Volume 9, numero 41 Sommario 12.10.2014 Economia Editoriale Lo Stato siamo noi #Italia5Stelle: Italia senza corrotti Minipost 05.10.2014 La truffa dei fondi comuni - di Beppe Scienza Informazione Press obituary/3 Iceberg Italia Dove finiscono i soldi delle multe? #fiatosulcollo Il pd contro #Fedez, artista libero Le scimmie dal culo pelato Minipost #Italia5Stelle: Italia con la banda larga #Italia5Stelle: Italia pulita e sostenibile #Italia5Stelle: Italia che ripudia la guerra #Italia5Stelle: Italia senza corrotti #Italia5stelle: Italia senza privilegi #Italia5Stelle: Italia istruita Sciacallo del giorno: Vittorio Zucconi, la Repubblica/Bis La grande fuga dei capitali MoVimento O noi o la fine della democrazia l'intervento di Beppe Grillo a "Chiamare i deputati e i senatori i "rappresentanti del popolo" non vuol dire oggi quello che con questa frase si voleva dire in altri tempi: si dovrebbero piuttosto chiamare impiegati del loro partito. I partiti, da libere associazioni di volontari credenti, si sono trasformati in eserciti inquadrati da uno stato maggiore di ufficiali e di sottufficiali in servizio attivo permanente nei quali a poco a poco si intiepidisce lo spirito dell'apostolo e si crea l'animo del subordinato che aspira a entrare nelle grazie del superiore. La elezione dipende dalla scelta dei candidati la quale è fatta non dagli elettori, ma dai funzionari di partito. E i candidati, più che per meriti personali di specifica competenza professionale, sono scelti per le loro attitudini a diventare buoni funzionari del loro partito in Parlamento." Piero Calamandrei da "Lo Stato siamo noi" #Italia5Stelle L'inno d'#Italia5Stelle: Non sono partito - Fedez L'appello degli artisti per #Italia5Stelle #Italia5Stelle: Il Vademecum del Cittadino #Italia5Stelle al Circo Massimo: giorno 2 Passaparola Passaparola - Tfr: Tradimento di Fine Rapporto Politica #CozzaViolante Petrocelli difende i lavoratori e viene espulso da Grasso: VIDEO Le pecore belanti del Pd 1 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "L'Italia che immagina il Movimento 5 stelle è anche un'Italia senza più corrotti. Vi ricordate la battaglia di qualche mese fa sul 416ter, il voto di scambio politico mafioso. Il M5S si è battuto affinché il nodo tra politica e mafia si sciolga, si spezzi definitivamente. Questa maggioranza invece, PD Forza Italia ha fatto sì invece che il voto di scambio diventasse un fatto lecito e non punito adeguatamente dal codice penale. Si tratta di uno scandalo incredibile, contro cui noi, assieme a voi, dobbiamo reagire. Con la commissione antimafia abbiamo girato l'Italia, udendo procuratori e prefetti. Tutti ci hanno fatto capire quanto la corruzione sia una profondissima piaga italiana. Per questo il MoVimento 5 stelle si sta impegnando affinché venga introdotto il reato di falso in bilancio, norme specifiche contro l'autoriciclaggio e si possa eliminare la prescrizione. E perché no, ampliare normative antimafia in tutta Europa. Ci vediamo 10,11,12 ottobre al Circo Massimo per #Italia5stelle, vi aspettiamo. Non mancate, abbiamo bisogno di voi. Come voi sapete il MoVimento 5 stelle non prende soldi pubblici dai cittadini per il finanziamento e per questo che abbiamo bisogno anche delle vostre donazioni. Non mancate, vi aspettiamo!" Mario Michele Giarrusso, Francesco D'Uva, M5S Parlamento La truffa dei fondi comuni di Beppe Scienza Economia 05.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Come imbrogliare i risparmiatori. Ovvero: Mini-guida ai fondi comuni - di Beppe Scienza "Molti italiani hanno qualcosa da parte, anche senza essere ricchi. Peccato che una bella fetta dei loro risparmi sia in fondi comuni e simili. Tali prodotti attualmente hanno molto successo. Quasi 1.500 miliardi di euro sono nelle mani del risparmio gestito. Ovvero in cattive mani. Il successo di vendita non è infatti frutto di buoni rendimenti. Ma piuttosto di una sistematica manipolazione della realtà da parte di banche e promotori finanziari; e ultimamente anche di impiegati delle Poste e cosiddetti consulenti finanziari indipendenti. Quelli che seguono non sono segreti, per chi è addentro nel mondo finanziario. Sono cose che gli addetti ai lavori sanno benissimo e su cui, parlando fra di loro, concordano. Ma le tengono nascoste ai risparmiatori, perché tutta l'industria del risparmio gestito prospera ingannando i clienti; e i suoi dirigenti si arricchiscono rifilando porcherie e porcheriole. Sono cose notissime anche ai giornalisti economici, che però di regola sono culo e camicia con banche, società di gestione ecc. E anche volessero scriverle, quasi nessuna testata gliele pubblicherebbe. Per fortuna si possono però pubblicare in questo blog. Ecco dunque i principali artifizi per abbindolare i risparmiatori e rifilargli fondi comuni. 1. Spacciare per successi i fallimenti Banche e venditori porta a porta sbandierano i rendimenti dei fondi dal 1984, quando sono partiti in Italia. Certo che i soldi messi nei fondi sono mediamente aumentati; e ci mancherebbe altro in 30 anni. Ma ha ottenuto regolarmente di più chi ha fatto da solo, semplicemente rinnovando i Bot (lo dimostra un'indagine di Mediobanca). E ancora di più chi ha sottoscritto buoni fruttiferi postali. Due investimenti semplici, praticamente alla portata di tutti. 2. Barare sui rendimenti È una tecnica truffaldina classica. Attualmente un risparmiatore non sa che pesci pigliare, perché Bot, Cct, Btp, Buoni postali rendono pochissimo. Allora il venditore gli mostra alcuni fondi dicendo: "Questi rendono più del 4%". È una truffa: tutt'al più hanno reso il 4% nell'ultimo anno. Mentre adesso i fondi monetari e obbligazionari sono sintonizzati su rendimenti futuri vicini allo zero e anche sottozero. Però i giornali, per favorire le vendite, non lo dicono e anzi pubblicano tabelle del tipo "I fondi che rendono di più". Imbroglioni: non "che rendono", bensì "che hanno reso", senza nessun merito dei gestori. 3. Creare allarmismi infondati I venditori di fondi spaventano i risparmiatori raccontandogli che i fondi sono più sicuri, perché ora i titoli di Stato italiani possono ridurre il tasso d'interesse, rinviare il rimborso ecc. Li autorizzerebbero le cosiddette Cacs: Clausole di azione collettiva. È una frottola. Anche i titoli tedeschi prevedono tali clausole, che non sono contro i risparmiatori, bensì contro i fondi avvoltoio (vedi Argentina). E non aumentano il rischio di fallimento. 4. Ingigantire le difficoltà Banche e promotori raccontano che i mercati finanziari sono difficili, insidiosi ecc., quindi inadatti al normale risparmiatore. C'è del vero, peccato che i gestori dei fondi regolarmente facciano figure barbine: i fondi azionari fanno peggio delle Borse, gli obbligazionari peggio del reddito fisso ecc. Anche questo appare dalla ricerca di Mediobanca. Per altro esistono investimenti certo non complessi e alquanto sicuri, come i buoni fruttiferi postali. 5. Frasi ingannevoli Una furbizia dei venditori di fondi azionari, ma anche di fondi pensione, sono le espressioni capziose del tipo: "Con un fondo azionario si può ottenere di più che coi titoli di Stato o i buoni postali". Senza dire che si può ottenere anche molto meno; e anche subire crolli disastrosi. Ugualmente i giornali: "Coi fondi pensione si può battere il TFR". Ma si può anche finire in pesante perdita, cosa che non viene mai detta. 