G3 integr. Prosp. sismiche integ. nov. 2013

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Sommario
1. PREMESSA
2
2. PERFORAZIONI
3
2.1 Strumentazione adottata
3
2.2 Perforazioni a carotaggio continuo
4
3. INDAGINI GEOFISICHE
5
3.1 Premessa
5
3.2 Rilievi Sismici onda P
6
3.2.1 Metodologia Adottata Rilievi Sismici in onda P
6
3.2.2 Strumentazione Adottata e Trattamento dati
8
3.2.3 Risultanze del Rilievo Sismico in onda P
9
3.3 Rilievi Sismici onda S (Tecnica MASW)
10
3.3.1 Cenni Teorici
10
3.3.2 Acquisizione e Processing dati
11
3.3.3 Strumentazione Adottata e Trattamento dati
13
3.3.4 Richiamo alla normativa vigente sulla classificazione sismica dei suoli (NTC 2008 D.M. 14 gennaio 2008)
14
3.3.5 Categorie di sottosuolo
16
3.3.6 Risultanze del rilievo a Tecnica Masw e parametri elastodinamici
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1. PREMESSA
Il presente Report riferisce sulle risultanze di una campagna di indagini
geognostiche condotta nell’ottobre 2012, per la caratterizzazione stratigrafica,
geotecnica e sismica dei terreni siti nell’abitato di Ferrandina, finalizzata alla
Redazione ed approvazione del Regolamento Urbanistico ed Edilizio Comunale
L.R. n. 23/99 e s.m.i. (committ. Amm.ne Comunale di Ferrandina - MT).
L’indagine condotta, tarata sulla necessità di caratterizzare dal punto di vista
geotecnico, geoidrologico e geofisico i terreni presenti in differenti aree del
territorio comunale di Ferrandina scoperte da informazioni geognostiche dirette
od indirette, è consistita in:
1) Esecuzione di n. 5 perforazioni a carotaggio continuo della profondità pari a
8.0-10.0m da p.c. (sigla: S.1÷S.5) (Toma Abele Trivellazioni – Matera – Soc. in
possesso di Certificazione Min. LL.PP);
2) Prelievo in n.4 delle verticali citate di campioni indisturbati con campionatore
a fustella metallica tipo Shelby;
3) Esecuzione di analisi di laboratorio geotecnico sui campioni prelevati
(Geotest sas – Melfi – laboratorio in possesso di Certificazione Min. LL.PP);
4) Esecuzione nelle aree citate di indagini geofisiche tramite metodologia
sismica tomografica a rifrazione in onda P (n.3 basi di lunghezza/cad. L=94ml)
e sismica a tecnica MASW (Multi-channel Analysis of Surface Waves) (n.3 basi
di lunghezza variabile da L=36-48ml), per un totale di 282 ml in onda P e 132
ml a tecnica Masw (Progeo – Matera);
Tutte le attività di indagine sono state seguite da ns. tecnici abilitati di
comprovata esperienza nel settore specifico, sotto la continua supervisione
della D.L. .
Nello svolgimento delle attività, si è tenuto conto della documentazione tecnica
messa a disposizione dalla Committente e dei risultati dei sopralluoghi effettuati
sul sito; eventuali variazioni condotte nell’indagine di campo rispetto alle
specifiche tecniche di partenza, sono state preventivamente autorizzate dalla
D.L. .
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2. PERFORAZIONI
2.1 Strumentazione adottata
Perforazioni:
1.
PERFORATRICE CINGOLATA TEREDO ST1250:
carro: trattore cingolato;
perforatrice: diametro min.85 mm., max 400, profondità max 100 mt., motore diesel 125 hp,
coppia max 1320 kgm, spinta max 6.300 kg.
Fig.1 Perforatrice Teredo ST1250 nell’area di indagine
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2.2 Perforazioni a carotaggio continuo
Come già riferito in premessa, nell’area di interesse, sono state realizzate n. 5
perforazioni
a
carotaggio
continuo
nella
seguente
configurazione
e
caratteristiche:
1) S.1÷S4, profondità 8.0m da p.c.;
2) S.5, prof. 10.0m da p.c.;
Nell’ambito di tutte le verticali a meno del punto S.4, sono stati prelevati
campioni
indisturbati
con
campionatore
a
pareti
sottili
tipo
Shelby,
contestualmente inviati al laboratorio geotecnico Geotest sas di Melfi (PZ), per le
analisi previste dal progetto specifico.
Le coordinate dei punti sono state rilevate con strumentazione GPS portatile.
I sondaggi geognostici sono stati eseguiti mediante carotaggio continuo a
rotazione, con carotiere Ø=101 mm; le perforazioni sono state eseguite a debole
circolazione d’acqua ed a bassa velocità, per evitare il riscaldamento dei
materiali.
I Sondaggi, a meno di coperture vegetali e misto di sottofondo intercettati per
spessori esigui (0.5-1.5m max da p.c.),
generalmente
limo-sabbiosi,
hanno rilevato detriti di versante
mediamente
addensati/consistenti
sino
a
profondità variabili da 3.20-4.90m da p.c.; alla base di tali coperture si sono
intercettati termini delle formazioni di base rappresentati da sabbie limose-limi e
conglomerati sabbiosi.
