mortalita’ o disabilita’
residua
• 3. In letteratura la mortalita’ intra-ospedaliera associata
allo stroke cardioembolico e’ riportata in una percentuale
variabile dal 6 al 27%
anticoagulanti
•Warfarin
•Eparina
•EBPM
•Fondaparinux
•Dabigatran
•Rivaroxaban
. warfarin
antiaggreganti
aspirina
clopidogrel
ticlopidina
dipiridamolo
Cilostazolo
abcximab
aspirina
• clopidogrel
• ticlopidina
abcximab
• dipiridamolo
• cilostazolo
L’azione degli antipiastrinici si realizza attraverso
due meccanismi principali:
• (1) inibizione dell’attivazione piastrinica
• farmaci che interferiscono con il metabolismo
dell’acido arachidonico;
• farmaci che interferiscono con la via adenosina
di-fosfato (ADP) dipendente dell’a ttivazione
piastrinica;
• inibitori delle fosfodiesterasi (PDE);
• inibitori del recettore per la trombina];
• (2) inibizione dell’aggregazione piastrinica
(inibitori della GP IIb/IIIa).
-aspirina inibisce la produzione di trombossano
A2 per inibizione irreversibile della ciclossigenasi1 piastrinica. Tale inibizione avviene per cessione
del gruppo acetilico dall'acido acetilsalicilico alla
ciclossigenasi.
-clopidogrel e la ticlodipina agiscono invece
inibendo la via innescata dal legame ADPrecettore.
-dipiridamolo (un vasodilatatore) inibisce la
captazione di adenosina e l'attività delle
fosfodiesterasi del cGMP.
-cilostazolo inibisce le fosfodiesterasi e possiede
un'attività vasodilatatrice analoga al dipiridamolo
Meccanismi d’azione
• Anticoagulanti Warfarin, acenocumarolo
non bloccano la cascata della coagulazione
ma inibiscono a monte la formazione dei
fattori della coagulazione vitamina K
dipendenti (fattore II, VII, IX e X).
Meccanismi d’azione
• Dabigatran esercita l'attività
anticoagulante come potente inibitore
diretto, competitivo, reversibile della
trombina
• agisce inibendo sia la trombina libera
circolante che quella legata al coagulo di
fibrina ed è anche in grado di ridurre
l'aggregazione piastrinica stimolata dalla
trombina.
Meccanismi d’azione
• Rivaroxaban è il primo anticoagulante che
agisce come un inibitore diretto del fattore
Xa, attivo per via orale. Il farmaco è
utilizzato per la prevenzione del
tromboembolismo venoso a seguito di
alcuni interventi chirurgici di tipo
ortopedico e nella pratica clinica durante il
ciclo di trattamento con rivaroxaban, non è
necessario un monitoraggio dei parametri
della coagulazione.
Meccanismi d’azione
• L'eparina si lega naturalmente a un
fattore del sangue, l'antitrombina III,
un enzima inibitore che a seguito del
legame con l'eparina stessa cambia
conformazione esponendo il suo sito
attivo. L'AT-III attivata a sua volta
inattiva la trombina (Fattore IIa), il
Fattore X, e altre proteasi coinvolte
nella coagulazione del sangue.
Meccanismi d’azione
•Il fondaparinux si lega
solamente all’antitrombina,
inducendo un cambio
conformazionale che ne
moltilipica l’affinità per il Xa di
circa 300 volte.
Meccanismi d’azione
• L'enoxaparina presenta, rispetto
all'eparina naturale, un netto aumento del
rapporto tra l'attività anti-Xa e quella antiIIa,
• La dalteparina sembra inibire
selettivamente i fattori della coagulazione
attivati (Xa, XIIa, callicreina) con un effetto
modesto sul tempo di protrombina
Meccanismi d’azione
• La nadroparina calcica agisce
come inibitore dei fattori della
coagulazione.