6. Nessuna trasparenza Che i fondi comuni italiani siano trasparenti è una delle tante frottole dei loro venditori e propagandisti. Vedi il Sole 24 Ore che ripete da anni: "La chiave del successo dei fondi comuni presso le famiglie italiane è la trasparenza" (21-6-2003, Plus p. 9) e a ruota gli altri giornali. Per confutare tale bufala basta dire che i partecipanti non hanno mai diritto di conoscere i dati (prezzo, giorno ecc.) delle compravendite fatte coi loro soldi. Non solo, inizialmente (1984) c'era più trasparenza e poi (1993) è stata ridotta. Ma certo! Al buio si ruba meglio. 7. Lo sporco sotto il tappeto La banda del risparmio gestito si vanta di avere evitato per esempio le Parmalat, i titoli della Grecia ecc. Tutto falso. Ai fondi è bastato vendere, dopo il crollo, ma prima della fine del semestre, quando debbono elencare i principali titoli posseduti. Altra tecnica truffaldina: quando un fondo precipita, lo chiudono, lo fondono con un altro o lo spostano di categoria e così sparisce dalle graduatorie. 8. Urgenza fasulla Tipica furbata di banche e promotori è presentare le proposte come occasioni irripetibili, con scadenza brevissima. "Questo condizioni valgono solo per una settimana". Tutte frottole per non dare tempo per approfondimenti. La settimana dopo ci sarà un altro prodotto-immondizia, simile a precedente, e così via per i prossimi cinquant'anni. 9. Vantaggi fiscali inventati (1) Su La Stampa Sandra Riccio favoleggia di un "buco" nella legge che favorirebbe gli investimenti attraverso fondi comuni bilanciati e titola allegramente "Il fai-da-te paga più tasse" (5-5-2014, tuttosoldi p. 19). Un risparmiatore sarebbe tassato al 15,2% con un fondo e al 21,3% investendo da solo. Tutto falso, con gli stessi investimenti potrebbe pagare anche solo il 6,4%. Dipende dai rendimenti che ottiene, senza nessun trattamento di favore per i fondi comuni. 10. Vantaggi fiscali inventati (2) Raccontano che i 2 fondi comuni ora convengono di più (!?) perché sono tassati solo quando si esce, anziché di giorno in giorno come fino a metà 2011. Altra menzogna, perché va perso il recupero automatico delle imposte in caso di perdite, a fronte di una riduzione della tassazione spesso irrisoria (per esempio -0,02% annuo). 11. Prodotti della ditta o peggiori Per ingannare meglio i clienti, banche e promotori raccontano che scelgono i fondi migliori e poi offrono quelli ai risparmiatori, anziché i prodotti della casa. Ciance: scelgono i fondi che gli rigirano più commissioni, anche a prescindere dalle facili malversazioni. 12. L'inglese per imbrogliare Per mettere in soggezione i risparmiatori, venditori e giornalisti eccedono poi in termini inglesi. Non obbligazioni, ma bond. Non azioni, ma equity. Non immobili, ma real estate. Non venditore di investimenti, ma wealth portfolio manager. Non consulente, ma fee only planner. Non investimenti a reddito, ma income oriented. Non ripartizione, ma asset mix. Non alto rendimento, ma high yield. Se uno parla così, è per imbrogliare il cliente o per coprire la sua crassa ignoranza. Conclusioni I fondi comuni hanno un solo vantaggio rispetto ai fondi pensioni o alle polizze vita. Si può uscire qualunque giorno. Quindi non rimandare a domani quello che puoi fare oggi." Beppe Scienza Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: #Italia5Stelle: Italia pulita e sostenibile Minipost 05.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "In Italia abbiamo 13 centrali a carbone. Il carbone è la fonte di energia più sporca in assoluto. Le centrali sono la prima fonte di emissioni di mercurio, emettono sostanze tossiche come arsenico, cadmio, piombo, polveri sottili e diossine che possono viaggiare in aria per decine di chilometri dalla centrale. Per ogni kilowattora prodotto, una centrale a carbone emette tre volte più CO2 di una centrale a metano. I costi sanitari e sociali dovuti all’inquinamento del carbone sono circa 850 milioni di euro l’anno in Italia. Le centrali a carbone producono il 13% dell’energia consumata sul territorio italiano, e c’è da sottolineare come la potenza delle centrali a disposizione in Italia sia superiore di due terzi rispetto a quella necessaria, ovvero due centrali su tre sono spente. Nonostante questo continuiamo a far funzionare le centrali a carbone. Il M5S ha numerose idee di riconversione di queste aree. Possiamo creare dei poli tecnologici per il recupero di materie secondarie da rifiuti, creare nuove filiere da questi rifiuti, e possiamo far ripartire l’economia turistica che per anni è stata bloccata da questi ecomostri. Questa è l’Italia che vogliamo, e vogliamo parlarne con voi al Circo Massimo, vi aspettiamo. Sarà un grande evento, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, fate anche una piccola donazione che sarà un grande pensiero." Davide Crippa e Matteo Mantero, M5S Parlamento Passaparola - Tfr: Tradimento di Fine Rapporto Passaparola 06.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Ma se il lavoratore (solo privato) deve avere il Tfr in busta paga, perché non lasciargli anche l’INPS affinché si garantisca una vera pensione, visto che quella dello Stato probabilmente non la vedrà mai? Il Tfr in busta paga è come "La corazzata Potëmkin" di Fantozzi, una cagata pazzesca, una fregatura per lavoratori e imprenditori, con l’unico scopo di incrementare il gettito fiscale e strappare un giorno in più al tracollo del sistema. L’ebetino di Firenze ha vissuto solo di politica e si vede. Forse non sa che molte aziende già si indebitano per pagare le tredicesime e che contano nel Tfr per fare piccoli investimenti che rendono più sicuro il lavoro stesso dei propri dipendenti. Per quale motivo mai inoltre gli imprenditori privati dovrebbero avere i soldi per farlo e l’amministrazione pubblica no non riesce a spiegarlo nemmeno l’ex-sindaco di Firenze. Beppe Scienza ci illustra brevemente 7 motivi per cui questo provvedimento è solo un atto di disperazione che allontana una ripresa ormai impossibile. Beppe Grillo Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, sono Beppe Scienza, oggi parliamo del Tfr, trattemento di fine rapporto, la vecchia liquidazione per intenderci, che adesso viene percepita quando finisce il rapporto di lavoro, quando si licenzia o si viene licenziati, e che invece secondo l’ultima trovata di Renzi dovrebbe, a scelta, poter essere preso subito, ogni anno o ogni mese. Ora, la cosa non è una bella idea, non è una bella trovata! Ci sono almeno sette motivi per cui non va bene: 1.È solo una furbata; 2.Crea un'ingiustizia; 3.Danneggia piccole e medie imprese; 4.È fiscalmente svantaggioso; 5.È una scelta imprevidente; 6.Si rinuncia a un investimento sicuro; 7.