FAIB Informa 29 Anno XIX Circolare della FAIB Confesercenti Tel. 06-47251 Fax 06- 4740750 11 Luglio 2014 www.faib.it [email protected] Convocata la Giunta nazionale Faib allargata ai Comitati di colore Esso, Eni, Total-Erg Tamoil e Api-Ip E’ stata convocata la Giunta Nazionale FAIB insieme ai comitati di colore Esso, Eni, Total-Erg, Tamoil e Api Ip per martedì 15 Luglio alle ore 10.30 a Roma per dare seguito alle deliberazioni della Presidenza nazionale Faib svolta a Verona il 29 maggio nell’ambito della Fiera Oil&nonoil….. Segue a pag. 2 Faib, Fegica e Figisc ad Esso, richiesta chiarimenti cessione impianti a pacchetto Con una nota unitaria, Faib, Fegica e Figisc hanno rappresentato alla Esso “il grave stato di preoccupazione che stanno attraversando i gestori a marchio” per la “perdurante espansione del cosiddetto progetto di “vendita a pacchetto” degli impianti di colore in alcune macro-aree…, Vertenza Eni: ennesima fumata nera. Si allontanano le possibilità di firmare un accordo L’incontro tra Faib, Fegica e Figisc con Eni, svoltosi nella giornata di ieri martedì 8 luglio - con buona pace del Ministero che ha sollecitato passi in avanti nel negoziato -, ha evidenziato ancora una volta la scarsa volontà dell’Azienda di giungere al rinnovo dell’accordo La storia di questi lunghi mesi ha visto la rappresentanza sindacale misurarsi al tavolo negoziale sui temi più importanti per i gestori a marchio, incalzare la Compagnia con proposte concrete e sostenibili, avanzare soluzioni innovative, offrendo la massima disponibilità possibile al confronto senza mai sottrarsi ai temi avanzati dall’Azienda. Segue a pag. 3 Segue a pag. 2 POS: Ministro Guidi convoca Tavolo con Mef, Bankitalia e Consorzio Bancomat il 16 luglio. Faib, la Guidi ascolti anche la filiera e in primo luogo i gestori I costi legati all'installazione e all’utilizzo dei POS saranno al centro della riunione del Tavolo che il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha convocato per mercoledì 16 luglio alle ore 15 e al quale parteciperanno il Ministero dell’Economia, la Banca d'Italia e il Consorzio Bancomat. In quell’occasione sarà fatto il punto sull’entità dei costi e delle commissioni sulle transazioni che commercianti, artigiani e professionisti devono sostenere per l’utilizzo dei POS, soprattutto dopo le modifiche in tema di pagamenti elettronici in vigore dallo scorso primo luglio (che prevedono l’obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di debito/Bancomat per importi superiori ai 30 euro). Segue a pag. 4 2 Convocata la Giunta nazionale Faib allargata ai Comitati di colore Esso, Eni, Total-Erg Tamoil e Api-Ip E’ stata convocata la Giunta Nazionale FAIB insieme ai comitati di colore Esso, Eni, Total-Erg, Tamoil e Api Ip per martedì 15 Luglio alle ore 10.30 a Roma, per dare seguito alle deliberazioni della Presidenza nazionale Faib svolta a Verona il 29 maggio nell’ambito della Fiera Oil&nonoil e discutere dei rapporti con le compagnie e prendere in esame le proposte di azioni politiche e sindacali verso Tamoil e Api- Ip già deliberate a Verona ; aggiornare il quadro delle relazioni con Esso, Eni e TotalErg con l’esame delle rispettive ipotesi sui tavoli negoziali. La Giunta affronterà la questione rilanciata dal Vice Ministro De Vincenti delle nuove tipologie contrattuali e della razionalizzazione della rete, con un approfondimento sulle linee di azione della posizione governativa. Nel corso della riunione l’organismo Faib farà il punto sul costo della moneta elettronica ospitando all’interno del proprio dibattito alcuni parlamentari che si stanno occupando della materia nella Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Infine la Giunta farà una nuova verifica sulla questione cali, sia in ordine ai rapporti con le compagnie che in riferimento agli FAIB Informa 29 orientamenti dell’Agenzia delle Dogane. L’incontro di Giunta cade in un momento di particolare criticità del settore che sembra avvitarsi in una deriva autodistruttiva, stretto tra spinte concorrenziali incontrollate ed esasperate , in molti casi, ad arte, mancanza di strategie, costi eccessivisoprattutto interni alle compagniepavidità ed assenza di visione del futuro, mentre sulla rete per miopia ed errori i gestori stanno pagando un prezzo altissimo in termini di sostenibilità delle gestioni. Faib non può accettare né un ulteriore stallo rispetto al rinnovo degli accordi, né lo svuotamento di ogni regola contrattuale, né la deregolamentazione selvaggia della concorrenza, né tanto meno che la spending rew di settore passi solo ed esclusivamente per nuovi tagli ai margini dei gestori, mentre nei palazzi petroliferi non si interviene per superare sprechi ed inefficienze interne