NOTIZIE DI Parrocchia “Gesù Lavoratore”- Giarre, P. Fleming tel. 095933166 Anno X, n. 2 – Marzo 2014 www.gesulavoratoregiarre.it E-mail – [email protected] LA GIOIA DELLA CONVERSIONE Inizia la Quaresima, tempo privilegiato che, attraverso quaranta giorni ci condurrà fino alla gioia pasquale. In questo tempo ci viene richiesto uno spirito di penitenza perché andando all’essenziale possiamo aprire il cuore alla grazia e rispondere all’appello di Dio che in Cristo Gesù nostro Signore ci chiama alla Conversione. Ma in cosa consiste, la Conversione? La conversione non consiste anzitutto in cose penose da fare o da vivere, ed è ancora meno una iniziativa personale. E’ dono ricevuto, per lo più con nostra grande sorpresa. La conversione è risposta a un appello che viene dall’alto, appello a vivere del Regno che ci sorpassa, ci precede e abita tra noi. “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino: convertitevi, e credete nel Vangelo.” Un appello che va vissuto con “gioia”, la gioia che scaturisce dal sentire la voce di Dio che a noi si rivolge come “Padre”. Le parole penitenza e conversione, nella Bibbia, sono simili. Significano: rivolgersi verso. Convertirsi è rivolgersi verso Dio. Mentre il cuore dell’uomo può essere preso e soggiogato da tanti desideri o bisogni, pur pienamente legittimi, ecco che Dio lo sorprende per orientarlo verso lui e ordinare tutte le cose in lui, per lui e con lui. Avere il cuore rivolto a Dio, inclinare il proprio cuore verso il Signore, è il grande desiderio e l’ideale di ogni credente. Lo stupendo salmo 119 (118) che canta le lodi della Legge divina si esprime così: “Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno … Ho piegato il mio cuore a compiere i tuoi decreti, in eterno, senza fine.” Il salmista sa perfettamente che la conversione, rivolgere il cuore a Dio, è un dono. La sua lunga e perseverante preghiera domanda insistentemente il dono della conversione. Questo dono è la conseguenza dell’iniziativa divina che ci viene incontro per farci uscire dalle nostre miserie, tra cui la più grande è quella di avere il cuore distolto da lui. Ora, conservare il cuore o- rientato verso il Redentore non è una grazia da meno. Il popolo ebreo fa l’esperienza di essere un popolo dalla dura cervice. Grideranno al Signore dopo l’esilio di Babilonia, esilio che considerano una conseguenza della loro infedeltà: “Mi hai castigato, e io ho subito il castigo come un torello non domato. Fammi ritornare, e io ritornerò, perché tu sei il Signore, mio Dio!” E, a prova che la conversione è un dono indispensabile per realizzarsi, Dio in persona si impegna a cambiare il cuore di pietra in cuore di carne perché aderisca a lui senza riserve: “Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio:” Dio ha realizzato la sua promessa nel suo Figlio Gesù: “ ...la sua grazia è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte, e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo.” In Gesù, il nostro cuore è restaurato, guarito, trasfigurato. Sono questi i temi fondamentali del cammino quaresimale che ci conduce, attraverso la riscoperta del nostro Battesimo, alla piena configurazione con il Signore Gesù. La Conversione è un dono che però va condiviso in un’esperienza di Comunità. Nessuno di noi può andare al Signore da solo. Egli ci chiama a condividere il dono della Fede all’interno di una Comunità dove insieme siamo chiamati a pregare gli uni per gli altri e insieme a pregare per i “poveri peccatori” secondo una bella espressione della Vergine Immacolata che a Lourdes invita Bernadette proprio a questo esercizio di preghiera: “pregare per i poveri peccatori”. Abbiamo visto che la conversione è un atto della da Dio che attira a sé ogni uomo. Impegnarsi a pregare per i peccatori è domandare la grazia, per gli increduli come noi, di aclibertà dell’uomo ma anche un dono ricevuto cettare di aprire il nostro cuore a Dio, di lasciarlo “imbeversi di grazia” secondo una espressione di Paul Claudel. In nome della nostra misteriosa solidarietà in umanità, che fa sì che noi siamo tutti frutto di una relazione e di tutte le relazioni che