È inutile per la crescita economica; Vediamoli rapidamente uno alla volta. Allora è solo una furbata, perché mentre gli 80 Euro elettorali di questo governo tutto sommato erano comunque soldi che arrivavano a chi li ha percepiti, arrivavano dallo Stato. Questi sono soldi che sono già dei lavoratori e che uno ha prima anziché avere dopo. Crea una ingiustizia, perché riguarda 13 e rotti milioni di lavoratori del settore privato e non i 3,3 milioni di lavoratori del settore pubblico, quindi anche questo non è bello. Può danneggiare le piccole e medie imprese, di fatto ci sono imprenditori che si sono scagliati contro, perché il Tfr, che è una bella idea di per 3 sé, è il prodotto di una concertazione fatta bene a inizio anni '80, e di fatto un risparmio forzoso ben fatto per il lavoratore, ma anche una forma di finanziamento a un tasso ragionevole, attualmente meno del 2%, per le imprese. Purtroppo sopra i 50 dipendenti è stato tolto dalla riforma del 2007. Ora si dice che il governo imporrebbe alle banche di finanziare le imprese che perdono questo Tfr, perché i lavoratori cercano di averlo, ma io negli ultimi tempi non ho visto governi che impongono qualche cosa alle banche, ma banche che impongono molte cose ai governi. È fiscalmente svantaggioso anche se viene corretta l’ipotesi di tassarlo come il reddito normale, e non in maniera agevolata e ridotta come adesso è tassato il Tfr, anche se questo viene corretto è svantaggioso perché uno viene tassato subito, mentre nel caso attuale del trattamento di fine rapporto, la tassazione è solo alla fine e quindi negli anni in cui resta presso la azienda o l’INPS si capitalizza il Tfr lordo ed è un vantaggio che, tassandolo subito, va perso. Quinto punto, spinge a scelte imprevidenti, perché spinge a spendersi subito quella che invece è come principio un tesoretto per quando si va in pensione, quindi una forma previdenziale di Tfr, il migliore istituto previdenziale, molto migliore di quella robaccia che sono i fondi pensione e polizze vita previdenziali, i piani previdenziali, tutta roba che fa guadagnare intermediari, anche sindacalisti, banche, etc., e che è da evitare, quindi il Tfr è una buona forma previdenziale, che uno così rinuncia di avere, oppure fa una funzione di ammortizzatore sociale, cioè un cuscinetto, quando uno si trova senza lavoro e ha qualche cosa che avanza. Questo viene perso. Sesto punto, se uno fa questa scelta poi non trova, volendo magari risparmiare un investimento tanto sicuro, perché il Tfr è tra gli investimenti più sicuri che ci siano in Italia, sia perché non scende, legato ai mercati, come i fondi pensione, sia data l’inflazione, sia perché gode di duplice garanzia, di azienda e di INPS, in caso di fallimento della azienda, ed è analogo in questo, c’è una analogia, con i buoni fruttiferi postali, che hanno due garanzie, la Cassa depositi e prestiti e lo Stato, avere due garanzie si è visto, in alcuni casi come il Caso Parmalat vuole dire molto, le obbligazioni Parmalat con duplice garanzia recuperarono il doppio circa di quelle a singola garanzia. Settimo punto, finale, e iniziale forse, che serva per la crescita economica è molto dubbio, io tenderei a escluderlo, si è già visto che gli 80 Euro non hanno rilanciato l’economia in nessuna misura, almeno così sembra, non si vede. Qui addirittura c’è il rischio di un comportamento perverso, nel senso che si faccia anticipare il Tfr a chi è pieno di debiti e mentre chi non ha debiti non ha problemi, potrebbe spenderli non se le fa anticipare, se significa questo prende il Tfr chi deve chiudere dei buchi, allora quello anticipato anziché andare come si dice nel circuito economico, negli acquisti,nei consumi va a finire nelle casse delle banche o nelle tasche di qualche usuraio. Per cui anche questa speranza di crescita economica sembra essere molto molto illusoria. Passate parola. Beppe Scienza Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: Press obituary/3 Iceberg Italia #Italia5Stelle: Italia che ripudia la guerra Informazione 06.10.2014 Minipost 07.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Questo terzo post sulla morte dei giornali sarà inserito nello studio "Press obituary" di prossima pubblicazione su questo blog. La fine dei giornali è una delle cose più prevedibili del nostro futuro, gli unici che non lo sanno ancora sono i giornalisti. Si tratta solo di stabilire la data del decesso che da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10 anni.Ma in Italia come avverrà? Per stabilirlo sono state prese in esame alcune variabili, la prima è la diffusione cartacea, la seconda gli abbonamenti digitali, la terza i finanziamenti pubblici diretti e indiretti ai giornali che sono stati quindi divisi in tre blocchi con rischio alto (chiusura nei prossimi due anni), medio (quattro anni), basso (sei anni). Se un quotidiano ha una larga diffusione potrà resistere più a lungo, lo stesso avverrà se le sue politiche di ricavi sul digitale come gli abbonamenti avranno successo, chi vivrà di carità dello Stato, in particolare i giornali di partito o assimilabili con tiratura limitata avranno poche o nulle speranze di sopravvivenza (saranno comprati o chiuderanno i battenti) come è avvenuto per l'Unità. I tre blocchi, riportati anche nella figura dell'iceberg: Alto rischio (estinzione dal 2015/): Il Foglio Europa La Padania Il Secolo d'Italia Medio rischio (estinzione dal 2017/) ll Fatto Quotidiano Italia Oggi Libero Il Mattino Il Centro Basso rischio (estinzione dal 2018/): La Gazzetta dello Sport Il Sole24 Ore Corriere della Sera Repubblica Le politiche di sviluppo della diffusione cartacea unite al digitale potranno essere la ciambella di salvataggio per la stampa che, in ogni caso deve partire da una diffusione importante, se possibile internazionale, e con l'accesso a investimenti per il futuro. Tagliare i costi o concentrare le testate serve solo ad accelerare la fine." Gianroberto Casaleggio PS: Vuoi partecipare a Italia 5 Stelle come organizer ufficiale del tuo meetup? Compila oggi questo form e riceverai il tuo badge per partecipare all'evento di Roma Post precedenti: - Press obituary/1 Pubblicità - Press obituary/2 Estinzione PS: I giornali a partire dal Secolo d’Italia si spengono più velocemente delle mie previsioni. Buon segno! Grazie a chi lo ha segnalato. Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: 4 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Sapete quanto spende l’Italia in armamenti e spese militari? Circa 20 miliardi di euro l’anno. L’America ci chiede di portare questa spesa a 40 miliardi di euro. Vi faccio solo qualche esempio di come saranno spesi: 50 miliardi di euro per gli F35, 1 miliardo di euro l’anno per missioni internazionali, 5 miliardi di euro è il costo dell’Afghanistan fino ad oggi. Vi sembra normale che in un Paese come l’Italia non si trovano i soldi per la scuola, per le pensioni, per la pubblica amministrazione, per le piccole e medie imprese che dovrebbero far ripartire il lavoro in Italia, vi sembra normale? A noi tutto questo non sembra normale. Il M5S ha dato delle risposte alternative allo sperpero di denaro per le armi e per le missioni internazionali. Abbiamo chiesto che quei fondi vengano utilizzati in cooperazione internazionale. Badate bene: la cooperazione non è fine a se stessa. Investire in cooperazione significa garantire in alcuni Paesi le condizioni di vita tali che non ci sia più un così grande flusso di migranti verso il nostro Paese. Investire in cooperazione significa anche investire in rapporti bilaterali che permettano al nostro Paese di esportare i suoi prodotti in altri Paesi limitando la crisi. Abbiamo anche proposto lo sblocco degli stipendi delle Forze dell’Ordine: considerate che un Paese come il nostro deve prima pensare alla sicurezza interna e poi a portare i militari all’estero. E’ impensabile che mentre la Casta si aumenta i vitalizi o se li garantisce, i nostri soldati e i poliziotti non abbiano un aumento da ben 5 anni. Sblocco degli stipendi della PA: mentre gli insegnanti non hanno un aumento da anni, spendiamo 400 milioni a ogni Decreto Missioni per le guerre. L’Italia a 5 Stelle è un’Italia che non pensa alle guerre ma allo sviluppo e alla sostenibilità. Ci vediamo il 10, 11 e 12 Ottobre al Circo Massimo per #Italia5Stelle. Se volete potete anche fare una donazione." Maurizio Santangelo e Manlio Di Stefano, M5S Parlamento Dove finiscono i soldi delle multe? #fiatosulcollo L'inno d'#Italia5Stelle: Non sono partito - Fedez Informazione 07.10.2014 MoVimento 07.