La Settimana - Beppe Grillo

Volume 9, numero 41
Sommario
12.10.2014
Economia
Editoriale
Lo Stato siamo noi
#Italia5Stelle: Italia senza
corrotti
Minipost
05.10.2014
La truffa dei fondi comuni - di Beppe
Scienza
Informazione
Press obituary/3 Iceberg Italia
Dove finiscono i soldi delle multe?
#fiatosulcollo
Il pd contro #Fedez, artista libero
Le scimmie dal culo pelato
Minipost
#Italia5Stelle: Italia con la banda larga
#Italia5Stelle: Italia pulita e sostenibile
#Italia5Stelle: Italia che ripudia la
guerra
#Italia5Stelle: Italia senza corrotti
#Italia5stelle: Italia senza privilegi
#Italia5Stelle: Italia istruita
Sciacallo del giorno: Vittorio Zucconi,
la Repubblica/Bis
La grande fuga dei capitali
MoVimento
O noi o la fine della democrazia l'intervento di Beppe Grillo a
"Chiamare i deputati e i senatori i
"rappresentanti del popolo" non vuol dire
oggi quello che con questa frase si
voleva dire in altri tempi: si dovrebbero
piuttosto chiamare impiegati del loro
partito. I partiti, da libere associazioni di
volontari credenti, si sono trasformati in
eserciti inquadrati da uno stato maggiore
di ufficiali e di sottufficiali in servizio
attivo permanente nei quali a poco a
poco si intiepidisce lo spirito dell'apostolo
e si crea l'animo del subordinato che
aspira a entrare nelle grazie del
superiore. La elezione dipende dalla
scelta dei candidati la quale è fatta non
dagli elettori, ma dai funzionari di partito.
E i candidati, più che per meriti personali
di specifica competenza professionale,
sono scelti per le loro attitudini a
diventare buoni funzionari del loro partito
in Parlamento." Piero Calamandrei da
"Lo Stato siamo noi"
#Italia5Stelle
L'inno d'#Italia5Stelle: Non sono partito
- Fedez
L'appello degli artisti per #Italia5Stelle
#Italia5Stelle: Il Vademecum del
Cittadino
#Italia5Stelle al Circo Massimo: giorno
2
Passaparola
Passaparola - Tfr: Tradimento di Fine
Rapporto
Politica
#CozzaViolante
Petrocelli difende i lavoratori e viene
espulso da Grasso: VIDEO
Le pecore belanti del Pd
1
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "L'Italia che immagina il
Movimento 5 stelle è anche un'Italia
senza più corrotti. Vi ricordate la
battaglia di qualche mese fa sul 416ter, il
voto di scambio politico mafioso. Il M5S
si è battuto affinché il nodo tra politica e
mafia
si
sciolga,
si
spezzi
definitivamente. Questa maggioranza
invece, PD Forza Italia ha fatto sì invece
che il voto di scambio diventasse un fatto
lecito e non punito adeguatamente dal
codice penale. Si tratta di uno scandalo
incredibile, contro cui noi, assieme a voi,
dobbiamo reagire. Con la commissione
antimafia abbiamo girato l'Italia, udendo
procuratori e prefetti. Tutti ci hanno fatto
capire quanto la corruzione sia una
profondissima piaga italiana. Per questo
il MoVimento 5 stelle si sta impegnando
affinché venga introdotto il reato di falso
in bilancio, norme specifiche contro
l'autoriciclaggio e si possa eliminare la
prescrizione. E perché no, ampliare
normative antimafia in tutta Europa. Ci
vediamo 10,11,12 ottobre al Circo
Massimo
per
#Italia5stelle,
vi
aspettiamo. Non mancate, abbiamo
bisogno di voi. Come voi sapete il
MoVimento 5 stelle non prende soldi
pubblici dai cittadini per il finanziamento
e per questo che abbiamo bisogno
anche delle vostre donazioni. Non
mancate, vi aspettiamo!" Mario Michele
Giarrusso, Francesco D'Uva, M5S
Parlamento
La truffa dei fondi comuni di Beppe Scienza
Economia
05.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
Come imbrogliare i
risparmiatori. Ovvero: Mini-guida ai fondi
comuni - di Beppe Scienza "Molti italiani
hanno qualcosa da parte, anche senza
essere ricchi. Peccato che una bella fetta
dei loro risparmi sia in fondi comuni e
simili. Tali prodotti attualmente hanno
molto successo. Quasi 1.500 miliardi di
euro sono nelle mani del risparmio
gestito. Ovvero in cattive mani. Il
successo di vendita non è infatti frutto di
buoni rendimenti. Ma piuttosto di una
sistematica manipolazione della realtà
da parte di banche e promotori finanziari;
e ultimamente anche di impiegati delle
Poste e cosiddetti consulenti finanziari
indipendenti. Quelli che seguono non
sono segreti, per chi è addentro nel
mondo finanziario. Sono cose che gli
addetti ai lavori sanno benissimo e su
cui, parlando fra di loro, concordano. Ma
le tengono nascoste ai risparmiatori,
perché tutta l'industria del risparmio
gestito prospera ingannando i clienti; e i
suoi dirigenti si arricchiscono rifilando
porcherie e porcheriole. Sono cose
notissime anche ai giornalisti economici,
che però di regola sono culo e camicia
con banche, società di gestione ecc. E
anche
volessero
scriverle,
quasi
nessuna testata gliele pubblicherebbe.
Per fortuna si possono però pubblicare in
questo blog. Ecco dunque i principali
artifizi per abbindolare i risparmiatori e
rifilargli fondi comuni. 1. Spacciare per
successi i fallimenti Banche e venditori
porta a porta sbandierano i rendimenti
dei fondi dal 1984, quando sono partiti in
Italia. Certo che i soldi messi nei fondi
sono mediamente aumentati; e ci
mancherebbe altro in 30 anni. Ma ha
ottenuto regolarmente di più chi ha fatto
da solo, semplicemente rinnovando i Bot
(lo dimostra un'indagine di Mediobanca).
E ancora di più chi ha sottoscritto buoni
fruttiferi
postali.
Due
investimenti
semplici, praticamente alla portata di
tutti. 2. Barare sui rendimenti È una
tecnica truffaldina classica. Attualmente
un risparmiatore non sa che pesci
pigliare, perché Bot, Cct, Btp, Buoni
postali rendono pochissimo. Allora il
venditore gli mostra alcuni fondi dicendo:
"Questi rendono più del 4%". È una
truffa: tutt'al più hanno reso il 4%
nell'ultimo anno. Mentre adesso i fondi
monetari
e
obbligazionari
sono
sintonizzati su rendimenti futuri vicini allo
zero e anche sottozero. Però i giornali,
per favorire le vendite, non lo dicono e
anzi pubblicano tabelle del tipo "I fondi
che rendono di più". Imbroglioni: non
"che rendono", bensì "che hanno reso",
senza nessun merito dei gestori. 3.
Creare allarmismi infondati I venditori di
fondi
spaventano
i
risparmiatori
raccontandogli che i fondi sono più
sicuri, perché ora i titoli di Stato italiani
possono ridurre il tasso d'interesse,
rinviare
il
rimborso
ecc.
Li
autorizzerebbero le cosiddette Cacs:
Clausole di azione collettiva. È una
frottola. Anche i titoli tedeschi prevedono
tali clausole, che non sono contro i
risparmiatori, bensì contro i fondi
avvoltoio (vedi Argentina). E non
aumentano il rischio di fallimento. 4.
Ingigantire le difficoltà Banche e
promotori raccontano che i mercati
finanziari sono difficili, insidiosi ecc.,
quindi inadatti al normale risparmiatore.
C'è del vero, peccato che i gestori dei
fondi regolarmente facciano figure
barbine: i fondi azionari fanno peggio
delle Borse, gli obbligazionari peggio del
reddito fisso ecc. Anche questo appare
dalla ricerca di Mediobanca. Per altro
esistono
investimenti
certo
non
complessi e alquanto sicuri, come i buoni
fruttiferi postali. 5. Frasi ingannevoli Una
furbizia dei venditori di fondi azionari, ma
anche di fondi pensione, sono le
espressioni capziose del tipo: "Con un
fondo azionario si può ottenere di più
che coi titoli di Stato o i buoni postali".
