J:\3339_Pennelli San Vito Chietino\2_Fondi FAS\2

COMUNE DI SAN VITO CHIETINO
PROVINCIA DI CHIETI
PAR-FAS 2007-2013 "LINEA DI AZIONE IV.2.1.a"
INTERVENTO FINALIZZATO ALLA PROTEZIONE DEL LITORALE
APPARTENENTE AL COMUNE DI SAN VITO CHIETINO
IN LOCALITA' "TURCHINO"
3° Lotto funzionale
PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO
Relazione Tecnica
INDICE
1. Generalità
2 2. Ubicazione e tipologie esecutive degli interventi
3 3. Dimensionamento dei pennelli
4 4. Accessibilità delle aree
6 5. Compatibilità con gli strumenti urbanistici, compatibilità ambientale
e vincoli paesistici
6 6. Indagini geotecniche
7 7. Cronoprogramma dei lavori
7 8. Piani di sicurezza
7 9. Quadro economico.
8
Relazione tecnica
1.
Generalità
La Regione Abruzzo, attraverso propri finanziamenti, fondi CIPE e fondi FAS, sta
promuovendo interventi di riqualificazione e protezione della costa da attuarsi
anche tramite la realizzazione di pennelli imbonitori rinforzati.
Tali interventi, in altre zone costiere dalle caratteristiche simili, hanno dato ottimi
risultati, permettendo di interrompere il moto ondoso e recuperando ampie
fasce di litorale.
Da un'analisi dello stato di fatto si è potuto rilevare come il tratto di costa
denominato Punta Turchino sia soggetto ad evidenti fenomeni di erosione, in
parte dovuti alle numerose mareggiate invernali che si sono susseguite negli anni
e in parte all'assenza di scogliere di protezione.
Data la bellezza della zona oggetto di intervento e data anche la vicinanza con
la zona SIC IT 7140106 "Fosso delle Farfalle", l'Amministrazione Comunale intende
proseguire con l'attività di protezione e salvaguardia della costa con la
realizzazione di un pennello imbonitore e con la manutenzione e sistemazione
dei due pennelli adiacenti in corso di realizzazione e finanziati attraverso altri
interventi.
Vista la Delibera di Giunta Regionale n.504 del 03/08/2012 con la quale è stata
concessa all'Amministrazione Comunale la somma di €.200.000,00 da utilizzare
all'interno del Programma Attuativo Regionale per le risorse F.A.S. per la riduzione
rischio derivante da fenomeni erosivi della costa; vista l'approvazione del
Progetto Preliminare da parte dell'Ufficio Servizio Opere Marittime e Acque
Marine; vista l'autorizzazione del Ministero per i Beni Ambientali e le attività
culturali, Sovrintendenza per i Beni Ambientali n°24/95 del 22/02/2012 e il relativo
nulla osta Regionale n° 2351 del 25/03/2012; visto il parere favorevole espresso
dal Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto
Ambientale con giudizio n°2319 del 11/12/2013, il sottoscritto ing. Italo Bona è
stato incarico della redazione del progetto definitivo-esecutivo per la
realizzazione di un ulteriore pennello imbonitore parzialmente emerso nel tratto
di litorale Punta Turchino.
Con la presente relazione si illustra il progetto definitivo-esecutivo dell'intervento,
vengono descritte le tipologie esecutive delle opere previste e si formula il
quadro economico di spesa.
Relazione tecnica
2.
Ubicazione e tipologie esecutive degli interventi
L'intervento che si andrà a realizzare con il seguente progetto, interessa il tratto
di arenile denominato Punta Turchino, alla sinistra dell'omonimo Trabocco e a
seguire i due pennelli oggetto degli altri due lotti funzionali; esso consisterà nella
realizzazione di un pennello imbonitore rinforzato della lunghezza di circa 50 m,
avente il nucleo interno costituito da scapolame e scogli di 1a categoria e la
copertura con scogli di 2a e 3a categoria di dimensioni e caratteristiche riportate
negli elaborati grafici allegati.
PENNELLO IN PROGETTO
3° LOTTO FUNZIONALE
PENNELLI 1° E 2° LOTTO OGGETTO
DI LAVORI DI COMPLETAMENTO
La realizzazione del pennello comporta le seguenti lavorazioni:
•
scavo a sezione obbligata per la realizzazione dell'imbasamento del
pennello su parte della battigia;
•
posa in opera di scapolame e scogli per la realizzazione del pennello.
La messa in opera degli scogli dovrà essere effettuata ponendo gli elementi più
piccoli della 1a categoria e lo scapolame all'interno, mentre i restanti scogli di 2a
e 3a categoria saranno posti all'esterno del nucleo, così come indicato negli
elaborati grafici e in maniera tale da garantire, comunque, una porosità media
di circa il 30%.
Inoltre, sono previsti lavori di completamento e sistemazione dei due pennelli
imbonitori oggetto dei primi due lotti funzionali consistenti principalmente
nell'allungamento della parte emersa.
Relazione tecnica
3.