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Siete anche voi perseguitati dalle multe stradali, cifre elevatissime che sembrano lievitare sempre più, per una continua erogazione di soldi che nessuno sa dove vada a finire? Sappiamo solo a quanto ammonta questa spremitura collettiva: 2 miliardi di euro l'anno. Un bel gruzzolo di quattrini. I Comuni dovrebbero relazionare al Governo su come li hanno spesi, e naturalmente se ne guardano bene. Il Governo dovrebbe relazionare al Parlamento sugli incassi e la destinazione di quei fondi, e naturalmente se ne guarda bene. Il Codice della Strada prevede saggiamente un vincolo di destinazione per i proventi delle multe, per fare in modo che gli incassi siano destinati alla sicurezza e alla manutenzione stradale e, soprattutto, per evitare che quei fondi vengano usati per coprire spese correnti o peggio buchi di bilancio. Il MoVimento 5 Stelle ha deciso quindi di andare a scavare anche in questo ennesimo pozzo nero. Noi abbiamo già ottenuto più trasparenza sulla destinazione di questi fondi con due emendamenti approvati alla pdl di riforma del Codice della strada. Ora però abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Chiediamo ai cittadini e ai Consiglieri Comunali M5S di attivarsi presso le loro amministrazioni con interrogazioni e atti comunali: "Dove sono finiti i soldi delle nostre multe? Il Comune ha inviato entro il 31 maggio la prescritta relazione al Governo? I proventi sono stati utilizzati almeno per il 50% in manutenzione e sicurezza stradale come previsto dall'articolo 208 del Codice della Strada?" Fiato sul collo... è importante!" M5S Parlamento P.S. Qui l'interrogazione M5S presentata alla Camera in cui chiediamo conto di come sono stati utilizzati i proventi delle sanzioni di competenza comunale e statale. googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Il 10, 11 e 12 ottobre ci troveremo al Circo Massimo. Sarà un momento per condividere idee, per spiegare ai cittadini cos'è, cosa vuole, cosa ha fatto e farà il più importante movimento nella storia delle democrazie occidentali dal dopoguerra. Un'azione necessaria per strappare a media e detrattori vari la disinformazione e la diffamazione che operano sistematicamente sulle nostre idee e sul nostro operato. In questi giorni si parlerà di futuro e di come i cittadini possono riappropriarsene togliendolo ad una classe politica arrogante e incosciente. Ringrazio Fedez che ci ha dedicato una canzone per sostenere l'iniziativa mettendoci la faccia e dimostrando che le nuove generazioni hanno coraggio e voglia di esprimere un pensiero nuovo. Ci vediamo al Circo Massimo. Guarda l'inno su Youtube "Ti fidi ciecamente Repubblica non vedente non si spiega... In pratica è la Repubblica c(i)eca milioni di elettori addormentati per vent'anni davanti ai televisori buonanotte senatori! Caro Napolitano te lo dico con il cuore o vai a testimoniare oppure passi il testimone! Dove sono i nastri dell'inchiesta? Si dice che Nicola Mancino scriva meglio con la destra Stendono un veto sul decreto In Parlamento non c'è spazio per i disonesti sono già al completo La Storia ci ha insegnato che l'Italia quando trovi la tua strada te la fa saltare in aria Non ti fidi più di nulla ma tu prova! Tu prova! Dalla marcia su Roma fino al marcio su Roma c'è solo un MoVimento che va avanti all'infinito. No! Per voi non ci sarò! Io non sono partito. Un partito non ce l'ho Io non sono partito. Un partito non ce l'ho" Fedez - Facebook - Twitter - Youtube PS: "Riguardo la notizia pubblicata da diverse agenzie e testate sul presunto hackeraggio email in cui sarebbe coinvolta la Casaleggio Associati comunichiamo che la società suddetta non ha mai avuto accesso né gestito i server di posta in oggetto. La Casaleggio Associati sporgerà pertanto formale denuncia contro ignoti presso le autorità preposte al fine di accertare i fatti di natura diffamatoria e lesiva nei confronti della società stessa. Si invita le agenzie e testate di cui sopra di provvedere alla rettifica/integrazione delle notizie diffuse entro i termini di legge al fine di non incorrere in ulteriori azioni legali a loro indirizzate." Casaleggio Associati PPS: Vuoi partecipare a Italia 5 Stelle come organizer ufficiale del tuo meetup? Compila oggi questo form e riceverai il tuo badge per partecipare all'evento di Roma Clicca sul banner per fare la tua 5 donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: #Italia5stelle: Italia senza privilegi Minipost 08.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Il MoVimento 5 stelle fin dal primo giorno in Parlamento sta portando avanti una grande battaglia contro i privilegi della Casta. Per esempio, i nostri portavoce che avevano diritto alle auto blu (come il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, il questore al Senato Laura Bottici, il presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico e altri) hanno rinunciato fin da subito, a dimostrazione del fatto che si può far politica senza i privilegi che questa casta si è data nel tempo. Privilegi come uno stipendio che va ben oltre quello che percepiscono la maggior parte degli italiani e che i parlamentari del MoVimento 5 stelle si dimezzano fin dal primo giorno. Oltre all'indennità rendicontiamo le spese sostenute e quello che non spendiamo viene versato a un fondo di garanzia per la piccola e media impresa. Abbiamo invitato varie volte i parlamentari degli altri partiti a fare altrettanto... ma a quanto pare è un sacrificio troppo grande per loro. Vogliamo cambiare questo paese, vogliamo un'#Italia5stelle! Ci vediamo il 10,11,12 ottobre al Circo Massimo per confrontarci sulle proposte per un paese diverso. Lo sapete, non prendiamo finanziamento. Vi chiediamo anche un piccolo contributo, una donazione, per rendere questa manifestazione indimenticabile." Nicola Morra e Claudia Mannino, M5S Parlamento Petrocelli difende i lavoratori e viene espulso da Grasso: VIDEO #CozzaViolante Politica 08.10.2014 Politica 08.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Oggi al Senato si vota l'ennesima fiducia sul Jobs Act che cancella l'articolo 18 che tutela i diritti dei lavoratori. L'opposizione e la discussione non sono ammessi: il capogruppo M5S è stato espulso dall'Aula in seguito al suo intervento "Sono stato buttato fuori dall'Aula per aver esposto in Senato un foglio bianco. Per aver detto che quel foglio è bianco come la delega che il governo riceve per maltrattare e cancellare i diritti di tutti i lavoratori. Per questo è stato buttato fuori il capogruppo del M5S che io oggi rappresento. Il foglio rappresenta la delega in bianco che il governo vuole farci firmare con la fiducia sul Jobs Act. Per la prima volta un capogruppo viene espulso dal Senato per aver mostrato un cartello perfettamente bianco, rasentiamo l'assurdo" Vito Petrocelli, capogruppo M5S Senato 6 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Dopo Caramazza, adesso tocca a Cozza Violante. Dopo Caramazza che ha fatto un giusto passo indietro ritirando la candidatura a Giudice della Corte Costituzionale, Cozza Violante, a maggior ragione, dovrebbe fare lo stesso gesto. Farsi da parte per sempre. Rinunciare alla candidatura per evitare di inficiare la legittimità di un intero Organo nell'interesse esclusivo della Costituzione e per ridare senso di trasparenza istituzionale al