Senza dire che si può ottenere anche
molto meno; e anche subire crolli
disastrosi. Ugualmente i giornali: "Coi
fondi pensione si può battere il TFR". Ma
si può anche finire in pesante perdita,
cosa che non viene mai detta. 6.
Nessuna trasparenza Che i fondi comuni
italiani siano trasparenti è una delle tante
frottole dei loro venditori e propagandisti.
Vedi il Sole 24 Ore che ripete da anni:
"La chiave del successo dei fondi comuni
presso le famiglie italiane è la
trasparenza" (21-6-2003, Plus p. 9) e a
ruota gli altri giornali. Per confutare tale
bufala basta dire che i partecipanti non
hanno mai diritto di conoscere i dati
(prezzo,
giorno
ecc.)
delle
compravendite fatte coi loro soldi. Non
solo, inizialmente (1984) c'era più
trasparenza e poi (1993) è stata ridotta.
Ma certo! Al buio si ruba meglio. 7. Lo
sporco sotto il tappeto La banda del
risparmio gestito si vanta di avere evitato
per esempio le Parmalat, i titoli della
Grecia ecc. Tutto falso. Ai fondi è
bastato vendere, dopo il crollo, ma prima
della fine del semestre, quando debbono
elencare i principali titoli posseduti. Altra
tecnica truffaldina: quando un fondo
precipita, lo chiudono, lo fondono con un
altro o lo spostano di categoria e così
sparisce dalle graduatorie. 8. Urgenza
fasulla Tipica furbata di banche e
promotori è presentare le proposte come
occasioni irripetibili, con scadenza
brevissima. "Questo condizioni valgono
solo per una settimana". Tutte frottole
per non dare tempo per approfondimenti.
La settimana dopo ci sarà un altro
prodotto-immondizia,
simile
a
precedente, e così via per i prossimi
cinquant'anni. 9. Vantaggi fiscali inventati
(1) Su La Stampa Sandra Riccio
favoleggia di un "buco" nella legge che
favorirebbe gli investimenti attraverso
fondi
comuni
bilanciati
e
titola
allegramente "Il fai-da-te paga più tasse"
(5-5-2014, tuttosoldi p. 19). Un
risparmiatore sarebbe tassato al 15,2%
con un fondo e al 21,3% investendo da
solo. Tutto falso, con gli stessi
investimenti potrebbe pagare anche solo
il 6,4%. Dipende dai rendimenti che
ottiene, senza nessun trattamento di
favore per i fondi comuni. 10. Vantaggi
fiscali inventati (2) Raccontano che i
2
fondi comuni ora convengono di più (!?)
perché sono tassati solo quando si esce,
anziché di giorno in giorno come fino a
metà 2011. Altra menzogna, perché va
perso il recupero automatico delle
imposte in caso di perdite, a fronte di
una riduzione della tassazione spesso
irrisoria (per esempio -0,02% annuo). 11.
Prodotti della ditta o peggiori Per
ingannare meglio i clienti, banche e
promotori raccontano che scelgono i
fondi migliori e poi offrono quelli ai
risparmiatori, anziché i prodotti della
casa. Ciance: scelgono i fondi che gli
rigirano più commissioni, anche a
prescindere dalle facili malversazioni. 12.
L'inglese per imbrogliare Per mettere in
soggezione i risparmiatori, venditori e
giornalisti eccedono poi in termini inglesi.
Non obbligazioni, ma bond. Non azioni,
ma equity. Non immobili, ma real estate.
Non venditore di investimenti, ma wealth
portfolio manager. Non consulente, ma
fee only planner. Non investimenti a
reddito, ma income oriented. Non
ripartizione, ma asset mix. Non alto
rendimento, ma high yield. Se uno parla
così, è per imbrogliare il cliente o per
coprire la sua crassa ignoranza.
Conclusioni I fondi comuni hanno un solo
vantaggio rispetto ai fondi pensioni o alle
polizze vita. Si può uscire qualunque
giorno. Quindi non rimandare a domani
quello che puoi fare oggi." Beppe
Scienza Clicca sul banner per fare la tua
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TUTTE
LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
#Italia5Stelle: Italia pulita e
sostenibile
Minipost
05.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
"In Italia abbiamo 13
centrali a carbone. Il carbone è la fonte
di energia più sporca in assoluto. Le
centrali sono la prima fonte di emissioni
di mercurio, emettono sostanze tossiche
come arsenico, cadmio, piombo, polveri
sottili e diossine che possono viaggiare
in aria per decine di chilometri dalla
centrale. Per ogni kilowattora prodotto,
una centrale a carbone emette tre volte
più CO2 di una centrale a metano. I costi
sanitari e sociali dovuti all’inquinamento
del carbone sono circa 850 milioni di
euro l’anno in Italia. Le centrali a
carbone producono il 13% dell’energia
consumata sul territorio italiano, e c’è da
sottolineare come la potenza delle
centrali a disposizione in Italia sia
superiore di due terzi rispetto a quella
necessaria, ovvero due centrali su tre
sono
spente.
Nonostante
questo
continuiamo a far funzionare le centrali a
carbone. Il M5S ha numerose idee di
riconversione di queste aree. Possiamo
creare dei poli tecnologici per il recupero
di materie secondarie da rifiuti, creare
nuove filiere da questi rifiuti, e possiamo
far ripartire l’economia turistica che per
anni è stata bloccata da questi
ecomostri. Questa è l’Italia che vogliamo,
e vogliamo parlarne con voi al Circo
Massimo, vi aspettiamo. Sarà un grande
evento, abbiamo bisogno dell’aiuto di
tutti, fate anche una piccola donazione
che sarà un grande pensiero." Davide
Crippa e Matteo Mantero, M5S
Parlamento
Passaparola - Tfr:
Tradimento di Fine Rapporto
Passaparola
06.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Ma se il lavoratore (solo
privato) deve avere il Tfr in busta paga,
perché non lasciargli anche l’INPS
affinché si garantisca una vera pensione,
visto
che
quella
dello
Stato
probabilmente non la vedrà mai? Il Tfr in
busta paga è come "La corazzata
Potëmkin" di Fantozzi, una cagata
pazzesca, una fregatura per lavoratori e
imprenditori, con l’unico scopo di
incrementare il gettito fiscale e strappare
un giorno in più al tracollo del sistema.
L’ebetino di Firenze ha vissuto solo di
politica e si vede. Forse non sa che
molte aziende già si indebitano per
pagare le tredicesime e che contano nel
Tfr per fare piccoli investimenti che
rendono più sicuro il lavoro stesso dei
propri dipendenti. Per quale motivo mai
inoltre gli imprenditori privati dovrebbero
avere i soldi per farlo e l’amministrazione
pubblica no non riesce a spiegarlo
nemmeno l’ex-sindaco di Firenze.
Beppe Scienza ci illustra brevemente 7
motivi per cui questo provvedimento è
solo un atto di disperazione che
allontana una ripresa ormai impossibile.
Beppe Grillo Un saluto agli amici del
blog di Beppe Grillo, sono Beppe
Scienza, oggi parliamo del Tfr,
trattemento di fine rapporto, la vecchia
liquidazione per intenderci, che adesso
viene percepita quando finisce il rapporto
di lavoro, quando si licenzia o si viene
licenziati, e che invece secondo l’ultima
trovata di Renzi dovrebbe, a scelta, poter
essere preso subito, ogni anno o ogni
mese.
Ora, la cosa non è una bella
idea, non è una bella trovata! Ci sono
almeno sette motivi per cui non va bene:
1.È
solo
una
furbata;
2.Crea
un'ingiustizia; 3.Danneggia piccole e
medie
imprese;
4.È
fiscalmente
svantaggioso;
5.È
una
scelta
imprevidente; 6.Si rinuncia a un
investimento sicuro; 7.È inutile per la
crescita
economica;
Vediamoli
rapidamente uno alla volta.
Allora è
solo una furbata, perché mentre gli 80
Euro elettorali di questo governo tutto
sommato erano comunque soldi che
arrivavano a chi li ha percepiti,
arrivavano dallo Stato. Questi sono soldi
che sono già dei lavoratori e che uno ha
prima anziché avere dopo. Crea una
ingiustizia, perché riguarda 13 e rotti
milioni di lavoratori del settore privato e
non i 3,3 milioni di lavoratori del settore
pubblico, quindi anche questo non è
bello.