noi tessiamo tra noi, poiché nessuno è un’isola, L a preghiera è l’azione più forte della vita umana: atto che è l’espressione della misteriosa trasformazione del cuore della persona per essere di Dio. La preghiera è un dono dello Spirito Santo che non ha altro scopo che di contemplare il mistero di Cristo e di farvici penetrare per diventare conformi al Signore. La conversione è preghiera e solidarietà nella dipendenza filiale dalla grazia. La preghiera è un dono più forte del peccato e dell’indurimento dei nostri cuori orgogliosi. La conversione, che ci porta alla preghiera, è una pratica coraggiosa per strapparsi da ciò che disorienta la nostra vita, è la scelta coraggiosa di portare con Gesù e in unione con lui ciò che pesa e deforma la nostra vita per lasciarlo sulla croce e per rivestirci dell’uomo nuovo risorto con Cristo a vita nuova. Mi auguro che il prezioso tempo che ci viene offerto in questa Quaresima provochi in ciascuno di noi una generosi risposta all’appello evangelico: “Convertitevi e credete al Vangelo!” Così potremo celebrare con immensa gioia la Pasqua di Gesù in cui ogni credente rinasce a vita nuova e d è investito dallo Spirito santificatore che fa di ognuno di noi un “figlio amato” dal Signore verso cui non cessa di rivolgere il suo sguardo con la certezza di incontrare il volto della sua divina Misericordia. Don Nino Russo Notizie di Comunità Pagina 2 Avvisi - Avvisi Settore Catechesi Animazione della messa domenicale da parte dei ragazzi del catechismo Ogni Domenica di Quaresima i vari gruppi di catechismo animeranno la liturgia Eucaristica delle ore 11,30; sarà l’occasione per presentare i vari gruppi di ragazzi che riceveranno i sacramenti nel corso di quest’anno pastorale e verranno consegnati i vari “Segni” che segnano le tappe del Cammino di fede dei ragazzi. Domenica 09 Marzo Animeranno la S. Messa i ragazzi dei gruppi catechistici del Mercoledì: Catechisti: Rosano, Cavallaro E., Sempreviva, Mongiovì Domenica 16 Marzo Animeranno la S. Messa i ragazzi dei gruppi catechistici del Giovedì. Catechisti: Tricomi, Nisi, Samperi, Sempreviva/Pilier, Cardea/Bombara, Di Giunta/Ignoto, Testa. Domenica 23 Marzo Animeranno la S. Messa i ragazzi dei gruppi catechistici del Sabato 1° Turno Catechisti: Russo. Sapienza/Pennisi, Lizzio, Vasta/Cavallaro Domenica 30 Marzo Animeranno la S. Messa i ragazzi dei gruppi catechistici del Sabato 2° Catechisti: Messina, Spinella/Maniscalco, Blancato C., Gulisano Domenica 6 Aprile Animeranno la S. Messa i ragazzi dei gruppi catechistici del Sabato 3° Catechisti: Blancato S. Blancato C. Blancato L., Marano INCONTRI CON I GENITORI dei fanciulli del catechismo QUARESIMA Mercoledì 5 Marzo LE CENERI Giorno di Digiuno e di Astinenza dalla carne. Nelle SS. Messe delle ore 09,00 e delle 18,30 saranno imposte le Sacre Ceneri. Inizieremo così il cammino penitenziale della Quaresima che ci condurrà fino alla gioia pasquale CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE Sabato 08 Marzo: Catechista Marano P. Giovedì 13 Marzo: Catechista Samperi K Sabato 15 Marzo : Maniscalco/Spinella VIA CRUCIS Ogni Venerdì di Quaresima celebreremo il pio esercizio della Via Crucis. Ore 17,30 S. Rosario Ore 18,00 - Via Crucis meditata SABATO 22 MARZO ore 15,30 - Gruppi II e III Elentare SABATO 29 MARZO ore 15,30 - Gruppi di IV e V Elementare Ore 18,30 - S. Messa SABATO 05 APRILE ore 15,30 - Gruppi di I/II/III Media Nei mercoledì di Quaresima celebreremo il pio esercizio della Via Crucis nei quartieri della parrocchia secondo il seguente calendario: CELEBRAZIONI CATECHISTICHE Ore 21,00 - Via Crucis dei lavoratori Mercoledì 26 MarzoPRIMA COMUNIONE: Via Liguria -Via Romagna Domenica 25 Maggio - Catechista Cavallaro E. Domenica 01 Giugno - Catechisti: Cardea/Bombara - Gulisano Mercoledì 2 - Domenica 08 Giugno - Cavallaro L. /Vasta Via Settembrini 100, Prolung. Via Romagna, MERCOLEDÌ 19 MARZO CRESIME: Sabato 26 Aprile - Cresima GRUPPO ADULTI ore 19,30 Sabato 10 Maggio - Catechista: Russo C. - ore 19,00 Domenica 11 Maggio - Catechista: Messina C. ore 11,30 Sabato 17 Maggio: Catechista: Rosano E. - ore 19,00 Solennità di S. Giuseppe