Dimensionamento dei pennelli
La struttura interna del pennello sarà composta da scogli di 1a categoria e
scapolame, mentre gli scogli di 2a e 3a categoria saranno posti all'esterno del
nucleo, garantendo una porosità media di circa il 30%.
Sfruttando il metodo proposto da Van Der Meer per la verifica dell'adeguatezza
dei pesi adottati per l'opera, si ipotizza che in fase di esercizio lo strato superiore
di scogli di 3a categoria venga sollecitato direttamente.
Il concetto di base di tale metodo può essere cosi riassunto: la "risposta" della
struttura, e quindi la sua stabilità, alle sollecitazioni indotte dalla mareggiata di
progetto, dipende sostanzialmente dal tipo di frangimento dell'opera ξm e dalle
caratteristiche strutturali legate alla pendenza α (2/3) delle scarpate, dal peso
medio dei massi (5 t) e dalla porosità p (0,3) della struttura.
Il metodo richiede la preliminare caratterizzazione della "mareggiata di
progetto", definita in funzione dell'altezza significativa Hs, della lunghezza
d'onda media Lm al largo (in funzione del periodo medio Tm) e della durata o
numero di onde N che contraddistinguono l'evento ondoso.
Nel caso in esame, considerate le limitate profondità ove sono fondati i pennelli
e rapportate all'esposizione del moto ondoso, si è considerata come onda di
progetto l'altezza d'onda frangente associata ad una profondità massima del
fondale di 2.7 m (tenendo conto anche dei possibili sopralzi di tempesta),
utilizzando la seguente relazione (Kamphuis, 1992):
Hb = 0,56 ⋅ db ⋅ e 3.5 ⋅ m
Ove:
Hb altezza d'onda frangente = 1,74 m;
db profondità fondale comprensiva dei sopralzi = 2,7 m;
m pendenza media del fondale al piede dell'opera = 4/100.
Nella definizione della lunghezza d'onda media si è invece fatto riferimento a
due scenari d'esercizio dell'opera:
- mareggiata ordinaria con frequenza annuale Tm = 8 s; Lm = 100 m;
- mareggiata estrema (Tr = 5 anni) Tm = 12 s; Lm = 225 m.
In funzione delle caratteristiche strutturali dell'opera si calcola il valore critico ξmc
del parametro di Iribarren, tramite la relazione:
(
ξ mc = 6,20 ⋅ p 0.31 ⋅ tgα
)
1
p + 0.5
nel caso in esame, considerata la pendenza di 2/3, si ottiene ξmc = 3,61.
Relazione tecnica
Il parametro di Iribarren, rappresentativo delle condizioni di frangimento
dell'opera di progetto sulla scarpata dell'opera, è fornito dalla relazione:
ξm =
tgα
Hsb
Lm
nel caso in esame si hanno i seguenti valori:
- ξm = 5,1 per evento con Tr = 1 anno (massima mareggiata invernale);
- ξm =7,6 per evento con Tr = 5 anni (massima mareggiata nella vita utile
dell'opera).
Essendo ξm > ξmc, in entrambi i casi si verificano condizioni di frangimento tipo
"surging".
Sotto queste ipotesi, il numero di stabilità NS dell'opera (rapporto tra l'altezza
d'onda di progetto ed il prodotto della densità relativa per il diametro medio
dei massi della mantellata) è fornito dalla seguente relazione:
Ns =
(
Hsb
= 1.0 ⋅ p − 0.13
Δ ⋅ Dn50
)⋅ ⎛⎜⎜
S ⎞
⎟⎟
⎝ N⎠
0.2
p
⋅ cotgα ⋅ ξ m
nella quale:
S è un coefficiente adimensionale che esprime il livello di danno della scogliera
(per S=2 danni molto limitati attesi per l'evento estremo con frequenza annuale;
S=4 per danni intermedi accettabili per eventi estremi con frequenza più che
decennale), inteso come rapporto tra l'area erosa del profilo trasversale attorno
al livello medio mare ed il quadrato del diametro medio nominale dell'elemento
lapideo;
N
è il numero d'onde che contraddistinguono la mareggiata (definito in
funzione del rapporto tra la durata dello stato di mare ed il periodo medio
dell'onda di progetto) caratterizzata per il sito in esame da una perduranza
massima di 10 ore;
Δ è la densità relativa dei massi = (γ m / γ w ) − 1= (2,5/1,03) -1 = 1,43;
p indice della permeabilità della struttura variabile tra 0,1 e 0,6.
Esplicitando l'equazione in funzione del diametro medio Dn50 dell'elemento
lapideo, è possibile verificare che la massa dell'elemento mediano M50 è
ampiamente compresa nella pezzatura di massi previsti (tra 3 e 7 t).
Quindi, si ottiene:
Dn50 = 1,18 m; P = 2,2 t;
Relazione tecnica
Ne consegue che la categoria di massi prevista per la parte esterna è
ampiamente cautelativa (peso compreso tra 3 e 7 t) per le funzioni di esercizio,
cui dovrà assolvere il pennello progettato.
4.