Può danneggiare le piccole e
medie imprese, di fatto ci sono
imprenditori che si sono scagliati contro,
perché il Tfr, che è una bella idea di per
3
sé, è il prodotto di una concertazione
fatta bene a inizio anni '80, e di fatto un
risparmio forzoso ben fatto per il
lavoratore, ma anche una forma di
finanziamento a un tasso ragionevole,
attualmente meno del 2%, per le
imprese.
Purtroppo sopra i 50
dipendenti è stato tolto dalla riforma del
2007.
Ora si dice che il governo
imporrebbe alle banche di finanziare le
imprese che perdono questo Tfr, perché
i lavoratori cercano di averlo, ma io negli
ultimi tempi non ho visto governi che
impongono qualche cosa alle banche,
ma banche che impongono molte cose ai
governi. È
fiscalmente svantaggioso
anche se viene corretta l’ipotesi di
tassarlo come il reddito normale, e non
in maniera agevolata e ridotta come
adesso è tassato il Tfr, anche se questo
viene corretto è svantaggioso perché
uno viene tassato subito, mentre nel
caso attuale del trattamento di fine
rapporto, la tassazione è solo alla fine e
quindi negli anni in cui resta presso la
azienda o l’INPS si capitalizza il Tfr lordo
ed è un vantaggio che, tassandolo
subito, va perso. Quinto punto, spinge a
scelte imprevidenti, perché spinge a
spendersi subito quella che invece è
come principio un tesoretto per quando
si va in pensione, quindi una forma
previdenziale di Tfr, il migliore istituto
previdenziale, molto migliore di quella
robaccia che sono i fondi pensione e
polizze vita previdenziali, i piani
previdenziali,
tutta
roba
che
fa
guadagnare
intermediari,
anche
sindacalisti, banche, etc., e che è da
evitare, quindi il Tfr è una buona forma
previdenziale, che uno così rinuncia di
avere, oppure fa una funzione di
ammortizzatore
sociale,
cioè
un
cuscinetto, quando uno si trova senza
lavoro e ha qualche cosa che avanza.
Questo viene perso. Sesto punto, se
uno fa questa scelta poi non trova,
volendo
magari
risparmiare
un
investimento tanto sicuro, perché il Tfr è
tra gli investimenti più sicuri che ci siano
in Italia, sia perché non scende, legato ai
mercati, come i fondi pensione, sia data
l’inflazione, sia perché gode di duplice
garanzia, di azienda e di INPS, in caso di
fallimento della azienda, ed è analogo in
questo, c’è una analogia, con i buoni
fruttiferi postali, che hanno due garanzie,
la Cassa depositi e prestiti e lo Stato,
avere due garanzie si è visto, in alcuni
casi come il Caso Parmalat vuole dire
molto, le obbligazioni Parmalat con
duplice garanzia recuperarono il doppio
circa di quelle a singola garanzia.
Settimo punto, finale, e iniziale forse, che
serva per la crescita economica è molto
dubbio, io tenderei a escluderlo, si è già
visto che gli 80 Euro non hanno
rilanciato l’economia in nessuna misura,
almeno così sembra, non si vede. Qui
addirittura c’è il rischio di un
comportamento perverso, nel senso che
si faccia anticipare il Tfr a chi è pieno di
debiti e mentre chi non ha debiti non ha
problemi, potrebbe spenderli non se le fa
anticipare, se significa questo prende il
Tfr chi deve chiudere dei buchi, allora
quello anticipato anziché andare come si
dice nel circuito economico, negli
acquisti,nei consumi va a finire nelle
casse delle banche o nelle tasche di
qualche usuraio. Per cui anche questa
speranza di crescita economica sembra
essere molto molto illusoria.
Passate
parola.
Beppe Scienza
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TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5
STELLE:
Press obituary/3 Iceberg
Italia
#Italia5Stelle: Italia che
ripudia la guerra
Informazione
06.10.2014
Minipost
07.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Questo terzo post sulla
morte dei giornali sarà inserito nello
studio "Press obituary" di prossima
pubblicazione su questo blog. La fine dei
giornali è una delle cose più prevedibili
del nostro futuro, gli unici che non lo
sanno ancora sono i giornalisti. Si tratta
solo di stabilire la data del decesso che
da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10
anni.Ma in Italia come avverrà? Per
stabilirlo sono state prese in esame
alcune variabili, la prima è la diffusione
cartacea, la seconda gli abbonamenti
digitali, la terza i finanziamenti pubblici
diretti e indiretti ai giornali che sono stati
quindi divisi in tre blocchi con rischio alto
(chiusura nei prossimi due anni), medio
(quattro anni), basso (sei anni). Se un
quotidiano ha una larga diffusione potrà
resistere più a lungo, lo stesso avverrà
se le sue politiche di ricavi sul digitale
come
gli
abbonamenti
avranno
successo, chi vivrà di carità dello Stato,
in particolare i giornali di partito o
assimilabili con tiratura limitata avranno
poche o nulle speranze di sopravvivenza
(saranno comprati o chiuderanno i
battenti) come è avvenuto per l'Unità. I
tre blocchi, riportati anche nella figura
dell'iceberg: Alto rischio (estinzione dal
2015/): Il Foglio Europa La Padania Il
Secolo d'Italia Medio rischio (estinzione
dal 2017/) ll Fatto Quotidiano Italia Oggi
Libero Il Mattino Il Centro Basso rischio
(estinzione dal 2018/): La Gazzetta dello
Sport Il Sole24 Ore Corriere della Sera
Repubblica Le politiche di sviluppo della
diffusione cartacea unite al digitale
potranno essere la ciambella di
salvataggio per la stampa che, in ogni
caso deve partire da una diffusione
importante, se possibile internazionale, e
con l'accesso a investimenti per il futuro.
Tagliare i costi o concentrare le testate
serve solo ad accelerare la fine."
Gianroberto Casaleggio
PS: Vuoi
partecipare a Italia 5 Stelle come
organizer ufficiale del tuo meetup?
Compila oggi questo form e riceverai il
tuo badge per partecipare all'evento di
Roma
Post precedenti: - Press
obituary/1 Pubblicità - Press obituary/2
Estinzione PS: I giornali a partire dal
Secolo d’Italia si spengono più
velocemente delle mie previsioni. Buon
segno! Grazie a chi lo ha segnalato.
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LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
4
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Sapete quanto spende
l’Italia in armamenti e spese militari?
Circa 20 miliardi di euro l’anno.
L’America ci chiede di portare questa
spesa a 40 miliardi di euro. Vi faccio solo
qualche esempio di come saranno spesi:
50 miliardi di euro per gli F35, 1 miliardo
di euro l’anno per missioni internazionali,
5 miliardi di euro è il costo
dell’Afghanistan fino ad oggi. Vi sembra
normale che in un Paese come l’Italia
non si trovano i soldi per la scuola, per le
pensioni,
per
la
pubblica
amministrazione, per le piccole e medie
imprese che dovrebbero far ripartire il
lavoro in Italia, vi sembra normale? A noi
tutto questo non sembra normale. Il M5S
ha dato delle risposte alternative allo
sperpero di denaro per le armi e per le
missioni internazionali. Abbiamo chiesto
che quei fondi vengano utilizzati in
cooperazione internazionale. Badate
bene: la cooperazione non è fine a se
stessa.
Investire
in
cooperazione
significa garantire in alcuni Paesi le
condizioni di vita tali che non ci sia più
un così grande flusso di migranti verso il
nostro Paese. Investire in cooperazione
significa anche investire in rapporti
bilaterali che permettano al nostro Paese
di esportare i suoi prodotti in altri Paesi
limitando la crisi. Abbiamo anche
proposto lo sblocco degli stipendi delle
Forze dell’Ordine: considerate che un
Paese come il nostro deve prima
pensare alla sicurezza interna e poi a
portare i militari all’estero. E’ impensabile
che mentre la Casta si aumenta i vitalizi
o se li garantisce, i nostri soldati e i
poliziotti non abbiano un aumento da
ben 5 anni. Sblocco degli stipendi della
PA: mentre gli insegnanti non hanno un
aumento da anni, spendiamo 400 milioni
a ogni Decreto Missioni per le guerre.
L’Italia a 5 Stelle è un’Italia che non
pensa alle guerre ma allo sviluppo e alla
sostenibilità. Ci vediamo il 10, 11 e 12
Ottobre
al
Circo
Massimo
per
#Italia5Stelle. Se volete potete anche
fare
una
donazione."