Le carote estratte sono state descritte e fotografate e riposte in apposite
cassette catalogatrici da 5.0m in PVC con setti divisori .
Non è stata installata tubazione piezometrica in nessun delle verticali
considerate, e sino alla profondità di max investigazione (10.0m) non si sono
intercettati livelli idrici di rilievo.
Il dettaglio dei dati stratigrafici è stato riportato negli elaborati a corredo del
presente rapporto di fine indagini cui si rimanda.
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3. INDAGINI GEOFISICHE
3.1 Premessa
Il presente capitolo riferisce sulle risultanze dell’indagine indiretta condotta a
complemento della presente campagna di indagini dirette cui si è fatta menzione
nei precedenti paragrafi.
Si sono adottate metodologie geofisiche quali Rilievi Sismici in onda P e Rilievi
Sismici con tecnica MASW, per valutare la risposta dei terreni alle differenti
metodologie ed ottenere informazioni stratigrafiche al di sotto delle sezioni
tracciate dai rilievi di campo. La presente campagna geofisica inoltre, ha
consentito di valutare la risposta sismica sito-specifica ai sensi del NTC 2008 - DM 14
gennaio 2008.
Allo scopo l’indagine geofisica condotta è consistita in:
1. Realizzazione di n.3 basi sismiche con metodologia tomografica a rifrazione
in onda P, di lunghezza/cad. pari a L=94ml (totale di 282 ml);
2. Realizzazione di n.3 basi sismiche a tecnica MASW (Multi-channel Analysis of
Surface Waves), di lunghezza variabile da L=36-48ml (totale di 132 ml).
Le tipologie di rilievo condotte sul terreno e le ubicazioni corrispondenti, sono state
indicate dalla D.L., in maniera tale da investigare al meglio l’area di interesse
compatibilmente con gli spazi fisici a disposizione.
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3.2 Rilievi Sismici onda P
Come riferito in premessa, nell’area interessata dal presente studio, si sono
realizzati n.3 rilievi sismici in onda P ubicati nelle varie aree di indagine come da
stralci planimetrici allegati, per una lunghezza pari a L=94ml/cad., con
interpretazione Tomografica dei dati di velocità sismica in onda P.
Data la lunghezza delle singole basi, la profondità utile di investigazione è risultata
pari a max 20-22m circa.
La spaziatura tra i geofoni sugli stendimenti è risultata pari a 4.0m, con "offset" di
2.0m per ciascun stendimento.
Per la rilevazione delle onde P, si è effettuata la energizzazione tramite “Hammer
Blow” da 8 Kg fatto impattare su una piastra in lega di acciaio solidale con il
terreno e posta sui vari punti di scoppio (Shots), ed utilizzati n.24 geofoni con
frequenza di vibrazione 10-14 Hz.
I valori di velocità cui si farà riferimento di seguito, riportati nelle sezioni
sismostratigrafiche allegate, sono quelli medi valutati sullo stendimento con il
metodo GRM-Tomografico (GRM-type Analysis).
3.2.1 Metodologia Adottata Rilievi Sismici in onda P
La tecnica di esecuzione della sismica di rifrazione, consiste nel rilevare a distanze
orizzontali variabili rispetto ad un punto di origine, gli arrivi di onde sismiche di
compressione e di taglio (con appositi geofoni da 10-14 Hz per le onde P)
generate da una sorgente di impulsi sismici e rifratte da discontinuità geologicostrutturali .
La velocità di propagazione delle onde sismiche (Vp), costituisce il parametro
discriminante per la determinazione della natura litologica del mezzo investigato.
La associazione delle velocita’ rilevate ad i corrispondenti litotipi ("taratura" delle
misurazioni geofisiche)è stata fatta sulla base di dati stratigrafici desunti dalle
indagini dirette (sondaggi meccanici) eseguiti in loco per il progetto specifico e
da indagini pregresse messe a disposizione dalla D.L. ..
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Per ogni profilo (copertura tomografica eseguita con n. 5 shots distanziati in
maniera regolare) si sono eseguiti n. 2 scoppi (Shots 1-5) agli estremi del rilievo e n.
3 scoppi interni al rilievo (Shots 2-3-4), che permettono di tracciare il diagramma
delle velocità complementari e di ottenere una buona ricopertura di dati
(informazioni sullo stesso rifrattore da energizzazioni diverse), ricavare giaciture dei
livelli rifrattori e ridurre infine il margine di errore in una investigazione di tipo
indiretto.
Dopo aver determinato il tempo totale (total time), si sono definite profondità e
velocità del/i rifrattore/i sotto ciascun geofono con il metodo GRM (Generalized
Reciprocal Time-Palmer 1980) e SeisOpt Pro v.4.0 (Optim Inc. USA) per la
elaborazione tomografica delle velocità sismiche in onda P.