La molecola possiede una forte
attività anti-fattore Xa e una
debole attività anti-fattore IIa
Meccanismi d’azione
• Le varie eparine a basso peso molecolare
EBPM differiscono fra loro per la modalità
di produzione, il peso molecolare, il grado
di solfatazione, l'inibizione relativa del
fattore Xa, l'inibizione della trombina, le
dosi terapeutiche.
Conseguentemente l'intercambiabilità fra
le diverse molecole deve essere evitata
Terapia antipiastrinica LG ESC
Nei pazienti con malattia
aterosclerotica, i farmaci che agiscono
sulle piastrine determinano una
significativa riduzione della mortalità
per tutte le cause, della mortalità
vascolare e dell’IM e ictus non fatali.
Terapia antipiastrinica LG ESC
• L’aggiunta del clopidogrel ha
dimostrato effetti favorevoli nelle
sindromi coronariche acute.
• In presenza di malattia aterosclerotica
cronica stabile, la terapia combinata
aspirina + clopidogrel non offre alcun
beneficio in termini di IM, ictus e morte
per MCV ed è associata ad aumentato
rischio emorragico.
Terapia antipiastrinica LG ESC
• Nei soggetti asintomatici,
l’aspirina si è dimostrata in grado
di ridurre gli eventi infartuali e la
mortalità per CI a fronte, tuttavia,
di un aumento di ictus emorragico
e sanguinamento
gastrointestinale.
Terapia antipiastrinica
Aspirina.
È indicata nei seguenti casi:
• (1) nei pazienti con MCV clinicamente nota
(inclusi i diabetici) in assenza di
controindicazioni; è raccomandato un
trattamento continuativo a bassi dosaggi (75150 mg/die);
• (2) nei soggetti asintomatici, quando il rischio di
mortalità cardiovascolare a 10 anni è
notevolmente elevato e l’ipertensione è ben
controllata.
Clopidogrel.
È indicato nei seguenti casi:
• (1) in presenza di intolleranza
all’aspirina;
• (2) in aggiunta all’aspirina per 9-12
mesi nei pazienti con sindrome
coronarica acuta;
• (3) l’associazione aspirina +
clopidogrel non è raccomandata di
routine nella malattia aterosclerotica
cronica stabile.
• Anticoagulazione
•L’anticoagulazione
sistemica, soprattutto in
associazione con aspirina,
è indicata nei pazienti
postinfarto ad aumentato
rischio di eventi
tromboembolici
Profilassi TEV
•L’approccio
individualizzato alla
profilassi del TEV si basa
sulla stima del rischio nel
singolo paziente.
Profilassi TEV
fattori di alto grado
• • storia personale di TEV;
• • trombofilia congenita (deficit di antitrombina, proteina C,
proteina S, omozigosi per fattore V
• Leiden o protrombina G20210A o doppia eterozigosi);
• • sindrome da anticorpi antifosfolipidi;
• • emiplegia o paraplegia da danno neurologico;
• • cancro in fase attiva;
• • sindrome mieloproliferativa;
• • chemioterapia o radioterapia;
• • insufficienza respiratoria con NIV (ventilazione non invasiva);
• • scompenso cardiaco classe NYHA III/IV;
• • sepsi;
• • gravidanza o puerperio (<6 settimane
Profilassi TEV
fattori di basso-medio grado
• • storia familiare di TEV;
• • obesità (IMC >30);
• • uso di pillola contraccettiva o terapia ormonale sostitutiva
post-menopausa (già dal primo mese di assunzione e per 30
giorni dalla sospensione);
• • trombofilia congenita eterozigote (eterozigosi per fattore V
Leiden o protrombina G20210A);
• • varici importanti (insufficienza venosa cronica);
• • malattia infiammatoria cronica intestinale;
• • insufficienza respiratoria o BPCO riacutizzata;
• • presenza di CVC;
• • sindrome nefrosica;
• • recente (<1 mese) chirurgia e/o trauma;
• • infarto miocardio acuto;
• • malattia infettiva acuta.