Maurizio
Santangelo e Manlio Di Stefano, M5S
Parlamento
Dove finiscono i soldi delle
multe? #fiatosulcollo
L'inno d'#Italia5Stelle: Non
sono partito - Fedez
Informazione
07.10.2014
MoVimento
07.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
"Siete anche voi
perseguitati dalle multe stradali, cifre
elevatissime che sembrano lievitare
sempre più, per una continua erogazione
di soldi che nessuno sa dove vada a
finire? Sappiamo solo a quanto ammonta
questa spremitura collettiva: 2 miliardi di
euro l'anno. Un bel gruzzolo di quattrini. I
Comuni dovrebbero relazionare al
Governo su come li hanno spesi, e
naturalmente se ne guardano bene. Il
Governo
dovrebbe
relazionare
al
Parlamento
sugli
incassi
e
la
destinazione
di
quei
fondi,
e
naturalmente se ne guarda bene. Il
Codice
della
Strada
prevede
saggiamente un vincolo di destinazione
per i proventi delle multe, per fare in
modo che gli incassi siano destinati alla
sicurezza e alla manutenzione stradale
e, soprattutto, per evitare che quei fondi
vengano usati per coprire spese correnti
o peggio buchi di bilancio. Il MoVimento
5 Stelle ha deciso quindi di andare a
scavare anche in questo ennesimo
pozzo nero. Noi abbiamo già ottenuto più
trasparenza sulla destinazione di questi
fondi con due emendamenti approvati
alla pdl di riforma del Codice della
strada. Ora però abbiamo bisogno
dell'aiuto di tutti. Chiediamo ai cittadini e
ai Consiglieri Comunali M5S di attivarsi
presso le loro amministrazioni con
interrogazioni e atti comunali: "Dove
sono finiti i soldi delle nostre multe? Il
Comune ha inviato entro il 31 maggio la
prescritta relazione al Governo? I
proventi sono stati utilizzati almeno per il
50% in manutenzione e sicurezza
stradale come previsto dall'articolo 208
del Codice della Strada?" Fiato sul
collo... è importante!" M5S Parlamento
P.S. Qui l'interrogazione M5S presentata
alla Camera in cui chiediamo conto di
come sono stati utilizzati i proventi delle
sanzioni di competenza comunale e
statale.
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Il 10, 11 e 12 ottobre ci
troveremo al Circo Massimo. Sarà un
momento per condividere idee, per
spiegare ai cittadini cos'è, cosa vuole,
cosa ha fatto e farà il più importante
movimento nella storia delle democrazie
occidentali dal dopoguerra. Un'azione
necessaria per strappare a media e
detrattori vari la disinformazione e la
diffamazione
che
operano
sistematicamente sulle nostre idee e sul
nostro operato. In questi giorni si parlerà
di futuro e di come i cittadini possono
riappropriarsene togliendolo ad una
classe politica arrogante e incosciente.
Ringrazio Fedez che ci ha dedicato una
canzone per sostenere l'iniziativa
mettendoci la faccia e dimostrando che
le nuove generazioni hanno coraggio e
voglia di esprimere un pensiero nuovo.
Ci vediamo al Circo Massimo. Guarda
l'inno su Youtube "Ti fidi ciecamente
Repubblica non vedente non si spiega...
In pratica è la Repubblica c(i)eca milioni
di elettori addormentati per vent'anni
davanti ai televisori buonanotte senatori!
Caro Napolitano te lo dico con il cuore o
vai a testimoniare oppure passi il
testimone!
Dove
sono
i
nastri
dell'inchiesta? Si dice che Nicola
Mancino scriva meglio con la destra
Stendono un veto sul decreto In
Parlamento non c'è spazio per i disonesti
sono già al completo La Storia ci ha
insegnato che l'Italia quando trovi la tua
strada te la fa saltare in aria Non ti fidi
più di nulla ma tu prova! Tu prova! Dalla
marcia su Roma fino al marcio su Roma
c'è solo un MoVimento che va avanti
all'infinito. No! Per voi non ci sarò! Io
non sono partito. Un partito non ce l'ho Io
non sono partito. Un partito non ce l'ho"
Fedez - Facebook - Twitter - Youtube
PS: "Riguardo la notizia pubblicata da
diverse agenzie e testate sul presunto
hackeraggio email in cui sarebbe
coinvolta
la
Casaleggio
Associati
comunichiamo che la società suddetta
non ha mai avuto accesso né gestito i
server di posta in oggetto. La Casaleggio
Associati sporgerà pertanto formale
denuncia contro ignoti presso le autorità
preposte al fine di accertare i fatti di
natura diffamatoria e lesiva nei confronti
della società stessa. Si invita le agenzie
e testate di cui sopra di provvedere alla
rettifica/integrazione delle notizie diffuse
entro i termini di legge al fine di non
incorrere in ulteriori azioni legali a loro
indirizzate." Casaleggio Associati PPS:
Vuoi partecipare a Italia 5 Stelle come
organizer ufficiale del tuo meetup?
Compila oggi questo form e riceverai il
tuo badge per partecipare all'evento di
Roma Clicca sul banner per fare la tua
5
donazione!
TUTTE
LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
#Italia5stelle: Italia senza
privilegi
Minipost
08.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Il MoVimento 5 stelle fin
dal primo giorno in Parlamento sta
portando avanti una grande battaglia
contro i privilegi della Casta. Per
esempio, i nostri portavoce che avevano
diritto
alle
auto
blu
(come
il
vicepresidente della Camera Luigi Di
Maio, il questore al Senato Laura Bottici,
il presidente della commissione di
Vigilanza Rai Roberto Fico e altri) hanno
rinunciato fin da subito, a dimostrazione
del fatto che si può far politica senza i
privilegi che questa casta si è data nel
tempo. Privilegi come uno stipendio che
va ben oltre quello che percepiscono la
maggior parte degli italiani e che i
parlamentari del MoVimento 5 stelle si
dimezzano fin dal primo giorno. Oltre
all'indennità rendicontiamo le spese
sostenute e quello che non spendiamo
viene versato a un fondo di garanzia per
la piccola e media impresa. Abbiamo
invitato varie volte i parlamentari degli
altri partiti a fare altrettanto... ma a
quanto pare è un sacrificio troppo grande
per loro. Vogliamo cambiare questo
paese, vogliamo un'#Italia5stelle! Ci
vediamo il 10,11,12 ottobre al Circo
Massimo per confrontarci sulle proposte
per un paese diverso. Lo sapete, non
prendiamo finanziamento. Vi chiediamo
anche un piccolo contributo, una
donazione,
per
rendere
questa
manifestazione indimenticabile." Nicola
Morra e Claudia Mannino, M5S
Parlamento
Petrocelli difende i
lavoratori e viene espulso
da Grasso: VIDEO
#CozzaViolante
Politica
08.10.2014
Politica
08.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Oggi al Senato si vota
l'ennesima fiducia sul Jobs Act che
cancella l'articolo 18 che tutela i diritti dei
lavoratori. L'opposizione e la discussione
non sono ammessi: il capogruppo M5S è
stato espulso dall'Aula in seguito al suo
intervento
"Sono stato buttato fuori dall'Aula per
aver esposto in Senato un foglio bianco.
Per aver detto che quel foglio è bianco
come la delega che il governo riceve per
maltrattare e cancellare i diritti di tutti i
lavoratori. Per questo è stato buttato
fuori il capogruppo del M5S che io oggi
rappresento. Il foglio rappresenta la
delega in bianco che il governo vuole
farci firmare con la fiducia sul Jobs Act.
Per la prima volta un capogruppo viene
espulso dal Senato per aver mostrato un
cartello
perfettamente
bianco,
rasentiamo l'assurdo" Vito Petrocelli,
capogruppo M5S Senato
6
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Dopo Caramazza, adesso
tocca
a
Cozza
Violante.
Dopo
Caramazza che ha fatto un giusto passo
indietro ritirando la candidatura a Giudice
della Corte Costituzionale, Cozza
Violante, a maggior ragione, dovrebbe
fare lo stesso gesto. Farsi da parte per
sempre. Rinunciare alla candidatura per
evitare di inficiare la legittimità di un
intero Organo nell'interesse esclusivo
della Costituzione e per ridare senso di
trasparenza istituzionale al Paese.