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3.2.2 Strumentazione Adottata e Trattamento dati
- Sismica di Superficie:
-Sismografo Mod. Geode Geometrics : acquisizione con risoluzione di 24 bit, con 24
canali
con
segnale
digitale
memorizzato
direttamente
sullo
strumento;
trasferimento dati su PC;
Geode Ultra-Light Exploration Seismograph
Fig.2) Sismografo GEODE (Geometrics USA)
Caratteristiche Tecniche
Ultra Light-weight: 3.6 kg
Expandable:* Available with 3 to 24 channels per module; connect more modules to
build low cost distributed systems up to 1000 channels.
Unmatched Specifications: 24 bit, ultra-high resolution 20 kHz bandwidth (8 to 0.02 ms
sampling), low distortion (0.0005%), low noise (0.2uV), stacking accuracy (1/32 of
sample interval).
-Apparato di ricezione (per Sismica di Superficie in onda P): 24 geofoni marca
OYO 8-14 Hz, per onda P con time break sincrono con la sorgente di energia;
-Sorgente di Energia (per Sismica di Superficie in onda P : energizzatore a cartucce
a salve ESI; “Hammer Blow” da 8 Kg che impatta su una piastra in lega d’acciaio
(onda P);
-Trattamento dati (per Sismica di Superficie): display sismogrammi, lettura first
break points per le onde P (FBP), analisi delle intensità dei segnali sismici,
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costruzione delle dromocrone, tramite programma trattamento dati : “WINSISM
V.7-8”, inversione tomografica (onda P) tramite programma SeisOpt Pro v.4.0
(Optim Inc. USA), definizione della profondità dei rifrattori tramite GRM-TypeAnalysis; ottimizzazione e trasferimento dati in sistema C.A.D.
3.2.3 Risultanze del Rilievo Sismico in onda P
Per il rilievo in parola, non è stata effettuata la correzione topografica della quota
dei geofoni posti sugli stendimenti, data la presenza di un area di rilievo pressochè
pianeggiante.
La analisi di insieme dei parametri geofisici derivanti dall’indagine condotta,
consente di effettuare una suddivisione di max n.3 differenti sismostrati, associati a
differenti situazioni geologico-tecniche:
I° livello: (Vp=400-850m/sec), associato a coperture areate, riporti a
scadenti caratteri geotecnici; tale livello si individua per una profondità max 1.22.4m, con andamenti non del tutto regolare (v. profili sismici allegati), tale
copertura assume migliori caratteristiche di addensamento nel profilo SS2;
II° livello: (Vp=1.000-1.750 m/sec), associato a termini limo-sabbiosi/sabbioghiaiosi, talora detriti a discrete caratteristiche acustiche/geotecniche; tale livello
si intercetta per una profondità da p.c. in media pari a 3.8-4.7m (rif. SS.1-2) e 15.2m
circa (rif. SS3), con geometrie non del tutto regolari. Anche in questo caso in SS2 si
legge la migliore risposta acustica per probabile presenza di buon grado di
cementazione/addensamento del deposito intermedio rilevato.
III° livello: (Vp=1.750-2.250 m/sec), associato presumibilmente a substrato
sabbio-conglomeratico (rif. SS.1-SS.2) od argilloso (rif. SS3); tale sismostrato basale è
caratterizzato da discreti/buoni caratteri acustici. Lo strato in parola è posto sino
alla profondità di massima investigazione; le caratteristiche tecniche di tale
sismostrato
sembrano
aumentare
gradualmente
con
la
profondità,
visto
l’andamento delle linee di isovelocità letto con i tomogrammi specifici.
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3.3 Rilievi Sismici onda S (Tecnica MASW)
La risposta sismica locale dell’area di interesse, ai sensi della normativa sismica
vigente (NTC 2008 – DM 14 gennaio 2008), è stata valutata con Tecnica MASW
(Multi-channel Analysis of Surface Waves) sulle basi Masw1-Masw2-Masw3 indicate
sugli stralci planimetrici allegati; si è ottenuto il profilo verticale medio delle Vs nel
baricentro delle linee considerate. Sulla base Masw1 condotta sul medesimo
allineamento del rilievo topografico SS1 in onda P, è stata fatta la valutazione dei
parametri elasto-dinamici, i cui risultati saranno riportati di seguito.
3.3.1 Cenni Teorici
La tecnica MASW (Multi-channel Analysis of Surface Waves), consente di fornire un
profilo verticale medio delle Vs relative al volume di sottosuolo sotteso dallo
stendimento operato.
Tale profilo verticale delle Vs viene ricavato per inversione o per modellizzazione
diretta della velocità di fase delle onde di superficie (Rayleigh).
Le onde di Rayleigh costituiscono un particolare tipo di onde di superficie che si
trasmettono sulla superficie libera di un mezzo isotropo ed omogeneo, e sono il
risultato dell’interferenza tra onde P ed onde Sv (onde di taglio verticali).
In un mezzo stratificato, tali onde sono di tipo guidato e dispersivo.
La dispersione è una deformazione di un treno d’onde dovuta ad una variazione
di propagazione di velocità con la frequenza.
Le componenti con frequenza minore, penetrano più in profondità rispetto a
quelle a frequenza maggiore, per un dato modo, e presentano normalmente più
elevate velocità di fase.
Il profilo di velocità onde di Rayleigh (Vfase/frequenza), può essere convertito nel
profilo Vs/profondità.