• Immobilità >3gg
• Età >75 medio >60 basso
Profilassi TEV
Metodi Farmacologici
• in linea generale sono da preferire
le eparine a basso peso
molecolare (EBPM) per
• minor rischio di piastrinopenia da
eparina e più vantaggiosa
somministrazione (un’iniezione
invece che due o tre al giorno).
Profilassi TEV
• Caratteristica delle EBPM è quella di avere
un’attività anti-fattore Xa maggiore
dell’attività antitrombinica (4:1, rispetto a 1:1
dell’ENF). Questa proprietà, in teoria, è
molto favorevole per l’attività di profilassi,
perché l’inibizione di una molecola di fattore
Xa porta alla mancata generazione di 50
molecole di trombina. Non è necessario il
monitoraggio di laboratorio. Il picco di attività
anti-fattore Xa si raggiunge dopo 4 ore dalla
somministrazione.
Profilassi TEV
• Il fondaparinux, inibitore selettivo del fattore
Xa, è un pentasaccaride sintetico contenente
unicamente le 5 unità saccaridiche capaci di
interagire con l’antitrombina per ottenere
un’inibizione ottimale del fattore Xa.
• Non si lega alle proteine plasmatiche e induce
raramente trombocitopenia da eparina
• Ha una lunga emivita (17-20 ore) ed è
eliminato interamente per via renale.
• Lo si somministra sottocute una sola volta al
giorno
Profilassi TEV
NAO
• Hanno dimostrato di essere efficaci e sicuri
nella prevenzione del TEV in chirurgia
elettiva protesica di anca e ginocchio.
• In particolare, rivaroxaban ha dimostrato
maggiore efficacia rispetto alle EBPM, con
una sicurezza sovrapponibile
• dabigatran è risultato essere non inferiore
alle EBPM in termini sia di efficacia sia di
sicurezza.
Profilassi TEV
• L’aspirina non deve essere utilizzata
come profilassi anti-TEV, come del
resto è esplicitato dalla scheda tecnica
e dalle linee guida.
• I dicumarolici (TAO) non dovrebbero
essere utilizzati in quanto difficili da
gestire e da mantenere in un range di
anticoagulazione terapeutico (INR
compreso tra 2 e 3).
Profilassi TEV
controindicazioni
• Le controindicazioni all’uso di una profilassi
farmacologica del TEV sono riportate come assolute o
relative, ma anche sulla definizione di quelle assolute ci
sono discordanze fra le indicazioni riportate nelle diverse
linee guida.
• per le linee guida NICE un numero di piastrine
<20.000/uL è una controindicazione assoluta
• per le linee guida di Intensive Care il cutoff di
controindicazione assoluta per piastrinopenia si innalza a
<50.000/uL.
Profilassi TEV
ictus
• Ancora più incerte sono le indicazioni per l’uso della
profilassi farmacologica per il TEV nei pazienti con ictus
emorragico e/o ischemico.
• in pazienti con ictus ischemico la profilassi farmacologica
va iniziata a non più di 48 ore dall’evento, dato
l’elevatissimo rischio di TEV.
• Per i pazienti con ictus emorragico l’indicazione non è
definita in criteri temporali precisi, per la necessità di
valutare l’andamento del rischio emorragico su dati clinici
e strumentali.
Controindicazioni assolute
Transitorie:
• - sanguinamenti in atto (cerebrale e/o gastrointestinale
e/o genito-urinario);
• - piastrinopenia (<20.000/L);
• - interventi neurochirurgici o chirurgia oculare;
• - puntura lombare, anestesia lombare o epidurale nelle 4
h precedenti o prevista nelle 12 ore successive alla
somministrazione.
• Per piastrinopenie fra 20.000 e 50.000 è indicata la
valutazione individuale del rapporto rischio
emorragico/rischio trombotico.
Permanenti:
• - coagulopatie congenite non trattate (NICE 2010)
(emofilia e malattia di von Willebrand grave).