che privilegiano aree di inefficienza e di rendita. Rispetto a questi temi la Giunta sarà chiamata ad assumere decisioni importanti, da portare alla condivisione con Fegica e Figisc, concentrando il confronto sul futuro della rete, la ristrutturazione, il contrasto ai ghost, la redditività delle gestioni, l’intangibilità del margine, la necessità di garantire condizioni eque e non discriminatorie. Faib, Fegica e Figisc ad Esso, richiesta chiarimenti cessione impianti a pacchetto Con una nota unitaria, Faib, Fegica e Figisc hanno rappresentato alla Esso “il grave stato di preoccupazione che stanno attraversando i gestori a marchio” per la “perdurante espansione del cosiddetto progetto di “vendita a pacchetto” degli impianti di colore in alcune macroaree…, sia tra coloro che improvvisamente si vedono ceduti a nuovi operatori indipendenti che tra quelli che temono una simile eventualità .” Nella nota Faib, Fegica e Figisc chiariscono che “Le preoccupazioni riguardano le garanzie circa la continuità delle condizioni contrattuali al momento in essere tra i singoli gestori e la Compagnia, sia in ordine alle tematiche squisitamente tecnicogestionali che economiche e normative.” Le Federazioni, facendo riferimento alle preoccupazioni accennate, hanno richiesto “un incontro urgente per avere le necessarie informazioni di interesse dei propri associati, indispensabili per la conduzione delle proprie gestioni, e per definire, nell’ambito delle relazioni sindacali stabilite dal quadro normativo, quella continuità delle condizioni economiche e normative in essere con la Compagnia che debbono necessariamente essere garantite ai soggetti titolari di contratti di gestione degli impianti, così come 3 consentiti vigente.” FAIB Informa 29 dalla normativa Vertenza Eni: ennesima fumata nera. Si allontanano le possibilità di firmare un accordo L’incontro tra Faib, Fegica e Figisc con Eni, svoltosi nella giornata di ieri martedì 8 luglio - con buona pace del Ministero che ha sollecitato passi in avanti nel negoziato -, ha evidenziato ancora una volta la scarsa volontà dell’Azienda di giungere al rinnovo dell’accordo. La storia di questi lunghi mesi ha visto la rappresentanza sindacale misurarsi al tavolo negoziale sui temi più importanti per i gestori a marchio, incalzare la Compagnia con proposte concrete e sostenibili, avanzare soluzioni innovative, offrendo la massima disponibilità possibile al confronto senza mai sottrarsi ai temi avanzati dall’Azienda. Le Rappresentanze dei gestori sono rimaste al Tavolo per affrontare i temi reali del confronto: il futuro della rete, la ristrutturazione, il contrasto ai ghost, il ruolo del gestore nel mutato mercato della distribuzione carburanti, la redditività delle gestioni, l’intangibilità del margine, la necessità di garantire condizioni eque e non discriminatorie. A questi temi l’Azienda si è sistematicamente sottratta, rifugiandosi persino dietro interpretazioni della Legge sempre più forzate e smentite pure dai Tribunali. Eni, pur essendo leader di mercato, è apparsa confusa, non in grado di indicare e contribuire a costruire un modello di distribuzione adeguato ad un mercato equilibrato capace di rispondere alle esigenze sia degli operatori che dei consumatori. E proprio nella profonda incertezza dell’Azienda rispetto alla crisi del mercato, al proprio posizionamento nella rete ed alle proprie strategie commerciali, che vanno ricercate le ragioni del suo comportamento dilatorio e indiscutibilmente ostruzionistico. Eni ha dimostrato in tutte questi lunghi mesi, non solo al Tavolo della trattativa, di essere priva di una qualsiasi strategia a medio lungo termine, se non quella di corto respiro e senza prospettiva di insistere a saccheggiare quel che rimane del ruolo e del margine dei gestori e di eludere sistematicamente il quadro normativo che regola i reciproci rapporti. Ed è con questo obiettivo che continua, nei fatti, a sottrarsi a qualunque negoziazione collettiva. Ed un tanto mentre perdura una lunghissima fase, che si prolunga da anni, in cui è assistito non solo a strategie commerciali fortemente contradditorie, dispendiose e del tutto effimere che hanno complessivamente dissestato i bilanci del retail, ma soprattutto a pratiche che hanno teso a scaricare sui gestori gli impatti di tali scelte, dapprima con l’abuso della dipendenza economica (cluster di prezzo arbitrari, discriminazione nei prezzi di cessione che mettono in partenza il gestore fuori mercato, obbligo di contribuzione agli sconti con il margine del gestore, ecc.) e della derogazione ad accordi e contratti, infine con lo sviluppo di una rete ghostizzata (che è la negazione più assoluta del tanto propagandato modello Eni Station