Il metodo SASW (Nazarian e Stokoe, 1984) utilizza una sorgente attiva e due
sismometri da 1Hz polarizzati verticalmente spaziati da 1m sino a 500m; le Vs sono
ricavate dallo studio delle velocità di fase delle onde di Rayleigh.
Tali velocità di fase sono ricavate per confronto diretto degli spettri d’ampiezza e
fase di ciascuna coppia di sismometri, ottenuti istantaneamente in sito tramite un
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oscilloscopio che esegue una trasformata veloce di Fourier; l’interpretazione è
svolta nel dominio delle frequenze, e si suppone che gli arrivi più energetici
appartengano al treno d’onde di Rayleigh.
In ambienti rumorosi, la metodologia SASW non porta sempre a risultati
soddisfacenti per il fatto che, nel dominio delle frequenze non è possibile separare
le onde di Rayleigh da quelle di altra natura.
Il metodo MASW (Park et al., 1999) è stato sviluppato in parte per superare le
difficoltà del metodo SASW in ambienti rumorosi.
Viene effettuata infatti una registrazione simultanea di 12 o più canali, che fornisce
una ridondanza statistica delle misure di velocità di fase e ne avvalora la
veridicità.
In questo caso la interpretazione e salvataggio dati nel dominio temporale,
consente di separare le onde di Rayleigh presenti nelle acquisizioni (caratterizzate
normalmente da elevata ampiezza di segnale); si stima che circa il 60%
dell’energia prodotta dalla sorgente artificiale si tramuta in onde di superficie.
L’analisi spettrale detta “overtone analisys”, produce un grafico Velocità di fasefrequenza in cui si può distinguere il modo fondamentale delle onde di superficie
sul quale effettuare il picking della curva di dispersione, ed ottenere per
successiva inversione il profilo 1-D delle Vs. La tecnica prevede inoltre di eseguire
misure ripetute spostandosi nella direzione di allineamento dello stendimento.
3.3.2 Acquisizione e Processing dati
L’analisi mediante tecnica MASW, è stata effettuata registrando onde di superficie
(sorgente attiva-massa battente) registrando i dati sismici (common-shot ghaters)
mediante array lineare di 24 geofoni (bassa frequenza: 4.5 Hz) su n.3 tracce da 1
sec/cad, con geofoni distanziati con passo 1.0-2.0m e offset variabile 2-5-10m.
Si sono registrate su n. 24 canali, onde con range di frequenza 2-30Hz, che in
condizioni ottimali offrono dettagliate informazioni sulla ricostruzione del profilo Vs
in profondità.
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Dopo aver caricato il dataset di campo, si è determinato tramite software
dedicato lo spettro di velocità (diagramma Velocità/Frequenza).
Nello spettro di velocità v-f sono visualizzati gli andamenti con evidente coerenza
di fase e potenza significativa che consentono di riconoscere in modo “visivo” le
onde di Rayleigh che hanno carattere dispersivo (Modo Fondamentale), rispetto a
quelle (onde Rayleigh di ordine superiore, onde di pressione, suono e rumore
incoerente) che hanno altri Modi e tipi di onde (Modo superiore – Aliasing
spaziale).
Si è eseguito il picking (Modo Fondamentale) della curva di dispersione; tali valori
sono stati poi plottati su un diagramma velocita’-frequenza, per l’analisi della
curva di dispersione ed ottimizzazione del modello diretto monodimensionale di
Vs.
Negli elaborati prodotti sono stati riportati oltre al sismogramma prescelto per
l’inversione, i seguenti spettri:
Spettro FX: proviene da una FFT 2D applicata all'intero sismogramma, considerando il
valore assoluto delle frequenze positive.
La figura viene mostrata in un sistema distanza -frequenza. Analizzando lo spettro è
possibile comprendere a quali frequenze è situato l'impulso di energia e se al segnale è
sovrapposto del noise.
Spettro FK : proviene da una FFT 2D applicata all'intero sismogramma medio,
considerando il valore assoluto delle frequenze positive.
La figura viene mostrata in un sistema numero d'onda-frequenza. Da tale spettro è
possibile estrarre la curva di dispersione sperimentale.
Spettro FV : proviene da una FFT 2D applicata all'intero sismogramma, considerando il
valore assoluto delle frequenze positive.
La figura viene mostrata in un sistema frequenza-velocità. Anche da tale spettro è
possibile estrarre la curva di dispersione sperimentale.
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3.3.3 Strumentazione Adottata e Trattamento dati
- Tecnica MASW:
-Sismografo Mod. Geode Geometrics : acquisizione con risoluzione di 24 bit, con 24
canali
con
segnale
digitale
memorizzato
direttamente
sullo
strumento;
trasferimento dati su PC;
-Apparato di ricezione (per Sismica di Superficie in onda S): 24 geofoni marca
OYO-GEOSPACE
4.5 Hz con time break sincrono con la sorgente di energia
(starter);
-Sorgente di Energia (per Sismica di Superficie in onda P tipo “Hammer Blow” da 8
Kg che impatta su una piastra in lega d’acciaio (onda P);
-Trattamento dati (per Sismica di Superficie): display sismogrammi, processing dei
dati SEGY, calcolo dello spettro di velocità per ogni traccia acquisita,
effettuazione del picking della curva di dispersione, plottaggio su un diagramma
periodo-velocità di fase, ottimizzazione del modello diretto di velocità delle onde
di taglio: softwares:
winMASW 4.0 (Eliosoft); SWAN 1.4 (GeoStudi Astier Srl).