Paese. Iinfatti, l'ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, politico da sempre, non possiede i requisiti (sia formali che sostanziali) previsti espressamente dall'art. 135 della Costituzione per essere nominato Giudice. Non è stato avvocato per un periodo di almeno 20 anni, non è stato Giudice di giurisdizioni superiori, non è attualmente professore ordinario universitario in materie giuridiche. Requisiti che risultano tutti mancanti. Ne avesse almeno uno. Uno solo Cozza Violante! Già in passato, la Corte Costituzionale ha subito con imbarazzo il caso Fernanda Contri, caso noto tra l'altro proprio a Violante, considerato che la nomina della Contri, oltre ad essere illegittima, avrebbe contribuito a spostare gli equilibri (politici) della Corte verso sinistra. In questo caso per il Giudice Contri, a seguito di una rivelazione dell'agenzia il Velino di Jannuzzi, fu accertato che non possedeva il requisito dei 20 anni di esercizio della professione di avvocato. Esaminando l'Albo di Genova risulterebbe, infatti, che quando nel 1996 fu scelta da Scalfaro, le mancassero solo 45 giorni per il decorso dei 20 anni di professione, quale condizione richiesta dall'art. 135 della Costituzione. Questa grave nomina, scatenò all'època l'ira del Senatore Milio che denunciò il caso dichiarando che la nomina del Giudice senza requisiti "testimonia lo stato di illegalità assoluta in cui si trova tutto il Paese". Più di 80 parlamentari firmarono per conoscere l'esistenza di tutti i requisiti formali della Contro all'atto di nomina. Mancuso addirittura parlò di "vero e proprio crimine di regime". Imbarazzante fu per la Corte Costituzionale vivere il caso della Contri che avrebbe dovuto dimettersi al fine di sanare l'originario vizio, come richiedeva l'opinione pubblica. Il caso si risolse con una vera e propria, nonchè grave forzatura dell'art. 135 della Costituzione: vennero computati gli anni di pratica forense per arrivare ai 20 anni di professione di avvocato. Ma se alla Contri mancavano 45 giorni, per Cozza Violante c'è un buco addirittura di cinque anni da quando smise di essere professore universitario presso l'Università di Camerino nel 2009. Vizio non sanabile. E' inutile. La Costituzione parla chiaro, per tutti. Un altro caso che si ricorda è la nomina a Giudice del Prof. Vassalli. Eletto membro della Corte Costituzionale nel 1991, dopo aver terminato la carriera da professore ordinario nel 1990. La sua elezione fu salvata perché aveva raggiunto i 20 anni di esercizio della professione di avvocato. Diversamente, con il solo titolo di professore, non c'è l'avrebbe fatta. Gli sarebbe mancato comunque un anno. Non vorrà mettere in un nuovo impasse il Capo dello Stato che, nella giornata di ieri,ha avuto la conferma di correre il rischio di vedersi di fronte sia Riina che Bagarella. Altro grande intoppo per il Presidente Napolitano che, una volta acquisito a tutti gli effetti di codice di procedura penale lo status di testimone (con le conseguenze giuridiche che ne deriverebbero in caso di dichiarazioni false rispetto agli elementi in mano agli inquirenti) sulla trattativa Stato - mafia, dovrebbe scongiurare ulteriori misere figure istituzionali. Si può evitare. Cozza Violante si ritiri. Si trovi un altro scoglio per la vecchiaia. Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: Il pd contro #Fedez, artista libero Informazione 09.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); La libera espressione artistica non piace al pd. Secondo l'ex deputato Stefano Pedica della direzione regionale del pd del Lazio l'inno scritto da Fedez per Italia5Stelle è vilipendio al Presidente della Repubblica. Fedez è un artista libero. Il pd non cerchi di imbavagliarlo o di intimidirlo. "Oggi (l’onorevole) Stefano Pedica ha avuto l’ardire di accusarmi di Vilipendio per il testo di "Non sono Partito"; mi viene proprio da ridere. Tralasciando il fatto che il reato di Vilipendio implica un’offesa e che gli unici a sentirsi offesi dalle istituzioni sono i cittadini, mi chiedo come il fatto di augurarsi che il CAPO DELLO STATO si presenti SPONTANEAMENTE a deporre su una questione così delicata come la trattativa Stato-Mafia possa essere considerato un reato.A meno che non si ripristini la censura e tutto ciò che non è allineato con il potere venga etichettato come diffamatorio. Ma il punto è un altro, ed è che la nostra classe politica sembra più concentrata a fare interrogazioni parlamentari su una partita di calcio e a condannare i testi di un “rapper” piuttosto che dedicarsi ad analizzare i veri problemi del paese. Non sono intimidito, si è solo passati dal metodo "Boffo" al metodo "Goffo". Venendo al pezzo in questione, vorrei precisare alcune cose. Ho deciso di espormi in prima persona e di metterci la faccia non certo per fare propaganda politica, semplicemente credo fortemente nel concetto di "Cittadinanza Attiva" e scrivendo canzoni di professione, penso che questo sia il modo migliore per dare il mio contributo. Non voglio orientare le scelte politiche del mio pubblico e non ho la pretesa di essere nel giusto, ho semplicemente scritto quello che penso. In un momento per me di grande visibilità mediatica l’ultima cosa di cui avevo bisogno era espormi politicamente, con tutti gli attacchi e le conseguenze che ne sarebbero potute derivare. E’ vero, non è stata una mossa furba, ma oggi più che mai sono orgoglioso di non far parte della cosiddetta ITALIA DEI FURBI." Fedez Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: 7 #Italia5Stelle: Italia istruita Minipost 09.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Il MoVimento 5 Stelle sta costruendo un progetto grandioso per la scuola pubblica, e lo sta facendo insieme a docenti, studenti, personale ATA, insomma con chi vive e opera quotidianamente in questa realtà. Abbiamo ottenuto importantissime vittorie, come la possibilità per le amministrazioni locali di poter fruire dei fondi dell’8x1000 per l’edilizia scolastica: le scuole devono essere sicure, a norma e attrezzate per una didattica innovativa e di qualità. Abbiamo posto al centro della nostra azione studenti e famiglie, abbiamo ottenuto ad esempio la possibilità per alunni e insegnanti di poter creare insieme i libri digitali e stiamo lavorando affinché le famiglie possano usufruire del tempo pieno alla scuola primaria, vogliamo garantire la continuità didattica a tutti gli studenti in particolare a quelli che presentano bisogni educativi speciali. Abbiamo lottato per i diritti dei docenti, e insieme a loro abbiamo elaborato una proposta di legge rivoluzionaria per risolvere entro il 2020 il problema degli insegnanti precari e per rinnovare alla base il sistema di formazione e reclutamento. Il 10, 11 e 12 Ottobre #Italia5Stelle sarà l’occasione per parlare anche di scuola e di cultura, per raccontarvi dei risultati che abbiamo ottenuto e per raccogliere le vostre proposte. Il M5S come sapete rifiuta i finanziamenti pubblici, e quindi abbiamo bisogno del vostro contributo per realizzare questo evento. Vi aspettiamo!" Maria Marzana e Silvia Chimienti, M5S Parlamento L'appello degli artisti per #Italia5Stelle MoVimento 09.