Iinfatti,
l'ex
presidente
della
Commissione Parlamentare Antimafia,
politico da sempre, non possiede i
requisiti (sia formali che sostanziali)
previsti espressamente dall'art. 135 della
Costituzione per essere nominato
Giudice. Non è stato avvocato per un
periodo di almeno 20 anni, non è stato
Giudice di giurisdizioni superiori, non è
attualmente
professore
ordinario
universitario in materie giuridiche.
Requisiti che risultano tutti mancanti. Ne
avesse almeno uno. Uno solo Cozza
Violante! Già in passato, la Corte
Costituzionale ha subito con imbarazzo il
caso Fernanda Contri, caso noto tra
l'altro proprio a Violante, considerato che
la nomina della Contri, oltre ad essere
illegittima, avrebbe contribuito a spostare
gli equilibri (politici) della Corte verso
sinistra. In questo caso per il Giudice
Contri, a seguito di una rivelazione
dell'agenzia il Velino di Jannuzzi, fu
accertato che non possedeva il requisito
dei 20 anni di esercizio della professione
di avvocato. Esaminando l'Albo di
Genova risulterebbe, infatti, che quando
nel 1996 fu scelta da Scalfaro, le
mancassero solo 45 giorni per il decorso
dei 20 anni di professione, quale
condizione richiesta dall'art. 135 della
Costituzione. Questa grave nomina,
scatenò all'època l'ira del Senatore Milio
che denunciò il caso dichiarando che la
nomina del Giudice senza requisiti
"testimonia lo stato di illegalità assoluta
in cui si trova tutto il Paese". Più di 80
parlamentari firmarono per conoscere
l'esistenza di tutti i requisiti formali della
Contro all'atto di nomina. Mancuso
addirittura parlò di "vero e proprio
crimine di regime". Imbarazzante fu per
la Corte Costituzionale vivere il caso
della Contri che avrebbe dovuto
dimettersi al fine di sanare l'originario
vizio,
come
richiedeva
l'opinione
pubblica. Il caso si risolse con una vera e
propria, nonchè grave forzatura dell'art.
135
della
Costituzione:
vennero
computati gli anni di pratica forense per
arrivare ai 20 anni di professione di
avvocato. Ma se alla Contri mancavano
45 giorni, per Cozza Violante c'è un buco
addirittura di cinque anni da quando
smise di essere professore universitario
presso l'Università di Camerino nel 2009.
Vizio non sanabile. E' inutile. La
Costituzione parla chiaro, per tutti. Un
altro caso che si ricorda è la nomina a
Giudice del Prof. Vassalli. Eletto membro
della Corte Costituzionale nel 1991,
dopo aver terminato la carriera da
professore ordinario nel 1990. La sua
elezione fu salvata perché aveva
raggiunto i 20 anni di esercizio della
professione di avvocato. Diversamente,
con il solo titolo di professore, non c'è
l'avrebbe fatta. Gli sarebbe mancato
comunque un anno. Non vorrà mettere in
un nuovo impasse il Capo dello Stato
che, nella giornata di ieri,ha avuto la
conferma di correre il rischio di vedersi di
fronte sia Riina che Bagarella. Altro
grande intoppo per il Presidente
Napolitano che, una volta acquisito a tutti
gli effetti di codice di procedura penale lo
status di testimone (con le conseguenze
giuridiche che ne deriverebbero in caso
di dichiarazioni false rispetto agli
elementi in mano agli inquirenti) sulla
trattativa Stato - mafia, dovrebbe
scongiurare ulteriori misere figure
istituzionali.
Si può evitare. Cozza
Violante si ritiri. Si trovi un altro scoglio
per la vecchiaia. Clicca sul banner per
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TUTTE LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
Il pd contro #Fedez, artista
libero
Informazione
09.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
La libera espressione
artistica non piace al pd. Secondo l'ex
deputato Stefano Pedica della direzione
regionale del pd del Lazio l'inno scritto
da Fedez per Italia5Stelle è vilipendio al
Presidente della Repubblica. Fedez è un
artista libero. Il pd non cerchi di
imbavagliarlo o di intimidirlo.
"Oggi (l’onorevole) Stefano Pedica ha
avuto l’ardire di accusarmi di Vilipendio
per il testo di "Non sono Partito"; mi
viene proprio da ridere. Tralasciando il
fatto che il reato di Vilipendio implica
un’offesa e che gli unici a sentirsi offesi
dalle istituzioni sono i cittadini, mi chiedo
come il fatto di augurarsi che il CAPO
DELLO
STATO
si
presenti
SPONTANEAMENTE a deporre su una
questione così delicata come la trattativa
Stato-Mafia possa essere considerato un
reato.A meno che non si ripristini la
censura e tutto ciò che non è allineato
con il potere venga etichettato come
diffamatorio. Ma il punto è un altro, ed è
che la nostra classe politica sembra più
concentrata
a
fare
interrogazioni
parlamentari su una partita di calcio e a
condannare i testi di un “rapper” piuttosto
che dedicarsi ad analizzare i veri
problemi del paese. Non sono intimidito,
si è solo passati dal metodo "Boffo" al
metodo "Goffo". Venendo al pezzo in
questione, vorrei precisare alcune cose.
Ho deciso di espormi in prima persona e
di metterci la faccia non certo per fare
propaganda politica, semplicemente
credo fortemente nel concetto di
"Cittadinanza Attiva" e scrivendo canzoni
di professione, penso che questo sia il
modo migliore per dare il mio contributo.
Non voglio orientare le scelte politiche
del mio pubblico e non ho la pretesa di
essere nel giusto, ho semplicemente
scritto quello che penso. In un momento
per me di grande visibilità mediatica
l’ultima cosa di cui avevo bisogno era
espormi politicamente, con tutti gli
attacchi e le conseguenze che ne
sarebbero potute derivare. E’ vero, non è
stata una mossa furba, ma oggi più che
mai sono orgoglioso di non far parte
della cosiddetta ITALIA DEI FURBI."
Fedez Clicca sul banner per fare la tua
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TUTTE
LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
7
#Italia5Stelle: Italia istruita
Minipost
09.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Il MoVimento 5 Stelle sta
costruendo un progetto grandioso per la
scuola pubblica, e lo sta facendo insieme
a docenti, studenti, personale ATA,
insomma con chi vive e opera
quotidianamente in questa realtà.
Abbiamo
ottenuto
importantissime
vittorie, come la possibilità per le
amministrazioni locali di poter fruire dei
fondi dell’8x1000 per l’edilizia scolastica:
le scuole devono essere sicure, a norma
e attrezzate per una didattica innovativa
e di qualità. Abbiamo posto al centro
della nostra azione studenti e famiglie,
abbiamo ottenuto ad esempio la
possibilità per alunni e insegnanti di
poter creare insieme i libri digitali e
stiamo lavorando affinché le famiglie
possano usufruire del tempo pieno alla
scuola primaria, vogliamo garantire la
continuità didattica a tutti gli studenti in
particolare a quelli che presentano
bisogni educativi speciali. Abbiamo
lottato per i diritti dei docenti, e insieme a
loro abbiamo elaborato una proposta di
legge rivoluzionaria per risolvere entro il
2020 il problema degli insegnanti precari
e per rinnovare alla base il sistema di
formazione e reclutamento. Il 10, 11 e 12
Ottobre #Italia5Stelle sarà l’occasione
per parlare anche di scuola e di cultura,
per raccontarvi dei risultati che abbiamo
ottenuto e per raccogliere le vostre
proposte. Il M5S come sapete rifiuta i
finanziamenti pubblici, e quindi abbiamo
bisogno del vostro contributo per
realizzare questo evento. Vi aspettiamo!"
Maria Marzana e Silvia Chimienti, M5S
Parlamento
L'appello degli artisti per
#Italia5Stelle
MoVimento
09.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Domani sarà il primo dei tre
giorni che passeremo insieme al Circo
Massimo a Roma dove i cittadini
potranno incontrare i portavoce del M5S
nelle Istituzioni. Ci sarà anche spazio
per la musica grazie agli artisti che ci
faranno compagnia in queste giornate
che si preannunciano soleggiate. Oggi si
presentano con un video in cui spiegano
perché hanno deciso di partecipare
attivamente a Italia5Stelle regalandoci la
loro
presenza.
Cogliamo
ancora
l'occasione per ringraziarli.