SS. Messe ore 9,00 e 18,30 Notizie di Comunità Pagina 3 Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (cfr 2 Cor 8,9) Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2014 Cari fratelli e sorel- «impenetrabili ricchezze di Cristo» no idoli, si antepongono questi all’esigenza di una equa distribuzione delle ricchezze. Perle, (Ef 3,8), «erede di tutte le cose» (Eb 1,2). «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). L’Apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi nell’aiutare i fedeli di Gerusalemme che si trovano nel bisogno. Che cosa dicono a noi, cristiani di oggi, queste parole di san Paolo? Che cosa dice oggi a noi l’invito alla povertà, a una vita povera in senso evangelico? La grazia di Cristo Anzitutto ci dicono qual è lo stile di Dio. Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Cristo, il Figlio eterno di Dio, uguale in potenza e gloria con il Padre, si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi (cfr Fil 2,7; Eb 4,15). È un grande mistero l’incarnazione di Dio! Ma la ragione di tutto questo è l’amore divino, un amore che è grazia, generosità, desiderio di prossimità, e non esita a donarsi e sacrificarsi per le creature amate. La carità, l’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio ha fatto questo con noi. Gesù, infatti, «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (Gaudium et spes, 22). Lo scopo del farsi povero di Gesù non è la povertà in se stessa, ma – dice san Paolo – «...perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Non si tratta di un gioco di parole, di un’espressione ad effetto! E’ invece una sintesi della logica di Dio, la logica dell’amore, la logica dell’Incarnazione e della Croce. Dio non ha fatto cadere su di noi la salvezza dall’alto, come l’elemosina di chi dà parte del proprio superfluo con pietismo filantropico. Non è questo l’amore di Cristo! Quando Gesù scende nelle acque del Giordano e si fa battezzare da Giovanni il Battista, non lo fa perché ha bisogno di penitenza, di conversione; lo fa per mettersi in mezzo alla gente, bisognosa di perdono, in mezzo a noi peccatori, e caricarsi del peso dei nostri peccati. E’ questa la via che ha scelto per consolarci, salvarci, liberarci dalla nostra miseria. Ci colpisce che l’Apostolo dica che siamo stati liberati non per mezzo della ricchezza di Cristo, ma per mezzo della sua povertà. Eppure san Paolo conosce bene le Che cos’è allora questa povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi? È proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a noi come il Buon Samaritano che si avvicina a quell’uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada (cfr Lc10,25ss). Ciò che ci dà vera libertà, vera salvezza e vera felicità è il suo amore di compassione, di tenerezza e di condivisione. La povertà di Cristo che ci arricchisce è il suo farsi carne, il suo prendere su di sé le nostre debolezze, i nostri peccati, comunicandoci la misericordia infinita di Dio. La povertà di Cristo è la più grande ricchezza: Gesù è ricco della sua sconfinata fiducia in Dio Padre, dell’affidarsi a Lui in ogni momento, cercando sempre e solo la sua volontà e la sua gloria. È ricco come lo è un bambino che si sente amato e ama i suoi genitori e non dubita un istante del loro amore e della loro tenerezza. La ricchezza di Gesù è il suo essere il Figlio, la sua relazione unica con il Padre è la prerogativa sovrana di questo Messia povero. Quando Gesù ci invita a prendere su di noi il suo “giogo soave”, ci invita ad arricchirci di questa sua “ricca povertà” e “povera ricchezza”, a condividere con Lui il suo Spirito filiale e fraterno, a diventare figli nel Figlio, fratelli nel Fratello Primogenito (cfr Rm 8,29). È stato detto che la sola vera tristezza è non essere santi (L. Bloy); potremmo anche dire che vi è una sola vera miseria: non vivere da figli di Dio e da fratelli di Cristo. La nostra testimonianza Potremmo pensare che questa “via” della povertà sia stata quella di Gesù, mentre noi, che veniamo dopo di Lui, possiamo salvare il mondo con adeguati mezzi umani. Non è così. … Ad imitazione del nostro