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Domani sarà il primo dei tre giorni che passeremo insieme al Circo Massimo a Roma dove i cittadini potranno incontrare i portavoce del M5S nelle Istituzioni. Ci sarà anche spazio per la musica grazie agli artisti che ci faranno compagnia in queste giornate che si preannunciano soleggiate. Oggi si presentano con un video in cui spiegano perché hanno deciso di partecipare attivamente a Italia5Stelle regalandoci la loro presenza. Cogliamo ancora l'occasione per ringraziarli. Nel frattempo i preparativi per Italia5Stelle sono ormai agli sgoccioli. Gli attivisti romani lavorano da giorni senza sosta e i loro sforzi iniziano ad essere premiati: immagine: i gazebo dell'Italia5Stelle al Circo Massimo Tutte le informazioni per arrivare a Italia5Stelle le trovate qui. Ci vediamo domani! L'Italia non sarà più la stessa. Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: #italia5stelle Tweet !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p= /^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.g etElementById(id)){js=d.createElement(s );js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com /widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(j s,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); Le pecore belanti del Pd Politica 10.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Una decina di giorni fa, in un pezzo ripreso dal blog di Grillo ( perciò preso per un invito ufficiale del M5s), proponevo di mettere da parte i dissensi precedenti e concordare una azione parlamentare e di piazza fra Sel, minoranza Pd, Fiom e M5s, magari in vista di uno sciopero generale (che la Cgil si è ben guardata dal proclamare) per determinare la caduta del governo Renzi. Reazioni del tutto negative: far cadere i Renzi sarebbe da irresponsabili, il M5s è inaffidabile e sui sindacati “La pensa come Renzi”, i grillini sanno solo rompere tutto ecc. E ciò si accompagnava a fieri propositi di battaglia contro l’abolizione dell’art 18 che, senza rompere niente e grazie all’opposizione “costruttiva” della sinistra Pd, avrebbe ottenuto il risultato sperato. Per la verità, Cuperlo, che come si sa è un educatissimo signore triestino, se ne uscì con pacatissime dichiarazioni, che non promettevano alcuna battaglia e che, al massimo potevano suonare come blande esortazioni (del tipo: “Dai Matteo, non fare così con la Camusso che è tanto una simpatica ragazza. Dai non mi pare il caso…”). Più decisi erano stati in Direzione, Bersani e soprattutto D’Alema che avevano fatto capire che non avrebbero votato la riforma dell’art 18 e, nel caso, non sarebbero arretrati nemmeno di fronte alla minaccia dell’espulsione. E, infatti, qualche giorno dopo, “Il Foglio” riferì di cauti sondaggi di D’Alema sull’ipotesi di un suo partitino personale, magari una cosa sul modello del vecchio Pri. Il più radicale di tutti fu Civati che giunse a prospettare un suo passaggio con Sel ed assicurò che non avrebbe votato la proposta renziana. Come è andata a finire? Renzi ha incastrato tutti presentando una ipotesi di legge delega-in-bianco (una innovazione costituzionale assoluta) e imponendo su essa il voto di fiducia. Per la verità, data l’audacia costituzionale di un legge delega così sommariamente delineata, il Presidente del Senato avrebbe potuto eccepire qualcosa, sostenendo che non si può mettere in votazione un testo che suona come “Il governo farà tutto quel che gli parrà ed il Parlamento approva sin d’ora ogni sua scelta”. Ma figuriamoci se il caporale Pietro Grasso ha il coraggio di una simile uscita! E la leggendaria sinistra Pd? Gli unici parzialmente coerenti -con i battaglieri proclami di qualche giorno prima- sono stati i civatiani, (alcuni non si sono presentati alla seduta, due sono usciti al momento del voto, due hanno optato per l’astensione, che al Senato vale come voto contrario). Insomma, non è il massimo, avendolo fatto con meno compattezza di quel che sarebbe stato 8 opportuno, ma, insomma, è qualcosa. Invece, bersaniani, dalemiani, cuperliani (per non dire di quelle tragiche macchiette che sono i “giovani turchi”, ormai renziani di complemento) allineati e coperti hanno votato sì come un sol uomo! Quando si dice la coerenza! Per la verità non avevamo mai riposto troppe speranze nel coraggio della “sinistra” Pd. Lanciare un appello all’azione comune in difesa dei diritti dei lavoratori era doveroso, almeno per chi sta da questa parte della barricata, ma sapevamo quanto poco c’era da attendersi. Ci abbiamo provato e ci riproveremo ancora, quando la gravità dei temi in discussione lo imporrà, perché, in fondo, la speranza è sempre l’ultima a morire; ma lo sappiamo quanto vale questo drappello di “virtuosi della ritirata”. Neanche a dirlo, questo atteggiamento pone le premesse per la definitiva sconfitta e dissoluzione di questa mitica “sinistra”: Renzi ha già iniziato ad assorbire i più pronti a salire sul carro del vincitore, poi quando si tratterà di fare le liste, userà il plotone di esecuzione per decimarli e loro, di fatto, spariranno dalla geografia parlamentare e del partito. D’altro canto, il crollo del tesseramento, l’americanizzazione del partito, la riforma dell’art 18 che servirà a far fuori la Cgil dal comparto privato, sono tutti segnali precisi che la speranza di riconquistare il partito è una pia illusione dei vari Cuperlo (il “Leopoldo”) Bersani ecc. Renzi probabilmente durerà meno di quel che pensa, ma non per questa opposizione di cartone, quanto per opera di quella parte di poteri forti che non lo sopporta e non ha ancora trovato il modo di sostituirlo, ma ,lo sta cercando. Ma perché questo che fu, in sostanza, l’ex Pds-Ds sta avviandosi tranquillamente al macello senza fiatare? Le ragioni principali, probabilmente sono due. In primo luogo questa area del Pd ha come suo orizzonte teorico e politico quello della “socialdemocrazia” (tipo Spd, socialisti francesi alla Hollande, laburisti). Quella socialdemocrazia che ha accettato tutti i dogmi del neo liberismo e che si illude di un suo ruolo riformista cercando di lavorare sui ristrettissimi margini che pensano esserci ancora. Ma il neo liberismo è una forma di fondamentalismo che non concede spazi, tanto più in tempi di crisi; per qui questa pseudo sinistra riformista non ha nulla da dire, può vivacchiare nelle istituzioni, magari in improbabili coalizioni con la destra, ma è condannata a scomparire. Questo Renzi l’ha capito ed accetta tutti i dogmi neo liberisti, salvo fare piccole battaglie tattiche che gli facciano giocare la parte dell’ enfant terrible dell’ordinamento liberista, niente di più. In realtà, la sinistra Pd non ha alcuna strategia alternativa a quella renziana: ha fatto un po’ di capricci per rilanciarsi- ma alla stretta finale si è data indietro. E qui subentra la seconda ragione di debolezza: l’assoluta incapacità di pensare alla politica se non come presenza nel Palazzo e conseguente timore di restare fuori. “Renzi cade? Ci sono le elezioni anticipate: e se poi non ci candida?... Facciamo la scissione: e se il partito non prende il 4%?... andiamo con Sel? Ma siamo già troppi noi, poi con quelli di Sel da far rientrare, quanti posti avremmo?” E siccome l’idea è quella di fare politica sino a 99 anni (cioè restare a Palazzo sino a quella età, niente azzardi e tutto è pensato in funzione della propria sopravvivenza “politica” personale. Ed allora, per ora teniamoci Renzi e non rischiamo una espulsione che si tradurrebbe nell’avventura di una scissione… aspettiamo tempi migliori. Verranno. Ed in nome di questo si rinuncia a svolgere qualsiasi ruolo politico. E’ triste, molto triste ma è così." Aldo Giannuli Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: #Italia5Stelle: Italia con la banda larga Sciacallo del giorno: Vittorio Zucconi, la Repubblica/Bis Minipost 10.10.2014 Minipost 10.