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3.3.4 Richiamo alla normativa vigente sulla classificazione sismica dei suoli (NTC
2008 -D.M. 14 gennaio 2008)
Il D.M. 14 genn. 2008 (NTC 2008), definisce la pericolosità sismica, intesa come
"accelerazione massima attesa ag su sito di riferimento rigido con superficie
topografica orizzontale (cat. A - Vs30>800 m/s)", in funzione del sito e non più in
relazione alla zona sismica del comune cui appartiene l'area oggetto
dell'intervento.
La stima dei parametri spettrali necessari per la definizione dell'azione sismica di
progetto (allegato A del D.M. 14 gennaio 2008), viene ora effettuata direttamente
per il sito in esame, sulla base delle informazioni disponibili nel reticolo di riferimento
riportato nella tabella 1 nell'allegato B del D.M. 14 gennaio 2008.
Tale reticolo è costituito da 10.751 nodi (distanziati di non più di 10 km) e copre
l'intero territorio nazionale ad esclusione delle isole (tranne Sicilia, Ischia, Procida e
Capri) dove vengono forniti parametri spettrali costanti per tutto il territorio (tabella
2 nell'allegato B del D.M. 14 gennaio 2008).
Per ciascuno dei nodi sono forniti i valori dei parametri ag (espresso in g/10), Fo
(adimensionale) e T*c (espresso in secondi) necessari per la definizione dell'azione
sismica.
Una volta individuate le coordinate del sito oggetto d'intervento, il calcolo di
ciascuno dei relativi parametri spettrali su indicati può essere effettuato attraverso
la media pesata dei corrispondenti valori nei 4 punti della griglia di accelerazioni
(Tabella 1 in Allegato B) che circondano il sito in esame secondo la seguente
formula:
dove :
ƒ
ƒ
p è il parametro di interesse nel punto in esame;
pi è il valore del parametro di interesse nell'i-esimo punto della maglia elementare
contenente il punto in esame;
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ƒ
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di è la distanza del punto in esame dall'i-esimo punto della maglia suddetta.
Se il tempo di ritorno considerato non coincide con nessuno dei tempi di ritorno
forniti in tabella, per ricavare il valore del parametro di interesse sarà necessario
effettuare un'ulteriore interpolazione (tra i valori dei parametri corrispondenti ai
due tempi di ritorno che comprendono quello di calcolo) con la formula
seguente:
dove
ƒ
ƒ
p è il valore del parametro di interesse corrispondente al periodo di ritorno TR considerato
TR1 e TR2 sono i valori del tempo di ritorno più prossimi a TR per i quali si dispone dei valori di
p1 e p2
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FERRANDINA (MT)
15
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
3.3.5 Categorie di sottosuolo
E’ possibile determinare l’azione sismica di progetto per un dato secondo un
approccio semplificato, basato sulle seguenti categorie di sottosuolo di riferimento
(A,B,C,D,E) e n.2 categorie aggiuntive (S1-S2):
Tabella 3.2.II-NTC_2008 – Categorie di sottosuolo
Categoria
A
B
C
D
E
Descrizione
Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs,30
superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di
alterazione, con spessore massimo pari a 3 m.
Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana
fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale
miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30
compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30
> 250 kPa nei terreni a grana fina).
Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina
mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale
miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30
compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e
70 < cu,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina).
Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina
scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale
miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30
inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30 < 15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kPa nei
terreni a grana fina).
Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato
di riferimento (con Vs > 800 m/s).
Fatta salva la necessità della caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume
significativo, ai fini della identificazione della categoria di sottosuolo, la
classificazione si effettua in base ai valori della velocità equivalente Vs30 di
propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 m di profondità.
La misura diretta della velocità di propagazione delle onde di taglio è fortemente
raccomandata.
Per sottosuoli appartenenti alle ulteriori categorie S1 ed S2 di seguito indicate (Tab.
II), è necessario predisporre specifiche analisi per la definizione delle azioni
sismiche, particolarmente nei casi in cui la presenza di terreni suscettibili di
liquefazione e/o di argille d’elevata sensitività possa comportare fenomeni di
collasso del terreno.
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FERRANDINA (MT)
16
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8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
Tabella 3.2.III-NTC_2008 – Categorie aggiuntive di sottosuolo
Categoria
S1
S2
Descrizione
Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs,30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < cu,30
< 20 kPa), che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa
consistenza, oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente
organiche.
Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra
categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti.
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8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
3.3.6 Risultanze del rilievo a Tecnica Masw e parametri elastodinamici
L’analisi delle velocità delle onde di taglio rilevate con tecnica Masw ha
considerato un numero adeguato di strati (n.4-5) per effettuare un fitting migliore
della curva di dispersione; per la Masw1 condotta come detto sul medesimo
punto del rilievo SS1, si sono “normalizzati” i dati dei n.5 sismostrati portandoli a n. 3
(media ponderata), per poter effettuare un confronto con i dati in onda P della
base SS1 ed ottenere i parametri sismoelastici richiesti.