Nel
frattempo i preparativi per Italia5Stelle
sono ormai agli sgoccioli. Gli attivisti
romani lavorano da giorni senza sosta e i
loro sforzi iniziano ad essere premiati:
immagine: i gazebo dell'Italia5Stelle al
Circo Massimo Tutte le informazioni per
arrivare a Italia5Stelle le trovate qui. Ci
vediamo domani! L'Italia non sarà più la
stessa. Clicca sul banner per fare la tua
donazione!
TUTTE
LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
#italia5stelle Tweet !function(d,s,id){var
js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=
/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.g
etElementById(id)){js=d.createElement(s
);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com
/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(j
s,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");
Le pecore belanti del Pd
Politica
10.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Una decina di giorni fa, in
un pezzo ripreso dal blog di Grillo (
perciò preso per un invito ufficiale del
M5s), proponevo di mettere da parte i
dissensi precedenti e concordare una
azione parlamentare e di piazza fra Sel,
minoranza Pd, Fiom e M5s, magari in
vista di uno sciopero generale (che la
Cgil si è ben guardata dal proclamare)
per determinare la caduta del governo
Renzi. Reazioni del tutto negative: far
cadere i Renzi sarebbe da irresponsabili,
il M5s è inaffidabile e sui sindacati “La
pensa come Renzi”, i grillini sanno solo
rompere tutto
ecc. E ciò si
accompagnava a fieri propositi di
battaglia contro l’abolizione dell’art 18
che, senza rompere niente e grazie
all’opposizione “costruttiva” della sinistra
Pd, avrebbe ottenuto il risultato sperato.
Per la verità, Cuperlo, che come si sa è
un educatissimo signore triestino, se ne
uscì con pacatissime dichiarazioni, che
non promettevano alcuna battaglia e
che, al massimo potevano suonare come
blande esortazioni (del tipo: “Dai Matteo,
non fare così con la Camusso che è
tanto una simpatica ragazza. Dai non mi
pare il caso…”). Più decisi erano stati in
Direzione, Bersani e soprattutto D’Alema
che avevano fatto capire che non
avrebbero votato la riforma dell’art 18 e,
nel caso, non sarebbero arretrati
nemmeno di fronte alla minaccia
dell’espulsione. E, infatti, qualche giorno
dopo, “Il Foglio” riferì di cauti sondaggi di
D’Alema sull’ipotesi di un suo partitino
personale, magari una cosa sul modello
del vecchio Pri. Il più radicale di tutti fu
Civati che giunse a prospettare un suo
passaggio con Sel ed assicurò che non
avrebbe votato la proposta renziana.
Come è andata a finire? Renzi ha
incastrato tutti presentando una ipotesi di
legge delega-in-bianco (una innovazione
costituzionale assoluta) e imponendo su
essa il voto di fiducia. Per la verità, data
l’audacia costituzionale di un legge
delega così sommariamente delineata, il
Presidente del Senato avrebbe potuto
eccepire qualcosa, sostenendo che non
si può mettere in votazione un testo che
suona come “Il governo farà tutto quel
che gli parrà ed il Parlamento approva
sin d’ora ogni sua scelta”. Ma figuriamoci
se il caporale Pietro Grasso ha il
coraggio di una simile uscita! E la
leggendaria sinistra Pd? Gli unici
parzialmente coerenti -con i battaglieri
proclami di qualche giorno prima- sono
stati i civatiani, (alcuni non si sono
presentati alla seduta, due sono usciti al
momento del voto, due hanno optato per
l’astensione, che al Senato vale come
voto contrario). Insomma, non è il
massimo, avendolo fatto con meno
compattezza di quel che sarebbe stato
8
opportuno, ma, insomma, è qualcosa.
Invece, bersaniani, dalemiani, cuperliani
(per non dire di quelle tragiche
macchiette che sono i “giovani turchi”,
ormai renziani di complemento) allineati
e coperti hanno votato sì come un sol
uomo! Quando si dice la coerenza! Per
la verità non avevamo mai riposto troppe
speranze nel coraggio della “sinistra” Pd.
Lanciare un appello all’azione comune in
difesa dei diritti dei lavoratori era
doveroso, almeno per chi sta da questa
parte della barricata, ma sapevamo
quanto poco c’era da attendersi. Ci
abbiamo provato e ci riproveremo
ancora, quando la gravità dei temi in
discussione lo imporrà, perché, in fondo,
la speranza è sempre l’ultima a morire;
ma lo sappiamo quanto vale questo
drappello di “virtuosi della ritirata”.
Neanche a dirlo, questo atteggiamento
pone le premesse per la definitiva
sconfitta e dissoluzione di questa mitica
“sinistra”: Renzi ha già iniziato ad
assorbire i più pronti a salire sul carro del
vincitore, poi quando si tratterà di fare le
liste, userà il plotone di esecuzione per
decimarli e loro, di fatto, spariranno dalla
geografia parlamentare e del partito.
D’altro canto, il crollo del tesseramento,
l’americanizzazione del partito, la riforma
dell’art 18 che servirà a far fuori la Cgil
dal comparto privato, sono tutti segnali
precisi che la speranza di riconquistare il
partito
è una pia illusione dei vari
Cuperlo (il “Leopoldo”) Bersani ecc.
Renzi probabilmente durerà meno di
quel che pensa, ma non per questa
opposizione di cartone, quanto per opera
di quella parte di poteri forti che non lo
sopporta e non ha ancora trovato il modo
di sostituirlo, ma ,lo sta cercando. Ma
perché questo che fu, in sostanza, l’ex
Pds-Ds sta avviandosi tranquillamente al
macello senza fiatare? Le ragioni
principali, probabilmente sono due. In
primo luogo questa area del Pd ha come
suo orizzonte teorico e politico quello
della “socialdemocrazia” (tipo Spd,
socialisti francesi alla Hollande, laburisti).
Quella
socialdemocrazia
che
ha
accettato tutti i dogmi del neo liberismo e
che si illude di un suo ruolo riformista
cercando di lavorare sui ristrettissimi
margini che pensano esserci ancora. Ma
il neo liberismo è una forma di
fondamentalismo che non concede
spazi, tanto più in tempi di crisi; per qui
questa pseudo sinistra riformista non ha
nulla da dire, può vivacchiare nelle
istituzioni,
magari
in
improbabili
coalizioni con la destra, ma è
condannata a scomparire. Questo Renzi
l’ha capito ed accetta tutti i dogmi neo
liberisti, salvo fare piccole battaglie
tattiche che gli facciano giocare la parte
dell’ enfant terrible dell’ordinamento
liberista, niente di più. In realtà, la
sinistra Pd non ha alcuna strategia
alternativa a quella renziana: ha fatto un
po’ di capricci per rilanciarsi- ma alla
stretta finale si è data indietro. E qui
subentra la seconda ragione di
debolezza: l’assoluta incapacità di
pensare alla politica se non come
presenza nel Palazzo e conseguente
timore di restare fuori. “Renzi cade? Ci
sono le elezioni anticipate: e se poi non
ci candida?... Facciamo la scissione: e
se il partito non prende il 4%?... andiamo
con Sel? Ma siamo già troppi noi, poi
con quelli di Sel da far rientrare, quanti
posti avremmo?” E siccome l’idea è
quella di fare politica sino a 99 anni (cioè
restare a Palazzo sino a quella età,
niente azzardi e tutto è pensato in
funzione della propria sopravvivenza
“politica” personale. Ed allora, per ora
teniamoci Renzi e non rischiamo una
espulsione
che
si
tradurrebbe
nell’avventura
di
una
scissione…
aspettiamo tempi migliori. Verranno. Ed
in nome di questo si rinuncia a svolgere
qualsiasi ruolo politico. E’ triste, molto
triste ma è così." Aldo Giannuli Clicca
sul banner per fare la tua donazione!
TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5
STELLE:
#Italia5Stelle: Italia con la
banda larga
Sciacallo del giorno: Vittorio
Zucconi, la Repubblica/Bis
Minipost
10.10.2014
Minipost
10.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Secondo l'ultimo rapporto
della commissione europea, l'Italia è
all'ultimo posto per quanto riguarda
diffusione della banda larga, le
competenze digitali, il commercio
elettronico e gli investimenti nelle
telecomunicazioni. Il MoVimento 5 Stelle
in Parlamento ha cercato di spostare
finanziamenti a favore della diffusione
della banda larga eliminando gli sprechi,
e abbiamo ottenuto due risultati: la
mappatura delle reti che aumenterà la
diffusione di Internet eliminando gli
sprechi, e poi abbiamo contribuito
all'eliminazione della tassa web tax. Per
questa ragione ci vediamo, per parlare di
questo e di altro oggi, l'11 e il 12 ottobre
al Circo Massimo per Italia 5 Stelle.