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Secondo l'ultimo rapporto della commissione europea, l'Italia è all'ultimo posto per quanto riguarda diffusione della banda larga, le competenze digitali, il commercio elettronico e gli investimenti nelle telecomunicazioni. Il MoVimento 5 Stelle in Parlamento ha cercato di spostare finanziamenti a favore della diffusione della banda larga eliminando gli sprechi, e abbiamo ottenuto due risultati: la mappatura delle reti che aumenterà la diffusione di Internet eliminando gli sprechi, e poi abbiamo contribuito all'eliminazione della tassa web tax. Per questa ragione ci vediamo, per parlare di questo e di altro oggi, l'11 e il 12 ottobre al Circo Massimo per Italia 5 Stelle. Autofinanziamoci per quest'evento importantissimo per il MoVimento 5 Stelle!" Mirella Liuzzi, M5S Camera googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Per l'alluvione di Firenze, migliaia di giovani andarono ad aiutare. Per l'alluvione di Genova, migliaia di giovani vanno al Circo Massimo". Vittorio Zucconi, direttore di Repubblica.it 9 #Italia5Stelle: Il Vademecum del Cittadino MoVimento 10.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); >>> SCARICA LA MAPPA DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI PER ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO Beppe Grillo apre Italia5Stelle h19.15 h19.30: musica con gli SkitzoMovimento h19.30 - h19.45: musica con Galup e Mr Rain h19.45 - h20.15: musica con Rudy Rotta h20.15 - h21.15: L'intervento di Beppe Grillo h21.15 - h22.00: musica con Pino Scotto h22.00 - h22.30: musica con le Case su Marte h22.30 - h23.00: musica con i Koen Moltissimi attivisti a 5 stelle si stanno preparando per accogliervi nel migliore dei modi al Circo Massimo di Roma (scopri come arrivare), nei giorni 10 11 e 12 ottobre. Tante le aree tematiche aperte ai partecipanti e altrettanto numerosi i servizi, le iniziative e le attività a 5 stelle, che renderanno speciale e indimenticabile il primo evento Nazionale nella storia del Movimento 5 Stelle. Cliccate QUI per scaricare la piantina del Circo Massimo con tutte le aree attrezzate (gazebo, servizi, padiglioni, palco ecc), che vi illustriamo di seguito: #AREA DIVERSAMENTE ABILI Sono disponibili n° 70 posti per attivisti e cittadini diversamente abili (sedie a rotelle o posti a sedere). E’ gradita la prenotazione a: [email protected]. A fianco dell'area saranno posizionati i bagni chimici riservati. Accesso: recarsi in via dell’Ara Massimo di Ercole, all’ angolo con via dei Cerchi, per essere accompagnati all’entrata dell’area riservata ai diversamente abili, indicata in piantina. #AREA BIMBI Sabato 11 e Domenica 12 saranno previste attività creative, nella logica del rispetto per la natura, del fare comunità, con personale altamente specializzato. Clicca QUI per il Palinsesto. #AREA RISTORO Chef a 5 stelle a vostra disposizione: naturalmente bio e a km 0, con stoviglie biodegradabili e riciclabili al 97% #AREA INFOPOINT Per accogliervi, orientarvi e informarvi, presso i 3 gazebo Infopoint, indicati in Piantina. Interpreti a 5 stelle di lingua Spagnolo e Inglese, nonchè alcuni interpreti LIS per non udenti, saranno disponibili ai gazebo, individuabili attraverso apposite segnaletiche. #AREA ORIENTAMENTO ISCRIZIONI ALL’ALBO SCRUTATORI E PRESIDENTI DI SEGGIO Recatevi al gazebo “Infopoint n.° 3 (consulta la piantina), per avere informazioni su come iscrivervi alle liste del comune di Roma, e quindi tutelare il voto espresso dagli elettori e vigilare sulla correttezza di tutte le operazioni elettorali. #PUNTO BICI In gemellaggio con gli organizzatori dell’Evento del Gran Fondo di Roma alle Terme di Caracalla, è stata prevista un’ampia zona di sosta gratuita per i ciclisti a 5 stelle. Per ottenere l’accesso al parcheggio gratuito, dovrete recarvi al gazebo Infopoint n° 2 (consulta la piantina) #PUNTI RITROVO Alla fermate Metro B “CIRCO MASSIMO”: per ricevervi e indirizzarvi al luogo dell’evento. #AREA PROGETTI 5 STELLE Idee e Tecnologia per un futuro a 5 stelle! Dalle Stampanti 3D alla frontiera delle Rinnovabili, eolico e fotovoltaico, la scienza applicata al lavoro! Mobilità' eco-innovativa, turismo e vita sostenibile,alla ricerca di una città a misura di cittadino. Ambiente e risorse, l'acqua e la nostra battaglia, un servizio a 5 stelle, il nostro bene pubblico. Passato e presente, Politica e vita reale, passando dai grandi del nostro cinema ai Tablet dei giorni nostri, strumenti e messaggi politici, un modo diverso per divertirsi, confrontarsi ed informarsi! #TOOLSPERIVIAGGIATORI Nei momenti di intensa densità partecipativa all’evento, Via dei Cerchi verrà chiusa al traffico. Stessa sorte toccherà alla fermata della metro B “Circo Massimo”, che per ragioni di sicurezza, verrà chiusa nei momenti di maggiore afflusso di partecipanti all’evento. Cliccate QUI per avere info in tempo reale, sullo stato del trasporto pubblico. Ottobre a Roma è periodo di alta stagione, pertanto vi consigliamo di prenotare con anticipo la vostra notte a Roma. Alcuni BEB hanno stretto la convenzione “#Italia5stelle”, che potrai visualizzare su questa mappa, aggiornata in tempo reale. Per un Taxi 24 su 24: telefonate al 06 060, oppure al 06 3570 (segui la voce guida) Per individuare le farmacie notturne a Roma cliccate QUI. Ci vediamo al Circo Massimo. L'Italia non sarà più la stessa. Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: 10 O noi o la fine della democrazia - l'intervento di Beppe Grillo a #Italia5Stelle MoVimento 10.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); >>> SCARICA LA MAPPA DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI PER ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO Siamo tutti portavoce degli italiani. Non c'è differenza tra noi. Ci dicono: "Cosa avete fatto? Dai diteci cosa avete fatto " Ci sono centinaia di gazebo qui di Comuni dove è presente il M5S, ognuno con dieci buone notizie a favore delle comunità. Quelle notizie che vengono oscurate dai media. Il M5S ha compiuto 5 anni il 4 ottobre, giorno di San Francesco, ha oggi circa 135.000 iscritti, più di 1.500 eletti nelle Istituzioni: 1.365 consiglieri comunali e consiglieri regionali, abbiamo portato in Parlamento 153 portavoce e qualche mese fa 17 portavoce a Bruxelles. In soli 5 anni. Andremo al Governo, questo lo sanno anche loro, quelli del Partito Unico che sta distruggendo l'Italia, è solo una questione di tempo. Rassegnatevi. Voglio perciò ringraziare di cuore Renzie, lui è un acceleratore del default prossimo venturo. Gli chiederei solo di impegnarsi di più in questa opera di demolizione del Paese. Più veloce, più veloce... Vai più veloce. Renzie è un vero rottamatore, rottami quindi l'Italia al più presto. Non ci faccia soffrire oltre. In questi 3 giorni molti eletti del M5S parleranno dal palco dei temi più importanti per il Paese, energia, sovranità, lavoro, ambiente, giustizia alternandosi con artisti e musicisti che si sono offerti di partecipare a Italia5Stelle senza nessun compenso e che voglio ringraziare per la loro presenza. Voglio ringraziare chiunque sia venuto qui oggi e in particolare chi ha donato anche un solo euro per permettere questa manifestazione e una piccola standing ovation a Roberta Lombardi che ha dedicato gli ultimi due mesi della sua vita a Italia5Stelle. Il M5S vive del vostro entusiasmo e della vostra partecipazione. Fino a quando ci saranno non avremo ostacoli. supereremo ogni prova. Se alle ultime elezioni l'alternativa era:"O noi, o loro", oggi è "O noi, o la fine della democrazia":o noi o noi. In alto i cuori!" Beppe Grillo a Italia5Stelle Clicca sul banner per fare la tua donazione! TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: La grande fuga dei capitali Minipost 11.