I parametri ottenuti nella interpretazione sono sintetizzati nella tabella che segue:
Profilo Verticale Vs
Spessore Profondità
(da m)
(m)
1.15
0.00
3.52
1.15
6.78
4.67
6.70
11.45
11.85
18.15
Profilo Verticale Vs
Spessore Profondità
(da m)
(m)
4.45
0.00
5.33
4.45
13.91
9.78
6.31
23.69
Profilo Verticale Vs
Spessore Profondità
(da m)
(m)
1.67
0.00
2.64
1.67
4.65
4.31
7.71
8.96
13.33
16.67
Vs
(m/sec)
150
216
346
382
486
(a m)
1.15
4.67
11.45
18.15
30.00
Vs
(m/sec)
188
276
441
516
(a m)
4.45
9.78
23.69
30.00
Vs
(m/sec)
184
191
323
392
492
(a m)
1.67
4.31
8.96
16.67
30.00
Masw1
Tipo di analisi:
Onde di Rayleigh
VS30 (m/s): 351
Tipo di Suolo: C
Masw2
Tipo di analisi:
Onde di Rayleigh
VS30 (m/s): 346
Tipo di Suolo: C
Masw3
Tipo di analisi:
Onde di Rayleigh
VS30 (m/s): 357
Tipo di Suolo: C
e, dopo l’operazione di normalizzazione/confronto a n.3 strati (basi: Masw1/SS1_P),
lasciando inalterato il valore di Vs30 ottenuto tramite best fit della curva di
dispersione:
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8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
Profilo Verticale Vs
Spessore Profondità
(da m)
(m)
1.15
0.00
3.52
1.15
25.33
4.67
Masw1 norm.
Tipo di analisi:
Onde di Rayleigh
(media liv. 3-4-5)
Vs
(m/sec)
150
216
421
(a m)
1.15
4.67
30.00
VS30 (m/s): 351
Tipo di Suolo: C
per cui le aree in esame rientrano nella categoria C (NTC_2008).
I dati di sintesi delle rilevazioni in onda P/S effettuate, il calcolo dei parametri
elastodinamici sono riportati nella tabella che segue, considerando i valori medi
delle vs normalizzate come rappresentativi dell’area sottesa dalla base SS1:
Moduli Elastodinamici Regolamento Urbanistico - Ferrandina - Base SS1
Vp
Vs
Km/sec
Km/sec
P
G
Edin
Gdin
Kdin
Estat
T/m³
Kg/cm²
Kg/cm²
Kg/cm²
Mpa
STRATO
prof.media(m)
I
1.96
0.45
0.15
0.44
1.63
1074
373
2863
2.3
II
4.75
1.00
0.22
0.48
1.89
2659
901
18114
9.5
1.75
0.42
0.47
2.11
11189
3808
60712
89.4
III
max invest (P).
Legenda parametri dinamici
Tp
Tempi onde di compressione
millisecondi
G
Ts
Tempi onde di taglio
millisecondi
Edin
Modulo di Elasticità dinamico
Kg/cm²
Vp
Velocità onde di compressione
Km/sec
Gdin
Modulo di Taglio dinamico
Kg/cm²
Vs
Velocità onde di taglio
Km/sec
Kdin
Modulo di Compressibilità dinamico
Kg/cm²
P
Coefficiente di Poisson
-
Estat
Modulo di Elasticità statico
Densità geofisica
T/m³
Mpa
** Ciò chiarito, per le tipologie di rilievo effettuate, si rimanda agli elaborati
specifici prodotti, per una più approfondita analisi dello studio condotto.
