S i tuazi one delle PM I 201 4 Fa t t o r i c h iav e s tra te g ici p e r le P M I s v izze re FHO Fachhochschule Ostschweiz www.fhsg.ch Indice Breve panoramica dei punti più importanti 4 Introduzione6 Risultati complessivi 13 Costruzioni 21 Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM)29 Sanità e assistenza sociale 37 Commercio all’ingrosso 45 Commercio al dettaglio 53 Attività professionali, scientifiche e tecniche 61 Servizi alloggio e di ristorazione 69 Servizi di informazione e comunicazione (ICT) 77 Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI 85 Tema speciale – Start up in Svizzera 95 Indice delle fonti 99 Allegato101 Impressum107 3 Breve panoramica dei punti più importanti Dirigere un’impresa è un compito complesso. Il management cockpit può quindi offrire un prezioso supporto come strumento di controllo, illustrando in modo chiaro le condizioni quadro e i parametri di misurazione e controllo. Obiettivo del presente studio è rilevare la posizione di questi fattori chiave economico-aziendali presso le PMI svizzere, rappresentandoli su un management cockpit. Il risultato finale dovrà essere l’individuazione di possibili suggerimenti operativi. A tale scopo sono stati analizzati i risultati sondaggistici relativi a 1’255 piccole e medie imprese (PMI) di diversi settori di tutta la Svizzera e integrati con le informazioni provenienti da numerose interviste ad esperti. Più avanti troverete una breve panoramica dei risultati del sondaggio, suddivisi per settori. 4 Condizioni quadro impegnative nei settori esaminati, ma anche qualche opportunità Molte imprese si vedono esposte nel proprio settore a una forte pressione della concorrenza, che spesso aumenta ancor di più a causa di clienti esigenti e ben informati, nonché, in certi casi, a causa di barriere d’ingresso relativamente basse per i nuovi concorrenti. Le condizioni nel settore sono poi accompagnate da opportunità e pericoli di carattere generale provenienti dall’ambiente esterno. I partecipanti al sondaggio individuano le maggiori opportunità nella crescita del mercato, nelle possibilità offerte dalle tecnologie di informazione e telecomunicazione, nonché nell’aumento della mobilità e nell’immigrazione. I rischi vengono individuati soprattutto nell’andamento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, nell’apprezzamento del franco, nonché nell’aumento del numero di regolamenti e oneri. Questa valutazione è ampiamente coerente in tutti i settori. Rappresentano delle eccezioni quegli aspetti che per natura sono più rilevanti per certi settori che per altri. Ad esempio, il settore edile giudica lo sviluppo dei metodi di produzione dell’energia come un’opportunità nettamente maggiore rispetto alla media. Contrariamente a tutti i partecipanti al sondaggio, il sistema sanitario e sociale giudica in modo piuttosto neutrale le possibili conseguenze di contagi ed epidemie, poiché in questo caso, oltre ai pericoli pub- blici, ne derivano anche opportunità per questo settore. Valutazione da soddisfacente a buona dei parametri di misurazione e controllo Agli sviluppi nel contesto e nel settore, gli imprenditori reagiscono impiegando in modo mirato i parametri di controllo (leve), per stimare successivamente il successo ottenuto mediante i parametri di misurazione (indicatori). Nel sondaggio i partecipanti sono stati quindi invitati a valutare l’impiego dei parametri di controllo e lo stato dei parametri di misurazione nei quattro ambiti tradizionali «clienti/mercato, processi, collaboratori e finanze». Da quest’autovalutazione è derivato complessivamente un quadro piuttosto positivo. Se guardiamo però all’analisi più precisa di alcuni dati finanziari, questo dato deve essere un po’ relativizzato. I rendimenti realizzati spesso non sono sufficienti a coprire i costi di capitale. Gli imprenditori intravedono potenziale di miglioramento soprattutto nell’ambito clienti/mercato e processi. Sono in particolare i parametri di controllo «elaborazione del mercato» e «canali di vendita» ad offrire ulteriori e palesi possibilità di successo. Sono stati invece valutati come piuttosto mediocri i parametri di misurazione finanziari. Per contro, i partecipanti al sondaggio hanno giudicato in modo particolarmente positivo i parametri di misurazione delle prospettive dei collaboratori. Alcuni settori mostrano a tale proposito vistose peculiarità. Ad esempio, per quanto riguarda i processi e le finanze, l’industria alberghiera si è data un voto nettamente peggiore rispetto alla media di tutti i settori. Esattamente l’opposto vale invece per il settore IT e delle telecomunicazioni. evidente, con maggiore probabilità, nei seguenti settori: digitalizzazione di servizi (ad es.: libri e riviste), utilizzo di mercati online, soluzioni e-commerce come canali di vendita supplementari, nonché sistemi di pagamento elettronici e soluzioni logistiche finalizzate all’incremento dell’efficienza. Più veloci, più mobili, più interattivi – la trasformazione digitale nelle PMI svizzere La «rivoluzione digitale» non sembra essere ancora scoppiata per le PMI svizzere; ma si intravedono le prime avvisaglie. Al momento, è circa l’80% di tutti gli intervistati a possedere un proprio sito web, che offre soprattutto informazioni su prodotti e servizi. Il 40% delle imprese utilizza inoltre intranet come base di conoscenza interna o piattaforma di scambio. Le applicazioni mobili sono invece relativamente poco diffuse. I social media vengono utilizzati da circa un quinto degli interessati. In tale contesto, riveste un’importanza strategica soprattutto la sicurezza dei dati: il 45% degli intervistati considera questo aspetto il pericolo maggiore. Un altro importante aspetto è costituito dall’assistenza ai clienti, in particolare per quel che riguarda la strutturazione attiva e l’ampliamento delle relazioni esistenti con i clienti per mezzo di sistemi CRM e social network. Sorprendentemente gioca un ruolo piuttosto secondario il tema dei «big data». L’influenza della trasformazione digitale sui modelli aziendali esistenti risulterà Sfide e fattori di successo per le start up svizzere Al momento le più grandi sfide per le start up sono l’aumento della notorietà, la creazione di una rete di vendita, l’elevato carico di lavoro, nonché il reclutamento di personale adeguato. I fattori di successo delle start up affermate in Svizzera sono spiccatamente eterogenei. Quando si costituisce una start up, la competenza (esperienza e conoscenze specialistiche) e la tenacia dei fondatori sono tuttavia i fattori chiave che ne determinano il successo duraturo. 5 Introduzione Scopo e obiettivi del presente studio Le piccole e medie imprese svizzere (PMI) sono la spina dorsale dell’economia svizzera. Più del 99% del totale rientra in quella categoria di imprese che dispongono di minimo uno e massimo 249 collaboratori a tempo pieno. A causa delle spesso limitate risorse a disposizione, per le PMI è decisivo avere strumenti semplici e pragmatici a supporto della gestione aziendale. Il presente studio intende quindi offrire un contributo in tal senso. Gestire efficacemente un’impresa è un compito impegnativo. L’elevata complessità e le condizioni quadro in rapida evoluzione richiedono molto tatto e riflessi pronti da parte dei dirigenti. In tale ottica interessa soprattutto quali fattori, le cosiddette «leve», possono influenzare direttamente o indirettamente le imprese e quali parametri di misurazione, i cosiddetti «indicatori», attestano il successo dei diversi settori aziendali. Proprio questo differenzia il presente studio dalle altre pubblicazioni. Esso si dedica approfonditamente ai nessi economico-aziendali nell’impresa. .valutazione delle leve economico-aziendali e dei parametri di misurazione .deduzione di possibili suggerimenti operativi specifici per i settori Gli sviluppi nell’elaborazione digitale dei dati e, in particolare, di Internet hanno generato un rilevante potenziale di mercato che spesso viene sfruttato dalle imprese di nuova costituzione. Inoltre le imprese di nuova costituzione o le start up (imprese che esistono da meno di cinque anni) vanno Dimensione delle aziende (num. di collaboratori) 9% 6 Suddivisione per regioni 3% 10% 5% Regione del Lemano 12% Zona Altopiano <9 27% da 10 a 49 61% 19% 21% da 50 a 249 > 250 14% 19% Svizzera nordoccidentale Zurigo Svizzera orientale Svizzera centrale Ticino Quota delle esportazioni (in % del fatturato) Età dell’impresa 10% < 5 anni 20% 46% In particolare si cercherà di perseguire i seguenti obiettivi: .identificazione delle sfide attuali per le PMI svizzere .analisi della concorrenza e delle sfere ambientali rilevanti assumendo sempre più spesso il ruolo di innovatrici e creano in media con ogni costituzione due nuovi posti di lavoro. Lo studio dedica quindi uno speciale capitolo ai seguenti due temi: .analisi dell’importanza delle tecnologie digitali per le PMI .analisi delle sfide e dei fattori di successo per le start up 24% 3% 4% 4% 0–25% 5–10 anni 25–50% 11–20 anni 50–75% > 20 anni 75–100% 89% Fig. 1: caratteristiche delle 1’255 imprese che hanno preso parte al sondaggio online. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP San Gallo (2014) Metodi, fonti e dati statistici sul sondaggio In una prima fase è stato eseguito un grande sondaggio scritto online. In tale contesto sono state contattate per iscritto oltre 100’000 PMI in tutto il Paese e invitate a partecipare al sondaggio. A ciò si sono aggiunte a titolo integrativo le interviste ad esperti per convalidare e approfondire i risultati del sondaggio. Il nostro viaggio è influenzato dalle condizioni meteo. Condizioni quadro Gli strumenti di misurazione mostrano se stiamo percorrendo la giusta rotta. Parametri di misurazione / variabili di obiettivo Con le «leve» influenziamo il percorso, la velocità, ecc. «Leve» (parametri di controllo) Fig. 2: analogia fra cabina di pilotaggio e gestione aziendale. Il sondaggio online è stato eseguito dal dicembre 2013 fino a metà febbraio 2014 ed è stato supportato dall’Associazione Svizzera delle PMI (ASPMI) e da numerose associazioni di categoria. Le 1’255 PMI partecipanti provengono da tutte le regioni e da tutti i settori. Si tratta principalmente di micro-imprese (1–9 collaboratori) che presentano solo una piccola quota di esportazioni. Quasi il 70% delle PMI intervistate esiste già da oltre dieci anni. Le caratteristiche delle imprese partecipanti sono rappresentate nella figura 1. Nel quadro delle interviste agli esperti, i risultati del sondaggio online sono stati discussi con i rappresentanti delle associazioni professionali e di categoria. L’obiettivo era quello di acquisire conoscenze di base sui risultati del sondaggio, per comprendere in modo approfondito i relativi nessi. Nelle ricerche sono confluite inoltre le conoscenze e i risultati di altre ricerche e analisi eseguite da associazioni di categoria, isti- tuzioni o imprese. Ne è risultato un quadro complessivo del panorama svizzero delle PMI e sono state tratte conclusioni plausibili per la pratica aziendale. Per la sezione speciale dedicata alle start up svizzere, sono stati intervistati circa 30 giovani imprenditori di successo nonché altrettanti esperti. I colloqui hanno avuto luogo all’inizio del 2014. Il presente studio sulle PMI è stato reso possibile grazie al supporto finanziario di tre partner: Helvetia Svizzera, PwC Svizzera e Raiffeisen Svizzera. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Svizzera delle PMI, si è potuto contare su una grande partecipazione al sondaggio online da parte delle PMI svizzere. Inoltre, grazie a interviste personali, numerose associazioni professionali e di categoria hanno consentito un’analisi approfondita sullo stato attuale dei diversi settori. Ringraziamo i nostri partner e gli esperti per il prezioso supporto, per i dati informativi forniti e per le loro dichiarazioni. Analogia fra cabina di pilotaggio e gestione aziendale La gestione di un’impresa può essere paragonata al volo di un aereo. Analogamente a un pilota, l’imprenditore osserva il mondo esterno e reagisce ai suoi cambiamenti impiegando i parametri di controllo disponibili (leve). Rileva il successo delle sue azioni mediante i parametri di misurazione (indicatori), che forniscono informazioni sul raggiungimento degli obiettivi prefissati. A livello aziendale, i parametri di misurazione e controllo si riscontrano solitamente nelle quattro prospettive della scheda di valutazione bilanciata: mercato/ clienti, processi, collaboratori e finanze, che insieme alle condizioni del mondo esterno possono essere raggruppate in un management cockpit (cfr. figura 2). 7 Introduzione Articolazione dello studio All’ analogia con la cabina di pilotaggio sono orientati anche la rappresentazione e il commento dei risultati dello studio. Nel capitolo seguente vengono presentati in sintesi i risultati complessivi di tutte le PMI che hanno preso parte al sondaggio. Negli altri capitoli seguirà un’analisi nei settori selezionati. I settori sono stati selezionati in base alla loro rilevanza per quanto riguarda il valore aggiunto lordo e il numero di posti di lavoro e sono elencati nella tabella 1. I temi speciali «trasformazione digitale» e «fattori di successo per le start up» verranno trattati alla fine del presente studio. 8 Capitolo 1: Risultati complessivi Capitolo 2: Costruzioni .Nei settori analizzati domina una forte .Nel settore edile domina una spiccata rivalità. In virtù dei bassi costi di cambio-impresa e delle offerte ampiamente intercambiabili dell‘imprenditoria edilizia, il potere di negoziazione del cliente è elevato. .L’andamento dei prezzi dell’energia e l’aumento dei regolamenti vengono visti come grossi pericoli per il settore edile. Al contrario, gli imprenditori del settore individuano delle opportunità nell’immigrazione e nelle possibilità offerte dalla tecnologia d’informazione e di telecomunicazione. .Tra le grandi preoccupazioni del settore edile vi sono la crescente pressione dei prezzi, la forte competitività e la carenza di forza lavoro competente. pressione della concorrenza. Le opportunità sono rappresentate soprattutto dalle nuove possibilità offerte dalle tecnologie di informazione e telecomunicazione. I pericoli vengono individuati nell’aumento di regolamenti e oneri. .Le PMI si danno complessivamente voti da sufficiente a buono per i parametri di misurazione e controllo. Vedono inoltre del potenziale nell’elaborazione del mercato e nella comunicazione nonché nell’utilizzo dei canali di vendita esistenti e di quelli nuovi. .Il rendimento complessivo del capitale non è riuscito tuttavia a coprire i costi di capitale per circa il 60% delle imprese. Capitolo 3: Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) .L’industria MEM è il più grande settore d’esportazione della Svizzera che, in quanto tale, è caratterizzato da un’intensa concorrenza internazionale. Per quanto riguarda le condizioni economiche quadro, giocano un ruolo fondamentale aspetti quali i tassi di cambio e i prezzi delle materie prime e dell’energia. .Mentre la soddisfazione della clientela, la sua fedeltà e la qualità dei prodotti vengono annoverati tra i punti di forza sperimentati, le debolezze risiedono nell’ampliamento dell’attività commerciale e nell’acquisizione di nuovi clienti. .Le PMI svizzere si possono per lo più affermare in nicchie, in cui sono essenziali l’elevata qualità e lo speciale know-how. Le opportunità risiedono nello sviluppo e nell’offerta di servizi complementari, che richiedono tuttavia un adeguamento o una modifica del modello aziendale. Capitolo 4: Sanità e assistenza sociale Capitolo 5: Commercio all’ingrosso .Il tipo di finanziamento in vigore dal 2012, che stabilisce importi forfettari per ogni singolo caso, rappresenta un cambiamento di rotta nel sistema sanitario svizzero. Gli ospedali devono essere più efficienti mantenendo lo stesso livello qualitativo. .L’elevata regolamentazione e la forte influenza politica lasciano poco margine d’azione in questo settore. .La sfida più grande è rappresentata dall’elevato fabbisogno di forza lavoro qualificata. .Pazienti e collaboratori soddisfatti, finanze massicce – il più grande potenziale risiede nel miglioramento dei processi e nei nuovi modelli aziendali. .Il commercio all’ingrosso è caratterizzato da una concorrenza predatoria e da una forte pressione sui prezzi. Gli intervistati individuano delle opportunità nello sviluppo della tecnologia IT e delle telecomunicazioni, nonché nelle innovazioni che riguardano i materiali e i procedimenti. I pericoli risiedono a loro avviso nell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia e nei regolamenti e oneri. .Nonostante il difficile contesto, per tutti i parametri di misurazione i commercianti all’ingrosso si danno voti leggermente migliori rispetto alla media. Qui l’impiego superiore alla media delle leve dà buoni frutti (soprattutto nell’ambito clienti/mercato). .Ulteriore potenziale per il rafforzamento della posizione di mercato viene individuato soprattutto nell’offerta di servizi complementari e nell’ampliamento delle attività ad alto valore aggiunto. 9 Introduzione Capitolo 6: Commercio al dettaglio .I mercati del commercio al dettaglio sono spesso saturi e sogetti alla pressione sui prezzi. I pericoli sono stati individuati soprattutto nell’andamento dei corsi di cambio, negli oneri e nelle regolamentazioni, nonché nella dominanza dei grossisti. Le PMI si aspettano invece delle opportunità soprattutto dalla crescita del mercato, nonché dalle possibilità offerte dalla tecnologia d’informazione. .Rispetto ad altri settori, la pressione della concorrenza trova espressione in dati finanziari più bassi. . I provvedimenti per affrontare quest’andamento vengono individuati soprattutto in una strategia di prezzi e assortimento ben ponderata e nelle misure per il supporto e lo sviluppo del personale di vendita. 10 Capitolo 7: Attività professionali, scientifiche e tecniche Capitolo 8: Servizi alloggio e di ristorazione .Il settore dei servizi è molto eteroge- franco e le basse barriere all’entrata hanno messo a dura prova il settore. La tendenza al ribasso sembra tuttavia rallentata. .La crescente mobilità degli ospiti è considerata la più grande opportunità, mentre i numerosi oneri e imposte sono visti come i più grandi ostacoli. .Gli ospiti e i collaboratori sono per lo più soddisfatti, tuttavia i processi potrebbero essere strutturati in modo più efficiente. La situazione finanziaria è difficile per molte imprese. neo, in quanto composto da numerosi e diversi sottosettori. .Nel settore dei servizi il rischio di nuovi concorrenti è il più elevato in quanto le barriere all’ingresso sono basse. .La crescita del mercato e lo sviluppo della tecnologia d’informazione e di comunicazione vengono considerati chiare opportunità. .L’acquisizione di nuovi clienti è un aspetto chiave, per il quale molte PMI di servizi hanno spesso risorse troppo limitate. .Negli ultimi anni l’apprezzamento del Capitolo 9: Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) Capitolo 10: Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI Capitolo 11: Tema speciale - Sfide e fattori di successo per le start up svizzere .Il progresso tecnologico comporta in altri settori industriali un fabbisogno di investimenti e una crescita di mercato superiore alla media nel settore ICT. Mentre per quel che riguarda gli hardware vi è al momento un’elevata intercambiabilità, software e servizi speciali IT continuano a offrire delle opportunità. .Le imprese del settore ICT offrono sotto ogni prospettiva (mercato, processi, collaboratori, finanze) un quadro nettamente più positivo rispetto alla media complessiva. Ciononostante, l’elevata pressione della concorrenza influisce negativamente sui dati di successo finanziari. .Per le imprese dovrebbero continuare a essere centrali innovazione e vicinanza alla clientela, per poter convincere i clienti con soluzioni e servizi specifici. .L’utilizzo crescente delle tecnologie di- .Con oltre 40’000 nuove imprese, il 2013 è stato un anno record. .Tra le più grandi sfide per le start up in Svizzera si annoverano i seguenti aspetti: reclutamento di personale adeguato, elevato carico di lavoro, creazione di una rete di vendita e aumento della notorietà. .I fattori determinanti per il successo sono la perseveranza e la competenza specialistica dei fondatori di start up, situate in Svizzera, che si sono affermati sul mercato. gitali offre alle imprese ulteriori opportunità, celando nel contempo nuovi rischi. .Grazie ai nuovi servizi (e-services), le imprese possono fidelizzare la propria clientela e sfruttare nuove fonti di fatturato. .La trasformazione digitale richiede non solo cambiamenti nel reparto IT, ma in tutta l’impresa. .Il tema della sicurezza dei dati ha la priorità per le imprese e comprende la sicurezza dei dati dei clienti e la protezione contro le frodi informatiche. 11 12 Risultati complessivi Risultati complessivi Le PMI svizzere si ritengono ben equipaggiate Anthony Castiglioni .Nei settori analizzati domina una forte pressione della concorrenza. Le opportunità sono rappresentate soprattutto dalle nuove possibilità offerte dalle tecnologie di informazione e telecomunicazione. I pericoli vengono individuati nell’aumento di regolamenti e oneri. .Le PMI si danno complessivamente voti da sufficiente a buono per i parametri di misurazione e controllo. Vedono inoltre del potenziale nell’elaborazione del mercato e nella comunicazione nonché nell’utilizzo dei canali di vendita esistenti e di quelli nuovi. .Il rendimento complessivo del capitale non è riuscito tuttavia a coprire i costi di capitale per circa il 60% delle imprese. Panoramica/caratterizzazione della scena economica delle PMI in Svizzera .Numero totale di PMI 548300 .Quota PMI su tutte le imprese 99.8% .Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 1.2% .Quota di dipendenti nelle PMI 69.8% Tab. 1: cifre chiave della scena economica delle PMI in Svizzera. Fonte: UST e SECO, 2013 L’economia nazionale svizzera è fortemente caratterizzata dalle piccole e medie imprese (PMI). In questa categoria rientrano le imprese che dispongono di minimo 1 e massimo 249 dipendenti a tempo pieno. Su circa 549’600 stabilimenti in Svizzera, oltre il 99% è rappresentato da PMI. Se si osserva solo la percentuale di micro-imprese (1 – 9 dipendenti), tale quota ammonta ancora alla pur sempre considerevole percentuale del 92%. Su circa 4,2 milioni di occupati in Svizzera, circa il 70% lavora in una PMI. In tale ottica bisogna considerare che le cifre summenzionate si riferiscono solo alle attività gestite secondo l’economia di mercato. Quando si parla di enti gestiti senza scopo di lucro, ci si riferisce alle amministrazioni della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni, a corporazioni di diritto pubblico, nonché a fondazioni e associazioni gestite non a scopo commerciale. Nel periodo tra il 2008 e il 2013, l’aumento reale annuo del prodotto interno lordo di tutte le imprese svizzere è stato in 14 media dell’1,2% (aumento nominale dell’1,3%). Sulla base dell’elevata rilevanza delle PMI nell’economia politica svizzera si può presumere che anche la crescita delle PMI si aggiri intorno a questo valore. Nonostante l’impegnativo contesto, s’intravedono anche delle opportunità Determinante per il successo dell’impresa è tra l’altro la valutazione corretta dei fattori ambientali rilevanti, nonché della concorrenza. Ai fini dell’analisi, grazie al modello di Michael Porter sulle cinque forze competitive, la ricerca economicoaziendale offre un modello semplice e molto pragmatico. La molteplicità dei possibili fattori d’influenza può essere ridotta a cinque aspetti centrali che rappresentano in modo sintetico e chiaro la situazione della concorrenza in un determinato settore. La seguente tabella 2 offre una panoramica della valutazione delle cinque forze competitive per gli otto settori esaminati a fondo in questo studio. Un’analisi appro- Minaccia da prodotti e servici sostitutivi Potere di negoziazione dei fornitori Potere di negoziazione dei clienti Minaccia rappresentata da nuovi concorrenti Settore Pressione della concorrenza / rivalità Forze settoriali Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) Costruzioni Commercio all’ingrosso Commercio al dettaglio Servizi alloggio e di ristorazione Servizi d’informazione e comunicazione Attività professionali, scientifiche e tecniche Sanità e assistenza sociale Giudizio globale: complessivamente la valutazione delle forze concorrenziali sembra piuttosto omogenea tra i settori selezionati. Un po’ più eterogenei sono i risultati riguardanti il potere di negoziazione dei fornitori. pericolo rilevante; pericolo medio; neutrale; opportunità media; grande opportunità Tab. 2: analisi settoriale dei settori selezionati conformemente al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 fondita per settori è disponibile nei capitoli seguenti. stesso numero di opportunità e di rischi (cfr. figura 3). Oltre alla valutazione sulle forze settoriali, ai partecipanti al sondaggio sono state poste delle domande anche sui diversi fattori ambientali. In base alle risposte, i partecipanti in questione hanno identificato lo Nel contesto economico, la crescita del mercato è vista in tutti i settori come un’opportunità. Per contro, l’andamento dei prezzi delle materie prime e dell’energia nonché l’apprezzamento del franco sono ritenuti dei pericoli. Nel contesto tecnologico, i partecipanti al sondaggio hanno individuato impulsi positivi soprattutto nello sviluppo delle tecnologie d’informazione/ telecomunicazione e più concretamente nell’acquisizione di nuovi gruppi di clienti e in un’offerta che va maggiormente incontro all’interesse della clientela. Nel 15 Risultati complessivi contesto giuridico-sociale, uno dei principali pericoli deriva dalla crescente regolamentazione. Vengono invece individuate delle opportunità nell’immigrazione nonché nell’aumento della mobilità. La valutazione dei fattori ecologici selezionati è la meno chiara. Da un lato, la causa va attribuita al fatto che l’aspetto negativo e quello positivo si annullano nei singoli set- Risultati incoraggianti per i parametri di misurazione, vi è tuttavia ancora del potenziale di miglioramento per alcune leve Oltre all’analisi del mondo esterno, un buon management cockpit deve considerare adeguatamente anche il mondo interno dell’impresa. Qui di seguito è rappresentata la valutazione media dei para- tori. Dall’altro, può anche risiedere nel fatto che le conseguenze ecologiche sono difficili da valutare, per cui si delinea una tendenza verso il centro. Contesto economico Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −0,5 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 Opportunità Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo barre blu = valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; scala: –2 = pericolo , 0 = neutrale , +2 = opportunità Fig. 3: opportunità e rischi percepiti dalle PMI partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 16 −1,0 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità metri di misurazione e di controllo in rapporto al loro grado di adempimento. La figura 4 riassume la valutazione di tutti i settori e tutte le imprese partecipanti al sondaggio. La scala va quindi da 1 (male) a 7 (eccellente). I valori ottenuti sono inoltre tradotti in una scala di colori. Il blu chiaro e il blu scuro rappresentano rispettivamente valori da buoni a ottimi. Il grigio chiaro rappresenta una valutazione discreta. Il grigio scuro sta per scarso ma ancora sufficiente, il nero indica valutazioni insufficienti. Per quanto riguarda i parametri di misurazione orientati al mercato, oltre a una serie di parametri di misurazione valutati da buono a ottimo, salta agli occhi la quota di mercato relativa, che presenta una valutazione piuttosto scarsa. Essa misura in questo caso la quota di mercato rispetto agli Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.4 Fatturato 4.5 Gestione del rischio 4.6 Margine operativo 4.4 Rendimento complessivo del capitale 4.3 4.6 Liquidità Grado di autofinanziamento5.3 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.1 Quota di mercato relativa 4.1 Qualità della gestione 5.0 Canali di vendita 3.9 Soddisfazione del cliente 5.9 Sistemi d’incentivazione 4.7 Politica dei prezzi 4.3 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 4.5 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.4 Motivazione 5.6 5.5 Sviluppo personale 4.7 Soddisfazione del lavoro 5.6 Change Management 4.5 Produttività del lavoro Nuovi clienti 4.5 Acquisizione attiva di clienti4.3 Immagine dell’impresa 5.7 Fidelizzazione attiva del cliente Qualità dei prodotti 5.8 5.3 4.9 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.5 Modello commerciale 4.6 Competenze fondamentali5.2 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 4.8 Qualità dei processi 4.9 Valore aggiunto 4.8 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 4: management cockpit di tutte le PMI (valori medi). Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 17 Costruzione 100% 90% 80% 70% 12% 12% 12% 10% 19% 7% 10% 11% 24% 20% 9% 32% Risultati complessivi 60% 50% 40% 30% 41% 41% 44% 18% 16% ROI 35% 20% 10% 16% 11% Crescita del fatturato Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 0% <0% 5–9% ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Fig. 5: cifre finanziarie chiave delle imprese partecipanti al sondaggio. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP, 2014 altri tre concorrenti principali ed è influenzata dal numero di concorrenti, nonché dal numero di nuovi clienti nel relativo portafoglio. La valutazione dei partecipanti al sondaggio risulta coerente se la pressione della concorrenza è ritenuta elevata e la quota di nuovi clienti mediocre. Le elevate quote di mercato vengono raggiunte soprattutto mediante l’impiego adeguato delle leve orientate al mercato. Anche qui i risultati del sondaggio sono coerenti. Infatti, a importanti leve come l’elaborazione del mercato/la comunicazione, l’utilizzo dei diversi canali di vendita e le possibilità di acquisizione attiva dei clienti (nuovi gruppi di clienti o aree geografiche, acquisizione di clienti dalla concorrenza) viene dato un voto piuttosto modesto 18 nell’ambito dell’autovalutazione delle imprese. La pressione della concorrenza, classificata nella maggior parte dei settori come elevata, e l’impiego piuttosto mediocre delle leve orientate al mercato si ripercuotono anche sui parametri di misurazione finanziari. Eccetto per il grado di autofinanziamento la valutazione è mediocre. Con un’analisi più precisa, la valutazione finanziaria dovrebbe essere persino corretta al ribasso, poiché lo scorso anno circa il 25% delle imprese partecipanti ha dovuto affrontare una flessione del fatturato e/o una perdita. A ciò si aggiunge il fatto che quasi il 60% degli intervistati realizza un rendimento del capitale complessivo (return on investment, ROI) al massimo del 4%. Secondo il principio economico, il rendimento del capitale complessivo deve coprire i tassi d’interesse sul capitale di credito, ma anche quelli sul capitale proprio investito. Anche se i costi del capitale proprio vengono verificati solo dal punto di vista aritmetico, appare chiaro che oltre a un rendimento di base deve essere considerato anche un onere supplementare di rischio sul capitale proprio. Il costo medio del capitale oscilla quindi tra il 7 e il 12%. Se lo si confronta con il ROI, è chiaro che per molte imprese il costo del capitale non è coperto e che quindi non è possibile alcun incremento di valore duraturo (cfr. figura 5). I parametri di misurazione e di controllo orientati ai processi mostrano in che misura i clienti possono essere assistiti con processi (efficienti) ben funzionanti e snelli. Questo consente di soddisfare la clientela e ridurre i costi. Anche se in questo caso la valutazione sondaggistica risulta veramente considerevole, gli intervistanti individuano ancora del potenziale di miglioramento per quel che riguarda le relative leve (ottimizzazione dei processi commerciali). Anche per l’organizzazione del modello aziendale, che influenza il parametro di misurazione «creazione del valore» e che alla fine ha anche un’influenza centrale sul vantaggio concorrenziale, sembra ci sia ancora del margine di crescita. I progressi nelle leve orientate ai processi influenzano anche in modo determinante il margine in questione, oltre ad avere un effetto sulla prospettiva clienti/mercato. I parametri di misurazione della gestione aziendale orientata ai collaboratori se la cavano molto bene nell’autovalutazione delle imprese partecipanti, senza alcuna eccezione. Ciò ha degli effetti positivi: i collaboratori soddisfatti sono più motivati e produttivi, il che influenza a sua volta altri fattori rilevanti come la capacità innovativa o l’efficienza. La motivazione dei collabora- Ø Impiego dei parametri di controllo Ø Valutazione dei parametri di misurazione 5.6 5.6 5.4 5.4 5.2 5.2 5.0 5.0 4.8 4.8 4.6 4.6 4.4 4.4 4.2 4.2 4.0 Finanze Clienti / Mercato Gastronomia Processi Mercato al dettaglio Collaboratori 4.0 Tutte le Imprese Ø Impiego dei parametri di controllo 5.6 5.6 5.4 5.4 5.2 5.2 5.0 5.0 4.8 4.8 4.6 4.6 4.4 4.4 4.2 4.2 4.0 Clienti / Mercato ICT Servizi Processi Collaboratori Tutte le imprese Clienti / Mercato Processi Mercato al dettaglio Collaboratori Tutte le Imprese Ø Valutazione dei parametri di misurazione 5.8 Finanze Finanze Gastronomia 5.8 4.0 tori è condizionata essenzialmente dalle modalità di gestione che li riguardano, ma anche dai sistemi di incentivi e premi, nonché dallo sviluppo del personale. Dalla valutazione di queste leve non è però possibile spiegare del tutto i valori nettamente maggiori dei parametri di misurazione. La Finanze Clienti / Mercato ICT Servizi Processi Collaboratori Tutte le imprese Fig. 6: impiego di leve e parametri di misurazione mirati nel confronto settoriale. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP (2014) 19 Risultati complessivi conclusione rivela che: o l’impiego delle leve è avvenuto in modo troppo autocritico o i parametri di misurazione orientati ai collaboratori sono stati valutati in modo troppo ottimistico. Queste due possibili cause possono essere esaminate mediante i sondaggi dei collaboratori, che tuttavia non sono stati eseguiti nel quadro di questo studio. Per le imprese dei settori critici vale la pena focalizzare l’attenzione sulle leve disponibili Un impiego mirato dei parametri di controllo disponibili (leve) può contribuire considerevolmente all’incremento duraturo del valore dell’azienda. Riflettere sulle leve disponibili è tanto più importante quanto più difficile si presenta il contesto di mercato (settore e contesto allargato). A titolo di confronto, in rappresentanza dei settori con un contesto di mercato difficile, vengono qui citati il mercato al dettaglio e la gastronomia. Proprio in questi settori, secondo il sondaggio, l’impiego dei parametri di controllo disponibili è meno efficiente rispetto alla media di tutte le imprese e di tutti i settori. Ciò si riflette anche, per lo meno in parte, nell’autovalutazione dei parametri di misurazione. Per i servizi tecnologici, scientifici e dei liberi professionisti (di seguito denominati solo 20 «servizi») nonché nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), il quadro è totalmente opposto (cfr. figura 6). Dal cockpit generale per le PMI ai cockpit settoriali Nei seguenti capitoli verrà approfondito il management cockpit illustrato in precedenza in una panoramica complessiva per gli otto settori elencati nella tabella 2. I resoconti settoriali sono articolati sempre nello stesso modo. La premessa offre di volta in volta una breve panoramica del settore tramite cifre e fatti. Questa è seguita dalle informazioni sull’analisi settoriale e del contesto, nonché dai parametri aziendali di misurazione e di controllo. I rapporti settoriali si concludono con suggerimenti operativi, risultanti dall’analisi dei dati del sondaggio e dalle interviste agli esperti. Costruzioni Costruzioni Settore edile: un settore con un’elevata intensità della concorrenza. Marco Gehrig .Nel settore edile domina una spiccata rivalità. In virtù dei bassi costi di cambio-impresa e delle offerte ampiamente intercambiabili dell‘imprenditoria edilizia, il potere di negoziazione del cliente è elevato. .L’andamento dei prezzi dell’energia e l’aumento dei regolamenti vengono visti come grossi pericoli per il settore edile. Al contrario, gli imprenditori del settore individuano delle opportunità nell’immigrazione e nelle possibilità offerte dalla tecnologia d’informazione e di telecomunicazione. .Tra le grandi preoccupazioni del settore edile vi sono la crescente pressione dei prezzi, la forte competitività e la carenza di forza lavoro competente. Panoramica/caratterizzazione .Quota di valore aggiunto lordo 5.6% .Numero totale di addetti 330300 .Numero totale di PMI 45‘800 .Quota di tutti gli occupati 7.9% .Quota sull’intera popolazione delle PMI 8.4% .Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 2.9% Tab. 3: cifre chiave del settore edile. Fonte: UST e SECO, 2013 L’edilizia è uno dei settori più importanti della Svizzera sia per il numero di occupati che per la percentuale di valore aggiunto 22 lordo. Negli ultimi anni si è potuta registrare una costante crescita, una tendenza che risulta evidente in diverse cifre. Ad es. nell’afflusso di ordini nel settore. Complessivamente, nel 2013 è stato generato un valore aggiunto pari a FRS 19,2 mld e si osserva un incremento del 5,9% nella costruzione di edifici, ma un calo del 2,4% nel genio civile. Tra i principali fattori d’influenza si annoverano il livello dei tassi d’interesse, l’occupazione (numero di lavoratori) e la crescita della popolazione. Da alcuni anni nel settore si riscontra un forte processo di concentrazione. L’edilizia svizzera è orientata principalmente al mercato nazionale e dominata da piccole aziende che contano fino a 50 collaboratori. Un settore con una crescita stabile e un’elevata intensità della concorrenza Il settore edile è caratterizzato da una spiccata concorrenza, che, a seconda del sottosettore, è vissuta in modo più o meno intenso. Le imprese intervistate ritengono che tale pressione della concorrenza rappresenti il pericolo maggiore. La minaccia da parte di nuovi operatori è giudicata un po’ meno intensa, ma comunque rilevante. Questa valutazione più benevola è spiegabile col fatto che la barriera d’ingresso è elevata a causa degli investimenti necessari e della densità normativa. Ciononostante vi sono sempre più concorrenti stranieri che cercano nuovi canali di vendita nel mercato svizzero. L’edilizia è dominata da due ambiti: risanamenti (restauri) e nuove costruzioni. In entrambi i segmenti si prevede una crescita. L’intensità della concorrenza per le nuove costruzioni è tuttavia più marcata rispetto al mercato dei risanamenti. Per il futuro di quest’ultimo si hanno forti aspettative di crescita, poiché per molti immobili in Svizzera si stima un’ingente necessità di risanamento a causa della loro età. Da alcuni anni si osserva una tendenza verso spazi abitativi più grandi. Ciò consolida le prospettive di crescita dell’edili- zia e la percentuale di abitazioni sfitte, da anni inferiore all’1%. Le condizioni quadro nell’edilizia corrispondono in gran parte a quelle di tutte le piccole e medie imprese. Stime differenti riguardano soprattutto la sfera ecologica. A prima vista ciò sorprende perché l’edilizia è un settore che richiede ingenti risorse. Tuttavia, per i rappresentanti innovativi di questo settore, il cambiamento climatico e i progressi in termini di sostenibilità offrono più opportunità che rischi. Minaccia da parte di nuovi concorrenti Barriere d’ingresso, ma pericolo da parte di operatori stranieri Potere di negoziazione dei fornitori Pressione della concorrenza/ rivalità nel settore Potere di negoziazione dei clienti Relazioni di partenariato a lungo termine con i fornitori Elevata rivalità, forte pressione sui prezzi,elevata offerta nel mercato Costi di cambio-impresa ridotti, esigenze elevate in termini di qualità e prestazioni pericolo rilevante pericolo medio neutrale opportunità media grande opportunità Minaccia da parte dei prodotti sostitutivi Pericolo limitato, poche Il settore edile ritiene che la pressione fialternative all’edilizia scale e gli obblighi normativi siano un petradizionale ricolo in misura leggermente maggiore rispetto a tutti gli altri partecipanti al son- Fig. 7: analisi settoriale edilizia/costruzioni. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 daggio. Ciò significa che le prescrizioni retroattive in materia di costruzioni, le inizia- iscritto. L’osservanza delle normative indu- ma dichiarano di avere sempre più difficoltà tive politiche (pianificazione del territorio, striali è sempre più controllata. Tutti questi nel reclutamento di personale. Nei prossimi iniziativa sulle abitazioni secondarie), la aspetti all’interno della sfera giuridico-so- anni gli sviluppi politici (iniziativa sull’immiresponsabilità in solido per i progetti edi- ciale comportano un carico maggiore per grazione) potrebbero persino inasprire quelizi, la richiesta di maggiore trasparenza nei l’edilizia, che si traduce in un maggiore sta situazione. A causa delle crescenti innoconcorsi e i sempre maggiori vizi di costru- fabbisogno di risorse e in conseguenti co- vazioni e automatizzazioni nei cantieri, si zione e di manusti supplementari. ha bisogno di sempre più forza lavoro speI collaboratori sono un fattore All’interno di que- cializzata che sia in grado di manovrare ed tenzione (provocati dalla fretta) chiave nell’edilizia, in quanto vi è sta stessa sfera, eseguire la manutenzione dei macchinari. gravano pesantela carenza di ap- Inoltre, la problematica legata alle succescarenza di personale specializzato prendisti e forza sioni rappresenta una sfida soprattutto per mente sull’edilie un problema in termini di zia. Anche le relavoro specializ- le piccole e medie imprese di questo settore. lazioni di diritto zata è un grosso giovani leve. privato diventano problema. Molte sempre più complicate, in quanto i contratti imprese considerano la formazione profesvengono stipulati sempre più spesso per sionale un importante fattore di successo, 23 Costruzioni Per quel che riguarda la sfera economica va ricordato che vi è una crescente tendenza ai finanziamenti in leasing. La maggiore flessibilità consentita da questa modalità di finanziamento comporta una migliore predisposizione alle oscillazioni di fatturato da parte delle imprese. Inoltre, assume sempre più importanza la creazione di partenariati. I partenariati a lungo termine sotto forma di collaborazioni nelle regioni economiche locali si rivelano un fattore centrale di successo economico. i seguenti aspetti: crescente pressione sui prezzi dovuta all’elevata intensità della concorrenza, carenza di forza lavoro specializzata nonché leggi e norme. Alla domanda sulle maggiori preoccupazioni generate dall’esterno, nell’ambito del sondaggio sono stati citati più di frequente Contesto economico Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Tecnologie per la produzione di energia Prezzi mat. prime/energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,5 2,0 Opportunità Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 0,5 Neutrale Barre blu = valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere = valutazione dei rappresentanti del settore edile Fig. 8: opportunità e rischi percepiti dalle imprese edili rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 24 1,0 Neutrale 1,0 1,5 2,0 Opportunità Forte orientamento verso i collaboratori, elaborazione del mercato carente I parametri di misurazione orientati al mercato e ai clienti in questo settore come pure le relative leve vengono complessivamente giudicati molto soddisfacenti. La soddisfazione della clientela assume grande valore, che si può far risalire a relazioni a lungo termine con i clienti (principalmente clienti commerciali) e all’attenzione alla qualità nel settore edile. I clienti importanti e a lungo termine nel settore edile sono spesso rappresentati dalle imprese generali e dagli architetti. Anche l’elevata importanza della soddisfazione della clientela risiede nel fatto che i progetti edili possono essere eseguiti il più rapidamente possibile e senza danni. L’elevata intensità della concorrenza comporta un maggiore orientamento delle imprese edili ai bisogni dei clienti. Si riscontra soprattutto una tendenza in direzione Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.7 Fatturato 4.6 Gestione del rischio 4.7 Margine operativo 4.5 Rendimento complessivo del capitale 4.3 4.7 Liquidità Grado di autofinanziamento5.2 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.2 Quota di mercato relativa 4.3 Qualità della gestione Canali di vendita 4.2 Soddisfazione del cliente 5.8 Sistemi di incentivazione 4.9 Politica dei prezzi 4.3 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 4.6 Acquisizione attiva di clienti4.4 5.0 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.2 Motivazione 5.4 5.8 Sviluppo personale 4.7 Soddisfazione del lavoro 5.5 Nuovi clienti 4.8 Change Management 4.6 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 4.8 5.2 5.8 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.5 Modello commerciale 4.7 Competenze fondamentali5.1 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 5.0 Qualità dei processi 4.9 Valore aggiunto 4.8 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 9: management cockpit settore edile. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 25 Costruzioni Costruzione 100% 90% 80% 70% 60% 12% 12% 12% 10% 19% 7% 10% 11% 24% 20% 41% 44% 18% 16% ROI 9% 32% 50% 40% 30% 41% 35% 20% 10% 16% 11% Crescita del fatturato Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 0% <0% 5–9% ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Fig. 10: dati finanziari del settore edile a confronto. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 26 delle imprese generali. Per le imprese edili vi è un grande potenziale nella possibilità di offrire tutto da un’unica fonte: servizi di consulenza e attività edilizia di per sé possono essere combinati sapientemente per i clienti privati e commerciali. Le imprese edili divengono così imprese di servizi. Questo aspetto incrementa in particolare le possibilità di fidelizzare e soddisfare la clientela. I rappresentanti dell’edilizia individuano invece i problemi nella politica dei prezzi. La battaglia sui prezzi nel settore è molto marcata. Le offerte a basso prezzo si contrappongono ai costi di costruzione in aumento, il che comporta una riduzione dei margini. I prezzi di vendita nel settore sono inoltre leggermente in calo o stazionari. Ad aggravare la situazione si aggiunge l’incremento dei requisiti normativi il quale comporta un aumento dei costi, che non possono essere scaricati sui clienti a causa dell’elevata intensità della concorrenza. Per cui l’attenzione è rivolta massicciamente all’acquisizione di nuovi clienti: meglio vengono serviti i canali di vendita e perseguita l’elaborazione di mercato, maggiori saranno le opportunità di acquisire nuovi clienti. Anche alla prospettiva riguardante i processi viene dato un voto soddisfacente: la concentrazione sulle competenze principali è spiccata nel settore edile. I materiali vengono sviluppati costantemente, i macchinari migliorati e la tecnologia resa sempre più sicura. Tutto ciò racchiude del potenziale per le innovazioni e l’incremento della produttività. Per ottimizzare i modelli aziendali si potrebbero impiegare maggiormente le soluzioni di leasing e stringere collaborazioni con i fornitori. Proprio nei settori delle costruzioni sostitutive, dei risanamenti e dell’energia, gli adeguamenti dei modelli aziendali offrono del potenziale che potrebbe avere effetti positivi. vero senso della parola. Nel settore edile i costi legati al personale fanno parte delle voci determinanti per il successo di un’impresa. L’indennità media del personale in questo settore viene ritenuta in generale adeguata. Nell’ambito della produttività si è potuto fare grandi passi in avanti grazie alla maggiore automazione e ai materiali migliorati. Questo sviluppo, il costante cambiamento e l’intensità della concorrenza contribuiscono tuttavia ad aumentare la pressione sui collaboratori. disponibilità di personale specializzato. A causa degli elevati costi fissi, le imprese del settore sono più predisposte a stabilire le misure per l’adeguamento del bilancio e delle strutture dei costi per conservare la propria flessibilità. In particolare, un aumento dei tassi potrebbe comportare una riduzione dell’attività edilizia e nel contempo maggiori costi fissi traducibili in interessi sui capitali di credito. Nella prospettiva dei collaboratori, vi è una stretta correlazione tra leve e parametri di misurazione: più si riesce a perseguire lo Le leve e i parametri di misurazione finansviluppo del personale e la qualità della ziari vengono ritenuti nel complesso soddirezione, maggiore sarà la motivazione e disfacenti, il che va ricondotto all’elevato la soddisfazione dei collaboratori. In molte volume delle ordinazioni e alle previsioni imprese viene coltivata una comunicazione positive. La crescita dei dati finanziari cendiretta e aperta. Dal punto di vista dello trali oscilla principalmente tra lo 0 e il 4%. sviluppo del personale, la responsabilità La forte pressione sui prezzi comporta tutdirigenziale e il perfezionamento profes- tavia una ridotta reddittività. La liquidità è sionale sono aspetti stabile, ma può anfondamentali. FortuLa problematica legata ai che peggiorare in sinatamente, anche la prezzi ha un duplice risvolto: i tuazioni di crisi. Per presenza femminile le micro-imprese prezzi nel settore edile sono in questo settore è del settore edile in crescita. Sulla base esposti a una forte pressione, (0–9 collaboratori), della chiara struttura ma i prezzi degli immobili e i il capitale proprio aziendale, i collaborae la liquidità sono costi di costruzione aumen- piuttosto ridotti. La tori instaurano spesso un legame più forte consistenza del pertano. con l’impresa identisonale e l’afflusso di ficandosi con l’idea o il prodotto. Quest’ul- ordini sono invece stabili o in leggero autimo aspetto è evidente nel settore, il che mento. Maggiore incertezza caratterizza rende tangibile anche la prestazione nel certi sottosettori per quel che riguarda la 27 Costruzioni Suggerimenti operativi Suggerimento operativo 1: pianificazione precoce della successione La pianificazione della successione è uno dei compiti strategici più importanti e più difficili con cui deve fare i conti anche il settore edile. La successione è qualcosa di molto personale. Un processo che inizia già molto prima di quanto l’imprenditore voglia ammettere. Le decisioni concernenti questo tema necessitano di tempo: solo se il piano emotivo e tecnocratico è pronto per la successione, il trasferimento sereno delle attività a nuovi soggetti si può tradurre in successo. Suggerimento operativo 2: focalizzazione su modelli aziendali integrati e acquisizione di clienti Le imprese edili devono trovare abbastanza tempo e risorse da destinare all’acquisizione di nuovi clienti. In tale ottica, il mercato dei risanamenti e delle costruzioni sostitutive nonché la svolta energetica offrono particolare potenziale. Grazie a una maggiore attenzione nei confronti dei desideri dei clienti nell’ambito dei servizi e delle soluzioni integrate, è possibile adeguare e ampliare i modelli aziendali esistenti. Le imprese edili possono ad esempio accompagnare i clienti attraverso l’intero processo costruttivo, occupandosi oltre che dell’esplicita attività edilizia anche dei servizi in veste di impresa generale. In questo modo è possibile accrescere la soddisfazione e la 28 fedeltà della clientela e instaurare partenariati a lungo termine. Suggerimento operativo 3: consolidamento della prospettiva finanziaria dell’impresa grazie a una contabilità aziendale. A causa dell’elevata pressione sui prezzi, le imprese edili presentano una ridotta reddittività. Vi è sempre il rischio latente di un double dip in caso di aumento dei tassi: un aumento in tal senso comporta un maggiore gravame sul fronte dei capitali di credito, rate di leasing maggiori e nel contempo un calo delle commesse. Gli elevati costi fissi e una ridotta reddittività per le imprese del settore comportano una diminuzione rapida e improvvisa della base di capitale proprio in caso di crollo del fatturato. Affrontando anticipatamente le possibilità operative e i rischi legati a ciò, un’impresa può occuparsi per tempo delle possibili misure relative alla struttura dei costi con cui poter conservare in modo duraturo la propria flessibilità e il proprio valore aziendale. Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) Il più grande datore di lavoro nel settore industriale. Rigo Tietz .L’industria MEM è il più grande settore d’esportazione della Svizzera che, in quanto tale, è caratterizzato da un’intensa concorrenza internazionale. Per quanto riguarda le condizioni economiche quadro, giocano un ruolo fondamentale aspetti quali i tassi di cambio e i prezzi delle materie prime e dell’energia. .Mentre la soddisfazione della clientela, la sua fedeltà e la qualità dei prodotti vengono annoverati tra i punti di forza sperimentati, le debolezze risiedono nell’ampliamento dell’attività commerciale e nell’acquisizione di nuovi clienti. .Le PMI svizzere si possono per lo più affermare in nicchie, in cui sono essenziali l’elevata qualità e lo speciale know-how. Le opportunità risiedono nello sviluppo e nell’offerta di servizi complementari, che richiedono tuttavia un adeguamento o una modifica del modello aziendale. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 5.0% .Numero totale di addetti 231165 . Numero totale di PMI 11‘564 . Quota di tutti gli occupati 5.5% .Quata sull’intera popolazione delle PMI 2.1% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 0.9% Tab. 4: cifre chiave del settore MEM. Fonte: UST e SECO, 2013 Con complessivamente circa 231’000 dipendenti, l’industria metalmeccanica ed 30 elettrica rappresenta il più grande datore di lavoro della Svizzera nel settore industriale. Le imprese che appartengono a questo settore realizzano ogni anno un valore aggiunto di circa FRS 27,5 mld, che corrisponde circa al 5% della produzione (PIL). La crisi economica e finanziaria ha colpito duramente soprattutto i segmenti ingegneria meccanica ed elettrotecnica. Sono andati persi degli ordini, che non è stato possibile recuperare completamente o compensare nella successiva e ancora attuale fase di ripresa, soprattutto per quel che riguarda le PMI. Fanno eccezione le imprese del settore metallurgico che, in qualità di produttori di metalli, riforniscono prevalentemente l’industria edile svizzera e hanno potuto approfittare del suo sviluppo positivo. Mentre l’industria metallurgica è caratterizzata da molte PMI, soprattutto nel settore dei prodotti in metallo, negli ultimi anni c’è stata una forte concentrazione nell’industria meccanica ed elettrica, dove si trovano sempre più medie e grandi im- prese. Per quel che riguarda i sottosettori dell’industria metalmeccanica ed elettrica, si tratta di settori molto ciclici che dipendono dalle attività d’investimento degli acquirenti. Forte concorrenza internazionale e Minaccia da parte minaccia da parte di nuovi operatori di nuovi concorrenti L’industria MEM è il più grande settore d’eBarriere d’ingresso sportazione della Svizzera, i cui singoli sotpiuttosto elevate tosettori devono essere osservati separa(capacità produttive) tamente. Mentre gli ingegneri meccanici e le imprese del settore dell’elettrotecnica Potere di negoziazione Pressione della concorrenza Potere di negoziazione dei fornitori / rivalità nel settore dei clienti realizzano in media rispettivamente circa il 60% e persino l’80% del proprio fattuLe oscillazioni dei prezzi Forte concorrenza Piuttosto elevato per i (ad. es. materie prime) riguarinternazionale (Asia), grossi acquirenti principali rato all’estero, nell’industria metallurgica dano tutti in egual misura elevata pressione sui prezzi (ad es.: settore dell’energia) il mercato nazionale ricopre un ruolo centrale, in quanto è estremamente importante Minaccia da parte la vicinanza ai clienti, ad es.: a causa depericolo rilevante di prodotti sostitutivi pericolo medio gli elevati costi di trasporto. Per le imprese In futuro possibili prodotti neutrale dell’industria meccanica ed elettrica vi è sostitutivi nei mercati opportunità media parziali (ad es.: 3D printing) una forte concorrenza internazionale, tra grande opportunità l’altro con gli operatori asiatici. L’elevata rivalità all’interno del settore è di conse- Fig. 11: analisi settoriale industria MEM. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 guenza considerata dalle imprese intervistate come la più grande minaccia. Stando giosi. Tuttavia, secondo gli esperti, i clienti alle dichiarazioni degli esperti di settore, la considerano un cambio di operatore solo in pressione della concorrenza è certamente caso di vantaggio netto sui prezzi di circa elevata, tuttavia gli il 10%, poiché altriordini nuovi e quelli Gli utili conseguiti da molte menti i relativi copersi si compensano sti e le spese di conimprese del settore sono nella maggior parte versione sarebbero troppo bassi e spesso non troppo elevati. Il podei casi. Ciò significa che per le imprese in bastano a coprire il fabbiso- tere di negoziazione Svizzera non si regi- gno d’investimenti esistente. dei clienti viene giustrano sul lungo pedicato dagli interviriodo grossi spostamenti di mercato. Per le stati una minaccia tra l’altro anche per il PMI i nuovi operatori di mercato interna- motivo appena descritto, in particolare se i zionali possono tuttavia rappresentare una grandi clienti giocano un ruolo importante. grande minaccia, se riescono a offrire pro- Al momento il pericolo di prodotti sostitudotti simili a prezzi nettamente più vantag- tivi è considerato piuttosto ridotto. In fu- 31 Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) turo, la tecnologia 3D printing potrebbe minacciare di rimpiazzare i prodotti esistenti in alcuni sottosettori e in caso di piccole quantità di pezzi. Come mostrato dalla figura 12, per quel che riguarda le condizioni economiche quadro, le imprese intervistate del settore MEM considerano un pericolo maggiore rispetto alla media complessiva aspetti quali i corsi di cambio, la disponibilità di forza lavoro e i prezzi delle materie prime e dell’energia. A causa della grande quota d’esportazioni dell’industria meccanica ed elettrica, per le imprese interessate il corso di cambio ha un peso rilevante. Ciò vale in particolare per le PMI, poiché per loro è più difficile disporre di un’assicurazione contro le Contesto economico oscillazioni monetarie rispetto alle grandi imprese. A causa dell’apprezzamento del franco svizzero, molte PMI hanno dovuto stabilire degli aumenti di prezzo per i loro clienti. Alcune imprese hanno dovuto persino sbloccare le riserve finanziarie per potersi adattare alla nuova situazione. Tutti e tre i sottosettori dell’industria MEM richiedono un ingente utilizzo di materie prime Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,5 2,0 Opportunità Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 0,5 Neutrale barre blu = valutazione dell’industria MEM; barre nere = valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio Fig. 12: opportunità e rischi percepiti dall’industria MEM rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 32 1,0 Neutrale 1,0 1,5 2,0 Opportunità ed energia, di conseguenza l’andamento lità, l’individualizzazione e l’immigrazione dei prezzi delle materie prime influisce pe- sono meno considerati come opportunità santemente sui costi di produzione. Tutta- rispetto alla media complessiva. Secondo la via, normalmente tutte le imprese del set- valutazione delle imprese partecipanti, l’autore sono interessate mento delle regolaIl passaggio da impresa di mentazioni e degli in egual misura dagli aumenti dei prezzi, di produzione classica a fornitore oneri rappresenta modo che non risulta una notevole midi servizi innovativi consente naccia per il settore. alcun diretto svantaggio a livello di con- di incrementare la fidelizza- Questo non si limita correnza. Rispetto zione dei clienti e di sfruttare solo alla libertà d’aalla media compleszione, ma comporta nuove fonti di guadagno. anche un ulteriore siva, nella crescita del mercato si intravedono poche oppor- impiego di tempo a causa dei maggiori tunità. Gli esperti ritengono persino che, in oneri amministrativi che gravano sopratun‘ottica globale, il settore presenti ancora tutto sulle PMI. solo un potenziale di crescita molto limitato. Gli operatori europei non cresceranno Alla domanda sulle maggiori preoccupacome le imprese internazionali, cosicché in zioni generate dall’esterno sono stati cifuturo il peso relativo dell’Europa diminu- tati più di frequente i seguenti aspetti: miirà. Le opportunità di crescita per le PMI ri- grazione, pressione sui prezzi, concorrenza, sultano per lo più solo in settori applicativi operatori a basso prezzo, regolamenti, fidespecifici. Per quel che riguarda le condizioni lizzazione della clientela, corsi di cambio e tecnologiche quadro, le risposte rispetto a prezzi delle materie prime. tutti gli altri partecipanti al sondaggio sono state meno varie. Rispetto alla media complessiva, i materiali e i processi innovativi sono percepiti maggiormente come opportunità. Ciò si spiega col fatto che i continui sforzi per il miglioramento dell’efficienza, ad es.: la costante tendenza all’ulteriore automatizzazione, guidano la domanda verso nuove macchine e nuovi impianti. Per quel che concerne le condizioni quadro giuridico-sociali, sviluppi quali la crescente mobi- 33 Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) Punti di forza nell’assistenza ai clienti esistenti e debolezza nell’acquisizione di nuovi clienti I risultati relativi alle prospettive aziendali rivelano un quadro diversificato. Per quanto riguarda le prospettive di mercato e dei clienti emerge che parametri di misu- razione quali la soddisfazione e la fedeltà della clientela nonché la qualità dei prodotti sono valutati molto positivamente dalle PMI intervistate. Questi aspetti spiegano punti di forza consolidati delle imprese svizzere dell’industria MEM come qualità, swissness e fedeltà dei clienti, che vengono percepiti e apprezzati anche nel contesto internazionale. In confronto, la valutazione dei parametri di successo «quota di mercato» e «quota di nuovi clienti» risulta nettamente peggiore. Questo si accompagna a una valutazione molto critica dei relativi parametri di controllo «elaborazione del mer- Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.6 Gestione del rischio 4.7 Fatturato 4.5 Margine operativo 4.5 Rendimento complessivo del capitale 4.3 4.7 Liquidità Grado di autofinanziamento5.3 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.0 Quota di mercato relativa 4.4 Qualità della gestione Canali di vendita 3.9 Soddisfazione del cliente 6.0 Sistemi di incentivazione 4.3 Politica dei prezzi 4.4 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 4.8 Acquisizione attiva di clienti3.9 4.8 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.3 Motivazione 5.4 5.6 Sviluppo personale 4.4 Soddisfazione del lavoro 5.4 Nuovi clienti 4.3 Change Management 4.2 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 4.6 5.3 6.0 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.5 Modello commerciale 4.5 Competenze fondamentali5.0 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 4.8 Qualità dei processi 4.9 Valore aggiunto 4.9 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 13: management cockpit industria MEM. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 34 cato», «canali di vendita» e «acquisizione di clienti» e rivela le debolezze che spesso presentano le PMI nel settore. Le imprese si concentrano molto sui clienti esistenti, considerando solo marginalmente nuovi clienti potenziali o segmenti di mercato. Da ciò deriva il rischio di dover reagire velocemente in caso di perdita improvvisa di grandi clienti, mentre le imprese spesso non sono preparate a una situazione del genere (rischio di accumulazione). Industria MEM 100% 90% 80% 70% 12% 12% 10% 14% 21% 40% 10% 26% 43% 39% 33% 31% 25% 15% 15% 0% Crescita del fatturato Nella prospettiva riguardante i processi, i parametri di misurazione «efficienza», «qualità dei processi» e «valore aggiunto» vengono valutati positivamente. Tuttavia non tutti i parametri di comando corrispondenti, come processi commerciali o modello aziendale, si adattano a questo quadro. L’intervista agli esperti del settore ha fatto emergere che molte imprese dell’industria MEM non producono un prodotto proprio, ma realizzano semilavorati per altre ditte in qualità di classici fornitori e fornitori di componenti. In tale ottica, spesso vi è uno stretto collegamento tra fornitori e clienti, che è chiaramente visibile soprattutto laddove, ad es., i collaboratori del fornitore lavorano ai sistemi IT del cliente e quindi laddove ha già avuto luogo un’integrazione nei processi commerciali. Sui due parametri di comando «processi commerciali» e «modello aziendale», risp. «architettura di creazione del valore», è possibile in questo caso esercitare solo un’influenza 10% 14% 26% 30% 20% 10% 7% 26% 60% 50% 11% <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Fig. 14: dati finanziari del settore MEM a confronto. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 35 Industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) molto limitata. In linea di massima i nuovi modelli commerciali sono certamente interessanti per le imprese, ma attuabili solo a qualche condizione. Per quel che riguarda la prospettiva dei collaboratori, i parametri di misurazione rilevanti per il successo vengono valutati dai rappresentanti delle imprese in modo assolutamente positivo. Curiosamente, i parametri di comando, attraverso i quali può essere esercitata un’influenza diretta o indiretta, vengono valutati in modo nettamente peggiore. La valutazione più critica è quella del change management. Le imprese intervistate riescono evidentemente solo in parte a coinvolgere i propri collaboratori in modo adeguato nei processi di cambiamento. Il settore elettrotecnica è alle prese attualmente con una mancanza di ingegneri. Anche nel settore metallurgico, la situazione della forza lavoro competente rappresenta un grande problema. Al momento a queste aziende riesce difficile trovare apprendisti per i posti di formazione vacanti. I dati finanziari indicano che molte delle imprese intervistate si trovano in una situazione finanziaria difficile. Circa un terzo delle imprese registra un calo di fatturato. Per circa i due terzi il margine di profitto è inferiore al 4%. Gli utili realizzati al momento spesso non bastano a coprire il fabbisogno di investimenti. Questo 36 è soprattutto una conseguenza della crisi economica e finanziaria, in cui le imprese hanno certamente ridotto il personale, ma non hanno potuto o voluto (considerando lo sviluppo a lungo termine) adeguarlo sufficientemente all’effettivo crollo delle ordinazioni subito. Gli indicatori di successo delle imprese dell’industria MEM sono tendenzialmente peggiori rispetto alla media complessiva. Suggerimenti operativi Suggerimento operativo 1: focalizzare l’attenzione su campi d’applicazione specifici Nel settore dell’industria meccanica ed elettronica, hanno già avuto luogo dei trasferimenti globali della produzione all’estero. Ciò riguarda soprattutto la produzione di prodotti standard. Le PMI svizzere si possono per lo più affermare solo in nicchie, in cui sono determinanti l’elevata qualità e lo speciale know-how. Bisogna continuare a concentrarsi su soluzioni speciali innovative. Suggerimento operativo 2: ampliamento dei servizi Molte grandi imprese perseguono già attivamente il cambiamento da imprese di produzione classiche a innovativi fornitori di servizi e hanno conseguentemente adeguato i propri modelli aziendali. In tale ottica non si tratta solo di incrementare la fidelizzazione dei clienti, ma di sfruttare anche nuove fonti di guadagno. Servizi aggiuntivi come l’engineering o i servizi post-vendita rappresentano un grande potenziale anche per le PMI. Suggerimento operativo 3: acquisizione attiva di nuovi clienti I risultati dello studio hanno rivelato chiaramente che molte PMI dell’industria MEM presentano grandi punti di forza nell’assistenza dei clienti esistenti. D’altra parte, l’acquisizione di nuovi clienti si è rivelata invece un punto debole. Le PMI dovrebbero adottare attivamente delle misure per rivolgersi in modo mirato a nuovi clienti e segmenti di mercato, in modo da mantenere basso il rischio di accumulazione (perdite finanziarie a causa della perdita di un grande cliente). Sanità e assistenza sociale Sanità e assistenza sociale Altamente regolamentato e influenzato dalla politica. Wilfried Lux .Il tipo di finanziamento in vigore dal 2012, che stabilisce importi forfettari per ogni singolo caso, rappresenta un cambiamento di rotta nel sistema sanitario svizzero. Gli ospedali devono essere più efficienti mantenendo lo stesso livello qualitativo. .L’elevata regolamentazione e la forte influenza politica lasciano poco margine d’azione in questo settore. .La sfida più grande è rappresentata dall’elevato fabbisogno di forza lavoro qualificata. .Pazienti e collaboratori soddisfatti, finanze massicce – il più grande potenziale risiede nel miglioramento dei processi e nei nuovi modelli aziendali. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 11.5% .Numero totale di addetti 485‘000 . Numero totale di PMI 53‘600 . Quota di tutti gli occupati 12.0% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 9.8% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 4.31% Tab. 5: cifre chiave del settore sanità. Fonte: UST e SECO, 2013,2014 L’importanza economica del settore sanitario svizzero è notevole. Nella sanità lavorano 485’000 persone che realizzano un valore aggiunto annuo di oltre 60 mld di franchi 38 svizzeri, grazie al quale la Svizzera si posiziona al secondo posto a livello mondiale (percentuale del PIL), preceduta solo dagli USA. Tendenzialmente la domanda di prestazioni sanitarie aumenterà ancora in futuro, soprattutto a causa dell’andamento demografico e per quel che riguarda la lotta contro le malattie che mettono in pericolo la vita. Il progresso tecnologico nella diagnosi e nelle terapie comporta un’eccedenza dell’offerta, a cui spesso si risponde troppo volentieri con una crescente generazione della domanda. Il presente sondaggio ha coinvolto diversi rappresentanti del settore sanitario – ospedali, case di cura e medici, assistenza e cura a domicilio; la maggior parte delle risposte tuttavia proviene dagli ospedali. Con l’introduzione del sistema di rimborso con importi forfettari per ogni singolo caso (SwissDRG 2012, Tarmed 2004), si sono gettate le nuove basi per il finanziamento degli ospedali. Gli ospedali si sono quindi trasformati da centri di costo in centri di profitto. Questo nuovo sistema di finanziamento e la libera scelta dell’ospedale in Svizzera comportano una crescente pressione della concorrenza. Concorrenza in crescita e paziente competente La fig. 15 mostra le capacità competitive nel mercato della sanità. Il settore è altamente regolamentato. Dominano elevate barriere d’ingresso, in particolare per i medici e gli ospedali. I nuovi concorrenti non vengono quindi giudicati una grande minaccia. A causa dell’aumento della qualità dei servizi all’estero, il turismo sanitario viene sicuramente percepito, ma il pericolo per la sanità svizzera va ritenuto basso. Il potere dei pazienti è complessivamente di media entità. Di per sé essi non hanno potere di negoziazione, in quanto in caso di malattia dipendono dalle cure mediche. Tuttavia il loro potere è cresciuto con l’introduzione della libera scelta del medico e della struttura ospedaliera. Mentre in passato i pazienti erano contenti di ricevere un posto in ospedale, oggigiorno valutano diversi ospedali e selezionano il più adatto. A tale proposito, la scelta dell’ospedale è influenzata in modo determinante dal medico trattante. Ma le premesse non sono le stesse per tutti gli ospedali. Ad es., gli ospedali cantonali sono di norma esenti da imposta e alcuni continuano a essere sovvenzionati, sebbene il nuovo sistema di finanziamento voglia favorire in realtà la libera concorrenza e non preveda più tali sovvenzioni. Il potere di negoziazione dei fornitori è giudicato di media entità. I gruppi farmaceutici hanno un potere relativamente elevato e svolgono attività lobbistiche di rilievo in ambito politico. Questo forte ruolo, in particolare per i farmaci brevettati, viene in parte relativizzato dall’impiego crescente dei farmaci generici. I fornitori di tecnologie altamente specializzate godono di una posizione di quasi monopolio e quindi anche di grosso potere. Grazie all’introduzione degli importi forfettari per ogni singolo caso (Swiss DRG e Tarmed), la pressione sull’efficienza è aumentata e di conseguenza l’intero mercato è esposto a una crescente pressione della concorrenza. Minaccia da parte di nuovi concorrenti Elevate barriere d’ingresso, in futuro eventuale concorrenza all’estero Potere di negoziazione dei fornitori Pressione della concorrenza/ rivalità nel settore Potere di negoziazione dei clienti Potere di negoziazione medio, soprattutto gruppi farmaceutici Mercato fortemente regolarizzato; maggiore pressione sull’efficienza a causa della Swiss DRG Dipendenza dei pazienti che necessitano cure pericolo rilevante pericolo medio neutrale opportunità media grande opportunità Minaccia da parte dei prodotti sostitutivi Nessun prodotto sostitutivo, eventualmente terapie alternative Fig. 15: analisi settoriale del sistema sanitario. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 nitario necessita di circa 10’000 lavoratori immigrati nei settori della medicina di punta, della medicina di base, della ricerca Nella fig. 16 è rappresentata una pano- e del personale paramedico specializzato. In ramica delle condizioni quadro esterne al Svizzera, ad es., vengono formati troppo pomercato sanitario. In ambito economico è chi medici per coprire la domanda. Di convisibile una crescita seguenza, negli ulmedia del mercato, Da centri di costi a centri di timi anni sono stati che viene conseguita assunti in misura profitto – la sanità deve soprattutto mediante sempre maggiore la crescita quantita- affrontare in misura crescente medici provenienti tiva e non più attradall’estero, sopratla concorrenza. verso i prezzi. Il più tutto dalla Germagrande problema nel contesto economico nia. Da quando però le condizioni quadro sembra essere la disponibilità di forza la- per i medici in Germana sono migliorate, voro qualificata. Ogni anno il sistema sa- questa tendenza è in calo. A breve termine, 39 Sanità e assistenza sociale ciò comporta per la Svizzera l’assunzione di medici da altri paesi, mentre a lungo termine non ci sarà alternativa all’aumento del numero dei posti di studio. Il bisogno degli investimenti necessari è stato giudicato neutrale nell’ambito del sondaggio. A tale proposito bisogna chiedersi da chi viene condotta questa valutazione. Indipendentemente dal bisogno effettivo, attualmente esistono anche incentivi per l’investimento nelle strutture, in quanto le tariffe degli importi forfettari per ogni singolo caso vengono stabilite sulla base dei costi. L’inter azione con i fornitori dipende da come gli ospedali riescono ad organizzarsi efficacemente in gruppi di acquisto. Attualmente tali cooperazioni rappresentano piuttosto l’eccezione che la regola. Nel contesto giu- Contesto economico ridico-sociale, vi sono sia rischi che opportunità. L’elevato numero di regolamentazioni e oneri complica la vita agli operatori di mercato. Rispetto alla media di tutti i settori, questo problema viene giudicato circa due volte più rilevante. La crescente mobilità della popolazione viene ritenuta complessivamente positiva; questo dato si può far risalire al fatto che le opportunità ri- Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 2,0 Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 0,5 1,0 Neutrale Barre blu: valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore sanità Fig. 16: opportunità e rischi percepiti nel sistema sanitario rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 40 1,5 Opportunità 1,5 2,0 Opportunità sultanti dalla libera scelta dell’ospedale dono ancora le ripercussioni sull’immigracompensano i rischi legati a un possibile zione della votazione del 9 febbraio 2014 turismo sanitario. Anche nell’individualiz- (iniziativa sull’immigrazione). Nel contesto zazione delle prestazioni viene intravista tecnologico, le più grandi opportunità venun’opportunità. È importante soprattutto gono intraviste nel settore dell’ingegneria che la persona venga tutelata in quanto genetica, vale a dire dell’analisi e della mapersona e curata dignitosamente. La po- nipolazione dei genomi. Qui il problema è polazione svizzera quello di individuare ha inoltre una delle Nonostante la regolamenta- e trattare il più prepiù alte aspettazione e l’influenza politica, cocemente possibile tive di vita a livello le malattie. L’impornella sanità è possibile realizmondiale. Comprentanza assegnata alle sibilmente questo zare degli utili – per qualcuno. nuove tecnologie lerappresenta per il gate all’informazione, settore della sanità (imprese farmaceutiche, alla comunicazione e ai processi è in linea ospedali, case di cura) un’ulteriore oppor- con la media complessiva. S’intravede del tunità, in quanto i pazienti devono essere potenziale nel settore e-Health. Le innovaassistiti più a lungo (soprattutto negli ul- zioni riguardanti i processi mettono le ali timi anni di vita i costi della salute crescono al progresso medico e cambiano la moin maniera esponenziale – spesso a causa dalità dei trattamenti (ad es.: si registra la della molteplicità delle patologie). Inoltre, tendenza a fornire un maggior numero di insorgono sempre più malattie che in pas- prestazioni ambulatoriali). Gli aspetti ecosato non si manifestavano nella stessa mi- logici rivestono un’importanza ridotta. Il sura (ad es.: l’Alzheimer e la demenza). più grande pericolo a tale proposito deriva Mentre dal punto di vista del mercato, la dall’incertezza riguardo agli effetti delle nuova piramide delle età agisce positiva- tecnologie, per le quali non esistono anmente sulla sanità, essa rappresenta una cora studi a lungo termine, come ad es. nel sfida per il mercato del personale. È sem- caso della tomografia a risonanza magnepre più alto il numero di persone più an- tica nucleare (MRT). ziane che necessitano di cure mediche da parte di un numero sempre minore di per- Alla domanda sulle maggiori preoccupasone più giovani. Anche l’immigrazione è zioni generate dall’esterno, nel sondaggio stata valutata positivamente – la crescita sono stati citati con maggiore frequenza i della popolazione comporta un numero seguenti aspetti: regolamentazione, qualità, maggiore di potenziali pazienti. Si atten- reclutamento e sviluppo del personale, sod- disfazione della clientela e liquidità. L’analisi quantitativa mostra tuttavia che la qualità e la soddisfazione dei pazienti vengono valutate come molto positive. Anche altre indagini lo confermano. 41 Sanità e assistenza sociale Cresce la pressione di costi ed efficienza nel settore Per quanto riguarda i parametri di misurazione orientati al mercato, nella fig. 17 balza agli occhi che vengono messe in primo piano soprattutto la soddisfazione dei pazienti e la qualità dei servizi. Inoltre, viene data grande importanza alla fedeltà dei pazienti e alla loro fidelizzazione, senza tuttavia trascurare l’acquisizione di nuovi pazienti. Anche la reputazione e l’immagine dell’ospedale, dei medici o della casa di cura giocano un ruolo fondamentale. Minore rilevanza assume la quota di mercato – tuttavia va ammesso che in futuro questo giudizio cambierà a causa della libera scelta dell’ospedale. Anche per quanto riguarda le leve di comando legate al mercato, si nota che la fidelizzazione attiva di clienti e pazienti ed i modelli aziendali innovativi sono i fattori più promettenti. A tal Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.4 Fatturato 4.5 Gestione del rischio 4.5 Margine operativo 4.0 Rendimento complessivo del capitale 4.0 4.5 Liquidità Grado di autofinanziamento5.0 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo 4.3 Quota di mercato relativa 4.8 Qualità della gestione Canali di vendita4.3 Soddisfazione del cliente 6.0 Sistemi di incentivazione 4.5 Gestione del mercato Politica dei prezzi 4.3 Tasso d’innovazione 3.9 Acquisizione attiva di clienti4.3 5.2 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.3 Motivazione 5.5 5.9 Sviluppo personale 4.8 Soddisfazione del lavoro 5.5 Nuovi clienti 5.0 Change Management 4.8 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Fedeltà del cliente Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 5.2 5.2 5.8 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.7 Modello commerciale 4.7 Competenze fondamentali5.3 ottimo buono soddisfacente sufficiente 4.5 Qualità dei processi 4.9 Valore aggiunto 4.3 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 17: management cockpit sanità. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 42 Efficienza proposito, dal punto di vista dell’ospedale va citata soprattutto l’influenza dei medici trattanti. Per contro, difficilmente la politica dei prezzi è influenzabile e interessa anche poco al paziente, a meno che l’assicurazione rifiuti di farsi carico della prestazione. Nell’ambito dei processi commerciali, si registra già un alto livello della qualità del servizio. È individuabile del potenziale di miglioramento nell’efficienza, nella produttività e nel valore aggiunto. Per quel che riguarda le leve di comando, si nota che la concentrazione sulle competenze distintive e l’utilizzo delle stesse funzionano già piuttosto bene. Va registrato dell’altro potenziale nell’ottimizzazione dei processi commerciali e nello sviluppo di nuovi modelli aziendali innovativi, incluse le reti e le cooperazioni di diversi partner nel sistema. Sanità e assistenza sociale 100% 90% 80% 70% 11% 18% 27% 27% 46% 33% 50% 40% 4% 4% 8% 60% 32% 35% 30% 20% 10% 38% 35% Margine EBIT Crescita degli utili ROI 0–4% 10–14% 27% 21% 0% Crescita del fatturato <0% 5–9% ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% La prospettiva dei collaboratori è giudicata buona, senza alcuna eccezione. Cultura, motivazione, soddisfazione e produttività vengono classificate da buone a ottime. Come leva viene citata soprattutto la qualità della gestione, che è mantenuta ampiamente sotto controllo. È presente del potenziale negli incentivi, nello sviluppo del personale e nel change management. 3% 8% 6% 10% 7% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Fig. 18: dati finanziari del settore sanità e assistenza sociale a confronto. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 I parametri di misurazione finanziari vengono considerati mediocri dai partecipanti al sondaggio, in quanto le leve finanziarie vengono descritte come poco efficaci. 43 Sanità e assistenza sociale Molti ospedali sono alle prese con problemi di liquidità. la severa organizzazione del settore assistenziale. Ecco come i partecipanti al sondaggio giudicano i dati selezionati. Suggerimento operativo 2: cooperazioni Per ridurre i costi e sfruttare le sinergie, vanno prese in considerazione le cooperazioni tra operatori di mercato, di modo che ognuno si concentri sulle proprie competenze distintive. Le cooperazioni tra ospedali possono far risparmiare notevolmente sui costi, se ad es. un ospedale si specializza in cardiochirurgia e l’altro in oncologia. Anche l’unione di diversi medici in studi medici associati rappresenta, dal punto di vista finanziario, una collaborazione intelligente. Per più della metà degli intervistati, la crescita del fatturato è inferiore al 4%. Solo il 10% presenta una crescita superiore al 15%. Anche per quanto riguarda la redditività, i dati non sono migliori. Il 58% dei partecipanti ha un margine EBIT inferiore al 4% e l’83% un ROI inferiore al 4%. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi non è presumibilmente possibile coprire i costi di capitale e assicurare un rifinanziamento duraturo. Tuttavia, sul fronte politico, non ci si attende neanche un elevato rendimento nella sanità. Suggerimento operativo Suggerimento operativo 1: aumento dell’efficienza Gli importi forfettari per ogni singolo caso stabiliscono i ricavi per ogni percorso terapeutico. Di conseguenza, la più grande leva per gli ospedali e i medici risiede nella riduzione dei costi e nell’aumento dell’efficienza. Qui bisogna verificare i potenziali su come poter ridurre le spese senza perdite in termini di qualità. Ciò può ad es. significare che, in caso di aumento del fatturato, le spese del personale non aumentano in modo proporzionale. Altre possibilità sono l’ottimizzazione dell’infrastruttura, nonché 44 Suggerimento operativo 3: nuovi modelli aziendali L’elevata densità normativa, la forte concorrenza predatoria e un paziente sempre più informato comportano una crescente domanda di nuovi modelli aziendali. I modelli HMO, la consulenza potenziata da parte dei farmacisti nonché un maggiore coinvolgimento del personale paramedico specializzato nelle mansioni mediche sono esempi di adeguamento dei modelli aziendali. Commercio all’ingrosso Commercio all’ingrosso Un settore con un ruolo sottovalutato nella catena di creazione del valore. Anthony Castiglioni .Il commercio all’ingrosso è caratterizzato da una concorrenza predatoria e da una forte pressione sui prezzi. Gli intervistati individuano delle opportunità nello sviluppo della tecnologia IT e delle telecomunicazioni, nonché nelle innovazioni che riguardano i materiali e i procedimenti. I pericoli risiedono a loro avviso nell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia e nei regolamenti e oneri. .Nonostante il difficile contesto, per tutti i parametri di misurazione i commercianti all’ingrosso si danno voti leggermente migliori rispetto alla media. Qui l’impiego superiore alla media delle leve dà buoni frutti (soprattutto nell’ambito clienti/mercato). .Ulteriore potenziale per il rafforzamento della posizione di mercato viene individuato soprattutto nell’offerta di servizi complementari e nell’ampliamento delle attività ad alto valore aggiunto. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 10.1% .Numero totale di addetti 229‘540 . Numero totale di PMI 24‘300 . Quota di tutti gli occupati 5.5% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 4.4% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 1.2% Tab. 6: cifre chiave del commercio all’ingrosso. Fonte: UST, 2013 Il commercio all’ingrosso riveste un ruolo importante sia per il numero di occupati sia per il valore aggiunto lordo realizzato. Con- 46 siderando il valore aggiunto lordo, con una quota del 10,1% il commercio all’ingrosso occupa persino il secondo posto, appena dopo l’amministrazione pubblica con il 10,2%. Il settore è eterogeneo e va dal commercio di animali vivi al commercio di impianti e macchinari nonché di materie prime. Grosso modo, il commercio all’ingrosso può essere suddiviso secondo le quote di occupazione nelle seguenti categorie: impianti e macchinari (24%), generi alimentari e bevande (15%), altri beni di consumo (29%), prodotti chimici, materiali da costruzione e materie prime (23%). Come anche altri settori, negli anni 2009 e 2011 il commercio all’ingrosso ha registrato un marcato crollo del prodotto interno lordo in seguito alla crisi finanziaria. Il settore ha un comportamento piuttosto prociclico, di conseguenza ci si attende che lo sviluppo futuro del settore segua la crescita economica generale. Un settore caratterizzato da una forte concorrenza, che offre però anche opportunità di crescita Molti segmenti del commercio all’ingrosso in Svizzera sono piuttosto saturi e fortemente frammentati. A ciò si aggiunge che alcuni commercianti si impegnano per differenziarsi dalla concorrenza con la loro offerta, cercando quindi di realizzare economie di scala attraverso maggiori volumi di acquisti e di fatturato per resistere così alla pressione sui margini. In alternativa, si cerca una differenziazione attraverso la coltivazione delle relazioni con i clienti e una maggiore disponibilità. In alcuni sottosettori vi sono veri e propri prodotti sostitutivi (ad es. legno vs. acciaio o ceramica nel settore edile), in altri (ad es. nell’elettronica) solo pochi. Se il commerciante riesce a integrare il prodotto sostitutivo nel proprio modello aziendale, vale a dire a inserirlo nell’assortimento, difficilmente esso rappresenterà però una minaccia. Il potere di negoziazione dei fornitori è forte a seconda del grado di differenziazione o della forza del marchio. Se quest’aspetto è Minaccia da parte poco rilevante, essi sono intercambiabili e di nuovi concorrenti di norma i costi di conversione per il comBasse barriere d’ingresso, merciante all’ingrosso sono ridotti. D’altra ma dipendenti parte i fornitori forti possono anche rappredal posizionamento sentare una minaccia se decidono di costituire proprie società distributrici. Tutto Potere di negoziazione Pressione della concorrenza/ Potere di negoziazione dei fornitori rivalità nel settore dei clienti sommato il potere di negoziazione dei fornitori è medio. Il cliente del commerciante Dipendente dal grado di Mercato saturo, Costi di cambio-impresa differenziazione e concorrenza predatoria, ridotti, elevata all’ingrosso ha spesso solo bassi costi di dalla forza del marchio forte pressione sui prezzi trasparenza del mercato conversione e un’elevata trasparenza del mercato, il che rafforza la sua posizione di Minaccia da parte negoziazione. Una differenziazione, e pericolo rilevante dei prodotti sostitutivi pericolo medio quindi un indebolimento del potere di neutrale Fortemente dipendente negoziazione del cliente, può essere consedalla disponibilità e dal opportunità media rapporto qualità/prezzo guita mediante relazioni intense, alta grande opportunità disponibilità dei prodotti o marchi propri del commerciante. La pressione della con- Fig. 19: analisi settoriale del commercio all’ingrosso. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 correnza nel settore viene ulteriormente rafforzata da barriere d’ingresso general- vamente il settore può essere classificato mente basse per i nuovi operatori, in parti- come competitivo e altamente concorrencolare se essi si limitano al ruolo di agenti ziale (cfr. figura 19). o intermediari. La minaccia di nuovi con- Negli altri contesti del settore, le opportucorrenti è un po’ nità e i rischi sono mitigata dal fatto Il commercio all’ingrosso ha abbastanza equivache è necessario un problema di immagine, in lenti (cfr. figura 20). disporre di conoCertamente la quanto la sua prestazione scenze e relazioni di costante crescita di mercato. A seconda viene percepita spesso troppo mercato offre delle del grado di servizio poco da clienti e fornitori. opportunità, tuttavia nell’ambiente econop e r s e g u i t o, p u ò essere anche necessario un sostanziale mico vi sono in agguato anche rischi come fabbisogno di capitali per magazzini, l’aumento dei prezzi delle materie prime e impianti per la lavorazione e il confeziona- dell’energia nonché un calo della disponimento o per il parco macchine. Complessi- bilità di forza lavoro qualificata. Nelle 47 Commercio all’ingrosso restanti sfere ambientali, i commercianti all’ingrosso intravedono una chiara opportunità nell’immigrazione, nei materiali e processi innovativi nonché negli sviluppi del settore della tecnologia d’informazione/telecomunicazione. In particolare l’immigrazione ha funto in passato da fattore trainante per la crescita. Il commercio approfitta in misura maggiore rispetto agli altri settori dell’effetto trainante per i consumi esercitato dall’immigrazione. Nel contempo, sorgono però anche certi rischi, in quanto l’infrastruttura non tiene il passo con la crescita della popolazione. Le strade sempre intasate ostacolano la logistica e quindi in particolare la distribuzione al dettaglio delle merci. I commercianti all’ingrosso hanno individuato anche notevoli Contesto economico rischi nella crescente densità normativa da parte dello stato (leggi, ordinanze, procedure di autorizzazione e di accettazione, ecc.) e nella situazione fiscale. A tale proposito il mercato all’ingrosso si allinea ampiamente alla valutazione degli altri settori. Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 0,0 −0,5 Pericolo 0,5 1,0 Neutrale 1,5 Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 0,0 −0,5 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità Barre blu: valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore commercio all’ingrosso Fig. 20: opportunità e rischi percepiti dai commercianti all’ingrosso rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 48 2,0 Opportunità Ottimi valori riguardo ai collaboratori e potenziale di miglioramento nella prospettiva dei clienti. Per quanto riguarda i parametri di misurazione orientati al mercato, la moderata valutazione della quota di mercato relativa e del numero di nuovi clienti conferma la Alla domanda sulle maggiori preoccupazioni generate dall’esterno, nell’ambito del sondaggio sono stati citati più di frequente i seguenti aspetti: pressione della concorrenza e sui margini, turismo degli acquisti, internazionalizzazione/globalizzazione. saturazione e la frammentazione dei mercati già constatate. Dal colloquio con i rappresentanti del commercio all’ingrosso, il giudizio positivo sull’immagine aziendale si è rivelato piuttosto un ideale. Secondo loro, il commercio all’ingrosso ha un problema di immagine, in quanto la sua prestazione Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.6 Fatturato 4.4 Gestione del rischio 4.8 Margine operativo 4.5 Rendimento complessivo del capitale 4.3 4.9 Liquidità Grado di autofinanziamento5.4 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo 4.4 Quota di mercato relativa 4.0 Qualità della gestione Canali di vendita 4.3 Soddisfazione del cliente 5.9 Sistemi di incentivazione 4.7 Politica dei prezzi 5.0 Fedeltà del cliente 5.3 Sviluppo personale 4.7 Soddisfazione del lavoro 5.6 Tasso d’innovazione 5.0 Nuovi clienti 4.4 Change Management 4.6 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.6 Acquisizione attiva di clienti4.5 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 4.9 5.1 Parametri di misurazione Gestione del mercato Cultura aziendale 5.4 Motivazione 5.5 5.3 6.1 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.6 Modello commerciale 4.7 Competenze fondamentali5.1 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 4.8 Qualità dei processi 4.9 Valore aggiunto 4.7 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 21: management cockpit del commercio all’ingrosso. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 49 Commercio all’ingrosso Commercio all’ingrosso Commercio all‘ingrosso 100% 90% 15% 19% 80% 13% 5% 70% 60% 8% 18% 31% 23% 10% 38% 35% 30% 20% 21% 23% 21% 50% 40% 21% 10% 33% 28% 20% 18% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ≥15% Fig. 22: confronto delle cifre chiave finanziarie del commercio all’ingrosso. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP, 2014 50 ROI viene percepita in media troppo poco dai clienti (e dai fornitori). Questo a sua volta viene confermato dai partecipanti al sondaggio, per lo meno se l’impiego della leva «elaborazione del mercato/comunicazione» è giudicato solo mediocre. I partecipanti al sondaggio individuano ancora del potenziale di miglioramento (cfr. figura 21) nell’utilizzo migliorato dei canali di vendita e nell’acquisizione attiva di clienti, ad esempio grazie a una chiara definizione dell’utilità offerta per i specifici gruppi di clienti. I clienti sono assistiti mediante processi snelli ed efficaci. Nonostante i risultati incoraggianti, i parametri di misurazione e controllo orientati ai processi mostrano nel sondaggio ancora del potenziale di miglioramento per la leva «ottimizzazione dei processi», sotto forma di flussi di merci controllati e organizzati meglio. A tale proposito, la tecnologia informatica può fornire un prezioso contributo con interfacce elettroniche per fornitori e/o clienti. In tale ottica un fattore di successo decisivo è la qualità dei dati, affinché i processi possano funzionare in modo efficiente. Allo stesso modo può essere incrementata anche la riflessione attiva e periodica sull’organizzazione del modello aziendale, con l’obiettivo di differenziarsi dai concorrenti e offrire un’utilità chiaramente percepibile per il cliente. I colloqui con gli addetti ai lavori hanno rivelato una serie di possibilità tra cui: . a umento dell’utilità per la clientela mediante l’offerta di servizi complementari come ad es. la fornitura di materiale promozionale per la vendita nei negozi specializzati o al dettaglio oppure l’esecuzione di controlli, manutenzione o riparazioni presso il cliente finale .selezione accurata di un segmento target e offerta di un assortimento specifico (specialista del settore). questo modello è completato da una rapida disponibilità della merce e dal rispetto incondizionato delle scadenze .assunzione dell’elaborazione o trasformazione del prodotto di fornitori o clienti (event. in collaborazione con un’impresa partner) .creazione di partenariati con altri commercianti per offrire un assortimento comune ampliato o servizi logistici. la cooperazione può essere accompagnata da uno scambio di know-how I parametri di misurazione della gestione aziendale orientata ai collaboratori se la cavano molto bene nell’autovalutazione delle imprese partecipanti. Anche per quanto riguarda le leve, qui sembra che i compiti per casa siano stati tutti fatti. Al massimo viene individuato del potenziale di miglioramento per il «change management». Esso gioca un ruolo decisivo nella nuova impostazione strategica dell’impresa (cfr. anche la riorganizzazione del modello aziendale) per fissare il cambiamento strategico nell’organizzazione. La pressione della concorrenza e sui mar- Suggerimento operativo 2: gini nel settore si riflette nei dati del fattu- creazione e comunicazione di un marchio rato e del rendimento. Tuttavia il contesto proprio settoriale e l’impiego delle leve orientate al I forti marchi di produzione celano per i mercato, che può essere tuttavia miglio- commercianti all’ingrosso il rischio che rato, lasciano supporre improvvisamente il proPer il funzionamento effiuna valutazione pegduttore entri direttagiore dei parametri di ciente dei processi nel mente in contatto con i misurazione finanziari. grandi acquirenti o i commercio, la qualità dei Questo si conferma nel gruppi di acquirenti, rilevamento delle cifre dati rappresenta un fat- escludendo così il comchiave «crescita del fat- tore di successo decisivo. merciante all’ingrosso. turato e degli utili», La creazione e la cura di «margine EBIT» e «ROI». Il 53% degli inter- un marchio proprio possono contribuire a vistati ha conseguito un margine operativo tutelarsi, riducendo la forza di negoziadi ≤ 4%. che va ritenuto troppo esiguo. zione sia del fornitore (produttore) che del Ancora più netta si presenta la performance cliente. Il cliente collegherà l’utilità percefinanziaria sul ROI, giudicata in media pita non più necessariamente a un marchio scarsa, che per quasi il 60% dei partecipanti di produzione forte, bensì al commerciante al sondaggio ammonta al massimo al 4%. all’ingrosso. Inoltre ciò rende il commerQuesto basso valore non è riuscito a coprire ciante all’ingrosso meno dipendente dal i costi del capitale (cfr. figura 22). produttore in quanto in questo modo i prodotti del produttore diventano più interSuggerimento operativo cambiabili. Suggerimento operativo 1: chiara definizione dell’utilità offerta ai Suggerimento operativo 3: clienti flussi di merci controllati e organizzati Il cliente paga per l’utilità percepita. Più meglio. precisa è la definizione e comunicazione di Nel commercio, i processi che ruotano tale utilità, maggiore sarà la disponibilità a intorno al flusso delle merci sono centrali e pagare. Possibili approcci per aumentare comportano dei costi. Processi snelli e affil’utilità per la clientela sono l’assortimento dabili possono quindi diventare un fattore (vasto e specifico), la disponibilità nonché di successo decisivo. Vale la pena valutare le fasi di produzione o i servizi integrativi una rielaborazione dei processi nonché (elaborazione, trasformazione, logistica). l’impiego di soluzioni moderne per quanto 51 Commercio all’ingrosso riguarda l’IT e le telecomunicazioni. Oltre al supporto IT dei processi interni all’azienda, in futuro diventerà sempre più determinante per il successo anche l’approccio con i fornitori e i clienti (ad es. tramite app sul cellulare). Tra gli obiettivi si annoverano una maggiore sicurezza dei processi (meno scambi), un maggiore comfort per i clienti, minori costi e una consegna più rapida. 52 Commercio al dettaglio Commercio al dettaglio Un settore esigente che mette a dura prova le PMI. Anthony Castiglioni . I mercati del commercio al dettaglio sono spesso saturi e soggetti alla pressione sui prezzi. I pericoli sono stati individuati soprattutto nell’andamento dei corsi di cambio, negli oneri e nelle regolamentazioni, nonché nella dominanza dei grossisti. Le PMI si aspettano invece delle opportunità soprattutto dalla crescita del mercato, nonché dalle possibilità offerte dalla tecnologia d’informazione. .Rispetto ad altri settori, la pressione della concorrenza trova espressione in dati finanziari più bassi. .I provvedimenti per affrontare quest’andamento vengono individuati soprattutto in una strategia di prezzi e assortimento ben ponderata e nelle misure per il supporto e lo sviluppo del personale di vendita. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 4.6% .Numero totale di addetti 358‘950 .Numero totale di PMI 38‘800 .Quata di tutti gli occupati 8.5% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 7.1% .Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 –2013) 1.2% Tab. 7: cifre chiave del commercio al dettaglio. Fonte: UST e SECO, 2013 Il commercio al dettaglio è il settore che di gran lunga impiega la maggior parte del personale in Svizzera. Anche la quota di valore aggiunto lordo è considerevole e con 54 il 4,6% supera ad esempio di poco quella del settore assicurativo pari al 4,5%. Bisogna però considerare che queste cifre comprendono anche i grossisti. Un po’ più del 45% degli occupati lavora presso dei grossisti. Il commercio al dettaglio comprende, secondo la definizione del presente studio, tutti i tipi di commercio al dettaglio: da generi alimentari, tessuti e calzature fino agli articoli di cancelleria, ma senza considerare i veicoli a motore. Quindi è chiaro che la seguente analisi generalizzata può variare molto da caso a caso. I fatturati del commercio al dettaglio mostrano una marcata stagionalità nell’arco dell’anno. Osservando l’andamento dei fatturati sul lungo periodo, si può notare che si tratta di un andamento piuttosto prociclico con una leggera crescita negli ultimi anni. I beni d’approvvigionamento di base quotidiano, come ad es. i generi alimentari, rappresentano a tale proposito un’eccezione. Essi hanno un andamento completamente indipendente dall’andamento generale dell’economia. Gli utili di fattu- rato realizzati dal punto di vista nominale, in particolare dal 2010, sono stati compensati dal crollo esagerato dei prezzi risultante dalla pressione della concorrenza, il che ha comportato al netto un ristagno dei fatturati nel settore. La pressione della concorrenza e il crollo dei prezzi mettono a dura Minaccia da parte di nuovi concorrenti prova i dettaglianti in Svizzera Stando all’opinione degli esperti di settore il Barriere d’ingresso piuttosto basse, dimencommercio al dettaglio, nel suo complesso, sione/differenziazione si può considerare saturo. In molti settori, come forma di tutela ne sono derivate una concorrenza predatoria e una pressione sui prezzi. Le offerte più Potere di negoziazione Pressione della concorrenza/ Potere di negoziazione dei fornitori rivalità nel settore dei clienti vantaggiose di molti articoli di marca dei paesi vicini hanno inasprito ulteriormente Dipendente dalla dimenClienti ben informati, costi Mercato saturo, sione, dall’immagine di cambiamento quasi assenti, concorrenza predatoria, la pressione della concorrenza. Molte volte del marchio e dal grado molte fonti d’acquisto forte pressione sui prezzi di differenziazione i vantaggi a livello di prezzi conseguiti nell’acquisto devono essere trasmessi al Minaccia da parte cliente. Spesso si tratta inoltre di assortidei prodotti sostitutivi pericolo rilevante menti stagionali che vengono rifiutati alla pericolo medio Fortemente dipendente fine della stagione. In molti casi il cliente dalla disponibilità e dal neutrale rapporto qualità/prezzo opportunità media può scegliere tra vari operatori più o meno grande opportunità equivalenti ed è ben informato grazie a Internet. Gli operatori con un posizionamento Fig. 23: analisi settoriale del commercio al dettaglio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 selezionato consapevolmente e servizi complementari riescono a ridurre il potere di negoziazione del cliente. Per i beni di con- si organizzano sempre più in gruppi d’ac- sortimento con una serie di servizi utili per sumo, fatta eccezione per i generi alimen- quisto. La minaccia da parte dei prodotti la clientela. La seguente panoramica offre tari, spesso si può osservare un considere- sostitutivi dipende molto dal tipo di merce una rappresentazione del settore con le cinvole potere di negoziazione dei produttori venduta. In alcuni casi, il dettagliante può que forze competitive (cfr. figura 23). o grossisti, in quanto la capacità d’acqui- inserire il prodotto sostitutivo nell’assortisto dei singoli detmento (ad es. tablet I commercianti al dettaglio intravedono nelle taglianti è ridotta. Il commerciante al dettaglio invece che compu- sfere ambientali praticamente lo stesso nuI forti produttori di ter portatili o fissi), il mero di rischi e di opportunità (cfr. figura marchi esercitano deve avere il coraggio di met- che riduce la minac- 24). La continua crescita nominale del il loro potere (im- tere in conto particolari servizi. cia. Spinti da questa mercato offre certamente delle opportunità, magine del marchio situazione, i com- ma il basso corso franco-euro mette a dura e poche alternative per i commercianti al mercianti al dettaglio si uniscono (gruppi prova i commercianti al dettaglio e ha incredettaglio) e cercano spesso una propria via d’acquisto), cercano di trovare un posizio- mentato notevolmente la minaccia da parte di vendita diretta. Viceversa, i dettaglianti namento chiaro o integrano il proprio as- del turismo degli acquisti nei paesi confi- 55 Commercio al dettaglio nanti. Il pericolo, causato dall’aumento dei prezzi delle materie prime e delle energie, è di natura piuttosto generica, mentre la carenza di forza lavoro qualificata disponibile in questo settore è percepita come molto grave. Secondo gli esperti di settore, al commercio al dettaglio manca ampiamente un gruppo dirigente medio. Nell’ambiente tecnologico, oltre agli sviluppi nell’industria d’informa- zione/telecomunicazione vengono considerati un’opportunità soprattutto i materiali e i processi innovativi. Dietro si cela la maggior parte delle volte la speranza in nuovi prodotti che rianimino il commercio. Nel contesto giuridico-sociale, s’intravedono delle opportunità nell’immigrazione e nell’individualizzazione. L’effetto trainante per i consumi dell’immigrazione è evidente. L’indivi- Contesto economico dualizzazione influenza altri fattori trainanti come ad es. un maggior numero di economie domestiche di una persona che comportano anche un aumento dei consumi. Nel contesto ecologico s’intravedono alcuni rischi, nessuno dei quali spicca però rispetto agli altri. Alla domanda sulle maggiori preoccupazioni generate dall’esterno, nell’ambito Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Tecnologie per la produzione di energia Prezzi mat. prime/energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità Barre blu: valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore del commercio al dettaglio Abb. 24: opportunità e rischi percepiti dai commercianti al dettaglio rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 56 2,0 Opportunità Gli ottimi valori per i collaboratori devono dimostrare maggiormente la propria efficacia presso i clienti e nei risultati finanziari. Per quanto riguarda i parametri di misurazione orientati al mercato, salta agli occhi la quota di mercato relativa, che pre- del sondaggio sono stati citati più di frequente i seguenti aspetti: pressione della concorrenza da parte del commercio elettronico, rimpiazzo da parte dei grossisti, turismo d’acquisto all’estero, operatori globali (internazionalizzazione) e pressione sui prezzi. senta una valutazione piuttosto scarsa (cfr. figura 25). La dominanza dei grossisti percepita non lascia più molto spazio agli operatori più piccoli. Di conseguenza, nel migliore dei casi le quote di mercato sono per più di una PMI «sufficienti». La speranza in un miglioramento della situazione sem- Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.4 Fatturato 4.1 Gestione del rischio 4.4 Margine operativo 4.1 Rendimento complessivo del capitale 4.0 4.2 Liquidità Grado di autofinanziamento4.9 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.1 Quota di mercato relativa 4.1 Qualità della gestione Canali di vendita 3.9 Soddisfazione del cliente 5.9 Sistemi di incentivazione 4.6 Politica dei prezzi 4.3 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 4.5 Acquisizione attiva di clienti4.3 4.9 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.6 Motivazione 5.7 5.5 Sviluppo personale 4.6 Soddisfazione del lavoro 5.7 Nuovi clienti 4.5 Change Management 4.4 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 4.9 5.3 5.8 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.3 Modello commerciale 4.6 Competenze fondamentali5.1 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 4.5 Qualità dei processi 4.7 Valore aggiunto 4.6 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 25: management cockpit commercio al dettaglio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 57 Commercio al dettaglio Commercio al dettaglio 100% 90% 5% 8% 80% 12% 8% 5% 60% 50% 14% 13% 30% 70% 3% 5% 9% 8% 40% 39% 40% 56% 37% 30% 20% 35% 10% 31% 20% 22% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ≥15% Fig. 26: confronto delle cifre chiave finanziarie del commercio al dettaglio. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP, 2014 58 ROI bra risiedere in un impiego maggiore delle leve orientate al mercato. Soprattutto il migliore utilizzo dei canali di vendita (strategia cross channel) e l’elaborazione del mercato/ comunicazione sembrano racchiudere ancora del potenziale. Gli altri parametri di misurazione orientati al mercato presentano invece un risultato totalmente opposto. A tale proposito i partecipanti al sondaggio si danno voti da buoni a ottimi, senza alcuna eccezione. Apparentemente, a causa dei fattori esogeni, si riesce solo in parte a tradurre queste buone valutazioni in prezzi maggiori e differenziati a seconda del grado di efficienza. I parametri di misurazione e di controllo orientati ai processi hanno ricevuto valutazioni da discrete a buone. Tutt’al più si individua ancora del potenziale di miglioramento nell’ottimizzazione dei processi commerciali. A detta degli esperti di settore l’incremento dell’efficienza, proprio per le piccole e medie imprese, non può però risiedere nel licenziamento del personale di vendita e di cassa che spesso viene proposto. Piuttosto ci si può differenziare completando l’esperienza d’acquisto con un personale «grazie». Le PMI possono risparmiare sapientemente supportando i sistemi dei flussi delle merci in generale e integrando gli stessi con il fornitore in particolare (ad es. utilizzo dei codici EAN per evitare inutili nuove registrazioni ed errori). Gli sforzi dei singoli dettaglianti in tale dire- zione potrebbero essere coronati meno dal successo, mentre l’organizzazione in comunità d’interessi o associazioni può offrire l’efficacia necessaria. Gli esperti di settore vedono le prime avvisaglie di una riorganizzazione del modello aziendale nei seguenti ambiti: .una collaborazione più stretta con i fornitori in relazione alla configurazione dell’assortimento e alle promozioni. Si potrebbe pensare anche a un diritto di restituzione o vendite comuni delle rimanenze. A tal fine però si dovrebbero acquistare spesso anche quantità più grosse .creazione di gruppi di acquisto per sfruttare maggiori vantaggi nell’acquisto e quindi approfittare di prezzi migliori .definizione precisa del modello di ricavi: quali prodotti e servizi offrono fatturato e utili, quali completano semplicemente l’assortimento? I parametri di misurazione della gestione aziendale orientata ai collaboratori se la cavano da bene a molto bene nell’autovalutazione delle imprese partecipanti. Secondo l’opinione degli addetti del settore, questa valutazione, soprattutto per i parametri di misurazione, potrebbe essere un po’ troppo positiva. Nel commercio al dettaglio, spesso da parte del personale si sentono frasi quali «non posso aver voce in capitolo», «eseguo solo ciò che mi viene chiesto» o «non conosco gli obiettivi». Di conseguenza, gli esperti di settore individuano ancora del po- vendita, al fine di differenziarsi da un lato tenziale nell’impiego delle leve, che può in- dai concorrenti in Svizzera e all’estero e dall’altro per rifluire anche sui parametri di misurazione Per le PMI l’incremento dell’ef- durre l’ipersensibiorientati alla clienficienza necessario può non lità del cliente ritela e alle finanze. spetto ai prezzi. La risiedere nella riduzione del Rilevanti sono in parcompetenza nella ticolare l’attenzione, personale di vendita e di cassa. consulenza e la il perfezionamento e gentilezza del perla retribuzione orientata all’efficienza nei sonale contribuiscono enormemente all’econfronti del personale nonché la qualità sperienza d’acquisto percepita dai clienti. della gestione, che creano un ambiente di Bisogna partire dal presupposto che, nolavoro piacevole e stimolante. nostante le minacce da parte del commercio elettronico, dei grossisti e dei discount, La pressione della concorrenza e sui mar- ci sarà sempre una sostanziale parte di acgini nel settore si manifesta chiaramente quirenti che apprezza essere assistita con nei dati del fatturato e del rendimento. Qui competenza e gentilezza dal personale di la valutazione è «soddisfacente». Con un’a- vendita ed è pronta a pagare un po’ di più nalisi più obiettiva, essa dovrebbe essere per questo. corretta tuttavia al ribasso per una o per l’altra impresa. Infatti, l’anno scorso circa Suggerimento operativo 2: un terzo dei partecipanti al sondaggio ha definizione consapevole dell’assortimento dovuto fare i conti con un calo del fatturato con adeguata strategia dei prezzi e degli utili. E quasi l’80% delle imprese ha Il cliente è di norma ben informato sui avuto un rendimento del capitale comples- prezzi di prodotti comparabili o persino sivo (ROI) pari o inferiore al 4%, che non identici grazie ai nuovi media digitali. Se è riuscito a coprire i costi del capitale inve- non è possibile differenziarsi dal punto di stito nell’impresa (cfr. figura 26). vista dell’assortimento, lo si può fare forse per quel che riguarda la consulenza o altri Suggerimento operativo servizi come l’installazione o la personalizzazione del prodotto acquistato. Il commerSuggerimento operativo 1: ciante al dettaglio deve però avere il coragpersonale di vendita motivato gio di mettere in conto questi servizi. A tale e ben formato Gli esperti di settore intravedono un grande proposito il settore turistico rappresenta un potenziale nella qualità del personale di buon esempio. Molti operatori sono arri- 59 Commercio al dettaglio vati a mettere in conto la prima consulenza che viene poi detratta dal prezzo finale se il cliente prenota effettivamente. Ciò impedisce al cliente di approfittare di una consulenza dispendiosa per l’azienda, per poi effettuare l’acquisto su Internet. Suggerimento operativo 3: scelta consapevole dei canali di vendita Internet ha senza dubbio abbassato drasticamente i costi informativi del cliente, incrementando nel contempo la trasparenza del mercato, il che provoca a sua volta una pressione sui commercianti. Non appena però il prodotto cercato richiede una consulenza più approfondita, il canale «Internet» si scontra velocemente contro i suoi limiti. Qui entrano in gioco i suggerimenti operativi 1 e 2. Per le piccole imprese che ciononostante desiderano però sfruttare le possibilità offerte da Internet, è consigliabile procedere a piccoli passi. In una prima fase si potrebbe quindi creare un proprio sito web con un catalogo online, che mostri l’assortimento ed eventualmente metta a disposizione certe informazioni sui prodotti. Il cliente può ordinare online e ritirare successivamente la merce in negozio. In questo modo si evita l’organizzazione dispendiosa della vendita per corrispondenza e, una volta in negozio, il cliente può eventualmente acquistare anche altri prodotti che necessitano di una consulenza più approfondita. Partendo da quest’utilizzo semplice, potrebbero via via essere aggiunte al- 60 tre forme a seconda delle esigenze, come ad es. l’esecuzione di un acquisto online con spedizione compresa, una propria app o la presenza sulle piattaforme dei social media. Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività professionali, scientifiche e tecniche Elevata crescita di mercato e prospettive positive. Marco Gehrig . Il settore dei servizi è molto eterogeneo, in quanto composto da numerosi e diversi sottosettori. . Nel settore dei servizi il rischio di nuovi concorrenti è il più elevato in quanto le barriere all’ingresso sono basse. .La crescita del mercato e lo sviluppo della tecnologia d’informazione e di comunicazione vengono considerati chiare opportunità. .L’acquisizione di nuovi clienti è un aspetto chiave, per il quale molte PMI di servizi hanno spesso risorse troppo limitate. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 9.2% .Numero totale di addetti 586‘200 .Numero totale di PMI 113‘500 . Quota di tutti gli occupati 13.9% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 20.0% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 3.2% Tabella 8: parametri servizi. Fonte: BFS e SECO, 2013 Il settore terziario è spiccatamente eterogeneo. Tra i sottosettori essenziali figurano i servizi del settore pubblicitario, delle indagini di mercato, della mediazione di lavoro, della revisione contabile / dei servizi fidu- 62 ciari, della tecnologia, dell’amministrazione ziali per una crescita costante. L’ambiente di terreni e immobili, della giustizia, della risulta molto competitivo a causa della consulenza alle imprese, dell’ istruzione, molteplicità degli operatori. I clienti hanno dell’architettura e dell’ingegneria e dei perciò grande potere, il che costringe le liberi professionisti. Queste categorie imprese di servizi a una forte attività innohanno in comune l’organizzazione del vativa. modello aziendale: Questo settore è al centro vi sono I collaboratori sono un fattore favorito dal ridotto collaboratori qualifi- di successo centrale presso le rischio di servizi cati che grazie alle PMI nel settore dei servizi. La sostitutivi e da un loro conoscenze potere di negozialoro competenza tecnica è un tecniche forniscono zione dei fornitori un essenziale con- fattore propulsivo essenziale g e n e r a l m e n t e tributo al valore ristretto. Per contro, per il fatturato. aggiunto delle il maggiore rischio imprese. La reddittività di un’impresa di nel settore terziario risiede nell’elevata servizi è in stretta correlazione con le cono- rivalità tra concorrenti. Nella maggior parte scenze tecniche dei collaboratori. La richie- dei sottosettori di servizi, a una molteplista di servizi è stata molto elevata negli cità di operatori si contrappone una clienultimi anni. Per i sottosettori, hanno rile- tela in grado di esercitare un certo potere vanza diversi fattori trainanti e d’influenza. di negoziazione sugli operatori. In generale, si può notare che la regolamentazione, la complessità del lavoro quotidiano di un’azienda, il reddito personale disponibile, lo sviluppo demografico e l’internazionalizzazione sono considerati in tutti i sottosettori fattori d’influenza essen- Un settore eterogeneo con una forte crescita di mercato La valutazione delle condizioni economiche quadro mette in evidenza il fatto che, rispetto alle restanti PMI, la crescita del mercato viene giudicata un’opportunità. Dal momento che le conoscenze tecniche dei collaboratori sono un fattore d’influenza centrale, gli investimenti in questa risorsa vengono effettuati di buon grado. A ciò si aggiunge che l’onere d’investimento per infrastrutture e fattori produttivi destinati a un uso permanente (immobilizzazione) è piuttosto ridotto rispetto alle altre imprese intervistate. Minaccia da parte di nuovi concorrenti Basse barriere d’ingresso, servizi facilmente imitabili, conoscenze con ridotte possibilità di tutela Potere di negoziazione dei fornitori Pressione della concorrenza/ rivalità nel settore Potere di negoziazione dei clienti Costi di cambio-impresa molto bassi, relazioni di partenariato a lungo termine con i fornitori Intensa battaglia sui prezzi, improbabile traslazione dei prezzi Relazioni a lungo termine con i clienti, effetti di rete: elevata ritenzione dei clienti grazie al consolidamento locale, molti affari di compensazione con i clienti pericolo rilevante pericolo medio neutrale opportunità media grande opportunità Minaccia da parte dei prodotti sostitutivi Elevata forza innovativa nel settore dei servizi Le condizioni tecnologiche quadro influenzano notevolmente i modelli aziendali dei fornitori di servizi. Poiché molti fornitori di Fig. 27: analisi settoriale dei servizi. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 servizi dipendono da processi commerciali innovativi e da soluzioni IT, l’utilizzo sempre più diffuso delle tecnologie è conside- minaccia minore rispetto alle altre PMI. accolta con favore poiché norme e prescrirato un’opportunità. Esso cela infatti un’e- Questo risultato stupisce, in quanto sono zioni possono rappresentare delle barriere levata forza innovativa per lo sviluppo di molti i sottosettori interessati da norme d’ingresso per i nuovi concorrenti. servizi orientati in e prescrizioni. La crescita del mercato nel setmisura ancora maggiore Possibili spiegaai clienti. tore terziario è molto marcata e zioni di questo caratterizzata da una crescente giudizio posLa valutazione delle sono risiedere complessità e dinamica in condizioni quadro giurinel fatto che i dico-sociali è invece in costi legati al diversi sottosettori. linea con il resto delle maggior nuPMI. Un’eccezione è costituita dalla cre- mero di regolamentazioni possono essere scente pressione finanziaria e dagli obbli- scaricati meglio sui clienti o che una certa ghi normativi, che vengono considerati una quantità di prescrizioni e norme viene 63 Attività professionali, scientifiche e tecniche Il contesto ecologico viene ampiamente valutato come neutrale dai fornitori di servizi. Il cambiamento climatico viene ritenuto un’opportunità soprattutto da ingegneri e architetti, a cui vengono chieste in misura sempre maggiore soluzioni innovative e sostenibili, in grado di conformarsi alle esigenze della clientela e ai requisiti normativi in materia di costruzioni ecologiche. Alla domanda sulle maggiori preoccupazioni generate dall’esterno, nel sondaggio sono stati citati con maggiore frequenza i seguenti aspetti: sovraccarico degli amministratori, oneri e regolamentazioni e acquisizione di nuovi clienti. In generale, in relazione ai fattori ambientali i fornitori di servizi vedono più opportunità che rischi. Contesto economico Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Tecnologie per la produzione di energia Prezzi mat. prime/energia Fabbisogno di investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 2,0 Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 0,5 1,0 Neutrale Barre blu: valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore servizi Fig. 28: opportunità e rischi percepiti dai fornitori di servizi rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 64 1,5 Opportunità 1,5 2,0 Opportunità Elevata soddisfazione dei collaboratori, canali di vendita poco maturi Il settore terziario presenta, conformemente alle aspettative, un forte orientamento alla clientela per quel che riguarda i parametri di misurazione della prospettiva del mercato e dei clienti. La soddisfazione e la fedeltà della clientela ottengono quindi voti molto elevati. Le relative leve invece hanno ricevuto un voto meno positivo. In particolare i canali di vendita, la politica dei prezzi e la comunicazione con il cliente presentano del potenziale di miglioramento per incrementare, tra l’altro, la quota di nuovi clienti e la quota di mercato. Le possibili motivazioni alla base di questa valutazione possono essere il crescente numero di regolamentazioni e la complessità dei servizi, che richiedono un’adeguata disponibilità di risorse per un’elaborazione di mercato efficiente. L’ac- Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.7 Fatturato 4.7 Gestione del rischio 4.7 Margine operativo 4.7 Rendimento complessivo del capitale 4.6 4.7 Liquidità Grado di autofinanziamento5.7 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.1 Quota di mercato relativa 4.0 Qualità della gestione Canali di vendita 3.9 Soddisfazione del cliente 6.0 Sistemi di incentivazione 5.0 Politica dei prezzi 4.5 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 5.0 Acquisizione attiva di clienti4.1 5.2 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.6 Motivazione 5.9 6.0 Sviluppo personale 5.0 Soddisfazione del lavoro 5.8 Nuovi clienti 4.5 Change Management 4.7 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.6 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 5.1 5.5 6.0 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.6 Modello commerciale 4.7 Competenze fondamentali5.4 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 5.0 Qualità dei processi 5.1 Valore aggiunto 5.1 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 29: management cockpit settore terziario. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 65 Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività professionali, scientifiche e tecniche 100% 90% 19% 14% 25% 70% 60% 50% 19% 16% 17% 16% 22% 36% 26% 28% 26% 20% 10% 16% 18% 40% 30% 21% 12% 80% 19% 20% 19% Margine EBIT Crescita degli utili ROI 0–4% 10–14% 11% 0% Crescita del fatturato <0% 5–9% 15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 40% 12% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% quisizione di nuovi clienti si rivela molto più difficile della fidelizzazione dei clienti esistenti. ROI 15% Per le imprese di servizi, i parametri di misurazione «efficienza», «produttività del lavoro» e «valore aggiunto» rappresentano la chiave per il successo. Perseguire processi efficienti, che comportano prestazioni fatturabili, fa parte delle loro competenze distintive. I processi commerciali che funzionano correttamente sono una cosa, i collaboratori qualificati un’altra. Un’impresa di servizi può avere successo solo se i collaboratori sono motivati a impegnarsi a lungo termine a favore dei propri clienti, a perfezionarsi e a generare valore aggiunto. L’identificazione con l’impresa e la soddisfazione dei collaboratori rappresentano quindi un importante parametro di misurazione. A seconda del sottosettore, un impiego nel settore terziario offre un lavoro molto vario, in quanto i collaboratori sono in contatto diretto con i clienti più diversi. Le leve della prospettiva dei collaboratori mostrano quindi un effetto diretto sui parametri centrali di misurazione. Fig. 30: dati finanziari del settore terziario a confronto. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 Per quanto riguarda la prospettiva finanziaria, spicca il voto positivo dell’autofinanziamento. I fornitori di servizi tra le PMI presentano quindi un elevato bisogno di sicurezza finanziaria. La possibilità di un 66 finanziamento esterno viene presa tendenzialmente meno in considerazione rispetto agli altri settori. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che per un finanziamento esterno manca la sicurezza necessaria. Suggerimento operativo Suggerimento operativo 1: concentrarsi sul costante sviluppo del personale Qualità e competenze tecniche dei collaboratori sono determinanti per il successo delle imprese di servizi. La dirigenza ne deve essere consapevole per poter puntare su un costante sviluppo del personale. In tale ottica, è meno importante la retribuzione finanziaria, mentre sono decisive le possibilità di sviluppo sotto forma di formazione e perfezionamento. I collaboratori competenti rappresentano un vantaggio competitivo centrale e sono quindi irrinunciabili per il successo di un fornitore. E in particolare, mediante un marcato sviluppo del personale è possibile ridurre il rischio che la concorrenza si accaparri importanti collaboratori. anche possibile attuare delle innovazioni vicine al cliente e per il cliente. Riconoscere velocemente le esigenze della clientela e rispondere con servizi utili sono i fattori chiave essenziali per il successo economico di molte PMI del settore terziario. Suggerimento operativo 3: maggiore orientamento al mercato per l’acquisizione attiva di nuovi clienti Ai collaboratori delle imprese di servizi, accanto all’attività quotidiana, spesso manca il tempo di dedicarsi attivamente ai nuovi clienti. Ma proprio l’acquisizione di nuovi clienti è una tipica caratteristica di differenziazione delle imprese di servizi di successo. L’analisi dei canali di vendita e la comprensione dei possibili segmenti di clienti gettano le basi per capire le modalità di approccio nei confronti dei nuovi clienti, al fine di incrementare la notorietà di una PMI di servizi. Suggerimento operativo 2: concentrarsi sulle reti locali e l’innovazione. Per quel che riguarda i clienti e i fornitori, le imprese di servizi puntano su relazioni personali e a lungo termine, e dunque su durata e continuità. Focalizzando maggiormente l’attenzione sulle reti locali, è 67 68 Servizi alloggio e di ristorazione Servizi alloggio e di ristorazione Un settore per idealisti. Wilfried Lux .Negli ultimi anni l’apprezzamento del franco e le basse barriere all’entrata hanno messo a dura prova il settore. La tendenza al ribasso sembra tuttavia rallentata. .La crescente mobilità degli ospiti è considerata la più grande opportunità, mentre i numerosi oneri e imposte sono visti come i più grandi ostacoli. .Gli ospiti e i collaboratori sono per lo più soddisfatti, tuttavia i processi potrebbero essere strutturati in modo più efficiente. La situazione finanziaria è difficile per molte imprese. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 2.0% .Numero totale di addetti 240‘000 .Numero totale di PMI 29‘000 . Quota di tutti gli occupati 5.7% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 5.3% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) – 1.1% Tab. 9: cifre chiave industria alberghiera. Fonte: UST e SECO, 2011 Il settore alberghiero e della ristorazione è un settore forte in Svizzera. Nel 2013 il fatturato complessivo della gastronomia ha raggiunto i FRS 23,1 mld, che rispetto 70 all’anno precedente corrispondono a un calo del 2,6%. Nello stesso anno, l’industria alberghiera ha registrato 35,5 mln di pernottamenti, che rispetto al 2012 corrispondono a un aumento del 2,5%. Mentre, sulla base di un confronto pluriennale, il numero di presenze dalla Svizzera è relativamente costante e si attesta intorno ai 15,5 mln, per quel che riguarda il numero di presenze straniere vi sono grosse oscillazioni. A tale proposito rispetto al 2012, nel 2013 si è potuto conseguire un aumento del 3,5% che corrisponde a 19,7 mln di pernottamenti. Solo dalla Repubblica popolare cinese si sono registrate 150 660 presenze in più rispetto all’anno precedente, vale a dire il 16,8% in più. Tuttavia, negli anni precedenti, l’apprezzamento del franco ha indebolito l’industria alberghiera, che ha subito un calo di presenze straniere, passando da 21,5 mln di pernottamenti nel 2008 a 19,1 mln nel 2012. Dal 2013 il settore alberghiero cittadino si sta di nuovo riprendendo. In molte regioni di montagna, invece, la ripresa non si è ancora verificata. Nel settore della gastronomia si è registrato un leggero calo dei consumi. Nelle aree vicine al confine, gli operatori dei paesi confinanti hanno inasprito la concorrenza. Nel settore alberghiero, la concorrenza è piuttosto evidente a causa del diverso rapporto qualità/ prezzo. Troppi cuochi rovinano l’arrosto – Minaccia da parte o l’attività redditizia di nuovi concorrenti L’intera industria alberghiera nonché la Basse barriere gastronomia delle zone confinanti soffrono d’ingresso, molti a causa dei corsi di cambio sfavorevoli regolamenti (apprezzamento del franco). Soprattutto per il settore alberghiero, a ciò si aggiunge Potere di negoziazione Pressione della concorrenza/ Potere di negoziazione dei fornitori rivalità nel settore dei clienti anche un elevato fabbisogno di investimenti. La maggior parte degli hotel realizRidotto: molti operatori, Elevata pressione anche Potere di negoziazione costi di cambio-impresa dai paesi confinanti dovuto alle valutazioni zano margini ridotti e perciò dispongono ridotti spesso di un’insufficiente capacità creditizia. La concorrenza dai paesi vicini e l’alto Minaccia da parte numero di oneri e regolamentazioni (ad es. pericolo rilevante dei prodotti sostitutivi pericolo medio per i generi alimentari e l’alcol) rendono Nuovi concorrenti neutrale difficile la vita (o meglio la sopravvivenza) con altre regole opportunità media grande opportunità alle imprese di questo settore. Per i nuovi concorrenti, le barriere d’ingresso sono ridotte in quanto gli investimenti per le pic- Fig 31: analisi settoriale dell’industria alberghiera. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 cole pensioni e i ristoranti sono ben valutabili. Per alcuni concorrenti vigono in parte persino altre regole, come ad esempio per gono considerati come rischi rispetto a gli agriturismi. Il singolo ospite non pos- quelli che vengono giudicati opportunità siede certamente (cfr. fig 31). Nel conteun grosso margine Gli ospiti abituali provengono sto economico, suscidi negoziazione; soprattutto dalla Svizzera. Il tano delle preoccupacomplessivamente, zioni soprattutto i la forza dei clienti futuro risiede nell’Asia e negli corsi di cambio sfavoperò non va sottorevoli, la difficoltà di altri paesi BRIC. valutata. Recenottenere crediti convesioni negative su blog e forum di valuta- nienti e crediti in generale, nonché gli elezione possono comportare spiacevoli vati prezzi delle materie prime e dell’enerconseguenze. gia. In Svizzera i generi alimentari sono in media più cari del 40/50% rispetto ai paesi Osservando le condizioni quadro esterne, si vicini. Per quanto riguarda la carne questa nota che sono maggiori i fattori che ven- discrepanza è maggiore. L’importazione 71 Servizi alloggio e di ristorazione diretta di generi alimentari non è possibile a causa delle leggi e delle disposizioni doganali de facto. Come descritto sopra, nel contesto giuridico le regolamentazioni e gli oneri vengono visti come una minaccia. Nel contesto sociale viene invece valutata positivamente la crescente mobilità, che può influire sia positiva- mente – più turisti visitano la Svizzera – sia negativamente – più svizzeri si recano all’estero. prezzi, pressione della concorrenza, corso di cambio e condizioni di acquisto. Alla domanda sulle maggiori preoccupazioni generate dall’esterno, nell’ambito del sondaggio sono stati citati più di frequente i seguenti aspetti: pressione sui Contesto economico Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno d‘investimenti Sviluppo ITC Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 −1,0 Pericolo −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità Barre blu: Valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore alberghiero Fig. 32: opportunità e rischi percepiti dal settore alberghiero rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 72 2,0 Opportunità Collaboratori e ospiti soddisfatti – ciononostante pessime finanze Per quanto riguarda i parametri di misurazione orientati al mercato, balza soprattutto agli occhi il fatto che i rappresentanti di questo settore considerano particolarmente importanti la soddisfazione degli ospiti, la qualità dei prodotti e dei servizi nonché l’immagine dell’impresa. Per quanto riguarda le leve è evidente che molti fattori del settore siano causati dall’esterno e che le imprese giudichino la propria influenza solo limitata. Del possibile margine d’azione viene individuato nella politica dei prezzi e nell’acquisizione di clienti. A tal fine sono necessarie forme innovative di elaborazione del mercato. I parametri di misurazione della prospettiva riguardante i processi vengono sfruttati poco, per cui qui va individuato ancora del potenziale di miglioramento. Il livello di Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.4 Fatturato 4.5 Gestione del rischio 4.3 Margine operativo 4.1 Rendimento complessivo del capitale 4.0 4.3 Liquidità Grado di autofinanziamento5.0 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo Gestione del mercato 4.2 Quota di mercato relativa 4.4 Qualità della gestione Canali di vendita 4.0 Soddisfazione del cliente 5.9 Sistemi di incentivazione 4.6 Politica dei prezzi 4.7 Fedeltà del cliente Tasso d’innovazione 4.6 Acquisizione attiva di clienti4.0 4.8 Parametri di misurazione Cultura aziendale 5.2 Motivazione 5.3 5.6 Sviluppo personale 4.4 Soddisfazione del lavoro 5.5 Nuovi clienti 4.8 Change Management 4.1 Produttività del lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 4.7 5.2 5.8 Processi Parametri di controllo Ottimizzazione dei processi4.1 Modello commerciale 4.3 Competenze fondamentali4.8 ottimo buono soddisfacente sufficiente Parametri di misurazione Efficienza 4.5 Qualità dei processi 4.6 Valore aggiunto 4.6 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 33: management cockpit dell’industria alberghiera. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 73 Servizi alloggio e di ristorazione Servizi alloggio e di ristorazione 100% 90% 80% 70% 7% 9% 7% 19% 29% 3% 60% 50% 3% 6% 24% 17% 39% 33% 60% 41% 40% 30% 20% 10% 32% 34% 20% 17% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ≥15% Fig. 34: confronto delle cifre chiave finanziarie del settore gastronomico. Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP, 2014 74 professionalizzazione del settore gastronomico e alberghiero, soprattutto per quanto riguarda la formazione, le tecnologie e il monitoraggio finanziario e dei processi, è piuttosto basso rispetto agli altri settori. Per quel che riguarda la riflessione sulle competenze principali, i partecipanti si danno un voto elevato. I parametri di misurazione orientati ai collaboratori vengono ritenuti importanti senza alcuna eccezione, il che neanche sorprende dato che si tratta di un settore i cui la persona è assolutamente centrale come personalità di servizio (cfr. fig. 33). Tuttavia a ciò si contrappone il fatto che il settore gastronomico investe meno nel reclutamento e nella formazione dei collaboratori rispetto alle altre industrie. I parametri di misurazione finanziari vengono giudicati mediocri dai partecipanti al sondaggio, il che può essere spiegato col fatto che essi possono esercitare poca influenza sulle relative leve. ROI Per la maggior parte degli intervistati la crescita del fatturato è inferiore al 4%. Solo il 7% presenta una crescita superiore al 15%. Per quanto riguarda la reddittività, i dati non sono migliori. Il 61% dei partecipanti al sondaggio registra un margine EBIT inferiore al 4% e il 77% un ROI inferiore al 4%. Secondo la statistica di Gastrosuisse, nel 2012 il margine EBIT è stato in media persino del -4%. Nella maggior parte dei casi quindi i costi di capitale non vengono coperti, il che complica a sua volta l’accesso a nuovi crediti da parte attraverso i prezzi, ma unicamente in reladegli imprenditori. zione alla qualità La Società svizzera della prestazione. Il settore deve emergere di credito alberL’industria albersoprattutto per l’ottima e ghiero (SCA) s’imghiera svizzera viene pegna attualmente costante qualità nonché per i sempre criticata per a favore della modimodelli aziendali innovativi. la sua mancanza di fica di certe norme ospitalità e innovaper facilitare agli albergatori l’accesso al zione. È su questi punti che si dovrebbe credito. Tuttavia continua a sussistere l’o- lavorare. stacolo dell’esame della solvibilità previsto per legge. In questa sede va comunque Suggerimento operativo 2: cooperazioni sottolineato che il settore non è carente Inoltre, vanno prese in considerazione le dal punto di vista strutturale, ma che vi cooperazioni con gli operatori di mercato. sono troppi operatori di mercato e che una Gli albergatori possono ad esempio coopegran parte dell’infrastruttura alberghiera rare con i gestori delle ferrovie di montaviene gestita in modo troppo inefficiente, gna per poter offrire ai loro ospiti prezzi vecchio o piccolo. più convenienti per i biglietti. Tattiche di marketing del genere possono portare a un Suggerimento operativo incremento del fatturato. Suggerimento operativo 1: incremento dell’efficienza e differenziaSuggerimento operativo 3: zione riguardo alla qualità nuovi modelli aziendali Per ridurre i costi, viene suggerito al settore Dato che il margine d’azione sul fronte dei alberghiero di analizzare i processi in modo costi è limitato e il settore si trova già a un critico per quanto riguarda l’efficienza. Si elevato livello dei prezzi, bisogna aspirare dovrebbe rinunciare ampiamente alle atti- a nuovi modelli aziendali. Le modifiche non vità inutili che non producono valore devono essere dispendiose – ad es. un aggiunto, purché questo sia possibile senza ristorante potrebbe offrire anche cibi e perdite in termini di qualità. Ad es. è possi- bevande sotto forma di take-away. bile incrementare l’efficienza attraverso l’impiego di canali di vendita e distribu- Suggerimento operativo 4: zione elettronici. In un paese come la Sviz- nuovi mercati zera, in cui i prezzi sono elevati, una diffe- La quota di presenze svizzere è rimasta renziazione non può essere conseguita solo molto costante negli ultimi anni, mentre per le presenze estere, la Svizzera ha acquisito maggiore attrattività, in particolare per i turisti della Repubblica popolare cinese e degli altri paesi BRIC. Dunque si consiglia di dedicare più attenzione a questi mercati. 75 76 Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) Tecnologie chiave con buone opportunità di crescita. Rigo Tietz .Il progresso tecnologico comporta in altri settori industriali un fabbisogno d’investimenti e una crescita di mercato superiore alla media nel settore ICT. Mentre per quel che riguarda gli hardware vi è al momento un’elevata intercambiabilità, software e servizi speciali IT continuano a offrire delle opportunità. .Le imprese del settore ICT offrono sotto ogni prospettiva (mercato, processi, collaboratori, finanze) un quadro nettamente più positivo rispetto alla media complessiva. Ciononostante, l’elevata pressione della concorrenza influisce negativamente sui dati di successo finanziari. .Per le imprese dovrebbero continuare a essere centrali innovazione e vicinanza alla clientela, per poter convincere i clienti con soluzioni e servizi specifici. Panoramica/caratterizzazione . Quota di valore aggiunto lordo 3.9% .Numero totale di addetti 152‘965 .Numero totale di PMI 19‘823 . Quota di tutti gli occupati 3.6% . Quota sull’intera popolazione delle PMI 3.6% . Tasso di crescita medio reale del prodotto interno lordo annuo (2008 – 2013) 1.9% Tab. 10: cifre chiave del settore ICT. Fonte: UST e SECO, 2013 In termini di valore aggiunto lordo, il settore dell’informazione e della comunica- 78 zione (ICT) è il quinto settore economico della Svizzera. Con circa il 4%, la quota di occupati in questo settore è una delle più alte a livello europeo. Dato che anche molte imprese degli altri settori, come ad es. le banche o le assicurazioni, impiegano collaboratori ICT, in pratica il numero dei lavoratori attivi in questo settore è nettamente maggiore. Da un lato, il ramo industriale comprende le imprese IT dei tre segmenti hardware, software e servizi IT, come la programmazione o la consulenza. Dall’altro, appartengono a questo settore anche società di telecomunicazioni, come ad es. i gestori di rete, che dispongono o di una propria infrastruttura di rete o utilizzano le reti offerte da terzi. Tuttavia il confine tra questi due ambiti non può essere sempre tracciato in modo netto. Mentre negli ultimi anni il settore IT ha avuto uno sviluppo dinamico e una crescita superiore alla media rispetto agli altri settori, la crescita delle società di telecomunicazioni è stata nettamente più esigua. Il settore IT è formato da un alto numero di piccole e medie imprese, mentre il settore delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte concentrazione, con pochi grandi operatori di mercato dominanti. Il progresso tecnologico si ripercuote positivamente sulla crescita del mercato Osservando la concorrenza all’interno del settore IT, è necessario distinguere tra fornitori di software e di servizi da un lato e fornitori di hardware dall’altro. La Svizzera dispone solo di relativamente pochi produttori di hardware, che tra l’altro sono esposti a un’aspra concorrenza predatoria da parte degli operatori internazionali. Per quel che riguarda gli investimenti aziendali, la quota di hardware perde via via di significato nei confronti del software, in quanto, a causa dell’elevata intercambiabilità, l’hardware è già diventato una specie di prodotto commodity. I servizi legati al software, per contro, possono approfit- tare di questa situazione, il che fa sì che Minaccia da parte anche per le PMI continuino ad esserci di nuovi concorrenti opportunità e potenziale di differenziaBasse barriere d’ingresso zione. Nel settore delle telecomunicazioni, nel settore IT, elevate gli operatori affermati si muovono in un nelle telecomunicazioni mercato saturo e regolato, di conseguenza la crescita è possibile quasi esclusivaPotere di negoziazione Pressione della concorrenza/ Potere di negoziazione dei fornitori rivalità nel settore dei clienti mente mediante un incremento della quota di mercato che va a scapito di altri Dipendenza Mercato delle teleEsigenze elevate in termini tendenzialmente comunicazioni saturo con di qualità, solo limitata disoggetti o il rilevamento di altre imprese. limitata concorrenza predatoria sponibilità al cambiamento Secondo stime proprie delle imprese intervistate , la pressione della concorrenza e Minaccia da parte la rivalità all’interno del settore rapprepericolo rilevante dei prodotti sostitutivi pericolo medio sentano la più grande minaccia. Gli Fortemente dipendente neutrale esperti di settore fanno notare che i tempi dal sottosettore opportunità media di sviluppo si riducono progressivamente grande opportunità e che quindi agli operatori vengono richieste prestazioni sempre più elevate. Anche Fig. 35: analisi settoriale del comparto ICT. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 la possibilità di perdere quote di mercato a causa di eventuali nuovi operatori viene giudicata dalla maggior parte delle considerevole pressione di negoziazione imprese un pericolo. Inoltre, nel settore sulle imprese ICT, ma anche da questo dei servizi IT esipunto di vista, i sinstono barriere d’inL’hardware perde via via di goli sottosettori vangresso bassissime, significato rispetto al software no osservati separamentre nel mercato tamente. Il potere di delle telecomunica- ed è già diventato una specie negoziazione dei zioni si assiste semfornitori non viene di prodotto commodity. pre più spesso a Software e i servizi continuano tendenzialmente fusioni. Le economie percepito come una a offrire delle opportunità di di scala che ne deriminaccia dalle imvano scoraggiano i prese intervistate. mercato alle PMI. nuovi operatori. In Neanche i prodotti virtù della loro forte posizione, in alcuni sostitutivi giocano un ruolo determinante settori i clienti possono esercitare una (cfr. figura 35). 79 Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) Di norma le imprese del settore ICT intervistate hanno una maggiore tendenza, rispetto alla media complessiva dei partecipanti al sondaggio, a considerare le condizioni economiche quadro come un’opportunità. Come illustrato dalla figura 36, a tale proposito sono soprattutto la crescita di mercato e il fabbisogno d’investimenti a rappresentare la più grande oppor- tunità . Entrambi gli aspetti possono essere spiegati grazie al continuo progresso tecnologico, che per le imprese degli altri rami industriali comporta un fabbisogno d’investimenti, mentre aiuta complessivamente il settore ICT a ottenere una crescita di mercato superiore alla media. Le valutazioni sulla disponibilità di forza lavoro sorprendono un po’, poiché i relativi risultati del Contesto economico sondaggio sono neutrali. Gli esperti di settore tuttavia partono dal presupposto che la carenza di forza lavoro specializzata s’inasprirà sensibilmente in futuro. Infatti, negli ultimi anni l’importanza economica del settore dell’informazione e delle telecomunicazioni è cresciuta molto più velocemente rispetto alle relative capacità formative. Dato che il futuro fabbisogno di forza Contesto tecnologico Tassi di cambio Biotecnologia e ingegneria genetica Tecnologia dei trasporti Crediti/finanziamento Forza lavoro disp. Prezzi mat. prime/energia Tecnologie per la produzione di energia Fabbisogno d‘investimenti Sviluppo ICT Crescita del mercato Materiali/processi innovativi −2,0 −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,0 Neutrale 1,5 2,0 −2,0 Opportunità Contesto giuridico-sociale −1,5 −1,0 −0,5 Pericolo 0,0 0,5 1,5 2,0 Opportunità Contesto ecologico Aumento della mobilità Epidemie Individualizzazione Catastrofi naturali Immigrazione Struttura della popolazione in base all’età Imposte Cambiamento climatico/ surriscaldamento della terra Regolamenti/oneri Mat. prime/energia −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 Neutrale 0,5 1,0 1,5 2,0 Opportunità −2,0 −1,5 Pericolo −1,0 −0,5 0,0 0,5 Neutrale Barre blu: valutazione di tutti i partecipanti al sondaggio; barre nere: valutazione dei rappresentanti del settore ICT Fig. 36: opportunità e rischi percepiti dal settore ICT rispetto agli altri partecipanti al sondaggio. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 80 1,0 Neutrale 1,0 1,5 2,0 Opportunità lavoro specializzata può essere coperto solo per un terzo da neodiplomati del sistema di formazione svizzero, continua a giocare un ruolo fondamentale il tema dell’immigrazione, che assume grandissima rilevanza rispetto agli altri settori. Sembra inoltre plausibile che, per quanto riguarda le condizioni tecniche quadro, vengano giudicati come un’enorme opportunità soprattutto gli sviluppi nel settore ICT. Nel contesto giuridico-sociale, il settore ICT vede meno pericoli negli oneri normativi e fiscali rispetto alla media complessiva. Per quanto riguarda il barometro delle preoccupazioni, le imprese di questo settore hanno citato soprattutto i seguenti aspetti: carenza di specialisti/forza lavoro IT, concorrenza dall’estero e mancanza di lealtà da parte delle grandi imprese. Tutte le prospettive aziendali risulPer quanto concerne la prospettiva riguartano nettamente migliori rispetto dante i processi, i risultati mostrano che gli intervistati giudicano positive sia l’effialla media complessiva Osservando le diverse prospettive aziendali cienza che la qualità dei processi. Questi ci si rende conto che le imprese partecipanti due parametri di misurazione possono giudicano positivamente molti settori. Men- essere influenzati da un’ottimizzazione dei tre i parametri di misurazione e di controllo processi aziendali, nonché dallo sviluppo delle prospettive finanziarie e di quelle mirato delle competenze distintive. Le valuriguardanti i processi e i collaboratori hanno tazioni comparabili sono in stretta relaricevuto prevalentemente buoni voti, alcuni zione con i nessi illustrati. Secondo gli aspetti della prospettiva riguardante il mer- esperti di settore, l’ottimizzazione dei procato e i clienti presentano valutazioni cessi aziendali, che vuol dire creazione di mediocri. A tal probenefici economici, posito, vengono rite- Le tecnologie d’informazione r i v e s t e u n r u o l o nute migliorabili in in particolare e comunicazione sono diven- chiave particolare la quota per le imprese di tate una specie di «tecnica telecomunicazioni. Le di mercato relativa e la quota di nuovi culturale», l’importanza è in aspirazioni alla conclienti. In linea di vergenza delle reti costante crescita, mentre la massima la quota di nonché la pressione visibilità passa in secondo della concorrenza e mercato può essere incrementata effetsui costi fanno sì che piano. tuando un’elaborasempre più gestori di zione di mercato attiva, sfruttando nuovi reti via cavo si uniscano, costruendo strutcanali di vendita o adottando misure per ture più grandi e più efficienti. La tendenza l’acquisizione di clienti. Come mostra la a offerte sempre più complesse rafforza figura 37, questi aspetti sono confermati dai ulteriormente questo sviluppo. presenti risultati e si riflettono nell’analoga valutazione dei relativi parametri di misura- I parametri di misurazione della prospettiva zione e di controllo. Gli indicatori «soddisfa- riguardante i collaboratori vengono giudizione della clientela», «fedeltà della clien- cati quasi sempre molto buoni dalle tela» e «immagine aziendale» sono di imprese intervistate. Solo la voce «soddinorma in stretta relazione tra loro, il che sfazione sul lavoro» viene giudicata nettaviene anche confermato dagli alti voti delle mente peggiore. La qualità della gestione, imprese ICT, senza alcuna eccezione. lo sviluppo del personale, un buon sistema 81 Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) d’incentivi e compensi nonché un armonioso change management rappresentano approcci concreti per un miglioramento mirato. Nel settore IT, con i termini offshoring e nearshoring s’intende una delocalizzazione delle attività oltreoceano o nel continente europeo. Ci si può assolu tamente immaginare che modifiche strutturali del genere producano degli effetti sulle condizioni di lavoro e quindi anche sulla soddisfazione professionale nelle imprese in loco. Gli indicatori della prospettiva finanziaria presentano, senza eccezioni, buone valuta- zioni. La figura 384 mostra chiaramente che nel settore ICT la crescita del fatturato, il margine EBIT e di profitto nonché il ROI si attestano in media a posizioni più alte rispetto al campione complessivo. Cionon ostante, l’elevata pressione della concorrenza all’interno del settore si riflette in un Finanze Parametri di controllo Parametri di misurazione Investimenti 4.6 Fatturato 4.7 Gestione del rischio 4.7 Margine operativo 4.8 Rendimento complessivo del capitale 4.8 4.8 Liquidità Grado di autofinanziamento5.9 Clienti / mercati Parametri di controllo Collaboratori Parametri di misurazione Parametri di controllo 4.2 Quota di mercato relativa 4.4 Qualità della gestione Canali di vendita 4.1 Soddisfazione del cliente 6.1 Sistemi di incentivazione 4.9 Politica dei prezzi 4.7 Fedeltà del cliente 6.0 Sviluppo personale 4.8 Soddisfazione sul lavoro 4.8 Tasso d’innovazione 5.3 Nuovi clienti 4.6 Change Management 4.8 Produttività sul lavoro Immagine dell’impresa 5.7 Acquisizione attiva di clienti4.4 Fidelizzazione attiva Qualità dei prodotti del cliente 5.0 5.1 Parametri di misurazione Gestione del mercato Cultura aziendale 5.7 Motivazione 5.8 5.5 6.0 Processi Parametri di controllo Parametri di misurazione Ottimizzazione dei processi4.8 Modello commerciale 4.8 Competenze fondamentali5.2 ottimo buono soddisfacente sufficiente Efficienza 5.1 Qualità dei processi 5.1 Valore aggiunto 5.0 insufficiente; la scala mostra il grado di adempimento: 1 = pessimo, 7 = eccellente Fig. 37: management cockpit settore ICT. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 82 margine EBIT e di profitto complessivamente piuttosto scarso. Così, ad esempio, il 40% delle imprese intervistate realizza un margine EBIT inferiore al 4%; per quanto riguarda il margine di profitto si arriva persino al 54%. In un’ottica globale, è possibile constatare che, rispetto al resto dei partecipanti al sondaggio, le imprese del settore ICT presentano un quadro nettamente più positivo del proprio settore sotto tutte le prospettive. Suggerimento operativo Suggerimento operativo 1: concentrarsi su soluzioni e servizi speciali Gli sviluppi tecnologici nel settore IT fanno sì che la domanda di servizi IT continui a crescere anche in futuro. Tuttavia la concorrenza internazionale s’inasprirà, in particolare per le soluzioni standard. Perciò per le PMI dovrebbero continuare a essere centrali l’innovazione e la vicinanza alla clientela, così da poter assicurare o ampliare il proprio vantaggio in termini di know-how e poter convincere i clienti con soluzioni e servizi specifici. Servizi d‘informazione e comunicazione (ICT) 100% 90% 22% 22% 16% 13% 17% 25% 20% 80% 70% 60% 50% 7% 15% 31% 29% 29% 29% 20% 10% 17% 18% 40% 30% 24% 24% 16% 11% Crescita del fatturato Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 0% <0% 5–9% 15% ROI ≥15% Tutte le imprese 100% 90% 14% 80% 13% 70% 60% 16% 11% 19% 13% 8% 9% 17% 19% 24% 50% 40% 12% 37% 30% 40% 33% 30% 20% 10% 24% 26% 16% 19% 0% Crescita del fatturato <0% Margine EBIT Crescita degli utili 0–4% 10–14% 5–9% ROI ≥15% Fig. 38: dati finanziari del settore ICT a confronto. Fonte: rappresentazione propria, IFU-SUP 2014 83 Servizi d’informazione e comunicazione (ICT) Suggerimento operativo 2: gestione proattiva della tematica «sicurezza dei dati» Tendenze e temi futuri del settore ICT quali l’e-commerce o il cloud computing comportano inevitabilmente un maggiore collegamento in rete tra le imprese e continuano inoltre ad incrementare lo scambio d’informazioni reciproco attraverso le interfacce e i canali elettronici. Anche a causa dei recenti resoconti sul maggior numero di casi di abuso, le imprese sono maggiormente sensibilizzate riguardo a questa tematica. Le imprese ICT dovrebbero affrontare attivamente questo tema di modo che i clienti non si sentano ancora più disorientati. Suggerimento operativo 3: aumento della visibilità e della percezione sul fronte dei clienti La tecnologia d’informazione e comunicazione è in Svizzera una delle tecnologie chiave, poiché influenza in modo determinante anche gli altri settori. Mentre l’importanza cresce incessantemente, la visibilità passa via via in secondo piano. Ciò significa che numerosi processi e procedure nell’impresa oggigiorno non sarebbero praticamente più immaginabili senza il supporto ICT. Dall’altro lato quest’elevata importanza e quindi, in un certo senso, anche la grande dipendenza spesso non sono più direttamente visibili. Le tecnologie d’informazione e comunicazione sono 84 diventate una sorta di «tecnica culturale», che nel frattempo viene data per scontata. Le imprese ICT potrebbero adottare misure in grado di incrementare la percezione dei propri servizi da parte dei clienti. Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI : eciale p s a Tem e mazion r o f s n tra e digital Più velocità, più mobilità, più interattività. Rigo Tietz, Wilfried Lux . L’utilizzo crescente delle tecnologie digitali offre alle imprese ulteriori opportunità, celando nel contempo nuovi rischi. .Grazie ai nuovi servizi (e-services), le imprese possono fidelizzare la propria clientela e sfruttare nuove fonti di fatturato. .La trasformazione digitale richiede non solo cambiamenti nel reparto IT, ma in tutta l’impresa. .Il tema della sicurezza dei dati ha la priorità per le imprese e comprende la sicurezza dei dati dei clienti e la protezione contro le frodi informatiche. L’utilizzo crescente delle tecnologie digitali, tanto in ambito privato quanto in ambito commerciale, sta modificando in modo determinante la società e l’economia. Oggi giorno, soprattutto tra i giovani, è quasi impossibile immaginare una vita senza applicazioni quali gli smartphone o i social media. Ma anche le imprese si devono confrontare seriamente con i vasti cambiamenti indicati come «digitalizzazione» o «trasformazione digitale», al fine di non perdere la coincidenza, tanto per dirla in maniera metaforica. Da un lato, il maggior impiego delle tecnologie digitali offre alle imprese nuove opportunità, dall’altro cela però anche nuovi rischi. Le imprese possono ad es. utilizzare Internet come nuovo canale di vendita e ampliare la propria attività commerciale con un clic. Con l’aiuto delle tecnologie digitali è possibile acquisire, memorizzare e utilizzare innumerevoli informazioni sui clienti, per posizionare in modo ancora più mirato le offerte sul mercato. Esiste la possibilità di integrare efficacemente i clienti nel proprio processo di produzione per po- 86 ter così personalizzare i prodotti secondo le quei temi che non fanno parte dell’attività idee personali. I processi commerciali pos- distintiva dell’impresa. Nell’ambito di quesono essere ottimizzati migliorando l’inter sto studio, l’importanza delle tecnologie azione con i partner digitali è stata quindi esterni e facilitando Sebbene molte PMI abbiano trattata come temalo scambio d’infor- riconosciuto il significato delle tica speciale, per momazioni. Alla luce di strare lo stato attuale tecnologie digitali, la «rivolu- delle trasformazioni tutto questo, la crescente diffusione zione digitale» non è ancora digitali nel panorama delle tecnologie didelle PMI. scoppiata. gitali per le imprese richiede non solo un cambiamento del reparto IT, ma coinvolge anche molti altri settori aziendali. I crescenti sviluppi tecnologici obbligano le imprese a investire per acquisire knowhow e capacità digitali. In tale contesto, rispetto alle grandi imprese, le piccole e medie imprese devono superare particolari sfide. Esse hanno spesso lo svantaggio di avere poco capitale a disposizione per gli investimenti. Inoltre, a causa della dimensione ridotta, e quindi delle carenti risorse in termini di personale, spesso non hanno la possibilità di creare propri reparti e sviluppare proprie conoscenze tecniche per Impiego delle tecnologie digitali oggi Sistema ERP Sistema CRM Apps Cloud Computing Social Media Mobile Commerce E-Commerce Intranet Webseite 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% molto rilevante 70% 80% 90% 100% inesistente Figura 39: Impiego delle tecnologie digitali nelle PMI oggi. Fonte: rappresentazione propria IFU-FHS, 2014 Grandi differenze nell’utilizzo delle tecnologie digitali Il resoconto del presente studio deve mostrare in che misura vengono impiegate già oggi le diverse tecnologie nelle imprese intervistate. Le risposte rivelano la presenza di grandi differenze riguardo alla diffusione e all’utilizzo delle tecnologie digitali. Il sito web dell’azienda, che serve a descrivere l’impresa o a fornire informazioni su prodotti e servizi, sembra già essere diventato un’ovvietà. Quasi l’80% delle imprese intervistate utilizza costantemente il proprio sito web. Al secondo posto segue Intranet, che viene utilizzato spesso dalle imprese come base di conoscenza interna o piattaforma di scambio. Le soluzioni Intranet vengono utilizzate già in quasi il 40% delle imprese, mentre alle restanti tematiche viene assegnata tendenzialmente un’importanza minore. Va osservata la minore diffusione delle app e del mobile commerce, mentre le applicazioni nei settori e-commerce, enterprise resource planning (ERP) o customer relationship management (CRM) vengono impiegate in circa un quarto delle imprese intervistate. Le piattaforme dei social media, come ad es. Xing, LinkedIn o Facebook, vengono impiegate frequentemente solo da poco più del 20% degli intervistati. Il confronto tra i settori mostra alcune differenze degne di nota. Le imprese dell’industria manifatturiera puntano meno su tecnologie come i social media, le app o il mobile commerce, ma impiegano in misura nettamente maggiore rispetto alla media i sistemi ERP, come ad es. i software aziendali di SAP o Abacus. Presumibilmente ciò è 87 Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI dovuto al fatto che queste imprese lavorano spesso come fornitori e quindi l’interazione tra le imprese gioca un ruolo più importante rispetto alla comunicazione con il cliente finale. Per il commercio al dettaglio il quadro è tuttavia opposto, in quanto qui l’attenzione è rivolta maggiormente al cliente finale. I risultati del sondaggio confermano che, rispetto alla media di tutti gli intervistati, le imprese di questo settore puntano molto di più sull’e-commerce e i social media. Esempi in tale ottica sono gli Inter- net shop, i profili Facebook o il marketing online. Anche per le imprese ricettive e la gastronomia giocano un ruolo fondamentale i consumatori finali. Anche in questo caso sono molto più importanti il sito web, l’e-commerce o il mobile commerce, mentre Intranet, l’ERP e il CRM passano piuttosto in secondo piano. Rispetto alla media complessiva, le imprese del settore dell’informazione e della telecomunicazione considerano tutte queste tematiche nettamente più prioritarie. La sicurezza dei dati figura al primo posto nell’ordine del giorno Le risposte alla domanda «quali temi della trasformazione digitale hanno rilevanza strategica» mostrano chiaramente che la tematica «sicurezza dei dati» figura al primo posto nell’ordine del giorno. Questo punto comprende questioni quali la sicurezza dei dati dei clienti o la protezione contro l’abuso di dati e viene considerato da quasi i tre quarti degli intervistati un tema d’elevata importanza strategica. Un tema altrettanto Temi in base al significato strategico Piattaforme di cooperazione Mobility Big Data / analisi dati E-learning Sicurezza dati Cura dei clienti Marketing digitale 0% 10% 20% 30% 40% 50% molto rilevante Figura 40: Temi in base al significato strategico. Fonte: rappresentazione propria IFU-FHS, 2014 88 60% 70% 80% 90% inesistente 100% importante è rappresentato dall’assistenza ai clienti. Sebbene il precedente paragrafo abbia dimostrato che i relativi strumenti non vengono utilizzati ancora così assiduamente, circa il 55% delle imprese intervistate attribuisce a questo tema una grande importanza e si rende conto che i clienti si aspettano in misura crescente informazioni dettagliate e servizi supplementari. In questo contesto ci si concentra anzitutto sulla strutturazione attiva e l’ampliamento delle relazioni esistenti con i clienti per mezzo di sistemi CRM e social network. Nei settori marketing e vendite, le tecnologie digitali vengono impiegate per la commercializzazione online di prodotti e servizi nonché per la promozione delle vendite e vengono considerate piuttosto importanti da circa il 40% degli intervistati. Le tematiche e-mobility e posti di lavoro mobili come il lavoro da casa o il telelavoro, le piattaforme di cooperazione nonché l’e-learning hanno all’incirca la stessa rilevanza e vengono considerati piuttosto importanti da circa un terzo degli intervistati. Un ruolo piuttosto secondario viene attribuito invece al tema dei «big data», che riguarda l’analisi di grandi quantità di dati dei clienti e di mercato (ad es.: per i settori innovazione o marketing). Una spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che l’analisi di una tale quantità di dati sia in linea di principio molto dispendiosa e che alle PMI manchino le conoscenze e le risorse necessarie per poterla affrontare. È però anche possibile che il concetto non sia ancora diffuso in modo univoco. Chance e potenziale Accaparramento del personale Integrazione fornitore / cliente Aumento vantaggi cliente Nuovi segmenti di clienti Nuove prestazioni di servicio Aumento innovazione Aumento efficienza Aumento fatturato 0% 10% 20% 30% 40% molto rilevante 50% 60% 70% 80% 90% 100% inesistente Figura 41: Chance e potenziale delle tecnologie digitali nelle PMI. Fonte: rappresentazione propria 89 Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI Il confronto delle risposte in base ai diversi settori rivela a sua volta che ai temi vengono attribuiti significati diversi. Per l’industria manifatturiera l’e-learning, i big data e i posti di lavoro mobili giocano un ruolo nettamente inferiore rispetto alle imprese del settore dell’informazione e della telecomunicazione. Secondo le aspettative, queste attribuiscono a tutti gli aspetti della trasformazione digitale un’importanza mediamente maggiore. Per il settore edile tutti i temi sono meno importanti, fatta ecce- zione per la sicurezza dei dati. Nel sistema sanitario e sociale, la sicurezza dei dati è considerata straordinariamente importante, ovviamente perché soprattutto le informazioni sui pazienti richiedono un trattamento estremamente confidenziale. Opportunità sul fronte del mercato e dei clienti Nella valutazione delle opportunità e dei potenziali inerenti all’utilizzo delle tecnologie digitali, sono stati considerati da un lato aspetti dell’organizzazione interna, come ad es. l’aumento dell’efficienza o l’acquisizione di personale, dall’altro lato sono invece state esaminate l’offerta di prestazioni nonché le prospettive del mercato e dei clienti. Le risposte hanno messo in luce che le imprese intervistate intravedono Pericoli Legislazione Sicurezza dei dati Nuovi fornitori Blocchi della produzione Creazione rete soluzioni individuali Sviluppo delle conoscenze Alti investimenti 0% 10% 20% 30% 40% inesitenti Figura 42: Pericoli delle tecnologie digitali. Fonte: rappresentazione propria IFU-FHS, 2014 90 50% 60% né l’uno né l’altro 70% 80% 90% 100% molto rilevanti delle opportunità piuttosto sul fronte del mercato e dei clienti. Questo comprende aspetti come la conquista di nuovi segmenti di clienti, lo sviluppo di nuove prestazioni di servizio nonché l’aumento dei vantaggi per la clientela. Qui circa il 55% degli intervistati vede grandi potenziali per la propria impresa. Anche l’incremento dell’efficienza gioca un ruolo importante in relazione alla crescente digitalizzazione. Circa la metà delle imprese intervistate intravede in questo aspetto una grande opportunità. Il quadro generale delle risposte è piuttosto equilibrato. Tutti gli aspetti