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Un deflusso del genere dall'Italia non si era visto da prima che Mario Draghi, nel luglio del 2012, pronunciasse le sue parole più celebri: "Faremo qualunque cosa per preservare l'euro". Quel giorno il presidente della Bce arrestò e poi invertì la corrente della fuga di capitali da Paesi più in crisi. Ora, per la prima volta da quei giorni, la direzione di marcia si è ribaltata: via dall'Italia, verso l'estero. Questa non è una replica del film di due o tre anni fa, in cui un'intera porzione d'Europea fu colpita dalla sfiducia. Stavolta, sugli ultimi due mesi, la fuoriuscita di denaro riguarda solo l'Italia. In agosto sono usciti capitali per 30,3 miliardi di euro, mentre la corsa verso l'estero in settembre ha addirittura accelerato con un saldo negativo di 37 miliardi. Era dal periodo drammatico fra la primavera 2011 e la primavera del 2012 che non si assisteva a un'emorragia così sostenuta. Per ora la fuga non sembra riguardare i titoli di Stato, ma dal 4 settembre scorso il Ftse-Mib, principale listino della borsa di Milano, ha perso il 9,5%: è una fuga di circa 40 miliardi di euro. Parte di questo denaro sembra essere stato parcheggiato in Germania. Il resto sembra essere finito fuori dall'area euro, contribuendo alla svalutazione della moneta unica." fonte #Italia5Stelle al Circo Massimo: giorno 2 MoVimento 11.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); I numeri della prima giornata di Italia 5 Stelle. Alle polemiche, ai titoloni di giornale che tirano le somme dopo il primo giorno e alle foto fatte ad arte per dissimulare, preferiamo la chiarezza dei numeri. Ecco allora le cifre che raccontano la prima giornata di Italia 5 Stelle al Circo Massimo: l’area davanti al parco è all’incirca di 10mila metri quadrati e durante l’intervento serale di Beppe Grillo l’area era piena. Considerando che in uno spazio di 1 metro quadro possono stare da 2 a 4 persone, la matematica ci dice che davanti al palco c’erano tra le 20mila e le 40mila persone. Le foto lo mostrano chiaramente, almeno quelle scattate tra le ore 20 e le 21, la fascia oraria durante la quale Beppe Grillo era sul palco. Se poi si scatta una foto nel pomeriggio – quando si sta ancora allestendo il palco – e la si fa passare per una foto scattata in serata, inevitabilmente il colpo d’occhio è diverso; moltissime persone hanno ascoltato l’intervento di Beppe Grillo dagli stand disseminati su tutta l’area del Circo Massimo: 175 gazebi, rappresentativi degli eletti e degli attivisti del Movimento 5 Stelle nei Comuni e nelle Regioni italiane, e 2 più grandi dedicati ai parlamentari europei e a quelli di Camera e Senato. Non abbiamo previsto un’area unica dedicata al dibattito, ne abbiamo previste 177! I nostri parlamentari erano tutti lì: dalle 20 (quando è terminato l’allestimento) fino a tarda sera, il gazebo di Camera e Senato è stato letteralmente invaso dai cittadini. E i parlamentari che non hanno trovato spazio nel gazebo si sono intrattenuti all’esterno, dovunque ci fosse la possibilità di parlare, ascoltare, confrontarsi. Stessa cosa è avvenuta negli stand regionali e comunali. In totale ieri, giorno lavorativo, al Circo Massimo sono arrivate tra le 45mila e le 50mila persone, che si sono spalmate su un’area vastissima (l’intera area del Circo Massimo è di 73mila metri quadrati e può accogliere fino a 300mila persone). Ne aspettiamo ancora di più nella giornata di oggi e di domani, interamente dedicate al lavoro fatto dagli eletti del Movimento 5 Stelle. La scaletta degli degli di oggi 11 ottobre: h11.00 h11.15: Buongiorno h11.15 - h11.30: Nunzia Catalfo e il Reddito di Cittadinanza h11.30 - h11.45: Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria h11.45 h12.15: musica con i Formazione Minima h12.15 - h12.30: Carlo Sibilia e la Sovranità h12.30 - h12.45: Filippo Nogarin - Livorno h12.45 - h13.00: Vincenzo Santangelo e gli F35 h13.00 h13.30: musica con il Maestro 11 Annecchino h13.30 - h13.45: Massimo De Rosa, Ambiente e terriorio h13.45 h14.00: Giovanni Endrizzi e il Gioco D'Azzardo h14.15 - h14.30: Marco Valli, Euro e Economia Italiana h14.30 h14.45: collegamento dai gazevo h14.45 - h15.00: Andrea Cioffi e le Grandi Opere h15.00 - h15.30: musica con i Capone Bungt Bangt h15.15 - h15.30: Giuseppe Brescia, Ebook e Scuola h15.30 h15.45: Alfonso Bonafede, Giustizia e Anticorruzione h16.00 - h16.30: musica con l'Improbabile Orchestra h16.30 h16.45: Giulia Gibertoni, candidata presidente in Emilia Romagna h16.45 h17.00: musica con Nina Monti h17.00 h17.15: Vito Crimi Riforme Costituzionali e inciuci h17.15 - h17.45: musica con gli SHIJO X h17.45 - h18.00: Danilo Toinelli e la Legge elettorale h18.00 - h18.15: Barbara Lezzi, Pensioni e Casta h18.15 - h18.45: musica con i Mercutio h18.45 - h19.00: Roberto Fico, Rai e Informazione h19.00 - h19.30: musica con Remigio Furlanut h19.30 h19.45: Paola Taverna e le Spese folli della Casta h19.45 - h20.15: musica con i Koen h20.15 - h20.45: musica con i Vallanzaska h20.45- h21.15: musica con Edoardo Bennato e la partecipazione straordinaria di Beppe Grillo h21.15 h21.45: l'intervento di Beppe Grillo h21.45 - h22.15: gran finale in musica con i Meganoidi >>> SCARICA LA MAPPA DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI PER ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: Le scimmie dal culo pelato Informazione 11.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Le vedete le scimmie dal culo pelato? Le Leontopithecus chrysopygus Le vedete? Ve le abbiamo mostrate noi dopo le elezioni politiche del 2013. Sono le scimmie dal culo pelato. Più salgono in alto, più il loro posteriore nudo si vede. Abbiamo sempre detto che c'era un Sistema che controllava tutto, che intrallazzava con la massoneria e con la mafia, che pd e pdl erano la stessa cosa. E, il Sistema, dopo la nostra vittoria, per non perdere tutto, ha dovuto far vedere il suo culo rosso, la verità, agli italiani. Renzie è solo una comparsa, non esistono maggioranza e opposizione, non sono mai esistite, Renzie è un politico di cartapesta, un attor giovane messo lì dalle banche dalle finanziarie per spolparsi quello che resta dell'Italia. Come nella novella di Buzzati: Sette piani, l'Italia è ricoverata in un ospedale e ogni giorno scende di un piano e si aggrava, fino ad arrivare al primo, dopo ci sono solo la troika e il default.e la disperazione. L'italia deve guarire e farlo in fretta, i dati economici, dalla disoccupazione allo sviluppo, all’indebitamento peggiorano ogni 24 ore altro che 1.000 giorni. Bisogna fare in fretta per evitare il baratro, il M5S si batterà con ogni strumento a disposizione per ottenere al più presto due obiettivi: il reddito di cittadinanza perché nessuno rimanga indietro e abbia una dignità, e l'uscita dall'euro che sta strangolando il nostro Paese. Metteremo in atto ogni misura, ogni azione, parlamentare ed extra parlamentare per riuscirci. Non lasceremo più che le scimmie dal culo pelato caghino in testa agli italiani. >>> SCARICA LA MAPPA DI ITALIA5STELLE CON TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI PER ORIENTARTI AL CIRCO MASSIMO TUTTE LE INFORMAZIONI SU ITALIA 5 STELLE: 12
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