Has-Bled Score > 3 = Rischio elevato
Profilassi TEV
Controindicazioni relative
• • coagulopatie acquisite (insufficienza epatica nella quale
un aumento INR >1,5 si può combinare con
piastrinopenia);
• • metastasi cerebrali o angiomi cerebrali a rischio
sanguinamento
• • ictus emorragico/ischemico;
• • emorragie gastriche e/o genito-urinarie o oculari nei 14
gg precedenti;
• • ipertensione arteriosa III grado (230/120 mmHg) (NICE
2010);
• • endocardite infettiva acuta (a eccezione di quelle
relative a protesi meccaniche).
Profilassi TEV
controlli
Esami ematochimici essenziali per la valutazione del rischio
emorragico :
• • emocromo, per determinazione di:
• a) numero piastrine
• b) valore emoglobina (valori <10g/dL o inferiori possono
indurre il sospetto di sanguinamento in atto o recente,
soprattutto se gli eritrociti sono microcitici e ipocromici)
• • assetto coagulativo per determinazione di:
• - tempo di protrombina (PT)
• - tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT)
• - livelli plasmatici di fibrinogeno
Profilassi embolie in FA
I
NOSTRI
DATI
della AFT Casentino AUSL8
eparine
embolie polm
tv
f.a.
interv chir/ort
25
20
15
10
5
0
a b c d e f g h i
j k l m n o p q r s t u v w x y z
eparine
embolia polm
tv
f.a.
interc chir/ort
anticoagulanti
40
35
30
25
valvulopatie
20
fibr atriale
embolia polm
15
tvp
10
5
0
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
m
n
o
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
z
anticoagulanti
valvulopatie
fibr atriale
embolia polm
tvp
antiaggreganti
140
120
100
80
60
40
20
0
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
rischio emboligeno cardiaco
k
l
m
n
o
ischemia cerebrovascolare
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
arteriopatie periferiche
antiaggreganti
cardiop
isch cerebr
arteriop
z
antiaggreganti
1000
900
800
700
600
maschi
500
femmine
400
300
200
100
0
0-16
17-45
46-65
66-85
>85
eparine
350
300
250
200
maschi
150
femmine
100
anticoagulanti
140
50
0
120
0-16
100
maschi
80
femmine
60
40
20
0
0-16
17-45
46-65
66-85
>85
17-45
46-65
66-85
>85
spesa pro capite per antitrombotici
35
30
25
20
15
10
5
0
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z
2013 spesa per classi
20000
18000
16000
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
antiaggreganti
m n
o
eparine
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
z
u
v
w
x
y
z
anticogulanti
2013 spesa per paziente trattato
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
antiaggreganti
l
m
n
eparine
o
p
q
r
s
anticoagulanti
t
spesa per classe
antiaggreganti
180000
eparine
160000
140000
120000
100000
80000
60000
anticoagulanti
40000
20000
0
spesa per anno per paziente trattato
250
200
150
100
50
0
antiaggreganti
eparine
anticoagulanti
antitrombotici complicanze
antiaggreganti
400
300
350
250
300
200
250
150
200
100
150
50
100
0
50
sanguinamenti
anemie
m.acido corr
0
sanguinamenti
anemie
anticoagulanti
eparine
gastropatie
80
70
60
35
50
30
40
30
25
20
20
10
15
0
sanguinamenti
10
5
0
sanguinamenti
anemie
m.acido correlate
anemie
m.acido correlate
300
complicanze delle tre classi
250
200
antiaggreganti
150
anticoagulanti
eparine
100
50
0
sanguinamenti
anemie
m.acido corr
12
complicanze sul numero di trattati
10
8
antiaggreganti
6
anticoagulanti
eparine
4
2
0
sanguinamenti
anemie
m.acido corr
emocromo
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
INR
1200
1000
800
600
400
200
0
INR
con risult
norm
basso
alto
senza
GRAZIE