elencati sono stati valutati piuttosto positivamente da più del 40% delle imprese. I confronti settoriali confermano questo quadro e presentano solo leggere differenze. Ad es., le imprese dell’industria manifatturiera e del settore edile vedono nelle tecnologie digitali leggermente meno opportunità, mentre, tendenzialmente, il commercio al dettaglio intravede a tale proposito un po’ più di potenziale. Vi sono poi singoli punti che si differenziano un po’ più nettamente. Le imprese ricettive e la gastronomia intravedono un potenziale superiore alla media nella conquista di nuovi segmenti di clienti e nella crescita del fatturato, mentre la loro valutazione sull’integrazione di fornitori o clienti nel processo di creazione di valore aggiunto è piuttosto inferiore alla media. Come per le altre questioni, le imprese del settore dell’informazione e della telecomunicazione vedono in tutti gli ambiti del potenziale nettamente maggiore rispetto alla media complessiva. Modifiche del modello aziendale Nuovi partenariati Nuovi processi aziendali Nuove fonti di fatturato Nuovi segmenti di clienti Nuove prestazioni complementari Nuove offerte di prestazioni 0% 10% 20% inesistenti 30% 40% 50% 60% né l’uno né l’altro 70% 80% 90% 100% molto rilevanti Figura 43: Modifiche del modello aziendale tramite tecnologie digitali. Fonte: rappresentazione propria IFU-FHS, 2014 Einsatz digitaler Technologien heute ERP-System 91 Tema speciale – La trasformazione digitale nelle PMI Le tecnologie digitali non hanno ancora cambiato radicalmente i modelli aziendali esistenti Gli sviluppi tecnologici consentono di adeguare e di ampliare i modelli aziendali in molti settori. Nuovi prodotti e servizi nonché offerte di servizi complementari possono essere realizzati e commercializzati con l’aiuto delle tecnologie digitali. La digitalizzazione dei servizi gioca ad es. un ruolo sempre più importante per libri e riviste, in quanto le edizioni elettroniche conquistano sempre più quote di mercato. Un’altra possibilità di modificare il modello aziendale consiste nell’utilizzo delle piattaforme di commercio online o delle soluzioni e-commerce come canali di vendita supplemenIl confronto settoriale mostra solo leggere tari. In questo modo vengono conquistati differenze. Il tema della sicurezza dei dati nuovi segmenti di clienti, come ad es. i conviene giudicato un rischio minore sia dalle sumatori finali o altri mercati geografici. I imprese del commerprocessi commerciali cio al dettaglio che Con le tecnologie digitali, è possono per es. esda quelle ricettive e possibile offrire nuovi prodotti sere riorganizzati e dalla gastronomia. rinnovati con sistemi e servizi complementari. Nel commercio al di pagamento eletdettaglio, la minactronici o soluzioni locia da parte di nuovi operatori è valutata gistiche supportate dall’IT, il che incrementa nettamente superiore alla media. Il discorso l’efficienza e migliora la competitività. riguarda ad es. le start up che, grazie a tecnologie digitali come gli shop online o le Alla luce di questa situazione, nell’ambito app, possono farsi rapidamente e inaspet- del presente studio è stato analizzato in tatamente largo nel mercato e rappresen- quali settori la crescente digitalizzazione tare un rischio sostanziale per le imprese ha comportato anche per le PMI intervis affermate. tate un cambiamento del modello aziendale esistente. Le risposte mostrano che Le attese riguardanti i pericoli e le sfide legati alla crescente digitalizzazione sono in corrispondenza con le suddette argomentazioni. Circa il 45% degli intervistati intravede nella sicurezza dei dati un grande pericolo, che potrebbe ad es. concretizzarsi nell’abuso di dati. Curiosamente, l’eventuale perdita di produzione a causa di un’interruzione dell’esercizio e il conseguente rischio finanziario sono considerati il pericolo minore. Gli altri aspetti vengono valutati come rischi ridotti o medi, cosicché, in un’ottica globale, i possibili rischi e le possibili sfide di una crescente digitalizzazione non sembrano causare troppe preoccupazioni alle imprese intervistate. 92 per le imprese vi sono stati cambiamenti del modello aziendale piuttosto moderati e i singoli aspetti presentano solo leggerissime differenze. I risultati corrispondono alle osservazioni abbozzate in precedenza, in quanto gli aspetti orientati al mercato, come i nuovi servizi aggiuntivi e le offerte di servizi nonché i nuovi segmenti di clienti, hanno subito i cambiamenti più radicali. Il confronto dei singoli settori ha evidenziato solo leggerissime differenze. Le imprese dell’industria manifatturiera e dell’industria edile presentano in tutti gli ambiti meno cambiamenti rispetto ai restanti settori. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, le impese ricettive e la gastronomia, l’aspetto «nuovi segmenti di clienti» è leggermente al di sopra della media. Mentre il settore dell’informazione e della telecomunicazione presenta modifiche più profonde in tutti gli ambiti, le imprese del settore sanitario e sociale si contraddistinguono in tutti gli ambiti per un numero nettamente inferiore di cambiamenti. Suggerimento operativo L’importanza della trasformazione digitale viene certamente riconosciuta dalle PMI svizzere intervistate, tuttavia nella pratica l’impiego crescente delle tecnologie digitali non gioca ancora un ruolo rilevante. In sintesi si può constatare che nella sfera d’azione delle PMI la «rivoluzione digitale» non è ancora scoppiata. Molti settori si trovano ancora allo stadio iniziale. Ci si deve chiedere quindi se in futuro la trasformazione digitale prenderà piede. Al primo posto vi è la questione della sicurezza dei dati, seguita da aspetti quali l’assistenza ai clienti e il marketing. Le imprese intervistate intravedono opportunità e potenziali soprattutto sul fronte dei clienti, e principalmente per quel che riguarda nuovi segmenti di clienti, nuove prestazioni di servizi o l’aumento dei vantaggi per la clientela. Le sfide e i pericoli derivanti dalla crescente digitalizzazione non vengono giudicati particolarmente elevati. Le modifiche del modello aziendale sono di conseguenza molto moderate. In conclusione, ci si chiede se veramente le tecnologie digitali offrano un potenziale piuttosto scarso o se siano invece le imprese prevalentemente piccole a non vedere (ancora) queste opportunità o a temere di investire in tal senso. Sta di fatto che certi sviluppi come il cloud computing, le applicazioni mobili, i big data e la business intelligence riguardano o riguarderanno prima o poi tutte le imprese. L’impulso partirà principalmente dal fronte dei clienti e del mercato, la possibilità di incrementare l’efficienza interna non dovrà però essere trascurata. Suggerimento operativo 1: sfruttare i potenziali di crescita con i nuovi servizi Mediante nuovi servizi, sarà possibile rafforzare il legame dei clienti con la propria impresa e realizzare fatturato supplementare. In tale contesto, le tecnologie digitali consentono di sviluppare e offrire servizi completamente nuovi, come «e-services». Un’impresa di produzione, come un costruttore di macchinari, può ad es. far partecipare i clienti in modo interattivo al processo di creazione di valore aggiunto mediante portali di servizio o applicazioni e utilizzare i dati relativi alle macchine per nuovi servizi di accesso remoto. Suggerimento operativo 2: ottimizzare i processi commerciali con applicazioni basate sul web Il miglioramento dei processi commerciali rappresenta per tutte le imprese un costante compito e una costante sfida. In tale contesto, le applicazioni basate sul web, interfacciate con altri importanti sistemi IT, possono incrementare la trasparenza e portare a rapidi miglioramenti operativi. Con un sistema di acquisti basato sul web, è possibile ad es. mettere in contatto in modo digitale fornitori e partner di vendita, riducendo così nettamente i costi inerenti ai processi. 93 94 Tema speciale – Start up in Svizzera Tema speciale – Start up in Svizzera : eciale p s a Tem p Start u Sfide e caratteristiche delle start up di successo. Marco Gehrig .Con oltre 40’000 nuove imprese, il 2013 è stato un anno record. .Tra le più grandi sfide per le start up in Svizzera si annoverano i seguenti aspetti: reclutamento di personale adeguato, elevato carico di lavoro, creazione di una rete di vendita e aumento della notorietà. .I fattori determinanti per il successo sono la perseveranza e la competenza specialistica dei fondatori di start up, situate in Svizzera, che si sono affermati sul mercato. Panoramica/caratterizzazione Una caratteristica essenziale della scena economica delle PMI in Svizzera è la spiccata presenza delle start up. Nel 2013 sono state fondate per la prima volta oltre 40’000 nuove imprese (per l’esattezza, ci sono state più di 40’829 iscrizioni nel registro di commercio). per il 2014. In tale ottica sono state intervistate quelle start up che, l’anno precedente, avevano avuto il maggiore successo. Esse sono state scelte nella top 100 delle start up in Svizzera (numero speciale della rivista Handelszeitung Schweiz). L’analisi è rivolta quindi alle storie di successo delle start up che sono riuscite ad affermarsi sul mercato. Una conclusione geneLa maggior parte (circa il 97%) delle nuove rale per tutte le start up non è quindi approimprese vanno classificate come micro- priata, in quanto molte di queste imprese si imprese (fino a 5 equivalenti a tempo distinguono molto l’una dall’altra per quel pieno). Il più alto numero di nuove imprese che riguarda la struttura, il ciclo di vita e il va registrato nei settori edile, del commer- modello aziendale. Piuttosto si può dedurre cio (inclusa la manutenzione e la ripara- cosa contraddistingue le start up di suczione dei veicoli), dei servizi e nel settore cesso in Svizzera. Ha partecipato allo studio immobiliare. Per quanto riguarda la distri- il 37% delle imprese interpellate (dimenbuzione tra le regioni spiccano Zurigo e l’a- sione del campione: 100 start up afferrea intorno al lago di Ginevra. mate). Contemporaneamente sono stati intervistati gli esperti (persone che assistono Quali caratteristiche contraddistinguono e affiancano le start up nella fase di costile start up di successo in Svizzera? E quali tuzione e d’implementazione). Su questo sfide hanno dovuto superare queste im- campione la quota di risposta è stata pari al prese? Il presente contributo risponde a 34% (dimensione del campione: 98 esperti queste due domande centrali. Nell’ambito svizzeri di start up). di una tesi di laurea della SUP di San Gallo, sono state analizzate le sfide e le caratteristiche delle start up affermate in Svizzera 96 Commercializzazione e reclutamento come sfide centrali Sembrerebbe scontato che le formalità burocratiche costituiscano le maggiori sfide per la creazione di una nuova impresa. Questa tesi può tuttavia essere confutata: i risultati del sondaggio mostrano piuttosto che delle sfide centrali fanno parte la ricerca di personale adeguato, l’elevato carico di lavoro e la creazione di una rete di vendita. Come mostrano i risultati del sondaggio in un’altra parte di questa pubblicazione, la ricerca di personale adeguato è un problema che attualmente dà da fare anche ai diversi settori e alle diverse regioni. Per le start up la situazione è aggravata dal fatto che le risorse per il reclutamento del personale sono piuttosto ridotte. Queste tre sfide s’influenzano a vicenda: a causa dell’elevato carico di lavoro mancano le risorse per cercare personale adeguato e per costruire la rete di vendita. Entrambi gli aspetti sono però determinanti per conseguire l’affermazione e la crescita di una start up. Per quel che riguarda le sfide, dal punto di vista degli esperti si ottiene un quadro leggermente differenziato, ma altrettanto ete- Sfide per le start up Formalità burocratiche Autodisciplina Divergenze con i cofondatori Rapidi cambiamenti (sociali, tecnologici) Rischi sottovalutati Domanda carente Mancanza di know-how nell’attività distintiva Concorrenza che si afferma velocemente Contesto economico Incremento della notorietà Creazione di una rete di vendita Elevato carico di lavoro Trovare personale adeguato 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Sfida molto elevata Sfida elevata Sfida piuttosto elevata Sfida piuttosto ridotta Sfida ridotta Nessuna sfida Nessuna risposta Figura 44: sfide per le start up in Svizzera (secondo la valutazione delle start up di successo). Fonte: Istituto per la gestione aziendale IFU SUP, 2014 rogeneo: la più grande sfida è, a loro avviso, l’accesso a un finanziamento duraturo. Anche la composizione di un team armonico e ben affiatato nonché l’acquisizione di nuovi clienti rientrano tra i compiti principali delle start up. Tra le altre sfide vengono citate la necessaria crescita e una reddittività sufficiente. Il risultato finale che ne deriva è interessante: a causa dell’elevato carico di lavoro mancano (inoltre) le risorse per creare la rete di vendita e concentrarsi sulla ricerca di personale adeguato. Proprio questi due fattori sono tuttavia necessari per riuscire a crescere e coprire i costi di capitale (tasso d’interesse economico del capitale proprio e di credito). Caratteristiche eterogenee delle start up di successo in Svizzera Non esiste alcuna formula magica o ricetta di successo che può essere applicata a ogni nuova start up per garantirne il successo duraturo. Ma ci sono caratteristiche che consentono di capire cosa si nasconde dietro il successo delle start up che sono riuscite ad affermarsi sul mercato. 97 Start up in Svizzera Gli esperti, che possiedono grande esperienza in tale ambito grazie alle numerose consulenze e all’assistenza nei confronti delle start up, delineano un quadro molto eterogeneo. Un team ben affiatato e in grado di cooperare, degli strumenti finanziari sufficienti e un business plan ben elaborato vengono tuttavia citati spesso come fattori di successo. Per quel che riguarda gli altri molteplici fattori di successo si nota che questi sono legati alla persona del fondatore o al suo carattere. Così vengono citati, ad es., aspetti quali la capacità d’apprendimento, la capacità di comunicazione aperta e le competenze di realizzazione. Questo dimostra che giocano un ruolo determinante non tanto i fattori esogeni, bensì piuttosto i fattori di successo relativi alla persona, che spiegano una parte sostanziale del successo nel campione analizzato. Anche alle imprese stesse è stato chiesto quali devono essere le caratteristiche caratteriali principali dei soci fondatori. A tale proposito un aspetto spicca su tutti: la perseveranza. Un fondatore di una start up deve perseguire a lungo termine le sue visioni e i suoi obbiettivi con forza ed energia. Inoltre, sono state citate altre caratteristiche che presentano un certo legame con la perseveranza: flessibilità, ottimismo, capacità di entusiasmarsi, versatilità, spirito di squadra, impegno e scrupolosità. 98 Il sondaggio ha mostrato che oltre a queste caratteristiche caratteriali sono determinanti per il successo anche capacità e competenze specifiche. Dal punto di vista degli esperti, in tale ottica giocano un ruolo fondamentale l’esperienza professionale, un’adeguata formazione superiore nonché conoscenze approfondite nel proprio campo d’attività. Nove fondatori su dieci tra le start up intervistate hanno conseguito il diploma di maturità e sei su dieci possiedono anche un dottorato. Questi risultati sono strettamente legati alla composizione del campione intervistato e non sono rappresentativi per tutte le start up della scena economica svizzera. Inoltre molte delle imprese intervistate lavorano in settori tecnici, medici e delle scienze naturali, in cui la ricerca gioca un ruolo fondamentale. È anche interessante che, al momento della costituzione della propria impresa, molte delle persone intervistate possiedano un’esperienza professionale certificata di 1-5 anni. Per la maggior parte delle persone intervistate si tratta della prima costituzione di un’impresa. Suggerimenti operativi per le start up Suggerimento operativo 1: concentrazione delle scarse risorse sulla crescita e lo sviluppo delle vendite Una start up deve crescere per poter superare le sfide essenziali descritte in precedenza. In tale ottica, dopo la costituzione ci si deve concentrare sulla creazione e lo sviluppo dei canali di vendita. Questo è possibile solo se una start up ha accesso al personale tecnico competente e può accrescere la propria notorietà presso i clienti potenziali. Perciò le risorse vanno destinate a questi fattori e queste sfide, mentre le altre problematiche (se possibile) devono passare più in secondo piano. Suggerimento operativo 2: le qualità caratteriali del fondatore sono determinanti per il successo I fattori di successo esogeni influenzano in misura minore il successo di una start up, che piuttosto è condizionato dalle qualità caratteriali del fondatore. Ed evidentemente sono di primaria importanza anzitutto la volontà e la capacità di un fondatore di perseguire a lungo le visioni e gli obiettivi con costanza e perseveranza. Chi ha quindi intenzione di costituire una start up deve innanzitutto chiedersi se dispone della capacità e della volontà di perseguire a lungo il proprio obiettivo con la dovuta costanza. Solo dopo si dovrebbero affrontare questioni quali business plan sofisticati ed adeguati modelli aziendali. Indice delle fonti Ufficio federale di statistica [UST] (2011). Conto della produzione in base alle sezioni di attività economica (T3a.3). Neuchâtel : autore Ufficio federale di statistica [UST] (2011). Unités institutionnelles et emplois selon le canton, la division économique, la classe de taille, le secteur public/privé, l’orientation économique et la forme juridique, données provisoires (STATENT). http://www.pxweb.bfs. admin.ch/Database/ French_06%20-%20Industrie%20et%20services/06.2%20-%20Entreprises/06.2%20-%20Entreprises. asp?lang=2&prod=06&secprod=2&openChild=true Office fédéral de la statistique [OFS] (2011). Imprese commerciali per divisione economica e classe di grandezza, risultati provvisori (T 6.2.1.1). Neuchâtel : autore Credit Suisse (2013). Manuale dei settori 2014 – Strutture e prospettive. Zurigo : Economic Research Credit Suisse Gastrosuisse (2014). Reflet économique de la branche 2014 – Comunicazione mediatica Porter M. (1985). Competitive Advantage, Creating and Sustaining Superior Performance. New York : The Free Press Società Svizzera degli Impresari-Costruttori [SSIC] (2013). Varie statistiche sul volume delle ordinazioni, l’organico, ecc. Zurigo: autore United Bank of Switzerland UBS (2013). UBS Outlook – Edilizia: Thesen zur Stärkung der Wettbewerbs- und Kooperationsfähigkeit. Impulse für die Unternehmensführung. Zurich: UBS AG Ufficio federale di statistica [UST] (2014). Imprese – Indicatori. Nuove imprese. http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/06/02/blank/key/02/neugruendungen.html 99 100 Pressione della concorrenza / rivalità Minaccia rappresentata da nuovi concorrenti Potere di negoziazione dei clienti Potere di negoziazione dei fornitori Minaccia rappresentata da prodotti e servizi di altri settori Altre attività di servizi Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento Sanità e assistenza sociale Istruzione Attività amministrative e di servizi di supporto Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività finanziarie e assicurative Servizi di informazione e comunicazione opportunità media; Servizi alloggio e di ristorazione neutrale; Trasporto e magazzinaggio pericolo medio; Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli pericolo rilevante; Costruzioni Attività manifatturiere Allegato Panoramica dei risultati del sondaggio. Valutazioni delle capacità competitive di settore suddivise per codice NOGA grande opportunità Valutazioni del contesto allargato suddivise per codice NOGA Altre attività di servizi Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento Sanità e assistenza sociale Istruzione Attività amministrative e di servizi di supporto Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività finanziarie e assicurative Servizi di informazione e comunicazione Servizi alloggio e di ristorazione grande opportunità Trasporto e immagazzinaggio opportunità media; Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli neutrale; Costruzioni pericolo medio; Attività manifatturiere pericolo rilevante; Contesto economico Crescita del settore / del mercato Bisogno annuo d’investimenti Prezzi dell’energia e delle materie prime Disponibilità di forza lavoro qualificata Disponibilità crediti / finanziamenti Andamento dei cambi Contesto tecnologico Innovazione in termini di materiali / processi Sviluppo delle TIC Tecnologie per produzione di energia Tecnologia dei trasporti Biotecnologie e ingegneria genetica Contesto legale/sociale Regolamenti Legislazione fiscale Struttura dell’età della popolazione Immigrazione Individualizzazione della società Crescente mobilità Contesto ecologico Materie prime ed energia Cambiamenti climatici Catastrofi naturali Epidemie, pandemie 101 Allegato Livelli di adempimento dei parametri di misurazione nei vari settori suddivisi per codice NOGA Clienti / mercati Quota di mercato relativa Soddisfazione del cliente Fedeltà del cliente Quota dei nuovi clienti Immagine dell’impresa Qualità dei prodotti / servizi Modello commercio / processi Efficienza / produttività Qualità dei processi commerciali Valore aggiunto dell’azienda Collaboratori Cultura aziendale Motivazione dei collaboratori Soddisfazione sul lavoro Produttività sul lavoro Finanze Fatturato Margine operativo Rendimento complessivo del capitale Liquidità Grado di autofinanziamento 102 Altre attività di servizi Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento Sanità e assistenza sociale Istruzione Attività amministrative e di servizi di supporto Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività finanziarie e assicurative Servizi di informazione e comunicazione Servizi alloggio e di ristorazione ottimo Trasporto e immagazzinaggio buono; Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli soddisfaciente; Costruzioni sufficiente; Attività manifatturiere insufficiente; Livelli di adempimento dei parametri di controllo nei vari settori suddivisi per codice NOGA Altre attività di servizi Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento Sanità e assistenza sociale Istruzione Attività amministrative e di servizi di supporto Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività finanziarie e assicurative Servizi di informazione e comunicazione Servizi alloggio e di ristorazione ottimo Trasporto e immagazzinaggio buono; Commercio all’ingrasso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli soddisfaciente; Costruzioni sufficiente; Attività manifatturiere insufficiente; Clienti / mercati Gestione del mercato Canali di vendita Politica dei prezzi Tasso d’innovazione Acquisizione attiva di clienti Fidelizzazione attiva del cliente Modello commercio / processi Processi commerciali Allestimento del modello commerciale Competenze fondamentali Collaboratori Qualità della gestione aziendale Sistemi di incentivazione Sviluppo personale Change Management Finanze Gestione / controllo degli investimenti Gestione del rischio 103 104 105 106 Impressum Editori FHS St.Gallen Hochschule für Angewandte Wissenschaften Institut für Unternehmensführung (IFU-FHS) Rosenbergstrasse 59, Postfach 9001 St. Gallen Prof. Anthony Castiglioni Dr. Marco Gehrig Prof. Dr. Wilfried Lux Dr. Rigo Tietz Prof. Dr. Roland Waibel, PD Contatti Institut für Unternehmensführung IFU-FHS [email protected] Telefono +41 71 226 13 80 www.fhsg.ch/ifu Sponsor Il presente studio è stato realizzato con il gentile supporto di: La vostra assicurazione svizzera. www.helvetia.ch Il nostro ABC dell’economia inizia con PMI www.pwc.ch/kmu Benvenuti nella banca che è anche una PMI www.raiffeisen.ch/kmu L’associazione svizzera delle PMI supporta le imprenditrici e gli imprenditori e offre numerosi vantaggi ai suoi associati www.kmuverband.ch Leggibilità Allo scopo di migliorare la leggibilità, certi termini vengono utilizzati solo al maschile. La forma femminile è naturalmente sempre sottintesa. 107 FHS St.Gallen Institut für Unternehmensführung IFU-FHS Rosenbergstrasse 59, Postfach 9001 St.Gallen, Switzerland Tel. +41 71 226 15 00 Fax +41 71 226 15 01 [email protected] www.fhsg.ch/ifu Membro del FHO Fachhochschule Ostschweiz www.fhsg.ch
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