Autofinanziamoci
per quest'evento
importantissimo per il MoVimento 5
Stelle!" Mirella Liuzzi, M5S Camera
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Per l'alluvione di Firenze,
migliaia di giovani andarono ad aiutare.
Per l'alluvione di Genova, migliaia di
giovani vanno al Circo Massimo". Vittorio
Zucconi, direttore di Repubblica.it
9
#Italia5Stelle: Il Vademecum
del Cittadino
MoVimento
10.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); >>> SCARICA LA MAPPA
DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE
INFORMAZIONI
UTILI
PER
ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO
Beppe Grillo apre Italia5Stelle h19.15 h19.30: musica con gli SkitzoMovimento
h19.30 - h19.45: musica con Galup e Mr
Rain h19.45 - h20.15: musica con Rudy
Rotta h20.15 - h21.15: L'intervento di
Beppe Grillo h21.15 - h22.00: musica
con Pino Scotto h22.00 - h22.30: musica
con le Case su Marte h22.30 - h23.00:
musica con i Koen Moltissimi attivisti a 5
stelle si stanno preparando per
accogliervi nel migliore dei modi al Circo
Massimo di Roma (scopri come
arrivare), nei giorni 10 11 e 12 ottobre.
Tante le aree tematiche aperte ai
partecipanti e altrettanto numerosi i
servizi, le iniziative e le attività a 5 stelle,
che
renderanno
speciale
e
indimenticabile il primo evento Nazionale
nella storia del Movimento 5 Stelle.
Cliccate QUI per scaricare la piantina del
Circo Massimo con tutte le aree
attrezzate (gazebo, servizi, padiglioni,
palco ecc), che vi illustriamo di seguito:
#AREA DIVERSAMENTE ABILI Sono
disponibili n° 70 posti per attivisti e
cittadini diversamente abili (sedie a
rotelle o posti a sedere). E’ gradita la
prenotazione
a:
[email protected]. A fianco
dell'area saranno posizionati i bagni
chimici riservati. Accesso: recarsi in via
dell’Ara Massimo di Ercole, all’ angolo
con via dei Cerchi, per essere
accompagnati
all’entrata
dell’area
riservata ai diversamente abili, indicata
in piantina. #AREA BIMBI Sabato 11 e
Domenica 12 saranno previste attività
creative, nella logica del rispetto per la
natura, del fare comunità, con personale
altamente specializzato. Clicca QUI per il
Palinsesto. #AREA RISTORO Chef a 5
stelle
a
vostra
disposizione:
naturalmente bio e a km 0, con stoviglie
biodegradabili e riciclabili al
97%
#AREA INFOPOINT
Per accogliervi,
orientarvi e informarvi, presso i 3 gazebo
Infopoint, indicati in Piantina. Interpreti a
5 stelle di lingua Spagnolo e Inglese,
nonchè alcuni interpreti LIS per non
udenti, saranno disponibili ai gazebo,
individuabili
attraverso
apposite
segnaletiche. #AREA ORIENTAMENTO
ISCRIZIONI ALL’ALBO SCRUTATORI E
PRESIDENTI DI SEGGIO Recatevi al
gazebo “Infopoint n.° 3 (consulta la
piantina), per avere informazioni su
come iscrivervi alle liste del comune di
Roma, e quindi tutelare il voto espresso
dagli elettori e vigilare sulla correttezza
di tutte le operazioni elettorali. #PUNTO
BICI In gemellaggio con gli organizzatori
dell’Evento del Gran Fondo di Roma alle
Terme di Caracalla, è stata prevista
un’ampia zona di sosta gratuita per i
ciclisti a 5 stelle. Per ottenere l’accesso
al parcheggio gratuito, dovrete recarvi al
gazebo Infopoint n° 2 (consulta la
piantina)
#PUNTI RITROVO Alla
fermate Metro B “CIRCO MASSIMO”:
per ricevervi e indirizzarvi al luogo
dell’evento.
#AREA PROGETTI 5
STELLE Idee e Tecnologia per un futuro
a 5 stelle! Dalle Stampanti 3D alla
frontiera delle Rinnovabili, eolico e
fotovoltaico, la scienza applicata al
lavoro! Mobilità' eco-innovativa, turismo
e vita sostenibile,alla ricerca di una città
a misura di cittadino. Ambiente e risorse,
l'acqua e la nostra battaglia, un servizio
a 5 stelle, il nostro bene pubblico.
Passato e presente, Politica e vita reale,
passando dai grandi del nostro cinema ai
Tablet dei giorni nostri, strumenti e
messaggi politici, un modo diverso per
divertirsi, confrontarsi ed informarsi!
#TOOLSPERIVIAGGIATORI
Nei
momenti di intensa densità partecipativa
all’evento, Via dei Cerchi verrà chiusa al
traffico. Stessa sorte toccherà alla
fermata della metro B “Circo Massimo”,
che per ragioni di sicurezza, verrà chiusa
nei momenti di maggiore afflusso di
partecipanti all’evento. Cliccate QUI per
avere info in tempo reale, sullo stato del
trasporto pubblico. Ottobre a Roma è
periodo di alta stagione, pertanto vi
consigliamo di prenotare con anticipo la
vostra notte a Roma. Alcuni BEB hanno
stretto la convenzione “#Italia5stelle”,
che potrai visualizzare su questa mappa,
aggiornata in tempo reale. Per un Taxi
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Ci vediamo al Circo
Massimo. L'Italia non sarà più la stessa.
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TUTTE
LE
INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE:
10
O noi o la fine della
democrazia - l'intervento di
Beppe Grillo a #Italia5Stelle
MoVimento
10.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); >>> SCARICA LA MAPPA
DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE
INFORMAZIONI
UTILI
PER
ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO
Siamo tutti portavoce degli italiani. Non
c'è differenza tra noi. Ci dicono: "Cosa
avete fatto? Dai diteci cosa avete fatto "
Ci sono centinaia di gazebo qui di
Comuni dove è presente il M5S, ognuno
con dieci buone notizie a favore delle
comunità. Quelle notizie che vengono
oscurate dai media. Il M5S ha compiuto
5 anni il 4 ottobre, giorno di San
Francesco, ha oggi circa 135.000 iscritti,
più di 1.500 eletti nelle Istituzioni: 1.365
consiglieri
comunali
e
consiglieri
regionali, abbiamo portato in Parlamento
153 portavoce e qualche mese fa 17
portavoce a Bruxelles. In soli 5 anni.
Andremo al Governo, questo lo sanno
anche loro, quelli del Partito Unico che
sta distruggendo l'Italia, è solo una
questione di tempo. Rassegnatevi.
Voglio perciò ringraziare di cuore
Renzie, lui è un acceleratore del default
prossimo venturo. Gli chiederei solo di
impegnarsi di più in questa opera di
demolizione del Paese. Più veloce, più
veloce... Vai più veloce. Renzie è un
vero rottamatore, rottami quindi l'Italia al
più presto. Non ci faccia soffrire oltre. In
questi 3 giorni molti eletti del M5S
parleranno dal palco dei temi più
importanti per il Paese, energia,
sovranità, lavoro, ambiente, giustizia
alternandosi con artisti e musicisti che si
sono offerti di partecipare a Italia5Stelle
senza nessun compenso e che voglio
ringraziare per la loro presenza. Voglio
ringraziare chiunque sia venuto qui oggi
e in particolare chi ha donato anche un
solo euro per permettere questa
manifestazione e una piccola standing
ovation a Roberta Lombardi che ha
dedicato gli ultimi due mesi della sua vita
a Italia5Stelle. Il M5S vive del vostro
entusiasmo
e
della
vostra
partecipazione. Fino a quando ci
saranno
non
avremo
ostacoli.
supereremo ogni prova. Se alle ultime
elezioni l'alternativa era:"O noi, o loro",
oggi è "O noi, o la fine della
democrazia":o noi o noi. In alto i cuori!"