e che comunque, sin dal suo debutto, non ha avuto i risultati attesi dall’Azienda) che persegue - dopo averlo scientemente portato alla rovina economica - la vera e propria estromissione del gestore. Come più volte ribadito al Tavolo di questo estenuante ed improduttivo negoziato, le Organizzazioni dei gestori non possono accettare né un ulteriore stallo rispetto al rinnovo dell’accordo, né il protrarsi dello svuotamento di ogni regola contrattuale, né la progressiva cancellazione di ogni pur minima regola di concorrenza, né che la razionalizzazione dei costi e delle inefficienze del sistema distributivo passi solo ed esclusivamente per un ulteriore ed improponibile taglio ai margini dei gestori, a maggior ragione mentre non si ritiene di operare per superare sprechi ed inefficienze che penalizzano investimenti, rete e servizi. Di fronte a quella che appare un’autentica tattica per far fallire ogni possibile accordo ponendo via via condizioni sempre più non negoziabili, è indispensabile che il Ministero riconvochi le parti ed assuma con adeguata intensità l’iniziativa di conciliazione attiva di questa vertenza collettiva così come peraltro previsto dalle norme di settore vigenti acquisendo tutti gli elementi reali della controversia, non esimendosi neppure 4 dall’entrare nel merito delle motivazioni economiche con cui l’Azienda - si ripete ancora controllata dallo Stato - elude il confronto e dietro cui si trincera per accrescere la dipendenza economica del gestore. L’alternativa è, già oggi, un lungo ed aspro conflitto sindacale, giuridico e legale, oltreché l’affievolirsi di qualsiasi possibilità di governare il cambiamento, restituire una prospettiva di rilancio di un settore, di una rete ed infine persino di una grande Azienda che costituiscono un patrimonio dell’intera comunità e del Paese. POS: Ministro Guidi convoca Tavolo con Mef, Bankitalia e Consorzio Bancomat il 16 luglio. Faib, la Guidi ascolti anche la filiera e in primo luogo i gestori I costi legati all'installazione e all’utilizzo dei POS saranno al centro della riunione del Tavolo che il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha convocato per mercoledì 16 luglio alle ore 15 e al quale parteciperanno il Ministero dell’Economia, la Banca d'Italia e il Consorzio Bancomat. In quell’occasione sarà fatto il punto sull’entità dei costi e delle commissioni sulle transazioni che commercianti, artigiani e professionisti devono sostenere per l’utilizzo dei POS, soprattutto dopo le modifiche in tema di FAIB Informa 29 pagamenti elettronici in vigore dallo scorso primo luglio (che prevedono l’obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di debito/Bancomat per importi superiori ai 30 euro). Già in occasione delle recenti Assemblee di Confcommercio e di Confesercenti, il Ministro Guidi si era impegnata ad avviare un Tavolo di confronto con tutti gli operatori coinvolti con l’obiettivo di rendere meno onerosi i pagamenti tramite POS. Quella del 16 è un prima riunione, a cui ne seguiranno altre, finalizzata a fare il punto della situazione e ad individuare le migliori strategie per una più ampia diffusione dei pagamenti elettronici, ambito su cui l'Italia è in forte ritardo, bilanciandone costi e benefici per tutte le Categorie coinvolte. Al riguardo il Presidente di Faib, Martino Landi, apprezzando l’iniziativa, sottolinea la necessità di evidenziare che nell’ambito delle attività imprenditoriali gli operatori lavorano con margini di ricarico fortemente differenziati e, nello specifico, quelli della distribuzione carburanti, sui quali grava l’intero onere del costo della moneta elettronica, con appena il 2% lordo del prezzo finale. Questi dati sono conosciuti dal Vice Ministro del MISE, prof Claudio De Vincenti, che ci auguriamo partecipi all’incontro; il Ministro, che rappresenta quello Stato che dalla distribuzione carburanti incassa oltre 20 miliardi senza corrispondere - caso più unico che raro alcun aggio, questo deve farlo pesare nella trattativa con le banche a cui è stata regalata la gestione della gallina dalle uova d’oro. E coma ha sottolineato più volte il Vice Ministro dell’Interno, Sen. Filippo Bubbico, la creazione di valore e l’enorme massa critica conferita al sistema bancario non può non generare risorse che possano abbattere la gestione dei costi informatici delle transazioni. Anche loro facciano pulizia nei costi delle gestioni e non scarichino sugli operatori e sui cittadini i loro sprechi e le loro inefficienze. Il Ministro, una volta acquisiti i pareri di Bankitalia e Consorzio Bancomat ascolti anche i rappresentanti della filiera petrolifera e in primo luogo i gestori che quei costi insopportabili sopportano.
© Copyright 2024 ExpyDoc