Maestro, noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle. La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza. Possiamo distinguere tre tipi di miseria: la miseria materiale, la miseria morale e la miseria spirituale. La miseria materiale è quella che comunemente viene chiamata povertà e tocca quanti vivono in una condizione non degna della persona umana: privati dei diritti fondamentali e dei beni di prima necessità quali il cibo, l’acqua, le condizioni igieniche, il lavoro, la possibilità di sviluppo e di crescita culturale. Di fronte a questa miseria la Chiesa offre il suo servizio, … per andare incontro ai bisogni e guarire queste piaghe che deturpano il volto dell’umanità. Nei poveri e negli ultimi noi vediamo il volto di Cristo; amando e aiutando i poveri amiamo e serviamo Cristo. Il nostro impegno si orienta anche a fare in modo che cessino nel mondo le violazioni della dignità umana, le discriminazioni e i soprusi, che, in tanti casi, sono all’origine della miseria. Quando il potere, il lusso e il denaro diventa- tanto, è necessario che le coscienze si convertano alla giustizia, all’uguaglianza, alla sobrietà e alla condivisione. Non meno preoccupante è la miseria morale, che consiste nel diventare schiavi del vizio e del peccato. Quante famiglie sono nell’angoscia perché qualcuno dei membri – spesso giovane – è soggiogato dall’alcol, dalla droga, dal gioco, dalla pornografia! Quante persone hanno smarrito il senso della vita, sono prive di prospettive sul futuro e hanno perso la speranza! E quante persone sono costrette a questa miseria da condizioni sociali ingiuste, dalla mancanza di lavoro che le priva della dignità che dà il portare il pane a casa, per la mancanza di uguaglianza rispetto ai diritti all’educazione e alla salute. In questi casi la miseria morale può ben chiamarsi suicidio incipiente. Questa forma di miseria, che è anche causa di rovina economica, si collega sempre alla miseria spirituale, che ci colpisce quando ci allontaniamo da Dio e rifiutiamo il suo amore. Se riteniamo di non aver bisogno di Dio, che in Cristo ci tende la mano, perché pensiamo di bastare a noi stessi, ci incamminiamo su una via di fallimento. Dio è l’unico che veramente salva e libera. Il Vangelo è il vero antidoto contro la miseria spirituale: il cristiano è chiamato a portare in ogni ambiente l’annuncio liberante che esiste il perdono del male commesso, che Dio è più grande del nostro peccato e ci ama gratuitamente, sempre, e che siamo fatti per la comunione e per la vita eterna. Il Signore ci invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messaggio di misericordia e di speranza! … Si tratta di seguire e imitare Gesù, che è andato verso i poveri e i peccatori come il pastore verso la pecora perduta, e ci è andato pieno d’amore. … Cari fratelli e sorelle, questo tempo di Quaresima trovi la Chiesa intera disposta e sollecita nel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale il messaggio evangelico, che si riassume nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona. Potremo farlo nella misura in cui saremo conformati a Cristo, che si è fatto povero e ci ha arricchiti con la sua povertà. La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina che non costa e che non duole. Lo Spirito Santo, grazie al quale «[siamo] come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto» (2 Cor 6,10), sostenga questi nostri propositi e rafforzi in noi l’attenzione e la responsabilità verso la miseria umana, per diventare misericordiosi e operatori di misericordia. ... Notizie di Comunità Pagina 4 LOURDES 2014: “LA GIOIA DELLA CONVERSIONE” Ancora una volta la nostra Comunità si è stretta attorno all’Immacolata, dopo la solenne e partecipati sima festa dell’8 Dicembre, per celebrare l’annuale ricordo dell’apparizione della Vergine Maria Immacolata a S. Bernadette l’11 Febbraio del 1858. Abbiamo recepito il tema pastorale, giunto puntualmente dal santuario dei Pirenei, che ci invita a meditare, pregare e testimoniare la Gioia della Conversione. Apparendo a Bernadette nella grotta di Massabielle, la Vergine Maria avviò un dialogo tra