Matera, Novembre 2012
Il direttore tecnico Toma Abele Srl
Dr. Geol. G. Michele VIZZIELLO
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8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
Elenco Allegati:
All.1) Stralci Planimetrici con Ubicazione Indagini
All.2) Prospetti Stratigrafici
All.3) Dromocrone, Sezioni Sismiche Tomografiche onda P, Dati Sismici Singolo Rilievo
All.4) Rilievi Masw (Sismogrammi-Spettri FX-FK-FV-Curve di Dispersione-Profili Verticali Vs-Vs30)
All.5) Documentazione Fotografica
All.6) Prove di Laboratorio Geotecnico
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8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
All.1) Stralci Planimetrici con Ubicazione Indagini
INDAGINI GEOGNOSTICHE SISMICHE E PROVE DI LABORATORIO PER REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO DEL COMUNE DI
FERRANDINA (MT)
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
All.2) Prospetti Stratigrafici
INDAGINI GEOGNOSTICHE SISMICHE E PROVE DI LABORATORIO PER REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO DEL COMUNE DI
FERRANDINA (MT)
SONDAGGIO: S30
6 O' O0
SONDAGGIO: S31
6 O' O0
SONDAGGIO: S32
6 O' O0
SONDAGGIO: S33
6 O' O0
SONDAGGIO: S34
6 O' O0
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
All.3) Dromocrone, Sezioni Sismiche Tomografiche onda P, Dati Sismici Singolo Rilievo
INDAGINI GEOGNOSTICHE SISMICHE E PROVE DI LABORATORIO PER REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO DEL COMUNE DI
FERRANDINA (MT)
Dromocrone
60
50
shot1
Tempi (ms)
40
shot2
shot3
30
shot4
shot5
20
10
0
0.0
8.0
16.0
24.0
32.0
40.0
48.0
56.0
64.0
72.0
80.0
88.0
Distanze (m)
Base 1 R.U. Ferrandina (MT)
Dromocrone
30
25
shot1
Tempi (ms)
20
shot2
shot3
15
shot4
shot5
10
5
0
0.0
8.0
16.0
24.0
32.0
40.0
48.0
56.0
Distanze (m)
Base 2 R.U. Ferrandina (MT)
64.0
72.0
80.0
88.0
Dromocrone
70
60
Tempi (ms)
50
shot1
shot2
40
shot3
shot4
30
shot5
20
10
0
0.0
8.0
16.0
24.0
32.0
40.0
48.0
56.0
Distanze (m)
Base 3 R.U. Ferrandina (MT)
64.0
72.0
80.0
88.0
CANTIERE:
+PFCIKPKIGQIPQUVKEJGRGTKN4GIQNGOCPVQ7TDCPKUVKEQFK(GTTCPFKPC
/6
COMITTENTE: Comune di Ferrandina (MT)
DATA:
nov-12
TOMOGRAFIA SISMICA
I° Sismostr.
II° Sismostr.
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Quota Rifratt.1 Topografia Prof. Rifratt.1
Relativa
Relativa
da p.c.
(m slm)
(m slm)
(m)
-1.18
0.00
1.18
-1.18
0.00
1.18
-0.54
0.00
0.54
-0.54
0.00
0.54
-0.96
0.00
0.96
-1.61
0.00
1.61
-2.04
0.00
2.04
-1.39
0.00
1.39
-0.96
0.00
0.96
-1.18
0.00
1.18
-1.82
0.00
1.82
-2.25
0.00
2.25
-3.11
0.00
3.11
-3.13
0.00
3.13
-3.15
0.00
3.15
-3.18
0.00
3.18
-3.20
0.00
3.20
-3.54
0.00
3.54
-3.75
0.00
3.75
-2.89
0.00
2.89
-1.82
0.00
1.82
-1.18
0.00
1.18
-1.18
0.00
1.18
-1.18
0.00
1.18
MEDIA
1.96
SS1
Vel. P (m/sec)
450
1,000
1,750
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Vel. S (m/sec) Prof. (m da p.c.)
n.r.
1.96
n.r.
4.75
n.r.
max indagine
Quota Rifratt.2
Relativa
(m slm)
-3.96
-3.96
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-3.75
-4.18
-4.82
-4.98
-4.98
-4.98
-5.62
-6.05
-6.27
-6.27
-6.48
-6.48
-6.48
Topografia
Relativa
(m slm)
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
D=
Prof. Rifratt.2
da p.c.
(m)
3.96
3.96
3.75
3.75
3.75
3.75
3.75
3.75
3.75
3.75
3.75
4.18
4.82
4.98
4.98
4.98
5.62
6.05
6.27
6.27
6.48
6.48
6.48
MEDIA
4.75
4
m
CANTIERE:
+PFCIKPKIGQIPQUVKEJGRGTKN4GIQNGOCPVQ7TDCPKUVKEQFK(GTTCPFKPC
/6
COMITTENTE: Comune di Ferrandina (MT)
DATA:
nov-12
TOMOGRAFIA SISMICA
I° Sismostr.
II° Sismostr.
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Quota Rifratt.1 Topografia Prof. Rifratt.1
Relativa
Relativa
da p.c.
(m slm)
(m slm)
(m)
-0.32
0.00
0.32
-0.32
0.00
0.32
-0.11
0.00
0.11
-0.11
0.00
0.11
-0.11
0.00
0.11
-0.75
0.00
0.75
-1.18
0.00
1.18
-0.96
0.00
0.96
-0.32
0.00
0.32
-0.32
0.00
0.32
-0.75
0.00
0.75
-1.61
0.00
1.61
-2.68
0.00
2.68
-2.68
0.00
2.68
-2.25
0.00
2.25
-2.46
0.00
2.46
-2.46
0.00
2.46
-2.46
0.00
2.46
-2.04
0.00
2.04
-1.61
0.00
1.61
-0.75
0.00
0.75
-0.32
0.00
0.32
-0.11
0.00
0.11
MEDIA
1.16
SS2
Vel. P (m/sec)
850
1,750
2,200
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Vel. S (m/sec) Prof. (m da p.c.)
n.r.
1.16
n.r.
3.83
n.r.
max indagine
Quota Rifratt.2
Relativa
(m slm)
-2.46
-2.46
-2.25
-2.25
-2.68
-3.54
-4.39
-4.18
-3.75
-3.75
-4.39
-4.82
-5.25
-5.25
-5.25
-4.82
-4.61
-4.61
-4.61
-3.96
-3.75
-3.54
-2.68
-2.68
Topografia
Relativa
(m slm)
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
D=
Prof. Rifratt.2
da p.c.