Accessibilità delle aree
L'accessibilità all'arenile per le lavorazioni in progetto avverrà dalla Strada
Statale n.16 al Km 479+850 e più precisamente
in corrispondenza di via
C.Colombo, di accesso alla spiaggia "Rocco Mancini", successivamente sarà
utilizzato l'ex tracciato ferroviario dismesso e attualmente disponibile in quanto
ceduto in comodato da RFI al Comune di San Vito, permettendo di arrivare sui
luoghi di lavoro senza necessità di infrastrutture di cantiere.
Dai rilievi effettuati lungo il tracciato della ex ferrovia, si è riscontrato che la
sezione caratteristica ha dimensioni varialbili da 7,00 m a 8,00 m circa di cui
4,00/4,20 m costituita di ballast pulito e perfettamente idoneo al transito dei
mezzi di cantiere senza necessità di nessun intervento, mentre le due banchine
laterali, di dimensioni variabili di circa 1,50-1,80 m, sono state riconquistate dalla
vegetazione costituita prevalentemente da canne e rovi.
L'intero percorso dell'ex tracciato ferroviario analizzato, che verrà utilizzato dalla
spiaggia di "Rocco Mancino" fino alla Calata Del Turchino, non necessita di
nessun intervento di adeguamento perchè come già detto in precedenza ha
caratteristiche dimensionali e di portanza sufficienti al transito dei mezzi di
cantiere in completa sicurezza.
5.
Compatibilità con gli strumenti urbanistici, compatibilità ambientale e vincoli
paesistici
L'area interessata dall'intervento si trova nella zona A1 del Piano Regionale
Paesistico "Conservazione Integrale", recepita come tale dal Piano Regolatore
Generale del Comune.
Pur essendo un'area interessata da vincolo idrogeologico, il progetto non
interferisce in alcun modo con la stabilità dei versanti e dei terreni, al contrario
contribuisce ad evitare l'aggravarsi del fenomeno erosivo nei confronti del
piede del versante.
La natura stessa dell'intervento e l'intento di protezione della costa che lo
promuove, fanno escludere qualsiasi incompatibilità con i vincoli ambientali,
poiché essi verranno realizzati nel pieno rispetto dell'esistente e per salvare
Relazione tecnica
dall'erosione parte della costa che ha notevoli valenze dal punto di vista
paesistico.
L'intervento che si andrà a realizzare avrà un lieve impatto visivo solo nella fase
iniziale e sarà mitigato naturalmente in breve tempo, quando i pennelli saranno
inglobati nell'arenile recuperato.
In conclusione è possibile affermare che l'opera risulterà completamente
compatibile con l'ambiente circostante, apportando al contrario, notevoli
benefici al recupero della costa continuamente erosa dalle mareggiate.
6.
Indagini geotecniche
L'area interessata dall'intervento è caratterizzata da strati di materiali di deposito
trasportati dai bacini fluviali e rielaborati dall'azione marina.
Il terreno di fondazione sul quale saranno poggiate le opere è costituito da un
consistente strato di ghiaia di media pezzatura, idoneo ad assicurare la stabilità
delle opere progettate.
La suddetta caratterizzazione del sottosuolo è stata determinata sia tramite
sopralluogo eseguito sul posto, sia dalla raccolta di notizie e dati disponibili per
lavori similari eseguiti in loco.
7.
Cronoprogramma dei lavori
Il completamento dei lavori è previsto in 20 giorni naturali e consecutivi dalla
data di consegna dei lavori, programmato come evidenziato nell'allegato R05.
8.
Piani di sicurezza
Si è redatto un Piano di Sicurezza e Coordinamento ai sensi del Decreto
Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 ss.mm.ii. che prevede l'organizzazione delle
diverse lavorazioni con la relativa individuazione, analisi e valutazione dei rischi
connessi, così da prevenirli per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Relazione tecnica
9.
Quadro economico.
COMUNE DI SAN VITO CHIETINO
Lavori a base d'asta
€ 136.500,42
Importo manodopera inclusa nei lavori a base d'asta
€ 9.455,19
Oneri per la Sicurezza non compresi nei prezzi di stima e non
soggetti a ribasso
€ 2.800,00
A) - Totale importo lavori
€ 139.300,42
SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
Lavori in economia
€ 0,00
Accertamenti ed indagini geologiche, valutazioni ambientali
€ 2.500,00
Spese per pubblicazione e commissione VIA
€ 800,00
Imprevisti
€ 967,28
Acquisizione aree e/o immobili e oneri accessori
€ 0,00
Spese per attività di consulenza e di supporto
€ 0,00
Spese Generali (Progettazione, D. L., assistenza, contabilità,
collaudo)
€ 16.500,00
Contributo integrativo (4%)
€ 760,00
Articolo 92 comma 5 Legge 168/06
€ 4.179,01
IVA sui lavori (22%)
€ 30.646,09
IVA su accertamenti, spese generali, contributo integrativo (22%)
€ 4.347,20
B) - Totale somme a disposizione dell'Amministrazione
TOTALE GENERALE (A+B)
€ 60.699,58
€ 200.000,00
Lanciano, 15/01/2014
Il Progettista
Dott. Ing. Italo BONA
Relazione tecnica