Beppe Grillo a Italia5Stelle Clicca sul
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TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5
STELLE:
La grande fuga dei capitali
Minipost
11.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Un deflusso del genere
dall'Italia non si era visto da prima che
Mario Draghi, nel luglio del 2012,
pronunciasse le sue parole più celebri:
"Faremo qualunque cosa per preservare
l'euro". Quel giorno il presidente della
Bce arrestò e poi invertì la corrente della
fuga di capitali da Paesi più in crisi. Ora,
per la prima volta da quei giorni, la
direzione di marcia si è ribaltata: via
dall'Italia, verso l'estero. Questa non è
una replica del film di due o tre anni fa, in
cui un'intera porzione d'Europea fu
colpita dalla sfiducia. Stavolta, sugli
ultimi due mesi, la fuoriuscita di denaro
riguarda solo l'Italia. In agosto sono usciti
capitali per 30,3 miliardi di euro, mentre
la corsa verso l'estero in settembre ha
addirittura accelerato con un saldo
negativo di 37 miliardi. Era dal periodo
drammatico fra la primavera 2011 e la
primavera del 2012 che non si assisteva
a un'emorragia così sostenuta. Per ora la
fuga non sembra riguardare i titoli di
Stato, ma dal 4 settembre scorso il
Ftse-Mib, principale listino della borsa di
Milano, ha perso il 9,5%: è una fuga di
circa 40 miliardi di euro. Parte di questo
denaro
sembra
essere
stato
parcheggiato in Germania. Il resto
sembra essere finito fuori dall'area euro,
contribuendo alla svalutazione della
moneta unica." fonte
#Italia5Stelle al Circo
Massimo: giorno 2
MoVimento
11.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
I numeri della prima
giornata di Italia 5 Stelle. Alle polemiche,
ai titoloni di giornale che tirano le somme
dopo il primo giorno e alle foto fatte ad
arte per dissimulare, preferiamo la
chiarezza dei numeri. Ecco allora le cifre
che raccontano la prima giornata di Italia
5 Stelle al Circo Massimo: l’area davanti
al parco è all’incirca di 10mila metri
quadrati e durante l’intervento serale di
Beppe
Grillo
l’area
era
piena.
Considerando che in uno spazio di 1
metro quadro possono stare da 2 a 4
persone, la matematica ci dice che
davanti al palco c’erano tra le 20mila e le
40mila persone. Le foto lo mostrano
chiaramente, almeno quelle scattate tra
le ore 20 e le 21, la fascia oraria durante
la quale Beppe Grillo era sul palco. Se
poi si scatta una foto nel pomeriggio –
quando si sta ancora allestendo il palco
– e la si fa passare per una foto scattata
in serata, inevitabilmente il colpo
d’occhio è diverso; moltissime persone
hanno ascoltato l’intervento di Beppe
Grillo dagli stand disseminati su tutta
l’area del Circo Massimo: 175 gazebi,
rappresentativi degli eletti e degli attivisti
del Movimento 5 Stelle nei Comuni e
nelle Regioni italiane, e 2 più grandi
dedicati ai parlamentari europei e a quelli
di Camera e Senato. Non abbiamo
previsto un’area unica dedicata al
dibattito, ne abbiamo previste 177! I
nostri parlamentari erano tutti lì: dalle 20
(quando è terminato l’allestimento) fino a
tarda sera, il gazebo di Camera e Senato
è stato letteralmente invaso dai cittadini.
E i parlamentari che non hanno trovato
spazio nel gazebo si sono intrattenuti
all’esterno, dovunque ci fosse la
possibilità
di
parlare,
ascoltare,
confrontarsi. Stessa cosa è avvenuta
negli stand regionali e comunali. In totale
ieri, giorno lavorativo, al Circo Massimo
sono arrivate tra le 45mila e le 50mila
persone, che si sono spalmate su
un’area vastissima (l’intera area del
Circo Massimo è di 73mila metri quadrati
e può accogliere fino a 300mila
persone). Ne aspettiamo ancora di più
nella giornata di oggi e di domani,
interamente dedicate al lavoro fatto dagli
eletti del Movimento 5 Stelle. La scaletta
degli degli di oggi 11 ottobre: h11.00 h11.15: Buongiorno h11.15 - h11.30:
Nunzia Catalfo e il
Reddito di
Cittadinanza h11.30 - h11.45: Patrizio
Cinque, sindaco di Bagheria h11.45 h12.15: musica con i Formazione Minima
h12.15 - h12.30: Carlo Sibilia e la
Sovranità h12.30 - h12.45: Filippo
Nogarin - Livorno h12.45 - h13.00:
Vincenzo Santangelo e gli F35 h13.00 h13.30:
musica
con
il
Maestro
11
Annecchino h13.30 - h13.45: Massimo
De Rosa, Ambiente e terriorio h13.45 h14.00: Giovanni Endrizzi e il Gioco
D'Azzardo h14.15 - h14.30: Marco Valli,
Euro e Economia Italiana h14.30 h14.45: collegamento dai gazevo h14.45
- h15.00: Andrea Cioffi e le Grandi Opere
h15.00 - h15.30: musica con i Capone
Bungt Bangt h15.15 - h15.30: Giuseppe
Brescia, Ebook e Scuola h15.30 h15.45: Alfonso Bonafede, Giustizia e
Anticorruzione h16.00 - h16.30: musica
con l'Improbabile Orchestra h16.30 h16.45: Giulia Gibertoni, candidata
presidente in Emilia Romagna h16.45 h17.00: musica con Nina Monti h17.00 h17.15:
Vito
Crimi
Riforme
Costituzionali e inciuci h17.15 - h17.45:
musica con gli SHIJO X h17.45 - h18.00:
Danilo Toinelli e la Legge elettorale
h18.00 - h18.15: Barbara Lezzi, Pensioni
e Casta h18.15 - h18.45: musica con i
Mercutio h18.45 - h19.00: Roberto Fico,
Rai e Informazione h19.00 - h19.30:
musica con Remigio Furlanut h19.30 h19.45: Paola Taverna e le Spese folli
della Casta h19.45 - h20.15: musica con
i Koen h20.15 - h20.45: musica con i
Vallanzaska h20.45- h21.15: musica con
Edoardo Bennato e la partecipazione
straordinaria di Beppe Grillo h21.15 h21.45: l'intervento di Beppe Grillo
h21.45 - h22.15: gran finale in musica
con i Meganoidi >>> SCARICA LA
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STELLE:
Le scimmie dal culo pelato
Informazione
11.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Le vedete le scimmie dal
culo
pelato?
Le
Leontopithecus
chrysopygus Le vedete? Ve le abbiamo
mostrate noi dopo le elezioni politiche
del 2013. Sono le scimmie dal culo
pelato. Più salgono in alto, più il loro
posteriore nudo si vede. Abbiamo
sempre detto che c'era un Sistema che
controllava tutto, che intrallazzava con la
massoneria e con la mafia, che pd e pdl
erano la stessa cosa. E, il Sistema, dopo
la nostra vittoria, per non perdere tutto,
ha dovuto far vedere il suo culo rosso, la
verità, agli italiani. Renzie è solo una
comparsa, non esistono maggioranza e
opposizione, non sono mai esistite,
Renzie è un politico di cartapesta, un
attor giovane messo lì dalle banche dalle
finanziarie per spolparsi quello che resta
dell'Italia. Come nella novella di Buzzati:
Sette piani, l'Italia è ricoverata in un
ospedale e ogni giorno scende di un
piano e si aggrava, fino ad arrivare al
primo, dopo ci sono solo la troika e il
default.e la disperazione. L'italia deve
guarire e farlo in fretta, i dati economici,
dalla disoccupazione allo sviluppo,
all’indebitamento peggiorano ogni 24 ore
altro che 1.000 giorni. Bisogna fare in
fretta per evitare il baratro, il M5S si
batterà
con
ogni
strumento
a
disposizione per ottenere al più presto
due obiettivi: il reddito di cittadinanza
perché nessuno rimanga indietro e abbia
una dignità, e l'uscita dall'euro che sta
strangolando il nostro Paese. Metteremo
in atto ogni misura, ogni azione,
parlamentare ed extra parlamentare per
riuscirci. Non lasceremo più che le
scimmie dal culo pelato caghino in testa
agli italiani. >>> SCARICA LA MAPPA
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STELLE:
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