(m)
2.46
2.46
2.25
2.25
2.68
3.54
4.39
4.18
3.75
3.75
4.39
4.82
5.25
5.25
5.25
4.82
4.61
4.61
4.61
3.96
3.75
3.54
2.68
2.68
MEDIA
3.83
4
m
CANTIERE:
+PFCIKPKIGQIPQUVKEJGRGTKN4GIQNGOCPVQ7TDCPKUVKEQFK(GTTCPFKPC
/6
COMITTENTE: Comune di Ferrandina (MT)
DATA:
nov-12
TOMOGRAFIA SISMICA
I° Sismostr.
II° Sismostr.
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Quota Rifratt.1 Topografia Prof. Rifratt.1
Relativa
Relativa
da p.c.
(m slm)
(m slm)
(m)
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.89
0.00
2.89
-3.75
0.00
3.75
-3.96
0.00
3.96
-3.11
0.00
3.11
-2.25
0.00
2.25
-2.04
0.00
2.04
-2.04
0.00
2.04
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-2.25
0.00
2.25
-1.39
0.00
1.39
-1.18
0.00
1.18
-1.61
0.00
1.61
-2.68
0.00
2.68
-2.46
0.00
2.46
-2.25
0.00
2.25
-2.46
0.00
2.46
-2.46
0.00
2.46
MEDIA
2.37
SS3
Vel. P (m/sec)
400
1,400
2,250
Parziali
(m)
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
24.0
28.0
32.0
36.0
40.0
44.0
48.0
52.0
56.0
60.0
64.0
68.0
72.0
76.0
80.0
84.0
88.0
92.0
Vel. S (m/sec) Prof. (m da p.c.)
n.r.
2.37
n.r.
15.24
n.r.
max indagine
Quota Rifratt.2
Relativa
(m slm)
-15.75
-15.75
-15.75
-15.75
-15.75
-15.75
-15.96
-16.61
-16.61
-16.18
-15.75
-15.75
-15.75
-15.96
-16.39
-16.61
-14.89
-13.61
-13.55
-13.55
-13.55
-13.55
-13.55
-13.55
Topografia
Relativa
(m slm)
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
D=
Prof. Rifratt.2
da p.c.
(m)
15.75
15.75
15.75
15.75
15.75
15.75
15.96
16.61
16.61
16.18
15.75
15.75
15.75
15.96
16.39
16.61
14.89
13.61
13.55
13.55
13.55
13.55
13.55
13.55
MEDIA
15.24
4
m
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
All.4) Rilievi Masw (Sismogrammi-Spettri FX-FK-FV-Curve di Dispersione-Profili Verticali VsVs30)
INDAGINI GEOGNOSTICHE SISMICHE E PROVE DI LABORATORIO PER REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO DEL COMUNE DI
FERRANDINA (MT)
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KEQ+.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
All.5) Documentazione Fotografica
INDAGINI GEOGNOSTICHE SISMICHE E PROVE DI LABORATORIO PER REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO DEL COMUNE DI
FERRANDINA (MT)
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
POSTAZIONE SONDAGGIO MECCANICO S.1
CASSETTA CATALOGATRICE S.1 (0.0-5.0 m)
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
1
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
CASSETTA CATALOGATRICE S.1 (5.0-10.0 m)
POSTAZIONE SONDAGGIO MECCANICO S.2
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
2
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
CASSETTA CATALOGATRICE S.2 (0.0-5.0 m)
CASSETTA CATALOGATRICE S.2 (5.0-10.0 m)
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
3
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
POSTAZIONE SONDAGGIO MECCANICO S.3
CASSETTA CATALOGATRICE S.3 (0.0-5.0 m)
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
4
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
CASSETTA CATALOGATRICE S.3 (5.0-10.0 m)
POSTAZIONE SONDAGGIO MECCANICO S.4
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
5
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
CASSETTA CATALOGATRICE S.4 (0.0-5.0 m)
CASSETTA CATALOGATRICE S.4 (5.0-10.0 m)
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
6
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
POSTAZIONE SONDAGGIO MECCANICO S.5
CASSETTA CATALOGATRICE S.5 (0.0-5.0 m)
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
7
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
CASSETTA CATALOGATRICE S.5 (5.0-10.0 m)
POSTAZIONE RILIEVO SISMICO A RIFRAZIONE e TECNICA MASW - SS1/MASW1
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
8
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
POSTAZIONE RILIEVO SISMICO A RIFRAZIONE - SS2
POSTAZIONE RILIEVO SISMICO A RIFRAZIONE - SS3
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
9
61/##DGNG6TKXGNNC\KQPK5TN¶+PFCIKPK)GQIPQUVKEJG¶%CTCVVGTK\C\KQPK#ODKGPVCNK¶5QEKGViFK+PIGIPGTKC
8KC.C/CTVGNNC¶/CVGTC¶ÄÄ
POSTAZIONE RILIEVO SISMICO A TECNICA MASW – MASW2
POSTAZIONE RILIEVO SISMICO A TECNICA MASW – MASW3
Rif.: REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI FERRANDINA (MT)
10