Cielo e terra, che si è prolungato nel tempo, e dura tuttora. Le generazioni passano e le folle continuano ad accorrere in cerca di gioia e di un po’ di consolazione nel corso di una vita in cui le pene, come il fango del Gave in piena, ricoprono la sorgente. Tutti vanno a cercare, nell’incavo della roccia benedetta, qualche cosa in più che innalzi il cuore a una vita in cui la sofferenza è fin troppo presente. Maria, da vera madre e educatrice, promette la gioia e apre il cammino verso la felicità eterna. La gioia è la prima e l’ultima parola del Vangelo, sgorgata dall’Incarnazione del Verbo, dalla sua missione tra noi, dalla sua croce e dalla sua risurrezione. L’invito che ci viene rivolto e accogliamo volentieri: Pellegrino della terra e del cielo, non dimenticare la tua condizione di viandante d’eternità. Avanza con coraggio sul cammino del Vangelo fatto di gioia, di conversione e di penitenza. Questa gioia di eternità è insieme dono e frutto della vera conversione. E’ diventata ormai “tradizione” “Messa dell’Aurora” partecipata sempre più soprattutto dai giovani che l’hanno animata con canti e suoni e .. Prima di andare a scuola hanno fatto un’abbondante colazione comunitaria. La giornata si è svolta all’insegna della preghiera e della gioia. Abbiamo vissuto i vari momenti con il cuore e il pensiero alla Grotta di Massabielle. Ci siamo stretti ai nostri fratelli sofferenti e con loro abbiamo adorato Gesù Eucaristia portandolo in processione; abbiamo celebrato con solennità la messa in onore della Vergine Immacolata e abbiamo acceso le nostre fiaccole illuminando il buio della sera e riempiendolo di gioiosi e devoti canti e preghiere. Il nostro spirito si è ricreato e ha cantato con Maria il canto di Lode: il “Magnificat anima mea Dominum”. A conclusione della festa ancora una volta ringraziando la vergine SS. ci siamo dati appuntamento a Lourdes dove, come ogni anno, saremo pellegrini dal 23 al 28 Luglio. Invitiamo calorosamente a partecipare al pellegrinaggio. La Redazione IL BILANCIO PASTORALE DEL 2013 IL BILANCIO CONSUNTIVO ECONOMICO In Parrocchia si è amministrato il Sacramento del S. Battesimo a 35 bambini; Nel mese di marzo ogni Parrocchia è tenuta a presentare alla Diocesi il Bilancio consuntivo dell’anno appena chiuso. Il Consiglio per gli affari economici si è riunito ha visionato i registri ha discusso la situazione economica e ha redatto il bilancio da presentare all’Ufficio amministrativo della Diocesi. Si sono celebrati le esequie, Funerali di 61 persone; Si sono accostati per la prima volta al Sacramento dell’Eucaristia (Prime Comunione) 71 fanciulli; Sono stati Confermati con il Sacramento della Cresima: 15 persone adulte (I ragazzi hanno osservato un turno di riposo per la rimodulazione degli anni di Catechesi; Nel corso dell’anno si è celebrato un solo Matrimonio e questo dice quanto pesa la crisi e anche il fatto che molte coppie non vivono la vita di Comunità e quindi non scelgono la Parrocchia come luogo per celebrare con fede il loro matrimonio. Spesso si scelgono le Chiese o i Santuari a partire dall’estetica o dalla vicinanza dei locali in cui fare la festa di nozze. Riportiamo solo i dati essenziali delle entrate e delle uscite perché ognuno sappia quali sono le entrate e le uscite realizzate durante il cordo dell’anno. Entrate € 81.517,07 Uscite 79.670,76 Pertanto si ha un attivo di cassa di € 1.846,31 Si è dato mandato ad un Ingegnere esperto in Illuminotecnica di rivedere e riprogettare l’impianto di illuminazione della nostra Chiesa che ha urgentemente bisogno di essere rinnovato. Saremo sempre grati a quanti vorranno aiutarci Ore 09,00 S. Messa ed esposizione Eucaristica dalle ore 9,30 alle ore 18,00 ADORAZIONE EUCARISTICA per l’intera giornata (Ciascuno scelga un’ora da dedicare alla preghiera personale). Ore 18,15 - Via Crucis e Santa Messa. Ore 21,00 - Via Crucis del Lavoratore SOS CARITAS: nel periodo quaresimale invitiamo tutti a deporre nelle ceste appositamente preparate i frutti del digiuno quaresimale per i bisogni dei nostri fratelli poveri .Ceste della cari-
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